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1902 - 2002
Una Storia
NELLA STORIA
Testi di
Vincenzo Vedani, Edoardo Vedani
Coordinamento editoriale
Marinella Vedani
Art Director
Enrico Redaelli
Progetto grafico, DTP e fotolito
ER Creativity
Fotografie
Archivio Vedani, Farabolafoto, Pino Prina, Eduard Rozzo, Enzo Signorelli
Stampa
Grafikart
Sommario
Presentazione
5
1902 - Vincenzo Vedani imprenditore
9
1908 - L’esperienza industriale
11
1923 - Nasce la Vincenzo Vedani e figli
13
1935 - Nasce la Vedani Carlo Metalli
15
1943 - I bombardamenti, la fabbrica distrutta
19
1951 - Il nuovo stabilimento
21
Copia n.
1960 - I figli in azienda: l’internazionalizzazione 23
4
1975 - Il rinnovo degli impianti
25
1988 - Lo stabilimento di Ambivere
27
1997 - Lo stabilimento di Parona
29
2002 - Le nuove iniziative
31
Il presente
32
Il Futuro
33
Presentazione
“U
A Vincenzo
e Carlo Vedani,
na storia nella storia” è un racconto per i giovani;
Enzo ed Edoardo
con affettuosa
riconoscenza.
abbiamo voluto ricordare il coraggio, l’intelligenza e l’impegno
del bisnonno Vincenzo e del nonno Carlo che non si sono accontentati di sopravvivere ma hanno voluto “vivere” partecipando pienamente alla vita del proprio tempo.
abbiamo voluto testimoniare valori duraturi in cui i giovani
dovranno riconoscersi.
abbiamo voluto trasmettere un incoraggiamento a proseguire
con serena fiducia ricordando però sempre ciò che diceva Edison:
“il successo è per l’1% ispirazione e per il 99% sudore”
Vincenzo Vedani
Edoardo Vedani
5
COSÌ INCOMINCIA LA STORIA
1
3
2
1 Vecchia Milano,
Via Orefici verso
Piazza Duomo
all’altezza di Via Ratti.
2 Milano Arco
della Galleria Vittorio
Emanuele.
3 Nella carta topografica
di Milano degli inizi
del ’900 il luogo dove
nacque la prima
fonderia.
6
CENTO
Qui sotto, il documento
che attesta
l’inizio dell’opera
di Vincenzo Vedani.
ANNI FA
N
el 1902, a 32 anni non ancora compiuti, Vincenzo Vedani aveva già alle spalle 24 anni di lavoro.
Orfano a 7 anni, aveva iniziato a 8 anni
come garzone di bottega e a 15 anni aveva frequentato la terza elementare serale.
Erano gli anni in cui l’orario di lavoro
e ra di 78 ore settimanali (12 ore nei
giorni feriali e 6 ore di domenica); il riposo domenicale fu una conquista del
1896 ottenuta in occasione della fondazione della Camera del Lavoro a cui aveva partecipato anche Vincenzo Vedani in
rappresentanza della lega dei fonditori.
Nel 1902, un imprenditore intuì le capacità e la volontà di lavoro di Vincenzo e
gli cedette, con un contratto di fornitura
in esclusiva, una piccola fonderia in Via
Orefici: in via Orefici, sotto il Duomo,
perché quella era la zona produttiva di
Milano: a 50 metri verso sud via Armora ri , via Speronari, via Spadari e a 50
metri verso nord Piazza dei Mercanti.
7
1902
GLI EVENTI DELLA STORIA
1 Manifesto pubblicitario
del 1902.
2 Emigranti a bordo del
transatlantico Principe
di Udine in rotta verso
il Sudamerica.
3 America 1905,
Ellis Island, una
famiglia di immigrati.
4 Manifesto di Bernardi
Romolo 1902.
5 Partenza di una
famiglia di emigranti
per il sud-America.
6 Pubblicità Stock 1900.
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6
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3
VINCENZO VEDANI IMPRENDITORE
1902
Il capostipite
e fondatore
Vincenzo Vedani.
Ciò che veniva prodotto nella piccola
fo n d e ri a , con quel “ p re z i o s o ” m e t a l l o
che era all’epoca l’alluminio, ve n iva
venduto in un negozio d’argenteria in
galleria Vittorio Emanuele: fusioni artistiche, oggetti d’arredo e per la casa.
Erano anni di enormi differenze sociali:
da un lato la lira di carta faceva premio
sulla lira d’oro, dall’altro 530.000 emigranti si imbarcavano verso le Americhe.
Era la cosiddetta “Belle Epoque”: peccato che fosse bella solo per pochi privilegiati!!
9
1908
GLI EVENTI DELLA STORIA
1 Guerra libica:
L’avanzata italiana
nell’oasi di Tripoli.
Fucilieri in una trincea
provvisoria.
2 Corriere della Sera
l’assassinio
dell’Arciduca ereditario
d’Austria.
3 Ia Guerra Mondiale,
civili con
maschere antigas.
4 Gorizia novembre
1917 aeroplani
distrutti agli austriaci
in ritirata.
5 Scene della Prima
Guerra.
6 Settembre 1919,
la nave ammiraglia
Tegettoff catturata
agli austriaci
nelle acque di Venezia.
7 Manifesto pubblicitario
del Credito Italiano
per i prestiti ai soldati.
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3
2
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10
6
7
L’ESPERIENZA INDUSTRIALE
1908
S
olo nel 1907 a Bussi, negli Abruzzi,
dove c’erano le cave di bauxite, venne
prodotto il primo alluminio italiano.
Nel 1908 Ettore Bugatti, che diventò poi il
creatore dell’automobile come oggetto
d’arte, era alla ricerca di chi potesse aiutarlo nell’applicazione dell’alluminio all’automobile.
Incontrò Vincenzo e subito si piacquero
per lo stesso amore a creare il nuovo e per
lo stesso spirito di ricerca.
Bugatti si rese conto che il mercato italiano non era ancora pronto a un prodotto
così sofisticato e così costoso e perciò decise di trasferire la produzione in Alsazia.
Fece pressione su Vincenzo affinché lo seguisse in questa avventura, arrivando anche a proporgli di associarlo all’impresa.
Vincenzo aveva grossi problemi famigliari: dei 6 figli avuti dalla moglie Annetta 3
erano morti da piccoli e la prima, Bianca,
che a 12 anni era il sostegno della mamma, era ammalata di tubercolosi. Vincenzo
chiese tempo; ma in pochi mesi Bianca
morì e il papà non se la senti più di trasferirsi e lasciare la famiglia. Forse pensava
di non aver fatto abbastanza per la figlia e
volle che il suo ritratto restasse sempre in
vista, appeso sulla parete di fronte al letto.
Intanto l’Italia stava cambiando: il suffragio universale (pur limitato solo agli uomini) aveva dato voce anche alle classi più
umili.
Le ferrovie collegavano tutte le regioni
d’Italia. Si stava pensando di rimediare all’emigrazione (arrivata a 2.000.000 all’anno) cercando spazi oltremare.
La guerra di Libia, per avere sul Mediterraneo la “quarta sponda” e dare sfogo alla
crescente popolazione, era alle porte e con
essa l’ultima guerra d’indipendenza: la
prima guerra mondiale.
A sinistra, foto storica
di Vincenzo Vedani
in fonderia.
Sopra, una prestigiosa
Bugatti con parti
in alluminio.
11
1923
GLI EVENTI DELLA STORIA
1 Manifesto pubblicitario
del 1921, in occasione
della prima
“Fiera Campionaria
di Milano”.
2 Manifesto murale.
3 Manifesto murale.
4 Settembre 1920,
la fabbrica
automobilistica
Lancia di Torino
durante l’occupazione
da parte
delle maestranze.
1
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2
3
NASCE LA VINCENZO VEDANI E FIGLI
L
a guerra fu terribile, ma il dopoguerra fu forse peggio: disoccupazione
oltre il 50%, lotte sociali, occupazione
delle fabbriche, anarchia.
Vincenzo dovette chiudere la sua attività e
pensò di poter garantire un futuro alla famiglia con i risparmi di una vita. Ma l’inflazione, in poco tempo, portò il suo reddito al di sotto del limite di sussistenza.
I figli cercarono quindi un lavoro purchessia; Carlo, 14 anni garzone di fornaio, assistette a un episodio che lo segnerà per tutta la vita: il suo “padrone”
seduto sui gradini del negozio con accanto la bimba di 4 anni venne assassinato a sangue freddo davanti a lui con un
colpo di pistola sparato in pieno petto da
un “sovversivo”, solo perché era il capo
della lega dei panettieri. La Rivoluzione
d’ottobre aveva proiettato la sua ombra
cupa sul nostro Paese, che aveva visto
nascere, sul modello sovietico, i Soviet
di fabbrica.
Il ricordo del sig. Bocchiola che, di nascosto dalla moglie, gli dava il pane in più, gli
temprò il carattere; per tutta la vita lottò
contro la sopraffazione da qualunque parte venisse e a sostegno dei più deboli.
1923
A poco a poco la situazione migliorava:
una mattina di febbraio del 1923 Vincenzo, premuto dai figli Fernando di 21 anni
e Carlo di 16, prese la decisione di dar
fondo a tutti i suoi residui risparmi per
dare ai figli una opportunità.
Una ex stalla in via San Calogero era
quanto di meglio si potesse trovare anche perché costava poco: occorreva solo
ri p u l i rla e dare una mano di calce: l a
“Vincenzo Vedani e Figli” era nata!
La grande saggezza di Vincenzo, la fantasia e l’intelligenza creativa di Fernando e il realismo lucido e la laboriosa dedizione di Carlo, furono i propulsori dello sviluppo: per seguirlo fu assunto anche un operaio!
Intanto in Italia la ripresa economica si
rafforzava; nel 1926 Vincenzo e i figli
acquistarono il terreno in Piazza Napoli
17 dove l’azienda sarebbe rimasta per 25
anni. I libri contabili, tenuti a mano, ci
dicono che la famiglia prelevava per vivere 500 lire al mese; anche allora, per 6
persone, nel frattempo erano nate le figlie Bianca e Giuseppina, erano appena
sufficienti per far quadrare il pranzo con
la cena.
A sinistra, lo stabilimento
di Piazza Napoli
in costruzione.
Sopra, Vincenzo e Carlo
nel cortile della fonderia.
13
1935
GLI EVENTI DELLA STORIA
1 Luglio 1933, crociera
Aerea del Decennale
guidata da Italo Balbo.
2 Roma 11 giugno 1934,
l’Italia conquista
il Campionato
del Mondo battendo
la Cecoslovacchia
per 2 a 1. I capitani
delle due squadre,
il portiere azzurro
Combi (a sinistra)
ed il portiere ceco
Planicka, con l’arbitro
svedese Eklind,
prima dell’inizio
dell’incontro.
3 Agosto 1933, l’arrivo
a New York del
transatlantico italiano
Rex che ha conquistato
il “Nastro Azzurro”
internazionale,
compiendo
la traversata da
Gibilterra a New York
in 4 giorni, 13 ore e 5
minuti, alla velocità
di 29 nodi.
4 Manifesto pubblicitario
del 1936.
5 Manifesto pubblicitario
del 1930.
1
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2
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14
NASCE LA VEDANI CARLO METALLI
N
el 1930/31 la grande depressione seguita alla crisi del ’29 colpì anche
l’Italia: le gravi difficoltà dell’industria
generarono disoccupazione e fallimenti a
catena. Proprio in quegli anni Carlo Vedani viveva un suo dramma personale: si
trovò a dover far fronte a un debito di
300.000 lire. Comu n q u e, il 12 ago s t o
1933, utilizzando il ferragosto per il viaggio di nozze a Varazze, Carlo sposò Tina
ed il 16 erano già di ritorno ai rispettivi
posti di lavoro, alloggiando in casa dei
genitori per risparmiare sull’affitto.
Nel 1935, saldato il debito, Carlo fondò
la Vedani Carlo Metalli e, in piena autarchia, poiché a causa della guerra in Etiopia la Società delle Nazioni aveva applicato le sanzioni contro l’Italia, ebbe l’intuizione che diede una svolta all’azienda:
non più fonderia di getti, ma raffineria di
metalli, con particolare attenzione al riciclo e al recupero.
Erano gli anni dell’orgoglio nazionalista:
a seguito della trasvolata transatlantica
Italo Balbo venne accolto a New York e
Chicago come un eroe, Agello stabilì il
record mondiale di velocità aerea, il transatlantico Rex vinse il Nastro Azzurro, la
nazionale di calcio vinse due campionati
del mondo nel 1934 e nel 1938, il primo
1935
In basso a sinistra,
il primo forno della
Carlo Vedani Metalli.
Qui a lato,
Vincenzo Vedani
con gli attrezzi da lavoro.
Sotto, Carlo Vedani
con la sua Lancia Aprilia,
nell’Istria italiana.
aereo a reazione della storia era italiano.
Nella vita di tutti i giorni il lanital sostituì la lana, si beveva karkadè invece del
the, si utilizzava la lignite del Sulcis in
sostituzione del carbone, mentre l’alluminio si affermava come metallo italiano perché era prodotto con la bauxite
dell’Istria e del Gargano e con l’energia
i d ro e l e t t rica dei bacini alpini. L’industria richiedeva uno sforzo produttivo: la
Vedani si qualificò per fornire bronzi e
leghe speciali ai cantieri navali e leghe
di alluminio all’industria meccanica e
aeronautica.
Fin dal 1926 i lavoratori avevano conquis t ato la riduzione d’ora rio a 200 ore
mensili e successivamente due settimane
di ferie pagate; il sabato pomeriggio, enfatizzato come “sabato fascista”, era libero, i treni del “dopolavoro” portavano i
lavoratori a Roma, Firenze, Venezia e anche a Budapest e Berlino; qualche crociera portava addirittura verso le isole del
Dodecaneso (Rodi).
I bambini italiani vedevano il mare per la
prima volta, soggiornando nelle colonie
che punteggiavano i nostri litorali. In pochi avvertivano che si preparava la guerra
che, di lì a pochi anni, avrebbe sconvolto
l’Europa e il mondo.
15
CARLO VEDANI METALLI
16
Un omaggio
a Carlo Vedani
con i suoi primi
collaboratori
nella sede
di Piazza Napoli.
17
1943
GLI EVENTI DELLA STORIA
1 Manifesto pubblicitario
per l’istituzione
del corpo dei
Metropolitani Notturni
dell’illustratore
Dudovich.
2 Volantinaggio.
3 Milano distrutta
dai bombardamenti.
4 Venezia, 29 aprile
1945, l’arresto di una
giovane donna fascista
da parte dei partigiani.
5 La battaglia
di El-Alamein.
6 Attacco a volo radente.
7 Milano 1945, mezzi
di fortuna e lunghe
attese per spostarsi
da una parte all’altra
della città. Funzionano
ancora i ciclotaxi
del periodo bellico
in Piazza Duomo.
1
3
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2
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6
7
I BOMBARDAMENTI, LA FABBRICA DISTRUTTA
1943
Ciò che rimane
della Carlo Vedani Metalli
dopo il bombardamento
del 1943. Da qui
l’ennesimo sforzo per
la rinascita dell’Azienda.
13
agosto 1943. Dal paese di montagna, dove la famiglia era sfollata,
per tutta la notte si videro le bombe cadere su Milano. All’alba, in bicicletta,
Carlo Vedani partì verso Milano a 50 km
di distanza: in azienda c’era fuoco dovunque, gli impianti erano semidistrutti,
il lavoro di anni svanito, nessuna sicurezza per il futuro. Però tutti erano salvi
e il 17 agosto tutti erano al lavoro; le
macerie furono sgombrate, i tetti riparati
o abbattuti, l’attività ripresa; non fu interrotta neppure quando, in piena occupazione tedesca, fu ordinato di trasferire
le maestra n ze nei campi di lavo ro in
Germania. Carlo Vedani, a rischio della
propria vita, si rese garante dei suoi uomini che così poterono continuare a lavorare in azienda sotto la sua personale
responsabilità: nessuno venne meno all’impegno e la vita di tutti fu salva.
Per un lungo periodo, tra il 1944 e la fi-
ne della guerra, l’azienda fu nominalmente aperta, ma ogni attività era quasi
cessata, perché mancava tutto: dal combustibile all’energia elettrica, dai ricambi agli attrezzi.
Alla fine della guerra l’Italia era in gin o c ch i o , ma non umiliata. Grandi uomini come De Gasperi , E i n a u d i , L a
Malfa seppero far leva sull’orgoglio nazionale, per accelerare la ripresa e guidare il paese verso l’Europa.
19
1951
GLI EVENTI DELLA STORIA
1
2
3
4
1 Manifesto del film
“Via col Vento”
arrivato in Italia
solo nel dopoguerra.
2 Milano aprile 1945,
partigiani
in Piazza Duomo.
3 Milano liberata:
sfilata in Largo Cairoli.
4 Ragazze in Vespa.
5 1950, Sofia Loren
al concorso Miss Italia.
6 1955, le prime TV
in casa.
7 La prima pubblicità
del riciclo.
8 Alcide De Gasperi,
e il Presidente
della Repubblica
Luigi Einaudi.
9 Alcide De Gasperi
stringe la mano ad
Adenauer al Viminale.
10 Catena di montaggio
Fiat.
11 Don Carlo Gnocchi
e un mutilatino.
8
20
5
9
6
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11
IL NUOVO STABILIMENTO
I
l 9 maggio 1950 il ministro degli esteri
francese Schumann appoggiato da De
Gasperi e Adenauer presentò un progetto
per l’unificazione dell’Europa che prevedeva la creazione di una comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA).
La ricostruzione era avviata e Carlo Vedani, per essere pronto all’apertura verso
l’Europa, a quarant’anni si mise a frequentare alla sera l’istituto Berlitz per imparare almeno il francese. Socio fondatore
e consigliere dell’Assomet nel 1946 partecipò alle riunioni bilaterali per il libero
scambio nel ’47, fu presente a Bruxelles
alle riunioni per la riduzione dei dazi, fu
uno degli alfieri del rinnovamento del settore dei metalli non ferrosi. Ormai il glorioso stabilimento di piazza Napoli era diventato insufficiente, e Carlo, con coraggio consapevole, anche perché aiutato da
due collaboratori di eccezionale dedizione, il cognato Alberto Della Grazia e il
rag. De Molli, si decise a mettere in gioco
tutte le risorse per acquistare un’area 20
volte più grande della precedente. La moglie Tina diede un contributo decisivo perché trattò lei l’acquisto, per mascherare la
destinazione industriale e ottenere condizioni più favorevoli. In meno di un anno
trasferì l’azienda in via Schievano 7.
Uomo di poca istruzione, ma di vasta cultura, Carlo Vedani non poteva rimanere
chiuso nell’ambito nazionale o regionale:
la sua sfera di interessi e i rapporti aziendali si estesero ben presto, oltre che ai
paesi Europei Occidentali, alla Jugoslavia,
ai paesi oltre cortina, all’Africa Settentrionale. Davanti alle coste nordafricane la
ditta Vedani, direttamente o con imprese
collegate, recuperò oltre trenta navi che,
successivamente, fece demolire per utilizzarne i metalli.
1951
Si fermò solo, con molto buon senso,
quando l’armatore della nave addetta ai
recuperi volle coinvolgerlo nella ricerca e
nel recupero dei galeoni spagnoli carichi
d’argento del Perù affondati lungo le coste Cilene: ed ebbe ragione, perché, ammesso che i galeoni ci fossero, sono rimasti dov’erano. Ma Carlo Vedani non era
solo uomo d’azienda, e dava il suo aiuto
alla società in vari modi: amministratore
comunale, consigliere dell’Assomet per
trent’anni, sostenitore di associazioni ed
enti assistenziali ma, soprattutto, persona
sempre disponibile all’ascolto e all’aiuto.
È nato il moderno
stabilimento
di Via Schievano, 7.
A quell’epoca
un complesso
all’avanguardia.
21
1960
GLI EVENTI DELLA STORIA
1
2
1 Tutti incollati alla TV
per “Carosello”.
2 Luglio 1969, missione
“Apollo 11” lo sbarco
sulla Luna.
3 Giovanni XXIII,
il Papa buono,
al Concilio Vaticano II°
4 Tutti al mare.
5 La Fiat 600, la prima
utilitaria degli italiani.
6 Arrivano gli immigrati
dal Sud alla Stazione
Centrale di Milano.
7 L’attentato
di Piazza Fontana.
3
4
5
6
22
7
I FIGLI IN AZIENDA: L’INTERNAZIONALIZZAZIONE
I
l 1960 viene ri c o rd ato come l’anno
simbolo del boom economico: la lira
vinse “l’Oscar” delle monete, il prodotto
interno raddoppiò rispetto al 1950, l’italiano medio incominciava a pensare alla
600 Fiat e alla possibilità delle vacanze
al mare.
Però la maggior voce delle entrate valutarie era ancora rappresentata dalle rimesse
degli emigranti e l’emigrazione interna
spostava milioni di persone dalle terre del
Sud alle città dormitorio del nord.
Ormai anche in ditta Vedani si parlavano
tutti i dialetti d’Italia e, per comunicare
col mondo, si dovevano parlare almeno le
lingue più importanti.
Il mondo dei metalli diventò globale ben
prima che questa parola diventasse di
uso comune.
Proprio in vista del mercato globale Carlo Vedani inviò in America il figlio Vincenzo, appena entrato in azienda, laureato in ingegneria chimica: dopo aver visitato i principali concorrenti, le fonderie
della Ford, alcuni stabilimenti dell’Alcoa, Vincenzo tornò in azienda determinato a dar corso a una radicale revisione
dei processi e degli impianti. Poco dopo
entrò in azienda anche Edoardo, laureato
in economia e, per dare spazio alla sua
capacità commerciale e di stabilire rapporti personali, venne inviato nei paesi
1960
Dalla realtà
dello stabilimento
di Via Schievano
alla conquista
del mercato mondiale
dei metalli.
Nella foto grande
il laboratorio
spettrografico.
dell’Est con particolare attenzione all’URSS: a seguito di questo viaggio le
relazioni si rafforzarono e si stabilì un
rapporto d’affari continuativo.
Ma la vera forza dell’azienda stava nel
rapporto tra padre e figli e nell’equilibrio
tra i figli complementari tra loro: razionalità e organizzazione da un lato, fantasia e
creatività dall’altro.
Alcune nubi però si avvicinavano minacciose: forti spinte inflazionistiche, lotta
di classe esasperata, caduta degli investimenti.
Dopo gli anni del “Boom” verranno gli
anni dello “Sboom” e poi dopo la strage
di Piazza Fontana, gli anni di piombo.
23
1975
GLI EVENTI DELLA STORIA
1 Aldo Moro ucciso
dai brigatisti.
2 Campagne
pubblicitarie
dell’epoca.
3 Milano dicembre 1973,
la crisi petrolifera
e le domeniche a piedi,
ma anche di corsa.
1
3
24
2
IL RINNOVO DEGLI IMPIANTI
1975
I
l 1975 fu l’anno più nero del dopoguerra e in Italia la crisi fu ancora più
grave: crisi petro l i fe ra , iperinflazione,
terrorismo, rapimenti, spostamento politico verso la sinistra estrema.
In molti pensarono di espatriare o almeno di creare basi all’estero. Anche in ditta Vedani si considerò questa eventualità, perché tutto sembrava essere ormai
all’insegna della precarietà.
Poi, un giorno di febbraio, Vincenzo, all’estero per lavoro, ricevette una telefonata da Edoardo: «C’è una opportunità
unica; un’acquisto di pare c chie migliaia di tonnellate dei materiali più diversi; il prezzo è basso ma bisogna attrezzarsi per lavorarli». Cinque minuti
dopo seconda telefonata: «Ho acquistato tutta la partita, quando torni pensaci
tu a come lavorarla.» Lo shock fu grande, ma, davanti al fatto compiuto, la reazione fu immediata e, col senno di poi,
anche salutare per l’azienda. Entro sei
mesi furono installati due forni con caratteristiche particolari, uno elettrico e
l’altro a bacino, e quello che poteva essere un boccone indigesto cominciava
ad essere “digerito” con buoni risultati.
Il risultato migliore però fu la ripresa di
fiducia e la spinta a rinnovare tutti gli
impianti per adeguarli alle nuove esigenze produttive.
Entro la metà del ’76 la ditta aveva cambiato faccia e poteva serenamente accompagnare la ripresa dell’economia tra
il 1976 e il 1980.
Il concetto dello sviluppo a qualunque
costo apparteneva ormai al passato; anche per la Vedani la salvaguardia dell’ambiente e il risparmio delle ri s o rs e
sarebbero stati, per gli anni a venire, le
linee guida per tutti i futuri investimenti.
Il rinnovamento
degli impianti
per l’adeguamento
alle nuove strategie
aziendali.
25
1988
GLI EVENTI DELLA STORIA
1 L’inizio della
perestroika, Helsinki,
M. Gorbaciov
con G. Bush.
2 Il Crollo del muro
di Berlino.
3 Visita di Gorbaciov
in USA; qui con
il Presidente
Ronald Regan.
1
3
26
2
LO STABILIMENTO DI AMBIVERE
I
l 5 agosto 1985 Carlo Vedani lasciava
la ditta per un breve periodo di riposo:
sulla scrivania un quaderno verde con
riflessioni e appunti interrotti a metà.
Sarebbe ritornato il 18 agosto, nell’atrio
pieno di fiori, perché tutti potessero dargli l’estremo saluto nel luogo dove aveva speso le sue energie e dove aveva trascorso i migliori anni della sua vita.
Sulla cassa un sacchetto di terra portato
dalla Dalmazia, come omaggio e ricordo di chi, a Spalato e Sebenico, l’aveva
avuto come amico oltre che come partner di affari.
Ma la vita, secondo i suoi insegnamenti,
doveva continuare, anzi, l’impegno dei
figli e dei collaboratori, sarebbe stato
ancora più forte.
Proprio nel ricordo del papà, Vincenzo
Vedani accettò di presiedere l’Assomet,
di cui Carlo era stato consigliere per
trent’anni, dal 1986 al 1990, chiamato a
quell’incarico, per la prima volta attribuito a un esponente della media azienda, per essere mediatore tra le aziende a
partecipazione statale, le grandi aziende
private, e le piccole e medie aziende.
Le iniziative promosse sotto la sua presidenza: comitato ambiente, certificazioni di qualità, fondazione di A s s o m e t
Servizi, sono ancora oggi strumenti importanti della vita associativa.
Nell’88 si presentò l’occasione di rilevare la Findal di Ambivere, azienda nota
per la produzione di billette e placche
che avrebbe completato la linea di pro-
1988
dotti della Vedani. Alla produzione di leghe per fo n d e ria si aggi u n s e ro circ a
20.000 tonnellate/anno di prodotti per la
lavorazione plastica.
A n che il clima economico e politico
sembrava invitare a intraprendere nuove
iniziative. Infatti gli anni 88/89 furono
caratterizzati dall’implosione di tutti i
regimi comunisti.
Questo avvenimento, da un lato era motivo di speranza per l’allargamento delle
frontiere di libertà, dall’altro era fonte di
preoccupazione per i costi sociali e per i
sacrifici a cui sarebbero stati chiamati
popoli non più abituati a gestirsi e non
più protetti dallo Stato.
Comunque gli anni ’80 si chiudevano
all’insegna dell’ottimismo.
27
1997
GLI EVENTI DELLA STORIA
1 Auckland,
l’imbarcazione di
Prada “Luna Rossa”
all’America’s Cup.
2 1994, tangentopoli,
il magistrato
Antonio Di Pietro
protagonista assoluto.
3 In primo piano,
Helmut Kohl, uno
dei fautori del trattato
di Maastricht.
1
3
28
2
LO STABILIMENTO DI PARONA
I
primi anni ’90 furono caratterizzati da
gravi turbamenti politici a seguito dello
scoppio di tangentopoli e da una pesante
situazione economica sfociata nella svalutazione di fine ’92; in un quadro politico
completamente cambiato, il paese, gravato
da pesanti misure economiche per arrestare la corsa del deficit pubblico, si stava riprendendo faticosamente: il traguardo era
l’entrata nell’area dell’euro ma l’ostacolo
era il rientro nei parametri di Maastricht.
In questa situazione di incertezza politica
ed economica i vertici della Vedani dovevano decidere con urgenza dove e come
trasferire la produzione poiché la localizzazione dello stabilimento, in mezzo alla
città, era diventata anacronistica.
C’erano tre possibilità: dare all’azienda
una forte connotazione commerciale e trasferire una parte della produzione presso la
Somet, scegliere l’area di Parona, già di
proprietà, e considerare come core-business solo la produzione di leghe, limitando
l’utilizzo delle materie prime a quelle che
non richiedevano l’impiego di fondenti,
oppure considerare come core-business
non solo la produzione di leghe ma anche e
soprattutto la valorizzazione di residui di
qualunque provenienza. I tre progetti comportavano costi di investimento crescente
in rapporto da 1 a 8 tra il più semplice e il
più completo. Il 1995 fu impiegato in viaggi di studio, nella stesura e nella simulazione di business-plans, nell’approfondimento
di tutti gli aspetti anche normativi, nei contatti con le autorità locali e regionali.
Alla fine Vincenzo, Edoardo e Marco (che
da tre anni ha affiancato il papà e lo zio
nella conduzione dell’azienda), col supporto della famiglia, decisero per la soluzione più completa e più impegnativa sia
in termini tecnici che finanziari, commer-
1997
ciali e organizzativi: la dimensione critica
per garantire il ritorno dell’investimento si
collocava tra 80.000 e 120.000 tonnellate/anno. In termini pratici questo voleva
dire: 150.000 tonnellate di sabbia per il
riempimento e il livellamento del terreno,
5 Km di fognatura, decine di km di cavi e
di tubi, quasi 2 km di muro di cinta, 3 cabine elettriche per 3600 kw, 120.000 m2 di
pavimenti, 50.000 m2 di capannoni ma soprattutto un investimento dedicato per il
70% alla protezione ambientale e alle infrastrutture e solo per il 30% alla produzione. Il tempo premeva e i progettisti, i
tecnici, le maestranze compirono un mezzo miracolo: decisione a gennaio 1996,
inizio della progettazione a maggio, prima
colata il 22 gennaio 1997, trasferimento
completo a Parona il 1° Settembre 1997:
dalla decisione alla realizzazione poco più
di un anno e mezzo.
29
2002
GLI EVENTI DELLA STORIA
1
2
1 Giovanni Paolo II
il primo Papa
multimediale.
2 Roma aprile 1999,
San Pietro, la Porta
Santa che si aprirà
il giorno del Giubileo.
3 Il 2000 incorona
Michael Schumacher
Campione del Mondo
di Formula Uno con
la strepitosa Ferrari.
3 Marzo 2002, entra
in vigore l’Euro, la
moneta unica Europea.
3
4
30
LE NUOVE INIZIATIVE
2002
S
iamo in piena globalizzazione e i
m e rc ati interagiscono immediat amente anche per la rapidità, completezza
e trasparenza delle operazioni.
La competizione è diventata molto dura
e l’inefficienza non è più tollerabile.
Il gruppo Vedani ha nel frattempo consol i d ato le sue posizioni: in termini di
quantità lo stabilimento di Pa rona ha
raggiunto il traguardo delle 100.000 tonnellate anno; lo stabilimento di Ambivere si è stabilizzato attorno alle 40.000
tonnellate.
Il gruppo industriale, ancora in espansione, impiega, a fine 2001, 160 persone.
L’azienda ha ottenuto la certificazione di
qualità fin dal 1999 e ha ora in corso la
certificazione ambientale.
All’industria si affiancano, nel corso di
questi ultimi anni, altre iniziative:
- nella Finanza, col Gruppo Orefici di
cui è responsabile Carlo Junior
- nei Servizi, con due alberghi a Genova, un Residence l’Hotel Enterprise a
Milano, sotto la responsabilità di Sofia
- nel Sociale, con una “Casa dell’Accoglienza”, per malati oncologici e loro
familiari seguita da Lucia in nome e
per conto di tutta la Famiglia.
Il XXI secolo ha avuto un inizio incerto;
la bolla speculativa si è esaurita e questo
è servito a ricordare alla gente, e in particolare ai giovani Vedani, che, come diceva il nonno Vincenzo:
“L’olio di gomito, il sudore della fronte,
e il sale nella zucca sono le cose che
fanno camminare il mondo”.
A sinistra,
gli impianti nella
fonderia di Parona.
Sopra, l’ambito
riconoscimento ISO 9002,
conseguito nel 2000.
Vedani Carlo metalli
per il rispetto
dell’ambiente.
31
IL PRESENTE
CasAmica
32
IL FUTURO
L
a cosiddetta Old Economy
sta riconquistando il posto
che le compete: ci si è resi conto che la finanza e l’informazione sono un mezzo propulsivo e insostituibile ma non sono
il fine dell’economia. I giovani
vogliono misurarsi con problemi concreti e vogliono essere,
nei settori di loro competenza,
dei costruttori e dei realizzatori.
Il Gruppo Vedani è molto attento al passaggio generazionale e
si concentra sulla crescita delle
persone per creare una squadra
fo rtemente motivata e con
grande senso di appartenenza.
Questo si può ottenere solo se
si condividono i valori che ne
hanno caratterizzato i cento anni di vita:
• IMPEGNO
• SERIETÀ
• LEALTÀ
• PROFESSIONALITÀ
• RISPETTO
Nella pagina a sinistra,
Edoardo e Vincenzo
Vedani. Qui sopra,
da sinistra, Francesco,
Marinella, Federico,
Carlo, Sofia, Nicola,
Marco e Stefano.
33
100 anni Vedani nella storia della fonderia di metalli non ferrosi in Italia.
100 anni Vedani dalla piccola fonderia di via Orefici alla realtà di Parona Lomellina con 120.000 m2.
100 anni Vedani dalla produzione di poche tonnellate annue alle attuali centoquarantamila.
100 anni Vedani nella tradizione che continua con le nuove generazioni.
IL FUTURO È GIÀ COMINCIATO
VEDANI CARLO METALLI SpA
Raffineria e fonderia di metalli non ferrosi
Via E. Schievano, 7
20143 Milano
Tel. +39 02 8180941
Fax +39 02 89122171
Stabilimento:
Viale Lombardia, 3
27020 Parona Lomellina (PV)
Tel. +39 0384 25411
Fax +39 0384 2541245
www.vedanimetalli.it
e-mail: [email protected]
SOMET SpA
Alluminio e le sue leghe
Via E. Schievano, 7
20143 Milano
Tel. +39 02 8180941
Fax +39 02 89122171
Stabilimento:
via Kennedy, 18
24030 Ambivere (BG)
Tel. +39 035 4945880
Fax +39 035 4946022
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e-mail:[email protected]