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1902 - 2002 Una Storia NELLA STORIA Testi di Vincenzo Vedani, Edoardo Vedani Coordinamento editoriale Marinella Vedani Art Director Enrico Redaelli Progetto grafico, DTP e fotolito ER Creativity Fotografie Archivio Vedani, Farabolafoto, Pino Prina, Eduard Rozzo, Enzo Signorelli Stampa Grafikart Sommario Presentazione 5 1902 - Vincenzo Vedani imprenditore 9 1908 - L’esperienza industriale 11 1923 - Nasce la Vincenzo Vedani e figli 13 1935 - Nasce la Vedani Carlo Metalli 15 1943 - I bombardamenti, la fabbrica distrutta 19 1951 - Il nuovo stabilimento 21 Copia n. 1960 - I figli in azienda: l’internazionalizzazione 23 4 1975 - Il rinnovo degli impianti 25 1988 - Lo stabilimento di Ambivere 27 1997 - Lo stabilimento di Parona 29 2002 - Le nuove iniziative 31 Il presente 32 Il Futuro 33 Presentazione “U A Vincenzo e Carlo Vedani, na storia nella storia” è un racconto per i giovani; Enzo ed Edoardo con affettuosa riconoscenza. abbiamo voluto ricordare il coraggio, l’intelligenza e l’impegno del bisnonno Vincenzo e del nonno Carlo che non si sono accontentati di sopravvivere ma hanno voluto “vivere” partecipando pienamente alla vita del proprio tempo. abbiamo voluto testimoniare valori duraturi in cui i giovani dovranno riconoscersi. abbiamo voluto trasmettere un incoraggiamento a proseguire con serena fiducia ricordando però sempre ciò che diceva Edison: “il successo è per l’1% ispirazione e per il 99% sudore” Vincenzo Vedani Edoardo Vedani 5 COSÌ INCOMINCIA LA STORIA 1 3 2 1 Vecchia Milano, Via Orefici verso Piazza Duomo all’altezza di Via Ratti. 2 Milano Arco della Galleria Vittorio Emanuele. 3 Nella carta topografica di Milano degli inizi del ’900 il luogo dove nacque la prima fonderia. 6 CENTO Qui sotto, il documento che attesta l’inizio dell’opera di Vincenzo Vedani. ANNI FA N el 1902, a 32 anni non ancora compiuti, Vincenzo Vedani aveva già alle spalle 24 anni di lavoro. Orfano a 7 anni, aveva iniziato a 8 anni come garzone di bottega e a 15 anni aveva frequentato la terza elementare serale. Erano gli anni in cui l’orario di lavoro e ra di 78 ore settimanali (12 ore nei giorni feriali e 6 ore di domenica); il riposo domenicale fu una conquista del 1896 ottenuta in occasione della fondazione della Camera del Lavoro a cui aveva partecipato anche Vincenzo Vedani in rappresentanza della lega dei fonditori. Nel 1902, un imprenditore intuì le capacità e la volontà di lavoro di Vincenzo e gli cedette, con un contratto di fornitura in esclusiva, una piccola fonderia in Via Orefici: in via Orefici, sotto il Duomo, perché quella era la zona produttiva di Milano: a 50 metri verso sud via Armora ri , via Speronari, via Spadari e a 50 metri verso nord Piazza dei Mercanti. 7 1902 GLI EVENTI DELLA STORIA 1 Manifesto pubblicitario del 1902. 2 Emigranti a bordo del transatlantico Principe di Udine in rotta verso il Sudamerica. 3 America 1905, Ellis Island, una famiglia di immigrati. 4 Manifesto di Bernardi Romolo 1902. 5 Partenza di una famiglia di emigranti per il sud-America. 6 Pubblicità Stock 1900. 1 2 4 5 6 8 3 VINCENZO VEDANI IMPRENDITORE 1902 Il capostipite e fondatore Vincenzo Vedani. Ciò che veniva prodotto nella piccola fo n d e ri a , con quel “ p re z i o s o ” m e t a l l o che era all’epoca l’alluminio, ve n iva venduto in un negozio d’argenteria in galleria Vittorio Emanuele: fusioni artistiche, oggetti d’arredo e per la casa. Erano anni di enormi differenze sociali: da un lato la lira di carta faceva premio sulla lira d’oro, dall’altro 530.000 emigranti si imbarcavano verso le Americhe. Era la cosiddetta “Belle Epoque”: peccato che fosse bella solo per pochi privilegiati!! 9 1908 GLI EVENTI DELLA STORIA 1 Guerra libica: L’avanzata italiana nell’oasi di Tripoli. Fucilieri in una trincea provvisoria. 2 Corriere della Sera l’assassinio dell’Arciduca ereditario d’Austria. 3 Ia Guerra Mondiale, civili con maschere antigas. 4 Gorizia novembre 1917 aeroplani distrutti agli austriaci in ritirata. 5 Scene della Prima Guerra. 6 Settembre 1919, la nave ammiraglia Tegettoff catturata agli austriaci nelle acque di Venezia. 7 Manifesto pubblicitario del Credito Italiano per i prestiti ai soldati. 1 3 2 4 5 10 6 7 L’ESPERIENZA INDUSTRIALE 1908 S olo nel 1907 a Bussi, negli Abruzzi, dove c’erano le cave di bauxite, venne prodotto il primo alluminio italiano. Nel 1908 Ettore Bugatti, che diventò poi il creatore dell’automobile come oggetto d’arte, era alla ricerca di chi potesse aiutarlo nell’applicazione dell’alluminio all’automobile. Incontrò Vincenzo e subito si piacquero per lo stesso amore a creare il nuovo e per lo stesso spirito di ricerca. Bugatti si rese conto che il mercato italiano non era ancora pronto a un prodotto così sofisticato e così costoso e perciò decise di trasferire la produzione in Alsazia. Fece pressione su Vincenzo affinché lo seguisse in questa avventura, arrivando anche a proporgli di associarlo all’impresa. Vincenzo aveva grossi problemi famigliari: dei 6 figli avuti dalla moglie Annetta 3 erano morti da piccoli e la prima, Bianca, che a 12 anni era il sostegno della mamma, era ammalata di tubercolosi. Vincenzo chiese tempo; ma in pochi mesi Bianca morì e il papà non se la senti più di trasferirsi e lasciare la famiglia. Forse pensava di non aver fatto abbastanza per la figlia e volle che il suo ritratto restasse sempre in vista, appeso sulla parete di fronte al letto. Intanto l’Italia stava cambiando: il suffragio universale (pur limitato solo agli uomini) aveva dato voce anche alle classi più umili. Le ferrovie collegavano tutte le regioni d’Italia. Si stava pensando di rimediare all’emigrazione (arrivata a 2.000.000 all’anno) cercando spazi oltremare. La guerra di Libia, per avere sul Mediterraneo la “quarta sponda” e dare sfogo alla crescente popolazione, era alle porte e con essa l’ultima guerra d’indipendenza: la prima guerra mondiale. A sinistra, foto storica di Vincenzo Vedani in fonderia. Sopra, una prestigiosa Bugatti con parti in alluminio. 11 1923 GLI EVENTI DELLA STORIA 1 Manifesto pubblicitario del 1921, in occasione della prima “Fiera Campionaria di Milano”. 2 Manifesto murale. 3 Manifesto murale. 4 Settembre 1920, la fabbrica automobilistica Lancia di Torino durante l’occupazione da parte delle maestranze. 1 4 12 2 3 NASCE LA VINCENZO VEDANI E FIGLI L a guerra fu terribile, ma il dopoguerra fu forse peggio: disoccupazione oltre il 50%, lotte sociali, occupazione delle fabbriche, anarchia. Vincenzo dovette chiudere la sua attività e pensò di poter garantire un futuro alla famiglia con i risparmi di una vita. Ma l’inflazione, in poco tempo, portò il suo reddito al di sotto del limite di sussistenza. I figli cercarono quindi un lavoro purchessia; Carlo, 14 anni garzone di fornaio, assistette a un episodio che lo segnerà per tutta la vita: il suo “padrone” seduto sui gradini del negozio con accanto la bimba di 4 anni venne assassinato a sangue freddo davanti a lui con un colpo di pistola sparato in pieno petto da un “sovversivo”, solo perché era il capo della lega dei panettieri. La Rivoluzione d’ottobre aveva proiettato la sua ombra cupa sul nostro Paese, che aveva visto nascere, sul modello sovietico, i Soviet di fabbrica. Il ricordo del sig. Bocchiola che, di nascosto dalla moglie, gli dava il pane in più, gli temprò il carattere; per tutta la vita lottò contro la sopraffazione da qualunque parte venisse e a sostegno dei più deboli. 1923 A poco a poco la situazione migliorava: una mattina di febbraio del 1923 Vincenzo, premuto dai figli Fernando di 21 anni e Carlo di 16, prese la decisione di dar fondo a tutti i suoi residui risparmi per dare ai figli una opportunità. Una ex stalla in via San Calogero era quanto di meglio si potesse trovare anche perché costava poco: occorreva solo ri p u l i rla e dare una mano di calce: l a “Vincenzo Vedani e Figli” era nata! La grande saggezza di Vincenzo, la fantasia e l’intelligenza creativa di Fernando e il realismo lucido e la laboriosa dedizione di Carlo, furono i propulsori dello sviluppo: per seguirlo fu assunto anche un operaio! Intanto in Italia la ripresa economica si rafforzava; nel 1926 Vincenzo e i figli acquistarono il terreno in Piazza Napoli 17 dove l’azienda sarebbe rimasta per 25 anni. I libri contabili, tenuti a mano, ci dicono che la famiglia prelevava per vivere 500 lire al mese; anche allora, per 6 persone, nel frattempo erano nate le figlie Bianca e Giuseppina, erano appena sufficienti per far quadrare il pranzo con la cena. A sinistra, lo stabilimento di Piazza Napoli in costruzione. Sopra, Vincenzo e Carlo nel cortile della fonderia. 13 1935 GLI EVENTI DELLA STORIA 1 Luglio 1933, crociera Aerea del Decennale guidata da Italo Balbo. 2 Roma 11 giugno 1934, l’Italia conquista il Campionato del Mondo battendo la Cecoslovacchia per 2 a 1. I capitani delle due squadre, il portiere azzurro Combi (a sinistra) ed il portiere ceco Planicka, con l’arbitro svedese Eklind, prima dell’inizio dell’incontro. 3 Agosto 1933, l’arrivo a New York del transatlantico italiano Rex che ha conquistato il “Nastro Azzurro” internazionale, compiendo la traversata da Gibilterra a New York in 4 giorni, 13 ore e 5 minuti, alla velocità di 29 nodi. 4 Manifesto pubblicitario del 1936. 5 Manifesto pubblicitario del 1930. 1 3 2 4 5 14 NASCE LA VEDANI CARLO METALLI N el 1930/31 la grande depressione seguita alla crisi del ’29 colpì anche l’Italia: le gravi difficoltà dell’industria generarono disoccupazione e fallimenti a catena. Proprio in quegli anni Carlo Vedani viveva un suo dramma personale: si trovò a dover far fronte a un debito di 300.000 lire. Comu n q u e, il 12 ago s t o 1933, utilizzando il ferragosto per il viaggio di nozze a Varazze, Carlo sposò Tina ed il 16 erano già di ritorno ai rispettivi posti di lavoro, alloggiando in casa dei genitori per risparmiare sull’affitto. Nel 1935, saldato il debito, Carlo fondò la Vedani Carlo Metalli e, in piena autarchia, poiché a causa della guerra in Etiopia la Società delle Nazioni aveva applicato le sanzioni contro l’Italia, ebbe l’intuizione che diede una svolta all’azienda: non più fonderia di getti, ma raffineria di metalli, con particolare attenzione al riciclo e al recupero. Erano gli anni dell’orgoglio nazionalista: a seguito della trasvolata transatlantica Italo Balbo venne accolto a New York e Chicago come un eroe, Agello stabilì il record mondiale di velocità aerea, il transatlantico Rex vinse il Nastro Azzurro, la nazionale di calcio vinse due campionati del mondo nel 1934 e nel 1938, il primo 1935 In basso a sinistra, il primo forno della Carlo Vedani Metalli. Qui a lato, Vincenzo Vedani con gli attrezzi da lavoro. Sotto, Carlo Vedani con la sua Lancia Aprilia, nell’Istria italiana. aereo a reazione della storia era italiano. Nella vita di tutti i giorni il lanital sostituì la lana, si beveva karkadè invece del the, si utilizzava la lignite del Sulcis in sostituzione del carbone, mentre l’alluminio si affermava come metallo italiano perché era prodotto con la bauxite dell’Istria e del Gargano e con l’energia i d ro e l e t t rica dei bacini alpini. L’industria richiedeva uno sforzo produttivo: la Vedani si qualificò per fornire bronzi e leghe speciali ai cantieri navali e leghe di alluminio all’industria meccanica e aeronautica. Fin dal 1926 i lavoratori avevano conquis t ato la riduzione d’ora rio a 200 ore mensili e successivamente due settimane di ferie pagate; il sabato pomeriggio, enfatizzato come “sabato fascista”, era libero, i treni del “dopolavoro” portavano i lavoratori a Roma, Firenze, Venezia e anche a Budapest e Berlino; qualche crociera portava addirittura verso le isole del Dodecaneso (Rodi). I bambini italiani vedevano il mare per la prima volta, soggiornando nelle colonie che punteggiavano i nostri litorali. In pochi avvertivano che si preparava la guerra che, di lì a pochi anni, avrebbe sconvolto l’Europa e il mondo. 15 CARLO VEDANI METALLI 16 Un omaggio a Carlo Vedani con i suoi primi collaboratori nella sede di Piazza Napoli. 17 1943 GLI EVENTI DELLA STORIA 1 Manifesto pubblicitario per l’istituzione del corpo dei Metropolitani Notturni dell’illustratore Dudovich. 2 Volantinaggio. 3 Milano distrutta dai bombardamenti. 4 Venezia, 29 aprile 1945, l’arresto di una giovane donna fascista da parte dei partigiani. 5 La battaglia di El-Alamein. 6 Attacco a volo radente. 7 Milano 1945, mezzi di fortuna e lunghe attese per spostarsi da una parte all’altra della città. Funzionano ancora i ciclotaxi del periodo bellico in Piazza Duomo. 1 3 4 2 5 18 6 7 I BOMBARDAMENTI, LA FABBRICA DISTRUTTA 1943 Ciò che rimane della Carlo Vedani Metalli dopo il bombardamento del 1943. Da qui l’ennesimo sforzo per la rinascita dell’Azienda. 13 agosto 1943. Dal paese di montagna, dove la famiglia era sfollata, per tutta la notte si videro le bombe cadere su Milano. All’alba, in bicicletta, Carlo Vedani partì verso Milano a 50 km di distanza: in azienda c’era fuoco dovunque, gli impianti erano semidistrutti, il lavoro di anni svanito, nessuna sicurezza per il futuro. Però tutti erano salvi e il 17 agosto tutti erano al lavoro; le macerie furono sgombrate, i tetti riparati o abbattuti, l’attività ripresa; non fu interrotta neppure quando, in piena occupazione tedesca, fu ordinato di trasferire le maestra n ze nei campi di lavo ro in Germania. Carlo Vedani, a rischio della propria vita, si rese garante dei suoi uomini che così poterono continuare a lavorare in azienda sotto la sua personale responsabilità: nessuno venne meno all’impegno e la vita di tutti fu salva. Per un lungo periodo, tra il 1944 e la fi- ne della guerra, l’azienda fu nominalmente aperta, ma ogni attività era quasi cessata, perché mancava tutto: dal combustibile all’energia elettrica, dai ricambi agli attrezzi. Alla fine della guerra l’Italia era in gin o c ch i o , ma non umiliata. Grandi uomini come De Gasperi , E i n a u d i , L a Malfa seppero far leva sull’orgoglio nazionale, per accelerare la ripresa e guidare il paese verso l’Europa. 19 1951 GLI EVENTI DELLA STORIA 1 2 3 4 1 Manifesto del film “Via col Vento” arrivato in Italia solo nel dopoguerra. 2 Milano aprile 1945, partigiani in Piazza Duomo. 3 Milano liberata: sfilata in Largo Cairoli. 4 Ragazze in Vespa. 5 1950, Sofia Loren al concorso Miss Italia. 6 1955, le prime TV in casa. 7 La prima pubblicità del riciclo. 8 Alcide De Gasperi, e il Presidente della Repubblica Luigi Einaudi. 9 Alcide De Gasperi stringe la mano ad Adenauer al Viminale. 10 Catena di montaggio Fiat. 11 Don Carlo Gnocchi e un mutilatino. 8 20 5 9 6 7 10 11 IL NUOVO STABILIMENTO I l 9 maggio 1950 il ministro degli esteri francese Schumann appoggiato da De Gasperi e Adenauer presentò un progetto per l’unificazione dell’Europa che prevedeva la creazione di una comunità europea del carbone e dell’acciaio (CECA). La ricostruzione era avviata e Carlo Vedani, per essere pronto all’apertura verso l’Europa, a quarant’anni si mise a frequentare alla sera l’istituto Berlitz per imparare almeno il francese. Socio fondatore e consigliere dell’Assomet nel 1946 partecipò alle riunioni bilaterali per il libero scambio nel ’47, fu presente a Bruxelles alle riunioni per la riduzione dei dazi, fu uno degli alfieri del rinnovamento del settore dei metalli non ferrosi. Ormai il glorioso stabilimento di piazza Napoli era diventato insufficiente, e Carlo, con coraggio consapevole, anche perché aiutato da due collaboratori di eccezionale dedizione, il cognato Alberto Della Grazia e il rag. De Molli, si decise a mettere in gioco tutte le risorse per acquistare un’area 20 volte più grande della precedente. La moglie Tina diede un contributo decisivo perché trattò lei l’acquisto, per mascherare la destinazione industriale e ottenere condizioni più favorevoli. In meno di un anno trasferì l’azienda in via Schievano 7. Uomo di poca istruzione, ma di vasta cultura, Carlo Vedani non poteva rimanere chiuso nell’ambito nazionale o regionale: la sua sfera di interessi e i rapporti aziendali si estesero ben presto, oltre che ai paesi Europei Occidentali, alla Jugoslavia, ai paesi oltre cortina, all’Africa Settentrionale. Davanti alle coste nordafricane la ditta Vedani, direttamente o con imprese collegate, recuperò oltre trenta navi che, successivamente, fece demolire per utilizzarne i metalli. 1951 Si fermò solo, con molto buon senso, quando l’armatore della nave addetta ai recuperi volle coinvolgerlo nella ricerca e nel recupero dei galeoni spagnoli carichi d’argento del Perù affondati lungo le coste Cilene: ed ebbe ragione, perché, ammesso che i galeoni ci fossero, sono rimasti dov’erano. Ma Carlo Vedani non era solo uomo d’azienda, e dava il suo aiuto alla società in vari modi: amministratore comunale, consigliere dell’Assomet per trent’anni, sostenitore di associazioni ed enti assistenziali ma, soprattutto, persona sempre disponibile all’ascolto e all’aiuto. È nato il moderno stabilimento di Via Schievano, 7. A quell’epoca un complesso all’avanguardia. 21 1960 GLI EVENTI DELLA STORIA 1 2 1 Tutti incollati alla TV per “Carosello”. 2 Luglio 1969, missione “Apollo 11” lo sbarco sulla Luna. 3 Giovanni XXIII, il Papa buono, al Concilio Vaticano II° 4 Tutti al mare. 5 La Fiat 600, la prima utilitaria degli italiani. 6 Arrivano gli immigrati dal Sud alla Stazione Centrale di Milano. 7 L’attentato di Piazza Fontana. 3 4 5 6 22 7 I FIGLI IN AZIENDA: L’INTERNAZIONALIZZAZIONE I l 1960 viene ri c o rd ato come l’anno simbolo del boom economico: la lira vinse “l’Oscar” delle monete, il prodotto interno raddoppiò rispetto al 1950, l’italiano medio incominciava a pensare alla 600 Fiat e alla possibilità delle vacanze al mare. Però la maggior voce delle entrate valutarie era ancora rappresentata dalle rimesse degli emigranti e l’emigrazione interna spostava milioni di persone dalle terre del Sud alle città dormitorio del nord. Ormai anche in ditta Vedani si parlavano tutti i dialetti d’Italia e, per comunicare col mondo, si dovevano parlare almeno le lingue più importanti. Il mondo dei metalli diventò globale ben prima che questa parola diventasse di uso comune. Proprio in vista del mercato globale Carlo Vedani inviò in America il figlio Vincenzo, appena entrato in azienda, laureato in ingegneria chimica: dopo aver visitato i principali concorrenti, le fonderie della Ford, alcuni stabilimenti dell’Alcoa, Vincenzo tornò in azienda determinato a dar corso a una radicale revisione dei processi e degli impianti. Poco dopo entrò in azienda anche Edoardo, laureato in economia e, per dare spazio alla sua capacità commerciale e di stabilire rapporti personali, venne inviato nei paesi 1960 Dalla realtà dello stabilimento di Via Schievano alla conquista del mercato mondiale dei metalli. Nella foto grande il laboratorio spettrografico. dell’Est con particolare attenzione all’URSS: a seguito di questo viaggio le relazioni si rafforzarono e si stabilì un rapporto d’affari continuativo. Ma la vera forza dell’azienda stava nel rapporto tra padre e figli e nell’equilibrio tra i figli complementari tra loro: razionalità e organizzazione da un lato, fantasia e creatività dall’altro. Alcune nubi però si avvicinavano minacciose: forti spinte inflazionistiche, lotta di classe esasperata, caduta degli investimenti. Dopo gli anni del “Boom” verranno gli anni dello “Sboom” e poi dopo la strage di Piazza Fontana, gli anni di piombo. 23 1975 GLI EVENTI DELLA STORIA 1 Aldo Moro ucciso dai brigatisti. 2 Campagne pubblicitarie dell’epoca. 3 Milano dicembre 1973, la crisi petrolifera e le domeniche a piedi, ma anche di corsa. 1 3 24 2 IL RINNOVO DEGLI IMPIANTI 1975 I l 1975 fu l’anno più nero del dopoguerra e in Italia la crisi fu ancora più grave: crisi petro l i fe ra , iperinflazione, terrorismo, rapimenti, spostamento politico verso la sinistra estrema. In molti pensarono di espatriare o almeno di creare basi all’estero. Anche in ditta Vedani si considerò questa eventualità, perché tutto sembrava essere ormai all’insegna della precarietà. Poi, un giorno di febbraio, Vincenzo, all’estero per lavoro, ricevette una telefonata da Edoardo: «C’è una opportunità unica; un’acquisto di pare c chie migliaia di tonnellate dei materiali più diversi; il prezzo è basso ma bisogna attrezzarsi per lavorarli». Cinque minuti dopo seconda telefonata: «Ho acquistato tutta la partita, quando torni pensaci tu a come lavorarla.» Lo shock fu grande, ma, davanti al fatto compiuto, la reazione fu immediata e, col senno di poi, anche salutare per l’azienda. Entro sei mesi furono installati due forni con caratteristiche particolari, uno elettrico e l’altro a bacino, e quello che poteva essere un boccone indigesto cominciava ad essere “digerito” con buoni risultati. Il risultato migliore però fu la ripresa di fiducia e la spinta a rinnovare tutti gli impianti per adeguarli alle nuove esigenze produttive. Entro la metà del ’76 la ditta aveva cambiato faccia e poteva serenamente accompagnare la ripresa dell’economia tra il 1976 e il 1980. Il concetto dello sviluppo a qualunque costo apparteneva ormai al passato; anche per la Vedani la salvaguardia dell’ambiente e il risparmio delle ri s o rs e sarebbero stati, per gli anni a venire, le linee guida per tutti i futuri investimenti. Il rinnovamento degli impianti per l’adeguamento alle nuove strategie aziendali. 25 1988 GLI EVENTI DELLA STORIA 1 L’inizio della perestroika, Helsinki, M. Gorbaciov con G. Bush. 2 Il Crollo del muro di Berlino. 3 Visita di Gorbaciov in USA; qui con il Presidente Ronald Regan. 1 3 26 2 LO STABILIMENTO DI AMBIVERE I l 5 agosto 1985 Carlo Vedani lasciava la ditta per un breve periodo di riposo: sulla scrivania un quaderno verde con riflessioni e appunti interrotti a metà. Sarebbe ritornato il 18 agosto, nell’atrio pieno di fiori, perché tutti potessero dargli l’estremo saluto nel luogo dove aveva speso le sue energie e dove aveva trascorso i migliori anni della sua vita. Sulla cassa un sacchetto di terra portato dalla Dalmazia, come omaggio e ricordo di chi, a Spalato e Sebenico, l’aveva avuto come amico oltre che come partner di affari. Ma la vita, secondo i suoi insegnamenti, doveva continuare, anzi, l’impegno dei figli e dei collaboratori, sarebbe stato ancora più forte. Proprio nel ricordo del papà, Vincenzo Vedani accettò di presiedere l’Assomet, di cui Carlo era stato consigliere per trent’anni, dal 1986 al 1990, chiamato a quell’incarico, per la prima volta attribuito a un esponente della media azienda, per essere mediatore tra le aziende a partecipazione statale, le grandi aziende private, e le piccole e medie aziende. Le iniziative promosse sotto la sua presidenza: comitato ambiente, certificazioni di qualità, fondazione di A s s o m e t Servizi, sono ancora oggi strumenti importanti della vita associativa. Nell’88 si presentò l’occasione di rilevare la Findal di Ambivere, azienda nota per la produzione di billette e placche che avrebbe completato la linea di pro- 1988 dotti della Vedani. Alla produzione di leghe per fo n d e ria si aggi u n s e ro circ a 20.000 tonnellate/anno di prodotti per la lavorazione plastica. A n che il clima economico e politico sembrava invitare a intraprendere nuove iniziative. Infatti gli anni 88/89 furono caratterizzati dall’implosione di tutti i regimi comunisti. Questo avvenimento, da un lato era motivo di speranza per l’allargamento delle frontiere di libertà, dall’altro era fonte di preoccupazione per i costi sociali e per i sacrifici a cui sarebbero stati chiamati popoli non più abituati a gestirsi e non più protetti dallo Stato. Comunque gli anni ’80 si chiudevano all’insegna dell’ottimismo. 27 1997 GLI EVENTI DELLA STORIA 1 Auckland, l’imbarcazione di Prada “Luna Rossa” all’America’s Cup. 2 1994, tangentopoli, il magistrato Antonio Di Pietro protagonista assoluto. 3 In primo piano, Helmut Kohl, uno dei fautori del trattato di Maastricht. 1 3 28 2 LO STABILIMENTO DI PARONA I primi anni ’90 furono caratterizzati da gravi turbamenti politici a seguito dello scoppio di tangentopoli e da una pesante situazione economica sfociata nella svalutazione di fine ’92; in un quadro politico completamente cambiato, il paese, gravato da pesanti misure economiche per arrestare la corsa del deficit pubblico, si stava riprendendo faticosamente: il traguardo era l’entrata nell’area dell’euro ma l’ostacolo era il rientro nei parametri di Maastricht. In questa situazione di incertezza politica ed economica i vertici della Vedani dovevano decidere con urgenza dove e come trasferire la produzione poiché la localizzazione dello stabilimento, in mezzo alla città, era diventata anacronistica. C’erano tre possibilità: dare all’azienda una forte connotazione commerciale e trasferire una parte della produzione presso la Somet, scegliere l’area di Parona, già di proprietà, e considerare come core-business solo la produzione di leghe, limitando l’utilizzo delle materie prime a quelle che non richiedevano l’impiego di fondenti, oppure considerare come core-business non solo la produzione di leghe ma anche e soprattutto la valorizzazione di residui di qualunque provenienza. I tre progetti comportavano costi di investimento crescente in rapporto da 1 a 8 tra il più semplice e il più completo. Il 1995 fu impiegato in viaggi di studio, nella stesura e nella simulazione di business-plans, nell’approfondimento di tutti gli aspetti anche normativi, nei contatti con le autorità locali e regionali. Alla fine Vincenzo, Edoardo e Marco (che da tre anni ha affiancato il papà e lo zio nella conduzione dell’azienda), col supporto della famiglia, decisero per la soluzione più completa e più impegnativa sia in termini tecnici che finanziari, commer- 1997 ciali e organizzativi: la dimensione critica per garantire il ritorno dell’investimento si collocava tra 80.000 e 120.000 tonnellate/anno. In termini pratici questo voleva dire: 150.000 tonnellate di sabbia per il riempimento e il livellamento del terreno, 5 Km di fognatura, decine di km di cavi e di tubi, quasi 2 km di muro di cinta, 3 cabine elettriche per 3600 kw, 120.000 m2 di pavimenti, 50.000 m2 di capannoni ma soprattutto un investimento dedicato per il 70% alla protezione ambientale e alle infrastrutture e solo per il 30% alla produzione. Il tempo premeva e i progettisti, i tecnici, le maestranze compirono un mezzo miracolo: decisione a gennaio 1996, inizio della progettazione a maggio, prima colata il 22 gennaio 1997, trasferimento completo a Parona il 1° Settembre 1997: dalla decisione alla realizzazione poco più di un anno e mezzo. 29 2002 GLI EVENTI DELLA STORIA 1 2 1 Giovanni Paolo II il primo Papa multimediale. 2 Roma aprile 1999, San Pietro, la Porta Santa che si aprirà il giorno del Giubileo. 3 Il 2000 incorona Michael Schumacher Campione del Mondo di Formula Uno con la strepitosa Ferrari. 3 Marzo 2002, entra in vigore l’Euro, la moneta unica Europea. 3 4 30 LE NUOVE INIZIATIVE 2002 S iamo in piena globalizzazione e i m e rc ati interagiscono immediat amente anche per la rapidità, completezza e trasparenza delle operazioni. La competizione è diventata molto dura e l’inefficienza non è più tollerabile. Il gruppo Vedani ha nel frattempo consol i d ato le sue posizioni: in termini di quantità lo stabilimento di Pa rona ha raggiunto il traguardo delle 100.000 tonnellate anno; lo stabilimento di Ambivere si è stabilizzato attorno alle 40.000 tonnellate. Il gruppo industriale, ancora in espansione, impiega, a fine 2001, 160 persone. L’azienda ha ottenuto la certificazione di qualità fin dal 1999 e ha ora in corso la certificazione ambientale. All’industria si affiancano, nel corso di questi ultimi anni, altre iniziative: - nella Finanza, col Gruppo Orefici di cui è responsabile Carlo Junior - nei Servizi, con due alberghi a Genova, un Residence l’Hotel Enterprise a Milano, sotto la responsabilità di Sofia - nel Sociale, con una “Casa dell’Accoglienza”, per malati oncologici e loro familiari seguita da Lucia in nome e per conto di tutta la Famiglia. Il XXI secolo ha avuto un inizio incerto; la bolla speculativa si è esaurita e questo è servito a ricordare alla gente, e in particolare ai giovani Vedani, che, come diceva il nonno Vincenzo: “L’olio di gomito, il sudore della fronte, e il sale nella zucca sono le cose che fanno camminare il mondo”. A sinistra, gli impianti nella fonderia di Parona. Sopra, l’ambito riconoscimento ISO 9002, conseguito nel 2000. Vedani Carlo metalli per il rispetto dell’ambiente. 31 IL PRESENTE CasAmica 32 IL FUTURO L a cosiddetta Old Economy sta riconquistando il posto che le compete: ci si è resi conto che la finanza e l’informazione sono un mezzo propulsivo e insostituibile ma non sono il fine dell’economia. I giovani vogliono misurarsi con problemi concreti e vogliono essere, nei settori di loro competenza, dei costruttori e dei realizzatori. Il Gruppo Vedani è molto attento al passaggio generazionale e si concentra sulla crescita delle persone per creare una squadra fo rtemente motivata e con grande senso di appartenenza. Questo si può ottenere solo se si condividono i valori che ne hanno caratterizzato i cento anni di vita: • IMPEGNO • SERIETÀ • LEALTÀ • PROFESSIONALITÀ • RISPETTO Nella pagina a sinistra, Edoardo e Vincenzo Vedani. Qui sopra, da sinistra, Francesco, Marinella, Federico, Carlo, Sofia, Nicola, Marco e Stefano. 33 100 anni Vedani nella storia della fonderia di metalli non ferrosi in Italia. 100 anni Vedani dalla piccola fonderia di via Orefici alla realtà di Parona Lomellina con 120.000 m2. 100 anni Vedani dalla produzione di poche tonnellate annue alle attuali centoquarantamila. 100 anni Vedani nella tradizione che continua con le nuove generazioni. IL FUTURO È GIÀ COMINCIATO VEDANI CARLO METALLI SpA Raffineria e fonderia di metalli non ferrosi Via E. Schievano, 7 20143 Milano Tel. +39 02 8180941 Fax +39 02 89122171 Stabilimento: Viale Lombardia, 3 27020 Parona Lomellina (PV) Tel. +39 0384 25411 Fax +39 0384 2541245 www.vedanimetalli.it e-mail: [email protected] SOMET SpA Alluminio e le sue leghe Via E. Schievano, 7 20143 Milano Tel. +39 02 8180941 Fax +39 02 89122171 Stabilimento: via Kennedy, 18 24030 Ambivere (BG) Tel. +39 035 4945880 Fax +39 035 4946022 www.vedanimetalli.it e-mail:[email protected]