POF2015_2016 - Istituto Comprensivo Ex SM "Torraca" – MATERA

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POF2015_2016 - Istituto Comprensivo Ex SM "Torraca" – MATERA
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto Comprensivo ex S.M. “Torraca”
Via A. Moro n. 6 – 75100 Matera - tel. e fax 0835-333201
Cod. Fisc. 93051580772 - Cod. Mecc. MTIC82500P
[email protected][email protected]
http://www.comprensivotorracamatera.gov.it/
Piano Dell’ Offerta Formativa
SCUOLA DELL’INFANZIA “RODARI”
SCUOLA PRIMARIA “MARCONI”
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO “TORRACA”
“L’educazione è opera faticosa, dai tempi lunghi, con successi e fallimenti alterni, non ha ricette preconfezionate,
perché deve fare i conti con l’irripetibilità di ogni persona.
Non si educa imprigionando la libertà; per questo occorre: competenza educativa, amore alla “vita profonda”,
sguardo positivo su se stesso e sugli altri, passione per i giovani”.
San Giovanni Bosco
Anno scolastico 2015/2016
Indice
Il P.O.F.
Analisi del territorio
I bisogni formativi
Monitoraggio dei processi formativi
Le risorse umane (organigramma)
Formazione e qualificazione
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L’educativo
Principi e finalità
Organizzazione didattica
L’educazione interculturale
Raccordo e accoglienza
Continuità
Orientamento
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Obiettivi Formativi dei tre gradi di scuola
Corso a indirizzo musicale
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Traguardi di competenza per i tre ordini di scuola
Prevenzione e dispersione
Inserimento alunni diversamente abili
Modello segnalazione alunni in difficoltà
Modello richiesta valutazione alunno DSA
Modello consenso genitori valutazione alunno DSA
Piano Didattico Personalizzato DSA
Progetti ampliamento offerta formativa dei tre ordini di scuola
Progetti curriculari trasversali per i tre ordini di scuola
I progetti straordinari
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Indicazioni di “Valutazione”
I criteri e le forme di valutazione della scuola primaria
Descrittori per griglia valutazione disciplinare scuola primaria
Valutazione scuola secondaria
Criteri valutazione comportamento scuola primaria e secondaria
Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri
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La Carta dei servizi:
Regolamento interno
Regolamento laboratori
Carta dei Docenti
Funzionamento Segreteria
Funzioni del Personale Collaboratore
Procedura dei reclami
Fattori di Qualità dei Servizi Amministrativi
Carta della segreteria
Regolamento viaggi d’istruzione e uscite didattiche
La carta degli alunni:
Codice di disciplina degli alunni
Organo di garanzia interno
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PIANO ANNUALE delle ATTIVITÀ DIDATTICO/EDUCATIVE
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Statuto degli studenti e delle studentesse
Modifiche apportate dal DPR n 293 del 21 novembre 2007
Patto di corresponsabilità
Dichiarazione di responsabilità e delega uscita studenti minorenni
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Il POF
E’ il contratto che sottoscriviamo con i nostri utenti. Raccoglie i punti di forza delle esperienze passate: progetti
pluridisciplinari e attività finalizzate all’orientamento formativo; laboratori progettati come espansione delle attività
curricolari, stimolanti la curiosità intellettuale e la creatività; contesti di lavoro differenziati e motivanti; attività
finalizzate al recupero delle abilità disciplinari di base, al potenziamento delle attitudini dei ragazzi particolarmente
capaci, alla prevenzione del disagio, all’integrazione dei soggetti in situazione di handicap e le integra con i nuovi
bisogni, le esigenze che si manifestano nel tempo, curando l’organizzazione e la gestione di tutte le risorse della Scuola
in funzione del Piano dell’Offerta Formativa.
Non è solamente un adempimento burocratico, è uno strumento di sostegno ai dubbi dei docenti, un percorso formativo
per gli allievi, un punto di riferimento per le famiglie.
Contiene, gli aggiornamenti della Carta dei servizi e dello Statuto degli studenti e delle studentesse.
Garantiscono l’attuazione del progetto: il Consiglio d’Istituto, il Collegio dei docenti e le sue figure strumentali, il
dirigente scolastico e il suo staff, i Consigli di classe, i Gruppi di lavoro, i docenti, il personale amministrativo e
ausiliario, i genitori, gli allievi e i soggetti esterni.
L’elaborazione del Piano dell’Offerta Formativa, coordinato dal Gruppo progettazione, è un articolato percorso
progettuale che vede collaborare tutti i docenti, riuniti collegialmente, per dipartimenti o per gruppi di lavoro, e tutto il
personale ATA, accomunati dalle stesse finalità:
1.
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Conoscere il contesto economico, sociale, culturale in cui opera la scuola
Individuare i bisogni formativi degli alunni e le aspettative delle famiglie
Individuare i bisogni formativi del territorio
Analizzare le caratteristiche cognitive e metacognitive degli alunni
Costruire percorsi operativi fortemente motivanti per superare i condizionamenti e innalzare la qualità complessiva
del processo formativo anche in un’ottica europea e universale
6. Studiare procedure e tecniche di valutazione per potenziare la scuola dell’autonomia
7. Incrementare l’efficienza del servizio scolastico
Il Piano dell’Offerta Formativa della nostra scuola è incentrato su quattro punti fondamentali:
Normative istituzionali
1. Il dettato costituzionale;
2. I vari D.M., O.M., C.M. che stabiliscono normative circa l'organizzazione e il funzionamento della scuola;
3. Leggi, direttive e circolari che disciplinano in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche;
4. Legge 28 marzo 2003, n. 53;
5. Decreto Legislativo 19 febbraio 2004, n.59: Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al
primo ciclo dell’ istruzione, a norma dell’articolo 1 della Legge 28 marzo 2003, n.53;
6. Allegato C: Indicazioni nazionali per i Piani di studio personalizzati nella scuola secondaria di primo grado;
7. Circolare MIUR n. 29 del 5 marzo 2004.
8. Indicazioni per il Curricolo del 31 luglio 2007
9. Legge 30 ottobre 2008, n. 169 DPR 22/06/2009 N. 12
10. Circolare ministeriale del 17 dicembre 2012, n. 96
11. Circolare ministeriale 13 marzo 2009, n. 32
12. Circolare ministeriale del 2 aprile 2009, n. 38
13. Circolare ministeriale del 8 aprile 2009, n. 38
Integrazione col territorio
La scuola non è un luogo isolato, delegato solo all'istruzione e all'acquisizione di competenze disciplinari, ma un
sistema aperto che riceve stimoli dall’esterno e dà risposte che a loro volta sollecitano un ritorno di stimoli e domande,
determinando un flusso circolare di relazioni e progetti.
L'esercizio della libertà di insegnamento si espleta, perciò, attraverso:
14. Il confronto con i bisogni formativi e le risorse del territorio, su cui opera la scuola;
15. Il confronto con i bisogni formativi emergenti a livello nazionale, europeo e internazionale
16. L’individuazione di interlocutori ( istituzioni, enti, aziende produttrici di beni e servizi, agenzie formative, ecc.)
17. Il collegamento in rete con scuole ed enti per attività progettuali in comune, per scambio di risorse materiali e
professionali, formazione in servizio
18. Il reperimento di fondi aggiuntivi
Struttura organizzativa efficace ed efficiente
É questo l’aspetto più impegnativo del nostro progetto.
La struttura organizzativa ha consolidato l’istituzione dei Dipartimenti disciplinari, che in incontri collegiali, formulano
proposte progettuali relative a percorsi disciplinari e pluridisciplinari, all’accoglienza e alla continuità, all’orientamento,
alla flessibilità, alla attività di recupero e potenziamento, all’individuazione di laboratori extracurriculari, alla
valutazione, alla formazione.
Le proposte vengono discusse dai coordinatori dei Dipartimenti in un gruppo di lavoro di cui fanno parte anche le
funzioni strumentali al POF e i referenti di progetto. Le intese raggiunte vengono sottoposte all’ approvazione del
Collegio dei Docenti.
L’impegno organizzativo investe, anche, la costruzione dei processi, l’erogazione e la gestione delle risorse e dei
servizi, la valutazione dell’intero processo formativo e organizzativo.
Il POF contiene le proposte educative, l’organizzazione e la gestione del servizio didattico, fornito dalla scuola, le linee
guida per la valutazione.
Costituisce un punto di riferimento per ogni iniziativa, affinché le proposte didattiche non siano affidate alla casualità,
ma scaturiscano da un progetto globale verso cui converge l’attività dell’intero corpo docente.
Piano dell’Offerta Formativa
Il documento approvato dagli Organi Collegiali contiene le linee generali di riferimento relativamente alle:
1. Scelte formative e didattiche
2. Scelte organizzative
3. Scelte gestionali
4. Formazione e aggiornamento
5. Monitoraggio e valutazione
6. Carta dei Servizi
Annualmente viene predisposto il Piano annuale dell’ Offerta Formativa che sintetizza tutta l’attività progettuale volta
all’arricchimento dell’Offerta medesima, finanziata con le risorse ministeriali e con risorse esterne.
A questi documenti ed alle attività, organizzazioni e progetti in essi contenuti, fa riferimento il Programma annuale.
L’ istituto è aperto ad ogni possibile collaborazione con gli Enti, le Istituzioni locali, nazionali ed europee,
coinvolgendo le componenti scolastiche attraverso una rete di integrazione sia verticale che orizzontale.
Attività con le scuole del territorio
1. Attività progettuali di continuità
2. Attività di orientamento con le scuole secondarie di 2°grado
3. Attività per prevenire la dispersione scolastica
Le istituzioni e gli Enti del territorio ( Direzione Scolastica Regionale, Amministrazione Comunale, amministrazione
Provinciale, Regione Basilicata, ASM)
4. Attività progettuali di educazione ambientale
5. Attività progettuali relative all’educazione alla salute
6. Attività progettuali relative a specifiche tematiche culturali
La comunità locale
7. Collaborazione con l’Università della terza età (UNITEP)
8. Collaborazione con l’Università di Basilicata
9. Collaborazione con l’Associazione Interculturale TOLBA’.
10. Incontri con scrittori e poeti locali e nazionali
11. Incontro con la Regione Basilicata: cittadinanza attiva
12. Apertura della scuola alla cittadinanza in occasione di eventi culturali
13. Collaborazione con enti esterni preposti all’inclusione.
IL TERRITORIO
Appartengono all’Istituto Comprensivo Statale Torraca, una scuola dell’infanzia, una scuola primaria e una scuola
secondaria di primo grado. La scuola dell’infanzia Rodari è situata in via …….., la scuola primaria Marconi è in via
Marconi, la secondaria di primo grado Torraca in via Aldo Moro.
INTEGRAZIONE NEL TERRITORIO
In virtù dell’autonomia organizzativa e didattica l’istituto intende:
1. Riconoscere la valenza formativa del territorio socio-culturale e naturale esterno alla scuola,
2. Dare un’identità alla scuola sensibilizzando le realtà territoriali;
3. Maturare nell’alunno la conoscenza la conoscenza e la consapevolezza della realtà in cui vive;
4. Integrare scuola e territorio nell’elaborazione di progetti educativi e culturali;
5. Dimostrare attenzione e disponibilità alle proposte e programmare attività comuni.
Tutte le componenti della comunità scolastica sono perciò impegnate a favorire il rapporto fra la scuola e le altre
agenzie del territorio, anche allo scopo di rendere la scuola stessa centro di promozione culturale, sociale e civile.
MODALITA’ DI INTERAZIONE COL TERRITORIO
1. Realizzazione e partecipazione a iniziative culturali rivolte a genitori, alunni e insegnanti, anche mediante intese,
accordi o convenzioni con associazioni culturali e enti pubblici
2. Uso degli strumenti informatici e delle tecnologie multimediali, come veicolo di conoscenza e di connessione con
altre realtà,
3. potenziamento dello studio delle lingue comunitarie.
Il nostro Istituto Comprensivo ha effettuato un’attenta analisi del territorio per recepirne i bisogni formativi e integrarsi
con esso al fine di favorirne lo sviluppo e il progresso con conseguente ricaduta sulla crescita delle persone.
Nell’analisi sono state individuate due macro aree:
4. La lettura del contesto socio economico che permette di tracciare il quadro di alcuni fenomeni che caratterizzano il
territorio e il cui studio risulta funzionale all'attivazione dell'intervento formativo.
5. L’analisi dei fabbisogni di professionalità che permette di considerare nell'intervento formativo anche i bisogni di
rilevanza sociale espressi da tutti i soggetti presenti sul territorio.
Il nostro Istituto Comprensivo si pone come obiettivi, oltre l’arricchimento culturale e l’acquisizione di abilità e
competenze, anche l’orientamento formativo che porta l’alunno alla conoscenza di sé e delle proprie potenzialità, alla
costruzione di rapporti interpersonali costruttivi e collaborativi, alla conoscenza dell’ambiente e delle sue risorse al fine
di sviluppare capacità di auto orientamento nella scelta degli studi secondari di secondo grado.
.
I BISOGNI FORMATIVI DEGLI ALUNNI
Caratteristiche dell’utenza
La popolazione scolastica proviene sia da zone centrali che dai diversi quartieri cittadini. Una piccola percentuale vive
nei borghi.
Gli alunni frequentanti la scuola vivono in famiglie costituite da nuclei familiari che, in linea di massima, vanno da tre a
cinque componenti.
Gran parte di essi vive in ambienti stimolanti ed è seguita in famiglia per cui sente l'importanza della scuola e
dell'istruzione, partecipa attivamente alle problematiche discusse in classe e si impegna nello studio. Non mancano,
tuttavia, alunni che presentano problemi di inserimento e di apprendimento, dovuti a fattori molteplici: problemi di
natura familiare, disturbi di apprendimento, gravi lacune pregresse, per i quali è stato pensato un progetto di intervento
per evitare casi di dispersione.
L’indagine dei bisogni formativi
L’esigenza di un’indagine dei bisogni formativi degli alunni scaturisce da una revisione di processi e metodologie messi
in atto dalla scuola dell’autonomia, dalla Riforma del 1° ciclo di istruzione e dalle nuove Indicazioni per il Curricolo,
nonché delle Circolari ministeriali n. 32 e 38 del 2009 sino alle indicazioni nazionali per il curricolo della scuola
dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione del 30 maggio 2012.
La nostra Scuola, in realtà, sin dalla fase sperimentale dell’autonomia, ha cercato di applicare le indicazioni fornite dal
“Regolamento dell’autonomia” e ha preso in considerazione, tra l’altro, i bisogni degli alunni e le aspettative delle
famiglie.
L’indagine dei bisogni formativi degli alunni viene effettuata periodicamente somministrando ad alunni, genitori e
docenti questionari semi-strutturati a scelta multipla. I risultati, in termini di efficienza ed efficacia degli interventi
formativi vengono rilevati annualmente dal monitoraggio relativo a progetti, servizi, organizzazione, attività didattica,
soddisfazione dell’utenza.
Le aree di indagine sono :
1. Funzionamento della scuola
2. Organizzazione
3. Attività didattica
4. Organizzazione della didattica in relazione alla Riforma
5. Comunicazione scuola –famiglia
6. Comunicazione all’interno della classe
7. Comunicazione all’interno della scuola
8. Risorse materiali e umane
9. Iniziative da realizzare a scuola
10. I servizi che la scuola dovrebbe offrire agli studenti
IL MONITORAGGIO
Le procedure di monitoraggio offrono la possibilità di individuare i punti deboli e i punti di forza degli ambiti indagati e
rendono possibili gli aggiustamenti necessari.
Attraverso il monitoraggio si controllano:
11.
L’efficacia delle iniziative e il raggiungimento degli obiettivi: risultati dell’apprendimento, innalzamento del
successo scolastico, partecipazione dei docenti a corsi di formazione, variazioni del clima all’interno dell’istituto in
relazione a collaborazione tra il personale, collaborazione con le famiglie, comportamento degli alunni, soddisfazione
dell’utenza.
12.
L’efficienza delle procedure degli strumenti attivati: livello di partecipazione, rispetto delle scadenze,
chiarezza nelle decisioni, tempestività delle comunicazioni, funzionalità dell’orario, funzionalità delle attrezzature,
funzionalità dell’organizzazione, soddisfazione dell’utenza.
Avviata l’attività didattica, i singoli docenti e, periodicamente, i Consigli di classe cureranno un’azione di
monitoraggio attraverso l’osservazione e verifiche in itinere per rilevare l’interesse, la partecipazione, l’impegno
degli alunni; per controllare i risultati raggiunti da ognuno in relazione agli obiettivi prefissi e la validità del percorso per
gli eventuali aggiustamenti.
Il coordinamento dell’azione di monitoraggio, che avrà lo scopo di controllare il normale svolgimento delle varie fasi
del progetto, per confermare gli itinerari programmati o per procedere alla proposizione di modifiche, sarà operato dal
Capo di Istituto affiancato dai collaboratori e dalle Funzioni strumentali.
Scansione temporale delle attività di monitoraggio, verifica, valutazione delle attività curricolari
13.
Intero anno scolastico:
Osservazioni sistematiche e verifiche effettuate dai singoli docenti, per controllare il percorso formativo degli alunni in
relazione a obiettivi formativi e competenze individuate nelle Unità di apprendimento e da rivisitare in occasione dei
vari Consigli di classe.
14.
Settembre
Verifica della situazione di partenza relativa ai prerequisiti in possesso dei singoli alunni per determinare obiettivi e
contenuti disciplinari del piano annuale e per programmare interventi individualizzati.
15.
Ottobre
Programmazione annuale dell’équipe pedagogica sulla base del piano dell’Offerta formativa d’istituto. Compilazione
della parte generale del documento Piano di studi relativo a: situazione degli alunni, primi interventi ipotizzati per
rimuovere lacune e/o problemi, obiettivi educativi, formativi di area e disciplinari.
16.
Novembre
Prima valutazione intermedia da parte dell’équipe pedagogica degli apprendimenti, da sottoporre all’attenzione delle
famiglie, nell’incontro scuola – famiglia agli inizi di Dicembre. Individuazione di alunni con lacune disciplinari o
demotivati, a cui proporre attività per il rinforzo delle abilità.
17.
Gennaio
Valutazione 1° quadrimestre. Aggiornamento del Piano di studi, individuazione degli alunni che necessitano di
recupero e quelli per cui è stato elaborato un percorso di rinforzo delle abilità di base. Compilazione delle schede di
valutazione.
18.
Marzo
Seconda valutazione intermedia, relativa a partecipazione, impegno, metodo di studio, conoscenze acquisite, interventi
individualizzati, da sottoporre all’attenzione delle famiglie, nell’incontro scuola - famiglia agli inizi di Aprile
19.
Giugno
Valutazione 2° quadrimestre. Relazione finale sul Piano di studi. Individuazione di alunni con debito formativo.
Compilazione delle schede di valutazione.
Monitoraggio e valutazione delle attività extracurricolari del POF
I docenti che terranno i laboratori extracurricolari e le attività per il recupero disciplinare condurranno, attraverso
l’osservazione sistematica, un’azione di monitoraggio per analizzare: l’interesse, la partecipazione, le competenze
acquisite dagli alunni, la procedura messa in atto, i punti di forza e i punti deboli dell’attività svolta, per correggere gli
errori di impostazione e per superare eventuali difficoltà.
Nella fase intermedia e finale i docenti faranno un consuntivo dell’attività svolta e relazioneranno con la F.S. dell’area 1
, che si farà portavoce dei risultati riportati dagli alunni nei rispettivi Consigli di classe.
Per gli alunni dovranno essere verificati, tramite i prodotti finiti, realizzati nei laboratori, e i questionari somministrati,
l’interesse per l’attività, le conoscenze e le competenze acquisite.
Per i docenti le procedure di verifica riguarderanno: l’adeguatezza delle metodologie, gli aspetti positivi e negativi
dell’organizzazione del lavoro, il livello di ricaduta sugli alunni dal punto di vista della motivazione e delle conoscenze;
le competenze acquisite con l’esperienza compiuta e la loro trasferibilità in altri ambiti didattici.
I livelli della verifica, saranno attuati anche con l’utilizzo di appositi questionari somministrati ad alunni, docenti e
genitori nella fase finale.
Il questionario somministrato ai genitori verificherà la soddisfazione dell’utenza.
Monitoraggio e valutazione del POF
20. Collegio dei Docenti di Settembre
Definizione delle attività curricolari
21. Collegio dei Docenti di Ottobre
Definizione delle le attività di ampliamento dell’offerta formativa
22. Nel Collegio dei Docenti di Febbraio verrà effettuata una valutazione intermedia sulle attività del POF
23. Nel Collegio dei Docenti di Maggio verrà effettuata la valutazione dell’intero processo formativo: Relazione sul
monitoraggio del POF, relazione sui risultati dei Progetti curricolari ed extracurricolari, relazione sui risultati delle
programmazioni curricolari, considerando i risultati emersi dalle verifiche in itinere, dall’azione di monitoraggio e
soprattutto dall’esame comparato del livello di partenza degli alunni e del punto di arrivo, nel conseguimento degli
obiettivi del Piano dell’Offerta formativa.
24. Nel Collegio dei Docenti di Giugno sulla base di quanto emerso dal Collegio di Maggio e attraverso l’esame dei
risultati dei questionari somministrati ad alunni e genitori, relativamente ai progetti extracurricolari, ai bisogni formativi
degli alunni e alle attese delle famiglie, si procederà all’autovalutazione dei processi messi in atto per individuare
eventuali esigenze di correzione le riconferme del P.O.F. per il successivo anno scolastico.
LE NOSTRE RISORSE
1. Risorse umane e professionali
2. Il dirigente.
3. Il personale docente
1. Il personale docente è formato da 104 insegnanti.
2. I vicari e i collaboratori curano con la presidenza attività legate all'organizzazione della scuola
3. 8 docenti con Funzioni strumentali al POF.
4. I Dipartimenti disciplinari: Lingua 1 (Italiano, Religione), Lingua 2(Lingua inglese e francese), Storico geografico (Storia, Cittadinanza e Costituzione, Geografia), Logico -operativo (Scienze matematiche,
Tecnologia), Espressivo ( Arte Immagine, Musica, Scienze motorie), Gruppo H (docenti sostegno).
5. I Coordinatori dei Dipartimenti, Interclasse, Intersezione
6. I gruppi di progettazione
7. Il personale non docente:
8. il direttore amministrativo
9. assistenti amministrativi
10. collaboratori scolastici
Elenco dei docenti
Scuola dell’infanzia
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
CESENA
DI PEDE
LAZZARI
MASTROSIMONE
MONTAGNA
PORCARI
VERSACE
ZASA
Docenti
ANNUNZIATA
ANNUNZIATA
ANNA L.
ADELAIDE M
MARIA A.
ANGELA R.
MARIA GRAZIA
MARIA CRISTINA
Elenco dei docenti
Scuola primaria
ACITO
AMBROSECCHIA
ANTEZZA
BRIAMONTE
BRUNO
CALCIANO
CAPASSO
COLUCCI
D’ADAMO
DI CUIA
DISANTO
DITARANTO
Docenti
MARCELLA
NUNZIATINA
ANGELA R.
MARIA T.
GIOVANNA
MARIANGELA
ROBERTA
GIOVANNI
GIACINTA
LIDIA
MARIA
BRUNELLA
DUNI
GAGLIARDI
GALOTTI
GEMMA
GILIBERTI
GRAVELA
LILLO
LIONETTI
LOPERFIDO
MAREMONTI
MARMO
MITA
MONTESANO GESUALDI
NAPOLITANO
NATALE
ONORATI
ORLANDO
PADULA
PAOLICELLI
PENTASUGLIA
PIZZILLI
RICCARDI
ROMANAZZI
RUGGIERI
SAPONARA
SCAZZARRIELLO
SCHIAVONE
SCHIUMA
TACCARDI
TATARANNI
VENEZIA
VENEZIA
MARIA P.
VENERANDA
ANTONELLA M.
LUCIA
ROSA
DALIA
BEATRICE
ANGELA
ANNUNZIATA
GRAZIA
VITTORIA
ROSA
KATY
PATRIZIA
MARIA
IRENE ROSA
MONICA
MARIA ELENA
CHIARA M.
IMMACOLATA
MARIA G.
ROSARIA GIOVANNA
LUCIA
LUCIANA
GRAZIA
MARIA A.
LOREDANA
NUNZIA LUCIA
MARIA P.
ANGELA
ANNA VALERIA
BRUNA
Elenco dei docenti
Scuola secondaria
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
Docenti
ALOIA
Francesco
AMBRICO
Anna Maria
ANDRISANI
Donato
ANDRIULLI
Nunzio
ANGELASTRO
Donata
BALDONI
Rosaria
BERNABEI
Maria Concetta
CAMPAGNA
Aurora
CARMENTANO
Angela
CHITA
Nicola F.sco
CIFARELLI
Luigi
COCCA
Giulia
CONTINI
Anna Maria
CRISTALLO
Maria
DE FRANCESCO Michela
Disciplina di insegnamento
Musica
Matematica, ScienzeSostegno
Musica
Lettere
Inglese
Matematica, Scienze
Arte
Inglese
Sostegno
Scienze motorie e sportive
Tecnologia
Lettere
Arte e Immagine
Lettere
16
17
18
19
20
21
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
46
47
48
49
50
51
52
53
DI RUGGIERO
FONTANA
GIACUMBO
GRILLO
IMPERIALE
LABARBUTA
LAMACCHIA
LATORRE
LAURO
LIPARI
LUPO
MANDILE
MANICONE
MANZARI
MARRAUDINO
MASCIANDARO
MASCIULLI
MENAFRA
MONTEDURO
NOIA
NOSCHESE
PALUMBO
PANICO
PARDO
PERITO
QUARATO
RICCARDI
RUBINO
RUTIGLIANO
SALOMONE
SAPONARO
SQUICCIARINI
STIGLIANO
VENEZIA
VENEZIA
VIGGIANO
VIRGINTINO
Maria Rosaria
Vito Michele
Rosa
Carmine
Elda
Vincenzo
Michele
M. Gaetana
Teresa
Giuseppe
Annella
Paola
Agnese
Vincenza
Giovanna
Immacolata
Paola
Catia
Fiorella
Angela Assunta
Grazia
Monica
Giuseppe
Antonella
Paola Francesca
Vittoria
Rosanna
Angelo
Annunziata
Marisa
Carmela
Carmen
Angelo
Giulia
Mario
Maria
Lettere
Chitarra
Francese
Tecnologia
Matematica
Musica
Arte e immagine
Lettere
Inglese
Religione
Lettere – Funzione strumentale
Francese
Musica
Lettere
Sostegno
Matematica, Scienze
Matematica, Scienze
Inglese
Scienze motorie e sportive
Lettere
Pianoforte
Sostegno
Clarinetto
Lettere
Matematica
Religione
Matematica, Scienze
Scienze motorie e sportive
Violino
Tecnologia
Tecnologia
Matematica
Sostegno
Matematica, Scienze
Francese
Lettere –
Lettere – Funzione strumentale
Elenco personale ATA
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
MARTULLI
ACQUASANTA
D’ALCONZO
DEFELICE
GIOVE
LUISI
SCARCIOLLA
CIRIELLI
DEFILIPPO
GIACOIA
PASQUINO
PISCIOTTA
Angela
Filomena
Giovanna
Rosaria
Rocco
Anna Maria
Raffaella
Cosimo
Antonia
Maria Felicia
Teresa
Maria Teresa
Direttore Servizi generali e amm. vi
Assistente amministrativo
Assistente amministrativo
Assistente amministrativo
Assistente amministrativo
Assistente amministrativo
Assistente amministrativo
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
13
14
15
16
17
18
19
SANTAMARIA
CIRILLO
CRISTALLI
RICCIARDI
SALERNO
FESTA
FESTA
Annamaria
Giacoma A. A.
Maria Vincenza
Giovanni
Nicola S.
Maddalena
Concetta
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
Collaboratore scolastico
ORGANIGRAMMA DELLA SCUOLA
DIRIGENTE SCOLASTICO: prof. Marialuisa Sabino
1. assicura il funzionamento generale dell’istituzione scolastica affidata entro il sistema di istruzione e
formazione organizzando l’attività scolastica secondo criteri di efficienza, efficacia e buon andamento dei
servizi scolastici formativi;
2. promuove e sviluppa l’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca, sperimentazione e sviluppo in
coerenza con il principio di autonomia delle istituzioni scolastiche;
3. garantisce il pieno esercizio dei diritti costituzionalmente tutelati quali: il diritto di apprendimento degli
alunni, la libertà di insegnamento dei docenti e la libertà di scelta educativa delle famiglie;
4. promuove tutte le iniziative e gli interventi utili a favorire il successo formativo degli alunni, tenuto conto
delle diverse esigenze degli stessi concretamente rilevate;
5. cura il raccordo e l’interazione tra le componenti scolastiche;
6. promuove la collaborazione tra risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio
con gli enti locali ai sensi dell’art. 1, comma 1 del D.P.R. n. 275/1999
D.G.S.A.
Sig.ra Angela Martulli
7. sovraintende ai servizi Amministrativo-contabili;
8. cura l’organizzazione della Segreteria;
9. redige gli atti di ragioneria ed economato;
10. dirige ed organizza il piano di lavoro a tutto il personale ATA;
11. lavora in stretta collaborazione col Dirigente scolastico affinchè sia attuabile l’Offerta Formativa
dell’Istituto, compatibilmente con le risorse economiche disponibili.
COLLABORATORE DEL D.S.: Prof. FRANCESCO ALOIA
Funzioni amministrative e di coordinamento organizzativo-gestionale:
1. Coordinamento del lavoro delle F.S. al P.O.F
2. Elaborazione e coordinamento del piano annuale e degli incontri Scuola-Famiglia
3. Organizzazione dell’orario scolastico in occasione di assemblee, scioperi, manifestazioni varie
4. Verbalizzazione degli incontri del Collegio dei Docenti
5. Vigilanza sull’osservanza delle norme antifumo
6. Promozione di iniziative strategiche volte a contrastare la dispersione scolastica
7. Vigilanza sull’osservanza del regolamento d’istituto e controllo sulla disciplina degli alunni
8. Coordinamento e controllo dell’orario curriculare dei Docenti
9. Coordinamento del lavoro dei coordinatori dei Consigli di Intersezione, di Interclasse e Classe
10.
11.
12.
13.
14.
Predisposizione dei materiali per gli incontri e le riunioni interne
Raccolta e lettura dei verbali
Verifica degli adempimenti relativi all’obbligo scolastico e formativo
Organizzazione e supervisione dell’uso dei laboratori
Organizzazione e gestione dei percorsi di integrazione degli alunni stranieri.
RESPONSABILI ‘’MARCONI’’ e ‘’RODARI’’: Ins. GRAZIA MAREMONTI,
Ins. ANGELA PORCARI delegate all’espletamento dei seguenti compiti:
1. Responsabili del passaggio delle informazioni da e per l’ufficio di Dirigenza
2. Organizzazione delle attività curriculari, extracurriculari, e quotidiane dei plessi ‘’Marconi’’, ‘’Rodari’’
3. Verifica giornaliera delle assenze del personale docente e predisposizione sostituzione dei docenti
assenti
4. Controllo orari dei docenti e verifica recupero permessi
5. Vigilanza sul rispetto del regolamento di Istituto
6. Segnalazione tempestiva delle emergenze
Collaborazione con il servizio Prevenzione, Protezione e Sicurezza
DOCENTI DESTINATARI DELLE “FUNZIONI STRUMENTALI”
(art. 33 CCNL 29/11/2007)
Prof.sse VIRGINTINO MARIA- SCAZZARRIELLO MARIA A. Area 1-Gestione e monitoraggio
dell’Offerta Formativa:
1.
2.
Gestione delle variabili organizzative funzionali alla realizzazione del POF
Revisione del Patto di Corresponsabilità e modulo delega entrate/uscite per i 3 ordini di Scuola Media
Torraca
3. Redazione del Vademecum di Istituto (in collaborazione con i responsabili dei tre plessi)
4. Redazione dei vari Regolamenti di Istituto (in collaborazione con i responsabili dei tre plessi)
5. Analisi dei bisogni formativi della comunità scolastica e sociale e gestione del relativo piano operativo
6. Produzione e diffusione di materiali e documentazione didattico-educativa
7. Coordinamento della fase di attuazione del POF e della realizzazione dei singoli progetti
8. Monitoraggio periodico dei livelli di coerenza tra la progettazione curriculare con l’impianto complessivo
del POF
9. Coordinamento e gestione autovalutazione d’istituto in funzione di verifica, correzione e sviluppo delle
scelte del POF.
10. Coordinamento e gestione attività tirocinanti.
Prof.sse BALDONI ROSARIA– LIDIA DI CUIA Area 2 Sostegno al lavoro dei docenti e servizi per gli
studenti:
1. Analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di formazione di Istituto e di rete
1. Produzione e diffusione di materiali didattici e documentazione didattico-educativa
2. Coordinamento attività extracurriculari di carattere sportivo e culturale
3. Attivazione di informazioni utili sulle opportunità formative offerte dal territorio
4. Coordinamento e gestione del piano uscite (viaggi d’istruzione e visite guidate)
5. Coordinamento della realizzazione dei singoli progetti.
Prof.sse. LUPO ANNELLA- GRAVELA DALIA Area 3 Accoglienza e inclusione
1. Coordinamento delle attività del gruppo di lavoro per l’inclusione e GLH di Istituto
Promozione e diffusione della cultura dell’inclusione
Cura dei rapporti con enti e istituzioni interessati all’inclusione scolastica
Cura del piano annuale per l’inclusività PAI di Istituto e della relativa documentazione
Coordinamento delle attività per il disagio e la dispersione scolastica e coordinamento rapporti con
gruppo prevenzione e lotta al bullismo
6. Coordinamento attività di recupero e potenziamento
7. Promozione- educazione alla convivenza civile alla solidarietà e ai valori dell’Europa
8. Produzione e diffusione di materiali e documentazione didattico educativa
9. Analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di formazione d’istituto e di rete
10. Coordinamento della realizzazione dei singoli progetti
2.
3.
4.
5.
Proff– NATALE MARIA - ANDRIULLI NUNZIO Area 4 Nuove tecnologie e multimedialità
1. Gestione sezione didattica sito web
2. Supporto ai docenti per l’utilizzo del registro elettronico
3. Supporto e consulenza agli insegnanti per l’uso di materiali didattici multimediali
4. Supporto informatico alle F.S., prove INVALSI attività di Istituto
5. Predisposizione gestione di un piano di comunicazione interno ed esterno
6. Addetto stampa
7. Analisi dei bisogni formativi e gestione del piano di formazione di istituto e di rete
8. Coordinamento della realizzazione dei singoli progetti.
RESPONSABILI DELLE ATTIVITÀ FINALIZZATE AL FUNZIONAMENTO
GESTIONALE
Rappresentante per la Sicurezza dei lavoratori Sig.ra DEFILIPPO Antonia
Responsabile R S.P.P.
Ing. PETRAROLO Vincenzo
Addetti al S.P.P.
Addetti all’ Antincendio
Addetti al Primo Soccorso
DIDATTICO
Sig.ra PISCIOTTA M. Teresa
Sig.ra De FELICE Rosaria
Sig.ra SANTAMARIA Annamaria
Sig.ra DEFILIPPO Antonia
Sig.ra GIACOIA Felicia
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
Gestione laboratorio di Informatica: Prof. ANDRIULLI Nunzio
Gestione laboratorio scientifico: Prof. VENEZIA Angelo
Gestione laboratorio artistico : Prof.ssa CRISTALLO
Gestione organizzazione sostituzione personale assente: prof. VIGGIANO Mario
Formulazione dell’orario settimanale delle lezioni : proff. MANICONE Agnese ANDRIULLI Nunzio
Referente Orientamento, Continuità educativa, Accoglienza : prof.ssa De Francesco Michela
Continuità educativa in verticale: prof.ssa PARDO Antonella
Referente educazione alla salute: prof.ssa MASCIULLI Paola
Referente cittadinanza attiva : prof.ssa MANZARI Vincenza
Referente DSA: prof.ssa Lupo Annella
Referente Attività Sportive : prof.ssa ……………….
Commmissione POF: tutte le funzioni strumentali
Referenti Dipartimenti: Proff. Virgintino (lettere) – Venezia Giulia (lingue) –Bernabei (matematica)
Saponaro (tecnologia) – Aloia (musica) –Quarato (religione) – Cristallo (arte) – Chita (sostegno)
E
SCUOLA PRIMARIA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Gestione laboratorio di Informatica: Ins. NATALE Maria
Gestione sala lettura e referente progetto lettura : Ins. VENEZIA Bruna
Gestione palestra: Ins. AMBROSECCHIA Nunziatina
Gestione laboratorio di Musica e referente progetto musica:
Gestione laboratorio multifunzionale: Ins. BRIAMONTE Maria Teresa
Referente progetto Continuità: Ins. PAOLICELLI Chiara
Referente progetto Tirocinio: Ins. Scazzarriello Maria A.
Presidenti interclasse: Antezza Angela, Ruggeri Luciana, Maremonti Grazia, Mita Rosa, Paolicelli Chiara
SCUOLA INFANZIA
1.
2.
Referente progetto Continuità: Ins. Lazzari Anna
Referente progetto Tirocinio: Ins. Porcari Angela
Formazione e qualificazione
In una scuola che cambia, che esige nuovi ruoli, nuove competenze, flessibilità didattica e organizzativa, la formazione
si impone come un dovere e, nello stesso tempo, come un diritto.
L’aggiornamento per essere formativo deve facilitare i docenti nelle scelte sia nel contesto della propria attività che
nell’ambito delle finalità dell’istituzione, deve stimolare la riflessione, deve aiutare a modificare il comportamento
didattico, a sperimentare nuovi percorsi e a controllarne gli esiti.
Nell’ambito dell’attività di formazione sono state individuate le seguenti finalità prioritarie:
1. Favorire la formazione continua in ambito lavorativo
2. Potenziare lo sviluppo professionale in accordo alle necessità dell’istituto scolastico
3. Indagare i bisogni formativi del personale
4. Promuovere e applicare i piani di formazione
5. Rilevare le capacità del personale e utilizzarla per coprire le necessità dell’istituto scolastico
6. in questa ottica si pone il piano di formazione ipotizzato dalla nostra scuola, che vuole fornire ai docenti
competenze finalizzate ad uno sviluppo ottimale del P.O.F.
Ipotesi progettuale di percorsi di formazione per l’anno scolastico 2015/2016
La formazione, nel corrente anno scolastico, sarà orientata principalmente su:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Valutazione per il curricolo verticale
Aggiornamento su azioni di pronto intervento
Metodologia e didattica: nuove strategie abbinate all’uso dell’informatica, dei libri di testo interattivi
Formazione IMPARADIGITALE
Formazione sulla verticalizzazione sulla formazione delle competenze
Potenziamento sull’utilizzo del registro elettronico
Formazione Progetto Lettura
……….
L’EDUCATIVO
Il nostro Piano dell’Offerta Formativa, ponendosi come obiettivo di fondo il successo formativo, inteso come fattore
primario per la prevenzione e riduzione del disagio e delle disuguaglianze e come opportunità di sviluppo di
conoscenze e competenze per ogni singolo alunno, si è dato, come prioritarie, le seguenti scelte educative:
1. Promuovere lo sviluppo equilibrato, armonico, integrale di tutte le dimensioni della persona
2. Rafforzare le attitudini all’interazione sociale
3. Potenziare le capacità organizzative, comunicative, creative
4. Sostenere il processo di integrazione nella società
5. Sviluppare autonomia di giudizio, capacità di operare scelte personali e di assumere responsabilità
6. Organizzare e accrescere le conoscenze e le abilità sia in relazione alla tradizione culturale che all’evoluzione
sociale, culturale, scientifica della realtà contemporanea, sia a livello nazionale che europeo e internazionale
7. Diversificare la didattica e la metodologia in relazione allo sviluppo della personalità dell’allievo per
prevenire il disagio e coltivare attitudini e interessi
8. Fornire strumenti adeguati alla prosecuzione degli studi
9. Educare:
1.
2.
3.
4.
5.
alla prevenzione e alla sicurezza
alla salute
al rispetto dell’ambiente
alla conoscenza di sé e degli altri
alla valorizzazione delle altre culture
10. Formare alla conoscenza e alla fruizione dei beni culturali e storici del territorio
PRINCIPI E FINALITA’
Principio fondamentale della scuola italiana è la formazione della persona.
L’istituto comprensivo della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado,
costituisce il primo segmento del percorso scolastico e garantisce attraverso norme generali statali:
a) un’efficace continuità educativa (curricolo verticale);
b) una gestione più flessibile dell’organizzazione (autonomia didattica);
c) rapporti più stretti con i genitori ed il territorio (integrazione sociale).
d) libertà di insegnamento e autonomia funzionale
tali norme comprendono anche:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
la fissazione degli obiettivi generali
degli obiettivi specifici di apprendimento
le competenze per gli studenti
le discipline di insegnamento
gli orari obbligatori
gli standard della qualità del servizio
i sistemi di valutazione
Obiettivi generali del processo formativo in chiave europea
L’istituto comprensivo riconosce l’importanza del conseguimento delle Competenze – chiave definite dal parlamento
europeo, ne condivide le indicazioni adattandole all’età psicologica dei suoi allievi:
1. comunicazione in madre lingua: comprensione ed espressione orale e scritta della lingua italiana
2. comunicazione nelle lingue straniere: mediazione e integrazione tra lingua madre e le diverse lingue straniere intesa
anche come comprensione interculturale
3. competenza matematica e competenze di base in scienze e tecnologia: risolvere problemi in situazioni quotidiane,
usare le conoscenze per spiegare il mondo, comprensione dei grandi cambiamenti determinati dall’uso della
tecnologia
4. competenza digitale: utilizzare criticamente le nuove tecnologie
5. imparare ad imparare: elaborare, assimilare, usare le nuove conoscenze
6. competenze sociali e civiche: partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa nel rispetto
delle regole
7. iniziativa e imprenditorialità. Tradurre le idee in azione in modo creativo attraverso lo strumento della
progettazione
8. consapevolezza ed espressione culturale: esprimere idee, sentimenti, emozioni, esperienze attraverso linguaggi
verbali e non verbali
FINALITA’ della Scuola dell’infanzia
La SCUOLA DELL’INFANZIA , accoglie le bambine e i bambini dai 2 anni e 6 mesi ai 6 anni, ne cura
l’educazione coerentemente con i principi della nostra Costituzione, della Convenzione dei diritti dell’infanzia e
dell’adolescenza e dei documenti della Unione Europea.
Aiuta ogni bambino a diventare un soggetto attivo, responsabile e partecipe alla vita della comunità locale,
capace di rapportarsi con la realtà, sollecitato a costruirsi i processi di conoscenze, strutturando la sua
personalità nell’interazione con gli altri.
In questa visione, la scuola dell’infanzia, è impegnata a conseguire valutabili traguardi di sviluppo in relazione
alla:
Maturazione dell’identità: accettare se stessi, star bene con gli altri e in tutte le realtà sociali
Conquista dell’autonomia: acquisire una buona fiducia di base, credere in se stesso e negli altri, esprimere
sentimenti ed emozioni, assumere decisioni consapevoli e responsabili
Sviluppo delle competenze: esplorare, osservare, confrontare, descrivere e imparare a riflettere e rappresentare
con una pluralità di linguaggi esperienze fatte.
Acquisizione di competenze civiche: scoprire l’altro, rispettare regole condivise, accettare il dialogo e i punti di
vista degli altri, riconoscere diritti e doveri.
Finalità della Scuola primaria
La SCUOLA PRIMARIA si impegna a realizzare un clima sociale positivo nella vita quotidiana scolastica,
organizzando forme di lavoro di gruppo e di aiuto reciproco e favorendo l’iniziativa, l’autodecisione, la
responsabilità personale degli alunni nello svolgimento delle attività didattiche previste per ciascun ambito
disciplinare, rimuovendo gli ostacoli che impediscono il pieno sviluppo della persona umana.
Compito culturale è quello di promuovere l’acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio, nonché un
primo livello di padronanza dei quadri concettuali, delle abilità, delle modalità di indagine scientifica, essenziali
alla comprensione del mondo umano, naturale e artificiale, attraverso l’esperienza.
Essa è, infatti, il luogo in cui ci si abitua a radicare le conoscenze, ovvero il sapere, sulle esperienze intese come
fare e agire.
FINALITA’ della Scuola secondaria di 1° grado
La SCUOLA SECONDARIA di 1° grado, segue con attenzione lo sviluppo dell’identità di genere.
Attraverso le discipline di studio, favorisce la crescita delle capacità autonome di studio e il rafforzamento delle
attitudini all’interazione sociale; organizza ed accresce, anche attraverso l’alfabetizzazione e l’approfondimento
delle tecnologie informatiche, le conoscenze e le abilità, anche in relazione alla tradizione culturale e
all’evoluzione sociale, culturale e scientifica della realtà contemporanea.
E’ caratterizzata dalla diversificazione didattica e metodologica in relazione allo sviluppo della personalità
dell’allievo, cura la dimensione sistemica delle discipline, sviluppa progressivamente le loro competenze e le
capacità di scelta.
A tal fine adotta una metodologia didattica fondata sui processi induttivi, sul lavoro individualizzato e sul lavoro
di gruppo, tenendo conto delle competenze raggiunte nella Scuola Primaria e delle esigenze biologiche e
psicologiche del preadolescente.
Non è semplice prolungamento della Scuola Primaria, per il suo carattere di secondarietà, imposto dallo
sviluppo e dalle caratteristiche psicologiche dell’alunno nel passaggio dalla fanciullezza all’adolescenza,
attraverso la fase tipica e peculiare della preadolescenza, ne prosegue l’orientamento educativo.
A tale tempo psicologico non può non corrispondere una modalità organizzativa e didattica della scuola, idonea a
corrispondere al sempre più accentuato processo di analisi e di sviluppo del mondo interiore dell’alunno,
adottando una impostazione didattica formativa e non quantitativa con ricorso a metodi didattici di natura
laboratoriale, mirante a sviluppare una mentalità scientifica e delle competenze sempre più ampie e trasversali.
L’ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
Sulla base delle linee date dal dimensionamento scolastico che ha trasformato i diversi Istituti in Istituti comprensivi,
l’assetto organizzativo della didattica è così strutturato:
Scuola dell’infanzia:
n° sezioni
n° docenti
4
8
n° alunni
n° alunni con
handicap
100
n° alunni
stranieri
7
La scuola dell’infanzia “Rodari” funziona con orario settimanale di 45 ore e 15 minuti così distribuite:
- nel periodo in cui viene erogato il servizio mensa, dal 1° ottobre al 31 maggio, la scuola è aperta dalle 8,00 alle 16,00
dal lunedì al venerdì, mentre il sabato, giornata in cui il servizio mensa è sospeso, la scuola funziona dalle 8,00 alle
13,15.
- nei mesi di settembre e giugno, in cui il servizio mensa non è attivo, l’orario di apertura va dalle 8,00 alle 14,00 dal
lunedì al venerdì e dalle 8.00 alle 13.15 il sabato.
Scuola primaria:
n° classi
20
n° docenti
44
n° alunni
449
n° alunni con
handicap
10
n° alunni
stranieri
12
L’ orario settimanale della scuola primaria “Marconi” risulta così strutturato:
1. 27 ore settimanali – classi prime, seconde, terze e quarte- dalle 8,30 alle ore 13,00
2. 40 ore settimanali – classi IB, II A, IIB, III A, IV A, IV B, V A - dalle 8,30 alle 16,15 - venerdì e sabato dalle ore
8,30 alle ore 13,00. La classe I A dalle 8.30 alle 16.30, con servizio mensa dal lun. al ven. e sabato libero.
I docenti della primaria effettuano 22 ore settimanali di lezione frontale più 2 ore di programmazione settimanali, il
martedì dalle 16,30 alle 18,30. Eventuali ore residue di insegnamento vengono utilizzate per la sostituzione dei colleghi
assenti e/o per progetti di recupero e attività alternative alla religione cattolica.
Scuola secondaria di primo grado:
n° classi
n° docenti
20
53
n° alunni
459
n° alunni con
handicap
5
n° alunni
stranieri
5
La Secondaria di 1° grado “F. Torraca”, offre agli alunni, un percorso formativo di 30 ore con una ora di
approfondimento in ambito letterario.
E’ presente nella scuola un corso ad indirizzo musicale triennale al quale gli alunni accedono tramite una prova
attitudinale, ha un percorso formativo di 33 ore ( 30 h al mattino come quello normale e 3 h pomeridiane). La pratica
strumentale riguarda: chitarra, clarinetto, pianoforte e violino.
1. Tempo scuola 30 ore
Classi: 1^A, 1^ B, 1^ C, 1^ D, 1^ E, 1^F
2^ A, 2^ B, 2^ C, 2^ D, 2^ E, 2^F.
3^ A, 3^ B, 3^ C, 3^ D, 3^ E, 3^ F, 3^ G, 3^H
2. Tempo scuola 33 ore
1^ F , 2^ F, 3^ F (indirizzo musicale)
Italiano
6 ore
Storia
Geografia
2 ore
1 ora
Matematica
4 ore
Scienze
2 ore
Tecnologia
2 ore
Inglese
3 ore
Francese
2 ore
Arte e immagine
2 ore
Musica
2 ore
Scienze motorie
2 ore
Religione
1 ora
Approfondimento di
materie letterarie
1 ora
Secondo quanto deliberato in sede di Collegio
dei Docenti
Strumento
Corso F
3 ore
pomeridiane
Per gli alunni iscritti a strumento
“EDUCAZIONE INTERCULTURALE”
percorso di integrazione degli alunni stranieri
OBIETTIVI EDUCATIVI INTERCULTURALI (percorsi di accoglienza)
1. Osservare, riconoscere, descrivere comportamenti, mentalità, atteggiamenti,culture, nei contesti spazio- temporali a
cui è rivolta l’attenzione (paese di provenienza del compagno di altre etnie), stimolare in tal modo l’attenzione
verso le differenti manifestazioni dell’identità culturale; rendere consapevoli del “pluralismo culturale” dei propri e
altrui contesti di vita;
2. Comprendere, analizzare le diverse identità, saper confrontare modelli e sistemi culturali per cogliere analogie e
differenze;
3. Valutare i sistemi e le identità culturali studiate, esprimere scelte di valore rispetto alle culture altre;
4. Assumere comportamenti di disponibilità allo scambio orientando alla curiosità, alla reciprocità.
OBIETTIVI DISCIPLINARI ( percorsi di integrazione linguistica)
1. Apprendimento delle “strutture sostanziali” della lingua: fonemi – grafemi – parole – frasi, lettura - comprensione –
produzione
2. Apprendimento delle “strutture sintattiche” afferenti a condizioni e metodi di ricerca, i
procedimenti di indagine, gli strumenti utilizzati.
STRATEGIA METODOLOGICA ( percorsi operativi)
Nell’insegnamento di una L2, la comunicazione deve essere il più possibile vicina a quella naturale, a quella che si
verifica normalmente per strada, fra i compagni di classe, il docente deve fare domande per chiarire che cosa vuole dire
l’allievo.
Occorre rispettare il suo silenzio iniziale, serve ad orientarsi nel mondo dei suoni, accettando nella sua comunicazione le
“risposte fisiche” in cui l’alunno esegue le azioni indicate dall’insegnante.
Un clima sereno aiuta l’apprendimento, occorre inoltre curare l’aula con l’applicazione di cartelli indicativi oggetti,
percorsi,parole dell’organizzazione scolastica, affiancare alle esercitazioni attività divertenti, giochi, disegni.
Quando gli alunni hanno appreso le parole della scuola, si possono presentare i campi semantici legati ai bisogni e agli
interessi degli allievi.
Una didattica delle discipline in grado di proporre agli allievi i metodi della ricerca, l’esperimento, il nesso
ipotesi/verifica, il nesso fonte/interpretazione secondo modalità d’insegnamento non meramente trasmissive, attiva negli
allievi stessi modalità di ragionamento, forme mentali, abitudine all’analisi, significa abituare “i cervelli” a gestire la
complessità del reale, a coglierne le sfumature rifiutando gli stereotipi.
Una progettazione operativa deve costituirsi attorno all’individuazione di temi – problemi fondamentali che consentano
un apprendimento dei concetti, metodi e procedure che saranno di senso se consentono di perseguire abilità trasversali
come motivazione allo studio, rispetto delle regole di sistema.
All’insegnante si propone di essere soggetto culturale, politico ( in senso lato ), etico, attento alle istanze civili
provenienti dall’ambito extrascolastico; gli si chiede di assumere queste istanze nel suo lavoro traducendole in percorsi
didattici attraverso la mediazione delle competenze disciplinari che gli consentono di selezionare contenuti, concetti,
metodi adeguati da inserire nel piano di lavoro.
PROCEDURA OPERATIVA
1. Lavorare sulla lingua
La parola è relazione, in essa ogni uomo vive radicato nel tempo e nello spazio. Non esiste mondo che non trovi
espressione nel linguaggio e non esiste linguaggio che sia indipendente dal mondo che sottende.
Ogni uso, ogni riflessione sulla parola sono di per sé intersoggettivi e perciò interculturali.
Non sempre però riflettiamo sulla valenza specifica della lingua a scuola e non sempre abbiamo presente l’idea che
esiste una competenza linguistica che serve “per non escludere”, per essere ricettivi nei confronti della differenza e
dell’alterità.
Comprende:
Esercizi di analisi di fonemi, grafemi, comprensione di brevi testi e puntano sulla chiarezza, sulla coerenza, la logica del
codice verbale.
2. lavorare sull’espressione artistica non verbale
La conversazione, la tabulazione, la narrazione, il gioco, il teatro, la poesia coltivano gli spazi della libertà,
dell’originalità, dell’ambiguità come ricchezza di possibilità e sfumature dove vissuto emotivo, creatività e immagini
mentali si trasformano in vere e proprie espressioni artistiche.
Ricomporre nella scuola le due dimensioni del lavoro sulla lingua e con la lingua permetterà l’acquisizione consapevole
della convenzionalità della lingua al di là delle differenze e, sviluppando curiosità e interesse per la differenza vissuta
non più come errore e pericolo, diventa spazio di esplorazione e di arricchimento.
La scuola non lavora sul nulla, vive di attività, di contenuti, di temi, di problemi.
Testi letterari, poesia, narrazione, gioco, simulazione, teatro, sono l’allargamento senza confini dell’esperienza e del
vissuto individuale cui possiamo far accedere i nostri allievi, purché sappiamo tracciare per loro sentieri che portino
all’empatia, l’unica vera comprensione dell’altro.
ATTIVITA’
Possesso del codice
1° livello



a)
imparo a riconoscere e a scrivere le lettere dell’alfabeto
imparo ad usare il verbo essere e avere al presente indicativo
imparo i nomi delle cose e delle persone che sono nella mia aula



b)
imparo le parole per descrivere me stesso
con l’aiuto del dizionario cerco parole di cose rappresentate
imparo le regole importanti delle consonanti e gioco in gruppo con i compagni



c)
imparo a leggere lentamente le parole e a dividerle in sillabe
imparo alcune regole per andare a capo
imparo a parlare di me e di quello che provo e penso


d)
imparo le parti variabili del discorso: l’articolo, il nome, l’aggettivo, il verbo
leggo e spiego
Possesso di modelli espositivi
1° livello avanzato



a)
racconto il mio viaggio per venire in Italia
leggo brani di altre persone immigrate
produco un breve testo sul mio viaggio




b)
leggo per capire: mi oriento nei testi
scopro le varie tipologie testuali: la fiaba , la favola
ripeto racconti di avventura realmente accaduti
scrivo il racconto della mia vita di emigrato
ATTIVITA’
Possesso di logica



2° livello
a)
leggere, comprendere, ripetere, produrre brevi testi per comunicare sentimenti e sensazioni
conversazioni guidate su luoghi e tempi della mia vita prima del viaggio
lavori di ricerca di gruppo
Sviluppo della curiosità, interesse e comprensione della differenza
2° livello avanzato
b)
Giochi di:
 fabulazione, simulazione, poesia, drammatizzazione del vissuto proprio e altrui
 sviluppo di: originalità, sfumature, ritmo, creatività nell’esprimere la propria esperienza e il proprio vissuto
c)
 raccontare esperienze collettive reali o metaforiche per promuovere la comprensione
 dell’uguaglianza al di là delle differenze
 attività pomeridiane per fa conoscere la propria cultura: musica, danza, canti, cibo
 i viaggi dei grandi esploratori, il viaggio come racconto di vita, percorsi di narrazione autobiografica
 analisi dei flussi migratori per comprendere li sviluppo delle civiltà e dello squilibrio Nord – Sud
ATTIVITA’
Comprendere la realtà totale Classe finale
Percorso disciplinare della classe ridotto con particolare approfondimento del ‘900
Concetti chiave: Colonialismo, economia, mondo-centro-periferia, decolonizzazione, scambio
ineguale, lo sviluppo tecnologico
Percorso mentale : crisi - fuga - viaggio
bisogno - scoperta - diffidenza
nello spazio - nuovo conflitto
nel tempo - differenze
tolleranza - Cultura - Conoscenza = epistemologia essenziale delle discipline
MEDIATORI DIDATTICI
Alfabetieri, testi semplici, testi di narrativa, film, canzoni, musiche
RISORSE UMANE
Docenti di classe
“RACCORDO E ACCOGLIENZA”
L’Autonomia segna il passaggio da una concezione di scuola come “ufficio dello stato” a scuola come luogo di
interazione tra i bisogni e le aspettative delle famiglie e della comunità locale.
Scuola quindi come:
1. efficienza e funzionalità gestionale
2. luogo di rilancio dei valori della cultura
3. luogo di impegno etico – civile
4.
5.
luogo di rispetto della persona e delle sue potenzialità
luogo di educazione alla solidarietà
La scuola deve diventare espressione della comunità locale.
Come docenti, invece, la nostra autonomia progettuale, riguarderà:
1. l’offerta formativa
2. l’uso delle risorse umane e finanziarie
3. l’attenzione al successo formativo
4. l’unitarietà degli interventi e degli stili educativi
5. la strutturazione di un sistema valutativo condiviso per la certificazione delle competenze
Obiettivi Formativi
1. Acquisire conoscenze relative alla propria immagine
2. Promuovere un incremento di socialità tra studenti e insegnanti
3. Sottoscrivere un contratto formativo
Azioni accoglienti
1. Informazione alle famiglie sull’offerta formativa della scuola
2. Accoglienza dagli alunni da parte del Dirigente Scolastico
3. Accoglienza in classe da parte dei docenti utilizzando per le presentazioni un circle time
4. Visita guidata alla struttura e ai laboratori
5. Gioco sociale per la elaborazione del contratto d’aula
6. Somministrazioni di schede sociali
7. Test d’ingresso
8. Discussione attiva per la strutturazione dei Curricoli
Itinerario di lavoro
Il progetto accoglienza è il percorso di realizzazione del contratto formativo, indicando con questo termine lo stabilirsi
di relazioni tra gli alunni e la scuola.
Comprensione di come funziona la scuola (I classe della scuola primaria e I classe della scuola secondaria di I grado)
Apprendimento di comportamenti sociali che garantiscano una migliore permanenza nell’organizzazione (tutte le classi
dei tre ordini di scuola)
Condivisione con i coetanei sentimenti, aspirazioni, speranze, gioie e difficoltà (tutte le classi dei tre ordini di scuola)
Accoglienza d’istituto
1.
2.
3.
Esplicitazione delle aspettative dell’organizzazione scolastica in plenaria
Accoglienza e consegna al docente della prima ora dei ragazzi
Visita alle strutture didattiche per singole classi
Accoglienza di classe
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Attività ludiche, canore e teatrali
Preparazione dell’ambiente scolastico con festoni, palloncini, coccarde etc..
Giochi di presentazione: CHI SONO IO
Giochi di socializzazione: prepariamo l’intervista da fare ai compagni più grandi
Lettura dello statuto degli studenti
Lettura e analisi del codice di disciplina degli alunni
Stipula del contratto d’aula
Giochi e test per l’accertamento delle competenze possedute
“ CONTINUITA’ “
LE DIMENSIONI DELLA CONTINUITA’
Poiché la continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e
completo, che mira a promuovere uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto che costruisce la sua
particolare identità, si esercita su due versanti:
verticale
che procede dalla scuola dell’infanzia verso il nido o la famiglia, poi verso la scuola primaria e secondaria di 1° grado,
entro il quale il processo educativo si esplica sistematicamente e intenzionalmente;
orizzontale
che procede verso l’extrascuola e
si esercita attraverso i rapporti tra la scuola, le famiglie, gli enti locali, le ASL, le associazioni culturali, e dà luogo al
costituirsi di una sorta di ecosistema formativo che pone al primo posto l’esigenza di assicurare la continuità educativa
tra i diversi ambienti di vita e di formazione dell’alunno.
AZIONI PER PROMUOVERE LA CONTINUITA’
Verticale:
1. Coordinamento dei Curricoli con l’individuazione delle competenze terminali per ogni ordine di scuola
2. Coordinamento dei sistemi di valutazione dei diversi gradi scolastici
3. Formazione delle classi iniziali
4. Aggiornamento comune su temi trasversali
5. Elaborazione collegiale di progetti di continuità verticale: raccordo, accoglienza, orientamento, attività
intrascolastiche per gli anni ponte
6. Progettazione dei laboratori per il recupero, consolidamento, potenziamento
7. Incontri e confronti con scuole dello stesso territorio,scuole superiori e scuole in rete per assicurare il diritto allo
studio a tutti ed evitare casi di abbandono scolastico.
1.
2.
3.
4.
5.
Orizzontale:
Attivazione di rapporti costanti e di partecipazione diretta della famiglia per la scelta delle Attività Opzionali, alla
costruzione del POF
Predisposizione di momenti collaborativi con le famiglie
Confronto con le altre istituzioni presenti sul territorio
Articolazione di moduli operativi che vedano coinvolti gli enti
Sottoscrizione di protocolli d’intesa e convenzioni per l’utilizzo pomeridiano di strutture di proprietà o della scuola
o degli enti.
METODOLOGIA OPERATIVA
Quando parliamo di impostazione metodologica del lavoro non ci riferiamo all’uniformità dei metodi.
L’insegnamento costituisce l’insieme delle condizioni favorevoli perché si verifichi un apprendimento da parte dei
destinatari e la didattica ci aiuta a capire perché un soggetto, che voglia imparare, apprenda conoscenze relative ai
diversi saperi, ma solo quelli che per lui hanno valore di significatività.
L’alunno dovrà essere messo nella condizione di imparare a:
1. Selezionare i dati culturali e ordinarli
2. Cercare e ricercare per scoprire
3. Avvertire problemi
4. Usare le conoscenze, elaborarle, connetterle, richiamarle al momento opportuno
5. Sorvegliare le capacità acquisite e riflettere su esse
6. Inventare alternative
Delle discipline deve scoprire:
1. alfabeticità: essenzialità - elementarità
2. strutturalità: specificità – organicità – sistematicità – culturalità
3. epistemologia: struttura e contenuti
4.
problematicità: ricerca - metodo
Deve acquisire il sapere disciplinare attraverso esercitazioni che aiutano a:
1. memorizzare scrivere, classificare, studiare
2. essere logico argomentativi, discorsivo,...
3. leggere
interpretare, comprendere
4. fare domande problematizzare
5. confrontare ordinare, selezionare
6. decostruire
7. dialogare
negoziare, discutere
8. essere euristico e creativo
deve sviluppare un saper fare ( abilità ) afferente a:
prestare attenzione a che cosa imparare a fare
imitare – ripetere – fare esercizi
prendere l’iniziativa
imparare a rischiare
imparare a fare a ameno del docente
imparare ad AUTOVALUTARSI
questo aiuta l’alunno a costruire la sua personalità in termini di saper essere:
Disciplinare
Essere rigoroso, logico, dimostrativo
Essere espressivo
Essere memore
Essere solidale
Essere lettore
Metacognitivo
Sapere il perché delle proprie azioni
Saper essere responsabile
Saper sviluppare autonomia e creatività
Saper essere secondo uno stile personale
Sapersi valutare
ATTIVITA’ di RACCORDO
Il progetto prevede due iter differenziati: uno di ricerca-azione, l’altro di attività di laboratorio.
1.
RICERCA-AZIONE
Confronto tra i docenti per un:
1. Raccordo pedagogico: continuità nella visione dello sviluppo dell’alunno e delle varie fasi di
apprendimento.
2. Raccordo curricolare: confronto su obiettivi, metodologie, sistemi di valutazione, prove di verifica
finale nella scuola elementare e di ingresso nella Scuola secondaria di 1° grado.
3. Raccordo organizzativo: programmazione coordinata di obiettivi, percorsi, strumenti di
osservazione, modalità di verifica e di valutazione del processo di apprendimento; stesura di griglie di
valutazione in itinere e finali, secondo indicatori e descrittori concordati.
2.
ATTIVITÀ di LABORATORIO
Organizzazione di laboratori curriculari ed extracurriculari, gestiti dai tre ordini di scuola per gruppi misti di alunni
A titolo esemplificativo si elencano di seguito alcune possibili attività:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
laboratorio musicale: attività corale e/o strumentale
laboratorio di informatica
laboratorio artistico
laboratorio di Lingua inglese
mostra dei lavori degli anni precedenti
Laboratorio di animazione alla lettura.
MODALITÀ DI MONITORAGGIO
L’efficacia delle attività di laboratorio sarà monitorata sulla base dei seguenti indicatori:
-gradimento
-integrazione
-socializzazione.
DOCENTI COINVOLTI
Docenti dei tre ordini di scuola.
TEMPI
Incontri e attività di laboratorio: tutto l’anno scolastico.
ORIENTAMENTO
Premessa
Il progetto di orientamento promosso dell’Istituto Comprensivo
ministeriali:
“Torraca” si ispira alle seguenti norme
D.M. 31. 10. ‘96
L. 59 del 13.3.’97
D.M. 765 del 27.11.’97
D.M. 487 del 6. 8.’97
L. 440 del ‘97
C. M. 358 del 12 .8.‘98
L. 9 del 20.1. ‘99
Legge 28 marzo 2003, n.53;
Decreto Legislativo 19 febbraio 2004, n.59: Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al
primo ciclo dell’ istruzione
L. 296 del 26 dicembre 2006 sull’elevamento dell’obbligo d’istruzione
Le Raccomandazioni del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 sulle competenze chiave.
Nell’ ambito scolastico “orientamento” indica un aiuto ad acquisire un insieme di “competenze o strumenti
concettuali operativi” che consentiranno agli alunni di gestire con autonomia e responsabilità lo sviluppo della sua
identità personale e poi professionale, d’ azione sull’ ambiente per modificare la situazione, di valorizzare e utilizzare
proficuamente le competenze e le risorse personali.
Campi di sviluppo
1. Capacità di rendersi autonomi dalla famiglia e di individuarsi, arrivando a costruire una propria immagine di sé
2. Inserirsi positivamente nel gruppo di coetanei
3. Integrare la sessualità nell’immagine di sé, con la conseguente conquista di ruolo sessuale definito
4. Sviluppare una identità sociale e professionale
5. Considerare la riuscita scolastica come mezzo per costruire il proprio futuro professionale
Educazione al lavoro
Lavorare significa:
1. Occupare dei luoghi
2. Impegnare dei tempi
3. Impiegare risorse
4. Utilizzare degli strumenti
5. Realizzare azioni
6. Coinvolgere delle persone
7. Prevedere conseguenze
Competenze trasversali:
1. Capacità di conoscere se stessi: potenzialità, motivazioni, relazionalità
2. Capacità di imparare a leggere la realtà circostante
3. Capacità di rapportarsi all’ ambiente e al territorio
4. Capacità di progettare e decidere
5. Capacità di utilizzare fonti e strumenti disponibili per la raccolta delle informazioni necessarie
6. Capacità di inserirsi positivamente nei vari contesti, interagire con i pari, di rispettare l’interculturalità
Le competenze orientative possono essere di carattere formativo – informativo e tecnico – scientifiche, abilità trasversali
e di metodo, competenze che si sviluppano nel corso dell’ età evolutiva in concomitanza con il superamento di compiti
di sviluppo.
L’orientamento si basa sui seguenti concetti chiave:
1. è un processo continuo
2. è strettamente legato al processo formativo
3. è nello stesso tempo scolastico e professionale
4. attribuisce grande valore alla conoscenza e al metodo di lavoro
5. è rivolto a diverse categorie di utenti
6. necessita di un approccio interdisciplinare
L’ intervento orientativo dovrà essere calibrato attraverso azioni che riguardano:
1.
Educazione alla scelta e alla presa di decisioni per il futuro ( fine ciclo scuola secondaria di 1° grado ) finalizzata
a:
1. acquisire una conoscenza più approfondita di se stesso, dei suoi rapporti interpersonali, dell’ ambiente in cui
vive;
2. analizzare le rappresentazioni sociali relative alla scuola e al lavoro
(caratteristiche e significato della scuola, del lavoro e delle
professioni);
3. raccogliere informazioni chiare e corrette riguardanti le strutture scolastiche, le varie professioni, e la
possibilità del mercato del lavoro;
4. sviluppare l’ abilità di elaborare progetti coerenti e realistici che tengano conto di competenze e risorse
personali e delle possibilità offerte dall’ ambiente sociale;
5. rinforzare la motivazione all’ apprendimento e alla riuscita scolastica
6. contenere l’ ansia legata alla scelta;
7. prendere decisioni autonome e responsabili riguardanti il percorso scolastico e la formazione professionale.
2.
Inserimento nei nuovi contesti scolastici:
1. socializzazione con i compagni di classe;
2. consapevolezza delle caratteristiche;
3. consapevolezza delle caratteristiche e delle richieste della nuova scuola;
4. valutazione del rendimento scolastico e del proprio metodo di studio;
5. riflessione sulla motivazione all’ apprendimento e sull’ attribuzione delle cause dal successo o dell’ insuccesso
scolastico.
3.
Sostegno nell’ affrontare problematiche legate alla fase evolutiva:
1. conflitti relativi all’ immagine di sé;
2. problemi di autostima generalizzati a ogni aspetto della propria vita;
3. inadeguato senso di autoefficacia;
4. rapporti problematici con i coetanei;
5. situazioni di conflitto con la famiglia sul contrasto tra aspirazione del ragazzo e aspettative e aspirazioni dei
genitori;
6. difficoltà scolastiche che comprendono:
1. difficoltà di relazione con i docenti;
2. problemi di inserimento nel gruppo classe;
3. impatto negativo con le regole del nuovo contesto scolastico;
4. difficoltà di apprendimento dei contenuti delle discipline.
La didattica orientativa
E’ un’ impostazione dell’ insegnamento che mira a favorire le scelte autonome degli alunni, cioè a “ far maturare in loro
la consapevolezza delle inclinazioni effettive, dei percorsi possibili e delle prospettive probabili “.
1.
la consapevolezza delle inclinazioni si riferisce:
1. alla conoscenza di sè, capacità di valutazione delle proprie abilità, motivazioni, aspirazioni, potenzialità;
2. la consapevolezza dei percorsi riguarda:
3. le opportunità che offrono: la scuola, il territorio, la società per valutare una scelta congruente con i desideri e le
caratteristiche personali;
4. la consapevolezza delle prospettive si riferisce
5. alla conoscenza del mondo del lavoro e delle professioni alle quali preparano i percorsi formativi.
Obiettivi di realtà
6. Educare al valore delle scelte e alla responsabilità;
7. Far conoscere la vastità di ogni ambito disciplinare;
8. Esplicitare applicazioni e finalità di ogni conoscenze e competenze;
9. Abbattere le carriere disciplinari e aprirsi all’ extrascuola;
10. Incoraggiare la messa alla prova personale;
11. Eliminare i fattori dell’ insuccesso scolastico;
12. Rispettare le diversità individuali;
13. Valorizzare i risultati positivi di ciascun allievo;
14. Far leva sulla continuità e discontinuità scolastica.
.
Funzione orientativa della scuola: obiettivi formativi dei tre gradi di scuola
Scuola Infanzia
IDENTITA’- AUTONOMIA – CITTADINANZA
Scuola Primaria
IDENTITA’- AUTONOMIA – RESPONSABILITA’- CITTADINANZA
Scuola Secondaria di 1°grado IDENTITA’- AUTONOMIA – ORIENTAMENTO- CITTADINANZA
Scuola dell’Infanzia
15. saper dare significato alle esperienze riorganizzandole e rappresentandole
Scuola Primaria
1. saper utilizzare gli strumenti della sua mente nella relazione e interpretazione della realtà.
Scuola Secondaria di 1°grado
2. saper rapportarsi al mondo in modo creativo:soggettivo, finalizzato, innovativo.
OBIETTIVI GENERALI
Obiettivi comuni ai tre ordini di scuola
1. Conoscere se stessi (identità)
2. Conoscere se stessi e gli altri ( identità e socializzazione );
3. Avviamento al senso critico e alla capacità di fare scelte ( autonomia ).
Obiettivi specifici di orientamento di ogni ordine di scuola
Scuola dell’Infanzia
1. Avviamento alla strutturazione dei linguaggi simbolico-culturali
1.
Scuola Primaria
Avviamento all’acquisizione di nuove conoscenze in modo ordinato per sviluppare l’iniziativa personale,
l’immaginazione, la creatività e alla costruzione di un metodo di lavoro
Scuola Secondaria di 1°grado
1. Avviamento alla costruzione di un metodo di studio per imparare a saper studiare, alla conoscenza delle proprie
motivazioni, delle possibilità scolastiche e lavorative per operare scelte consapevoli finalizzate alla realizzazione
del proprio progetto di vita
TRAGUARDI di SVILUPPO
IDENTITA’
Il sé
Il sé e gli altri
-sicurezza, equilibrio emotivo, differenza sessuale,
-confronto con gli altri, collaborazione
AUTONOMIA
-capacità di scelte autonome nella concretezza dell’ambiente naturale
e sociale
-libertà di pensiero con rispetto delle divergenze personali
-consapevolezza e responsabilità delle azioni nello spazio e nel tempo
Saper scegliere
avere un metodo
di studio
CONSAPEVOLEZZA
Saper osservare
Progettare
Operare
-rafforzamento delle competenze già maturate
-acquisizione di nuove competenze attraverso attività ordinate in grado
di sviluppare competenza linguistica e rappresentativa, iniziativa,
immaginazione, intelligenza creativa per lo sviluppo del senso estetico
e del pensiero scientifico
-sviluppo delle capacità progettuali
-orientamento scolastico e lavorativo
Strumenti culturali
Scuola dell’Infanzia,Scuola primaria e Scuola secondaria di 1°grado
Avere coscienza di sé e degli altri
1. Identificazione sessuale
2. Differenziazione dei ruoli maschili e femminili
3. Sentimento del pudore
4. Reciprocità e amicizia
5. Condivisione di oggetti e significati
Capacità di operare delle scelte (motivazione allo studio)
1. Acquisire la propria autonomia di iniziativa – indipendenza - responsabilità
2. Conoscere i propri limiti e le proprie possibilità
3. Conoscere i propri interessi
4. Sapere perché studiare
5. Sapere perché lavorare
6. Sapere perché cooperare
Conoscere le proprie attitudini e interessi (saper studiare)
1. Saper programmare l’attività scolastica
2. Scegliere le attività extrascolastiche
3. Organizzare il proprio tempo
Avere un metodo di studio
1. Sintetizzare i contenuti
2. Schematizzare i contenuti
3. Prendere appunti durante le lezioni
4. Memorizzare dati e informazioni
Scuola Secondaria di 1°grado
Conoscere la interdipendenza tra istruzione e professione
1. Distinguere i vari indirizzi scolastici
2. Distinguere i vari settori della formazione professionale
3. Distinguere le aree professionali
4. Analizzare le nuove professioni
5. Analizzare alcuni profili professionali
6. Individuare le caratteristiche produttive del territorio
Preparazione della certificazione delle competenze per tutti gli allievi dei tre ordini di scuola
SOGGETTI COINVOLTI NEL PROGETTO
Soggetto privilegiato è la famiglia che ha un ruolo determinante nella formazione e nell’ orientamento dei giovani. Essa
viene coinvolta nella soluzione di situazioni problematiche ed é puntualmente informata circa le scelte educativo didattiche e gli strumenti utilizzati dalla scuola. Quest’ultima fornisce alla famiglia un’informazione sistematica sia sul
processo di crescita del ragazzo sia sul giudizio orientativo, sempre accompagnato da una attenta motivazione.
Si stabiliscono, inoltre, accordi di reciproca collaborazione con:
- scuole e istituti di istruzione secondaria di secondo grado,
- centri di formazione professionale,
- Ufficio del lavoro,
- Associazioni ambientaliste, artigiane e professionali che operano sul territorio
- Agenzie accreditate per l’orientamento: AGEFORMA ‘’PROGETTO DI TRANSIZIONE SCOLASTICA’’
RISULTATI ATTESI
A conclusione del percorso gli alunni dovranno:
1. comprendere l’importanza del conoscere come motivazione all’apprendere
2.
individuare le proprie potenzialità per trasformarle gradualmente in capacità, abilità e comportamenti responsabili
e i propri limiti per poterli affrontare e superare
3.
organizzarsi a livello operativo e di pensiero per rapportarsi agli altri (famiglia, scuola, amici, società)
4.
acquisire un metodo come percorso di lavoro e come guida nella lettura del reale
5.
auto orientarsi in modo consapevole nelle scelte riguardanti il contingente e le prospettive future, sapendole
rapportare alle proprie attitudini, capacità, aspirazioni.
INIZIATIVE DI ORIENTAMENTO SCOLASTICO
Per aiutare gli alunni nella scelta della scuola da frequentare dopo la licenza media, si promuoveranno le seguenti
attività:
Intervento, in orario curriculare, degli esperti dell’agenzia di formazione AGEFORMA operante sul territorio.
Incontri pomeridiani tra i rappresentanti dei vari istituti scolastici presenti sul territorio e alunni della nostra scuola e
famiglie per un’adeguata informazione circa i curricoli e gli sbocchi professionali offerti dalle diverse scuole. Le
modalità degli incontri e il calendario sono stati organizzati in un incontro tra i referenti degli Istituti superiori e il
gruppo di progettazione .
Relativamente agli istituti dotati di particolari strutture e spazi ( Istituto tecnico Agrario, Istituto Professionale
Alberghiero) si organizzeranno visite guidate per consentire agli alunni l’osservazione diretta degli ambienti
OBIETTIVI FORMATIVI DEI TRE ORDINI DI SCUOLA
SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia deve consentire ai bambini, in situazioni di pari opportunità, di raggiungere traguardi
significativi, desunti dai campi di esperienza e in linea con il profilo delle competenze in uscita e con gli Assi culturali,
in grado di formare soggetti responsabili e attivamente partecipi della vita della comunità.
L’organizzazione del lavoro consente di far acquisire e sviluppare progressivamente, attraverso:
Asse dei linguaggi:
Campi di esperienza: i discorsi e le parole; l’arte la musica e i “media”
1. le capacità senso percettive e gli schemi dinamici e posturali di base (camminare, correre, saltare, lanciare,…);
2. la coordinazione dei movimenti e la padronanza del proprio comportamento nell’interazione con l’ambiente;
3. la capacità di prestare attenzione ai discorsi degli altri;
4. la capacità di farsi capire dagli altri, pronunciando correttamente le parole, usando in modo corretto i verbi e
formulando frasi di senso compiuto; di descrivere una situazione ad altri; di narrare eventi personali e piccole
storie; riassumere una breve vicenda presentata sotto forma di lettura o di racconto; analizzare e commentare
fatti e fenomeni di crescente complessità;
5.
la capacità di rappresentare, utilizzando varie tecniche, la realtà scolastica ed extrascolastica; di trasformare,
in drammatizzazioni, racconti ed eventi; di costruire maschere, giochi, dialoghi…; di ascoltare e riprodurre
suoni, canti, musiche; di svolgere attività motorie e ritmiche; di inventare messaggi pubblicitari e comunicazioni
brevi per il gioco della TV;
Asse matematico – scientifico
Campi di esperienza: numeri e spazio, fenomeni e viventi
6. la capacità di raggruppare, ordinare per criterio, contare, misurare e quantificare; utilizzare operativamente gli
strumenti di misura; esplorare, occupare ed osservare il proprio ambiente; costruire modelli, schemi, disegni;
saper porre in relazione; inventare seguendo regole formalizzate e condivise;
7. la capacità di riconoscere l’esistenza dei problemi e la possibilità di risolverli; di ricercare l’ordine nelle
procedure; di ammettere di non sapere; di riconoscere di non aver capito e quindi della necessità di domandare;
di essere disponibile al confronto e a modificare le proprie opinioni; di rispettare le persone e gli esseri viventi;
di apprezzare gli ambienti naturali;
8. la capacità di osservare il proprio movimento e quello degli oggetti cogliendo la durata e la velocità, imparano a
organizzarli nello spazio e nel tempo sviluppando una prima idea di contemporaneità.
Asse storico – sociale
Campi di esperienza: la conoscenza del mondo e cittadinanza e costituzione.
9.
la capacità di riconoscere ed esprimere sentimenti; di rispettare le regole; di condividere, aiutare, cooperare,
assumere ruoli e compiti; di condividere i valori della società; di riflettere sul comportamento e formulare
valutazioni;
10. la capacità di scoprire le grandi domande dell’esistenza, attraverso una riflessione spontanea o guidata sugli
accadimenti umani facilmente osservabili; di intuire i significati profondi della vita;
11. la capacità di riconoscere i ritmi del proprio corpo, sperimentare schemi posturali e motori e di adattarli
situazioni diverse, rappresentarsi e rappresentare il corpo da fermo e in movimento;
SCUOLA PRIMARIA
La Scuola Primaria si impegna a far conseguire e sviluppare atteggiamenti e comportamenti positivi nei confronti degli
impegni scolastici e nei rapporti interpersonali con insegnanti, compagni e personale scolastico attraverso la
PARTECIPAZIONE ATTIVA degli alunni alle attività scolastiche proposte, educando a:
Asse dei linguaggi
1. esprimere le proprie opinioni in forma corretta ed in lingua italiana;
2. comunicare, oralmente e per iscritto, esperienze personali e contenuti di apprendimento;
3. riferire una comunicazione utilizzando codici e registri linguistici diversi;
4. utilizzare linguaggi NON VERBALI e facili strutture comunicative in lingua straniera;
5. usare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
6. adoperare e produrre testi multimediali.
Asse Matematico – scientifico e tecnologico
1. eseguire i calcoli con le quattro operazioni;
2. analizzare un fatto o un fenomeno;
3.
acquisire regole, concetti, procedimenti;
4. utilizzare le competenze acquisite per risolvere problemi anche in situazioni non note;
5. formulare ipotesi e verificarne la validità;
6. comunicare le conoscenze apprese utilizzando il linguaggio specifico; anche con l’ausilio di rappresentazioni
grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di
tipo informatico.
Asse storico - sociale
1. riconoscere, accettare ed applicare le regole della convivenza sociale e democratica;
1. discutere e dialogare accettando di prendere in considerazione le opinioni altrui
2. riferire sulla struttura dell’ordinamento politico e amministrativo dello Stato, nelle sue linee generali;
3. riconoscere le libertà fondamentali del cittadino, i suoi diritti e doveri;
4. leggere ed interpretare i segni del passato nel presente, cogliendone le differenze;
1. cogliere le caratteristiche e la complessità del contesto urbano,produttivo e sociale;
2. improntare la propria condotta ai valori di cooperazione, solidarietà e legalità;
3. portare a termine un lavoro e saper lavorare in gruppo;
SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO
Compito della Scuola secondaria di 1° grado è quello di RINFORZARE, CONSOLIDARE, CONFERMARE,
REALIZZARE, FAR ACQUISIRE, PROMUOVERE, EDUCARE ed INDURRE comportamenti ed atteggiamenti
positivi, graduando le tappe di apprendimento, con riferimento alle Indicazioni Nazionali, organizzando e strutturando
gli interventi didattici in UNITA’ di APPRENDIMENTO, caratterizzate da obiettivi specifici adatti e significativi per i
singoli allievi, coerenti con il Profilo in uscita, gli Assi culturali, per agevolare e facilitare lo sviluppo delle conoscenze
e delle abilità, in funzione della certificazione delle Competenze.
Asse dei linguaggi
Padronanza della lingua italiana:
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per
gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario
.
Utilizzare e produrre testi multimediali.
PARTECIPAZIONE PRODUTTIVA alle attività scolastiche, sollecitando e sviluppando le seguenti competenze
di Cittadinanza attiva :
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
dialogare
esprimere la propria opinione
lavorare insieme agli altri per portare a termine un lavoro
accettare opinioni diverse dalle proprie
accettare il «diverso» come persona
giudicare senza pregiudizi
accettare le norme della comunità scolastica e civile
Asse matematico – scientifico e tecnologico
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche in forma grafica
Cconfrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
Idividuare le strategie appropriate per la risoluzione dei problemi analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e
ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie
forme i concetti di sistema e di complessità.
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza.
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto
culturale e sociale in cui vengono applicate.
Asse storico – sociale
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso
il confronto fra aree geografiche e culturali
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona,
della collettività e dell’ambiente.
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.
PIANO ANNUALE delle ATTIVITÀ DIDATTICO/EDUCATIVE
Il Piano annuale delle attività viene compilato all’inizio dell’anno scolastico, dopo l’individuazione dei prerequisiti in
possesso degli alunni e degli interventi per colmare eventuali lacune che potrebbero ostacolare il processo formativo. Il
documento programmatico viene aggiornato, se necessario, in occasione dei Consigli di Classe e Interclasse.
SCUOLA dell’INFANZIA “ RODARI “
La scuola dell’infanzia “Rodari” ha, come filo conduttore del percorso didattico di quest’anno, l’ALIMENTAZIONE,
quale metafora della vita, durante il quale ciascun bambino scoprirà qualcosa di nuovo da apprendere in maniera
gioiosa e insieme agli amici.
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
I traguardi per lo sviluppo della competenza sono stati ricavati dalle Indicazioni Nazionali di recente pubblicazione e
vanno considerati come standard minimi che i bambini devono conquistare alla fine del percorso formativo della scuola
dell’infanzia. Li indicheremo sinteticamente sapendo che costituiscono livelli di padroneggiamento della competenza.
IL SE’ E L’ALTRO
per 3 anni:
- prende coscienza della propria identità
- si confronta con gli altri
- riconosce le proprie emozioni
- conosce la storia personale e familiare
- acquisisce le regole della convivenza
- si orienta nel tempo
per 4 anni
- è cosciente della propria identità
- partecipa ad attività comuni
- conosce la storia personale e le tradizioni familiari e della comunità
- è consapevole delle regole di convivenza
- conosce culture diverse
- si orienta nel tempo
per 5 anni:
- è cosciente della propria identità
- si confronta con gli altri
- collabora con gli altri
- conosce la storia personale e le tradizioni familiari e del territorio
- è consapevole di avere diritti e doveri
- è consapevole dell’esistenza di culture diverse
- conosce l’organizzazione della propria città
- si orienta nel tempo
IL CORPO E IL MOVIMENTO
per 3 anni:
- riconosce la propria identità sessuale
- riconosce i segnali del corpo
- utilizza nuovi schemi posturali e motori
- si rappresenta (schema corporeo)
per 4 anni:
- è consapevole della propria identità
- riconosce segnali e ritmi corporei
- padroneggia nuovi schemi posturali e motori
- si rappresenta in stasi e in un contesto
per 5 anni:
- è cosciente della propria identità
- adotta pratiche igieniche corrette per la salvaguardia della propria salute
- padroneggia gli schemi posturali e motori coordinandosi con gli altri e in diverse
situazioni
- si rappresenta in stasi e in movimento in vari contesti
ARTE, MUSICA, MEDIA
per 3 anni:
- si approccia ai linguaggi non verbali
- utilizza tecniche creative
- partecipa ad attività di ascolto e di produzione musicale
per 4 anni
:
- si esprime attraverso linguaggi non verbali
- usa tecniche creative
- produce semplici sequenze sonoro-musicali
per 5 anni:
- padroneggia linguaggi non verbali
- usa autonomamente tecniche creative
- esplora alfabeti musicali
- ascolta e produce musica
DISCORSI E PAROLE
per 3 anni:
- ascolta racconti ed esperienze
- comprende racconti ed esperienze
- comunica emozioni ed esperienze
per 4 anni:
- ascolta racconti, esperienze, emozioni
- comprende racconti, esperienze
- comunica emozioni, esperienze, eventi
- pone domande
per 5 anni:
- interagisce con gli altri nelle discussioni
- comprende racconti, esperienze, emozioni
- comunica emozioni, esperienze, racconti, eventi
- utilizza il linguaggio in maniera creativa
- mostra interesse per la lingua scritta
- scopre l’esistenza di lingue diverse
LA CONOSCENZA DEL MONDO
per 3 anni:
- si orienta nello spazio
- scopre le funzioni del proprio corpo
- osserva fenomeni naturali
- classifica
- quantifica
per 4 anni:
- si orienta nel tempo e nello spazio
- stabilisce relazioni logiche
- osserva il proprio corpo, gli esseri viventi, i fenomeni naturali e relativi
cambiamenti
1. opera con misure e quantità
2.
per 5 anni:
- si orienta nel tempo e nello spazio
- stabilisce relazioni logiche e causali
- osserva il proprio corpo, gli esseri viventi, i fenomeni naturali e relativi
cambiamenti e sa descriverli
- conosce semplici strumenti tecnologici
- opera con misure e quantità
- formula ipotesi
- mostra curiosità verso la realtà circostante e chiede spiegazioni
AMBITO STORICO-GEOGRAFICO
per 3 anni:
- colloca le azioni quotidiane nel tempo della giornata
- conosce la storia personale e familiare
- osserva fenomeni naturali
per 4 anni:
- si orienta nel tempo e nello spazio
- conosce le tradizioni familiari, della comunità
- conosce ambienti diversi
per 5 anni:
- si orienta nel tempo e nello spazio padroneggiandolo
- conosce la storia personale e le tradizioni familiari e del territorio
- è consapevole dell’esistenza di culture diverse
- conosce l’organizzazione della comunità
OBIETTIVI SPECIFICI di APPRENDIMENTO
IL SÉ’ E L’ALTRO
per i bambini di 3 anni:
- riconoscere la propria identità
- rispettare gli altri
- rispettare l’ambiente circostante
- esprimere le proprie emozioni
- riconoscere i ruoli nell’ambito familiare
- riconoscere il ritmo della giornata
- riconoscere la sequenza temporale: prima-poi
- riconoscere semplici relazioni di: causa-effetto
per i bambini di 4 anni:
- rispettare le regole della vita comunitaria
- controllare le proprie emozioni
- riconoscere punti di vista diversi
- riconoscere il proprio ruolo nell’ambito familiare
- collaborare con gli altri
- porre domande sulla diversità, sulla giustizia
- riconoscere alcuni segni della propria cultura e di quella del territorio
- mettere in ordine poche sequenze di una storia
per i bambini di 5 anni:
- collaborare con gli altri nel gioco e nelle attività comuni
- esprimere le proprie esigenze e i propri sentimenti in modo adeguato
- acquisire consapevolezza della propria storia personale, familiare e della comunità di appartenenza
- confrontare le proprie opinioni con quelle altrui pacificamente
- porre domande sull’esistenza del mondo, di Dio, sulla giustizia, sulla morale
- riconoscere i segni della propria cultura e di culture diverse dalla propria
- conoscere l’organizzazione sociale della propria città (servizi pubblici, istituzioni…)
- orientarsi tra passato, presente e futuro
- orientarsi nello spazio scolastico e negli ambienti conosciuti.
IL CORPO E IL MOVIMENTO
per i bambini di 3 anni:
- rappresentare lo schema corporeo
- riconoscere la propria identità sessuale
- utilizzare schemi posturali e motori di base
- riconoscere i bisogni del proprio corpo
- conoscere elementari norme igieniche
per i bambini di 4 anni:
- rappresentare se stessi in maniera personalizzata
- riconoscere ed esprimere bisogni corporei
- padroneggiare schemi posturali e motori
- discriminare gli stimoli percettivi dell’ambiente circostante
- acquisire buone norme igieniche e alimentari
per i bambini di 5 anni:
- mettere in pratica norme igienico-sanitarie
- conoscere le basi di una sana alimentazione
- denominare e individuare le parti del corpo
- controllare i propri movimenti coordinandoli in funzione di richieste diverse
- rappresentarsi in contesti statici e dinamici
- discriminare percettivamente le diverse stimolazioni sensoriali
IMMAGINI, SUONI, COLORI
per i bambini di 3 anni:
- esprimersi attraverso il disegno
- conoscere diverse tecniche di espressione
- ascoltare prodotti musicali
per i bambini di 4 anni:
- utilizzare diverse tecniche di espressione
- ampliare la conoscenza delle tecniche espressive
- ascoltare e produrre semplici ritmi
per i bambini di 5 anni:
- padroneggiare le diverse tecniche creative
- produrre immagini dell’ambiente conosciuto attraverso esperienze sensoriali
- esplorare i primi alfabeti musicali
- scoprire il paesaggio sonoro dell’ambiente circostante
- produrre semplici ritmi musicali
- descrivere immagini
I DISCORSI E LE PAROLE
per i bambini di 3 anni:
- ascoltare racconti ed esperienze
- comprendere racconti ed esperienze
- comunicare bisogni, esperienze e racconti
per i bambini di 4 anni:
- ascoltare favole, storie, racconti
- raccontare semplici storie ed esperienze
- mostrare interesse per la lingua scritta
- porre domande su storie ascoltate, esperienze vissute, curiosità rilevate
per i bambini di 5 anni:
- raccontare una storia ascoltata, un’esperienza vissuta usando un linguaggio adeguato
- analizzare gli elementi di una storia
- riconoscere la diversità linguistica
- arricchire il lessico anche con termini specifici
- ipotizzare significati di parole non note
- comunicare agli altri sentimenti ed emozioni
- approcciarsi alla lingua scritta
- riflettere sulla lingua scoprendo rime, assonanze, analogie
LA CONOSCENZA DEL MONDO
per i bambini di 3 anni:
- orientarsi nello spazio scolastico
- conoscere gli elementari rapporti topologici (sopra-sotto, dentro-fuori, alto-basso..)
- osservare i fenomeni naturali più semplici
- classificare oggetti di uso quotidiano
- quantificare oggetti di uso comune (di più-di meno, tanti- pochi)
per i bambini di 4 anni:
- padroneggiare i rapporti spaziali
- collocare le azioni nell’arco della giornata e della settimana
- utilizzare simboli per registrare fenomeni, eventi
- confrontare quantità
- chiedere spiegazioni sui fenomeni naturali
per i bambini di 5 anni:
- riconoscere la ciclicità del tempo
- mettere in sequenza storie ed esperienze
- individuare le posizioni nello spazio usando correttamente termini spaziali
- stabilire relazioni causali
- utilizzare un linguaggio appropriato per descrivere osservazioni ed esperienze
- osservare fenomeni naturali e organismi viventi
- porre domande, chiedere spiegazioni, confrontare ipotesi
- raggruppare secondo criteri diversi
- confrontare e valutare quantità
- utilizzare simboli per registrare fenomeni naturali
- misurare tramite semplici strumenti
MODALITÀ ORGANIZZATIVE
Contesto
Le attività si svolgeranno in gran parte con il gruppo classe e con piccoli gruppi all’interno della classe. Alcuni percorsi
ed esperienze verranno svolte in intersezione con le altre sezioni della scuola.
Metodologia
I bambini verranno messi nella condizione di esplorare, ricercare, riflettere, rievocare, rappresentare le esperienze
vissute attivando una didattica laboratoriale. Anche il gioco verrà ampiamente utilizzato come veicolo di apprendimento
di conoscenze e di esercizio delle abilità e come contesto di verifica delle competenze acquisite.
Attività
Attività di routine, di riordino del materiale, di incarichi quotidiani, nel rispetto delle regole di vita sociale.
Raccontare, descrivere di sé, delle proprie emozioni, delle proprie esperienze.
Ascoltare racconti e suoni.
Drammatizzare storie, imitare.
Giochi liberi e giochi di gruppo.
Espressioni grafiche, pittoriche e plastiche.
Uscite e visite in città e nelle immediate vicinanze.
Realizzazione di lavori comuni.
Nella fase attuativa il progetto didattico annuale verrà differenziato all’interno delle sezioni curvandolo sul reale
contesto di apprendimento e sulle conoscenze già possedute dagli allievi assumendo una consistenza densa di
significato e reale nel rispondere ai bisogni di ciascun alunno.
La personalizzazione consisterà nel fornire a ciascun bambino il sostegno e il rinforzo nel caso di problemi di
apprendimento ma anche nell’offrire l’opportunità di approfondire e ampliare apprendimenti già acquisiti.
VERIFICA
La verifica avverrà a scadenza bimestrale e/o alla fine di ogni unità di apprendimento in modo che si possano
recuperare più facilmente eventuali lacune
SCUOLA PRIMARIA “ G MARCONI”
CLASSI PRIME A-B-C
ITALIANO
STORIA
GEOGRAFIA
Ascolto e parlatoLettura e
comprensioneScrittura
Riconoscere rapporti
di connessine
temporale
Orientamento
1.
IL TESTO
NARRATIVO:
brevi storie di fantasia
e reali, anche solo con
immagini;riferire
secondo l’ordine
cronologico; brevi
didascalie.
2- IL LINGUAGGIO
POETICO:
le filastrocche e le
poesie.
1. IL TESTO
DESCRITTIVO:
la descrizione
dell’esperienza:amici,
oggetti, animali.
2. I TESTI
REGOLATIVI:
ordinare semplici
sequenze.
1 – I FATTI NEL
TEMPO:
l’ordine cronologico, la
successione, la
contemporaneità,
passato-presente-futuro,
il rapporto causaeffetto.
2 – LE RUOTE DEL
TEMPO
il giorno, la settimana, i
mesi, l’anno e le
stagioni
Utilizzare strumenti
convenzionali per la
misura del tempo
3 - MISURARE IL
TEMPO:
tempo lungo e tempo
breve; la clessidra.
Riflessione sulla
lingua
Leggere e utilizzare
fonti storiche
1- Le vocali e le
consonanti; l’alfabeto.
2- I suoni GL, GN, SC,
QU, le sillabe, le
parole, le frasi.
3- La punteggiatura, le
qualità.
4- Le azioni, l’ordine
nella frase.
4 – CAMBIAMENTI
NEL TEMPO:
le foto personali, di
genitori e nonni;
ricostruzione di brevi
storie.
1- ORIENTARSI NELLO
SPAZIO: gli organizzatori
e i localizzatori spaziali, gli
elementi fissi e mobili, gli
spazi chiusi e aperti, i
confini, i percorsi.
Linguaggio della
geograficità
3 – RAPPRESENTARE
LO SPAZIO:
la posizione degli oggetti
nello spazio, i simboli e la
legenda, il reticolo.
Paesaggio
3 –IL PAESAGGIO
INTORNO A NOI:
paesaggi e caratteristiche;
gli elementi naturali e
artificiali di un ambiente.
Regione e sistema
territoriale
4 – LO SPAZIO E LE
COSE:
la funzione degli spazi:
percorsi, casa, aula,
palestra.
INGLESE
Ascolto – Parlato –
Lettura – Scrittura Cultura
1 – LA SCUOLA:
i saluti, le istruzioni,
gli oggetti scolastici, i
colori, il tempo
meteorologico, i
numeri entro il 10.
2 – LE FESTIVITA’:
Halloween, la
ricorrenza del
Natale,la Pasqua, le
stagioni, i canti.
3 – LA FAMIGLIA:
i componenti della
famiglia
4 – I GIOCATTOLI:
giocattoli e giochi.
CLASSI PRIME A-B-C
MATEMATICA
SCIENZE
MUSICA
ARTE E
IMMAGINE
Numeri, relazioni,
dati e previsioni
L’uomo, i
viventi e
l’ambiente
Ascolto
Esprimersi e
comunicare
1. I NUMERI NEL
MONDO REALE:
i numeri naturali
entro il 20;
confrontare, ordinare
e raggruppare oggetti;
contare; addizioni e
sottrazioni..
2. NUMERI,
OPERAZIONI E
RAGIONAMENT
I:
esercitazioni di
calcolo orale e scritto.
3. LE OPERAZIONI
LOGICHE:
semplici problemi
con addizioni e
sottrazioni.
4. RELAZIONI,
MISURE, DATI E
PREVISIONI:
grafici e raccolta di
dati; confronto di
grandezze..
1 – I VIVENTI E
I NON
VIVENTI:
ciclo vitale: i
viventi;
caratteristiche
non viventi.
2 – I CINQUE
SENSI.
Esplorare e
descrivere con
oggetti e
materiali
3 - I NON
VIVENTI:
classificazione di
oggetti; materiali
e composizione.
Spazio e figura
1- Localizzare oggetti
nello spazio.
2- Le principali figure
geometriche dello
spazio.
3- Semplici percorsi.
4- Il reticolo.
CLASSI IIA-IIB- IIC – IID
1- SUONI CON
IL CORPO:
giochi con la
voce, i gestisuono, ascolto di
brani musicali.
2 – GLI
AMBIENTI
SONORI:
ascolto e
discriminazione di
suoni ed ambienti
diversi: la casa, la
scuola, la strada..
3 –PAROLE E
SUONI:
il ritmo nelle
filastrocche; i
suoni della natura;
i suoni artificiali;
la voce umana..
4 – VIVERE LE
EMOZIONI:
il valore
comunicativo
della musica.
1 – il valore
comunicativo del
colore.
2 – i colori
primari e
secondari.
5. semplici
composizioni
con tecniche
diverse.
Osservare e
leggere le
immagini
1. Le forme.
2. Le figure
fantastiche.
3. Le
espressioni
del volto.
SCIENZE
MOTORIE E
SPORTIVE
Il corpo e la sua
relazione con lo
spazio e il
tempo
1.
Le parti del
corpo e la
relazione con
l’ambiente.
2.
I giochi e le
regole.
3.
L’espressività
corporea.
4.
Conoscenza e
uso dello
spazio
palestra.
ITALIANO
Ascolto e parlato-Lettura
e comprensione-Scrittura
5. IL TESTO
NARRATIVO:
le storie, le storie di
fantasia e reali, i
personaggi di una
storia,le storie senza
finale, la tecnica per
inventare storie, le storie
da riscrivere.
2- IL LINGUAGGIO
POETICO:
le filastrocche e le storie
in rima, le poesie.
6. IL TESTO
DESCRITTIVO:
le parole per descrivere,
la descrizione di oggetti,
persone e animali, la
descrizione
dell’esperienza
7. I TESTI
ESPOSITIVI E
PRAGMATICI:
la cartolina, la lettera, i
biglietti di invito, le
istruzioni, le locandine e
gli avvisi.
Riflessione sulla lingua
1- L’ordine alfabetico, i
suoni simili, i suoni della
C e della G , la lettera H,
i nomi.
2- I suoni GL, GN, SC,
QU, le doppie, la
concordanza, gli
aggettivi..
3- Le sillabe, la
punteggiatura,
l’apostrofo, l’accento, le
azioni.
4- Il verbo: passatopresente- futuro,
l’ortografia dei verbi
essere e avere, la frase
minima, l’ordine nella
frase.
STORIA
GEOGRAFIA
INGLESE
Organizzazione delle
informazioniStrumenti concettualiProduzione scritta e orale
Orientamento
Ascolto – Parlato – Lettura
– Scrittura - Cultura
1 – I FATTI NEL TEMPO:
l’ordine cronologico, la
successione, la
contemporaneità, il rapporto
causa-effetto, la linea del
tempo
2 - LE RUOTE DEL
TEMPO:
il giorno, la settimana, i
mesi, l’anno e le stagioni.
3 - MISURARE IL
TEMPO:
la durata, la misura del
tempo, l’orologio e il
calendario.
1- ORIENTARSI
NELLO SPAZIO:
i localizzatori spaziali,
gli elementi fissi e
mobili, gli spazi chiusi e
aperti, i confini, i punti
di riferimento, i percorsi.
Linguaggio della geograficità
3 – RAPPRESENTARE
LO SPAZIO:
la posizione degli
oggetti, la pianta, la
riduzione in scala, i
simboli e la legenda, la
mappa, il reticolo e le
coordinate.
Paesaggio
Uso delle fonti
4 – CAMBIAMENTI NEL
TEMPO:
le fonti storiche, la
ricostruzione del passato, la
storia personale.
CLASSE II A – IIB – IIC – IID
3 –IL PAESAGGIO
INTORNO A NOI:
gli elementi naturali e
artificiali del paesaggio, i
paesaggi di montagna, di
collina, di pianura, del
mare.
Regione e sistema
territoriale
4 – LO SPAZIO E LE
COSE:
la funzione degli spazi,
gli spazi pubblici e
privati.
1 – LA SCUOLA:
i saluti, le istruzioni, gli
oggetti scolastici, i colori,
i numeri entro il 20.
2 – IL NATALE:
la ricorrenza del Natale, i
mesi, le stagioni, i cibi.
3 – LA FAMIGLIA:
i componenti della
famiglia, la casa, i vestiti.
4 – LA PAQUA:
la ricorrenza della Pasqua,
gli animali, il tempo
meteorologico.
CLASSI III A - III B - III C – III D
CLASSI
IVA – IVB – IVC – IVD
ITALIANO
ARTE E
IMMAGINE
MATEMATICA
INGLESE
Ascolto
e
parlato,
lettura
e
comprensione, scrittura.
1. Le regole del racconto.
2. I generi del racconto: il racconto
fantasy, il racconto d’avventura, il
mito, il racconto autobiografico.
3. Leggere e fare poesie.
4. Descrivere persone e ambienti.
5. Il testo informativo.
6. Il testo regolativo:il regolamento.
Riflessione sulla lingua
1. La
comunicazione:
elementi
essenziali, segni e codici.
2. Le
principali
convenzioni
ortografiche; i segni interpuntivi; il
discorso diretto e indiretto.
3. Uso del dizionario; le relazioni tra le
parole sul piano dei significati; i
meccanismi
di
formazione
e
derivazione delle parole (somiglianze
e differenze).
4. Le parti invariabili del discorso:
gli
articoli
determinativi,
indeterminativi,
partitivi;
i
nomi;
l’aggettivo
qualificativo
e i suoi gradi; i pronomi personali e le
particelle pronominali; gli aggettivi e i
pronomi possessivi, dimostrativi,
indefiniti, numerali, esclamativi e
interrogativi, i verbi (tempi finiti e
indefiniti).
1. Le parti variabili del discorso:
avverbi, preposizioni, congiunzioni,
esclamazioni.
2. Gli elementi basilari della frase.
3. La frase espansa: il complemento
oggetto.
Esprimersi
e
comunicare.
Osservare
e
leggere
le
immagini.
Comprendere e
apprezzare
le
opere d’arte.
1. Gli elementi
del linguaggio
visuale: punto,
linea, colore,
forma,
luce,
piani.
2. I generi e le
forme
del
linguaggio
visuale:
il
dipinto,
il
paesaggio, la
natura morta,
il ritratto, la
fotografia.
3. Le tecniche: il
puntinismo, la
linea,
il
collage,
il
frottage.
4. I
quadri
d’autore:
analisi
e
lettura.
Numeri
1. I numeri naturali
entro le hk.; le
quattro operazioni e
le relative proprietà;
procedure e strategie
per il calcolo rapido;
relazioni
tra
i
numeri
naturali
(multipli,
divisori,numeri
primi).
1. Le
frazioni:
complementari ed
equivalenti;
la
frazione
di
un
numero; le frazioni
decimali.
2. I numeri decimali:
il valore posizionale
e
le
quattro
operazioni.
Ascolto,
parlato,
lettura, scrittura e
riflessione
sulla
lingua.
1. Starter:
saluti,
presentazione,
colori, numeri entro
il 100, giorni della
settimana,
mesi,
stagioni,
numeri
ordinali entro il 31,
alfabeto.
2. My body: le parti
del corpo e del viso,
aggettivi,
verbo
avere
(simple
present), strutture
linguistiche atte a
descrivere.
3. Food and drink:
lessico relativo al
cibo e alle bevande,
strutture
per
descrivere i propri
gusti alimentari, le
proprie sensazioni e
i
propri
stati
d’animo, il verbo
essere
(simple
present).
4. Home:
lessico
relativo a arredi e
oggetti domestici,
strutture
per
descrivere ambienti
e localizzare oggetti
e
persone,
le
preposizioni.
5. Clothes:
lessico
relativo ai capi
d’abbigliamento,
strutture atte a
descrivere
l’abbigliamento
proprio e altrui, il
present continuous.
6. My daily routine:
lessico
relativo
all’orologio,
alle
parti del giorno, alle
azioni quotidiane,
strutture per parlare
della
propria
routine, il simple
present dei verbi.
7. Festivals: elementi
di civiltà e lessico
relativi
ad
Halloween,
Christmas, Easter;
formule augurali.
Spazio e figure
3. Le trasformazioni
geometriche:
riduzioni in scala,
traslazioni, rotazioni
e simmetrie.
4. La geometria del
piano:
rette,
segmenti, semirette,
angoli, poligoni.
5. Classificazione di
triangoli,
quadrilateri
e
parallelogrammi.
6. Il perimetro
e
l’area
delle
principali
figure
geometriche.
Relazioni,
dati
e
previsioni
1. Le relazioni e i
problemi:analisi e
individuazione dei
dati
utili,
loro
classificazione
e
rappresentazione in
grafici e tabelle;
risoluzione
di
problemi con una
domanda e più
operazioni;
la
compravendita.
2. La misura:
le
misure di lunghezza,
le
misure
di
capacità, le misure
di massa e le misure
SCIENZE
MOTORIE E
SPORTIVE
1. Gli
schemi
motori
di
base:
orientamento,
misurazione e
organizzazion
e
spaziotemporale,
schemi motori
in
percorsi
strutturati
e
liberi.
2. I giochi di
squadra:
giochi
di
movimento e
presportivi, le
regole e il
rispetto
reciproco, il
fair play.
3. L’espressione
corporea:
adeguati
comportament
i e stili di vita
salutistici, il
mimo e la
gestualità.
di
valore;
conversioni tra unità
di misura.
3. L’indagine
statistica: la moda,
la media e la
mediana.
CLASSI
IVA – IVB – IVC – IVD
TECNOLOGIA
STORIA
USO DELLE FONTI
1 IMPARA COME
FANNO GLI STORICI
Gli strumenti dello storico,
il grafico temporale, le
fonti. Gli indicatori di
civiltà e la
riorganizzazione delle
informazioni.
ORGANIZZAZIONE
DELLE
INFORMAZIONI
2 LE CIVILTA’DEL
VICINO ORIENTE
DAL IV AL I
MILLENNIO A. C.
Gli indicatori di civiltà e la
riorganizzazione
delle informazioni, la
civiltà dei Sumeri, la
civiltà degli Egizi e del
Medio Regno, la civiltà
degli Assiri, i Babilonesi
nel I Millennio a. c
STRUMENTI
CONCETTUALI
3 LE ANTICHE
CIVILTA’ DEL
MEDITERRANEO
ORIENTALE NEL II E I
MILLENNIO
Le civiltà Cretesi ,la civiltà
Ebrea e Fenicia, le
caratteristiche
geografiche,rapporto
passato presente.
PRODUZIONE
SCRITTA E ORALE
4 LE CIVILTA’ DEI
GRECI TRA IL II E IL I
MILLENNIO
I Micenei nel II millennio
a. C., la civiltà Greca nel
V sec. a. C.,costruzione
del concetto di colonia, i
Greci nei tre periodi.
GEOGRAFIA
ORIENTAMENTO
1 ORIENTARSI SULLE
CARTE
GEOGRAFICHE
Utilizzo della bussola,
punti cardinali.
Meridiani e parallele, le
coordinate geografiche, la
riduzione in scala, i
simboli e la legenda
diversi tipi di carte
geografiche.
LINGUAGGI DELLA
GEO –
GEOGRAFICITA’
2 IL SISTEMA
TERRITORIALE:
ELEMENTI FISICI E
ANTROPICI.
Gli elementi del
territorio:morfologia,
idrografia, flora, fauna,
opere dell’uomo, gli
elementi fisici del
territorio italiano.
PAESAGGIO
3 REGIONI E SISTEMI
TERRITORIALI
L’Italia politica:regioni,
province, comuni.
L’Italia in Europa e nel
mondo,l’Unione Europea,
le città in Italia.
REGIONI E SISTEMA
TERRITORIALE
4 CONOSCIAMO IL
TERRITORIO
Le regioni
morfologiche:alpina,
appenninica, collinare, il
carsismo, i vulcani.
SCIENZE
ESPLORARE E
DESCRIVERE CON
OGGETTI MATERIALI
1 IL METODO DEGLI
SCIENZIATI
Procedura induttiva e
deduttiva per capire i
fenomeni e la realtà.
OSSERVAZIONE E
SPERIMENTAZIONE
SUL CAMPO
2 ACQUA, ARIA,
ELEMENTI PER LA
VITA
Aria come atmosfera, le
proprietà, come aria che
respiriamo.
L’acqua e le sue proprietà,
elemento naturale e
costruttivo per i viventi.
L’UOMO I VIVENTI E
L’AMBIENTE
3 VEGETALI E
ANIMALI
CONOSCENZA,
DELL’AMBIENTE
Varietà dei vegetali, la
classificazione, relazione
con l’ambiente e con
l’uomo, animali,
classificazione, relazione,
ambiente, uomo,
ecosistema e catena
alimentare, adattamento ed
estinzione.
MUSICA
VEDERE E
OSSERVARE
1 UTILIZZARE LE
TECNOLOGIE E
LINGUAGGI
MULTIMEDIALI
Introduzione alla
tecnologia, analisi,
conoscenza e
funzionamento di
oggetti di uso
quotidiano.
CONOSCERE I
SISTEMI DI
NOTAZIONE
CONVENZIONALI E
NON
1 GLI EVENTI SONORI
Giochi ed esperienze per
memorizzare suoni
vicini, notazioni
ritmiche, le pulsazioni,
leggere e produrre
sequenze ritmiche.
PREVEDERE E
IMMAGINARE
2 TECNOLOGIA E
STORIA
Conoscere e realizzare
invenzioni e scoperte
dell’antichità.
LE RISORSE
ESPRESSIVE DELLA
VOCE
2 COMPRENDERE E
ASCOLTARE
Costruire con
l’immagine,
dialoghi,canti,
sonorizzazioni, racconti
musicali,avvicinarsi alla
conoscenza di note e
strumenti musicali.
INTERVENIRE E
TRASFORMARE.
3 PROGETTARE ED
ESEGUIRE
Realizzazione
,ricerche e
approfondimenti
interdisciplinari con il
supporto di linguaggi
tecnici e motori di
ricerca.
LA STRUTTURA DEL
LINGUAGGIO
MUSICALE
3 ASCOLTARE E
INVENTARE
Associare un
personaggio di una fiaba
allo strumento che lo
rappresenta, riconoscere
e nominare i principali
strumenti musicali.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “F. TORRACA”
Compito della Scuola secondaria di 1° grado è quello di RINFORZARE, CONSOLIDARE, CONFERMARE,
REALIZZARE, FAR ACQUISIRE, PROMUOVERE, EDUCARE ed INDURRE comportamenti ed atteggiamenti
positivi, graduando le tappe di apprendimento,con riferimento alle Indicazioni Nazionali, organizzando e strutturando
gli interventi didattici in UNITA’ di APPRENDIMENTO, caratterizzate da obiettivi specifici adatti e significativi per i
singoli allievi, coerenti con il Profilo in uscita, gli Assi culturali, per agevolare e facilitare lo sviluppo delle conoscenze
e delle abilità, in funzione della certificazione delle Competenze.
Asse dei linguaggi
Padronanza della lingua italiana:
Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in
vari contesti;
Leggere, comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi.
Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi.
Utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario.
Utilizzare e produrre testi multimediali.
PARTECIPAZIONE PRODUTTIVA alle attività scolastiche, sollecitando e sviluppando le seguenti competenze di
Cittadinanza attiva :
4. dialogare
5. esprimere la propria opinione
6. lavorare insieme agli altri per portare a termine un lavoro
7. accettare opinioni diverse dalle proprie
8. accettare il «diverso» come persona
9. giudicare senza pregiudizi
10. accettare le norme della comunità scolastica e civile
Asse matematico – scientifico e tecnologico
Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche in forma grafica
confrontare e analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni individuare le strategie appropriate per
la risoluzione dei problemi.
Analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni
grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo
informatico
Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle sue varie
forme i concetti di sistema e di complessità
Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni
di energia a partire dall’esperienza.
Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto
culturale e sociale in cui vengono applicate.
Asse storico – sociale
Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra
epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali
Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla
Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente.
Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per
orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio.
ITALIANO
Classe 1^
Letture “Accoglienza”
1. Alla scoperta dei generi:
la favola – la fiaba –
Classe 2^
1. Alla scoperta dei generi:
il racconto di fantasia- il
racconto di fantasmi – il
Classe 3^
1. Alla scoperta dei
generi:
il racconto fantastico
l’avventura- la fantasy.
2. I grandi temi del vivere e
del convivere:
gli affetti famigliari- i
rapporti con gli altri: a
scuola– divertirsi insieme
– obiettivo natura: gli
animali.
3. La voce dei poeti:
la poesia.
4. Il cammino dell’uomo:
viaggio nella Storia.
5. Il mito e l’epica classica.
6. Invito alla lettura:
la narrativa.
7. Riflessione sulla lingua:
la comunicazione – la
fonologia –l’ortografia
2.
3.
4.
5.
6.
7.
–
la morfologia.
8.
racconto horror – il
racconto
comico
e
umoristico.
I grandi temi del vivere e
del convivere:
la forza dell’amicizia – I
rapporti con gli altri: vivere
in società – sport e
alimentazione - obiettivo
ambiente: terra acqua, aria.
La voce dei poeti:
la poesia.
Il cammino dell’uomo:
viaggio nella storia.
L’epica cavalleresca.
Il panorama letterario:
dalle origini al Settecento.
Invito alla lettura:
la narrativa.
Riflessione sulla lingua:
la sintassi della frase
semplice.
Tipologie testuali:
il testo narrativo- il testo
descrittivo – il testo regolativo –
Tipologie testuali:
il testo espositivo - gli strumenti l’autobiografia
–
la
lettera
del poeta – la parafrasi.
personale - la comunicazione
elettronica - il testo descrittivo gli strumenti del poeta –
il
commento.
GEOGRAFIA / STORIA
2.
3.
4.
5.
6.
7.
e surreale- il racconto
di fantascienza –
giallo; Il romanzo:
storico - sociale –
psicologico
–
di
formazione.
I grandi temi del
vivere
e
del
convivere:
adolescenza
e
adolescenze
–
i
rapporti con gli altri:
in difesa dei diritti
umani – la cultura
della pace e della
legalità – Obiettivo
attualità:
temi
e
problemi)
La voce dei poeti:
la poesia
Il cammino dell’uomo:
viaggio nella storia
Il panorama letterario:
dall’ottocento
ai
giorni nostri.
Invito alla lettura:
la narrativa
Riflessione
sulla
lingua:
la sintassi della frase
complessa.
Classe 1^
1. Per
comprendere
la
geografia:orientamento
carte,
scale.
2. Per comprendere il paesaggio.
3. Il territorio europeo.
4. L’Europa e il mare.
5. Dall’Europa all’Unione europea.
6. Europei e Italiani.
7. Dove vivono gli Europei.
8. L’economia europea: il settore
primario – secondario –
terziario.
9. L’Europa vicina: le regioni
italiane.
Classe 1^
1. L’eredità della preistoria e
delle prime civiltà.
2. L’eredità della civiltà greca.
3. L’eredità della civiltà romana.
4. La caduta dell’Impero romano
d’Occidente.
5. Occidente e Oriente.
6. La civiltà islamica.
7. La società feudale e la lotta
per le investiture.
8. L’età di Carlo Magno.
9. L’Europa dopo il Mille e i
Comuni italiani.
10. Le guerre di religione –le
crociate.
11. Il
lungo
tramonto
del
Medioevo.
12. L’Europa e l’Italia nel
Quattrocento.
Classe 2^
1. Raccordo con la classe
prima: gli strumenti della
geografia.
2. La Penisola Iberica.
3. La regione francese e il
Benelux.
4. La regione germanica e
alpina.
5. La regione britannica.
6. L’area nordica.
7. La regione centroorientale.
8. La Penisola balcanica.
9. La regione russa.
Classe 2^
1. L’Umanesimo
e
il
Rinascimento.
2. Le scoperte geografiche e
la conquista.
3. L’espansione demografica
ed economica.
4. Carlo V e la fine della
libertà italiana.
5. La Riforma protestante.
6. La Riforma cattolica e la
Controriforma.
7. L’epoca delle guerre di
religione.
8. L’assolutismo francese e la
rivoluzione inglese.
9. Il secolo dei lumi.
10. La Rivoluzione francese.
11. Napoleone Bonaparte.
12. L’età della Restaurazione.
13. La
prima
rivoluzione
industriale.
14. Le rivoluzioni del 1848.
15. L’unificazione italiana e
tedesca.
16. L’Italia unita.
Classe 3^
1. Noi e la terra.
2. Clima e climi.
3. Un mondo di
ambienti.
4. La popolazione.
5. Città e campagna.
6. Il villaggio globale.
7. Continenti e Nazioni
del Mondo: Asia –
Africa –America –
Oceania.
Classe 3^
1. La
seconda
rivoluzione
industriale.
2. Il mondo nell’età
dell’imperialismo.
3. L’Italia
nell’età
giolittiana.
4. La prima guerra
mondiale.
5. L’Italia tra le due
guerre: il fascismo.
6. La rivoluzione russa.
7. Il 1929 e la crisi degli
Stati liberali.
8. La Germania
di
Hitler: il nazismo.
9. La seconda guerra
mondiale.
10. Il mondo nell’epoca
della guerra fredda.
11. Decolonizzazione e
sottosviluppo.
12. L’Italia repubblicana.
13. Il terzo dopoguerra.
14. L’economia
mondiale e il welfare
state.
15. La globalizzazione e
la terza rivoluzione
industriale.
16. La crisi della prima
repubblica.
MATEMATICA E SCIENZE
Classe 1^
Classe 2^
Classe 3^
1. Aritmetica: numeri naturali, 3. Aritmetica:
numeri 5. Algebra: i numeri relativi,
sistemi di numerazione,
razionali
e
irrazionali,
calcolo letterale, identità ed
operazioni aritmetiche in N,
operazioni in R, numeri
equazioni, elementi di
potenze,
espressioni
complessi, radice quadrata,
geometria analitica,
numeriche,
divisibilità,
rapporti e proporzioni,
elementi di calcolo della
frazione e sua operatività,
applicazione
delle
probabilità, elementi di
problemi: analisi e strategie
proporzioni nei problemi, le
statistica.
risolutive, rappresentazioni
funzioni
matematiche, 6. Geometria: circonferenza e
grafiche.
proporzionalità diretta ed
cerchio, poligoni inscritti e
2. Geometria: enti geometrici
inversa.
circoscritti alla
fondamentali,
angoli, 4. Geometria:
le
figure
circonferenza, geometria
poligoni.
geometriche
piane,
dello spazio: poliedri e
perimetro ed aree, il
solidi di rotazione.
Teorema di Pitagora e sue
applicazioni, trasformazioni
geometriche.La similitudine
e i teoremi di Euclide.
7. La materia: la struttura 9. Il corpo umano: Conoscere 12.
Corpo
umano:
della materia e i suoi stati
l’anatomia e la fisiologia
l’anatomia e la fisiologia
di aggregazione, i concetti
degli apparati del corpo
del
sistema
neurodi calore e di temperatura,
umano, le principali norme
endocrino, l’anatomia e la
le caratteristiche dell’aria,
di igiene e di prevenzione.
fisiologia
dell’apparato
dell’acqua e del suolo.
riproduttore, le principali
10.
L’alimentazione:
le
norme di igiene e di
8. Gli esseri viventi: le
caratteristiche
degli
prevenzione.
Elementi di genetica:
caratteristiche degli esseri
alimenti, le linee guida per 13.
viventi, le relazioni che
una corretta alimentazione,
la struttura e la funzione
legano tra loro gli esseri
le
principali
malattie
degli acidi nucleici, le leggi
viventi, le relazioni tra gli
metaboliche.
di Mendel, le principali
esseri viventi e l’ambiente
malattie ereditarie.
esterno, le problematiche 11.
Moto ed equilibrio di 14.
La terra nell’universo:
relative alla salvaguardia
un corpo: Conoscere lo stato
l’origine e la struttura della
dell’ambiente e della salute
di moto e di equilibrio di un
terra, i movimenti della
dei viventi.
corpo e relative leggi, il
terra
e
relative
concetto di forza, le
conseguenze, il sistema
caratteristiche delle leve.
solare, fenomeni endogeni
ed esogeni della terra, la
storia della vita sulla terra.
15.
L’energia: l’energia e
le sue forme, le fonti
energetiche, la questione
energetica..
INGLESE
Classe 1^
-Salutare, presentare se stessi e
gli altri
-Chiedere e dare informazioni
personali
-Identificare, localizzare e
descrivere persone e cose –
Esprimere quantità
-Chiedere e dire l’ora
-Parlare di abilità e capacità
-Chiedere e dire il prezzo
-Esprimere il possesso
-Parlare di azioni quotidiane
- Conoscere gli aspetti
geografici principali del Paese
di cui si studia la lingua
Classe 2^
Classe 3^
-Chiedere e parlare di azioni
quotidiane
Descrivere se stessi e gli altri
-Offrire qualcosa, accettare,
rifiutare
-Telefonare
-Chiedere e dare informazioni
stradali
-Parlare di azioni in corso di
svolgimento
--Parlare di condizioni
atmosferiche
-Raccontare esperienze al
passato
-Redigere una lettera
-Conoscere gli aspetti culturali
del Paese di cui si studia la
lingua, confrontandoli con la L1
-chiedere e parlare di azioni
passate
-Parlare di azioni future
-Confrontare cose e persone
-Formulare ipotesi
-Dare consigli
-Parlare di eventi accaduti di
recente
-Conoscere gli aspetti socioculturali del Paese di cui si
studia la lingua
FRANCESE
Classe 1^
Classe 2^
Classe 3^
-Salutare
-Identificare un oggetto
- Presentarsi
-Presentare qualcuno
-Esprimere gusti e preferenze
-Parlare del tempo libero
-Descrivere una persona (fisico
e carattere)
-Domandare e dire l’età
-Domandare e dire la
nazionalità
-Parlare della famiglia
-Esprimere l’appartenenza
-Parlare delle vacanze
-Conoscere gli aspetti
geografici principali della
Francia
-Chiedere e dire l’ora
-Parlare delle attività quotidiane
-Ordinare una colazione al bar
-Le stagioni e i mesi
Parlare del tempo atmosferico
-Esprimere le sensazioni
-Descrivere la propria stanza
-Collocare gli oggetti nello
spazio
-Parlare di progetti imminenti
-Raccontare fatti recenti
-Conoscere gli aspetto culturali
di vita quotidiana della Francia
confrontandoli con quelli italiani
-Descrivere la propria
abitazione
-Presentare la famiglia
-Esprimere le proprie opinioni
-Fare paragoni
-Fare acquisti
-Ordinare al ristorante
-Prenotare una stanza d’albergo
-Chiedere e dare indicazioni
stradali
-Conoscere gli aspetti socioculturali della Francia
MUSICA
classe 1^
Classe 2^
Classe3^
La notazione musicale (il
pentagramma, le note, la chiave.)
Le figure e le pause, le
alterazioni, il suono e le sue
caratteristiche, esecuzione di
esercizi ritmici e melodici con la
voce e con uno strumento.
Ascolto di semplici brani del
repertorio classico, fiabe e favole
musicali, la classificazione degli
strumenti.
La notazione musicale (il
pentagramma, le note, la chiave.)
Le figure e le pause, le alterazioni,
il suono e le sue caratteristiche, la
scale maggiore e minore, la
sincope esecuzione di canti ad una
sola voce, esecuzione di brani
strumentali a più voci. Ascolto di
brani relativi alle epoche storiche
da sviluppare
Le alterazioni, la scale
maggiore e minore, la sincope,
il punto di valore, la legatura di
valore, di frase e di portamento.
Ascolto di brani di autori
classici, dell’800 e ‘900, la
musica leggera, la musica jazz,
la musica nella pubblicità la
musica folkloristica e popolare,
esecuzione di brani vocali e
strumentali.
SCIENZE MOTORIE
classe 1^
Classe 2^
Classe3^
UA 1 Conoscenza di sé e
relazione con gli altri e
l’ambiente.
UA
2 Sviluppo delle
capacità condizionali per il
UA
1 Presa di coscienza del
proprio stato di efficienza fisica
attraverso il miglioramento delle
capacità condizionali.
UA
2 Consolidamento delle
UA
1
Sviluppo delle capacità
condizionali
e
metodi
di
allenamento.
UA
2
Sviluppo delle capacità
coordinative: anticipazione e fantasia
raggiungimento
del
benessere psico-fisico
UA
3 Consolidamento
delle capacità coordinative
UA 4 Elementi tecnici e
regolamentari di alcuni
sport.
capacità coordinative.
UA
3 Consolidamento delle
capacità coordinative.
UA 4 Elementi tecnici e
regolamentari di alcuni sport.
motoria.
UA 3 Tecniche relazionali che
valorizzano le capacità espressive e
comunicative.
TECNOLOGIA
classe 1^
Classe 2^
Classe3^
Osservazione
tecnica
di
semplici oggetti
Linguaggi e tecniche grafiche :
disegno di base, strumenti per
disegnare, misure e
misurazioni.
Costruzione
di
figure
geometriche semplici.
Rappresentazione grafica dei
dati.
Produzione e trasformazione
dei Materiali.
Educazione ambientale ed
educazione alla salute.
Utilizzare il software di
Office.
Analisi tecnica di semplici
oggetti.
Tecnologia dei materiali.
Educazione
ambientale
ed
educazione alimentare.
Proiezioni ortogonali di figure
geometriche, piane e solide.
Utilizzare il software di Office.
Fonti e forme di energia.
Produzione
e
trasporto
dell’elettricità.
I mezzi di comunicazione.
Le TIC (Tecnologie di
Informazione
e
Comunicazione ).
Elementi di elettrotecnica.
Il settore agroalimentare.
Orientamento e mondo del
lavoro.
Assonometrie,
scale
di
proporzione, quotatura.
ARTE E IMMAGINE
classe 1^
Classe 2^
Classe3^
La comunicazione visiva
Gli elementi del linguaggio
visivo
Paradigmi
del
percorso
dell'arte nei secoli dalla
Preistoria al Medioevo
Il linguaggio visivo
Gli elementi della composizione
Paradigmi del percorso dell'arte
nei secoli dal '400 al '700
La composizione visiva
Lettura critica dell'opera d'arte
Paradigmi
del
percorso
dell'arte nei secoli dall' '800 ad
oggi
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
classe 1^
Classe 2^
Classe3^
I U. A. LE REGOLE PER
VIVERE INSIEME:
La società; Le culture; Le
differenze culturali; norme
sociali e norme giuridiche;
II U. A.: INSIEME NELLA
SCUOLA:
La mia classe;la mia scuola;il
diritto –dovere di imparare; il
fenomeno dell’abbandono della
scuola; l’articolo 3 della
Costituzione italiana;la
struttura della scuola italiana;le
regole della scuola;gli organi di
governo della scuola
III U. A. INSIEME NEL
COMUNE:
Il mio paese, la mia città, il
comune, gli organi del
Comune, circoscrizioni e
municipalità
IV U.A: INSIEME NELLE
COMUNITA’ PIÙ GRANDI:
LA Provincia,gli organi della
provincia,la città
metropolitana, la Regione, le
regioni a statuto speciale, le
regioni a statuto ordinario, gli
organi della regione, la
disciplina degli statuti regionali
I U. A. LE REGOLE PER VIVERE
INSIEME:
La società; Le culture; Le differenze
culturali; norme sociali e norme
giuridiche; il diritto; la Costituzione
II U.A: L’UNIONE EUROPEA: Le
origini dell’integrazione europea; La
CECA, l’Euratom e la CEE; il
mercato unico; le nascita dell’unione
europea, il trattato di Maastricht;
l’unione economica e monetaria; il
trattato di Nizza; l’Europa a 27; dalla
Costituzione europea al trattato di
Lisbona; le istituzioni dell’Unione
Europea,il Parlamento europeo; la
Commissione europea; la Corte di
giustizia, le norme comunitarie.
III U.A. CITTADINI DEL MONDO:
LE ORGANIZZAZIONI
INTERNAZIONALI:
La salvaguardia della pace nel
mondo; le attività dell’ONU; i
principali organismi dell’ONU; le
agenzie dell’ONU; le organizzazioni
non governative; Amnesty
International; Croce rossa, medici
senza frontiere e le altre
organizzazioni umanitarie.
IV U.A. I DITITTI UMANI
La dichiarazione universale dei diritti
I U. A. LE REGOLE PER
VIVERE INSIEME:
La società; Le culture; Le
differenze culturali; norme
sociali e norme giuridiche;
il diritto; la Costituzione
II U.A. STATO E
COSTITUZIONE
Stato, popolo e nazione; il
territorio e la sovranità;
forme di governo e forme
di Stato; la nascita della
repubblica italiana e la
costituzione, lo Statuto
albertino; il fascismo;
dall’assemblea costituente
alla costituzione;
Costituzione formale e
Costituzione materiale, il
diritto di voto, il diritto di
associarsi in partiti.
III IL PARLAMENTO E
LA FORMAZIONE
DELLE LEGGI
La struttura del Parlamento;
le elezioni delle camere; i
sistemi elettorali, i
parlamentari; Il
funzionamento delle
Camere, la gerarchia delle
dopo la riforma costituzionale,
l’autonomia legislativa, il
federalismo fiscale.
umani; il tribunale europeo dei diritti
umani,la carta dei diritti fondamentali
dell’Unione Europea; I diritti umani
nella costituzione italiana; Amnesty
International, la Corte penale
internazionale.
norme giuridiche,la
formazione delle leggi e dei
decreti legge; il processo di
revisione costituzionale e le
leggi costituzionali; le
revisioni costituzionali dal
1948 ad oggi; le altre
funzioni del parlamento; la
funzione di controllo; la
funzione di bilancio; il
Parlamento in seduta
comune, il referendum.
IV GLI ALTRI ORGANI
COSTITUZIONALI
Il Presidente della
Repubblica; l’elezione; i
requisiti per l’elezione,
durata della carica e
supplenza, poteri e
responsabilità del
Presidente della
Repubblica, il Governo, la
struttura del Governo, il
presidente del Consiglio,il
Consiglio dei ministri, i
ministri,altri componenti
del governo, la formazione
del governo il potere
normativo del governo, la
Magistratura,il diritto alla
giustizia, la giustizia
civile,la giustizia penale, la
giustizia amministrativa, la
Corte costituzionale.
RELIGIONE
classe 1^
Classe 2^
Classe3^
1
U.A.
LE
GRANDI 1 U.A. ALLA RICERCA DEL 1 U.A. UN PROGETTO
DOMANDE E LE RISPOSTE FONDATORE
D’AMORE
NEL TEMPO
1. Gesù
origine
del
1. L’amore di Dio
1. La storia
cristianesimo
2. Un Dio che crea
2. Le origini
2. Testimonianze storiche
3. Un progetto possibile
3. Lo spazio
3. Il profeta potente in opere e
4. Un uomo che si
4. Il tempo e il rito
parole
allontana
4. Uomo e Dio
5. I racconti del mondo
5. La legge del popolo:
6. Dalle storie ai libri
5. Uno sguardo sul mondo
il Decalogo
2 U.A. IL CRISTIANESIMO 2 U.A. PERCORSO D’AMORE
2 U.A. VERSO L’AMORE
E LE ALTRE FEDI
1. La comunità: il volto degli
1. Sappiamo e crediamo
amici
2. Fidarsi di qualcuno
2. La comunità dei cristiani
3. La fede nell’Islam
3. La comunità in cammino
4. La fede nell’induismo
4. I viaggi di Paolo
5. Il bene promesso dal
5. Le comunità crescono
Buddha
3 U.A. I SACRAMENTI
1. Segni, simboli e sacramenti
3 U.A. L’ALLEANZA DI
2. Il corpo e il sangue di Gesù
DIO CON UN POPOLO:
3. Il sacramento che fa la
UNA
STORIA
DI
Chiesa
SALVEZZA
4. Il Battesimo
1. Una promessa
5. La Confermazione
2. La fede come coraggio
6. La Riconciliazione
3. La fede come rischio
4 U.A. AGIRE NELLA STORIA
4. La
fede
come
1. La comunità cristiana
intelligenza
2. La missione
5. La storia d’Israele
3. L’incontro con il mondo
4 U.A. GESU’ IL MESSIA
4. Il tempo dei monaci
1. La storia del Messia
5. Il tempo di Francesco
2. La nascita di Gesù
5 U.A. INCONTRI CON LE
3. Gesù e lo Spirito di RELIGIONI
Dio
1. Il Concilio Ecumenico
4. Gesù, un maestro
Vaticano II
5. Gesù conosce Dio
2. Incontro con l’ebraismo
6. Gesù un uomo che
3. Incontro con l’islam
prega
4. Incontro con l’induismo
5 U.A. GESU’ SALVATORE
5. Incontro con il buddismo
1. Gesù, segni e miracoli
6. Gli incontri di Assisi
2. Gesù soffre e muore
3. Un
uomo
risorto
perché era Dio
4. I Vangeli
PIU’ GRANDE
1. La legge del cuore:
le Beatitudini
2. Gesù:
la
buona
novella
3. Persona e libertà
4. Amore
e
responsabilità
5. L’amore più grande
3 U.A. IO NEL MONDO
1. Il rispetto de genitori
2. L’amicizia
e
l’affettività
3. L’amore…
4. La pace, speranza
per il futuro
5. Povertà e diritti
4 U.A. LA CHIESA E IL
MONDO
1. Testimoniare la fede
nel mondo
2. Vivere la carità
3. La carità nel mondo
4. Il perdono
5 U.A. L’INTERIORITA’ E
LA BELLEZZA
1. La vita spirituale
2. La preghiera
3. La liturgia
4. Meditare
e
contemplare
5. L’arte cristiana
CORSO F A INDIRIZZO MUSICALE
‘’A SCUOLA INSIEME CON LA MUSICA’’
L’insegnamento dello strumento musicale costituisce integrazione interdisciplinare ed
arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale nel più ampio
quadro delle finalità della scuola secondaria di primo grado e del progetto complessivo di
formazione della persona.
L’istituto comprensivo ‘’Torraca’’ ritiene la musica un canale privilegiato di comunicazione ed
espressione, che può rappresentare un momento di aggregazione sociale e di integrazione delle diversità
(ragazzi con difficoltà di apprendimento, ragazzi di diverse provenienze geografiche, ragazzi residenti nel
centro storico e in periferia) come indispensabile completamento della formazione dello studente.
Attraverso l'insegnamento strumentale e la sua pratica nelle varie forme (dalla lezione
individuale alla musica di insieme) vengono sviluppate competenze non solo di tipo
cognitivo, ma anche affettivo e relazionale.
I ragazzi possono esprimere la loro personalità e svilupparla in tutte le sue dimensioni
nelle varie fasi dello studio dello strumento, dalla percezione del sé fisico (la postura, il
rapporto con lo spazio, i movimenti sullo strumento) alla comprensione di un nuovo
linguaggio codificato specifico (la notazione) alla crescita emotiva (il rapporto con la
“performance” pubblica) e sociale (la collaborazione nella realizzazione di brani di insieme)
per citare solo gli aspetti più evidenti. L'apprendimento di uno strumento musicale diventa
quindi un mezzo, prima che un fine, per lo sviluppo dell'individuo e delle sue potenzialità,
di intelligenza e socialità.
Finalità generali
Favorire l’attitudine all’espressione spontanea attraverso le ideazioni, le esperienze
individuali e collettive.
Favorire la socializzazione attraverso le esercitazioni di gruppo.
Sviluppare nell’alunno la conoscenza del linguaggio musicale rendendolo consapevole
delle proprie possibilità.
Favorire l’ascolto e la conoscenza del repertorio musicale di ogni epoca, stile o cultura.
Favorire la comunicazione e lo scambio tra esperienze diverse in atto nel territorio
Favorire la diffusione della cultura musicale e concorrere all'individuazione di attitudini
specifiche e talenti musicali
Obiettivi generali specifici
Favorire la capacità di ascolto e la comprensione dei fenomeni sonori e dei messaggi
musicali.
Favorire l’abilità nell’uso dello strumento, la maturazione del senso ritmico e
l’esperienza del canto.
Favorire la capacità di rielaborazione personale di materiali sonori.
Favorire la comprensione e l’uso dei linguaggi specifici.
Finalità educative
prestare attenzione e comprendere sia le comunicazioni date dall’insegnante sia quelle
dei compagni;
saper condurre discussioni o scambi di opinioni accettando altrui posizioni motivate;
operare individualmente con ordine e precisione nello svolgimento dei compiti
assegnati;
operare attivamente nei lavori di gruppo;
osservare, interpretare la realtà musicale che ci circonda e alcuni aspetti di quella del
passato;
conquistare un atteggiamento di rispetto e simpatia nei confronti di tutti i modi di
esprimersi con la musica;
contribuire alla conoscenza di sé dando ad ogni ragazzo la possibilità di scoprire ed
esplorare le proprie potenzialità musicali;
potenziare capacità logiche, tramite lo sviluppo del sapere individuare sinteticamente i
modi di organizzazione di una struttura musicale;
contribuire ad una buona socializzazione della classe facendo sperimentare vari modi
di lavorare insieme con la musica, con tutto ciò che comporta rispetto per i tempi e le
idee di tutti,autocontrollo per inserirsi nei ritmi del gruppo, condivisione della
soddisfazione di quanto realizzato;
coinvolgere attivamente in esperienze musicali di gruppo.
Metodi e strumenti
1 - Metodo induttivo, deduttivo ed imitativo
2 - Lavoro musicale di insieme.
3 - Laboratorio musicale.
4 - Notazione intuitiva e tradizionale, scrittura e lettura musicale.
5 - Pratiche vocali e strumentali.
Verifiche
1 - Dettato ritmico e melodico.
2 - Esercitazioni ritmiche con strumenti.
3 - Esercitazioni vocali.
Valutazione
Le prove accerteranno conoscenze, abilità e attitudini tenendo conto:
1 - Livello di partenza.
2 - Ritmo di apprendimento
4 - Impegno e partecipazione.
STRUMENTI
1) chitarra
2) pianoforte
3) violino
4) clarinetto
Strutturazione del corso
Il corso strumentale è realizzato in 2 rientri pomeridiani nella sede della scuola secondaria di primo grado
‘’Torraca’’ con lezioni di strumento musicale ( 2 ore) e solfeggio (1 ora)
Lezione individuale e ascolto partecipativo: una lezione durante la quale si svolge il
lavoro individuale; il singolo allievo segue anche la lezione di un compagno, realizzando
eventualmente anche brani in coppia o piccoli gruppi.
Lezione di lettura della musica : si svolge sui gruppi di allievi di ogni strumento divisi per
classe. Viene svolta dallo stesso insegnante di strumento e si realizza un programma di
educazione alla lettura della musica.
Musica di insieme e laboratorio orchestrale: le classi vengono accorpate in determinati
periodi dell'anno scolastico per realizzare brani di musica di insieme con gruppi di varia
grandezza fino al gruppo di tutti gli allievi dei corsi (laboratorio orchestrale).
La didattica strumentale tiene conto del fatto che si tratta in gran parte di
alfabetizzazione musicale (di allievi senza precedenti nozioni e/o esperienze) e sarà
realizzata tenendo conto delle finalità precipue della Scuola Secondaria, in altre parole
avendo sempre presente che il corso di strumento si inserisce in un più ampio
curriculum di studi il cui fine è la formazione dell’individuo attraverso lo sviluppo delle
proprie capacità.
Oltre alle normali lezioni di strumento e di lettura della musica grande rilevanza ha la
realizzazione di brani di musica di insieme, che vanno dal singolo al piccolo gruppo, fino al
grande gruppo con tutti gli allievi delle classi (l'orchestra). La musica d’insieme diviene
fulcro del corso stesso, sia come stimolo primario all’apprendimento strumentale, sia come
mezzo fondamentale di socializzazione e di maturazione nel metodo di lavoro, sia come
momento di incontro con il territorio, grazie alle esibizioni pubbliche, spesso con funzioni di
utilità sociale e di incontro generazionale.
Nell'ambito della musica d’insieme verranno realizzati alcuni appuntamenti pubblici, nel
periodo pre-natalizio, nel periodo della continuità e dell’orientamento, all’inizio e alla fine dell'anno scolastico
con esibizioni all'interno della scuola o presso altre strutture presenti nella città. Vengono programmate in
itinere ulteriori attività quali partecipazioni a manifestazioni a carattere culturale.
VERIFICA
Ricaduta: valutare l’innalzamento dell’interesse e delle competenze dei singoli e il
vantaggio culturale e sociale per la scuola e il territorio.
Integrazione: fiducia del singolo nelle sue possibilità, capacità di stare e lavorare con
gli altri per realizzare un obiettivo comune.
Integrazione con il POF
Integrazione del corso musicale con il progetto qualità della scuola
Organizzazione: orari, spazi, attrezzature
Metodologia: efficacia e coinvolgimento degli allievi
Partecipazione e comunicazione: coinvolgimento delle famiglie, delle associazioni
musicali presenti nel territorio, delle Istituzioni.
TRAGUARDI DI COMPETENZA PER I TRE ORDINI DI SCUOLA
ITALIANO
INDICATORI
SCUOLA
SCUOLA
DELL’INFANZIA PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA
Ascoltare e parlare
Interagisce con gli
altri nelle discussioni,
comprende racconti,
comunica esperienze,
emozioni ed eventi.
L’alunno presta attenzione e ascolto
in ogni situazione comunicativa e sa
relazionare oralmente sulle proprie
esperienze e su argomenti di studio
usando un lessico accurato e registri
adeguati al contesto .
Leggere
Legge le immagini
anche in sequenza.
Scrivere
Formula ipotesi sulla
lingua
scritta
e
sperimenta le prime
forme
di
comunicazione
attraverso la scrittura.
Utilizza il linguaggio
in maniera creativa.
Riflettere sulla
lingua
Ascolta, comprende
e comunica messaggi
diversi
legati
all’esperienza
personale
e
ai
rapporti
interpersonali.
Elabora
una
comprensione totale
del testo. Legge e
comprende le varie
forme testuali e gli
scopi comunicativi.
Produce testi
diverso genere.
di
Riconosce
le
strutture linguistiche,
le funzioni e ne fa un
uso corretto.
Sa leggere e comprendere le diverse
forme
testuali
individuandone
elementi fondamentali e tecniche
narrative e poetiche usate, considera
la lingua come sistema flessibile, in
continua evoluzione nel tempo e
nello spazio.
Sa produrre testi coerenti sul piano
del contenuto, coesi sul piano formale
e corretti sul piano orto-morfosintattico, nel rispetto di uno stile
personale.
Riconosce e usa in modo appropriato
le strutture linguistiche e i termini
specialistici in base ai campi di
discorso; è capace di utilizzare le
conoscenze metalinguistiche per
migliorare la comunicazione orale e
scritta
STORIA
INDICATORI
SCUOLA
DELL’INFANZIA
Uso dei documenti
Non c'è uso tecnico
delle fonti perché
l'intera esperienza di
cui il bambino è
portatore costituisce la
base dalla quale si
parte
per
la
costruzione
delle
categorie temporali nel
campo d'esperienza La
conoscenza
del
mondo.
Organizzazione delle
informazioni
Sa riconoscere il ritmo
della quotidianità, il
senso della ciclicità, la
sequenza temporale, le
relazioni di causa –
effetto.
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA
Usa fonti diverse per
ricavare informazioni e
linee cronologiche e
grafici temporali per
collocare nel tempo fatti
e avvenimenti.
Individua,
conosce
e
analizza
eventi
e
trasformazioni
storiche
nazionali,
europee
e
mondiali utilizzando fonti
varie e di cui riferisce con
un lessico appropriato.
Organizza le conoscenze
in schemi di sintesi e
colloca le civiltà studiate
all’interno di un contesto
temporale e spaziale.
Comprende le correlazioni
causa-effetto, individua e
analizza il rapporto
esistente tra condizioni
ambientali e geografiche e
lo sviluppo politico, socioeconomico, culturale e
religioso delle civiltà.
Confronta e valuta
criticamente vari
ordinamenti politici,
espressioni proprie delle
epoche storiche
considerate, cogliendo la
diversità dei punti di vista.
Riconosce l’evoluzione nel
tempo di alcuni
fondamentali problemi
umani comprendendo che
le origini sono radicate nel
passato.
Espone le conoscenze
storiche acquisite operando
collegamenti e
argomentando le proprie
riflessioni.
Strumenti concettuali e
conoscenze
Il lavoro si esercita in
modo
trasversale
ai
campi d'esperienza ed
alle discipline.
Usa la cronologia storica
secondo
la
periodizzazione
occidentale e conosce
altri sistemi cronologici
e mette in rilievo le
relazioni fra gli elementi
caratterizzanti le civiltà
studiate.
Produzione
Formula riflessioni e
considerazioni relative al
futuro immediato e
prossimo.
Elabora in forma di
racconto- orale e scrittogli argomenti studiati.
Il lavoro si esercita in
questi segmenti di
istruzione in modo
trasversale ai campi
d'esperienza ed alle
discipline.
Il lavoro si esercita in
questi segmenti di
istruzione in modo
trasversale ai campi
d'esperienza ed alle
discipline.
Comprensione dei
fondamenti e delle
istituzioni della vita
sociale, civile e
politica
Comprende la necessità
ed il valore delle regole
rispetto alla convivenza
civile; E‟ in grado di
accogliere e rispettare
l'altro nelle varie
situazioni e comprende
che la pluralità dei
soggetti è una ricchezza
per tutti.
GEOGRAFIA
INDICATORI
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA
Orientamento
Sa riconoscere le relazioni
topologiche di base a
partire
dall’esperienza
corporea in riferimento a se
stesso e all’ambiente che lo
circonda.
Si orienta nello spazio
circostante e sulle carte
geografiche,
utilizzando
riferimenti topologici, punti
cardinali e coordinate
geografiche.
Si orienta nello spazio e
sulle carte di diversa scala
in base ai punti cardinali e
alle
coordinate
geografiche; sa orientare
una carta geografica a
grande
scala
facendo
ricorso
a
punti
di
riferimento fissi.
Linguaggio della
geograficità
Riconosce
naturali
esterno.
Paesaggio
A partire dall’esperienza
diretta e da immagini
denomina correttamente i
riferimenti spaziali.
Utilizza il linguaggio della
geo-graficità
per
interpretare
carte
geografiche e per realizzare
semplici
schizzi
cartografici
e
carte
tematiche.
Si rende conto che lo
spazio geografico è un
sistema
territoriale
costituito da elementi fisici
e antropici legati da
rapporto di connessione e
interdipendenza.
Utilizza opportunamente
carte
geografiche,
fotografie, grafici, dati
statistici,
sistemi
informativi geografici per
comunicare efficacemente
in formazioni spaziali.
Riconosce nei
paesaggi
italiani, europei e mondiali
gli elementi significativi e
le emergenze storiche,
artistiche, come patrimonio
naturale
e culturale da
tutelare e valorizzare.
Regione e sistema
territoriale
Elabora graficamente le
immagini più semplici del
territorio.
Elabora e riflette su testi e
informazioni geografiche
da una pluralità di fonti
(cartografiche, satellitari,
fotografiche,
artisticoletterarie).
Osserva, legge e analizza
sistemi territoriali vicini e
lontani nello spazio e nel
tempo e valuta gli effetti di
azioni
dell’uomo
sui
sistemi territoriali alle
diverse scale geografiche
gli elementi
dell’ambiente
MATEMATICA
INDICATOR SCUOLA
I
INFANZIA
Il numero
Sa quantificare e
classificare
SCUOLA PRIMARIA
1. Legge e scrive numeri
naturali
e
decimali
consolidando
la
consapevolezza del valore
posizionale delle cifre.
2. Confronta e ordina numeri
decimali e opera con essi.
3. Confronta ed ordina le
frazioni ed opera con esse.
4. Utilizza con sicurezza le
quattro
operazioni
e
applica le loro proprietà
nelle strategie di calcolo.
5. Valuta il risultato di una
operazione.
6. Opera con le percentuali in
SCUOLA SECONDARIA
7. Riconosce i vari insiemi numerici
con le loro proprietà formali e opera
con essi.
8. Effettua calcoli approssimati.
9. Risolve
problemi
e
calcola
espressioni tra numeri reali relativi
mediante l’uso delle quattro
operazioni e delle potenze.
10. Conosce le basi del calcolo letterale
e sa fare operazioni con monomi e
polinomi.
11. Calcola espressioni algebriche.
12. Risolve equazioni intere di primo
grado ad un’incognita.
13. Esplora situazioni modellizzabili
con semplici equazioni utilizzando
situazioni concrete.
le
le
Sa muoversi nello
spazio
con
consapevolezza
topologica
1. Riconosce, denomina e
confronta
le
figure
geometriche
piane
utilizzandone gli elementi
significativi.
2. Determina perimetri e
aree di figure geometriche
conosciute.
3. Sa effettuare ed esprimere
misure utilizzando multipli
e
sottomultipli
delle
relative unità di misura
principali.
Le relazioni, i
dati
e
le
previsioni
Sa
costituire
insiemi seguendo le
indicazioni
1. Sa confrontare, classificare
e rappresentare oggetti e
figure utilizzando tabelle e
diagrammi di vario tipo.
2. Rappresenta relazioni, dati
e problemi con tabelle e
grafici.
3. Effettua previsioni intuitive
sulla
probabilità
di
realizzazione degli eventi.
Lo spazio,
figure
e
misure
I problemi
1. Analizza
situazioni
problematiche
ed
individua le informazioni
necessarie per raggiungere
un obiettivo; organizza un
percorso di soluzione e lo
realizza.
2. Utilizza varie strategie
risolutive.
3. Individua il procedimento
e la soluzione di problemi
operando
anche
con
grandezze, unità di misura
e figure .
equazioni in casi semplici.
14. Usa in modo ragionato la
calcolatrice.
4. Calcola lunghezze di circonferenze e
aree di cerchi.
5. Rappresenta figure tridimensionali
in vario modo tramite disegni sul
piano.
6. Risolve problemi sul calcolo di
superfici e di volumi di figure piane
e solide.
7. Risolve problemi usando proprietà
geometriche delle figure.
8. Rappresenta sul piano cartesiano
figure
geometriche,
relazioni
direttamente ed inversamente
proporzionali
4. Esegue le principali operazioni sugli
insiemi(unione,
intersezione,
differenza).
5. Costruisce, interpreta e trasforma
formule che contengono lettere per
esprimere in forma generale
relazioni e proprietà.
6. Usa il piano cartesiano per
rappresentare relazioni e funzioni.
7. Conosce in particolare le funzioni
del tipo y=ax e y=a/x, sa costruirne
il grafico e le collega al concetto di
proporzionalità.
8. Costruisce
istogrammi
ed
aerogrammi e sa leggerli.
9. Ricava informazioni da raccolte di
dati e grafici di varie fonti.
10. Calcola frequenze relative e
percentuali e conosce il significato
di tali parametri.
11. Utilizza frequenze relative e
percentuali per fare confronti tra
raccolte e dati.
12. Riconosce eventi complementari,
eventi
incompatibili,
eventi
condizionati ed indipendenti.
4. Riconosce e risolve problemi di
vario genere analizzando la
situazione e traducendola in termini
matematici, spiegando anche in
forma scritta il procedimento
seguito, mantenendo il controllo sia
sul processo risolutivo, sia sui
risultati.
5. Valuta criticamente le diverse
strategie risolutive di un problema.
SCIENZE E TECNOLOGIA
INDICATOR
I
SCUOLA
INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
I fenomeni
1. Osserva
i
fenomeni
naturali e i
relativi
cambiamenti e
sa descriverli.
Il corpo umano
8. Osserva
il
proprio corpo e
i
relativi
cambiamenti e
sa descriverli.
L’universo e il
sistema solare
13. Mostra
curiosità verso
la
realtà
circostante
e
chiede
spiegazioni.
SCUOLA SECONDARIA
2. Analizza e descrive i
fenomeni
osservati
individuandone
gli
elementi e le relazioni più
significative e propone
modelli interpretativi.
3. Analizza le proprietà di un
materiale.
4. Manipola materiali diversi
per costruire oggetti.
5. Realizza modelli realistici
e
scientificamente
corretti di un fenomeno
osservato.
9. Conosce la struttura del
corpo umano: apparati,
organi e loro funzioni.
10. Conosce
e
assume
comportamenti adeguati
e stili di vita salutistici.
11. Legge
e
costruisce
rappresentazioni
schematiche.
14. Conosce le ipotesi sulle
origini dell’Universo.
15. Conosce e descrive i
pianeti, le stelle e i
satelliti del Sistema Solare
e i loro movimenti.
6. Esplora e sperimenta lo
svolgersi dei più comuni
fenomeni e descrive la realtà
che lo circonda con linguaggio
specifico.
7. Sviluppa
semplici
schematizzazioni
e
modellizzazioni di fatti e
fenomeni
ricorrendo
a
semplici formalizzazioni.
12. Riconosce
nel
proprio
organismo
strutture
e
funzionamenti
a
livelli
macroscopici e microscopici, è
consapevole
delle
sue
potenzialità e dei suoi limiti.
16. Ha
una
visione
della
complessità del sistema dei
viventi e della sua evoluzione
nel tempo, riconosce nelle loro
diversità
i
bisogni
fondamentali di animali e
piante.
17. E’ consapevole del ruolo della
comunità umana sulla Terra,
del carattere finito delle
risorse e adotta modi di vita
ecologica.
INGLESE
INDICATORI
Ricezione orale (ascolto)
SCUOLA PRIMARIA
Comprende brevi messaggi relativi
ad ambiti familiari
Ricezione scritta (lettura)
Comprende brevi messaggi relativi
ad ambiti familiari
Interazione orale
Descrive oralmente in modo semplice
aspetti del proprio vissuto e del
proprio ambiente, esprime bisogni
immediati. Interagisce nel gioco,
comunica in modo comprensibile,
anche con espressioni e frasi
memorizzate, in scambi di
SCUOLA SECONDARIA
Comprende messaggi chiari su
argomenti che riguardano la scuola e
il tempo libero.
Comprende i punti essenziali di
messaggi in lingua standard su
argomenti che riguardano la scuola e
il tempo libero.
In discorsi di tipo familiare, discorre
con uno o più interlocutori su
argomenti noti e avvenimenti
presenti, passati e futuri.
informazione semplici e di routine.
Descrive per iscritto, in modo
semplice, aspetti del proprio vissuto e
del proprio ambiente, esprime bisogni
immediati.
Individua alcuni elementi culturali e
coglie rapporti tra forme linguistiche
e usi della lingua straniera.
Produzione scritta
Civiltà
Racconta per iscritto avvenimenti ed
esperienze personali e familiari;
espone semplici opinioni.
Conosce gli aspetti storici, sociali e
geografici del popolo britannico e
americano.
FRANCESE
INDICATORI
SCUOLA SECONDARIA
Ricezione orale (ascolto)
Comprende in modo globale messaggi orali di interesse
personale o relativi alla vita quotidiana, espressi con
chiarezza.
Legge e comprende in modo globale testi scritti su
argomenti noti, anche inferendo dal contesto il significato
di nuovi vocaboli.
Produce in modo generalmente corretto frasi ed
espressioni usando lessico e funzioni pertinenti.
Produce brevi testi attinenti alle esperienze personali,
usando lessico, strutture e funzioni adeguate.
Individua e confronta abitudini e stili di vita nelle diverse
culture.
Ricezione scritta (lettura)
Produzione e interazione orale
Produzione scritta
Civiltà
MUSICA
INDICATORI
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA
Ascolto e
interpretazione
L’alunno esplora, discrimina
ed elabora eventi sonori. in
riferimento alla loro fonte.
Adotta prime strategie per
l’ascolto e l’apprezzamento di
vari brani musicali
L’alunno analizza caratteristiche e forme di opere
musicali di vario genere e stili. Distingue i
caratteri significativi di un brano. Individua i
rapporti con la musica e altri linguaggi.
Produzione musicale
Articola
combinazioni
ritmiche e melodiche
Pratica vocale
Esegue da solo e in gruppo
semplici brani vocali
Pratica strumentale
Esegue da solo e in gruppo
semplici brani strumentali
utilizzando strumenti didattici
e autocostruiti
L’alunno elabora semplici brani musicali
avvalendosi della voce, degli strumenti e di
tecnologie multimediali
L’alunno esegue individualmente e in coro brani
ad una o più voci controllando l’emissione e
l’intonazione.
L’alunno esegue composizioni strumentali di
epoche, stili e tradizioni differenti, sia
individualmente che in gruppo, utilizzando la
notazione tradizionale
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
INDICATORI
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA
L’alunno acquisisce
consapevolezza di sè
attraverso la percezione del
proprio corpo e la
padronanza degli schemi
motori e posturali nel
continuo adattamento alle
variabili spaziali e temporali
contingenti.
Utilizza
il
linguaggio
corporeo e motorio per
comunicare ed esprimere i
propri stati d’animo, anche
attraverso
la
drammatizzazione
e
l’esperienze
ritmico
musicale
L’alunno sa utilizzare gli aspetti della corporeità,
delle sue funzioni e del consolidamento e dello
sviluppo delle abilità motorie e sportive.
Il gioco, lo sport, le
regole e il fair play
Comprende,
all’interno
delle varie occasioni di
gioco e di sport, il valore
delle regole e l’importanza
di rispettarle.
Sperimenta i corretti valori dello sport (fair play) e
la rinuncia a qualunque forma di violenza attraverso
il riconoscimento e l’esercizio di tali valori in
contesti diversificati.
Sicurezza e
prevenzione, salute e
benessere.
Riconosce alcune essenziali
principi relativi al proprio
benessere psico – fisico
legati alla cura del proprio
corpo e ha un corretto
regime alimentare.
Possiede conoscenze e competenze relative
all’educazione alla salute, alla prevenzione e alla
promozione di corretti stili di vita.
Il corpo e la sua
relazione con lo
spazio e il tempo.
Il linguaggio del
corpo come modalità
comunicativo espressiva
Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del
linguaggio motorio per entrare in relazione con gli
altri.
ARTE E IMMAGINE
INDICATORI
Esprimersi e
comunicare
Osservare e leggere le
immagini
SCUOLA PRIMARIA
L’alunno utilizza le conoscenze
e le abilità relative al linguaggio
visuale per produrre e
rielaborare in modo creativo
varie tipologie di testi visivi.
L’alunno utilizza la capacità di
osservare, descrivere e leggere
immagini, individuando gli
elementi grammaticali di base
del linguaggio visuale.
SCUOLA
SECONDARIA
L’alunno realizza elaborati personali e creativi
applicando le conoscenze e le regole del
linguaggio visivo, scegliendo in modo
funzionale tecniche e materiali.
Padroneggia gli elementi della grammatica del
linguaggio visuale, legge e comprende i
significati di immagini statiche e in
movimento.
Comprendere ed
apprezzare le opere
d’arte.
Individua i principali aspetti
formali dell’opera d’arte.
Conosce i principali beni
artistici-culturali presenti nel
proprio territorio e manifesta
sensibilità e rispetto per la loro
salvaguardia.
Legge le opere più significative prodotte
nell’arte, sapendole collocare nei rispettivi
contesti storici, culturali ed ambientali.
Riconosce gli elementi principali del
patrimonio culturale, artistico e ambientale
del proprio territorio.
RELIGIONE
INDICATORI
Dio e l’uomo
La Bibbia e le altre
fonti
Il linguaggio religioso
SCUOLA
DELL’INFANZIA
SCUOLA
PRIMARIA
Osservare con curiosità il
mondo riconosciuto dai
cristiani come dono di
Dio creatore
Conoscere Gesù di
Nazareth, crocifisso e
risorto e come tale
testimoniato dai cristiani
Ascoltare
semplici
racconti biblici e narrarne
i contenuti
Ascoltare, leggere e
saper riferire circa alcune
pagine bibliche
fondamentali e gli
episodi chiave dei
racconti evangelici e
degli atti degli Apostoli
Riconoscere
alcuni
linguaggi simbolici e
figurativi
caratteristici
delle tradizioni e della
vita dei cristiani
Riconoscere i
segni
cristiani del Natale e
della
Pasqua
nell’ambiente,
nelle
celebrazioni e nella pietà
della tradizione popolare
SCUOLA
SECONDARIA
L’alunno sa interrogarsi
sul trascendente, porsi
domande di senso e
cogliere l’intreccio tra
dimensione religiosa e
culturale
Individua, a partire dalla
Bibbia, i dati oggettivi
della Storia della
Salvezza e
dell’insegnamento di
Gesù
Riconosce i linguaggi
espressivi della fede,
imparando ad apprezzarli
dal punto di vista
artistico, culturale e
spirituale
I valori etici e religiosi
Sviluppare sentimenti di
responsabilità
nei
confronti della realtà,
abitandola con fiducia e
speranza
Riconoscere
che
la
morale cristiana si fonda
sull’amore di DIO, sulla
giustizia e la carità
Coglie le implicazioni
etiche della Fede cristiana
e le rende oggetto di
riflessione in vista di
scelte di vita progettuali e
responsabili
AZIONI PER LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE SCOLASTICA
Premessa
Una delle finalità in cui la nostra Scuola sta investendo da anni le proprie risorse e con risultati soddisfacenti è creare
nella scuola condizioni di benessere psico - fisico - intellettuale volte a prevenire il fenomeno della dispersione
scolastica.
A tale fine è orientata tutta l’azione progettuale del Piano dell’Offerta Formativa e la costituzione del Centro Sportivo
Scolastico che, pur nella diversificazione delle iniziative, mira, in maniera integrata, a ridurre insuccessi, ripetenze ed
abbandoni, innalzando il livello d’istruzione e rimotivando gli alunni a rischio drop out.
Il progetto prevede interventi curricolari ed iniziative integrative extracurriculari intese come azioni fortemente saldate e
collegate all’attività didattica ordinaria.
Si avvale, pertanto, dell’apporto sinergico di tutte le competenze professionali presenti nella scuola ed in
particolare dei gruppi di lavoro per la Continuità, l’Orientamento, l’attività sportiva, l’Integrazione degli
alunni portatori di handicap e/o svantaggiati, l’Integrazione degli alunni stranieri, l’Educazione alla salute.
Azioni progettuali
1 - Progetto Diritto allo Studio:
2- Progetto Aree a Rischio
3 -Progetti di recupero disciplinare
Per quanto riguarda il recupero, oltre agli interventi ordinari che ciascun docente attua nell’ambito del proprio orario
curricolare, particolare valenza assumono le attività extracurriculari di recupero delle abilità trasversali e di italiano e
matematica.
4 - Laboratori extracurricolari
Importanza non minore, ai fini della prevenzione della dispersione, rivestono, oltre alle attività sportive pomeridiane, i
laboratori extracurriculari. Vengono indirizzati gli alunni con attitudini ed interessi spiccati, ma anche quelli più
problematici i quali, in tali attività, possono sperimentare una più ampia libertà di movimento, un rapporto meno rigido
con gli insegnanti, una maggiore possibilità di integrazione con i compagni.
L’importanza delle attività pratico manuali e creative inserite nei nostri laboratori va sottolineata non solo ai fini della
socializzazione, ma per i riflessi sui processi cognitivi: la manipolazione di materiali e la padronanza e l’uso delle
tecniche operative sono in stretta relazione con lo sviluppo dei processi di astrazione e di riutilizzo delle conoscenze
apprese.
INSERIMENTO degli ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L'inserimento degli alunni disabili nelle classi della nostra scuola, è finalizzato alla loro piena integrazione. Offrendo a
tali alunni opportunità formative, la scuola si propone l'obiettivo di consentire a ciascuno lo sviluppo delle proprie
potenzialità attraverso percorsi individualizzati e personalizzati. Il MIUR nel 2009 ha emanato le “ Linee guida sulla
integrazione scolastica degli alunni con disabilità “ con cui ha inteso migliorare il processo di integrazione nelle scuole
di ogni ordine e grado.
L'integrazione degli alunni disabili impegna docenti, alunni e genitori nel difficile percorso di accettazione della
diversità e rappresenta un importante momento di crescita personale e umana per ogni componente della comunità
scolastica.
Il raggiungimento di tali obbiettivi richiede il coinvolgimento di tutto il corpo docente favorendo così sia la crescita dei
singoli soggetti sia quella dell'istituzione nel suo complesso.
Per ciascun alunno disabile la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale,
predispone un apposito "Piano Educativo Individualizzato" (PEI).
Sono componenti indispensabili nella stesura e nella definizione del PEI:
a. i dati conoscitivi raccolti attraverso l'osservazione iniziale, i colloqui con i genitori, con i medici o gli esperti che
operano sull'alunno, la lettura della documentazione esistente, ecc.
b. la diagnosi funzionale che deve essere fornita dall'ASM;
c. l'analisi delle risorse della scuola e del territorio
d. la programmazione individualizzata, che comprende la scelta degli obiettivi, delle metodologie, delle strategie che
si vogliono adottare per valorizzare le risorse dell'alunno.
I criteri per la valutazione scolastica sono regolati dall'art. 16 della legge n. 104/92 così come modificato dalla legge 21
maggio 1998, n.162 che così recita "1. Nella valutazione degli alunni disabili da parte degli insegnanti è indicato, sulla
base del piano educativo individualizzato, per quali discipline siano stati adottati particolari criteri didattici, quali
attività integrative e di sostegno siano state svolte, anche in sostituzione parziale dei contenuti programmatici di alcune
discipline. 2. Nella scuola dell'obbligo sono predisposte, sulla base degli elementi conoscitivi di cui al comma 1, prove
d'esame corrispondenti agli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell'allievo in rapporto alle sue
potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali".
L'integrazione dei singoli alunni viene favorita dalla presenza degli insegnanti di sostegno presenti nell'istituto.
Periodicamente, almeno due volte all'anno, il docente coordinatore della classe, il docente di sostegno e il dirigente
scolastico incontrano il referente dell'ASM. con lo scopo di migliorare l'efficacia dell'intervento di
inserimento/integrazione e di verificare la piena attuazione degli Accordi Provinciali di Programma, in applicazione
della legge n. 104/92.
Il passaggio degli alunni disabili da un ordine di scuola all'altro, viene curato con particolare attenzione per garantire
interventi efficaci e mirati allo sviluppo delle loro potenzialità.
SEGNALAZIONE ALUNNO/A IN DIFFICOLTA’
SCUOLA
____________________________________________________________________
CLASSE
______________________________________________________________________
INSEGNANTI
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
ALUNNO/A
______________________________________
MOTIVO DELLA SEGNALAZIONE
vengono descritti in breve i comportamenti dell’alunno/a che hanno portato alla segnalazione
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
______________________________________
1. AREA DELL’AUTONOMIA
1.
Igiene personale
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
__________
2.
Alimentazione
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
_____
3.
Abbigliamento
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
____________
1.4. Orientamento
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
_____
2. AREA RELAZIONALE
1.
Rapporti interpersonali con i compagni
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
____________________________________________________
2.
Rapporti interpersonali con gli insegnanti
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________
3.
Comportamenti atipici
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________
3. AREA PSICOMOTORIA
1.
Coordinazione dinamica generale
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
____________
2.
Schema corporeo
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
____________
3.
Coordinazione oculo-manuale
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
____________
4.
Lateralità
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________
4. AREA COGNITIVA
1.
Competenze grafico-pittoriche
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
__________________________________________________________________
2.
Competenze linguistiche
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
_____________________________________________
3.
Scrittura
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
____________________________________________________
4.
Competenze senso-percettive
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
5.
Competenze logico-matematiche
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________
Data ________________________________
Insegnanti
Dirigente Scolastico
RICHIESTA DI VALUTAZIONE PER ALUNNO CON SOSPETTO
DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO
SCUOLA
____________________________________________________________________
CLASSE
______________________________________________________________________
INSEGNANTI
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________
ALUNNO/A
_____________________________________________________
MOTIVI DELLA SEGNALAZIONE
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
__________________
Strumenti utilizzati (verifiche, test oggettivi, prove di vario genere )
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_______________________________________
RISULTATI OTTENUTI
LETTURA:
Velocità
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
____________________________________________________________
Correttezza
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
____________________________________________________________
Comprensione
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
____________________________________________________________
SCRITTURA:
Tipologia di errori
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
______________________________________________
Grafia
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
____________________________________________________________
MATEMATICA:
Abilità di Calcolo
_________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________
____________________________________________________________
Essendo evidente una chiara discrepanza tra apprendimento generale e abilità strumentali di base e
dopo aver acquisito il consenso scritto degli esercenti la patria potestà, che si allega al presente
documento, si richiede la valutazione clinica per sospetto disturbo specifico dell’apprendimento.
Data _________________________________
Firme dei docenti
Il Dirigente Scolastico
ATTO DI CONSENSO DEI GENITORI PER LA RICHIESTA DI VALUTAZIONE DEL PROPRIO
FIGLIO PRESSO L’AZIENDA OSPEDALIERA ASM PER SOSPETTO
DISTURBO SPECIFICO DI APPRENDIMENTO
I sottoscritti _______________________________________________________________
Genitori del minore ________________________________________________________
Nato a ___________________________il________________________________
Residente a_____________________________Via ______________________________________
Tel ___________________________________
Frequentante la Scuola _____________________________________________________________
Classe ____________________
a seguito delle informazioni ricevute dagli insegnanti rispetto alle difficoltà nelle abilità strumentali di base
(lettura, scrittura e calcolo) del proprio figlio accanto a buone competenze generali,acconsentono, affinché per
il minore venga richiesta ai servizi sanitari una valutazione diagnostica riguardante gli eventuali disturbi
specifici di apprendimento.
Data
Firma dei genitori
_______________________________
__________________________________________
__________________________________________
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto Comprensivo ex S.M. “F. Torraca”
Via A. Moro n. 6 – 75100 Matera - tel. e fax 0835-333201
Cod. Fisc. 93051580772 - Cod. Mecc. MTIC82500P
[email protected]
[email protected]
http://www.comprensivotorracamatera.gov.it/
SCUOLA PRIMARIA “MARCONI”
Piano Didattico Personalizzato per alunni con DSA
Anno Scolastico…………………
1. DATI RELATIVI ALL’ALUNNO
Cognome:………………………………………………………………………………………
Nome……………………………………………………………………………………………
Data e luogo di nascita………………………………………………………………………….
Residente a :………………………… in Via ……………………………..n………………
Provincia………………………………………………………………………………………
Telefoni di riferimento: abitazione………………………. Cellulare…………………………
e-mail: …………………………………………………………………………………
Frequentante l’Istituto Comprensivo: ………………………………………………………
Plesso ………………………………………………………
Classe: …………………………
Sezione: ………………………..
2. DATI DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA ALLA SCUOLA (o diagnosi)
Segnalazione diagnostica alla scuola redatta
da:………………………………………………………………………………………………
(Azienda Sanitaria o privato)
il: ………………….……………….….. a: ……………………………………………………
(data)
(città)
da dott./dott.ssa:
……………………………………………………………………………………………………
(nome del medico)
In qualità di ……………………………………………………………………………………………………
(neuropsichiatria o psicologo)
3. TIPOLOGIA DEL DISTURBO (dalla diagnosi o dalla segnalazione specialistica)
□ Dislessia
□ Disgrafia
□ Disortografia
□ Discalculia
□ Disturbo della compitazione
4. INTERVENTI EXTRASCOLASTICI EDUCATIVO-RIABILITATIVI
□ Logopedia
□ Altri interventi riabilitativi in orario extrascolastico
______________________________________________________________________
Operatore di riferimento:
______________________________________________________________________
Tempi:
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
____________________________________________________
Modalità:
_______________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________
____________________________________________________
5. CURRICULUM SCOLASTICO
Anno scolastico
Classe frequentata
Scuola
Esito
Annotazioni:
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
6. OSSERVAZIONE DELLE ABILITA’ STRUMENTALI
Lettura:
□ stentata
□ lenta
□ con inversioni di sillabe
□ con sostituzioni
□ con omissioni di grafemi e di sillabe
□ scarsa comprensione durante lettura ad alta voce sia in autonomia che durante
l’ascolto
□ scarsa discriminazione di grafemi che corrispondono a fonemi sordi e fonemi sonori (b-p, mn,etc.)
□ scarsa discriminazione di grafemi che differiscono per piccole particolarità (c-e, m-n, h, n, ecc...)
□__________________________________________________________________
□___________________________________________________________________
Scrittura
□ lenta
□ difficoltà ortografiche:
1. errori fonologici (omissioni, sostituzioni, omissioni/aggiunte, inversioni)
2. errori non fonologici
3. errori fonetici (doppie, accenti)
□ difficoltà a comporre testi
□ difficoltà nel seguire la dettatura
□ difficoltà nella copia (lavagna/testo…)
□ difficoltà grammaticali e sintattiche
□ problemi di lentezza nello scrivere
□ problemi di realizzazione del tratto grafico
□ problemi di regolarità del tratto grafico
□___________________________________
□___________________________________
Calcolo
□ Difficoltà nel ragionamento logico
□ Errori di processamento numerico (difficoltà nel leggere e scrivere i numeri, difficoltà negli aspetti
cardinali e ordinali dei numeri, corrispondenza tra numero naturale e quantità)
□ Difficoltà di uso degli algoritmi di base del calcolo (scritto e a mente)
□ Scarsa conoscenza con carente memorizzazione delle tabelline
□___________________________________________________________________
□____________________________________________________________________
Proprietà linguistica
□ Difficoltà nell’esposizione orale e nel riassumere testi e argomenti
□ Confusione nel ricordare nomi e date
□ Difficoltà nell’organizzare un discorso
□_______________________________________________________________
□_______________________________________________________________
7. CARATTERISTICHE DEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO
□ Lentezza ed errori nella lettura cui può conseguire difficoltà nella comprensione del testo.
□ Difficoltà nei processi di automatizzazione della letto-scrittura che rende difficile o impossibile
eseguire contemporaneamente due procedimenti (ascoltare e scrivere, ascoltare e seguire un
testo).
□ Difficoltà nel ricordare le categorizzazioni, i nomi dei tempi verbali, delle strutture grammaticali
italiane e straniere e i nomi dei complementi.
□ Difficoltà nel memorizzare tabelline, formule, sequenze, procedure, forme grammaticali.
□ Difficoltà nel recuperare rapidamente nella memoria nozioni già acquisite e comprese, cui
consegue difficoltà e lentezza nell’esposizione durante le interrogazioni.
□ Difficoltà nell’espressione attraverso l’uso della lingua scritta: disortografia e/o disgrafia.
□ Facile stancabilità e lunghezza dei tempi di recupero.
□ Difficoltà nella lettura e nella scrittura della lingua straniera.
□___________________________________________________________________
□____________________________________________________________________
□_____________________________________________________________________
8. CONSAPEVOLEZZA del diverso metodo di apprendimento
Da parte dei genitori:
□ acquisita
□ da rafforzare
□ da sviluppare
Da parte dell’alunno/a:
□ acquisita
□ acquisita e condivisa con tutta la classe
□ da rafforzare
□ da sviluppare
Autostima dell’alunno/a
□ Nulla
□ Scarsa
□ Sufficiente
□ Buona
□ Ipervalutazione
9. CONTRATTO FORMATIVO
STRATEGIE e METODOLOGICHE DIDATTICHE
Gli insegnanti guideranno e sosterranno l’alunno/a affinché:
1. prenda consapevolezza graduale delle proprie modalità di apprendimento;
2. ricerchi in modo sempre più autonomo strategie personali per compensare le specifiche
difficoltà;
3. accetti in modo sereno e consapevole le proprie specificità e faccia emergere soprattutto gli
aspetti positivi delle proprie potenzialità.
Inoltre, opereranno affinché l’ alunno/a sia messo/a in condizione di seguire la stessa
programmazione di classe, attraverso un atteggiamento di sensibile attenzione alle specifiche
difficoltà, al fine di stimolare l’autostima ed evitare frustrazioni.
Saranno pertanto attivati i seguenti particolari accorgimenti (indicare le voci con una X):
1. creare un clima di apprendimento sereno, nel riconoscimento e nel rispetto delle singole
diversità;
2. privilegiare i momenti di dettatura rispetto a quelli di copiatura;
3. privilegiare i momenti di copiatura rispetto a quelli di dettatura;
1. prevedere momenti di affiancamento per un immediato intervento di supporto;
2. organizzare attività in coppia o a piccolo gruppo, nell’ottica di una didattica inclusiva;
3. adeguare ed eventualmente dilatare i tempi dati a disposizione per la produzione scritta;
4. utilizzare differenti modalità comunicative e attivare più canali sensoriali nel momento delle
spiegazioni;
5. controllare che i compiti e tutte le comunicazioni alle famiglie siano trascritti correttamente;
6. verificare sistematicamente la comprensione delle consegne orali e scritte per non
compromettere la corretta esecuzione dei compiti e del passaggio di informazioni alla
famiglia;
7. avviare all’uso della videoscrittura, soprattutto per la produzione testuale o nei momenti di
particolare stanchezza/illeggibilità del tratto grafico;
8. aver cura che le richieste operative, in termini quantitativi, siano adeguate ai tempi e alle
personali specificità, anche nel momento dell’assegnazione di compiti a casa;
9. verificare l’opportunità di una lettura ad alta voce e di un confronto diretto con i compagni;
10. promuovere la conoscenza e l’utilizzo di tutti quei mediatori didattici che possano metterlo/a
in una serena condizione di apprendere (immagini, schemi, mappe, ecc…).
STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE
Dopo un’attenta valutazione svolta a cura di ogni componente del Consiglio di classe, si analizzano
gli STRUMENTI COMPENSATIVI e/o le MISURE DISPENSATIVE da proporre (secondo la
normativa ministeriale) e si effettua la scelta di quelle ritenute più idonee.
(mettere un X accanto a quelle proposte e a consuntivo d’anno mettere la X accanto a quelle adottate).
DIFFICOLTA’
STRUMENTI COMPENSATIVI e
MIDURE DISPENSATIVE
(nota USR-ER 4/9/07)
Lentezza ed
Evitare un uso del corsivo
errori nella lettura precoce e rigido
PROPOSTE
MISURE
IN FASE DI
ADOTTATE
PROGETTAZIONE (a chiusura anno
scolastico)
cui può
conseguire
difficoltà nella
comprensione
del testo
Limitare od evitare la lettura ad
alta voce
Incentivare a casa ed in classe
l’utilizzo di computer provvisti di
software specifici
Sintetizzare i concetti con l’uso di
mappe concettuali e/o mentali
Nelle verifiche ridurre il numero o
semplificare gli esercizi, senza
modificare gli obiettivi
Privilegiare le verifiche orali
consentendo l’uso di mappe
durante l’interrogazione
Favorire l’uso di altri linguaggi e
tecniche (ad esempio il linguaggio
iconico) come veicoli che
possano sostenere la
comprensione dei testi
Difficoltà nei
Limitare ed, ove necessario,
processi di
evitare di far prendere appunti,
automatizzazione ricopiare testi o espressioni
della lettomatematiche
scrittura
Consentire l’uso del registratore
che rende difficile Limitare ed, ove necessario,
o impossibile
evitare la scrittura sotto dettatura
eseguire
Riduzione delle pagine da
contemporanea_ studiare
mente due
Dispensa dalla lettura ad alta
procedimenti
voce salvo esplicita richiesta da
(ascoltare e
parte dell’alunno/a
scrivere,
Uso del pc con videoscrittura,
ascoltare e
correttore ortografico e software
seguire un testo) specifici
Difficoltà nel
Favorire l’uso di schemi
ricordare le
Privilegiare l’utilizzo corretto delle
categorizzazioni, forme grammaticali rispetto alle
i nomi dei tempi
acquisizioni teoriche delle stesse
verbali, delle
Utilizzare per le verifiche scritte
strutture
domande a risposta multipla e/o
grammaticali
con possibilità di completamento
italiane e
e/o arricchimento orale
straniere, dei
complementi
Discalculia,
Incentivare l’utilizzo di mappe e
difficoltà nel
schemi durante l’interrogazione
memorizzare
per facilitare il recupero delle
tabelline,
formule,
sequenze e
procedure, forme
grammaticali e
nel recuperare
rapidamente
nella memoria
nozioni già
acquisite e
comprese, cui
consegue
difficoltà e
lentezza
nell’esposizione
durante le
interrogazioni
Difficoltà
nell’espressione
della lingua
scritta.
Disortografia e
disgrafia
informazioni e migliorare
l’espressione verbale
Limitare ed, ove necessario,
evitare lo studio mnemonico
Consentire, nella misura
necessaria, l’uso di calcolatrice,
tavole, tabelle e formulari durante
le verifiche e di mappe concettuali
durante le interrogazioni
Utilizzare prove a risposta
multipla
Favorire l’uso di schemi testuali
Favorire l’utilizzo di programmi di
video-scrittura con correttore
ortografico e di software
compensativi.
Favorire l’uso di altri linguaggi e
tecniche espressive
Facile
Consentire interrogazioni su
stancabilità e
richieste dell’alunno.
lunghezza dei
Elasticità nella richiesta di
tempi di recupero esecuzione dei compiti a casa,
favorendo un produttivo rapporto
scuola-famiglia.
Controllo nella gestione del diario.
Motivare l’autostima valorizzando
i successi
Favorire situazioni di
apprendimento cooperativo
Difficoltà nella
Privilegiare la forma orale,
lingua straniera
utilizzare prove a scelta multipla
Note:
……………………………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Si concorda quanto segue:
1. si applicheranno le misure dispensative sopra citate;
2. si favorirà l’uso degli strumenti compensativi sopra citati;
3. si esclude esplicitamente la valutazione della correttezza ortografica e sintattica (per alunni
disgrafici e disortografici) nelle valutazioni delle prove scritte, valutandone solo il contenuto;
4. nelle materie scientifiche, si valuteranno i procedimenti utilizzati, escludendo dalla
valutazione gli errori di calcolo e/o copiatura (per alunni discalculici);
5. si darà maggiore valutazione alle prove orali rispetto a quelle scritte;
1. si eviterà di consegnare materiale scritto a mano, prediligendo quello stampato (arial 12, 14,
interlinea 1,5), digitale, o registrato;
2. consentire le richieste di interrogazione da parte dell’alunno;
3. consentire l’esecuzione delle prove in tempi più lunghi;
PATTO CON LA FAMIGLIA
I docenti e la famiglia dell’alunno/a concordano quanto segue:
Modalità di aiuto nei compiti a casa (chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline):
.……………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
.……………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
Strumenti compensativi da utilizzare a casa:
.……………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
.……………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
.……………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
Misure dispensative da adottare a casa:
.……………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
.……………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
.……………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………………
.……………………………………………………………………………………………………..
………………………………………………………………………………………………………
IL PRESENTE PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO È STATO CONCORDATO E REDATTO
DA:
Nome (in stampatello)
Firma
Famiglia:
Operatori:
Insegnanti:
Funzione Strumentale
per l’Inclusione
Matera, _________________________
La normativa di riferimento
1.
DPR 275/99 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche” art. 1 comma 2
e art. 4 commi 1 e 2.
2.
Legge 53/2003 “Centralità dell’allievo che apprende”.
3.
Nota MIUR 4099/A4 del 5/10/04 “Iniziative relative alla dislessia”.
4.
Nota MIUR 26/A4 del 5/01/05 “Iniziative relative alla dislessia”.
5.
Nota MIUR 4798/A4a del 27/07/2005 “Atti di programmazione dell’integrazione scolastica degli alunni disabili
da parte delle istituzioni scolastiche”.
6.
Provincia di Modena 17/10/2005 “Accordo di Programma Provinciale per l’integrazione scolastica di allievi in
situazione di handicap nelle scuole di ogni ordine e grado”.
7.
Nota MPI 4600 del 10/05/2007 “Circolare n. 28 del 15 marzo 2007 sull’esame di Stato conclusivo del primo
ciclo di istruzione nelle scuole statali e paritarie per l’anno scolastico 2006-2007 -Precisazioni”.
8.
Nota MPI 4674 del 10/05/2007 “Disturbi di apprendimento -Indicazioni operative”.
9.
D.M.31/07/2007 “Indicazioni per il curricolo per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo dell’istruzione”.
10.
Nota USR dell’Emilia Romagna 13925 del 4/09/2007 “Disturbi specifici di apprendimento (dislessia, disgrafia,
discalculia) in allievi non certificati in base alla Legge 104/92. Suggerimenti operativi.”
11.
OM n° 30 del 10/03/2008 "Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di
Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore nelle scuole statali e non statali. Anno scolastico
2007/2008".
12.
CM n° 32 del 14/03/2008 "Scrutini ed esami di stato a conclusione del primo ciclo di istruzione -Anno
scolastico 2007/2008".
13.
CM n°54 del 26/05/2008: “Esami di stato Secondaria di Primo Grado anno scolastico 2007/2008 prova scritta a
carattere nazionale”.
14.
Regolamento Valutazione CdM del 13 marzo 2009 -Schema di regolamento concernente “Coordinamento delle
norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del
D.L. n°137 del 1/09/2008, convertito con modificazioni dalla L. n° 169 del 30/10/2008” art. 10)
PROGETTI OFFERTA FORMATIVA
SCUOLA DELL’INFANZIA
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Progetto accoglienza
Progetto lettura
Progetto continuità
Progetto tirocinio
Progetto inglese: approccio ad una lingua e cultura diversa dalla nostra.
Progetto musica: ritmo, altezza del suono, canto corale
Progetto FAI : sottosopra
PROGETTI OFFERTA FORMATIVA
SCUOLA PRIMARIA
1. PROGETTO ACCOGLIENZA
2. PROGETTO LETTURA: Saranno attivati percorsi e modalità atti a suscitare negli
alunni l’interesse e il piacere della lettura
3. PROGETTO ED. FISICA: Le attività motorie sono finalizzate a sviluppare abilità e
modelli di comportamento positivo ‘’FAIR PLAY’’ confrontandosi con gli altri
4. PROGETTO AREE A RISCHIO: Recupero disciplinare di Italiano e Matematica
5. PROGETTO CONTINUITA’:ALIMENTAZIONE in collaborazione con la Scuola
secondaria Torraca e CEA
6. PROGETTO EUROPE CODE WEEK…programmiamo per esserci
7. PROGETTO AMBIENTE Per formare cittadini che sappiano convivere con il
proprio ambiente e sappiano tutelarlo e modificarlo in modo rispettoso e creativo
8. PROGETTO MUSICATEATRO: L’importanza della comunicazione teatrale e
musicale come strumenti di conoscenza personale per favorire e potenziare le
capacità di pensare, immaginare ed ideare
9. PROGETTO TIROCINIO: Coinvolgimento degli studenti tirocinanti del corso di
laurea di Scienze della Formazione Primaria, nei momenti più significativi delle
nostre attività scolastiche, per qualificare la loro formazione con competenze legate
all’esercizio concreto dell’insegnamento
10. PROGETTO CITTADINANZA ATTIVA: collaborazione con il Consiglio
regionale di Basilicata e incontro con il Presidente del Consiglio Regionale
11. PROGETTO EDUCARE A GUARDARE in collaborazione con la
SOPRINTENDENZA BENI CULTURALI
12. PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE:PREVENZIONE E
SCREENING
13.POTENZIAMENTO DELLA LINGUA STRANIERA con insegnante madrelingua
14.Progetto didattico ‘’Torraca news live’’
15.Scuola multimediale di PROTEZIONE CIVILE
16.Festa dell’albero in collaborazione con LEGAMBIENTE e PARCO MURGIA
17.Scuola multimediale di PROTEZIONE CIVILE
18.Progetto-laboratorio ‘’Il pane quotidiano...dalla nostra terra’’: iniziativa di
collaborazione tra scuola e imprenditoria.
PROGETTI OFFERTA FORMATIVA
SCUOLA SECONDARIA
1. Progetto Biblioteca
2. Potenziamento della lingua straniera con insegnante di madrelingua (inglese, francese,
spagnolo)
3. Progetto certificazione lingua inglese
4. Progetto ‘’Diritto allo studio’’
5. Attività sportiva ‘’Duatlon’’
6. Progetto didattico ‘’Torraca news live’’
7. Progetto continuità
8. Progetto orientamento
9. Progetto certificazione ECDL - EIPASS
10.Progetto Cittadinanza Attiva
11.Giochi matematici
12.Orchestra regionale
13.Progetto FAI giovani e FAI di primavera
14.Festa dell’albero in collaborazione con LEGAMBIENTE e PARCO MURGIA
15.Progetto ‘’Matera@Mythos’’
16.Progetto ‘’LIBRIAMOCI’’
17.Progetto legalità
18.Scuola multimediale di PROTEZIONE CIVILE
19.PROTEZIONE CIVILE: maxi emergenza Guardia di Finanza
20.Progetto ‘’Giallo Sassi’’
I PROGETTI CURRICULARI TRASVERSALI PER I TRE ORDINI DI SCUOLA
La Cittadinanza attiva, occupa un posto prioritario nella programmazione dell’Offerta Formativa, i cui obiettivi
vengono conseguiti attraverso il loro inserimento nelle UA disciplinari e pluridisciplinari, progettate dai singoli docenti
e dai Consigli di classe secondo i bisogni formativi della classe o di gruppi di alunni.
La nostra scuola, tuttavia, sta sviluppando da alcuni anni una serie di progetti che hanno contribuito a rendere i nostri
alunni attenti e responsabili alle problematiche della Convivenza, per cui abbiamo ritenuto opportuno continuare a
inserirli nel POF per potenziare con contenuti specifici, metodologie e strumenti, i percorsi dell’Educazione alla
Legalità, dell’Educazione ambientale, dell’Educazione alla salute, dell’Educazione stradale, dell’Educazione
all’affettività.
AMBIENTE COME ALFABETO CULTURALE
Obiettivi formativi
1. Conoscere e analizzare le caratteristiche fisiche, storiche, economiche, culturali della Murgia, dei Sassi, del Piano,
della città moderna partendo da una prospettiva pluridisciplinare.
2.
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6.
7.
Comprendere i legami esistenti tra la Murgia, i Sassi e la civiltà materana nella sua evoluzione.
Comprendere il ruolo dell’uomo nella trasformazione di questi ambienti.
Comprendere gli equilibri instauratisi in questo spazio e individuare i fattori che lo minacciano.
Conoscere le attuali misure di protezione e di valorizzazione.
Stimolare, progettare e realizzare azioni volte alla conservazione e alla valorizzazione di tale patrimonio.
Fare uso del linguaggio multimediale
Percorso didattico e contenuti
1.Conoscere per capire
2.Capire per valutare
3.Valutare per progettare
4.Progettare per operare
Il percorso didattico coinvolgerà tutte le discipline secondo l’articolazione del progetto:
Settore emotivo - sensoriale (Contatto con l’ambiente prevalentemente percettivo. Discipline interessate: Scienze
Motorie, Musica, Arte Immagine, Italiano)
Settore aspetti del territorio (Osservazione dal vivo e studio di piante, animali, suolo, territorio, clima ecc. Discipline
interessate: Scienze, Geografia, Tecnologia)
Settore storico - sociale - economico (Analisi degli insediamenti umani nel tempo, organizzazione delle attività,
interazione uomo - ambiente. Discipline interessate: Storia, Educ. Civica, Geografia, Tecnologia
Settore storico - artistico (Osservazione e analisi delle testimonianze artistiche e culturali. Discipline interessate:
Artistica, Italiano, Religione )
Settore prospettive ( Coordinazione di lavori e attività volte a considerare il territorio materano come ambiente capace di
offrire all’uomo uno spazio da rivalutare per la memoria storica e per lo sviluppo economico )
Metodologia e attività
Prima fase: Conoscere per capire
Il processo conoscitivo partirà da indagini sul campo. Saranno effettuate uscite didattiche per osservare direttamente i
diversi aspetti del territorio materano, come indicato nei vari settori del progetto. Si faranno riprese, fotografie, schizzi,
si prenderanno appunti. Si faranno ricerche nei vari ambiti del progetto.
Sarà richiesta la collaborazione di enti e associazioni presenti sul territorio:
Soprintendenza ai Beni culturali, per la stima dei beni culturali presenti nel territorio oggetto di studio, per conoscerne
l’importanza artistica e storica, per conoscerne lo stato di degrado, per attuare misure di salvaguardia generali; Museo
Ridola, per la stima dei reperti archeologici, al fine della ricostruzione storica, economica, sociale di questo;
Legambiente per esaminare gli equilibri instauratisi nel tempo in questo spazio, individuare i fattori che lo minacciano e
le prospettive future; per eventuali iniziative si inviteranno esperti.
Seconda fase: Valutare
Si effettueranno lavori di gruppo per riordinare i materiali reperiti e le conoscenze acquisite al fine di valutare
correttamente problemi e prospettive.
Terza fase: Progettare
Dalla fase conoscitiva e valutativa scaturirà il momento progettuale in cui si studieranno proposte finalizzate alla
conservazione della memoria storica, alla valorizzazione di questo patrimonio locale. In questo ambito si inserirà
l’iniziativa: ‘Adottiamo un monumento’
Quarta fase: Realizzare
Si realizzeranno le proposte più valide (mostra, opuscolo, itinerari specifici, CD rom,.)
Articolazione dei contenuti
Studio degli aspetti geo-morfologici, naturalistici, storici, economici, artistici della Murgia materana.
Studio degli aspetti geo-morfologici, storici, economici, relazionali, culturali dei Sassi.
Studio degli aspetti geo-morfologici, storici, economici, relazionali, culturali del Piano e della città moderna.
Tempi di attuazione
Il progetto sarà svolto durante le ore curriculari e, in alcune fasi, in orario pomeridiano.
Connessione con i laboratori extracurricolari
All’interno del progetto si collocano i Laboratori didattici di Ed. artistica, che costituiranno un momento prettamente
operativo inteso a far acquisire agli alunni conoscenze relative a materiali tipici della cultura e dell’economia locale,
competenze nella loro manipolazione, intesa a realizzare prodotti finiti con cui gli alunni potranno affinare gusto
estetico e creatività.
AMBIENTE COME QUALITÀ DELLA VITA
Obiettivi formativi
1. Sviluppare un consapevole interesse per la natura, l’amore per la sua bellezza, la conoscenza dei suoi delicati
equilibri;
2. Analizzare dati internazionali, nazionali, locali relativi ai più vistosi problemi ambientali
3. Individuare e analizzare da un punto di vista scientifico le maggiori problematiche dell’ambiente in cui si vive
4. Indagare e valutare l’ambiente urbano anche dal punto di vista delle proprie esigenze;
5. Acquisire una coscienza ecologica che porti ad un costume civico di vita;
6. Elaborare ipotesi di intervento
Articolazione dei contenuti
Ecosistemi urbani e territoriali,
La geografia della regione,
La geografia della città,
Le fasi principali dello sviluppo storico del tessuto urbano
Il ruolo e la funzione economica e sociale della città
Il suo piano regolatore
Servizi e infrastrutture
Il verde urbano
Inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo,
Problema energetico
Problema dei rifiuti,
Riciclaggio
La città vivibile per i ragazzi
Metodologie
Le attività saranno proposte in modo operativo ed effettuate il più possibile “sul campo”, anche producendo in classe o
in ambienti adiacenti alla scuola dei semplici ecosistemi utilizzando supporti audiovisivi e fotografici, visite guidate,
interventi di esperti. Si darà ampio spazio ai lavori concreti, alle uscite in ambienti significativi, ad attività di tipo ludico
che favoriscano nel ragazzo l’acquisizione della consapevolezza di essere parte dell’ambiente e non semplice ospite;
sarà utilizzato all’occorrenza il lavoro di gruppo.
Raccordo con progetti esterni
All’interno del Progetto si collocano i progetti esterni che ogni anno vengono proposti da associazioni ed enti locali e
nazionali e l’attività del Laboratorio scientifico, il Progetto in rete Il ciclo dell’acqua
EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’
L’educazione all’ affettività costituisce solo una tappa di un’azione didattica più ampia, quella delineata nei progetti:
Salute e prevenzione e Orientamento, ed è finalizzata ad orientare gli alunni ad una corretta costruzione della propria
identità personale e sessuale.
Obiettivi formativi
1. Approfondire la conoscenza e l’accettazione di sé, rafforzando l’autostima , anche apprendendo dai propri errori
2. Comprendere le modificazioni fisiche del proprio corpo e metterle in relazione con quelle psicologiche e di
comportamento sociale
3. Essere consapevole delle modalità relazionali da attivare con coetanei e adulti di sesso diverso, sforzandosi di
correggere le eventuali inadeguatezze
4. Riconoscere il rapporto affettività- sessualità-moralità.
5. Riconoscere attività e atteggiamenti che sottolineano nelle relazioni interpersonali gli aspetti affettivi e ne facilitano
la corretta comunicazione
Ambiti del progetto e discipline interessate
6. Dalla fanciullezza all’adolescenza: cambiamenti psico-fisici - Italiano, Educazione fisica, Scienze
7. L’apparato riproduttore e le sue funzioni – Scienze
8. Le malattie sessualmente trasmesse e prevenzione – Scienze
9. L’adolescenza: le relazioni interpersonali, l’affettività – Italiano, Religione
10. Adolescenza e salute: tutela, prevenzione, legislazione - Scienze, Italiano, Scienze motorie e sportive
Metodologia , Attività, Tempi
Prima fase
Il processo conoscitivo partirà da lezioni, letture, discussioni, proiezione di videocassette relative ai diversi ambiti del
progetto.
Seconda fase
Si effettueranno discussioni, , lavori individuali e di gruppo per riordinare le conoscenze acquisite al fine di valutare
correttamente problemi e prospettive.
Terza fase
Sarà il momento della riflessione e dell’interiorizzazione
PROGETTO SICUREZZA, SALUTE E PREVENZIONE
Premessa
Un Progetto sul tema della salute s'impone all'attenzione della scuola per la scarsa consapevolezza che i ragazzi hanno
di salvaguardare la salute, perché bene primario dell'uomo.
Anoressia, bulimia, uso non controllato di farmaci, uso di tabacco, alcolici, droga, sono realtà non sconosciute
ai ragazzi di Scuola secondaria di 1° grado. Di qui l'esigenza di formare per prevenire o rimuovere questi
comportamenti che molto facilmente trovano spazio preso gli adolescenti.
Obiettivi formativi
1. Saper fronteggiare situazioni d'emergenza: prepararsi a convivere con il rischio ed essere parte attiva nel momento
in cui il rischio dovesse verificarsi tramite l'autocontrollo, la collaborazione e la solidarietà
2. Riconoscere le problematiche legate al fumo attivo e passivo
3. Sperimentare la possibilità di informarsi per formarsi
4. Acquisire consapevolezza dell'importanza della salute
5. Riconoscere in situazioni concrete gli effetti del rapporto alimentazione -benessere- realizzazione personale
6. Consultare regolarmente le etichette dei cibi e le informazioni nutrizionali
7. Operare una corretta distribuzione dei pasti nell’arco della giornata considerando la propria attività fisica e il
bisogno di variare l’alimentazione
8. Essere consapevole del problema alimentare nel mondo e contribuire, nei propri limiti, a individuare opportune
iniziative e adeguati comportamenti
9. Maturare opinioni personali
10. Condurre uno stile di vita che promuova salute
Contenuti
Mangiare, giocare, gustare:
Un itinerario nella storia dell’alimentazione
Verso nuovi comportamenti e stili alimentari
Mangiare bene per star bene
C’è chi ha fame
Liberi di…
1. ….crescere
2. Prendersi cura di sé
3. Esprimere emozioni
4. Stare con gli altri
5. Scegliere in modo responsabile
Liberi dal…fumo
Liberi …da alcol e droga
Situazioni a rischio per la salute
In movimento
Sicuri a tavola
Sicuri in casa
Sicuri a scuola e nei posti di lavoro
Il valore della donazione
L’importanza delle regole
La segnaletica stradale
Il comportamento del pedone
Il comportamento del ciclista, il comportamento del motociclista
Metodologie e strumenti
Lezioni teoriche
Attività pratiche
Simulazioni relative a comportamenti corretti da tenersi in caso di calamità
Visioni di video cassette sul tema
Giochi al computer
Incontri con esperti
Visite guidate
La costituzione di una rete interscolastica per l’Europa è un evento importante della scuola lucana. Evidenzia una
volontà “istituzionale” di pianificare e realizzare una educazione alla cittadinanza europea, coinvolgendo in maniera
capillare tutte le scuole della regione, creando i presupposti per lo scambio di idee e di esperienze didattiche,
promuovendo iniziative di scambi e mobilità, creando un’attenzione ed una consapevolezza riguardo ai temi europei.
Le scuole firmatarie dell’ accordo aderiscono al modello di sviluppo sociale ed economico comunitario che vede
nell’istruzione e nella formazione i principali fattori di coesione tra popoli diversi ed individuano pertanto i seguenti
punti caratterizzanti la propria missione:
1. Promuovere nelle scuole la crescita della dimensione europea attraverso lo sviluppo di iniziative/attività che abbiano
al centro la nuova cittadinanza europea, la conoscenza degli organismi comunitari ed il loro funzionamento, il ruolo
dell’istruzione e della formazione professionale per la coesione sociale all’interno degli Stati membri ed in ambito
comunitario, favorendo la curvatura dei curricoli in un’ottica europea
2. Favorire l’accesso all’Europa della conoscenza, garantire l’accesso alle TIC, migliorare l’apprendimento delle
lingue straniere - non solo per gli studenti delle scuole, ma anche, nella logica dell’educazione permanente, per i
cittadini di tutte le età
3. Incoraggiare progetti che evidenzino il ruolo delle scuole italiane nel costruire legami tra i paesi dell’Unione e quelli
che si affacciano nell’Area del Mediterraneo, favorendo le iniziative di mobilità, partenariato e scambi per studenti
ed adulti
4. Sostenere la cittadinanza attiva, le pari opportunità e la coesione sociale
5. Creare un ambiente aperto di apprendimento e rendere l’apprendimento più attraente
6. Sfruttare al meglio le risorse
7. Rafforzare i legami con il mondo del lavoro, della ricerca e con la società in generale
Ipotesi di progetto operativo
1ª parte: La formazione
Ricercare una comune analisi per la conoscenza, l’approfondimento e la gestione dei diritti umani previsti dalle carte
internazionali e dalla Costituzione europea
Sviluppare un concetto condiviso di comunità per la diffusione della cultura della cittadinanza europea;
Costruire un curricolo sui nuclei fondanti dell’educazione alla cittadinanza europea (metodo, organizzazione e
didattica).
Costruire un curricolo verticale sulla pluralità della cittadinanza.
Declinare momenti di formazione che sviluppino questi aspetti.
Avviare un gemellaggio con scuole europee
Obiettivi formativi
1. Saper essere cittadini nel confronto costruttivo e nel rispetto verso se stessi e gli altri.
2. Conoscere e riflettere su documenti costituzionali e, in particolare, sulla Costituzione europea
3. Fare propri i valori dell’Educazione alla Cittadinanza: i diritti umani e la cultura della solidarietà, il consumo critico
e l’uso delle risorse, la salute e il benessere psico-fisico, il rispetto delle regole
4. Acquisire consapevolezza, senso e significatività della cultura della cittadinanza e della solidarietà agita
5. Favorire la partecipazione attiva di studenti e genitori alla vita delle istituzioni
I PROGETTI STRAORDINARI
PIANO NAZIONALE SCUOLE DIGITALI: Cl@sse 2.0
La nostra scuola è stata selezionata per realizzare il progetto promosso nel quadro del piano di sostegno
dell’Innovazione Digitale dalla Direzione Generale per gli Studi, la Statistica e i Sistemi Informativi (DGSSSI) del
MIUR, d’intesa con gli Uffici Scolastici Regionali e supportato da specifica attività progettuale a cura di A.N.S.A.S (ex
INDIRE) e Università, che consente l’allestimento di classi tecnologicamente avanzate denominate Cl@ssi 2.0 della
Scuola Secondaria di Primo Grado.
L’intento dell’iniziativa è quello di realizzare ambienti di apprendimento adatti ad un utilizzo costante e diffuso delle
tecnologie nella quotidianità scolastica, al fine di verificare in un triennio, come e quanto l’impatto possa intervenire nei
processi formativi in un’epoca di trasformazioni dei linguaggi della comunicazione e della diffusione dei saperi.
La realizzazione di un ambiente nuovo per l’apprendimento offre anche l’opportunità di individuare strategie che
coniughino l’innovazione nella programmazione didattica con i modelli di organizzazione delle risorse umane,
strutturali ed infrastrutturali delle istituzioni scolastiche.
Obiettivi del Progetto
1. Allargare i confini dell’aula attraverso il collegamento on line con altre scuole, attività a casa
condivise, attività internazionali
2. Collegare in modo logico i contenuti di tutte le discipline
3. Creare comunicazione continua tra tutti i docenti
4. Modificare la metodologia del “fare scuola” e rendere gli studenti protagonisti della loro avventura
apprenditiva
5. Sperimentare nuovi modi di organizzazione didattica spazio – temporale
6. Utilizzare, nel rapporto insegnamento / apprendimento nuovi linguaggi per rendere il rapporto
studenti – scuola più attraente
7. Prevenire l’abbandono e l’insuccesso scolastico
Le istituzioni scolastiche destinatarie del progetto si impegnano a
1. progettare e realizzare in collaborazione con l’A.N.S.A.S (ex INDIRE) e la rete delle Università ad
essa associate il modello didattico, tecnologico ed organizzativo coerente con gli obiettivi generali
su indicati ed inserire il progetto nel Piano dell’Offerta Formativa per la durata di un triennio;
2. fornire la disponibilità a partecipare al monitoraggio di enti accreditati dal MIUR delle soluzioni
progettuali adottate e a somministrare le prove di verifica degli apprendimenti predisposte da
INVALSI;
3. garantire il coinvolgimento dell’intero consiglio di classe nelle attività didattiche previste;
4. assicurare la permanenza delle condizioni infrastrutturali, organizzative e di sicurezza durante tutto
l’arco del triennio previsto.
LA “VALUTAZIONE”
“La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola
quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione
formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo…
...Alle singole istituzioni scolastiche spetta, inoltre, la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione
di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, per
svilupparne l’efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne.
Il sistema nazionale di valutazione ha il compito di rilevare la qualità dell’intero sistema scolastico, fornendo
alle scuole, alle famiglie e alla comunità sociale, al Parlamento e al Governo elementi di informazione
essenziali circa la salute e le criticità del nostro sistema di istruzione”.
(Indicazioni nazionali per il Curricolo 2012)
Premessa
La valutazione è divenuta l’elemento centrale, sul quale si impernia tutto l’articolato complesso di processi di
programmazione che stanno alla base dell’azione educativa e didattica. Essa è posta in stretta relazione alle attività
didattiche: non si tratta più di prendere atto di un risultato, più o meno positivo, ma la valutazione stessa diventa un
elemento che concorre a determinare il quadro dell’attività formativa.
Sono molteplici le funzioni della valutazione, ma senza dubbio quella più pertinente alla scuola d’oggi è la funzione
regolativa: si valuta per regolare i percorsi, i curricoli, gli apprendimenti, le azioni e le decisioni didattiche e il
sistema scuola; in breve, si valuta per migliorare continuamente l’offerta formativa della scuola e non semplicemente
per controllare il suo funzionamento.
Un approccio efficace è garantito da un processo valutativo integrato, valutazione interna e valutazione esterna,
necessario per regolare i raccordi tra i progetti formativi e le loro implementazioni nelle situazioni reali, tra le
procedure e i processi, per perfezionare in itinere la direzione, per realizzare un vero e proprio apprendimento
organizzativo.
LA VALUTAZIONE INTERNA ED ESTERNA
La valutazione, nella scuola dell’autonomia, riguarda due differenti piani:
a) il piano della valutazione interna realizzata dalla scuola e dai docenti:
valutazione dei singoli alunni, di competenza del docente all’interno dell’autonomia didattica;
autovalutazione di istituto rispetto agli elementi di sistema: autovalutazione della coerenza tra i
risultati conseguiti e i propositi fissati dal POF, della qualità del servizio, della soddisfazione degli utenti;
b) il piano della valutazione esterna realizzata dall’INVALSI, con funzione di supporto alle politiche educative
nazionali e alla valutazione interna della scuola.
LA VALUTAZIONE INTERNA
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
Funzioni della valutazione
La valutazione degli alunni risponde alle seguenti funzioni fondamentali:
• verificare l’acquisizione degli apprendimenti programmati;
• adeguare le proposte didattiche e le richieste alle possibilità e ai ritmi di apprendimento individuali o del gruppo
classe;
• predisporre eventuali interventi di recupero o consolidamento, individuali o collettivi;
• fornire agli alunni indicazioni per orientare l’impegno e sostenere l’apprendimento;
• sollecitare la partecipazione dell’alunno stesso al processo di valutazione, tenendo conto del suo punto di vista, del
significato che egli attribuisce alle sue azioni e ai suoi prodotti, ottenendo così due risultati paralleli: l’abitudine
all’autovalutazione e l’esercizio della metacognizione;.
• promuovere l’autoconsapevolezza e la conoscenza di sé, delle proprie potenzialità e difficoltà;
• fornire ai docenti elementi di autovalutazione del proprio intervento didattico;
• comunicare alle famiglie gli esiti formativi scolastici e condividere gli impegni relativi ai processi di maturazione
personale.
Essa è un elemento pedagogico fondamentale che permette di progettare ed attuare interventi didattici a “misura di
alunno”, rispetto agli obiettivi e ai fini da raggiungere: il sapere (l’acquisizione dei contenuti disciplinari), il saper fare
(abilità, la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti), il saper essere (competenze, la capacità di tradurre
conoscenze e abilità in comportamenti razionali).
Che cosa si valuta
Costituiscono oggetto della valutazione, secondo l’attuale quadro normativo, e sono competenza del gruppo docente
responsabile della classe:
• LA VERIFICA DEGLI APPRENDIMENTI, ossia delle conoscenze e abilità disciplinari indicate negli obiettivi di
apprendimento elaborati dalla scuola e codificati nel curricolo d’istituto sulla base delle indicazioni nazionali.
• LA RILEVAZIONE DELLE COMPETENZE DI BASE, relative agli apprendimenti disciplinari e propedeutiche
rispetto allo sviluppo continuo della capacità di apprendere e la loro certificazione sulla base delle indicazioni e dei
modelli predisposti dal MIUR a norma dell’articolo 10 del DPR 275/99.
Fasi della valutazione
Si distinguono tre fasi fondamentali:
• la valutazione iniziale o diagnostica
• la valutazione intermedia o formativa
• la valutazione finale o sommativa
LA VALUTAZIONE INIZIALE O DIAGNOSTICA
E’ interessata a conoscere l’alunno: conoscenze e abilità in ingresso,caratteristiche della personalità, atteggiamento nei
confronti della scuola, ritmi e stili di apprendimento, motivazione, partecipazione, autonomia. Sulla base
dell’elaborazione dei dati raccolti durante il lavoro iniziale e le prove d’ingresso, i docenti stilano il piano di lavoro
individuale nel quale determinano gli obiettivi e le strategie di intervento sia per il gruppo classe sia personalizzati e
individualizzati (alunni BES).
LA VALUTAZIONE INTERMEDIA O FORMATIVA
Accerta la dinamica degli apprendimenti rispetto agli obiettivi programmati, adegua la programmazione, progetta azioni
di recupero, modifica all’occorrenza tempi e modalità, informa tempestivamente l’alunno circa il suo progresso
orientandone gli impegni.
LA VALUTAZIONE FINALE O SOMMATIVA
Rileva l’incidenza formativa degli apprendimenti scolastici per lo sviluppo personale e sociale dell’alunno ed è
sintetizzata in un voto o giudizio conclusivo quadrimestrale.
Criteri di valutazione degli apprendimenti e del comportamento
nella scuola dell’infanzia, primaria e del primo ciclo
La valutazione è espressione dell’autonomia professionale propria della funzione docente, nella sua dimensione
individuale e collegiale, nonché dell’autonomia didattica delle istituzioni scolastiche .
Secondo quanto stabilito dal DPR n.122 del 22 giugno 2009 (Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti
per la valutazione degli alunni), le procedure per la valutazione e in particolare i criteri relativi al comportamento degli
alunni sono di competenza del Collegio dei docenti.
Il Collegio dei docenti definisce criteri, modalità e tempi della valutazione, al fine di garantire equità ed omogeneità
nelle valutazioni stesse, di rendere trasparente l'azione della scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del
significato dei propri voti.
Nel nostro Istituto comprensivo la valutazione nei tre ordini di scuola è coerente con gli obiettivi e gli indicatori del
curricolo verticale, in modo da garantire un effettivo processo di continuità.
VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA
Nella scuola dell’infanzia, la valutazione scolastica si attua: durante l’anno, mediante osservazioni sistematiche, schede,
giochi motori, grafici, pittorici, attività manuali, conversazioni, cartelloni di sintesi; alla fine dei Quadrimestri, con gli
scrutini, secondo una “Griglia per la valutazione delle competenze”raggiunte dai bambini, alla fine di ogni annualità: 3,
4, 5 anni.
Documento di passaggio alla scuola Primaria
Al termine del triennio, per ogni alunno, viene compilata una scheda di passaggio al grado di scuola successivo.
Detto documento intende restituire una descrizione delle competenze acquisite e dei comportamenti dei bambini
osservati nel corso dell’esperienza alla scuola dell’infanzia; esso contiene informazioni utili per la formazione delle
classi e costituisce il punto di partenza per un colloquio orale fra le docenti della scuola dell’infanzia e della scuola
primaria da effettuarsi al momento della formazione delle classi e, se necessario, ad anno scolastico iniziato, per un
confronto ed un ulteriore passaggio di informazioni tra i due ordini di scuola.
I CRITERI E LE FORME DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA
In riferimento al Decreto Legge 137/2008 (decreto “Gelmini”) dall’anno scolastico 2008/2009 si fa presente che:
“nella scuola primaria la valutazione periodica ed annuale degli apprendimenti degli alunni e la certificazione delle
competenze da essi acquisite sono effettuate mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e illustrate con
giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno”.
Si prevede per le classi prime, seconde l’uso dei voti dal 6 al 10, per le classi terze, quarte e quinte dal 5 al 10. I voti più
bassi sono utilizzati solo nei casi eccezionali. Vengono accettati i mezzi voti nelle prove.
I consigli di interclasse della scuola primaria stanno utilizzando griglie di valutazione in via sperimentale e di
definizione. Nel corso dell’anno scolastico saranno attivati gruppi di lavoro per l’approfondimento, l’adeguamento e la
sistematizzazione delle griglie.
“Nella scuola primaria, i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe
successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione”.
Nel caso in cui un alunno, in sede di scrutinio finale, evidenzi una o più insufficienze, può essere valutata dai docenti
della classe la sua non ammissione alla classe successiva. La decisione, in questo caso, deve essere adeguatamente
motivata, anche nel corso dell’anno scolastico, ed avere carattere eccezionale. Va, comunque, deliberata all’unanimità
da parte dei docenti titolari degli insegnamenti curricolari nella classe, compresi il docente incaricato dell’insegnamento
della religione cattolica e/o quello incaricato dello svolgimento delle attività alternative a tale insegnamento. Hanno
pieno titolo alla valutazione anche i docenti di sostegno che si esprimono per tutti gli alunni della classe, oltre che per
quelli con disabilità.
Si ricorda che la norma che prevedeva che la decisione per l’eventuale ammissione venisse decisa dal consiglio di
interclasse è stata abrogata dal decreto legislativo n. 59/2004 e non è più in vigore dall’anno scolastico 2004-2005. Le
decisioni circa la non ammissione dell’alunno alla classe successiva di scuola primaria o al primo anno della scuola
secondaria di I grado sono, pertanto, adottate dai docenti titolari della classe, giudici naturali dell’alunno da valutare.
Nel caso di ammissione straordinaria deliberata dai docenti della classe, la scuola può darne informazione alle famiglie
direttamente oppure con nota specifica apposta sul documento di valutazione oppure in altre forme decise in base
all’autonomia didattica, che rimette alle scuole la competenza di decidere modalità e criteri valutativi nel rispetto delle
norme generali.
Certificazione delle competenze
I docenti delle classi quinte dovranno anche predisporre la certificazione delle competenze secondo modelli adottati dal
collegio dei docenti, integrati anche dal voto in decimi che registra il livello di competenza raggiunto dagli alunni.
Come le valutazioni degli apprendimenti, anche le competenze vanno adeguatamente illustrate.
Verifica e Valutazione
La verifica deve in prima analisi tenere conto della tipologia i alunni cui viene rivolta e in rapporto alla modalità con cui
i contenuti sono proposti. Gli alunni di scuola Primaria accedono a contenuti sempre più complessi e reticolari pertanto
anche la verifica deve adattarsi a queste procedure.
Essa verrà adattata nei casi dove il rendimento scolastico risulta diverso in percentuale rilevante. In questi casi le prove
potranno essere semplificate anche in relazione al livello raggiunto e di ciò si terrà conto in sede di valutazione. Nei casi
in cui ci siano presenze di D.S.A., le verifiche saranno diversamente strutturate.
La verifica conserva un carattere parzialmente strutturato e deve essere inteso come prova da sostenere ai fini della
rilevazione del contenuto in termini di apprendimento, ma anche e principalmente come sguardo teso verso l’alunno e a
tutte le reazioni che elabora in rapporto a ciò che impara.
Essa si sostanzia in un controllo ancora a carattere formativo, giacché i tempi che necessitano alla appropriazione dei
contenuti sono orientati all’individualità e non hanno scansioni fisse classificabili, ma solo periodi orientativi all’interno
del quale deve prodursi una determinata conquista di una specifica capacità/competenza.
MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI
La valutazione scaturisce da un insieme di prove e di verifiche di diverso tipo. Gli strumenti valutativi utilizzati sono:
Prove oggettive, a stimolo e risposta chiusa
Prove semi-strutturate, a stimolo chiuso e risposta aperta
Prove non strutturate, a stimolo e risposta aperta
.
La scelta del tipo di prova è di competenza del singolo docente.
.
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La Scuola oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni è impegnata in un costante processo di
formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di
convivenza civile in una comunità.
La valutazione del comportamento tiene conto dei seguenti parametri:
Rapporti con l’altro
Responsabilità e rispetto degli impegni scolastici
Rispetto delle cose proprie, altrui e dell’ambiente
Partecipazione e interesse alle varie attività scolastiche
Rispetto delle regole di convivenza, secondo la griglia seguente
GIUDIZIO
Comportamento corretto e coerente con i principi della scuola sia nell’esercizio dei propri
diritti che nell’adempimento dei propri doveri e modello propositivo per i compagni.
VOTO
10
9
Comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle regole, consapevolezza del proprio
dovere e continuità nell’impegno.
8
Comportamento rispettoso delle regole, impegno generalmente costante, adeguata
consapevolezza del proprio dovere.
Comportamento poco rispettoso delle regole, poco corretto nel rapporto con i compagni,
insegnanti e altre figure operanti nella scuola; incostanza nell’impegno e non adeguata
consapevolezza del proprio dovere.
Richiami verbali e/o note disciplinari.
Rifiuto sistematico delle regole, grave mancanza di rispetto nei confronti di compagni,
insegnanti e altre figure operanti nella scuola.
Richiami verbali e/o note disciplinari.
7
6
I GIUDIZI RELATIVI ALL’IRC
I giudizi relativi all’insegnamento della religione cattolica sono i seguenti:
1.
2.
3.
4.
5.
Non Sufficiente
Sufficiente
Buono
Distinto
Ottimo
I GIUDIZI RELATIVI ALLE EVENTUALI ATTIVITA’ ALTERNATIVE
Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica e che scelgono di avvalersi
delle Attività Alternative, è prevista la valutazione al termine di ogni quadrimestre. I giudizi sono:
1. Non Sufficiente
2. Sufficiente
3. Buono
4. Distinto
5. Ottimo
Per gli alunni che si avvalgono dello studio individuale non è prevista alcuna valutazione.
CRITERI DI AMMISSIONE O DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
Gli alunni non ammessi alla classe successiva costituiscono un evento eccezionale e comprovato da
specifica motivazione quale il mancato conseguimento di un adeguato processo di maturazione.
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE
La valutazione finale è espressa in forma sintetica al termine del 1° e del 2° quadrimestre ed ha anche valore
certificativo rispetto ai traguardi
formativi raggiunti da ogni singolo alunno. La valutazione finale quadrimestrale viene registrata sul
Documento di valutazione, predisposto
dalla Scuola.
DESCRITTORI PER GRIGLIA DI VALUTAZIONE DISCIPLINARE SCUOLA PRIMARIA
CLASSE I
DISCIPLINA: ITALIANO
Competenze e/o
Obiettivo di apprendimento
Nuclei tematici
Ascoltare e comprendere A- Ascoltare una consegna
e/o un racconto
B - Comprendere i messaggi
ricevuti
C - Interagire negli scambi
comunicativi
Descrittori
Voto
Ascolta, comprende, interagisce in modo:
prolungato, pronto, corretto, articolato,
pertinente e approfondito…….
9/10
prolungato, adeguato, pertinente e
corretto……………………..
passivo e per tempi molto brevi, essenziale,
poco corretto e non sempre pertinente
……………………….
Leggere e comprendere
D - Utilizzare la tecnica di
lettura.
E - Leggere ad alta voce brevi
testi.
F - Leggere comprendendo il
significato globale di semplici
testi.
G - Leggere, comprendere e
memorizzare semplici
filastrocche, conte, ninna
nanne e poesie.
H - Osservare immagini
singole e in sequenza e mette
in relazione immagini e testo
7/8
6
Legge in modo:
corretto, scorrevole ed espressivo
……………………………….
corretto e scorrevole …………..
9/10
7/8
meccanico ……………………
6
Comprende, memorizza, osserva in modo:
completo e rapido…………….
completo ……….....................
essenziale…………………….
9/10
7/8
6
Scrivere
Riflettere sulla lingua
I - Scrivere autonomamente
parole, didascalie e brevi testi
su esperienze personali.
Scrive sotto dettatura.
L - Utilizzare le principali
convenzioni ortografiche
Scrive sotto dettatura e/o autonomamente
in modo:
molto corretto……………………...
9/10
corretto e chiaro……………………
7/8
poco corretto, poco
organizzato………………………………
6
Riconosce e usa la lingua:
con piena padronanza
correttamente
essenzialmente
9/10
7/8
6
CLASSE I
DISCIPLINA: MATEMATICA
Competenze e/o Nuclei
Obiettivo di apprendimento
tematici
A - Leggere e scrivere numeri
NUMERI
naturali
B - Contare, ordinare e
confrontare oggetti
C -Eseguire semplici
operazioni e verbalizzare le
procedure di calcolo
SPAZIO E FIGURE
RELAZIONI MISURE DATI
E PREVISIONI
D -Sapersi orientare nello
spazio fisico
E - Localizzare oggetti nello
spazio
F - Raccogliere dati e
raggrupparli con semplici
rappresentazioni grafiche
Descrittori
Voto
Legge i numeri, conta, opera in
modo:
sicuro e corretto ……..........
9/10
corretto…………………….
7/8
adeguato……………………
6
Si orienta nello spazio in modo:
autonomo…………………….
9/10
corretto………………………
7/8
con qualche incertezza……….
6
Raccoglie e rappresenta dati in
modo:
autonomo e corretto…………….
9 / 10
corretto………………………….
7/8
essenziale……………………….
6
CLASSE: I
DISCIPLINA: SCIENZE
Competenze e/o Nuclei
tematici
SPERIMENTARE CON
OGGETTI E MATERIALI
OSSERVARE E
SPERIMENTARE SUL
CAMPO
Obiettivo di apprendimento
Descrittori
Voto
A- Individuare qualità e
proprietà degli oggetti e dei
materiali mediante l’uso dei
cinque sensi
Individua in modo:
sicuro …………………
9 / 10
corretto…………………
7/8
incerto…………………
6
Effettua semplici esperimenti in
modo:
autonomo e corretto…….
9 / 10
corretto…………………..
7/8
Guidato …………………
6
B -Osservare elementi della
realtà circostante
Formulare ipotesi e verificarle
sperimentalmente
L’UOMO I VIVENTI E
L’AMBIENTE
C - Utilizzare semplici
tecniche di osservazione per
descrivere proprietà e
caratteristiche dei viventi e
dell’ambiente circostante
Osserva e descrive in modo:
corretto e completo………
9 / 10
corretto………………….
7/8
essenziale ………………..
6
CLASSI: I-II-III
Competenze e/o
Nuclei tematici
Obiettivo di apprendimento
Descrittori
Voto
Ascoltare e comprendere
A- Comprendere parole, istruzioni e
frasi di uso quotidiano
Ascolta, comprende in modo:
corretto……………
9/10
adeguato ………….
7/8
essenziale ………...
6
Legge in modo:
corretto, scorrevole ed espressivo..
9/10
corretto e scorrevole……………...
7/8
meccanico………………………...
6
Comprende in modo:
completo e rapido ………………..
9/10
completo………………………….
7/8
essenziale…………………………
6
Copia e scrive sotto dettatura e/o
autonomamente in modo:
molto corretto ……………………
corretto …………………………...
poco corretto …………………….
9/10
7/8
6
Leggere e comprendere
Scrivere
Parlare
B - Leggere e comprendere parole,
cartoline, brevi messaggi
accompagnati da supporti visivi
C- Copiare e scrivere parole e
semplici frasi
D- Interagisce con un compagno
per presentarsi o giocare utilizzando
frasi ed espressioni memorizzate
adatte alla situazione
Usa la lingua:
con padronanza
……………………….
correttamente………………………
….
essenzialmente
……………………….
9/10
7/8
6
CLASSI: I - II
DISCIPLINA: GEOGRAFIA
Competenze e/o Nuclei
Obiettivo di
tematici
apprendimento
A -Muoversi nello spazio
ORIENTARSI NELLO
vissuto utilizzando punti di
SPAZIO VISSUTO E
riferimento arbitrari e
RAPPRESENTATO
convenzionali e utilizzando
indicatori topologici
Descrittori
Voto
Si orienta nello spazio vissuto in
modo:
esauriente …………………..
corretto …………………….
abbastanza corretto…………
9 / 10
7/8
6
9 / 10
7/8
6
RICONOSCERE GLI
ELEMENTI CHE
CARATTERIZZANO IL
TERRITORIO
B - Individuare e
distinguere gli elementi
fisici e antropici che
caratterizzano l’ambiente di
appartenenza
Individua gli elementi di un
ambiente in modo:
esauriente……………………..
corretto ………………………
abbastanza corretto…………..
USARE IL LINGUAGGIO
DELLA GEO-GRAFICITÀ
C - Costruire carte mentali
degli spazi vissuti
D - Rappresentare percorsi
esperiti
E - Rappresentare in
prospettiva verticale oggetti
e ambienti noti
Mostra di possedere e usare il
linguaggio della geograficità in modo:
esauriente ………………
corretto …………………
abbastanza corretto …….
9 / 10
7/8
6
CLASSI : I-II-III-IV-V
DISCIPLINA: ARTE
Competenze e/o
Nuclei tematici
PERCEPIRE
VISIVAMENTE
LEGGERE E
COMPRENDERE
E IMMAGINE
Obiettivo di apprendimento
Descrittori
Voto
A - Guardare, osservare e
descrivere immagini e oggetti
con consapevolezza
Osserva e descrive immagini e
oggetti in modo:
esauriente …………………….
corretto……………………….
abbastanza corretto …………
9 / 10
7/8
6
B - Leggere le immagini
comprendendo le diverse
funzioni che esse possono
svolgere (informative,
descrittive, emotive …)
C - Leggere gli elementi
compositivi di un’opera d’arte
D - Conoscere e apprezzare i
principali beni artistici presenti
nel nostro territorio
Legge immagini e opere d’arte in
modo:
esauriente …………………..
9 / 10
corretto……………………..
7/8
abbastanza corretto ………..
6
PRODURRE E
RIELABORARE
E - Utilizzare strumenti e
regole per produrre immagini
grafiche e pittoriche anche
attraverso processi di
manipolazione e
rielaborazione di tecniche e
materiali
Conosce le varie tecniche e le usa
in modo:
esauriente e creativo …………….
9 / 10
corretto…………………………..
7/8
abbastanza corretto ……………...
6
CLASSI: I –II-III-IV-V
DISCIPLINA: EDUCAZIONE FISICA
Competenze e/o
Obiettivo di apprendimento
Nuclei tematici
A - Riconoscere e denominare
IL CORPO E LE
le varie parti del corpo
FUNZIONI SENSOB - Classificare le
PERCETTIVE
informazioni provenienti dagli
organi di senso
IL MOVIMENTO DEL
CORPO E LE SUE
RELAZIONI CON IL
TEMPO E LO SPAZIO
IL LINGUAGGIO DEL
CORPO COME
MODALITA’
COMUNICATIVOESPRESSIVA
Descrittori
Voto
Riconosce e denomina le parti del
proprio corpo in modo:
esauriente………………………..
corretto…………………………...
abbastanza corretto ……………..
9 / 10
7/8
6
C - Coordinarsi all’interno di
uno spazio in rapporto alle
cose e alle persone
D - Conoscere e applicare
correttamente modalità
esecutive di giochi di
movimento e presportivi
Si coordina all’interno di uno
spazio in modo:
esauriente
9 / 10
corretto
7/8
abbastanza corretto
6
E - Organizzare condotte
motorie sempre più complesse,
coordinando
vari schemi di movimento
Organizza condotte motorie
complesse in modo:
esauriente e
creativo………………..
9 / 10
corretto……………………………..
abbastanza corretto………………
7/8
6
CLASSI : I –II-III
DISCIPLINA:
RELIGIONE
Competenze e/o
Nuclei tematici
DIO E L’UOMO
SEGNI E SIMBOLI DEL
NATALE E DELLA
PASQUA
Obiettivo di apprendimento
Descrittori
A -Scoprire che per la religione
Cristiana Dio è creatore e padre
B -Guardare e rispettare la
natura e prendere coscienza che
essa è dono di Dio
Esprime i contenuti in modo:
esauriente……
C - Individuare i segni del
Natale nell’ambiente e nelle
celebrazioni religiose
D - Comprendere che la Pasqua
è per i cristiani la festa più
importante e il centro della loro
fede
corretto ……..
Voto
Distinto/Ott
imo
Buono
abbastanza corretto
Riconosce i valori religiosi in
modo:
esauriente……….
Sufficiente
corretto ………...
abbastanza corretto….
Buono
Sufficiente
Distinto/Ott
imo
LA BIBBIA E LE ALTRE
FONTI
E - Conoscere usi, costumi e
tradizioni dell’ambiente di
Gesù
F- Comprendere attraverso i
racconti biblici delle origini
che il mondo è opera di Dio
Legge e comprende le fonti
bibliche in modo:
esauriente……….
corretto………….
abbastanza
corretto…………………...
Distinto/Ott
imo
Buono
Sufficiente
CLASSE: II –III
DISCIPLINA: ITALIANO
Competenze e/o
Nuclei tematici
Ascoltare e comprendere
Leggere e comprendere
Scrivere
Obiettivo di apprendimento
Descrittori
A - Acquisire un
comportamento di ascolto
attento e partecipativo
B - Comprendere
comunicazioni e testi ascoltati
individuandone gli elementi
essenziali
C - Saper interagire negli
scambi comunicativi
Ascolta, comprende, interagisce
in modo:
prolungato, pronto, corretto,
articolato, pertinente e
approfondito…….
D - Leggere in modo
espressivo
E- Leggere, comprendere testi
di diversa tipologia,
individuando gli elementi e le
caratteristiche essenziali
F - Leggere, comprendere e
memorizzare filastrocche,
poesie e dialoghi
G - Scrivere testi in modo
chiaro e logico a livello
denotativo e connotativo
H-Rielaborare testi di vario
tipo in modo chiaro e coerente
prolungato, adeguato, pertinente
passivo e per tempi molto brevi,
essenziale, poco corretto e non
sempre pertinente …………
Voto
9/10
7/8
6
Legge in modo:
corretto, scorrevole ed espressivo
…
corretto e scorrevole
9/10
meccanico,stentato
6
Comprende in modo:
completo e rapido……………
9/10
completo …………………….
7/8
essenziale ……………………
6
Scrive sotto dettatura e/o
autonomamente in modo:
molto corretto………………….
9/10
corretto e chiaro ………………
7/8
poco corretto, poco organizzato
6
7/8
Riflettere sulla lingua
I -Utilizzare le principali
convenzioni ortografiche
L -Riconoscere e denominare
le principali parti del discorso
Riconosce e usa la lingua:
con piena
padronanza………………
correttamente
……………………...
essenzialmente
…………………….
9/10
7/8
6
CLASSI II – III
DISCIPLINA: MATEMATICA
Competenze e/o Nuclei
Obiettivo di apprendimento
tematici
A - Leggere, scrivere,
NUMERI
rappresentare, ordinare e
operare con i numeri naturali
B - Eseguire le quattro
operazioni
C - Memorizzare regole e
procedimenti di calcolo
SPAZIO E FIGURE
D - Rappresentare e descrivere
figure geometriche e operare
con esse
Descrittori
Voto
Calcola in modo:
sicuro e corretto………......
9 / 10
corretto……………………
7/8
adeguato……………………
6
Conosce, comprende e utilizza i
contenuti in modo:
autonomo e
corretto…………………
corretto…………………………
……
sufficientemente corretto
……………
RELAZIONI MISURE
DATI E PREVISIONI
E - Raccogliere, classificare e
rappresentare dati e misure
con grafici e tabelle
F - Risolvere situazioni
problematiche utilizzando le
quattro operazioni
9 / 10
7/8
6
Individua e applica relazioni e
procedure in modo:
autonomo………………………
9 / 10
corretto…………………………
7/8
essenziale
…………………………
6
CLASSE: II-III
DISCIPLINA:
SCIENZE
Competenze e/o
Nuclei tematici
SPERIMENTARE CON
OGGETTI E MATERIALI
OSSERVARE E
SPERIMENTARE SUL
CAMPO
Obiettivo di apprendimento
Descrittori
Voto
A -Individuare qualità,
proprietà e trasformazioni di
oggetti, materiali, e fenomeni
Osserva, classifica e coglie
analogie e differenze di un
fenomeno in modo:
completo……………………
9 / 10
corretto………………………….
7/8
cogliendone gli elementi
essenziali ……
6
B - Eseguire semplici
esperimenti e descriverli
verbalmente
C -Formulare ipotesi che
giustifichino un fenomeno
osservato
C -Stabilire e comprendere
relazioni di causa - effetto
Effettua esperimenti, formula
ipotesi e prospetta soluzioni in
modo:
corretto e autonomo
…………………….
corretto…………………………
sostenuto……………………
9 / 10
7/8
6
L’UOMO I VIVENTI E
L’AMBIENTE
D - Osservare e interpretare le
trasformazioni ambientali di
tipo naturale e artificiale
E - Riconoscere le diversità
dei viventi e la loro relazione
con l’ambiente
Osserva e interpreta il
linguaggio scientifico in modo:
sicuro e
autonomo……………………….
9 / 10
corretto…………………………
7/8
sufficientemente corretto
6
CLASSE: III-IV- V
DISCIPLINA: STORIA
Competenze e/o Nuclei
tematici
COLLOCARE FATTI ED
EVENTI NELLO SPAZIO
E NEL TEMPO
RICAVARE
INFORMAZIONI DA
FONTI DI DIVERSO TIPO
Obiettivo di apprendimento
Descrittori
Voto
A - Riconoscere relazioni di
successione e di
contemporaneità, cicli
temporali
B - Ordinare in modo
cronologico (a.C. d.C.) fatti ed
eventi storici
C - Conoscere altri sistemi
cronologici
D - Individuare
periodizzazioni
E -Individuare fonti storiche:
tracce, resti e documenti
F -Ricavare e organizzare
informazioni, metterle in
relazione e formulare ipotesi
Colloca nello spazio e nel tempo
fatti ed eventi in modo:
esauriente…………………
9 / 10
corretto ……………………
7/8
abbastanza corretto …………
6
Individua le tracce e sa usarle
nella ricostruzione dei fatti in
modo:
esauriente …………
9 / 10
COSTRUIRE I CONCETTI
FONDAMENTALI DELLA
STORIA
VERBALIZZARE SCHEMI
TEMPORALI
corretto ……………………
7/8
abbastanza corretto …………
6
G -Elaborare rappresentazioni
sintetiche delle società
studiate, mettendo in rilievo le
relazioni fra gli elementi
caratterizzanti
H -Individuare analogie e
differenze tra quadri storici e
sociali diversi, lontani nello
spazio e nel tempo
Mostra di possedere e applicare
i concetti fondamentali della
storia in modo:
esauriente……………………
9 / 10
corretto …………………
7/8
abbastanza corretto …………
6
I -Elaborare in forma di
racconto orale e scritto gli
argomenti studiati
L -Ricavare e produrre
informazioni da grafici,
tabelle, carte storiche, reperti
M- Consultare testi di genere
diverso
Rappresenta, comunica
concetti e conoscenze in modo:
esauriente…………………
9 / 10
corretto ………………………
7/8
abbastanza corretto…………
6
CLASSE III-IV-V
DISCIPLINA:
GEOGRAFIA
Competenze e/o Nuclei
tematici
ORIENTARSI NELLO
SPAZIO
RAPPRESENTATO
Obiettivo di apprendimento
Descrittori
A - Orientarsi nello spazio e
sulle carte geografiche
B - Utilizzare la bussola e i
punti cardinali
Si orienta nello spazio, e sulle
carte geografiche in modo:
esauriente
……………………………
corretto…………………………
…….
abbastanza corretto
………………….
frammentario……………………
……
RICONOSCERE GLI
ELEMENTI CHE
CARATTERIZZANO IL
TERRITORIO
C- Conoscere e descrivere gli
elementi caratterizzanti i
principali paesaggi italiani,
europei e mondiali
D - Cogliere analogie e
differenze
E - Conoscere e applicare il
concetto polisemico di regione
al territorio italiano
Voto
9 / 10
7/8
6
5
Conosce e descrive gli elementi
di un ambiente in modo:
esauriente………………………
……..
corretto…………………………
……..
abbastanza corretto
…………………..
frammentario
………………………...
9 / 10
7/8
6
5
USARE IL LINGUAGGIO
DELLA GEO-GRAFICITÀ
F - Interpreta carte
geografiche a diversa scala,
carte tematiche, grafici,
immagini da satellite
G - Localizzare sulla carta
geografica dell’Italia la
posizione delle regioni fisiche
e amministrative
Mostra di possedere e usare il
linguaggio della geograficità in
modo:
esauriente………………………
…….
corretto
………………………………
abbastanza corretto
………………….
frammentario…………………
9 / 10
7/8
6
5
CLASSE IV -V
DISCIPLINA: ITALIANO
Competenze e/o
Nuclei tematici
Ascoltare e comprendere
Leggere e comprendere
Obiettivo di apprendimento
Descrittori
A - Prestare un’attenzione
sempre più prolungata e
selettiva alle spiegazioni
dell’insegnante e agli
interventi dei compagni
B - Comprendere testi orali
C - Partecipare a discussioni
di gruppo
D - Riferire un’esperienza,
un’attività o un argomento di
studio
Ascolta, comprende, comunica
in modo:
prolungato, pronto, corretto,
articolato, pertinente e
approfondito …………………
prolungato, adeguato, pertinente
e corretto
…………………………………
…
passivo e per tempi molto brevi,
essenziale, poco corretto e non
sempre
pertinente………………………
………….
passivo e per tempi molto brevi,
inadeguato……………………
Legge in modo:
corretto, scorrevole ed espressivo
……...
corretto e
scorrevole…………………….
E - Leggere ad alta voce e in
silenzio in modo corretto,
scorrevole, espressivo e
consapevole testi noti e non
F - Leggere, comprendere
diversi tipi di testo
rielaborandone le
informazioni principali
meccanico………………………
……….
stentato…………………………
………..
Voto
9/10
7/8
6
5
9/10
7/8
6
5
9/10
7/8
6
5
Comprende in modo:
completo e
rapido……………………….
completo………………………
………..
essenziale
………………………………
parziale e frammentario
Scrivere
G - Scrivere testi in modo
chiaro e logico di tipo
descrittivo, narrativo,
argomentativo a livello
denotativo e connotativo
H - Produrre rielaborazioni,
manipolazioni e sintesi
Scrive sotto dettatura e/o
autonomamente in modo:
molto corretto
…………………………..
corretto e
chiaro…………………………
poco corretto, poco organizzato
9/10
7/8
6
5
………..
scorretto e
disorganico…………………..
Riflettere sulla lingua
I - Utilizzare le principali
convenzioni ortografiche
L - Riconoscere e denominare
le principali parti del discorso;
individua e usa in modo
consapevole modi e tempi del
verbo; riconoscere i
connettivi; analizzare la frase
nelle sue funzioni
Riconosce e usa la lingua:
con piena padronanza
………………….
correttamente……………………
essenzialmente…………………
con molte
lacune……………………….
9/10
7/8
6
5
CLASSE IV –V
DISCIPLINA: MATEMATICA
Competenze e/o Nuclei
tematici
NUMERI
Obiettivo di apprendimento
Descrittori
Voto
A - Leggere, scrivere,
rappresentare, ordinare e
operare con i numeri naturali,
decimali e frazionari
B - Eseguire le quattro
operazioni e relative proprietà
Calcola e applica proprietà e
individua procedimenti in
modo:
rapido preciso e
autonomo……….
9 / 10
corretto…………………………
…….
adeguato
……………………………..
inadeguato
………………………….
SPAZIO E FIGURE
RELAZIONI MISURE
DATI E PREVISIONI
C - Rappresentare, descrivere
e operare con misure e figure
geometriche piane
D - Confrontare, misurare e
operare con grandezze e unità
di misura
E - Risolvere situazioni
problematiche utilizzando
formule, tecniche e procedure
di calcolo
Conosce, rappresenta descrive,
opera con misure e figure
geometriche piane in modo:
autonomo………………………
………..
corretta…………………………
………..
essenziali………………………
………..
inadeguato………………………
………
Osserva, classifica e coglie
analogie e differenze di un
fenomeno in modo: autonomo e
corretto …………………….
corretto…………………………
……….
essenziale………………………
……….
inadeguato………………………
………
Elabora procedure risolutive di
situazioni problematiche in
modo:
7/8
6
5
9 / 10
7/8
6
5
9 / 10
7/8
6
5
autonomo e
corretto…………………….
corretto…………………………
………..
essenziale………………………
………..
inadeguato………………………
………
9 / 10
7/8
6
5
CLASSE IV –V
DISCIPLINA: SCIENZE
Competenze e/o
Nuclei tematici
Obiettivo di apprendimento
Descrittori
L’UOMO I VIVENTI E
L’AMBIENTE
A - Osservare descrivere,
analizzare elementi del mondo
vegetale, animale, umano
Osserva, classifica e coglie
analogie e differenze di un
fenomeno in modo: completo e
sicuro……………………
completo………………………
………
essenziale………………………
……
inadeguato………………………
…
Conosce nozioni, concetti e
procedimenti
in modo:
completo e
sicuro………………..
B - Riconoscere e descrivere
fenomeni del mondo fisico,
biologico,
SPERIMENTARE CON
OGGETTI E MATERIALI
C - Utilizzare termini specifici
della disciplina
D - Utilizzare la
classificazione come
strumento per interpretare
somiglianze e differenze tra
fatti e fenomeni
E - Individuare qualità,
proprietà e trasformazioni di
oggetti, materiali, e fenomeni
completo………………………
…
Voto
9 / 10
7/8
6
5
9 / 10
7/8
6
5
essenziale………………………..
inadeguato………………………
.
Usa il linguaggio scientifico (
raccoglie dati, rappresenta
graficamente, interpreta) con:
padronanza……………………
……..
correttezza
…………………………..
sufficiente
9 / 10
7/8
6
5
correttezza………………...
inadeguatezza…………………
………
OSSERVARE E
SPERIMENTARE SUL
CAMPO
F - Eseguire semplici
esperimenti e descriverli
verbalmente
G - Formulare ipotesi che
giustifichino un fenomeno
osservato
H - Stabilire e comprendere
relazioni di causa – effetto
Effettua esperimenti, formula
ipotesi e prospetta soluzioni in
modo:
corretto e autonomo
………………….
corretto
………………………………
Sostenuto
…………………………….
inadeguato………………………
……
9 / 10
7/8
6
5
CLASSE IV-V
DISCIPLINA: RELIGIONE
Competenze e/o
Nuclei tematici
IL LINGUAGGIO
RELIGIOSO
SEGNI E SIMBOLI DEL
NATALE E DELLA
PASQUA
LA BIBBIA E LE ALTRE
FONTI
Obiettivo di apprendimento
Descrittori
A - Riconoscere nella vita di
Gesù proposte di scelte
responsabili anche per un
personale progetto di vita
Riconosce i linguaggi
espressivi della fede in modo:
esauriente ……………..
corretto ……………….
abbastanza corretto……
inadeguato…………….
B - Riconoscere la festa del
Natale come esperienza di
gioia, comunione e fratellanza
C - Riconoscere la Pasqua
come evento salvifico
dell’uomo
Riconosce il senso religioso
della Pasqua e del Natale in
modo:
esauriente ……………..
corretto ………………..
abbastanza corretto……
inadeguato ……………
D - Conoscere le origini e la
diffusione dei testi più
importanti per la vita di un
cristiano
E - Conoscere la figura di Gesù
F - Conoscere gli elementi
fondanti delle grandi religioni
non cristiane
G - Sapere che la Chiesa
promuove il dialogo con le
altre confessioni cristiane
Fa riferimento alle fonti
bibliche in modo:
esauriente……………...
corretto ……………….
abbastanza corretto……
inadeguato ……………
Voto
Distinto/Ott
imo
Buono
Sufficiente
Insufficient
e
Distinto/Ott
imo
Buono
Sufficiente
Insufficient
e
Distinto/Ott
imo
Buono
Sufficiente
Insufficient
e
CLASSE: IV –V
DISCIPLINA: INGLESE
Competenze e/o
Nuclei tematici
Ascoltare e comprendere
Leggere e comprendere
Obiettivo di apprendimento
Descrittori
Voto
A -Comprendere parole,
espressioni ,istruzioni e frasi
di uso quotidiano
B - Identificare il tema
centrale di un discorso
Ascolta, comprende in modo:
corretto………………………….
adeguato……………… ……….
essenziale………………………
inadeguato …………………….
9/10
7/8
6
5
C - Leggere e comprendere
parole, cartoline, brevi testi,
accompagnati da supporti
visivi
Legge in modo:
corretto, scorrevole ed
espressivo………………………
….
corretto e scorrevole……………
meccanico………………………
stentato …………………………
Comprende in modo:
completo e
rapido……………….
completo………………………..
essenziale ………………………
parziale e frammentario ………..
Scrivere
D - Scrivere messaggi
semplici e brevi lettere
personali in modo
comprensibile
Scrive autonomamente in modo:
molto corretto…………………
corretto ……………………….
poco corretto …………………
scorretto………………………
9/10
7/8
6
5
9/10
7/8
6
5
9/10
7/8
6
5
E - Esprimersi
linguisticamente in modo
comprensibile e adeguato alla
situazione comunicativa
RFQ - Scambiare semplici
informazioni afferenti alla
sfera personale
Parlare
Usa la lingua:
con padronanza………. ……….
correttamente…………………..
essenzialmente ………………..
con molte lacune………………
9/10
7/8
6
5
Valutazione Scuola Secondaria
Valutare è un processo interno, non staccato dal processo di apprendimento/insegnamento; per questo gli strumenti
valutativi devono essere calibrati e rispondenti al POF della Scuola, ma è anche necessario convergere verso strumenti e
criteri comuni per non disorientare troppo gli alunni e le loro famiglie.
La valutazione deve rispondere ai criteri di oggettività, significatività, diversificazione dei giudizi; per questo è
indispensabile sottoscrivere con la classe
“Il contratto formativo”
L’alunno deve sapere :
1. Dove deve arrivare
2. Qual è il percorso
3. Dove è arrivato
Il docente
presenta
chiarisce
Obiettivi – strategie
Strumenti di verifica
Criteri di valutazione
i suoi impegni e quelli degli alunni
discute con gli alunni ed eventualmente modifica la propria proposta
Verifica Periodicamente
Il rispetto degli impegni reciproci
I risultati conseguiti rispetto agli Obiettivi di Apprendimento
Le competenze sviluppate
Il contratto formativo riguarda: ogni docente, il consiglio di classe, gli alunni, i genitori, gli organi collegiali.
E’ necessario prevedere per ogni Obiettivo da verificare le prove adatte.
Le prove possono essere:
Strutturate o Oggettive:
prove costituite da una serie di “quesiti chiusi” ognuno corredato da
due o più
Risposte chiuse:
1. vero/falso
2. completamenti
3. corrispondenze
4. scelte multiple
5. collegamenti
6. riproduzioni in scala
7. carte tematiche / geografiche
Semistrutturate:
prove costituite da una serie articolata di “quesiti semichiusi” che
richiedono una formulazione autonoma delle risposte- rispettando
però alcuni vincoli prescrittivi:
1. lunghezza massima consentita
2. qualità, quantità e ordine di presentazione di particolari elementi informativi o
concettuali
3. grado di generalizzazione da adottare per permettere un confronto con criteri di
correzione predeterminati
4. domande strutturate a risposta aperta
5. saggi brevi
6. riassunti orali o scritti
Non strutturate:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
temi
colloqui orali
progetti
testi liberi
relazioni
disegni
cartelloni
esperimenti
lavori di gruppo
TUTTI I DOCENTI dell’ ISTITUTO, per tutte le classi, DEVONO FAR RIFERIMENTO, ai fini della rilevazione
delle osservazioni sistematiche per la valutazione degli esiti educativi e cognitivi, ai metodi concordati
collegialmente (livelli per le prove non strutturate e punti percentuali per le prove oggettive), alla SCALA
ORDINALE DI VALUTAZIONE adottata dal COLLEGIO DEI DOCENTI e agli ELEMENTI PER LA
VALUTAZIONE del livello di maturazione della personalità stabiliti dallo stesso COLLEGIO.
STRUMENTI di VALUTAZIONE
SVILUPPO PERSONALE e PROCESSI di APPRENDIMENTO durante il corso dell’anno scolastico
Partecipazione
1.
2.
3.
4.
5.
collaborativa
completa
parziale
superficiale
non partecipa
METODO di
STUDIO
1.
2.
3.
4.
5.
autonomo
ordinato
produttivo
disordinato
non acquisito
1.
2.
3.
4.
5.
attivo
costante
adeguato
saltuario
settoriale
Impegno
6.
❑
molto limitato
Annualmente, sulla scorta della esperienza pregressa si predispongono, per le classi prime delle due scuole, i
TEST DI INGRESSO per la rilevazione del grado di possesso di abilità trasversali [1. Relazione spaziale; 2.
Rapporto causa-effetto; 3. Osservazione; 4. Attenzione; 5. Memorizzazione] e per la verifica del possesso delle
abilità strumentali di base .
Per le classi successive i docenti delle varie discipline, mediante prove specifiche opportune, provvedono, nel
periodo dell’ACCOGLIENZA, al controllo e alla verifica del possesso delle competenze declinate per la classe
precedente, ai fini della impostazione dei curricolo tenendo presente il conseguimento degli standard richiesti per
il passaggio alla classe successiva ed agli Esami finali per la Scuola secondaria di 1° grado, così come concordati
in sede di incontro per aree disciplinari.
La VALUTAZIONE definitiva terrà sempre conto della situazione di partenza, dei risultati delle prove scritte, orali e
pratiche, della posizione in una fascia di livello e del rapporto con i risultati del gruppo-classe.
COMPETENZE di LETTURA
COMPETENZA TECNICA
la capacità di decifrare lo scritto, riconoscendone i segni e
associandoli per costruire le parole.
COMPETENZA SEMANTICA
la capacità di connettere i segni verbali che costituiscono le parole del
testo con la rete dei concetti e con le strutture lessicali possedute dal
lettore, in modo che egli possa rielaborare il, contenuto del testo,
organizzandolo in quella stessa rete.
COMPETENZA MORFOSINTATTICA
la capacità di riconoscere la diversa funzione della parola nel discorso
e di individuare il valore dei diversi connettivi sintattico formali,
posti in relazione alla parola stessa.
COMPETENZA TESTUALE
la capacità di identificare gli aspetti strutturali e le regole di
funzionamento che contraddistinguono i diversi tipi di testo.
COMPETENZA PRAGMATICOCOMUNICATIVA
la capacità di cogliere sia nel testo globalmente inteso che nelle sue
parti, lo scopo che l’autore si prefigge di comunicare. Tale scopo, di
norma, non è reso esplicito dall’autore.
COMPETENZA
RIELABORATIVA
la capacità di riordinare il testo sulla base delle tracce contenute nella
mappa della propria mente. Si tratta di selezionare e riorganizzare i
dati nella propria mente, in base ad un preciso ordinamento spaziotemporale, accantonando gli elementi considerati secondari e, in ogni
caso, facendo assumere al testo di partenza una forma diversa.
LA VALUTAZIONE DELLE INTERROGAZIONI
L’interrogazione come modalità di valutazione delle conoscenze e delle competenze degli allievi, sollecita lo sviluppo
della capacità di comunicare a voce alta quanto è stato appreso, oppure di descrivere e commentare quanto si viene
svolgendo alla lavagna.
Il saper tradurre in parole proprie quanto studiato è una delle principali manifestazioni di comprensione.
Per condurre l’interrogazione in maniera valida sia come valutazione che come approfondimento occorre:
Preparare una lista di possibili domande, rimanendo flessibili nell’adottarle ai singoli alunni;
Avere pazienza e dare tutto il tempo necessario per le risposte, in modo che gli alunni più riflessivi non diano
risposte meccaniche;
Incoraggiare gli alunni ad ascoltare con attenzione le domande ed eventualmente ripeterle con parole loro, per
verificare se le hanno ben comprese.
1.
2.
3.
Voto
(10)
1-23
4
Fasce di
livello
CRITERI di VALUTAZIONE in decimi
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
Grosse lacune ed errori
Primo
livello
Secondo
Conoscenze carenti, con
errori ed espressioni
Non riesce ad applicare
le minime conoscenze
anche se guidato
Applica le conoscenze
minime ma con gravi
Non riesce ad analizzare
Diversi errori, analisi e
sintesi parziale
livello
5
6
7
8
9
10
1.
Terzo
livello
improprie
Conoscenze superficiali,
improprietà di
linguaggio
errori
Applica le minime
conoscenze, con
imperfezioni
Quarto
livello
Conoscenze essenziali,
esposizione semplice
ma corretta
Quinto
livello
Conoscenze complete
ma poco approfondite,
esposizione corretta
Applica
autonomamente le
conoscenze a problemi
semplici, ma con
qualche errore
Applica autonomamente
le conoscenze anche a
problemi più complessi,
ma con imperfezioni
Applica autonomamente
le conoscenze anche a
problemi più complessi,
in modo corretto
Applica, autonomamente,
le conoscenze a problemi
complessi in modo
corretto
Sesto livello
Settimo
livello
Ottavo
livello
Conoscenze complete,
che sa approfondire,
esposizione corretta con
proprietà linguistica
Conoscenze complete
con approfondimento
autonomo, esposizione
fluida con utilizzo del
linguaggio specifico
Conoscenze complete,
approfondite ed
ampliate, esposizione
fluida con utilizzo di un
lessico ricco ed
appropriato
Applica in modo
autonomo e corretto le
conoscenze anche a
problemi complessi,
trova da solo le soluzioni
migliori e creative
Imprecisioni, analisi
superficiali, incertezza nel
gestire semplici situazioni
nuove
Corretta interpretazione
del testo, sa ridefinire un
concetto semplice,
gestisce situazioni nuove
Coglie le implicazioni,
compie analisi complete e
coerenti
Coglie le implicazioni,
compie correlazioni con
qualche imprecisioni;
rielaborazione corretta
Coglie le implicazioni,
compie correlazioni,
rielaborazione corretta,
completa e autonoma
Sa rielaborare
correttamente e
approfondire in modo
autonomo e critico
situazioni complesse
VALUTAZIONE delle PROVE
le prove non oggettive (interrogazioni, temi, problemi, riassunti….) vanno valutate
descrittori elaborati dai singoli dipartimenti
in decimi secondo i
2.
per le prove oggettive (test V/F, a risposta multipla, a completamento…), non utilizzare i punteggi grezzi ( es. 6 /
10 ) ma attribuire un punteggio x ad ogni esercizio secondo i criteri della docimologia ( es. valore della prova 25
/ 25 ). Si calcola la somma delle risposte esatte date dall’alunno, la si riporta al punteggio massimo e la si
trasforma in percentuale:
X ( risultato dell’alunno) x 100 diviso il punteggio totale previsto per la prova
3.
NON USARE i segni + e - , né il mezzo voto
GRIGLIA di VALUTAZIONE delle PROVE OGGETTIVE
PUNTEGGIO IN PERCENTUALE
da 0
a 30 %
da 31% a 45%
da 46% a 55%
da 56% a 65%
da 66% a 75%
da 76% a 85%
da 86% a 95%
da 96% a 100%
VOTO
3
4
5
6
7
8
9
10
CORREZIONE DELLE PROVE e CALCOLO DEI PUNTEGGI GREZZI
1.
L’attribuzione di n punti ( = scelta autonoma dell’insegnante) ad ogni quesito va stabilita “a priori” ed
esplicitata.
2.
I punteggi devono variare a seconda del tipo di quesito e del livello di difficoltà della prestazione richiesta.
3.
Il calcolo dei punteggi da assegnare ad ogni prova può essere fatto senza o con penalizzazione degli errori.
E’ consuetudine assegnare i seguenti punteggi:
TIPO di QUESITO
TIPO di RISPOSTA
1.
2.
3.
SCELTE MULTIPLE 4.
(ad una soluzione, con 3 5.
alternative *)
6.
CORRISPONDENZE o 7.
COMPLETAMENTI 8.
9.
VERO/FALSO
esatta
sbagliata
omessa
esatta
sbagliata
omessa
esatta
sbagliata
omessa
PUNTEGGIO SINGOLO
Senza penalizzazione
Con
penalizzazion
e
+1
+1
0
-1
0
0
+2
+2
0
-1
0
0
+1
0
0
GRIGLIA di VALUTAZIONE delle PROVE OGGETTIVE
PUNTEGGIO IN PERCENTUALE
da 0
a 30 %
da 31% a 45%
da 46% a 55%
da 56% a 65%
da 66% a 75%
da 76% a 85%
da 86% a 95%
da 96% a 100%
VOTO
3
4
5
6
7
8
9
10
Le prove oggettive d’ingresso, rilevate in centesimi, vanno trasformate in decimi dividendo il risultato per 10; se
il risultato è da 1 a 5 ( per es. 61 /65 ) si arrotonda per difetto = 6 decimi; se il risultato è superiore a 5 ( es. 66 / 69
) si arrotonda per eccesso = 7 decimi
CORRISPONDENZE PUNTEGGI – ESITO DELLE PROVE SCRITTE
Punteggio in decimi
1 -2 -3
4
5
6
7
8
9
10
Fasce di livello
I livello
II livello
III livello
IV livello
V livello
VI livello
VII livello
VIII livello
Esito della prova
GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
INSUFFICIENTE
MEDIOCRE
SUFFICIENTE
BUONO
SODDISFACENTE
OTTIMO
ECCELLENTE
1. La valutazione in decimi, delle prove scritte non oggettive, va accompagnata da un breve giudizio
2. Per l’assegnazione del mezzo voto, i docenti avranno cura di utilizzare parte della terminologia del voto
precedente e parte del voto successivo secondo i parametri di conoscenza e abilità di ogni singolo alunno
VALUTAZIONE della PROVA SCRITTA di ITALIANO
in decimi
Indicatori
A.
ADERENZA ALLA TRACCIA e
alla TIPOLOGIA TESTUALE
B.
SVILUPPO DEL CONTENUTO
C.
ORGANIZZAZIONE FORMALE
DEL CONTENUTO
D.
P./10
1-2-3
4
5
6
7
8
9
10
1-2-3
4
5
6
7
8
9
10
1-2-3
4
5
6
7
8
9
10
1-2-3
4
5
6
CORRETTEZZA ORTO-MORFO-SINTATTICA
E LESSICALE
7
8
9
10
Descrittori
Fuori tema
Presenza di divagazioni
Parziale
Accettabile
Adeguata
Pertinente
Pienamente attinente
Ampia
Nullo
Carente
Generico -modesto
Sufficiente
Discreto
Buona
Approfondito
Approfondito e completo
Inesistente
Disorganica
Parzialmente ordinata
Sufficientemente ordinata
Ordinata
Coerente
Personale
Coerente e personale
Lessico improprio e con gravi errori
ortografici e di punteggiatura
Lessico povero con errori ortografici
e di punteggiatura
Lessico semplice con imprecisioni
nella punteggiatura o nell’ortografia
Lessico appropriato con qualche
errore nella punteggiatura o
nell’ortografia
Lessico appropriato con qualche
imprecisione di ortografia o di
punteggiatura
Lessico ricco con qualche
imprecisione di ortografia o di
punteggiatura
Lessico articolato senza errori di
ortografia o punteggiatura
Lessico ricco e originale senza errori
di ortografia o di punteggiatura
Il giudizio sul compito di Italiano va espresso in forma discorsiva utilizzando le aggettivazioni declinate come
descrittori evitando di esprimere il voto per ogni singolo indicatore. Il voto sul compito deve essere quello finale
deciso dall’insegnante.
ES:
Ampia l’aderenza alla traccia, il contenuto approfondito e completo è espresso in forma coerente e personale.
Corretto dal punto di vista lessicale e orto-morfo-sintattico = 10
Aderenza alla traccia = Ampia
Sviluppo del contenuto = Approfondito e completo
Organizzazione del contenuto = Coerente e personale
Correttezza orto-morfo-sintattica e lessicale = Lessico ricco e originale, senza errori
voto = 10
Schema di valutazione delle prove scritte di lingua straniera
Tipologia di
compito
Questionario
relativo a
un brano
voto
Comprensione
Della lingua scritta
Produzione della
Lingua scritta
1-2-3
Non si evidenziano elementi
Accettabili di comprensione
4
5
6
7
8
9
10
Frammentaria e confusa
Parziale
Essenziale
Buona
Appropriata
Completa
Completa e dettagliata
Risposte:
Inesistenti
Frammentarie e scorrette
Imprecise, poco chiare e poco corrette
Parzialmente pertinenti e non sempre corrette
Quasi sempre pertinenti, non del tutto corrette e poco
rielaborate
Pertinenti, generalmente corrette e rielaborate
Pertinenti, corrette e rielaborate
Pertinenti, corrette e dallo stile personale
1-2-3
4
5
6
7
8
9
10
Completamento di
un dialogo
Comprensione del testo 1-2-3 Non si evidenziano elementi accettabili
Scambio verbale
4
5
6
7
8
9
10
Parziale
Incerta
Essenziale
Esauriente
Completa
Approfondita
Completa, approfondita e sicura
1-2-3
4
5
6
7
8
9
10
Inesistente
Limitato
Impreciso
Semplice ma corretto
Completo ma poco approfondito
Completo
Approfondito
Completo, approfondito e corretto
VOTO Conoscenze molto scarse e frammentarie. Mancata acquisizione dei contenuti essenziali.
1,2,3 Assoluta incapacità di procedere nell’applicazione. Grosse difficoltà nell’esposizione dei
contenuti.
Conoscenza degli elementi fondamentali frammentaria, lacunosa e superficiale. Commette
gravi e frequenti errori anche nell’esecuzione di semplici esercizi. Presenta numerose
4
lacune nella preparazione di base. Notevoli difficoltà nella comprensione dei concetti ed
errori nell’esposizione.
Conoscenza superficiale degli elementi fondamentali. Commette errori nello svolgimento
di semplici esercizi. Solo se guidato è in grado di applicare procedimenti. Imprecisione
5
nell’esposizione dei contenuti.
Conoscenza essenziale degli elementi fondamentali. Sufficiente sicurezza nel procedere
nell’esecuzione di esercizi semplici. Guidato effettua analisi e sintetizza le conoscenze.
6
Conoscenze complete. Esegue correttamente compiti ed ha acquisito autonomia
nell’applicazione dei procedimenti. Effettua analisi e sintesi pertinenti ed elabora in modo
7
autonomo le conoscenze.
Conoscenze complete e approfondite. Non commette errori né imprecisioni
nell’esecuzione di esercizi e problemi. Effettua analisi e sintesi complete. Elabora ed
8
organizza in modo autonomo le conoscenze.
Conoscenze complete, ampie e approfondite. Non commette errori né imprecisioni
nell’esecuzione di esercizi e problemi anche complessi. Effettua analisi e sintesi complete.
9
Elabora ed organizza in modo autonomo le conoscenze con apporti personali
Conoscenza molto approfondita dei contenuti disciplinari. Profondità nei concetti esposti,
ampiezza di temi trattati. Padronanza nell’applicazione delle procedure e disinvoltura nel
procedere. Elabora le conoscenze in maniera autonoma con apporti personali, originali e
10
ben organizzati. Assoluta padronanza nell’effettuare collegamenti in ambito disciplinare e
pluridisciplinare. Effettua analisi e sintesi complete, ben organizzate e critiche.
Caratteristiche generali del GIUDIZIO GLOBALE di maturazione
“…deve evidenziare i progressi ottenuti rispetto al livello di partenza, gli interessi manifestati, le attitudini promosse,
nonché le eventuali distanze degli apprendimenti dell’alunno dai traguardi comuni, al fine di progettare nuove azioni da
intraprendere.” (C.M. 491/96) (legge 517 art. 9)
Caratteristiche imprescindibili:
stretta correlazione tra:
a) situazione di partenza;
b) interventi individualizzati;
c) livello di competenza acquisito;
d) processo di maturazione;
e) osservazioni sistematiche rispetto a:
partecipazione, metodo di studio e impegno
GUIDA ALLA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DISCIPLINARI
La competenza è l’agire personale, basato su conoscenze e abilità acquisite, adeguato a rispondere ad un bisogno, a
risolvere un problema, ad eseguire un compito, realizzare un progetto; è un agire che coinvolge tutta la persona e che
connette, in maniera unitaria, conoscenze e abilità, comportamenti individuali e relazionali, atteggiamenti emotivi,
scelte valoriali, motivazioni e fini.
LIVELLO INIZIALE
LIVELLO INTERMEDIO
LIVELLO FINALE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
1. Conoscenze essenziali dei contenuti
2. Applicazione autonoma di conoscenze e procedure in compiti
semplici
3. Esecuzione consapevole di compiti e procedure in situazioni note
4. Cogliere relazioni in situazioni semplici
5. Sintesi chiara e semplice di conoscenze
6. Esprimere semplici giudizi in situazioni note
7. Conoscenze complete ma non approfondite
8. Applicazione autonoma di conoscenze procedure in compiti
complessi
9. Comprensione e rielaborazione di concetti procedure anche in
situazioni non note
10. Analisi appropriate e pertinenti
11. Sintesi autonome coerenti e puntuali
12. Valutazione autonome ed articolate
13. Conoscenze complete e ben ordinate
14. Applicazione di contenuti e procedure in compiti complessi
approfonditi anche autonomamente
15. Cogliere implicazioni e determinare correlazioni tra eventi e
fenomeni
16. Conduzione di analisi complete e approfondite
17. Sintesi corretta di conoscenze complesse
18. Valutazione personale completa e approfondita
LIVELLO di ECCELLENZA
Conoscenze approfondite, integrate, ampliate
Applicazione di contenuti e procedure in ambiti interdisciplinari
Cogliere implicazioni e determinate correlazioni in modo personale e originale
Conduzione di analisi complesse ed interdisciplinari
Sintesi metodica e razionale di conoscenze e procedure
Valutazione critica, personale, corretta ed appropriata in ogni situazione
Certificazione delle Competenze
Disciplina
ITALIANO
INGLESE
FRANCESE
STORIA
GEOGRAFIA
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
MUSICA
ARTE E
IMMAGINE
SCIENZE
MOTORIE
STRUMENTO
Competenze
Individuare informazioni
Produrre testi orali e scritti
Conoscere funzioni e strutture
Interagire nel dialogo
Ricavare e dare informazioni scritte
Interagire nel dialogo
Ricavare e dare informazioni scritte
Riconoscere i grandi eventi storici e collocarli nello spazio e nel
tempo
Stabilire rapporti causa – effetto tra eventi storici e conseguenze
socio-politiche
Comprendere il valore della memoria storica per meglio
interpretare il presente
Utilizzare un lessico appropriato
Stabilire relazioni tra gli elementi dell'ambiente
Analizzare temi antropici, economici, ecologici e storici
Utilizzare il linguaggio specifico
Eseguire calcoli e misurazioni
Applicare procedimenti
Riconoscere e risolvere situazioni problematiche
Osservare la realtà
Identificare i rapporti tra gli organismi viventi e l'ambiente
Riferire con linguaggio specifico fatti, fenomeni, risultati di una
esperienza
Analizzare e rappresentare graficamente un oggetto
Riconoscere e mettere in relazione i fattori della produzione
Utilizzare il software di Office ed internet
Possedere tecniche per l’espressione vocale e strumentale
Comprendere i diversi messaggi musicali
Conoscere e usare varie tecniche espressive
Leggere i documenti del patrimonio culturale ed artistico
Padroneggiare abilità motorie di base in situazioni diverse
Partecipare alle attività di gioco e di sport , rispettandone le
regole
Conoscere il codice musicale
Possedere l'impostazione tecnica dello strumento
Eseguire solfeggi parlati e cantati
Elaborare materiali sonori
(2) indicatori per i livelli di accertamento e certificazione delle
competenze programmate
SEI
La competenza è manifestata solo in contesti noti e con la
guida dell’insegnante
SETTE
La competenza programmata è manifestata in modo
adeguato con relativa autonomia, buona consapevolezza
delle conoscenze e abilità connesse
OTTO
La competenza programmata è manifestata in modo
positivo con buona autonomia, consapevolezza e
padronanza delle conoscenze e abilità connesse, capacità
di integrazione dei diversi saperi.
Voto (2)
NOVE
DIECI
La competenza programmata è manifestata in modo
sicuro con completa autonomia, originalità e
responsabilità, piena consapevolezza e padronanza delle
conoscenze e delle abilità connesse, buona integrazione
dei diversi saperi.
La competenza programmata è manifestata in modo
sicuro con completa autonomia, originalità e
responsabilità, anche in contesti nuovi, con piena
consapevolezza e padronanza delle conoscenze e delle
abilità connesse, ottima integrazione dei diversi saperi.
LA VALUTAZIONE dei DIVERSAMENTE ABILI
Programmare per un diversamente abile non significa diminuire lo spessore cognitivo -educativo degli obiettivi, ma
ridurne la complessità, diluirne le difficoltà in tempi più lunghi.
VALUTAZIONE DIAGNOSTICA
Fonti: diagnosi funzionale
profilo dinamico-funzionale
scheda di valutazione della scuola primaria
Le prove d’ingresso saranno rielaborate in base all’handicap
VALUTAZIONE FORMATIVA:
si rifà a quella dei normodotati con più pronunciata
accentuazione della possibilità di interventi di correzione,
inversione di rotta, dei percorsi di individualizzazione
programmati
VALUTAZIONE SOMMATIVA:
riguarderà l’acquisizione di obiettivi minimi e in alcuni casi il
Consiglio di classe può deliberare se alcuni criteri-guida
debbano essere tralasciati o parzialmente sostituiti
VALUTAZIONE GLOBALE:
in base alla legge 104/92 il consiglio di classe può adottare
un’ottica descrittiva che sorvolando gli aspetti riduttivi e
insoddisfacenti, ponga l’accento sui traguardi conseguiti
ricavabili dall’attività svolta.
LA COLLABORAZIONE SCUOLA–FAMIGLIA, SEMPRE NECESSARIA, NEI CASI DEI DIVERSAMENTE
ABILI ASSUME CARATTERI DI IMPRESCINDIBILITA’
ALLE FAMIGLIE IPER PROTETTIVE O TOTALMENTE DELEGANTI BISOGNERA’ RIVOLGERE UN
FERMO INVITO ALLA CONDIVISIONE O/E DIFFERENZIAZIONE DEI COMPITI
VALUTAZIONE DELLE ABILITA’ ACQUISITE DAGLI ALUNNI STRANIERI
Primo livello
Obiettivi
Prestazioni
Sa parlare e ascoltare
1. Conosce il lessico essenziale relativo a contenuti di vita quotidiana, familiare,
scolastica
2. Conosce un lessico di base relativo alle diverse discipline.
3. Formula frasi minime con uso del modo indicativo e degli ausiliari “essere” e
“avere”
Sa leggere
1. Legge ad alta voce in modo comprensibile brevi testi
2. Comprende facili dialoghi e frasi con struttura semplice relativi a situazioni
quotidiane, familiari e scolastiche
Sa scrivere
1. Scrive sotto dettatura
2. Scrive brevi testi guidato da questionari, sempre riferiti a situazioni quotidiane
familiari e scolastiche
Secondo livello
Obiettivi
Sa parlare e
ascoltare
Sa leggere
Sa scrivere
Terzo livello
Obiettivi
Sa parlare e
ascoltare
Sa leggere
Sa scrivere
Prestazioni
1. Conosce un lessico fondamentale usato in situazioni di vita sociale
2. Amplia il lessico di base relativo alle diverse discipline
3. Formula frasi complesse con un uso del verbo coniugato nei tempi dell’indicativo
4. Formula periodi con l’uso di coordinate
5. Legge in modo scorrevole
6. Comprende brani semplici e testi di studio semplificati
7. Produce autonomamente testi scritti secondo indicazioni date ( lettere, racconti di
esperienze, descrizioni)
Prestazioni
8. Conosce il lessico in uso nella vita sociale e culturale italiano anche finalizzato
all’orientamento
9. Conosce il lessico specifico delle varie discipline
10. Formula periodi complessi
11. Comprende testi di studio non semplificati
12. Produce autonomamente testi corretti di vario genere
Criteri per la valutazione del Comportamento
espressa in decimi nella scuola primaria
CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La Scuola oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni è impegnata in un costante processo di
formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di
convivenza civile in una comunità.
La valutazione del comportamento tiene conto dei seguenti parametri:
Rapporti con l’altro
Responsabilità e rispetto degli impegni scolastici
Rispetto delle cose proprie, altrui e dell’ambiente
Partecipazione e interesse alle varie attività scolastiche
Rispetto delle regole di convivenza, secondo la griglia seguente
GIUDIZIO
Comportamento corretto e coerente con i principi della scuola sia nell’esercizio dei propri
diritti che nell’adempimento dei propri doveri e modello propositivo per i compagni.
VOTO
10
9
Comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle regole, consapevolezza del proprio
dovere e continuità nell’impegno.
8
Comportamento rispettoso delle regole, impegno generalmente costante, adeguata
consapevolezza del proprio dovere.
Comportamento poco rispettoso delle regole, poco corretto nel rapporto con i compagni,
insegnanti e altre figure operanti nella scuola; incostanza nell’impegno e non adeguata
consapevolezza del proprio dovere.
Richiami verbali e/o note disciplinari.
Rifiuto sistematico delle regole, grave mancanza di rispetto nei confronti di compagni, insegnanti e
altre figure operanti nella scuola.
7
6
Richiami verbali e/o note disciplinari.
Criteri per la valutazione del Comportamento
espressa in decimi nella scuola secondaria di primo grado
Voto
Criteri di attribuzione
5
Sanzioni disciplinari gravi per un rifiuto totale delle regole e senza concreti cambiamenti di
comportamento ( solo scuola secondaria).
6
Rifiuto sistematico delle regole, grave mancanza di rispetto nei confronti di compagni,
insegnanti e altre figure operanti nella Scuola.
Note e/o provvedimenti disciplinari.
Comportamento poco rispettoso delle regole, poco corretto nel rapporto con i compagni, insegnanti
7
e altre figure operanti nella scuola.
Incostanza nell’impegno e non adeguata consapevolezza del proprio dovere.
Richiami verbali e /o note disciplinari.
8
Comportamento rispettoso delle regole.
Impegno generalmente costante.
Adeguata consapevolezza del proprio dovere.
9
Comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle regole.
Consapevolezza del proprio dovere.
10
Comportamento corretto e coerente con i principi della scuola sia nell’esercizio dei propri diritti
che nell’adempimento dei propri doveri e modello propositivo per i compagni.
NB. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può
influire sulla valutazione del profitto ( Art. 4, comma 3 dell’ “Statuto
delle studentesse e degli studenti” – D.P.R. n. 249, giugno 2008 ).
PROTOCOLLO di ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI
Il protocollo di accoglienza proposto dalla Commissione Intercultura delinea le azioni da compiere da parte di tutti i
soggetti coinvolti nel fenomeno della presenza di alunni non italofoni presenti nella scuola. Il protocollo è uno
strumento di lavoro che consente di attuare in modo operativo le indicazioni normative contenute nell’art.45 del DPR
31/8/99 n°394.
Attraverso le indicazioni in esso contenute, il Collegio dei Docenti si propone di:
1. Facilitare l’ingresso a scuola dei bambini stranieri.
2. Sostenerli nella fase di adattamento.
3. Entrare in relazione con la famiglia immigrata.
4. Favorire un clima di accoglienza nella scuola.
5. Promuovere la collaborazione tra le scuole e tra la scuola e il territorio sui temi dell’accoglienza e
dell’educazione interculturale.
Il protocollo di accoglienza definisce, facilita, sostiene e promuove l’inserimento degli alunni stranieri attraverso
prassi condivise di carattere:
 amministrativo e burocratico ( iscrizione, documentazione, consegna del fascicolo
informativo sul funzionamento della scuola…).
 comunicativo e relazionale ( prima conoscenza )
 educativo didattico ( accoglienza, assegnazione alla classe, educazione interculturale,
insegnamento dell’italiano come seconda lingua L2 ).
 sociale ( rapporti e collaborazioni con il territorio ).
ISCRIZIONE
L’iscrizione rappresenta il primo passo di un percorso di accoglienza dell’alunno straniero e della sua famiglia: i
genitori vengono accolti dal personale ATA, in portineria, che fornisce le prime informazioni e li accompagna dal
Dirigente.
L’ufficio di segreteria provvede a:
1.
2.
3.
4.
Iscrivere i minori, utilizzando la modulistica tradotta in lingue diverse.
Raccogliere la documentazione relativa alla precedente scolarità ( se esistente ).
Acquisire l’opzione di avvalersi o non dell’insegnamento della religione cattolica.
Avvisare tempestivamente l’insegnante funzione strumentale o referente e i coordinatori al fine di favorire le
successive fasi d’accoglienza.
5. Fornisce ai genitori materiale in diverse lingue, per una prima informazione sul sistema scolastico.
LA PRIMA CONOSCENZA
La prima conoscenza può articolarsi in un primo incontro con i genitori e un colloquio con l’alunno, se necessario con
un mediatore linguistico, e gli insegnanti della classe assegnata in via provvisoria.
COMPITI DELLA COMMISSIONE INTERCULTURA:
1. Esamina la prima documentazione raccolta in Segreteria all’atto dell’iscrizione.
2. Raccoglie una serie di informazioni sulla storia personale dell’alunno, sulla situazione familiare, sul suo
percorso scolastico, sugli interessi, le abilità, le competenze possedute.
3. Valuta le abilità dell’alunno ( prove di ingresso )
4. Facilita, per la famiglia, la conoscenza della scuola.
5. Fa presente la necessità di una collaborazione continuativa tra scuola e famiglia.
6. Fornisce tutti i dati raccolti al Dirigente scolastico.
PROPOSTA di ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE
In base a quanto previsto dall’art. 45 del DPR 31/8/99 n. 394:
I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che il
Collegio dei Docenti deliberi l’iscrizione ad una classe diversa, immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella
corrispondente all’età anagrafica.
Il Dirigente scolastico si riserva di fare eventuali cambiamenti dopo 30 giorni dall’ingresso dell’alunno a scuola in base:
1. Agli accertamenti e informazioni raccolte.
2. Alla presenza di altri alunni stranieri, casi problematici, casi di disagio e svantaggio nella stessa classe.
L’INSERIMENTO NELLA CLASSE
COMPITI DEL CONSIGLIO DI CLASSE:
La collegialità è fondamentale in tutte le fasi della programmazione: la lingua è trasversale a tutte le discipline e
l’alunno appartiene alla classe, non ad un unico insegnante.
Il team docente ha il compito di favorire l’inserimento dell’alunno straniero nella classe:
1. Informando i compagni del nuovo arrivo e creando un clima positivo di attesa.
2. Dedicando del tempo ad attività di benvenuto e conoscenza.
3. Preparando un’aula visibilmente accogliente ( cartelli di benvenuto nella lingua di origine, carta geografica con
segnato il Paese di provenienza….)
4. Individuando un alunno particolarmente adatto a svolgere la funzione di tutor dell’alunno straniero.
5. Individuando ed applicando modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione linguistica per ogni
disciplina, stabilendo contenuti minimi ed adattando ad essi la verifica e la valutazione.
6. Valutando l’opportunità di avvalersi della collaborazione del mediatore e/o facilitatori linguistici e richiedendo,
se necessario, percorsi di L2.
7. Informando l’alunno e la sua famiglia del percorso predisposto per lui dalla scuola.
8. Valorizzando la cultura di provenienza e sollecitando il rapporto con la cultura italiana.
9. Mantenendo i contatti con la Commissione Intercultura.
COMPITI DELLA COMMISSIONE INTERCULTURA:
1.
2.
3.
4.
Predisporre schede di rilevazione della competenza linguistica ed eventualmente di altre abilità.
Favorire e facilitare il rapporto con la famiglia.
Predisporre una segnaletica multilingue sui muri e sulle porte della scuola.
Costituire un Centro di Documentazione di Istituto sull’Intercultura, con materiale didattico e informativo
specifico, consultabile dai docenti.
5. Stabilire contatti con Enti Locali, servizi, associazioni di volontariato, altre Istituzioni Scolastiche per fare
proposte, progetti e corsi di formazione.
6. Valutare l’attuazione di percorsi di Educazione Interculturale.
VALUTAZIONE
La valutazione deve essere strettamente collegata al percorso di apprendimento, necessariamente personalizzato,
proposto agli alunni stranieri, sostenuto da interventi specifici per l’apprendimento della lingua italiana.
Nell’art. 45 del DPR n° 394 del 31-8-99 al comma 4 si legge “ il Collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di
competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi di insegnamento..” ciò comporta un
adattamento della valutazione.
La valutazione si articolerà in diversi momenti:
Iniziale: valutazione funzionale alla conoscenza dell’alunno per l’elaborazione di un percorso didattico.
In itinere: valutazione formativa con indicatori e descrittori relativi a: esperienze, conoscenze, abilità, modi di
apprendere, relazionalità, partecipazione…
Finale: valutazione sommativa.
Sul documento di valutazione, a seconda della data di arrivo dell’alunno e delle informazioni raccolte sulle abilità e
conoscenze vengono espressi, nello spazio riservato alle singole discipline, enunciati del tipo:
1. “ la valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua
italiana”.
2. “ la valutazione espressa si riferisce al percorso personale di apprendimento in quanto l’alunno si trova nella
fase di alfabetizzazione in lingua italiana”.
Per gli alunni di 3^ media si stabiliscono prove d’esame congrue alla programmazione svolta:
1. Graduando le prove stesse.
2. Dichiarando gli obiettivi minimi previsti per gli alunni stranieri che hanno seguito percorsi didattici
personalizzati e certificando le competenze raggiunte.
3. Individuando i criteri essenziali per la conduzione del colloquio pluridisciplinare in relazione al candidato e alla
programmazione attuata.
Il Consiglio di Classe predisporrà un fascicolo in cui raccogliere tutta la documentazione scolastica e gli aspetti
essenziali della cultura dell’alunno da trasmettere al grado scolastico successivo.
Le carenti competenze linguistiche di base e l’inadeguata padronanza dell’italiano come lingua di studio,
hanno un peso determinante nel successo scolastico di un allievo non italofono. I principi generali in materia
di valutazione e le norme che regolano tale delicato momento della vita scolastica sono contenuti nel
Regolamento sulla Valutazione del 2009. Esso prevede espressamente che “i minori con cittadinanza non
italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione ai senti dell’art. 45 del
D.P.R. del 31 agosto 1999, n°394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani”. Il
nostro Istituto Comprensivo, pertanto, prevede quanto segue:
1. Il team docenti della classe in cui è inserito l’alunno straniero non italofono elaborerà progetti o piani
di studio mirati all’inserimento scolastico degli alunni stranieri e alla personalizzazione del lavoro
durante il periodo di apprendimento della lingua italiana. Sulla base di tali progetti e piani
personalizzati si baserà la valutazione, che sarà individualizzata in base ai tempi di apprendimento
della lingua italiana.
2. La valutazione in corso d’anno verrà espressa solo dopo essere avvenuta l’alfabetizzazione in lingua
italiana. Inoltre, essa dovrà esprimersi in relazione al Piano di Studio Personalizzato, laddove sia stata
necessaria la sua realizzazione e si focalizzerà sul raggiungimento o meno degli obiettivi minimi
previsti.
3. La valutazione finale, in presenza di un Piano di Studio Personalizzato, dovrà seguire le indicazioni in esso
inserite. Pertanto, sarà valutato anche l’apprendimento della lingua italiana come L2, fino al raggiungimento di
un buon livello di sviluppo linguistico e di integrazione sociale. Solo in quel momento l’alunno straniero potrà
entrare nel sistema valutativo comune.
SCHEMA di SINTESI DEL PROTOCOLLO
CAPITOLO
DEL
PROTOCOLLO
DESCRIZIONE
PRIMA
CONOSCENZA
Consegna del materiale
Informativo e acquisizione documenti
Alunno
Genitori
Addetto segreteria
Biografia e scolarità
pregressa.
Presentazione
offerta
formativa.
Proposta modalità
inserimento.
Alunno
Genitori
Docenti della Commissione o Docente
referente.
Eventualmente
mediatore culturale
Consegna e compilazione moduli di
iscrizione
Addetto alla
Segreteria.
Genitori/ alunno
Dopo il colloquio
di accoglienza
Commissione
Dirigente scolastico
Prima fase di
accoglienza
Docente referente.
Docenti della
Commissione.
Docenti del Consiglio di classe.
Prima dell’inserimento
e
dal primo giorno di
frequenza dell’alunno
COLLOQUIO DI
ACCOGLIENZA
ISCRIZIONE
CRITERI DI
La Commissione
ASSEGNAZIONE formula le
ALLA CLASSE proposte al Dirigente
scolastico
INSERIMENTO
NELLA
CLASSE
Comunicazione ai docenti della classe.
Preparazione della
classe.
Creazione di dispositivi di facilitazione
SOGGETTI
COINVOLTI
FASI
PREVISTE
Prima fase di
accoglienza
comunicativa.
CURRICOLO
Programmazione
personalizzata e
attivazione corsi L2
Tutti i docenti
del c.d.c. e
insegnanti L2
TERRITORIO
Collaborazione con
Enti, Istituzioni, reti
di scuole….
Dirigente scolastico.
Commissione.
Docente referente
Dopo l’accertamento
di abilità e
competenze.
Tutto l’a.s.
La Commissione Intercultura
La Carta dei Servizi
Regolamento interno
Regolamento viaggi di istruzione e visite guidate
Regolamento contro il fumo
Carta dei Docenti
Funzionamento Segreteria
Funzioni del Personale Collaboratore
Procedura dei reclami
Fattori di Qualità dei Servizi Amministrativi
Parte integrante della Carta dei Servizi della scuola è il riferimento al Decreto Ministeriale della Funzione PUBBLICA
del 31.03.1994 “CODICE di COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLE PUBBLICHE
AMMINISTRAZIONI”, con particolare riferimento alle disposizioni, di carattere generale e specifico, che seguono.
Il personale scolastico informa la sua condotta al dovere di servire esclusivamente la Nazione con disciplina ed onore e
di rispettare i principi di buon andamento ed imparzialità della AMMINISTRAZIONE.
Nell’adempimento della prestazione lavorativa si attiene agli obblighi di diligenza, lealtà ed imparzialità.
IN PARTICOLARE IL DIPENDENTE:
1. si comporta in modo tale da stabilire un rapporto di fiducia e collaborazione tra i cittadini e l’amministrazione;
2. nel rispetto dell’orario di lavoro, dedica la giusta quantità di tempo e di energia allo svolgimento dei propri
compiti, impegnandosi a svolgerli nel modo più semplice ed efficiente nell’interesse dei cittadini, e si assume le
responsabilità connesse ai propri compiti;
3. usa e custodisce con cura i beni di cui dispone per ragioni di ufficio e non utilizza ai fini privati le informazioni
di cui dispone per ragioni di uffici;
4. nei rapporti con i cittadini dimostra la massima disponibilità e non ostacola l’esercizio dei diritti in attuazione
della Legge n.241/90;
5. non svolge alcuna attività che contrasta con il corretto adempimento dei compiti di ufficio;
6. durante l’orario di lavoro non può assentarsi dal posto di lavoro senza l’autorizzazione del dirigente dell’ufficio;
7. salvo casi eccezionali e previo consenso del dirigente dell’ufficio, non utilizza le linee telefoniche dell’ufficio
per effettuare telefonate personali;
8. nella trattazione delle pratiche rispetta l’ordine cronologico delle richieste e non rifiuta prestazioni a cui sia
tenuto, motivando genericamente il rifiuto con la quantità di lavoro da svolgere o la mancanza di tempo a
disposizione.
Il dirigente dell’ufficio è responsabile della osservanza delle norme del codice di comportamento.
Inoltre, in quanto erogatrice di un servizio pubblico, ai sensi della Direttiva P.C.M. del 27.01.1994,l’organizzazione
scolastica deve rispondere a parametri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza e partecipazione, oltre che
ai principi di EGUAGLIANZA, IMPARZIALITA', CONTINUITA', DIRITTO di SCELTA.
Costituiscono, pertanto, parte integrante del servizio scolastico le attività di progettazione, programmazione, gestione
e verifica dei processi di apprendimento/insegnamento e di erogazione degli atti amministrativi, valutazione dei processi
e dei prodotti sia educativi che amministrativi.
Di conseguenza devono ritenersi confluenti ed integrativi, ai fini della qualità del servizio scolastico erogato, sia gli
aspetti gestionali ed amministrativi che quelli educativi e didattici.
Per tale ragione la Scuola predispone gli strumenti atti alla individuazione dei seguenti standard per la valutazione della
quantità e qualità dei servizi scolastici:
1. fattori di qualità (ciò che l’utente si attende dallo svolgimento delle attività scolastiche);
2. fattori specifici(cioè livelli ed obiettivi qualitativi e quantitativi ai quali dovranno tendere le attività della
istituzione;
3. valutazione (cioè meccanismi per verificare e monitorare l’attività svolta);
4. semplificazione delle procedure (mediante la predisposizione di modulistica facilitante i rapporti tra utenza ed
istituzione);
5. informazione agli utenti sulle modalità di prestazione dei servizi;
6. procedure di reclamo intesa quale attività di partecipazione volta al miglioramento del servizio, prima che
inneschi il contenzioso giuridico Amministrativo, all’esterno dell’istituzione.
Inoltre la Scuola si dota di uno specifico REGOLAMENTO INTERNO per determinare gli speciali obblighi del
personale docente ed A.T.A.,le modalità di vigilanza sugli alunni durante l’ingresso, l’uscita e gli intervalli fra le
lezioni; quelle per l’uso della biblioteca degli alunni e per l’accesso ai laboratori scientifici e per stabilire in genere
quanto necessario perché la disciplina, l’ordine e la decenza siano rispettati.
Lo stesso REGOLAMENTO INTERNO disciplina anche le modalità organizzative degli organi collegiali della
SCUOLA:
COLLEGIO DOCENTI
CONSIGLIO di CLASSE
COMITATO PER LA VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI
CONSIGLIO di ISTITUTO
GIUNTA ESECUTIVA
ASSEMBLEA DEI GENITORI
ORGANO di GARANZIA INTERNO
Nella Scuola sono istituiti i suddetti Organi Collegiali al fine di realizzare la democrazia partecipata col coinvolgimento
delle componenti interessate al conseguimento delle finalità didattiche e formative della scuola dell’obbligo: genitori,
docenti, personale A.T.A.
Tutte le deliberazioni degli ORGANI COLLEGIALI sono valide se adottate dalla maggioranza dei componenti(la
metà più uno) in seduta valida per la presenza della maggioranza dei membri dell’organo collegiale, ad eccezione per
quelle adottate dal Comitato per la valutazione del servizio dei docenti e per le deliberazioni sul comportamento degli
alunni in cui è contemplata la sospensione, per i qual è necessaria la presenza di tutti i componenti, trattandosi di
organo collegiale perfetto.
In caso di parità prevale la deliberazione votata dal Presidente.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO è preposto alla dirigenza dell’istituzione scolastica autonoma alla quale, con
decorrenza 1/9/2000, è stata attribuita personalità giuridica e autonomia.
Il D.S. assicura la gestione unitaria dell’istituzione scolastica e ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della
gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio.
Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali, spettano al D.S. autonomi poteri di direzione, di coordinamento e
di valorizzazione delle risorse umane, in particolare il D.S. organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e
di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali.
Promuove gli interventi per assicurare la qualità dei processi formativi e la collaborazione delle risorse culturali,
professionali, sociali ed economiche del territorio, per l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come
libertà di ricerca e innovazione metodologica e didattica, per l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie e
per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni.
Nell’ambito delle funzioni attribuite alle istituzioni scolastiche, spetta al D.S. l’adozione dei provvedimenti di gestione
delle risorse e del personale.
Nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative ed amministrative il Dirigente può avvalersi di docenti da lui
individuati, ai quali possono essere delegati specifici compiti, ed è coadiuvato dal D.S.G.A., che sovrintende, con
autonomia operativa, nell’ambito delle direttive di massima impartite e degli obiettivi assegnati, ai servizi
amministrativi ed ai servizi generali dell’istituzione scolastica, coordinando il relativo personale.
Il D.S. presenta periodicamente al Consiglio di Istituto motivata relazione sulla direzione e il coordinamento dell’attività
formativa, organizzativa e amministrativa al fine di garantire la più ampia informazione e un efficace raccordo per
l’esercizio delle competenze degli organi della Istituzione scolastica.
COMPOSIZIONE ORGANI COLLEGIALI
COLLEGIO DOCENTI: è costituito da tutti i Docenti con rapporto di lavoro individuale a tempo indeterminato o
determinato o con contratto di incarico annuale che prestano servizio nella scuola, in ciascun anno scolastico.
E’ presieduto dal D.S., mentre le funzioni di segretario, ai fini della verbalizzazione delle riunioni, sono
assolte dal docente collaboratore.
CONSIGLIO di CLASSE: è costituito da tutti i docenti di ciascuna classe e da n. 4 rappresentanti dei genitori
degli alunni iscritti alla classe.
Si rinnova annualmente. Opera come collegio perfetto, senza la presenza dei genitori, in occasione degli scrutini
intermedi e finali.
La partecipazione dei rappresentanti dei genitori ai lavori del Consiglio è disposta mediante comunicazione agli
interessati o direttamente o per il tramite dei figli.
CONSIGLIO DI ISTITUTO: è costituito dai rappresentanti eletti delle varie componenti:
n. 8 genitori;
n. 8 docenti;
n. 2 rappresentanti A.T.A .
Il D.S. vi prende parte come membro di diritto.
E’ presieduto da un genitore eletto fra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio.
Dura in carica, normalmente, per un triennio scolastico.
Svolge le funzioni di segretario verbalizzante un consigliere nominato dal Presidente e si riunisce in orario non
coincidente con le attività di lezione.
Alle sedute del Consiglio di Istituto possono assistere gli elettori delle componenti rappresentate nel Consiglio
medesimo, compatibilmente con la capienza ed idoneità dei locali disponibili.
GIUNTA ESECUTIVA: è eletta all’interno del CONSIGLIO di ISTITUTO ed è composta da:
n. 1 docente;
n. 1 rappresentante del personale A.T.A.;
n. 2 genitori
Della Giunta fanno parte di diritto il D.S. che la presiede ed ha la rappresentanza della scuola ed il D.S.G.A. che
svolge anche le funzioni di segretario della giunta stessa.
Ha anche competenza in materia di provvedimenti disciplinari nei confronti degli alunni, in casi particolari.
COMITATO DI VALUTAZIONE: è composto da n. 4 docenti ed è presieduto dal D.S.
ASSEMBLEA DEI GENITORI:le assemblee dei genitori possono essere di classe o di istituto.
Quella di classe è convocata su richiesta dei genitori eletti nei Consigli di Classe; quella di Istituto su richiesta del
presidente dell’assemblea, ove sia stato eletto, o della maggioranza del comitato dei genitori, ove espresso, ovvero
quando la richiedono almeno 100 genitori.
Il D.S., sentita la Giunta Esecutiva, autorizza la convocazione ed i genitori promotori ne danno comunicazione
mediante affissione all’albo, rendendo noto anche l’ordine del giorno.
L’assemblea si svolge fuori dell’orario delle lezioni, l’assemblea deve darsi un regolamento, da portare a
conoscenza preventivamente al Consiglio di Istituto, per il proprio funzionamento.
Alla assemblea di classe o di istituto possono partecipare, con diritto di parola, il D.S. e i docenti rispettivamente
della classe, della sezione o dell’istituto.
FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI
1. Le riunioni della GIUNTA ESECUTIVA e del CONSIGLIO di ISTITUTO hanno luogo previa convocazione scritta
contenente l’indicazione degli argomenti posti all’ordine del giorno, l’orario di inizio e di presumibile fine dei lavori.
La convocazione deve essere inviata agli interessati ed una copia deve essere affissa all’albo della scuola. L’affissione
all’albo dell’avviso di convocazione costituisce adempimento sufficiente per la regolarità della convocazione.
Gli avvisi di convocazione sono firmati dal presidente dell’organo e trasmessi almeno cinque giorni prima della data
della riunione, in caso di convocazione ordinaria, e di almeno tre giorni in caso di convocazione urgente.
Nel corso della seduta di ciascun Organo Collegiale si provvederà, a cura del Segretario o del componente designato a
svolgere le funzioni di Segretario verbalizzante, alla stesura, contemporaneamente alla discussione, del verbale della
riunione sull’apposito registro.
Al termine della seduta il Segretario darà lettura di quanto verbalizzato per la ratifica/approvazione da parte del
Consiglio e per l’apposizione della firma, in calce, da parte del presidente e dello stesso segretario verbalizzante.
E’ consentita, per esigenza di chiarezza e di precisione nella redazione del verbale, la stesura dello stesso “ in minuta “
in sede di riunione e la sua lettura per la ratifica/approvazione del deliberato. In tal caso il Segretario ha l’obbligo di
riportarlo sul registro, in bella grafia e con linguaggio scorrevole e chiaro, entro i tre giorni successivi per la firma da
parte del presidente. Dello stesso sarà data lettura, per informazione anche agli eventuali assenti, prima di procedere alla
discussione degli argomenti all’ordine del giorno della successiva convocazione.
2. Ciascun Organo Collegiale programma la propria attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo
di realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date prestabilite, in linea di massima, la
discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.
3. Ciascun Organo Collegiale opera in modo da attuare forme di coordinamento con gli altri organi collegiali.
4. Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo in un solo giorno ed entro il secondo mese
dell’anno scolastico. Sono fatte salve diverse disposizioni ministeriali.
5. Il Consiglio di CLASSE è convocato dal D.S., con circolare interna, di propria iniziativa o su richiesta scritta e
motivata della maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il presidente. Si riunisce, di regola, una volta al mese.
E’ presieduto dal D.S. o da un docente delegato.
6. Il Collegio dei Docenti è convocato dal D.S., con circolare interna, ogni qualvolta ne ravvisi la necessità o su richiesta
di almeno un terzo dei suoi componenti. E’ presieduto dal D.S. o, in caso di assenza o impedimento dello stesso, dal
collaboratore vicario.
7. La prima convocazione del Consiglio di Istituto, entro venti giorni dalla proclamazione degli eletti, è disposta dal
D.S..
8. Nella prima seduta del Consiglio di Istituto, presieduto dal D.S., si elegge il Presidente ed, eventualmente, il Vice
Presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. E’ considerato
eletto chi abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti, in prima convocazione. In seconda convocazione è sufficiente
la maggioranza relativa, avuto riguardo alla validità della riunione. A parità di voti si ripetono le votazioni.
9. Il Consiglio di Istituto è convocato dal Presidente dello stesso Consiglio, su richiesta del Presidente della Giunta
Esecutiva ovvero della maggioranza del Consiglio stesso.
10. Le delibere del Consiglio di Istituto, in copia integrale, entro otto giorni dalla riunione vengono affisse all’albo della
scuola ove rimangono esposte per non meno di dieci giorni. Per cui il Segretario del Consiglio, dopo aver redatto il
verbale e fattolo firmare dal Presidente, lo consegna al D.S.G.A. perché provveda alla pubblicizzazione delle delibere.
11. Il Comitato per la Valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal D.S. quando si deve procedere alla
valutazione del periodo di prova o dell’anno di formazione dei docenti o alla valutazione del servizio, richiesta da
singoli insegnanti.
12. La pubblicità degli atti del Consiglio d'Istituto avviene mediante affissione all’albo della scuola della copia integrale
del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio per un periodo non inferiore a dieci giorni.
I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell’ufficio di Segreteria della scuola e sono esibiti a chiunque,
appartenente alle componenti scolastiche, ne faccia richiesta.
Non sono soggetti a pubblicazioni gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone.
13. Il funzionamento della BIBLIOTECA degli alunni è regolato in modo da consentire l’accesso alla biblioteca sia per il
prestito che per la consultazione. All’inizio di ogni anno scolastico, con apposito avviso, sono fissati i giorni e le ore di
apertura della biblioteca, ed individuati i responsabili della gestione, ai quali sono demandate le modalità organizzative
per la registrazione del prestito, per la consultazione e la salvaguardia dei volumi.
14. Il funzionamento dei laboratori è regolato, annualmente, su proposta del Collegio dei docenti ed affidato ai docenti
individuati tra coloro che si mettono a disposizione, che saranno responsabili del materiale preso in consegna, della
distribuzione dei sussidi in uso ai docenti che ne facciano richiesta. L’utilizzo delle aule speciali avverrà previa
prenotazione su apposito registro messo a disposizione dei docenti, sul quale saranno indicati giorno, ora e motivazione
dell’uso da parte dei docenti, con relativa firma, anche in relazione all’utilizzazione dei sussidi audiovisivi.
15. Il funzionamento della palestra, deve assicurare la frequentazione della stessa, secondo l’orario settimanale, a tutte le
classi della scuola e, nei casi di richiesta, ad altre scuole, Enti e/o Associazioni che ne richiedono l’uso, al di fuori
dell’orario scolastico.
Nel caso di Enti e/o Associazioni dovrà procedersi ad apposita stipulazione di convenzione, previo assenso del
Consiglio di Istituto.
La palestra, oltre che per le normali ore di insegnamento, deve essere utilizzata per le ore di avviamento alla pratica
sportiva e di preparazione ai Giochi della Gioventù, eventualmente programmati dalla scuola.
Parimenti dovrà essere utilizzata per tutte le iniziative di carattere sportivo e motorio approvati dagli Organi Collegiali
della scuola, sia a livello di classe che a livello di istituto.
16. L’utilizzazione da parte di terzi delle aule della scuola, della biblioteca e dei sussidi dovrà essere autorizzata dal
D.S., sentito il Consiglio di Istituto.
CARTA DEI DOCENTI
1. I docenti cooperano al buon andamento della scuola seguendo le prescrizioni del Dirigente Scolastico e,
nell’esplicazione della funzione docente, sono responsabili dell’indirizzo didattico ed educativo del proprio
insegnamento, in stretto coordinamento con la programmazione del Collegio dei Docenti e del Consiglio di Classe, di
cui fanno parte, e del contegno disciplinare dei propri alunni.
2. Sono tenuti all’osservanza dell’orario di insegnamento, 25 ore settimanali per la scuola dell’infanzia,
22 ore settimanali per la scuola primaria e di tutte quelle correlate alle attività funzionali all’insegnamento e alle attività
di formazione in servizio.
3. Sono tenuti all’obbligo di sorveglianza e di vigilanza sugli alunni loro affidati anche quando prendono parte a
viaggi di istruzione o a visite guidate, in qualità di docenti accompagnatori.
4. Sono responsabili dei danni arrecati dagli alunni a se stessi, ai terzi o alle cose durante il tempo in cui sono affidati
alla loro vigilanza. Si ricorda che la vigilanza non è limitata al periodo della lezione, ma si estende al periodo
immediatamente precedente e seguente per il quale gli insegnanti sono tenuti ad essere presenti.
“ L’OBBLIGO DI VIGILANZA della scolaresca durante l’orario di lezione ha RILIEVO PRIMARIO rispetto
agli altri obblighi di servizio, in quanto articolazione del generale dovere di vigilanza sui minori “.
IN PARTICOLARE :
1. devono trovarsi nell’istituto almeno cinque minuti prima dell’inizio della propria lezione, per la vigilanza e
l’assistenza all’ingresso in classe degli alunni alla prima ora;
2. devono tenere diligentemente aggiornati il registro di classe e quello personale, con particolare riguardo alla
registrazione delle assenze degli alunni, degli argomenti trattati e delle attività svolte, delle esercitazioni e dei
compiti assegnati, delle osservazioni sistematiche sul comportamento e sul profitto degli alunni;
3. devono curare l’aggiornamento culturale e professionale partecipando attivamente, e per il monte ore fissato, alle
iniziative di aggiornamento e di formazione in servizio predisposte dalla scuola o dalla amministrazione scolastica;
4. devono assicurare la presenza in servizio secondo l’orario prestabilito, salvo casi di assenza, da giustificare e
documentare, per necessità ed urgenza;
5. devono provvedere al cambio dell’ora in maniera sollecita e curando, comunque, che gli alunni non vengano lasciati
senza sorveglianza facendo ricorso anche, in casi estremi, ai collaboratori scolastici.
L’insegnante è penalmente perseguibile, in caso di incidenti, per mancata sorveglianza, oltre che amministrativamente
responsabile per i danni causati dagli alunni a lui affidati;
6. gli insegnanti, in servizio all’ultima ora, accompagneranno gli alunni fino all’ uscita, prestando attenzione e cura
perché l’uscita avvenga senza schiamazzi e in maniera ordinata;
7. curano i rapporti con i genitori degli alunni delle rispettive classi, prendendo parte agli incontri collegiali con le
famiglie e presenziando puntualmente all’ora di ricevimento settimanale;
8. partecipano alle riunioni degli Organi Collegiali di cui fanno parte e sono tenuti a giustificare le eventuali assenze;
9. preavvisano tempestivamente la scuola, in caso di assenza per malattia, e comunque non oltre l’inizio dell’orario di
lavoro del giorno in cui essa si verifica, sono tenuti a recapitare o spedire a mezzo di raccomandata con avviso di
ricevimento il certificato medico di giustificazione dell’assenza entro i cinque giorni successivi. Analogo
comportamento dovranno tenere in caso di prosecuzione della malattia.
Il preavviso, anche telefonico, verrà registrato al protocollo e varrà, agli effetti amministrativi, quale sostituto
provvisorio dell’istanza. Si precisa che, tranne per le assenze per malattia, il dipendente non potrà esimersi dal servizio,
senza aver acquisito il consenso del DIRIGENTE SCOLASTICO;
10. i docenti non fumano nei locali scolastici: il regolamento in allegato;
11. i docenti non usano il cellulare durante le lezioni e negli incontri collegiali, se non per motivi eccezionali;
12. i docenti accedono all’Ufficio di Segreteria solo per motivi di servizio;
13. i docenti, in materia disciplinare devono attenersi a quanto previsto dallo STATUTO DELLE STUDENTESSE E
DEGLI STUDENTI.
REGOLAMENTO ANTIFUMO
Disposizione applicativa del divieto di fumare
A tutto il personale, agli allievi, ai genitori ed alle altre persone presenti nell’Istituto
Scuola dell'Infanzia "G. Rodari"
Scuola Primaria "G. Marconi"
Scuola Secondaria di primo Grado "F. Torraca"
SEDE
Oggetto: Disposizione applicativa del divieto di fumare
Disposizione
In applicazione del D.L. 104 del 12.09.2013 si dispone il divieto di fumare in tutti i locali dell’Istituto e nelle
relative pertinenze esterne.
Avvalendomi della facoltà concessa dall'art. 3, lettera d), DPCM 14/12/1995, per ragioni educative, il divieto di fumare
viene esteso, negli stessi luoghi, anche alle sigarette elettroniche.
Destinatari
La presente disposizione è diretta a tutto il personale dell’Istituto, agli allievi ed a quanti dovessero trovarsi, anche
occasionalmente all’interno dei locali e delle pertinenze esterne dell’Istituto.
Deve essere altresì attuata dai concessionari di servizi a favore della scuola e dai soggetti che utilizzano, a qualunque
titolo, gli immobili di proprietà della scuola.
Finalità
La presente disposizione, redatta in attuazione della vigente normativa, ha una finalità educativa e non repressiva,
prefiggendosi di:
1. educare al rispetto delle norme;
2. prevenire l’abitudine al fumo;
3. incoraggiare i fumatori a ridurre il numero giornaliero delle sigarette;
4. garantire un ambiente di lavoro salubre, conformemente alle norme di igiene e sicurezza sul lavoro;
5. proteggere i non fumatori dai danni derivanti dal fumo passivo;
6. educare gli allievi a scelte consapevoli, mirate alla salute propria ed altrui.
Soggetti preposti al controllo dell'applicazione del divieto
In attuazione dell'art. 4, comma 1, lettera b) del DPCM 14/12/1995 e dell'Accordo Stato-Regioni del 16/12/04, ho
provveduto ad individuare formalmente i funzionari incaricati di vigilare e contestare le infrazioni al divieto di fumare
nelle persone di:
sig. Anna Lazzari
sig. Dalia Gravela
Prof. Francesco Aloia
Plesso Scuola dell'Infanzia
Plesso Scuola Primaria
Plesso Scuola Secondaria di Primo Grado
Sarà compito dei predetti funzionari:
1. vigilare sulla corretta apposizione dei cartelli informativi, da collocarsi in posizione ben visibile in tutti i luoghi
ove vige il divieto;
2. vigilare sull'osservanza del divieto, accertare le infrazioni, contestare immediatamente al trasgressore la
violazione, verbalizzandola con l'apposita modulistica;
3. notificare, tramite gli uffici amministrativi, la trasgressione alle famiglie dei minorenni sorpresi a fumare ed ai
trasgressori, comunque identificati, che hanno rifiutato la notifica.
Modalità di contestazione della violazione
Accertata l’infrazione i funzionari incaricati di vigilare e contestare le infrazioni al divieto di fumare:
1. Informano il trasgressore, che ha violato la normativa antifumo, di essere i Funzionari Incaricati a contestare la
violazione e stilare il relativo verbale, mostrando al trasgressore la lettera di accreditamento ed eventualmente il
documento di identità.
2. Richiedono al trasgressore un documento valido di identità, per prendere nota delle esatte generalità e del suo
indirizzo, al fine di redigere il verbale di accertamento della violazione in triplice copia.
3. In caso di rifiuto a fornire le generalità o di allontanamento da parte del trasgressore, si cercherà di identificarlo
tramite eventuali testimoni. Qualora si riesca a identificare, con le generalità complete, il contravventore
allontanatosi, sul verbale, in luogo della dichiarazione del trasgressore, andrà apposta la nota: “Il trasgressore, a
cui è stata contestata la violazione della legge e che è stato invitato a fornire le generalità, non le ha fornite e si è
allontanato rifiutando di ricevere il verbale”.
4. Nel caso in cui il trasgressore si rifiuti di firmare e ricevere il verbale, in luogo della dichiarazione del
trasgressore, si inserisce l’annotazione: “È stato richiesto al trasgressore se voleva far trascrivere nel verbale
proprie controdeduzioni e di firmare, ma si è rifiutato sia di mettere proprie osservazioni sia di ricevere il
verbale”.
5. Notificare il verbale al contravventore che deve firmarlo per conoscenza, con la facoltà di aggiungervi eventuali
osservazioni da riportare fedelmente.
6. In caso di mancata notifica, trasmettere agli uffici amministrativi il verbale in triplice copia, perché venga
notificato ai sensi del’art. 14 della Legge 24 novembre 1981, n. 689, al domicilio del trasgressore o della
famiglia del trasgressore minorenne, tramite raccomandata RR, entro 90 giorni dall’accertamento, secondo la
procedura di cui alla legge 20 novembre 1982, n. 890.
7. In caso di notifica eseguita regolarmente, trasmettere agli uffici amministrativi le altre due copie del verbale per
il seguito di competenza.
Violazioni commesse da minorenni:
Art. 2 della L. 689/81:
“Non può essere assoggettato a sanzione amministrativa chi, al momento in cui ha commesso il fatto, non aveva
compiuto i 18 anni. Della violazione risponde chi era tenuto alla sorveglianza del minore, salvo che provi di non aver
potuto impedire il fatto”.
Nella scuola il minore è sottoposto alla vigilanza del Dirigente scolastico, dell’insegnante o di altro personale della
scuola. La violazione al divieto di fumare va quindi contestata al personale che aveva in quel momento l’obbligo di
sorveglianza.
La famiglia del minore non può considerarsi del tutto estranea al comportamento illecito dell’allievo e può essere
chiamata a risponderne, se previsto dal regolamento scolastico.
Sanzioni
Per effetto della legge 3/2003, come modificata dalla legge 30.12.2004 n° 311, la sanzione amministrativa per i
trasgressori è stabilita nel pagamento di una somma da € 27,50 a € 275,00. L’importo della sanzione è raddoppiato se la
violazione è avvenuta in presenza di donne in evidente stato di gravidanza o di bambini fino a dodici anni (da € 55,00 a
€ 550,00).
La normativa prevede il pagamento della sanzione in misura ridotta: al fine di accedere a tale possibilità il
contravventore, entro il 60° giorno dalla notifica, deve effettuare il pagamento di una somma pari al doppio della
sanzione minima.
In caso di mancato pagamento o di notifica dello stesso, entro il 60° giorno dalla data dell’accertamento o della
comunicazione a mezzo posta, gli uffici amministrativi provvederanno ad informare il Prefetto territorialmente
competente trasmettendo copia del verbale con la prova delle eseguite contestazioni o notificazioni.
Coloro che, pur essendo preposti al controllo dell'applicazione del presente regolamento, non fanno rispettare le singole
disposizioni, sono soggetti alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 200 a € 2000.
I dipendenti della scuola che non osservino il divieto nei locali dove è vietato fumare, in aggiunta alle sanzioni
pecuniarie previste, possono essere sottoposti a procedimento disciplinare.
Ricorsi
Il destinatario del verbale di contestazione, oltre alla facoltà di far inserire sullo stesso verbale eventuali osservazioni, ai
sensi dell’art. 18 della legge n. 689/91, può fare pervenire al Prefetto, entro 30 giorni dalla data di contestazione o
notificazione della violazione, scritti difensivi e documenti e può chiedere di essere sentito dalla medesima autorità.
Il Prefetto, sentiti gli interessati ove questi ne abbiano fatto richiesta ed esaminati i documenti inviati nonché gli
argomenti esposti:
1. se ritiene fondato l’accertamento, determina – con decisione motivata – la somma dovuta per la violazione, in
misura non inferiore ad 1/3 del massimo edittale, e ne ingiunge il pagamento;
2. se ritiene non fondato l’accertamento, emette ordinanza motivata di archiviazione degli atti.
Norma finale
Per quanto non espressamente previsto nella presente Disposizione si rimanda alle vigenti norme di legge ed in
particolare:
1. Legge 24/12/1934 n.2316 art. 25
2. Legge 11/11/1975 n. 584
3. Circolare Ministero Sanità 5/10/1976 n. 69
4. DPCM 14/12/1995
5. Circolare Ministero Sanità 28/03/2001 n. 4
6. Circolare Ministro della Salute 17 dicembre 2004
7. Accordo Stato Regioni 16/12/04 24035/2318
8. Circolare 2/SAN/2005 14 gen. 2005
9. Circolare 3/SAN/2005 25 gen. 2005
10. Legge 28/12/2001, n.448 art. 52 punto 20
11. Legge 16/01/2003 n.3
12. della L. 3 del 16/01/2003, art. 51
13. DPCM 23/12/2003
14. Legge finanziaria 2005
15. Decreto Legislativo n. 81 del 9-04-2008
16. D.L. 104 del 12.09.2013
Il Dirigente Scolastico
prof.ssa Marialuisa Sabino
REGOLAMENTO VIAGGI D’ISTRUZIONE E USCITE DIDATTICHE
Art. 1 – Premessa
Questo regolamento è formulato in accordo con i principi del piano dell’Offerta Formativa della scuola.
Il Consiglio di Istituto, ai sensi dell’art. 6 del DPR 416/74 approva, con propria delibera, lo spostamento di classi di allievi
fuori della sede istituzionale, secondo le finalità e le modalità della C.M. n° 291 del 14/10/92, della C.M. 623 del 2/10/96.
Il presente Regolamento è integrato, di anno in anno, dal Piano uscite didattiche e viaggi di istruzione" elaborato dal
Collegio Docenti e dai Consigli di classe/ sezione/interclasse/ intersezione.
Al fine di ridurre i costi del viaggio, è opportuno accorpare le classi che viaggiano con identica meta ed analogo mezzo
di trasporto.
Art 2- Finalità
Tutte le attività che si svolgono all’esterno della sede dell’Istituto (culturali, sportive e ricreative) devono promuovere la
crescita culturale, etica e spirituale degli allievi.
La scuola considera i viaggi di istruzione, le visite guidate ai musei, alle mostre, alle manifestazioni culturali, (di
interesse didattico o professionale) le lezioni con esperti, le visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione
ad attività teatrali e sportive, i soggiorni presso laboratori ambientali, la partecipazione ai concorsi provinciali, regionali,
nazionali, ai campionati o a gare sportive, a manifestazioni culturali o didattiche e i gemellaggi con scuole estere, parte
integrante e qualificante dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione;
pertanto i partecipanti sono tenuti ad osservare le norme di comportamento per la salvaguardia della propria ed altrui
sicurezza.
Art 3- Obiettivi didattici
Tutte le attività esterne devono essere inserite nel curricolo didattico e preventivamente approvate dal Consiglio di
classe/interclasse. I viaggi di istruzione e le visite guidate costituiscono attività didattica a tutti gli effetti e sono parte
integrante del progetto educativo e formativo al fine di evitare che si riducano a mere occasioni di evasione.
Per raggiungere tali obiettivi è necessario che gli alunni siano preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi e
didattici idonei a documentarli ed orientarli sul contenuto del viaggio al fine di promuovere una vera e propria
esperienza di apprendimento. L’indispensabile “preparazione preliminare” finalizzata a trasmettere le necessarie
informazioni può richiedere la predisposizione di materiale didattico adeguato e va integrata con la opportuna
programmazione di momenti di rielaborazione e verifica delle esperienze vissute.
Valgono gli stessi principi di rispetto delle cose e delle persone, di autodisciplina individuale e collettiva, di osservanza
delle regole; possono essere realizzate soltanto quelle attività che, nelle modalità organizzative, diano garanzia di
vigilanza e di ordinato svolgimento delle attività stesse.
Art.4 – Procedimento e Organizzazione
I viaggi d’istruzione e le visite o uscite didattiche vanno progettati ed approvati dal Consiglio di Classe ad integrazione
della normale programmazione didattico-culturale di inizio anno sulla base degli obiettivi didattici ed educativi ivi
prefissati ed approvati dal Collegio dei Docenti.
Il Consiglio di Classe nella programmazione di inizio anno ipotizza le mete del viaggio e nelle linee generali le modalità
d’attuazione nei suoi aspetti didattici.
Durante il Consiglio di Classe, del mese di Ottobre, i docenti coordinatori dovranno compilare apposite schede,
individuando: mete, docenti accompagnatori ( per la scuola secondaria di primo grado devono essere previsti 4 docenti
per i viaggi di istruzione superiori ad un giorno e 3 docenti accompagnatori per i viaggi di un solo giorno, i docenti di
sostegno sono da considerarsi unità aggiuntive per la classe di appartenenza ) e finalità.
Tale ipotesi viene deliberata dal primo Consiglio di Classe/interclasse completo di tutte le sue componenti, entro e non
oltre il mese di novembre dell’anno scolastico in corso, mentre per la scuola primaria e dell’infanzia i tempi saranno più
flessibili.
L’organizzazione dei viaggi d’istruzione e delle visite guidate è affidata alla Funzione Strumentale area 2, nominata dal
Collegio dei Docenti. Il docente Funzione Strumentale ( Area 2 ) raccoglie e organizza le proposte dei Consigli di Classe
ed elabora il Piano Annuale delle visite guidate e i viaggi di istruzione da sottoporre all’approvazione del Dirigente
Scolastico, verificandone la fattibilità sia sotto l’aspetto organizzativo che economico, prima di essere inserito nel POF.
Detta Funzione si avvarrà della collaborazione del personale di segreteria, relativamente alle procedure di ordine
amministrativo contabile, e dei docenti coordinatori e referenti l’uscita didattica.
Art. 5 - Documentazione didattica
Per raggiungere tali obiettivi è necessario che gli alunni siano preventivamente forniti di tutti gli elementi conoscitivi e
didattici idonei a documentarli ed orientarli sul contenuto del viaggio al fine di promuovere una vera e propria
esperienza di apprendimento. L’indispensabile “preparazione preliminare” finalizzata a trasmettere le necessarie
informazioni può richiedere la predisposizione di materiale didattico adeguato e va integrata con la opportuna
programmazione di momenti di rielaborazione e verifica delle esperienze vissute.
Art. 6 - Partecipazione alunni
Le delibere del Consiglio di Classe vengono approvate nell’aspetto didattico dal Collegio dei Docenti. Per poter essere
ammesso a partecipare ai viaggi di istruzione la classe dovrà aver manifestato un comportamento corretto. La non
ammissione a questa attività non vuole avere un valore punitivo, ma educativo, perché si comprenda il valore del
rispetto delle regole, intesa come crescita etica e civile.
In caso di esclusione di classi alla partecipazione, il docente coordinatore darà tempestiva comunicazione al Dirigente
Scolastico, il quale provvederà ad informare le famiglie sulla decisione del Consiglio di Classe. Gli studenti che non
parteciperanno al viaggio programmato per la classe, hanno l’obbligo di frequentare le lezioni. Prima dell’uscita il
docente accompagnatore organizzerà l’accoglienza di questi alunni in altra classe.
Art.7 - Alunni non partecipanti
E’ opportuno che le classi partecipino al completo al viaggio programmato. Eventuali limitate assenze degli alunni
dovranno essere adeguatamente motivate dalle famiglie.
La Partecipazione degli alunni ai viaggi di istruzione deve essere pari almeno al 70 % dei componenti le singole classi
coinvolte.
Art. 8 – Accompagnatori
Il numero di accompagnatori previsto è di uno ogni 15 alunni; il rapporto può variare in relazione alle caratteristiche
della classe e dell’uscita, la valutazione verrà fatta caso per caso dal Dirigente Scolastico.
Nel caso di partecipazione di uno o più alunni diversamente abili, il Consiglio di classe provvederà alla eventuale
designazione di un ulteriore accompagnatore, tenuto conto della tipologia dell’handicap e della situazione.
In casi particolari, su valutazione del Dirigente Scolastico, per un maggiore supporto alla vigilanza e all’assistenza degli
alunni, è possibile prevedere la partecipazione anche di uno o più collaboratori scolastici.
Gli accompagnatori devono essere individuati tra i docenti appartenenti alla classe che effettua il viaggio.
Se l’iniziativa interessa un’unica classe sono necessari due (2) accompagnatori, se più classi è necessario un
accompagnatore ogni 15 alunni.
La partecipazione dell’alunno diversamente abile deve prevedere la presenza del docente di sostegno e/o l’assistente.
Nel caso in cui l’insegnante di sostegno e/o l’assistente non daranno la loro disponibilità all’uscita, la classe in cui è
inserito tale alunno non parteciperà all’uscita didattica.
E’ preferibile l’avvicendamento fra gli accompagnatori in modo da escludere che uno stesso docente partecipi a più
viaggi (di 1 giorno e di più giorni) nel corso dell’anno. Nello specifico, uno stesso docente, di
norma, può partecipare a un solo viaggio di più giorni. Tale limitazione non si applica alle visite guidate, pur essendo
auspicabile comunque una rotazione degli accompagnatori.
Se l’insegnante accompagnatore presta servizio in altra istituzione scolastica è tenuto a richiedere l’autorizzazione di
partecipazione al viaggio al Dirigente Scolastico.
Il Dirigente Scolastico conferirà l’incarico con nomina. L’accompagnatore è tenuto alla vigilanza degli alunni come
indicato dall’art. 2047 e 2048 del Codice Civile.
E’ fatto divieto di partecipazione a persone esterne alla scuola salvo se autorizzati dal Dirigente Scolastico e comunque
senza oneri per la scuola. Ad ogni modo, in presenza di particolari situazioni, il presente Regolamento delega al
Dirigente Scolastico la valutazione del caso e l’eventuale autorizzazione a partecipare. Pertanto, per particolari
motivazioni può essere consentita la partecipazione al viaggio di istruzione del personale ATA, in qualità di supporto,
purché sia garantito il servizio regolare all’interno della scuola, non vi siano oneri di alcun genere per la scuola e non
vengano affidati a detto personale compiti primari di vigilanza sugli alunni. Per particolari motivazioni può essere
consentita la partecipazione di genitori degli alunni purché non vi siano oneri di alcun genere per la scuola e non
vengano affidati a detto personale compiti primari di vigilanza degli alunni. In ogni caso la partecipazione di terzi avverrà
previa copertura assicurativa da parte dell’interessato.
Art. 9 - Autorizzazione
Trattandosi di minori, è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso scritto dei genitori o di chi esercita la patria
potestà familiare che deve essere raccolta dal docente coordinatore di classe. La richiesta di autorizzazione va
correlata con un programma del viaggio. Successivamente il numero esatto dei partecipanti l’uscita e/o il viaggio
d’istruzione verrà consegnato alla Funzione Strumentale preposta.
Art. 10- Durata
Per effettuare viaggi d’istruzione nel corso dell’anno scolastico non possono essere utilizzati più di quattro giorni di
lezione. Solo nel caso di progetti particolari e documentati connessi con la programmazione didattica verranno
autorizzati viaggi di maggiore durata.
Art. 11 - Quote
. I costi dei viaggi d’istruzione saranno a carico degli alunni; le quote di partecipazione previste per ogni viaggio non
dovranno essere tali da creare discriminazione
Art. 12 - Modalità pagamento
Solo previo avviso della Direzione Scolastica, e solo per i viaggi di istruzione di uno o più giorni, si fa riferimento ai
rappresentanti dei genitori di classe. Nel caso in cui viene meno , per una seria di ragioni , la disponibilità degli stessi, il
singolo genitore provvederà a versare la quota secondo i criteri previsti.
Ciascun genitore provvederà ,quindi, a versare un anticipo del 30% della quota complessiva del viaggio. Tanto
l’anticipo, quanto il saldo verranno versati tramite C.C. Postale e/o C.C. Bancario intestato a Istituto Comprensivo
_Ex S.M. “Torraca” Causale "Uscita didattica/Viaggio di istruzione a________/ ( Indicare destinazione, nome dell’
alunno e classe frequentata e se trattasi di saldo o acconto).
Ogni famiglia tratterrà il relativo talloncino di ricevuta, mentre quello di attestazione del versamento dovrà essere
consegnato in Segreteria tramite il docente coordinatore, se il pagamento viene effettuato tramite C.C. Postale.
Se il pagamento avviene tramite C.C. Bancario, la famiglia e/o il rappresentante dei genitori dovrà consegnare copia
dell’avvenuto pagamento in segreteria.
La successiva rinuncia del viaggio non comporta la restituzione dell’anticipo già versato.
Art. 13 - Uscite didattiche e Visite guidate
Anche per quanto riguarda le uscite didattiche e le visite guidate che si effettuano nell’arco di una sola giornata presso
complessi aziendali, mostre, monumenti, musei, gallerie, località d’interesse storico-artistico, parchi naturali è previsto il
versamento della quota di partecipazione tramite C.C. Postale e/o C.C. Bancario intestato a Istituto Comprensivo Ex
S.M. “ Torraca Causale Uscita didattica/Visita guidata a _________ in un'unica soluzione. ( Indicare destinazione,
nome dell’ alunno e classe frequentata ).
Sarà cura del docente coordinatore di classe conservare le autorizzazioni e raccogliere le ricevute dei versamenti, per
poi consegnarle in segreteria.
Per quanto riguarda la scuola primaria e dell’infanzia le quote di partecipazione saranno raccolte dai rappresentanti dei
genitori e di sezione che provvederanno a versarle su C.C. Postale o su C.C.Bancario intestato a Istituto
Comprensivo Ex S.M. “ Torraca” Causale “Uscita didattica/Viaggio di istruzione a________/.( Indicare destinazione,
numero degli alunni e classe frequentata ).
Gli elenchi degli alunni partecipanti a qualsiasi attività, come sopra, saranno consegnati alla Funzione Strumentale
preposta.
La scadenza che verrà data per ogni viaggio o uscita didattica è tassativa pena l’esclusione.
L’eventuale rinuncia alla visita guidata o alle uscite didattiche programmate non comporta la restituzione di somme già
versate.
Art. 14 - Referente e Responsabile
Per ogni viaggio di istruzione è prevista la presenza di un docente con funzioni di referente e responsabile
dell’organizzazione, con funzioni di capogruppo.
1. è individuato con lettera di incarico dal D.S.;
2. è la persona cui fanno riferimento gli alunni, le famiglie, la segreteria;
3. riceve in consegna i documenti relativi al viaggio;
4. porta con sé un modello per la denuncia di infortunio e l’elenco dei numeri telefonici della scuola compreso il
numero di fax nonché la carta intestata della scuola. Al rientro, in collaborazione con i docenti accompagnatori,
si assicura che tutti gli allievi minorenni siano ripresi dai rispettivi genitori;
5. è tenuto a redigere la relazione finale in collaborazione con tutti i docenti accompagnatori dai quali la relazione
sarà controfirmata;
6. è dotato di una somma congrua per sopperire eventuali imprevisti
Art. 15- Relazione finale
Al termine di ogni viaggio di istruzione, l’insegnante referente/capo-comitiva, dovrà fare una relazione consuntiva del
viaggio, che dovrà indicare:
- il numero dei partecipanti ed eventuali assenti;
- il comportamento tenuto dagli alunni;
- eventuali difficoltà logistiche;
- la validità culturale dell’iniziativa;
- il giudizio globale sui servizi forniti dall’agenzia di viaggi e/o dalla ditta di trasporto;
- le finalità didattiche raggiunte;
- eventuali pendenze aperte (economiche, disciplinari, rimostranze).
Il Dirigente Scolastico
prof.ssa Marialuisa Sabino
CARTA DELLA SEGRETERIA
L’ufficio di segreteria assolve alle funzioni amministrative, contabili, gestionali, strumentali e operative, sotto la
direzione del D.S.G.A.: compilazione e conservazione degli atti di ufficio, disbrigo della corrispondenza, protocollo,
archivio, registrazioni inventariali, rilascio certificati......
E’ aperto al pubblico, in orario antimeridiano dalle ore 11.00 alle ore 12.00, in orario pomeridiano dalle ore 16,00 alle
ore 18.00 e l’accesso allo stesso è disciplinato dal personale collaboratore scolastico in servizio all’ingresso.
E’ consentito, in via eccezionale, l’accesso all’Ufficio di segreteria anche prima o subito dopo l’orario prefissato.
L’organizzazione del lavoro, nell’ambito della segreteria, ed il funzionamento dell’ufficio è demandato al DIRETTORE
DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTATIVI, tenendo presente le direttive di massima emanate dal Capo di Istituto.
Il D.S.G.A. e gli Assistenti Amministrativi, nell’espletamento delle loro funzioni, sono tenuti all’osservanza delle
mansioni e responsabilità connesse al proprio profilo professionale:
a)
IL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI
svolge attività lavorativa di rilevante complessità ed avente rilevanza esterna. Sovrintende, con autonomia operativa,
ai servizi generali amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione svolgendo funzioni di coordinamento,
promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti, rispetto agli obiettivi assegnati ed agli indirizzi impartiti,
dal personale A.T.A. posto alle sue dirette dipendenze. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella
definizione e nell’esecuzione degli atti a carattere amministrativo-contabile, di ragioneria e di economato, che
assumono, nei casi previsti rilevanza anche esterna. Firma tutti gli atti di sua competenza. L’espletamento delle
funzioni sarà volto ad assicurare l’unitarietà della gestione dei servizi amministrativi e generali della scuola in
coerenza e strumentalmente rispetto alle finalità ed obiettivi dell’istituzione scolastica, in particolare del P.O.F. Può
svolgere attività di studio e di elaborazione di piani e programmi richiedenti specifica specializzazione
professionale, con autonoma determinazione dei processi formativi ed attuativi.
Può svolgere incarichi di attività tutoriale, di aggiornamento e formazione nei confronti del personale. Possono
essergli affidati incarichi ispettivi nell'ambito delle istituzioni scolastiche;
Fa parte della GIUNTA ESECUTIVA. e vi svolge le mansioni di Segretario.
b)
L’ASSISTENTE AMMINISTRATIVO
Esegue attività lavorativa richiedente specifica preparazione professionale e capacità di esecuzione delle procedure
anche con l’utilizzazione di strumenti di tipo informatico. Ha autonomia operativa con margini valutativi nella
predisposizione, istruzione e redazione degli atti amministrativo - contabili, nell’ambito delle direttive e delle istruzioni
ricevute. Svolge attività di diretta ed immediata collaborazione con il D.S.G.A., coadiuvandolo nella attività e
sostituendolo nei casi di assenza.
Ha diretta competenza della tenuta dell’archivio e del protocollo.
Ha rapporti con l’utenza ed assolve i servizi esterni connessi con il proprio lavoro. In relazione alla introduzione di
nuove tecnologie, anche di tipo informatico, partecipa alle iniziative specifiche di formazione e aggiornamento.
Può svolgere attività di coordinamento di più addetti inseriti in settori o aree omogenee; attività di supporto
amministrativo alla progettazione e realizzazione di iniziative didattiche, decise dagli organi collegiali.
CARTA DEL PERSONALE COLLABORATORE SCOLASTICO
Il personale COLLABORATORE SCOLASTICO contribuisce a realizzare il funzionamento della scuola e, nell’ambito
dell’orario di servizio stabilito, assolve ai seguenti compiti, che esegue responsabilmente, su precise istruzioni del
D.S.G.A. o del D.S.:
1. apertura e chiusura della scuola , degli uffici e delle aule;
2. accoglienza e sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico;
3. pulizia dei locali scolastici, degli arredi e degli spazi anche immediatamente esterni alla scuola, con l’ausilio anche
di mezzi meccanici;
4. vigilanza sugli alunni;
5. custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, riferendo immediatamente al D.S.G.A. o al D.S. eventuali
disfunzioni, manchevolezze, anomalie o guasti agli arredi, alle attrezzature ed ai servizi tali da compromettere o
pregiudicare il normale svolgimento dell’attività didattica o la incolumità delle persone;
1. segnalazione della assenza dei docenti in servizio e di classe scoperta, al D.S. o al docente
collaboratore, per i provvedimenti di competenza;
2. sorveglianza degli alunni nelle aule, nei laboratori e negli spazi comuni, in caso di momentanea
assenza dei docenti;
3. accompagnamento degli alunni dalla scuola ad altre sedi anche non scolastiche;
6. approntamento, spostamento e custodia del materiale richiesto dai docenti per l’attività didattica;
7. prelevamento, al termine delle lezioni giornaliere, dei registri di classe dalle aule per consegnarli in presidenza,
donde saranno prelevati il giorno successivo per la messa a disposizione nelle relative classi;
8. sorveglianza e disciplina dell’accesso degli alunni ai servizi in modo tale che gli stessi siano utilizzati, dai maschi o
dalle femmine, in maniera corretta;
9. disbrigo di compiti che prevedono l’utilizzazione del ciclostile, della fotocopiatrice o di semplici attrezzature
audiovisive, ove richiesto e possibile, in relazione alle conoscenze e competenze tecniche possedute e riconosciute;
10. attività inerenti alla piccola manutenzione dei beni mobili ed immobili, al giardinaggio e simili;
11. attività di supporto all’attività amministrativa;
12. assistenza agli alunni portatori di handicap, fornendo ausilio materiale.
13. consegna e prelievo della corrispondenza, in partenza ed in arrivo, presso il locale ufficio postale, su designazione
del D.S.G.A. o del D.S. o suo collaboratore.
Collaboratore scolastico inoltre:
14. firma giornalmente il registro di presenza, annotando l’orario di ingresso e di uscita dalla scuola;
15. tiene nel vestire, nel contegno e nei rapporti con alunni, docenti e pubblico un comportamento corretto e cordiale;
16. non si allontana dalla scuola senza autorizzazione del D.S.G.A. o del D.S.
17. durante l’orario di servizio, rimane nel posto o nei locali assegnati e non attende a faccende private;
18. in nessun caso è autorizzato a prendere iniziative o decisioni, nei confronti degli alunni o dei docenti, anche verbali,
in relazione al comportamento degli stessi, ma deve informarne il D.S.G.A. il quale, a sua volta, riferirà al D.S., per
gli opportuni provvedimenti;
19. durante le ore di lezione non alza il tono della voce nei corridoi
20. nelle fasce orarie consentite e previa richiesta di qualificazione dell’interessato agevolerà l’accesso dello stesso agli
uffici di segreteria e /o di presidenza, secondo i casi e compatibilmente con la disponibilità “ a ricevere” degli
interessati;
21. adempie a qualsiasi incarico riguardante il servizio scolastico che venga richiesto dai docenti, dall’Assistente
Amministrativo, dal D.S.G.A. dal D.S. o dai suoi collaboratori, compatibilmente con le esigenze di esplicazione
del proprio servizio.
PROCEDURA DEI RECLAMI E
VALUTAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO
I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica e devono contenere: generalità, indirizzo e
reperibilità del proponente.
I reclami anonimi non sono presi in considerazione, se non sono circostanziati.
Il Dirigente Scolastico, entro quindici giorni, si attiva per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo e
comunque fornisce risposte in merito al reclamo.
Attraverso appositi monitoraggi si procede, a fine anno scolastico, alla rilevazione di elementi utili alla valutazione del
servizio.
FATTORI di QUALITA’ dei SERVIZI AMMINISTRATIVI
1. celerità delle procedure;
2. trasparenza;
3. informatizzazione dei servizi di segreteria;
4. tempi di attesa agli sportelli;
5. flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico.
TIPO di DOCUMENTAZIONE
CERTIFICATO di ISCRIZIONE e
FREQUENZA degli alunni
CERTIFICATO di SERVIZIO dei
DOCENTI e del PERSONALE A.T.A.
CERTIFICATO di SERVIZIO per il
PERSONALE con CONTRATTO a
TEMPO DETERMINATO (da consegnare
all’I.N.P.S. ai fini dell’accesso alla
disoccupazione)
ATTESTATI (sostitutivi e non)
TEMPI NORMALI di ATTESA dalla
richiesta
in giornata e, comunque, entro due giorni
entro tre giorni e, comunque, non oltre cinque
entro tre giorni e, comunque, non oltre cinque
in giornata e, comunque, entro due giorni
entro i termini previsti dalla normativa per il
perfezionamento
delle
iscrizioni,
compatibilmente con la disponibilità degli
stessi
DIPLOMI non ritirati per l’iscrizione alla nello stesso giorno della richiesta
scuola superiore
nello stesso giorno della pubblicazione dei
SCHEDA di VALUTAZIONE e
risultati degli scrutini finali secondo le
ATTESTATO FINALE
disposizioni ministeriali
DIPLOMI per l’iscrizione alla scuola
superiore
ORARIO UFFICI
D.S.G.A.
SEGRETERIA
dal Lunedì al Venerdì dalle ore 10.00 alle ore 12.00
dal Lunedì al Sabato dalle ore 10.00 alle ore 12.00
e dalle ore 16.00 alle ore 18.00
PRESIDENZA
Marted’ ore 10.00 alle ore 12.00
La scuola assicura spazi per l’informazione sia per gli utenti interni che per gli utenti esterni: albo docenti, albo
scuola, albo sindacale e predispone per l’affissione al pubblico in appositi spazi:
- TABELLONE orario di lavoro del personale docente ed A.T.A (c/o reception)
- ORGANIGRAMMA degli uffici e degli Organi Collegiali (c/o reception);
- ORGANICO alunni e classi
- Codice disciplinare personale ATA.
Norme Convivenza Civile e Sicurezza
Al fine di garantire il corretto funzionamento del nostro Istituto Comprensivo ed il rispetto reciproco, nell’
ottica di dare la possibilità a tutti di svolgere le proprie attività in modo sereno, tutelando gli interessi di tutti
(Famiglie, Alunni, Docenti e Personale tutto), si ricordano le seguenti norme previste dal regolamento di
istituto e da norme di convivenza civile.
Accesso all'edificio e vigilanza degli alunni durante la giornata scolastica
L'ingresso nelle aule è previsto alle ore 8.20 e a partire da tale orario inizia l'obbligo dl vigilanza dei docenti.
I docenti hanno l'obbligo della vigilanza nei cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni, durante le ore di
lezione, durante gli intervalli, all'uscita degli alunni.
Nelle aule e nei laboratori gli alunni devono tenere un atteggiamento responsabile e rispettoso ,per motivi di
sicurezza, verso le persone e l’ambiente.
-----Negli spostamenti nei laboratori ed in palestra, gli alunni dovranno essere sempre accompagnati dal
docente ed in laboratorio non potranno accedere da soli.
L’ascensore può essere utilizzato dagli alunni solo per casi eccezionali e accompagnati dal collaboratore
scolastico addetto.
Le porte di emergenza non possono essere mai utilizzate per l’entrata mattutina a scuola o l'uscita al
termine delle lezioni o a margine del proprio orario di servizio. Le scale di sicurezza sono adibite
esclusivamente all'emergenza ed ogni eventuale infortunio sul pianerottolo e sulle scale di emergenza non è
coperto da assicurazione, se usati impropriamente. Pertanto si ricorda anche che non è opportuno che i
ragazzi si rechino da soli ad effettuare fotocopie o prendere oggetti didattici e non per i docenti.
La vigilanza è obbligo che coinvolge in via primaria il personale docente ma anche i collaboratori scolastici,
in particolare in quei momenti della giornata scolastica in cui possono maggiormente verificarsi situazioni "a
rischio": ingresso e uscita, intervalli dentro e fuori l'edificio scolastico, uso dei servizi igienici, attesa
dell'insegnante durante il cambio d'ora, spostamenti della classe in palestra e\o nei vari laboratori. Data la
maggiore responsabilità di tutti e la impossibilità di sostiuire docenti o collaboratori nei primi giorni di
assenza, si raccomanda di effettuare le fotocopie in orario pomeridiano.
La scuola assicura gli alunni per tutte le attività curriculari ed extracurriculari svolte in modo didatticamente
programmato, pertanto è necessario riferire con congruo anticipo ogni uscita alla funzione strumentale di
riferimento e al responsabile di plesso; quindi curare la comunicazione con le famiglie e la sistemazione degli
alunni non partecipanti alle attività. In caso questa comunicazione sia assente o carente, l’organizzatore
dell’attività è il solo responsabile di eventuali problemi/danni in itinere.
Accesso ai locali scolastici dei genitori e degli estranei
Al fine di garantire il sereno e regolare svolgimento delle lezioni è necessario che l'accesso alla scuola ai
genitori e alle persone estranee venga consentito solo in caso di assoluta necessità e si svolga nel rigoroso
rispetto di quanto disposto dal regolamento di Istituto.
Non è affatto opportuno da parte dei genitori entrare nelle aule durante l'orario delle lezioni.
Per qualsiasi esigenza, che va comunicata al collaboratore scolastico addetto, bisogna attendere nell'atrio. In
ogni caso non dovrà essere consentito al genitore o all'estraneo di poter circolare senza vigilanza e senza
autorizzazione all'interno della scuola.
I colloqui straordinari docenti-famiglie avranno luogo in tempi non coincidenti con l'orario di lezione dei
docenti interessati, se non in situazione di particolare gravità..
Qualora i docenti ritengano utile invitare in classe altre persone in funzione di “esperti” a supporto dell'attività
didattica, chiederanno, di volta in volta, l'autorizzazione al responsabile del Plesso o all'Ufficio di Presidenza.
La completa responsabilità didattica e di vigilanza della classe resta del docente. Gli incontri di
programmazione con gli esperti esterni non si effettuano durante le ore di lezione.
Gli amministratori del Comune, i funzionari e gli addetti alle manutenzioni comunali potranno accedere ai
locali per effettuare ispezioni e lavori di manutenzione, ma il collaboratore scolastico che li riceve dovrà
immediatamente informare il responsabile del plesso.
Indicazioni per gli alunni
Gli alunni sono responsabili personalmente delle proprie cose e suppellettili che, quindi, dovranno custodire
con cura personale.
All’inizio dell’anno scolastico è stata affidata ad ogni classe un’aula tinteggiata, pulita e curata. Gli alunni
sono tenuti a rispettare ed aver cura delle pareti, degli arredi e delle suppellettili in dotazione.
Gli alunni dovranno sempre:
1. Essere puntuali a scuola (3 ritardi saranno calcolati come un giorno di assenza ai fini del computo
della validità dell’anno scolastico).
2. Usare gli strumenti di lavoro correttamente e secondo le istruzioni degli insegnanti; se si fa uso di
colle, solventi, colori ecc, rammentare che possono essere infiammabili o tossici: usarli sempre con
cautela e osservare le istruzioni dell’insegnante.
3. Non portare a scuola oggetti pericolosi.
4. Non lanciare mai oggetti: porgerli o riporli nei luoghi di custodia
5. Non modificare, alterare, danneggiare gli strumenti della scuola: potrebbero diventare un pericolo per
gli altri.
6. Assicurarsi sempre che zaino, riga e altri strumenti sporgenti non colpiscano i compagni.
7. Nell’aula, disporre lo zaino in modo che non costituisca ostacolo al passaggio delle persone
8. Quando ci si muove, ricordarsi che quasi sempre c’è qualcuno vicino.
9. Quando ci si muove nei locali scolastici fare attenzione a termosifoni e arredi sporgenti e alle finestre
aperte all’interno.
10. Fare particolare attenzione ai vetri di finestre, porte e armadietti.
11. Non uscire dall’aula nel cambio dell’ora
12. All’ingresso e all’uscita non spingere i compagni ed evitare di correre, specialmente sulle scale.
13. Mantenere la nostra scuola pulita, usando sempre il cestino o i contenitori per la raccolta.
14. Non dimenticarsi che è tassativamente VIETATO FUMARE ed USARE IL TELEFONO CELLULARE.
Nel corso delle ore di lezione, non è consentito andare in giro per la scuola, andando da un piano all’altro, se
non espressamente autorizzato dal docente di classe per lo svolgimento di specifici compiti
Per qualunque problema, timore, dubbio ecc, chiedere sempre aiuto agli adulti - docenti, collaboratori
scolastici o dirigente.
Certa che si comprendano le motivazioni per cui le suddette prescrizioni debbano essere osservate,
richiamo tutti alla loro osservanza, assicurando che la dirigenza avrà la massima cura nel rispettare e nell’
assicurare il rispetto delle regole.
CARTA DEGLI ALUNNI
Codice di disciplina degli alunni
Organo di garanzia interno
Statuto degli studenti e delle studentesse
Modifiche apportate dal DPR n 293 del 21 novembre 2007
Patto di corresponsabilità
1. Gli alunni di scuola secondaria di 1°grado, al suono della campanella, devono entrare nella scuola ordinatamente,
senza soffermarsi negli atri e nei corridoi, e devono trovarsi in classe alle ore 8,20.
2. Gli alunni devono presentarsi a scuola, curati sia nella persona che nell’abbigliamento, muniti di libri, quaderni e di
tutti gli strumenti di studio occorrenti per seguire le attività scolastiche del giorno.
Devono partecipare alle attività scolastiche con impegno ed assiduità; devono essere rispettosi delle persone, dei locali e
degli arredi della scuola, evitando di insudiciarli e danneggiarli.
I danni eventualmente arrecati devono essere risarciti dai genitori dell’alunno che ha causato il danno.
3. E’ fatto divieto assoluto di portare a scuola oggetti o arnesi di qualsiasi genere non conciliabili con le attività
scolastiche e che possono essere motivo di distrazione in classe o di turbamento del clima educativo.
4 . E’ fatto divieto assoluto di avere i cellulari accesi in classe. Nel caso l’alunno viene sorpreso con il cellulare acceso,
il docente lo sequestra e lo consegna al D.S.
5. Gli alunni in ritardo rispetto all’orario saranno ammessi in classe con decisione del D.S. o, in sua assenza, del
docente vicario o collaboratore. Tre ritardi saranno calcolati come un giorno di assenza ai fini del computo della validità
dell’anno scolastico. I ritardi prevedono una comunicazione scritta alla famiglia.
Le assenze dovranno essere motivate e sottoscritte da uno dei genitori sull’apposito libretto delle assenze o sul diario.
6. Nel corso della giornata sarà consentito un breve intervallo ricreativo per consentire la consumazione di una piccola
colazione. Di norma l’intervallo si protrarrà dalle ore10,20 fino alle ore 10,30
7. La ricreazione deve conservare il suo carattere di “momento scolastico”e quindi deve svolgersi nel rispetto delle
regole di buon comportamento: non bisogna correre nei corridoi, né schiamazzare. L’uscita dalle aule va controllata
opportunamente e l’assistenza va compiuta dal docente presente in classe.
8. Qualora un alunno debba lasciare la scuola prima del termine delle lezioni dovrà essere prelevato da uno dei genitori
o da qualche familiare appositamente delegato, previa autorizzazione del D.S. o del suo delegato. L’uscita dell’alunno
dovrà essere annotata sul registro di classe a cura dell’insegnante in servizio al momento. Si allega il modello di
dichiarazione personale.
9. Quando un alunno si assenti, in maniera continuativa, per più di cinque giorni, per essere ammesso in classe dovrà
essere accompagnato da uno dei genitori, ovvero, se l’assenza è dipesa da malattia, dovrà esibire un certificato medico
di guarigione.
10. Al segnale di fine delle lezioni le classi usciranno dalla scuola in ordine ed in silenzio, secondo le indicazioni del
documento di sicurezza, mentre gli insegnanti provvederanno ad accompagnarle fino all’uscita prevista.
11. In caso di ritardo dell’insegnante e comunque in tutti i casi di assenza momentanea degli stessi, gli alunni dovranno
rimanere in classe ai propri posti, in silenzio e con la porta dell’aula aperta.
All’uopo il collaboratore scolastico in servizio curerà la vigilanza in attesa dell’arrivo dell’insegnante, informando
tempestivamente il D.S. o il suo sostituto dell’assenza dell’insegnante, per l’adozione degli opportuni provvedimenti.
12. La quotidiana presenza alle attività scolastiche è dovere imprescindibile per tutti gli alunni.
13. Le scolaresche non devono mai essere lasciate senza sorveglianza. Eventuali responsabilità ricadranno
sull’insegnante che avrà abbandonato l’aula senza prima aver provveduto a farsi sostituire da altro docente o dal
collaboratore scolastico,
”tenendo presente che l’incarico assegnato al collaboratore non vale ad esonerare il docente da responsabilità,
essendo tale strumento sostitutivo palesemente inadeguato”, in relazione alla durata dell’assenza.
14. L’accesso delle classi alla palestra deve avvenire in maniera ordinata, sotto il diretto controllo dell’insegnante e del
collaboratore scolastico disponibile ed assegnato alla palestra.
15. L’insegnante di Scienze Motorie curerà, inoltre, che vengano rispettati gli ambienti adibiti a spogliatoio ed i corridoi
di accesso alla palestra prestando attenzione affinché gli alunni non sporchino le pareti con impronte di pallone, di
scarpe o con scritte più o meno indecenti, dando le opportune direttive al collaboratore scolastico addetto.
16. Gli alunni devono ispirare la loro condotta a scuola ai principi di collaborazione e rispetto nei confronti dei
compagni e dei docenti, richiedendo a questi ultimi l’osservanza della CARTA degli alunni, per la instaurazione di una
corretta relazione interpersonale nell’impostazione del processo di apprendimento - insegnamento.
17. All’inizio del triennio ciascun alunno ha diritto a ricevere copia del Patto di Corresponsabilità e della CARTA
dell’alunno, mentre all’inizio di ciascun anno scolastico i docenti provvederanno ad una lettura, in classe, nei primi
giorni di scuola dedicati all’ACCOGLIENZA, dei documenti più significativi riportati nella CARTA DEI SERVIZI,
che configura la qualità progettuale e dei servizi offerti dalla scuola.
Codice di disciplina degli alunni
Ritardi
Gli alunni sono tenuti a presentarsi a scuola con puntualità. In caso di ritardo devono sempre essere ammessi
a scuola in qualsiasi ora. La somma di tre ritardi equivale a un giorno di assenza.
Ritardo
imprevisto
(traffico, nebbia,
ritardo del
pulman)
L’alunno non ha
il permesso
firmato dal
genitore; entra in
classe e spiega al
docente il motivo
del ritardo
Il docente ammette lo studente in classe, Il suo ritardo
sarà annotato sul registro in attesa della
giustificazione scritta, che avverrà il giorno
successivo
Ritardo
motivato
(con
giustificazione
del genitore)
L’alunno ha il
permesso firmato
dal genitore o
viene
accompagnato
dal genitore
stesso
Il docente della prima ora lo giustifica: se l’insegnante
lo ritiene comunque un ritardo sistematico, lo
comunica alla segreteria, che telefona a casa dello
studente (fonogramma). Se lo studente viene
accompagnato a scuola dai genitori, ritira alla
reception il foglio di ammissione con specificato che
“è stato accompagnato” e lo consegna all’insegnante
insieme alla giustificazione firmata dal genitore
L’alunno non ha
il permesso
firmato dal
genitore; entra in
classe e spiega al
docente il motivo
del ritardo
Il docente non accetta la giustificazione orale,
ammette lo studente in classe e segnala sul registro
che il ritardo dovrà essere giustificato il giorno
successivo sul libretto (senza telefonata alla famiglia)
Ritardo
sistematico
Il giorno successivo:
1. l’alunno
non
porta
la
giustificazione
sul
libretto.
L’insegnante della prima ora lo
accetta in classe, scrive sul
registro, nelle note disciplinari,
che l’entrata è ingiustificata e lo
comunica in mattinata in
segreteria che telefona a casa
dello studente (fonogramma)
2. L’alunno porta la giustificazione
ma è comunque sempre in
ritardo sistematico: al primo
consiglio di classe, sulla base di
quanto stabilito dallo Statuto
degli
studenti
e
delle
studentesse, si decideranno i
provvedimenti da assumere, che
saranno comunicati ai genitori
3. I ritardi sistematici influiscono
sul voto di comportamento: nel
fonogramma di comunicazione
alla famiglia ciò sarà sempre
evidenziato.
Provvedimenti disciplinari
I provvedimenti disciplinari hanno valenza educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità e al
ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato
prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna ingiunzione disciplinare connessa al comportamento può
influire sulla valutazione del profitto.
In nessun caso può essere sanzionata la libera espressione di opinione correttamente manifestata e non lesiva della
altrui personalità.
L’inosservanza dei doveri comporta specifiche sanzioni:
Entità della punizione
Motivi per i quali può essere Autorità competente
inflitta
infliggerla
a
ammonizione orale
Per mancanza ai doveri
scolastici;
per negligenza;
per assenze ingiustificate
comunicazione alla famiglia Per persistente mancanza ai
e/o ammonizione scritta
doveri scolastici;
per negligenza abituale;
per frequenti assenze
ingiustificate
Docente, collaboratore del
dirigente, dirigente
scolastico
Docente, collaboratore del
dirigente, dirigente
scolastico
riparazione e/o risarcimento danneggiamento a
danni
strutture,arredi, macchinari e
sussidi didattici
sospensione dalle lezioni
dopo tre note disciplinari
sospensione dalle lezioni da per comportamento aggressivo
uno a quindici giorni
e tentativi di limitare la libertà
degli altri;
mancanza di rispetto nei
confronti dei compagni e del
personale tutto della scuola
Consiglio di classe,
dirigente scolastico
Consiglio di classe,
dirigente scolastico
Dirigente scolastico,
consiglio di classe
sospensione oltre
quindici giorni
reati
Consiglio di Istituto
La convocazione del Consiglio di classe o del Consiglio di Istituto sarà disposta dal dirigente scolastico, su richiesta
scritta e motivata del docente coordinatore.
Nei periodi di allontanamento il coordinatore, per quanto possibile, deve prevedere un rapporto con lo studente e con
i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
L’allontanamento può essere disposto anche quando siano stati commessi reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle
persone. In tal caso la durata dell’allontanamento è commisurata alla gravità del reato o al permanere della situazione
di pericolo.
Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo
stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di
iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di
esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
LE IMPUGNAZIONI
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte dei genitori dello studente, all’Organo di Garanzia, entro
dieci giorni dalla notifica della sanzione.
L’Organo di Garanzia, costituito presso l’Istituto è composto da un docente e due genitori ed è presieduto dal
Dirigente Scolastico.
Tale Organo delibera in via definitiva, dopo aver sentito lo studente e il docente coordinatore.
Norme di convivenza civile e sicurezza
Gli alunni sono responsabili personalmente delle proprie cose e suppellettili che, quindi, dovranno custodire
con cura personale.
All’inizio dell’anno scolastico è stata affidata ad ogni classe un’aula tinteggiata, pulita e curata. Gli alunni
sono tenuti a rispettare ed aver cura delle pareti, degli arredi e delle suppellettili in dotazione.
Gli alunni dovranno sempre:
1. Essere puntuali a scuola (3 ritardi saranno calcolati come un giorno di assenza ai fini del computo
della validità dell’anno scolastico).
2. Usare gli strumenti di lavoro correttamente e secondo le istruzioni degli insegnanti; se si fa uso di
colle, solventi, colori ecc, rammentare che possono essere infiammabili o tossici: usarli sempre con
cautela e osservare le istruzioni dell’insegnante.
3. Non portare a scuola oggetti pericolosi.
4. Non lanciare mai oggetti: porgerli o riporli nei luoghi di custodia
5. Non modificare, alterare, danneggiare gli strumenti della scuola: potrebbero diventare un pericolo per
gli altri.
6. Assicurarsi sempre che zaino, riga e altri strumenti sporgenti non colpiscano i compagni.
7. Nell’aula, disporre lo zaino in modo che non costituisca ostacolo al passaggio delle persone
8. Quando ci si muove, ricordarsi che quasi sempre c’è qualcuno vicino.
9. Quando ci si muove nei locali scolastici fare attenzione a termosifoni e arredi sporgenti e alle finestre
aperte all’interno.
10. Fare particolare attenzione ai vetri di finestre, porte e armadietti.
11. Non uscire dall’aula nel cambio dell’ora
12. All’ingresso e all’uscita non spingere i compagni ed evitare di correre, specialmente sulle scale.
13. Mantenere la nostra scuola pulita, usando sempre il cestino o i contenitori per la raccolta.
14. Non dimenticarsi che è tassativamente VIETATO FUMARE ed USARE IL TELEFONO CELLULARE.
Nel corso delle ore di lezione, non è consentito andare in giro per la scuola, andando da un piano all’altro, se
non espressamente autorizzato dal docente di classe per lo svolgimento di specifici compiti
Per qualunque problema, timore, dubbio ecc, chiedere sempre aiuto agli adulti - docenti, collaboratori
scolastici o dirigente.
Certa che si comprendano le motivazioni per cui le suddette prescrizioni debbano essere osservate, richiamo
tutti alla loro osservanza, assicurando che la dirigenza avrà la massima cura nel rispettare e nell’ assicurare
il rispetto delle regole.
STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
Art. 1
VITA DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
1 - La Scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo
della coscienza critica.
2 - La Scuola è una comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale, informata ai valori democratici, e volta alla
crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per
garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di
ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla
Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia fatta a New York il 20 Novembre 1989 e con i principi generali
dell’ordinamento italiano.
3 - La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto la
sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei
giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del loro senso di
responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali
adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva.
4- La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul
rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni
barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2
DIRITTI
1 - Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche
attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La Scuola persegue la continuità
dell’apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un’adeguata informazione, la
possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2 - La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla
riservatezza.
3 - Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
4 - Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della Scuola. I dirigenti scolastici e i docenti,
con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro
competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della Scuola, di criteri
di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto ad una valutazione trasparente e
tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di
debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5 - Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull’organizzazione della Scuola gli studenti della scuola
secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una
consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della Scuola
Media o i loro genitori.
6 - Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività
tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla Scuola. Le attività didattiche
curricolari e le attività aggiuntive facoltative, sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di
apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7 - Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono.
La Scuola promuove e favorisce iniziative volte all’accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla
realizzazione di attività interculturali.
8 - La Scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
1. un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo -didattico di
qualità;
2. offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte
dagli studenti e dalle loro associazioni;
3. iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il
recupero della dispersione scolastica;
4. la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con
handicap;
5. la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica;
6. servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9 - La Scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l’esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli
studenti, a livello di classe, di corso di istituto.
10- I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l’esercizio del diritto di associazione all’interno
della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all’interno della
scuola, nonché l’utilizzo dei locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle
scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti con le loro associazioni.
Art.3
DOVERI
1 - Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio.
2 - Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del Capo di Istituto, dei docenti, del personale tutto della
dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
scuola e
3 - Nell’esercizio dei loro diritti e nell’adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un
comportamento corretto e coerente con i principi di cui all’art.1 .
4 - Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate da regolamenti dei singoli
istituti.
5 - Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
comportarsi
6 - Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l’ambiente scolastico e averne cura come
importante fattore di qualità della vita della Scuola.
Art.4
DISCIPLINA
1 - I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche che individuano i comportamenti che configurano mancanze
disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell’art.3 , al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità
scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il
relativo procedimento, secondo i criteri di seguito indicati.
2 - I provvedimenti disciplinari hanno finalità educative e tendono al rafforzamento del senso di
ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica
responsabilità ed al
3 - La responsabilità disciplinare é personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato
prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire
sulla valutazione del profitto.
4 - In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni
correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità.
5 - Le sanzioni sono sempre temporanee , proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate, per quanto possibile, al
principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente. Allo studente é
sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica.
6 - Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono sempre adottati da un
organo collegiale.
7 - Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in
gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiore ai quindici giorni.
caso di
8 - Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con lo studente e con i suoi
genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica.
9 - L’allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi
reati o vi sia pericolo per l’incolumità delle persone. In tal caso la durata dell’allontanamento é commisurata alla gravità
del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica per quanto possibile il disposto del comma 8.
10 - Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo
stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente é consentito di iscriversi,
anche in corso d’anno ad altra scuola.
11 - Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla commissione di
esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5
IMPUGNAZIONI
1 - Per l’irrogazione delle sanzioni di cui all’art.4, comma 7, e per i relativi ricorsi di applicano le disposizioni di cui
all’art.328, commi 2 e 4, del decreto legislativo 16 Febbraio 1994, n.297.
2 - Contro le sanzioni disciplinari diverse da quelle di cui al comma 1 é ammesso ricorso da parte degli studenti nella
scuola secondaria superiore e da parte dei genitori nella scuola media, entro 15 giorni dalla comunicazione della loro
irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole
istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei
genitori nella scuola media.
3 - L’organo di garanzia di cui al comma 2 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di
chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti sorgano all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente
regolamento.
4 - Il dirigente dell’Amministrazione scolastica periferica decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti
della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche
contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione é assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia
composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dalla consulta provinciale, da tre docenti e da un
genitore designati dal Consiglio Scolastico Provinciale, e presieduto da una persona di elevate qualità morali e civili
nominata dal dirigente dell’Amministrazione scolastica periferica. Per la Scuola Media in luogo degli studenti sono
designati altri due genitori.
Art. 6
DISPOSIZIONI FINALI
1 - I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono adottati o
modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media..
2 - Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli
studenti all’atto dell’iscrizione.
3 - E’ abrogato il capo III del R.D. 4 Maggio 1925, n. 653.
DELIBERA di MODIFICA dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti
Modifiche apportate con DPR n. 293 del 21 novembre 2007.
Il Dirigente Scolastico informa i presenti sulle modifiche portate con DPR 293 del 21/11/2007 allo statuto delle
studentesse e degli studenti della scuola secondaria.
Il provvedimento si compone di 3 articoli, i primi due sostituiscono,rispettivamente, gli artt.4 (Disciplina) e 5
(Impugnazioni) del D.P.R. 249/98, mentre il terzo inserisce il nuovo art. 5/bis (Patto educativo di corresponsabilità e
giornata della scuola) con l’obiettivo esplicito di definire “ in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto
tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie”.
Il profilo sostanziale delle modifiche apportate all’originario testo del D.P.R. 249/98 è costituito dall’ inasprimento
delle sanzioni disciplinari degli alunni che ora contemplano - in casi particolarmente gravi - l’esclusione dallo
scrutinio finale o la non ammissione all’esame di Stato conclusivo del corso di studi o, in casi meno gravi, il solo
allontanamento fino al termine dell’anno scolastico.
La sostituzione del precedente art.5, e la conseguente riformulazione, ha comportato la riorganizzazione del sistema
delle impugnazioni prevedendo quale unico soggetto competente a decidere sui ricorsi contro tutte le tipologie di
sanzioni disciplinari irrogate agli studenti, da parte di “chiunque vi abbia interesse” , un apposito Organo di garanzia
all’interno della scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche.
L’art. 3, infine, introduce nell’ordinamento scolastico il Patto educativo di corresponsabilità, che richiama sia le
responsabilità educative della famiglia (sancite dall’art. 30 della Costituzione) sia il dovere dello studente di impegnarsi
nella costruzione del proprio percorso di istruzione e di formazione, nella dialettica composizione dei diritti declinati
dall’art. 2 del D.P.R. 249/98 con i doveri stabiliti dal successivo art. 3, che non hanno subito alcuna modifica rispetto
alla stesura originaria.
Pertanto, dovendo procedere alla designazione dei membri e non avendo criteri per la designazione dei membri per il
sopracitato Organo, si propone che di detto organismo facciano parte il Dirigente Scolastico, La prof.ssa …………….e
2 genitori tra i membri componenti del Consiglio. Per quanto riguarda il patto di corresponsabilità, si individuano 3
docenti e 3 genitori per la stesura dello stesso e l’approvazione in una seduta successiva del Consiglio.
In particolare il Dirigente Scolastico pone l’attenzione su un elemento di distrazione quale è quello determinato dai
cellulari, che costituiscono soprattutto una grave mancanza di rispetto verso il docente, il cui uso si configura certamente
come una infrazione disciplinare sanzionabile attraverso provvedimenti orientati nono solo a scoraggiare tali
comportamenti, ma anche, secondo una logica educativa dell’istituzione scolastica stessa , a stimolare nello studente la
consapevolezza del disvalore degli stessi cellulari. Per cui, così come già previsto dal Regolamento d’Istituto, è
assolutamente vietato tenere accesi cellulari ed altri apparecchi elettronici durante le ore di lezione. La violazione
reiterata di tale comportamento comporterà l’irrogazione di sanzioni disciplinari così come previste dallo Statuto degli
studenti .
Lo studente in caso di infrazione deve essere punito ma deve essere anche obbligato a percorsi educativi di recupero,
mediante attività riparatoria come già accaduto nel corso di quest’anno scolastico per alcuni casi.
Dopo ampia ed approfondita discussione, il CONSIGLIO DELIBERA di modificare il Regolamento di Istituto , giusto
DPR 293 del 21/11/2007, di nominare l’organo di garanzia composto da n. 4 persone per una durata massima di due
anni e comunque sino a nuova determinazione dello stesso Consiglio circa le modalità di elezione della componente
genitori.
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Il Decreto del Presidente della Repubblica del 21 novembre 2007 n. 235 ha apportato modifiche ed integrazioni al
Decreto del Presidente della Repubblica del 24 giugno 1998 n. 249
concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria.
Dopo l’articolo 5 è inserito il seguente
“ Art. 5-bis ( Patto educativo di Corresponsabilità ). 1-Contestualmente all’iscrizione alla singola istituzione
scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di
Corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra
istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie.
2- I singoli regolamenti di Istituto disciplineranno le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e
revisione condivisa del patto di cui al comma 1.
3- Nell’ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in
essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la
condivisione dello Statuto delle studentesse e degli studenti, del Piano dell’Offerta Formativa, del regolamento di
istituto e del Patto educat\ivo di Corresponsabilità.”
Un’educazione efficace dei giovani è il risultato di un’azione coordinata tra famiglia e scuola, nell’ottica di
condivisione di principi e obiettivi, evitando quei conflitti che hanno sempre gravi conseguenze sull’efficacia del
processo formativo.
Il Patto di Corresponsabilità
Costituisce
Coinvolge
Impegna
La dichiarazione esplicita
dell’operato della Scuola
Insegnanti
Genitori
Alunni
I Docenti
Gli alunni
I genitori
La Scuola
si impegna a……
OFFERTA
FORMATIVA
PRIORITA’
Proporre
un’Offerta
Formativa finalizzata a
costruire
percorsi
educativi
fortemente
motivanti e innalzare la
qualità complessiva del
processo
formativo
rispondente ai bisogni
dell’alunno e a lavorare
per il suo successo
formativo.
Favorire un ambiente
sereno e adeguato per lo
sviluppo delle capacità
dell’alunno e per il suo
successo scolastico.
La famiglia
si impegna a……
Conoscere
Formativa della
sostenere
nell’attuazione
Progetto.
L’alunno
si impegna a…..
l’Offerta
scuola e
l’Istituto
del suo
Prendere coscienza
del
percorso
predisposto dalla
scuola e assumere
un atteggiamento
positivo
nei
confronti
delle
attività scolastiche.
Considerare la funzione
formativa della scuola e
dare
ad
essa
la
precedenza in confronto
ad
altri
impegni
extrascolastici.
Considerare
la
scuola il principale
impegno
e
valorizzare
la
funzione formativa.
PARTECIPAZIONE
Aprire
spazi
discussione e tenere
considerazione
proposte di alunni
genitori.
di
in
le
e
Partecipare attivamente
alle riunioni previste,
fare
proposte
di
miglioramento
e
collaborare alla loro
realizzazione.
VITA SOCIALE
Promuovere
rapporti
interpersonali positivi tra
alunni e insegnanti,
stabilendo regole certe e
condivise.
Impartire ai figli le
regole del vivere civile,
dando importanza alla
buona educazione e al
rispetto degli altri e delle
cose di tutti.
Risarcire eventuali danni
arrecati a persone, cose,
ambienti e attrezzature.
Rispettare
il
Regolamento di Istituto.
Dare
agli
alunni
competenze sociali e
comportamentali,
motivando
eventuali
sanzioni.
Condividere e sostenere
le sanzioni della scuola,
garantendone
l’applicazione e facendo
riflettere il figlio sulla
loro finalità.
INTERVENTI
EDUCATIVI
Ascoltare
e
rispettare
democraticamente
compagni
e
insegnanti;
esprimere
la
propria opinione.
Prendere coscienza
delle regole della
vita scolastica e
sociale
e
rispettarle,
garantendo
ai
compagni
la
necessaria
tranquillità e quindi
il
diritto
allo
studio. Rispettare
ambienti
e
attrezzature.
Rispettare
il
Regolamento
di
Istituto, non tenere
comportamenti
negativi
ed
aumentare quelli
positivi. Spegnere i
telefoni cellulari e
gli altri dispositivi
elettronici durante
le ore di lezione
(C.M.15/3/07).
Condividere
il
valore formativo di
eventuali sanzioni.
INTERVENTI
DIDATTICI
INDIVIDUALIZZATI
TEMPI
Portare tempestivamente
a conoscenza dell’alunno
e della famiglia eventuali
cambiamenti significativi
del rendimento scolastico
e predisporre interventi
di recupero.
Garantire la puntualità e
la continuità del servizio
scolastico.
Prendere
periodico
contatto
con
gli
insegnanti e cooperare
con loro per l’attuazione
di strategie di recupero o
di miglioramento dei
comportamenti.
Garantire la regolarità
della
frequenza
scolastica, la puntualità
del figlio e giustificare
sul libretto le eventuali
assenze e i ritardi.
Firmare gli avvisi
Assegnare i compiti a Garantire
i
tempi
casa in coerenza col giornalieri necessari allo
percorso didattico.
svolgimento dei compiti
assegnati e controllare la
loro esecuzione.
Assicurare il controllo
quotidiano del materiale
scolastico necessario.
COMPITI
DOMESTICI
Controllare
con
regolarità i compiti,
correggerli in tempi
ragionevolmente brevi,
garantire la trasparenza
della valutazione.
VALUTAZIONE
Collaborare
per
potenziare, nel figlio, una
coscienza delle proprie
risorse
e
capacità,
tenendo conto del valore
formativo dell’errore.
Seguire i consigli
offerti e dimostrare
maggiore impegno
nello
studio,
approfittando delle
strategie di recupero
attuate dalla scuola.
Rispettare l’ora di
inizio delle lezioni e
presentarsi con la
giustificazione
firmata per assenze
e/o
ritardi.
Far
firmare
con
sollecitudine
gli
avvisi scritti ( sul
diario o con altro
mezzo).
Prendere nota dei
compiti
assegnati,
pianificarli
con
ordine,
svolgerli
regolarmente
sia
nella parte scritta che
in quella orale.
Organizzare
l’occorrente per le
attività scolastiche
previste.
Assumere le proprie
responsabilità,
riconoscere
le
proprie attitudini e
considerare l’errore
occasione
di
miglioramento.
Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile,
sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto di Corresponsabilità.
Matera…………………….
Il genitore
……………………………………
Il Dirigente Scolastico
…………………………………….
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Istituto Comprensivo ex S.M. “F. Torraca”
Via A. Moro n. 6 – 75100 Matera - tel. e fax 0835-333201
Cod. Fisc. 93051580772 - Cod. Mecc. MTIC82500P * [email protected]
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
SCUOLA PRIMARIA
La scuola è l’ambiente educativo e di apprendimento in cui si promuove la formazione di ogni alunno attraverso
l’interazione sociale in un contesto relazionale positivo nella prospettiva del pieno sviluppo della persona. La Scuola
Primaria, in particolare, si propone come contesto in cui gli alunni acquisiscono le conoscenze, le abilità e le
competenze di base indispensabili per elaborare la propria personalità e scoprire il proprio talento.
Nella complessa realtà sociale in cui viviamo è necessario inserire i rapporti scuola-famiglia in un progetto educativo
condiviso e continuo, mettere in atto un “rinnovato rapporto di corresponsabilità formativa”, in cui si realizzi una
progettualità comune nel rispetto dei diversi ruoli.
Per tali motivi lo staff della Scuola Primaria "G. Marconi” propone la condivisione e la sottoscrizione da parte dei
genitori, dei docenti e del dirigente scolastico di un Patto Educativo di Corresponsabilità, finalizzato a definire in
maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica, alunni e famiglie (cfr DPR
235/07).
La Scuola Primaria "G. Marconi” dell’Istituto Comprensivo "Ex S.M. F. Torraca" di Matera si rende garante del rispetto
e della tutela dei diritti degli alunni ad essa affidati:
Il Patto di Corresponsabilità
Costituisce
Coinvolge
Impegna
La
dichiarazione
esplicita
dell’operato della Scuola
Insegnanti
Genitori
Alunni
I Docenti
Gli alunni
I genitori
OFFERTA
FORMATIVA
La Scuola
si impegna a……
La famiglia
si impegna a……
L’alunno
si impegna a…..
Proporre
un’Offerta
Formativa finalizzata a
costruire
percorsi
educativi
fortemente
motivanti e innalzare la
qualità complessiva del
processo
formativo
rispondente ai bisogni
dell’alunno e a lavorare
per il suo successo
formativo.
Conoscere
l’Offerta
Formativa della scuola e
sostenere
l’Istituto
nell’attuazione del suo
Progetto.
Prendere coscienza del
percorso predisposto dalla
scuola e assumere un
atteggiamento positivo nei
confronti delle attività
scolastiche.
Favorire un ambiente Considerare la funzione Considerare la scuola il
sereno e adeguato per lo formativa della scuola e principale
impegno
e
PRIORITA’
PARTECIPAZIONE
VITA SOCIALE
INTERVENTI
EDUCATIVI
INTERVENTI
DIDATTICI
INDIVIDUALIZZATI
TEMPI
sviluppo delle capacità dare
ad
essa
la valorizzare
dell’alunno e per il suo precedenza in confronto formativa.
successo scolastico.
ad
altri
impegni
extrascolastici.
la
funzione
Aprire
spazi
di Garantire
l’ingresso
discussione e tenere in autonomo degli alunni a
considerazione
le scuola al fine di evitare
proposte di alunni e confusione e ritardo
genitori.
nell’avvio delle lezioni e
anche per motivi di
sicurezza.
Partecipare
attivamente alle riunioni
previste, fare proposte di
miglioramento
e
collaborare alla loro
realizzazione.
Ascoltare
e
rispettare
democraticamente
compagni e insegnanti;
esprimere
la
propria
opinione.
Promuovere
rapporti
interpersonali positivi tra
alunni
e
insegnanti,
stabilendo regole certe e
condivise.
Impartire ai figli le
regole del vivere civile,
dando importanza alla
buona educazione e al
rispetto degli altri e delle
cose di tutti.
Risarcire eventuali danni
arrecati a persone, cose,
ambienti e attrezzature.
Prendere coscienza delle
regole della vita scolastica
e sociale e rispettarle,
garantendo ai compagni la
necessaria tranquillità e
quindi il diritto allo studio.
Rispettare
ambienti
e
attrezzature.
Dare
agli
alunni
competenze sociali e
comportamentali,
motivando
eventuali
sanzioni.
Condividere e sostenere
le sanzioni della scuola,
garantendone
l’applicazione e facendo
riflettere il figlio sulla
loro finalità.
Rispettare il Regolamento
di Istituto, non tenere
comportamenti negativi ed
aumentare quelli positivi.
Spegnere i telefoni cellulari
e gli altri dispositivi
elettronici durante le ore di
lezione (C.M.15/3/07) e
riporli nel proprio zaino.
Condividere il valore
formativo di eventuali
sanzioni.
Portare tempestivamente
a conoscenza dell’alunno
e della famiglia eventuali
cambiamenti significativi
del rendimento scolastico
e predisporre interventi di
recupero.
Prendere
periodico
contatto
con
gli
insegnanti e cooperare
con loro per l’attuazione
di strategie di recupero o
di miglioramento dei
comportamenti.
Seguire i consigli offerti e
dimostrare
maggiore
impegno nello studio,
approfittando
delle
strategie di recupero attuate
dalla scuola.
Garantire la puntualità e
la continuità del servizio
scolastico.
Predisporre un modello
di giustifica per l’entrata
posticipata
Garantire la regolarità
della frequenza
scolastica, la puntualità
del figlio e giustificare le
eventuali assenze.
Rispettare l’ora di inizio
delle lezioni e presentarsi
con
la
giustificazione
firmata per assenze e/o
ritardi. Far firmare con
sollecitudine gli avvisi
scritti ( sul diario o con
Il ritardo reiterato per tre
volte sarà comunicato
dalle insegnanti di classe
alla responsabile di
plesso la quale, a sua
volta, informerà il D.S.
che prenderà gli
opportuni provvedimenti.
All’entrata attendere il
altro mezzo).
suono della campanelle e
lasciare i propri figli
davanti al portone
d’ingresso.
Per i ritardi in entrata,
firmare il modello di
giustifica predisposto
dalla scuola e prendere
atto che dopo tre ritardi
reiterati e tre uscite
anticipate reiterate, sarà
informato il D.S. che
prenderà opportuni
provvedimenti.
La stessa modalità sarà
applicata anche per le
uscite anticipate.
Garantire la propria
presenza, o di chi ne fa le
veci, all’uscita degli
alunni, nel rispetto degli
orari stabiliti.
All’uscita , i genitori
devono attendere i propri
figli sul marciapiede
antistante l’ingresso
dell’edificio senza
bloccare i percorsi dello
scivolo e della scalinata.
Firmare tutti gli avvisi
sui quaderni e sul diario.
COMPITI
DOMESTICI
VALUTAZIONE
Assegnare i compiti a Garantire
i
tempi
casa in coerenza col giornalieri necessari allo
percorso didattico.
svolgimento dei compiti
assegnati e controllare la
loro esecuzione.
Assicurare il controllo
quotidiano del materiale
scolastico necessario.
Prendere nota dei compiti
assegnati, pianificarli con
ordine,
svolgerli
regolarmente sia nella parte
scritta che in quella orale.
Organizzare l’occorrente
per le attività scolastiche
previste, con il controllo
dei genitori.
Controllare con regolarità
i compiti, correggerli in
tempi ragionevolmente
brevi,
garantire
la
trasparenza
della
valutazione.
Assumere
le
proprie
responsabilità, riconoscere
le proprie attitudini e
considerare
l’errore
occasione
di
miglioramento.
Collaborare
per
potenziare, nel figlio,
una coscienza delle
proprie
risorse
e
capacità, tenendo conto
del valore formativo
dell’errore.
Il genitore, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile,
sottoscrive, condividendone gli obiettivi e gli impegni, il presente Patto di Corresponsabilità.
Matera…………………….
Il Dirigente Scolastico
Il Team
I Genitori
Al Dirigente
I.C. “Torraca”
MATERA
DICHIARAZIONE DI RESPONSABILITA’ E DELEGA PER L’USCITA DA
SCUOLA DI STUDENTI MINORENNI
Il sottoscritto ……...…………………………………..…………………………, padre dell’alunno/a
La
sottoscritta
………..…………………………………………………………,
……………………………………………..,
nata
madre
dell’alunno/a
il……………….…..
a
………………………….,frequentante la sezione/classe………….della scuola …………………………di
questo Istituto
DICHIARANO
sotto la propria personale responsabilità di esercitare la potestà nei confronti del minore di prelevare loro
stessi il/la proprio/a figlio/a da scuola e di consentire, in caso di assenza o impedimento, di prelevare da scuola
il proprio figlio/a ai sottoelencati signori:
1.Sig./ra…………………………………………………………..,nato/a a………………………
…………………………………………………il…………………………………………………
Documento Identità n…………………………………………………………………………….
2.Sig./ra …………………………………………………………,nato/a a………………………
…………………………………………………il…………………………………………………
Documento Identità n………………………………………………………………………………
I sottoscritti, responsabili dei minori, si impegnano a prelevare con puntualità i propri figli all’uscita
dalla scuola.
La presente delega ha valore annuale o …….…………………………………………….. ed esonera la scuola
da qualsivoglia responsabilità circa gli eventi che possono occorrere al proprio/a figlio/a oltre l’orario
scolastico e fuori dell’edificio scolastico.
Matera, lì………………………………
FIRMA DEI GENITORI
………………………………………
FIRMA PRIMO DELEGATO
……………………………………………………
Allegati: Documenti di Identità
……...........………………………
FIRMA SECONDO DELEGATO
………………………………………………...