Giornalino Adunata 2° Raggruppamento A.N.A.

Transcript

Giornalino Adunata 2° Raggruppamento A.N.A.
Supplemento al n. 32 anno XIII de L’Alpino Modenese • quadrimestrale della sezione ANA di Modena
TARIFFA R.O.C.: “Poste Ialiane S.p.A.” - Spedizione in abbonamento postale
D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, Comma 1, DCB Modena
ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
SEZIONE DI MODENA
10 -17-18 Ottobre 2009
Fiorano Modenese - Formigine - Maranello - Sassuolo
Foto Lu
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SOMMARIO
Presentazione
pag. 3
Il saluto del Presidente
A.N.A. Sezione di Modena
pag. 4
Il saluto del Presidente
Nazionale A.N.A.
pag. 5
Il saluto dei Sindaci del Distretto pag. 6
Il Distretto leader mondiale
della ceramica, ma anche natura,
emozioni, relax pag. 7
Le truppe alpine pag. 8
Un po’ di storia e un po’ di statuto
pag.12
Il Labaro
pag.12
La Protezione Civile
pag.13
L’Adunata Nazionale
pag.15
La cultura alpina: giornali e internet
pag.16
La Sezione di Modena
pag.17
I Gruppi ospitanti
pag.19
I Gruppi della Sezione di Modena
pag.24
Il Cappellano Alpino Don Gnocchi
quest’anno sarà nominato Beato
pag.43
I nostri valori morali
pag.44
Preghiera dell’Alpino
pag.45
La Bandiera
pag.45
Il nostro cappello
pag.46
Gli Alpini... cosa fanno
pag.46
Un doveroso, sentito ringraziamento
pag.47
Periodico quadrimestrale di proprietà della sezione ANA di Modena
Presidente Guido Manzini
Direttore responsabile Eliseo Baroni
Grafica, impaginazione e stampa Tipografia Azzi - Pavullo (MO)
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Raduno del
2° Raggruppamento
La Sezione di Modena ha l’onore di ospitare,
per la prima volta in Emilia Romagna,
il Raduno del 2° Raggruppamento.
Per celebrare un avvenimento tanto importante si è pensato
di dar vita a questo opuscolo, con la pretesa di conservare
il ricordo di questo raduno e condividere con i nostri lettori,
un po’ di storia, di ricordi, di informazioni, di immagini.
Soprattutto, queste pagine sono state scritte,
per non dimenticare quanto dobbiamo a coloro
che hanno lavorato nei nostri Gruppi e per fortificare
i valori nei quali crediamo.
Dedicato a tutti gli Alpini, di ieri e di oggi
della Sezione di Modena, ai loro famigliari
ed ai loro numerosi amici
a cura di Santo Chichi
A.N.A.
Sezione di Modena
3
Il saluto del Presidente
A.N.A. Sezione di Modena
A.N.A.
Sezione di Modena
Carissimi Alpini
Lombardi ed Emiliano-Romagnoli, i vostri fratelli
modenesi vi aspettano con grande entusiasmo all’adunata
del 2° Raggruppamento, non a caso scelta e fortemente voluta nel territorio intercomunale del comprensorio della ceramica.
A voi tutti sono particolarmente onorato di esprimere il più cordiale saluto mio personale e quello del Consiglio Direttivo Sezionale e del Comitato Organizzativo, a
cui, permettetemi, vada un particolare ringraziamento per il
grande impegno profuso.
Modena ha visto protagonisti gli alpini in occasione
della 51a Adunata Nazionale svoltasi il 13-14 maggio 1978,
e ci rivede di nuovo protagonisti, dopo 31 anni, a festeggiare il 90° compleanno della nostra grande Associazione.
Noi giovani di allora abbiamo assorbito il naturale cambio
generazionale da “bocia” a “veci” senza quasi rendercene
conto, e se ci volgiamo indietro non scorgiamo più la fiumana verde dei “giovani” con cappello alpino che
noi “bocia” di allora costituivamo, ma scorgiamo ugualmente un fronte compatto di divise giallo-bleu, e non
importa molto se hanno il capello alpino o no: sicuramente hanno gli stessi sentimenti che hanno animato noi
trenta-quaranta anni fa, quegli stessi ideali tramandateci dai nostri padri fondatori.
E’ con questi sentimenti che la terra “modenese”, pur perseguendo, nella sua più moderna tradizione
le più avanzate tecnologie, vuole accogliere oggi gli alpini nello spirito di quei valori di un tempo che ancora
oggi, a maggior ragione, sono attualissimi, e che ci tramandiamo di generazione in generazione, custodendoli
gelosamente, testimoni verso le nuove generazioni.
Un arrivederci a presto, Viva l’Italia, Viva gli Alpini
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Guido Manzini
Il saluto del Presidente
Nazionale A.N.A.
Alpini carissimi,
sono particolarmente felice di esprimere il più
cordiale saluto mio personale e quello del Consiglio Direttivo Nazionale a voi tutti riuniti a Fiorano per l’annuale Raduno del vostro Raggruppamento.
A prima vista potrebbe sembrare strano un raduno di alpini nella terra della Ferrari. Si incontreranno,
infatti, due realtà che sembrano lontane mille miglia:
da un lato la tecnologia più avanzata e la ricerca della
massima velocità possibile e dall’altro uomini dal passo
lento e cadenzato, più avvezzi ai muli che al... cavallino
rampante.
Eppure queste due realtà hanno qualcosa in comune: rappresentano le migliori tradizioni dell’Italia e
sono entrambe, nei rispettivi ambiti, punte di assoluta
eccellenza.
Certo noi non correremo in circuito ma sfileremo mostrando la compostezza e la compattezza tipiche
degli alpini e lo faremo anche per ricordare questi 90
anni di vita della nostra bella famiglia alpina.
90 anni di cammino sulla strada che ci hanno indicato i nostri Padri; 90 anni di amore incondizionato
per l’Italia; 90 anni di difesa della memoria; 90 di amicizia vera perchè fondata sulla condivisione di valori
semplici ed eterni; 90 anni, insomma, spesi bene e portati meglio.
Viva l’Italia, Viva gli Alpini.
Corrado Perona
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MaranelloFioranoFormi
Il saluto dei Sindaci del Distretto
Salutiamo con calore e diamo il
benvenuto nel distretto leader mondiale della ceramica e nei comuni di Fiorano Modenese, Formigine, Maranello
e Sassuolo a tutti gli Alpini, ai loro famigliari, ai dirigenti dell’Associazione
Nazionale Alpini e di tutte le Sezioni
della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, alle autorità civili, militari e religiose che con la loro partecipazione
rendono il Raduno del 2° Raggruppamento A.N.A. un evento memorabile e,
ci auguriamo, una grande festa capace
di coinvolgere tutta la popolazione, a
cominciare dalle scuole e dai giovani,
per promuovere i valori che contraddistinguono l’attività degli Alpini: l’impegno nel volontariato a favore dei più
deboli e nella protezione civile, in Italia
e all’estero; l’impegno a favore della
montagna e del rispetto dell’ambiente
naturale; l’impegno per promuovere
nella comunità i valori della solidarietà, della fratellanza e dell’amicizia.
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Claudio Pistoni
Sindaco di Fiorano Modenese
Franco Richeldi
Sindaco di Formigine
Quest’anno ricorre il 90° anniversario della fondazione dell’Associazione
Luca Caselli
Nazionale Alpini ed è con la consa- Lucia Bursi
Sindaco di Maranello
Sindaco di Sassuolo
pevolezza della importante ricorrenza
levamento suinicolo. Sono le stesse doti che fanno
che abbiamo offerto la nostra collaborazione alla sezione A.N.A. di Modena e ai gruppi degli Alpini un corpo speciale, capace di scrivere
di Sassuolo, Braida, Maranello, Formigine e Fiorano pagine di umanità e solidarietà nei tempi di pace; di
nel loro sforzo organizzativo per accogliere nel mi- abnegazione e di sacrificio estremo nei durissimi anni
gliore dei modi le migliaia di persone che, spesso per della guerra, che vogliamo per sempre relegati al pasla prima volta, scopriranno che il nostro territorio ha sato.
molti piccoli tesori da rivelare e, soprattutto, un forte
I nostri comuni si sentono parte della famiglia alpispirito di accoglienza.
na e le chiedono di continuare l’impegno per testimoI nostri comuni sono terre di reclutamento alpi- niare i valori della pace e dell’amicizia; le chiedono
no perché la concretezza, la tenacia, la forza di vo- di continuare a essere presente con serietà, professiolontà, la capacità di fare squadra, l’attaccamento al nalità, passione e cuore quando l’Italia li chiama. Gli
proprio dovere, l’intraprendenza sono le doti che Alpini rappresentano una risorsa fondamentale e una
hanno saputo conquistare al distretto posizioni di ec- certezza per la nostra nazione; per questo ci auguriacellenza internazionale, grazie a marchi noti in tutto mo che la loro presenza nel nostro distretto risulti per
il mondo, dalla Ferrari alla ceramica, dalla meccanica loro una giornata da ricordare a lungo, con gioia; sarà
all’enogastronomia, dall’agricoltura all’al- questo il nostro ringraziamento e l’arrivederci.
igineSassuolo
Il Distretto leader mondiale della ceramica,
ma anche natura, emozioni, relax
Il territorio dei comuni di Sassuolo, Formigine, Fiorano e
Maranello, riuniti nell’Associazione dei Comuni Modenesi del Distretto Ceramico, si estende a sud della città di
Modena, nella fascia pedemontana dove la fertile pianura
padana si increspa nei primi colli appenninici, che alternano le dilavate creste dei calanchi a poggi con ville e parchi
alberati, cipressi, siepi di rosa canina, terreni agricoli e vigneti. I quattro comuni costituiscono un unico complesso
urbanistico di 100.000 abitanti, industrialmente sviluppato, guidato da imprese di grandi dimensioni, affiancato
da piccole e medie aziende, con un articolato indotto artigianale e commerciale. L’agricoltura raggiunge livelli di
eccellenza nella produzione vinicola, dell’aceto balsamico
e dei distillati, nell’allevamento suinicolo e degli insaccati,
nella produzione di parmigiano-reggiano.
Nel distretto viene prodotta l’80% della ceramica italiana da pavimento e rivestimento; è leader mondiale delle
macchine per la ceramica e laterizi; ha le principali aziende produttrici di corredi e i pezzi speciali, in grado di garantire l’estetica e il design del Made in Italy, apprezzati in
tutto il mondo.
Gli altri poli di eccellenza nel distretto sono: l’industria automobilistica con la Ferrari spa e il suo indotto; l’agricoltura
e l’allevamento che con le industrie di
trasformazione della carne e dell’uva;
il commercio.
ITER, sistema turistico territoriale, ha
scelto quattro itinerari di eccellenza
per scoprire il distretto: l’ingegno, il
territorio, le emozioni, il relax.
L’INGEGNO e la passione del lavoro
sono raccontate nel Museo della Ceramica presso il Castello di Spezzano
a Fiorano, per ripercorrere la storia
ceramica dal neolitico a oggi: un’evoluzione che ha portato il distretto a diventare il polo ceramico di riferimento
nel mondo.
La Galleria Ferrari a Maranello espone i più importanti esemplari delle
storiche rosse, mentre sulla celebre
pista di Fiorano è possibile ammirare
in azione le protagoniste della Formula Uno.
IL TERRITORIO ha una natura che offre risorse inaspettate all’insegna della conservazione e valorizzazione ambientale. Tra i tipici calanchi e i dolci paesaggi pedecollinari è un piacere scoprire patrimoni naturalistici come
la riserva naturale delle Salse di Nirano, con il fenomeno
geologico delle salse eruttive, l’Oasi di Colombarone, un
ambiente incontaminato ricco di flora e fauna spontanea e
le Terme della Salvarola, già conosciute in epoca romana
per le proprietà benefiche delle loro acque.
Il distretto è anche EMOZIONE: le eccellenze artistiche
che popolano il territorio parlano di un passato fiorente,
capace di regalare emozioni ancora autentiche. Il Palazzo
Ducale di Sassuolo, vera “Delizia” per i Duchi d’Este, il
Castello Medievale di Formigine, il Castello di Spezzano,
il Santuario di Fiorano Modenese, la Pieve romanica di
Colombaro, le Ville Storiche, il parco di Villa Rangoni Machiavelli, con le sue importanti sculture contemporanee, e
i Centri Storici comunali costituiscono tappe fondamentali
che testimoniano la predilezione dei Signori di Modena
verso questi luoghi, eletti sede di residenza estiva. Oggi
la vita nel territorio offre momenti di divertimento e arricchimento culturale con iniziative di carattere artistico, enogastronomico, sportivo e ricreativo in
ogni momento dell’anno.
Lavoro, impegno... e RELAX: soggiornare in questi luoghi significa anche
gustare i sapori di una delle regioni più
rinomate in termini enogastronomici:
l’Emilia. Tortellini, parmigiano reggiano, salumi, aceto balsamico e lambrusco non mancano mai sulle tavole
di ogni famiglia, trattoria o ristorante
in cui viene servito come antipasto
il tipico gnocco fritto. Da assaggiare
anche le tigelle, originariamente cotte
accanto al fuoco del camino, servite
con affettati e formaggi. Relax vuol
dire anche ospitalità, quella di un popolo abituato ad accogliere, restituendo al visitatore un’atmosfera familiare
e autentica.
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Le truppe alpine
A volte basta poco per evocare un
mondo. Se diciamo ALPINI, tutti corrono con il pensiero a figure ben precise,
uniche inconfondibili.
Figure caratterizzate da precisi particolari, quali: il loro cappello grigioverde, la penna nera, lo spirito di corpo, i
canti, la cordialità.
Merito riconosciuto degli alpini è l’aver
saputo mantenere uno straordinario
spirito di corpo, un’ammirevole concordia, una rara capacità di stabilire rapporti umani tra la gente.
Per tutti e per tutto hanno avuto una
generosità incondizionata.
Le radici
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L’atto ufficiale della nascita degli alpini porta la
data del 15 ottobre 1872, ma i loro più lontani parenti risalgono a 18 secoli prima, cioè ai tempi di
Augusto. Fu infatti il grande imperatore romano
a costituire tre legioni alpine, dando loro il nome
di JULIA.
Completato il processo di unità nazionale, il Regno d’Italia si trovava ad affrontare il problema
della difesa dei propri confini terrestri, che coincidevano quasi interamente con l’arco alpino.
Il Cap. Giuseppe Perrucchetti, considerato il
“padre degli Alpini”, propose di affidare la difesa dei valichi di montagna a soldati
reclutati sul luogo, che avrebbero permesso un’efficace difesa grazie alla
conoscenza perfetta della zona d’impiego. La proposta fu accolta e così
nel 1872 furono create le prime 15
Compagnie Alpine, ciascuna composta da uomini provenienti dalla stessa
vallata. Il reclutamento locale, oltre a
fornire uomini già abituati alla dura vita
in montagna, era un forte elemento di
coesione, che determinò fin da allora
l’elevato spirito di corpo delle Truppe
Alpine. Le compagnie furono inserite in alcuni Distretti di città prealpine:
Cuneo, Torino, Novara, Como, Brescia,
Treviso e Udine. Il Comandante
della compagnia era la massima autorità, guida e
giudice.La convivenza degli Ufficiali con la truppa sotto le tende, le fatiche ed anche i pericoli
affrontati insieme, favoriscono la reciproca conoscenza e la severità intransigente nel pretendere
l’adempimento del dovere era resa accettabile
per la devozione e la fiducia che il superiore sa
accattivarsi con il personale prestigio e la cura
del benessere. Gli Alpini, nati per le Alpi, scelsero come simbolo il cappello con la penna nera.
Le dimensioni del Corpo degli Alpini crebbero
ben presto, tanto che nel 1882 furono costituiti
i primi 6 Reggimenti (su 3/4 Battaglioni), che divennero 7 nel 1887 e 8 nel 1910. Nati per la difesa delle Alpi, gli Alpini ebbero il loro battesimo
di fuoco in Africa, durante la Campagna d’Eritrea
del 1887-88. Negli anni seguenti gli Alpini furono ancora impiegati in terra d’Africa in occasione
della II Campagna d’Eritrea del 1896-97 e della
Guerra di Libia del 1911, dando prova di valore e
di non comune capacità di adattamento.
Durante la Grande Guerra del 1915-18 le Truppe Alpine furono i protagoniste di un conflitto
che si combattè quasi interamente sulle Alpi, e
su tutti i fronti, dai ghiacciai dell’Adamello alle
crode dolomitiche, dal Carso al Monte Grappa,
dagli Altipiani al Piave, dimostrarono il loro valore, come testimoniano gli oltre 35.000 caduti e
85.000 feriti. La 2a Guerra Mondiale vide gli Alpini impegnati inizialmente sul Fronte Alpino Occidentale, quindi le Divisioni “Cuneense”, “Tridentina” e “Pusteria” furono spostate sul Fronte
Greco-Albanese dove era già
presente la “Julia”. Nel 1942 fu inviato
sul Fronte Russo un Corpo d’Armata
Alpino, composto dalle Divisione “Cuneense”, “Tridentina” e “Julia”. Dopo
aver partecipato alla difesa del Don,
il Corpo d’Armata Alpino, circondato
dall’Armata Rossa, fu costretto a ripiegare, con una lunghissima marcia,
tra le gelide pianure russe ed aprirsi la strada con epici combattimenti.
La ritirata di Russia fu l’odissea degli
alpini, erano partiti in 57mila ne ritornarono meno di un terzo. Ogni metro di
quella marcia, lunga più di settecento
Km, costantemente a più di trenta gradi sotto zero, fu costellata di eroismi,
di atti di incredibile altruismo e generosità, ma fu
anche costellata di morti e di amici lasciati indietro perchè l’impossibilità e la tragicità della situazione non dava alternativa. Ritornati in Patria gli
alpini decisero che non avrebbero mai più lasciato indietro nessuno e si caratterizzarono rapidamente come l’associazione d’arma più incisiva in
assoluto nel sociale, creando in ogni comune soprattutto delle regioni del nord Italia i gruppi alpini che costituiscono spesso punto di riferimento
per le istituzioni e per i cittadini.Gli alpini in armi
e gli alpini in congedo lo hanno poi dimostrato
con i fatti in occasione delle calamità naturali.
Nel dopo guerra l’adesione dell’Italia alla NATO
diede il via alla ricostituzione dell’Esercito. Le
Truppe Alpine furono portate a cinque Brigate:
TAURINENSE, OROBICA, TRIDENTINA, CADORE E JULIA. Con la ristrutturazione si sciolse
L’OROBICA, poi la CADORE, poi la TRIDENTINA, fino a giungere all’attuale ordinamento.
Struttura attuale
Le Truppe Alpine sono una specialità pluriarma, in quanto riuniscono reparti appartenenti alle varie Armi e Corpi dell’Esercito: Fanteria, Artiglieria, Genio, Trasmissioni, Trasporti
e Materiali, Corpi Logistici. Quasi tutti i reparti
alpini fanno oggi capo al Comando Truppe Alpine (COMALP), un comando a livello Corpo d’Armata (erede del 4° C.A. Alpino) con
sede a Bolzano. Da COMALP dipendono:
• le due Brigate Alpine: entrambe le Brigate
sono impiegate in missione all’estero.
• il Centro Addestramento Alpino di Aosta: ere-
de della Scuola Militare Alpina è l’istituto preposto all’addestramento in campo sci-alpinistico dei quadri delle Truppe Alpine, nonchè
del personale di altre Armi e Forze Armate,
italiane o straniere. Svolge inoltre attività agonistica di alto livello con il proprio reparto di
atleti.
• i Supporti, notevolmente ridimensionati rispetto al passato, sono oggi costituiti dal Reparto
Comando a Bolzano, che assicura il supporto
logistico al COMALP; dal 6° Reggimento Alpini, di stanza in Val Pusteria con
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il compito di controllare e gestire le aree addestrative della
zona; dal 4° Reggimento Alpini
Paracadutisti, unità d’elitè delle
Truppe Alpine utilizzata per operazioni speciali.
Pur non dipendendo direttamente dal Comando di Bolzano, sono
dislocati in regione ancora 3 reggimenti con cappello alpino e specificatamente:
• il 24° reggimento di manovra Alpino “Dolomiti”, con sede a Merano;
• il 2° reggimento trasmissioni,
con sede a Bolzano;
• il 2° reggimento artiglieria terrestre “Vicenza”, con sede a Trento.
Le Truppe Alpine, negli ultimi anni
sono state costantemente impiegate
in operazioni all’estero ed hanno confermato le eccellenti capacità operative che le rendono protagoniste nel
consesso internazionale e strumenti efficaci per il conseguimento della
pace e della sicurezza nel mondo.
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Operazioni recenti sul territorio Nazionale
a.strade sicure circa 250 unità (decreto legge n. 92 23/5/2008 “misure urgenti in materia di sicurezza pubblica” Legge 125 del 24 luglio 2008)
b.strade pulite (concorso in Campania per emergenza rifiuti)
c. S.Barbara (vigilanza dei depositi)
d.soccorso nelle zone terremotate dell’Aquila
Operazioni
“Fuori area”
a.Afghanistan (in corso dal 2002)
circa 1000 unità all’inizio del 2009
(intero contingente di ITALFOR
KABUL/BG3, Cdo ISAF)
b.Libano (in corso dal 2006)
c. Kosovo (in corso dal 1999, operazione KFOR concorso a TF SLOVENA)
Operazioni concluse
a.Mozzambico 1993-1994 (1750 unità) operazione “Albatros”
b.Albania 1991-2001 (2240 unità) operazione “Pellicano”
c. Iraq 2003-2005 (150 unità) operazione “Antica Babilonia”
d.Bosnia 1997-2007 (10000 unità) operazioni “Joint Guardian”, “Joint Forge” e “Altea”
Tra le attività svolte in Patria, sono
da evidenziare alcuni servizi poco conosciuti dall’opinione pubblica, ma di
notevole rilievo sociale, il merito della
loro realizzazione va in gran parte agli
alpini.Queste attività sono il Servizio
Meteomont ed il servizio di soccorso
sulle piste da sci.
Lo spirito di corpo, la solidarietà e l’abnegazione, che sin dalle origini hanno
contraddistinto l’operato delle Truppe
Alpine, trovano ancora oggi nello spirito di emulazione e di attaccamento
al reparto, che si sviluppa durante il
servizio, la facoltà di auto perpetuarsi
proiettandosi nell’Associazione Nazionale Alpini (ANA)
11
Associazione Nazionale Alpini (Novant’anni 1919-2009...e non li dimostra)
Un po’ di storia e un po’ di statuto
L’Associazione Nazionale Alpini (A.N.A.),
nasce,in modo informale nel 1919 a Milano.
Principali promotori di questi incontri
sono il Colonnello avvocato
Pizzagalli e il Capitano
ragionier Andreoletti.
Il primo Presidente è il
Maggiore pluridecorato
al valor militare, Onorevole Daniele Crespi.
Dal 5 al 7 settembre
1920 si svolge la prima
Adunata Nazionale.
Sull’Ortigara, 800 Alpini
assistono alla messa celebrata da Padre Bevilacqua.
Da allora sono stati fatti passi
da gigante, l’ A.N.A. all’inizio del
2009 presenta un’organico di quasi 384.000
soci (312.000 soci ordinari e 72.000 soci aggregati), con 81 Sezioni in Italia, 31 Sezioni
all’estero.
Cosa si propone di fare?
tenere vive e tramandare le tradizioni degli
Alpini, difendendone le caratteristiche,
illustrarne le glorie e le gesta; rafforzare
tra gli Alpini di qualsiasi grado e
condizione i vincoli di fratellanza
nati dall’espletamento del comune dovere verso la Patria e
curarne, entro i limiti di competenza, gli interessi e l’assistenza; favorire i rapporti
con i Reparti e con gli Alpini
in armi; promuovere e favorire lo studio dei problemi della
montagna e del rispetto dell’ambiente naturale anche ai fini della
formazione spirituale ed intellettuale
delle nuove generazioni; concorrere,
quale Associazione volontaria, al conseguimento dei fini dello Stato e delle pubbliche
amministrazioni in materia di protezione civile
in occasione di catastrofi e calamità naturali.
Il Labaro
Sul Labaro, simbolo dell’Associazione, che sfila
in testa al corteo, sono appuntate 213 Medaglie
d’Oro così suddivise:
• 207 Medaglie d’Oro al Valor Militare di cui 16
a reparti e 191 individuali, conferite ad alpini
inquadrati nei reparti alpini;
• 4 al Valor Civile;
• 1 al Merito Civile;
• 1 medaglia d’Oro C.R.I. (2004).
Esiste inoltre il medagliere dell’Associazione
(che non sfila all’adunata) che si fregia di 115
Medaglie d’Oro al Valor Militare conferite ad alpini non inquadrati in reparti alpini.
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All’A.N.A. sono state conferite anche una medaglia d’Argento al Merito Civile per quanto fatto in
Italia e all’estero dall’ospedale da campo e una
di Bronzo al Merito Civile per gli interventi della
nostra Protezione civile in Armenia e in Valtellina
sconvolta da una alluvione.
La Protezione Civile
La Protezione Civile dell’ A.N.A. nasce in pratica
all’inizio degli anni ottanta, come attività organica, ma si può dire che il germe sia stato gettato
nel 1976 nel Friuli devastato dal terremoto in cui
l’Associazione Nazionale Alpini,
prendeva coscienza di avere
nelle sue fila un patrimonio di
esperienze, volontà ed entusiasmo che poteva essere canalizzato là dove se ne rilevava la
necessità.
Fedele a sentimenti quali l’amor
di Patria, l’amicizia, la solidarietà, il senso del dovere, l’Associazione ha saputo esprimere queste doti intervenendo in
drammatiche circostanze, nazionali e internazionali - dal Vajont (1963), al Friuli (1976/77),
dall’Irpinia (1980/81), alla Valtellina (1987), all’Armenia (1989),
all’Albania a favore dei kosovari (1999), alla Valle d’Aosta (2000), al Molise (2002), all’Abruzzo
(2009) con i volontari della Protezione Civile che
risultano essere oltre dodicimila.
Dal 1980 è stato un crescendo di coinvolgimenti, addestramenti, acquisizioni di materiali, mezzi
ed esperienze ma anche e, forse, soprattutto di
realizzazioni di interventi.
Sempre pronta per interventi di emergenza, la
Protezione Civile A.N.A. è comunque impegnata
costantemente nelle importanti e strategiche at-
tività di prevenzione e previsione con interventi
di recupero e salvaguardia dei territori soprattutto montani.
Per capire quanto questa organizzazione sia
importante soprattutto nelle nostre valli, basta
pensare che il primo responsabile della Protezione Civile in ogni Comune è il Sindaco, che
organizza le risorse comunali secondo piani prestabiliti per fronteggiare i rischi specifici del suo
territorio. Poter contare, sul posto, su volontari che possono aiutare in momenti di calamità
non solo e’ estremamente utile dal punto si vista
economico ma e’ impagabile dal punto di vista
psicologoco. Da ricordare anche l’Ospedale da
Campo, realizzato nel corso degli anni e gestito
da volontari A.N.A., che è stato attivo in Armenia, in Albania
ed anche con aliquote in tutte le
emergenze nazionali, non ultimo a Roma per il Giubileo mondiale dei giovani ed ovviamente
per il terremoto in Abruzzo.
L’Ospedale da Campo dell’A.N.A
con i suoi operatori del Gruppo
di Intervento Medico Chirurgico, ha prestato assistenza nelle
diverse operazioni a decine di
migliaia di pazienti guadagnandosi sul campo numerose benemerenze nazionali ed internazionali.
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I dati in sintesi
della Protezione Civile
• Sono 13.711 i volontari attivi;
• Oltre 350 mezzi operativi;
• Utilizzo di frequenze radio riservate, autorizzate dal Ministero delle Poste Telecomunicazioni;
• Convenzioni stipulate con Regioni, Provincie, Comunità Montane e altri enti sovraterritoriali;
• 1 ospedale da campo composto da 20
shelter con unità operatorie, radiologiche,
cardiografiche, di analisi, farmacia, 13 tensiostrutture di supporto, officina, cucina,
ecc;
• 5 magazzini con materiali ed attrezzature;
• 113 Unità cinofile;
• 75 squadre sezionali attive a livello provinciale con autosufficienza logistica ed operativa;
• 3 Sezioni a rotazione sempre allertate 24
ore;
• 19 squadre antincendio boschivo (A.I.B.) di
2° livello.
L’impegno
in Abruzzo
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Il libro verde
Dal 2001 la Direzione Nazionale ha giustamente deciso di rendere noto l’impegno degli Alpini nel sociale.
E’ iniziata così la pubblicazione del “Libro verde della solidarietà” che riporta
senza enfasi e con delle
tabelle le ore lavorative e
le somme devolute. Non
sono riportati tutti gli impegni degli Alpini, poichè
molti Gruppi sono ancora restii a questa “novità” e preferiscono restare fedeli al tradizionale
“quando fai del bene,
scrivilo sulla neve”.
Quelli contenuti nel libro verde 2008 sono numeri che
impressionano:
- oltre 5.660.000 di euro raccolti ed erogati,
- più di 1.730.000 ore di lavoro donate alla comunità.
A questa società che tende a dare a qualunque cosa un
valore economico, non può sfuggire il fatto che la valorizzazione economica delle ore lavoro porta alla cifra,
davvero da capogiro, di oltre 40 milioni di euro. Nel 2009,
a causa del terremoto in Abruzzo è facile prevedere che
questi numeri saranno decisamente maggiori.
Fin dal giorno successivo ai tragici eventi, più di
trenta volontari della Sezione di Modena erano pronti a partire. Volevano unirsi immediatamente alle 16
squadre cinofile dell’ANA che dalle prime ore di lunedì 6 aprile sono state impegnate negli interventi con
i cani addestrati nella ricerca di persone sotto le macerie. Solo alcuni, rispettando le disposizioni dell’organizzazione regionale, sono partiti subito, molti altri
hanno dato il cambio nelle settimane successive.
L’impegno, (mentre scriviamo queste poche
righe è settembre), continua ancora, infatti senza
clamore, i nostri volontari stanno dando il proprio
contributo, per periodi di sette/quindici giorni.
Intanto a metà giugno, è giunta la notizia che Cariparma FriulAdria ha chiesto agli Alpini di farsi carico dei
lavori di allestimento di alcuni prefabbricati pesanti,
per un valore di 1,5-2 milioni di euro, nel comune
di Fossa. E’ senza dubbio un’ulteriore testimonianza
della fiducia che riscuotono gli Alpini nel Paese.
Il nostro Presidente Perona ha dichiarato “Essere
scelti da Cariparma per questa joint-venture della solidarietà ci onora e ci impegna ad aumentare i
nostri sforzi per dare ai cittadini abbruzzesi la possibilità di affrontare al meglio la complessa fase di
ricostruzione”.
L’Ospedale da Campo ANA ha concluso l’8 luglio
scorso il suo intervento in Abruzzo a seguito del devastante terremoto ed è rientrato nella sede stanziale di Orio al Serio. Un modulo era collocato a Monticchio, all’interno del campo allestito dalla Regione
Lombardia. L’attività di pronto soccorso era iniziata il
30 aprile. Positivo il bilancio, con 750 prestazioni di
varie urgenze e l’impiego di 65 volontari in 10 turni,
con 2 medici, 2 infermieri, 2 logisti 24 ore su 24.
L’Adunata Nazionale
Per gli Alpini, l’appuntamento più importante e di anno in anno atteso con impazienza è l’Adunata
Nazionale. Si svolge sempre nel mese di maggio, ma ogni Gruppo inizia ad organizzare la partecipazione dei suoi soci molto prima. Per tutti è un po’ come ritornare un’altra volta “a baita” per ritrovare amici vicini e lontani, vecchi e nuovi. Neanche il brutto tempo riuscirà a guastare la festa, che
certamente è un momento di gioia, ma soprattutto di ricordo e commemorazione.
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Le adunate continuano,con entusiasmanti livelli partecipativi (l’ultima del 2009, a Latina ha visto
la partecipazione di 300.000 persone, tanto che la sfilata iniziata alle 08,30 è terminata alle 18,30)
conservando alcune caratteristiche fondamentali: rendere omaggio ai caduti e rinnovare i vincoli di
fratellanza tra gli Alpini di qualsiasi grado e condizione.
I caduti si onorano sfilando davanti al Labaro ed alle 207 Medaglie d’Oro al Valor Militare.
La cultura alpina: giornali e internet
Fondato nel 1919 dal tenente degli alpini Italo Balbo, L’Alpino è l’organo
ufficiale dell’Associazione. Diretto oggi da Vittorio Brunello, è diffuso in
390 mila copie mensili agli iscritti italiani e stranieri. All’Alpino si aggiungono 81 testate di sezione e 88 giornali di gruppo che complessivamente raggiungono circa un milione e mezzo di lettori.
Dal 2002 è attivo il sito www.ana.it che ha una media di 80 mila contatti
mensili.
16
La Sezione di Modena
DATA DI FONDAZIONE - La Sezione Alpini di Modena è stata fondata nel gennaio del 1922.
SOCI FONDATORI - Col.Cagnolati Avv. Francesco,
Medaglia d’Argento al Valor Militare. Segretario: Ten.
Fantini Rag. Piero. Consiglieri: S. Ten. Baccarani
Giovanni, Magg. Benassati Aldo Medaglia d’Argento
al Valor Militare, Magg. Bergamini Prof. Marco Medaglia di Bronzo al Valor Militare, Magg. Boni Dott.
Giuseppe, Magg. Bucci Verginio, Cap. Castellari
Giovanno, Ten. Col. Cavani Geom Mario, Cap. Dallari Bruno, Cap. Giorgini Carlo, Rag. Goldoni, Cap.
Palazzi, Cap. Palladini Dott. Cesare.
MOTTO DELLA SEZIONE - “Di qui non si passa!”.
FORZA DELLA SEZIONE - Attualmente la Sezione
conta su 3548 soci e su 896 soci aggregati suddivisi
in 42 Gruppi.
ELENCO PRESIDENTI - Col Cagnolati avv. France-
A.N.A.
Sezione di Modena
sco 1922/1940; Col Dallari comm. Bruno 1947/1973;
Ten. Col. Cortellini dr. Giovanni 1974/1978; Gen.
Tonelli cav. uff. Tullio 1979/1989; Serg. Montanini cav. uff. Trento 1989/1994; Alp. Bertarini Alcide
1995/2003; Alp. Bassi Corrado 2003/2009; Serg.
Manzini Guido dal 2009.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - I volontari della Sezione hanno prestato la loro opera in occasione
dei terremoti in Friuli, in Umbria ed infine quest’anno
2009 in Abruzzo; nelle alluvioni in Val Padana, in Valtellina, in Versilia, a Dardogne in Francia, nella “Missione Arcobaleno” (inquadrati nel contingente della
Provincia di Modena), per le esequie di Papa Giovanni Paolo II, per contenere diversi incendi boschivi
ed in numerosi altri interventi fra i quali la costruzione dell’asilo di Rossoch in Russia (in quell’occasione
guidati dal Gen. C.A. Mario Gariboldi al quale oggi la
Sezione è dedicata).
Sul territorio della Sezione sono stati innumerevoli
gli interventi a favore delle comunità locali
17
con la costruzione ed il ripristino di fontane, cappelle votive, manufatti vari, inoltre con la pulizia
del sottobosco e di aree verdi, la manutenzione di
sentieri, tratturi e passerelle, la pulizia di torrenti e
fiumi. Fedeli al proprio Statuto ed ai propri valori,
gli Alpini della Sezione, hanno sempre reso onore ai caduti, con la cura, la costruzione e l’ inaugurazione di targhe e monumenti a loro dedicati.
Numerose le bandiere tricolori consegnate agli
istituti scolastici di ogni ordine e grado, da alcuni
anni si tiene il concorso letterario “Alpini sempre”
riservato agli studenti del comprensorio, con temi
specifici inerenti alla nostra storia, alle tradizioni
del territorio, ed all’ impegno degli Alpini in ambito
sociale.
Tra le attività di rilievo, organizzate dalla Sezione,
devono essere ricordate: l’Adunata Nazionale del
1978, i Campionati ANA di sci di fondo del 2007 e
l’Adunata del 2° Raggruppamento del 2009.
Nel 2008 gli Alpini modenesi hanno “donato” alla comunità 20.991 ore di lavoro ed elargito in beneficenza 37.819 euro.
ATTUALE DIRETTIVO - Presidente: Manzini Guido.
Vice Presidenti: Di Croce Gino, Muzzarelli Franco.
Segretario di Sezione: Mussini Giorgio.
Consiglieri: Colombini Giorgio, Fontana Matteo, Florini Giorgio, Gambaiani Mauro, Lovati Giancarlo,
Marchesini Roberto, Martensi Walter, Masi Mauro,
Nardini Graziano, Torlai Maurizio.
IL VESSILLO DELLA SEZIONE - Sul Vessillo della
Sezione sono appuntate tre Medaglie d’Oro al V.M.
Asssegnate a:
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• Ten. art. mont. Rodolfo Boselli da
Modena del 1° rgt Art.Mont., per l’intrepidezza con la quale comandò la propria sezione di cannoni nel corso dei
combattimenti di Derna (Ma-
rabutto) il 3 marzo 1912, fino al supremo olocausto
della propria esistenza, dando esempio di eroica fermezza.
• Col. Gaetano Tavoni da Vignola, Comandante del
9° rgt.Alpini, Divisione “Julia” perchè con l’esempio
personale, con l’ardente sua fedee con
le sue preclare virtù di Comandante,
guidava il reggimento a brillanti successi infondendo ai suoi Alpini sempre
maggior spirito di lotta e di resistenza,
noncurante delle ferite riportate che in
seguito ne causavano la morte. Eroica
figura di Capo, superbo esempio di fede e sacrificiodurante i combattimenti di Pindo (Grecia), Monte
Chiarista (28 ottobre -31dicembre1940)
Mali Topoianit (8 gennaio 1941).
• Ten. alp. Vittorio Barbieri da Modena, (arruolato con il btg. Tirano e poi
richiamato con l’11° rgt.Alp in Albania).
perchè fu tra i primi a interpretare la lotta clandestina alla quale si dedicò con
attività instancabile. Comandante della
2a Brigata “Carlo Rosselli” condusse più
volte i suoi uomini alla
vittoria. Dopo un violento
combattimento contro il
preponderante nemico,
riordinate le forze dei superstiti, cercò di aprirsi
la strada verso Firenze,
nel supremo tentativo di continuare la
lotta per la difesa della città. Catturato dai tedeschi mentre procedeva in avanscoperta,
assumeva di fronte al nemico, con sublime gesto di
abnegazione, ogni diretta responsabilità, dichiarando apertamente la propria qualità di Comandante
e salvando in tal modo la vita al partigiano che lo
accompagnava. Dopo atroci sevizie sopportate con
sereno coraggio, veniva fucilato. Fulgido esempio di
dedizione alla causa della libertà (Paretaia - Fiesole,
7 agosto 1944).
I Gruppi Ospitanti
Il Gruppo di Sassuolo
DATA DI FONDAZIONE - 1931. Sciolto durante il periodo bellico, viene ricostituito nel 1948 dall’alpino Quartieri
Manlio.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 249; Soci aggregati 32.
ELENCO CAPIGRUPPO - Barbieri Sante 1931/1932,
Levrini Bonfiglio 1933/1934, Cantelli Antonio 1934/1936,
Gandolfi Lino 1936/1938, Bellei 1938/1939, Benedetto
Secondo 1939/1940, Quartieri Manlio 1948/19509, Gandolfi Lino 1951/1953, Bucciardi avv. Andrea 1954/1955,
Cristoni Walter 1955/1956, Quartieri Manlio 1957/1967,
Pifferi Emilio 1967/1968, Pellacani Mario 1968/1982, Giacobazzi Erminio 1982/1999, Palladini Piero 1999/2005,
Bellei Enzo 2005/2007, Vacondio Marino 2008/2009, Palladini Piero dal 2009.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo è sempre stato presente, con un forte numero di partecipanti,
alle principali manifestazioni nazionali e sezionali.Tra gli
impegni organizzativi, merita di essere menzionata l’organizzazione (per la prima volta nell’ambito della Sezione), nel 1986 del raduno regionale dell’Emilia Romagna.
Il Gruppo ha partecipato, prima con volontari, poi in forma
sempre più organica con il costituito nucleo di Protezione
Civile, alle più importanti attività di soccorso realizzate a
livello Nazionale e Sezionale. Tra le calamità naturali che
hanno determinato gli interventi dei volontari della protezione civile si ricordano: i terremoti del Friuli, dell’ Irpinia,
del Molise, dell’Umbria e dell’Abruzzo, quelle relative alle
alluvioni di Asti e Piacenza. Importante il sostegno dato
alla missione “Arcobaleno” in Albania, il contributo per la
costruzione dell’asilo di Rossosch in Russia. Il nucleo di
protezione civile del Gruppo ha partecipato alle esercitazioni di Clusone (1987), Busana (1987), Luino (2000),
Lecco (2001), Borgotaro (2003), Ferrara (2005). Anche la
partecipazione con personale in soccorso ai terremotati
dell’Abruzzo del 2009 è stata consistente. In ambito locale il Gruppo ha contribuito alla realizzazione di numerosi
progetti ed alla ristrutturazione di vari manufatti ed aree
ecologiche, utili alla collettività. Motivo di orgoglio sono
la ristrutturazione della sede del Gruppo (1983), le successive, costanti opere di miglioramento della stessa e
la realizzazione del monumento all’alpino (2005). Oltre ai
tradizionali interventi annuali a carattere benefico, a favore del ricovero di “Casa Serena” e del Banco Alimentare,
meritano menzione, tra le donazioni più recenti, la donazione al Centro Oncologico di Sassuolo (2001), il contributo per l’operazione della piccola Giulia negli Stati Uniti ed il
versamento a favore di varie opere di beneficenza in memoria dell’alpino Baccarani Ugo. Da evidenziare la fattiva
disponibilità del Gruppo per l’organizzazione del Raduno
del 2° Raggruppamento.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Palladini Piero.
Cassiere: Vandelli Emilio. Consiglieri: Belloi Antonio,
Berselli Domenico, Chichi Santo, Gherardi Giovanni,
Mescoli Giancarlo, Munari Romano, Piccinini Ermanno,
Taglini Francesco. Responsabile Protezione Civile: Guidelli Danilo
Il Comune di Sassuolo
Piazza Garibaldi
Sassuolo, terza città della provincia con 42.000 abitanti, è
la capitale della ceramica italiana e il centro più importante
del distretto industriale che si estende nel pedemonte modenese e reggiano, da dove parte verso ogni continente
del mondo, l’80% della produzione nazionale di piastrelle
da pavimento, rivestimento e arredo urbano.
Sassuolo capitale lo è sempre stata, grazie alla sua posizione, in quanto luogo di passaggio obbligato di genti e
merci verso la pianura, verso la montagna e verso i territori reggiani, con il fiume Secchia a garantire la difesa,
l’irrigazione, la forza motrice per gli opifici, nonché una via
di trasporto, in particolare per il legname.
Fin dal medioevo si è perciò sviluppata come città
19
I Gruppi Ospitanti
Il Gruppo di Braida
DATA DI FONDAZIONE - 1969.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 45; Soci aggregati 7.
solidarietà, in personale e fondi, per alleviare le esigenze
dei terremotati abbruzzesi. Disponibilità e fattiva collaborazione hanno distinto il Gruppo anche nella impegnativa
preparazione del Raduno del 2° Raggruppamento.
ELENCO CAPIGRUPPO - Acai Armando 1969/1971,
Quartieri Manlio 1978/1984, Bertacchini Ettore 1984/1995,
Barbieri Alessandro 1995/2004, Bortolotti Remo 2004, Ardilli Gianni dal 2004.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ardilli Gianni. Vice
Capogruppo: Cavani Omer. Consiglieri: Bortolotti Remo,
Caselli Marino, Macchioni Antonio, Venturelli Elio, Venturelli Mauro.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il gruppo si è sempre distinto per la disponibilità e la partecipazione, in occasione della maggiori emergenze nazionali, quali il terremoto del Friuli, l’alluvione della Valtellina, l’alluvione del
Piemonte, il terremoto dell’Umbria e delle Marche.
Il Gruppo ha partecipato, con alcuni suoi soci, anche alla
costruzione dell’asilo a Rossosch. Tra le attività svolte
nell’ambito della protezione civile, particolare rilievo assume la partecipazione alle attività di ricezione e controllo, realizzate a favore dei pellegrini, durante i funerali del
Pontefice Giovanni Paolo II°. In ambito locale, oltre alle
elargizioni in denaro, si ricordano i lavori di restauro della
chiesetta di Montagnana e la donazione all’AVIS di un apparecchio per l’elettrocardiogramma.
Anche nel 2009 il Gruppo non ha fatto mancare la propria
Il Comune di Sassuolo
di commercio e di mercati, intraprendente verso le più
svariate iniziative industriali, perché “I omini sassolesi a
ciò che si mettono riescono atti” scriveva già nel 1603 il
governatore estense Brusantini.
Il centro storico di Sassuolo, ricco di negozi e dove si svolge due volte alla settimana un grande mercato, conserva
il sistema di piazze ed edifici ideato durante la signoria dei
Pio nel XVI secolo e completato dagli Estense nel XVII
e XVIII secolo. Piazza Garibaldi (o Piazza Piccola) è il
salotto cittadino, con i fronti porticati che proteggono la
passeggiata e le vetrine di bar e boutique. Su Piazza Martiri Partigiani (Piazza Grande) si affaccia il Duomo di San
Giorgio e al centro vi si erge la “Guglia”, emblema della
città. Da qui si accede in “rocca”, nel complesso di edifici
dell’antico castello, trasformato poi in lussuosa residenza
e luogo di villeggiatura ducale, così da meritare a Sassuolo l’appellativo di “delizia estense”. Il Palazzo Ducale è un
gioiello di architettura barocca,
oggi
riaperto
al pubblico per
ammirare i tesori artistici e
soprattutto gli
straordinari ci-
20
Il Parco Ducale
cli pittorici, la “Peschiera” e il vasto parco. La chiesa facente parte del Palazzo Ducale, San Francesco in Rocca,
è anch’essa un capolavoro barocco, cara ai sassolesi perché vi si conserva il venerato “Santo Tronco”, portato in
solenne processione il Giovedì Santo, nel più importante
evento religioso della città.
Tutto il centro storico merita una visita alla scoperta delle
linee liberty di Villa Guerzoni, del Politeama, del Teatro
Carani, passeggiando fra le contrade, visitando Piazzale Teggia con la chiesa di San Giuseppe, il cimitero di
San Prospero con la tomba in ceramica ottocentesca dei
Rubbiani, Piazzale Porrino con la chiesa di Sant’Anna.
Uscendo dalla cinta antica verso la pianura, alle Casiglie
ha sede Confindustria Ceramica, con annesso centro di
documentazione e raccolta di antiche maioliche sassolesi.
In direzione delle colline, si raggiungono le Terme della
Salvarola con tre tipi di acqua, un reparto di fango-balneoterapia e il centro Balnea.
A Montegibbio è possibile godere del parco pubblico che
circonda il castello e borgo fortificato di origine medievale. Sono numerose le iniziative che si snodano durante
l’anno, fra le quali si citano: il Giovedì Santo con la Processione del Santo Tronco, l’apertura serale dei negozi e
le iniziative dei giovedì di luglio, le pluricentenarie “Fiere
di ottobre”, il Festival della Filosofia, le feste e le sagre
delle diverse parrocchie di Sassuolo, la processione a piedi scalzi di San Michele, le mostre al Palazzo Ducale, la
stagione al Teatro Carani.
I Gruppi Ospitanti
Il Gruppo di Fiorano Modenese
DATA DI FONDAZIONE - 1925, sciolto nel 1939 e ricostituito nel 1947.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 153; Soci aggregati 19.
ELENCO CAPIGRUPPO - Castellani 1925/1939, Boni
Luigi 1947/1967, Pierotti Cav. Luciano 1967/1997, Bedini
Claudio 1997/2000, Leonardi Celsino 2000/2007, Iaccheri
Franco dal 2007.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre manifestato particolare predisposizione per gli interventi a favore delle attività sociali, diventando, grazie
anche alla ottimale collaborazione con gli amministratori
comunali, punto di riferimento per la comunità Fioranese.
Costante la beneficienza nei riguardi delle persone bisognose ed anziane, per le quali vengono organizzati gli ormai tradizionali pranzi annuali.
Il simbolo degli alpini è uscito dai confini nazionali ed è
presente presso le missioni di Rumuruti e Mararal in Kenia, dove alpini del gruppo hanno partecipato direttamente o con la raccolta di importanti fondi alla reale trasformazione delle missioni.
Sempre presente a tutte le più importanti manifestazioni
che hanno luogo su tutto il territorio provinciale e con un
notevole numero di partecipanti all’Adunata Nazionale,
tra le attività di maggior rilievo realizzate dal Gruppo, va
ricordata la partecipazione diretta alla costruzione dell’asilo a Rossosch nel 1992 e 1993 e la concreta collaborazione alle attività di ricostruzione delle zone terremotate
del Friuli, delle Marche e quest’anno dell’Abruzzo. In am-
bito comunale, vanno ricordati alcuni interventi a favore
dell’ambiente, quali la cura di alcuni stradelli e la messa
in opera di staccionate, come avvenuto anche nel 2009 in
zona Salse di Nirano. Cura particolare viene riservata alla
ristrutturata sede del Gruppo.Importante, anche per la numerosa partecipazione di concittadini, la manifestazione
del decennale dei gemellaggi con altri 4 Gruppi, realizzata
nell’aprile 2009, che ha visto la presenza di ben 3 Vessilli
Sezionali e 4 Gonfaloni. Notevole l’impegno, in svariate
attività, del nucleo di protezione civile.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Iaccheri Franco.
Vice Capogruppo: Bedini Claudio. Consiglieri: Ricci Lorenzo, Agnani Otello, Alicchi Ivano, Boccaleoni William,
Cavani Amos, Casolari Mario, Ferrari Arduino, Leonardi
Luigi, Meglioli Romano, Sernesi Luciano, Tagliati Paolo.
Il Comune di Fiorano Modenese
Fiorano Modenese, comune di 17.000 abitanti e 14.000
posti di lavoro, è il cuore produttivo del distretto, dove hanno sede o stabilimenti i più importanti gruppi industriali ceramici e dell’indotto. Deve però la sua fama alla Pista della
Ferrari; alla seicentesca basilica dedicata alla Beata Vergine del Castello, che miracolosamente salvò il paese dalla
peste e dal colera; al Castello di Spezzano, con cicli pittorici cinquecenteschi, dove è ospitato il Museo della Ceramica; alla eneolitica
“Cultura di Fiorano”. Nella zona collinare si estende la
Riserva Regionale delle Salse di Nirano, importante fenomeno geologico
di rilevanza internazionale studiato
Una foto aerea del centro (foto Franchini)
fin dalla antichità e
oggi offerto ai visitatori
con sentieri guidati, un
centro visite, parcheggi, laboratori didattici.
Il miniautodromo Jody
Sceckter è uno dei più
importanti e attrezzati circuiti europei per
automodelli. Durante
l’anno sono diverse le
manifestazioni di rilievo: il Maggio Fioranese, la trecentenaria sagra dell’8 Settembre,
la Fiera di San Rocco a Spezzano, il guitar festival Maf Musica
a Fiorano, le sagre di
Ubersetto e Nirano.
Il Castello di Spezzano
21
I Gruppi Ospitanti
Il Gruppo di Formigine
DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1930 al 1934
e dal 1940 al 1956.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 92; Soci aggregati 54.
ELENCO CAPIGRUPPO - Costa A.B. Pietro 1923/1930,
Buffagni Giovanni 1934 /1940, Costa A. B. Pietro 1956/
1964, Giovanardi Giovanni 1965/1967, Varini Cav. Ettore
1968/1978, Casolari Giuliano 1979/1980, Bondavalli Goliardo 1980/1983, Giacobazzi Cav. Mario 1983/1989, Tassi
Zoello 1989/1989, Bondavalli Goliardo 1989/1998, Mucci
Paolo 1998/2000, Bassi Corrado (commissario 2000 ),
Serri Luciano 2000/2003, Fogliani Tonino 2003/2009, Bosco Ludovico dal 2009.
gno è stato, il notevole apporto dato alla protezione civile
della Sezione per il ripristino di un campo di accoglienza,
situato nel territorio comunale. Attività pianificata in concomitanza e per celebrare il Raduno del 2° Raggruppamento. Sempre nel 2009, il Gruppo ha dato il suo contributo
per il terremoto dell’Abruzzo.
Costante la presenza degli Alpini del Gruppo alle più importanti manifestazioni della Sezione ed all’Adunata Nazionale.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bosco Ludovico.
Vice Capogruppo: Buffagni Giorgio. Consiglieri: Fogliani
Tonino, Tagliati Tiziano, Zinanni Danilo, Bruni Graziano,
Stefani Dario.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha operato con disponibilità alla realizzazione di interventi a favore della comunità locale, ha tenuto alti i valori alpini con la
consegna di bandiere nazionali alle scuole del paese, alla
consegna di targhe ricordo agli alpini reduci ed ha contribuito con donazioni per l’associazione ricerca sul cancro
e ad altre organizzazioni civili e religiose.
Con l’inaugurazione della sede del Gruppo, completamente ristrutturata a cura dei suoi Alpini nel 1988 e con
la costituzione del nucleo di protezione civile nel 1990, il
Gruppo ha ampliato i suoi interventi dall’ambiente locale,
anche in campo nazionale, in particolare vanno ricordati:
la partecipazione di volontari ad Asti ed a Piacenza per le
alluvioni dei fiumi Tanaro e Po. L’ultimo importante impe-
Il Comune di Formigine
Formigine, 33.000 abitanti, è il quarto comune della provincia di Modena, con una economia diversificata che
all’agricoltura (vino, distillati, aceto balsamico, insaccati
suini) ha affiancato produzioni industriali di eccellenza, in
particolare nella meccanica, nell’elettronica e nella chimica. Simbolo della
città è il castello, divenuto
Museo e Centro di documentazione all’avanguardia, con installazioni multimediali che raccontano
la storia e le vicende dei
suoi oltre 800 anni di storia. Attorno alla rocca si
estende il centro storico
con la Chiesa della Madonna del Ponte, la Chiesa della S.S. Annunziata,
la neoclassica Villa Gan-
22
Il Castello di Formigine
dini e il suo parco. La
frazione di Colombaro
conserva il più antico
monumento formiginese: la pieve matildica di San Giacomo,
mentre tutto il territorio comunale è costellato di ville gentilizie I “Ludi di San Bartolomeo”
dalle pregevoli linee architettoniche. Sono numerose e importanti le iniziative di richiamo durante il corso dell’anno:
il “Carnevale dei ragazzi”, la “Fiera di San Lorenzo”, i “Ludi
di San Bartolomeo”, il
“Settembre Formiginese”, le sagre nelle frazioni. Il Modena
Golf & Country Club e
il circolo La Meridiana
per il tennis ospitano
competizioni di livello
Villa Gandini
internazionale.
I Gruppi Ospitanti
Il Gruppo di Maranello
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto nel 1940 viene
ricostituito nel 1954.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini167 ; Soci aggregati 50.
ELENCO CAPIGRUPPO - Montorsi Francesco 1931/1940,
Morandi Gino 1954/1957, Colombini Romano 1958/1959,
Bosi Primo 1961/1992, Gianelli Domenico 1993/1996, Ori
Giuseppe 1997/1999, Amadori Ermanno 2000/2009, Ori
Giuseppe dal 2009.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, nel corso degli anni ha saputo aumentare le sue attività e la sua
importanza sociale grazie ad un impegno costante, diventando una realtà ben radicata, sia all’interno della Sezione
di Modena che nell’ambito della comunità di Maranello.
Sempre significativamente presente a tutte le manifestazione ed alle attività pianificate dalla Sezione, ha ospitato
tra l’altro l’ adunata sezionale del 2002.
Ha organizzato sottoscrizioni a favore di terremotati e alluvionati in ambito nazionale, senza dimenticare le minori
ma non meno importanti necessità sociali nell’area comunale, infatti è costante la collaborazione con i vari enti assistenziali del territorio comunale.
Il nucleo di protezione civile fornisce un importante apporto alla stessa organizzazione della Sezione, distinguendosi per spirito di collaborazione anche in preparazione del
Raduno che stiamo celebrando.
Con un certo orgoglio va ricordata l’inaugurazione nel
1996 della baita alpina del Gruppo, frutto di sacrifici e notevole impegno degli Alpini e degli Amici degli Alpini.
Sacrifici di mantenimento e di gestione ben ricompensati
se si considera che la baita è stata proposta per ospitare
il Presidente Nazionale dell’A.N.A. ed i Presidenti delle 20
Sezioni del 2° Raggruppamento, in occasione del Raduno
del 2009.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ori Giuseppe. Vice
Capogruppo: Orlandi Mario. Segretario: Masi Marco, Tesoriere: Vinazzani Carlo. Revisori dei conti: Orlandi Mario,
Scarabelli Antonio. Capo nucleo P.C.: Bedini Amelio. Consiglieri: Mosca Alfonso, Predieri Domenico.
Il Comune di Maranello
Maranello, comune di 17.000 abitanti, è universalmente nota come patria della Ferrari spa, simbolo di alta
tecnologia unita alla passione per il lavoro, innovazione
e capacità di fare. Maranallo è diventata meta di turisti
dall’Italia e dal mondo,
che qui possono visitare
la Galleria Ferrari, il più
visitato museo della provincia con oltre 200.000
presenze annue; ammirare la Galleria del Vento
progettata da Renzo Piano, il monumento a Enzo
Ferrari di Marino Quartieri, la statua del cavallino
rampante dello scultore
Helidon Xhixha, la sede
degli uffici Ferrari progettata da Fuksas. Possono
assistere alle principali
Il Castello di Maranello
corse di Formula Uno
sui maxischermi in piazza o all’Auditorium Enzo
Ferrari o scoprire gli altri
tesori offerti da Maranello, come il parco di Villa Rangoni Machiavelli
dove sono posizionate le
sculture di arte moderna
della collezione Severi;
oppure le suggestioni
naturali del percorso naturalistico lungo il torrente Tiepido. Le principali
manifestazioni della tradizione sono il Giugno
Maranellese e la Sagra La Galleria Ferrari (esterno e interno)
dell’Assunta, oggi affiancate dalle primaverili “Parco in fiore”, “Maranello terra di motori in corsa per la sicurezza”,
le autunnali “Gran premio del gusto” e la partenza della
Maratona d’Italia Memorial Enzo Ferrari.
23
I Gruppi
della
Il Gruppo di
Acquaria
Sezione
di
Modena
Il Gruppo di
Boccassuolo
DATA DI FONDAZIONE - 1924 ( da parte di 15 Soci fondatori, tutti provenienti dal 6° Rgt Alp.).
DATA DI FONDAZIONE - 1932, sciolto nel 1935, ricostituito nel 1998.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 21; Soci aggregati 3.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 45; Soci aggregati 39.
ELENCO CAPIGRUPPO - Baratti Alfonso 1924/1956, Albinelli Aldo 1957/1962, Barattini Alfonso 1963/1964, Bosi
Amidei 1964/1966, Chiavelli Pellegrino 1966/1989, Bosi
Ruggero 1989/2001, Marasti Giuseppe dal 2001.
ELENCO CAPIGRUPPO - Moretti Secondo 1932/1933,
Digani Puro 1933/1935, Bassi Corrado 1998/2003, Poggioli Gianni, dal 2003.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo è sempre stato presente, con alcuni rappresentanti, alle principali manifestazioni nazionali e sezionali. Nelle diverse
epoche, quando il Gruppo poteva contare su un organico
maggiore, ha contribuito significativamente, alle esigenze
operative della Sezione di Modena, non facendo mancare
la propria disponibilità in occasione delle maggiori catastrofi naturali a livello nazionale.
Nell’ambito delle attività locali ha collaborato con gli amministratori per il conseguimento di scopi utili all’intera comunità. Sempre elevato lo spirito per il mantenimento dei
valori alpini.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Marasti Giuseppe,
Vice Capogruppo: Silvestini Marino
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Dalla data della
ricostituzione, il Gruppo, ha partecipato con il nucleo di
protezione civile a tutte le iniziative della Sezione. Oltre ad
aver partecipato a tutte le Adunate Nazionali e Sezionali
con un’alta percentuale di soci, va sottolineata la presenza del Gruppo al pelleggrinaggio al Contrin, all’adunata
del 4° Raggruppamento a Cagliari, al raduno della Cadore
a Belluno, al raduno del battaglione Cividale in Friuli ed al
raduno della Julia a Moggio Udinese.
Tra i vari interventi, meritano di essere segnalati la ristrutturazione dell’oratorio dedicato a S. Elisabetta, la ristrutturazione del monumento ai caduti e la costante manutenzione dello stesso, la realizzazione della sede del Gruppo,
che per la sua funzionalità e capacita organizzativa ha
ospitato anche riunioni a livello sezionale, infine la costruzione e la manutenzione, in collaborazione con altre entità
locali della sede del comune.
Le elargizioni in denaro, negli ultimi due anni sono state
di 5600 euro.
Notevole l’impegno anche in quest’ultimo anno a favore
dei terremotati dell’Abruzzo.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Poggioli Gianni.
Vice Capogruppo: Guigli Alfeo. Consiglieri: Barozzini Bruno, Bernardi Ivano, Bernardi Silvano, Digani Fernando,
Galvani Giosuè, Telleri Francesco, Tosi Ernesto, Pacchiarini Luigi (tesoriere).
24
I Gruppi
della
Il Gruppo di
Carpi
Sezione
di
Modena
Il Gruppo di
Casine
DATA DI FONDAZIONE - 1932.
DATA DI FONDAZIONE - 1976
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 32; Soci aggregati 8.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 10.
ELENCO CAPIGRUPPO - Cap. Po Ettore 1932/1937;
Magg. Rocca Agostino 1937/1953; Rovina Enrico
1953/1958; Cav. Masimi Ivo 1958/1985; Cav. Riva Ferruccio 1985/1995 ; Saltini Daniele 1995/2002; Pasi Duilio
dal 2002.
ELENCO CAPIGRUPPO - Tintorri Antonio 1976/1983,
Marchetti Giuseppe 1984/1986, Bonacorsi Luciano
1987/1990, Bonacorsi Luigi 1990/1998, Mammei Dino dal
1998.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Tra le attività principali, merita di essere segnalata la partecipazione alla
ricostruzione delle zone terremotate del Friuli, in quell’occasione fu notevole il contributo, soprattutto in materiale
e fondi. Anche negli anni successivi, a volte andando ben
oltre le aspettative della Sezione, il Gruppo non ha fatto
mancare il proprio concorso alle attività operative oganizzate e dirette dalla Sezione di Modena. Tra le attività volte
a vivificare i valori alpini va menzionata la consegna del
tricolore alle scuole di Carpi. Assidua la presenza del Gagliardetto, simbolo del Gruppo, e di alcuni soci alle principali manifestazioni alpine della Sezione ed all’Adunata
Nazionale.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha operato con volontà realizzatrice, fino agli anni novanta. E’ ancora vivo il ricordo dell’impegno a favore delle popolazioni
colpite da calamità naturali, soprattutto in quel periodo ha
costituito un punto di riferimento per le autorità locali e per
i propri concittadini. Il rapido calo dei soci, dovuto anche
al fenomeno dello spopolamento, ha ridotto le sue capacità operative, pur permanendo il desiderio di mantenere
in vita il Gruppo ed il desiderio di partecipazione alla vita
della Sezione.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Mammei Dino.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo Pasi Duilio. Vice
Capogruppo: Saltini Daniele.
25
I Gruppi
della
Sezione
Il Gruppo di
Castelfranco Emilia
Modena
Il Gruppo di
Castelvetro
DATA DI FONDAZIONE - 1929, sciolto nel 1940 e ricostituito nel 1947.
DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto nel 1940 e ricostituito nel 1953.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 51; Soci aggregati 17.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 94; Soci aggregati: 16.
ELENCO CAPIGRUPPO - S. Ten. Ferrarini Luigi 1929/
1933, Mar. Magg. Dallari Guido 1933/1934, Dall’Eva Enrico 1935/1970, Quaderviri Carlo 1970/1971, rag. Degli
Angeli Sergio 1972/1975, Ricci Germano 1976/1981,
Col. Milioli Raffaele 1981/1984, geom. Trebbi Ferdinando
1985/1989, Ricci Germano 1990/ 2005, Scaramelli Vanni
dal 2006.
ELENCO CAPIGRUPPO - Caula Mario 1934/1940, Cavallini Adelchi 1953/1978, Rinaldi Romeo 1979/1989, Cavedoni Pietro 1989/1990, Samuel Giuseppe 1990/2002,
Manzini Guido 2003/2005, Samuel Giuseppe dal 2006.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Con un crescente
fervore realizzativo, il Gruppo ha provveduto, negli anni,
alla ristrutturazione ed alla successiva cura strutturale
del Santuario di San Maurizio, protettore degli alpini. Il
Santuario situato in Recovato è diventato meta di pelleggrinaggi annuali da parte deli alpini della Sezione. Altra
opera degna di menzione è la ristrutturazione della sede
del Gruppo e nel 2008, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, la sistemazione di una palizzata nel
parco cittadino. Sempre presente, con personale e con
donazioni, nell’aiutare le popolazioni colpite da calamità
naturali, nel proprio ambito, da anni il Gruppo partecipa
alla colletta alimentare, fa visita a centri sociali,ospizi ed
asili. Altre forme benefiche vengono realizzate a favore di
enti sociali presenti sul territorio comunale. Il Gruppo fin
dagli anni novanta è gemellato con i Gruppi di Monguelfo (BZ) e di S. Martino di Campagna. Nel 2008, il Gruppo incaricato di organizzare l’Adunata sezionale, ha per
l’occasione realizzato concorsi scolastici e consegnato la
Bandiera Nazionale a due istituti della città.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Scaramelli Vanni.
Vice Capogruppo onorario: Onofri Egidio. Vice Capogruppo: Ricci Germano. Segretario: Sita Angelo. Cassiere: Federici Mauro. Consiglieri: dott. Micagni Giovanni, Trebbi
Ferdinando, Bussoli Dino, Bursi Claudio, Pedrini Paolo,
Bazzani Oscar.
26
di
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il gruppo, animato
dal particolare spirito degli alpini fondatori, ha partecipato
attivamente alla ricostruzione delle zone terremotate del
Friuli nel 1976 e nel 1977. Costanti le attività benefiche
nell’ambito del sociale, tra queste le donazioni per l’AVIS.
Nel 1994 il Gruppo da vita, presso il Santuario della B.V.
della salute di Puianello, alla Pasqua dell’Alpino, manifestazione che con gli anni è diventata un punto di riferimento per tutti i Gruppi della Sezione. Il Gruppo ha ospitato
due Adunate Sezionali e organizzato la consegna di Bandiere Nazionali alle scuole. Presenti all’emergenza del
terremoto dell’Umbria e delle Marche, nel 2000 il Gruppo
riorganizza l’unità di protezione civile con l’inserimento di
forze nuove che hanno contribuito a consolidare i riconoscimenti acquisiti negli anni precedenti. Fra i numerosi
interventi meritano di essere citati: la manutenzione dei
materiali nel campo di accoglienza di Monteveglio, i lavori
esterni a favore del monastero di Baggiovara e l’attività
logistica, a Roma, per le esequie del S. Padre Giovanni
Paolo II. Il Gruppo si è sempre distinto per una costante e
larga partecipazione alle principali esercitazioni di protezione civile ed alle manifestazioni nazionali e sezionali.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Samuel Giuseppe.
Vice Capogruppo: Manzini Guido e Bonomi Carlo. Consiglieri : Baruffi Riziero, Franchini Luca, Franchini Paolo,
Orini Marcello, Pelloni Stefano, Ruini Giovanni, Tagliazucchi Antonino, Verucchi Paride, Zanardi Augusto. Segretario e tesoriere: Cavedoni Pietro. Capo Unità di Protezione
Civile: Pelloni Adriano.
I Gruppi
della
Il Gruppo di
Fanano
Sezione
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto nel 1940 e ricostituito nel 1946.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 96 ; Soci aggregati 31.
ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Magg. Meneguz Giovanni 1931/1940, Pellati Umberto 1946/ 1948,Mar.
Magg. Bastagli Alfonso 1949/1973, Cav. Pasquali Alfonso
1974/1983, Cav. Zanarini Giuseppe 1983/1999, Col. Gerardini Alfonso 1999/2002, Giambi Giampiero dal 2002.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Tra le principali
attività che il Gruppo (intitolato alla M.A.V.M. dr. Fogliani
Gaetano) ha contribuito a realizzare nel corso degli anni
viene ricordata la costruzione del monumento dedicato agli alpini fananesi caduti sul fronte russo e in tutte le
guerre. Il monumento costruito sul passo di Croce Arcana è diventato, dal 1975, meta di pellegrinaggio da parte
di tutti gli alpini della Sezione durante la prima domenica
d’agosto. Il Gruppo ha partecipato, con l’invio di personale
e con donazioni, alle opere di ricostruzione delle zone terremotate del Friuli nel 1976 e nel 1977 e successivamente
dell’Irpinia e delle zone alluvionate di Asti ed Alessandria.
Un’altra attività che ha impegnato il gruppo per quattro
anni è la costruzione della sede, inaugurata nel 1988.
L’inaugurazione del sentiero della pace e la collocazione
di un cippo commemorativo, la sistemazione di un altare al passo di Croce Arcana, l’organizzazione del museo
alpino all’interno della sede ed infine l’ospitalità fornita ai
bambini di Chernobyl, contribuiscono a fornire un quadro
più completo delle attività del Gruppo. Importante è attualmente l’impegno fornito dal nucleo di protezione civile.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Giambi Gianpietro.
Vice Capogruppo:
Gambaiani Mauro. Cassiere: Zanarini Giuseppe.
Segretario: Zanarini Stefano. Consiglieri: Pellegrini
Loredano, Struzzi
Gianfranco, Ferrari Attilio,Nicoletti
Zosimo Augusto.
di
Modena
Il Gruppo di
Fellicarolo
DATA DI FONDAZIONE - 1953
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 25 ; Soci aggregati 4 (dati riferiti al 2008).
ELENCO CAPIGRUPPO - Corsini Italo 1953/1955, Menozzi Giovanni 191956/1957, Cantelli Adelmo 1957/1958,
Corsini Italo 1958/1962, Nesti Antonio 1963/1964, Cantelli
Cav. Adelmo 1964/1973, Pellegrini Carlo 1974/1988, Cantelli Lauro 1988/1998, Corsini Stefano 1998/2002, Guidarini Giuseppe 2003/2008;
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua costituzione il Gruppo ha evidenziato la volontà di essere parte
attiva nell’ambito della Sezione di Modena e con l’esempio dei suoi soci è stato spesso punto di riferimento per gli
altri gruppi. Sempre presenti alle manifestazioni e generosamente disponibili in occasione dei disastri naturali che
hanno colpito la penisola, il Gruppo ha inviato volontari
presso il cantiere di Osoppo in Friuli ed ha elargito significative donazioni in tutte lealtre necessità. Da evidenziare,
tra le altre iniziative, il ritrovo annuale dei reduci a Fellicarolo e il monumento in ricordo dei caduti, inaugurato
nel 2007, per volontà del capogruppo Guidarini presso la
sede della Sezione.
ATTUALE DIRETTIVO - Dopo la recente scomparsa del
Capogruppo Guidarini, il Gruppo ha deciso di sciogliersi
e di confluire nel gruppo di Fanano. Nonostante ciò, in
memoria di tutti i Capigruppo ed in omaggio di Giuseppe
Guidarini, per anni anima del Gruppo, viene comunque
riportata la storia del Gruppo.
27
I Gruppi
della
Il Gruppo di
Fiumalbo
Sezione
Modena
Il Gruppo di
Frassinoro
DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto nel 1940 viene
ricostituito nel 1946.
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto nel 1940 viene
ricostituito nel 1946.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 96; Soci aggregati 22.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 55; Soci aggregati 23.
ELENCO CAPIGRUPPO - Bonan Paolo 1923/1924, Ten.
Col. me. Giambi Luigi 1924/1932, Donati Francesco
1933/1953, Lenzini Siro 1954/1957, Stefanini Ludovico 1958/1962, Lenzini Siro 1963/1964, Andreoli Athos
1965/1966, Lenzini Siro 1967/1968, Santi Livio 1968/1971,
Coppi Battista 1972/1974, Nizzi Ivano 1975/1976, Nardini
Graziano 1977/1979, Marchetti Antonio 1980/1981, Nizzi
Silvano 1981/1986, Nardini Graziano 1987/2004, Fraulini
Yuri dal 2008.
ELENCO CAPIGRUPPO - Ferrari Giuseppe 1931/1932,
Piacentini Giuseppe 1933 /1940, Capitani Luigi 1946/1970,
Marcolini Ulderico 1971/1978, Tollari Fausto 1978/1991,
Marcolini Edoardo 1991, Tollari Fausto 1991/2001, Marcolini Marco 2002/2003, Ruffaldi Alberto dal 2003.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre costituito punto di riferimento per le Istituzioni locali, grazie alla sua disponibilità. Tra gli impegni maggiori,
oltre al monumento ai caduti, realizzato nel 1975, raffigurante la Colonna Mozza dell’Ortigara,sono seguiti, in
concomitanza con il succedersi delle emergenze, l’invio
di volontari ad Osoppo in Friuli, ad Asti, ad Alessandria
in Piemonte ed a Foligno in Umbria. Nel 1984 invia una
cospicua somma per i terremotati dell’Armenia. Nel 1988
in collaborazione con L’AVIS e con i materiali forniti dal comune di Fiumalbo, è stato costruito un edificio antisismico
che oggi ospita la sede sociale, l’ambulatorio medico, ed
il garage dell’ambulanza. Nel 2000, in occasione dell’adunata provinciale,l’edificio fu inaugurato alla presenza del
Col Villy Lenzini Comandante dell’8° Rgt. Alpini di Cividale e del coro della Julia. Il nucleo di Protezione Civile
di Fiumalbo fu tra i primi della Sezione di Modena, ed attualmente conta su 22 volontari, con specifiche mansioni
per antincendioboschivo,rischio idrogeologico soccorritori
e generici. Attualmente il Gruppo è impegnato nella riqualificazione dell’area
antistante la sede, che
in accordo con l’Amministrazione Comunale,
verrà denominata: “Parco degliAlpini”.
ATTUALE DIRETTIVO
- Capogruppo: Fraulini
Yuri. Vice Capogruppo:
Nardini Graziano. Consiglieri: Nizzi Giovanni,
Ugolini Daniele, Nizzi
Roberto, Colò Federico,
Nizzi Piergiovanni.
28
di
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre dato il suo fattivo contributo alle attività della Sezione, tanto che ha organizzato ben tre adunate provinciali e
nel 2007 il 72° campionato nazionale A.N.A. per lo sci di
fondo, attività quest’ultima che, realizzata con particolare
impegno e professionalità, ha valorizzato l’immagine della
Sezione in ambito nazionale.
Meritano particolare menzione, tra le numerose iniziative realizzate, il monumento ai caduti, costruito su monte
Mondino che è diventato meta di pelleggrinaggio annuale e l’invio di personale per collaborare alla ricostruzione
delle zone terremotate del Friuli e dell’asilo di Rossosch
in Russia. Costantemente disponibile alla collaborazione
con le autorità comunali e parrocchiali, per la realizzazione di attività a favore della comunità locale, il Gruppo, oltre alla normale manutenzione dei monumenti ai caduti
ha provveduto all’inaugurazione a Pian di Venano della
“Maestà Votiva”. Nell’ambito della protezione civile è stata
creata la squadra antincendio boschivi, dotata di adeguata attrezzatura.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ruffaldi Alberto.
Vice Capogruppo: Nello Fontana. Cassiere: Sergio Tazzioli. Consiglieri: Nono Piacentini, Virginio Righi, Matteo
Fontana, Erio Schenetti, Luca Marcolini, Nello Fontana.
I Gruppi
della
Il Gruppo di
Gombola
Sezione
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1956
e dal 1976 al 1985.
FORZA DEL GRUPPO
Tesseramento in corso.
ELENCO CAPIGRUPPO - Bedini Antonio 1931/1940,
Turrini Leo 1956/1958, Torri Franco 1959/1971, Bedini Armando 1972/1976, Torri Franco 1985/2000, Veratti Zeno
2000/2006, Gianpetruzzi Luigi dal 2006.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre partecipato con spirito collaborativo alle manifestazioni alpine, dando un contributo significativo in occasione di calamità e nella realizzazione di opere di pubblica
utilità. Tra le attività più significative non possono essere
dimenticate l’inaugurazione, nel settembre del 1989, del
monumento a ricordo di tutti gli alpini caduti. Sono ancora vive nella memoria di tutti gli abitanti di Gombola le
commoventi cerimonie tenutesi, nel 1997 e nel 1999, in
occasione del rientro delle salme di commilitoni caduti in
Russia. Durante le ricorrenti manifestazioni alpine locali,
il Gruppo, ha sempre posto in evidenza l’attaccamento al
territorio ed alle tradizioni, premiando con attestati di benemerenza, quanti tra i propri iscritti, si distinguevano per
professionalità e fedeltà nell’agricoltura.
Attualmente nell’ambito di una ristrutturazione interna, il
Gruppo, che aveva nel 2004, inglobato il Gruppo di Polinago, si è nuovamente scisso. Non vi è dubbio che nonostante la diminuzione numerica, non diminuiranno in
futuro partecipazione ed impegno.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Gianpetruzzi Luigi.
di
Modena
Il Gruppo di
Guiglia
DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto dal 1940 al 1953.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 50.
ELENCO CAPIGRUPPO - Pasini Melchiorre1931/1940,
Pasini Melchiorre 1954/1965, Pedroni Mario 1966/1969,
Pedretti Primo 1970/1975, Galantini Gianfranco 1976/
1978, Menzani Augusto 1979/1981, Bevelinotti Pietro
1982/1985, Pedretti Primo 1986/1995, Ballotta Gaetano
1996/1998, Pedretti Primo 1999/2007, Nannini Luigi dal
2008.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre svolto con particolare incisività la sua funzione sociale, distinguendosi per impegno e disponibilità. Ha raggiunto il suo massimo sviluppo negli anni settanta, quando il
suo organico comprendeva ben 110 iscritti. In quegli anni
furono diverse le collaborazioni ed i progetti realizzati con
le autorità religiose ed amministrative locali. Successivamente parte dei suoi soci sono confluiti nel nuovo Gruppo
di Roccamalatina e questo ha determinato una minore incisività sull’attività sociale. Il Gruppo continua ad essere
presente alle principali manifestazioni dell’associazione,
a rendere omaggio, presenziando agli atti commemorativi, a quanti hanno offerto la propria vita per la Patria e
continua a contribuire alle iniziative di carattere umanitario
organizzate dalla Sezione.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Nannini Luigi. Vice
Capogruppo: Pedretti Primo. Consiglieri: Rosei Martino,
Menzani Augusto, Rebacchi Roberto, Cassanelli Aldo, Lamandini Armando.
29
I Gruppi
della
Il Gruppo di
Lama Mocogno
Sezione
Modena
Il Gruppo di
Mirandola
DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1946.
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1981
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 149; Soci aggregati 45.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 43.
ELENCO CAPIGRUPPO - Baldoni Palmo 1923/1940,
Cav. Baldoni Oreste 1946/1969, Cav. Amidei Giuseppe 1970/1991, Borri Marino 1992/2006, Ricchi Nello dal
2007.
ELENCO CAPIGRUPPO - Ten. Briccoli Emidio 1931/1933,
Ten. Meschieri Senen 1934/1940, Bergamini Marco
1982/1988,S. Ten. Manfredini Emilio 1988/1996, Magg.
Gavioli Livio 1997/1999, S. Ten.Varini Alberto dal 2000.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, fin dalla
sua costituzione ed in modo sempre più attivo dopo la seconda guerra mondiale, ha costituito punto di riferimento
per tutti i concittadini in ambito comunale.
Tra le numerose attività svolte vanno poste in risalto: la costruzione della chiesetta degli alpini dedicata ai caduti per
la Patria, inaugurata nel 1964 e la costruzione del rifugio
delle Piane di Mocogno nel 1989. La sede del Gruppo è
a disposizione anche dei volontari della protezione civile.
Numerosi sono stai gli interventi nell’ambito del sociale,
spesso sotto forma di mano d’opera per la sistemazione
di aree e strade comunali. Il Gruppo, sempre presente alle
principali manifestazioni alpine, ha sempre contribuito in
forma significativa in occasione delle calamità nazionali.
In particolare, alcune decine di volontari si sono alternati
presso i campi di lavoro in Friuli per la ricostruzione delle
zone terremotate.
La consegna della bandiera nazionale alle scuole ed il tradizionale, annuale, pranzo, per i disabili del comprensorio
di Pavullo, presso il rifugio delle Piane sono altri tasselli
che compongono il mosaico dell’attività del Gruppo.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Ricostituito in
tempi relativamente recenti, il Gruppo si è prodigato per
il mantenimento dello spirito alpino tra i suoi soci. Ha costantemente partecipato alle manifestazioni alpine a livello nazionale e sezionale. In stretta collaborazione con il
gruppo alpini di San Prospero che mette a disposizione
la propria sede per gli incontri del Gruppo, i soci hanno
contribuito con donazioni e personale, in occasione delle
calamità che nel tempo hanno colpito l’Italia.
Tra le attività a carattere sociale va evidenziata la disponibilità offerta alle autorità locali e l’impegno a favore dei
bambini malati di neoplasie nell’ambito della sezione.
Alcuni rappresentanti del Gruppo, quale dimostrazione
di attaccamento all’Associazione ed ai suoi valori, sono
sempre presenti alle manifestazioni organizzate dai gruppi limitrofi anche della sezione di Bologna.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ricchi Nello. Vice
Capogruppo: Martagni Moreno. Consiglieri: Florini Giorgio, Poggioli Ermanno, Castelli Adolfo, Poggioli Francesco, Ricchi Vittorio, Casacci Lorenzo, Martagni Ivo, Orsini
Daniele, Ricchi Maurizio.
30
di
ATTUALE DIRETTIVO
Capogruppo: S. Ten. Varini Alberto.
I Gruppi
della
Il Gruppo di
Modena
Sezione
di
Modena
Il Gruppo di
Monfestino
DATA DI FONDAZIONE - 1922, sciolto dal 1940 al 1946.
DATA DI FONDAZIONE - 2001.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 71; Soci aggregati 61.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 78; Soci aggregati 21.
ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Magg. Cambi Adolfo
1922/1953, Malagoli Oreste 1953/1957, Cav. Ronchetti Alcide 1958/1972, Magg. Poggi Giuseppe 1973/1984,
Cav.Incerti Luciano 1985/1998, Ten. Col. Rinaldi Gianluigi
1998/2002, Pizzolari Enrico 2002 (interinale), Magg. me.
Curti Gianluigi (Commissario 2002/2003), Gen. Fregni
Francesco 2003/2006, Gaetani Gianluigi 2006/2009, Salvioli Federico dal 2009.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha
sempre dato, fin dalla sua costituzione, il suo importante
contributo alle attività della Sezione. Peraltro è il Gruppo
alpini di Modena il titolare del contratto d’affitto con il comune di Modena della sede che ospita anche la Sezione con annesse strutture di protezione civile. Tale sede,
inaugurata nel 1990 è stata completamente ristrutturata,
ampliata e completata con la recente posa di un monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre. Oltre ad aver
contribuito con fondi, alcuni soci hanno partecipato alle
attività di ricostruzione delle zone colpite da calamità naturali ed alla costruzione dell’asilo in Rossosch. Il Gruppo
ospita periodicamente nei mesi estivi, dei bambini affetti
da autismo per facilitarne la terapia di gruppo. Trovano
ospitalità presso la sede, per lo sviluppo delle loro attività
sociali, anche la C.R.I e L’ASEOP. Il Gruppo ha collaborato alla realizzazione di un campo di calcio per il CEIS a
Cognento, partecipa annualmente alla colletta alimentare
e organizza viaggi/pellegrinaggi, recentemente anche al
“Ponte di Perati” in Albania. Motivo di orgoglio, per l’impegno ed i risultati conseguiti, è il “Coro la Secchia A.N.A..
Gruppo Alpini di Modena” diretto dal maestro Boschelle.
ELENCO CAPIGRUPPO - Mulinazzi Marino dal 2001.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, seppur
di recente costituzione è sempre stato significativamente
presente a tutte le manifestazioni ed alle attività pianificate
dalla Sezione. Seguendo le orme della miglior tradizione
alpina, il Gruppo ha operato in particolar modo nel sociale,
elargendo denaro alla “Casa del Fanciullo “di Piacenza,
alla casa “Bambini di casa Giulia “ di Serramazzoni, alla
Lega Italiana per la lotta contro i Tumori di Modena ed a
missionari in Eritrea. Tra i lavori significativi in ambito sociale va ricordato la costruzione di un monumento dedicato a tutti i caduti per la pace.L’impegno in ambito sociale si
è ampliato con la consegna, nel 2008, di tre borse di studio ai ragazzi più meritevoli del comune di Serramazzoni.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo : Mulinazzi Marino.
Vice Capogruppo: Ciamaroni Enzo. Consiglieri : Beneventi Anselmo, Venturelli Enrico, Verdi Primo, Guicciardi
Ambride, Gubertini Giancarlo, Ingrami Adriano. Tesoriere:
Pavone Gian Paolo.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Salvioli Federico.
Vice Capogruppo: Rosenthal Roberto. Consiglieri: Bandieri Alfonso, Boschelle Grazioso, Curti Luigi, Fregni Francesco, Notari Fabrizio, Strapparava
Bernardino, Vignudini Artemisio, Gaetani
Gianluigi.
31
I Gruppi
della
Il Gruppo di
Montecreto
Sezione
di
Modena
Il Gruppo di
Montefiorino
DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1946.
DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1946.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 19; Soci aggregati 1.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 101; Soci aggregati 40.
ELENCO CAPIGRUPPO - Lancellotti Severo 1923/1924,
Beneventi Antonio 1925/1933, Tagliani Giuseppe 1934/
1953, Bonaccorsi Silvio 1954/1963, Masinelli Gianluigi 1964, Tagliani Leardo1965/1983, Galli Lorenzo 1983/
2006, Magnani Viviano dal 2006.
ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Serradimigi Enrico 1923/
1940, Cav. Barozzi Emilio 1946/1949, Rocchi Giulio
1949/1956, Bernardi Amerigo 1957/1958, Rocchi Giulio
1958/1963, Coriani Egidio 1963/1976,Cav. Gualmini Sergio 1974/1985, Cav. Corti Aldo 1985/2000, Medici Dino
dal 2001.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, in funzione della sua forza organica, ha sempre partecipato,
con ampia disponibilità, alle principali attività della Sezione, alle adunate nazionali ed alle adunate sezionali.
Meritano menzione anche i contributi elargiti in occasione delle sciagure nazionali, quali terremoti ed inondazioni
ed alla realizzazione di iniziative intraprese da altre organizzazioni di carattere sociale, in particolare quelle rivolte
all’assistenza sanitaria.
Per molti anni il Gruppo si è fatto carico della manutenzione dei monumenti ai caduti di tutte le guerre presenti sul
proprio territorio.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Magnani Viviano.
Vice Capogruppo: Galli Lorenzo. Consiglieri: Santi Romano, Balocchi Marco, Masinelli Gianluigi.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, ricco di
storia e di tradizioni alpine è stato punto di riferimanto per
la comunità di Montefiorino.Dopo la ricostituzione il Gruppo ha ospitato le adunate Sezionali del 1958 e del 2003.
Ha testimoniato concretamente il proprio impegno in campo sociale con l’invio di denaro e personale in occasione
dei terremoti del Friuli e dell’Irpinia. La chiesetta, costruita
ed inaugurata nel 1985 dal Gruppo, in memoria dei Caduti
di tutte le guerre conserva un’ icona raffigurante la Madonna del Don. Annualmente, presso il parco attrezzato della
chiesetta, viene organizzata la festa del Gruppo. Nel 1988
viene inaugurata la sede del Gruppo che, negli anni, verrà
resa sempre più accogliente e nel 1994 ampliata. Nel contempo è sempre continuato l’impegno sociale, innanzitutto collaborando con le Autorità comunali e parrocchiali,
quindi operando a favore di altre organizzazioni quali “la
tenda di Abramo” e L’Avap. Significativi sono stati anche
gli interventi in denaro a favore della costruzione dell’Asilo
di Rossosch in Russia. Nel 1989 veniva costituito un nucleo di protezione civile che ha partecipato attivamente
alle attività provinciali, regionali e nazionali.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Medici Dino. Vice
Capogruppo: Gherardelli Mauro. Cassiere: Ruggi Piersergio. Revisori dei conti: Franchi Giuseppe, Manelli Romualdo. Consiglieri: Gherardi Evaristo, Giunzioni Silvio, Marchetti Pellegrino, Rosini Emore, Ruggi Daniele, Zanotti
Fernando.
32
I Gruppi
della
Il Gruppo di
Montese
Sezione
DATA DI FONDAZIONE - 1931. Disciolto nel 1940 e ricostituito nel 1953.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 140; Soci aggregati 35.
ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Poli Giovanni 1931/1940,
Borri Aristide 1953/1966, Monari Florio 1967/1971, Cav.
Managlia Eligio1972/1988, Turrini Mario 1989/2004, Cav.
Managlia Luigi 2005/2006, Muzzarelli Aldo 2007/2008,
Mattioli Marino dal 2008.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Dal lungo elenco di attività sociali svolte negli anni, meritano menzione
la ristrutturazione della chiesetta del Terminale di Iola di
Montese,(ex oratorio del 1700), l’invio di denaro e personale per la ricostruzione dell’asilo di Rossosch in Russia,
la restaurazione del monumento in piazza IV novembre e
l’inaugurazione del monumento agli Alpini.
Nel 1999 il Gruppo ha l’onore di ospitare l’adunata sezionale e con l’occasione inaugura la sede. Ogni anno partecipa a varie iniziative di solidarietà concordate con l’amministrazione comunale, in particolare aiuta la casa per
anziani ed il centro per diversamente abili. Con le associazioni turistiche la collaborazione è rivolta alla realizzazione della festa di Montese, festa del parmigiano reggiano,
festa della patata, festa del maiale.Particolare, tra le altre,
è la partecipazione con il comune ed altre organizzazioni,
alla realizzazione della festa per la commemorazione del
25 aprile e della liberazione di Montese da parte della forza di spedizione brasiliana. L’attaccamento alle tradizioni
ed ai valori alpini del Gruppo, ha avuto un significativo riconoscimento con l’assegnazione del premio “Fedeltà alla
Montagna”, nel 1973, al socio alpino Lucchi Amilcare.
di
Modena
Il Gruppo di
Olina
DATA DI FONDAZIONE - 1969.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 40; Soci aggregati 8.
ELENCO CAPIGRUPPO - Lovati Giancarlo 1969/1978,
Vinazzani Anselmo1978/1986, Caselli Roberto1986/2002,
Lovati Giancarlo dal 2002.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua
costituzione il Gruppo ha dato prova di notevole vitalità
partecipativa,distinguendosi in più di una occasione per
la voglia di fare, diventando un punto di riferimento per le
altre organizzazioni del luogo.
Tra le varie iniziative di carattere sociale svolte a favore
di attività locali e nazionali alle quali il Gruppo non ha mai
fatto mancare la propria adesione con personale o con
materiale e fondi, va certamente sottolineata l’installazione, unitamente al Gruppo frazionale, della propria sede.
Oltre all’installazione la sede ha richiesto numerosi interventi di ripristino e manutentivi che con il tempo, hanno
reso la sede non solo esteticamente piacevole ma soprattutto funzionale alle esigenze, di qui il giusto orgoglio per
questa realizzazione. La costante presenza alle principali
attività celebrative e sociali, sottolinea lo spirito di collaborazione che anima i soci del Gruppo.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Lovati Giancarlo.
Vice Capogruppo: Caselli Roberto. Consiglieri:Vinazzani
Anselmo, Corsinotti Luigi, Ghiddi Elio, Adani Luca, Iseppi
Paolo.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Mattioli Marino.
Consiglieri: Bernabei Valeriano,Pedrucci Luciano, Bazzani Floriano, Lucchi Guido, Biagini Federico, Tamburini
Dante, Righetti Grazio, Mazzetti Ugo, Turrini Mario, Nardi
Giuseppe, Demaria Franco, Venturelli Luigi.
33
I Gruppi
della
Il Gruppo di
Ospitale
Sezione
di
Modena
Il Gruppo di
Palagano
DATA DI FONDAZIONE - 1990.
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1952.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 23; Soci aggregati 21.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 51; Soci aggregati 4.
ELENCO CAPIGRUPPO - Seghi Marino 1990/1998, Seghi Ezio 1999/2003,Bellettini Francesco dal 2003.
ELENCO CAPIGRUPPO - Fiori Rocco Giuseppe 1931/
1979, Nanetti Gian Domenico 1979/1983, Ugolini Dino,
Col Espamer Antonio 2002/2005, Maestri Marco 2005,
Ferrarini Giuseppe 2005/2008, Bertelli Danilo dal 2009.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - La recente costituzione del Gruppo e di conseguenza la sua breve storia,
sono tuttavia testimonianza di una concreta volontà realizzatrice e di un impegno commisurato alle possibilità numeriche, ma costante nel tempo. Il gagliardetto del Gruppo, benedetto nel 1990 con una significativa cerimonia,
è sempre presente, non solo alle adunate nazionali ma
con encomiabile costanza, anche alle manifestazioni più
importanti della Sezione e dei Gruppi modenesi. Fedeli
custodi delle tradizioni e dei nostri valori, gli Alpini di Ospitale commemorano ogni anno, in occasione del raduno di
“Croce Arcana” i caduti di tutte le guerre.
ATTUALE DIRETTIVO
Capogruppo: Bellettini Francesco.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua nascita il Gruppo costituì un punto di riferimento per tanti Alpini
presenti sulla riva destra del torrente Dragone, pur mantenendo stretti vincoli di collaborazione con i Gruppi della
sponda sinistra del fiume ed in particolare con il Gruppo di
Montefiorino.Tra le diverse attività svolte in campo sociale,
si ricorda la costruzione del monumento all’Alpino, posto
in piazza Fontana, la costruzione della sede del Gruppo,
il gemellaggio con la Sezione di Modena degli Autieri, il
ripristino della “Croce” e la collocazione in località Vigne
di una preziosa statua della Madonna. Il Gruppo è stato
spesso presente con materiali e personale alle operazioni di soccorso che hanno interessato negli anni tutta la
Penisola. Tra questi interventi si ricorda con particolare
piacere lo sforzo ed il favorevole risultato raggiunto nella
raccolta di derrate alimentari e di vestiario in occasione
dell’alluvione di Alessandria. Costante la collaborazione
con le autorità locali nella realizzazione di numerose iniziative. Proprio quest’anno, nel mese di maggio, il Gruppo
ha ospitato la 67a Adunata sezionale.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bertelli Danilo.
34
I Gruppi
della
Sezione
Il Gruppo di
Pavullo nel Frignano
di
Modena
Il Gruppo di
Piandelagotti
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1953.
DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1963.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 268; Soci aggregati 30.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 39; Soci aggregati 9.
ELENCO CAPIGRUPPO - Ten. Jacoli Ugo 1931/1933,
Stradi Remo 1934/1940, Contri Angelo 1953/1956, Ten.
Col. Bartolazzi Carlo 1956/1977, Ferrari Giuseppe 1978/
1991, Pini Giovanni,1991/19991, Rosci Francesco 1991/
2000, Martensi Walter 2001/2006, Verucchi Santino dal
2006.
ELENCO CAPIGRUPPO - Petraglia Pasquale1923/1932,
Lamberti Antonio 1932/1934, Palandri Giovanni 1934/
1940, Piacentini Nello 1963/1963, Gualtieri Guido
1964/1982, Palandri Elio 1983/2002, Palandri Simone dal
2003.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo di Pavullo è certamente uno dei Gruppi della Sezione più ricco di
storia e di tradizioni alpine. Per dare l’idea della sua trainante attività, basti ricordare che ha organizzato, in modo
impeccabile, ben sette adunate provinciali. Nel 1974 è stato consegnato il premio, a livello nazionale, “Fedeltà alla
Montagna” all’alpino Barbari Pietro. Per ricordare anche
concretamente il continuo apporto in personale, materiale
e fondi a favore di numerose iniziative in ambito sociale, nel 1977 è stato inaugurato il monumento dedicato al
“Cuore generoso degli Alpini”, soprattutto per testimoniare
l’importante contributo offerto a favore dei terremotati del
Friuli. Degne di nota sono inoltre il rifacimento del tetto
della chiesetta di San Pellegrino, lo spostamento e la sistemazione della fontana del “Canone”, la ristrutturazione
dell’oratorio del “Cuminello”, il rifacimento del monumento
a Benedello, le numerose donazioni a favore di famiglie
bisognose e gli interventi a favore delle zone terremotate
o alluvionate dell’Irpinia, delle Marche, della Valtellina e
del Piemonte. Con la loro attività gli alpini del Gruppo hanno sempre commemorato i caduti aiutando i vivi.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre operato nelle manifestazioni alpine e nella realizzazione delle opere di pubblica utilità, profondendo passione e
spirito di abnegazione. Tra le attività più significative non
possono essere dimenticate l’organizzazione di una Adunata provinciale e di un Raduno interprovinciale. Gli alpini
del Gruppo non hanno mai fatto mancare il loro contributo
in personale e denaro in occasione dei vari disastri naturali che hanno colpito il territorio nazionale.
Sempre attenti alle necessità del loro comune, sono un
importante punto di riferimento per l’amministrazione,
hanno ristrutturato, tra l’altro, la chiesetta in località Prati
di San Geminiano, la prima volta nel 1983, quindi dopo un
ulteriore intervento radicale, hanno nuovamente rimesso
a nuovo la chiesetta, inaugurando la sua riapertura al culto nell’agosto del 2009. E’ ormai un appuntamento fisso,
nel mese di dicembre, il pranzo per tutti gli over 80 del
paese.
Con orgoglio viene ricordata l’attività del gruppo di protezione civile, che con i suoi nove volontari è sempre pronto
a rispondere ad ogni chiamata.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Verucchi Santino. Vice Capogruppo:Rovandi Vittorio. Segretario: Rosci
Francesco. Consiglieri: Soci Alfonso, Chiletti Alessandro,
Bortolani Giancarlo, Cuoghi Giorgio, Manni Leandro, Gandolfi Luciano, Pasini Luigi, Andreoli Valerio, Badiali Giustiniano, Vignali Dario.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Palandri Simone.
Consiglieri: Palandri Elio, Lamberti Alberto, Fontanini Roberto, Biondi Daniele, Piacentini Riccardo, Zanni paolo,
Ferrari Giancarlo.
35
I Gruppi
della
Il Gruppo di
Pievepelago
Sezione
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1953.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 78; Soci aggregati 17.
ELENCO CAPIGRUPPO - S. Ten Fantoni Tullio1931/1940,
Crovetti Arturo 1953/1955, Montali Dino 1956/1957, Marchetti Giuseppe 1958/1968, Santi Martino 1969/1978,
Bortolai Gianpaolo dal 1979.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Tra le manifestazioni alpine più significative organizzate dal Gruppo, vengono ricordate le adunate provinciali del 1960, del 1979 e del
1994. In particolare, in occasione dell’adunata provinciale
del 1994 è stato realizzato un intervento di protezione civile nel territorio del comune di Pievepelago. Nella stessa
occasione, con la partecipazione della fanfara della Brigata Julia,è stata inaugurata la sede del Gruppo. La ristrutturazione della chiesetta del Lago Santo, la staccionata
del sentiero che collega l’abitato con gli impianti di risalita
sono frutto del lavoro degli alpini del Gruppo. Numerosi gli
interventi per organizzare gare campestri, servizi logistici
a favore di varie organizzazioni sportive o per supportare
l’annuale incontro tra le comunità di Pievepelago e Barga
in località Lago Santo. Sempre presenti alle principali manifestazioni dell’associazione in ambito Sezionale e Nazionale, il Gruppo ha sempre fornito il proprio contributo
in occasione delle numerose alluvioni e dei terremoti. Dal
2007 il Gruppo invia atleti in rappresentanza della Sezione ai campionati A.N.A. di sci di fondo.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bartolai Gianpaolo. Vice Capogruppo: Santi Giorgio. Consiglieri: Amidi
Andrea,Carani Fermo, Fraulini Elia, Galassini Luigi, Lotti
Gian Franco, Nizzi Nicola, Pighetti Emiliano, Vanoni Angelo, Vignocchi Domenico.
36
di
Modena
Il Gruppo di
Polinago
DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1947
e dal 2004 al 2009.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 45; Soci aggregati 3.
ELENCO CAPIGRUPPO - Bonvicini Bruno 1923/1932,
Bertoni Giovanni 1933/1940, Bonvicini Bruno 1947/1966,
Bonvicini Nando 1967/1976, Bruni Renato 1977/1978,
Bonvicini Nando 1978/1986, Croci Sante 1986/2001, Bedosti Raffaele 2001/2004, Bernardi Antonio dal 2009.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Gruppo di antica
tradizione e di significativa presenza sul territorio, ha costituito per lungo tempo un concreto punto di riferimento
per gli amministratori locali. Elemento significativo della
sua capacità realizzatrice è stato l’onere di organizzare
l’adunata sezionale nel 1952.
Nonostante il depauperarsi del numero organico del Gruppo, dovuto al trasferimento in pianura di numerosi iscritti,
sempre gli alpini di Polinago hanno partecipato con generoso entusiasmo alle manifestazioni alpine. E non hanno
mai fatto mancare il loro contributo per alleviare le sofferenze di quanti, in ambito nazionale, erano stati colpiti da
calamità naturali.
A dimostrazione di una ferrea volontà realizzatrice il Gruppo, che si era fuso nel 2004 con il Gruppo di Gombola, ha
ripreso vita in questi mesi, siamo certi che memore della
storia passata, il ricostituito Gruppo, saprà distinguersi per
collaborazione impegno e disponibilità, sia in ambito locale che in ambito sezionale.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bernardi Antonio.
Consiglieri: Bedosti Raffaele, Torri Cristian, Bonaccini Antonio, Giacobazzi Antonio, Madrigali Arduino, Muccini Bruno, Cadegiani Mauro.
I Gruppi
della
Sezione
Il Gruppo di
Prignano sulla Secchia
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1960.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 130; Soci aggregati 30.
ELENCO CAPIGRUPPO - Casolari Renato1931/1940,
Pietri Ermete 1960/1963, Marchetti Liborio 1964/1997,
Marchetti Ivan 1997/2001, Marchetti Giovanni dal 2001.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua costituzione il Gruppo si mette in evidenza per lo spirito alpino,
la generosità e la capacità realizzatrice. Sempre tra i primi
a rispondere ad ogni chiamata della Sezione, ha inviato,
per esempio, 12 volontari nel cantiere di Osoppo in Friuli
ed in quell’occasione rafforza la sua disponibilità con 14
autotreni con rimorchio carichi di materiale edile e con 12
milioni di lire. Altri alpini partiranno per successive esigenze in Italia (Piemonte, Valtellina, Umbria e l’ultimo terremoto dell’Abruzzo del 2009) ed in Russia (Rossosch).
Tra i vari lavori realizzati dai volontari del Gruppo, merita
particolare menzione il restauro del monumento ai caduti
della frazione di Pigneto e la partecipazione alla recente
realizzazione ed inaugurazione (2008) di un nuovo imponente monumento all’alpino, posto in una piazza del
paese. Con l’esempio gli alpini hanno saputo coinvolgere
nelle loro attività gran parte dei concittadini, diventando a
ragione, punto di riferimento anche per le autorità comunali. Gelosi custodi delle tradizioni, gli alpini di Prignano
sono sempre presenti alle cerimonie più significative dei
Gruppi modenesi, della Sezione ed ovviamente all’Adunata Nazionale, con un folto numero di soci.
Sempre disponibile anche l’efficiente nucleo della protezione civile.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Marchetti Giovanni. Vice Capogruppo: Castellari Carlo, Torlai Maurizio.
Consiglieri: Costi Guerrino, Farioli Ferdinando, Giovannini
Pellegrino, Macchioni Massimo, Lensotti Walter, Cassinadri Umberto, Marchetti Liborio, Turbati Pietro.
di
Modena
Il Gruppo di
Riolunato
DATA DI FONDAZIONE - 1932, sciolto dal 1940 al 1955
e dal 1958 al 1961.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 47; Soci aggregati 3.
ELENCO CAPIGRUPPO - Carbonari Luigi 1932/1940,
Ten Migliori Pierluigi 1955/1958, Pini Giovanni 1961/1962,
Fini Pietro 1963/1968, Bosi Bartolomeo 1969/1974, Contri Romeo 1975/1976, Razzoli Giuseppe1977/1978, Bosi
Bartolomeo 1978, ContriRomeo 1979, Contri Erio 1980,
Migliori Ugo dal 1980.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua costituzione il Gruppo ha dato prova di buona volontà per
essere parte attiva nell’ambito della Sezione di Modena,
fronteggiando con caparbietà ogni tipo di difficoltà organizzativa che gli eventi hanno posto sul suo cammino.
Sempre presenti alle manifestazioni più significative in
ambito sezionale e nazionale e generosamente disponibili in occasione dei disastri naturali che hanno colpito la
penisola, il Gruppo ha elargito significative donazioni, in
base alle proprie disponibilità, in tutte le evenienze. Da
evidenziare, in ambito locale, l’organizzazione di una adunata provinciale e tra le altre iniziative, la costruzione della
cappelletta in località Polle di Riolunato diventata meta di
pellegrinaggio soprattutto durante il periodo estivo. Presso la stessa cappelletta il Gruppo organizza annualmente
una significativa manifestazione.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Migliori Ugo. Vice
Capogruppo: Mattei Walter, Cassiere: Contri Erio. Consigliere: Saielli Adrian.
37
I Gruppi
della
Il Gruppo di
Roccamalatina
Sezione
Modena
Il Gruppo di
S. Annapelago
DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto dal 1940 al 1954
e dal 1982 al 1985.
DATA DI FONDAZIONE - 1937, sciolto dal 1940 al 1953
e dal 1978 al 1987.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 68; Soci aggregati 34.
FORZA DEL GRUPPO
19 Soci Alpini; 14 Soci aggregati.
ELENCO CAPIGRUPPO - Pasini Melchiorre 1934/1940,
Pasini Melchiorre 1954/1965, Ferrari Giovanni 1966/1968,
Pasini Melchiorre 1969/1971, Ravera Giorgio 1972/1981,
Bevelinotti Pietro 1985/19994, Lamandini Arnaldo 1995/
2006, Casalgrandi Corrado dal 2007.
ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Bernardi Amerigo 1937/
1940, Tognarelli Giovanni 1953/1955, Serg. Bernardi
Amerigo 1956/1968, Picchetti Franco 1969/1972, Carani Fermo 1973/1978, Galli Graziano1987/1992, Giannasi
Giuseppe 1992/2009 dal 2009 Tognarini Massimo.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre operato con grande disponibilità a favore della comunità e con elargizioni alle persone più bisognose. Il
Gruppo è sempre stato inoltre punto di riferimento per le
Istituzioni locali per aver contribuito alla realizzazione di
alcune attività a carattere sociale e religioso.Tra le principali opere realizzate, vanno ricordate: la realizzazione del
monumento ai caduti, il restauro della chiesetta dei “Sassi”, il restauro della sede sociale, ora confortevole e dotata
di moderne attrezzature, in collaborazione con il comune
di Guiglia. Con la costituzione del nucleo di protezione
civile, il Gruppo ha partecipato con l’invio di volontari in
occasione di catastrofi e calamità naturali. Il Gruppo ha
organizzato nel 1994, riscuotendo l’unanime consenso,
l’Adunata Sezionale.
Costante e numerosa la partecipazione degli iscritti alle
più importanti manifestazioni organizzate dalla Sezione
ed all’adunata nazionale
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo si è
sempre impegnato in varie iniziative per il Paese. Tra gli
interventi più significativi, nel 1987, in occasione della ricostituzione del Gruppo, è stato ripulito e completamente ristrutturato il monumento ai Caduti di tutte le guerre,
monumento che era stato inaugurato nel 1953. Nel 1991
venne eretto il monumento all’Alpino in località Poggiolo di S. Annapelago. Nel 2004 il Gruppo ha ricostruito il
monumento della Faggiaccia (deturpato da ignoti vandali)
eretto a ricordo della barbara uccisione da parte nazista
di cinque donne Santannesi. Imponente la partecipazione
dei Gruppi alpini e della popolazione alla nuova inugurazione del monumento avvenuta lo stesso anno. A dimostrazione della vitalità del gruppo, nel marzo 2009, è stata
organizzata, in collaborazione con la Sezione di Modena,
la prima edizione della “sgambata sugli sci da fondo”, che
ha visto la partecipazione di Alpini e soci aggregati di numerosi Gruppi. Sulla base delle proprie capacità numeriche, ma sempre con la generosità che contraddistingue
gli Alpini il Gruppo ha fornito il proprio contributo in tutte le
emergenze locali e nazionali di eventi calamitosi.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Casalgrandi Corrado. Vice Capogruppo: Lamandini Arnaldo. Segretario: Pini
Pier Paolo. Consiglieri: Botri Zelio, Lolli Amilcare, Rivieri Vito, De Luca Giuseppe, Bevelinotti Angelo, Martinelli
Giuseppe, Degli Esposti Orfeo.
38
di
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Tognarini Massimo.
Vice Capogruppo: Menoni Alessio. Segretario: Manfredini Alberto. Consiglieri: Bernardi Giorgio, Bernardi Mario,
Colò G.Franco, Giannasi Giuseppe.
I Gruppi
della
Il Gruppo di
S. Prospero
Sezione
di
Modena
Il Gruppo di
Savignano sul Panaro
DATA DI FONDAZIONE - 1984.
DATA DI FONDAZIONE - 1964.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 47; Soci aggregati 39.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 117; Soci aggregati 13.
ELENCO CAPIGRUPPO - Calzolai Zeno 1984/1990,
Costanzini Andrea 1990/2005, Spezzani Ferdinando
2005/2007, Nascimbene Mauro dal 2007.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, pur di
costituzione relativamente recente, si è subito segnalato
per volontà partecipativa. Infatti il suo gagliardetto è sempre presente a tutte le principali manifestazioni dell’Associazione fieramente portato da alcuni dei suoi iscritti.
Anche in campo sociale il Gruppo di San Prospero ha fornito prove di generosità, contribuendo in modo significativo all’ aiuto delle popolazioni colpite da calamità naturali.
In ambito locale ha sempre dato la propria disponibilità
alle Istituzioni civili e religiose, allo scopo di tenere sempre
vivi i valori alpini.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Nascimbeni Mauro. Vice Capogruppo: Reggiani Andrea. Cassiere e Segretario: Marchesini Roberto, Baraldi Paolo. Consiglieri:
Biancolino Denis, Costanzini Andrea, Neri Isideo, Zanon
Mirco, Spezzani Ferdinando.
ELENCO CAPIGRUPPO - Grandi Cav. Carlo 1964/1971,
Barbieri Mario 1972, Grandi Cav.Carlo 1972/1995, Castagna Cav. Roberto 1995/2007, Montanari Enrico dal 2008.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Nato con grande
volontà realizzatrice, il Gruppo ha iniziato immediatamente a partecipare alle iniziative provinciali e nazionali
dell’ANA. Tra le attività di maggior spicco si ricordano gli
interventi in Friuli nel 1976, la raccolta di fondi, devoluti al
comune di San Marzanotto per l’alluvione del Piemonte,
varie iniziative nel 1997 a favore dei terremotati delle Marche e dell’Umbria. Dal 1964 al 1969 il Gruppo ha organizzato ogni 4 mesi, viaggi per i famigliari delle giovani reclute
che prestavano giuramento all’Aquila. In ambito locale va
menzionata la costruzione del monumento ai caduti posto
davanti alla chiesa di Mulino e l’inaugurazione della sede
del Gruppo nel 1989, in concomitanza con l’adunata sezionale. Attualmente il Gruppo è impegnato nel volontariato con il proprio nucleo di protezione civile nato nel 1998.
L’ultimo intervento da parte di alcuni volontari è avvenuto
nel giugno 2009 nelle zone abruzzesi terremotate. Viene
inoltre gestita la manutenzione del parco adiacente alla
sede del Gruppo, in collaborazione con altre associazioni,
organizza la camminata non competitiva “da la zresa a la
barbera” e realizza la manifestazione “lotta per la spada
dei Contrari” che si tiene nel borgo antico di Savignano in
settembre.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Montanari Enrico. Vice Capogruppo:
Morotti Adriano, Castagna Roberto. Tesoriere:
Ognibene Giancarlo. Segretario: Rosolen Angelo. Consiglieri: Cassanelli Raffaele, Marchi Erino,
Andreoli Athos, Camassi Francesco, Gibertini
Claudio, Minelli Maurizio, Giuliani Guerrino, Albertazzi Roberto.
39
I Gruppi
della
Il Gruppo di
Serramazzoni
Sezione
Modena
Il Gruppo di
Sestola
DATA DI FONDAZIONE - 1927, sciolto dal 1940 al 1946.
DATA DI FONDAZIONE - 1921, sciolto dal 1940 al 1946.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 112; Soci aggregati 18.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 60; Soci aggregati 34.
ELENCO CAPIGRUPPO - Bartolacelli Guido 1927/1934,
Sernesi Giuseppe 1935/1940, Artoni Ottorino 1946/1951,
Bernardi Sotero 1952/1978, Tagliani Tomaso 1979/2005,
Ranuzzini Amedeo dal giugno 2005.
ELENCO CAPIGRUPPO - Ten. Col. Manaresi Angelo
1921/1931, Magnani Vincenzo 1932/1940, Bartoli Luigi
1940/1955, Menetti Gandolfo 1955/1985, Lenzini Giuseppe 1985/1998, Quattrini Battista 1998/2002, Righetti Alberto dal 2002.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre contribuito in forma concreta ed attiva con la Sezione
di Modena, nella organizzazione delle manifestazioni alpine e nella realizzazione di opere di pubblica utilità, ponendo in ogni attività, passione e spirito di abnegazione.Tra
le attività più significative non possono essere dimenticate
l’organizzazione di ben 5 adunate provinciali. La stupenda posizione geografica del paese può essere stato uno
dei motivi che hanno privilegiato per tante volte questa
sede, ma questo nulla toglie alle indiscusse capacità organizzative dei suoi Alpini, che per Serramazzoni hanno
costantemente operato, collaborando con la pubblica amministrazione, in numerose iniziative sociali.
Notevoli le cooperazioni fornite, in personale e materiale
per interventi realizzati, in occasione delle calamità naturali (Friuli, Irpinia, Piemonte e nel 2009 in Abruzzo), a livello nazionale. In questi ultimi anni, pur restando disponibili
in caso di emergenza, gli alpini del Gruppo si impegnano
principalmente a organizzare la festa dei propri soci ed
una festa a favore di tutti i nonni di Serramazzoni.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ranuzzini Amedeo. Vice Capogruppo: Manfredini Giovanni. Cassiere:
Magnani Anacleto. Responsabile Attrezzature: Gubertini Luigi. Consiglieri: Mandrioli Natale, Macchioni Eliseo,
Marchionni Ercole, Roggiani Primo.
40
di
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, dalla
forte tempra e tradizione alpina, (è stato il primo costituito
in provincia) vanta un lungo elenco di attività, sia nel campo associativo, sia nel campo sociale e sportivo. Il gagliardetto del Gruppo di Sestola è sempre tra i primi, in ambito
della Sezione, a presenziare ed a sfilare alle cerimonie
alpine, in montagna ed in pianura, ovunque si tratti di dare
una dimostrazione di attaccamento ai valori fondamentali
dell’Associazione. Importante il contributo che il Gruppo
ha saputo fornire ad ogni chiamata per fronteggiare qualsiasi tipo di avversità naturale. In ambito locale, grazie agli
stretti rapporti creati con le Istituzioni, viene realizzata una
costante collaborazione con il comune, le scuole e l’ufficio turistico. Questo permette di realizzare, con l’unione
delle forze, diverse attività socioculturali ed allegoriche.
Tra le più importanti collaborazioni degli ultimi due anni,
si ricordano i campionati nazionali di sci di fondo, il giro
ciclistico d’Italia e l’Adunata Sezionale in occasione dell’
85° anniversario della fondazione del Gruppo.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Righetti Alberto.
Capogruppo onorario: Quattrini Battista. Vice Capogruppo: Lenzini Giancarlo. Consiglieri: Boselli Mauro (segretario), Zecchini Alberto (cassiere), Bonaccorsi Marino,
BettiniLuigi, Guidarini Silvano, Galli Gianluigi, Flori Pietro
Augusto, Bartoli Nino, Galli Stefano, Protti Stefano, Rossi
Vitaliano.
I Gruppi
della
Il Gruppo di
Spilamberto
Sezione
di
Modena
Il Gruppo di
Verica
DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto dal 1940 al 1947.
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1984.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 61; Soci aggregati 1.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 68; Soci aggregati 16.
ELENCO CAPIGRUPPO - Bergonzini Remo 1934/1940,
Solmi Renzo 1947/1962, Freschi Mario 1963/1988, Scorzoni Giuseppe 1989/2005, Vecchi Giorgio dal 2006.
ELENCO CAPIGRUPPO - Flandri Arturo1931/1940,
Alcide Bertarini 1984/1992, Fulgeri Giuseppe “Pepo”
1992/2006, Gandolfi Giminiano dal 2006.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, nel corso degli anni, ha saputo aumentare la propria presenza
nella comunità di Spilamberto. Partecipa con regolarità
alle manifestazioni che l’Amministrazione Comunale e la
Parrocchia di Spilamberto organizzano in occasione di ricorrenze civili e religiose. Sempre presente alle più importanti manifestazioni alpine, nel 1983 il Gruppo ha organizzato ed ospitato l’Adunata Sezionale ed in tale occasione
è stato inaugurato il monumento dedicato agli alpini, sito
nel parco omonimo. Già da parecchi anni, nella serata del
primo venerdi del mese di ottobre, il Gruppo organizza
una festa denominata “in festa con gli Alpini”, alla quale
partecipa con entusiasmo tutta la cittadinanza e gli alpini
dei paesi limitrofi. Tra i più recenti atti ufficiali va ricordato
il gemellaggio, del 5 ottobre 2008, con il Gruppo Alpini di
Cortemilia (Cuneo).
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Dalla data di costituzione il Gruppo si è sempre reso disponibile per la
realizzazione di opere utili alla comunità di Verica, tutt’ora
esegue lo sfalcio dell’erba nel cimitero locale e del vasto parco pubblico denominato “Fondi”. Ha partecipato ai
principali interventi di protezione civile sotto la direzione
dell’Associazione Nazionale ed in particolare, a più riprese, nel 1995 e nel 1996, è intervenuto, con 10 volontari, in
Alessandria colpita dall’alluvione.
In ambito locale gli interventi che meritano menzione sono:
la costruzione delle fontane in piazza di Verica 1993, “del
Madigo” 1997, “La Doccia” 2001, “Mora” 2003. La ristrutturazione della copertura dell’antico Santuario di Verica.
La costruzione del passaggio pedonale per l’attraversamento del parco dei “Fondi”. La donazione di un impianto
acustico, utile per esercitazioni didattiche, alle scuole elementari di Verica.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Vecchi Giorgio.
Consiglieri: Colombini Giorgio, Righi Franco, Giusti Renato, Aratri Illias, Cantergiani Giordano, Parmeggiani Enrico,
Lambertini Pier Luigi, Rosari Gian Paolo, Malmusi Giovanni, Malagoli Marco.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Gandolfi Geminiano. Vice Capogruppo: Fulgeri Giuseppe, Segretario Balocchi Robin. Cassiere: Marescotti Luca. Resp. Protezione Civile: Fulgeri Giuseppe. Consiglieri: Costi Vittorio, Vivi
Mauro, Marescotti Luca, Marescotti Matteo, Bernardoni
Paolo, Quattrini Walter, Ridolfi Pietro, Balocchi Robin,
Fulgeri Giuseppe.
41
I Gruppi
della
Sezione
Il Gruppo di Vignola
Marano sul Panaro
Modena
Il Gruppo di
Zocca
DATA DI FONDAZIONE - 1924, sciolto dal 1940 al 1953.
DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1951.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 162; Soci aggregati 38.
FORZA DEL GRUPPO
Soci Alpini 75; Soci aggregati 7.
ELENCO CAPIGRUPPO - Cap. Rinaldi Bettino 1924/
1953, Col. Ballestri Franco 1953/1984, Castagnoli Carlo
1984/2002, Bazzani Guido dal 2002.
ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Soranzo Umberto 1931/
1954, Arrighi Domenico 1954/1958, Serg. Battistini Primo 1958/2002, Giusti Walter 2002/2006, Ropa Rino dal
2006.
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, a ragione, costituisce punto di riferimento nell’ambito della Sezione per il suo impegno, per la sua disponibilità e per la sua
capacità realizzatrice. Sempre in prima fila, con la forza
datagli dal numero dei suoi iscritti, ha organizzato due adunate provinciali, ha contribuito generosamente, con personale e con fondi a tutti gli interventi patrocinati dall’Associazione a livello nazionale e sezionale.L’ultimo intervento
nel 2009 a favore dei paesi terremotati dell’Abruzzo. Del
Gruppo di Vignola faceva parte il Col. Gaetano Tavoni,
medaglia d’oro al valor militare e Comandante del 9° Reggimento Alpini. Tra i numerosi e costanti contributi offerti
in ambito locale è doveroso ricordare che il Gruppo, con la
collaborazione degli Alpini di Marano, ha il merito di aver
salvato dalla rovina, riportandolo alla bellezza originale,
il Santuario del “Nino”, in località Ospitaletto. Il Gruppo
ha costruito anche “La Casa dell’Alpino”, la nuova bella
ed ospitale sede, certo la più bella tra quelle dei Gruppi
della Sezione, inaugurata nel 2001, che ha richiesto un
ingente sforzo economico, ma che soprattutto ha messo
in evidenza la tenacia di chi crede nell’amicizia e lavora
per favorirla.
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bazzani Guido,
Vice Capogruppo: Callisti Silvano, Baraldi Giorgio. Consiglieri: Castagnoli Carlo, Fantozzi Giuseppe, Ferrari Paolo, Galli Ermanno, Grandi Franco, Lazzaroni Leonardo,
Luccarini Paolo, Magni Italo, Miani Enzo, Neri Marco, Roli
Giulio, Salusti Augusto, Sola Graziano, Toni Savino, Leonelli Primo.
42
di
OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Già dalla sua fondazione il Gruppo ha contribuito all’organizzazione delle
adunate Sezionali. Oltre all’impegno prettamente associativo che lo vede sempre in prima fila tra coloro che partecipano alle più importanti adunate Nazionali e Sezionali,
il Gruppo si è reso disponibile con generosità in attività
legate a varie iniziative. Tra queste meritano menzione
la ristrutturazione di una chiesetta alpina sul Monte della
Riva, l’offerta di un altare alla chiesa parrocchiale di Zocca, l’offerta di una barella a cucchiaio all’associazione volontari ambulanza del paese. Gli Alpini del Gruppo hanno
preso parte con grande umanità e sollecitudine alle attività
resesi necessarie a seguito dei disastri naturali che hanno
colpito la penisola. Lodevole l’impegno del Gruppo nella
raccolta di fondi da inviare in Valtellina dopo l’alluvione,
l’adesione alla sottoscrizione per l’Armenia ed il contributo
all’iniziativa “Operazione Sorriso” a favore della costruzione dell’asilo a Rossoch, in Russia. Nell’ambito delle attività del Gruppo a favore della propria collettività si ricordano l’organizzazione annuale del raduno alpino presso
il “Monte della Riva”, o nell’abitato di Zocca, della festa
dell’Epifania per gli anziani ospiti del centro Polifunzionale, così come l’allestimento dell’albero di Natale in piazza.
Sito dedicato all’indirizzo: www.alpinizocca.com
ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ropa Rino. Vice
Capogruppo: Calizzani Pier Paolo. Cassiere: Bignami
Leo. Segretario: Bignami Daniele. Consiglieri: Capponi
Luigi, Bertarini Abramo, Tonioni Michele, Creda Gabriele,
Casagrandi Paolo, Rifranti Silla, Sapori Walter, Solastri
Dino, Grotti Osvaldo, Ricci Franco, Battistini Primo.
Il Cappellano Alpino Don Gnocchi
quest’anno sarà nominato Beato
Tra le tante figure di alpini che hanno reso importante il corpo degli
alpini, alcune sono veramente indimenticabili.Uno che fu’ un eroe, non
solo per il suo coraggio sul campo
di battaglia in aiuto degli altri, ma
poi per tutta la vita, ispirandosi sempre al ricordo dei suoi alpini caduti,
è il cappellano alpino don Gnocchi,
nato a San Colombano al Lambro,
vicino Lodi, il 25 ottobre 1902.
Nel 1940 l’Italia entra in guerra e
molti giovani studenti vengono chiamati al fronte. Don Carlo, coerente
alla tensione educativa che lo vuole
sempre presente con i suoi giovani
anche nel pericolo, si arruola come
cappellano volontario nel battaglione “Val Tagliamento” degli alpini: la
sua destinazione è il fronte greco
albanese.
Terminata la campagna
nei Balcani, dopo un breve intervallo a Milano, nel
1942 Don Carlo Gnocchi
riparte per il fronte. Questa volta la meta è la Russia, con gli alpini della Tridentina.
Nel gennaio del 1943 inizia la drammatica ritirata
del contingente italiano:
Don Gnocchi, caduto stremato ai margini della pista
dove passava la fiumana dei soldati, viene miracolosamente soccorso, raccolto da una slitta e salvato.
È proprio in questa tragica esperienza che, assistendo gli alpini
feriti e morenti e raccogliendone le
ultime volontà, matura in lui l’idea
di realizzare una grande opera di
carità che troverà compimento,
dopo la guerra, nella “Fondazione
Pro Juventute”. Che è nota con un
nome più semplice, i mutilatini di
Don Gnocchi.
Vittima di una malattia incurabile
Don Gnocchi non riuscirà a vedere
completata l’opera nella quale aveva investito le maggiori energie: il
28 febbraio 1956, la morte lo rag-
giunge prematuramente presso la
Columbus, clinica di Milano dove è
da tempo ricoverato per una grave
forma di tumore.
I funerali, celebrati il giorno 1 marzo
dall’arcivescovo Montini (poi Papa
Paolo VI), furono grandiosi per partecipazione e commozione. La sensazione generale era che la scomparsa di Don Carlo Gnocchi avesse
privato la comunità di un vero santo.
Durante il rito venne portato al microfono un bambino. Un’ovazione
seguì le parole del fanciullo: “Prima
ti dicevo: ciao don Carlo. Adesso
ti dico: ciao, San Carlo”. A sorreggere la bara c’erano quattro alpini;
altri portavano sulle spalle i piccoli
mutilatini in lacrime. Tra amici, conoscenti e semplici cittadini erano
in centomila a gremire il Duomo di
Milano e la sua piazza.
L’intera città listata a lutto.
Dall’81 la Fondazione ha
compreso nella propria
azione, con apposita modifica statutaria, l’assistenza alle persone anziane,
in prevalenza non autosufficienti (diventando formalmente nel ‘98 “Fondazione Don Carlo Gnocchi
Onlus”), e dal 2000 anche
ai malati oncologici in fase
terminale.
Oggi la Fondazione Don Carlo
Gnocchi ha alle proprie dipendenze
oltre 3700 operatori (oltre ad un migliaio di collaboratori professionali),
eroga le proprie attività in regime di
convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale ed opera in 28 Centri
ubicati in 9 Regioni italiane.
Il solenne rito di beatificazione come annunciato dall’arcivescovo
di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi - sarà celebrata a Milano domenica 25 ottobre 2009, anniversario della nascita di don Carlo.
Nelle foto, dall’alto:
Il libro su Don Gnocchi
Don Gnocchi in Albania
Don Gnocchi con una bambina
43
I nostri valori morali
La Patria, il dovere, le tradizioni, la serietá, lo spirito di servizio, la fedeltá alla parola data, l’amicizia, sono quei valori che, astratti come concetti,
si realizzano in concreti comportamenti umani.
Sono valori insiti nell’animo umano ma che vanno coltivati. Non sono un patrimonio esclusivo
degli Alpini o di chi a fatto la naia, ma certo essi
hanno avuto la possibilitá di viverli e di metterli in
pratica. Sono valori tanto cari alla nostra gente
e che è facile farli condividere da tutti e la prova
più evidente sono gli amici degli alpini, molti dei
quali, dopo aver conosciuto il nostro ambiente
diventano essi stessi elementi attivi e trainanti.
Ci unisce la penna che portiamo sul cappello e
la comune esperienza del servizio militare prestate nelle truppe alpine, dove si impararono la
disciplina, l’osservanza delle regole, l’ordine, la
franchezza; anche se con un tirocinio
non privo di difficoltá, come puó essere l’ambiente in montagna, ma dove,
come logica conseguenza, maturano
lo spirito di corpo, l’amicizia, la solidarietá.
Fatti e valori, trasparenza e dialogo,
fiducia e solidarietà questi sono i segnali che dobbiamo far conoscere perché sono i segnali che realmente crea
la nostra associazione e contemporaneamente sono i segnali che vogliono
ricevere i cittadini italiani, preoccupati
da altri segnali che accrescono l’incertezza per
il futuro.
Gli anni passano cambiano le mode e le morali,
ma lo spirito alpino resta. Lo dimostrano le nostre
adunate, i molteplici raduni, il nostro ritrovarci in
clima di fraternitá, amicizia e solidale simpatia.
Vitaliano Peduzzi grande scrittore alpino, in un numero dell’alpino di molti anni fà scrisse :
Le attività fondate su quello slancio
di amore umano che si chiama solidarietà
(parola bella in tutte le lingue),
danno gioia.
(Viviamo la meravigliosa vicenda della solidarietà: esaltiamola.
Ognuno di noi dà, quello che può, come meglio può, senza voltarsi indietro e senza aspettare il ringraziamento.)
PAROLE TROPPO BELLE
PER ESSERE COMMENTATE.
44
Preghiera
dell’Alpino
Sulle nude rocce, sui perenni ghiacciai,
su ogni balza delle Alpi ove la Provvidenza
ci ha posto a baluardo fedele delle nostre contrade,
noi, purificati dal dovere pericolosamente compiuto,
eleviamo l’animo a Te, o Signore,
che proteggi le nostre mamme,
le nostre spose, i nostri figli e fratelli lontani
e ci aiuti a essere degni della gloria dei nostri avi.
Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi,
salva noi, armati come siamo di fede e di amore.
Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della tormenta,
dall’impeto della valanga.
Fa’ che il nostro piede posi sicuro sulle creste vertiginose,
sulle diritte pareti, oltre i crepacci insidiosi;
rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci
la nostra Patria, la nostra bandiera,
la nostra millenaria civiltà cristiana.
E tu, Madre di Dio, candida più della neve,
Tu che hai conosciuto e raccolto ogni sofferenza
ed ogni sacrificio di tutti gli Alpini caduti,
Tu che conosci e raccogli ogni anelito ed ogni speranza
di tutti gli Alpini vivi ed in armi,
benedici e proteggi i nostri Battaglionie i nostri Gruppi.
Così sia.
La Bandiera
SONO
la terra, i monti, i mari, il cielo
e tutte le bellezze
della natura che ti circondano,
l’aria che respiri
il sangue di chi è caduto
nell’adempimento di un dovere
o nel raggiungimento di un ideale,
per permetterti
di vivere libero,
la zolla che ricopre i tuoi Morti,
la Fede, l’amore,
il vibrante entusiasmo dei tuoi avi,
la fatica, l’affanno, la gioia di chi studia
e di chi produce con la mente e con il braccio,
il dolore, il sudore
e la struggente nostalgia degli emigranti
la tua famiglia, la tua casa
ed i tuoi affetti più cari,
la speranza, la vita dei tuoi figli
SONO LA BANDIERA, l’ITALIA,
LA TUA PATRIA
Ricordati di me, onorami,
rispettami e difendimi
Ricordati che al di sopra di ogni ideologia
mi avrai sempre
unico simbolo di concordia
e di fratellanza, tra gli Italiani
Ricordati che finchè apparirò libera
nelle tue strade
tu sarai libero
Fammi sventolare alle tue finestre,
mostra a tutti che
tu sei ITALIANO.
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Il nostro cappello
“Sapete cos’è un cappello alpino?”
E’ il sudore che l’ha bagnato
e le lacrime che gli occhi piangevano
e tu dicevi: “Nebbia schifa”.
Polvere di strade, sole di estati, di pioggia
e fango di terre balorde,
gli hanno dato il colore.
Neve e vento freddo di notti infinite,
pesi di zaini e sacchi, colpi di armi
e impronte di sassi
gli hanno dato la forma.
Un cappello così hanno messo
sulle croci dei morti,
sepolti nella terra scura,
lo hanno baciato i moribondi
come baciavano la mamma.
L’han tenuto come un bandiera.
Lo hanno portato sempre.
Insegna nel combattimento
e guanciale per le notti.
Vangelo peri giuramenti
e coppa per la sete.
Amore per il cuore e canzone di dolore.
Per un Alpino il suo
CAPPELLO E’ TUTTO.
Gli Alpini...
cosa fanno
Tutti conoscono l’Alpino come:
MAESTRO NEL BERE
MAESTRO NEL MANGIARE
MAESTRO NEL CANTARE
MAESTRO NEL DIVERTIRSI
MAESTRO NEL RIUNIRISI IN GIGANTESCHE ADUNATE
Qualcuno dirà: “è tutto e solo questo l’Alpino??”
NO rispondiamo:
egli e il Maestro in tutto quanto detto sopra:
MA DOPO
SEMPRE DOPO
e cioè:
- DOPO AVER LAVORATO
- DOPO AVER DATO QUALCOSA A CHI HA BISOGNO
DEL SUO AIUTO
- DOPO AVER DONATO IL SANGUE
- DOPO AVER SOFFERTO E SUDATO SUI LUOGHI
DEI TERREMOTI, DELLE ALLUVIONI, DI ALTRI
DISASTRI
- DOPO AVER CONCORSO A DOMARE INCENDI
- DOPO AVER DECISO CHE, ALLA SUA MORTE, I SUOI
ORGANI VIVANO IN ALTRI ESSERI
- DOPO AVER PORTATO L’EFFIGE DEI SUOI PATRONI
O IL SIMBOLO DELLA SUA FEDE SU INSIDIOSE
CIME
- DOPO AVER SOCCORSO IN MONTAGNA
SFORTUNATE ED IMPRUDENTI PERSONE
ALLORA SI’
ALLORA SI’
che l’Alpino sa anche scatenarsi e non c’è nessuno che lo
superi nel giocare, nel cantare, nel bere...
DOPO PERO’, DOPO
Dr. Lorenzo Daniele – Sezione A.N.A. – Vittorio Veneto
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Un doveroso, sentito ringraziamento
A tutti coloro che hanno contribuito, in vario modo, alla realizzazione del Raduno del 2° Ragguppamento
per l’anno 2009, grazie di cuore.
Per questa scelta ed opportunità concessaci, grazie ai Presidenti del 2° Raggruppamento.
Per l’appoggio, non solo morale del Comando delle Truppe Alpine e della Regione Emilia Romagna, grazie ai loro responsabili.
Per la concreta ed a volte entusiastica collaborazione, grazie agli amministratori dei quattro comuni del comprensorio modenese della ceramica.
Per il lavoro svolto, ai componenti la commissione operativa, ai Capi
Gruppo, agli Alpini direttamente coinvolti ed agli Alpini della protezione
civile grazie.
Ho ben presente e tengo in grande considerazione l’aiuto morale e
materiale ricevuto, solo il timore di dimenticare qualcuno mi impedisce di
citare nomi di singole persone o attività.
Concedetemi il privilegio di dirigermi direttamente a tutti coloro che,
nell’ambito della Sezione di Modena, sono stati contagiati dall’ “alpinità”,
quella strana malattia che porta gli Alpini e gli amici degli Alpini ad incontrarsi con una certa frequenza per condividere ricordi, pensieri e progetti
futuri.
Il Generale Santo Chichi
Forse è vero, come qualcuno sostiene, che a volte abbiamo pensato di far parte e di vivere in una nostra
“isola verde”, anzi con una certa megalomania, ci siamo costruiti anche un nostro Paradiso, quello del Generale Cantore, (peraltro non ricordo che qualche Cappellano abbia mai negato l’esistenza di questo nostro
Paradiso) forse ora è giunto il momento di aprirci di più, di gettare dei ponti per collegare maggiormente l’isola
verde con il resto dei cittadini o, se volete, di incoraggiare il loro percorso verso di noi.
Amici Alpini, se riterrete che anche questo opuscolo possa servire per farci conoscere meglio, allora non
tenetelo solo per voi fatelo leggere a conoscenti ed amici.
Certamente nelle pagine che riportano la storia dei nostri Gruppi potranno essere riscontrate dimenticanze
ed incompletezze, era inevitabile, anche in considerazione dello spazio disponibile. Ho ritenuto comunque di
correre questo rischio pur di avere finalmente una raccolta di dati, omogenea ed aggiornata. Mi considererei
già soddisfatto se, nell’ambito dei rispettivi Comuni, i nostri concittadini, leggendo i nomi dei vari Presidenti
della Sezione e dei Capi Gruppo e rammentando quanto hanno realizzato nel tempo gli Alpini provassero un
sentimento di riconoscenza.
Lo scopo più ampio del Raduno ed in minima parte di questa pubblicazione è quello di ricordare spiritualmente tutti gli Alpini della Sezione, anche coloro che non figurano nei vari elenchi, tutti coloro cioè che, nel
tempo, hanno aderito all’Associazione condividendone i principi.
Un altro sentito ringraziamento vada alle famiglie degli Alpini ed in modo particolare alle donne degli
Alpini, madri, sorelle, mogli, figlie, che condividono questa nostra passione che ci aiutano nelle nostre attività
e che spesso perdonano le nostre assenze.
A tutti grazie di vero cuore.
Il Coordinatore Responsabile
Santo Chichi
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