Giornalino Adunata 2° Raggruppamento A.N.A.
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Giornalino Adunata 2° Raggruppamento A.N.A.
Supplemento al n. 32 anno XIII de L’Alpino Modenese • quadrimestrale della sezione ANA di Modena TARIFFA R.O.C.: “Poste Ialiane S.p.A.” - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, Comma 1, DCB Modena ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI SEZIONE DI MODENA 10 -17-18 Ottobre 2009 Fiorano Modenese - Formigine - Maranello - Sassuolo Foto Lu igi Otta Foto G iacomo Martine z ni SOMMARIO Presentazione pag. 3 Il saluto del Presidente A.N.A. Sezione di Modena pag. 4 Il saluto del Presidente Nazionale A.N.A. pag. 5 Il saluto dei Sindaci del Distretto pag. 6 Il Distretto leader mondiale della ceramica, ma anche natura, emozioni, relax pag. 7 Le truppe alpine pag. 8 Un po’ di storia e un po’ di statuto pag.12 Il Labaro pag.12 La Protezione Civile pag.13 L’Adunata Nazionale pag.15 La cultura alpina: giornali e internet pag.16 La Sezione di Modena pag.17 I Gruppi ospitanti pag.19 I Gruppi della Sezione di Modena pag.24 Il Cappellano Alpino Don Gnocchi quest’anno sarà nominato Beato pag.43 I nostri valori morali pag.44 Preghiera dell’Alpino pag.45 La Bandiera pag.45 Il nostro cappello pag.46 Gli Alpini... cosa fanno pag.46 Un doveroso, sentito ringraziamento pag.47 Periodico quadrimestrale di proprietà della sezione ANA di Modena Presidente Guido Manzini Direttore responsabile Eliseo Baroni Grafica, impaginazione e stampa Tipografia Azzi - Pavullo (MO) 2 Raduno del 2° Raggruppamento La Sezione di Modena ha l’onore di ospitare, per la prima volta in Emilia Romagna, il Raduno del 2° Raggruppamento. Per celebrare un avvenimento tanto importante si è pensato di dar vita a questo opuscolo, con la pretesa di conservare il ricordo di questo raduno e condividere con i nostri lettori, un po’ di storia, di ricordi, di informazioni, di immagini. Soprattutto, queste pagine sono state scritte, per non dimenticare quanto dobbiamo a coloro che hanno lavorato nei nostri Gruppi e per fortificare i valori nei quali crediamo. Dedicato a tutti gli Alpini, di ieri e di oggi della Sezione di Modena, ai loro famigliari ed ai loro numerosi amici a cura di Santo Chichi A.N.A. Sezione di Modena 3 Il saluto del Presidente A.N.A. Sezione di Modena A.N.A. Sezione di Modena Carissimi Alpini Lombardi ed Emiliano-Romagnoli, i vostri fratelli modenesi vi aspettano con grande entusiasmo all’adunata del 2° Raggruppamento, non a caso scelta e fortemente voluta nel territorio intercomunale del comprensorio della ceramica. A voi tutti sono particolarmente onorato di esprimere il più cordiale saluto mio personale e quello del Consiglio Direttivo Sezionale e del Comitato Organizzativo, a cui, permettetemi, vada un particolare ringraziamento per il grande impegno profuso. Modena ha visto protagonisti gli alpini in occasione della 51a Adunata Nazionale svoltasi il 13-14 maggio 1978, e ci rivede di nuovo protagonisti, dopo 31 anni, a festeggiare il 90° compleanno della nostra grande Associazione. Noi giovani di allora abbiamo assorbito il naturale cambio generazionale da “bocia” a “veci” senza quasi rendercene conto, e se ci volgiamo indietro non scorgiamo più la fiumana verde dei “giovani” con cappello alpino che noi “bocia” di allora costituivamo, ma scorgiamo ugualmente un fronte compatto di divise giallo-bleu, e non importa molto se hanno il capello alpino o no: sicuramente hanno gli stessi sentimenti che hanno animato noi trenta-quaranta anni fa, quegli stessi ideali tramandateci dai nostri padri fondatori. E’ con questi sentimenti che la terra “modenese”, pur perseguendo, nella sua più moderna tradizione le più avanzate tecnologie, vuole accogliere oggi gli alpini nello spirito di quei valori di un tempo che ancora oggi, a maggior ragione, sono attualissimi, e che ci tramandiamo di generazione in generazione, custodendoli gelosamente, testimoni verso le nuove generazioni. Un arrivederci a presto, Viva l’Italia, Viva gli Alpini 4 Guido Manzini Il saluto del Presidente Nazionale A.N.A. Alpini carissimi, sono particolarmente felice di esprimere il più cordiale saluto mio personale e quello del Consiglio Direttivo Nazionale a voi tutti riuniti a Fiorano per l’annuale Raduno del vostro Raggruppamento. A prima vista potrebbe sembrare strano un raduno di alpini nella terra della Ferrari. Si incontreranno, infatti, due realtà che sembrano lontane mille miglia: da un lato la tecnologia più avanzata e la ricerca della massima velocità possibile e dall’altro uomini dal passo lento e cadenzato, più avvezzi ai muli che al... cavallino rampante. Eppure queste due realtà hanno qualcosa in comune: rappresentano le migliori tradizioni dell’Italia e sono entrambe, nei rispettivi ambiti, punte di assoluta eccellenza. Certo noi non correremo in circuito ma sfileremo mostrando la compostezza e la compattezza tipiche degli alpini e lo faremo anche per ricordare questi 90 anni di vita della nostra bella famiglia alpina. 90 anni di cammino sulla strada che ci hanno indicato i nostri Padri; 90 anni di amore incondizionato per l’Italia; 90 anni di difesa della memoria; 90 di amicizia vera perchè fondata sulla condivisione di valori semplici ed eterni; 90 anni, insomma, spesi bene e portati meglio. Viva l’Italia, Viva gli Alpini. Corrado Perona 5 MaranelloFioranoFormi Il saluto dei Sindaci del Distretto Salutiamo con calore e diamo il benvenuto nel distretto leader mondiale della ceramica e nei comuni di Fiorano Modenese, Formigine, Maranello e Sassuolo a tutti gli Alpini, ai loro famigliari, ai dirigenti dell’Associazione Nazionale Alpini e di tutte le Sezioni della Lombardia e dell’Emilia-Romagna, alle autorità civili, militari e religiose che con la loro partecipazione rendono il Raduno del 2° Raggruppamento A.N.A. un evento memorabile e, ci auguriamo, una grande festa capace di coinvolgere tutta la popolazione, a cominciare dalle scuole e dai giovani, per promuovere i valori che contraddistinguono l’attività degli Alpini: l’impegno nel volontariato a favore dei più deboli e nella protezione civile, in Italia e all’estero; l’impegno a favore della montagna e del rispetto dell’ambiente naturale; l’impegno per promuovere nella comunità i valori della solidarietà, della fratellanza e dell’amicizia. 6 Claudio Pistoni Sindaco di Fiorano Modenese Franco Richeldi Sindaco di Formigine Quest’anno ricorre il 90° anniversario della fondazione dell’Associazione Luca Caselli Nazionale Alpini ed è con la consa- Lucia Bursi Sindaco di Maranello Sindaco di Sassuolo pevolezza della importante ricorrenza levamento suinicolo. Sono le stesse doti che fanno che abbiamo offerto la nostra collaborazione alla sezione A.N.A. di Modena e ai gruppi degli Alpini un corpo speciale, capace di scrivere di Sassuolo, Braida, Maranello, Formigine e Fiorano pagine di umanità e solidarietà nei tempi di pace; di nel loro sforzo organizzativo per accogliere nel mi- abnegazione e di sacrificio estremo nei durissimi anni gliore dei modi le migliaia di persone che, spesso per della guerra, che vogliamo per sempre relegati al pasla prima volta, scopriranno che il nostro territorio ha sato. molti piccoli tesori da rivelare e, soprattutto, un forte I nostri comuni si sentono parte della famiglia alpispirito di accoglienza. na e le chiedono di continuare l’impegno per testimoI nostri comuni sono terre di reclutamento alpi- niare i valori della pace e dell’amicizia; le chiedono no perché la concretezza, la tenacia, la forza di vo- di continuare a essere presente con serietà, professiolontà, la capacità di fare squadra, l’attaccamento al nalità, passione e cuore quando l’Italia li chiama. Gli proprio dovere, l’intraprendenza sono le doti che Alpini rappresentano una risorsa fondamentale e una hanno saputo conquistare al distretto posizioni di ec- certezza per la nostra nazione; per questo ci auguriacellenza internazionale, grazie a marchi noti in tutto mo che la loro presenza nel nostro distretto risulti per il mondo, dalla Ferrari alla ceramica, dalla meccanica loro una giornata da ricordare a lungo, con gioia; sarà all’enogastronomia, dall’agricoltura all’al- questo il nostro ringraziamento e l’arrivederci. igineSassuolo Il Distretto leader mondiale della ceramica, ma anche natura, emozioni, relax Il territorio dei comuni di Sassuolo, Formigine, Fiorano e Maranello, riuniti nell’Associazione dei Comuni Modenesi del Distretto Ceramico, si estende a sud della città di Modena, nella fascia pedemontana dove la fertile pianura padana si increspa nei primi colli appenninici, che alternano le dilavate creste dei calanchi a poggi con ville e parchi alberati, cipressi, siepi di rosa canina, terreni agricoli e vigneti. I quattro comuni costituiscono un unico complesso urbanistico di 100.000 abitanti, industrialmente sviluppato, guidato da imprese di grandi dimensioni, affiancato da piccole e medie aziende, con un articolato indotto artigianale e commerciale. L’agricoltura raggiunge livelli di eccellenza nella produzione vinicola, dell’aceto balsamico e dei distillati, nell’allevamento suinicolo e degli insaccati, nella produzione di parmigiano-reggiano. Nel distretto viene prodotta l’80% della ceramica italiana da pavimento e rivestimento; è leader mondiale delle macchine per la ceramica e laterizi; ha le principali aziende produttrici di corredi e i pezzi speciali, in grado di garantire l’estetica e il design del Made in Italy, apprezzati in tutto il mondo. Gli altri poli di eccellenza nel distretto sono: l’industria automobilistica con la Ferrari spa e il suo indotto; l’agricoltura e l’allevamento che con le industrie di trasformazione della carne e dell’uva; il commercio. ITER, sistema turistico territoriale, ha scelto quattro itinerari di eccellenza per scoprire il distretto: l’ingegno, il territorio, le emozioni, il relax. L’INGEGNO e la passione del lavoro sono raccontate nel Museo della Ceramica presso il Castello di Spezzano a Fiorano, per ripercorrere la storia ceramica dal neolitico a oggi: un’evoluzione che ha portato il distretto a diventare il polo ceramico di riferimento nel mondo. La Galleria Ferrari a Maranello espone i più importanti esemplari delle storiche rosse, mentre sulla celebre pista di Fiorano è possibile ammirare in azione le protagoniste della Formula Uno. IL TERRITORIO ha una natura che offre risorse inaspettate all’insegna della conservazione e valorizzazione ambientale. Tra i tipici calanchi e i dolci paesaggi pedecollinari è un piacere scoprire patrimoni naturalistici come la riserva naturale delle Salse di Nirano, con il fenomeno geologico delle salse eruttive, l’Oasi di Colombarone, un ambiente incontaminato ricco di flora e fauna spontanea e le Terme della Salvarola, già conosciute in epoca romana per le proprietà benefiche delle loro acque. Il distretto è anche EMOZIONE: le eccellenze artistiche che popolano il territorio parlano di un passato fiorente, capace di regalare emozioni ancora autentiche. Il Palazzo Ducale di Sassuolo, vera “Delizia” per i Duchi d’Este, il Castello Medievale di Formigine, il Castello di Spezzano, il Santuario di Fiorano Modenese, la Pieve romanica di Colombaro, le Ville Storiche, il parco di Villa Rangoni Machiavelli, con le sue importanti sculture contemporanee, e i Centri Storici comunali costituiscono tappe fondamentali che testimoniano la predilezione dei Signori di Modena verso questi luoghi, eletti sede di residenza estiva. Oggi la vita nel territorio offre momenti di divertimento e arricchimento culturale con iniziative di carattere artistico, enogastronomico, sportivo e ricreativo in ogni momento dell’anno. Lavoro, impegno... e RELAX: soggiornare in questi luoghi significa anche gustare i sapori di una delle regioni più rinomate in termini enogastronomici: l’Emilia. Tortellini, parmigiano reggiano, salumi, aceto balsamico e lambrusco non mancano mai sulle tavole di ogni famiglia, trattoria o ristorante in cui viene servito come antipasto il tipico gnocco fritto. Da assaggiare anche le tigelle, originariamente cotte accanto al fuoco del camino, servite con affettati e formaggi. Relax vuol dire anche ospitalità, quella di un popolo abituato ad accogliere, restituendo al visitatore un’atmosfera familiare e autentica. 7 Le truppe alpine A volte basta poco per evocare un mondo. Se diciamo ALPINI, tutti corrono con il pensiero a figure ben precise, uniche inconfondibili. Figure caratterizzate da precisi particolari, quali: il loro cappello grigioverde, la penna nera, lo spirito di corpo, i canti, la cordialità. Merito riconosciuto degli alpini è l’aver saputo mantenere uno straordinario spirito di corpo, un’ammirevole concordia, una rara capacità di stabilire rapporti umani tra la gente. Per tutti e per tutto hanno avuto una generosità incondizionata. Le radici 8 L’atto ufficiale della nascita degli alpini porta la data del 15 ottobre 1872, ma i loro più lontani parenti risalgono a 18 secoli prima, cioè ai tempi di Augusto. Fu infatti il grande imperatore romano a costituire tre legioni alpine, dando loro il nome di JULIA. Completato il processo di unità nazionale, il Regno d’Italia si trovava ad affrontare il problema della difesa dei propri confini terrestri, che coincidevano quasi interamente con l’arco alpino. Il Cap. Giuseppe Perrucchetti, considerato il “padre degli Alpini”, propose di affidare la difesa dei valichi di montagna a soldati reclutati sul luogo, che avrebbero permesso un’efficace difesa grazie alla conoscenza perfetta della zona d’impiego. La proposta fu accolta e così nel 1872 furono create le prime 15 Compagnie Alpine, ciascuna composta da uomini provenienti dalla stessa vallata. Il reclutamento locale, oltre a fornire uomini già abituati alla dura vita in montagna, era un forte elemento di coesione, che determinò fin da allora l’elevato spirito di corpo delle Truppe Alpine. Le compagnie furono inserite in alcuni Distretti di città prealpine: Cuneo, Torino, Novara, Como, Brescia, Treviso e Udine. Il Comandante della compagnia era la massima autorità, guida e giudice.La convivenza degli Ufficiali con la truppa sotto le tende, le fatiche ed anche i pericoli affrontati insieme, favoriscono la reciproca conoscenza e la severità intransigente nel pretendere l’adempimento del dovere era resa accettabile per la devozione e la fiducia che il superiore sa accattivarsi con il personale prestigio e la cura del benessere. Gli Alpini, nati per le Alpi, scelsero come simbolo il cappello con la penna nera. Le dimensioni del Corpo degli Alpini crebbero ben presto, tanto che nel 1882 furono costituiti i primi 6 Reggimenti (su 3/4 Battaglioni), che divennero 7 nel 1887 e 8 nel 1910. Nati per la difesa delle Alpi, gli Alpini ebbero il loro battesimo di fuoco in Africa, durante la Campagna d’Eritrea del 1887-88. Negli anni seguenti gli Alpini furono ancora impiegati in terra d’Africa in occasione della II Campagna d’Eritrea del 1896-97 e della Guerra di Libia del 1911, dando prova di valore e di non comune capacità di adattamento. Durante la Grande Guerra del 1915-18 le Truppe Alpine furono i protagoniste di un conflitto che si combattè quasi interamente sulle Alpi, e su tutti i fronti, dai ghiacciai dell’Adamello alle crode dolomitiche, dal Carso al Monte Grappa, dagli Altipiani al Piave, dimostrarono il loro valore, come testimoniano gli oltre 35.000 caduti e 85.000 feriti. La 2a Guerra Mondiale vide gli Alpini impegnati inizialmente sul Fronte Alpino Occidentale, quindi le Divisioni “Cuneense”, “Tridentina” e “Pusteria” furono spostate sul Fronte Greco-Albanese dove era già presente la “Julia”. Nel 1942 fu inviato sul Fronte Russo un Corpo d’Armata Alpino, composto dalle Divisione “Cuneense”, “Tridentina” e “Julia”. Dopo aver partecipato alla difesa del Don, il Corpo d’Armata Alpino, circondato dall’Armata Rossa, fu costretto a ripiegare, con una lunghissima marcia, tra le gelide pianure russe ed aprirsi la strada con epici combattimenti. La ritirata di Russia fu l’odissea degli alpini, erano partiti in 57mila ne ritornarono meno di un terzo. Ogni metro di quella marcia, lunga più di settecento Km, costantemente a più di trenta gradi sotto zero, fu costellata di eroismi, di atti di incredibile altruismo e generosità, ma fu anche costellata di morti e di amici lasciati indietro perchè l’impossibilità e la tragicità della situazione non dava alternativa. Ritornati in Patria gli alpini decisero che non avrebbero mai più lasciato indietro nessuno e si caratterizzarono rapidamente come l’associazione d’arma più incisiva in assoluto nel sociale, creando in ogni comune soprattutto delle regioni del nord Italia i gruppi alpini che costituiscono spesso punto di riferimento per le istituzioni e per i cittadini.Gli alpini in armi e gli alpini in congedo lo hanno poi dimostrato con i fatti in occasione delle calamità naturali. Nel dopo guerra l’adesione dell’Italia alla NATO diede il via alla ricostituzione dell’Esercito. Le Truppe Alpine furono portate a cinque Brigate: TAURINENSE, OROBICA, TRIDENTINA, CADORE E JULIA. Con la ristrutturazione si sciolse L’OROBICA, poi la CADORE, poi la TRIDENTINA, fino a giungere all’attuale ordinamento. Struttura attuale Le Truppe Alpine sono una specialità pluriarma, in quanto riuniscono reparti appartenenti alle varie Armi e Corpi dell’Esercito: Fanteria, Artiglieria, Genio, Trasmissioni, Trasporti e Materiali, Corpi Logistici. Quasi tutti i reparti alpini fanno oggi capo al Comando Truppe Alpine (COMALP), un comando a livello Corpo d’Armata (erede del 4° C.A. Alpino) con sede a Bolzano. Da COMALP dipendono: • le due Brigate Alpine: entrambe le Brigate sono impiegate in missione all’estero. • il Centro Addestramento Alpino di Aosta: ere- de della Scuola Militare Alpina è l’istituto preposto all’addestramento in campo sci-alpinistico dei quadri delle Truppe Alpine, nonchè del personale di altre Armi e Forze Armate, italiane o straniere. Svolge inoltre attività agonistica di alto livello con il proprio reparto di atleti. • i Supporti, notevolmente ridimensionati rispetto al passato, sono oggi costituiti dal Reparto Comando a Bolzano, che assicura il supporto logistico al COMALP; dal 6° Reggimento Alpini, di stanza in Val Pusteria con 9 il compito di controllare e gestire le aree addestrative della zona; dal 4° Reggimento Alpini Paracadutisti, unità d’elitè delle Truppe Alpine utilizzata per operazioni speciali. Pur non dipendendo direttamente dal Comando di Bolzano, sono dislocati in regione ancora 3 reggimenti con cappello alpino e specificatamente: • il 24° reggimento di manovra Alpino “Dolomiti”, con sede a Merano; • il 2° reggimento trasmissioni, con sede a Bolzano; • il 2° reggimento artiglieria terrestre “Vicenza”, con sede a Trento. Le Truppe Alpine, negli ultimi anni sono state costantemente impiegate in operazioni all’estero ed hanno confermato le eccellenti capacità operative che le rendono protagoniste nel consesso internazionale e strumenti efficaci per il conseguimento della pace e della sicurezza nel mondo. 10 Operazioni recenti sul territorio Nazionale a.strade sicure circa 250 unità (decreto legge n. 92 23/5/2008 “misure urgenti in materia di sicurezza pubblica” Legge 125 del 24 luglio 2008) b.strade pulite (concorso in Campania per emergenza rifiuti) c. S.Barbara (vigilanza dei depositi) d.soccorso nelle zone terremotate dell’Aquila Operazioni “Fuori area” a.Afghanistan (in corso dal 2002) circa 1000 unità all’inizio del 2009 (intero contingente di ITALFOR KABUL/BG3, Cdo ISAF) b.Libano (in corso dal 2006) c. Kosovo (in corso dal 1999, operazione KFOR concorso a TF SLOVENA) Operazioni concluse a.Mozzambico 1993-1994 (1750 unità) operazione “Albatros” b.Albania 1991-2001 (2240 unità) operazione “Pellicano” c. Iraq 2003-2005 (150 unità) operazione “Antica Babilonia” d.Bosnia 1997-2007 (10000 unità) operazioni “Joint Guardian”, “Joint Forge” e “Altea” Tra le attività svolte in Patria, sono da evidenziare alcuni servizi poco conosciuti dall’opinione pubblica, ma di notevole rilievo sociale, il merito della loro realizzazione va in gran parte agli alpini.Queste attività sono il Servizio Meteomont ed il servizio di soccorso sulle piste da sci. Lo spirito di corpo, la solidarietà e l’abnegazione, che sin dalle origini hanno contraddistinto l’operato delle Truppe Alpine, trovano ancora oggi nello spirito di emulazione e di attaccamento al reparto, che si sviluppa durante il servizio, la facoltà di auto perpetuarsi proiettandosi nell’Associazione Nazionale Alpini (ANA) 11 Associazione Nazionale Alpini (Novant’anni 1919-2009...e non li dimostra) Un po’ di storia e un po’ di statuto L’Associazione Nazionale Alpini (A.N.A.), nasce,in modo informale nel 1919 a Milano. Principali promotori di questi incontri sono il Colonnello avvocato Pizzagalli e il Capitano ragionier Andreoletti. Il primo Presidente è il Maggiore pluridecorato al valor militare, Onorevole Daniele Crespi. Dal 5 al 7 settembre 1920 si svolge la prima Adunata Nazionale. Sull’Ortigara, 800 Alpini assistono alla messa celebrata da Padre Bevilacqua. Da allora sono stati fatti passi da gigante, l’ A.N.A. all’inizio del 2009 presenta un’organico di quasi 384.000 soci (312.000 soci ordinari e 72.000 soci aggregati), con 81 Sezioni in Italia, 31 Sezioni all’estero. Cosa si propone di fare? tenere vive e tramandare le tradizioni degli Alpini, difendendone le caratteristiche, illustrarne le glorie e le gesta; rafforzare tra gli Alpini di qualsiasi grado e condizione i vincoli di fratellanza nati dall’espletamento del comune dovere verso la Patria e curarne, entro i limiti di competenza, gli interessi e l’assistenza; favorire i rapporti con i Reparti e con gli Alpini in armi; promuovere e favorire lo studio dei problemi della montagna e del rispetto dell’ambiente naturale anche ai fini della formazione spirituale ed intellettuale delle nuove generazioni; concorrere, quale Associazione volontaria, al conseguimento dei fini dello Stato e delle pubbliche amministrazioni in materia di protezione civile in occasione di catastrofi e calamità naturali. Il Labaro Sul Labaro, simbolo dell’Associazione, che sfila in testa al corteo, sono appuntate 213 Medaglie d’Oro così suddivise: • 207 Medaglie d’Oro al Valor Militare di cui 16 a reparti e 191 individuali, conferite ad alpini inquadrati nei reparti alpini; • 4 al Valor Civile; • 1 al Merito Civile; • 1 medaglia d’Oro C.R.I. (2004). Esiste inoltre il medagliere dell’Associazione (che non sfila all’adunata) che si fregia di 115 Medaglie d’Oro al Valor Militare conferite ad alpini non inquadrati in reparti alpini. 12 All’A.N.A. sono state conferite anche una medaglia d’Argento al Merito Civile per quanto fatto in Italia e all’estero dall’ospedale da campo e una di Bronzo al Merito Civile per gli interventi della nostra Protezione civile in Armenia e in Valtellina sconvolta da una alluvione. La Protezione Civile La Protezione Civile dell’ A.N.A. nasce in pratica all’inizio degli anni ottanta, come attività organica, ma si può dire che il germe sia stato gettato nel 1976 nel Friuli devastato dal terremoto in cui l’Associazione Nazionale Alpini, prendeva coscienza di avere nelle sue fila un patrimonio di esperienze, volontà ed entusiasmo che poteva essere canalizzato là dove se ne rilevava la necessità. Fedele a sentimenti quali l’amor di Patria, l’amicizia, la solidarietà, il senso del dovere, l’Associazione ha saputo esprimere queste doti intervenendo in drammatiche circostanze, nazionali e internazionali - dal Vajont (1963), al Friuli (1976/77), dall’Irpinia (1980/81), alla Valtellina (1987), all’Armenia (1989), all’Albania a favore dei kosovari (1999), alla Valle d’Aosta (2000), al Molise (2002), all’Abruzzo (2009) con i volontari della Protezione Civile che risultano essere oltre dodicimila. Dal 1980 è stato un crescendo di coinvolgimenti, addestramenti, acquisizioni di materiali, mezzi ed esperienze ma anche e, forse, soprattutto di realizzazioni di interventi. Sempre pronta per interventi di emergenza, la Protezione Civile A.N.A. è comunque impegnata costantemente nelle importanti e strategiche at- tività di prevenzione e previsione con interventi di recupero e salvaguardia dei territori soprattutto montani. Per capire quanto questa organizzazione sia importante soprattutto nelle nostre valli, basta pensare che il primo responsabile della Protezione Civile in ogni Comune è il Sindaco, che organizza le risorse comunali secondo piani prestabiliti per fronteggiare i rischi specifici del suo territorio. Poter contare, sul posto, su volontari che possono aiutare in momenti di calamità non solo e’ estremamente utile dal punto si vista economico ma e’ impagabile dal punto di vista psicologoco. Da ricordare anche l’Ospedale da Campo, realizzato nel corso degli anni e gestito da volontari A.N.A., che è stato attivo in Armenia, in Albania ed anche con aliquote in tutte le emergenze nazionali, non ultimo a Roma per il Giubileo mondiale dei giovani ed ovviamente per il terremoto in Abruzzo. L’Ospedale da Campo dell’A.N.A con i suoi operatori del Gruppo di Intervento Medico Chirurgico, ha prestato assistenza nelle diverse operazioni a decine di migliaia di pazienti guadagnandosi sul campo numerose benemerenze nazionali ed internazionali. 13 I dati in sintesi della Protezione Civile • Sono 13.711 i volontari attivi; • Oltre 350 mezzi operativi; • Utilizzo di frequenze radio riservate, autorizzate dal Ministero delle Poste Telecomunicazioni; • Convenzioni stipulate con Regioni, Provincie, Comunità Montane e altri enti sovraterritoriali; • 1 ospedale da campo composto da 20 shelter con unità operatorie, radiologiche, cardiografiche, di analisi, farmacia, 13 tensiostrutture di supporto, officina, cucina, ecc; • 5 magazzini con materiali ed attrezzature; • 113 Unità cinofile; • 75 squadre sezionali attive a livello provinciale con autosufficienza logistica ed operativa; • 3 Sezioni a rotazione sempre allertate 24 ore; • 19 squadre antincendio boschivo (A.I.B.) di 2° livello. L’impegno in Abruzzo 14 Il libro verde Dal 2001 la Direzione Nazionale ha giustamente deciso di rendere noto l’impegno degli Alpini nel sociale. E’ iniziata così la pubblicazione del “Libro verde della solidarietà” che riporta senza enfasi e con delle tabelle le ore lavorative e le somme devolute. Non sono riportati tutti gli impegni degli Alpini, poichè molti Gruppi sono ancora restii a questa “novità” e preferiscono restare fedeli al tradizionale “quando fai del bene, scrivilo sulla neve”. Quelli contenuti nel libro verde 2008 sono numeri che impressionano: - oltre 5.660.000 di euro raccolti ed erogati, - più di 1.730.000 ore di lavoro donate alla comunità. A questa società che tende a dare a qualunque cosa un valore economico, non può sfuggire il fatto che la valorizzazione economica delle ore lavoro porta alla cifra, davvero da capogiro, di oltre 40 milioni di euro. Nel 2009, a causa del terremoto in Abruzzo è facile prevedere che questi numeri saranno decisamente maggiori. Fin dal giorno successivo ai tragici eventi, più di trenta volontari della Sezione di Modena erano pronti a partire. Volevano unirsi immediatamente alle 16 squadre cinofile dell’ANA che dalle prime ore di lunedì 6 aprile sono state impegnate negli interventi con i cani addestrati nella ricerca di persone sotto le macerie. Solo alcuni, rispettando le disposizioni dell’organizzazione regionale, sono partiti subito, molti altri hanno dato il cambio nelle settimane successive. L’impegno, (mentre scriviamo queste poche righe è settembre), continua ancora, infatti senza clamore, i nostri volontari stanno dando il proprio contributo, per periodi di sette/quindici giorni. Intanto a metà giugno, è giunta la notizia che Cariparma FriulAdria ha chiesto agli Alpini di farsi carico dei lavori di allestimento di alcuni prefabbricati pesanti, per un valore di 1,5-2 milioni di euro, nel comune di Fossa. E’ senza dubbio un’ulteriore testimonianza della fiducia che riscuotono gli Alpini nel Paese. Il nostro Presidente Perona ha dichiarato “Essere scelti da Cariparma per questa joint-venture della solidarietà ci onora e ci impegna ad aumentare i nostri sforzi per dare ai cittadini abbruzzesi la possibilità di affrontare al meglio la complessa fase di ricostruzione”. L’Ospedale da Campo ANA ha concluso l’8 luglio scorso il suo intervento in Abruzzo a seguito del devastante terremoto ed è rientrato nella sede stanziale di Orio al Serio. Un modulo era collocato a Monticchio, all’interno del campo allestito dalla Regione Lombardia. L’attività di pronto soccorso era iniziata il 30 aprile. Positivo il bilancio, con 750 prestazioni di varie urgenze e l’impiego di 65 volontari in 10 turni, con 2 medici, 2 infermieri, 2 logisti 24 ore su 24. L’Adunata Nazionale Per gli Alpini, l’appuntamento più importante e di anno in anno atteso con impazienza è l’Adunata Nazionale. Si svolge sempre nel mese di maggio, ma ogni Gruppo inizia ad organizzare la partecipazione dei suoi soci molto prima. Per tutti è un po’ come ritornare un’altra volta “a baita” per ritrovare amici vicini e lontani, vecchi e nuovi. Neanche il brutto tempo riuscirà a guastare la festa, che certamente è un momento di gioia, ma soprattutto di ricordo e commemorazione. 15 Le adunate continuano,con entusiasmanti livelli partecipativi (l’ultima del 2009, a Latina ha visto la partecipazione di 300.000 persone, tanto che la sfilata iniziata alle 08,30 è terminata alle 18,30) conservando alcune caratteristiche fondamentali: rendere omaggio ai caduti e rinnovare i vincoli di fratellanza tra gli Alpini di qualsiasi grado e condizione. I caduti si onorano sfilando davanti al Labaro ed alle 207 Medaglie d’Oro al Valor Militare. La cultura alpina: giornali e internet Fondato nel 1919 dal tenente degli alpini Italo Balbo, L’Alpino è l’organo ufficiale dell’Associazione. Diretto oggi da Vittorio Brunello, è diffuso in 390 mila copie mensili agli iscritti italiani e stranieri. All’Alpino si aggiungono 81 testate di sezione e 88 giornali di gruppo che complessivamente raggiungono circa un milione e mezzo di lettori. Dal 2002 è attivo il sito www.ana.it che ha una media di 80 mila contatti mensili. 16 La Sezione di Modena DATA DI FONDAZIONE - La Sezione Alpini di Modena è stata fondata nel gennaio del 1922. SOCI FONDATORI - Col.Cagnolati Avv. Francesco, Medaglia d’Argento al Valor Militare. Segretario: Ten. Fantini Rag. Piero. Consiglieri: S. Ten. Baccarani Giovanni, Magg. Benassati Aldo Medaglia d’Argento al Valor Militare, Magg. Bergamini Prof. Marco Medaglia di Bronzo al Valor Militare, Magg. Boni Dott. Giuseppe, Magg. Bucci Verginio, Cap. Castellari Giovanno, Ten. Col. Cavani Geom Mario, Cap. Dallari Bruno, Cap. Giorgini Carlo, Rag. Goldoni, Cap. Palazzi, Cap. Palladini Dott. Cesare. MOTTO DELLA SEZIONE - “Di qui non si passa!”. FORZA DELLA SEZIONE - Attualmente la Sezione conta su 3548 soci e su 896 soci aggregati suddivisi in 42 Gruppi. ELENCO PRESIDENTI - Col Cagnolati avv. France- A.N.A. Sezione di Modena sco 1922/1940; Col Dallari comm. Bruno 1947/1973; Ten. Col. Cortellini dr. Giovanni 1974/1978; Gen. Tonelli cav. uff. Tullio 1979/1989; Serg. Montanini cav. uff. Trento 1989/1994; Alp. Bertarini Alcide 1995/2003; Alp. Bassi Corrado 2003/2009; Serg. Manzini Guido dal 2009. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - I volontari della Sezione hanno prestato la loro opera in occasione dei terremoti in Friuli, in Umbria ed infine quest’anno 2009 in Abruzzo; nelle alluvioni in Val Padana, in Valtellina, in Versilia, a Dardogne in Francia, nella “Missione Arcobaleno” (inquadrati nel contingente della Provincia di Modena), per le esequie di Papa Giovanni Paolo II, per contenere diversi incendi boschivi ed in numerosi altri interventi fra i quali la costruzione dell’asilo di Rossoch in Russia (in quell’occasione guidati dal Gen. C.A. Mario Gariboldi al quale oggi la Sezione è dedicata). Sul territorio della Sezione sono stati innumerevoli gli interventi a favore delle comunità locali 17 con la costruzione ed il ripristino di fontane, cappelle votive, manufatti vari, inoltre con la pulizia del sottobosco e di aree verdi, la manutenzione di sentieri, tratturi e passerelle, la pulizia di torrenti e fiumi. Fedeli al proprio Statuto ed ai propri valori, gli Alpini della Sezione, hanno sempre reso onore ai caduti, con la cura, la costruzione e l’ inaugurazione di targhe e monumenti a loro dedicati. Numerose le bandiere tricolori consegnate agli istituti scolastici di ogni ordine e grado, da alcuni anni si tiene il concorso letterario “Alpini sempre” riservato agli studenti del comprensorio, con temi specifici inerenti alla nostra storia, alle tradizioni del territorio, ed all’ impegno degli Alpini in ambito sociale. Tra le attività di rilievo, organizzate dalla Sezione, devono essere ricordate: l’Adunata Nazionale del 1978, i Campionati ANA di sci di fondo del 2007 e l’Adunata del 2° Raggruppamento del 2009. Nel 2008 gli Alpini modenesi hanno “donato” alla comunità 20.991 ore di lavoro ed elargito in beneficenza 37.819 euro. ATTUALE DIRETTIVO - Presidente: Manzini Guido. Vice Presidenti: Di Croce Gino, Muzzarelli Franco. Segretario di Sezione: Mussini Giorgio. Consiglieri: Colombini Giorgio, Fontana Matteo, Florini Giorgio, Gambaiani Mauro, Lovati Giancarlo, Marchesini Roberto, Martensi Walter, Masi Mauro, Nardini Graziano, Torlai Maurizio. IL VESSILLO DELLA SEZIONE - Sul Vessillo della Sezione sono appuntate tre Medaglie d’Oro al V.M. Asssegnate a: 18 • Ten. art. mont. Rodolfo Boselli da Modena del 1° rgt Art.Mont., per l’intrepidezza con la quale comandò la propria sezione di cannoni nel corso dei combattimenti di Derna (Ma- rabutto) il 3 marzo 1912, fino al supremo olocausto della propria esistenza, dando esempio di eroica fermezza. • Col. Gaetano Tavoni da Vignola, Comandante del 9° rgt.Alpini, Divisione “Julia” perchè con l’esempio personale, con l’ardente sua fedee con le sue preclare virtù di Comandante, guidava il reggimento a brillanti successi infondendo ai suoi Alpini sempre maggior spirito di lotta e di resistenza, noncurante delle ferite riportate che in seguito ne causavano la morte. Eroica figura di Capo, superbo esempio di fede e sacrificiodurante i combattimenti di Pindo (Grecia), Monte Chiarista (28 ottobre -31dicembre1940) Mali Topoianit (8 gennaio 1941). • Ten. alp. Vittorio Barbieri da Modena, (arruolato con il btg. Tirano e poi richiamato con l’11° rgt.Alp in Albania). perchè fu tra i primi a interpretare la lotta clandestina alla quale si dedicò con attività instancabile. Comandante della 2a Brigata “Carlo Rosselli” condusse più volte i suoi uomini alla vittoria. Dopo un violento combattimento contro il preponderante nemico, riordinate le forze dei superstiti, cercò di aprirsi la strada verso Firenze, nel supremo tentativo di continuare la lotta per la difesa della città. Catturato dai tedeschi mentre procedeva in avanscoperta, assumeva di fronte al nemico, con sublime gesto di abnegazione, ogni diretta responsabilità, dichiarando apertamente la propria qualità di Comandante e salvando in tal modo la vita al partigiano che lo accompagnava. Dopo atroci sevizie sopportate con sereno coraggio, veniva fucilato. Fulgido esempio di dedizione alla causa della libertà (Paretaia - Fiesole, 7 agosto 1944). I Gruppi Ospitanti Il Gruppo di Sassuolo DATA DI FONDAZIONE - 1931. Sciolto durante il periodo bellico, viene ricostituito nel 1948 dall’alpino Quartieri Manlio. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 249; Soci aggregati 32. ELENCO CAPIGRUPPO - Barbieri Sante 1931/1932, Levrini Bonfiglio 1933/1934, Cantelli Antonio 1934/1936, Gandolfi Lino 1936/1938, Bellei 1938/1939, Benedetto Secondo 1939/1940, Quartieri Manlio 1948/19509, Gandolfi Lino 1951/1953, Bucciardi avv. Andrea 1954/1955, Cristoni Walter 1955/1956, Quartieri Manlio 1957/1967, Pifferi Emilio 1967/1968, Pellacani Mario 1968/1982, Giacobazzi Erminio 1982/1999, Palladini Piero 1999/2005, Bellei Enzo 2005/2007, Vacondio Marino 2008/2009, Palladini Piero dal 2009. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo è sempre stato presente, con un forte numero di partecipanti, alle principali manifestazioni nazionali e sezionali.Tra gli impegni organizzativi, merita di essere menzionata l’organizzazione (per la prima volta nell’ambito della Sezione), nel 1986 del raduno regionale dell’Emilia Romagna. Il Gruppo ha partecipato, prima con volontari, poi in forma sempre più organica con il costituito nucleo di Protezione Civile, alle più importanti attività di soccorso realizzate a livello Nazionale e Sezionale. Tra le calamità naturali che hanno determinato gli interventi dei volontari della protezione civile si ricordano: i terremoti del Friuli, dell’ Irpinia, del Molise, dell’Umbria e dell’Abruzzo, quelle relative alle alluvioni di Asti e Piacenza. Importante il sostegno dato alla missione “Arcobaleno” in Albania, il contributo per la costruzione dell’asilo di Rossosch in Russia. Il nucleo di protezione civile del Gruppo ha partecipato alle esercitazioni di Clusone (1987), Busana (1987), Luino (2000), Lecco (2001), Borgotaro (2003), Ferrara (2005). Anche la partecipazione con personale in soccorso ai terremotati dell’Abruzzo del 2009 è stata consistente. In ambito locale il Gruppo ha contribuito alla realizzazione di numerosi progetti ed alla ristrutturazione di vari manufatti ed aree ecologiche, utili alla collettività. Motivo di orgoglio sono la ristrutturazione della sede del Gruppo (1983), le successive, costanti opere di miglioramento della stessa e la realizzazione del monumento all’alpino (2005). Oltre ai tradizionali interventi annuali a carattere benefico, a favore del ricovero di “Casa Serena” e del Banco Alimentare, meritano menzione, tra le donazioni più recenti, la donazione al Centro Oncologico di Sassuolo (2001), il contributo per l’operazione della piccola Giulia negli Stati Uniti ed il versamento a favore di varie opere di beneficenza in memoria dell’alpino Baccarani Ugo. Da evidenziare la fattiva disponibilità del Gruppo per l’organizzazione del Raduno del 2° Raggruppamento. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Palladini Piero. Cassiere: Vandelli Emilio. Consiglieri: Belloi Antonio, Berselli Domenico, Chichi Santo, Gherardi Giovanni, Mescoli Giancarlo, Munari Romano, Piccinini Ermanno, Taglini Francesco. Responsabile Protezione Civile: Guidelli Danilo Il Comune di Sassuolo Piazza Garibaldi Sassuolo, terza città della provincia con 42.000 abitanti, è la capitale della ceramica italiana e il centro più importante del distretto industriale che si estende nel pedemonte modenese e reggiano, da dove parte verso ogni continente del mondo, l’80% della produzione nazionale di piastrelle da pavimento, rivestimento e arredo urbano. Sassuolo capitale lo è sempre stata, grazie alla sua posizione, in quanto luogo di passaggio obbligato di genti e merci verso la pianura, verso la montagna e verso i territori reggiani, con il fiume Secchia a garantire la difesa, l’irrigazione, la forza motrice per gli opifici, nonché una via di trasporto, in particolare per il legname. Fin dal medioevo si è perciò sviluppata come città 19 I Gruppi Ospitanti Il Gruppo di Braida DATA DI FONDAZIONE - 1969. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 45; Soci aggregati 7. solidarietà, in personale e fondi, per alleviare le esigenze dei terremotati abbruzzesi. Disponibilità e fattiva collaborazione hanno distinto il Gruppo anche nella impegnativa preparazione del Raduno del 2° Raggruppamento. ELENCO CAPIGRUPPO - Acai Armando 1969/1971, Quartieri Manlio 1978/1984, Bertacchini Ettore 1984/1995, Barbieri Alessandro 1995/2004, Bortolotti Remo 2004, Ardilli Gianni dal 2004. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ardilli Gianni. Vice Capogruppo: Cavani Omer. Consiglieri: Bortolotti Remo, Caselli Marino, Macchioni Antonio, Venturelli Elio, Venturelli Mauro. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il gruppo si è sempre distinto per la disponibilità e la partecipazione, in occasione della maggiori emergenze nazionali, quali il terremoto del Friuli, l’alluvione della Valtellina, l’alluvione del Piemonte, il terremoto dell’Umbria e delle Marche. Il Gruppo ha partecipato, con alcuni suoi soci, anche alla costruzione dell’asilo a Rossosch. Tra le attività svolte nell’ambito della protezione civile, particolare rilievo assume la partecipazione alle attività di ricezione e controllo, realizzate a favore dei pellegrini, durante i funerali del Pontefice Giovanni Paolo II°. In ambito locale, oltre alle elargizioni in denaro, si ricordano i lavori di restauro della chiesetta di Montagnana e la donazione all’AVIS di un apparecchio per l’elettrocardiogramma. Anche nel 2009 il Gruppo non ha fatto mancare la propria Il Comune di Sassuolo di commercio e di mercati, intraprendente verso le più svariate iniziative industriali, perché “I omini sassolesi a ciò che si mettono riescono atti” scriveva già nel 1603 il governatore estense Brusantini. Il centro storico di Sassuolo, ricco di negozi e dove si svolge due volte alla settimana un grande mercato, conserva il sistema di piazze ed edifici ideato durante la signoria dei Pio nel XVI secolo e completato dagli Estense nel XVII e XVIII secolo. Piazza Garibaldi (o Piazza Piccola) è il salotto cittadino, con i fronti porticati che proteggono la passeggiata e le vetrine di bar e boutique. Su Piazza Martiri Partigiani (Piazza Grande) si affaccia il Duomo di San Giorgio e al centro vi si erge la “Guglia”, emblema della città. Da qui si accede in “rocca”, nel complesso di edifici dell’antico castello, trasformato poi in lussuosa residenza e luogo di villeggiatura ducale, così da meritare a Sassuolo l’appellativo di “delizia estense”. Il Palazzo Ducale è un gioiello di architettura barocca, oggi riaperto al pubblico per ammirare i tesori artistici e soprattutto gli straordinari ci- 20 Il Parco Ducale cli pittorici, la “Peschiera” e il vasto parco. La chiesa facente parte del Palazzo Ducale, San Francesco in Rocca, è anch’essa un capolavoro barocco, cara ai sassolesi perché vi si conserva il venerato “Santo Tronco”, portato in solenne processione il Giovedì Santo, nel più importante evento religioso della città. Tutto il centro storico merita una visita alla scoperta delle linee liberty di Villa Guerzoni, del Politeama, del Teatro Carani, passeggiando fra le contrade, visitando Piazzale Teggia con la chiesa di San Giuseppe, il cimitero di San Prospero con la tomba in ceramica ottocentesca dei Rubbiani, Piazzale Porrino con la chiesa di Sant’Anna. Uscendo dalla cinta antica verso la pianura, alle Casiglie ha sede Confindustria Ceramica, con annesso centro di documentazione e raccolta di antiche maioliche sassolesi. In direzione delle colline, si raggiungono le Terme della Salvarola con tre tipi di acqua, un reparto di fango-balneoterapia e il centro Balnea. A Montegibbio è possibile godere del parco pubblico che circonda il castello e borgo fortificato di origine medievale. Sono numerose le iniziative che si snodano durante l’anno, fra le quali si citano: il Giovedì Santo con la Processione del Santo Tronco, l’apertura serale dei negozi e le iniziative dei giovedì di luglio, le pluricentenarie “Fiere di ottobre”, il Festival della Filosofia, le feste e le sagre delle diverse parrocchie di Sassuolo, la processione a piedi scalzi di San Michele, le mostre al Palazzo Ducale, la stagione al Teatro Carani. I Gruppi Ospitanti Il Gruppo di Fiorano Modenese DATA DI FONDAZIONE - 1925, sciolto nel 1939 e ricostituito nel 1947. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 153; Soci aggregati 19. ELENCO CAPIGRUPPO - Castellani 1925/1939, Boni Luigi 1947/1967, Pierotti Cav. Luciano 1967/1997, Bedini Claudio 1997/2000, Leonardi Celsino 2000/2007, Iaccheri Franco dal 2007. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre manifestato particolare predisposizione per gli interventi a favore delle attività sociali, diventando, grazie anche alla ottimale collaborazione con gli amministratori comunali, punto di riferimento per la comunità Fioranese. Costante la beneficienza nei riguardi delle persone bisognose ed anziane, per le quali vengono organizzati gli ormai tradizionali pranzi annuali. Il simbolo degli alpini è uscito dai confini nazionali ed è presente presso le missioni di Rumuruti e Mararal in Kenia, dove alpini del gruppo hanno partecipato direttamente o con la raccolta di importanti fondi alla reale trasformazione delle missioni. Sempre presente a tutte le più importanti manifestazioni che hanno luogo su tutto il territorio provinciale e con un notevole numero di partecipanti all’Adunata Nazionale, tra le attività di maggior rilievo realizzate dal Gruppo, va ricordata la partecipazione diretta alla costruzione dell’asilo a Rossosch nel 1992 e 1993 e la concreta collaborazione alle attività di ricostruzione delle zone terremotate del Friuli, delle Marche e quest’anno dell’Abruzzo. In am- bito comunale, vanno ricordati alcuni interventi a favore dell’ambiente, quali la cura di alcuni stradelli e la messa in opera di staccionate, come avvenuto anche nel 2009 in zona Salse di Nirano. Cura particolare viene riservata alla ristrutturata sede del Gruppo.Importante, anche per la numerosa partecipazione di concittadini, la manifestazione del decennale dei gemellaggi con altri 4 Gruppi, realizzata nell’aprile 2009, che ha visto la presenza di ben 3 Vessilli Sezionali e 4 Gonfaloni. Notevole l’impegno, in svariate attività, del nucleo di protezione civile. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Iaccheri Franco. Vice Capogruppo: Bedini Claudio. Consiglieri: Ricci Lorenzo, Agnani Otello, Alicchi Ivano, Boccaleoni William, Cavani Amos, Casolari Mario, Ferrari Arduino, Leonardi Luigi, Meglioli Romano, Sernesi Luciano, Tagliati Paolo. Il Comune di Fiorano Modenese Fiorano Modenese, comune di 17.000 abitanti e 14.000 posti di lavoro, è il cuore produttivo del distretto, dove hanno sede o stabilimenti i più importanti gruppi industriali ceramici e dell’indotto. Deve però la sua fama alla Pista della Ferrari; alla seicentesca basilica dedicata alla Beata Vergine del Castello, che miracolosamente salvò il paese dalla peste e dal colera; al Castello di Spezzano, con cicli pittorici cinquecenteschi, dove è ospitato il Museo della Ceramica; alla eneolitica “Cultura di Fiorano”. Nella zona collinare si estende la Riserva Regionale delle Salse di Nirano, importante fenomeno geologico di rilevanza internazionale studiato Una foto aerea del centro (foto Franchini) fin dalla antichità e oggi offerto ai visitatori con sentieri guidati, un centro visite, parcheggi, laboratori didattici. Il miniautodromo Jody Sceckter è uno dei più importanti e attrezzati circuiti europei per automodelli. Durante l’anno sono diverse le manifestazioni di rilievo: il Maggio Fioranese, la trecentenaria sagra dell’8 Settembre, la Fiera di San Rocco a Spezzano, il guitar festival Maf Musica a Fiorano, le sagre di Ubersetto e Nirano. Il Castello di Spezzano 21 I Gruppi Ospitanti Il Gruppo di Formigine DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1930 al 1934 e dal 1940 al 1956. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 92; Soci aggregati 54. ELENCO CAPIGRUPPO - Costa A.B. Pietro 1923/1930, Buffagni Giovanni 1934 /1940, Costa A. B. Pietro 1956/ 1964, Giovanardi Giovanni 1965/1967, Varini Cav. Ettore 1968/1978, Casolari Giuliano 1979/1980, Bondavalli Goliardo 1980/1983, Giacobazzi Cav. Mario 1983/1989, Tassi Zoello 1989/1989, Bondavalli Goliardo 1989/1998, Mucci Paolo 1998/2000, Bassi Corrado (commissario 2000 ), Serri Luciano 2000/2003, Fogliani Tonino 2003/2009, Bosco Ludovico dal 2009. gno è stato, il notevole apporto dato alla protezione civile della Sezione per il ripristino di un campo di accoglienza, situato nel territorio comunale. Attività pianificata in concomitanza e per celebrare il Raduno del 2° Raggruppamento. Sempre nel 2009, il Gruppo ha dato il suo contributo per il terremoto dell’Abruzzo. Costante la presenza degli Alpini del Gruppo alle più importanti manifestazioni della Sezione ed all’Adunata Nazionale. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bosco Ludovico. Vice Capogruppo: Buffagni Giorgio. Consiglieri: Fogliani Tonino, Tagliati Tiziano, Zinanni Danilo, Bruni Graziano, Stefani Dario. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha operato con disponibilità alla realizzazione di interventi a favore della comunità locale, ha tenuto alti i valori alpini con la consegna di bandiere nazionali alle scuole del paese, alla consegna di targhe ricordo agli alpini reduci ed ha contribuito con donazioni per l’associazione ricerca sul cancro e ad altre organizzazioni civili e religiose. Con l’inaugurazione della sede del Gruppo, completamente ristrutturata a cura dei suoi Alpini nel 1988 e con la costituzione del nucleo di protezione civile nel 1990, il Gruppo ha ampliato i suoi interventi dall’ambiente locale, anche in campo nazionale, in particolare vanno ricordati: la partecipazione di volontari ad Asti ed a Piacenza per le alluvioni dei fiumi Tanaro e Po. L’ultimo importante impe- Il Comune di Formigine Formigine, 33.000 abitanti, è il quarto comune della provincia di Modena, con una economia diversificata che all’agricoltura (vino, distillati, aceto balsamico, insaccati suini) ha affiancato produzioni industriali di eccellenza, in particolare nella meccanica, nell’elettronica e nella chimica. Simbolo della città è il castello, divenuto Museo e Centro di documentazione all’avanguardia, con installazioni multimediali che raccontano la storia e le vicende dei suoi oltre 800 anni di storia. Attorno alla rocca si estende il centro storico con la Chiesa della Madonna del Ponte, la Chiesa della S.S. Annunziata, la neoclassica Villa Gan- 22 Il Castello di Formigine dini e il suo parco. La frazione di Colombaro conserva il più antico monumento formiginese: la pieve matildica di San Giacomo, mentre tutto il territorio comunale è costellato di ville gentilizie I “Ludi di San Bartolomeo” dalle pregevoli linee architettoniche. Sono numerose e importanti le iniziative di richiamo durante il corso dell’anno: il “Carnevale dei ragazzi”, la “Fiera di San Lorenzo”, i “Ludi di San Bartolomeo”, il “Settembre Formiginese”, le sagre nelle frazioni. Il Modena Golf & Country Club e il circolo La Meridiana per il tennis ospitano competizioni di livello Villa Gandini internazionale. I Gruppi Ospitanti Il Gruppo di Maranello DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto nel 1940 viene ricostituito nel 1954. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini167 ; Soci aggregati 50. ELENCO CAPIGRUPPO - Montorsi Francesco 1931/1940, Morandi Gino 1954/1957, Colombini Romano 1958/1959, Bosi Primo 1961/1992, Gianelli Domenico 1993/1996, Ori Giuseppe 1997/1999, Amadori Ermanno 2000/2009, Ori Giuseppe dal 2009. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, nel corso degli anni ha saputo aumentare le sue attività e la sua importanza sociale grazie ad un impegno costante, diventando una realtà ben radicata, sia all’interno della Sezione di Modena che nell’ambito della comunità di Maranello. Sempre significativamente presente a tutte le manifestazione ed alle attività pianificate dalla Sezione, ha ospitato tra l’altro l’ adunata sezionale del 2002. Ha organizzato sottoscrizioni a favore di terremotati e alluvionati in ambito nazionale, senza dimenticare le minori ma non meno importanti necessità sociali nell’area comunale, infatti è costante la collaborazione con i vari enti assistenziali del territorio comunale. Il nucleo di protezione civile fornisce un importante apporto alla stessa organizzazione della Sezione, distinguendosi per spirito di collaborazione anche in preparazione del Raduno che stiamo celebrando. Con un certo orgoglio va ricordata l’inaugurazione nel 1996 della baita alpina del Gruppo, frutto di sacrifici e notevole impegno degli Alpini e degli Amici degli Alpini. Sacrifici di mantenimento e di gestione ben ricompensati se si considera che la baita è stata proposta per ospitare il Presidente Nazionale dell’A.N.A. ed i Presidenti delle 20 Sezioni del 2° Raggruppamento, in occasione del Raduno del 2009. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ori Giuseppe. Vice Capogruppo: Orlandi Mario. Segretario: Masi Marco, Tesoriere: Vinazzani Carlo. Revisori dei conti: Orlandi Mario, Scarabelli Antonio. Capo nucleo P.C.: Bedini Amelio. Consiglieri: Mosca Alfonso, Predieri Domenico. Il Comune di Maranello Maranello, comune di 17.000 abitanti, è universalmente nota come patria della Ferrari spa, simbolo di alta tecnologia unita alla passione per il lavoro, innovazione e capacità di fare. Maranallo è diventata meta di turisti dall’Italia e dal mondo, che qui possono visitare la Galleria Ferrari, il più visitato museo della provincia con oltre 200.000 presenze annue; ammirare la Galleria del Vento progettata da Renzo Piano, il monumento a Enzo Ferrari di Marino Quartieri, la statua del cavallino rampante dello scultore Helidon Xhixha, la sede degli uffici Ferrari progettata da Fuksas. Possono assistere alle principali Il Castello di Maranello corse di Formula Uno sui maxischermi in piazza o all’Auditorium Enzo Ferrari o scoprire gli altri tesori offerti da Maranello, come il parco di Villa Rangoni Machiavelli dove sono posizionate le sculture di arte moderna della collezione Severi; oppure le suggestioni naturali del percorso naturalistico lungo il torrente Tiepido. Le principali manifestazioni della tradizione sono il Giugno Maranellese e la Sagra La Galleria Ferrari (esterno e interno) dell’Assunta, oggi affiancate dalle primaverili “Parco in fiore”, “Maranello terra di motori in corsa per la sicurezza”, le autunnali “Gran premio del gusto” e la partenza della Maratona d’Italia Memorial Enzo Ferrari. 23 I Gruppi della Il Gruppo di Acquaria Sezione di Modena Il Gruppo di Boccassuolo DATA DI FONDAZIONE - 1924 ( da parte di 15 Soci fondatori, tutti provenienti dal 6° Rgt Alp.). DATA DI FONDAZIONE - 1932, sciolto nel 1935, ricostituito nel 1998. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 21; Soci aggregati 3. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 45; Soci aggregati 39. ELENCO CAPIGRUPPO - Baratti Alfonso 1924/1956, Albinelli Aldo 1957/1962, Barattini Alfonso 1963/1964, Bosi Amidei 1964/1966, Chiavelli Pellegrino 1966/1989, Bosi Ruggero 1989/2001, Marasti Giuseppe dal 2001. ELENCO CAPIGRUPPO - Moretti Secondo 1932/1933, Digani Puro 1933/1935, Bassi Corrado 1998/2003, Poggioli Gianni, dal 2003. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo è sempre stato presente, con alcuni rappresentanti, alle principali manifestazioni nazionali e sezionali. Nelle diverse epoche, quando il Gruppo poteva contare su un organico maggiore, ha contribuito significativamente, alle esigenze operative della Sezione di Modena, non facendo mancare la propria disponibilità in occasione delle maggiori catastrofi naturali a livello nazionale. Nell’ambito delle attività locali ha collaborato con gli amministratori per il conseguimento di scopi utili all’intera comunità. Sempre elevato lo spirito per il mantenimento dei valori alpini. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Marasti Giuseppe, Vice Capogruppo: Silvestini Marino OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Dalla data della ricostituzione, il Gruppo, ha partecipato con il nucleo di protezione civile a tutte le iniziative della Sezione. Oltre ad aver partecipato a tutte le Adunate Nazionali e Sezionali con un’alta percentuale di soci, va sottolineata la presenza del Gruppo al pelleggrinaggio al Contrin, all’adunata del 4° Raggruppamento a Cagliari, al raduno della Cadore a Belluno, al raduno del battaglione Cividale in Friuli ed al raduno della Julia a Moggio Udinese. Tra i vari interventi, meritano di essere segnalati la ristrutturazione dell’oratorio dedicato a S. Elisabetta, la ristrutturazione del monumento ai caduti e la costante manutenzione dello stesso, la realizzazione della sede del Gruppo, che per la sua funzionalità e capacita organizzativa ha ospitato anche riunioni a livello sezionale, infine la costruzione e la manutenzione, in collaborazione con altre entità locali della sede del comune. Le elargizioni in denaro, negli ultimi due anni sono state di 5600 euro. Notevole l’impegno anche in quest’ultimo anno a favore dei terremotati dell’Abruzzo. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Poggioli Gianni. Vice Capogruppo: Guigli Alfeo. Consiglieri: Barozzini Bruno, Bernardi Ivano, Bernardi Silvano, Digani Fernando, Galvani Giosuè, Telleri Francesco, Tosi Ernesto, Pacchiarini Luigi (tesoriere). 24 I Gruppi della Il Gruppo di Carpi Sezione di Modena Il Gruppo di Casine DATA DI FONDAZIONE - 1932. DATA DI FONDAZIONE - 1976 FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 32; Soci aggregati 8. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 10. ELENCO CAPIGRUPPO - Cap. Po Ettore 1932/1937; Magg. Rocca Agostino 1937/1953; Rovina Enrico 1953/1958; Cav. Masimi Ivo 1958/1985; Cav. Riva Ferruccio 1985/1995 ; Saltini Daniele 1995/2002; Pasi Duilio dal 2002. ELENCO CAPIGRUPPO - Tintorri Antonio 1976/1983, Marchetti Giuseppe 1984/1986, Bonacorsi Luciano 1987/1990, Bonacorsi Luigi 1990/1998, Mammei Dino dal 1998. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Tra le attività principali, merita di essere segnalata la partecipazione alla ricostruzione delle zone terremotate del Friuli, in quell’occasione fu notevole il contributo, soprattutto in materiale e fondi. Anche negli anni successivi, a volte andando ben oltre le aspettative della Sezione, il Gruppo non ha fatto mancare il proprio concorso alle attività operative oganizzate e dirette dalla Sezione di Modena. Tra le attività volte a vivificare i valori alpini va menzionata la consegna del tricolore alle scuole di Carpi. Assidua la presenza del Gagliardetto, simbolo del Gruppo, e di alcuni soci alle principali manifestazioni alpine della Sezione ed all’Adunata Nazionale. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha operato con volontà realizzatrice, fino agli anni novanta. E’ ancora vivo il ricordo dell’impegno a favore delle popolazioni colpite da calamità naturali, soprattutto in quel periodo ha costituito un punto di riferimento per le autorità locali e per i propri concittadini. Il rapido calo dei soci, dovuto anche al fenomeno dello spopolamento, ha ridotto le sue capacità operative, pur permanendo il desiderio di mantenere in vita il Gruppo ed il desiderio di partecipazione alla vita della Sezione. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Mammei Dino. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo Pasi Duilio. Vice Capogruppo: Saltini Daniele. 25 I Gruppi della Sezione Il Gruppo di Castelfranco Emilia Modena Il Gruppo di Castelvetro DATA DI FONDAZIONE - 1929, sciolto nel 1940 e ricostituito nel 1947. DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto nel 1940 e ricostituito nel 1953. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 51; Soci aggregati 17. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 94; Soci aggregati: 16. ELENCO CAPIGRUPPO - S. Ten. Ferrarini Luigi 1929/ 1933, Mar. Magg. Dallari Guido 1933/1934, Dall’Eva Enrico 1935/1970, Quaderviri Carlo 1970/1971, rag. Degli Angeli Sergio 1972/1975, Ricci Germano 1976/1981, Col. Milioli Raffaele 1981/1984, geom. Trebbi Ferdinando 1985/1989, Ricci Germano 1990/ 2005, Scaramelli Vanni dal 2006. ELENCO CAPIGRUPPO - Caula Mario 1934/1940, Cavallini Adelchi 1953/1978, Rinaldi Romeo 1979/1989, Cavedoni Pietro 1989/1990, Samuel Giuseppe 1990/2002, Manzini Guido 2003/2005, Samuel Giuseppe dal 2006. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Con un crescente fervore realizzativo, il Gruppo ha provveduto, negli anni, alla ristrutturazione ed alla successiva cura strutturale del Santuario di San Maurizio, protettore degli alpini. Il Santuario situato in Recovato è diventato meta di pelleggrinaggi annuali da parte deli alpini della Sezione. Altra opera degna di menzione è la ristrutturazione della sede del Gruppo e nel 2008, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale, la sistemazione di una palizzata nel parco cittadino. Sempre presente, con personale e con donazioni, nell’aiutare le popolazioni colpite da calamità naturali, nel proprio ambito, da anni il Gruppo partecipa alla colletta alimentare, fa visita a centri sociali,ospizi ed asili. Altre forme benefiche vengono realizzate a favore di enti sociali presenti sul territorio comunale. Il Gruppo fin dagli anni novanta è gemellato con i Gruppi di Monguelfo (BZ) e di S. Martino di Campagna. Nel 2008, il Gruppo incaricato di organizzare l’Adunata sezionale, ha per l’occasione realizzato concorsi scolastici e consegnato la Bandiera Nazionale a due istituti della città. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Scaramelli Vanni. Vice Capogruppo onorario: Onofri Egidio. Vice Capogruppo: Ricci Germano. Segretario: Sita Angelo. Cassiere: Federici Mauro. Consiglieri: dott. Micagni Giovanni, Trebbi Ferdinando, Bussoli Dino, Bursi Claudio, Pedrini Paolo, Bazzani Oscar. 26 di OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il gruppo, animato dal particolare spirito degli alpini fondatori, ha partecipato attivamente alla ricostruzione delle zone terremotate del Friuli nel 1976 e nel 1977. Costanti le attività benefiche nell’ambito del sociale, tra queste le donazioni per l’AVIS. Nel 1994 il Gruppo da vita, presso il Santuario della B.V. della salute di Puianello, alla Pasqua dell’Alpino, manifestazione che con gli anni è diventata un punto di riferimento per tutti i Gruppi della Sezione. Il Gruppo ha ospitato due Adunate Sezionali e organizzato la consegna di Bandiere Nazionali alle scuole. Presenti all’emergenza del terremoto dell’Umbria e delle Marche, nel 2000 il Gruppo riorganizza l’unità di protezione civile con l’inserimento di forze nuove che hanno contribuito a consolidare i riconoscimenti acquisiti negli anni precedenti. Fra i numerosi interventi meritano di essere citati: la manutenzione dei materiali nel campo di accoglienza di Monteveglio, i lavori esterni a favore del monastero di Baggiovara e l’attività logistica, a Roma, per le esequie del S. Padre Giovanni Paolo II. Il Gruppo si è sempre distinto per una costante e larga partecipazione alle principali esercitazioni di protezione civile ed alle manifestazioni nazionali e sezionali. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Samuel Giuseppe. Vice Capogruppo: Manzini Guido e Bonomi Carlo. Consiglieri : Baruffi Riziero, Franchini Luca, Franchini Paolo, Orini Marcello, Pelloni Stefano, Ruini Giovanni, Tagliazucchi Antonino, Verucchi Paride, Zanardi Augusto. Segretario e tesoriere: Cavedoni Pietro. Capo Unità di Protezione Civile: Pelloni Adriano. I Gruppi della Il Gruppo di Fanano Sezione DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto nel 1940 e ricostituito nel 1946. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 96 ; Soci aggregati 31. ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Magg. Meneguz Giovanni 1931/1940, Pellati Umberto 1946/ 1948,Mar. Magg. Bastagli Alfonso 1949/1973, Cav. Pasquali Alfonso 1974/1983, Cav. Zanarini Giuseppe 1983/1999, Col. Gerardini Alfonso 1999/2002, Giambi Giampiero dal 2002. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Tra le principali attività che il Gruppo (intitolato alla M.A.V.M. dr. Fogliani Gaetano) ha contribuito a realizzare nel corso degli anni viene ricordata la costruzione del monumento dedicato agli alpini fananesi caduti sul fronte russo e in tutte le guerre. Il monumento costruito sul passo di Croce Arcana è diventato, dal 1975, meta di pellegrinaggio da parte di tutti gli alpini della Sezione durante la prima domenica d’agosto. Il Gruppo ha partecipato, con l’invio di personale e con donazioni, alle opere di ricostruzione delle zone terremotate del Friuli nel 1976 e nel 1977 e successivamente dell’Irpinia e delle zone alluvionate di Asti ed Alessandria. Un’altra attività che ha impegnato il gruppo per quattro anni è la costruzione della sede, inaugurata nel 1988. L’inaugurazione del sentiero della pace e la collocazione di un cippo commemorativo, la sistemazione di un altare al passo di Croce Arcana, l’organizzazione del museo alpino all’interno della sede ed infine l’ospitalità fornita ai bambini di Chernobyl, contribuiscono a fornire un quadro più completo delle attività del Gruppo. Importante è attualmente l’impegno fornito dal nucleo di protezione civile. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Giambi Gianpietro. Vice Capogruppo: Gambaiani Mauro. Cassiere: Zanarini Giuseppe. Segretario: Zanarini Stefano. Consiglieri: Pellegrini Loredano, Struzzi Gianfranco, Ferrari Attilio,Nicoletti Zosimo Augusto. di Modena Il Gruppo di Fellicarolo DATA DI FONDAZIONE - 1953 FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 25 ; Soci aggregati 4 (dati riferiti al 2008). ELENCO CAPIGRUPPO - Corsini Italo 1953/1955, Menozzi Giovanni 191956/1957, Cantelli Adelmo 1957/1958, Corsini Italo 1958/1962, Nesti Antonio 1963/1964, Cantelli Cav. Adelmo 1964/1973, Pellegrini Carlo 1974/1988, Cantelli Lauro 1988/1998, Corsini Stefano 1998/2002, Guidarini Giuseppe 2003/2008; OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua costituzione il Gruppo ha evidenziato la volontà di essere parte attiva nell’ambito della Sezione di Modena e con l’esempio dei suoi soci è stato spesso punto di riferimento per gli altri gruppi. Sempre presenti alle manifestazioni e generosamente disponibili in occasione dei disastri naturali che hanno colpito la penisola, il Gruppo ha inviato volontari presso il cantiere di Osoppo in Friuli ed ha elargito significative donazioni in tutte lealtre necessità. Da evidenziare, tra le altre iniziative, il ritrovo annuale dei reduci a Fellicarolo e il monumento in ricordo dei caduti, inaugurato nel 2007, per volontà del capogruppo Guidarini presso la sede della Sezione. ATTUALE DIRETTIVO - Dopo la recente scomparsa del Capogruppo Guidarini, il Gruppo ha deciso di sciogliersi e di confluire nel gruppo di Fanano. Nonostante ciò, in memoria di tutti i Capigruppo ed in omaggio di Giuseppe Guidarini, per anni anima del Gruppo, viene comunque riportata la storia del Gruppo. 27 I Gruppi della Il Gruppo di Fiumalbo Sezione Modena Il Gruppo di Frassinoro DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto nel 1940 viene ricostituito nel 1946. DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto nel 1940 viene ricostituito nel 1946. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 96; Soci aggregati 22. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 55; Soci aggregati 23. ELENCO CAPIGRUPPO - Bonan Paolo 1923/1924, Ten. Col. me. Giambi Luigi 1924/1932, Donati Francesco 1933/1953, Lenzini Siro 1954/1957, Stefanini Ludovico 1958/1962, Lenzini Siro 1963/1964, Andreoli Athos 1965/1966, Lenzini Siro 1967/1968, Santi Livio 1968/1971, Coppi Battista 1972/1974, Nizzi Ivano 1975/1976, Nardini Graziano 1977/1979, Marchetti Antonio 1980/1981, Nizzi Silvano 1981/1986, Nardini Graziano 1987/2004, Fraulini Yuri dal 2008. ELENCO CAPIGRUPPO - Ferrari Giuseppe 1931/1932, Piacentini Giuseppe 1933 /1940, Capitani Luigi 1946/1970, Marcolini Ulderico 1971/1978, Tollari Fausto 1978/1991, Marcolini Edoardo 1991, Tollari Fausto 1991/2001, Marcolini Marco 2002/2003, Ruffaldi Alberto dal 2003. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre costituito punto di riferimento per le Istituzioni locali, grazie alla sua disponibilità. Tra gli impegni maggiori, oltre al monumento ai caduti, realizzato nel 1975, raffigurante la Colonna Mozza dell’Ortigara,sono seguiti, in concomitanza con il succedersi delle emergenze, l’invio di volontari ad Osoppo in Friuli, ad Asti, ad Alessandria in Piemonte ed a Foligno in Umbria. Nel 1984 invia una cospicua somma per i terremotati dell’Armenia. Nel 1988 in collaborazione con L’AVIS e con i materiali forniti dal comune di Fiumalbo, è stato costruito un edificio antisismico che oggi ospita la sede sociale, l’ambulatorio medico, ed il garage dell’ambulanza. Nel 2000, in occasione dell’adunata provinciale,l’edificio fu inaugurato alla presenza del Col Villy Lenzini Comandante dell’8° Rgt. Alpini di Cividale e del coro della Julia. Il nucleo di Protezione Civile di Fiumalbo fu tra i primi della Sezione di Modena, ed attualmente conta su 22 volontari, con specifiche mansioni per antincendioboschivo,rischio idrogeologico soccorritori e generici. Attualmente il Gruppo è impegnato nella riqualificazione dell’area antistante la sede, che in accordo con l’Amministrazione Comunale, verrà denominata: “Parco degliAlpini”. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Fraulini Yuri. Vice Capogruppo: Nardini Graziano. Consiglieri: Nizzi Giovanni, Ugolini Daniele, Nizzi Roberto, Colò Federico, Nizzi Piergiovanni. 28 di OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre dato il suo fattivo contributo alle attività della Sezione, tanto che ha organizzato ben tre adunate provinciali e nel 2007 il 72° campionato nazionale A.N.A. per lo sci di fondo, attività quest’ultima che, realizzata con particolare impegno e professionalità, ha valorizzato l’immagine della Sezione in ambito nazionale. Meritano particolare menzione, tra le numerose iniziative realizzate, il monumento ai caduti, costruito su monte Mondino che è diventato meta di pelleggrinaggio annuale e l’invio di personale per collaborare alla ricostruzione delle zone terremotate del Friuli e dell’asilo di Rossosch in Russia. Costantemente disponibile alla collaborazione con le autorità comunali e parrocchiali, per la realizzazione di attività a favore della comunità locale, il Gruppo, oltre alla normale manutenzione dei monumenti ai caduti ha provveduto all’inaugurazione a Pian di Venano della “Maestà Votiva”. Nell’ambito della protezione civile è stata creata la squadra antincendio boschivi, dotata di adeguata attrezzatura. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ruffaldi Alberto. Vice Capogruppo: Nello Fontana. Cassiere: Sergio Tazzioli. Consiglieri: Nono Piacentini, Virginio Righi, Matteo Fontana, Erio Schenetti, Luca Marcolini, Nello Fontana. I Gruppi della Il Gruppo di Gombola Sezione DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1956 e dal 1976 al 1985. FORZA DEL GRUPPO Tesseramento in corso. ELENCO CAPIGRUPPO - Bedini Antonio 1931/1940, Turrini Leo 1956/1958, Torri Franco 1959/1971, Bedini Armando 1972/1976, Torri Franco 1985/2000, Veratti Zeno 2000/2006, Gianpetruzzi Luigi dal 2006. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre partecipato con spirito collaborativo alle manifestazioni alpine, dando un contributo significativo in occasione di calamità e nella realizzazione di opere di pubblica utilità. Tra le attività più significative non possono essere dimenticate l’inaugurazione, nel settembre del 1989, del monumento a ricordo di tutti gli alpini caduti. Sono ancora vive nella memoria di tutti gli abitanti di Gombola le commoventi cerimonie tenutesi, nel 1997 e nel 1999, in occasione del rientro delle salme di commilitoni caduti in Russia. Durante le ricorrenti manifestazioni alpine locali, il Gruppo, ha sempre posto in evidenza l’attaccamento al territorio ed alle tradizioni, premiando con attestati di benemerenza, quanti tra i propri iscritti, si distinguevano per professionalità e fedeltà nell’agricoltura. Attualmente nell’ambito di una ristrutturazione interna, il Gruppo, che aveva nel 2004, inglobato il Gruppo di Polinago, si è nuovamente scisso. Non vi è dubbio che nonostante la diminuzione numerica, non diminuiranno in futuro partecipazione ed impegno. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Gianpetruzzi Luigi. di Modena Il Gruppo di Guiglia DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto dal 1940 al 1953. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 50. ELENCO CAPIGRUPPO - Pasini Melchiorre1931/1940, Pasini Melchiorre 1954/1965, Pedroni Mario 1966/1969, Pedretti Primo 1970/1975, Galantini Gianfranco 1976/ 1978, Menzani Augusto 1979/1981, Bevelinotti Pietro 1982/1985, Pedretti Primo 1986/1995, Ballotta Gaetano 1996/1998, Pedretti Primo 1999/2007, Nannini Luigi dal 2008. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre svolto con particolare incisività la sua funzione sociale, distinguendosi per impegno e disponibilità. Ha raggiunto il suo massimo sviluppo negli anni settanta, quando il suo organico comprendeva ben 110 iscritti. In quegli anni furono diverse le collaborazioni ed i progetti realizzati con le autorità religiose ed amministrative locali. Successivamente parte dei suoi soci sono confluiti nel nuovo Gruppo di Roccamalatina e questo ha determinato una minore incisività sull’attività sociale. Il Gruppo continua ad essere presente alle principali manifestazioni dell’associazione, a rendere omaggio, presenziando agli atti commemorativi, a quanti hanno offerto la propria vita per la Patria e continua a contribuire alle iniziative di carattere umanitario organizzate dalla Sezione. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Nannini Luigi. Vice Capogruppo: Pedretti Primo. Consiglieri: Rosei Martino, Menzani Augusto, Rebacchi Roberto, Cassanelli Aldo, Lamandini Armando. 29 I Gruppi della Il Gruppo di Lama Mocogno Sezione Modena Il Gruppo di Mirandola DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1946. DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1981 FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 149; Soci aggregati 45. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 43. ELENCO CAPIGRUPPO - Baldoni Palmo 1923/1940, Cav. Baldoni Oreste 1946/1969, Cav. Amidei Giuseppe 1970/1991, Borri Marino 1992/2006, Ricchi Nello dal 2007. ELENCO CAPIGRUPPO - Ten. Briccoli Emidio 1931/1933, Ten. Meschieri Senen 1934/1940, Bergamini Marco 1982/1988,S. Ten. Manfredini Emilio 1988/1996, Magg. Gavioli Livio 1997/1999, S. Ten.Varini Alberto dal 2000. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, fin dalla sua costituzione ed in modo sempre più attivo dopo la seconda guerra mondiale, ha costituito punto di riferimento per tutti i concittadini in ambito comunale. Tra le numerose attività svolte vanno poste in risalto: la costruzione della chiesetta degli alpini dedicata ai caduti per la Patria, inaugurata nel 1964 e la costruzione del rifugio delle Piane di Mocogno nel 1989. La sede del Gruppo è a disposizione anche dei volontari della protezione civile. Numerosi sono stai gli interventi nell’ambito del sociale, spesso sotto forma di mano d’opera per la sistemazione di aree e strade comunali. Il Gruppo, sempre presente alle principali manifestazioni alpine, ha sempre contribuito in forma significativa in occasione delle calamità nazionali. In particolare, alcune decine di volontari si sono alternati presso i campi di lavoro in Friuli per la ricostruzione delle zone terremotate. La consegna della bandiera nazionale alle scuole ed il tradizionale, annuale, pranzo, per i disabili del comprensorio di Pavullo, presso il rifugio delle Piane sono altri tasselli che compongono il mosaico dell’attività del Gruppo. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Ricostituito in tempi relativamente recenti, il Gruppo si è prodigato per il mantenimento dello spirito alpino tra i suoi soci. Ha costantemente partecipato alle manifestazioni alpine a livello nazionale e sezionale. In stretta collaborazione con il gruppo alpini di San Prospero che mette a disposizione la propria sede per gli incontri del Gruppo, i soci hanno contribuito con donazioni e personale, in occasione delle calamità che nel tempo hanno colpito l’Italia. Tra le attività a carattere sociale va evidenziata la disponibilità offerta alle autorità locali e l’impegno a favore dei bambini malati di neoplasie nell’ambito della sezione. Alcuni rappresentanti del Gruppo, quale dimostrazione di attaccamento all’Associazione ed ai suoi valori, sono sempre presenti alle manifestazioni organizzate dai gruppi limitrofi anche della sezione di Bologna. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ricchi Nello. Vice Capogruppo: Martagni Moreno. Consiglieri: Florini Giorgio, Poggioli Ermanno, Castelli Adolfo, Poggioli Francesco, Ricchi Vittorio, Casacci Lorenzo, Martagni Ivo, Orsini Daniele, Ricchi Maurizio. 30 di ATTUALE DIRETTIVO Capogruppo: S. Ten. Varini Alberto. I Gruppi della Il Gruppo di Modena Sezione di Modena Il Gruppo di Monfestino DATA DI FONDAZIONE - 1922, sciolto dal 1940 al 1946. DATA DI FONDAZIONE - 2001. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 71; Soci aggregati 61. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 78; Soci aggregati 21. ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Magg. Cambi Adolfo 1922/1953, Malagoli Oreste 1953/1957, Cav. Ronchetti Alcide 1958/1972, Magg. Poggi Giuseppe 1973/1984, Cav.Incerti Luciano 1985/1998, Ten. Col. Rinaldi Gianluigi 1998/2002, Pizzolari Enrico 2002 (interinale), Magg. me. Curti Gianluigi (Commissario 2002/2003), Gen. Fregni Francesco 2003/2006, Gaetani Gianluigi 2006/2009, Salvioli Federico dal 2009. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre dato, fin dalla sua costituzione, il suo importante contributo alle attività della Sezione. Peraltro è il Gruppo alpini di Modena il titolare del contratto d’affitto con il comune di Modena della sede che ospita anche la Sezione con annesse strutture di protezione civile. Tale sede, inaugurata nel 1990 è stata completamente ristrutturata, ampliata e completata con la recente posa di un monumento dedicato ai caduti di tutte le guerre. Oltre ad aver contribuito con fondi, alcuni soci hanno partecipato alle attività di ricostruzione delle zone colpite da calamità naturali ed alla costruzione dell’asilo in Rossosch. Il Gruppo ospita periodicamente nei mesi estivi, dei bambini affetti da autismo per facilitarne la terapia di gruppo. Trovano ospitalità presso la sede, per lo sviluppo delle loro attività sociali, anche la C.R.I e L’ASEOP. Il Gruppo ha collaborato alla realizzazione di un campo di calcio per il CEIS a Cognento, partecipa annualmente alla colletta alimentare e organizza viaggi/pellegrinaggi, recentemente anche al “Ponte di Perati” in Albania. Motivo di orgoglio, per l’impegno ed i risultati conseguiti, è il “Coro la Secchia A.N.A.. Gruppo Alpini di Modena” diretto dal maestro Boschelle. ELENCO CAPIGRUPPO - Mulinazzi Marino dal 2001. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, seppur di recente costituzione è sempre stato significativamente presente a tutte le manifestazioni ed alle attività pianificate dalla Sezione. Seguendo le orme della miglior tradizione alpina, il Gruppo ha operato in particolar modo nel sociale, elargendo denaro alla “Casa del Fanciullo “di Piacenza, alla casa “Bambini di casa Giulia “ di Serramazzoni, alla Lega Italiana per la lotta contro i Tumori di Modena ed a missionari in Eritrea. Tra i lavori significativi in ambito sociale va ricordato la costruzione di un monumento dedicato a tutti i caduti per la pace.L’impegno in ambito sociale si è ampliato con la consegna, nel 2008, di tre borse di studio ai ragazzi più meritevoli del comune di Serramazzoni. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo : Mulinazzi Marino. Vice Capogruppo: Ciamaroni Enzo. Consiglieri : Beneventi Anselmo, Venturelli Enrico, Verdi Primo, Guicciardi Ambride, Gubertini Giancarlo, Ingrami Adriano. Tesoriere: Pavone Gian Paolo. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Salvioli Federico. Vice Capogruppo: Rosenthal Roberto. Consiglieri: Bandieri Alfonso, Boschelle Grazioso, Curti Luigi, Fregni Francesco, Notari Fabrizio, Strapparava Bernardino, Vignudini Artemisio, Gaetani Gianluigi. 31 I Gruppi della Il Gruppo di Montecreto Sezione di Modena Il Gruppo di Montefiorino DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1946. DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1946. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 19; Soci aggregati 1. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 101; Soci aggregati 40. ELENCO CAPIGRUPPO - Lancellotti Severo 1923/1924, Beneventi Antonio 1925/1933, Tagliani Giuseppe 1934/ 1953, Bonaccorsi Silvio 1954/1963, Masinelli Gianluigi 1964, Tagliani Leardo1965/1983, Galli Lorenzo 1983/ 2006, Magnani Viviano dal 2006. ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Serradimigi Enrico 1923/ 1940, Cav. Barozzi Emilio 1946/1949, Rocchi Giulio 1949/1956, Bernardi Amerigo 1957/1958, Rocchi Giulio 1958/1963, Coriani Egidio 1963/1976,Cav. Gualmini Sergio 1974/1985, Cav. Corti Aldo 1985/2000, Medici Dino dal 2001. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, in funzione della sua forza organica, ha sempre partecipato, con ampia disponibilità, alle principali attività della Sezione, alle adunate nazionali ed alle adunate sezionali. Meritano menzione anche i contributi elargiti in occasione delle sciagure nazionali, quali terremoti ed inondazioni ed alla realizzazione di iniziative intraprese da altre organizzazioni di carattere sociale, in particolare quelle rivolte all’assistenza sanitaria. Per molti anni il Gruppo si è fatto carico della manutenzione dei monumenti ai caduti di tutte le guerre presenti sul proprio territorio. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Magnani Viviano. Vice Capogruppo: Galli Lorenzo. Consiglieri: Santi Romano, Balocchi Marco, Masinelli Gianluigi. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, ricco di storia e di tradizioni alpine è stato punto di riferimanto per la comunità di Montefiorino.Dopo la ricostituzione il Gruppo ha ospitato le adunate Sezionali del 1958 e del 2003. Ha testimoniato concretamente il proprio impegno in campo sociale con l’invio di denaro e personale in occasione dei terremoti del Friuli e dell’Irpinia. La chiesetta, costruita ed inaugurata nel 1985 dal Gruppo, in memoria dei Caduti di tutte le guerre conserva un’ icona raffigurante la Madonna del Don. Annualmente, presso il parco attrezzato della chiesetta, viene organizzata la festa del Gruppo. Nel 1988 viene inaugurata la sede del Gruppo che, negli anni, verrà resa sempre più accogliente e nel 1994 ampliata. Nel contempo è sempre continuato l’impegno sociale, innanzitutto collaborando con le Autorità comunali e parrocchiali, quindi operando a favore di altre organizzazioni quali “la tenda di Abramo” e L’Avap. Significativi sono stati anche gli interventi in denaro a favore della costruzione dell’Asilo di Rossosch in Russia. Nel 1989 veniva costituito un nucleo di protezione civile che ha partecipato attivamente alle attività provinciali, regionali e nazionali. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Medici Dino. Vice Capogruppo: Gherardelli Mauro. Cassiere: Ruggi Piersergio. Revisori dei conti: Franchi Giuseppe, Manelli Romualdo. Consiglieri: Gherardi Evaristo, Giunzioni Silvio, Marchetti Pellegrino, Rosini Emore, Ruggi Daniele, Zanotti Fernando. 32 I Gruppi della Il Gruppo di Montese Sezione DATA DI FONDAZIONE - 1931. Disciolto nel 1940 e ricostituito nel 1953. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 140; Soci aggregati 35. ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Poli Giovanni 1931/1940, Borri Aristide 1953/1966, Monari Florio 1967/1971, Cav. Managlia Eligio1972/1988, Turrini Mario 1989/2004, Cav. Managlia Luigi 2005/2006, Muzzarelli Aldo 2007/2008, Mattioli Marino dal 2008. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Dal lungo elenco di attività sociali svolte negli anni, meritano menzione la ristrutturazione della chiesetta del Terminale di Iola di Montese,(ex oratorio del 1700), l’invio di denaro e personale per la ricostruzione dell’asilo di Rossosch in Russia, la restaurazione del monumento in piazza IV novembre e l’inaugurazione del monumento agli Alpini. Nel 1999 il Gruppo ha l’onore di ospitare l’adunata sezionale e con l’occasione inaugura la sede. Ogni anno partecipa a varie iniziative di solidarietà concordate con l’amministrazione comunale, in particolare aiuta la casa per anziani ed il centro per diversamente abili. Con le associazioni turistiche la collaborazione è rivolta alla realizzazione della festa di Montese, festa del parmigiano reggiano, festa della patata, festa del maiale.Particolare, tra le altre, è la partecipazione con il comune ed altre organizzazioni, alla realizzazione della festa per la commemorazione del 25 aprile e della liberazione di Montese da parte della forza di spedizione brasiliana. L’attaccamento alle tradizioni ed ai valori alpini del Gruppo, ha avuto un significativo riconoscimento con l’assegnazione del premio “Fedeltà alla Montagna”, nel 1973, al socio alpino Lucchi Amilcare. di Modena Il Gruppo di Olina DATA DI FONDAZIONE - 1969. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 40; Soci aggregati 8. ELENCO CAPIGRUPPO - Lovati Giancarlo 1969/1978, Vinazzani Anselmo1978/1986, Caselli Roberto1986/2002, Lovati Giancarlo dal 2002. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua costituzione il Gruppo ha dato prova di notevole vitalità partecipativa,distinguendosi in più di una occasione per la voglia di fare, diventando un punto di riferimento per le altre organizzazioni del luogo. Tra le varie iniziative di carattere sociale svolte a favore di attività locali e nazionali alle quali il Gruppo non ha mai fatto mancare la propria adesione con personale o con materiale e fondi, va certamente sottolineata l’installazione, unitamente al Gruppo frazionale, della propria sede. Oltre all’installazione la sede ha richiesto numerosi interventi di ripristino e manutentivi che con il tempo, hanno reso la sede non solo esteticamente piacevole ma soprattutto funzionale alle esigenze, di qui il giusto orgoglio per questa realizzazione. La costante presenza alle principali attività celebrative e sociali, sottolinea lo spirito di collaborazione che anima i soci del Gruppo. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Lovati Giancarlo. Vice Capogruppo: Caselli Roberto. Consiglieri:Vinazzani Anselmo, Corsinotti Luigi, Ghiddi Elio, Adani Luca, Iseppi Paolo. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Mattioli Marino. Consiglieri: Bernabei Valeriano,Pedrucci Luciano, Bazzani Floriano, Lucchi Guido, Biagini Federico, Tamburini Dante, Righetti Grazio, Mazzetti Ugo, Turrini Mario, Nardi Giuseppe, Demaria Franco, Venturelli Luigi. 33 I Gruppi della Il Gruppo di Ospitale Sezione di Modena Il Gruppo di Palagano DATA DI FONDAZIONE - 1990. DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1952. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 23; Soci aggregati 21. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 51; Soci aggregati 4. ELENCO CAPIGRUPPO - Seghi Marino 1990/1998, Seghi Ezio 1999/2003,Bellettini Francesco dal 2003. ELENCO CAPIGRUPPO - Fiori Rocco Giuseppe 1931/ 1979, Nanetti Gian Domenico 1979/1983, Ugolini Dino, Col Espamer Antonio 2002/2005, Maestri Marco 2005, Ferrarini Giuseppe 2005/2008, Bertelli Danilo dal 2009. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - La recente costituzione del Gruppo e di conseguenza la sua breve storia, sono tuttavia testimonianza di una concreta volontà realizzatrice e di un impegno commisurato alle possibilità numeriche, ma costante nel tempo. Il gagliardetto del Gruppo, benedetto nel 1990 con una significativa cerimonia, è sempre presente, non solo alle adunate nazionali ma con encomiabile costanza, anche alle manifestazioni più importanti della Sezione e dei Gruppi modenesi. Fedeli custodi delle tradizioni e dei nostri valori, gli Alpini di Ospitale commemorano ogni anno, in occasione del raduno di “Croce Arcana” i caduti di tutte le guerre. ATTUALE DIRETTIVO Capogruppo: Bellettini Francesco. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua nascita il Gruppo costituì un punto di riferimento per tanti Alpini presenti sulla riva destra del torrente Dragone, pur mantenendo stretti vincoli di collaborazione con i Gruppi della sponda sinistra del fiume ed in particolare con il Gruppo di Montefiorino.Tra le diverse attività svolte in campo sociale, si ricorda la costruzione del monumento all’Alpino, posto in piazza Fontana, la costruzione della sede del Gruppo, il gemellaggio con la Sezione di Modena degli Autieri, il ripristino della “Croce” e la collocazione in località Vigne di una preziosa statua della Madonna. Il Gruppo è stato spesso presente con materiali e personale alle operazioni di soccorso che hanno interessato negli anni tutta la Penisola. Tra questi interventi si ricorda con particolare piacere lo sforzo ed il favorevole risultato raggiunto nella raccolta di derrate alimentari e di vestiario in occasione dell’alluvione di Alessandria. Costante la collaborazione con le autorità locali nella realizzazione di numerose iniziative. Proprio quest’anno, nel mese di maggio, il Gruppo ha ospitato la 67a Adunata sezionale. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bertelli Danilo. 34 I Gruppi della Sezione Il Gruppo di Pavullo nel Frignano di Modena Il Gruppo di Piandelagotti DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1953. DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1963. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 268; Soci aggregati 30. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 39; Soci aggregati 9. ELENCO CAPIGRUPPO - Ten. Jacoli Ugo 1931/1933, Stradi Remo 1934/1940, Contri Angelo 1953/1956, Ten. Col. Bartolazzi Carlo 1956/1977, Ferrari Giuseppe 1978/ 1991, Pini Giovanni,1991/19991, Rosci Francesco 1991/ 2000, Martensi Walter 2001/2006, Verucchi Santino dal 2006. ELENCO CAPIGRUPPO - Petraglia Pasquale1923/1932, Lamberti Antonio 1932/1934, Palandri Giovanni 1934/ 1940, Piacentini Nello 1963/1963, Gualtieri Guido 1964/1982, Palandri Elio 1983/2002, Palandri Simone dal 2003. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo di Pavullo è certamente uno dei Gruppi della Sezione più ricco di storia e di tradizioni alpine. Per dare l’idea della sua trainante attività, basti ricordare che ha organizzato, in modo impeccabile, ben sette adunate provinciali. Nel 1974 è stato consegnato il premio, a livello nazionale, “Fedeltà alla Montagna” all’alpino Barbari Pietro. Per ricordare anche concretamente il continuo apporto in personale, materiale e fondi a favore di numerose iniziative in ambito sociale, nel 1977 è stato inaugurato il monumento dedicato al “Cuore generoso degli Alpini”, soprattutto per testimoniare l’importante contributo offerto a favore dei terremotati del Friuli. Degne di nota sono inoltre il rifacimento del tetto della chiesetta di San Pellegrino, lo spostamento e la sistemazione della fontana del “Canone”, la ristrutturazione dell’oratorio del “Cuminello”, il rifacimento del monumento a Benedello, le numerose donazioni a favore di famiglie bisognose e gli interventi a favore delle zone terremotate o alluvionate dell’Irpinia, delle Marche, della Valtellina e del Piemonte. Con la loro attività gli alpini del Gruppo hanno sempre commemorato i caduti aiutando i vivi. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre operato nelle manifestazioni alpine e nella realizzazione delle opere di pubblica utilità, profondendo passione e spirito di abnegazione. Tra le attività più significative non possono essere dimenticate l’organizzazione di una Adunata provinciale e di un Raduno interprovinciale. Gli alpini del Gruppo non hanno mai fatto mancare il loro contributo in personale e denaro in occasione dei vari disastri naturali che hanno colpito il territorio nazionale. Sempre attenti alle necessità del loro comune, sono un importante punto di riferimento per l’amministrazione, hanno ristrutturato, tra l’altro, la chiesetta in località Prati di San Geminiano, la prima volta nel 1983, quindi dopo un ulteriore intervento radicale, hanno nuovamente rimesso a nuovo la chiesetta, inaugurando la sua riapertura al culto nell’agosto del 2009. E’ ormai un appuntamento fisso, nel mese di dicembre, il pranzo per tutti gli over 80 del paese. Con orgoglio viene ricordata l’attività del gruppo di protezione civile, che con i suoi nove volontari è sempre pronto a rispondere ad ogni chiamata. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Verucchi Santino. Vice Capogruppo:Rovandi Vittorio. Segretario: Rosci Francesco. Consiglieri: Soci Alfonso, Chiletti Alessandro, Bortolani Giancarlo, Cuoghi Giorgio, Manni Leandro, Gandolfi Luciano, Pasini Luigi, Andreoli Valerio, Badiali Giustiniano, Vignali Dario. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Palandri Simone. Consiglieri: Palandri Elio, Lamberti Alberto, Fontanini Roberto, Biondi Daniele, Piacentini Riccardo, Zanni paolo, Ferrari Giancarlo. 35 I Gruppi della Il Gruppo di Pievepelago Sezione DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1953. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 78; Soci aggregati 17. ELENCO CAPIGRUPPO - S. Ten Fantoni Tullio1931/1940, Crovetti Arturo 1953/1955, Montali Dino 1956/1957, Marchetti Giuseppe 1958/1968, Santi Martino 1969/1978, Bortolai Gianpaolo dal 1979. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Tra le manifestazioni alpine più significative organizzate dal Gruppo, vengono ricordate le adunate provinciali del 1960, del 1979 e del 1994. In particolare, in occasione dell’adunata provinciale del 1994 è stato realizzato un intervento di protezione civile nel territorio del comune di Pievepelago. Nella stessa occasione, con la partecipazione della fanfara della Brigata Julia,è stata inaugurata la sede del Gruppo. La ristrutturazione della chiesetta del Lago Santo, la staccionata del sentiero che collega l’abitato con gli impianti di risalita sono frutto del lavoro degli alpini del Gruppo. Numerosi gli interventi per organizzare gare campestri, servizi logistici a favore di varie organizzazioni sportive o per supportare l’annuale incontro tra le comunità di Pievepelago e Barga in località Lago Santo. Sempre presenti alle principali manifestazioni dell’associazione in ambito Sezionale e Nazionale, il Gruppo ha sempre fornito il proprio contributo in occasione delle numerose alluvioni e dei terremoti. Dal 2007 il Gruppo invia atleti in rappresentanza della Sezione ai campionati A.N.A. di sci di fondo. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bartolai Gianpaolo. Vice Capogruppo: Santi Giorgio. Consiglieri: Amidi Andrea,Carani Fermo, Fraulini Elia, Galassini Luigi, Lotti Gian Franco, Nizzi Nicola, Pighetti Emiliano, Vanoni Angelo, Vignocchi Domenico. 36 di Modena Il Gruppo di Polinago DATA DI FONDAZIONE - 1923, sciolto dal 1940 al 1947 e dal 2004 al 2009. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 45; Soci aggregati 3. ELENCO CAPIGRUPPO - Bonvicini Bruno 1923/1932, Bertoni Giovanni 1933/1940, Bonvicini Bruno 1947/1966, Bonvicini Nando 1967/1976, Bruni Renato 1977/1978, Bonvicini Nando 1978/1986, Croci Sante 1986/2001, Bedosti Raffaele 2001/2004, Bernardi Antonio dal 2009. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Gruppo di antica tradizione e di significativa presenza sul territorio, ha costituito per lungo tempo un concreto punto di riferimento per gli amministratori locali. Elemento significativo della sua capacità realizzatrice è stato l’onere di organizzare l’adunata sezionale nel 1952. Nonostante il depauperarsi del numero organico del Gruppo, dovuto al trasferimento in pianura di numerosi iscritti, sempre gli alpini di Polinago hanno partecipato con generoso entusiasmo alle manifestazioni alpine. E non hanno mai fatto mancare il loro contributo per alleviare le sofferenze di quanti, in ambito nazionale, erano stati colpiti da calamità naturali. A dimostrazione di una ferrea volontà realizzatrice il Gruppo, che si era fuso nel 2004 con il Gruppo di Gombola, ha ripreso vita in questi mesi, siamo certi che memore della storia passata, il ricostituito Gruppo, saprà distinguersi per collaborazione impegno e disponibilità, sia in ambito locale che in ambito sezionale. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bernardi Antonio. Consiglieri: Bedosti Raffaele, Torri Cristian, Bonaccini Antonio, Giacobazzi Antonio, Madrigali Arduino, Muccini Bruno, Cadegiani Mauro. I Gruppi della Sezione Il Gruppo di Prignano sulla Secchia DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1960. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 130; Soci aggregati 30. ELENCO CAPIGRUPPO - Casolari Renato1931/1940, Pietri Ermete 1960/1963, Marchetti Liborio 1964/1997, Marchetti Ivan 1997/2001, Marchetti Giovanni dal 2001. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua costituzione il Gruppo si mette in evidenza per lo spirito alpino, la generosità e la capacità realizzatrice. Sempre tra i primi a rispondere ad ogni chiamata della Sezione, ha inviato, per esempio, 12 volontari nel cantiere di Osoppo in Friuli ed in quell’occasione rafforza la sua disponibilità con 14 autotreni con rimorchio carichi di materiale edile e con 12 milioni di lire. Altri alpini partiranno per successive esigenze in Italia (Piemonte, Valtellina, Umbria e l’ultimo terremoto dell’Abruzzo del 2009) ed in Russia (Rossosch). Tra i vari lavori realizzati dai volontari del Gruppo, merita particolare menzione il restauro del monumento ai caduti della frazione di Pigneto e la partecipazione alla recente realizzazione ed inaugurazione (2008) di un nuovo imponente monumento all’alpino, posto in una piazza del paese. Con l’esempio gli alpini hanno saputo coinvolgere nelle loro attività gran parte dei concittadini, diventando a ragione, punto di riferimento anche per le autorità comunali. Gelosi custodi delle tradizioni, gli alpini di Prignano sono sempre presenti alle cerimonie più significative dei Gruppi modenesi, della Sezione ed ovviamente all’Adunata Nazionale, con un folto numero di soci. Sempre disponibile anche l’efficiente nucleo della protezione civile. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Marchetti Giovanni. Vice Capogruppo: Castellari Carlo, Torlai Maurizio. Consiglieri: Costi Guerrino, Farioli Ferdinando, Giovannini Pellegrino, Macchioni Massimo, Lensotti Walter, Cassinadri Umberto, Marchetti Liborio, Turbati Pietro. di Modena Il Gruppo di Riolunato DATA DI FONDAZIONE - 1932, sciolto dal 1940 al 1955 e dal 1958 al 1961. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 47; Soci aggregati 3. ELENCO CAPIGRUPPO - Carbonari Luigi 1932/1940, Ten Migliori Pierluigi 1955/1958, Pini Giovanni 1961/1962, Fini Pietro 1963/1968, Bosi Bartolomeo 1969/1974, Contri Romeo 1975/1976, Razzoli Giuseppe1977/1978, Bosi Bartolomeo 1978, ContriRomeo 1979, Contri Erio 1980, Migliori Ugo dal 1980. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Fin dalla sua costituzione il Gruppo ha dato prova di buona volontà per essere parte attiva nell’ambito della Sezione di Modena, fronteggiando con caparbietà ogni tipo di difficoltà organizzativa che gli eventi hanno posto sul suo cammino. Sempre presenti alle manifestazioni più significative in ambito sezionale e nazionale e generosamente disponibili in occasione dei disastri naturali che hanno colpito la penisola, il Gruppo ha elargito significative donazioni, in base alle proprie disponibilità, in tutte le evenienze. Da evidenziare, in ambito locale, l’organizzazione di una adunata provinciale e tra le altre iniziative, la costruzione della cappelletta in località Polle di Riolunato diventata meta di pellegrinaggio soprattutto durante il periodo estivo. Presso la stessa cappelletta il Gruppo organizza annualmente una significativa manifestazione. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Migliori Ugo. Vice Capogruppo: Mattei Walter, Cassiere: Contri Erio. Consigliere: Saielli Adrian. 37 I Gruppi della Il Gruppo di Roccamalatina Sezione Modena Il Gruppo di S. Annapelago DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto dal 1940 al 1954 e dal 1982 al 1985. DATA DI FONDAZIONE - 1937, sciolto dal 1940 al 1953 e dal 1978 al 1987. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 68; Soci aggregati 34. FORZA DEL GRUPPO 19 Soci Alpini; 14 Soci aggregati. ELENCO CAPIGRUPPO - Pasini Melchiorre 1934/1940, Pasini Melchiorre 1954/1965, Ferrari Giovanni 1966/1968, Pasini Melchiorre 1969/1971, Ravera Giorgio 1972/1981, Bevelinotti Pietro 1985/19994, Lamandini Arnaldo 1995/ 2006, Casalgrandi Corrado dal 2007. ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Bernardi Amerigo 1937/ 1940, Tognarelli Giovanni 1953/1955, Serg. Bernardi Amerigo 1956/1968, Picchetti Franco 1969/1972, Carani Fermo 1973/1978, Galli Graziano1987/1992, Giannasi Giuseppe 1992/2009 dal 2009 Tognarini Massimo. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre operato con grande disponibilità a favore della comunità e con elargizioni alle persone più bisognose. Il Gruppo è sempre stato inoltre punto di riferimento per le Istituzioni locali per aver contribuito alla realizzazione di alcune attività a carattere sociale e religioso.Tra le principali opere realizzate, vanno ricordate: la realizzazione del monumento ai caduti, il restauro della chiesetta dei “Sassi”, il restauro della sede sociale, ora confortevole e dotata di moderne attrezzature, in collaborazione con il comune di Guiglia. Con la costituzione del nucleo di protezione civile, il Gruppo ha partecipato con l’invio di volontari in occasione di catastrofi e calamità naturali. Il Gruppo ha organizzato nel 1994, riscuotendo l’unanime consenso, l’Adunata Sezionale. Costante e numerosa la partecipazione degli iscritti alle più importanti manifestazioni organizzate dalla Sezione ed all’adunata nazionale OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo si è sempre impegnato in varie iniziative per il Paese. Tra gli interventi più significativi, nel 1987, in occasione della ricostituzione del Gruppo, è stato ripulito e completamente ristrutturato il monumento ai Caduti di tutte le guerre, monumento che era stato inaugurato nel 1953. Nel 1991 venne eretto il monumento all’Alpino in località Poggiolo di S. Annapelago. Nel 2004 il Gruppo ha ricostruito il monumento della Faggiaccia (deturpato da ignoti vandali) eretto a ricordo della barbara uccisione da parte nazista di cinque donne Santannesi. Imponente la partecipazione dei Gruppi alpini e della popolazione alla nuova inugurazione del monumento avvenuta lo stesso anno. A dimostrazione della vitalità del gruppo, nel marzo 2009, è stata organizzata, in collaborazione con la Sezione di Modena, la prima edizione della “sgambata sugli sci da fondo”, che ha visto la partecipazione di Alpini e soci aggregati di numerosi Gruppi. Sulla base delle proprie capacità numeriche, ma sempre con la generosità che contraddistingue gli Alpini il Gruppo ha fornito il proprio contributo in tutte le emergenze locali e nazionali di eventi calamitosi. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Casalgrandi Corrado. Vice Capogruppo: Lamandini Arnaldo. Segretario: Pini Pier Paolo. Consiglieri: Botri Zelio, Lolli Amilcare, Rivieri Vito, De Luca Giuseppe, Bevelinotti Angelo, Martinelli Giuseppe, Degli Esposti Orfeo. 38 di ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Tognarini Massimo. Vice Capogruppo: Menoni Alessio. Segretario: Manfredini Alberto. Consiglieri: Bernardi Giorgio, Bernardi Mario, Colò G.Franco, Giannasi Giuseppe. I Gruppi della Il Gruppo di S. Prospero Sezione di Modena Il Gruppo di Savignano sul Panaro DATA DI FONDAZIONE - 1984. DATA DI FONDAZIONE - 1964. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 47; Soci aggregati 39. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 117; Soci aggregati 13. ELENCO CAPIGRUPPO - Calzolai Zeno 1984/1990, Costanzini Andrea 1990/2005, Spezzani Ferdinando 2005/2007, Nascimbene Mauro dal 2007. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, pur di costituzione relativamente recente, si è subito segnalato per volontà partecipativa. Infatti il suo gagliardetto è sempre presente a tutte le principali manifestazioni dell’Associazione fieramente portato da alcuni dei suoi iscritti. Anche in campo sociale il Gruppo di San Prospero ha fornito prove di generosità, contribuendo in modo significativo all’ aiuto delle popolazioni colpite da calamità naturali. In ambito locale ha sempre dato la propria disponibilità alle Istituzioni civili e religiose, allo scopo di tenere sempre vivi i valori alpini. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Nascimbeni Mauro. Vice Capogruppo: Reggiani Andrea. Cassiere e Segretario: Marchesini Roberto, Baraldi Paolo. Consiglieri: Biancolino Denis, Costanzini Andrea, Neri Isideo, Zanon Mirco, Spezzani Ferdinando. ELENCO CAPIGRUPPO - Grandi Cav. Carlo 1964/1971, Barbieri Mario 1972, Grandi Cav.Carlo 1972/1995, Castagna Cav. Roberto 1995/2007, Montanari Enrico dal 2008. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Nato con grande volontà realizzatrice, il Gruppo ha iniziato immediatamente a partecipare alle iniziative provinciali e nazionali dell’ANA. Tra le attività di maggior spicco si ricordano gli interventi in Friuli nel 1976, la raccolta di fondi, devoluti al comune di San Marzanotto per l’alluvione del Piemonte, varie iniziative nel 1997 a favore dei terremotati delle Marche e dell’Umbria. Dal 1964 al 1969 il Gruppo ha organizzato ogni 4 mesi, viaggi per i famigliari delle giovani reclute che prestavano giuramento all’Aquila. In ambito locale va menzionata la costruzione del monumento ai caduti posto davanti alla chiesa di Mulino e l’inaugurazione della sede del Gruppo nel 1989, in concomitanza con l’adunata sezionale. Attualmente il Gruppo è impegnato nel volontariato con il proprio nucleo di protezione civile nato nel 1998. L’ultimo intervento da parte di alcuni volontari è avvenuto nel giugno 2009 nelle zone abruzzesi terremotate. Viene inoltre gestita la manutenzione del parco adiacente alla sede del Gruppo, in collaborazione con altre associazioni, organizza la camminata non competitiva “da la zresa a la barbera” e realizza la manifestazione “lotta per la spada dei Contrari” che si tiene nel borgo antico di Savignano in settembre. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Montanari Enrico. Vice Capogruppo: Morotti Adriano, Castagna Roberto. Tesoriere: Ognibene Giancarlo. Segretario: Rosolen Angelo. Consiglieri: Cassanelli Raffaele, Marchi Erino, Andreoli Athos, Camassi Francesco, Gibertini Claudio, Minelli Maurizio, Giuliani Guerrino, Albertazzi Roberto. 39 I Gruppi della Il Gruppo di Serramazzoni Sezione Modena Il Gruppo di Sestola DATA DI FONDAZIONE - 1927, sciolto dal 1940 al 1946. DATA DI FONDAZIONE - 1921, sciolto dal 1940 al 1946. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 112; Soci aggregati 18. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 60; Soci aggregati 34. ELENCO CAPIGRUPPO - Bartolacelli Guido 1927/1934, Sernesi Giuseppe 1935/1940, Artoni Ottorino 1946/1951, Bernardi Sotero 1952/1978, Tagliani Tomaso 1979/2005, Ranuzzini Amedeo dal giugno 2005. ELENCO CAPIGRUPPO - Ten. Col. Manaresi Angelo 1921/1931, Magnani Vincenzo 1932/1940, Bartoli Luigi 1940/1955, Menetti Gandolfo 1955/1985, Lenzini Giuseppe 1985/1998, Quattrini Battista 1998/2002, Righetti Alberto dal 2002. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo ha sempre contribuito in forma concreta ed attiva con la Sezione di Modena, nella organizzazione delle manifestazioni alpine e nella realizzazione di opere di pubblica utilità, ponendo in ogni attività, passione e spirito di abnegazione.Tra le attività più significative non possono essere dimenticate l’organizzazione di ben 5 adunate provinciali. La stupenda posizione geografica del paese può essere stato uno dei motivi che hanno privilegiato per tante volte questa sede, ma questo nulla toglie alle indiscusse capacità organizzative dei suoi Alpini, che per Serramazzoni hanno costantemente operato, collaborando con la pubblica amministrazione, in numerose iniziative sociali. Notevoli le cooperazioni fornite, in personale e materiale per interventi realizzati, in occasione delle calamità naturali (Friuli, Irpinia, Piemonte e nel 2009 in Abruzzo), a livello nazionale. In questi ultimi anni, pur restando disponibili in caso di emergenza, gli alpini del Gruppo si impegnano principalmente a organizzare la festa dei propri soci ed una festa a favore di tutti i nonni di Serramazzoni. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ranuzzini Amedeo. Vice Capogruppo: Manfredini Giovanni. Cassiere: Magnani Anacleto. Responsabile Attrezzature: Gubertini Luigi. Consiglieri: Mandrioli Natale, Macchioni Eliseo, Marchionni Ercole, Roggiani Primo. 40 di OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, dalla forte tempra e tradizione alpina, (è stato il primo costituito in provincia) vanta un lungo elenco di attività, sia nel campo associativo, sia nel campo sociale e sportivo. Il gagliardetto del Gruppo di Sestola è sempre tra i primi, in ambito della Sezione, a presenziare ed a sfilare alle cerimonie alpine, in montagna ed in pianura, ovunque si tratti di dare una dimostrazione di attaccamento ai valori fondamentali dell’Associazione. Importante il contributo che il Gruppo ha saputo fornire ad ogni chiamata per fronteggiare qualsiasi tipo di avversità naturale. In ambito locale, grazie agli stretti rapporti creati con le Istituzioni, viene realizzata una costante collaborazione con il comune, le scuole e l’ufficio turistico. Questo permette di realizzare, con l’unione delle forze, diverse attività socioculturali ed allegoriche. Tra le più importanti collaborazioni degli ultimi due anni, si ricordano i campionati nazionali di sci di fondo, il giro ciclistico d’Italia e l’Adunata Sezionale in occasione dell’ 85° anniversario della fondazione del Gruppo. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Righetti Alberto. Capogruppo onorario: Quattrini Battista. Vice Capogruppo: Lenzini Giancarlo. Consiglieri: Boselli Mauro (segretario), Zecchini Alberto (cassiere), Bonaccorsi Marino, BettiniLuigi, Guidarini Silvano, Galli Gianluigi, Flori Pietro Augusto, Bartoli Nino, Galli Stefano, Protti Stefano, Rossi Vitaliano. I Gruppi della Il Gruppo di Spilamberto Sezione di Modena Il Gruppo di Verica DATA DI FONDAZIONE - 1934, sciolto dal 1940 al 1947. DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1984. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 61; Soci aggregati 1. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 68; Soci aggregati 16. ELENCO CAPIGRUPPO - Bergonzini Remo 1934/1940, Solmi Renzo 1947/1962, Freschi Mario 1963/1988, Scorzoni Giuseppe 1989/2005, Vecchi Giorgio dal 2006. ELENCO CAPIGRUPPO - Flandri Arturo1931/1940, Alcide Bertarini 1984/1992, Fulgeri Giuseppe “Pepo” 1992/2006, Gandolfi Giminiano dal 2006. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, nel corso degli anni, ha saputo aumentare la propria presenza nella comunità di Spilamberto. Partecipa con regolarità alle manifestazioni che l’Amministrazione Comunale e la Parrocchia di Spilamberto organizzano in occasione di ricorrenze civili e religiose. Sempre presente alle più importanti manifestazioni alpine, nel 1983 il Gruppo ha organizzato ed ospitato l’Adunata Sezionale ed in tale occasione è stato inaugurato il monumento dedicato agli alpini, sito nel parco omonimo. Già da parecchi anni, nella serata del primo venerdi del mese di ottobre, il Gruppo organizza una festa denominata “in festa con gli Alpini”, alla quale partecipa con entusiasmo tutta la cittadinanza e gli alpini dei paesi limitrofi. Tra i più recenti atti ufficiali va ricordato il gemellaggio, del 5 ottobre 2008, con il Gruppo Alpini di Cortemilia (Cuneo). OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Dalla data di costituzione il Gruppo si è sempre reso disponibile per la realizzazione di opere utili alla comunità di Verica, tutt’ora esegue lo sfalcio dell’erba nel cimitero locale e del vasto parco pubblico denominato “Fondi”. Ha partecipato ai principali interventi di protezione civile sotto la direzione dell’Associazione Nazionale ed in particolare, a più riprese, nel 1995 e nel 1996, è intervenuto, con 10 volontari, in Alessandria colpita dall’alluvione. In ambito locale gli interventi che meritano menzione sono: la costruzione delle fontane in piazza di Verica 1993, “del Madigo” 1997, “La Doccia” 2001, “Mora” 2003. La ristrutturazione della copertura dell’antico Santuario di Verica. La costruzione del passaggio pedonale per l’attraversamento del parco dei “Fondi”. La donazione di un impianto acustico, utile per esercitazioni didattiche, alle scuole elementari di Verica. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Vecchi Giorgio. Consiglieri: Colombini Giorgio, Righi Franco, Giusti Renato, Aratri Illias, Cantergiani Giordano, Parmeggiani Enrico, Lambertini Pier Luigi, Rosari Gian Paolo, Malmusi Giovanni, Malagoli Marco. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Gandolfi Geminiano. Vice Capogruppo: Fulgeri Giuseppe, Segretario Balocchi Robin. Cassiere: Marescotti Luca. Resp. Protezione Civile: Fulgeri Giuseppe. Consiglieri: Costi Vittorio, Vivi Mauro, Marescotti Luca, Marescotti Matteo, Bernardoni Paolo, Quattrini Walter, Ridolfi Pietro, Balocchi Robin, Fulgeri Giuseppe. 41 I Gruppi della Sezione Il Gruppo di Vignola Marano sul Panaro Modena Il Gruppo di Zocca DATA DI FONDAZIONE - 1924, sciolto dal 1940 al 1953. DATA DI FONDAZIONE - 1931, sciolto dal 1940 al 1951. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 162; Soci aggregati 38. FORZA DEL GRUPPO Soci Alpini 75; Soci aggregati 7. ELENCO CAPIGRUPPO - Cap. Rinaldi Bettino 1924/ 1953, Col. Ballestri Franco 1953/1984, Castagnoli Carlo 1984/2002, Bazzani Guido dal 2002. ELENCO CAPIGRUPPO - Serg. Soranzo Umberto 1931/ 1954, Arrighi Domenico 1954/1958, Serg. Battistini Primo 1958/2002, Giusti Walter 2002/2006, Ropa Rino dal 2006. OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Il Gruppo, a ragione, costituisce punto di riferimento nell’ambito della Sezione per il suo impegno, per la sua disponibilità e per la sua capacità realizzatrice. Sempre in prima fila, con la forza datagli dal numero dei suoi iscritti, ha organizzato due adunate provinciali, ha contribuito generosamente, con personale e con fondi a tutti gli interventi patrocinati dall’Associazione a livello nazionale e sezionale.L’ultimo intervento nel 2009 a favore dei paesi terremotati dell’Abruzzo. Del Gruppo di Vignola faceva parte il Col. Gaetano Tavoni, medaglia d’oro al valor militare e Comandante del 9° Reggimento Alpini. Tra i numerosi e costanti contributi offerti in ambito locale è doveroso ricordare che il Gruppo, con la collaborazione degli Alpini di Marano, ha il merito di aver salvato dalla rovina, riportandolo alla bellezza originale, il Santuario del “Nino”, in località Ospitaletto. Il Gruppo ha costruito anche “La Casa dell’Alpino”, la nuova bella ed ospitale sede, certo la più bella tra quelle dei Gruppi della Sezione, inaugurata nel 2001, che ha richiesto un ingente sforzo economico, ma che soprattutto ha messo in evidenza la tenacia di chi crede nell’amicizia e lavora per favorirla. ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Bazzani Guido, Vice Capogruppo: Callisti Silvano, Baraldi Giorgio. Consiglieri: Castagnoli Carlo, Fantozzi Giuseppe, Ferrari Paolo, Galli Ermanno, Grandi Franco, Lazzaroni Leonardo, Luccarini Paolo, Magni Italo, Miani Enzo, Neri Marco, Roli Giulio, Salusti Augusto, Sola Graziano, Toni Savino, Leonelli Primo. 42 di OPERE E FATTI PIÙ SIGNIFICATIVI - Già dalla sua fondazione il Gruppo ha contribuito all’organizzazione delle adunate Sezionali. Oltre all’impegno prettamente associativo che lo vede sempre in prima fila tra coloro che partecipano alle più importanti adunate Nazionali e Sezionali, il Gruppo si è reso disponibile con generosità in attività legate a varie iniziative. Tra queste meritano menzione la ristrutturazione di una chiesetta alpina sul Monte della Riva, l’offerta di un altare alla chiesa parrocchiale di Zocca, l’offerta di una barella a cucchiaio all’associazione volontari ambulanza del paese. Gli Alpini del Gruppo hanno preso parte con grande umanità e sollecitudine alle attività resesi necessarie a seguito dei disastri naturali che hanno colpito la penisola. Lodevole l’impegno del Gruppo nella raccolta di fondi da inviare in Valtellina dopo l’alluvione, l’adesione alla sottoscrizione per l’Armenia ed il contributo all’iniziativa “Operazione Sorriso” a favore della costruzione dell’asilo a Rossoch, in Russia. Nell’ambito delle attività del Gruppo a favore della propria collettività si ricordano l’organizzazione annuale del raduno alpino presso il “Monte della Riva”, o nell’abitato di Zocca, della festa dell’Epifania per gli anziani ospiti del centro Polifunzionale, così come l’allestimento dell’albero di Natale in piazza. Sito dedicato all’indirizzo: www.alpinizocca.com ATTUALE DIRETTIVO - Capogruppo: Ropa Rino. Vice Capogruppo: Calizzani Pier Paolo. Cassiere: Bignami Leo. Segretario: Bignami Daniele. Consiglieri: Capponi Luigi, Bertarini Abramo, Tonioni Michele, Creda Gabriele, Casagrandi Paolo, Rifranti Silla, Sapori Walter, Solastri Dino, Grotti Osvaldo, Ricci Franco, Battistini Primo. Il Cappellano Alpino Don Gnocchi quest’anno sarà nominato Beato Tra le tante figure di alpini che hanno reso importante il corpo degli alpini, alcune sono veramente indimenticabili.Uno che fu’ un eroe, non solo per il suo coraggio sul campo di battaglia in aiuto degli altri, ma poi per tutta la vita, ispirandosi sempre al ricordo dei suoi alpini caduti, è il cappellano alpino don Gnocchi, nato a San Colombano al Lambro, vicino Lodi, il 25 ottobre 1902. Nel 1940 l’Italia entra in guerra e molti giovani studenti vengono chiamati al fronte. Don Carlo, coerente alla tensione educativa che lo vuole sempre presente con i suoi giovani anche nel pericolo, si arruola come cappellano volontario nel battaglione “Val Tagliamento” degli alpini: la sua destinazione è il fronte greco albanese. Terminata la campagna nei Balcani, dopo un breve intervallo a Milano, nel 1942 Don Carlo Gnocchi riparte per il fronte. Questa volta la meta è la Russia, con gli alpini della Tridentina. Nel gennaio del 1943 inizia la drammatica ritirata del contingente italiano: Don Gnocchi, caduto stremato ai margini della pista dove passava la fiumana dei soldati, viene miracolosamente soccorso, raccolto da una slitta e salvato. È proprio in questa tragica esperienza che, assistendo gli alpini feriti e morenti e raccogliendone le ultime volontà, matura in lui l’idea di realizzare una grande opera di carità che troverà compimento, dopo la guerra, nella “Fondazione Pro Juventute”. Che è nota con un nome più semplice, i mutilatini di Don Gnocchi. Vittima di una malattia incurabile Don Gnocchi non riuscirà a vedere completata l’opera nella quale aveva investito le maggiori energie: il 28 febbraio 1956, la morte lo rag- giunge prematuramente presso la Columbus, clinica di Milano dove è da tempo ricoverato per una grave forma di tumore. I funerali, celebrati il giorno 1 marzo dall’arcivescovo Montini (poi Papa Paolo VI), furono grandiosi per partecipazione e commozione. La sensazione generale era che la scomparsa di Don Carlo Gnocchi avesse privato la comunità di un vero santo. Durante il rito venne portato al microfono un bambino. Un’ovazione seguì le parole del fanciullo: “Prima ti dicevo: ciao don Carlo. Adesso ti dico: ciao, San Carlo”. A sorreggere la bara c’erano quattro alpini; altri portavano sulle spalle i piccoli mutilatini in lacrime. Tra amici, conoscenti e semplici cittadini erano in centomila a gremire il Duomo di Milano e la sua piazza. L’intera città listata a lutto. Dall’81 la Fondazione ha compreso nella propria azione, con apposita modifica statutaria, l’assistenza alle persone anziane, in prevalenza non autosufficienti (diventando formalmente nel ‘98 “Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus”), e dal 2000 anche ai malati oncologici in fase terminale. Oggi la Fondazione Don Carlo Gnocchi ha alle proprie dipendenze oltre 3700 operatori (oltre ad un migliaio di collaboratori professionali), eroga le proprie attività in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale ed opera in 28 Centri ubicati in 9 Regioni italiane. Il solenne rito di beatificazione come annunciato dall’arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi - sarà celebrata a Milano domenica 25 ottobre 2009, anniversario della nascita di don Carlo. Nelle foto, dall’alto: Il libro su Don Gnocchi Don Gnocchi in Albania Don Gnocchi con una bambina 43 I nostri valori morali La Patria, il dovere, le tradizioni, la serietá, lo spirito di servizio, la fedeltá alla parola data, l’amicizia, sono quei valori che, astratti come concetti, si realizzano in concreti comportamenti umani. Sono valori insiti nell’animo umano ma che vanno coltivati. Non sono un patrimonio esclusivo degli Alpini o di chi a fatto la naia, ma certo essi hanno avuto la possibilitá di viverli e di metterli in pratica. Sono valori tanto cari alla nostra gente e che è facile farli condividere da tutti e la prova più evidente sono gli amici degli alpini, molti dei quali, dopo aver conosciuto il nostro ambiente diventano essi stessi elementi attivi e trainanti. Ci unisce la penna che portiamo sul cappello e la comune esperienza del servizio militare prestate nelle truppe alpine, dove si impararono la disciplina, l’osservanza delle regole, l’ordine, la franchezza; anche se con un tirocinio non privo di difficoltá, come puó essere l’ambiente in montagna, ma dove, come logica conseguenza, maturano lo spirito di corpo, l’amicizia, la solidarietá. Fatti e valori, trasparenza e dialogo, fiducia e solidarietà questi sono i segnali che dobbiamo far conoscere perché sono i segnali che realmente crea la nostra associazione e contemporaneamente sono i segnali che vogliono ricevere i cittadini italiani, preoccupati da altri segnali che accrescono l’incertezza per il futuro. Gli anni passano cambiano le mode e le morali, ma lo spirito alpino resta. Lo dimostrano le nostre adunate, i molteplici raduni, il nostro ritrovarci in clima di fraternitá, amicizia e solidale simpatia. Vitaliano Peduzzi grande scrittore alpino, in un numero dell’alpino di molti anni fà scrisse : Le attività fondate su quello slancio di amore umano che si chiama solidarietà (parola bella in tutte le lingue), danno gioia. (Viviamo la meravigliosa vicenda della solidarietà: esaltiamola. Ognuno di noi dà, quello che può, come meglio può, senza voltarsi indietro e senza aspettare il ringraziamento.) PAROLE TROPPO BELLE PER ESSERE COMMENTATE. 44 Preghiera dell’Alpino Sulle nude rocce, sui perenni ghiacciai, su ogni balza delle Alpi ove la Provvidenza ci ha posto a baluardo fedele delle nostre contrade, noi, purificati dal dovere pericolosamente compiuto, eleviamo l’animo a Te, o Signore, che proteggi le nostre mamme, le nostre spose, i nostri figli e fratelli lontani e ci aiuti a essere degni della gloria dei nostri avi. Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi, salva noi, armati come siamo di fede e di amore. Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della tormenta, dall’impeto della valanga. Fa’ che il nostro piede posi sicuro sulle creste vertiginose, sulle diritte pareti, oltre i crepacci insidiosi; rendi forti le nostre armi contro chiunque minacci la nostra Patria, la nostra bandiera, la nostra millenaria civiltà cristiana. E tu, Madre di Dio, candida più della neve, Tu che hai conosciuto e raccolto ogni sofferenza ed ogni sacrificio di tutti gli Alpini caduti, Tu che conosci e raccogli ogni anelito ed ogni speranza di tutti gli Alpini vivi ed in armi, benedici e proteggi i nostri Battaglionie i nostri Gruppi. Così sia. La Bandiera SONO la terra, i monti, i mari, il cielo e tutte le bellezze della natura che ti circondano, l’aria che respiri il sangue di chi è caduto nell’adempimento di un dovere o nel raggiungimento di un ideale, per permetterti di vivere libero, la zolla che ricopre i tuoi Morti, la Fede, l’amore, il vibrante entusiasmo dei tuoi avi, la fatica, l’affanno, la gioia di chi studia e di chi produce con la mente e con il braccio, il dolore, il sudore e la struggente nostalgia degli emigranti la tua famiglia, la tua casa ed i tuoi affetti più cari, la speranza, la vita dei tuoi figli SONO LA BANDIERA, l’ITALIA, LA TUA PATRIA Ricordati di me, onorami, rispettami e difendimi Ricordati che al di sopra di ogni ideologia mi avrai sempre unico simbolo di concordia e di fratellanza, tra gli Italiani Ricordati che finchè apparirò libera nelle tue strade tu sarai libero Fammi sventolare alle tue finestre, mostra a tutti che tu sei ITALIANO. 45 Il nostro cappello “Sapete cos’è un cappello alpino?” E’ il sudore che l’ha bagnato e le lacrime che gli occhi piangevano e tu dicevi: “Nebbia schifa”. Polvere di strade, sole di estati, di pioggia e fango di terre balorde, gli hanno dato il colore. Neve e vento freddo di notti infinite, pesi di zaini e sacchi, colpi di armi e impronte di sassi gli hanno dato la forma. Un cappello così hanno messo sulle croci dei morti, sepolti nella terra scura, lo hanno baciato i moribondi come baciavano la mamma. L’han tenuto come un bandiera. Lo hanno portato sempre. Insegna nel combattimento e guanciale per le notti. Vangelo peri giuramenti e coppa per la sete. Amore per il cuore e canzone di dolore. Per un Alpino il suo CAPPELLO E’ TUTTO. Gli Alpini... cosa fanno Tutti conoscono l’Alpino come: MAESTRO NEL BERE MAESTRO NEL MANGIARE MAESTRO NEL CANTARE MAESTRO NEL DIVERTIRSI MAESTRO NEL RIUNIRISI IN GIGANTESCHE ADUNATE Qualcuno dirà: “è tutto e solo questo l’Alpino??” NO rispondiamo: egli e il Maestro in tutto quanto detto sopra: MA DOPO SEMPRE DOPO e cioè: - DOPO AVER LAVORATO - DOPO AVER DATO QUALCOSA A CHI HA BISOGNO DEL SUO AIUTO - DOPO AVER DONATO IL SANGUE - DOPO AVER SOFFERTO E SUDATO SUI LUOGHI DEI TERREMOTI, DELLE ALLUVIONI, DI ALTRI DISASTRI - DOPO AVER CONCORSO A DOMARE INCENDI - DOPO AVER DECISO CHE, ALLA SUA MORTE, I SUOI ORGANI VIVANO IN ALTRI ESSERI - DOPO AVER PORTATO L’EFFIGE DEI SUOI PATRONI O IL SIMBOLO DELLA SUA FEDE SU INSIDIOSE CIME - DOPO AVER SOCCORSO IN MONTAGNA SFORTUNATE ED IMPRUDENTI PERSONE ALLORA SI’ ALLORA SI’ che l’Alpino sa anche scatenarsi e non c’è nessuno che lo superi nel giocare, nel cantare, nel bere... DOPO PERO’, DOPO Dr. Lorenzo Daniele – Sezione A.N.A. – Vittorio Veneto 46 Un doveroso, sentito ringraziamento A tutti coloro che hanno contribuito, in vario modo, alla realizzazione del Raduno del 2° Ragguppamento per l’anno 2009, grazie di cuore. Per questa scelta ed opportunità concessaci, grazie ai Presidenti del 2° Raggruppamento. Per l’appoggio, non solo morale del Comando delle Truppe Alpine e della Regione Emilia Romagna, grazie ai loro responsabili. Per la concreta ed a volte entusiastica collaborazione, grazie agli amministratori dei quattro comuni del comprensorio modenese della ceramica. Per il lavoro svolto, ai componenti la commissione operativa, ai Capi Gruppo, agli Alpini direttamente coinvolti ed agli Alpini della protezione civile grazie. Ho ben presente e tengo in grande considerazione l’aiuto morale e materiale ricevuto, solo il timore di dimenticare qualcuno mi impedisce di citare nomi di singole persone o attività. Concedetemi il privilegio di dirigermi direttamente a tutti coloro che, nell’ambito della Sezione di Modena, sono stati contagiati dall’ “alpinità”, quella strana malattia che porta gli Alpini e gli amici degli Alpini ad incontrarsi con una certa frequenza per condividere ricordi, pensieri e progetti futuri. Il Generale Santo Chichi Forse è vero, come qualcuno sostiene, che a volte abbiamo pensato di far parte e di vivere in una nostra “isola verde”, anzi con una certa megalomania, ci siamo costruiti anche un nostro Paradiso, quello del Generale Cantore, (peraltro non ricordo che qualche Cappellano abbia mai negato l’esistenza di questo nostro Paradiso) forse ora è giunto il momento di aprirci di più, di gettare dei ponti per collegare maggiormente l’isola verde con il resto dei cittadini o, se volete, di incoraggiare il loro percorso verso di noi. Amici Alpini, se riterrete che anche questo opuscolo possa servire per farci conoscere meglio, allora non tenetelo solo per voi fatelo leggere a conoscenti ed amici. Certamente nelle pagine che riportano la storia dei nostri Gruppi potranno essere riscontrate dimenticanze ed incompletezze, era inevitabile, anche in considerazione dello spazio disponibile. Ho ritenuto comunque di correre questo rischio pur di avere finalmente una raccolta di dati, omogenea ed aggiornata. Mi considererei già soddisfatto se, nell’ambito dei rispettivi Comuni, i nostri concittadini, leggendo i nomi dei vari Presidenti della Sezione e dei Capi Gruppo e rammentando quanto hanno realizzato nel tempo gli Alpini provassero un sentimento di riconoscenza. Lo scopo più ampio del Raduno ed in minima parte di questa pubblicazione è quello di ricordare spiritualmente tutti gli Alpini della Sezione, anche coloro che non figurano nei vari elenchi, tutti coloro cioè che, nel tempo, hanno aderito all’Associazione condividendone i principi. Un altro sentito ringraziamento vada alle famiglie degli Alpini ed in modo particolare alle donne degli Alpini, madri, sorelle, mogli, figlie, che condividono questa nostra passione che ci aiutano nelle nostre attività e che spesso perdonano le nostre assenze. A tutti grazie di vero cuore. Il Coordinatore Responsabile Santo Chichi 47