Pezzata Rossa 2 - 2009
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Pezzata Rossa 2 - 2009
I.P. Pezzata Rossa n.2 - 2009 + duplice attitudine, - rischi = reddito assicurato! Associazione Nazionale Allevatori Pezzata Rossa Italiana ASSEMBLEA GENERALE DELL’A.N.A.P.R.I. A TRENTO pag. 6 PEZZATA ROSSA ITALIANA: UNA RAZZA CHE PIACE SEMPRE DI PIù pag. 11 Sommario Ricordando Aldo Cacciolatti 4 Crisi e...duplice attitudine 5 Assemblea generale dell’A.N.A.P.R.I. a Trento 6 Pezzata Rossa Italiana: una razza che piace sempre più 11 Fenomeno Pezzata Rossa Italiana... quali le cause 14 I padri di toro usati nel 2008 16 I migliori 60 allevamenti di Pezzata Rossa 18 Il Centro Genetico ANAPRI: un nodo strategico della selezione della P.R.I. 21 Modi diversi di definire la qualità del latte 24 Piccoli ma spesso troppo sottili 26 Grandi vacche - mammelle forti 28 L’Attività degli Esperti di Razza durante il 2008 30 “La Busa dei Sbrase”: Pezzata Rossa e ospitalità 32 IV Mostra Regionale Pezzata Rossa Italiana Balangero (TO) 34 Fiera Vergantina della Pezzata Rossa a Brovello Carpugnino (Verbano Cusio Ossola) 37 Mostra zonale della Pezzata Rossa in Bassa Pusteria/Val Badia 38 I vitelli al Centro Genetico Anapri 42 Tori giovani 44 Foto di copertina:Malga Montasio - Sella Nevea - Chiusaforte (UD) – (F.: Vanni Micolini) Pezzata Rossa Italiana n.2 - 2009 Trimestrale dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Pezzata Rossa Italiana. Pubblicità inferiore al 70%. Le opinioni liberamente espresse degli autori non responsabilizzano la Direzione. La rivista inoltre non garantisce i prodotti o i servizi pubblicizzati ed i relativi inserti non la impegnano moralmente Direzione e Amministrazione Via Ippolito Nievo, 19 33100 Udine - tel. 0432.224111 - fax 0432.224137 - www.anapri.it - [email protected] Direttore responsabile Tullio Luttmann. Autorizzazione del Tribunale di Udine n. 13/88 in data 6.5.1988. Stampa Arcari (Mogliano Veneto) Hanno collaborato a questo numero Maurizio Pagge, Lorenzo Degano, Valentina Bonfatti, Bernard Luntz, Daniele Vicario, Herbst Dieter. Redazione Giacomo Menta, Loris Zanello, Sara Dal Mas Servizio abbonamenti Sara Dal Mas GARANZIA DI RISERVATEZZA In conformità alla legge 196/03 sulla tutela dei dati personali, l’Associazione garantisce la massima riservatezza dei dati da Lei forniti; inoltre Lei avrà sempre la possibilità di richiederne gratuitamente la cancellazione scrivendo alla Direzione - A.N.A.P.R.I. Via Ippolito Nievo, 19 - 33100 Udine - Le informazioni custodite nel nostro archivio elettronico ed in quello dell’Edagricole verranno utilizzate al solo scopo di inviarLe il nostro periodico o notizie ed altre informazioni afferenti l’attività svolta dall’Associazione CERTIFICATO ISO 9001-2000 Reg. 281812 -01 Periodico associato all’USPI Ricordando Aldo Cacciolatti DI M A URI Z I O PA GGE Il 22 giugno, in seguito ad un grave i n c i d e n t e s u l l a v o r o, è v e n u t o a mancare Aldo Cacciolat ti padre del Vice - Presidente dell’Anapri Claudio, titolare dell’omonima azienda. Aldo diciasset te anni fa, dopo essere andato in pensione come dipendente F I AT, i n i z i ò a d e d i c a r e t u t t e l e s u e forze all’azienda zootecnica assieme all’infaticabile moglie Caterina ed il fi glio Claudio. Così iniziò la sua grande passione per la Pezzata Rossa. Coadiuvato dal figlio, in poco tempo, l’azienda cominciò a farsi notare per i l t i p o d i co n d uzi o n e e p e r i n u m e r i prodot ti, sia dal punto di v is ta della q ua n t i t à ch e d e l la q ua l i t à d e l la t t e. Ques to modello di azienda da allora venne preso in considerazione da molti allevatori sia della provincia di Cuneo che da altre regioni. Chiunque sia andato a visitare la stalla, ha sempre trovato in Aldo una p e rso na asso l u t a m e n t e d isp o n i b i l e, piacevole nei modi, tenacemente con i piedi ben piantati per terra. A ldo non amava met tersi in mos t ra, ma i risultati si vedevano chiaramente ed erano il frut to dell ’enorme quantità e qualità del lavoro che faceva. Sempre disponibile per le e s p o s i z i o n i d i a n i m a l i q u a l i C r e m o n a , Ve r o n a , M o n t i c h i a r i , B a l a n g e r o, e t c , mandava le bovine sempre per fet tamente toelet tate e preparate per girare nel ri ng. M ol to a t ten to a lla selezione, non si s t a ncava ma i d i ripetere che era molto impor tante seguire at tentamente le famiglie delle vacche migliori. La sua capacità di ricordare le genealogie delle sue bovine per molte generazioni a rit roso aveva dell ’incredibile. A noi non res ta che ricordarlo come un grande u o m o, n e l la sua fe r re a vo l o n t à d i p ro d u r re, as si e m e a l l e su e v a cch e. Tu t t i ci u n ia m o a l d o l o re d e l la f a m igl ia e gl i sia m o v i ci n i i n q u e s to t ra gi co m o m e n to. Ciao Aldo P E Z Z A T A R O S S A 4 Crisi e...duplice attitudine Di N e g l i u l t i m i m e s i i l g r i d o d ’a l la r m e p rove n i e n t e da l l e s t a l l e i t aliane per il mancato reddi to aumenta di giorno in giorno con sem pre maggiore intensi t à. Sono mol te l e azi e n d e ch e co n t i n ua n o l ’a t t i v i t à d i a l l eva m en to escl usi va m en te perch é ma n ca n o a l ter na t i ve pra t ica bili sia nel set tore agricolo che in altri. In par ticolare il calo vistoso del p re z zo d e l l a t t e, l a s t a g n a z i o n e d i q u e l l o d e l l a c a r n e, l ’a u m e n t o d e l l e materie prime e dei mezzi di produ zione sta let teralmente met tendo in ginocchio la bovinicoltura italiana. Il prezzo del lat te risente pesantemente delle quotazioni del prodot to estero e dell’arrivo in Italia di ingenti quantità di cagliate e lat te a prezzi veramente concorrenziali. A farne le spese sono t u t t e l e t i p o l og i e d i a zi e n d e a n c h e quelle di maggiori dimensioni con s a l a r i a t i; q u e s t e u l t i m e a v r e b b e r o dov u to, nelle ment i di molt i tecnici, amministratori e politici del set tore, essere state la risposta adeguata alla crisi, at t raverso la diminuzione del costo unitario di produzione in vir tù delle maggiori dimensioni giacomo me n ta e d e l l e re l a t i ve e co n o m i e d i s c a l a. Così non è stato. In realtà sono molti c h e i n q u e s t i a n n i d e v o n o re c i t a re i l “m ea cu l pa” per aver p ro p ugna to u na zootecn ia tesa u n ica m en te alle produzioni da record senza tener conto delle spese necessarie per sos ten er l e. I n cer te p rov i n ci e d el la fer tile padana abbiamo bovine che ha n n o u na d u ra t a d el la v i t a p rod u ttiva inferiore al tempo che impiegano a d a r r i v a re a l p r i m o p a r t o. Q u e s t o significa avere una rimonta incre d i b i l m e n t e o n e ros a e m a ga r i c os t i v e t e r i n a r i a l t re t t a n t o p ro i b i t i v i p e r cercare di far fare un secondo par to a sogget t i s t ru t t uralmente incapaci a durare più per più di una lat tazione. Se a ciò aggiungiamo che nel nostro paese le bov ine sono cos t ret te alla v i t a di s t alla per l ’in tero ciclo della loro carriera ci possiamo rendere fa cilmente conto di quanto abbassare il costo del litro lat te at traverso questa strada sia impossibile. E che dire del costo stratosferico d e l t e r r e n o n e l l e p i a n u r e i t a l i a n e? E se domani la diret tiva nitrati fosse integralmente applicata quante aziende rimarrebbero in Lombardia, Em i l ia, Ve n e to, n e l la cu l la d e l la zo o t e c n i a i t a l i a n a? O c c o r r e q u i n d i un profondo cambiamento nel m o d o d i c o n c e p i r e l ’a l l e v a m e n t o . Cer to nessuno lo nega produrre poco è a n t i e c o n o m i c o e, c o m e s e m p r e, le es tremizzazioni sono deleterie. Occorre trovare un equilibrio fra produt tività, longevità, rusticità e q u a l i t à d e l l e p ro d uzi o n i c as e a r i e s e n z a d i m e n t i c a re c h e l a “ r is o r s a ” carne può essere un reddito non trascurabile in azienda oltre che una riser va di energia per la bo v i n a d a l a t t e; s i n o a d o g g i i n v e c e lat te e carne sulla stessa bovina dovevano per forza fare a pugni. Fo rs e si è ge t t a t o t ro p p o p re s t o alle or tiche le razze a duplice at titu dine? Germania, Austria e Francia ne h a n n o t e n u t o i n v e c e d e b i t o c o n t o, sp ecia l m e n te n e l l e regi o n i co l l i na r i e montane e nelle realtà aziendali medio - piccole. La crescita della Pe z z a t a Ros s a I t a l i a n a d e g l i u l t i m i tempi non fa altro che confermarlo. Che dire ancora? Speriamo che pre sto molti altri se ne rendano conto. z C’è grande richiesta di vitelle, manze, vacche, etc. La razza aumenta e, conseguentemente, aumenta in maniera incredibilmente alta, la richiesta di bestiame da riproduzione di razza Pezzata Rossa Italiana da parte di numerosi allevatori in tutta la penisola. Purtroppo non si riesce ad esaudire che una quota di queste richieste per cui gli allevatori sono costretti a rivolgersi al mercato estero con tutto quello che ne consegue. Va quindi messo in conto che per l’acquisto di una manza estera vadano fuori Italia oltre 2000,00 Euro, il che non fa certo bene alle esauste casse del nostro paese anche perché i soggetti importati sono veramente tanti. È necessario quindi concentrare ogni sforzo (recupero soggetti in stalle che chiudono, ridurre al minimo l’incrocio con tori da carne, organizzazione delle vendite, maggiore valorizzazione del venduto, etc) per far si che l’esborso verso gli altri paesi diminuisca. Non è un problema di autarchia, è solo il dovere di valorizzare al massimo le risorse nazionali ed i soldi del contribuente pubblico. N.B.: Chiunque abbia da vendere soggetti di razza PRI si rivolga alla sua APA o all’ANAPRI al p.a. Loris Zanello (0432-224114) P E Z Z A T A R O S S A 5 Assemblea generale dell’A.N.A.P.R.I. a Trento Di S ilvano Rauzi, Presidente d e l l a Fe d e r a z i o n e P r o v i n c i a l e A l l e v a t o r i d i Tre n t o, n e l l ’ i n t e rv e n t o t e n u t o d u r a n t e l ’A s s e m b l e a dello scorso anno a Udine, aveva invitato l’A.N.A.P.R.I. ad organizzare l ’A ssemblea 2009 in quel di Trento. D e t t o, f a t t o; i l 24 G i u g n o 2 0 0 9 s i è tenuta presso la bella sala con vegn i d el la Fed erazi o n e Prov i n cia l e A l l e v a t o r i d i Tr e n t o l ’ A s s e m b l e a O rd i na r ia d e l l ’A sso ciazi o n e re la t i va a l l ’a t t i v i t à s v o l t a d u r a n t e i l 2 0 0 8 . L’accoglienza e la disponibilità della L ore n zo D ega n o Federazione sono state uniche e, pertanto, è doveroso un sincero ringrazia mento da par te di tut ta l’A.N.A.P.R.I. al Presidente Rauzi, al Diret tore D r. V a l o r z e a t u t t o i l p e r s o n a l e . La relazione del Presidente dell’Associazione I Lavori si sono aper ti con l’introdu zione del Presidente dell’A.N.A.P.R.I. Fr a n c o M o r a s c h e, d o p o i s a l u t i d i r i t o e l ’o m a g g i o r e s o a l p a d r e d e l V i c e p r e s i d e n t e d e l l ’A s s o c i a z i o n e Claudio Cacciolat ti da poco scom p a r s o, h a e s p o s t o l ’a t t i v i t à s v o l t a durante il 2008. “Innanzitutto vo r re i r i ngra zia re la Fe d e ra zi o n e Provinciale Allevatori di Trento nelle persone del Presidente Silvano Rauzi e del Diret tore Dr. Claudio Valorz per l’ospitalità e la splendida accoglienza riser vataci. Un ringraziamento dove roso va al vice presidente dell’A.I.A. Sig. Franco Ciccarilli e al Dr. Scrocchi, Diret tore dell ’A .I. A , per la loro pre senza. Ringrazio inoltre il Dr. Bellini d e l l ’ En t e Regi o na l e p e r l o s v i l u p p o Da sinistra: Paolo Scocchi (Direttore Generale A.I.A.), Silvano Rauzi (Presidente Federazione Allevatori di Trento), Tullio Luttmann (Direttore A.N.A.P.R.I.), Franco Moras (Presidente A.N.A.P.R.I.). P E Z Z A T A R O S S A 6 a g r i c o l o d e l l a R e g i o n e F.V.G , e d i l Sig. Ciarlini della Direzione Regionale d e l l ’A gr i co l t u ra d e l la Regi o n e Fr i u l i Venezia Giulia. Vorrei anche sot toli neare come la politica della Regione Fr i u l i Ve n e z i a G i u l i a s i a v e r a m e n t e vicina all’agricoltura e in par ticolare a l l a z o o t e c n i a ”. “ I l b i l a n c i o 2 0 07, causa il ritardo dei finanziamenti Ministeriali associato ai notevoli investimenti fat ti al Centro Genetico d i F i u m e Ve n e t o , s i e r a c h i u s o i n l i e v e p a s s i v o. Q u e s t ’a n n o, i n v e c e , l’at tività è stata chiusa con un saldo positivo anche grazie proprio al Centro Genetico che dà respiro alle nostre casse. Oltre ai tori scar tati in seguito al Per formance Test e venduti a l ma ce l l o, u n i n t ro i to sign i f i c a t i vo deriva dalla vendita dei riprodu t tori per la monta naturale. Nel 2008, infat ti, sono stati 95 i sogget ti d e s t i n a t i a t a l e s co p o, ga r a n t e n d o q u i n d i u n i n t ro i to u l te r i o re r isp e t to a quello ot tenibile dalla vendita di q u e s t i sog ge t t i a l ma ce l l o, v a l o r izza n d o, n e l co n t e m p o, a n ch e i l l o ro notevole li vello genet ico”. “ La com mercializzazione dei tori si af fianca a q u e l l a d i a l t ro b e s t i a m e Pe z z a t o Rosso proveniente dalle stalle Friu la ne. Q ues t a a t t i v i t à rea lizza t a, in collaborazione con l’Associazione A llevatori del Friuli, durante il 2008 h a c o n s e n t i t o d i c o m m e rc i a l i z z a re oltre 600 sogget ti. Questa è un iniziativa impor tantissima se vista n e l l ’o t t i c a d i f a v o r i r e l a d i f f u s i o n e della razza. A tal proposito vorrei ringraziare Loris Zanello per l ’impe gno e la competenza che met te nello s vo lge re q u e s to i m p o r t a n te r u o l o”. “ O l t r e a l p r o ge t t o C o o p I t a l i a c h e sta proseguendo con buoni risultati, n e l 20 0 8 è p a r t i t a , i n i z i a l m e n t e i n v ia sper i m en t a le, la ven d i t a d i ret t a della carne ot tenuta dai torelli di F i u m e Ve n e t o d e s t i n a t i a l m a c e l l o. At tualmente l’Associazione conta un p o r t a fogl i o d i 150 cl i e n t i co n o l t re 4.0 0 0 k g d i c a r n e v e n d u t a i n c o n fezioni di 10 k g. Il fat to che di versi clienti abbiano riacquistato il pacco f a m igl ia t e s t i m o n ia l ’o t t i ma q u a l i t à del p rodot to e l ’a pprezza m en to del s e r v i z i o d a t o ”. “ D u r a n t e i l 2 0 0 8 è stato approvato e poi presentato i l Ma rch i o “So l o d i Pezza t a Rossa”. La presentazione è av venuta nel ca s tello di Udine presso la Casa della Contadinanza in occasione della manifestazione enogastronomica intitolata “Friuli Doc”. A tal proposito s t i a m o ve r i f i c a n d o l a p os s i b i l i t à d i por tare i prodot ti marchiati “Solo di Pezzata Rossa” in un apposito spazio orga n izza to da ll ’ E.R.S. A , d u ra n te l ’e d i z i o n e 2 0 0 9 d i q u e s t a i m p o r t a n t issima in izia t i va che rich ia ma a Udine cent inaia di migliaia di v isita tori ”. Riguardo al seme: “ Pur t roppo il seme non arriva a tut ti i nostri allevatori e quando arriva sovente è in ritardo. Gli sforzi fat ti per R e g a r d , t o r o d e l m o m e n t o R k 9 9, grazie a ques to proget to è s t ato provato anche negli alt ri due paesi. Sicuramente una ot tima pubblicità p e r l a s e l e z i o n e M a d e i n I t a l y ”. “La Nazionale durante il 2009 è stata p re s e n t e i n d i v e r s e m a n i f e s t a z i o n i z o o t e c n i c h e , m e e t i n g e c o n v e g n i; n o t e v o l e l ’a t t i v i t à s v o l t a d a l l e Fe d e r a z i o n i P r o v i n c i a l i d i Tr e n t o e di Bolzano sul loro territorio, mostre che sicuramente contribuiscono in maniera significativa alla conoscenza e dif fusione della razza. Inoltre, vorrei ringraziare Piero Savant e M a u r i z i o P a g ge p e r l ’ i m p e g n o e l a p as s i o n e ch e m e t t o n o n e l l ’o rga n izzare la mos t ra di Balangero, una impor tante vetrina per la Pezzata Franco Ciccarilli (Vicepresidente A.I.A.) assieme a Tavano Elvis (rappresentante dell’Azienda Agricola Tavano Settimo, Toffolutti Celestina e Figli – Lestizza - UD). Premiazioni per la Vacca dell’anno (Miglior soggetto a IDA con ascendenti nazionali per almeno tre generazioni). m i g l i o r a re l a s i t u a z i o n e s o n o s t a t i t an t i ma, ev iden temen te, dobbiamo insistere. A tal proposito vorrei ringraziare l ’Associazione Regionale del Friuli Venezia Giulia, il Presidente Vadori, il Dr. Della Picca per la col laborazione che non è mai mancata. Non ci resta che continuare su que sta strada aumentando sempre più il nostro impegno”. Sempre riguardo al sem e: “ Prosegu e i l p roget to G A I GS (Ger ma n ia - Aus t ria - I t a lia, Genet ic Simmental) che vede impegnate Germania, Austria e Italia nello s c a m b i o r e c i p r o c o d i r i p r o d u t t o r i. P E Z Z A T A R O S S A 7 Ros s a i n u n t e r r i t o r i o, i l P i e m o n t e, ch e ci ved e i n co n t i n ua ascesa. U n momento qualificante per l ’Associa zione è stato sicuramente il corso di genetica tenuto dal Professor Misztal dell'Università della Georgia, presso la nostra sede che ha richiamato t e cn i ci e r i ce rc a t o r i p rove n i e n t i da t u t t a I t a l i a e a n c h e d a l l ’ e s t e r o ”. Riguardo ai risultat i tecnici ot tenu t i durante il 2008: “ Non posso che dichiarami soddisfat to. Non pensavo, quando ho assunto la presidenza d e l l ’ A . N . A . P. R . I . , c h e l a P e z z a t a Rossa potesse dif fondersi in questa maniera incrementando la propria c o n s i s t e n z a c o n q u e s t o r i t m o ”. “Per concludere un doveroso rin graziamento a tut to il personale A .N. A .P.R.I. ch e si d e d i c a co n pas s i o n e a l l a vo ro i m p eg n a n d os i n e l l e varie at tività che gli vengono propo ste”. L’Assemblea è proseguita con il dibat tito sulla proposta di ricomposi zione delle quote sociali e dei contri bu t i annuali dov u te all ’A ssociazione da par te dei soci. La ricomposizione ha riguardato l ’aumento della quot a p e r s i n go l o vo t o e d u n a co r r is p o n dente diminuzione delle quote per c a p o, c o m p l e s s i v a m e n t e l e n u o v e quote e le con t ribuzioni, che en t re ranno in v igore nel 2010, subiranno u n a r i d u z i o n e d e l 5% . L a p ro p os t a v iene approvat a dall ’assemblea con i l v o t o c o n t r a r i o d e l S i g. Poz ze r l e il quale ritiene che debba essere l ’as s e m b l e a d e l 2010 a s t a b i l i re l e q u o t e p e r l ’a n n o d i c o m p e t e n z a . I l D i r e t t o r e d e l l ’A s s o c i a z i o n e D r. Tu l l i o L u t t m a n n h a d e s c r i t t o a t t i v i t à 2 0 0 8, i n t e r v e n t o m a g g i o rmente incentrato sugli aspet ti tecnici. “Una razza in continua espansione che fa della longevità una delle su e p re roga t i ve d i ma g gi o r p regi o. Oggi come oggi il solo lat te purtroppo n o n p a ga , i l r e d d i t o d e v e d e r i v a r e anche da un gestione facile della mandria e dalla possibilità d’ot tenere reddito anche dalla vendita della carne. Un aspet to importantissimo sul quale ragionare è la durat a delle carriere produt tive degli animali. A tal riguardo i dati relativi alla Pezzata Rossa sono assolu tamente lusinghieri. Res ta da capire cosa si può fare per migliorarli ulteriormente”. Riguardo allo schema di selezione: “La selezione nel futuro sfrut terà, grazie alle nuove tecnologie disponibili nel campo della genomica, se m p re p i ù l ’a cco rcia m e n t o d e l l ’i n ter vallo di generazione. Il nos t ro schema di selezione “Giovani Tori”, ha anticipato ques ta tendenza. I nos tri tori sono assolutamente competitivi con quelli esteri, risultato di non poco conto anche in considerazione del fat to che ci stiamo confrontando con popolazioni con dimensioni d e cis a m e n t e su p e r i o r i a q u e l la i t a l ia na. Q u i n d i u n i n v i t o a d u t i l iz za re c o n f i d u c i a l a g e n e t i c a i t a l i a n a ”. R i g u a r d o a l l ’a t t i v i t à d e g l i e s p e r t i: “Il 2008 è stato un anno record con il maggior numero di bovine valutate; a ciò hanno contribuito in maniera significativa i dipendenti A.N.A.P.R.I. c o n i l 42,6% d e l l e v a l u t a zi o n i e d i pendenti di altre Associazioni con i l 41, 9 % , a i n d i c a r e u n a s t r e t t a c o l l a b o r a z i o n e t r a i n o s t r i e n t i ”. Gli interventi Dr. Claudio Valorz, Diret tore della Federazione Provinciale di Trento: “ È u n p i a c e r e o s p i t a r v i a Tr e n t o , una Provincia che sta registrando un co n t i n u o e p rogre s si vo i n cre m e n t o della razza. At tualmente rappresenta c i r c a i l 10 % d e l l e v a c c h e i s c r i t t e , sicuramente un successo per una ra z za ch e f i n o a p o ch i a n n i f a co n t ava in prov incia su u na rappresen t a nza l i m i t a t a. U n f a t t o i m p o r t a n te è che sono circa 70 gli allevamen t i d ove la razza è a l l eva t a i n ma n i era p re p o n d e r a n t e, m a s o n o o l t re 3 0 0 l e s t a l l e i n cu i è p re se n t e. S o n o l e carat teris t iche di duplice at t i t udine c h e f a v o r is c o n o l a d i f f u s i o n e d e l l a P.R.I. i n zo na; i n pa r t i co la re i l m erc a t o a p p re z z a m o l t o v i t e l l i m a s c h i sia in purezza che in incrocio con il blu belga. Recentemente è nata la sezione di razza della Pezzata, p re s i e d u t a d a l S i g. M o r a n d i n i (c h e raggruppa giovani allevatori moti vati) il quale è entrato a far par te del consiglio di Amministrazione della nos t ra Federazione”. Riguardo a l la co l la bo razi o n e t ra Fed erazi o n e P r o v i n c i a l e e A . N . A . P. R . I : “Da alcuni anni i contat ti tra i tecnici della Pezzata Rossa e quelli della Federazione si fanno sempre più fit ti e prof icu i, incon t ri f inalizzat i ad in dividuare i migliori tori da impiegare i n zo na e ve r i f i c a re i r isu l t a t i d e l l e scelte ef fet tuate. Recentemente è stata offerta agli allevatori di Pez za t a Ros s a a n ch e l a p os s i b i l i t à di disporre in azienda dei piani di accoppiamento programmato”. P E Z Z A T A R O S S A 8 Luca Vadori, Presidente A . R . A . F.V. G : “ È d a u n a n n o c h e ricopro questo incarico è durante questo periodo ho avuto modo di incont rare molte volte i dirigent i A .N. A .P.R.I. Ecco vo r re i r i ngrazia re Moras per il proficuo lavoro svolto in par ticolare riguardo al seme. Stiamo cercando di far si che il seme arrivi agli allevatori di tut ta Italia in tempo. Va molto bene la collaborazione che c’è t ra le due A ssociazioni riguardo la commercializzazione del bestiame. Numeri che di anno in anno si fanno s e m p re p i ù i n t e re s s a n t i co n s o d d i sfazione dei nostri allevatori, ma anche di quelli che poi andranno ad acquistare il bestiame”. Tr e i e r M i c h a e l , V i c e P r e s i d e n t e dell'Associazione Pezzat a Rossa di Bolzano: “Esprimo la mia soddisfazione per i risultati tecnici ot tenuti, con un continuo incremento della razza in tut ta Italia. Sono anche molto contento per il f a t to ch e i co n t i d el 20 08, d o po l e d i f f i c o l t à d e l 20 07, s o n o i n a t t i v o. È importante per le Associazioni co m e l a n os t r a c h e i f i n a n zi a m e n t i arrivino per tempo, altrimenti è dura fare la nostra at tività sul territorio”. D r. E n r i c o S a n t u s , D i r e t t o r e A.N.A.R.B: “Sono contento di essere q u i a l l ’A s s e m b l e a d e l l ’A . N . A . P. R . I , Associazione con la quale da tempo l ’A . N . A . R . B . c o l l a b o r a i n m a n i e r a fat tiva, sinergie che senza ombra di dubbio col tempo cresceranno”. G i u s e p p e Zo f f, V i ce p res i d e n t e C .T. C : “ P l a u d o l ’ i n i z i a t i v a d e l l a vendita diret ta della carne ot tenu ta dalla macellazione dei torelli scar tati al per formance, modalità di vendita di questi animali che garantisce si cu ra m e n te u na b u o na ma rgi na l i t à rispet to a quella del torello v i vo. Invito l’Associazione a proseguire su questa strada sempre con maggiore e n t u s i a s m o. I l 2 0 0 8 h a p o r t a t o i n e re d i t à i l ma rch i o “ S o l o d i Pez za t a Rossa” un marchio nato grazie all’Associazione e al contributo di persone volenterose che a questo si sono de dicate, marchio a cui personalmente tengo molto. Una nota negat iva: mi piacerebbe vedere un consiglio di amministrazione costituito da alleva tori di sola Pezzata Rossa”. Gianni Quaresima, allevatore di Pezzata Rossa: “Nella mia P ro v i n c i a h o r i s c o n t r a t o u n a c e r t a dif ficoltà nel reperire il seme dei tori giovani. In secondo luogo non ho ca pito il motivo per cui sia aumentato il prezzo, anche in relazione al fat to che i tori giovani quando arrivano non sono poi così giovani. Vorrei fare u n a p p e l l o a i p o l i t i ci e s o p r a t t u t t o a gl i a l l ev a t o r i p re s e n t i n e i co ns igl i di amministrazione delle cooperative a d i n t e r v e n i re n e l l a s t re n u a d i f e s a del prezzo del lat te. A questi prezzi n o n è p os s i b i l e p ro d u r re d e l l a t t e. Il mercato ci sta stritolando”. Piero Savant, Presidente della S e z i o n e d i r a z z a d i To r i n o : “È da diversi anni che sono imp e g n a t o n e l l ’o r g a n i z z a z i o n e d e l l a mostra di Balangero, che è diventata una vet rina impor t an te per la razza in Piemonte. Mi piacerebbe che a n c h e q u a l c u n ’a l t ro s i i m p e g n a s s e nell’organizzazione di questa manife s t azione. A nche nella mia Prov incia c’è d i f f i co l t à a reper i re i l sem e d ei giovani tori in breve tempo”. Fra nco A m b ros io Pres i den te del la Sez ione d i razza del F.V.G: “ Ho sempre sos tenu to che le piccole e le medie realtà fossero quelle in grado di garantire reddito alle famiglie, consentendo di ges tire e presidiare in maniera ef ficace il terri torio. E in ques t i con tes t i, a mio parere, la Pezzata Rossa si configura come la miglior scelta possibile, un animale a duplice at t i t udine che riesce a garant ire del reddito anche grazie alla vendita della carne, fat to assolutamente impor t ante in moment i come ques to dove il prezzo del lat te è sceso. Sp e sso l e co o p e ra t i ve d i a l l ev a to r i a t t ua n o delle poli t ich e co m m ercia li del tut to simili a quelle dell’indu s t r ia e q u e s to ci p o r t a a l la p e rd i t a del nos t ro reddi to”. P E Z Z A T A R O S S A 9 Italo Gilmozzi, Diret tore A.N.A.RE (Associazione Nazionale Allevatori Rendena): “ Va rivista probabilmente la pratica delle mostre che deve dare p i ù s p a zi o a l c o n s u m a t o re. L’u n i c o modo per garantire un futuro ai n os t r i a l leva tor i è la va lor izzazio n e d e i p ro d o t t i, f a ce n d o co n os ce re a l consumatore tut to il lavoro che ci s t a diet ro. Vedo di buon occhio ini ziative come “Italialleva”, finalizzate a ga r a n t i re i c o n s u m a t o r i r i g u a rd o ciò che acquis t ano, permet tendo agli allevatori di piazzare meglio sul mercato i loro prodot ti”. Mirko Bellini, Diret tore gene r a l e d e l l ’A g e n z i a r e g i o n a l e p e r lo sviluppo rurale – E.R.S.A: “ V i p o r to i l s a l u to d e l l ’A sse sso ra to a l l ’A g r i c o l t u r a d e l F.V.G . L a n o s t r a Regione v uole met tere la zootecnia al centro delle nostre politiche, non solo perché sistema produt tivo di notevole impor t anza da un punto di vista economico, ma anche perché la zootecnia consente un presidio ot ti - male del territorio. Nel tempo si sta consolidando un impor tante rappor to d i co l la bo razi o n e t ra Regi o n e Fr i u l i Ve n e z i a G i u l i a e A . N . A . P. R . I . e c o n l ’A ssociazione Regiona le A lleva tori. Sono cer to che questi rappor ti si consolideranno nel tempo nel rispet to delle reciproche competenze ed autonomie”. Mario Ciarlini, Direzione Regionale dell’Agricoltura del Friuli Venezia Giulia: “Mi complimento per il risul tato di bilancio che nel 2008 è stato positivo pur persistendo i ritardi nell’incasso delle le contribuzioni da pa r t e d e l M i ns t e ro. I n u n a n n o si è riusciti a registrare un leggero at tivo p u r co nsi d era n d o t u t te l e i n izia t i ve m e s s e i n e s s e r e, c o n l e c o n n e s s e onerose spese. Ricordo che la Regione F.V.G. ha prov veduto, sin dal 1994 alla riorganizzazione del proprio sistema allevatori con la creazione di u n o rga n ism o u n i co d i p r i m o grad o s u b as e reg i o n a l e: t u t t a v i a n e l l ’as s e g n a z i o n e d e i f o n d i p e r l ’a t t i v i t à 20 0 9 d i q u e s t o n o n è s t a t o t e n u t o conto, ed è stato operato un ulteriore taglio pari a quello delle altre Regioni n o n r i o rga n iz za t e si, t a gl i o ch e n o n consideriamo cer tamente giustific a t o. Vo g l i o s e g n a l a r e c h e q u e s t o disappunto è stato portato nelle riunione tecnica della Conferenza Stato Regioni, dove è stato discusso il programma dei controlli funzionali 2009. In tale sede ho anche chiesto con decisione che nel documento la Pezzata Rossa sia considerata, come è def in i to dai protocolli dello schema di selezione, una razza a duplice at titudine e non una razza da lat te, ot tenendo assicurazione di una presa di posizione da par te del M i n is t e ro. Da l p u n t o v is t a t e c n i c o, voglio ricordare come tra A.N.A.P.R.I. e Direzione Centrale risorse agricole, v i sia un cos t an te rappor to e colla borazione per la programmazione dell’at tività e la verifica ed analisi dei risultati previsti e realmente ot tenuti. La Regione da anni interviene con un finanziamento di un programma, che seppur limitato nell’esposizione finanziaria, consente un implementazione d e l l ’a t t i v i t à d i s e l e z i o n e d a p a r t e A.N.A.P.R.I. La Direzione Centrale sta apprezzando la collaborazione che si è instaurata tra A.N.A.P.R.I. E.R.S.A. ed A .A .V.F.G. Tale collaborazione ha già permesso di superare alcune difficoltà operative e di met tere in at to alcuni interessanti iniziative a favore di tut ti gli allevatori”. Hugo Valent in, Presidente d e l l a C .T.C : “A f i n e S e t t e m b r e s i svolgerà in Ungheria il convegno d el la Fed erazi o n e Eu ro pea d el la Simmental. In quella sede presenterò uf ficialmente la candidatura dell’Ita l i a a d o rga n i z z a re l ’e d i z i o n e 2011. Il convegno ungherese sarà incen trato su argomenti at tuali come la se lezione genomica, la globalizzazione mondiale dei mercati e la situazione d e l m erca to d e l la t te e d e l la c a r n e in Europa. Ques to incontro sarà se guito dal convegno delle Federazione Mondiale della Simmental che si terrà in Namibia a metà ot tobre. I n q ua li t à d i presiden te della C.T.C. vorrei intensificare la collaborazione con gli altri paesi in cui è allevata la Simmental, unificando ad esempio le valutazioni genetiche al fine di avere indici genet ici maggiormente at ten dibili e assolutamente confrontabili”. Paolo Scrocchi, Direttore d e l l ’A . I. A : “Sono con ten to dei progressi registrati negli anni per la Pezzata Rossa, risultati che, in una ot tica più generale, si sommano a quelli ot tenuti da altre razze. È e v i d e n t e i l f a t t o c h e, n e g l i a n n i, il sistema Allevatori ha garantito sicuramente un notevole progresso ai nostri soci. A questo incremento delle performance produt tive non è seguito un miglioramento del prezzo del lat te e quindi del reddito spet tante all ’al levatore. L’unica strada da seguire è quella della valorizzazione delle no stre produzioni at traverso adeguate cer tificazioni di qualità. Italialleva è una piat taforma che è stata pensata proprio a ques to scopo. Sul prezzo dif ficilmente riusciamo a competere co n i p a e s i e s t e r i. D i co ns eg u e nza dobbiamo puntare sulla qualità delle p ro d u zi o n i e s o p r a t t u t t o s u l l a l o ro valorizzazione. Se vogliamo man tenere i na l tera to il co n t ribu to dello stato alla nostra at tività di selezione e miglioramento genetico dobbiamo aggiungere a questa la valorizzazione delle nostre produzioni”. Franco Ciccarilli, Vice Presidente A . I . A : “ L a r i o rga n iz za zi o n e d e l n o stro sistema deve avere al centro proprio la figura degli allevatori. Questa sarà una riorganizzazione del Sistema Allevatori e non uno smantel lamento, nuova organizzazione che è assolutamente necessaria in vir tù della riduzione dei finanziamenti a disposizione”. Al termine dell’Assemblea sono stati premiati gli allevatori che si sono di stinti nel 2008 (in tabella l’elenco dei premiati e le rispet tive motivazioni). A i p re m ia t i, i d overosi co m p l i m e n t i e u n r i n n o v a t o a u g u r i o p e r u n ’a n nata 2009 ricca di soddisfazioni. Per chi volesse approfondire ulteriormente gli argomenti trat tati durante l ’A s s e m b l e a e d i s p o r r e d i d a t i e informazioni puntuali, rimandiamo al nostro sito (w w w.anapri.it) dove è possibile reperire l’intera relazione. z ALLEVATORE MOTIVAZIONE DEL PREMIO Rabensteiner Konrad - Villandro (BZ) Primo classificato entro le 20 lattazioni chiuse Crestani Antonio - Conco (VI) Secondo classificato entro le 20 lattazioni chiuse Zingerle Elmar - Rasun Anterselva (BZ) Terzo classificato entro le 20 lattazioni chiuse Quaresima Azienda Agricola - Mason Vicentino (VI) Primo classificato oltre le 20 lattazioni chiuse Plankensteiner Heinrich - Monguelfo (BZ) Secondo classificato oltre le 20 lattazioni chiuse Hofer Johann - Valle di Casies (BZ) Terzo classificato oltre le 20 lattazioni chiuse Az. Agr. Tavano Settimo e Toffolutti Celestina - Lestizza (UD) La vacca dell’anno 2008 – R99 con 3 generazioni di tori italiani Cacciolatti Claudio - Saluzzo (CN) Bovine con oltre 1.000 quintali di latte prodotti in carriera 2008 Fontana Marino e Mario - S.Maria di Zevio (VR) Bovine con oltre 1.000 quintali di latte prodotti in carriera 2008 Tauferer Richard - Renon (BZ) Bovine con oltre 1.000 quintali di latte prodotti in carriera 2008 P E Z Z A T A R O S S A 10 Pezzata Rossa Italiana: una razza che piace sempre più U fficio T ec n ico Bovine dell’Azienda Agricola Greco Angelo (Taranto), fotografate davanti ai Trulli di famiglia. A dimostrazione del fatto che la razza è presente su quasi tutto il territorio nazionale, da alcuni anni anche in provincia di Taranto il trend delle consistenze è in forte ascesa. P er il 20 08, le s t at is t iche A .I. A . re la t i ve a l l e co nsis te nze e a l l e prestazioni produt tive della PRI, descri vono una razza in for te di f f u sione su tut to il territorio Nazionale: la razza sta incrementando la propria consistenza diffondendosi sempre più al di fuori del Triveneto, zona tradizionale del suo allevamento. Un segno ev iden te del fa t to ch e il “prodot to” Pezzata Rossa piace sempre di più. L e Pe z z a t e R o s s e t r o v a n o s e m p r e n u ov i es t i ma to r i grazi e so p ra t t u t to alla notevole fertilità (103 i giorni della mediana parto concepimento rispetto ad un dato Nazionale complessivo di 137), rusticità, resistenza alle mastiti, non disgiunt a dal fat to di aver dato p rov a su l c a m p o d i p os se d e re p e rformance produt tive e qualitative di tut to rispet to, manifeste anche nelle condizioni di allevamento difficili delle zone montane di tut ta la penisola, in particolare dell'Appennino Meridionale e delle Alpi. A questo trend positivo ha sicuramente giovato la nat ura di duplice at titudine delle bovine P.R.I., che garantiscono una ulteriore e signi f icat i va en t rat a deri vante dalla vendita dei sogget ti a fine carriera e dai vitelli. At tualmente sono 51.872 le bovine controllate ed iscrit te alla l i n e a s e l e t t i v a “d u p l i ce a t t i t u d i n e”; vacche distribuite in 4.610 allevamenti (Tabella 1). Nel 2008, rispetto all’anno precedente, si è verificato un saldo P E Z Z A T A R O S S A 11 at tivo sia del numero di bovine con trollate (+2.681), che del numero di allevamen t i (+149), dat i che con fermano un trend che si sta consolidando nel tempo: dal 1998 al 2008 il numero di allevamenti e di bovine iscrit te al Libro Genealogico e sot toposte ai controlli funzionali è aumentato rispettivamente di 624 e 8.479 unità. Per quanto riguarda la Linea Carne al 31/ 12/20 08 si sono con t ate 4.04 8 bovine distribuite in 860 allevamenti (dato Libro Genealogico). La PRI, ormai diffusa su tutto il territorio nazionale ad eccezione della Valle D’Aosta (Tabella 2), ved e n e l Tre n t i n o A l to Ad ige, la Lo m b a rd i a, i l Ve n e t o e l a S i c i l i a l e aree nelle quali, durante il 2008, si Tabella 2: Consistenza regionale della P.R.I. è registrato il maggiore incremento. I dati della consistenza presentati sono positivi e sicuramente fanno ben sperare per il futuro della razza. Dopo alcuni anni in cui si osservava un continuo calo delle consistenze della razza in Friuli Venezia Giulia, imputabile in maniera principale alla chiusura degli allevamenti di piccole dimensioni, nel 2008 si è registrato un saldo positivo. Questo dato dovrà essere confermato nel tempo, magari incentivando la valorizzazione dei prodotti carne e latte, nonché i loro derivati, che si carat terizzano per i notevoli livelli qualitativi. (Bollettino A.I.A.; per il 2008 il conteggio complessivo delle vacche controllate tiene conto dei dati di consistenza della Federazione Allevatori di Bolzano). Le Performance produttive D o p o a n n i i n c u i s i è os s e r v a t o u n trend assolutamente positivo per quanto riguarda la produzione di latte, nel corso del 2008 si è verificata u n a , s e p p u r l i e v e, c o n t r a z i o n e d e i livelli produt tivi della razza. A questo p ro p os i t o c'è d a d i re ch e q u e s t o è a cc a d u t o a n c h e p e r a l t re r a z ze, i n par ticolare sono quelle allevate prin cipalmente in comprensori montani ad avere registrato le maggiori riduzioni d el l e per fo r ma n ce. Si cu ra m en te u n ruolo decisivo lo ha giocato il notevole i n crem en to d el cos to d el l e ma ter i e prime, cereali in primis, av u tosi du ra n te i l 20 08. Q u e s to ha sp i n to gl i allevatori a ridurre le spese destinate alla alimentazione del bestiame e si può presumere che questo sia av v e n u t o, a p p u n t o, s o p r a t t u t t o n e g l i allevamenti montani che, solitamente, acquistano sul mercato buona par te dei concent rat i; non solo, mol t i ha n n o la m e n t a t o a n ch e u na s c a rs a q u a l i t à d e i f o r a g g i a d i s p o s i z i o n e. L a r i d uzi o n e d e l l a q u a n t i t à d i l a t t e prodotta è stata peraltro compensata dall'aumento del livello proteico dello stesso che è passato da 3,41% al 3,43%. Ques te considerazion i t rovano con ferma dall ’analisi dei t rend genet ici per i carat teri produt tivi che non hanno subito variazioni par ticolari ri spetto al solito, con un livello genetico medio delle vacche più giovani che è superiore a quello delle bovine nate in precedenza. Se si prende un periodo L’ottima fertilità e longevità della razza, permette una veloce diffusione. Tabella 1: Consistenza e produzioni della P.R.I. (Bollettino A.I.A.; per il 2008 il conteggio complessivo delle vacche controllate tiene conto dei dati di consistenza della Federazione Allevatori di Bolzano). ANNO N° Bovine N° allevamenti Latte Kg Grasso % Proteine % 1998 43.393 3.986 5.679 3,94 3,37 1999 44.452 4.070 5.802 3,96 3,37 2000 45.153 4.178 5.869 3,89 3,37 2001 45.526 4.128 5.972 3,89 3,39 2002 47.105 4.158 6.081 3,90 3,42 2003 47.591 4.189 6.173 3,88 3,42 2004 47.630 4.180 6.313 3,91 3,42 2005 47.388 4.213 6.387 3,96 3,41 2006 48.092 4.305 6.528 3,92 3,41 2007 49.191 4.461 6.640 3,90 3,41 2008* 51.872 4.610 6.612 3,89 3,43 2008-2007 2.681 149 -28 -0,01 +0,02 2008-1998 8.479 624 933 -0,05 +0,06 storico più lungo, dal 1998 al 2008, l a p ro d u zi o n e d i l a t t e è a u m e n t a t a di 933 kg, con un saldo negativo per la % di grasso (- 0,05%), gius tificato a n c h e d a l m e cc a n is m o d e l l e q u o t e e n o n su f f i ci e n te m e n te re m u n era to dai sistemi di pagamento, e un saldo p o s i t i v o (+ 0,0 6%) p e r l e p r o t e i n e . Nel 2008 la razza ha quindi prodot to m e d i a m e n t e k g 6.612 a l 3, 8 9 % d i g r a s s o e d a l 3,43 % d i p ro t e i n e. Un risultato comunque molto buono soprattutto in virtù del fatto che si parla di una razza a “duplice attitudine”, ove P E Z Z A T A R O S S A 12 Regioni 2007 2008 Diff 2008-2007 Trentino A.A.* 15052 15757 705 Friuli V.G. 15183 15223 40 Veneto 5121 5422 301 Piemonte 3623 3747 124 Sicilia 2384 2585 201 Lombardia 1870 2188 318 Emilia Romagna 1695 1860 165 Abruzzi 1254 1415 161 Molise 590 728 138 Puglia 424 495 71 Marche 485 495 10 Calabria 368 482 114 Basilicata 384 423 39 Campania 273 398 125 Lazio 130 233 103 Umbria 174 177 3 Liguria 95 125 30 Toscana 37 80 43 Sardegna 49 39 -10 Valle D'aosta 0 0 0 giate (66% degli animali in controllo) e che la dimensione media è di circa 11 capi; contesti produt tivi ove non sempre è facile o possibile adottare le più moderne tecniche d’allevamento. A titolo indicativo, da un studio dello scorso anno, è emerso che in Friuli il 60% delle stalle di P.R.I. sono ancora a stabulazione fissa. Per dare maggior enfasi a quanto sopra affermato basta osser vare come le produzioni medie della PRI in provincie quali Cremona che, pur non avendo una lunga storia nell'allevamen to della nos t ra razza, ha una produzione media di 78 quintali al 3,54% di proteine. Inoltre, il miglioramento dell'at titudine lat ti fera non è stata ot tenuta at traverso ad una riduzione delle linee di sangue a quelle effettivamente più produttive, m a p re s e r v a n d o u n a f o n d a m e n t a l e risorsa come la variabilità genetica. I n f a t t i n e l l a P.R.I. i l c o e f f i c i e n t e d i consanguineità, in media, è pari a circa 1%, dato che spiega (assieme alla muscolosità) la notevole rusticità, che si traduce in maggior adattabilità la selezione per la produzione di carne limita inevitabilmente il progresso genet ico per la produzione di lat te. Nonostante ciò si è verificato, negli ultimi anni, un incremento produt tivo paragonabile a quello ot tenuto dalle razze specializzate per la sola produzione di lat te e ciò non può che con fermare la bontà del nostro schema di selezione. I risultati ottenuti nel tempo, d evo n o e sse re co m u n q u e r i va l u t a t i anche in considerazione del fatto che le aziende di PRI sono localizzate per il 81% in zone orograficamente svantagP E Z Z A T A R O S S A 13 degli animali agli ambienti di produ zione più difficili, minor incidenza delle mastiti o di altre problematiche (vedi ad esempio dislocazioni abomasali), m a g g i o r f e r t i l i t à, q u a s i a s s e n z a d i tare genetiche, notevole capacità di ripresa degli animali dopo parti difficili (eventualità poco frequente) o malattie. Concludendo Sicuramente dei buoni risultati, in particolare per quanto riguarda i dati di consistenza della razza. Evidentemente l ’a n i m a l e c h e n e g l i a n n i a b b i a m o selezionato è in grado di fornire rispos te adeguate agli allevatori di oggi. Le scelte del passato che hanno voluto la duplice at t it udine come obiet t ivo d i s e l e z i o n e o r a p a ga n o, m a p a ga sopra t t u t to avere degli a n i ma li ch e durano in stalla. È per questo che dobbiamo migliorare ulteriormente su aspet ti che riguardano la conforma zione della mammella che a volte dopo il terzo parto non sempre sono funzionali. Be’, dai, dopo il terzo par to... z Fenomeno Pezzata Rossa Italiana... quali le cause Di G iacomo M e n ta F giornaliero. Par tendo dal presupposto c h e og n i a n n o s o n o 3 0/ 35 i g i o v a n i tori distribuiti in popolazione si ha una pressione di selezione per la carne d i o l t r e 1 s u 7. C i ò c i h a p e r m e s s o d i o t t e n e r e s o g ge t t i c h e p ro d u c o n o m o l t o l a t t e r i c c o d i p ro t e i n e a d a t t o alla trasformazione in formaggio, con bovine e vitelloni che mantengono una adeguata at titudine alla produzione d i ca r n e. I n o l t re, u t i l izza n d o l i n ee d i sangue non imparentate fra di loro si è ot tenu t a quella variabili t à genet ica (il tasso di consanguineità della PRI è di appena l'1%) che permet te di avere bov i n e feco n d e ( Ta be l la 1), resis ten t issi m e a lle ma la t t ie com e le mas t i t i ( Ta b e l l a 2), l o n ge v e c h e f a n n o d e l l a Pezzata Rossa Italiana per antonomasia la bovina di facile gestione e produttiva che sempre più numerosi allevatori vogliono nella loro stalla. Va ricordato come le bovine con adeguata riserva di muscolo sono in grado di metabolizzare queste riserve nei momenti di stress e riprendersi facilmente dopo malat tie o dopo il picco di lat tazione; un bovino adatto anche nelle zone più difficili delle nostre zone montane che rappresentano pur sempre l'80% del territorio italiano. A ciò si aggiunga uno schema di sele zione innovativo e alternativo che pre vede un utilizzo massiccio di giovani tori (utilizzo del 40% sull'intera popolazione) Tabella 1: Mediana Parto/Concepimento: differenza tra razze (Dati A.I.A.). Razza Mediana parto concepimento (giorni) Bruna 130 Frisona 143 Grigio Alpina 92 Jersey 103 Pezzata Rossa D’Oropa 118 Pezzata Rossa Italiana 103 Pinzagu 103 Rendena 103 Valdostana P.N./P.R. Cellule Somatiche N° Controlli N° Vacche Pezzata Rossa 282.000 8.946 1.444 Bruna 335.000 10.224 1.479 Frisona 382.000 102.940 14.457 Razza ch e per m et te u na co nsegu en te d i m i nuzione dell'inter vallo di generazione, il che va tutto a favore del miglioramento genetico generale. I risultati sono oggi sot to gl i occh i d i t u t t i. Bisogna so l o continuare su questa strada perseve rando con u m il t à ma essendo consci di avere in mano un prodot to che non teme confronti e che va adeguatamente f a t t o co n os ce re a t u t t i gl i a l l ev a t o r i i t aliani che desiderano provarlo. z a seguito dei suoi proprietari, una et n ia d i co n t ad i n i ch e, a ca usa d el l e persecuzioni religiose, fu cos tret ta a l a s c i a re i l n a t i o p a e s e e d i n s e d i a r s i appena oltre confine, in Francia. Qui nel tempo selezionarono una bovina in cui il peso del lat te per la trasformazione c ase a r ia d i ve n n e p r i o r i t a r i o r isp e t t o alla carne anche se mai venne ripudiata quest'ultima come una iattura come avviene invece nella selezioni delle bovine da lat te tradizionali. Dire quindi che la Montbeliarde è un'altra razza equivale a dire che la Holstein e la Brown Swiss P E Z Z A T A R O S S A 14 americano ‑ canadese sono altre razze rispet to a lle origi na li Br u n o Sv izzera e Frisona Olandese solo perché hanno en fat izzato la selezione su i carat teri lattiferi molti anni prima rispetto alle ultime due popolazioni europee. Peraltro Francesi della Montbeliarde e Austro Tedeschi della Pezzata Rossa (loro la chiamano Fleckvieh) sono gelosi delle loro differenze ma soprattutto sono decisi a mantenere l'assoluta padronanza dei rispettivi mercati della genetica per cu i lo sca m b io d i ma ter ia le gen et ico t ra l o ro av v i e n e co n gra n d e f a t i c a e 52000 4700 50000 4500 48000 4300 46000 4100 44000 3900 42000 3700 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 Vacche P E Z Z A T A Allevamenti R O S S A 15 Allevamenti MARGHERO IT004990230857 (Rovano * Eddy Merkx * Normann * Apollo * Ramino) Cinque generazioni di tori nazionali alle spalle. 1° latt. a 2 anni e 7 mesi (Prev.) 305 gg 8782 Kg 3,55 % gr. 3,48 % pr. Proprietario: MARTINO GIANFRANCO - Sampeyre (CN) 91/91 Tabella 2: Contenuto in Cellule Somatiche: differenza tra razze (Dati A.P.A. Treviso). Figura 1: Andamento del numero di vacche controllate di razza Pezzata Rossa e di allevamenti. Vacche orse per modestia, perché consci delle dimensioni ridot te della no stra popolazione rispetto ai colossi austro -tedesco e francese o forse per italica esterofilia sta di fat to che, si n o ad o ra, a b b ia m o se m p re te n u to u n basso p rof i l o n e l p u b b l i cizza re la selezione della Pezzata Rossa Italiana. È giunto il momento di cambiare. I risul t at i parlano chiaro: la razza in crementa i suoi ef fet tivi in tut ta Italia e, caso unico, aumentano anche i suoi allevatori ed estimatori. Non solo, da alcuni anni i tori italiani si situano fra i primi 100 della classifica Interbull delle razze afferenti alla Simmental Europea. Ci riferiamo a Rubidio, Frutto, Granado, Jonat han, Markus e u l t imamen te l'ottimo Regard e Tristano per la facilità al par to e la produzione di lat te. Perché ciò è accaduto? Vediamo di dare delle spiegazioni comprensibili anche a chi ci conosce poco o male. In Europa esistono 2 grandi popolazioni di Pezzata Rossa di ceppo Simmental: quella Austro-Tedesca che conta complessivamente oltre 800 mila bovine sottoposte ai controlli funzionali e quella francese della Montbeliarde che ne ha circa 300 mila. Su quest'ultima popolazione bisogna, peraltro, fare un po’ di chiarezza. Chi non la conosce dice che è un'altra razza ma storia, morfologia, provenienza genetica dicono inconfutabilmente che è una popolazione Simmental che, oltre 200 anni fa, si spos tò dalla Sv izzera mol to poco è s t ato fat to sino ad ora in questa direzione. In Italia essendo la P.R.I. di dimensioni più ridot te rispet to alle consorelle europee e non avendo, se non in misura minore, mercati esteri da soddisfare si sono utilizzate, negli ultimi 20 anni, linee di sangue appartenenti ad entrambi i ceppi di Pezzata Rossa europea, scel t i, nat uralmen te, nell'elitè di ogni singola popolazione ed in funzione delle esigenze par t icolari d e l l a zo o t e c n i a i t a l i a n a s e n z a v o l e r ef fet t uare incroci di sos t i t uzione e/o di assorbimento di sor ta. Lo scopo c o n cl a m a t o e r a q u e l l o d i a u m e n t a re la produzione lat te e migliorare la forma della mammella rispetto al ceppo austro -tedesco senza però perdere la p re roga t i v a d i e sse re u na ra z za a duplice at titudine con carat teris tiche casearie del lat te adeguate al nos tro m e rc a t o (u n eve n t ua l e i n cro ci o mas siccio con la Red Holstein ci avrebbe f a t t o p e r d e r e q u e s t e p a r t i c o l a r i t à ). Per far ciò è s tata fondamentale l'att i v i t à d e l Ce n t ro G e n e t i co d ove ogn i anno arrivano oltre 200 vitelli di circa 1 mese d’età che effettuano un severo p e r f o r m a n c e c a r n e s i n o a 12 m e s i . I torelli, con qualsiasi percen t uale di sangue Mont beliarde, per superare il performance devono, necessariamente, avere una muscolosità adeguata ed un a l t re t t a n t o b u o n o i n cre m e n t o m e d i o I padri di toro usati nel 2008 ufficio Tori ” prevederebbe l ’utilizzo di circa 10 pad r i d i to ro. I n rea l t à, n el l ’a rco dell’anno, vi è un turnover dei tori scelti principalmente legato al cambiamento dell ’indice genet ico; per tale mot ivo il numero di tori impiegati in un anno è su per i o re a l n u m ero d i cu i p r i ma. I 14 padri di toro scelti presentano 10 geni tori e 11 nonni di versi, in modo da conservare la variabiltà genetica e non incorrere nei problemi legati alla consangu inei t à che in f lu isce negat i vamente sulla resistenza alle malat tie e sulla fecondità. La tabella 1 riporta le caratteristiche dei padri di toro utilizzati durante il 2008. Gli indici sono quelli che i tori presentavano l’ultima volta che avevano la qualifica di padre d i to ro. È n ecessa r i o p recisa re ch e l ’impat to sulla popolazione dei padri d i t o r o, è l e ga t o s o l o i n p a r t e a l l e carat teristiche medie del gruppo, ma dipende soprat t u t to dalla f requenza con cui ogni singolo riproduttore viene utilizzato in popolazione. Solitamente, purtroppo, questo av viene in maniera non omogenea visto che gli allevatori tendono a preferire alcuni a scapi to d i a l t r i. I n m e d ia, q u e s t o gr u p p o d i padri di toro ha u n I DA pari a 1.179 kg, un indice latte di +860 kg, e indici grasso e proteine leggermente posi t i v i (+0.01% e +0.02) p er e n t ra m b i. La media dell ’indice mungibilità è di 106, u n ca ra t tere m o l to i m po r t a n te dal momento che sono sempre più gl i a l l eva m e n t i ch e ad ot t a n o la s t a b u l a z i o n e l i b e r a. L a b u o n a v e l o c i t à di mungitura non dovrebbe andare a discapito della resistenza alle mastiti, p o i ch é i l l i ve l l o ge n e t i co m e d i o d e i padri di toro per il carat tere cellule somatiche (99) è praticamente medio, fat to che consentirà di mantenere in futuro, da un punto di vista genetico, la resistenza alle mastiti sui livelli attuali. Si presenta, quindi, come un gruppo dalla buona attitudine lattifera in grado di mantenere inalterato il livello pro teico e lipidico del lat te e soprat tut to in grado di non alterare la resistenza alle mastiti, sicuramente uno dei punti Latte kg Gr. Kg Pr .Kg Gr. % Pr. % TA MU AP MA MS SCS Tabella 1: I padri di toro utilizzati durante il 2008. IDA La scelta dei padri di toro ha una notevole impor t anza econo mica poiché ha un impat to significativo sulle caratteristiche della popolazione fu t ura. Nel nos t ro caso questo è ancora più vero dato che oltre il 40% delle inseminazioni viene fatta con i tori giovani che sono figli di questi riprodut tori. Generalmente, la scelta cade entro i primi cento tori individuati sulla base della classifica IDA, cercando di individuare riprodut tori il più possibile completi per i vari caratteri di interesse selettivo. Tuttavia, dal momento in cui gli obiettivi di selezione sono molteplici, alcuni dei quali anche c o r re l a t i n e ga t i v a m e n t e, è d i f f i c i l e i n d i v i d u a re r i p ro d u t t o r i p os i t i v i p e r tut ti i carat teri, i cui indici diano, allo stesso tempo, un suf ficiente margine di sicurezza al fine di ev itare bru t te sorprese. La composizione del gruppo di padri di toro, in realtà, deve prevedere animali in grado di “compensare” i possibili difet ti che le madri di toro possono presentare; la scelta di un accoppiamento, infatti, dovrebbe seguire sempre un criterio di tipo compensativo cercando di correggere quei carat teri per cui la vacca pecca. Altro aspet to i m p o r t a n t e r i g u a rd a l a s c e l t a d e l l e linee di sangue, al fine di limitare nel tempo possibili inconvenienti derivanti da u n au men to del t asso di consan guineità nella popolazione. Nel 2008 sono stati 14 i padri di toro utilizzati in popolazione, dei quali 6 italiani (Elios, G ra nad o, Fr u t to, J o na t ha n, Ru b i d i o, Rummel), 6 di origine tedesca-austriaca (H u t t ma n, Hades, I nder, Rau, Rou nd Up, Rus t ico) e 2 di origine f rancese M o n t b e l ia rd e (P l u m i t i f, So cra te J b). Negli anni la presenza di riprodut tori nazionali si è fatta sempre maggiore, a indicare un livello della genetica Made in I t al y paragonabile a quella dispo nibile negli altri paesi. Lo schema di selezione della Pezzata Rossa “Giovani tec n ico Electro’*Hatten 1335 635 45 36 0.28 0.19 85 92 104 111 105 80 Joblandin*Faucon 1115 992 42 37 0.04 0.03 100 85 102 111 108 108 Granado Gardian*Lihor 1208 963 43 36 0.06 0.04 98 87 101 109 107 107 Hades Hippo*Repuls 1186 654 38 21 0.16 -0.02 113 92 104 132 114 92 NOME CROSS Elios Frutto Hutmann Hutner*Hodach 943 702 23 22 -0.06 -0.03 118 102 98 117 111 85 Inder Regio*Dirteck 1128 960 29 28 -0.12 -0.06 99 91 100 122 107 99 Jonathan Jordan*Faucon 999 816 26 30 -0.08 0.02 114 94 103 109 107 99 Isangrin*BLV 1006 1257 42 38 -0.09 -0.06 100 76 101 113 112 93 Plumitif Rau Rumba*Malf 1474 821 29 30 -0.04 0.02 109 106 100 130 101 116 Raubling*Hofer 1264 802 39 25 0.10 -0.04 113 117 112 117 109 110 Rubidio Rumba*BLV 1200 1234 28 38 -0.26 -0.06 100 99 92 110 94 90 Rummel Rumba*Hobel 1411 471 23 30 0.06 0.19 103 115 103 115 104 100 Rustico Ta Rumba*Stego 1247 934 40 32 0.04 0.00 108 111 108 111 100 100 Socrate Jb Jorquin*Embrun Round Up Media P E Z Z A T A 987 799 35 31 0.05 0.05 94 87 99 115 105 109 1179 860 34 31 0.01 0.02 104 97 102 116 106 99 R O S S A 16 SEIDL IT030990057955 (Rummel*Bonus) - 2° latt. – previsione a 305 gg: Kg 7943. - Proprietario: Az. Agr. “LA STELLA” di Kanduth Manfredo e Tarmann Daniela - Ugovizza - Malborghetto (UD). di forza della razza. I valori medi d i t a g l i a, m u s c o l os i t à, a r t i e p i e d i, e mammella sono rispet tivamente di 10 4, 97, 102, 116. D a u n p u n t o d i vista morfologico, da questi tori e dai l o ro f igl i, ci si a t t e n d e u n s e nsi b i l e miglioramento di aspet ti quali taglia, arti e piedi, mammella, e una leggera riduzione della muscolosità delle vacche (nel gruppo dei padri di toro sono sempre presenti dei riprodut tori con un indice muscolosità positivo al fine di accoppiare quelle bovine che p re se n t i n o n e l la m usco l osi t à i l l o ro punto debole). Si può notare come sia stata data notevole importanza al carat tere mammella, principale aspet to funzionale della nostra selezione, stret tamente legato alla durata degli animali in stalla. Per quanto riguarda la muscolosità è necessario fare delle considerazioni. La “muscolosità vacche” è un carat tere che presenta una correlazione genetica fortemente n ega t i va co n la p rod uzio n e d i la t te. Sono infat ti gli animali più produt tivi c h e s i “ s p o g l i a n o ”, d u r a n t e l e f a s i iniziali della lat tazione, delle proprie riser ve corporee per garantire il so stentamento della produzione lat tea. È dif ficile quindi mantenere dei livelli di eccellenza per entrambi i caratteri. Co m u nq u e l ’even t ua le masch io na to dall’accoppiamento tra padre e madre di toro e che viene por tato al centro ge n e t i co è so t t o p os t o a l la p rov a d i performance test che mira a valutare l’attitudine carne di questi vitelli. Sono i t o re l l i c h e ga r a n t i s c o n o i m i g l i o r i accrescimenti e meglio conformati (più muscolosi) che, a parità degli aspet ti che riguardano la produzione di latte, vengono poi utilizzati in popolazione. In altri termini un vitello che deriva da un accoppiamento tra due s og ge t t i f o r t e m e n t e p e n a l iz za n t i i n termini di muscolosità probabilmente genererà un v i tello con una bassa attitudine carne che difficilmente sarà destinato all'inseminazione artificiale. P E Z Z A T A R O S S A 17 Come utilizzare i padri di toro Se non vi sono indicazioni specifiche prodot te da un tecnico, la scel t a dell’accoppiamento da ef fet tuare nel caso delle madri di toro o candidate tali dovrebbe ricadere necessaria mente tra i riprodut tori presenti nella lista dei padri di toro. L’accoppiamento dovrebbe tener conto delle carat teri s t i c h e s i a d e l l a v a c c a c h e d e l t o ro cercando, come det to in precedenza, di scegliere sulla base di un criterio d i t i p o co m p e ns a t i vo a l f i n e d i n o n accentuare ulteriormente i difet ti d i u n a n i ma l e. Acco p p ia re l e vacch e migliori con i migliori tori può por tare n e l te m p o a l la creazi o n e a l l ’i n ter n o dell’allevamento di famiglie di vacche con pedigree profondi, con notevole v a n t a g gi o p e r l o s t e s so a l l ev a t o re, ma i n d i ret t a m en te a n ch e per la po polazione se, da ques te famiglie, si riesce ad ot tenere maschi da des t i n a re a l l ’i n s e m i n a zi o n e a r t i f i ci a l e. z 51128 RABENSTEINER KONRAD Villandro (BZ) 21 16 10048 3,69 3,60 370,8 361,7 10611 CRESTANI ANTONIO Conco (VI) 16 11 9988 3,94 3,61 393,5 360,6 3 17 86533 ZINGERLE ELMAR Rasun Anterselva (BZ) 13 6 9980 3,77 3,61 376,2 360,3 4 17 30106 PIXNER ALBERT Moso in Passiria (BZ) 16 9 9986 3,85 3,48 384,5 347,5 5 17 77406 GARTNER JAKOB Valle Aurina (BZ) 33 20 10079 4,47 3,43 450,5 345,7 6 17 53178 PUNER HERBERT Funes (BZ) 13 6 9454 3,70 3,54 349,8 334,7 EMBRUN URBINA ITVI000102200 (Embrun*Horwein). Soggetto appartenente all'Azienda Agricola Quaresima - Mason Vicentino (VI), primo classificato fra i migliori 60 allevamenti sopra le 20 lattazioni chiuse - anno 2007. – Vacca fotografata al nono parto - 8 lattazioni su 9 sopra 100 q.li – Media di 9 lattazioni chiuse 294 gg 11.836 kg 3,56% gr. 3,33% pr. – Produzione effettiva in 10 parti e 9 lattazioni chiuse 2.911 gg. 113.403 kg 3,57% gr. 3,34% pr. (Anno 2007 - Primo classificato per kg latte in carriera). P E Z Z A T A R O S S A 18 Proteine Kg 17 25 Grasso Kg 1 Comune Proteine % Latte contro un dato medio di popolazione di 3,43%, suggerisce che dove v i è u n a a t t e n t a ge s t i o n e d e l l ’a l i m e n t a z i o n e, l e p ro d u z i o n i s o n o a b b i n a t e a dei livelli di qualità del lat te assolutamente eccellenti. Poiché la n os t r a p o p o l a z i o n e s i c a r a t t e r i z z a p e r d egl i a l l ev a m e n t i m o l t o d i ve rsi t ra d i loro, sopra t t u t to in relazione al numero di vacche munte, per dare la giusta visibilità alle varie tipologie di questi allevatori (piccole e medio grandi s talle), si sono prodot te due classifiche in modo da dif ferenziare Allevamento Grasso % Lattazioni Chiuse è necessario precisare che per la co m p i l a zi o n e d i q u e s t a cl as s i f i c a i d a t i A I A s o n o s t a t i i n t egra t i co n l e statistiche prodot te dalla Federazione Provinciale Allevatori di Bolzano per le aziende altoatesine. La produzione media di ques t i 60 allevament i e di ben 9.104 kg di lat te (ben 25 quintali superiori alla media di razza) al 3,90% di grasso, ma soprat tut to al 3,53% di p ro te i n e co n u na co nsegu e n te p ro duzione media di grasso e proteine rispet tivamente di 355 kg e 321 kg. Un livello proteico medio del 3,53%, Codice Stalla Vacche Totali R appresentano sicuramente un b igl i e t to da v isi t a d i n o n p o co conto. Stiamo parlando dei migliori 60 allevamenti per kg di p ro t e i n e, c a r a t t e re p ro d u t t i v o c h e rappresenta il principale obiet tivo di selezione della razza. Si trat ta di allevamenti dove ogni par ticolare n o n v i e n e l as ci a t o a l c as o, s i a p e r quanto riguarda gli aspet ti legati alla genetica (vedi scelta dei riprodut tori), che quelli manageriali alimentazione e benessere animale in primis. Prima di analizzare i dati di queste aziende g u i d a t a d a l l ’A z i e n d a “ Ra b e n s t e i n e r Konrad ” di V illandro (BZ) con ben 10 . 0 4 8 k g d i l a t t e , a l 3 , 6 9 % d i g r a s s o e s o p r a t t u t t o a l 3 ,6 0 % d i proteine (361,7 i kg di proteine pro - 2 tec n ico N° U fficio chiuse pari o inferiore alle 20 e l’altra che raggruppava le aziende con 20 ed ol t re lat t azioni chiuse per an no. Quest ’anno la classifica degli alleva menti entro le 20 lat tazioni chiuse è Allevamenti con meno di 20 lattazioni chiuse Provincia I migliori 60 allevamenti di Pezzata Rossa i migliori 60 allevamenti in funzione della dimensione aziendale espressa in termini numero di lat tazioni chiuse n e l l ’a n n o: u n a c h e c o m p re n d e v a l e aziende con un numero di lat tazioni 7 78 48777 MACRI' FRANCESCO Nicotera (Catanzaro) 24 19 8537 3,85 3,90 328,7 332,9 8 38 10160 AGRIGEST S.R.L. Bobbio (PC) 23 16 9408 3,74 3,48 351,9 327,4 9 24 54146 FERRAZZETTA GIULIO, ALDO, DOMENICO, FRANCO E STEFANO Selva di Progno (VR) 11 7 9147 4,24 3,56 387,8 325,6 10 17 88346 HINTNER ALBIN 31 17 9749 3,78 3,34 368,5 325,6 11 11 12505 AZ.AGR.SPRING FARM DI BIANCHES SI P.,S. E M. S.S. AGRICOLA Castel Gabbiano (CR) 18 11 9273 3,49 3,49 323,6 323,6 12 87 565 CAMPO ROSARIO Ragusa (RG) 9 6 9188 3,45 3,51 317,0 322,5 13 64 90363 TARANTELLI GIULIANA Penne (PE) 8 8 9104 3,11 3,54 283,1 322,3 Valle di Casies (BZ) 14 17 71308 AUSSERDORFER JOHANN San Lorenzo di Sebato (BZ) 26 18 8976 3,87 3,59 347,4 322,2 15 15 32258 FALLATI MASSIMO Cosio Valtellino (SO) 7 6 9003 4,54 3,57 408,7 321,4 16 17 52340 GEBHARD JOSEF Chiusa (BZ) 22 15 9148 3,91 3,51 357,7 321,1 17 17 75103 GROSSGASTEIGER PETER Selva dei Molini (BZ) 18 11 8673 3,80 3,70 329,6 320,9 18 17 77106 HOFER MICHAEL Valle Aurina (BZ) 20 10 9139 4,43 3,51 404,9 320,8 19 17 71307 GRAEBER MANFRED San Lorenzo di Sebato (BZ) 13 6 9525 3,80 3,36 362,0 320,0 20 17 88328 HINTNER MARKUS Valle di Casies (BZ) 21 13 9269 3,99 3,45 369,8 319,8 21 17 76137 PRENN PAUL Campo di Tures (BZ) 29 16 8847 4,80 3,60 424,7 318,5 22 17 30120 GUFLER FRANZ Moso in Passiria (BZ) 21 13 9231 3,87 3,45 357,2 318,5 23 25 31825 GONZATO BORTOLO BATTISTA Pozzoleone (VI) 8 6 9042 3,57 3,51 322,8 317,4 24 17 72228 KRONBICHLER ERICH Brunico (BZ) 28 19 8890 3,78 3,57 336,0 317,4 25 17 47110 GOLLER JOACHIM Castelrotto (BZ) 41 15 9156 3,98 3,41 364,4 312,2 26 18 32680 CANAL LEONARDO Cavalese (TN) 10 8 9595 4,30 3,25 412,6 311,8 27 9 82613 ANNI GIUSEPPE Veroalnuova 9 4 8433 3,11 3,69 262,3 311,2 28 72 20705 MASSERIA SANTA CROCE DI LEOGRANDE ROSALIA E F.LLI Francavilla Fontana (BR) 8 4 8618 3,72 3,61 320,6 311,1 29 20 22007 POJANA RENATO S.S. Fontaniva (PD) 14 9 8738 4,04 3,56 353,0 311,1 30 17 77612 KIRCHLER CHRISTOF Valle Aurina (BZ) 13 8 9677 3,66 3,21 354,2 310,6 31 17 88521 TASCHLER JOHANN Valle di Casies (BZ) 15 6 8932 4,16 3,47 371,6 309,9 32 22 17609 DAMETTO RINO Spresiano (TV) 15 13 8511 3,77 3,64 320,9 309,8 33 17 47232 SCHMUGHOF KG. DI PLONER DR. BURKHARD & C. Castelrotto (BZ) 14 10 8987 3,74 3,43 336,1 308,3 34 9 71532 BERTOLI SILVANO E MARIO Pontoglio (BS) 12 8 8416 3,90 3,65 328,2 307,2 35 17 55116 KERSCHBAUMER VINZENZ Bressanone 11 6 8928 4,14 3,44 369,6 307,1 36 17 52390 UEBERWASSERER JOSEF Chiusa (BZ) 27 13 8844 3,49 3,46 308,7 306,0 37 11 28152 BOLDINI PIETRO Soncino (CR) 5 4 7963 3,82 3,83 304,2 305,0 38 17 77415 OBERMAIR FRANZ Valle Aurina (BZ) 22 12 MEDIA P E Z Z A T A R O S S A 19 8757 3,98 3,48 348,5 304,7 9138 3,88 3,53 354,3 322,0 dot ti in media). In seconda posizione troviamo l’Azienda “Crestati Antonio” di Conco ( V I), una presenza fissa di q u e s t a c l a s s i f i c a o r m a i d a t e m p o, a l l e v a t o re V i c e n t i n o c h e h a c h i u s o il 2008 con un produzione media di poco inferiore ai cento quintali di la t te. I n terza p osizi o n e, p er p o co, l ’A zienda “Zingerle Elmar ” lo scorso anno v incitrice di ques ta classifica. N e l l a c l a s s i f i c a c h e c o m p re n d e g l i a lleva m en t i co n o l t re le ven t i la t t a zi o n i ch i use, l ’A zi en da “ Q ua resi ma” si conferma la prima in assoluto con ben 365 k g di proteine (produzione media di lat te 106 quintali al 3,42% di proteine); si trat ta di una azienda d ove ve ra m e n te ogn i p i cco l o pa r t i c o l a r e è o g ge t t o d i a t t e n z i o n e , i n particolar riferimento per quanto riguarda le scelte dei riprodut tori da impiegare in azienda e l ’u t ilizzo del t rapianto embrionale. Non per caso da questo allevamento sono usciti tori miglioratori importanti come Av a l o n E T e Tr is t a n o E T c h e f a n n o della spinta a lat te le loro prerogative di maggior pregio. Con 336 kg di pro teine si posiziona al secondo gradino d el pod i o l ’A zi en da “ Pla n kens tei n er Heinrich” di Monguel fo (BZ ) segui t a i n t e r z a p os i z i o n e d a l l ’A z i e n d a Hofer Johann di Valle di Casies con 333 k g d i p rotei n e. L a Prov i n cia d i Bolzano fa la par te del leone con 25 a l l e v a m e n t i , s e g u i t a d a U d i n e (5), Po rd e n o n e (4), V i ce nza (3), Trev iso (3), B r e s c i a ( 2 ), C u n e o ( 2 ), Tr e n t o ( 2 ), Ve r o n a ( 2 ), C r e m o n a ( 2 ) m e n t r e l e p r o v i n c e d i To r i n o, P a d o v a , Belluno, Sondrio, Cremona, Piacenza, Pescara, Catanzaro, Brindisi e Ra gus a s o n o ra p p re s e n t a t e da u na azienda. Iniziano ad af facciarsi in questa classifica allevamenti pro v e n i e n t i d a zo n e d i v e r s e d a q u e l l e in cui è allevata la nostra razza, faccio riferimento in par ticolare a quelli presenti nel centro sud Italia, a dimostrare come ef fet tivamente la nostra razza sia dif fusa su tut to il territorio Nazionale, dimostrando di sapersi adat tare in maniera ot timale in contesti produt tivi assolutamente d i ve rsi co m e q u e l l i ch e si p os s o n o t rovare, ad esempio, nelle prov ince di Bolzano e Ragusa. Non resta che fare i complimenti a tut ti gli allevatori e un augurio per una nuova annata ricca di soddisfazioni. z Lattazioni Chiuse Latte Grasso % Proteine % Grasso Kg Proteine Kg 31522 QUARESIMA AZIENDA AGRICOLA Mason Vicentino (VI) 87 80 10671 3,81 3,42 406,6 364,9 87227 PLANKENSTEINER HEINRICH Monguelfo (BZ) 61 50 9590 3,94 3,50 377,8 335,7 3 17 88102 HOFER JOHANN Valle di Casies (BZ) 34 22 9546 4,01 3,49 382,8 333,2 4 24 43006 AZ.AGR. ERBIN Verona (VR) 29 24 9674 3,60 3,40 348,3 328,9 5 93 55573 PASUT MARINO E MICHELE Porcia (PN) 30 21 8991 3,88 3,65 348,9 328,2 6 93 30225 RIGUTTO NELLO & ELSO Arba (PN) 81 71 9030 4,10 3,63 370,2 327,8 7 27 80274 DEL GIUDICE GIANLAURO E GIANLUCA S.S. Basiliano (UD) 61 43 9039 3,96 3,61 357,9 326,3 8 4 1008 CROSETTI GIOVANNI E FIGLI GIUS EPPE E MARCO Revello (CN) 121 85 9098 4,15 3,58 377,6 325,7 9 27 60803 DELLA SIEGA ALESSANDRO E PAOLO Codroipo (UD) 36 21 9118 3,84 3,55 350,1 323,7 10 18 53134 ZANONI RUDI Levico Terme (TN) 125 93 9191 3,89 3,52 357,5 323,5 11 17 71303 MAIR THOMAS San Lorenzo di Sebato (BZ) 51 29 8945 4,13 3,59 369,4 321,1 12 22 80419 PIN FRANCO Vittorio Veneto (TV) 89 73 9159 3,60 3,50 329,7 320,6 13 4 33144 CACCIOLATTI CLAUDIO Saluzzo (CN) 127 99 8810 3,82 3,60 336,5 317,2 14 27 80849 BERTOSSI ORLANDO E PAGANI ILARIA Lestizza (UD) 31 25 8546 4,04 3,65 345,3 311,9 15 93 76031 PUJATTI CELSO Prata di Pordenone (PN) 62 42 8768 4,01 3,55 351,6 311,3 16 6 91470 GERBAUDO F.LLI S.S: DI GERBAUDO VALENTINO Poirino (TO) 35 26 8346 4,45 3,72 371,4 310,5 17 27 81075 LA QUERCIA DI PARAVANO FRANCO Mortegliano (UD) 134 92 8896 3,84 3,45 341,6 306,9 18 19 36050 CALCINONI ARMANDO Trichiana (BL) 60 49 9000 3,59 3,41 323,1 306,9 19 17 72133 TREYER MICHAEL Brunico (BZ) 35 23 8598 4,00 3,56 343,9 306,1 20 27 61023 PICCO LUIGI ADRIANO Flaibano (UD) 44 33 8711 3,98 3,51 346,7 305,8 21 22 83696 FRANCO RENZO Sarmede (TV) 54 39 8453 3,96 3,61 334,7 305,2 22 93 44007 AZIENDA AGRICOLA FILIPUZZI Maniago (PN) 98 70 8835 4,04 3,45 356,9 304,8 9046 3,94 3,54 355,8 320,3 Codice Stalla 25 17 Provincia 1 2 N° Vacche Totali Allevamenti con oltre 20 lattazioni chiuse Allevamento Comune MEDIA P E Z Z A T A R O S S A 20 Il Centro Genetico ANAPRI: un nodo strategico della selezione della P.R.I. U fficio T ec n ico A ll’interno dello Schema di Selezione della Pezzata Rossa Italiana, de nominato “Giovani Tori” l’at tività svolta nel Centro Genetico A.N.A.P.R.I. (presso l’Azienda “Ricchieri” di Fiume Veneto, PN), ricopre, senza ombra di dubbio, un ruolo fondamentale. Le prove di performance test, per la valutazione dell’attitudine carne dei torelli P.R.I, forniscono tutta una serie di informazioni che poi andranno a costituire la base dati sulla quale ef fet tuare le scelte di quali tori destinare all’inseminazione, naturale o ar tificiale che sia, oppure sc a r t a re. A l l ev a re gl i a n i ma l i i n u na unica s t ru t t ura, ges tendoli nella me desima maniera, consente di operare un confronto tra candidati riprodut tori che è indipendente dalle condizioni in Le stalle del Centro Genetico ANAPRI a Fiume Veneto (PN). cui sono tenuti evidenziando, quindi, delle differenze che, per buona parte, s o n o l e ga t e a l p a t r i m o n i o ge n e t i c o d e l l ’a n i m a l e. N e l l ’i n d i c iz z a z i o n e d e i tori in performance le loro prestazioni c a r n e i n c i d o n o p e r i l 24% s u l l o r o Tabella 1: Risultati delle prove di performance degli ultimi 5 anni. 2004 N.soggetti 2005 2006 2007 2008 Tutti FA 192 236 221 221 288 32 1.351 1.315 1.329 1.414 1.371 1.466 PESO 12 m. Kg 486 486 480 482 473 502 TAGLIA 6,2 6,0 5,9 5,9 5,7 6,4 IMG gr/d (3-12m.) MUSCOLOSITA’ 5,9 5,7 6,0 6,0 5,6 6,6 FORME 5,1 5,0 5,0 5,0 5,2 5,8 Alt.sacro cm 132 133 133 132 133 134 Circ.toracica cm 184 183 184 190 189 193 Prof.toracica cm 64 64 70 71 70 71 Lunghezza groppa cm 47 47 48 48 49 50 Larghezza groppa cm 48 48 48 49 49 50 P E Z Z A T A R O S S A 21 indice di selezione complessi vo (IDA P e r f o r m a n c e Te s t ) , m e n t r e p e r l e vacche in popolazione e i tori provati con figlie in Italia il per formance test incide sul loro IDA in una misura del 18% (per le vacche e per i tori privi di figlie in Italia che non hanno effettuato il per formance trat tasi di un indice per formance test di pedigree). Va da se l’impatto che questa prova ha sulla selezione. L’importanza di gestire i candidati riproduttori all’interno di un’unica stalla non è legata esclusivamente alle necessità selettive. Allevare i candidati riprodut tori nella medesima strut tura, a n c h e g r a zi e a d u n a s t a l l a d i s os t a dove vengono ef fet t uat i t u t t i i riliev i del caso, consente un attento controllo di t u t t i gli aspet t i sa n i t ari, veri f iche che, soprat tut to per quanto riguarda i Centri Genetici o Centri Tori, si fanno se m p re p i ù seve re. Ve d ia m o cos a è successo nel centro durante il 2008. L’attività del Centro Genetico nel 2008 Tabella 2: Valori medi degli indici genetici dei torelli sottoposti a Performance test nel 2008, suddivisi per destinazione selettiva. Complessivamente i torelli sottoposti a prova di Per formance s o n o s t a t i 28 8 ( Ta b e l l a 1). D i q u e s t i solo 32 sono s t at i au torizzat i all’inseminazione ar tificiale. Una notevole pressione selet tiva che ve d e p ro m os s o p o co p i ù d i u n t o ro s u 10 t e s t a t i. L’i n cre m e n t o g i o r n a liero dei 288 sogget t i sot topos t i alla prova è stato mediamente di 1. 371 g /d , a c c r e s c i m e n t o c h e h a co ns e n t i t o d i r a g g i u n ge re i n m e d i a u n p e s o a 12 m e s i d ’e t à d i 473 k g. Per i tori autorizzati all’Insemi nazione Artificiale l’incremento ponderale giornaliero era media m e n t e d i 1.4 6 6 g /d , s o g ge t t i c h e presen t avano u na quali t à morfologica sensibilmente migliore r i s p e t t o a q u e l l a m e d i a . U n a c c re s ci m e n t o g i o r n a l i e ro d i t a l e l i ve l l o, in particolare quello osservato p e r i t o r i s e l ezi o na t i p e r la I. A ., è a s s o l u t a m e n t e d i t u t t o r i s p e t t o, N° IDA IMG TA MU AP IGT Carne Latte Proteine Kg Grasso % Proteine % I.A. 32 1191 110 107 111 108 110 864 30,3 0,03 0,01 I.N. 68 906 106 105 108 107 107 638 22,9 0,03 0,01 MAC 176 782 99 101 101 99 100 679 23,3 -0,01 0,00 TUTTI 290 874 103 103 104 103 103 704 24,5 0,01 0,00 paragonabile a quello osser vato p e r a l c u n e r a z ze s p e c i a l i z z a t e p e r l a s o l a p ro d uzi o n e d i c a r n e. N o n d i m e n t i ch i a m o i n f a t t i ch e l a n os t r a è u n a r a z za a d u p l i ce a t t i t u d i n e d ove l a p ro d u z i o n e d i l a t t e e i c a r a t t e r i ad essa connessi rappresenta co m u n q u e i l p r i n ci p a l e o b i e t t i vo d i s e l ezi o n e. L a t a b e l l a 2 n o n f a a l t ro che confermare quanto appena v i s t o, c o n g l i i n d i c i g e n e t i c i m e d i d e l g r u p p o d i t o r i s e l ezi o n a t i p e r l a IA che si at testano tut ti su livello che mediamente è superiore per tut ti i carat teri rispet to a quello che presentano i sogget ti des ti nati al macello o all’inseminazione n a t u r a l e. Q u e s t o n o n v a l e s o l o p e r i carat teri rilevati in per formance m a a n ch e p e r i c a r a t t e r i l ega t i a l l a p r o d u z i o n e d i l a t t e . L’ I D A m e d i o d e l g r u p p o è d i 1191 k g , v a l o r e ch e r i e n t r a a m p i a m e n t e n e l m ig l i o r 1% d e l l a p o p o l a z i o n e ( R a n k 9 9 ) . Negli anni la dif ferenza in termini d i I DA t r a i s og ge t t i s e l ezi o n a t i p e r l’inseminazione artificiale e tut ti g l i a n i m a l i p re s e n t i a l ce n t ro ge n e t i c o s i è f a t t a s e m p r e p i ù g r a n d e, ad indicare una maggiore qualità d e i g i o v a n i r i p ro d u t t o r i a u t o r i z z a t i a l l ’i ns e m i n a zi o n e a r t i f i ci a l e. I l 6 0 % dei tori testati per la produzione di carne durante il 2008 sono f i g l i d i 15 P a d r i d i To r o d i v e r s i . I l p i ù r a p p re s e n t a t o è s t a t o B os b o torelli di alto valore riproduttivo in vendita al centro genetico co n 32 f igl i, segu i to da Va ns tei n 2 9, We i n o l d 2 2, H u m i d 12, H e r i c h 10 . A n a l i z z a n d o i r i s u l t a t i m e d i c o n s eg u i t i i n p e r f o r m a n c e d a i f i g l i d e i Pa d r i d i To ro p i ù r a p p re s e n t a t i, si può riscontrare che i primi tre migliori tori a IGT carne medio d e i f i g l i t e s t a t i r i s u l t a n o Va n s t e i n (110,6), Ro i b os (110,2) e H a k k i n e n ( 10 8 , 3 ) . M e n t r e i p r i m i d u e s o n o t e d e s c h i , i l t e r zo è i t a l i a n o e r a p presenta un ot timo risultato della selezione per la duplice at titudine attraverso il performance-test. Infat ti, Hakkinen ha sostenuto lui stesso il per formance-test, supe r a n d o l o b r i l l a n t e m e n t e n o n os t a n t e i 7/ 8 d i s a n g u e M o n t b e l i a r d e . Tr a i tori con il miglior rapporto tra figli selezionati per la IA su quelli t e s t a t i , t r o v i a m o Va n s t e i n (9/ 2 9), W a t e r b e r g ( 2 / 9) E W e i n o l d (4 / 2 2 ). Relativamente alla produzione di l a t t e, o l t re a q u e s t i i n d i c i ge n e t i c i di previsione, risulta anche inte ressante analizzare le produzioni d i l a t t e e l a m o r f o l og i a d e l l e m a d r i di questi tori, che sono ripor tate n e l l a t a b e l l a 4. I l l i ve l l o p ro d u t t i vo Peso Kg 12 mesi TA MU AP BOSBO 32 5 107 1.395 479 5,7 5,8 5,5 VANSTEIN 29 9 112 1.463 499 6,5 6,3 5,4 WEINOLD 22 4 102 1.379 459 5,4 5,9 5,5 HUMID 12 1 100 1.304 457 5,7 5,6 5,3 HERICH 10 0 100 1.307 456 6,1 5,5 4,9 WATERBERG 9 2 106 1.443 489 6,7 5,9 4,9 RESS 8 0 103 1.371 477 5,6 5,7 4,6 ROIBOS 8 0 110 1.419 491 6,0 6,9 5,9 MOZART 8 0 107 1.349 484 5,5 6,1 6,5 CRAJ 8 2 105 1.387 485 6,4 5,5 4,9 PERNAN 7 1 97 1.377 474 5,8 4,3 4,8 WEIPORT 7 0 102 1.394 480 6,6 6,2 5,0 WEBAL 6 0 100 1.304 442 5,0 5,6 4,8 RAINER 6 0 98 1.310 454 5,3 5,2 4,3 HAKKINEN 6 0 108 1.495 508 5,8 6,3 5,0 medio delle madri di questi tori, è s t a t o d i 10 .18 9 k g d i l a t t e a l 3,52 % d i p r o t e i n e e a l 3,81% d i grasso nella migliore lat tazione, p a r i a 3 . 57 7 k g o l t r e l a m e d i a d i r a z za. R is p e t t o a i v a l o r i r is co n t r a t i l ’a n n o p re ce d e n t e, s i s eg n a l a u n s i gnificativo aumento della quantità d i l a t t e p ro d o t t a n e l l a p r i m a l a t t a - 2003 2004 2005 2006 2007 Grasso % Proteine % 3,41 4,07 3,39 48.007 (28.964) 3,88 3,41 1ª Lattazione 5,7 (3,3) 8.379 3,78 3,46 Migl.Lattazione 10.205 (9.410) 3,79 3,40 46.189 (26.702) 3,74 3,44 8.101 4,07 3,58 4,9 (2,9) Migl.Lattazione 10.092 (9.588) 4,02 3,54 43.228 (28.690) 4,00 3,56 1ª Lattazione 8.049 3,91 3,54 Migl.Lattazione 10.103 (9.437) 3,98 3,47 42.206 (24.213) 3,93 3,51 8.148 3,82 3,59 4,6 (3,0) 4,8 (2,7) 1ª Lattazione Migl.Lattazione Prod.latte.vitale 3,9 (2,9) 1ª Lattazione 2008 Latte Kg 3,90 1ª Lattazione Migl.Lattazione Prod.latte.vitale 22 IMG 9.649 (9.406) Prod.latte.vitale R O S S A IGT Carne 8.116 Prod.latte.vitale P E Z Z A T A N° Figli IA Migl.Lattazione Prod.latte.vitale Indenni da TBC, BRC, IBR, Leucosi, Tricomoniasi. Per chi fosse interessato all’acquisto contattare A.N.A.P.R.I. (Udine) tel. 0432 224111 N° Figli in PT 1ª Lattazione Prod.latte.vitale a Massim a sicurezz ! a sanitari Padre Tabella 4: Produzioni medie di latte e punteggi morfologici delle madri dei tori selezionati per la IA durante il 2008 e nei 5 anni precedenti (tra parentesi i dati relativi al momento della scelta). Numero lattazioni Al Centro Genetico della Pezzata Rossa Italiana sono in vendita, durante tuttoi il periodo dell’anno, torelli di 13/14 mesi, figli delle migliori bovine della razza e dei migliori riproduttori europei, nati dagli accoppiamenti programmati. Solo chi supera il performancetest può essere venduto, mentre una severa selezione destina al macello il 50% dei torelli presenti. Tutti i soggetti del Centro Genetico sono testati per certificare l’esatta paternità e maternità Tabella 3: Risultati medi dei torelli in performance-test nel 2008 suddivisi per padre. 3,5 (2,6) 10.562 (10.246) 3,87 3,51 35.640 (27.197) 3,81 3,53 8.400 3,81 3,53 10.189 (9.910) 3,83 3,52 31.416 (24.107) 3,82 3,53 P E Z Z A T A TA MU AP MA 7,1 6,2 6,1 7,2 6,7 6,1 6,4 7,5 6,7 5,9 6,4 7,2 6,4 6,0 6,5 7,1 6,9 6,2 6,3 7,0 6,7 6,2 6,2 7,0 R O S S A 23 zi o n e, p a r i a +252 k g, m e n t re n e l l a migliore lat tazione si registra un c a l o d i 373 k g. Q u e s t a d i m i n uzi o n e è dovuta al fat to che le madri dei t o r i s e l ezi o n a t i n e l 20 0 8 e r a n o p i ù g i o v a n i d i q u e l l e d e l l ’a n n o p r i m a (il numero medio di lat tazioni nel 20 0 8 e r a d i 2,6 e d i 2,9 n e l 20 07 ). Per quanto riguarda i contenuti di proteine, si registra una diminuzione nella prima lat tazione (3,53% vs 3,58%) e u na s t a b i l i t à n e l l a m i g l i o r e l a t t a z i o n e ( 3 , 52 % ) . Si trat ta tut tavia di valori molto elevati in riferimento alla media di razza, sia relativamente alla qualità di lat te che alla quantità. I dati presentati indicano che grazie alle prove di per formance è possibile selezionare animali c h e n o n s o l o p o r t a n o c o n s e ge n i f a v o re v o l i a l l a p ro d u z i o n e d i l a t t e, ma che contemporaneamente co nse n to n o n e l co m p l e sso p e rformance carne di t u t to rispet to. Il per formance rappresenta quindi u n b a n co d i p rov a f o n d a m e n t a l e p e r tut ti i vitelli “aspiranti” riprodutt o r i. Da q u i l a ce n t r a l i t à d e l ce n t ro genetico e delle at tività in esso s vo l t e. I d a t i p ro d u t t i v i d e l l e m a d r i s o n o i n o l t r e a t e s t i m o n i a r e l ’a t t i tudine lat te di questi riprodut tori che si at testa su valori veramente eccellenti. Provare per credere. z Modi diversi di definire la qualità del latte D i L ore n zo D ega n o e V ale n ti n a B o n fatti In Italia oltre il 70% del lat te munto è d e s t i n a t o a l l a t r as f o r m a zi o n e c ase a r ia, d i cu i ci rc a l ’80% a l la produzione di formaggi tipici della nostra tradizione. È evidente come la qualità della materia prima, il latte, giochi un ruolo determinante nell’influenzare l’economicità e la qualità del processo di trasformazione e, soprattutto, la “bontà” del prodotto finito. Va da se che l’intero sistema, o comunque chi lavora il latte per produrre formaggio, dovrebbe essere indirizzato ad una giusta valorizzazione della sua qualità che, negli anni, in generale, è stata definita da pochi semplici parametri: la proteina grezza, il tenore lipidico, la carica bat terica, il contenuto di cellule somatiche... Solo a livello di singoli caseifici o consorzi si sono introdotti altri parametri, vedi la caseina in cer ti casi anche LDG (vedremo poi di cosa si tratta), per meglio remunerare chi conferisce un lat te di qualità superiore. Non sempre però, in generale, si è assistito all’impiego di sistemi di pagamento del latte che premiano veramente chi munge un prodotto migliore e più adatto ad essere trasformato. La ricerca in merito non si è fermata, anzi, sono molti gli studiosi che dedicano le proprie energie a questo importante argomento. Ed è proprio grazie a questa attività scientifica che è stato possibile, già da alcuni anni, mettere a disposizione dell’industria parametri di qualità che meglio definiscono l’attitudine casearia di un latte rispetto ad un altro. In particolare, questi parametri, che danno una misura diretta delle proprietà casearie del latte, nascono da un esame di laboratorio detto Lat todinamografico o Lat todinamografia (LDG). D’altronde era ed è tut tora ridutt i vo def inirne la “bont à merceologica”, ad esempio, solo in termini di proteina Locali di stagionatura di formaggi a pasta cotta. grezza, quando si sa che questa è solo una misura del contenuto in azoto, ma non della presenza di proteina utile al processo di t ras formazione. Non solo, la s tessa proteina è solo una delle carat teristiche che influenzano la trasformazione del latte. La Lattodinamografia Il processo di trasformazione ottimale prevede una buona attitudine alla coagulazione, condizioni favorevoli di reattività del latte con il caglio, velocità di rassodamento e capacità di sineresi (spurgo del siero) della cagliata. LDG rappresenta un buon criterio di valutazione complessiva delle principali carat teristiche tecnologico - casearie del lat te (acidità, caseina, equilibri salini…), la cui conoscenza è di basilare importanza ai f ini del processo di t ras formazione. Lo strumento impiegato prende il nome di Lattodinamografo (Figura 1). La prova conP E Z Z A T A R O S S A 24 Tabella 1: Caratteristiche del latte in funzione della classe di assegnazione LDG. Tipo di LDG Caratteristiche del latte A Latte con buone caratteristiche di coagulazione B Latte con tempo di coagulazione lungo, ma con buona velocità di presa del coagulo e consistenza finale relativamente elevata C Latte con tempo di coagulazione breve, ma con buona velocità di presa del coagulo e consistenza finale relativamente scarsa D Latte con tempo di coagulazione breve, alta velocità di presa del coagulo e consistenza finale eccessiva E Latte con tempo di coagulazione lungo, bassa velocità di presa e scarsa consistenza finale F Latte con tempo di coagulazione lunghissimo, velocità di presa del coagulo molto bassa e scarsissima consistenza finale FF Latte che non coagula dopo i 30 minuti della prova AE Latte con buone caratteristiche di coagulazione, ma con lunghi tempi di coagulazione (intermedio tra A ed E) siste nell’aggiungere una specifica quantità di caglio in una determinata quantità di latte, portato preventivamente alla temperatura di 35°. Durante un periodo di osservazione di 30 minuti, lo strumento produce un tracciato che dà un idea dell’andamento del processo di coagulazione, consentendo di ricavare alcune interessanti variabili (Figura 2), come il tempo di coagulazione (R; espresso in minuti, è misurato dall’inzio della prova fino a che il tracciato raggiunge una apertura di 1 mm), la velocità di rassodamento del coagulo (K20; è espressa in minuti e si calcola misurando la distanza tem po ra l e t ra l ’i n izi o d el la fo r mazi o n e del coagulo e l’aper tura a 20 mm delle branche del tracciato) e la consistenza del coagulo a 30 minuti (A30; corrisponde alla distanza in mm tra le due estremita del tracciato). Questi parametri forniscono indicazioni utili ai fini della valutazione complessiva del comportamento del latte con il caglio e permet tono una sua classificazione in funzione della sua attitudine casearia. La scala prevede diversi livelli, definiti da una lettera dell’alfabeto, dove il livello A è assegnato al latte con buone caratteristiche di Coagulazione (Tabella 1, Figura 3). Per la produzione di formaggi a pasta dura di lunga stagionatura (vedi ad esempio Parmigiano Reggiano) i tipi di latte A,B,C, sono considerati buoni, i tipi D ed E mediocri, F scadenti e FF pessimi. Si potrebbe, quindi, pensare di diversi f i c a re i l pa ga m e n t o d e l la t t e a n ch e i n funzione della classe di appartenenza, con giusta soddisfazione del trasformatore che vede i suoi conferitori invogliati a cercare di migliorare la qualità del loro lat te, e, soprattutto, degli stessi allevatori che, se lavorano bene, vedono i loro sforzi pagati. più punti di vista (proteina, grasso, cellule somatiche, LDG), sono migliori rispet to a quanto mediamente viene prodot to a livello nazionale. Inoltre, come affermano gli allevatori che trasformano in azienda il proprio latte con queste caratteristiche, non solo hanno degli effetti positivi sul processo tecnologico di trasformazione ma, soprat tut to, sulle qualità organolet tiche del prodotto finito. In secondo luogo, nel momento in cui sarà possibile disporre di tale analisi su larga scala con tempistiche e costi ridotti, vi potranno essere anche notevoli implicazioni che ricadono nell’ambito della selezione. Tut to sta a capire se ef fet tivamente è fat tibile disporre di misure del genere in maniera rapida ed economica su un grosso numero di animali e valutare come queste siano influenzate dalla componente genetica. A tal proposito, il Dipartimento di Scienze Animali dell’Università di Padova sta effettuando una serie di studi, incentrati su varie razze tra cui appunto la Pezzata Rossa, che hanno in oggetto proprio questi aspetti. Inoltre, lo stesso Dipartimento, in collaborazione con l’A.N.A.P.R.I., sta attualmente conducendo un progetto sperimentale che ha la finalità di studiare le relazioni tra attitudine casearia (misurata tramite lat todinamografia) e composizione della proteina del lat te. In particolare, sono in fase di studio gli effetti delle varianti genetiche delle caseine e del contenuto in κ-caseina e β-caseina sul tempo di coagulazione e consistenza del Figura 1: Lattodinamografo. coagulo in Pezzata Rossa. Nel caso in cui l’importanza della componente genetica nel determinismo del carattere fosse rilevante, sarebbe possibile ridefinire gli obiettivi di selezione inerenti il carattere latte rispetto agli aspetti qualitativi, introducendo all’interno degli indici di selezione complessivi carat teri che sono misure diret te dell’attitudine alla trasformazione casearia del lat te. Tut tavia, senza ipotizzare scenari particolarmente diversi da quello attuale, la disponibilità di indici genetici che sti mano il valore di un riproduttore per questi carat teri potrebbe fornire, in particolare agli allevatori che trasformano il lat te in proprio o che lo conferiscono in caseifici o v e v i è u n a a d e g u a t a re m u n e r a z i o n e della sua qualità, un ulteriore e più mirato strumento per scegliere nella lista dei tori autorizzati quelli le cui figlie producono un latte con la miglior attitudine casearia. I vantaggi, nel tempo, si farebbero sicuramente sentire. A breve possibili novità. z Figura 2: Tracciato lattodinamografico e definizione delle variabili relative all’attitudine casearia. Possibili scenari L a d is p o n i b i l i t à d i q u e s t a t i p o l og i a d i informazioni apre il fronte a nuovi possibili scenari; in primis, come già anticipato, potrebbero essere definiti in maniera diversa i sistemi di pagamento del latte; a tal proposito esistono già esperienze collaudate nell’ambito del Parmigiano Reggiano. Sistemi di pagamento del genere premierebbero gli s tessi allevatori di Pezzata Rossa perché produttori, in genere, di un latte con caratteristiche di qualità che, da P E Z Z A T A R O S S A 25 Sviluppo della lunghezza e delle dimensioni dei capezzoli Di B er n A R d L u n tz T r a d u z i o n e a c u r a d i DANIE L E V i c a r i o S empre più frequentemente le aziende di Pezzata Rossa si lamentano per i capezzoli troppo cor ti e sot tili. Il motivo è che il gruppo di mungitura inizia a p e rd e re d i t e n u t a d e l l ’a r i a e n o n di rado cade a terra. In numerose analisi è stato dimostrato che la lu nghezza e la d im ensione ot t i ma le d e i c a p ez zo l i so n o r isp e t t i v a m e n te di 5 e 5,2 cen t imet ri (diamet ro alla base del capezzolo). Questi parametri corrispondono al valore 5 nel sistema d i v a l u t a zi o n e l i n e a re m o r fo l ogi co. Dai risultati della valutazione mor fologica delle figlie dei tori in B a v i e r a e m e r ge u n e v i d e n t e t r e n d sulla riduzione della dimensione dei capezzoli delle vacche Pezzate Rosse ( F i g u r a 1) . M e n t r e o t t o a n n i f a l a vacca primipara aveva una lunghezza m e d i a d e i c a p ez zo l i d i 5,5 cm, n e l 20 0 6 i l v a l o re m e d i o d i q u e s t a m i s u r a s i è r i d o t t o a 5,1 c m. A n c o r a più ev idente è l ’andamento nella di mensione dei capezzoli. Sicuramente questa è la conseguenza di una forte s e l ezi o n e su l c a r a t t e re d e l l a m a m m e l l a e q u i n d i è u n a c a r a t t e r is t i c a della vacca Pezzata Rossa moderna. La maggior par te delle primipare tut tavia, si trova ancora in una situazione ot timale compresa tra 4 e 6 di voto (89%). È interessante porsi la do manda se le mammelle con capezzoli estremamente piccoli mostrano altre carat teristiche par ticolari negli altri carat teri della mammella. Un’analisi delle valutazioni fat te nel 2006, b a s a t e s u o l t r e 3 6 .0 0 0 p r i m i p a r e mostra una tendenziale relazione t ra d i m e nsi o n i d e i c a p ez zo l i e p ro fondità mammaria: più sot tili sono i capezzoli più for t i sono i legament i della mammella. Considerando il legamento centrale il risultato è analogo. Anche se le dif ferenze non sono così grandi, le mammelle con il miglior punteggio nella posizione dei capezzoli anteriori hanno anche in questo caso capezzoli più sot tili. La relazione con l e l u n g h e z ze d e l l a m a m m e l l a a n t e riore e posteriore non è significativa. Nella lunghezza dei capezzoli la re lazione non è così lineare. In questo caso il valutatore ha sempre trovato le mammelle più solide quando la lunghezza dei capezzoli veniva descrit ta tra 3 e 5 (3-5 cm). I legamenti centrali più evidenti si trovavano mediamente tra 4 e 6 in un range della lunghezza d e i c a p e z zo l i c o m p r e s o t r a 4 e 6. Anche nei carat teri più importanti per il punteggio finale come direzione e posizione dei capezzoli, i valori più al t i si avevano quando la lunghezza dei capezzoli era pari a 4 cm (punteggio 4). Questo valore tut tavia per la lunghezza dei capezzoli si colloca ancora in una situazione di funzionalità. Molto evidente è il legame tra gli stessi Come può reagire la selezione? Come descrit to sopra la selezione della popolazione d i Pezza t a Rossa va verso mammelle più solide e indi ret tamente anche verso capezzoli più piccoli e sot tili. Nell’at tribuzione del punteggio finale della mammella i singoli carat teri di profondità mammaria, d i rezi o n e e posizi o n e d ei ca pezzo l i sono quelli più influenti. Lunghezza e dimensione dei capezzoli influiscono di meno. In un seminario internazio nale i responsabili della valu tazione mor fologica si sono recentemente accordati su questo per ridurre il punteggio finale di un punto nel caso di capezzoli molto piccoli. Parimenti i tori selezionati dovrebbero essere esclusi dal program ma di selezione Figura 1: Trend fenotipico della lunghezza e delle dimensioni dei capezzoli nelle popolazioni italiana e tedesca. 5.7 5.6 5.5 Punteggio Piccoli ma spesso troppo sottili “carat teri problema”: se i capezzoli si accorciano significativamente minore è la loro dimensione. Questo significa che i due carat teri sono fortemente dipendenti l’uno dall’altro. 5.4 5.3 5.2 5.1 5.0 4.9 4.8 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Anno di valutazione Capezzoli Lunghezza (DE) Capezzoli Lunghezza (IT) 26 2007 Capezzoli dimensioni (DE) Capezzoli dimensioni (IT) quando il diagramma lineare per i carat teri della conformazione dei capezzoli sono troppo a sinistra. Queste misure sono tut tavia solo dei piccoli giri di vite e non arresteranno in fu turo questo trend, ma contribuiscono in ogni caso a rallentarlo. Nella razza Holstein questa problematica ha raggiunto nel frat tempo una grossa di mensione. Così riferiva il giornale Top Agrar sul n°7 del 2006, che già il 50% delle vacche hanno capezzoli troppo corti, la Pezzata Rossa non dovrebbe comunque arrivare a ques ti punti. z dell’allevamento utili per meglio decidere gli indirizzi selettivi, come L’ANALISI DEI GENI e IL PROGRESSO GENETICO ATTESO. Prossimamente aggiungeremo anche una terza statistica: IL PROFILO GENETICO REALIZZATO. Per richiedere questo nuovo servizio bisogna rivolgersi alla propria Associazione Provinciale Allevatori (semplicemente comunicandolo al controllore). Particolare di una mammella di Pezzata Rossa. R O S S A 2006 Pasion 1 L’A.N.A.P.R.I. ha realizzato una propria procedura per effettuare gli accoppiamenti programmati negli allevamenti di razza Pezzata Rossa Italiana iscritti al Libro Genealogico. Il suo nome è PASION 1 che sono le iniziali di: Procedura Accoppiamenti programmati Simmental Italiana Obiettivo Numero 1. Questo nuovo strumento informatico sarà di supporto agli esperti di razza Pezzata Rossa, che possono variare da obiettivi quasi esclusivamente lattiferi a quelli esattamente opposti di sola produzione di carne. Oltre alla scelta dei tori provati più adatti per ciascuna vacca, fornisce anche un eventuale uso di tori giovani in prova di progenie. Inoltre, vengono fornite statistiche P E Z Z A T A 2005 P E Z Z A T A R O S S A 27 Grandi vacche - mammelle forti La Pezzata Rossa è geneticamente in sintonia con i robot (17 già in funzione in Baviera). traduzio n e A llo scopo di sviluppare una strategia selettiva per la Pezzata Rossa che viene munta at traverso sistemi automatici di m u n g i t u r a (ro b o t ), s o n o s t a t e a n a l i z z a t e 17 a z i e n d e b a v a re s i d o t a t e d i ro bot d i m u ngi t u ra, i n co l la bo ra zione con la dit ta Lely e il centro to r i d i N eus t ad t A isch. A t a l f i n e si d ovev a n o s co p r i re i c a ra t t e r i d e l l e vacche Pezzate Rosse che avrebbero potuto essere causa di problemi nella mungitura quotidiana con i robot. Dati aziendali disponibili Le 17 aziende mungono mediamente 50 vacche con oltre 80% di Pezzate Rosse in purezza. Gli animali acc e d o n o a l r o b o t m e d i a m e n t e 2 ,7 v o l t e a l g i o r n o e 1, 9 v o l t e s o n o ef fet t i vamente munt i. Nelle aziende con il percorso delle vacche regola m e n t a t o, i l ro b o t v i e n e v isi t a t o p i ù spesso dato che gli animali dalla zona di riposo vanno a quella di alimentazione solo at traversando i l r o b o t . Tu t t a v i a , m e d i a m e n t e , i n q u e s t e a zi e n d e 3 v a c c h e a l g i o r n o vengono condot te forzatamente alla m u n g i t u r a i l c h e h a, n a t u r a l m e n t e, delle conseguenze sui tempi di lavoro del “mungitore” dato che gli animali devono venire individuati dalla man d r i a e r i n c h i u s i n e l l ’a r e a d i a t t e s a del robot. In totale il tempo di lavoro per l’assistenza del robot ammonta a circa un’ora al giorno e comprende, accanto alla conduzione delle vacche a cura di DA N I E L E V I C A RI O “pigre”, lavori di pulizia del robot e cont rollo degli animali al compu ter. La tecnica del riconoscimento dei capezzoli è oggi così progredita, che solamente circa l ’1% dei tentativi di at tacco della mungitura falliscono p e r q u e s t o m o t i vo. I n u m e r i r i d o t t i di perdita di vacche in concomitanza dell’installazione di un robot di m u ngi t u ra co n fer ma n o q u e s t a te si. Potenziale selettivo Az. Agr. MARTINO GIANFRANCO – Sampeyre (CN) Ciò nonostante ci sono ancora punti d ebo l i d el le vacch e da ot t i m izza re. L a m a g g i o r p a r t e d e l l e 17 a zi e n d e pensano che i problemi più frequenti nella routine quotidiana dei robot p rovenga n o da l l e ma m m el l e t ro p po basse (Figura 1), che si manifestano maggiormente nelle vacche di bassa statura. A seconda del tipo di robot, le dis t anze m inime consen t i te dalla punt a del capezzolo al pav imento variano da 20 a 30 centimetri. Di conseguenza la scelta dei tori p e r l a f e c o n d a z i o n e d o v re b b e p re - ferire quelli che trasmet tono vacche grandi con mammelle for ti. Come ulteriori carat teristiche negative viene segnalato il temperamento di qualche vacca dato che questo ha una grossa importanza per il funzionamento del robot. Da una parte ci sono vacche che avendo troppo temperamento, rovinano le apparecchiature dell’impianto e turbano la quiete della stalla. Per contro ci sono anche quelle vacche problemat iche che sono t roppo p i g re c h e n o n v a n n o re go l a r m e n t e alla mungitura e di conseguenza perdono lat te nelle cuccet te qualora non vengano condot te regolarmente a farsi mungere. Su entrambi questi carat teri bisogna agire solamente con la selezione aziendale dato che n o n e s i s t e a n c o r a l ’a u s i l i o d e l l a valutazione genetica per questi c a r a t t e r i. I n o l t re è i m p o r t a n t e c h e nella scelta dei tori venga posta at tenzione ai riprodut tori con buone ca ra t ter is t i ch e i n a r t i e p i ed i, da to ch e le vacch e zo p pe n o n acced o n o con la suf ficiente frequenza al robot. Occasionalmente crea problemi una d i s t a n z a e c c e s s i v a t r a i c a p e z zo l i a n te r i o r i. M e n o f req u e n te è i l c aso dei capezzoli pos teriori t roppo rav vicinati, il che impedisce al laser di i n d i v i d ua r l i se pa ra t a m e n t e. Q u e s t o problema si verifica più spesso n e l l e v a c c h e Fr i s o n e , n e l l e q u a l i i capezzoli posteriori sono posizionati più vicino al legamento centrale. Figura 1: Incidenza delle cause di possibili incovenienti durante la mungitura robotizzata. 4% 8% 8% 46% 12% capezzoli posteriori troppo ravvicinati distanza capezzoli anteriori eccessiva arti e piedi difettosi vacche pigre vacche nervose e scalcianti vacche piccole 12% vacche con mammella bassa 12% P E Z Z A T A R O S S A 28 P E Z Z A T A R O S S A 29 Complessivamente la Pezzata Rossa si adat ta molto bene all ’impiego dei robot, in par ticolare se i tori v e n go n o s c e l t i i n m a n i e r a o c u l a t a . Questo è molto impor tante dato che i l ro b o t d i m u n g i t u r a co n p e rco rs o libero unito ad un buon comfort della vacca rappresent ano la forma di allevamento del bestiame da lat te più vicina al suo comportamento na t u ra l e. I n f u t u ro q u e s t a fo r ma d i a l l eva m en to pot reb be ven i re p i ù r i chiesta grazie al crescente interesse d e l l ’o p i n i o n e p u b b l i c a i n q u e s t o senso. A lla domanda “Comprerebbe di nuovo un robot di mungit ura? ” il 100% delle aziende inter vistate ha r isp os t o si e l ’a na l isi co m p re n d ev a n o n s o l o a zi e n d e co n ro b o t Le l y. z L’Attività degli Esperti di Razza durante il 2008 U fficio T ec n ico Un 2008 da record Sono stati 25 come l’anno precedente gli esper ti operanti nel 2008, media mente in linea col numero di operatori u t i l iz za t i n e l l ’u l t i m o d ece n n i o. M o l to superiore al passato il numero di sogget ti valutati (12.111) dei quali 252 tori, 319 bovine rivalutate e 11.540 prime 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 21 28 24 28 28 27 22 21 24 25 25 Esperti n. Giornate lavorative 423 495 449 472 466 412 421 437 464 463 514 Visite aziendali 2.445 2.776 2.789 3.123 2.931 2.629 3.110 2.944 3.233 3.056 3.297 Capi valutati 7.772 8.855 9.433 10.269 10.290 9.928 10.122 10.128 11.379 10.849 12.111 40 41 41 38 45 46 44 47 51 60 55 Province visitate Tabella 2: Attività per esperto. 1998 Il corpo esper ti rappresenta una componente molto importante n e l l ’a m b i t o d e l l ’a t t i v i t à s v o l t a d a l l ’A s s o c i a z i o n e , n o n s o l o p e r i l fat to che recupera in popolazione, t r a m i t e l e v a l u t a z i o n i m o r f o l og i c h e, tante informazioni indispensabili per s vo lgere la se l ezi o n e, ma a n ch e perché rappresenta il tramite tra l’Associazione e gli allevatori. Il ser vizio che l ’esper to dà agli allevatori non è limitato alla valutazione mor fologica, ma si estende alle indicazioni relative ai tori da impiegare in azienda per r a g g i u n ge r e l ’o b i e t t i v o d i s e l e z i o n e che ogni singolo allevatore si prefigge, suggerimenti che vengono dati esclu sivamente sulla base di considerazioni d i n a t u r a t e c n i c a , p o i c h é l ’e s p e r t o n o n d e v e v e n d e r e, m a h a i l s o l o i n t e re s s e d i f a r d i f f o n d e re l a r a z z a… L’esperto di razza ha anche la funzione di raccogliere i pareri, i suggerimenti e, perché no, le lamentele dei nos t ri a l l e v a t o r i i n m o d o d a c a p i re m e g l i o quali sono le loro esigenze e quali le dif ficoltà che si trovano ad af frontare per cercare, at traverso la nostra Associazione e nel limite delle nostre possibilità per ciò che ci compete, di risolvere i loro problemi. Diamo un occhio, all ’at t i v i t à del corpo esper t i. Tabella 1: Attività degli esperti di razza dal 1998 al 2008. 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 Capi valutati / esperto 352 316 393 366 367 368 460 482 474 434 484 Giornate di valutazione / anno 20,1 17,7 18,7 16,9 16,1 15,2 19,1 20,8 19,3 18,5 20,5 Capi valutati / giorno 18,4 17,9 21 21,8 22,1 24,1 24,1 23,2 24,5 23,4 23,6 Allevamenti visitati / giorno 7,0 5,6 6,2 6,6 6,3 6,4 7,4 6,7 6,9 6,6 6,4 Capi valutati per allevamento 3,1 3,2 3,3 3,3 3,5 3,7 3,2 3,4 3,5 3,5 3,6 Tabella 3: L’attività degli esperti di razza nel 2008. N° visite Aziendali Capi valut. gg Lav. Capi ripunt. gg Lav. Tori gg Lav. Capi/gg. Franzoni M. 4 21 3 0 0 0 0 7 Polito E. 9 33 2 2 1 0 0 11,7 VE Esperto Esperti alla fine di un incontro di aggiornamento. valutazioni, punteggiature effet tuate in 55 province. Fra queste, in quelle dove la razza è maggiormente presente, si è valu t ato almeno 2 vol te all ’an no r i s p o n d e n d o a l l ’e s i ge n z a d i p u n t e g giare le bovine nel momento migliore p e r u n a p i ù c o r re t t a r i l e v a z i o n e d e l dato. Un risultato veramente positivo. Le gi o r na t e la vo ra t i ve s o n o i l f r u t t o della somma di quelle utilizzate per la valutazione dei tori (17), delle primipare (464) e per i ri-punteggi (33) che porta il totale a 514 giornate lavorative per un totale di 3.297 di visite aziendali. Il numero medio di sogget ti valutato ad anno dagli esperti (484 sogget ti/anno) è, p e r a l t r o, c o n s e g u e n t e a l n u m e ro medio di bovine per stalla che rimane limitato, oltre ad un numero di esperti relativamente ampio a ricoprire le esigenze dell’intera penisola. Mediamente gli esper ti lavorano 20,5 giornate per anno, ma molti sono notevolmente al d i s o t t o d i q u e s t a re a l t à . Pe r f a r s i che i punteggiatori abbiano una buona u n i for m i t à d i gi u d izio il loro opera to viene continuamente monitorato e, P E Z Z A T A R O S S A 30 a n ch e n el 20 08, u n i n co n t ro è s t a to e f fe t t ua to a l f i n e d i o m oge n iz za re i l loro compito. A nalizzando con at ten zione l ’at t iv ità del singolo esper to si può osservare che uno supera le 3000 bovine punteggiate e 2 superano le mille bovine mentre 8 superano le 400 u n i t à. N e l co m p l e s so L’asso cia zi o n e ha e f fe t t ua to co n i l su o p erso na l e i l 42.6% delle valutazioni, il 41,9% è stato effet tuato da esperti operanti per altre A s s o c i a z i o n i s o c i e d e l l ’A . N . A . P. R . I . mentre la rimanente quota è stata coperta da esperti che non sono d i p e n d e n t i d e l l e v a r i e A s s o c i a z i o n i. Questi dati assolutamente positivi, non danno idea del notevole lavoro svolto dagli esper ti con notevoli trasfer te e s a cr i f i ci e n o n da n n o n ea n ch e l ’i d ea di quello che alla fin fine è il ser vizio che danno agli allevatori sia in maniera diret ta, tramite le indicazioni tecniche che danno agli allevatori, sia indirett amen te t rami te la raccol t a dei dat i. Un invito a nostri allevatori ad “appro fit tare” degli esper ti di razza che sa ranno ben lieti di darvi i loro consigli. z 2008 APA Visitate RE Menta G. 159 787 25 14 2 0 0 29,7 BG - UD - GE - CB - AQ - AV BN - SA - BA - BR - TA - PZ - PN Vicario D. 56 310 7 15 5 3 0 27,3 PN - VR - VI - UD - PG - LT Donda A. 55 254 6 19 2 0 0 34,1 GO - TS Rodeghiero G. 88 360 13 15 3 0 0 23,4 TV Huber T. 466 1.090 77 6 3 6 3 13,3 BZ Kritzinger W. 488 938 73 3 1 1 0 12,7 BZ Zanello L. 127 698 16 31 2 0 0 40,5 CN - VE - UD - MC - PN Canizzaro G. 63 340 13 0 0 1 0 26,2 CT - EN - RG - SR Bachmann P. 504 1.069 64 2 0 0 0 16,7 BZ Rizzato L. 2 18 3 0 0 0 0 6 VI Di Mulo R. 1 2 2 0 0 0 0 1 AQ Pagge M. 60 411 10 13 1 2 0 38,7 CN - NO - TO - VC Di Domenico C. 43 149 6 2 0 0 0 25,2 AQ - IS Sibernagl E. 190 407 22 5 2 0 0 17,2 BZ BS - CO - CR - SO - VA - TN - PD RO - VI - UD - RA - RI - AQ - PE - PN Degano L. 628 3.147 64 159 8 1 0 45,9 Levis Miki 119 431 21 10 0 1 0 21 BL Bonacini G. 105 335 14 1 0 0 0 Franco L. 27 180 3 10 1 0 0 47,5 PN Greco C. 22 100 6 1 0 0 0 16,8 ME - PA 11 Tusa V. 17 33 2 11 2 0 0 Partel E. 25 86 3 0 0 0 0 Carnevale G. 47 341 9 0 0 *** BO - MO - PR - RE 2 1 34,3 235 13 18,1 25 Esperti AG - PA TN CZ - IS - CS - RC 55 ass. Prov. Allevatori *** tori valutati al Centro Genetico di Fiume Veneto (PN) contemporaneamente da tre esperti. P E Z Z A T A R O S S A 31 “La Busa dei Sbrase”: Pezzata Rossa e ospitalità di Ci t rov ia m o a Ta i bo n A go rd i n o, in provincia di Belluno, ai piedi delle splendide cime dolomitiche del Civet ta e dell’A gner. Nonostante Agordo sia famoso per la Lu xot t i c a, a zi e n da l e ad e r m o n d ia l e nella produzione di occhiali e at torno alla quale ruota gran par te dell’eco nomia della zona, la famiglia Cadorin ha volu to andare cont rocorrente in ves tendo in agricoltura riscoprendo l e o r i g i n i e l ’a n t i c a v o c a z i o n e d i q u es te va lla te ov vero l ’a lleva m en to d e l b e s t ia m e. Risco p r i re l e o r igi n i, cer to, ma con senso imprenditoriale guardando al futuro, il che significa agricoltura abbinata al turismo, perché in ques te zone di f f icili dove le dimensioni aziendali sono neces sariamente piccole e di economie d i s c a l a n o n s e n e p a r l a , n o n c ’è altra alternativa che il binomio a g r i c o l t u r a & t u r i s m o. S e p e n s i a m o ch e i l p rez zo d e l la t t e è l o s t e s s o, sia q u i i n A go rd i n o co m e n e l la p ia n u ra V i ce n t i na, d ove la d i m e nsi o n e media degli allevamenti sfiora le 100 vacche con oltre 9000 kg di lat te per vacca /anno, è facile rendersi conto come sia estremamente dif ficile fare reddito da queste par ti vendendo lat te all’industria, sia essa privata o cooperativa. Ne parliamo con Denis Cadorin, giovane imprenditore di 23 a n n i , c h e n e l 2 0 0 5 h a i n t r a p r e s o, s u p p o r t a t o d a i s u o i ge n i t o r i e d a l D a n iele V icario r e s t o d e l l a f a m i g l i a , l ’a t t i v i t à d i allevatore e operatore agrituristico. “Sbrase” è il soprannome di famiglia, come spesso è abitudine nei paesi di mont agna, e Denis è quindi uno dei più giovani dei Sbrase. Oltre a Denis, lavo ra n o i n a zi e n da d u e d i p e n d e n t i e gli altri componenti della famiglia. C o m e d e t t o, l ’ i n d i r i z zo p r o d u t t i v o è cos t i t ui to dall ’allevamen to bov ino e d a l l ’a g r i t u r i s m o. L’a l l e v a m e n t o è costituito da un totale di 38 capi di razza Pezzata Rossa Italiana iscrit ta a l LG da l 20 05. D i q u e s t i, 19 so n o vacche da lat te e il resto giovane bes t ia m e. La p rod uzio n e p r i n ci pa le dell’allevamento è quella di lat te che a m m o n t a a c i rc a 3 0 0 k g a l g i o r n o d i c u i 15 0 v e n d u t i d i r e t t a m e n t e a l dis t ribu tore au tomat ico posizionato n e i p re s s i d e l l ’a u t os t a z i o n e d i A go rd o. D e l l a r e s t a n t e p a r t e d e l l a produzione giornaliera di lat te, circa 100 k g vengono conferiti al caseifi c i o c o o p e r a t i v o d i A go rd o, m e n t re il resto, 100 kg ogni due giorni, tra sformato nel minicaseificio aziendale per produrre formaggio (skiz), burro e ricot t a da vendersi per aspor to o da degustare nello stuzzicante menù dell’agriturismo. Come già anticipato all’inizio, le alte produzioni non hanno senso in questo contesto aziendale. La produzione media di lat te non è m o l t o e l e v a t a , s o p r a t t u t t o p e rc h é l ’a l i m e n t a z i o n e n o n è a f f a t t o Curiosità: lo Skiz è un formaggio f resco, t ipico delle Dolomi t i, fat to per essere saltato in padella con panna, ser vito coi funghi nel proprio, abbondante, intingolo e l’immancabile polenta. P E Z Z A T A R O S S A 32 Foto di gruppo con gli allevatori intervenuti al meeting aziendale. Denis Cadorin assieme al Bovaro del Bernese. Sullo sfondo l’insegna aziendale ANAPRI. spinta, essendo assolutamente priva d i i ns i l a t i e b as a t a e s s e nzi a l m e n t e sul f ieno a volont à, 4 k g di f ieno di medica acquistato e con un’aggiunta di cereali concentrati che non supera m a i i 7 k g /c a p o/g i o r n o. D i q u e s t o t ipo di razione, ne benef icia ampia mente la qualità dei formaggi in cui si sente l’inconfondibile profumo del fieno di montagna. Dai controlli fun - zionali ef fet tuati dall’APA di Belluno, a i q u a l i l ’a l l e v a m e n t o è s o t t o p os t o d a l 20 05, e m e rgo n o a l c u n i as p e t t i a l t re t t a n t o i m p o r t a n t i r is p e t t o a l l a produzione media di lat te. Stiamo p a r l a n d o d e l l a f e r t i l i t à (115 g i o r n i d i i n t e r v a l l o p a r t o - c o n c e p i m e n t o), dell’età media di queste vacche che nel 2008 è stata di 56 mesi (nel controllo di maggio 2009 le vacche a v e v a n o 3 ,7 l a t t a z i o n i d i m e d i a ! ). Il tasso di rimonta nel 2008 è stato solamente del 15% e all ’ul t imo con t r o l l o c ’e r a s o l o u n a p r i m i p a r a s u 19 vacche controllate: praticamente vengono riformate solo 2 o 3 vacche all’anno! Infine, il contenuto in cellule somatiche che rappresenta il miglior indicatore di igiene del lat te, nel 2008 è stato mediamente di 216.000, ben a l d i s o t t o d e l l i m i t e d i co n fo r m i t à (4 0 0.0 0 0). D a i S b r a s e , l a Pe z z a t a Rossa è a r r i va t a so p ra t t u t to per la sua duplice at titudine, il che significa valorizzazione della produzione di ca r n e. I n f a t t i, l e vacch e a f i n e ca rriera, che, come abbiamo visto, non sono molte, vengono tut te valorizzate diret tamente nell’agriturismo, sia nei vari piat ti a base di carne ser viti agli ospiti dell’agriturismo, che nella p ro d uzi o n e d i o t t i m i i ns a cc a t i (s a l sicce, salami) che, secondo l ’antica t radizione bellu nese, vengono fat te con un alta percentuale di carne bov ina. Rigorosamente frollata, ben s ’ i n t e n d e ! I v i t e l l i m a s c h i v e n go n o invece venduti scolostrati dopo qualche set timana di età. In es tate, tut to il giovane bestiame e le vacche in asciu t t a van no sis temat icamen te all ’alpeggio in una malga della zona a c i r c a 18 0 0 m e t r i d i a l t i t u d i n e . Denis è profondamente convinto che, longevità e fer tilità di questa mandria beneficiano molto della “vacanza” estiva in quota, in modo par ticolare se le vacche sono di Pezzata Rossa che ritiene una delle razze più adat te a l p a s c o l o. R i t o r n a n d o a l l a s t a l l a , a l l a “ B u s a d e i S b r as e ” l ’a t t e n zi o n e per il benessere animale è massima. La stabulazione è libera su cuccet te con una sala di mungitura 4x1 a sp i na d i p e s ce. Le v i t e l l e, d o p o u n breve periodo in box singoli vengono ospitate in comodi box multipli o, se n ece ss a r i o, a n ch e n e i l ussu osi b ox p e r c a v a l l i i n l e g n o ( v e d i f o t o), i n at tesa che arrivi l’estate per godersi gli spazi sconfinati della malga. A livello genetico, la fecondazione è tut ta ar tificiale con tori scelti tramite i l p r o g r a m m a PA S I O N1 r e a l i z z a t o dall’ANAPRI ed eseguito dall’esper to d i ra z za M i k y Lev is, ogn i vo l t a ch e D e n is n e f a r i ch i e s t a. U l t i m a m e n t e sono stati utilizzati riprodut tori P E Z Z A T A R O S S A 33 come Rurex, Hades, Rau, Hofherr unitamente ai tori giovani disponibili al momento. Concludiamo con l’agri turismo nel quale la mamma di Denis è p ra t i ca m en te i m p egna t a a tem p o pieno. Questo è aper to tut to l’anno e of fre 14 posti let to e circa 60 per la ristorazione (w w w.busadeisbrase.it). In ques to merav iglioso angolo delle D o l o m i t i, d o v e l ’e s a l t a z i o n e d e i c o l o r i d e l l e s t a g i o n i è a l l ’e s t re m o, oltre al verde dell ’erba e all ’azzurro del cielo non poteva mancare il bianco e rosso delle vacche pezzate a dare il tocco di classe a q u e s t o l u o go d i r a r a b e l l e z z a . z Il distributore del latte crudo dell’azienda. IV Mostra Regionale Pezzata Rossa Italiana Balangero (TO) di M A URI Z I O PA GGE S abato 25 aprile 2009 a B a l a n ge r o ( TO), s i è s v o l t a l a quar ta mostra regionale dei bo vini di Pezzata Rossa Italiana iscrit ti a l Li b ro G en ea l ogi co. Q u es t ’a n n o è stato par ticolarmente impegnativo organizzare ques t a mos t ra per vari problemi legati al momento dif ficile della zootecnia in, par ticolare per la Blu -Tongue che ha interessato la re gione Piemonte; conseguentemente alcune aziende non hanno potuto spos t are gli animali perché non an c o r a i n rego l a c o n l e v a c c i n a zi o n i. Q ua n d o c’è s t a to i l n u l la os t a da l l e ASL il tempo per met tere in piedi un mostra del genere era veramente breve, e vi assicuro che non è stato così facile com e pensa q ualcu no. Grazie però alla supervisione dell’AR AP del Piemonte nella persona d e l D o t t . Va l p e rga, a l l a d e t e r m i n a z i o n e d e l D o t t . O t t i n o d e l l ’A PA d i To r i n o e a l l a g r a n d e v o l o n t à e l a passi o n e p er q u e s t a ra zza d e l Sig. Piero Savant Levet, sabato mat tina, in quel di Balangero, erano presenti 60 splendidi capi di Pezzata Rossa. Ques ta edizione ha vis to impegnato co m e gi u d i ce u n i co i l D o t t. V i c a r i o D a n i e l e , g e n e t i s t a d e l l ’A N A P R I d i Udine. I lavori hanno avuto inizio con la categoria delle manzet te da 12 a 16 mesi dove ha prevalso una superl a t i v a f i g l i a d i Re g i o e g re g i a m e n t e presen t a t a da ll ’azienda d i N egret to Maria Irene di Ameno e condot ta dal figlio Diego Ceresa, esper to V i t t o n e ( T O ). P e r q u e s t ’ u l t i m i e r a la prima par tecipazione a questa mostra. Proseguendo di buon passo grazie alla grande professionalità del giudice, ent ra nel ring la ses ta cat. vacche secondipare con par to entro i 48 mesi. Ad impressionare e a vin cere è una Theve di Cacciolat ti. Con i l su o a p pa ra to ma m ma r i o e la sua o m o ge n e i t à h a m e r a v i g l i a t o a n c h e il nostro collega francese Jean Paul Brun, responsabile della vendita del seme e del bestiame da vita della Coopex Montbeliarde. Ov viamente è anche risultata miglior mammella. Riser va una Eilig di Ferrero Armando. A ev idenziare il cara t tere della lon ge v i t à d i q u e s t a r a z z a e n t r a n o n e l ring i sogget t i della set t ima cat. v a cc h e p l u r i p a re f i n o a s e t t e a n n i, con interpar to medio inferiore ai 450 giorni. V ince una Genesis (toro i t a l i a n o) d i C a c c i o l a t t i v e r a m e n t e in ot tima forma e anche premiata come miglior mammella. Riser va una G e u m o n t ( t o r o i t a l i a n o) d a l l'i d e a l e taglia. Nella ot tava cat. vacche p l u r i p a re o l t re i s e t t e a n n i è s t a t o presentato un animale di Savant. Una Rumba veramente in gran forma. Giunti al temine nel ring hanno fat to il loro ingresso le asciut te e ha pre valso una Borneo di Savant, riser va una Gargiulio (toro italiano) della soc. agricola Accastello di Caselet te (TO). A questo punto al Giudice è toccato il di f f icile com pi to di proclamare la campionesse della mostra. In primis è toccato alle giovani, dopo qualche d i f f ico l t à per i l n u m ero e la q ua l i t à dei sogget ti presenti nel ring, è stata proclamata campionessa la Romel di Ca cci o la t t i. L a r is e r v a, n o n os t a n t e la giovane età rispet to alle colleghe, è s t a t a p re m i a t a m e r i t a t a m e n t e l a Reg i o d i N eg re t t o M a r i a I re n e. Pe r concludere sono entrate nel ring tut te le campionesse e le riser ve per l’assegnazione del titolo di cam pionessa vacche di questa quar ta mos t ra di Balangero. A salire sul gradino più alto del podio è stata la Le “grandi” vacche esposte a questa manifestazione, fanno di Balangero una Mostra Regionale di fondamentale importanza per lo scenario promozionale della razza. provinciale di Pezzata Rossa. Sua ri ser va una grande Vanstein di Savant. A seguire nel ring la seconda cat. giovenche da 16 a 24 mesi. A pren dere la prima posizione è s tata una Herich, con una taglia superiore alla media, sempre di Savant. Riser va u n a R a i n e r d i Fe r r e r o A r m a n d o d i C u n e o. N e l l a t e r z a c a t . g i o v e n c h e da i 24 ai 30 mesi il primo pos to è a n da to ad u na Ro m el d i Cacci o la t t i C l a u d i o d i S a l u z z o ( C N ), c h e p r e sentava una muscolosità fuori dal co m u n e. Co n la q ua r t a ca t. vacch e primipare in lat t azione che abbiano par torito entro i 30 mesi, si è en t rat i nel cuore della mani fes t azione P E Z Z A T A R O S S A 34 dove è finalmente stato possibile vedere gli apparati mammari e quindi cons tatare se la selezione genet ica per questo impor tante carat tere procede speditamente o meno. Ad avere la meglio è stata una Golem s e m p re d i Ca cci o l a t t i. P re cis o ch e G o l e m è u n t o ro i t a l i a n o p rov a t o e proviene proprio dall’azienda del vin citore. La riser va una buona Hofherr d i S a v a n t . L a q u i n t a c a t ., v a c c h e primipare con par to dai 30 ai 36 mesi, ha visto vincere una splendida S a n d r o ( t o r o i t a l i a n o) b e n p r e s e n tata da Gianni Savant Levet, figlio d i P i e ro. S u a r i s e r v a u n a Po l d i d e i fratelli Leoni Eric ed Edy di Set timo P E Z Z A T A R O S S A 35 La campionessa di riserva della categoria manze, figlia di Regio di Negrello Maria Irene – Ameno (NO), assieme alla splendida “erede” dell’azienda Savant Levet Piero. Theve di Cacciolat ti Claudio, aggiudi candosi anche la miglior mammella, la riser va la splendida Sandro di S a v a n t Le v e t P i e ro. Q u i n d i t i r a n d o le somme di questa giornata non possiamo che essere soddisfat ti sia d e g l i a n i m a l i m o l t o b e n p re s e n t a t i dagli allevatori che dal buon af flusso di pubblico. Ho precisato t ra pa re n t e si l e f igl i e d e i t o r i i t a l ia n i p e r f a r v e d e re c h e l a n os t r a s e l e z i o n e procede bene e quindi è da tenere in grande considerazione nello schema selet tivo futuro delle aziende. Giunto al termine non mi restano che i me r i t a t i r i n g r a zi a m e n t i a l l ’i n f a t i c a b i l e Piero Savant e alla sua famiglia che hanno dedicato veramente tut te le l o r o f o r ze p e r i l b u o n s v o l g i m e n t o di questa manifestazione. Un grazie al Comune di Balangero che t u t t i g l i a n n i ci os p i t a, a l l ’A PA d i To r i n o co n i l D o t t. O t t i n o, i l D o t t. Va re t t o e i sempre disponibili controllori. Un ringraziamento va all ’A rap con il D o t t . Va l p e r g a , c h e n o n o s t a n t e l a febbre è stato presente e at tivo per tut ta la durata della manifestazione. z AZIENDE PARTECIPANTI ACCASTELLO S.S. AZ. AGRICOLA CASELETTE (TO) Savant Levet Piero assieme al figlio Gianni, protagonisti, autori e registi di questa manifestazione. P E Z Z A T A R O S S A 36 LEONI F.LLI ERIC ED EDY SETTIMO VITTONE (TO) CACCIOLATTI CLAUDIO SALUZZO (CN) FERRERO ARMANDO CUNEO NEGRETTO MARIA IRENE AMENO (NO) PERINO ANDREA BALANGERO (TO) SAVANT LEVET PIERO BALANGERO (TO) Fiera Vergantina della Pezzata Rossa a Brovello Carpugnino (Verbano Cusio Ossola) Di L ore n zo D ega n o O ltre alla Mostra di Balangero, il 25 aprile la nostra razza era presente in Piemonte anche alla Fiera Vergantina della Pezzata Rossa Italiana a Brovello Carpugnino (Provincia di Verbano Cusio Ossola), manifestazione giunta ormai, con notevole successo, alla sua 16ª edizione. Questa iniziativa è nata diversi anni orsono, quasi per scherzo, e grazie all’impegno del Comune, con il sostegno della Provincia e delle comunità montane Cusio Mottarone e dei Due Laghi e l’aiuto del gruppo alpini e dei volontari della protezione civile, vede di anno in anno aumentare l’importanza della manifestazione, come testimonia il numero crescente di visitatori e ambulanti presenti. Stiamo parlando di aree montane dove la Pezzata Rossa esalta le proprie carat teristiche che la rendono unica nel suo genere. Trattasi anche qui di stalle di piccole dimensioni, semplici, dove difficilmente si possono adottare le tecniche di allevamento diffuse in pianura. Generalmente, gli animali durante il periodo estivo passano un periodo al pascolo, calpestando gli alpeggi presenti ai piedi del Mottarone. La zootecnia e l’agricoltura in generale rappresentano quindi una modalità di gestione di queste aree, ma potenzialmente può essere anche notevole fonte di reddito data la vicinanza del Lago Maggiore che rappresenta una fortissima attrazione turistica. Alla manifestazione erano presenti circa una ottantina di soggetti Pezzati Rossi oltre che animali appartenenti ad altre specie di interesse zootecnico (cavalli, pecore, capre, suini), per offrire ai visitatori una giornata immersa nella natura, oltre che prodotti tipici locali e l’opportunità di fare dello shopping grazie ai tantissimi stand di venditori ambulanti. Lo spazio a noi riservato è stato dedicato alla presentazione della razza e delle caratteristiche morfologiche e produttive che la caratterizzano. A tale scopo gli allevatori hanno fatto sfilare i propri animali in un apposito ring, accerchiato da un at tento pubblico che ha seguito i lavori con notevole interesse. La nostra presenza in queste aree negli anni sta dando ottimi risultati come confermano le statistiche A.I.A. Ecco perché è sempre importante partecipare a questo tipo di iniziative, anche in zone dove la P.R.I. magari è poco diffusa. A lungo andare questa opera di promozione dà sempre i suoi frutti. Un sincero grazie agli allevatori che hanno partecipato alla mostra e agli organizzatori della manifestazione che ogni anno ci invitano a questa simpatica manifestazione. z P E Z Z A T A Asta-mercato con vendita di 200 e più capi a San Lorenzo - Val Pusteria e a Bolzano, il giovedì, con inizio alle ore 10.00 Calendario aste 2009 R O S S A Data Luogo 27 Agosto 2009 San Lorenzo 17 Settembre 2009 Bolzano 08 Ottobre 2009 San Lorenzo 19 Novembre 2009 San Lorenzo 10 Dicembre 2009 Bolzano 37 Mostra zonale della Pezzata Rossa in Bassa Pusteria/Val Badia Di herbst dieter T r a d u z i o n e a c u r a d i DANIE L E V i c a r i o La mostra della zona Bassa P u s t e r i a / Va l B a d i a h a l u o go come da tradizione ogni 5 anni. Attualmente ci sono in questa zona 440 allevatori iscritti al LG che allevano 3.300 vacche sottoposte ai controlli funzionali. 55 allevatori hanno presentato in rappresentanza di tut ta la zona i loro migliori 80 a n i ma l i su d d i v isi i n 11 Ca tego r i e. Quelli della Pustertaler Sprinzen hanno festeggiato i 15 anni di appar tenenza alla Südtiroler Fleck viehzucht verband. Il comitato organizzatore ha preparato molto bene questo evento Il comitato organizzatore, composto da Ausserhofer Robert, Deval Martin, Hofer Da n i e l, H u b e r J os e f, H u b e r T h e o d o r, Kronbichler Erich, Mair Andreas, Treyer Michael, Vallazza Manfred e Unterfrauner Herbert, è stato in grado di portare alcune apprezzate novità come la colazione mat tutina e la vacca in legno scolpita per ciascun espositore. Con un pubblico molto numeroso proveniente da molte province italiane come pure dall’Austria e dalla Baviera, il comitato organizzatore ha p o t u t o t ra r re a l la f i n e d e l la ma n i fes t azione un bilancio soddis facente. La campionessa della mostra nonché miglior mammella Ilona, vacca di 4 parti allevata e p resen t a t a da M i chae l Treyer da Sa n Giorgio è stata già più volte alle mostre e si è sempre distinta per la sua stra ordinaria bella mammella. Questa figlia di Repuls non è stata apprezzata solo per la sua morfologia, bensì, grazie alla sua migliore lat tazione di oltre 11.000 kg, deve essere annoverata tra le vacche p i ù p ro d u t t i ve d e l l ’A l to Ad ige. I l to ro Re p u l s n o n h a l a s c i a t o i n A l t o A d i ge alcuna par ticolare impressione, quindi in questo caso la perfetta combinazione ha prodot to un ot timo risultato che può competere a livello internazionale. ramento dell’economicità. Le primipare presentate avevano una produzione iniziale di lat te controllata di 29,1 k g e la migliore lat tazione materna delle giovenche era mediamente di 8.199 kg, quasi 1.000 kg maggiore di 10 prima. Giudice bavarese L’i n t e ro g r u p p o d i b ov i n e p re s e n t a t e ha convinto il giudice della mostra Martin Mosandl dalla Baviera che più volte ha potuto evidenziare il loro elevato livello. Martin Mosandl è stato per diversi anni presidente dei giovani allevatori bava resi e ha già giudicato numerose mostre nel suo paese e all ’es tero. Con molta v isione d ’insieme, ha preferi to quelle va cch e ch e l ’a l l eva m e n to a l toa te si n o necessi t a, in fat t i sono s t ate preferi t i animali con buone mammelle, ar ti so lidi e con mol t a carne. Nella Pezzat a Ro s s a n o n p u ò c o n t a r e s o l o l a p u r a produzione di latte, bensì, come dicono gli allevatori, la vacca deve essere “in forma” anche con alte produzioni. La campionessa e la sua riserva. La Pezzata Rossa come razza a duplice at titudine deve rimanere muscolosa anche nella fase di alta produzione e a questo aspet to è stata data molta impor tanza nella scelta degli animali. Pustertaler Sprinzen Le Pustertaler Sprinzen che in rapporto alle dimensioni della popolazione erano rappresent at i ve della media di razza, La campionessa di riserva Questa è stata una secondipara di Johann Hofer, Hinterhauser di Santo Stefano figlia di Weinold. Ot tima nella ma m m ella, m os t rava il su o eq u il i br io tra le due attitudini con uno stile convincente. Weinold è il riprodut tore c h e i n A l t o A d i g e , d o p o R a n d y, c o n 5.50 0 d osi è s t a t o i l p i ù u t i l iz za t o e di conseguenza ha for temente in f l u e n z a t o i l m i g l i o r a m e n t o ge n e t i c o. 11 Categorie, 15 Giovenche, 65 Vacche Un grosso elogio va fat to ai 55 espositori, che hanno presentato i l o ro a n i ma l i i n p e r fe t t a co n d izi o n e. In modo particolare le vacche sono state elogiate per la loro buona mammella, d o v e, i n c o n f r o n t o a l l ’u l t i m a m o s t r a di 5 anni prima, un decisi vo passo in avanti è stato fatto. Altrettanto è stato fat to nella produzione di lat te, con un grosso salto nella direzione del miglio - Un momento della manifestazione, durante le classifiche del giudice. P E Z Z A T A R O S S A 38 P E Z Z A T A R O S S A 39 sono state classificate e commentate da l la co p p ia d i gi u d i ci H ugo Va l e n t i n e Eduard Kosta. Gli allevatori di Sprinzen hanno colto l’occasione di questa manifestazione per festeggiare degnamente i 15 anni di appartenenza alla Südtiroler Fleck v iehverba nd. Ra im u nd Lerch ner, Kofler di San Lorenzo ha ot tenuto la cam pionessa Dohle (f iglia di Ozzo) e un suo figlio maschio è stato acqui stato per la fecondazione ar tificiale. z Le campionesse della mostra zonale Bassa Pusteria/Val Badia del 2 Maggio 2009 a Stegona/Brunico Campionessa assoluta Ilona Repuls x Romen HL 3-305-11067-4,1-449-3,4-375 Treyer Michael, Treyacker, St. Georgen Campionessa di riserva Heike Weinold x Rumba HL 1-281-6544-4,1-265-3,5-227 Hofer Johann, Hinterhauser, Stefansdorf Miglior mammella Ilona Repuls x Romen HL 3-305-11067-4,1-449-3,4-375 Treyer Michael, Treyacker, St. Georgen I. Manze gravide tra 23 e 29 mesi di età 1 Honda IT021001552162 Mozart x Rumba ML 3-304-7685-4,0-305-3,8-291 Treyer Gottfried, Moar am Gruben, Terenten 2. Relga IT021001549039 Roibos x Zaster ML 2-305-8640-3,9-333-3,3-289 Oberlechner Herbert, Oberramwald, Ellen 3. Fabien IT021001535355 Rawalf x Reitl ML 4-305-8995-4,2-375-3,4-307 Niederkofler Richard, Dicktl, Stegen 1.Walburga IT021001511680 Weinold x Ralmen Einsatzleistung: 28,2 kg Leiter Reichegger Manuela, Oberwieser, St. Lorenzen 2. Grille IT021001526606 Romel x Rumba Einsatzleistung: 26,0 kg Engl Arnold, Brunnerhof, Terenten 3. Blieme IT021001523749 Vanstein x Hostress Einsatzleistung: 34,5 kg Ritsch Pietro, Tomele, Enneberg II. Primipare I. Categoria Allevatore, prenota la tua insegna!!! MODULO DI PRENOTAZIONE "INSEGNA AZIENDALE" Il sottoscritto................................................ nella sua veste di................................... dell’Allevamento......................................................................................................... con sede in Via.......................................................................................................... Impianto a bandiera Città............................................................ CAP............................ Prov................... III. Primipare II. Categoria 1. Gamse IT021001500590 Hofherr x Horzef Einsatzleistung: 26,9 kg Campidell Hartmann, Pfaffenberg, St. Lorenzen Codice Fiscale.............................................. Partita IVA............................................. 2. Gondel IT021001493186 Mandi x Wesi Einsatzleidtung: 25,5 kg Deval Albert, Picedaz, Wengen 3. Gerlinde IT021001502928 Vanstein x Humbold Einsatzleistung: 26,2 kg Bes.Mair Andreas, Baur in Feld, Vintl Con la presente prenota n. 01 insegna aziendale con: 1. Mina IT021001467592 Hofherr x Humlang Einsatzleistung: 24,8 kg Vittur Josef, Rudiferia, St. Kassian 2. Bergfeuer IT021001486370 Weinold x Zaster Einsatzleistung: 27,5 kg Bes.Winkler Anton, Heiss, Aufhofen 3. Nelli IT021001443164 Weinold x Humlang Einsatzleistung: 32,5 kg Leiter Reichegger Manuela, Oberwieser, St. Lorenzen Il costo dell’insegna con supporrto è di Euro 165,00 IVA esclusa. Il costo del solo pannello, senza supporto, è di Euro 95,00, sempre IVA esclusa. A tale scopo versa un acconto di Euro 50,00 (Euro Cinquanta/00) e il saldo sarà a consegna effettuata con emissione della relativa fattura. A retro caratteristiche e dimensioni dell’insegna. 1. Heike IT021001443148 Weinold x Rumba 1-281-6544-4,1-265-3,5-227 Hofer Johann, Hinterhauser, Stefansdorf Data ...................................................... TIMBRO E FIRMA PER ACCETTAZIONE 2. Zaka IT021001375392 Safir x Zamur 1-303-6707-4,4-295-3,5-234 Nagler Heinrich, Runch, Abtei ........................................................... 3. Lydia IT021001443342 Redhorb x Hofer 1-252-6319-4,7-299-3,2-205 Gatterer Erich, Forchner, Terenten 1. Babsi IT021001351982 Eilig x Zaster HL 1-305-8711-3,7-323-3,8-328 Ausserdorfer Johann, Mair am Anger, Stefansdorf 2. Kandy IT021001351666 Engadin x Honzar HL 2-305-7128-4,0-278-3,3-229 Deval Albert, Picedaz, Wengen 3. Melissa IT021001346718 Engadin x Robert HL 2-292-7125-3,5-248-3,3-238 Moling Andreas, Cestun, Wengen IV. Primipare III. Categoria V. Secondipare VI. Terzipare impianto a bandiera impianto a terra impianto a stendardo pannello senza supporto Impianto a stendardo GARANZIA DI RISERVATEZZA: In conformità alla legge 675/96 sulla tutela dei dati personali, l’Associazione garantisce la massima riservatezza dei dati forniti; inoltre è possibile gratuitamente richiedere la cancellazione scrivendo alla Direzione - A.N.A.P.R.I. - Via Ippolito Nievo, 19 - 33100 UDINE (UD). Le informazioni custodite nel nostro archivio elettronico verranno utilizzate al solo scopo di garantire il servizio qui descritto in modo funzionale e conforme alle aspettative del richiedente il servizio stesso. Scrivere l’esatta dicitura che si vuole apporre sull’insegna: ................................................................................................................................. VII. Vacche con 4 e 5 parti 1. Ilona IT021001108052 Repuls x Romen HL 3-305-11067-4,1-449-3,4-375 Treyer Michael, Treyacker, St. Georgen 2. Sara IT021001165021 Randy x Romen HL 3-279-8997-4,5-408-4,0-362 Ausserdorfer Johann, Mair am Anger, Stefansdorf 3. Franziska IT021001075600 Rall x Romen HL 3-294-9279-3,8-353-3,4-315 Radmüller Marlene, Radmüller, Kiens ................................................................................................................................. ................................................................................................................................. (Per informazioni contattare il p.a. Loris Zanello) NOTE TECNICHE: -- Dimensioni:Larghezza cm 75 Altezza cm 65 -- Pannello in alluminio -- Immagine serigrafata -- Supporti in tubolare zincato sovraverniciato con vernice a due componenti -- Testo personalizzato con intestazione Aziendale a carattere standardizzato Figlie di tori Italiani presenti in mostra... ROMINA IT021001533154 (Euclide*Rumba) - Proprietario: Az. Agr. GASSER MARKUS – San Lorenzo di Sebato (BZ) LANDA IT021001493596 (Himmor*Horb) - Proprietario: Az. Agr. RUBATSCHER JOSEF – Wengen (BZ) P E Z Z A T A R O S S A 40 Impianto a terra Spazio riservato all’intestazione aziendale P E Z Z A T A R O S S A 41 ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI BOVINI DI RAZZA PEZZATA ROSSA ITALIANA www.anapri.it e-mail: [email protected] Via Ippolito Nievo, 19 - 33100 UDINE Tel. 0432.224111 (Ente Morale D.P.R. n. 147 del 12-2-1964) Codice fiscale 80009310303 Risultati del performance-test dei torelli del turno: 2007-12 Allevatore Matricola Latte Grasso Prot. kg % % DESTINAZIONE: FA ZOFF GIUSEPPE Numero torelli: 4 892 0,09 0,09 CASA ASSISTENZA E RIPOSO D.MORO 1072 -0,01 -0,04 PECILE MICHELE 744 -0,01 0,01 MOSANGHINI GIANLUIGI Media 603 828 DESTINAZIONE: FN BEINAT MIRCO ENNIO E MICHELE 0,17 0,01 0,07 0,02 Numero torelli: 8 497 0,19 0,10 GIACOMELLO ADRIANO 729 0,27 0,08 GRUBER FRANZ 650 0,02 -0,02 AMBROSIO CARLO "S.CATERINA" 631 0,13 0,02 PFATTNER RICHARD 898 -0,18 -0,08 PEINTNER VIKTOR 449 0,05 0,01 DORIGO MARIO 500 0,19 0,04 AUSSERHOFER ROBERT Media 339 586 0,19 0,11 0,02 0,02 IDA Rank GO 1224 PN 1240 UD 1143 UD 1070 1178 IT031990010953 99 IT093990071121 99 IT030990113887 99 IT030990119892 99 UD 1084 PN 1066 BZ 918 PN 953 BZ 935 BZ 932 PN 845 BZ 664 924 IT030990110335 99 IT093990062639 99 IT021001610251 98 IT093990066967 99 IT021001598100 99 IT021001608568 99 IT093990063453 98 IT021001605070 95 Nome/nr. az Peso Img kg gr/d 529 490 569 528 521 ETRUSCO 1.409 VANITOSO 1.422 VALOROSO 1.616 ELIA 1.375 1441 Inb % Padre/Nonno mat. Muscolosità Arti&Piedi IGT Carne Taglia 1,08% 7,3 6,0 6,7 0,00% 7,7 5,0 6,3 1,70% 8,7 6,7 5,3 0,53% 7,0 7,4 6,3 6,2 4,3 5,5 ELIOS / EILIG *TA 105 VANSTEIN / MISTOUFLON 108 VANSTEIN / SANDRO 118 ELIOS / HOBLACH 111 111 Allevatore IDAPT Rank Matricola Latte Grasso Prot. kg % % DESTINAZIONE: MAC BOLZON ERNESTO BRUNO E FRANCO 1371 95 527 NIEDERLECHNER EDUARD 1354 95 830 FACCIO ATTILIO 1287 89 725 LIRESTE DI LIVONI R. E FLABOREA S. 1188 81 549 TARGA MARINO E CLAUDIO 1055 494 467 592 468 493 466 531 489 500 448 1.398 474 1.404 477 1.552 620 1.378 429 1.283 476 1.308 459 1.388 430 1.388 1387 0,93% 5,7 7,3 6,7 0,96% 4,7 6,0 5,0 1,67% 8,7 6,7 5,7 0,00% 6,3 6,3 6,0 1,27% 6,0 7,0 6,0 4,34% 5,7 5,7 6,0 0,90% 6,3 6,7 5,0 1,29% 6,3 6,2 6,7 6,5 6,3 5,8 ELIOS / ROCHEN 114 WEINOLD / JAPELOU 106 HUTMANN / ROLO 113 HUMID / SAFIR 110 HUTMANN / REXON 105 HUTMANN / HOCH 107 WEINOLD / LOWEN 106 VODACH / ROCHEN 104 108 NIMISSUTTI GIUSEPPE E PIETRO 1243 86 1029 POZZERLE LUCIANO AZ.AGR. ERBIN 1133 79 1311 CASA ASSISTENZA E RIPOSO D.MORO 1057 70 643 TOMMASINI VALNEO AZ. AGR. 1050 69 579 VORANO DANIELE 1009 61 944 NOVELLO MAURIZIO 929 49 1129 ROSSO ROBERTO 911 45 389 BEINAT MIRCO ENNIO E MICHELE 695 20 603 ZANETTI GIUSEPPE 336 STELLA GIANNI E STELLA CLAUDIO 575 NIMISSUTTI GIUSEPPE E PIETRO 629 RIGUTTO NELLO & ELSO 569 RIGUTTO NELLO & ELSO 1062 ZANETTI GIUSEPPE 121 CACCIOLATTI CLAUDIO 355 691 Media Totale vitelli testati nel turno: P E Z Z A T A R O S S A 42 IDA Numero torelli: 20 UD 0,05 0,16 1188 BZ -0,18 -0,01 1213 VR 0,13 0,05 1033 UD 0,12 0,08 1004 RO -0,12 -0,06 1007 UD -0,27 -0,07 1008 VR -0,17 -0,07 923 PN 0,04 0,04 781 GO 0,03 0,08 816 UD -0,13 -0,11 834 UD 0,02 -0,09 769 UD 0,09 -0,02 669 UD -0,14 -0,04 670 PN -0,10 -0,05 698 UD 0,06 -0,10 588 UD -0,12 -0,03 644 PN 0,04 0,03 579 PN -0,18 -0,08 583 PN 0,06 0,07 382 CN 0,11 0,03 315 -0,03 -0,01 762 32 Media 868 Nome/nr. az Rank Peso Img kg gr/d IT030990122612 99 IT021001605700 99 IT023990180150 99 IT030990120676 99 IT029990020351 99 IT030990121883 99 IT023990144165 99 IT093990071120 97 IT031990009418 98 IT030990106276 98 IT030990126649 97 IT030990114627 95 IT030990110337 95 IT093990067328 96 IT030990128658 92 IT030990121882 94 IT093990057950 92 IT093990057953 92 IT093990067318 80 IT004990505638 73 504 1.424 478 493 1.386 501 487 1.349 467 451 1.283 510 455 1.258 455 432 1.110 482 447 1.236 461 352 940 454 466 1.214 456 452 1.258 480 432 1.134 453 527 1.318 450 416 1.049 473 435 1.236 466 483 1.327 452 433 1.096 444 441 1.178 464 431 1.217 470 440 1.208 528 415 1.160 443 1210 469 1290 433 P E Z Z A T A Inb % Padre/Nonno mat. Muscolosità Arti&Piedi IGT Carne Taglia 0,05% 4,0 7,3 6,0 7,0 5,0 4,7 4,7 6,0 5,0 5,7 5,3 6,3 5,0 3,0 4,0 4,0 6,7 6,3 4,7 4,3 6,0 2,7 7,3 7,7 5,7 5,3 6,7 6,0 5,3 6,0 6,0 5,3 4,7 5,0 5,7 2,0 6,0 4,0 3,3 4,7 5,0 5,6 4,0 5,3 5,5 1,66% 6,3 0,02% 7,0 0,36% 5,3 0,33% 4,7 1,11% 5,0 2,49% 6,7 2,20% 4,3 1,31% 4,7 0,89% 6,0 0,20% 6,0 4,05% 7,7 3,65% 6,0 0,87% 4,7 0,76% 6,7 1,37% 5,7 5,15% 7,0 3,91% 5,3 1,82% 6,3 0,00% 5,7 5,7 6,1 R O S S A 43 ELIOS / RUMBA 113 HERICH / EILIG *TA 110 VANSTEIN / JOYAU D OR 106 ELIOS / REGIO 108 BOSBO / EILIG *TA 102 HERICH / HIPPO 101 PERNAN / MICMAC 87 INDUGUST / WEBAL 99 WATERLOO / ELIOS 104 WALBO / FUTURO 98 HUMID / JOBLANDIN 88 WEINOLD / COLLORET 111 EMILIO / EILIG *TA 101 RESS / DIONIS 107 HUMID / LOM 107 MOZART / HIPPO 96 REDON / LAVAL 92 MICMAC / JAL 82 WALKO / REHARD 95 VODACH / 91 99 103 IDAPT Rank 1332 93 1320 92 1126 77 1099 75 1094 75 1017 63 945 51 913 46 852 38 829 35 773 29 752 26 744 25 687 19 623 14 611 13 581 12 525 7 299 4 245 2 ELIA (Elios*Hoblac*Malf) ETRUSCO (Elios*Eilig*Faucon*Tartars*Horb) VALOROSO (Vanstein*Sandro*Eddy Merx) Un accoppiamento azzeccato quello di Elios con la madre di Elia, in virtù del fatto che Elios migliora sensibilmente gli aspetti qualitativi del latte in particolare il tenore proteico. Questa vacca, attualmente in sesta lattazione, fa della spinta a latte una delle sue prerogative principali. Dopo una prima lattazione chiusa con circa 76 quintali di latte, le performance di questo animale sono progressivamente migliorate passando ai 92 quintali in seconda lattazione con le ultime tre performance che hanno superato i 100 quintali di latte. Miglior lattazione la quarta con 10.428 kg di latte prodotti al 3,99% di grasso e 3,31% di proteine, un animale con un ottima morfologia funzionale essendo stata valutata 8 negli arti e 7 in mammella (anche nonne e bisnonna di Elia hanno ricevuto la medesima valutazione per la mammella). Un pedigree, quello di Elia, dove sono presenti vacche molto longeve; oltre alla madre, che attualmente è in sesta lattazione, anche la nonna e bisnonna sono rimaste a lungo in allevamento con una durata della loro carriera produttiva di ben 9 lattazioni. Elia ha concluso il performance con un accrescimento medio di 1.315 g/d ed una valutazione di 7 nella taglia e 6 nella muscolosità. Da evitarne l’uso sulle figlie di Elios e di Ermes. Un pedigree di assoluto livello quello di Etrusco che conta ben 5 riproduttori che, in epoche diverse, sono stati Padri di Toro. Elios è un toro Nazionale che fa della qualità delle produzioni il suo punto di forza, animale che migliora contemporaneamente la produzione di latte nonché la forma della mammella. La madre di Etrusco, attualmente secondipara, ha chiuso la sua prima lattazione con una produzione di ben 8.335 kg di latte al 3,91% di grasso e 3,31% di proteine. Una animale di notevole taglia (valutato 8) si presenta muscoloso (7) e con un mammella molto corretta (7). Animale molto interessante anche la nonna che ha chiuso la sua carriera dopo 5 lattazioni ed una miglior performance di ben 10.406 kg di latte al 3,94% di grasso e 3,48% di proteine. Buono l’esito della prova di accrescimento, chiusa con un incremento medio giornaliero di 1.409 g/d e una valutazione di 7 nella taglia e nella forme e di 6 per la muscolosità. Evitare l’impiego di Etrusco sulle figlie di Elios ed Ermes nonché sulle figlie di Eilig e dei suoi numerosi figli. Valoroso ha prima di tutto un performance test eccellente con 1.616 g/d di accrescimento medio giornaliero che gli hanno valso una taglia di 9 ed una muscolosità di 7. Ha avuto una performance carne che veramente ha poco da invidiare ai tori specializzati solo per questa attitudine. Non solo carne ma anche, con ogni probabilità, latte. Valoroso è, infatti, figlio di Vanstein toro provato tedesco, già padre di toro, che fa della spinta produttiva una delle sue prerogative principali. La madre che da poco ha concluso la seconda lattazione, iniziata solo 11 mesi dopo la precedente, con una produzione di circa 82 quintali al 3,41% di proteine è stata valutata 7 per taglia e mammella. Animale di assoluto livello anche la nonna materna, ancora in stalla dopo 5 lattazioni, che nella miglior performance ha superato i 406 quintali di latte. Da evitare l’impiego di Valoroso sulle figlie di Vanstein e in generale sui soggetti appartenenti alla linea Ralbo già abbondantemente presente nel suo pedigree. P E Z Z A T A R O S S A 44 P E Z Z A T A R O S S A 45 Arricchisci la tua cultura casearia con la biblioteca di CASEUS A me il naso cheese o della tecnica di degustazione per appropriarsi della chiave di lettura della qualità dei formaggi In questo libro l’amatore-curioso viene accompagnato nelle varie fasi della degustazione. Non è una guida alla degustazione, ma un viaggio attraverso la crosta, la pasta, la struttura, l’assaggio, il retrogusto per appropriarci della chiave di lettura della diversità dei formaggi. 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Pagine: 147 Prezzo: 21,00 Euro VANITOSO (Vanstein*Mistouflon*Gardian*Boulogne*BLV) Il latte non dovrebbe mancare nelle figlie di questo giovane toro, nato dall’accoppiamento tra uno dei riproduttori più lattiferi tra quelli impiegati recentemente, con una vacca che presenta un indice latte di quasi 1.200 kg grazie agli oltre 107 quintali prodotti in seconda lattazione, attitudine lattifera confermata anche in quella successiva chiusasi con 104 quintali. La nonna materna è una vacca di notevole pregio che ha già avuto tre figli autorizzati all'inseminazione artificiale (Albert, Safari e Humarik), come la bisnonna che nella sua migliore prestazione ha superato la soglia dei 120 quintali. A ulteriore conferma che si tratta di una famiglia eccellente la bisnonna materna è anche nonna di altri 4 tori già autorizzati alla FA (Rodrigo, Hippy ET, Oxgard e Eriberto), frutto di accoppiamenti programmati di Padri di Toro con altre due Madri di Toro, sorelle della nonna di Vanitoso. Relativamente all'impiego di Vanitoso, valgono le medesime indicazioni date per Valoroso; in questo caso è necessario evitarne l’utilizzo sulle figlie dei tori sopra menzionati che, come detto, escono da questa importante famiglia di vacche. Matilde Calandrelli - Donato Nicastro Binomio vincente • Economicità della razione • Formule personalizzate 34070 Farra d’Isonzo (GO) Via dei Campi, 13 Tel. 0481.888028 Fax 0481.888596 U Rivista bimestrale di arte e cultura del formaggio la rivista per chi ama... la puzza sotto il naso SE Linea completa di alimenti per i bovini. Caseus CA Mangimi Blasizza In ogni numero: articoli, rubriche, attualità, appuntamenti, notiziari dell’ANFOSC e dell’ONAF, schede di formaggi da collezionare SOLO IN ABBONAMENTO P E Z Z A T A R O S S A 46 S FORMAGGIO FAI DA TE istruzioni per produrre in casa un buon formaggio Caseus Formaggio fai da te Istruzioni per produrre in casa un buon formaggio Guida semplice ma completa per insegnarvi a produrre in casa formaggi noti e meno noti. Ogni fase della “caseificazione” è illustrata con splendide foto a colori. Pagine: 144 Prezzo: 18,00 Euro Il formaggio raccontato ai bambini Fantastico viaggio alla scoperta del mondo del formaggio: dal pascolo si arriva all’animale, al latte, al caseificio, alle tecnologie di produzione per giungere, infine, al momento della degustazione, momento in cui tutti i sensi “incontrano” ciò che il formaggio sa dirci. Nelle ultime pagine veri e propri giochi caseari: il cruciverba, il labirinto, alla ricerca dei formaggi nascosti, il fumetto. 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