Maggio - Giugno 2009
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Maggio - Giugno 2009
Maggio / Giugno 2009 - Anno XXXV N. 3 “Continua la scoperta del tesoro” Madre Scolastica (n. 49) L’anno paolino si conclude ma l’impegno continua Si apre l’Anno Sacerdotale e noi “inserite per il battesimo nell’unico sacerdozio di Cristo partecipiamo alla missione dei ministri ordinati … con la preghiera e il servizio …” Sommario BOLLETTINO INFORMATIVO Scrivo a voi Dal Governo Generale Visita Fraterna alla Delegazione Stati Uniti d’America Visita Fraterna alla Delegazione Canada Visita Fraterna alla Delegazione Spagna Comunicazioni Studi Esame d’organo Corso di formazione sul carisma della Famiglia Paolina 2008-2009 Professione Perpetua Madre Scolastica (49) L’Anno Sacerdotale nelle Circoscrizioni Casa Generalizia Facebook – Year of the Priest 2009 India Apertura dell’Anno Sacerdotale a Mumbai Dalle Circoscrizioni Repubblica del Congo Sr. M. Christine Nsenga racconta le sue esperienze apostoliche Anno Paolino in Giappone Giappone Italia CONGREGAZIONE DELLE PIE DISCEPOLE DEL DIVIN MAESTRO Argentina 46° Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni – Festival Biblico – Arte, Formazione e Animazione Liturgica Corso di arte floreale Portogallo 25 e 50 anni di Professione religiosa Colombia-Ecuador 50 anni di Professione religiosa Polonia Irlanda “Il pensiero di San Paolo oggi” Mostra di grafica e pittura Solennità del Corpus Domini Messico Celebrazione dei sacramenti Dalla Famiglia Paolina Famiglia Paolina Seminario Internazionale su San Paolo – Messaggio finale Anno Paolino: un impegno che continua! Famiglia Paolina Casa Generalizia Via Gabriele Rossetti, 17 00152 – Roma Società San Paolo – Italia Coordinamento e Redazione: Sr M. Sara Galati e-mail: [email protected] Suore di Gesù Buon Pastore 1° Convegno – “San Paolo, architetto di Chiese tra teologia e tecnologia” Incontro dei Collaboratori per il Vangelo a Pasay City Insieme nella preghiera: 6° Intercapitolo Figlie di San Paolo – Filippine Istituto San Gabriele Arcangelo - Messico Notizie Chiesa-Mondo Nella casa del Padre 2 XVIII Incontro Nazionale dell’Istituto “San Gabriele Arcangelo” 3 4 4 6 7 8 8 9 9 10 12 12 12 13 13 14 15 16 16 17 17 18 18 19 19 21 21 22 22 22 23 28 Carissime sorelle, Prima della conclusione dell’Anno Paolino abbiamo iniziato l’Anno Sacerdotale. Dal fianco aperto di Cristo sulla Croce riceviamo grazia su grazia! La nostra vita di Pie Discepole del Divin Maestro viene confortata da questo cammino ecclesiale aperto sul mondo bisognoso di salvezza. Fin dall’inizio è importante collocare correttamente la realtà del sacerdozio cristiano e dunque il fondamento biblico e teologico del nostro essere “donne associate allo zelo sacerdotale”, come ci ha pensate il Primo Maestro e come ha vissuto Madre Scolastica. Gli Evangelisti e San Paolo non parlano mai di Gesù come di un “sacerdote”, forse perché avevano l’idea e l’esperienza del sacerdozio esercitato dai leviti nel Tempio di Gerusalemme. Invece l’autore della Lettera agli Ebrei, (che propriamente non è una Lettera ma una magnifica omelia), ha ripensato al concetto di sacerdozio meditando il mistero pasquale di Cristo. Per questa nuova elaborazione ha potuto affermare che Cristo è Sacerdote, anzi l’unico sacerdote. Infatti il Nuovo Testamento non dà mai il titolo di “sacerdote” ai responsabili delle comunità cristiane ma li chiama diaconi, presbiteri, episcopoi (vescovi). In Cristo Gesù, nato – morto – risorto, siamo ormai entrati nell’Alleanza definitiva. Parliamo quindi di un sacerdozio della Nuova Alleanza, realtà di somma importanza per la vita cristiana. Infatti il sacerdozio battesimale e il sacerdozio ministeriale sono delle partecipazioni all’unico sacerdozio di Cristo senza il quale non esisterebbero. La Lettera agli Ebrei, che ogni Pia Discepola è chiamata a conoscere molto bene, ci insegna in che senso Cristo è Sommo sacerdote della nostra fede. A Cristo Sacerdote vengono dati due attributi fondamentali dicendo che Egli è “misericordioso e degno di fede” (Eb 2,17). Successivamente l’Autore dimostra come Cristo possieda questi due qualità (misericordioso e degno di fede) in modo eminente in quanto esercita la mediazione sacerdotale tra Dio e il popolo. L’essenza del sacerdozio consiste nell’esercitare questa mediazione, ma per fare questo è necessario avere ottime relazioni con le due parti. Solo in Cristo questo si è realizzato perfettamente. Il Mediatore deve dunque essere degno di fede per le sue buone relazioni con Dio ma deve anche essere misericordioso per venire in aiuto ai fratelli feriti dal male e dal peccato, incapaci di andare a Dio con le proprie forze. Ciò è vero per Cristo ma si può dire anche per tutti quelli che partecipano al suo Sacerdozio o per il Battesimo o per il sacramento dell’Ordine. L’Anno Sacerdotale è veramente un kairòs, un tempo di grazia per ravvivare in noi la consapevolezza della nostra dignità battesimale che ci ha inserite come “membra vive e operanti” in un Popolo tutto “regale, profetico e sacerdotale”. Questa grazia di partecipazione all’unico Sacerdozio di Cristo è consolidata nella nostra missione specifica di Pie Discepole che ci abilita a pregare, servire e amare con particolare attenzione coloro che, nella comunità cristiana e per la comunità cristiana, ricevono i ministeri ordinati. La Regola di Vita e il Direttorio orientano concretamente le nostre energie apostoliche in tale direzione. Di tutto rendiamo grazie a Dio senza smarrirci per le prove che attraversano i presbiteri e i vescovi ma anzi sentendo l’urgenza dell’apostolato. Teniamo presente il proverbio che dice: “fa’ più rumore un albero che cade che un’intera foresta che cresce”. Con questa bellezza nel cuore e nella vita, continueremo a partecipare al grande servizio sacerdotale della mediazione, proprio alla nostra missione di preghiera e di carità apostolica. Il Cristo Maestro e Signore presente nell’Eucaristia, nel Sacerdozio, nella Liturgia ci chiama a divenire sue Discepole e Apostole in quest’ora splendida della storia. Vi auguro che la contemplazione del Sommo Sacerdote della nostra fede, Cristo Gesù, porti il frutto dello Spirito, a gloria del Padre e per l’Avvento del suo Regno nel mondo. Sr. M. Regina Cesarato 3 VISITA FRATERNA ALLA DELEGAZIONE STATI UNITI D’AMERICA La prima parte della visita fraterna alle sorelle della Delegazione è stata compiuta dal 13 marzo al 6 aprile 2009 da Sr. M. Gemma Victorino, vicaria generale e Sr. M. Annunziata Pak, consigliera generale e, verso la fine della visita, da Sr. M. Agar Coreno, consigliera ed economa generale. Nella lettera che Sr. M. Regina Cesarato, Superiora generale, ha inviato per annunciare la visita, è stata comunicata anche la decisione di trasformare la Regione U.S.A. in una Delegazione. Dopo la regolare consultazione e il discernimento, è stato costituito il nuovo governo di Delegazione per il mandato di 3 anni che è così composto: Sr. M. Nieves Salinas, Superiora di Delegazione e Sr. M. Josephine Fallon, Consigliera e Vicaria, Sr. M. Lucille Van Hoogmoed, Consigliera e Sr. M. Emmanuel Kwak, Consigliera ed Economa e Sr. Anne M. Breen Segretaria. In seguito, dal 5 al 14 maggio, si è svolta la visita canonica di Sr. M. Regina Cesarato, Superiora generale, alle comunità di Boston e di Staten Island, con l’obiettivo di incontrare le sorelle e per la formazione del nuovo Governo di Delegazione. Contesto socio-ecclesiale Gli Stati Uniti d’America dove sono inserite le nostre comunità hanno un governo federale con una divisione di poteri, a livello centrale, unica tra gli stati moderni. La Nazione conta circa 305 milioni di abitanti su una superficie di 9,8 milioni km². Gli Stati Uniti sono il terzo paese al mondo per popolazione, dopo la Cina e l’India. È divisa in 50 stati con capitale Washington D.C. La lingua nazionale è l’inglese, ma nella parte ovest, a forte emigrazione latino-americana, la maggioranza della popolazione parla lo spagnolo. La diversità etnica è un elemento costante nella società americana, creata dai flussi migratori avvenuti lungo i secoli. L’immigrazione continua ad essere legata al problema di sicurezza interna, che interpella il paese fortemente in questo tempo. L'economia statunitense che ha sofferto e continua a soffrire la più grande crisi dal 2008 fino ad oggi, rimane comunque la più grande del mondo. Il divario tra i ricchi e i poveri, permane come una delle sfide maggiori del nuovo Presidente americano, Barack Obama, il primo afro-americano eletto alla più alta carica del paese. Gli Stati Uniti d’America sono contraddistinti da un forte e variegato spirito religioso che si spiega facendo riferimento alla storia e alla costituzione del Paese. Il Cristianesimo è presente in tutte le sue grandi derivazioni: in maggioranza protestanti, seguiti dai cattolici, mormoni e cristiani ortodossi. Vi sono anche presenze ebraiche, islamiche, testimoni di Geova, buddisti, induisti, sikh, ecc. Per l'enorme varietà di etnie presenti nel paese quasi ogni religione vi è rappresentata. L’ultima statistica della Chiesa cattolica negli Stati Uniti riferisce che tra i cattolici 64,1 milioni sono praticanti, circa il 22% della popolazione americana; i sacerdoti sono circa 40.580 e le religiose sono circa 59.208. A partire da quest’anno, una Superiora generale inviata dalla Santa Sede (CIVCSVA), farà visita agli Istituti di vita consacrata femminile degli U.S.A. Condividiamo con le altre consacrate la complessità del momento storico e la prova della diminuzione dei membri insieme all’impegno di rendere visibile la bellezza della vocazione ricevuta. 4 Le Pie Discepole del Divin Maestro negli Stati Uniti Le prime Pie Discepole sono giunte negli Stati Uniti nel 1947, quindi la fondazione ha raggiunto i 59 anni di presenza. La Delegazione è ricca per l’internazionalità e l’interculturalità dei suoi membri provenienti da diverse nazioni: America, Samoa, Colombia, Corea, Filippine, Giappone, India, Irlanda, Italia, Messico, Nicaragua, Vietnam. Attualmente la Delegazione è composta da 42 professe, di cui tre di voti temporanei, originarie di tre nazioni diverse. Attualmente, ci sono due aspiranti di origine messicana. L’età media della Delegazione è di circa 67 anni e mostra la maturità cristiana delle sorelle che hanno dedicato la vita a Dio in questa terra, sacrificandosi per la crescita di altre Circoscrizioni della Congregazione. Le comunità sono 5 presenti in 3 Stati: 1 in New York, 1 in Boston, Massachusetts, alla quale appartengono anche le 2 sorelle che lavorano a Regina Cleri, nel servizio pastorale alla Casa del Clero dell’arcidiocesi. Tre comunità sono in California (Fresno, San José e Los Angeles). Ringraziamo il Signore per il forte senso di appartenenza alla Congregazione e per le relazioni interpersonali tra le sorelle della Delegazione che generalmente sono vissute con serenità. La diminuzione dei membri in questi ultimi anni a causa di trasferimenti o di decessi è stata affrontata abbastanza bene, anche con l’aiuto del governo generale, nella prontezza di inviare sorelle che sanno già la lingua e motivate a dare il loro contributo nella missione. Le sorelle della Delegazione sono fedeli alla vita di preghiera, specialmente al ministero dell’adorazione che è ben organizzato in ogni comunità e anche aperta ai laici. I Centri di Apostolato Liturgico sono interni alle nostre case e fanno un bel servizio alle chiese locali. Da settembre 2008, c’è stata però l’apertura di un piccolo Centro di Apostolato Liturgico presso il Centro Pastorale di Braintree (nella periferia di Boston), di proprietà della Diocesi ma affidato alla nostra gestione insieme alla Cappella dove si assicura l’adorazione eucaristica dopo la Messa quotidiana. Questa nuova presenza apostolica al centro pastorale di Braintree ha alimentato lo zelo apostolico delle sorelle. Anche la presenza a Regina Cleri di Boston stimola l’aiuto ai sacerdoti anziani e ammalati. Ovunque le comunità sono apprezzate per l’attenzione e per il servizio ad altri sacerdoti in necessità. Invece, nel corso di questi ultimi 3 anni, è venuta meno la presenza presso la Società San Paolo di Staten Island. Continua però il servizio sacerdotale presso la comunità paolina di Los Angeles. Alcune sfide permangono come per esempio un programma sistematico per la pastorale giovanile-vocazionale a livello nazionale; l’impegno di qualificare i Centri di Apostolato Liturgico, tenendo presente il contesto multiculturale della società e dei fedeli; la necessità di costituire un team per la missione e per coordinare la creatività e la produzione a livello nazionale. Sono da incoraggiare le sorelle impegnate nelle altre espressioni apostoliche come la direzione spirituale, la pubblicazione della Lectio Divina on-line, il contributo alla formazione dei diaconi permanenti e l’animazione eucaristico-liturgica nelle parrocchie. Accompagniamo con la preghiera le sorelle della Delegazione nel loro impegno di moltiplicare i frutti del lavoro spirituale, dello studio, dell’apostolato e della povertà, nella situazione complessa della società americana e ringraziamo il Signore per la disponibilità e la generosità di ogni sorella nel far crescere il Regno di Dio nella società Americana tramite il nostro carisma e missione di Pie Discepole del Divin Maestro. 5 VISITA FRATERNA ALLA DELEGAZIONE CANADA Nella Delegazione Canada, si è svolta la visita fraterna durante il Tempo pasquale. Nella prima parte, dal 13 al 25 aprile, è stata presente Sr. M. Maksymiliana Jakuć, Consigliera generale. La seconda fase, dedicata alla formazione del nuovo governo di Delegazione, è stata realizzata dalla Superiora Generale Sr. M. Regina Cesarato. Il nuovo governo di Delegazione è composto dalle seguenti sorelle: Sr. M. Christiane Gervais, Superiora di Delegazione, Sr. M. Angèle Langlois, Consigliera ed Economa, Sr. M. Emmanuel Escobedo, Consigliera e Sr. M. Cristine Boudreau, Segretaria di Delegazione. Le sorelle chiamate a questo ministero, con lo spirito di dedizione e di fede si sono rese disponibili, per accompagnare la Delegazione per i prossimi tre anni. Ringraziamo Sr. M. Carla Silva che con amore e dedizione piena ha compiuto fino adesso il ministero di Delegata, e Le auguriamo buona salute e tanta forza dal Signore. Contesto socio-ecclesiale In Canada, come in altri paesi, è evidente la diversità etnica creata dai flussi migratori avvenuti lungo i secoli e interpella ancora il paese in questo tempo, scosso dalla globale crisi economico-finanziaria. Data la diversità di etnie della popolazione sono presenti nella società canadese anche varie forme di religiosità. La situazione socio-politica si riflette anche nella vita ecclesiale e nei nostri ambienti. Siamo chiamate a diventare sempre più consapevoli del contesto in cui viviamo come discepole e apostole di Gesù Maestro. Le nostre sorelle condividono con le altre religiose la complessità del momento che vive la vita consacrata femminile in Canada e in altre parti del mondo e la prova della diminuzione dei membri insieme all’impegno di rendere visibile la bellezza della vocazione ricevuta. Le Pie Discepole del Divin Maestro in Canada Attualmente la Delegazione è composta da 22 professe di voti perpetui, originarie di diverse nazioni. L’età media delle sorelle è di 65,5 anni e mostra l’orientamento verso la piena maturità cristiana di chi ha dedicato la vita a Dio, per il servizio al prossimo, vivendo il carisma ereditato dal Fondatore. Attualmente, non ci sono giovani nelle tappe iniziali della formazione ma confidiamo nella Provvidenza di Dio che non lascerà mancare le persone che Egli ha pensato per noi. La Delegazione è ricca per l’internazionalità delle sorelle e con la richiesta di nuovi membri si percepisce il desiderio di nuova freschezza e vitalità. Nella Delegazione: sono presenti tre comunità, una a Toronto, di lingua inglese, con il Centro interno di Apostolato Liturgico e due a Montréal, di lingua francese, con un Centro interno di Apostolato Liturgico, nel cuore della città. Nonostante la fatica e il limite delle forze, le sorelle, con amore alla missione e l’accoglienza per le persone, condividono la vita di preghiera della comunità nelle nostre Cappelle. I due Centri interni di Apostolato liturgico favoriscono la partecipazione alla vita di comunità e ai turni di adorazione eucaristica. Sono luogo di comunicazione di Gesù Maestro Via, Verità e Vita e volto della comunità, per tutte le persone che li frequentano. Alcune sorelle sono inserite nella pastorale delle Chiese locali e nel servizio delle traduzioni in lingua francese. 6 Ringraziamo Dio che continuamente con la sua grazia accompagna il cammino della nostra realtà in terra Canadese. Le sorelle sperimentano la delicatezza dell’amorosa presenza del Maestro Divino che viene in aiuto nei momenti di particolare bisogno della sua provvidenza e grazia. Un grande dono fatto alla Delegazione durante la visita fraterna è stata la Professione perpetua di Sr. M: Edith Layson. Affidiamo al Signore la Delegazione Canada, perché sappia rispondere alle sfide del tempo presente. VISITA FRATERNA ALLA DELEGAZIONE SPAGNA La visita alle sorelle della Delegazione Spagna è stata effettuata, nel primo momento da Sr. M. Maksimiliana Jakuc, Consigliera generale, dal 14 al 29 maggio 2009 e nella seconda parte da Sr. M. Gemma Victorino, Vicaria generale e Sr. Maksimiliana dal 17 al 22 giugno 2009. La regolare consultazione ha orientato la costituzione del nuovo governo composto da: Sr. M. Virginia Muñiz, Superiora di Delegazione, Sr. M. Laura Martínez, Consigliera e Vicaria, Sr. M. Concepción López, Consigliera e Segretaria, Sr. M. Ascensión Llamazares, Economa. Contesto socio-ecclesiale Il Regno di Spagna è uno Stato democratico sotto forma di monarchia parlamentare dell'Europa sud-occidentale. La Spagna ha una superficie di 504.645 km² e conta circa 45.116.894 abitanti (2007). All'interno della penisola iberica la Spagna occupa oltre l'80% del territorio. Fin dal 1561 la capitale è Madrid, che con circa 3 milioni di abitanti è anche la città più popolosa. La lingua ufficiale dello Stato è lo spagnolo. Sono parlate inoltre il catalano, il valenzano, il basco, il galiziano che sono lingue ufficiali nelle rispettive regioni autonome e protette dalla Costituzione spagnola. A queste va aggiunta una varietà di altre lingue all'interno dello Stato. Dal 1982 la Spagna fa parte della NATO e dall’1 gennaio 1986 è membro dell'Unione europea. C’è una Spagna cristiana (12 milioni di praticanti) che resiste con energia alla secolarizzazione, per avvertire che i cattolici ci sono e vigilano ma c’è anche un fenomeno preoccupante che insidia i valori cristiani. Infatti, la situazione socio-politica si riflette anche nella vita ecclesiale e nei nostri ambienti. Pertanto siamo chiamate a diventare sempre più consapevoli del contesto in cui viviamo come discepole e apostole di Gesù Maestro, testimoniando la nostra missione specifica. Le Pie Discepole del Divin Maestro in Spagna La Delegazione Spagna è formata da 31 Sorelle con una età media 64,2 (tra le quali una sorella italiana e una coreana). Attualmente una sorella spagnola sta dando il suo contributo missionario in Irlanda. La presenza della pre-postulante Lidia Troya Càceres, che vive nella comunità di Toledo, è un bel regalo del Signore e una sua parola vivente che ci sfida come persone e come comunità. La Delegazione è formata da 5 comunità dove si prega e si lavora. L’apostolato si esprime con l’adorazione eucaristica e in varie forme di animazione, formazione biblico-liturgica e di diffusione nei tre centri di Apostolato Liturgico. Alcune sorelle sono anche impegnate nella pastorale liturgica incluso il catechismo per preparare i bambini alla prima comunione, l’animazione liturgica presso le parrocchie e il ministero straordinario della Comunione per le persone ammalate. Inoltre, prestano il loro servizio in campo liturgico e biblico, dando contributo alla formazione del popolo di Dio a 7 livello nazionale e intercongregazionale. Sono impegnate nella trasmissione del programma biblico radiofonico di Radio Maria. La Delegazione continua a crescere nell’amore a Cristo e alla Chiesa, attenta ai segni dei tempi e alle domande nuove dell’umanità di oggi e del popolo di Dio in Spagna. Nonostante la malattia e l’anzianità, le sorelle rimangono aperte, secondo le proprie possibilità, nel dare il meglio di sé e nel far fruttificare abbondantemente i doni ricevuti per l’avvento del Regno di Dio. Rendiamo grazie a Dio per la ricchezza di ogni sorella chiamata a costruire comunità che vivono secondo l’Evangelo, in santità e apostolato, fino alla piena conformazione a Cristo. Lo spirito del Fondatore, incarnato nell’esistenza di Madre Scolastica e di molte sorelle, anche in Spagna, continua a essere una proposta viva, da presentare alle nuove generazioni, in continuità di vita con chi ci ha precedute. Esame d’organo Il 19 maggio u.s., Sr. Maria Bujalska, studente del V anno di Musicologia presso l’Università Cattolica di Lublino (KUL), ha sostenuto l’esame di organo. Di solito esso assume la forma di un concerto ma Sr. Maria ha scelto di svolgere questa prova accademica in un contesto liturgico nella Chiesa Wniebowzięcia NMP Zwycięskiej a Lublino, durante la Messa votiva di S. Paolo celebrata per la circostanza. La Santa Messa è stata presieduta da Don Piotr Paćkowski, uno dei professori di Musicologia. Hanno concelebrato sacerdoti provenienti dalla Casa Sacerdotale Bernardyńska dove opera una nostra comunità di cui fa parte anche Sr. Maria. Erano presenti alla celebrazione eucaristica membri della Famiglia Paolina, familiari, amici e compagni di scuola di Sr. Maria. Il coro, preparato da lei e diretto da Sr. M. Dolores Nowak pddm, era composto dalle Pie Discepole radunate dalle varie comunità della Polonia insieme a 4 studenti, suoi compagni di Musicologia al KUL. L’assemblea liturgica ha potuto pregare accompagnata dalle musiche della ‘Messa breve’ di Leo Delibes, composta per il coro e l’organo. Riportiamo qui i titoli dei brani suonati per l’occasione: Apparition de l’Eglise Eternelle- O. Messiaen Schmücke dich o liebe Seele- G. Merkel Wenn Wir in höchsten Nöten sein- J. S. Bach Fantazja c-moll BWV 537- J. S Bach Jesu meine Freude- H. Finzenhagen. Fantazja g-moll-G.Ph Telemann Alla celebrazione eucaristica è seguita un’agape fraterna in clima di famiglia alla Casa Bernardyńska. A Sr. Maria vanno le nostre felicitazioni e il nostro augurio per la ormai prossima conclusione dei suoi studi. 8 Corso di formazione sul carisma della Famiglia Paolina 2008-2009 I partecipanti al Corso di formazione sul carisma della Famiglia Paolina 2008-2009 si sono trovati per ringraziare il Maestro Divino presso la tomba del Fondatore, il Beato Giacomo Alberione, giovedì 28 maggio, con la Celebrazione eucaristica presieduta da Don Silvio Sassi, Superiore della Società San Paolo. Le nostre sorelle esprimono la loro gratitudine e la loro gioia per la grazia di aver vissuto l’Anno Paolino a Roma, impegnate ad approfondire il carisma della Famiglia Paolina. Come gruppo internazionale hanno sperimentato l’universalità e la gioia di scoprire ogni giorno la bellezza del “patrimonio” racchiuso nelle “fonti”, che ha rivitalizzato la loro vocazione di “discepole” che certamente darà frutti per una vita più autentica e per l’apostolato. Esse sono grate ai superiori che hanno concesso loro questa grazia e a quanti hanno collaborato per organizzarlo. Ritornano nelle circoscrizioni pronte a dare testimonianza di quanto hanno conosciuto, approfondito, sperimentato. I giorni 25-2627 maggio hanno presentato i lavori finali condividendo con la Direzione generale ed esecutiva la ricchezza delle loro ricerche. Diamo l’elenco degli Elaborati delle Pie Discepole del Divin Maestro: CEBALLOS Sr. M. Elena (Colombia) - Relatrice, Sr M. Ioseph Oberto pd Titolo: Lettere di Madre M. Scolastica Rivata a Sr M. Lucia Gironelli pd (1958-1977) DARNAYLA Sr. M. Pauline (Filippine/Vaticano) Relatore: Don A.G. Rendon ssp Titolo: Rilevanza dell’apostolato delle Pie Discepole del Divin Maestro ai Telefoni Vaticani. KANG Sr. M. Pace (Corea) – Relatrice, Sr M. Annunziata Pak pd Titolo: Madre M. Scolastica, modello di formatrice. KWAK Sr. M. Emmanuel(Corea/USA) - Relatrice: Sr M. Ioseph Mulassano pd Titolo: San Paolo modello di preghiera. NAKONIECZNA Sr. M. Victoria (Polonia) - Relatrice: Sr M. Iwona Kopacz pd Titolo: Perché crescendo nel Signore portiate frutti abbondanti. Il modello della formazione continua nella missione delle Pie Discepole del Divin Maestro. REYES Sr. M. Aurora (Messico) - Relatrice: Don A.G. Rendon ssp Titolo: Sean mis imitadores (1Cor 11,1): El renovamiento de la comunidad ROCCHI Sr. M. Gemma (Italia) - Relatrice: Sr M. Paola Mancini pd Titolo: Discepole associate allo zelo sacerdote. TINAMPAY Sr M. Anna (Filippine/Taiwan) - Relatrice: Sr M. Peter Evardone pd Titolo: Il Processo di cristificazione nel Donec formetur e nella Regola di vita delle Pie Discepole del Divin Maestro. Professione Perpetua In Canada: Sr. M. Edith Layson Domenica, 17 maggio 2009, nella parrocchia San Bernardo (York), Sr Edith Layson ha emesso la professione perpetua durante la celebrazione eucaristica, particolarmente festiva ed evocativa, presieduta da P. Andrea J. Morasse, csc, circondato da concelebranti. Alla celebrazione era presente Sr. M. Regina Cesarato, Superiora generale, insieme alle sorelle delle 3 comunità della Delegazione Canada. Membri della famiglia naturale, della Famiglia paolina, diaconi, genitori con bambini, membri di altre congregazioni, gruppo di preghiera, amici e benefattori hanno partecipato, commossi, al rito della professione perpetua. 9 a cura di Sr. M. Joseph Oberto Chiediamo di notificare con sollecitudine le grazie ricevute per intercessione della Serva di Dio Madre M. Scolastica Rivata e di comunicare tutte le testimonianze su di lei, anche piccole. Tutto è materiale prezioso per il lavoro della Postulazione e la vostra è collaborazione preziosissima! È attivato anche un apposito indirizzo e-mail: [email protected] Nei lavori finali del “Corso di formazione sul carisma della Famiglia Paolina” dell’anno 2008-2009 abbiamo nuovamente incontrato l’attenzione su Madre Scolastica. Cresce infatti il desiderio di conoscerla sempre meglio, di scoprire il suo ruolo di “prima Pia Discepola”, non solo perché scelta per prima in ordine cronologico dal Fondatore, ma come continuo punto di riferimento per le generazioni di tutti i tempi e di tutti i continenti. Stupisce il fatto che una persona che non aveva titoli di studio e specializzazioni in discipline formative, sia ricercata come modello per la formazione prima e continua ... Stupisce ancora di più se pensiamo che negli ultimi quarant’anni della sua vita molte Pie Discepole sapevano poco o nulla di lei, anche dopo il suo rientro in Italia dall’Argentina nel 1963. Si può dire che nel silenzio, come la luce, ha sempre vegliato sul cammino delle sue figlie e quando, il 24 marzo 1987, questa luce si è spenta su questa terra ci si è accorte che c’era! Si è sentita la sua mancanza ma è anche subito scattata la certezza che la Madre avrebbe continuato a nutrire le sue figlie indicando la strada da percorrere. Sappiamo che non ha scritto libri sulla formazione o sulla spiritualità ma ha scritto pagine di vita nelle sorelle e con le sorelle. Alcune di queste pagine sono testimoniate nelle lettere che scriveva e che le destinatarie hanno conservato e ripreso spesso in mano nel cammino della vita. La miniera dell’epistolario Ecco che allora è importante tirare fuori dalla miniera del suo ampio epistolario il tesoro della sua eredità. Dal Corso sul carisma della Famiglia Paolina si sono già avuti preziosi contributi in questo senso: Suor M. Analice Balestrin1 ha svolto il lavoro sulle 27 lettere che, dal 1932 al 1936, Madre Scolastica ha scritto a Suor M. Ignazia Biello; Suor M. Aparecida Batista2, ha 1 BALESTRIN Analice Lúcia, Epistolario di Madre Scolastica Rivata. Lettere di Madre M. Scolastica Rivata a Sr. M. Ignazia Biello (1932 —1936), Corso di Formazione sul Carisma della Famiglia Paolina 2003-2004. 2 BATISTA Maria Aparecida, Una Donna del Vangelo:Madre Scolastica Rivata. Dal libro “Le Donne del Vangelo” alle Lettere a Madre Lucia Ricci (1945 – 1948), Corso di Formazione sul Carisma della Famiglia Paolina 2007 – 2008. 10 considerato le 22 lettere scritte a Madre M. Lucia Ricci negli anni 1945-1948 e Suor M. Alejandra Mencía3 ha lavorato su 15 scritti di Madre Scolastica ad alcune giovani sorelle. E anche quest’anno altra parte del tesoro è venuta alla luce: Suor M. Elena Ceballos, colombiana, ha lavorato sulle 13 lettere di Madre Scolastica a Suor M. Lucia Gironelli, la prima Pia Discepola argentina che aveva guidato nel Noviziato, poi nel successivo cammino per la professione perpetua e che ha accompagnato anche nel tempo della malattia, verso quella che il Beato Giacomo Alberione chiamava la vera professione, la professione eterna sulle porte del paradiso, là dove chi ci riceverà sarà Gesù stesso. Suor M. Elena presentando il lavoro scrive: «Il mio intento nell’accostarmi alle lettere, era di scoprire la donna umana, spirituale, apostolica che è stata Suor M. Scolastica Rivata, la nostra prima Madre della Congregazione, perché della sua presenza, del suo insegnamento, consiglio e indirizzo, come diceva il Fondatore, “bisogna tenere gran conto” e con il suo aiuto potrò trasmettere alle nuove generazioni la linfa vitale delle origini». Dopo aver fatto la ricerca sulle 13 lettere, averle trascritte e presentate nei particolari e aver avvicinato le persone di Madre Scolastica e Suor M. Lucia Gironelli per meglio comprendere il loro rapporto, nel terzo capitolo, sia pure in modo non esauriente, ma con un buon avvio, Suor M. Elena, ha cercato di cogliere le dimensioni: umana, spirituale e apostolica di Madre Scolastica in questo epistolario. Ha inoltre tentato un avvicinamento alle fonti della Parola di Dio e un aggancio alla nostra nuova Regola di vita, aprendo la strada per ulteriori approfondimenti. Mettere a disposizione le fonti e lasciar così parlare direttamente Madre Scolastica è molto importante e aiuta a poggiare su basi sicure il desiderio di presentarla come “modello”, perchè questo è il modo di cogliere la sua novità oggi e comprendere sempre più il suo segreto: cioè il lasciarsi continuamente plasmare dallo Spirito Santo e poi comunicare, condividere questa novità di vita alle sorelle, affiancandosi, quasi in punta di piedi, nel loro cammino. *** Un lavoro scaturito sulla base delle fonti a disposizione, è stato in questo anno anche l’elaborato di Suor M. Pace Kang: “MADRE M. SCOLASTICA RIVATA, MODELLO DI FORMAZIONE”. Un lavoro prezioso per la provincia Corea, perchè offre, avendo attinto a questo materiale, la traduzione di parte dell’epistolario a Suor M. Ignazia Biello in lingua coreana. Anche Sr. M. Anna R. Tinampay, che ha lavorato sul “PROCESSO DI CRISTIFICAZIONE NEL DONEC FORMETUR E NELLA REGOLA DI VITA PDDM”, ha presentato nella Conclusione “Madre M. Scolastica, forma delle Pie Discepole del Divin Maestro”. Una cosa è certa: siamo del Divino Maestro ed Egli è Colui che cerca solo il vero nostro bene. Madre M. Scolastica 3 MENCÍA Alejandra, Madre Scolastica, modello di vita. Lettere di Madre Scolastica a Sr. M. Christine Boudreau, Sr M. Amelia Usai, Sr M. Alina Bordignon, Corso di Formazione sul Carisma della Famiglia Paolina 2007 – 2008. 11 Casa Generalizia FACEBOOK - YEAR OF THE PRIEST 2009 Abbiamo appena creato un nuovo gruppo in Facebook, il social network più usato nel mondo con ca. 150 milioni di utenti. Il gruppo si chiama Year of the Priest 2009 come nuova iniziativa per l’anno sacerdotale. Condividiamo in questa rete ispirazioni, iniziative, preghiere, foto, videoclips, sulla tematica del sacerdozio. È anche uno spazio interattivo dove possiamo chattare e scambiare idee, ecc. Da quando abbiamo creato il gruppo (domenica, 17 maggio 2009) i membri scritti sono arrivati a 261, provenienti da diverse parti del mondo. Per diventare membro del gruppo basta iscriversi al facebook e n seguito, chiedere ammissione al gruppo. Grazie in anticipo per la vostra visita e siete tutti benvenuti nel far parte del gruppo! India Apertura dell'anno sacerdotale a Mumbai Il 19 giugno, in sintonia con Papa Benedetto XVI e tutta la Chiesa cattolica, è stata celebrata l’apertura dell’Anno sacerdotale nell’Arcidiocesi di Mumbai, India. Le sorelle della Casa del Clero e la comunità di Prathanalaya, i fedeli, insieme con i sacerdoti dell’Arcidiocesi e i sacerdoti paolini hanno ringraziato il Signore per il dono del sacerdozio in una solenne celebrazione eucaristica presieduta da S.E. Cardinale Oswald Gracias, Arcivescovo di Mumbai. Durante l’omelia, il Cardinale ha sottolineato il significato di quest’anno chiedendo la preghiera per tutti per i sacerdoti, specialmente “la grazia della perfezione spirituale, dalla quale dipende principalmente l’efficacia del loro ministero”, citando le parole del Papa. Il Cardinale Gracias ha anche ringraziato le Pie Discepole del Divin Maestro per la collaborazione che diamo allo zelo sacerdotale e in modo particolare per i servizi ai sacerdoti infermi ed anziani. La liturgia è stata seguita da un momento di fraternità in cui sono state offerte danze e canti nelle diverse lingue per festeggiare i sacerdoti presenti. Le altre comunità nelle Case del Clero a Chennai e a Bangalore hanno anche celebrato l’evento con una solenne celebrazione eucaristica insieme con i rispettivi Vescovi. 12 Repubblica del Congo Sr. M. Christine Nsenga racconta le sue esperienze apostoliche annuncia il Cristo Maestro a partire dall’interno della cultura di quell’angolo di terra su cui vive e opera. Per me il Congo. Attraverso le onde dell’etere, come tramite il mio servizio in seminario, credo di aver seminato a piene mani. Altri continuerà l’opera innaffiando il seme della Parola e della testimonianza che il Dio della vita farà germogliare e crescere per la sua gloria e per il bene dei fratelli. “Con una fava - come dice il proverbio quest’anno ho preso due piccioni. Nel mese di febbraio u.s. sono stata ospite al Seminario Regionale di Kikwit per il corso di liturgia e teologia sacramentale ai giovani teologi delle diocesi di Kikwit, di Idiofa, di Inongo e di Popokabaka. Il seminario che celebra quest’anno il suo primo giubileo di esistenza (25 anni!), si è fatto carico di varie iniziative religiose e culturali. In tale ambito mi è stato chiesto l’emissione di un’ora alla radio cattolica di Kikwit, su argomenti di catechesi liturgica. Al di là dei miei timori e tremori, la trasmissione in diretta, ha avuto un alto indice di gradimento, per cui è stata ritrasmessa più volte anche su richiesta del vescovo locale S. E. Mons. Monunu. La trasmissione mi forniva una possibilità di pastorale vocazionale. L’occasione era propizia e io non me la sono lasciata sfuggire! Con la catechesi liturgica ho gridato sui tetti la gioia di appartenere a una Congregazione che Dulcis in fundo! A Kinshasa, per la Giornata Mondiale della Donna, Les Facultés Catholiques, mi hanno interpellata per una conferenza su La visée de l’Eglise Catholique sur la dignité de la femme. Non mi è stato facile parlare al corpo professorale che mi è stato insegnante... Tuttavia, il fatto di poter far passare, soprattutto nel dibattito che ha seguito la conferenza, la visione carismatica dell’Alberione della donna apostola degli apostoli, mi dato coraggio e mi ha colmata di gioia. Gioia piena dovuta anche alla presenza in aula delle nostre giovani in formazione e delle sorelle della comunità, e di quante mi hanno accompagnata con la preghiera. 13 Giappone Anno Paolino in Giappone Inoltre il 25 gennaio 2009 a Tokyo S.E. Mons. Pietro Okada, ha presieduto la celebrazione eucaristica, concelebrando con il Nunzio Apostolico in Giappone e numerosi sacerdoti. Il 7 marzo 2009 ad Osaka ha avuto luogo un’altra tavola rotonda su S. Paolo presieduta dal biblista D. Suzuki, ssp. I Relatori sono stati S.E. Mons. Leo Ikenaga, Arcivescovo di Osaka, P. Mikio Wada, sacerdote diocesano di Osaka e Biblista, Sr. M. Francesca Kato, pddm. Il 29 aprile 2009 si è svolta ad Osaka una giornata per gli amici di Gesù Maestro, dal tema “L’Apostolo Paolo”. La conferenza è stata tenuta da Don Giovanni Sawada, ssp. Erano presenti più di 70 persone. Infine suor Bernarda, fsp ha guidato dei ritiri per i Cooperatori Paolini, il 27 Giugno 2008 ad Osaka e il 5 luglio 2008 a Tokyo dal tema “San Paolo e il Fondatore”, e Don Giovanni Sawada, ssp, all’interno della Famiglia Paolina ci ha offerto ritiri mensili su S. Paolo in relazione al Fondatore. Come comunità di Hachioji DM abbiamo avuto ogni mese lezioni sugli Atti degli Apostoli, tenute da Don Timoteo Yamauchi, Superiore Provinciale della Società San Paolo. Ora che inizieremo l’Anno Sacerdotale cercheremo di impegnarci con maggiore responsabilità nel vivere la nostra missione affidataci dal Fondatore. Per la chiusura dell’Anno Paolino sono previste le celebrazioni nelle cattedrali di Tokyo e Nagasaki il 29 giugno 2009 e ad Osaka il 4 luglio 2009”. Al termine dell’Anno Paolino le sorelle della Provincia Giappone, condividono con noi gli eventi vissuti durante l’Anno come Pie Discepole e come Famiglia Paolina. Innanzitutto nel corso dell’Anno Paolino hanno potuto conoscere un po’ meglio lo spirito missionario di S. Paolo come desiderato dal Fondatore e dalla nostra prima madre, Madre M. Scolastica. La Conferenza Episcopale ha affidato alla Famiglia Paolina l’organizzazione di tutti gli eventi per la quale è stata costituita una Commissione composta da due membri per ogni Istituto. Le Pie Discepole sono Sr. M. Ester Kitazume e Sr. M. Celeste Kajino. Ci presentano pertanto gli eventi e le Celebrazioni che hanno vissuto nel corso di quest’anno: “Il 1° giugno 2008 a Tokyo D.M ha avuto luogo una giornata per gli amici di Gesù Maestro, in preparazione all’Anno Paolino, con numerosissimi partecipanti. Il 28 giugno a Tokyo, prima, nella Chiesa di S. Ignazio c’è stata l’apertura dell’Anno con una Concelebrazione presieduta dall’arcivescovo di Tokyo S.E. Mons. Pietro Okada, poi il 29 giugno a Nagasaki, infine il 5 luglio a Osaka. Il 6 giugno 2008 a Tokyo sempre nella Chiesa di S. Ignazio ha avuto luogo una tavola rotonda su S. Paolo con tre relatori e la partecipazione di Arcivescovi e vescovi di varie Diocesi e numerosi fedeli e membri della famiglia Paolina. 14 Italia 46° Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni ed il territorio circostante con la proposta di un tema affascinante: quello dei volti che popolano le Scritture. Sr. M. Daniela Musumeci ha dato il suo contributo con una Lectio divina su un testo pasquale “Maria di Magdala, la donna della Pasqua, apostola della Nuova Alleanza”. Insieme a don Dino Mulassano, ssp e con il responsabile della pastorale giovanile di Vicenza ha ideato e preparato la Veglia di Pentecoste, che si è celebrata in Cattedrale, presieduta da S. E. Mons. Cesare Nosiglia e l’animazione della Notte Biblica per i giovani sabato 30 maggio. Sabato 2 maggio, presso la parrocchia San Bonifacio in Pomezia, suor M. Flavianna Erbì, suor M. Emmanuela Viviano, suor M. Cristina Catapano e suor M. Ania Czernecka hanno partecipato alla veglia di preghiera in occasione della 46° Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni. Il nostro contributo è stato quello di offrire una lampada commissionata per la diocesi di Albano che percorrerà le varie prefetture della diocesi e alimenterà la preghiera per le vocazioni. Durante la veglia suor Flavianna ha spiegato la simbologia della lampada e la nostra missione di "lampade viventi" che ardono per i bisogni della Chiesa e di tutta l'umanità sparsa nel mondo. La veglia è stata "provvidenzialmente" preceduta da un'animazione di strada, in cui le nostre giovani suore hanno invitato i ragazzi presenti in piazza alle iniziative estive proposte come Congregazione e come Famiglia Paolina, consegnando loro la preghiera per le vocazioni scritta dal papa per questa Giornata. E' stato un dono del Signore che ha permesso di dare la propria testimonianza vocazionale, quale contributo per questa 46° Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni. Arte, Formazione e Animazione per la Liturgia Nel centro fieristico di Lecce, nei giorni 8-9-10 maggio, si è svolta “Ecclesia” prima rassegna nel Sud Italia di architettura, arredi, arte, tecnologie e servizi per luoghi di culto. L’evento è nato con l’obiettivo di incentivare il dialogo tra Chiesa e impresa; intendendo offrire a parroci, clero, religiosi ed operatori del settore, un ventaglio di scelte. Erano presenti sr. M. Regina Muscat, sr. M. Letizia Gaio e sr. M. Chiara Noventa con uno stand espositivo dei nostri articoli sempre molto apprezzati e con la rivista “La Vita in Cristo e nella Chiesa”. Nella diocesi di Massa MarittimaPiombino si è svolto dal 18 al 20 maggio, un convegno liturgico diocesano promosso dalla Commissione diocesana per il Culto Divino, con sede nella parrocchia dei SS. Pietro e Paolo a Follonica e nella chiesa Cattedrale a Massa Marittima. Una parte fondamentale l’hanno avuta le nostre sorelle sr. M. Michelangela Ballan con la relazione: Il Mistero abita in mezzo a noi: l’architettura a servizio del culto e sr. M. Cristina Cruciani che Festival Biblico Da venerdì 29 maggio a martedì 2 giugno il Festival Biblico, nella sua V edizione, promosso dalla Società San Paolo, ha coinvolto la città di Vicenza 15 attraverso una mistagogìa ha condotto i partecipanti a percorrere in forma contemplativa, la Celebrazione Eucaristica. Sr. M. Donata Di Donato è stata presente con l’esposizione di paramenti e vasi sacri di diversi materiali. Nella rivista mensile dei Cappuccini Sardi “Voce serafica” il sig. Paolo Pais, nella sezione Artisti d’oggi, ha scritto un articolo dal titolo “La fede fatta arte nell’opera di Suor M. Angelica Ballan”. “…Ma qual’è lo spirito - si domanda lo scrittore - che anima la sua opera? Far conoscere ed amare l’Eucarestia nelle varie forme dell’arte: scultura, pittura, architettura, arredamento, in quanto sr. Angelica ama sottolineare che nel bello c’è Dio. …Infatti scopo della sua arte non è solo quello di rappresentare ciò che si vede, bensì di far venire fuori quello che non si vede ma si sente nel profondo dell’animo...”. Argentina Corso di arte floreale e l'importanza dell'arte floreale nella liturgia. Sr. Ana Marìa Mazzurana, Sr. M. Gracia Tapia e Sr. M. Cristina Aguirre hanno guidato questo momento di formazione Nel pomeriggio Sr. M. Mercedes Fernandez ha accompagnato il laboratorio di composizione floreale proprio della solennità. Coloro che hanno partecipato nel corso hanno espresso la loro gratitudine per la formazione ricevuta con tanta profondità, certezza, chiarezza e carità. Ringraziamo il Signore, che ci spinge a servirLo, attraverso il Popolo di Dio che cammina in Argentina, e preghiamo affinché continui a assisterci con la sua grazia. Sabato, 23 maggio, nella comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro di Buenos Aires, Argentina, si è svolto un corso di arte floreale che aveva come tema la liturgia di Pentecoste. I partecipanti al corso erano laici provenienti dalle varie parrocchie di varie città dell’Argentina, religiose, Cooperatori Paolini e alcune sorelle della comunità. Durante la mattinata, i partecipanti hanno riflettuto sul simbolismo dinamico della liturgia di Pentecoste, sulla preparazione dello spazio liturgico Portogallo 25 e 50 anni di Professione religiosa mente, i 50 e 25 anni di consacrazione a Dio. È stato un momento importante per la nostra Delegazione, che si è riunita insieme ai familiari delle sorelle, alcune giovani e membri della Famiglia Paolina, per lodare e ringraziare il Signore con la celebrazione eucaristica in cui Sr. M. Albina e Sr. M. Emilia hanno rinnovato la loro fedeltà al Maestro Divino. Ha presieduto la celebrazione il parroco, D. João Bento Il 24 maggio, Solennità dell'Assunzione del Signore, nella comunità di Lisbona, Portogallo, Sr. M. Albina Quingostas e Sr. M. Emília do Nascimento hanno celebrato, rispettiva16 . Colombia-Ecuador 50 anni di Professione religiosa sacerdoti concelebranti , tra essi Padre Emiliano Guzmàn, il fratello di Sr. M. Lucìa. Alla celebrazione erano presenti membri delle varie comunità della Famiglia Paolina, i Cooperatori Paolini, Amici di Gesù Maestro, familiari e amici. Per l’occasione si è realizzata un’esposizione liturgica con delle novità apostoliche nel campo di ceramica, ricamo, e confezione. È stato un momento opportuno per apprezzare il dono della vocazione, la fedeltà a Dio e di crescere quotidianamente sotto l’azione dello Spirito Santo. Domenica, 31 maggio u.s, Solennità di Pentecoste, nella Casa Divin Maestro, a Bogotà, le sorelle della Provincia ColombiaEcuador, con tanta allegria e gratitudine hanno celebrato l’anniversario d’oro di Professione religiosa delle nostre prime sorelle colombiane: Sr. M. Blanca Sepúlveda e Sr. M. Lucia Guzmàn. La celebrazione dell’Eucaristia è stata celebrata da Padre Andrés Monroy, Superiore Provinciale della Società di San Paolo, insieme ai Polonia “Il pensiero di san Paolo oggi” Mostra di grafica e pittura conoscere il suo pensiero e l’eredità lasciata nelle sue lettere. Su questa base i giovani dovevano illustrare, con qualsiasi tecnica artistica (grafica, pittura, ecc.) il pensiero che avevano scelto. Inoltre si è cercato di ravvivare la creatività della gioventù dei licei artistici ed anche di formare in loro un atteggiamento di apertura nell’espressione plastica. Al concorso sono stati ammessi 68 lavori provenienti dalle diverse città di Polonia (Dąbrowa Górnicza, Łomża, Nowy Sącz, Radom, Tarnów, Warszawa, Wrocław). La mostra accoglie circa 50 lavori tra i migliori. Parecchi presentano un vero valore artistico, in particolare i lavori di grafica, e tutto conferma che il pensiero di Paolo è sempre attuale e può assumere diverse forme di espressione. La mostra resterà aperta fino alla solennità di San Paolo Apostolo, che come Patrono, la Famiglia Paolina celebra il 30 giugno. Il 31 maggio 2009 presso il Santuario di Madonna Nera a Jasna Góra (Częstochowa-Polonia), è stata aperta una mostra di grafica e pittura dal tema: “Il pensiero di san Paolo oggi”. In questa circostanza sono stati consegnati i premi ai vincitori del concorso indetto sul medesimo tema. La mostra è stata organizzata in occasione dell’Anno Paolino ed è frutto di un concorso indetto dalle Pie Discepole del Divin Maestro tra i giovani allievi dei Licei d’Arte sparsi in tutta la Polonia. Lo scopo principale del concorso era far memoria della vita e della persona dell’Apostolo delle genti ed anche di far 17 Irlanda Solennità Domini del Corpus preghiera. Nella sua omelia, l'arcivescovo ha invitato i fedeli a preparare e pregare per il prossimo Congresso Eucaristico Internazionale che avrà luogo a Dublino nel 2012. Parlando della situazione difficile e sofferta che la Chiesa Irlandese e la società attraversano in questo momento, con la rivelazione degli scandali avvenuti negli Istituti religiosi cattolici e statali, il vescovo ha ribadito che questo è un tempo di conversione e riparazione per la Chiesa in Irlanda. Come Discepole di Gesù Maestro, l'Anno Sacerdotale ci offre la felice opportunità di incentivare la preghiera e l’offerta di vita per questa intenzione particolare. Giovedì 11 giugno, in occasione della Solennità del Corpus Domini, le sorelle Pie Discepole con i Cooperatori, amici e adoratori della comunità di preghiera Divin Maestro a Stillorgan, Dublino, si sono riuniti al Clonliffe College con l’arcivescovo Mons. Diarmuid Martin e numerosi gruppi di preghiera. Il bel tempo ha favorito lo svolgersi della processione con il Santissimo Sacramento, permettendo ai presenti di godere questo momento di adorazione e Messico Celebrazione dei sacramenti bambine che hanno ricevuto il sacramento dell’Eucarestia. Da questo gruppo, 64 hanno ricevuto il sacramento della Cresima dalla mano di Mons. Wenceslao Hernández Bragado, Vicario Episcopale della VII Zona Pastorale “San Pablo” della quale noi facciamo parte. Ringraziamo il Signore per questa nostra missione che ci permette di avvicinare queste famiglie a Gesù Eucarestia. Domenica scorsa, il 21 giugno, nella comunità Divin Maestro, Città del Messico, il Centro di catechesi Gesù Maestro ha concluso l’anno di formazione nella fede accompagnando le famiglie di 68 bambini e 18 Seminario Internazionale su San Paolo Messaggio Finale Carissimi fratelli e sorelle, in questi giorni, giunti dai cinque continenti, ci siamo trovati, in 73 tra fratelli e sorelle della Famiglia Paolina, alla casa Divin Maestro di Ariccia per partecipare al Seminario Internazionale su San Paolo organizzato dalla Società San Paolo. Aiutati da biblisti di fama internazionale ci siamo dapprima alimentati di un ampio e articolato approfondimento sulla vita, la spiritualità, la teologia e la missione dell’apostolo Paolo. Successivamente, guidati da diverse consorelle e confratelli della Famiglia Paolina, ci siamo inoltrati nello spirito dell’Apostolo attraverso la lente del nostro padre Alberione, per cercare di dar corpo a un’ermeneutica del Fondatore che attualizzi il nostro carisma e ci sia di fondamento nel concreto quotidiano della specifica missione a cui ci sentiamo chiamati, missione scandita da apostolato, spiritualità, povertà, studio. Infine ci siamo interrogati, suddivisi in 9 gruppi per differenti aree linguistiche (3 di lingua spagnola, 3 inglese e 3 italiana), per operare nello Spirito un discernimento comunitario e condiviso per trarre alcune lineeguida al fine di rilanciare il carisma paolino nella triplice prospettiva dei contenuti apostolici, della dimensione pastorale e della spiritualità. Ecco, sinteticamente, il frutto di quanto abbiamo elaborato nel Seminario che abbiamo vissuto questi giorni. Contenuti della testimonianza paolina 1. Il primo contenuto è Cristo comunicato con lo stile di San Paolo. Al tempo stesso, come l’Apostolo ricorda ai Filippesi (cf. Fil 4,8), ogni campo della ricerca umana, anche non esplicitamente cristiana, è incluso nel nostro apostolato purché risponda a criteri di verità, nobiltà, giustizia. Ogni questione che promuova nella verità l’uomo e il suo ambiente naturale non ci è per definizione estranea. 2. Il nostro apostolato ci chiama a essere in tutte le culture profezia e coscienza critica sui grandi temi dell’attualità. Soprattutto in società come le nostre caratterizzate dal fenomeno della globalizzazione, della secolarizzazione e affette dalle conseguenze negative delle strutture di peccato (povertà, esclusione, egoismi, indifferenza, ecc.). 3. Come figlie e figli di Paolo al servizio della Chiesa e dei contesti sociali in cui siamo presenti sentiamo l'appello, operando sempre il necessario discernimento, a essere interpreti dei “segni dei tempi”: a) promuovendo il ruolo della donna nella Chiesa, nella società, nella Famiglia Paolina; b) appoggiando una maggiore responsabilizzazione del laicato nella Chiesa; c) evidenziando l'esigenza di unità attraverso un franco dialogo interreligioso ed ecumenico; d) rilanciando i valori della solidarietà, della comunione e della fede; 19 e) difendendo il senso cristiano della famiglia, la sua importanza e il suo valore nella società; f) denunciando gli scempi compiuti dagli uomini e dalle nazioni contro la natura e le bellezze naturali, senza cedere tuttavia a un facile ecologismo. 4. Siamo sensibili alla trasmissione della fede alle nuove generazioni: per questo ci sentiamo chiamati a rivolgerci a esse sforzandoci di utilizzare il loro stesso linguaggio e promuovere le agenzie educative che condividano la nostra stessa visione dell’uomo. Strategia e stile pastorale paolini 1. Il servizio pastorale che ci è affidato è quello di rivolgerci a un pubblico sempre più eterogeneo per contesto concreto di vita, cultura e grado di adesione alla Chiesa e al Vangelo; un pubblico che comunica in modo sempre più “interattivo” con la fonte del messaggio e quindi sempre meno recettore passivo. 2. Tra i destinatari privilegiati, per esplicita indicazione del beato Giacomo Alberione, dobbiamo rivolgerci con le nostre opere ai cosiddetti opinion leaders, laici e religiosi, e agli operatori della comunicazione sociale. 3. Il nostro apostolato è chiamato ad essere “di punta” e “di ponte”, cioè tale da guardare, senza paura, in avanti nei contenuti e nei mezzi; a essere capace di creare relazione e dialogo non solo tra la Chiesa e gli uomini d’oggi ma anche degli uomini tra di loro. 4. Sentiamo la chiamata a collaborare sempre di più all’interno della Famiglia Paolina, curando congiuntamente la nostra formazione biblica e carismatica al fine di aumentare il nostro senso di famiglia ed elaborare progetti comuni anche sulla base di realtà già esistenti. 5. Abbiamo coscienza di dover adottare uno stile di evangelizzazione flessibile, umile, comunionale, improntato alla gratuità, conscio che proprio nella debolezza personale e comunitaria risiede la forza dell’apostolo e dell’apostolato. 6. Vogliamo impegnarci a formare e coinvolgere maggiormente nel nostro apostolato i Cooperatori Paolini e gli altri laici e laiche consacrati della Famiglia Paolina. Riteniamo inoltre essenziale per la nostra missione un sempre maggior coinvolgimento di laici preparati e motivati. 7. Riconosciamo altresì necessaria la collaborazione a livello formativo, culturale e apostolico con altri editori, religiosi e laici. Motivazione spirituale della nostra identità 1. La nostra è una spiritualità apostolica, eucaristica e liturgica fondata su Cristo Via Verità e Vita al fine di conformarci a e vivere in Cristo. È anche una spiritualità di comunione nella Famiglia Paolina. 2. Sentiamo il bisogno di “liberare Paolo”, cercando di conoscerlo meglio, in modo vitale, per comprenderlo sempre di più come modello di apostolo: questo al fine di accrescere in noi una spiritualità che sia insieme mistica e apostolica, evitando rischiose dicotomie. 3. Come Paoline e Paolini dobbiamo renderci consapevoli della necessità della testimonianza per essere “agenti di cambiamento” come lo fu Paolo, soprattutto in vista del triennio di preparazione all’anno centenario della nascita della Famiglia Paolina. 4. Infine, desideriamo che venga rilanciato il carisma paolino attraverso una rilettura ermeneutica attualizzata di Paolo e Alberione. 20 *** Esprimiamo il vivo desiderio che l’interesse per l’Apostolo, manifestato in questi giorni da tutti i partecipanti, non finisca con la chiusura del Seminario né con quella dell’Anno Paolino. Assumiamo infine l’impegno di approfondire la conoscenza del pensiero e della vita del nostro “padre, modello e fondatore San Paolo” e di trasmettere ai nostri fratelli e sorelle di tutto il mondo quanto abbiamo vissuto, imparato e riflettuto assieme in questi giorni. Anno Paolino: Un impegno che continua! L’Anno dedicato a San Paolo ha visto un fervore di iniziative a livello ecclesiale: le catechesi del Papa e il suo costante richiamo all’Apostolo durante il magistero ordinario; le lettere pastorali dei Vescovi diocesani imperniate sull’Apostolo e gli incontri sulla sua figura o sulle Lettere in parrocchie e comunità religiose; i pellegrinaggi sulle orme di San Paolo; libri, articoli, studi, convegni; spettacoli e recital, produzioni multimediali, ecc. La comunità ecclesiale si è accostata a San Paolo; non le è mancata l’occasione di conoscerlo più a fondo; di scoprirne la ricchezza teologica e pastorale; l’amore intenso e battagliero dell’uomo afferrato da Gesù sulla via di Damasco; l’apostolo infaticabile che si consuma per il Vangelo; il servo dal cuore grande, immedesimato a Cristo e aperto al mondo... Si potrebbe continuare nel comporre questa sorta di “florilegio paolino”, tanto l’Apostolo, la sua persona e il suo ardore erano incisi negli animi della nascente Famiglia Paolina e dei Cooperatori. È bene che ce ne rendiamo conto per sentirci stimolati a respirare lo spirito di San Paolo a pieni polmoni. 1° Convegno - "San Paolo, architetto di Chiese, tra teologia e tecnologia" Architetti, ingegneri, studiosi e tecnici tracciano le nuove linee guida per la tutela del patrimonio artistico italiano. I recenti fatti legati al terremoto in Abruzzo, hanno ancora una volta posto l’attenzione di architetti, ingegneri e tecnici del settore sull’importanza di tutelare il patrimonio artistico e religioso italiano. In che modo è possibile difendere e restaurare i monumenti storici, artistici e religiosi? Come salvare le nostre opere d’arte e restituirle al culto e alla fruizione del pubblico? Come riscoprire il valore simbolico, estetico, spirituale e religioso di opere di inestimabile valore? A tale proposito la rivista Paulus ha organizzato venerdì 29 maggio 2009 il convegno “San Paolo, architetto di Chiese, tra teologia e tecnologia.”, dalle ore 9 alle 18,30 presso la sede della Società San Paolo in Via Alessandro Severo n. 58 a Roma 21 Incontro dei Collaboratori per il Vangelo a Pasay City Insieme evangelizziamo perché la Parola di Dio si diffonda, è stato il tema del Convegno nazionale dei collaboratori laici svoltosi dal 1° al 4 maggio 2009 a Pasay City, nelle Filippine. Vi hanno partecipato un centinaio di collaboratori di diverse categorie: Cooperatori Paolini, dipendenti, professionisti, e le giovani con le coordinatrici FSP. Coscienti della necessità di dare un nuovo impulso all’evangelizzazione paolina, essi hanno riflettuto sulla realtà di oggi e sul grande bisogno di operare in sinergia. S. E. mons. Rolando Tirona ha richiamato i partecipanti alle loro corresponsabilità nella missione della Chiesa, mentre S. E. Teodoro Bacani ha sottolineato il bisogno di ritornare alla fonte della Parola di Dio, per una conversione dinamica nella società. Il paolino don Mario Sobreuanite ha entusiasmato molto i partecipanti sfidandoli a utilizzare i mezzi potenti di comunicazione “affinché la Parola corra”. Il livello di entusiasmo era molto alto; ora ci si augura una vera “esplosione” apostolica. Insieme nella preghiera : A San Miguel - Buenos Aires – Argentina, dal 15 al 28 giugno 2009 si è svolto il 6° Intercapitolo delle Suore di Gesù Buon Pastore. Nell’invitare le sorelle tutte alla preghiera così si esprime la loro Madre generale: “La celebrazione del 6° Intercapitolo è un momento forte di Congregazione dove le responsabili delle Circoscrizioni, con il governo generale, si incontrano per considerare la vita della nostra famiglia religiosa, verificarne il cammino e riflettere sui problemi più urgenti. Inoltre è un momento forte ecclesiale, perché il frutto delle nostre scelte e della nostra vita ha ripercussione anche sull’intero Corpo di Cristo. A questo evento siamo tutte invitate a partecipare vivamente, unendoci nella preghiera e nell’offerta, invocando l’abbondanza dei doni dello Spirito”. XVIII Incontro Nazionale dell’Istituto Paolino "San Gabriele Arcangelo" Guadalajara, Jalisco, è stata la sede del XVIII Incontro Nazionale dell’Istituto Paolino “San Gabriele Arcangelo”, che si è svolto dal 29 al 31 maggio 2009. Il tema di quest’anno è stato la “ La Lettera ai Gálati. ‘Non sono io che vivo, è Cristo che vive in me”, esposto dal P. Tarcisio Carmona Hernández, ssp. L’obiettivo di questo incontro era favorire la convivenza tra i membri dell’Istituto, così come “conoscere la Lettera ai Gálati, come testo ispiratore del Carisma Paolino, al fine di poter illuminare la nostra realtà attuale nell’Istituto San Gabriele Arcangelo”. In questo incontro ha avuto luogo l’ingresso al postulantado e noviziato, così come una prima professione e una rinnovazione di voti, ricevuti dal Superiore provinciale, P. Oliverio Mondragón Martínez, ssp. 22 INIZIO DELL'ANNO SACERDOTALE LETTERA DI BENEDETTO XVI AI PRESBITERI Nel corso della celebrazione dei Vespri nella Basilica Vaticana, nella Solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù e Giornata di santificazione sacerdotale, Benedetto XVI ha inaugurato l'Anno Sacerdotale, proclamato nel 150º anniversario della morte di San Giovanni Maria Vianney, Curato d'Ars. Il Santo Padre ha indirizzato una Lettera a tutti i presbiteri, riportiamo alcuni brani del testo. "Cari fratelli nel Sacerdozio: nella prossima solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù, venerdì 19 giugno 2009 - giornata tradizionalmente dedicata alla preghiera per la santificazione del clero -, ho pensato di indire ufficialmente un 'Anno Sacerdotale' in occasione del 150º anniversario del 'dies natalis' di Giovanni Maria Vianney, il Santo Patrono di tutti i parroci del mondo. Tale anno, che vuole contribuire a promuovere l'impegno d'interiore rinnovamento di tutti i sacerdoti per una loro più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi, si concluderà nella stessa solennità del 2010". "'Il Sacerdozio è l'amore del cuore di Gesù', soleva dire il Santo Curato d'Ars. Questa toccante espressione ci permette anzitutto di evocare con tenerezza e riconoscenza l'immenso dono che i sacerdoti costituiscono non solo per la Chiesa, ma anche per la stessa umanità. Penso a tutti quei presbiteri che offrono ai fedeli cristiani e al mondo intero l'umile e quotidiana proposta delle parole e dei gesti di Cristo, cercando di aderire a Lui con i pensieri, la volontà, i sentimenti e lo stile di tutta la propria esistenza. Come non sottolineare le loro fatiche apostoliche, il loro servizio infaticabile e nascosto, la loro carità tendenzialmente universale? E che dire della fedeltà coraggiosa di tanti sacerdoti che, pur tra difficoltà e incomprensioni, restano fedeli alla loro vocazione: quella di 'amici di Cristo', da Lui particolarmente chiamati, prescelti e inviati?". … "Ma l'espressione usata dal Santo Curato evoca anche la trafittura del Cuore di Cristo e la corona di spine che lo avvolge. Il pensiero va, di conseguenza, alle innumerevoli situazioni di sofferenza in cui molti sacerdoti sono coinvolti, sia perché partecipi dell'esperienza umana del dolore nella molteplicità del suo manifestarsi, sia perché incompresi dagli stessi destinatari del loro ministero: come non ricordare i tanti sacerdoti offesi nella loro dignità, impediti nella loro missione, a volte anche perseguitati fino alla suprema testimonianza del sangue?". "Ci sono, purtroppo, anche situazioni, mai abbastanza deplorate, in cui è la Chiesa stessa a soffrire per l'infedeltà di alcuni suoi ministri. É il mondo a trarne allora motivo di scandalo e di rifiuto. Ciò che massimamente può giovare in tali casi alla Chiesa non è tanto la puntigliosa rilevazione delle debolezze dei suoi ministri, quanto una rinnovata e lieta coscienza della grandezza del dono di Dio, concretizzato in splendide figure di generosi Pastori, di Religiosi ardenti di amore per Dio e per le anime, di Direttori spirituali illuminati e pazienti. A questo proposito, gli insegnamenti e gli esempi di san Giovanni Maria Vianney possono offrire a tutti un significativo punto di riferimento: il Curato d'Ars era umilissimo, ma consapevole, in quanto prete, d'essere un dono immenso per la sua gente: 'Un buon pastore, un pastore secondo il cuore di Dio, è il più 23 grande tesoro che il buon Dio possa accordare ad una parrocchia e uno dei doni più preziosi della misericordia divina'". … In Gesù, Persona e Missione tendono a coincidere: tutta la sua azione salvifica era ed è espressione del suo 'Io filiale' che, da tutta l'eternità, sta davanti al Padre in atteggiamento di amorosa sottomissione alla sua volontà. Con umile ma vera analogia, anche il sacerdote deve anelare a questa identificazione. Non si tratta certo di dimenticare che l'efficacia sostanziale del ministero resta indipendente dalla santità del ministro; ma non si può neppure trascurare la straordinaria fruttuosità generata dall'incontro tra la santità oggettiva del ministero e quella soggettiva del ministro. … "Ai suoi parrocchiani il Santo Curato insegnava soprattutto con la testimonianza della vita. Dal suo esempio i fedeli imparavano a pregare, sostando volentieri davanti al tabernacolo per una visita a Gesù Eucaristia. … Era convinto che dalla Messa dipendesse tutto il fervore della vita di un prete: 'La causa della rilassatezza del sacerdote è che non fa attenzione alla Messa! Mio Dio, come è da compiangere un prete che celebra come se facesse una cosa ordinaria!'. Ed aveva preso l'abitudine di offrire sempre, celebrando, anche il sacrificio della propria vita: 'Come fa bene un prete ad offrirsi a Dio in sacrificio tutte le mattine!'". "Questa immedesimazione personale al Sacrificio della Croce lo conduceva - con un solo movimento interiore - dall'altare al confessionale. I sacerdoti non dovrebbero mai rassegnarsi a vedere deserti i loro confessionali né limitarsi a constatare la disaffezione dei fedeli nei riguardi di questo sacramento. … Il Santo Curato non la pensava diversamente, quando diceva: 'Non è il peccatore che ritorna a Dio per domandargli perdono, ma è Dio stesso che corre dietro al peccatore e lo fa tornare a Lui'. 'Questo buon Salvatore è così colmo d'amore che ci cerca dappertutto'". … Con la Parola e con i Sacramenti del suo Gesù, Giovanni Maria Vianney sapeva edificare il suo popolo, anche se spesso fremeva convinto della sua personale inadeguatezza, al punto da desiderare più volte di sottrarsi alle responsabilità del ministero parrocchiale di cui si sentiva indegno. … "Egli teneva a freno il corpo, con veglie e digiuni, per evitare che opponesse resistenze alla sua anima sacerdotale. E non rifuggiva dal mortificare se stesso a bene delle anime che gli erano affidate e per contribuire all'espiazione dei tanti peccati ascoltati in confessione. Spiegava ad un confratello sacerdote: 'Vi dirò qual è la mia ricetta: do ai peccatori una penitenza piccola e il resto lo faccio io al loro posto'. … "Il Curato d'Ars seppe vivere i 'consigli evangelici' nelle modalità adatte alla sua condizione di presbitero. La sua povertà, infatti, non fu quella di un religioso o di un monaco, ma quella richiesta ad un prete: pur maneggiando molto denaro (dato che i pellegrini più facoltosi non mancavano di interessarsi alle sue opere di carità), egli sapeva che tutto era donato alla sua chiesa, ai suoi poveri, ai suoi orfanelli, alle ragazze della sua 'Providence', alle sue famiglie più disagiate. … Anche la sua castità era quella richiesta a un prete per il suo ministero. Si può dire che era la castità conveniente a chi deve toccare abitualmente l'Eucaristia e abitualmente la guarda con tutto il trasporto del cuore e con lo stesso trasporto la dona ai suoi fedeli. … Anche l'obbedienza di san Giovanni Maria Vianney fu tutta incarnata nella sofferta adesione alle quotidiane esigenze del suo ministero. … La regola d'oro per una vita obbediente gli sembrava questa: 'Fare solo ciò che può essere offerto al buon Dio'". "Nel contesto della spiritualità alimentata dalla pratica dei consigli evangelici, mi è caro rivolgere ai sacerdoti, in quest'Anno a loro dedicato, un particolare invito a saper cogliere la nuova primavera che lo Spirito sta suscitando ai giorni nostri nella Chiesa, non per ultimo attraverso i Movimenti ecclesiali e le nuove Comunità. 'Lo Spirito nei suoi doni è multiforme... Egli soffia dove vuole. Lo fa in modo inaspettato, in luoghi 24 inaspettati e in forme prima non immaginate... ma ci dimostra anche che Egli opera in vista dell'unico Corpo e nell'unità dell'unico Corpo'. … "Vorrei inoltre aggiungere, sulla scorta dell'Esortazione apostolica 'Pastores dabo vobis' del Papa Giovanni Paolo II, che il ministero ordinato ha una radicale 'forma comunitaria' e può essere assolto solo nella comunione dei presbiteri con il loro Vescovo. Occorre che questa comunione fra i sacerdoti e col proprio Vescovo, basata sul sacramento dell'Ordine e manifestata nella concelebrazione eucaristica, si traduca nelle diverse forme concrete di una fraternità sacerdotale effettiva ed affettiva. Solo così i sacerdoti sapranno vivere in pienezza il dono del celibato e saranno capaci di far fiorire comunità cristiane nelle quali si ripetano i prodigi della prima predicazione del Vangelo". … "Alla Vergine Santissima affido questo Anno Sacerdotale, chiedendole di suscitare nell'animo di ogni presbitero un generoso rilancio di quegli ideali di totale donazione a Cristo ed alla Chiesa che ispirarono il pensiero e l'azione del Santo Curato d'Ars. Con la sua fervente vita di preghiera e il suo appassionato amore a Gesù crocifisso Giovanni Maria Vianney alimentò la sua quotidiana donazione senza riserve a Dio e alla Chiesa. Possa il suo esempio suscitare nei sacerdoti quella testimonianza di unità con il Vescovo, tra loro e con i laici che è, oggi come sempre, tanto necessaria. Nonostante il male che vi è nel mondo, risuona sempre attuale la parola di Cristo ai suoi Apostoli nel Cenacolo: 'Nel mondo avrete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo' (Gv 16,33). La fede nel Maestro divino ci dà la forza per guardare con fiducia al futuro. Cari sacerdoti, Cristo conta su di voi. Sull'esempio del Santo Curato d'Ars, lasciatevi conquistare da Lui e sarete anche voi, nel mondo di oggi, messaggeri di speranza, di riconciliazione, di pace!". VERSO L’APERTURA DELL’ANNO SACERDOTALE RITIRO SPIRITUALE DEI SACERDOTI DELLA PROVINCIA DELLO SHAN DONG; UNA RUBRICA NEL SITO DI FAITH CON STORIE E TESTIMONIANZE Il cammino verso l’Anno Sacerdotale della Chiesa cattolica cinese continentale si è intensificato all’avvicinarsi della sua apertura, il 19 giugno, in comunione con Papa Benedetto XVI che lo ha indetto e con la Chiesa universale. Per prepararsi all’Anno Sacerdotale all’inizio del mese di giugno, dedicato al Sacro Cuore di Gesù, una cinquantina di sacerdoti delle 9 diocesi della provincia dello Shan Dong hanno partecipato a 5 giorni di ritiro spirituale guidato da don Robert Daviaud, Superiore Generale dell’Istituto del Prado. Il ritiro si è svolto dal primo al 5 giugno nel Seminario dello Spirito Santo della diocesi di Ji Nan. I partecipanti hanno approfondito e condiviso l’esperienza dell’Amore di Dio verso i suoi sacerdoti, chiarito il rapporto tra se stessi e il Signore, compreso come servire meglio la comunità dei fedeli diventando pastori degni del Signore. Anche la stampa cattolica cinese ha preparato l’apertura dell’Anno Sacerdotale con una Rubrica dedicata all’argomento. Faith il più popolare sito cattolico continentale, ha pubblicato una serie di articoli che raccontano la vita e la spiritualità di S. Giovanni Maria Vianney, il Santo Curato d’Ars, oltre a riportare storie e testimonianze vive e toccanti di umili sacerdoti di campagna. (NZ) (Agenzia Fides 16/06/2009) 25 ANNO PAOLINO “GRANDE TESTIMONIANZA AL MONDO MUSULMANO” “E’ un bilancio estremamente positivo” quello che il presidente della Conferenza episcopale turca (Cet), mons. Luigi Padovese, traccia al Sir dell’Anno Paolino chiuso ufficialmente da Benedetto XVI il 28 giugno a Roma. “È la prima volta che a Tarso ed Antiochia vediamo un flusso così continuo e consistente di pellegrini, che giungono da tutto il mondo per rendere omaggio alla figura di san Paolo e partecipare alle celebrazioni” spiega Padovese che è anche vicario apostolico di Anatolia, nel cui territorio si trova la città natale di san Paolo. “Fino alla scorsa settimana a Tarso sono passati 400 gruppi circa, composti anche da 150 persone”. Tutti questi pellegrini “venuti in preghiera”, afferma il presule, “hanno dato ai musulmani una immagine molto positiva della Chiesa e del Cristianesimo ed è servita, credo, anche ad allontanare alcune loro diffidenze verso il mondo europeo ed occidentale ritenuto secolarizzato e fagocitato dall’edonismo e dal relativismo. Credo sia stata una grande testimonianza”. Nell’intervista mons. Padovese si sofferma anche su alcune iniziative del dopo Anno Paolino, come “l’organizzazione di simposi sulla figura e l’opera di san Paolo, la creazione di una biblioteca paolina ed anche un gemellaggio con Reggio Calabria”. Per la chiusura dell’Anno in Turchia sono state previste una serie di celebrazioni che hanno preso il via il 27 giugno con un convegno su san Paolo, il 28 la preghiera del Vespro col patriarca ecumenico Bartolomeo I e il 29 la celebrazione a Tarso con il delegato pontificio, il card. Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso. SAN PAOLO IN VATICANO APRE IL 26 GIUGNO UNA GRANDE MOSTRA corpo di Timoteo ci danno la viva testimonianza della vita dei primi cristiani. Tra gli sponsor dell’iniziativa anche Famiglia Cristiana e la Società San Paolo. Infomostra. San Paolo in Vaticano. La figura e la parola dell’apostolo delle genti nelle raccolte pontificie. Musei Vaticani, dal 26 giugno al 27 settembre 2009. 130 opere in mostra fra cui 40 volumi di estrema rarità, 25 reperti archeologici mai esposti al pubblico, tra cui Il sarcofago di terracotta del martire Timoteo, recuperato dalla tomba di san Paolo con un tesoro di 160 monete. I cinque sarcofagi paleocristiani provenienti dalla tomba di san Paolo saranno esposti per la prima volta insieme (tre di essi sono appena stati restaurati). Alla fine della mostra verrà proiettato un raro documentario di Luciano Emmer: Sulla via di Damasco. Milano. “Famiglia Cristiana” (n. 25 del 21 giugno 2009). A conclusione dell’Anno Paolino la figura storica di san Paolo affiora dai reperti archeologici vaticani con estrema freschezza e vivacità. Facendolo apparire ai nostri occhi un vero compagno di viaggio per i nostri giorni, come lo fu per i suoi contemporanei. Cinque antichi sarcofagi romani appena restaurati raccontano il suo martirio e quello di san Pietro. Affreschi, icone, antichi codici miniati, libri a stampa e persino un raro documentario ci rivelano la fortuna che l’immagine e gli scritti paolini hanno avuto in duemila anni di cristianesimo. Infine, i risultati del recente esame sulla tomba di san Paolo e la rimozione del 26 “NUOVI DISCEPOLI DI EMMAUS NELLE UNIVERSITÀ” 1.500 STUDENTI UNIVERSITARI EUROPEI SI INCONTRERANNO A ROMA PER CONFRONTARSI E INCONTRARE IL PAPA Lo studio è una “provvidenziale opportunità per avanzare nel cammino della fede”: sono parole del Santo Padre Benedetto XVI in uno dei numerosi incontri con gli studenti universitari, interlocutori privilegiati del Papa e di tutta la Chiesa in quanto testimoni incarnati di quella “speranza” che non tarda a concretizzarsi in azione di evangelizzazione e forza pulsante della missione. Proprio dalla “sete di speranza” innata nei giovani, nasce l’incontro in fase di preparazione a Roma, con data di inizio fissata per il 9 luglio, quando 1.500 studenti delle università europee si incontreranno per approfondire e confrontarsi su tematiche quali “i giovani e la speranza in Europa” e “i giovani e la carità intellettuale”. L’inizio dei lavori avrà luogo con una Celebrazione solenne presieduta da Sua Ecc. Mons. Jean-Louis Bruguès, Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica, nella Basilica Papale di S. Giovanni in Laterano, quindi l’apertura ufficiale del Primo Incontro Europeo degli Studenti Universitari. Il meeting è organizzato dall’Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma e promosso dal CCEE, il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca e dal Ministero degli Affari Esteri. Dal 6 all’8 luglio i giovani saranno accolti nelle città universitarie di Milano, Padova, Venezia, Firenze, Bologna, Perugia ed altre località, per incontri con le cappellanie ed un primo approccio alla realtà universitaria italiana, sotto la guida dell’Ufficio Nazionale CEI per l’Educazione, la Scuola e l’Università. “L’incontro europeo degli studenti universitari costituisce un momento molto importante per programmare la presenza cristiana nelle università di tutto il continente – afferma mons. Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma – e questa presenza deve caratterizzarsi come forma di carità intellettuale. Infatti è necessario ricomporre una nuova sintesi tra Vangelo e cultura, per aiutare quest’ ultima ad orientarsi verso una elaborazione capace di garantire la vera dignità della persona umana. Gli universitari dovranno farsi promotori per la realizzazione di laboratori culturali nei loro atenei dove realizzare un dialogo interdisciplinare indispensabile per individuare adeguate proposte alle sfide della società contemporanea”. Uno dei momenti di testimonianza del meeting sarà il pellegrinaggio alla Croce delle Giornate Mondiali della Gioventù (Gmg) che si svolgerà venerdì 10 luglio alle ore 21, partendo dalla Facoltà di economia di Tor Vergata fino al piazzale Giovanni Paolo II, luogo della Gmg del Grande Giubileo dell’anno 2000, dove la croce per l’occasione sarà portata direttamente dal Centro giovanile San Lorenzo in Vaticano dove abitualmente è custodita. “Sono emozionato e mi sto preparando con la preghiera all’interno del gruppo della cappellania universitaria della quale faccio parte - dichiara Thomas, 23 anni, di Berlino, un futuro da architetto – è la prima volta che verrò nella città del Papa. Il nostro gruppo è composto da 15 studenti ed abbiamo deciso di prepararci a questo importante momento di approfondimento culturale, ma anche di pellegrinaggio, con una catechesi settimanale presso la nostra università qui in Germania”. Momento centrale del Primo Incontro europeo degli Universitari sarà sabato 11 luglio alle 9.30 con la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato Vaticano, nella Basilica di San Pietro. Al termine i partecipanti raggiungeranno il Palazzo Apostolico per l’Udienza con il Santo Padre Benedetto XVI, prevista per le ore 12. (D.V.) (Agenzia Fides 17/6/2009) PIE DISCEPOLE DEL DIVIN MAESTRO Sr. M. Loredana Vito, defunta a Rieti (Italia), il 22 maggio 2009 Sr. M. Ecclesia Gastaldo, defunta a Sanfrè - Cuneo (Italia), il 28 maggio 2009 Sr. M. Giovannina Gramaglia, defunta a Roma (Italia), il 29 giugno 2009 MAMMA DI Sr. M. Adriana de Jesús Romero Messico Sr. M. Agar Coreno Casa Generalizia - Roma Sr. M. Paola Ha Corea Sr. M. Sonia Cerdenia Irlanda Sr. M. Assumption Pallath India Sr. Martina Jin Filippine/Taiwan/HK Sr. M. Judith Mascarenhas India Sr. M. Diomira Abbà Italia Sr. M. Giuditta Pusceddu Italia PAPÀ DI Sr. M. Gabriela Fiesco Sr. M. Romana Pulichumavil Sr. M. Scholastica Panthaladikal Colombia/Ecuador India India SOCIETÀ SAN PAOLO Fr Frank Marion Santoro defunto a Staten Island (New York, U.S.A.), il 7 maggio 2009, a 87 anni di età, 59 di vita paolina, 57 di professione religiosa Don Vincenzo Silvano Buongiorno defunto ad Alba - Cuneo (Italia), il 26 maggio 2009, a 87 anni di età, 75 di vita paolina, 61 di ordinazione sacerdotale FIGLIE DI SAN PAOLO Sr. Maurizia Sartorato Sr. Leontina Facchiano Sr. Maria Grazia Mannini Sr. Rita Credito Sr. Piera Marras Sr. Maria Consilia Spedaliere Sr. Maria Rosalba Barbieri Sr. Natalina Maria Sanson Sr. Maria Gabriella Cambielli Sr. Maria Rosaria Paolicelli Sr. Maria Giuliana Dalese Sr. Anna Maria De Simone 01.05.2009 04.05.2009 06.05.2009 08.05.2009 23.05.2009 24.05.2009 03.06.2009 09.06.2009 11.06.2009 11.06.2009 16.06.2009 17.06.2009 28 92 anni di età – 71 di vita religiosa 90 anni di età – 70 di vita religiosa 87 anni di età – 68 di vita religiosa 94 anni di età – 69 di vita religiosa 77 anni di età – 55 di vita religiosa 76 anni di età – 48 di vita religiosa 86 anni di età – 66 di vita religiosa 96 anni di età – 71 di vita religiosa 84 anni di età – 59 di vita religiosa 84 anni di età – 62 di vita religiosa 86 anni di età – 64 di vita religiosa 84 anni di età – 63 di vita religiosa