Acciaio: consumi in calo nel 2016 - Siderweb

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Acciaio: consumi in calo nel 2016
Le previsioni della World Steel Association prevedono una leggera ripresa nel 2017.
Ok l’Ue
14 aprile 2016
Il 2016 sarà un altro anno di contrazione dei consumi di acciaio a livello mondiale. Lo prevede la World
Steel Association nel suo «Short Range Outlook». Secondo l’associazione globale dei produttori di acciaio
la domanda di prodotti siderurgici quest’anno si ridurrà dello 0,8%, scendendo a 1,488 miliardi di tonnellate,
per poi risalire dello 0,4% l’anno prossimo, per complessive 1,494 miliardi di tonnellate.
La Cina frena la domanda
«Il rallentamento cinese – ha commentato il presidente del Worldsteel Economic Commitee, TV Narendran
– sta impattando su una serie di indicatori che contribuiscono alla volatilità dei mercati finanziari, al
rallentamento del commercio mondiale ed al basso prezzo delle commodity. I mercati internazionali
soffrono per una spesa per gli investimenti insufficiente e per la continua debolezza del settore
manifatturiero». A fronte di una diminuzione del consumo della Cina, «è attesa una lenta ma costante
crescita di alcune regioni chiave, come NAFTA e Ue. Per il 2017 è attesa una crescita in tutti i mercati,
tranne quello cinese».
Paesi emergenti: bene ASEAN e India
I paesi ASEAN 5 (Tailandia, Malesia, Vietnam, Indonesia e Filippine), insieme all’India, saranno i
protagonisti della domanda di acciaio a livello mondiale. I primi, infatti, vedranno la richiesta interna
aumentare di oltre il 6% annuo sia nel 2016 sia nel 2017, mentre l’India proseguirà la sua marcia con un
+5,4% in entrambe le annate, sino ad arrivare ad un consumo di 88,3 milioni di tonnellate l’anno prossimo.
Anche la Turchia avrà un buon tasso di sviluppo (+3,3% quest’anno e +3,2% nel 2017), mentre Brasile e
Russia pagheranno dazio. Il paese sudamericano cederà l’8,8% dei propri consumi nel 2016, dopo il 16,7% del 2015. La Russia perderà terreno, come la Cina, che cederà il 4,0% nel 2016 ed il 3,0% nel
2017, fermandosi a 626,1 milioni di tonnellate, il 15% in meno del 2013.
Bene Ue e NAFTA
Nei paesi sviluppati la domanda di prodotti siderurgici salirà dell’1,7% nel 2016 e dell’1,1% nel 2017. In
particolare, nell’Unione Europea proseguirà il processo di ripresa della richiesta, con una crescita dell’1,4%
nel 2016 e dell’1,7% nel 2017. Negli Stati Uniti l’edilizia e il buon andamento del mercato del lavoro
porteranno ad un incremento del consumo del 3,2% quest’anno e del 2,7% l’anno prossimo, nonostante la
crisi del settore petrolifero ed il dollaro forte.
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