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-11 Fondata da Antonio Gramsci nel 1924 l €1,40 Questo giornale ha rinunciato al finanziamento pubblico Anno 94 n. 15 Sabato, 21 Gennaio 2017 unita.tv Mercoledì 1° febbraio l’assemblea dei soci della Unità srl deciderà la ricapitalizzazione o la messa in liquidazione del nostro quotidiano. La redazione e il direttore aspettano una risposta alla richiesta di un incontro con il Segretario del partito di riferimento del giornale I sopravvissuti di Rigopiano l Nell’hotel trovate vive 10 persone, salvati 4 bambini. Si scava ancora, molti i dispersi l «Ci hanno visto, erano sconvolti di felicità». Dal governo 30 milioni per l’emergenza P. 2-3 Il miracolo sotto la neve: «Cercate mia figlia, è là sotto» Nostalgia, allarme e angoscia Giornata di urla di gioia e lacrime. Scavato cunicolo per estrarre le persone N y(7HD9B7*KKMKKT( +/!"!=!?!# Barbara Pollastrini e ha scritto bene Vittorio Zucconi ieri: è già nostalgia. Per Obama. Nostalgia è una parola tenera, che di norma si trova più nelle corde di chi ha qualche capello bianco. Se invece “prende” anche i giovani vuol dire che quel signore che ieri ha salutato il suo popolo, lasciando la Casa Bianca, rappresenta ancora il domani. Studiosi, giornalisti, politici fanno e faranno il bilancio di questi ultimi otto anni. Da subito però, nel mio piccolo, sono anch’io tra quei milioni che provano nostalgia e che vorrebbero Obama di nuovo riferimento per il popolo democratico e di sinistra che vive ben oltre i confini di quel Paese. Lo penso perché oltre al fare nella politica contano linguaggio, simboli, stile. Forse come succede nella vita anche Obama avrà fatto molte cose buone e altre meno. Per me restano la sua fede nei diritti umani e civili, lo sguardo coerente alla giustizia sociale e un senso di utopia. L’altra parola, invece, è allarme. Allarme per Trump e per la enorme preoccupazione che ci assale. Per le politiche annunciate, per la regressione nell’uso del potere, per l’offesa alle donne, per l’aggressione ai principi su cui immaginavamo di costruire il tempo a venire. Certo, mi si dirà che basterebbe qualche libro per sapere come nulla è per sempre. Che forse i sessant’anni alle spalle sono stati una bella parentesi dell’Europa e che democrazia, solidarietà, rispetto sono sempre da rinnovare, mentre oggi l’uguaglianza è spesso da conquistare. Il 2017 può essere un anno tremendo con Olanda, Francia, Germania e probabilmente Italia al voto. Ma può essere, al contrario, una stagione positiva. Questa è la prova per il più largo campo progressista in Europa. Per il Pd, per una sinistra in affanno e divisa anche in Italia dopo l’esito del referendum. Angoscia è il terzo termine che scelgo. «Non fatemi parlare» ha detto un signore inseguito dalle tv mentre andava a riconoscere chi erano i sopravvissuti in Abruzzo. Uno strazio indicibile. Un’altra calamità su quelle terre. La più orribile è sapere che qualcuno potrebbe usare la disperazione per contrapporre chi lì soffre ad altri disperati che fuggono da fame, guerre, violenze. Speranza è il mio ultimo vocabolo di oggi. Non oserei pronunciarlo. Però Barack Obama alla sua gente, al suo Paese è questo che ha voluto dire: reagite perché la grande storia della libertà e della dignità di ogni persona continuerà solo se in tanti la prenderanno in mano. Dopo 48 ore passate al buio, al freddo, con il timore di morire, 5 persone sono state estratte vive dall’Hotel Rigopiano di Farindola. «Non ci speravo più», dice ai soccorritori Adriana Parete, la moglie del cuoco che aveva dato l’allarme. È la seconda ad essere estratta viva, poco dopo il figlio. Ed è lei a dire: «Là sotto, nella stanza accanto c’è mia figlia, andate a prenderla». E così, alle 17 di un giorno incredibile, la famiglia Parete è riunita. In serata vengono aiutati ad uscire altri due bambini, si cercano i loro genitori: questo gruppo di superstiti è vivo grazie alle pareti spesse della cucina, dove si è riparato. E sono almeno 15 i dispersi che ancora sono sotto: per loro le speranze sono poche. P. 2-3 La sua piccola America Marina Mastroluca Staino P. 4 Il primo giorno. Donald Trump da ieri è l’inquilino della Casa Bianca. Il giuramento e il saluto con Obama. Nel suo primo discorso poco idealismo e molto populismo. FOTO DAL CHICAGO TRIBUNE L’Italia che sa accogliere: via il reato di clandestinità l Sindaci e governatori raccontano le esperienze riuscite Bonino: «Per l’integrazione quote-lavoro agli immigrati» P. 6-7 Sulla rotta del cattivismo La sottile linea Italia-Antartide Farid Adly Silvio Greco P er la politica italiana, collegare la questione immigrazione al tema della sicurezza non è un fatto nuovo. P. 6 L e drammatiche notizie che arrivano dall’Abruzzo hanno dato fiato e (falsi) argomenti ai negazionisti dei cambiamenti climatici in corso. P. 11 Radar Gigi Proietti parla della sua “febbre del sabato sera” per lo show su Rai1 “Cavalli di battaglia” De Sanctis P. 12-13