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All’interno l’edizione
internazionale de
Fondatore Eugenio Scalfari
Direttore Ezio Mauro
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QUOTIDIANO ITALIANO
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amer ca Gianluigi,
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In edicola il mensile Sport Plus
Anno XXV
III
XXVIII
n. 332
Mercoledì
2 dicembre
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Wednesday
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Gianluigi Donnarumma è il nome del momento nel panorama sportivo italiano, scelto a difendere la porta
del Milan a soli sedici anni, ed a cui è stato prematuramente imposto il ruolo di “erede di Buffon”. Nel numero di
SportPlus da ieri in edicola, vi raccontiamo perché un ragazzo di Castellammare di Stabia, cresciuto nella scuola calcio del Napoli, ha preferito il Milan. L’ex
arbitro internazionale Graziano Cesari, oggi opinionista televisivo, spiega inoltre come si è
evoluta la professione arbitrale, che impatto ha nel calcio moderno e si complimenta con un
fischietto della MLS. Il personaggio italoamericano del mese è Laura Gentile, vicepresidente di ESPN, nipote di un calabrese e di una siciliana.
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TERRORISMO/CARTER ANNUNCIA L’INVIO DI FORZE SPECIALI USA
Rambo in Siria e Iraq
Un ampliamento
dell’azione militare
WASHINGTON. Gli Stati Uniti espanderanno la loro azione militare in Siria e Iraq
inviando uomini delle forze speciali. Lo ha
annunciato ieri il capo del Pentagono, Ash
Carter (nella foto), che ha spiegato: “Le forze speciali statunitensi compiranno blitz, libereranno ostaggi raccoglieranno informazioni di intelligence e sono pronte a catturare i capi dello Stato islamico”. Si tratta, ha
continuato Carter, di un “ampliamento”del
ruolo fin qui avuto da forze speciali, in possesso di “una serie di capacità che le rendono impiegabili in più operazioni”. I militari
delle forze speciali agiranno in coordinamento con l’esercito locale e i curdi peshmerga.
Carter ha affermato: “Siamo in guerra con
l’Isis. Noi tutti dobbiamo fare di tutto” prima di altri attacchi stile Parigi.
L’annuncio del ministro dela Difesa è arrivato mentre a Parigi Barack Obama è tornato a difendere la strategia fin qui portata
avanti, sempre più nel mirino di chi accusa
la Casa Bianca di eccessiva prudenza, confermandoo i raid aerei, le azioni mirate sul
territorio da parte di piccoli commando e la
formazione e l’addestramento delle forze alleate locali.
A PAGINA 3
Il Papa nel mirino
di jihadisti kosovari
nistan: Herat è una delle zone
più sicure” ed è il “centro di
una trasformazione” che porterà al Paese “stabilità e prosperità”.
BRESCIA. Contro Papa Francesco: “non ci
sarà più un Papa dopo questo, questo è
l’ultimo”. E contro il popolo francese colpito al cuore dagli attacchi del 13 novembre
scorso: “Dio distrugga la Francia, oh Signore, che fino a ieri i suoi aerei in Siria non
hanno lanciato caramelle...”. Corre ancora
una volta in rete l’odio razziale e la propaganda jihadista. E’ quanto emerso dall’inchiesta coordinata della Procura di Brescia
che ha portato ad un arresto in Kosovo, a
due espulsioni, una a Brescia e l’altra a Savona e, per la prima volta, a una misura di
sorveglianza speciale, a Vicenza, oltre a due
perquisizioni a Perugia.
“Siamo intervenuti in una fase di propaganda e apologia prima che potessero esserci problemi sul territorio”, ha detto il dirigente della Digos di Brescia Giovanni De
Stavola convinto che il gruppo “sarebbe
potuto passare all’azione”. L’indagine che
ha visto la collaborazione con la Polizia della Direzione antiterrorismo del Kosovo,
l’hanno chiamata Van Damme, perché “i soggetti coinvolti in internet dicevano e scrivevano “non siamo come Van Damme o Rambo, noi facciamo i fatti”.
A PAGINA 4
A PAGINA 7
Renzi: no in Libia ma restiamo in Afghanistan
ROMA. Il premier Matteo
Renzi ha escluso ieri la possibilità di un intervento militare
italiano in Libia: “Non è un
tema all’ordine del giorno, almeno per il momento”.
Il premier ieri ha ospitato a
palazzo Chigi il presidente afghano Ashraf Ghani. In Afghanistan, ha assicurato il presidente del Consiglio, “resteremo anche nel 2016”. E Ghani ha sottolineato: “Gli italiani
fanno la differenza in Afgha-
OBAMA SUL CLIMA
IL RAGAZZO UCCISO
Abbiamo creato il problema,
possiamo cambiare il futuro
Il sindaco di Chicago
licenzia il capo della polizia
PARIGI. “Non solo riconosciamo il nostro ruolo nell’aver
creato il problema, ma ci assumiamo anche la responsabilità
di fare qualcosa. Possiamo cambiare il futuro qui e adesso”.
Lo ha detto ieri il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama
(nella foto), nel suo intervento alla conferenza sul clima
(Cop21) in corso a Parigi. “Bisogna agire ora, mettendo da
parte gli interessi di breve termine. Non esistono vittorie
veloci, la nostra generazione potrebbe non vivere abbastanza per vedere l’impatto dei risultati di Parigi. “Sarà difficile
mettere d’accordo 200 nazioni, ma sono convinto che faremo grandi cose”, ha detto Obama dopo un incontro con i
leader di un gruppo di Stati insulari. La Cop 21, ha aggiunto,
non può solo “servire gli interessi dei più potenti”.
CHICAGO. Il sindaco di Chicago, Rahm Emanuel, ex
braccio destro di Barack Obama alla Casa Bianca, ha
licenziato il capo della polizia della città, denunciando
l’uso eccessivo della forza da parte degli agenti. E’ la
prima illustre testa a cadere dopo l’uccisione di Laquan
McDonald, il diciassettenne afroamericano ucciso da un
poliziotto con 16 colpi di pistola. “Non e’ un caso isolato”,
ha detto Emanuel. Il sindaco ha quindi annunciato la
creazione di una task force che dovra’ rivedere da cima a
fondo le procedure seguite dagli agenti, riformando tutto
cio’ che riguarda la loro formazione. Il dipartimento di
polizia della città aveva impiegato oltre un anno a
diffondere le immagini risalenti al 20 ottobre del 2014.
McCarthy, ha affermato Emanuel, “è diventato un
problema invece che la soluzione del problema”.
A PAGINA 2
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