Ottobre 2015 - Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma
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Ottobre 2015 - Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma
Il periodico di informazione dell’Associazione e della Fondazione per la Lotta al Neuroblastoma O.N.L.U.S. ANNO XIX - OTTOBRE 2015 - n°2 ASSOCIAZIONE NB Associazione Neuroblastoma - Periodico dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma - Direzione, redazione, amministrazione, abbonamenti: Associazione Neuroblastoma c/o Istituto Gaslini - Largo Gaslini, 5 - 16147 Genova - Direttore resp.: Sara Costa - Fotocomposizione: Unichrome srl - Piazza Buffoni, 5 - 21013 Gallarate (VA ) - Stampa: Artigrafiche Boccia - Via Tiberio Claudio Felice, 7 - 84131 Salerno (IT) - Aut. Trib. di Genova n. 19/95 del 29.05.1995 - Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - D.I. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, - NO / GENOVA - n. 2 anno 2015 www.neuroblastoma.org diciamo insieme #stopneuroblastoma Noi siamo quelli del bambino con l’imbuto SOLIDARIETà RICERCATORI Essere un personal fundraiser: Matteo Perucchini e il suo “Sogno Atlantico” Far rientrare i “cervelli” in Italia per progetti d’eccellenza Abbiamo bisogno di te per dire #stopneuroblastoma SEGUICI SUI SOCIAL www.neuroblastoma.org EDITORIALE 23 luglio 1993 una firma su un atto di costituzione, istintiva, dettata dal senso di urgenza e dall’esigenza di non assistere impotente alla sorte preannunciata di mio figlio Luca, ammalato di Neuroblastoma. Da allora quotidianamente vivo una “piacevole ossessione” nel dare il mio contributo per la guarigione di tutti i bambini, al fine di non vanificare la sofferenza di coloro che non ce l’hanno fatta. Il loro insegnamento è stato ed è per me di saggezza, maturità e capacità di soffrire in silenzio. Appartenere a “Quelli del bambino con l’imbuto” non solo è motivo di orgoglio ma è un onore che a volte mi fa sentire la piccolezza dell’essere adulti di fronte alla grandezza dei nostri bambini. Sara Costa Lo staff del laboratorio della Fondazione: da sinistra i ricercatori Marcella Pantile, Carlo Zanon, Anke Seydel, Gian Paolo Tonini, Diana Corallo e Sanja Aveic. SOMMARIO 29 18 4 pag 7 pag 8 pag 10 pag 11 pag pag 12 pag 14 pag 15 pag 17 pag 18 pag 19 L’esperienza di Cristiano Nesti e Matteo Perucchini pag 20 Rete del dono pag 27 Roma per il Neuroblastoma pag 28 40 anni di ricerca in Italia pag 29 pag 30 pag 31 pag 32 I ricercatori della Fondazione Siamo quelli del bambino con l’imbuto Testimonial della ricerca Fabrizio Frizzi, amico dei bambini Essere un personal fundraiser La piattaforma italiana del crowfunding Gelato di primavera e Vip Tennis Vintage Il dottor De Bernardi apre il workshop internazionale di Genova La nuova Presidente AIEOP Intervista a Franca Fagioli Terapie complementari La medicina alternativa in oncologia pediatrica. Ne parla il dottor Luksch Da Londra in Italia Il dottor Sala si dedicherà a un progetto finanziato dalla Fondazione Pubblicazioni e premi Soddisfazioni per i ricercatori della Fondazione: successi da Genova a Napoli Tumori Cerebrali Pediatrici Convegno a Pesaro per parlare di progressi Bilancio dell’Associazione 2014 L’importanza dei dati sensibili Enrico Anzi, nuovo volto dell’Associazione Cucina bilanciata per le feste Parla la nutrizionista Alessandra Romano Natale anche on line Scegli i doni solidali dell’Associazione L’Associazione è social Diventa fan, follower e amico Noicimettiamo Giochi on line, arte e gastronomia: tanti modi per sostenere la ricerca scientifica Amici dell’Associazione Accademia dei giochi dimenticati, Jazzinlaurino, Sui passi di Ale, Illustri Cugini, Mele Motosposrt, Abruzzo Folk pag 36 33 Chi ci sostiene Associazione Neuroblastoma - Periodico dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma O.N.L.U.S. Direzione, redazione, amministrazione, abbonamenti: Associazione Neuroblastoma c/o Istituto G. Gaslini - Largo Gaslini, 5 - 16147 Genova Direttore responsabile: Sara Costa. Con la collaborazione di: Enrico Anzi, Sanja Aveic, Paolo Brigliadoro, Davide Cangelosi, Giuliana Cangemi, Barbara Carlini, Diana Corallo, Maria Valeria Corrias, Sara Costa, Bruno De Bernardi, Marilena De Mariano, Giovanni Erminio, Maria Rosaria Esposito, Franca Fagioli, Milena Gigante, Jessica Grasso, Riccardo Haupt, Rita Invernizzi Cavallini, Luca Longo, Roberto Luksch, Katia Mazzocco, Martina Morini, Pasquale Nani, Cristiano Nesti, Marzia Ognibene, Aldo Pagano, Marcella Pantile, Vania Pavan, Matteo Perucchini, Mariella Piscopo, Alessandro Quattrone e il suo Staff, Giorgio Reali, Antonella Romano, Arturo Sala, Anke Seydel,Sonia Scaramuccia, Anna Maria Siccardi, Antonio Spanedda, Gian Paolo Tonini, Camilla Valentino, Carlo Zanon, Cristina Barberis Negra. 3 ASSOCIAZIONE NOI SIAMO QUELLI DEL Grazie all’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma e alla sua Fondazione decine di ricercatori possono svolgere in Italia la propria attività d’eccellenza e contribuire tutti insieme alla realizzazione di un sogno: guarire tutti i bambini ammalati LABORATORIO DELLA FONDAZIONE TORRE DELLA RICERCA DI PADOVA Professor Gian Paolo Tonini Per me è un onore servire la Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma. Ho sempre creduto nel suo impegno a sostegno della ricerca scientifica e ho messo il mio per incrementare la cura del Neuroblastoma. Ogni volta che guardo e uso uno strumento di laboratorio, che compro un reagente, che vedo affidare un contratto a un giovane ricercatore penso a tutti i sostenitori e volontari dell’Associazione della Fondazione, allo sforzo e all’impegno che ci mettono per darci la possibilità di studiare sempre meglio il Neuroblastoma. Ho costantemente cercato di allargare il mio impegno oltre che nel campo scientifico anche nella partecipazione attiva alla vita della Fondazione. Penso si possa fare sempre di più, e ci stiamo impegnando tutti. Sto studiando il Neuroblastoma dal 1984. Credo di aver contribuito, insieme a tutti i “giovani ricercatori”, che hanno lavorato con me in questi anni, ad aumentare la conoscenza biologica di questo tumore, ad aumentare la capacità diagnostica e la sua curabilità. Non ho ancora raggiunto l’obiettivo finale: la cura degli stadi metastatici aggressivi, spero di chiudere la mia carriera dando un contributo notevole in questo senso. 4 Da sinistra i dottori: (1a riga) Maria Rosaria Esposito (Torre della Ricerca - Padova); Aldo Pagano, Marilena De Mariano e (2a riga) Luca Longo (San Martino - IST, Genova); Giuliana Cangemi e Davide Cangelosi (Istituto G. Gaslini - Genova) Dottoressa Sanja Aveic Il lavoro di un ricercatore, insieme con i volontari e tutti coloro che credono che la ricerca possa migliorare la vita dei bambini malati, è la forza che porta la Fondazione un passo avanti ogni anno. Oltre al lavoro giornaliero che svolgo dentro il laboratorio, come ricercatore mi capita spesso di trovarmi nella situazione in cui i “non ricercatori” vorrebbero sapere di più della vita di un scienziato. In questi casi cerco di spiegare nel modo più chiaro che cosa e come si fa per raggiungere gli obiettivi della Fondazione che, insieme a noi, cerca di far riprendere il sorriso a tanti bambini malati. Dottoressa Maria Rosaria Esposito Essere ricercatrice della Fondazione significa impegnarsi in una ricerca scientifica mirata a migliorare l’aspettativa di vita dei bambini malati avendo come obiettivo finale la loro cura e guarigione. Con impegno, passione e costanza ci si impegna a far si che la fiducia e la speranza delle famiglie non vengano meno. Nel mio piccolo cerco di diffondere le finalità della Fondazione tra parenti e amici aiutando l’attività divulgativa dei volontari e il loro impegno costante di raccolta e beneficenza. L’impegno dei volontari dell’Associazione è il presupposto per noi ricercatori per poter impiegare il frutto del loro lavoro in una ricerca scientifica d’avanguardia di alto livello e paragonabile a quella internazionale ed europea. FONDAZIONE BAMBINO CON L’IMBUTO Marcella Pantile Essere un ricercatore ai giorni nostri è un impegno di grande responsabilità e profonda passione. La possibilità di intraprendere questa carriera, apre prospettive sterranno la causa. Dottoressa Diana Corallo Essere un ricercatore della Fondazione rappresenta un grande stimolo, personale e professiona- Dottoressa Anke Seydel Essere una ricercatrice nel Laboratorio Neuroblastoma di Padova mi ha molto stimolata, non solo dalla parte scientifica ma anche dal lato umano. Da più di due anni ho squadra dove ognuno da un suo contributo. Carlo Zanon Il ruolo del ricercatore all’interno della Fondazione Neuroblastoma è quello di concretizzare, finalizzando i risultati, tutti gli sforzi compiuti dalle persone che, col loro operato e le loro donazioni, mirano a una meta molto ambiziosa: la cura di una grave malattia. Per accorciare il divario che ancora ci separa da un avversario così forte la via più efficace consiste nel consolidare il gioco di squadra che unisce tutti i suoi componenti, dai ricercatori ai vari sostenitori, senza trascurare l’aspetto informativo. Non di rado mi sono infatti trovato a constatare quanto interesse suscitino anche al di fuori della Fondazione e dei suoi sostenitori, fra conoscenti e amici, le attività che svolgiamo e come questo interesse abbia la naturale tendenza a estendersi ulteriormente e autonomamente ad altre persone. CIBIO - CENTRO DI BIOTECNOLOGIA INTEGRATA - UNIVERSITà DI TRENTO Il professor Alessandro Quattrone, secondo da sinistra, con alcuni membri del suo staff i dottori: Daniele Peroni, Luigi Pasini, Silvia Pizzini rivolte non solo al nostro territorio, ma alla possibilità di collaborare con realtà sparse in tutto il mondo, implementando giorno per giorno il nostro know-how. Nel mio piccolo, oltre al mio lavoro, cerco di sostenere l’Associazione, accompagnando tutti coloro che hanno visitato, o volessero visitare in futuro i nostri laboratori di Padova, facendo conoscere la Fondazione ad amici e parenti così da rendere nota questa realtà anche ad altre persone che spero in futuro so- le, per arrivare alla cura di gravi patologie che colpiscono l’uomo. Alla base di questa sfida riponiamo grinta, perseveranza e fame di conoscenza. Senza l’aiuto di tutti, ricercatori e comunità, questo movimento non sarebbe attuabile. Ecco perché ci dedichiamo con impegno alla divulgazione dei mezzi concreti per sostenere la Fondazione e la Ricerca Scientifica in Italia e alle libere donazioni, piccole o grandi che siano, a scopo benefico. la fortuna di conoscere e lavorare per la Fondazione, dove ho avuto l’opportunità di venire a contatto con le persone che la supportano, come i volontari e i sostenitori. Come ricercatrice, ogni giorno cerco di fare del mio meglio per portare a termine il mio lavoro, tenendo sempre bene in mente che l’obiettivo è di trovare una cura per i bambini. Sono sicura che questa missione non è, e non sarà, semplice, ma credo nella forza di un lavoro di Lo staff del Professor Alessandro Quattrone I tumori sono il grande male dei nostri giorni. Grazie alla Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma noi ricercatori del CIBIO di Trento possiamo essere in prima linea per cercare di aiutare i più piccoli. Crediamo nella forza del volontariato e noi, con le nostre ricerche e la nostra disponibilità durante le Campagne proposte dall’Associazione NB, possiamo contribuire per fare qualcosa. È un lavoro lungo e difficile ma che ci dà senz’altro grande soddisfazione! 5 ASSOCIAZIONE NOI SIAMO QUELLI DEL BAM IST - ISTITUTO SAN MARTINO DI GENOVA Professor Aldo Pagano Grazie al sostegno della Fondazione abbiamo l’opportunità di dedicarci alla ricerca scientifica per trovare nuove cure per il Neuroblastoma. Dottoressa Marilena De Mariano La ricerca scientifica è fatta di collaborazione tra ricercatori, volontari, filantropi e necessita del sostegno e dell’impegno di tutti. Dottor Luca Longo Il sogno di trovare una cura per i bambini malati ha bisogno del nostro impegno e della collaborazione di tutti per sostenere la ricerca scientifica. ISTITUTO G. GASLINI DI GENOVA Dottoressa Maria Valeria Corrias La Fondazione, mediante un contratto di ricerca a Barbara Carlini e l’acquisto di reagenti, ha finanziato lo studio molecolare della malattia midollare ed ematica di tutti i bambini affetti da Neuroblastoma ricoverati nei centri AIEOP, e mi ha consentito di acquisire e mantenere un ruolo preminente nel Molecular Monitoring Group della SIOPEN. Tutta l’attività di ricerca è in completa sintonia con la Mission della Fondazione. Dottoressa Barbara Carlini Ringrazio la Fondazione per aver finanziato in questi anni la mia formazione professionale, stimolando il mio interesse per le tecniche di biologia molecolare che applico per la valutazione della malattia midollare ed ematica nei bambini con Neuroblastoma provenienti 6 dai vari centri AIEOP. Dottor Davide Cangelosi Il mio lavoro come bioinformatico, sostenuto dalla Fondazione, è trovare delle caratteristiche comuni tra i diversi tipi di Neuroblastoma che possano essere bersaglio di un efficace trattamento. Questa sfida richiede un grande sforzo in termini economici e umani. La Fondazione e l’Associazione hanno riconosciuto nella mia ricerca e, più in generale, nella bioinformatica, parte della soluzione al problema e uno strumento innovativo per dire #stopneuroblastoma. Questo ha aperto la strada a una nuova frontiera di ricerca multidisciplinare nella Lotta al Neuroblastoma. Il mio impegno si è profuso anche in occasione degli eventi di divulgazione scientifica promossi dall’Associazione in questi anni, come le giornate dedicate all’incontro tra le famiglie, i ricercatori e i sostenitori. Dottoressa Giuliana Cangemi Cerco di dare il mio contributo alla Lotta al Neuroblastoma con le competenze scientifiche di una biologa e tutto l’amore di una mamma. Camilla Valentino Da Marzo 2012 lavoro, grazie all’Associazione e alla Fondazione, presso il Laboratorio di Oncologia dell’Istituto G. Gaslini, mi occupo di coordinare l’afflusso al Laboratorio di campioni biologici provenienti dai centri AIEOP; di mantenere contatti assidui con gli stessi centri per garantire la corretta tempistica di invio del materiale e inviare i risultati delle indagini eseguite dai ricercatori ai centri di riferimento. Per me far parte della Fondazione è In senso orario da sinistra i dottori: Barbara Carlini, Giovanni Erminio, Riccardo Haupt e Katia Mazzocco (Istituto G. Gaslini - Genova) un privilegio perché, nel mio piccolo, sento di contribuire ad aiutare i ricercatori che, con il loro impegno e la loro tenacia, cercano tutti i giorni di trovare una cura a questa terribile malattia chiamata Neuroblastoma. Dottoressa Martina Morini Il sostegno della Fondazione mi ha permesso di iniziare una carriera lavorativa continuando a occuparmi di una patologia che era già oggetto dei miei studi universitari. Il mio progetto sulla valutazione di nuovi marcatori molecolari prognostici nel Neuroblastoma, mi offre la possibilità di contribuire a trovare soluzioni che possano migliorare la qualità di vita e la sopravvivenza dei piccoli pazienti che, oltre a essere il fine comune del gruppo, è anche una costante motivazione per il AMICI NEWS DAGLI DEI BAMBINI FONDAZIONE BINO CON L’IMBUTO e la gestione statistica dei dati. Sapere che il mio lavoro contribuisce alla ricerca per curare i bambini malati mi rende orgoglioso e felice. Dottoressa Marzia Ognibene Sono entrata a far parte di un progetto di ricerca finanziato dalla Fondazione solo da alcuni mesi, pur essendomi occupata di questa malattia anche in precedenza presso il laboratorio di Biologia Molecolare dell’Ospedale G. Gaslini. Attualmente lavoro presso il laboratorio di Oncologia dello stesso ospedale e sto collaborando a una ricerca sulle possibili implicazioni del gene onco-soppressore CHL1. Mi sento di dover ringraziare la Fondazione per fornirmi l’opportunità di dare il mio piccolissimo contributo all’indagine scientifica e alla lotta contro questa patologia infantile. In senso orario da sinistra i dottori: Maria Valeria Corrias, Marzia Ognibene, Martina Morini e Camilla Valentino (Istituto G. Gaslini - Genova) nostro lavoro. Dottor Riccardo Haupt L’opportunità data dalla Fondazione di poter mantenere e migliorare il Registro Italiano Neuroblastoma ci aiuta a documentare con la “solidità dei numeri” sia i grandi successi ottenuti dalla ricerca sia le aree critiche su cui si deve ancora investire. È emozionate e educativo lavorare fianco a fianco con i ricercatori per analizzare i risultati delle loro ricerche e riuscire a mettere a posto ogni volta un piccolo pezzo del grande puzzle chiamato Neuroblastoma. Giovanni Erminio Il mio contributo è di gestire il Registro Italiano dei Tumori Neuroblastici Periferici (RINB) Dottoressa Katia Mazzocco Il processo di centralizzazione dei tumori neuroblastici periferici presso l’Istituto G. Gaslini e l’equipe di lavoro ivi presente, permette di dare ai piccoli pazienti una valutazione completa della malattia sia dal punto di vista clinico che bio-molecolare per garantire una terapia sempre più appropriata. Tutto questo grazie a un grande contributo della Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma! Grazie!!” Mentre andiamo in stampa l’istrionico conduttore televisivoFabrizio Fizzi sta registrando in uno studio romano il nuovo spot video dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma. Il celebre presentatore ha scritto di suo pugno e interpretato il nuovo messaggio divulgativo che nei prossimi mesi apparirà sulle reti televisive e sensibilizzerà e informerà il pubblico sull’importante mission associativa e sull’impegno di tanti ricercatori che ogni giorno contribuiscono a rendere possibile la realizzazione del sogno di curare tutti i bambini ammalati. Solo facendo conoscere il Neuroblastoma è possibile far crescere il numero delle persone che con donazioni, iniziative, tempo sostengono la ricerca scientifica. Sul prossimo numero di Associazione NB e sulle pagine del sito nelle prossime settimane daremo anticipazioni e maggiori informazioni sulla collaborazione probono di Fabrizio Frizzi, grande amico della ricerca e dei bambini. L’impegno del famoso conduttore, così come quello di tanti amici più o meno celebri che fanno da portavoce, è fondamentale per sostenere le attività associative e rendere sempre più conosciuta questa aggressiva patologia infantile, terza causa di morte per malattia in età prescolare, e permetterà di dire un giorno tutti insieme #stopneuroblastoma e salvare tanti bambini (150 ogni anno solo in Italia). 7 AMICI DELL’ASSOCIAZIONE ESSERE PERSONAL FUNDRAISER: MATTEO E IL SUO SOGNO ATLANTICO PER I BAMBINI { } Cristiano Nesti, maratoneta della solidarietà alla Two Oceans a Città del Capo, passa il testimone di fundraiser sportivo dell’Associazione a Matteo Perucchini che a dicembre partirà per una traversata dell’Atlantico a remi in solitaria. SOSTENIAMO L’IMPRESA E LA RICERCA SU www.retedeldono.it CHI è MATTEO PERUCCHINI Matteo Perucchini sarà il primo atleta italiano a competere nella Talisker Atlantic Challenge, una traversata atlantica in solitaria su barca a remi. Lungo i 5.200 km che separano le Isole Canarie dai Caraibi, Matteo affronterà l’oceano in totale solitudine, remando 14-16 ore al giorno, per più di 70 giorni. Sogno Atlantico, un nome epico per un’impresa sicuramente impegnativa. Da cosa nasce l’idea di questa impresa? Sono ormai dieci anni che seguo l’Atlantic Challenge e che sogno di prenderne parte. Sono sempre stato affascinato dal fatto che una tale impresa sia umanamente possibile. Ha già fatto esperienze analoghe? Questa è un’impresa unica, niente di quello che ho fatto in passato a livello sportivo si avvicina a questa gara. molto difficili e negativi nei quali dovrò trovare la forza di reagire e continuare a remare. Cosa la spinge? Vedo questa gara come un percorso interiore, spero di crescita, il quale mi porterà ai limiti della mia resistenza fisica e mentale. E vedo che questa esperienza sarà per me molto importante. Da diverso tempo si allena per questa impresa, ma come i veri sognatori ne ha già in mente un’altra? Ho sempre mille sogni e progetti per la mente ma al momento tutta la mia concentrazione è focalizzata sulla traversata atlantica. Cosa teme di più? La battaglia più grande sarà con me stesso, in alcuni casi sarò io l’unico ostacolo al successo della traversata. Ci saranno momenti Ha scelto di abbinare questa avventura a un’operazione di personal fundraising. Perché? Le era già capitato di unire la propria passione sportiva alla solidarietà? 8 Negli anni ho corso maratone e preso parte a vari eventi per diverse associazioni. Penso sia un modo fantastico per promuovere cause per me molto importanti. Come ha individuato le Associazioni da sostenere? L’immensa sfida che il Neuroblastoma pone ai bambini e alle loro famiglie ha guidato la mia decisione. Lei nella vita è un ricercatore che si è formato e vive all’estero? Perché questa scelta? Fa parte dei giovani talenti nazionali in fuga dall’Italia in cerca di migliori op- portunità? Mi sono spostato nel Regno Unito per studio e per imparare l’inglese. Le opportunità di lavoro che poi si sono presentate mi hanno sfortunatamente tenuto lontano dall’Italia negli ultimi anni. Un appello solidale a sostegno della sua impresa e dei bambini ammalati Sconfiggere il Neuroblastoma non è impossibile. L’unica cosa che rende impossibile un sogno è la paura di fallire. Sostenere la ricerca significa garantire un futuro per i bambini affetti da Neuroblastoma. AMICI DELL’ASSOCIAZIONE CHI è CRISTIANO NESTI Lo scorso anno Cristiano Nesti ha corso per l’Associazione, la sua prima “Ultramaratona”, la Old Mutual Two Oceans Marathon di Città del Capo coprendo in sole 5 ore, 19 minuti e 39 secondi il suggestivo percorso di ben 56 chilometri. Oggi passa il testimone a un altro personal fundraiser amico dei bambini. Conosciamolo meglio Ci parli della sua passione per la corsa. Corro dal 2012: in questi 3 anni L’IMPRESA DI MATTEO Solidarietà e coraggio. Un altro amico speciale affronta una sfida impossibile per aiutare l’Associazione a raccogliere fondi per la ricerca scientifica su www.retedeldono.it Dopo il grande risultato raggiunto dal runner Cristiano Nesti a dicembre 2015 l’atleta Matteo Perucchini sarà il primo italiano ad attraversare l’Oceano Atlantico a remi nella famosa TALISKER Whisky Atlantic Challenge. Vogherà per oltre 3.000 miglia, partendo da La Gomera (Isole Canarie) fino ad Antigua (Caraibi). Da solo, senza assistenza, 100% autosufficiente e animato dall’intenso desiderio di raggiungere l’obiettivo e dare il proprio contributo a favore della ricerca scientifica e dei bambini ammalati. ho corso 4 Maratone, una Ultramaratona e innumerevoli mezze maratone! Mi piace molto correre nel mondo: sono stato a Citta del Capo, Bordeaux, Parigi, Amsterdam; il prossimo 11 Ottobre parteciperò alla Maratona di Chicago e ad aprile conto di partecipare alla maratona di Tokio. Alterno i miei allenamenti a corsa nuoto e yoga. Il mio miglior tempo sulla mezza maratona è 1:33:34 alla Roma Ostia del 2015 e 3:18:18 alla Maratona di Parigi 2015. Come ha conosciuto l’Associa- zione e perché l’ha scelta per la sua impresa? Avendo un figlio piccolo e avendo perso la mamma per un cancro mi sono concentrato su un’organizzazione che si occupasse di ricerca sui Tumori dell’età infantile. Mi sono messo quindi a cercare in rete… et voilà! Cosa ha significato per lei essere un personal fundraiser? Tanto impegno per fare arrivare il giusto messaggio alla gente, far capire l’importanza del progetto e lo sforzo nell’organizzazione del medesimo. Cosa diresti ad altri sportivi come te per avvicinarli a questa esperienza? Direi di trovare una causa che li “accenda”. Per me sapere che correndo avrei potuto aiutare in qualche modo dei piccoli indifesi a sopportare meglio il loro travaglio è stata fonte di immensa motivazione e quindi forza. Cosa auguri a Matteo? Voglio dirgli che è un grande e augurargli di raggiungere i propri traguardi sportivi e solidali. Nella pagina accanto: l’atleta Matteo Perucchini e il maratoneta Cristiano Nesti, in posa con il simbolo dell’Associazione: in questa pagina l’imbarcazione che Matteo utilizzerà per la traversata e il percorso di Sogno Atlantico. COME SOSTENERE MATTEO E GUARIRE I BAMBINI AMMALATI Si può donare con carta di credito, bonifico o conto PayPal su questa pagina http://www.retedeldono.it/iniziative/ass.-italiana-per-la-lotta-al-neuroblastoma/matteo.perucchini/sogno-atlantico e dopo aver donato è davvero utile dare il buon esempio, diffondendo la pagina attraverso i canali social media, o inviando una mail agli amici. Sarà un ottimo modo per aiutare Matteo nel suo “Sogno Atlantico” e sostenere con lui la Ricerca Scientifica sul Neuroblastoma e i Tumori Cerebrali Pediatrici. 9 SINERGIE RETE DEL DONO: UNA PIATTAFORMA DI CROWFUNDING PER IL NON PROFIT { } Che cos’è il personal fundraising? Come diventarne protagonista attivo? Come sostenere un personal fundariser? Intervista a Anna Maria Siccardi, fondatrice e ideatrice della più nota piattaforma italiana di crowfunding Anna Maria Siccardi: laureata in Fisica presso l’Università di Torino, si specializza in gestione della qualità dei processi di sviluppo software; nasce come imprenditore nel 1998 con una società specializzata in certificazioni di sistemi per poi migrare, attraverso varie esperienze, verso il mondo web e new media partecipando alla nascita e allo sviluppo di realtà quali, Chl.it, Bakeca.it, Cityfan.it, Rete del Dono. Anna Maria Siccardi Come nasce Rete del Dono? Rete del Dono nasce nel 2012 da un’idea di Valeria Vitali e mia, come strumento per portare in Italia la cultura del personal fundraising e fornire alle organizzazioni non profit italiane uno strumento per espandere la loro community di sostenitori anche all’interno dello sport, grazie al web e alla comunicazione digitale. Cos’è il personal fundraising? II personal fundraising è un’attività di raccolta fondi che qualsiasi persona può portare avanti a favore di una causa che gli sta a cuore, sfruttando soprattutto le potenzialità di comunicazione e di coinvolgimento del web e dei social media. Chi può essere un personal fundraiser? Tutti possono esserlo, e ogni 10 occasione è buona per fare una personale raccolta fondi: ogni sfida, anche sportiva, ma anche i festeggiamenti e i compleanni possono essere un momento in cui chiedere ai propri amici di fare una donazione. Come lo si può diventare? È sufficiente registrarsi alla piattaforma retedeldono.it, scegliere il progetto che si vuole sostenere e seguire i consigli del nostro staff. Cosa si può sostenere con il personal fundraising? Tutti i progetti di utilità sociale, dalle cause umanitarie ai progetti culturali. Quali sono le iniziative di maggiore successo? Le iniziative che raggiungono dei buoni risultati sono quelle in cui il personal fundrasier crede for- temente nella causa e “ci mette la faccia”, chiedendo a tutto il suo network, dalle persone più intime ai conoscenti, di fare una donazione. C’è stato un caso che l’ha particolarmente colpita per la capacità, la fantasia, il risultato? Ce ne parla brevemente? Ci sono molte iniziative che ci hanno stupito positivamente e vorrei poterle citare tutte. Ecco solo alcuni esempi: a dicembre Matteo Perucchini partirà per una traversata atlantica su barca a remi in solitaria, per raccogliere fondi a favore della ricerca e della cura del Neuroblatoma, Fred Morini quest’estate ha pedalato da Milano a Stoccolma per aiutare le famiglie dei bambini che devono affrontare cure lunghe e costose, a luglio un gruppo di manager ha raccolto fondi per la ricerca sulla sclerosi laterale amiotrofica percorrendo tutta l’Italia su un’ape calessino! L’Italia è diversa dal resto del mondo? L’Italia ha scoperto da poco il personal fundraising e il fenomeno è ancora marginale, ma si diffonderà perché è un modo efficace di fare raccolta fondi ed è molto gratificante (e divertente), per chi lo pratica. Se non sono un personal fundraiser come posso sostenere le iniziative di Rete del Dono? Si può fare una donazione, in qualsiasi momento, con carta di credito o bonifico bancario seguendo le istruzioni: la donazione verrà visualizzata ed è possibile indicare il nome del donatore e un messaggio. AMICI DELL’ASSOCIAZIONE Tanti nuovi amici nella capitale: roma si attiva per i bambini ammalati { Una partnership golosa con l’Associazione Gelatieri d’Italia che dedicano alla Ricerca Scientifica il loro “Gelato di primavera” e un Torneo Vintage di tennis con tante glorie del mondo dello sport e dello spettacolo Gelato a primavera per le vie di roma e dintorni È soffice, colorato e artigianale. Ogni anno è il protagonista della manifestazione “Gelato a Primavera”, ideata 30 anni fa dall’Associazione Italiana Gelatieri (S.I.G.A) e ancora oggi una vera festa per i bambini. Dal 25 maggio al 2 giugno scorso i gelatieri romani hanno offerto un gelato agli alunni delle scuole elementari e materne per promuovere, in modo sempli- ce e divertente, un’eccellenza del made in Italy e da quest’anno anche sostenere l’Associazione per la Lotta al Neuroblastoma con lo slogan “È buono e dona un sorriso”, come raccontato anche sulla loro rivista “L’Esercente”. Oltre 100 gelaterie e più di centomila alunni hanno partecipato all’iniziativa: bastava ritirare presso la propria scuola l’apposita cartolina e recarsi in una delle gelaterie aderenti per gustare un cono gratuito con i compagni e i genitori. E che gelato! Quello con la “G”, un marchio del S.I.G.A. che certifica la genuinità del prodotto artigianale, realizzato ogni giorno con latte, panna, frutta e altri ingredienti, naturali e selezionati, provenienti da tutt’Italia. L’intuizione avuta nel 1986 dal presidente dell’Associazione Italiana Gelatieri, Alberto Pica, è stata vincente e ha mantenuto costante il successo negli anni, registrando l’adesione di molti altri gelatieri sparsi per l’Italia. Nata ai primi VIP TENNIS VINTAGE AL DUE PONTI SPORTING CLUB Si respirava un’atmosfera d’antan al Due Ponti Sporting Club di Roma il 30 maggio scorso in occasione della nona edizione del Torneo “Vip Tennis Vintage”. Personaggi del mondo dello spettacolo e giornalisti, ex campioni di tennis e di calcio sono scesi in campo con le vecchie racchette di legno utilizzate fino agli anni ‘80, vestiti rigorosamente di bianco, per sfidarsi e raccogliere fondi per sostenere la mission dell’Associazione per la Lotta al Neuroblastoma. Una serata all’insegna dello sport, dello spettacolo e della solidarietà, che ha visto protagonisti nelle gare di doppio gli ex tennisti Claudio Panatta, Antonio Zugarelli, Massimo Di Domenico, Vincenzo Franchitti, Ezio Di Matteo, Raffaele Cirillo, Marco Alciati, } anni ‘80 dallo storico Comitato Nazionale per la Difesa e la Diffusione del Gelato Artigianale, l’Associazione valorizza e sostiene i professionisti che quotidianamente lavorano per fare del Gelato Artigianale un prodotto di eccellenza a garanzia dei consumatori sempre più orientati verso alimenti sani, nutrienti e gustosi, ottenuti con metodi che non impattino sull’ambiente. www.associazioneitalianagelatieri.it di Mameli e poi ha duettato con Filippo Merola, mentre Fabrizio Frizzi si è esibito a sorpresa con una versione molto personale di “Motocicletta” di Lucio Battisti. Tra i personaggi intervenuti anche Roberta Giarrusso, Tiberio Timperi, Neri Marcorè, Jimmy Ghione, Daniela Poggi, Lando Buzzanca, Alessia Fabiani. La vittoria è andata alla coppia formata da Claudio Panatta e Dario Marcolin, che hanno avuto la meglio su Tonino Zugarelli e Stefano Meloccaro. Fabrizio Fanucci, Vittorio Magnelli e l’ex calciatore Dario Marcolin. Nella serata di gala Emanuele Tornaboni, patron del circolo capitolino, ha presentato il torneo vintage: “Abbiamo voluto riproporre le antiche atmosfere del tennis di una volta. Con le attrezzature moderne, oggi il compito dei giocatori è facilitato e si sta perdendo un po’ la memoria di come si giocava fino a 30 anni fa”. Il tenore Edoardo Guarnera ha aperto la kermesse eseguendo l’inno Alla serata di Gala al Due Ponti Sporting Club si parla di Ricerca Scientifica. Nella foto da sinistra: il professor Franco Locatelli dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, la Presidentessa Sara Costa, il professor Felice Giangaspero, dell’Università La Sapienza di Roma, e Fabrizio Frizzi, testimonial dell’Associazione 11 ATTUALITÁ 1976-2015: 40 anni di esperienza con il neuroblastoma in Italia { Il dottor Bruno De Bernardi ha aperto il Workshop dell’International Neuroblastoma Pathology Committee (INPC) svoltosi lo scorso giugno a Genova, che ha ospitato una schiera di patologi “super-esperti” di questa neoplasia infantile La genovese Badia Benedettina alla Castagna, ambiente di storia secolare, mirabilmente adattato a sede congressuale e di incontri scientifici, ha ospitato il 3 giugno scorso un Simposio dedicato al Neuroblastoma. L’evento era preliminare a un Workshop della durata di tre giorni dell’International Neuroblastoma Pathology Committee (INPC), una eletta schiera di patologi “super-esperti” di questa neoplasia infantile. La relazione introduttiva del Simposio, intitolata Neuroblastoma 1976-2015, 40 anni di esperienza con il Neuroblastoma in Italia è stata tenuta dal dottor Bruno De Bernardi che, con oltre 100 diapositive, ha narrato la storia Gruppo Neuroblastoma AIEOP, che ha avuto nell’Istituto Giannina Gaslini la sede di origine e del suo successivo sviluppo. Gli inizi dell’Oncologia Pediatrica in Italia 1973 Si costituisce l’Associazione Italiana di Emato- Oncologia Pediatrica (AIEOP) 1974 Nasce l’Associazione Italiana Leucemie (AIL) con sede Monza e Roma 1976 Fondazione del Gruppo AIEOP Neuroblastoma 1979 Nasce il Gruppo AIEOP Sarcomi dei Tessuti Molli 12 Il dottor Bruno De Bernardi Il relatore ha iniziato descrivendo gli esordi dell’oncologia pediatrica italiana (1970-1980), e in particolare ha parlato di scoperta dei primi farmaci antitumorali; messa in opera dell’approccio multidisciplinare al tumore del bambino; organizzazione degli operatori del settore, dapprima con la fondazione della Associazione Italiana Ematologia-Oncologia Pediatrica (AIEOP, 1973), successivamente del Gruppo Cooperativo Neuroblastoma (GCNB, Febbraio 1976) e quindi del Gruppo Sarcomi (1979). La riunione fondativa del GCNB coincise con l’attivazione del primo protocollo nazionale per questo tumore (AIEOP NB-76), inizialmente limitato agli stadi avanzati (tumore inoperabile e disseminato). Quel protocollo constava di 6 pagine ed era affiancato da solo 2 schede (diagnosi, terapia e follow-up), ben poca cosa a confronto degli attuali protocolli, veri e propri volumi di centinaia di pagine. Il principale farmaco del protocollo, il Peptichemio, era un assieme di 6 peptidi della fenil-alanina mostarda, e agiva con un duplice meccanismo, quello alchilante (della fenil-alanina, appunto), e quello antimetabolico (legato ai peptidi). La difficoltà di erogare farmaci tumorali ad alte dosi fu parzialmente risolta quando, a partire dal 1984, furono disponibili i cateteri venosi centrali (i “famosi” Broviac, dal nome del suo inventore). L’utilizzo di questo semplice, ma geniale strumento consentì il confronto tra dosi standard e alte dosi e decretò in modo chiaro la superiorità delle alte dosi: la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi dei bambini con malattia disseminata salì quindi dal 6-7% al 20%. Nel frattempo, sostanziali progressi riguardanti la diagnostica strumentale (ECO, TAC, RM, scintigrafia MIBG), la caratterizzazione biologica del tumore (importanza prognostica del gene MYCN “amplificato”), le tecniche anestesiologiche e chirurgiche, e le terapie di supporto (trasfusioni, antibiotici, nutrizione parenterale), portavano a un sensibile miglioramento delle possibilità di guarigione per i bambini con malattia localizzata, che salirono dal 50% ad altre il 90% per gli stadi 1 e 2, } e dal 30% all’80% per lo stadio 3. Importanti progressi biologici e clinici negli anni ‘80 1983 Manfred Schwab identifica in Heidelberg il gene MYCN, la cui anomalia correla fortemente con una cattiva prognosi 1984 Giungono in Italia i cateteri venosi centrali a lunga permanenza, che consentono un trattamento più aggressivo e una miglior terapia di supporto 1992 Viene dimostrata la superiore efficacia delle terapie con dosi elevate vs dosi standard di farmaci antitumorali Il relatore si è poi soffermato su due importanti eventi, ambedue occorsi nel 1993: la nascita del Gruppo Europeo Neuroblastoma (ESIOP, poi cambiato in SIOPEN); la costituzione dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma. Il primo evento ha portato alla creazione di protocolli ad amplissima numerosità, che hanno consentito di rispondere in tempi rapidi a rilevanti domande cliniche, rendendo così la terapia più aderente al bisogno del singolo paziente. ATTUALITÁ Importanti progressi negli anni ‘90 1993 Nasce il Gruppo Europeo Neuroblastoma (ESIOP - SIOPEN) 1993 Si costituisce l’Associazione Italiana per Lotta al Neuroblastoma Queste acquisizioni sono state oggetto di pubblicazioni molto importanti, alcune delle quali sono elencate alla fine di questa nota. Il secondo evento ha coinvolto dapprima un gruppo di genitori particolarmente sensibili e in seguito un crescente numero di sostenitori, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Ciò ha portato a costruire attorno al Neuroblastoma uno straordinario sostegno, morale ed economico, con il quale è stata garantita al singolo paziente del nostro paese la miglior cura possibile, e ai medici e ricercatori di prendere parte, da protagonisti, al progresso della ricerca clinica e biologica. Alcuni pubblicazioni del Gruppo AIEOP Neuroblastoma 1. De Bernardi B, Comelli A, Cozzutto C, et al. Peptichemio in advanced Neuroblastoma. Cancer Treat Rep 62:811-817, 1978. 2. Tonini GP, Boni L, Pession A, et al. MYCN oncogene amplification in Neuroblastoma. J Clin Oncol 8: 667-765, 1992. 3. De Bernardi B, Carli M, Casale F, et al. Standard and high-dose Peptichemio and Cisplatin in children with disseminated poor-risk Neuroblastoma: two studies of the Italian Cooperative for Neuroblastoma. J Clin Oncol 10:1870-1988, 1992. 4. De Bernardi B, Nicolas B, Boni L Disseminated Neuroblasto- L’anno 2004 è stato caratterizzato dalla organizzazione del Convegno Advances in Neuroblastoma Research ai Magazzini del Cotone del Porto Antico di Genova. Oltre 500 partecipanti hanno dato vita a una entusiasmante ed esaustiva rassegna dei progressi acquisiti nel Neuroblastoma. Il sostegno dell’Associazione Italiana Neuroblastoma è stata determinate per il successo dell’evento. Advances in Neuroblastoma Research XI Conference Genova, maggio 2004 520 partecipanti da 48 nazioni e 5 continenti, 440 abstracts, 140 presentazioni orali, 15 sessioni poster, 4 workshops Il decennio che è seguito a questo importantissimo evento è stato caratterizzato dal convinto impegno del Gruppo AIEOP Neuroblastoma nell’ambito della SIOPEN, sia nel disegno dei protocolli cli- ma in children older than one year at diagnosis: comparable results with three consecutive high-dose protocols adopted by the Italian Co-Operative Group for Neuroblastoma. J Clin Oncol. 21:1592-601, 2003. 5. De Bernardi B, Pianca C, Pistamiglio P, et al. Neuroblastoma with symptomatic spinal cord compression at diagnosis: treatment and results with 76 cases. J Clin Oncol 19:183-90, 2001. 6. De Bernardi B, Mosseri V, Rubie H, et al. Treatment of localised Neuroblastoma. Results of the LNESG1 study by the SIOP Europe Neuroblastoma Group. Br J Cancer 99:1027-1033, 2008. 7. Haupt R, Garaventa A, Gambini C, et al. Improved survival of chil- nici (protocolli Alto Rischio, Infant, Opsoclono, Compressione Epidurale Spinale), che nel disegno e realizzazione di complessi studi biologici che hanno richiesto la messa in comune di dati e materiale biologico e la creazione di Banche di Tessuto, divenute ormai indispensabili. Rimane parzialmente irrisolto il problema della bassa guaribilità dei bambini con malattia disseminata in età alla diagnosi superiore all’anno. Un passo deciso è rappresentato dall’utilizzo di terapie “biologiche” che agiscono cioè specificamente sulla cellula tumorale. L’evidenza che farmaci differenziativi (come l’acido retinoico) e anticorpi monoclonali (anticorpo anti-GD2) sono attivi ed efficaci, con risvolti significativi sulle percentuali di lunga sopravvivenza libera da malattia, ha aperto una strada molto promettente per quelli che vedono in un futuro non molto distante tutti i bambini con Neuroblastoma candidati alla guarigione. dren with Neuroblastoma betw en 1979 and 2005: a report of the Italian Neuroblastoma Registry. J Clin Oncol 128:2331-8, 2010. 8. De Bernardi B, Balwiertz W, Bejent J, et al. Epidural compression in Neuroblastoma: diagnostic and therapeutic aspects. Cancer Letters 228:283-99, 2005. 9. Cecchetto G, Mosseri V, De Bernardi B, Surgical risk factors in primary surgery for localized Neuroblastoma: the LNESG1 study of the European International Society of Pediatric Oncology Neuroblastoma Group. J Clin Oncol 2005 23:8483-9. Importanti progressi negli anni 2000-2014 Evoluzione della cooperazione internazionale. Creazione di Banche di Tessuti. Ingresso dei farmaci “biologici” nella terapia dei bambini con malattia disseminata Il relatore ha concluso citando lo “speciale” interesse del Gruppo riguardo dei bambini con Neuroblastoma associato alla diagnosi a sintomi di compressione epidurale, per i quali il rischio di esiti neurologici e ortopedici a distanza rimane molto elevato. Il Gruppo si è fatto recentemente carico di attivare un Registro Prospettico di Raccolta Dati, al quale hanno aderito non solo la SIOPEN al completo, ma anche Germania, Olanda, Giappone e Australia. In un triennio si dovrebbe avere a disposizione informazioni sufficienti a definire linee guida diagnostico-terapeutiche affidabili. Dottor Bruno De Bernardi Cancer. 106:1409-17. 2006. 11. De Bernardi B, Gerrard M, Boni L, et al. Excellent outcome with reduced treatment for infants with disseminated Neuroblastoma without MYCN gene amplification. J Clin Oncol. 27:1034-40, 2009. 12. Angelini P, Plantaz D, De Bernardi B, et al. Late sequelae of symptomatic epidural compression in children with localized Neuroblastoma. Pediatr Blood Cancer 2011; 57:473-80. 13. Garaventa A. High risk Neuroblastoma: small steps towards cure. Pediatr Blood Cancer 61:964-5, 2014. 10. Conte M, Parodi S, De Bernardi B, Neuroblastoma in adolescents: the Italian experience. 13 ATTUALITÁ FRANCA FAGIOLI, LA PRIMA DONNA ALLA PRESIDENZA DI AIEOP { «Questa carica significa per me mettere a disposizione di tutti i centri italiani di Oncoematologia pediatrica il mio impegno e la mia determinazione per migliorare sempre di più, in linea con il lavoro di chi mi ha preceduto la qualità e i risultati delle cure, l’assistenza ai pazienti e alle famiglie, la ricerca scientifica» passando dal 30% all’attuale 80%, tuttavia occorre sottolineare che mentre in alcune patologie la sopravvivenza supera il 90% dei casi, in altre i risultati sono molto inferiori; su queste occorre intensificare l’impegno e la ricerca scientifica. Dottoressa Franca Fagioli: Direttore Struttura Complessa Oncoematologia Pediatrica e Centro Trapianti - Città della Salute e della Scienza di Torino, Presidio Ospedaliero Infantile Regina Margherita. Responsabile Rete Interregionale di Oncologia e Oncoematologia Pediatrica Piemonte e Valle d’Aosta. Presidente eletto AIEOP (Associazione Italiana Ematologia e Oncologia Pediatrica) mente formate per l’area pediatrica. L’impostazione interdisciplinare e multiprofessionale della cura, attenta anche agli aspetti psicologici e relazionali dell’assistenza, rappresenta il presupposto imprescindibile per garantire i migliori risultati in termini di salute e di una maggiore umanizzazione delle cure. Quanto AIEOP ha contribuito al miglioramento della situazione? L’AIEOP non ha contribuito ma ha determinato il progredire dei risultati in Oncoematologia pediatrica: con l’istituzione, oltre 40 anni or sono, dell’Associazione sono stati adottati protocolli cooperativi multidisciplinari non solo di cura ma anche di studio delle diverse patologie, in modo da assicurare a tutti i pazienti il più elevato standard diagnostico e terapeutico (centralizzazione dei campioni biologici, degli esami strumentali, dei dati clinici). Quali sono le patologie più frequenti e come sono aumentate le possibilità di guarigione? Le patologie più frequenti nei bambini (0-14 anni) sono le leucemie, seguite da Tumori Cerebrali, linfomi, neuroblastomi, sarcomi, tumori ossei e renali; negli adolescenti (15-19 anni) i linfomi, seguiti da leucemie, Tumori Cerebrali, carcinomi e neoplasie epiteliali, tumori a cellule germinali, sarcomi, tumori ossei. La probabilità di guarigione è andata aumentando negli anni grazie al continuo miglioramento dei protocolli di cura Quale è oggi la realtà oncologica in ambito pediatrico? L’AIEOP garantisce lo standard di eccellenza nella diagnosi dei pazienti pediatrici arruolati nei diversi centri italiani tramite laboratori centralizzati ad alta specializzazione e laboratori centralizzati per la seconda opinione sulla diagnosi. Ciò nonostante a oggi permangono alcune criticità quali a esempio una disomogeneità tra i centri in termini di numero di casi presi in carico all’anno, una disparità di know-how scientifico, una diseguaglianza nell’accesso ai ser- Dottoressa Franca Fagioli Se l’elenco on line non m’inganna lei è la prima presidente donna di AIEOP. Cosa significa per lei questo incarico e con che spirito lo affronta? Essere presidente AIEOP significa per me mettere a disposizione di tutti i centri italiani di Oncoematologia pediatrica il mio impegno e la mia determinazione, nell’intento di migliorare ulteriormente, portando avanti il lavoro di quanti mi hanno preceduto, la qualità e i risultati delle cure, l’assistenza ai pazienti e alle famiglie, la ricerca scientifica. Essere la prima presidente AIEOP donna mi dà una motivazione ancora più forte a svolgere il mio incarico anche per rappresentare tutte le colleghe che ogni giorno svolgono il proprio lavoro con la dedizione, passione e sensibilità proprie del sesso femminile. Lei è un medico e una professionista costantemente in campo, 14 a contatto con la malattia e le persone. Come vive quella che sembrerebbe una carica più istituzionale? Sono convinta che l’esperienza che si matura quotidianamente al letto di bambini e adolescenti malati di tumore sia indispensabile nel svolgere al meglio una carica come quella di Presidente AIEOP perchè permette di cogliere direttamente i bisogni e le problematiche di pazienti, famiglie e operatori e attuare a livello istituzionale le misure necessarie e più idonee. Cosa significa per una donna lavorare quotidianamente a contatto con le sofferenze di bambini? Il dolore che provo si trasforma subito in una sfida su più fronti: nella ricerca clinica e nell’ottimizzazione dei percorsi diagnostico-terapeutici, che si raggiunge attraverso la piena integrazione e il coordinamento tra professionisti e figure non sanitarie specificata- } ATTUALITÁ vizi e nella qualità delle cure che comporta migrazioni di pazienti in centri di riferimento specialistici e problemi della presa in carico dei pazienti adolescenti. Per questi motivi è fondamentale perseguire un’ipotesi di ristrutturazione che si basa sul modello consolidato della Rete Interregionale di Oncologia e Oncoematologia Pediatrica del Piemonte e della Valle D’Aosta, avviato nel 2004, che prevede l’adozione di un modello organizzativo di tipo HUB/SPOKE. Cosa si potrebbe ancora fare per migliorarla: forse un’interazione maggiore e una maggiore informazione da parte dei pediatri di libera scelta? Sicuramente sì, svolgono un ruolo cruciale al momento della diagnosi, durante il percorso di cura e nel follow up successivo. Per promuovere una maggiore interazione con il pediatra di libera scelta è importante coinvolgerlo fin dall’esordio della malattia, informandolo dei risultati degli accertamenti diagnostici e invitandolo a partecipare alla comunicazione della diagnosi e dell’iter terapeutico ai genitori e al paziente. In questo modo il pediatra può assicurare al bambino e alla famiglia la continuità con la realtà precedente la malattia, collaborando con il Centro AIEOP nell’assistenza durante il trattamento e dopo il termine delle cure. Incontri periodici sul territorio degli specialisti oncoematologi con i pediatri di libera scelta contribui- scono a una maggiore integrazione e collaborazione. Spesso si crede che l’estero garantisca una maggiore qualità, professionalità e cure d’avanguardia rispetto all’Italia. Ma non è certo così. I giornali hanno recentemente parlato di un importante doppio trapianto alla Città della Salute di Torino. Qual è il suo messaggio e la sua esperienza e che consiglio può dare a quei genitori che si muovono verso costosissimi viaggi della speranza? Una maggiore informazione promossa sia a livello sanitario che attraverso i media consentirebbe di divulgare tra le famiglie colpite dalla malattia e tra i cittadini il carattere internazionale dei proto- colli AIEOP, sviluppati in collaborazione con i migliori Centri europei ed extraeuropei. Il confronto e il contatto con le realtà estere avvengono infatti in maniera sistematica, attraverso la partecipazione a riunioni e seminari congiunti, congressi, workshop e stages formativi. In questo modo, i trattamenti medici, le sperimentazioni cliniche dei nuovi farmaci e le ricerche cliniche, scientifiche e traslazionali progrediscono in modo parallelo e congiunto. Il messaggio è dunque quello di continuare a sostenere la sanità italiana sulla strada verso l’eccellenza, già raggiunta in ambito oncologico ed ematologico pediatrico e non solo. Terapie complementari / alternative in Oncologia pediatrica: un fenomeno ancora sommerso omeopatia, fitoterapia, agopuntura, regimi dietetici e patologie gravi. Quale futuro? L’INTERVENTO DEL DOTTOR ROBERTO LUKSCH AL FAMILY DAY DI LECCE Le terapie complementari e alternative rappresentano un fenomeno ancora poco studiato, e sono state identificate in modo istituzionalizzato per la prima volta negli Stati Uniti dal National Center for Complementary and Alternative Medicine, Ente che fa parte del National Institutes of Health. Questo Ente definisce le terapie complementari e alternative (CAM) come “un gruppo di diversi sistemi, pratiche e prodotti in ambito medico e sanitario non considerati al momento attuale parte della medicina convenzionale”. In questa categoria rientrano la omeopatia, la fitoterapia (cura con erbe medicinali), l’agopuntura, regimi dietetici e altro ancora. Si tratta di discipline spesso integrate in sistemi di medicina tradizionale (vedi schema pagina seguente). Il ricorso alle CAM, sia per tradizione culturale sia per mancanza di altre soluzioni terapeutiche, riguarda da secoli la maggior parte delle popolazioni in via di sviluppo. Anche nei paesi industrializzati, però, negli ultimi decenni si è assistito a un incremento costante dell’utilizzo delle CAM e i motivi di questa crescita sono molteplici. La convinzione che i rimedi proposti dalle CAM, in quanto “naturali”, siano privi di effetti indesiderati è probabilmente uno dei principali. Spesso vengono usate per la ricerca di un miglioramento delle condizioni generali, o come terapia dei sintomi, o per ridurre gli effetti collaterali delle terapie mediche convenzionali in atto come Il dottor Roberto Luksch terapie “ricostituenti”. In altri casi, invece, chi le utilizza ritiene che la guarigione stessa possa essere raggiunta attraverso questo tipo di medicina, in alternativa alle cure convenzionali. In altri casi ancora, per esempio per le patologie gravi come i tumori maligni, le CAM vengono utilizzate quando la medicina tradizionale fallisce e non dà più speranze di guarigione. Le CAM nel campo dell’oncologia pediatrica sono un fenomeno che è stato molto studiato nei paesi anglosassoni e in Germania. In un lavoro del 2010, pubblicato sulla rivista della American Academy of Pediatrics, gli autori hanno descritto una revisione della letteratura scientifica analizzando 28 studi, con un campione totale di oltre 3.500 bambini affetti da cancro. Le percentuali di utilizzo di CAM parallelamente alla terapia convenzionale, variano nella maggioranza dei lavori tra il 20% e il 60% dei 15 NEWS PROSSIMI CONVEGNI ATTUALITÁ Le terapie complementari DISCIPLINE COMPLEMENTARI SISTEMI DI MEDICINA GLOBALE Terapie mente-corpo: Meditazione Biofeed-back Ipnosi Yoga Immaginazione Terapie manipolative: Massaggio Chiropratica Riflessologia Omeopatia Medicina naturopatica Medicina antropofisica Medicina cinese (agopuntura) Medicina Ayurvedica Sciamanismo Altre Medicine tradizionali Faith healing Guarigione attraverso la fede pazienti. Dalla letteratura emerge inoltre che soltanto il 25-50% delle famiglie si è consultata con il centro di oncologia pediatrica che cura il proprio bambino prima di intraprendere questo tipo di terapia, ed è molto alta la percentuale di famiglie che vorrebbe ricevere maggiori informazioni sulle medicine alternative e complementari da parte dei propri medici curanti. Il problema più importante che riguarda le CAM in oncologia pediatrica è il tema dell’abbandono delle terapie convenzionali quando queste hanno efficacia dimostrata, ma un altro problema molto importante è che spesso manca conoscenza degli effetti collaterali. Infatti, anche quando usate accanto alle terapie convenzionali, alcune CAM possono avere effetti collaterali pericolosi se non usate sotto stretto controllo e come scelta condivisa con il proprio medico. Per esempio, alcune piante medicinali possono recare tossicità severa sul fegato (come a esempio la Borragio officinalis o la Tussilago farfara), oppure tossicità renale (come a esempio le Aristolochia fangchi contenute nelle erbe officinali della medicina cinese), o tossicità sul sistema nervoso (come la Tussilago farfara o l’Eucalptus globulus, o la Camfora). È perciò importantissimo che i genitori discutano con il loro medico di riferimento se un approccio complementare possa essere o meno pericoloso per il proprio 16 Terapie biologiche (sostanze presenti in natura): Fitoterapia Cibi particolari Diete speciali Cristalli Energy Medicine: Tai chi Reiki Terapeutic touch bambino. Il Working Committee on Psychosocial issues della Società Internazionale di Oncologia Pediatrica (SIOP) ha descritto alcuni anni fa le principali situazioni nelle quali i genitori dovrebbero essere allertati sull’uso di CAM: • quando la ricetta è “segreta” e può essere prodotta solo da singoli soggetti; • quando la CAM viene proposta come efficace per tutti i tipi di tumore indistintamente; • quando chi la propone si sente perseguitato dalla medicina convenzionale e attacca la comunità scientifica; • quando chi la propone chiede tanto denaro, specialmente se in anticipo. In Italia l’argomento CAM è stato studiato dalla Società Italiana di Pediatria che ha istituito pochi anni fa un Gruppo di Studio con lo scopo di valutare la entità della loro diffusione tra i pediatri italiani, di monitorare l’insorgenza di effetti collaterali e di dare ai pediatri e ai genitori informazioni sulle corrette modalità di utilizzo. Dai lavori del gruppo di lavoro emerge che circa il 25% dei pediatri ne fa uso, e tra queste le più diffuse sono la fitoterapia (82%) e la omeopatia (74%). Nel campo della Oncologia pediatrica, a livello nazionale, il fenomeno fino a oggi non è stato affrontato in modo sistematico. Considerando che per molti dei Uno schema delle principali CAM discipline spesso integrate ai metodi di cura tradizionali. L’uso delle CAM si sta intensificando anche in oncologia pediatrica nostri pazienti curati nei Centri della Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica (AIEOP) le famiglie utilizzano terapie complementari, è importante non sottostimare il fenomeno. Le CAM possono sortire effetti positivi o negativi sulla cura oncologica in corso, ma al momento non siamo in grado di quantificare questi effetti. È quindi importante che, anche in Italia come in altri Paesi, le CAM nel campo della Oncologia pediatrica siano oggetto di studi rigorosi al fine di valutarne efficacia ed effetti collaterali. L’Associazione Italiana di Ematologia e Oncologia Pediatrica (AIEOP) ha affrontato l’argomento con un intervento nell’ambito del Family Day del XL Congresso Nazionale tenutosi nel mese di Maggio a Lecce. Il Consiglio Direttivo di AIEOP si è impegnato (insieme a FIAGOP, Federazione Italiana Associazioni Genitori Oncologia Pediatrica), a costituire un gruppo di lavoro con il contributo delle diverse figure professionali che esplori l’uso delle CAM in Oncoematologia pediatrica. Il primo passo sarà quello di studiare a livello nazionale le dimensioni del fenomeno CAM e di descriverne le modalità di prescrizione; quello successivo, certamente più delicato e difficile ma anche più ambizioso, sarà valutarne effetti collaterali, efficacia e rapporto costi/benefici. Dottor Roberto Luksch 8-11 ottobre 2015 SIOP 2015: Science and Development: 21st Century priorities for Childhood Cancer - Cape Town - Sudafrica 47° Congresso della International Society of Paediatric Oncology; dibattiti e collaborazioni tra i maggiori esperti mondiali in ambito oncologico. 23-25 ottobre 2015 XVII congresso nazionale AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) - Roma La ricerca oncologica al centro dell’edizione. Tra i temi: il mondo della ricerca “giovane” italiana; il valore di un approccio globale al cancro e di una visione moderna e più impegnata dell’oncologo medico, coinvolto non solo sul fronte della terapia, ma anche su prevenzione, diagnosi, follow-up, riabilitazione, cure palliative, gestione delle risorse; il rafforzamento dei rapporti con le altre società scientifiche e il volontariato. 8-10 novembre 2015 Giornate AIEOP - Riccione Due giornate di lavoro dedicate interamente alle attività dell’Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica. Il programma dha il Format della Riunione Plenaria che vede l’alternarsi dei coordinatori di Gruppi di lavoro chiamati a relazionare sull’attività svolta nell’anno dal proprio gruppo. 24 - 27 novembre 2015 Siopen Autumn Meeting & AGM ANB Society Research Symposium - Newcastle, Regno Unito. 2016 21-22 gennaio 2016 Giornate di Padova - Torre della Ricerca - Città della Speranza Riunione annuale dei Gruppi di lavoro AIEOP sui Tumori Solidi in pediatria. 19-23 giugno 2016 ANR 2016 - Queensland, Australia Meeting internazionale biennale di aggiornamento sulla ricerca di base, translazionale e clinica sul Neuroblastoma. 26-30 giugno 2016 Biotechno 2016 e Biocomputation 2016 - Lisbona, Portogallo 8a conferenza internazionale su Bioinformatica, Sistemi Biocomputazionali e Biotechnologie. LA RICERCA COME SCONFIGGERE LE CELLULE DI NEUROBLASTOMA CON GENE MYNC { Il dottor Arturo Sala da Londra in Italia per seguire un progetto finanziato dalla Fondazione presso il Centro Studi sull’Invecchiamento dell’Università di Chieti. «In Italia c’è una grande concentrazione di ricercatori molto validi che studiano il Neuroblastoma e con tanta voglia di collaborare» Il dottor Arturo Sala, dal 2011 Professore Ordinario presso la Brunel University London, grazie alla Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, dopo anni di ricerche all’estero, si dedicherà a un progetto tutto itaiano. Di che progetto si tratta? Il progetto finanziato dalla Fondazione è basato su uno studio che abbiamo pubblicato all’inizio di quest’anno (O. Chayka, C.W. D’Acunto, O. Middleton, M. Arab, and A. Sala) “Identification and pharmacological inactivation of the mycn gene network as a therapeutic strategy for neuroblastic tumour cells” su The Journal of Biological Chemistry (290:2198-212 - 2015). Cercherò di spiegarlo in parole semplici: il Neuroblastoma metastatico è caratterizzato dalla presenza della alterazione di un gene che può causare il cancro, chiamato MYCN. Questo “oncogene” è assolutamente necessario per conferire le caratteristiche aggressive tipiche del Neuroblastoma metastatico ad alto rischio. Molti ricercatori, e anche numerose case farmaceutiche, hanno cercato di individuare farmaci che blocchino l’attività di MYCN, in quanto ciò potrebbe essere di grande beneficio per i pazienti affetti da Neuroblastoma. Sfortunatamente, a causa della sua particolare struttura molecolare, si è rivelato molto difficile sviluppare dei farmaci che inibiscono MYCN. Nello studio pubblicato su JBC abbiamo usato una strategia alterna- tiva: invece di cercare inibitori di MYCN abbiamo fatto uno screening a livello globale (cioè su tutto il genoma) per individuare le molecole essenziali alla sopravvivenza di cellule che contengono MYCN attivato. In altre parole abbiamo individuato dei farmaci che, attraverso l’inibizione di molecole necessarie al funzionamento di MYCN, riescono a rallentare la crescita o uccidere le cellule di Neuroblastoma che contengono il gene MYCN attivato. Nel progetto approvato dalla Fondazione ci proponiamo di verificare se questi farmaci riescono a bloccare la crescita di Neuroblastomi, che si sviluppano nel topo, il che porterebbe a iniziare dei trial clinici nell’uomo. } un ricercatore con esperienza nel campo del Neuroblastoma per la gestione diretta del progetto che sarà svolto nel Centro Studi sull’Invecchiamento (CeSI) dell’Università di Chieti. L’istituto CeSI è all’avanguardia in Italia per lo studio dei tumori usando modelli animali e costituisce una piattaforma ideale per il progetto. Il tempo di realizzazione è di circa 3 anni. Il dottor Arturo Sala Finalità, persone impegnate e tempi di realizzazione. Lo scopo principale del progetto è quello di validare dei farmaci sperimentali in modelli animali di Neuroblastoma per arrivare a dei trial clinici. A tale scopo verrà reclutato Sostieni la ricerca scientifica dona ora Conto Corrente: IT 30 K 03268 44310 0528 48651601 Banca Sella, Ag. 49 Perchè il progetto con la Fondazione Neuroblastoma e non con altra fondazione all’estero? Ci sono tre motivi forndamentali: il primo è che abbiamo già una collaborazione molto produttiva con i ricercatori dell’Istituto CeSI. Il secondo, per quanto possa sembrare strano, è che più facile fare sperimentazione animale usando lo stabulario dell’Università di Chieti che quello di Londra, per una questione di costi, di burocrazia e anche capacità del personale specializzato; il terzo è che in Italia c’è una grande concentrazione di ricercatori molto validi che studiano il Neuroblastoma e grazie al loro coordinamento da parte della Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma è possibile integrare i risultati dei diversi studi. Questo dovrebbe portare a una maggiore possibilità di successo della ricerca. In Inghilterra i laboratori di ricerca sul Neuroblastoma sono più isolati e meno disponibili a collaborare. Infine, voglio sperare che il successo di questo progetto potrà costituire la base per un mio rientro definitivo in Italia. 17 LA RICERCA pubblicazioni e premi per i ricercatori sostenuti dalla fondazione { Alla dottoressa Corrias il premio DNA 2015; lo studio del dottor Longo e dello staff dell’IST San Martino e dell’Istituto G. Gaslini di Genova su Oncotarget; una ricerca del CEINGE di Napoli stampata su Scientific report e il professor Tonini con la sua équipe partecipa a un progetto internazionale apparso su Genome Biology. In questi 22 anni sono stati fatti importanti passi in avanti nella comprensione del Neuroblastoma e dei meccanismi che lo generano, per garantire a tutti i bambini italiani una corretta diagnosi e l’inquadramento in protocolli di cura moderni e sempre più personalizzati. I risultati della Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma O.N.L.U.S sono frutto del lavoro e della professionalità di tanti ricercatori, impegnati nelle strutture di eccellenza in Italia, che nel 2015 hanno ottenuto importanti riconoscimenti e premi a livello internazionale. Premio DNA 2015 La dottoressa Maria Valeria Corrias, responsabile dell’Oncologia Molecolare del Laboratorio di Oncologia dell’Istituto Gaslini di Genova, ha ricevuto il Premio DNA 2015, indetto dall’Ordine dei Biologi per progetti di ricerca in cui si utilizzano tecniche di biologia molecolare d’avanguardia. La dottoressa è risultata vincitrice per i suoi studi sul Neuroblastoma, in particolare sulla “Valutazione della malattia midollare ed ematica nei pazienti affetti da Neuroblastoma” e ha ritirato il premio - una statuetta raffigurante il DNA e un contributo di 5.000 euro - a Milano presso il Padiglione Italia di EXPO. Da oltre 15 anni la dottoressa Corrias si dedica allo studio della malattia residua minima al fine di indivi18 Da sinistra in alto in senso orario: la dottoressa Maria Valeria Corrias; il dottor Luca Longo; il professor Gian Paolo Tonini e la dottoressa Flora Cimmino duare elementi che ne misurino la responsabilità nelle recidive. Nel 2001 è entrata a far parte del Molecular Monitoring Group della Società Internazionale di Oncologia Pediatrica Europa Neuroblastoma (SIOPEN) con l’obiettivo di valutare la presenza di cellule metastatiche nel midollo e nel sangue periferico e verificare il valore prognostico di tale metodologia. Dal 2007 la dottoressa è Vice-chair del gruppo, che nel marzo 2014 ha pubblicato nel Journal of Clinical Oncology i primi risultati, che dimostrano come le analisi molecolari effettuate alla diagnosi consentano di individuare pazienti che non hanno beneficio dai trattamenti terapeutici a cui sono sottoposti. Questa dimostrazione avrà ripercussioni sulla stesura del nuovo protocollo terapeutico che do- vrebbe essere avviato nel 2017. Pubblicazione su Oncotarget Pubblicato sull’importante rivista scientifica “Oncotarget” lo studio “Identification of GALNT14 as a novel Neuroblastoma predisposition gene (Identificazione di GALNT14 come nuovo gene di predisposizione al Neuroblastoma), risultato del lavoro svolto da alcuni ricercatori eccellenti, molti dei quali sostenuti dalla Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma Onlus: Marilena De Mariano, Roberta Gallesio, Marco Chierici, Cesare Furlanello, Massimo Conte, Alberto Garaventa, Michela Croce, Silvano Ferrini, Gian Paolo Tonini, Luca Longo. «I risultati di questo lavoro - spiega il dottor Longo dell’Istituto San Martino di Genova, ricercatore della Fondazione, che } ha individuato e lavora sul gene ALK - indicano la presenza di una mutazione del gene GALNT14 sia nel Neuroblastoma familiare che in quello sporadico. Nonostante tale mutazione sia rara (22% delle famiglie analizzate e circa 1% dei casi sporadici), riteniamo questa un’ulteriore importante informazione per comprendere meglio le basi genetiche della malattia, che è fondamentale per il disegno di nuove terapie. Queste dovranno, infatti, tener conto del background genetico di ogni singolo paziente. L’espressione di questo gene, inoltre, pare essere associata al gene MYCN e soprattutto a una prognosi sfavorevole, in particolare nei casi localizzati e in quelli che recidivano, indipendentemente dall’amplificazione di MYCN». Genome Biology Il professor Gian Paolo Tonini, direttore del Laboratorio della Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma O.N.L.U.S e i ricercatori della sua equipe di Padova, sono tra gli oltre 70 ricercatori da tutto il mondo - tedeschi, americani, cinesi, spagnoli, inglesi e belgi - che hanno partecipato a un lavoro internazionale, recentemente pubblicato sull’importante rivista “Genome Biology” (Comparison of RNA-seq and microarray-based models for clinical endpoint prediction). Lo studio ha riportato l’analisi di 498 casi di Neuro- LA RICERCA blastoma studiati con l’avanzata tecnica di RNAseq, consistente nel sequenziamento degli RNA presenti nella cellula tumorale. Il lavoro, essenzialmente tecnico, ha posto le basi per il possibile uso della tecnica di RNAseq per la valutazione di fattori prognostici nella pratica clinica. Scientific Reports L’attività di ricerca svolta dalla dottoressa Flora Cimmino presso l’istituto di ricerca CEINGE Biotecnologie Avanzate di Napoli, nel laboratorio diretto dal professor Achille Iolascon, ha avuto come scopo principale l’identificazione di un nuovo approccio terapeutico nel trattamento dei Tumori più aggressivi, che non rispondono alle attuali terapie. Il suo lavoro è stato pubblicato sulla rivista Scientific Reports del gruppo Nature. «È stato possibile identificare che lo spegnimento di due geni che vengono espressi nel tumore nelle aree meno vascolarizzate, i fattori HIF, porta alla perdita di aggressività delle cellule tumorali – spiega la dottoressa. - Successivamente, siamo riusciti a dimostrare che la combinazione tra lo spegnimento di HIF e il trattamento con acido retinoico, un farmaco già in uso, induce le cellule a revertire il loro stato “maligno” in uno stato “benigno” capace di rispondere in maniera efficace alla terapia. Inoltre abbiamo verificato che lo spegnimento di HIF induce un blocco permanente della proliferazione cellulare che potrebbe favorire la scomparsa delle pos- sibili recidive, il più grande ostacolo da sormontare per la cura definitiva della patologia. I nostri risultati sono il punto di partenza per incoraggiare l’introduzione di farmaci in grado di inibire HIF nelle attuali terapie differenzianti con acido retinoico. Questa nuova combinazione terapeutica potrebbe rappresentare una svolta nei correnti protocolli, offrendo una prevenzione delle recidive e “si spera” una risposta definitiva per la cura del Neuroblastoma ad alto rischio”. tumori cerebrali pediatrici e neuroblastoma: convegno a pesaro IN COLLABORAZIONE CON IL SOSTENITORE LOCALE AGOSTINO VASTANTE, UN INCONTRO PER PARLARE DEI PROGRESSI DELLA RICERCA SCIENTIFICA NELLA CURA DI QUESTE PATOLOGIE Giovedì 15 ottobre alle 20.30 alla Sala Convegni San Terenzio di Pesaro, grazie all’entusiasmo e all’energia del sostenitore Agostino Vastante, l’Associazione ha organizzato una serata informativa dal titolo “Tumori Cerebrali Pediatrici e Neuroblastoma - Oggi e domani per guaire i bambini”. Presenti all’incontro alcuni dei più stimati oncologi e professionisti che si occupano in Italia di ricerca e cura di queste patologie. Il programma della serata prevede infatti i seguenti interventi: Progetto Pensiero: la centralizzazione dei campioni di Tumori Cerebrali a cura del professor Felice Giangaspero, Università La Sapienza Roma; I Tumori Cerebrali Pediatrici: un insieme di tumori a diversa malignità, come curarli di cui parlano i dottori Maria Luisa Garrè, Istituto G.Gaslini, Genova e Paolo Pierani, Ospedali Riuniti, Ancona; Chirurgia e Tumori Cerebrali Pediatrici, su cui relazionano i dottori Armando Cama, Istituto G. Gaslini, Genova e Letterio Morabito, Ospedali Riuniti Marche Nord, Pesaro; Ricerca immunologica e traslazionalità a cura della dottoressa Daria Pagliara, Ospedale Bambino Gesù, Roma; Neuroblastoma: il peggiore tumore dell’età prescolare, intervento del dottor Alberto Garaventa, Istituto G.Gaslini, Genova. Il convegno di Pesaro è stato possibile anche grazie all’energia e alla disponibilità del sostenitore dell’Associazione Agostino Vastante che sta costituendo in zona un gruppo di amici della ricerca sui Tumori Cerebrali Pediatrici. Come si è avvicinato all’Associazione? Nel 2013 il nostro bambino si è ammalato di tumore cerebrale e così abbiamo cercato dei punti di riferimento e abbiamo conosciuto l’Associazione. Cosa pensa di questo incontro? I valori dell’Associazione sono evidenti e nascono dal fatto che all’interno ci sono famiglie che hanno vissuto o vivono il dramma e medici determinati nel raggiungere obiettivi importanti nel campo della ricerca e della assistenza clinica. Due dei relatori della serata: la dottoressa Maria Luisa Garrè dell’Istituto G.Gaslini di Genova e il professor Felice Giangaspero dell’Università La Sapienza Roma Cosa significa per lei collaborare con l’Associazione? Ad un certo punto io e mia moglie ci siamo chiesti in che modo potevamo essere utili nel supportare la ricerca, i medici e soprattutto i tanti bambini coinvolti con le proprie famiglie. Intanto ci auguriamo di essere in tanti, sensibilizzare affinché sul territorio pesarese possa nascere un riferimento importante per tutte quelle famiglie coinvolte e per gli operatori di settori diventi motivo di confronto e di acquisizioni di informazioni cliniche diagnostiche. Che messaggio ha lanciato o vuole lanciare con gli eventi che ha organizzato e con il prossimo? 19 BILANCIO ASSOCIAZIONE ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA LOTTA AL NEUROBLASTOMA O.N.L.U.S. BILANCIO 2014 STATO PATRIMONIALE ATTIVO 01/01/2014 - 31/12/2014 01/01/2013 - 31/12/2013 0 0 I - Immobilizzazioni Immateriali 29.957 11.438 (Fondi Amm. Immob. Immateriali) -9.971 -2.288 0 0 A) Crediti Verso Soci per Versamenti Dovuti B) Immobilizzazioni (Fondi Sval. Immob. Immateriali) 19.986 9.150 II - Immobilizzazioni Materiali Totale Imm. Immateriali 909.846 404.306 (Fondi Amm. Immob. Materiali) -282.500 -240.037 0 0 627.346 164.269 0 0 647.332 173.419 0 0 (Fondi Sval. Immob. Materiali) Totale Imm. Materiali III - Immobilizzazioni Finanziarie Totale B) Immobilizzazioni C) Attivo Circolante I - Rimanenze II - Crediti Esigibili entro 12 Mesi 14.203 155 Esigibili oltre 12 Mesi 8.805 8.805 Totale Crediti 23.008 8.960 401.433 0 IV - Disponibilità Liquide 251.510 797.455 Totale C) Attivo Circolante 675.951 806.415 III - Attività Finanziarie che non cost. Immob. D) Ratei e Risconti Attivi 0 0 1.323.283 979.834 I - Capitale 0 0 II - Riserva da Sovrapprezzo delle Azioni 0 0 III - Riserve di Rivalutazione 0 0 IV - Riserva Legale 0 0 V - Riserve Statutarie 0 0 VI - Riserva per Azioni Proprie in Portafoglio 0 0 TOTALE ATTIVO A) Patrimonio Netto VII - Altre Riserve 498.450 0 0 -1 VIII - Avanzo portati a Nuovo 711.694 505.096 IX - Disavanzo dell’Esercizio -27.796 206.598 Totale A) Patrimonio Netto 1.182.348 711.693 B) Fondi per Rischi e Oneri 0 0 17.394 79.049 Arrotondamento C) Trattamento di Fine Rapporto Lav. Subor. D) Debiti Esigibili entro 12 Mesi 122.971 29.315 Esigibili oltre 12 Mesi 570 159.777 123.541 189.092 0 0 1.323.283 979.834 Totale D) Debiti E) Ratei e Risconti Passivi TOTALE PASSIVO 20 BILANCIO ASSOCIAZIONE ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA LOTTA AL NEUROBLASTOMA O.N.L.U.S. BILANCIO 2014 RENDICONTO GESTIONALE AL 31 DICEMBRE 2014 ONERI PROVENTI E RICAVI 31.12.2014 31.12.2013 1 Oneri da attività tipiche 1.1 Acquisti 1.2 Servizi 1.3 Godimento beni di terzi 1.4 Personale 1.5 Ammortamenti 1.6 Oneri diversi di gestione 1.7 Finanziamenti alla ricerca Totale 31.12.2014 31.12.2013 1.1 Da contributi su progetti - - 1.2 Da contratti con Enti Pubblici - - 2.415 3.806 1 Proventi e ricavi da attività tipiche - 50 147.933 162.789 - - 129.358 164.369 30.088 17.328 11.812 3.104 750.000 773.904 1.069.191 1.121.544 2 Oneri promozionali e di raccolta fondi 1.3 Da soci e associati 1.4 Da non soci 3.616 8.548 1.5 Altri ricavi e proventi 267.355 301.706 Totale 273.386 314.059 2 Proventi da raccolta fondi 2.1 Raccolta campagna natalizia 48.537 96.366 2.1 Raccolta campagna natalizia 98.310 259.211 2.2 Raccolta campagna pasquale 608.836 562.009 2.2 Raccolta campagna pasquale 1.381.111 1.427.644 37.525 88.774 752 6.411 75.382 114.506 2.5 Attività ordinaria di promozione 771.032 868.066 Totale 2.3 Raccolta manifestazioni ed eventi 2.4 Raccolta lasciti testamentari 2.5 Attività ordinaria di promozione Totale 3 Oneri da attività accessorie 2.3 Raccolta manifestazioni ed eventi 2.4 Raccolta lasciti testamentari 127.525 95.717 - 100.413 180.658 249.046 1.787.604 2.132.031 3 Proventi e ricavi da attività accessorie 3.1 Acquisti - - 3.1 Da gestioni commerciali accessorie - - 3.2 Servizi - - 3.2 Da contratti con enti pubblici - - 3.3 Godimento beni di terzi - - 3.3 Da soci e associati - - 3.4 Personale - - 3.4 Da non soci - - 3.5 Ammortamenti - - 3.5 Altri proventi e ricavi 29.681 135 3.6 Oneri diversi di gestione 2.360 - Totale 2.360 - Totale 29.681 135 549 502 4 Oneri finanziari e patrimoniali 4.1 Su rapporti bancari 4 Proventi finanziari e patrimoniali 3.608 4.945 4.2 Su prestiti - - 4.2 Da altri investimenti finanziari 10.083 10.197 4.3 Da patrimonio edilizio - - 4.3 Da patrimonio edilizio - - 4.4 Da altri beni patrimoniali - - 4.4 Da altri beni patrimoniali - - 3.608 4.945 10.632 10.699 - Totale 5 Oneri straordinari 4.1 Da rapporti bancari Totale 5 Proventi straordinari 5.1 Da attività finanziaria - - 5.1 Da attività finanziaria - 5.2 Da attività immobiliari - - 5.2 Da attività immobiliari - - 5.3 Da altre attività 17.714 1.620 5.3 Da altre attività - 60 Totale 17.714 1.620 Totale - 60 2.101.303 2.456.985 6 Oneri di supporto generale 6.1 Acquisti 6.2 Servizi 6.3 Godimento beni di terzi 6 Oneri di supporto generale 5.845 7.841 136.437 106.781 - - 6.4 Personale 30.746 39.115 6.5 Ammortamenti 20.059 11.552 6.6 Oneri diversi di gestione 72.107 88.923 Totale Totale costi Risultato gestionale positivo Totale a pareggio 265.193 254.212 2.129.099 2.250.387 - 206.598 2.129.099 2.456.985 Totale ricavi Risultato gestionale negativo Totale 27.796 - 2.129.099 2.456.985 21 BILANCIO ASSOCIAZIONE ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA LOTTA AL NEUROBLASTOMA O.N.L.U.S. NOTA INTEGRATIVA BILANCIO 2014 Premessa Signori Associati, nell’esercizio che si è appena concluso la Vostra Associazione ha mantenuto la qualifica di O.N.L.U.S. ricorrendone tutti i requisiti di legge. Nel corso del 2014 l’Associazione ha svolto l’attività istituzionale prevista dallo statuto sociale, che consiste prevalentemente nel sostegno della ricerca scientifica. Il risultato complessivo dell’esercizio 2014 presenta un disavanzo di € 27.796 dopo aver imputato ammortamenti per € 50.146 e imposte a carico dell’esercizio per € 5.516. Di seguito Vi forniamo le seguenti informazioni a integrazione di quanto esposto nello Stato Patrimoniale e nel Conto Economico/Rendiconto gestionale. Criteri di formazione Il Bilancio consuntivo dell’esercizio chiuso al 31/12/2014 è composto da Stato Patrimoniale, Conto Economico/Rendiconto gestionale e Nota Integrativa. Il Bilancio è stato redatto secondo le disposizioni del codice civile interpretate e integrate alla luce delle raccomandazioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti sulle organizzazioni no profit e alle linee guida dell’Agenzia per le O.N.L.U.S.. Lo schema di Bilancio riporta il raffronto con il precedente esercizio, ed evidenzia, dove presenti, i saldi relativi all’attività connessa secondo le disposizioni dell’art. 20-bis, comma 1, lettera a), d.p.r. 600/1973. Criteri di valutazione I criteri utilizzati nella formazione del bilancio chiuso al 31/12/2014 non si discostano dai medesimi utilizzati per la formazione del bilancio del precedente esercizio, in particolare nelle valutazioni e nella continuità dei medesimi principi e fatte salve le modifiche apportare al piano dei conti. La valutazione delle voci di bilancio è stata fatta ispirandosi a criteri generali di prudenza e competenza, nella prospettiva della continuazione dell’attività nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato. L’applicazione del principio di prudenza ha comportato la valutazione individuale degli elementi componenti le singole poste o voci delle attività o passività, per evitare compensi tra perdite che dovevano essere riconosciute e profitti da non riconoscere in quanto non realizzati. In ottemperanza al principio di competenza, l’effetto delle operazioni e degli altri eventi è stato rilevato contabilmente e attribuito all’esercizio al quale tali operazioni ed eventi si riferiscono, e non a quello in cui si concretizzano i relativi movimenti di numerario (incassi e pagamenti). La continuità di applicazione dei criteri di valutazione nel tempo rappresenta elemento necessario ai fini della comparabilità dei bilanci della società nei vari esercizi. La valutazione tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato che esprime il principio della prevalenza della sostanza sulla forma - obbligatoria laddove non espressamente in contrasto con altre norme specifiche sul bilancio - consente la rappresentazione delle operazioni secondo la realtà economica sottostante gli aspetti formali. In particolare, i criteri di valutazione adottati nella formazione del bilancio sono stati i seguenti. Immobilizzazioni Immateriali Sono iscritte al costo storico di acquisizione ed esposte al netto degli ammortamenti effettuati nel corso degli esercizi e imputati direttamente ai rispettivi fondi. I diritti di brevetto industriale e i diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno, le licenze, concessioni e marchi sono ammortizzati con una aliquota annua del 33%. Le migliorie su beni di terzi sono ammortizzate con aliquote dipendenti dalla durata del contratto. 22 Qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario rettificato dei soli ammortamenti. Materiali Sono iscritte al costo di acquisto e rettificate dai corrispondenti fondi di ammortamento. Nel valore di iscrizione in bilancio si è tenuto conto degli oneri accessori e dei costi sostenuti per l’utilizzo dell’immobilizzazione, portando a riduzione del costo gli sconti commerciali e gli sconti cassa di ammontare rilevante. Le quote di ammortamento, imputate a conto economico, sono state calcolate attesi l’utilizzo, la destinazione e la durata economico-tecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione, criterio che abbiamo ritenuto ben rappresentato dalle seguenti aliquote, non modificate rispetto all’esercizio: • • • • • • • • • • Costruzioni leggere: 10% Impianti generali: 10% Impianti specifici: 12.5% Forni: 12.5% Attrezzature specifiche: 35% Mobili e arredi: 12% Macchine ufficio elettroniche: 20% Autovetture: 25% Autoveicoli industriali: 20% Impianto telefonico: 20% Le aliquote di ammortamento applicate sono quelle previste dalla normativa fiscale per i gruppi e le specie relative all’attività svolta, aliquote ritenute rappresentative della vita utile dei beni, anche se una parte non marginale delle immobilizzazioni continua a essere utilizzata anche dopo completato l’ammortamento: non si è ritenuto prudente applicare aliquote inferiori a quelle derivanti dalla rilevazione media del settore, per i seguenti motivi: • negli ultimi anni di vita del bene, l’impiego nella produzione è di regola ridotto; • il prolungamento della vita utile dei beni è dovuta anche alle manutenzioni necessarie; • sarebbe comunque difficile fare un’attendibile previsione della durata dell’ulteriore impiego del bene in considerazione della trasformazione in atto della società. Per gli incrementi dell’esercizio le aliquote di ammortamento sono applicate al 50%. I beni di costi unitario a Euro 514,46, soggetti a rapida usura o al rischio di perdita, sono stati interamente ammortizzati nell’esercizio. Qualora, indipendentemente dall’ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita durevole di valore, l’immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione viene ripristinato il valore originario rettificato dei soli ammortamenti. Operazioni di locazione finanziaria (leasing) Le operazioni di locazione finanziaria sono rappresentate in bilancio secondo il metodo patrimoniale, contabilizzando a conto economico i canoni corrisposti secondo il principio di competenza. In apposita sezione della nota integrativa sono fornite le informazioni complementari previste dalla legge relative alla rappresentazione dei contratti di locazione finanziaria secondo il metodo finanziario. CrEDITi Sono esposti al presumibile valore di realizzo. L’adeguamento del valore nominale dei crediti al valore presunto di realizzo è ottenuto mediante apposito fondo svalutazione crediti, tenendo in considerazione le condizioni economiche generali, di settore e anche il rischio paese. BILANCIO ASSOCIAZIONE ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA LOTTA AL NEUROBLASTOMA O.N.L.U.S. NOTA INTEGRATIVA BILANCIO 2014 DEBITI Sono rilevati al loro valore nominale. I. Immobilizzazioni immateriali FONDO TFR Rappresenta l’effettivo debito maturato verso i dipendenti in conformità di legge e dei contratti di lavoro vigenti, considerando ogni forma di remunerazione avente carattere continuativo. Il fondo corrisponde al totale delle singole indennità maturate a favore dei dipendenti alla data di chiusura del bilancio, al netto degli acconti erogati, ed è pari a quanto si sarebbe dovuto corrispondere ai dipendenti nell’ipotesi di cessazione del rapporto di lavoro in tale data. IMPOSTE SUL REDDITO Le imposte sono accantonate secondo il principio di competenza; rappresentano pertanto: • gli accantonamenti per imposte liquidate o da liquidare per l’esercizio, determinate secondo le aliquote e le norme vigenti; • l’ammontare delle imposte differite o pagate anticipatamente in relazione a differenze temporanee sorte o annullate nell’esercizio; • le rettifiche ai saldi delle imposte differite per tenere conto delle variazioni delle aliquote intervenute nel corso dell’esercizio. Garanzie, impegni, beni di terzi e rischi I rischi relativi a garanzie concesse, personali o reali, per debiti altrui sono stati indicati nei conti d’ordine per un importo pari all’ammontare della garanzia prestata; l’importo del debito altrui garantito alla data di riferimento del bilancio, se inferiore alla garanzia prestata, è indicato nella presente nota integrativa. Gli impegni sono stati indicati nei conti d’ordine al valore nominale, desunto dalla relativa documentazione. La valutazione dei beni di terzi presso l’impresa è stata effettuata al valore desunto dalla documentazione esistente negli altri casi. I rischi per i quali la manifestazione di una passività è probabile sono descritti nelle note esplicative e accantonati secondo criteri di congruità nei fondi rischi. I rischi per i quali la manifestazione di una passività è solo possibile sono descritti nella nota integrativa, senza procedere allo stanziamento di fondi rischi secondo i principi contabili di riferimento. Non si è tenuto conto dei rischi di natura remota. Dati sull’occupazione L’organico medio aziendale, ripartito per categoria, ha subito, rispetto al precedente esercizio, le seguenti variazioni. CATEGORIE PERSONALE DIPENDENTE N° addetti all’inizio dell'esercizio Dirigenti Incrementi di esercizio 1 Decrementi di esercizio - IMMOBILIZZAZIONI Immobilizzazioni immateriali - 498.450 - 230 2.834 Attrezzature industr. e commerciali 3.691 - - - 3.691 Altri beni 160.580 4.026 - 42.234 122.372 TOTALE 164.271 505.540 - 42.464 627.347 Il dettaglio altri beni è così suddiviso: Macchine elettriche ed elettron. ufficio 138.930 Altri beni TOTALE 18.519 7.685 19.986 Immobilizzazioni materiali 164.271 505.540 42.464 627.347 TOTALE 173.421 524.059 50.149 647.333 - 160.580 4.026 16.098 394 2.587 35.243 103.687 781 - 42.234 122.372 - Saldo inizio esercizio Saldo fine esercizio 8.960 23.008 TOTALE III. Attività finanziarie Saldo inizio esercizio Incrementi di esercizio Decrementi di esercizio Saldo fine esercizio POLIZZE VIA INTERA N. 511904 300.000,00 - - 300.000,00 101.433,00 - - 101.433,00 401.433,00 0,00 0,00 401.433,00 IV. Disponibilità liquide Nel corso dell’esercizio le disponibilità liquide si sono così formate: Saldo all'inizio dell'esercizio Incrementi Decrementi Saldo alla fine dell'esercizio 237.936 1.356.268 1.416.953 177.251 57.908 23.790 81.300 398 Banca sella c/c 52848651601 9.150 781 CREDITI ISCRITTI NELL'ATTIVO CIRCOLANTE Banca carige c/c 4413/80 Saldo alla fine dell'esercizio - - 5.816 - - Saldo fine esercizio C) Attivo circolante La composizione dell’attivo circolante è così suddiviso: II. Crediti Il dettaglio dei crediti iscritti nell’attivo circolante prevede la seguente suddivisione: 5 Decrementi di esercizio 3.245 2.981 Autoveicoli, motov. E altri mezzi trasp. 5 Incrementi di esercizio Fondo Incrementi di Decrementi di ammortamento esercizio esercizio e svalutazione 18.669 Mobili e arredamento DISPONIBILITà LIQUIDE Costo storico all'inizio dell'esercizio Saldo inizio esercizio ALTRI BENI TOTALE Immobilizzazioni Il totale delle immobilizzazioni è così suddiviso: Saldo fine esercizio - - Attività B) Immobilizzazioni Amm. e Sval d'esercizio 3.064 1 0 Cessioni/ Decr. di esercizio 498.450 - 10 Acquisti / Incr. di esercizio - 1 1 19.986 - - 1 7.683 Impianti e macchinari - Apprendisti Collab. coord. e cont. - Saldo fine esercizio Terreni e fabbricati 4 - 18.519 Saldo inizio esercizio ATTIVITà FINANZIARIE CHE NON COSTITUISCONO IMMOBILIZZAZIONI - Acquisti / Incr. Cessioni / Decr. Amm. e Sval. di esercizio di esercizio esercizio 9.150 IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI 3 7 Saldo inizio esercizio II. Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali presentano il seguente dettaglio: RISPARMIO ASSICURATO GARANTITO Impiegati TOTALE 1 N° addetti alla chiusura dell'esercizio IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI Brevetti e utilizz. opere ingegno - 5.740 4.840 900 Poste italiane c/c 609164 Cassa 100.177 1.220.820 1.248.035 72.962 TOTALE 396.021 2.606.618 2.751.128 251.511 D) Ratei e risconti Non vi sono ratei e risconti. 23 BILANCIO ASSOCIAZIONE ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA LOTTA AL NEUROBLASTOMA O.N.L.U.S. NOTA INTEGRATIVA BILANCIO 2014 Passività A) Patrimonio netto La composizione del patrimonio netto è così dettagliata: Saldo inizio esercizio VOCI DI PATRIMONIO NETTO Altre riserve Avanzo di esercizi precedenti Decrementi di esercizio Saldo fine esercizio - 498.450 - 498.450 Conto economico 711.694 - - 711.694 A) Valore della produzione Disavanzo di esercizio TOTALE Incrementi di esercizio E) Ratei e risconti Rappresentano le partite di collegamento dell’esercizio conteggiate col criterio della competenza temporale. I criteri adottati nella valutazione sono riportati nella prima parte della presente nota integrativa. - - - -27.796 711.694 498.450 - 1.182.348 B) Fondi per rischi e oneri Non si sono effettuati accantonamenti a fondi rischi. C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato La variazione è così costituita: Saldo inizio esercizio T.F.R Accantonato 79.049 TOTALE Utilizzato 37.081 Descrizione Saldo fine esercizio 98.736 17.394 D) Debiti I debiti sono valutati al loro valore nominale e la scadenza degli stessi è così suddivisa: DEBITI Esigibili entro l’esercizio successivo Verso fornitori Tributari Verso istituti previdenziali Altri debiti TOTALE Esigibili oltre l’esercizio successivo Di cui oltre 5 anni 570 - 101.232 6.837 - - 6.837 13.902 - 13.902 - 1.569 - - 1.569 122.970 570 - 123.540 Contributi fondo est Contributi volontari di solidarietà Debiti per irap Incrementi 117 606 675 48 - 5.200 - 5.200 1.472 - 1.472 - - 102 - 102 Debito verso cod. 1601 - 1.757 1.055 702 Dipendenti c/arrotondamenti - 2.102 635 1.467 Ente bilaterale terziario 31 240 245 26 Erario c/ coll. cod 1004 84 230 314 - 12.038 37.769 44.879 4.928 - 13.730 11.855 1.875 Erario c/rivalse lav. Autonomi Erario c/rivalse su provvigioni Inail c/contributi Inps c/contributi dipendenti Inps collaboratori TOTALE 24 - 1.2 Da contratti con Enti Pubblici - - 2.415 3.806 1.3 Da soci e associati 1.4 Da non soci 1.5 Altri ricavi e proventi - 70 35 35 745 1.019 679 1.085 14.481 75.503 83.144 6.840 346 2.155 2.501 - 29.314 140.483 147.489 22.308 - 3.616 8.548 267.355 301.706 273.386 314.059 Proventi da raccolta fondi Si tratta di attività svolte dall’Associazione nel tentativo di ottenere contributi ed elargizioni in grado di garantire la disponibilità di risorse finanziarie per realizzare attività funzionali e strumentali al perseguimento dei fini istituzionali. Descrizione: Descrizione 31.12.2014 31.12.2013 Proventi da raccolta fondi 2.1 Raccolta campagna natalizia 98.310 259.211 2.2 Raccolta campagna pasquale 1.381.111 1.427.644 2.3 Raccolta manifestazioni ed eventi 127.525 95.717 - 100.413 2.4 Raccolta lasciti testamentari 2.5 Attività ordinaria di promozione Debiti quas Erario c/irpef dip. cod 1001 1.1 Da contributi su progetti 2 Saldo alla fine dell'esercizio Decrementi 31.12.2013 Proventi e ricavi da attività tipiche Totale 100.662 Saldo all'inizio dell'esercizio 31.12.2014 1 TOTALE La voce altri debiti, debiti previdenziali e altri debiti risulta così costituita: DEBITI TRIBUTARI, PREVIDENZIALI E ALTRI Proventi da attività tipiche Si tratta dei proventi dell’attività istituzionale svolta dall’Associazione come da statuto. Si riferiscono alle donazioni ricevute nel corso dell’anno a sostegno dell’attività dell’Associazione e sono così suddivisi: Totale 180.658 249.046 1.787.604 2.132.031 Proventi da attività connesse Si tratta di attività diversa da quella istituzionale ma complementare alla stessa in quanto in grado di garantire all’ente non profit risorse utili a perseguire le finalità istituzionali espresse dallo statuto. Concernono gli affitti degli immobili di proprietà. Descrizione: 31.12.2014 3 31.12.2013 Proventi e ricavi da attività accessorie 3.1 Da gestioni commerciali accessorie - - 3.2 Da contratti con enti pubblici - - 3.3 Da soci e associati - - 3.4 Da non soci - - 29.681 135 29.681 135 3.5 Altri proventi e ricavi Totale BILANCIO ASSOCIAZIONE ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA LOTTA AL NEUROBLASTOMA O.N.L.U.S. NOTA INTEGRATIVA BILANCIO 2014 Proventi finanziari e patrimoniali Si tratta di attività di gestione patrimoniale e finanziaria strumentali all’attività istituzionale e comprendono interessi attivi su depositi bancari e utili su cambi. Descrizione: Altri proventi finanziari Saldo Corrente Interessi attivi bancari Saldo Precedente 502 47 Interessi attivi da titoli e fondi 10.083 10.197 -114 TOTALI 10.632 10.699 -67 B) Costi della produzione Di seguito sono elencati tutti costi inerenti alla produzione: 6.2 Servizi 50 147.933 162.789 - 164.369 1.5 Ammortamenti 30.088 17.328 1.6 Oneri diversi di gestione 11.812 3.104 1.7 Finanziamenti alla ricerca TOTALe 750.000 773.904 1.069.191 1.121.544 Oneri promozionali e di raccolta fondi Sono gli oneri sostenuti per le campagne di raccolta fondi, suddivisi per tipologia. 31.12.2014 2 31.12.2013 Oneri promozionali e di raccolta fondi 2.1 Raccolta campagna natalizia 48.537 96.366 2.2 Raccolta campagna pasquale 608.836 562.009 37.525 88.774 2.3 Raccolta manifestazioni ed eventi 2.4 Raccolta lasciti testamentari 752 6.411 75.382 114.506 771.032 868.066 2.5 Attività ordinaria di promozione Totale Oneri da attività connesse Si tratta di attività diversa da quella istituzionale ma complementare alla stessa in quanto in grado di garantire all’ente non profit risorse utili a perseguire le finalità istituzionali espresse dallo statuto. La voce comprende le imposte e gli eventuali costi inerenti gli immobili di proprietà. 31.12.2014 3 31.12.2013 Oneri da attività accessorie 3.1 Acquisti - - 3.2 Servizi - - 3.3 Godimento beni di terzi - - 3.4 Personale - - 3.5 Ammortamenti 3.6 Oneri diversi di gestione Totale 5.845 7.841 136.437 106.781 6.3 Godimento beni di terzi 31.12.2013 129.358 1.4 Personale 31.12.2013 Oneri di supporto generale 6.1 Acquisti - 1.3 Godimento beni di terzi Oneri di supporto generale Ammontano a € 265.192 e riguardano gli oneri di struttura dell’Associazione. In dettaglio la voce è suddivisa: 31.12.2014 Oneri da attività tipiche 1.2 Servizi 43 1.909 TOTALE 6 Oneri per attività istituzionali Il totale dei costi da attività tipiche ammonta a € 1.069.191 e comprende: oneri sostenuti nel 2014 per l’attività istituzionale 1 1.866 Interessi passivi su rit. pag. 549 1.1 Acquisti SUDDIVISIONE INTERESSI ED ONERI FINANZIARI Commissioni e spese bancarie Variazioni 31.12.2014 Oneri finanziari e patrimoniali Concernono spese e oneri bancari. - - 2.360 - 2.360 - - - 6.4 Personale 30.746 39.115 6.5 Ammortamenti 20.059 11.552 6.6 Oneri diversi di gestione 72.106 88.923 265.192 254.212 Totale Imposte sul reddito d’esercizio IRES Le attività istituzionali sono del tutto escluse dall’area della commercialità, e sono quindi completamente irrilevanti ai fini delle imposte sui redditi. Le attività connesse mantengono la natura di attività commerciali, ma non concorrono alla formazione del reddito imponibile. Poiché le agevolazioni interessano esclusivamente il reddito d’impresa, le Onlus sono assoggettate all’Ires relativamente alle categorie dei redditi fondiari, di capitale e diversi. IRAP L’Associazione è soggetta all’Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP). L’Irap relativa all’attività istituzionale è stata determinata con i criteri previsti per le attività non commerciali, applicando alla base imponibile determinata secondo il metodo retributivo, applicano l’aliquota prevista dalle varie leggi regionali. IMPONIBILE ALIQUOTA IRAP IRAP LIGURIA 132.418,21 3% 3.972,55 SICILIA 20.704,23 4,25% 879,93 LOMBARDIA 51.527,09 0 0,00 PIEMONTE 29.523,48 2,25% 664,28 234.173,00 5.516,75 Risultato della gestione Il risultato gestionale dell’esercizio, al netto dell’accantonamento delle imposte è negativo ed è pari a € 27.796. Il Presidente del Consiglio direttivo Dott.ssa Sara Costa 25 BILANCIO ASSOCIAZIONE ASSOCIAZIONE ITALIANA PER LA LOTTA AL NEUROBLASTOMA O.N.L.U.S. Relazione del Collegio dei Revisori al bilancio consuntivo per l’anno 2014 Signori Soci dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, il Consiglio Direttivo dell’Associazione ha sottoposto all’esame del Collegio il bilancio consuntivo dell’esercizio 2014, che si riepiloga nei seguenti risultati di sintesi: STATO PATRIMONIALE 2014 Immobilizzazioni € 647.332 Attivo circolante € 675.951 Ratei e risconti €0 Totale attivo € 1.323.283 Altre riserve € 498.450 Avanzo precedenti esercizi € 711.694 Avanzo dell’esercizio € (27.796) Trattamento fine rapporto € 17.394 Debiti € 123.541 Totale passivo € 1.323.283 RENDICONTO GESTIONALE 2. Il nostro esame è stato condotto secondo gli statuiti principi per la revisione contabile delle società commerciali, opportunamente adattati alla realtà operative delle Onlus. In conformità ai predetti principi, la revisione è stata pianificata e svolta al fine di acquisire ogni elemento necessario per accertare se il bilancio d’esercizio sia viziato da errori significativi e se risulti, nel suo complesso, attendibile. 3. Il procedimento di revisione comprende l’esame, sulla base di verifiche a campione, degli elementi probativi a supporto dei saldi e delle informazioni contenuti nel bilancio, nonché la valutazione dell’adeguatezza e della correttezza dei criteri contabili utilizzati e della ragionevolezza delle stime effettuate dagli amministratori. Riteniamo che il lavoro svolto fornisca una ragionevole base per l’espressione del nostro giudizio professionale. 4. A nostro giudizio, il sopramenzionato bilancio è, nel suo complesso, conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione; esso, pertanto, è stato redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria e il risultato economico dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2014. 2014 Ricavi € 2.101.303 Costi € (2.129.099) Avanzo (disavanzo) di gestione € (27.796) In relazione a questo, vi evidenziamo quanto segue: 1. Il suddetto bilancio è stato redatto dall’organo amministrativo sulla scorta dei fatti gestionali e delle evidenze contabili dell’esercizio in rassegna, regolarmente annotate nei registri contabili. La responsabilità della redazione del bilancio, in conformità alla norme che ne disciplinano i criteri di redazione, compete all’organo amministrativo dell’Associazione. È nostra la responsabilità del giudizio professionale espresso sul bilancio e basato sulla revisione contabile. In merito alla forma di rappresentazione del rendiconto d’esercizio, il Collegio apprezza l’utilizzo della forma prevista dall’Agenzia delle Onlus con atto d’indirizzo ai sensi dell’art. 3, comma 1, lett. a) del DPCM 21 marzo 2001, n. 329. Pertanto, visto quanto sopra esposto, esprimiamo parere favorevole in merito all’approvazione del bilancio, così come proposto dall’Organo amministrativo. Milano, 4 maggio 2015 Il Collegio dei Revisori Dott. Luca Marioli - Dott. Paola Menotti - Rag. Mara Menotti Libro verbali del Collegio dei Revisori Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma Sede in Genova, Largo Gaslini, 5 Le tue volontà per sostenere la vita Un lascito testamentario è un gesto generoso che guarda al futuro. Beneficiare l’Associazione o la Fondazione di una parte dei propri beni, mobili o immobili, affinché li valorizzino negli anni a venire, significa perseguire con propria volontà un importante obiettivo condiviso: sostenere la ricerca e aiutare i bambini a guarire. Per farlo bisogna provvedere alla redazione di un testamento (pubblico, olografo o segreto). Il lascito testamentario è vincolato agli scopi statutari dell’ente indicato. I lasciti testamentari sono esenti da imposte di successione. Per informazioni su come disporre un lascito, telefonare al numero 010/60.18.938 Il 30 luglio 2013 l’Associazione ha ottenuto il Patrocinio del Consiglio Nazionale del Notariato per la promozione delle iniziative riguardanti i lasciti. Fondazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma O.N.L.U.S. c/o Istituto G. Gaslini - Largo Gaslini, 5 - 16147 Genova - tel. 010 6018938 - fax 010 6018961 - Numero Verde 800 910056 www.neuroblastoma.org - e-mail: [email protected] 26 LE PERSONE DELL’ASSOCIAZIONE conoscenza e gestione dei donatori: L’importanza dei dati sensibili Qual è il suo percorso professionale e cosa l’ha portata in Associazione? I miei primi anni di lavoro dopo la laurea sono stati anni di rodaggio. Avevo già svolto diverse attività durante il liceo e l’università, più che altro per racimolare qualche soldino per comprarmi strumenti musicali, dischi o per fare qualche viaggio. Ma il mio interesse per il sociale si era già manifestato e in quegli anni ero volontario nell’Agesci e in un’associazione universitaria chiamata ESN (Erasmus student network). Ho sempre pensato che un giorno anche il mio lavoro sarebbe stato per il sostegno di una delle cause importanti che maggiormente affliggono la nostra società: qualcosa che potesse rispettare completamente i miei valori di impegno etico e civile verso il quale ero stato educato fin da piccolo. Quindi come ha orientato le sue scelte a quel punto? Quasi naturalmente, anche la mia specializzazione universitaria in economia e commercio, si è rivolta verso il mondo del terzo settore; non da ultima, la mia tesi di laurea, è stata in un approfondimento delle strutture organizzative non profit e nello sviluppo di un business plan redatto per un’associazione di volontariato impegnata nel recupero di tecnologie informatiche (Computerinati, Trento). Come spesso accade però, a dispetto dei miei studi, per i primi anni dopo l’università, ho fatto esperienza in importanti società nel mondo informatico e dei prodotti elettronici di largo consumo. Appena ho potuto, però, ho ripreso gli studi e approfondito la professione del fundraiser. Mi sono iscritto quindi a gennaio 2013 al master in Fundraising per organizzazioni non profit e enti pubblici (Università di Bologna). Cosa ha portato della sua esperienza nel mondo profit nel non profit? Sicuramente in quei contesti ho conosciuto la vita, le regole, l’etica professionale della grande azienda e l’esperienza mi è stata di grande aiuto per trovare delle realtà professionali stimolanti. Soprattutto la mia passione per l’informatica, così come la curiosità per l’evoluzione della tecnologia degli ultimi 20 anni, mi hanno portato a specializzarmi nel settore della gestione dei database, soprattutto quelli funzionali al mantenimento dei contatti con i clienti. Nel mio lavoro di oggi questo si è tradotto immediatamente nella gestione dei database dei donatori e quindi nell’approfondimento delle tematiche relative alla sicurezza e alla privacy. Che importanza ha la gestione dei dati sensibili per una No profit? Negli ultimi anni la sensibilità verso le tematiche della sicurezza dei propri dati personali, della propria privacy, è cresciuta enormemente. Questo aspetto dello sviluppo e della modernizzazione dei sistemi di comunicazione, coinvolge direttamente il mondo del non profit. Non deve, a mio avviso, mai essere vissuto come un limite o un ostacolo, ma sempre come un’opportunità per ogni organizzazione di garantire sicurezza e affidabilità (accountability): quello che nel gergo chiamiamo trasparenza. Sempre più, la predisposizione di garanzie di trasparenza (di gestione dei dati, Enrico Anzi, fundraiser e esperto di CRM dell’Associazione. Un lavoro dietro alle quinte tra database, sicurezza e privacy: perchè anche l’informatica è parte vitale del fundraising. «Ho sempre saputo che avrei lavorato per una buona causa». delle procedure di raccolta e utilizzo dei fondi) è indice di maturità e serietà di un’organizzazione. Cosa vuol dire per lei lavorare in Associazione? Avere una mission importante come curare i bambini e salvare loro la vita è qualcosa che risuona in lei e aggiunge valore a ciò che sta facendo? Osservo oggi la mia vita in una metropoli, Milano, ricca di stimoli culturali e sociali, e devo dire di essere molto soddisfatto del mio lavoro. Ogni mattina mi reco in ufficio in bicicletta e con i colleghi lavoriamo insieme per raccogliere risorse e sostenitori per la Lotta al Neuroblastoma e ai Tumori Solidi Pediatrici. L’Associazione in questi vent’anni ha raggiunto traguardi considerevoli e contribuito a scoperte importantissime in campo medico. Un tuo sogno per l’Associazione È di grande stimolo per me, far parte di questa organizzazione: mi piacerebbe poter contribuire attivamente a stabilire contatti e collaborazioni anche con organizzazioni straniere, che si occupino come noi di Fundraising per la Lotta al Neuroblastoma. Sarebbe per me un’importante evoluzione che potrebbe aiutare la ricerca italiana ad acquisire nuovi sostenitori e risorse per progetti sempre più efficaci nonché una visione più ampia delle sfide di questo lavoro. 27 ATTUALITÁ LA CUCINA DELLE FESTE SANA E BILANCIATA PER UN NATALE GOLOSO E IN SALUTE { Niente diete drastiche post festeggiamenti, solo un’alimentazione equilibrata e bilanciata tutto l’anno, poco sale, 5 porzioni al giorno di frutta e verdura, pochi dolci, stop agli abusi di alcolici e attività fisica regolare. Alessandra Romano, classe 1985, giovane biologa nutrizionista salentina, laureata in Scienze della Nutrizione Umana all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, ha svolto tirocini all’ ICANS (Centro internazionale per lo studio e la valutazione della composizione corporea) dell’Università degli studi di Milano e il reparto di Gastroenterologia del Policlinico di Bari. Libero professionista, docente di Dietologia, Educazione e Sicurezza Alimentare. Collabora con il progetto “Dieta Express”: pasti a domicilio, nutrizionalmente bilanciati e personalizzati. Come bisogna comportarsi durante le feste per rimanere in forma? Il periodo natalizio è sempre visto come un tabù per la linea e gli errori dettati dai sensi di colpa, per cercare di rimediare alle abbuffate, sono all’ordine del giorno. Dovremmo, invece, tenere bene a mente che non si ingrassa tra Natale e Capodanno, ma tra Capodanno e Natale. Bisogna affrontare il periodo delle feste in sintonia con uno stile di vita sano 365 giorni l’anno, che prevede corretta alimentazione ed esercizio fisico adeguato. Quindi non ricordiamoci della bilancia solo nel periodo immediatamente pre e post festivo, solo nei mesi di dicembre e gennaio. Cosa evitare e cosa concedersi a tavola? Bisognerebbe sempre rifarsi al modello di Dieta Mediterranea, valido per tutte le età, che prevede 28 un apporto bilanciato tra i nutrienti principali (carboidrati, proteine e grassi) in relazione all’età, al sesso e al tipo di lavoro svolto: il 55-60% delle calorie giornaliere vanno prese dai carboidrati (pane, pasta, cereali, legumi, preferendo cibi integrali e poco raffinati), il 15% da proteine (carne magra, pesce, in primis pesce azzurro, uova, legumi) e il 25-30% da grassi (in primis l’olio extra vergine di oliva, il vero protagonista della dieta mediterranea). Bisognerebbe ridurre al minimo l’uso di sale, preferendo erbe aromatiche e spezie autoctone per insaporire i cibi (timo, rosmarino, origano, basilico); introdurre un adeguato apporto di fibre con almeno 5 porzioni al giorno di frutta e verdura (rispettando la stagionalità); limitare al minimo il consumo dei dolci, concessi solo nelle ricorrenze; tra gli alcolici, uno o due bicchieri di vino al giorno sono la dose massima per la popolazione Dottoressa Alessandra Romano generale sana; un’attività fisica regolare, almeno 3-5 volte a settimana di intensità moderata, per esempio camminata veloce, bicicletta, nuoto, per 30-60 minuti a volta. Al bando merendine e cibi confezionati, bibite zuccherate e snack salati. Se rispettiamo queste regole per l’intero anno, possiamo avvicinarci al Natale con serenità? Certamente. Potremmo concederci gli strappi alla regola senza sensi di colpa e vivere il Natale con il suo vero scopo: la convivialità e la vicinanza agli affetti, risultando, inoltre, un’occasione per riscoprire piatti tipici della tradizione enogastronomica locale, per grandi e piccini. Ha senso fare una dieta preventiva? La dieta, intesa come restrizione calorica stretta, prima di Natale è inutile. Una dieta isolata, seguita per compensare gli eccessi della } tavola in periodi particolari, non modifica il peso se non temporaneamente. Non serve affamarsi adesso per evitare di ingrassare durante le feste, anzi il non mangiare condurrebbe all’attivazione di un meccanismo fisiologico compensatorio, determinando un ulteriore aumento del peso corporeo. Un consiglio da seguire è quello di estendere le regole base per una corretta alimentazione anche nel periodo pre natalizio, mantenendo sempre i 5 pasti al giorno: colazione, pranzo, cena e due spuntini e soprattutto sfruttare ogni occasione utile per fare movimento. Approfittiamo dello shopping per i regali di Natale per fare lunghe passeggiate. Evitiamo di acquistare dolci natalizi già dai primi giorni del mese di dicembre. Per i più piccoli: se abbiamo la tradizione del calendario dell’avvento, costruiamone uno insieme ai figli o nipoti, sostituendo al classico cioccolatino, un piccolo pensiero. Quali sono le regole da seguire nel periodo delle feste? Rispettare il calendario. Nei giorni “rossi” - vigilia di Natale, Natale, vigilia di Capodanno, Capodanno ed Epifania - è assolutamente legittimo partecipare a cene e pranzi fastosi. Ponete una maggiore attenzione ai giorni lavorativi a cavallo fra le festività. Sarebbe un errore pensare di poter mangiare quando e quanto si vuole dal 24 Dicembre al 6 Gennaio! ATTUALITÁ Mangiare con consapevolezza. Liberate la mente dai sensi di colpa e godetevi le vostre pietanze preferite, ma proponetevi di alternare in modo equilibrato i pasti liberi e abbondanti a pasti più leggeri per recuperare gli eccessi. Come pasto di recupero, potreste consumare verdure in abbondanza accompagnate da un piatto proteico magro (carne bianca o pesce) e una fetta di pane integrale. Bandito quindi il digiuno: rischierete di arrivare troppo affamati al pasto successivo. Gustatevi un buon bicchiere di vino, meglio se rosso, per brindare alla salute dei vostri cari, ma nei giorni feriali evitate le bevande alcooliche, così come gli aperitivi e gli stuzzichini durante la giornata (noccioline, patatine, ecc). Mangiare più lentamente ed evitare il bis, soprattutto quando sono previste numerose portate. Non tralasciare mai le verdure. Anche quando sono previsti antipasti, primi, secondi e dolce, il contorno di verdure deve essere sempre presente, poiché contribuisce a riempire lo stomaco e ad attenuare il carico glicemico del pasto, grazie al prezioso contenuto in fibre. L’ideale sarebbe sostituire ai classici antipasti, le cruditè di verdure. Evitare di consumare gli avanzi delle pietanze più ricche e dei dolci nei giorni successivi alla festa. Praticare attività fisica: passeggiate, approfittando di alcune tradizioni quali mercatini di Natale e presepi; andate in bici o fate un po’ di cyclette davanti alla TV tutti i giorni per almeno 30 minuti. Ci sono tradizioni alimentari natalizie non compromettenti per la linea? Risulta benefico il consumo di pesce (orata, dentice, spigola, aguglie, pesce bandiera, pesce spada, tonno, sgombro, ecc.) e di legumi, soprattutto le lenticchie che la tradizione vuole foriere di denaro. Non servite i formaggi (soprattutto stagionati) dopo il secondo piatto. Consumate panettone, pandoro, struffoli, zeppole, mostaccioli e gli altri tipici dolci natalizi moderatamente e solo nei giorni di festa, evitando di consumarli durante gli altri giorni e di accompagnarli con creme, cioccolata e farciture varie. Portate in tavola a fine pasto una porzione di frutta fresca di stagione(agrumi, ananas, mele e pere), limitando al minimo la frutta secca, candita e sciroppata. Come comportarsi nel periodo post festivo? Quello che serve è aiutare l’organismo a depurarsi per eliminare le tossine e i chili accumulati. Eliminate per qualche giorno tutti quei prodotti che spesso sotto Natale sono stati presenti nelle nostre tavole: dai primi (cannelloni, lasagne, paste all’uovo) e secondi piatti elaborati (fritture, carni grasse), fino ai dolci e alle bevande alcoliche. Evitate anche la colazione al bar o quella fatta in casa con dolci residui delle feste. Per ottenere un vero effetto depurativo la nostra alimentazione dovrà essere ricca di legumi, verdura e frutta. Infine rimettiamo in moto il nostro corpo. Un consiglio per i più piccoli? Spesso i nostri ragazzi ricevono per l’Epifania la classica calza ricca di dolciumi. Sarebbe il caso di limitare quanto più possibile i dolci presenti nella calza e sostituire il classico carbone zuccherino “punitivo” con qualcos’altro di simbolico, per esempio la buccia di agrumi o frutta secca. Sarebbe preferibile riempire la calza con leccornie fatte in casa, come i biscotti casarecci, da far consumare al bambino con moderazione in piccole porzioni nei giorni successivi, a colazione o a merenda. Qualora fossero presenti cioccolatini, cercare di limitarne a due o tre volte a settimana il consumo e soprattutto evitare di lasciare a completa disposizione del bambino l’intero “bottino”. A NATALE SOSTIENI LA RICERCA SCIENTIFICA: DA QUEST’ANNO ANCHE ON LINE SCEGLI I DONI DELL’ASSOCIAZIONE E REGALA UNA SPERANZA DI VITA AI BAMBINI AMMALATI Sia che siate un privato, un’istituzione, un’azienda a Natale l’appuntamento è con l’amore e con la solidarietà. Scegliere un dono dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma significa contribuire al progetto annuale di raccolta di 1.800.000 euro per sviluppare farmacii efficaci per sconfiggere questa terribile patologia che purtoppo fa ammalare 150 bambini ogni anno. Quest’anno potete scegliere i doni dell’Associazione anche on line e riceverli direttamente a casa senza alcuna fatica. Visitate il sito www.neuroblastoma.org e cliccate su Doni Solidali o sul pacchetto fucsia in home page. BUON NATALE! Scegli fra i doni dell’Associazione e fai diventare il tuo Natale un Natale di speranza per tanti bambini: palline di Natale e magneti in ceramica di Vietri dipinta a mano, cioccolatini fondenti e al latte con granella di nocciole, biglietti di auguri e e-card. 29 VITA ASSOCIATIVA: INIZIATIVE IN CORSO { L’ASSOCIAZIONE è SOCIAL! DIVENTA AMICO, FAN, FOLLOWER SUI PRINCIPALI NETWORK } Vania Pavan, consulente di digital marketing, parla delle nuove iniziative online dell’Associazione; della sua presenza su Facebook, Twitter, Linkedin e YouTube e spiega perchè per una ONLUS è importante essere “in rete”. Prima del fundraising c’è la comunicazione. Prima della comunicazione ci sono le relazioni tra le persone. Ecco perché l’Associazione Italiana Lotta al Neuroblastoma ha deciso di essere più vicino alle persone, di conoscerle meglio e di farsi conoscere meglio anche attraverso i canali digitali. Un passo inevitabile anche per un’Organizzazione storica come la nostra. Perché cercare le persone in rete? Oggi sono più di 2 miliardi gli account attivi su piattaforme social e, solo in Italia, quasi la metà della popolazione è attiva su un social network trascorrendovi in media 2,5 ore! Un’opportunità importante per un’Associazione per aumentare l’informazione ed essere sempre più vicina ai propri sostenitori. In quale social è l’Associazione? Sono ormai giunte a 4.000 le per- 30 Vania Pavan entra nel settore non profit dapprima ideando e gestendo la mediateca per la Comunicazione Sociale per Fondazione Pubblicità Progresso poi come consulente fundraiser per diverse Organizzazioni non profit collaborando con l’Osservatorio Fundraising Online di Qmark. Per l’Associazione Neuroblastoma è responsabile dei canali digitali sone che seguono l’Associazione su Facebook, partecipando alla vita dell’Organizzazione e interagendo attraverso la pagina del più popolare dei social network. Uno strumento indispensabile, unito a tanti altri, per poter comunicare le attività, i risultati, rispondere alle domande, ma anche raccogliere suggerimenti, sensibilizzare, informare sulle nuove scoperte della ricerca scientifica e anche raccogliere fondi. Grazie alle prossime novità e all’opportunità di questi strumenti digitali, ci saranno attività coinvolgenti, momenti di interazione e da condividere virtualmente attraverso la rete per l’Associazione e con l’Associazione. Anche i canali Twitter, Google Plus, Linkedin e You Tube sono stati attivati. A proposito di interazione c’è una nuova iniziativa a cui amici e sostenitori possono partecipare. Quale? È nato il progetto www.noicimettiamo.org che permette, collegandosi al sito di ricevere subito in regalo il primo volume della collana “Mini book amici dei bambini” dedicato ai giochi dimenticati. Un modo nuovo per l’Associazione di essere sempre più vicina ai suoi sostenitori coinvolgendoli e conoscendoli meglio. L’iniziativa nasce dalla collaborazione con il progetto Iotiamo e con l’artista Antonio Spanedda che ha messo a disposizione la sua arte e con Giorgio Reali dell’Accademia del Gioco dimenticato. Ma sono in tanti a mettere costantemente il proprio impegno per l’Associazione: chi ha scritto storie per i bambini, chi ha prestato il suo tempo per divulgare e sensibilizzare su questa malattia e chi ha donato. VITA ASSOCIATIVA: INIZIATIVE IN CORSO Perché un’organizzazione no profit deve diventare social? La presenza sul web di un’Organizzazione passa inevitabilmente dal suo sito internet e dall’attività di digital fundraising che sa mettere in campo, cioè dalla corretta integrazione tra sito internet, social network ed email marketing. Nonostante gli impattanti numeri sull’utilizzo e la quantità di tempo spesa dagli italiani sui social network e sul web in generale, molte sono ancora le resistenze da parte delle organizzazioni non profit sull’utilizzo di questi strumenti. Cambiare significa investire e adottare un nuovo approccio a tematiche che per anni venivano affrontate sempre nello stesso identico modo. È pur vero che le donazioni online e le offerte online per i regali solidali non sono ancora in numero cosi significativo nel nostro Pease e l’utilizzo della carta credito sul web spesso si scontra con il timore di una poca trasparenza. Eppure, sono oltre 4 milioni gli italiani che donano online! Un numero destinato a crescere che non si può ignorare e che bisogna saper gestire per poter ottimizzare le risorse per raggiungere obiettivi specifici. Qual è il trend in Italia e come si sta muovendo in questo contesto il terzo settore italiano rispetto al resto del mondo? Storicamente il fundraising è nato in Europa ma lo sviluppo più significativo è negli USA. Il trend è fuori dubbio legato allo sviluppo delle interazioni con i sostenitori online. La metà della popolazione Americana viene a conoscenza di cause legate al non profit tramite i social media e donano online in media più di 60$ a testa. Chiamare all’azione tramite Twitter negli Stati Uniti significa raccogliere fondi online dieci volte di più di quanto non accadrebbe offline e buona parte delle statistiche confermano che i sostenitori online donano 40- 50$ contro i 20$ offline. Sono numeri che riflettono tendenze economiche e stili comportamentali, ma anche attitudini legate all’organizzazione di un Paese che non puo’ ignorare la necessità di innovazione. Considerato il massiccio sviluppo dell’utilizzo di questi strumenti e il tempo speso su internet (oltre 6 ore al giorno) e sui social (oltre 2 ore al giorno) da parte degli Italiani, è fuori dubbio che si tratta di un trend che riguarderà certamente anche il nostro Paese. ASSAGGIO D’AMORE A STRESA UNA MOSTRA D’ARTE E LETTERATURA E UNA CENA TOP DI BENEFICENZA PER DIRE #STOPNEUROBLASTOMA IN OCCASIONE DELLA GIORNATA DEL CONTEMPORANEO IN COMPAGNIA DELL’ARTISTA ANTONIO SPANEDDA All’apparenza potrebbe sembrare una semplice rassegna espositiva del progetto IOTIAMO; una mostra che riunisce le collezioni realizzate durante le manifestazioni IOAMOINAVIGLI (Navigli Lombardi a Milano); NOICIMETTIAMO (a Genova con l’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma) e CIBIAMOILMONDO (progetto etico per artigiani alimentari). Ma in realtà quella che si sta svolgendo negli spazi del ristorante Il Clandestino di Stresa, inaugurata lo scorso 10 settembre, è una vera e propria performance creativa che si snoda su diversi filoni artistici: figurativo, narrativo e gastronomico. Un’unica finalità diffondere l’amore. E quale miglior modo per farlo se non dedicando l’iniziativa a una finalità benefica. In queste settimane tutti i giovedì l’artista Antonio Spanedda, accompagnato dai testimonial Cristina Barberis Negra, Stefano Francoli e lo chef/testimonial Franco Marasco esporrà ritratti figurativi e Alcuni scatti della mostra in corso al Ristorante “Il Clandestino” di Stresa. Nella prima foto l’artista Antonio Spanedda ideatore del progetto IOTIAMO, grande amico dell’Associazione ritratti narrativi, brindando con i visitatori che vorranno conoscere più da vicino questo progetto virale. Tutto per una buona causa, raccogliere fondi per la ricerca scientifica e poter un giorno dire #stopneuroblastoma. La rassegna si concluderà il 10 ottobre con una cena di beneficenza dedicata ai bambini e all’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma ASSAGGIO D’AMORE in occasione della Giornata del Contemporaneo 2015, un evento nazionale - creato dall’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani - che oggi riunisce 25 tra i più importanti musei d’arte contemporanea italiani. Durante la cena conclusiva Antonio Spanedda coinvolgerà il pubblico con una performance artistica che li trasformerà in messaggeri d’amore. La cena con l’artista sarà una manifestazione del sodalizio tra Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma O.N.L.U.S. e l’Associazione culturale ACC. Amore per la vita, per le persone, per un sogno condiviso: guarire tutti bambini ammalati. Gli eventi si stanno svolgendo mentre siamo in stampa, ne daremo notizia sul prossimo numero. 31 AMICI DELL’ASSOCIAZIONE ACCADEMIA DEI GIOCHI DIMENTICATI: PUNTO DI INCONTRO PER TUTTE LE ETà { } Intervista a Giorgio Reali, fondatore dell’Associazione, alla Fabbrica del Vapore di Milano. Grazie alla sua esperienza e alla sua collaborazione abbiamo pubblicato una piccola guida omaggio per i nostri sostenitori dedicata ai “giochi di una volta” scaricabile on line giocando con noi su www.noicimettiamo.org Come si diventa giocologo? Non si diventa giocologi, si impara con un mix di esempi e passione. Io, a esempio, quando avevo 5 anni, vedevo mio zio in Parrocchia fare le stesse cose che faccio ora; da quando ne ho avuti 7, quando andava via per lavoro lo sostituivo. Chi è Giorgio Reali? Un romantico d’altri tempi che è nato in un’epoca sbagliata; avrei voluto vivere nel neolitico, inventare la ruota, trovare quello che serve per mangiare senza andare al super mercato e non dover fare quello che non ami per avere i soldi. Uno cosi’ trova sempre chi gli sta vicino e lo segue. Come le è venuta l’idea di creare l’Accademia del gioco dimenticato? Semplice, sono usciti degli articoli su di me in giornali locali, letti da un appassionato di “pezzi” di colore del Corriere della Sera e boom... 300 telefonate per seguire chi mi cercava e a quel punto serviva un’organizzazione, una partita iva e il tempo. Quindi ho lasciato il lavoro in banca, che odiavo, ed ecco l’Accademia. Dalla sua esperienza con i bambini come è cambiato in questi ultimi 20 anni il modo di giocare? Purtroppo è cambiato in peggio. Come per i “grandi” è l’auto a determinare la “classe”, fra i bambini sono i videogame. Ma a “loro”, ai 32 Giorgio Reali a Montereggio, autografa una copia del suo libro “Il giardino dei giochi dimenticati. Manuale di giochi in via di estinzione”. (Di fianco) Il volumetto scaricabile on line realizzato con l’Associazione per la Lotta al Neuroblastoma. bambini, in realtà piace un sacco costruire i giocattoli. Ci sono ludoteche che fanno cose simili alle mie ma spesso sono troppo care... e purtoppo mancano volontari che facciano questo nelle scuole. Quindi vanno educati i bambini o i genitori? I genitori ovviamente per primi. Sono loro che dovrebbero orientare i ragazzi verso altro. Purtroppo sono mosche bianche quelli che trovano il tempo per costruire giochi e coinvolgere figli e amichetti in questo tipo di attività. Un bambino rimane piccolo per poco tempo, ma poi ha tutta la vita per ricordare chi ha giocato con lui. Io ricordo mio zio e non mio padre, perchè era mio zio il mio compagno di giochi. Ha mai incontrato un bambino a cui non piace giocare? Si mi è capitato; poi, informandomi, scopro quasi sempre che alla base ci sono seri problemi di relazione alle origini. Certo ci sono dei giochi che alcuni bambini non gradiscono (come per la musica..il problema è quando non amano nessun gioco). Ho anche una sezione che si occupa di diversamente abili ma è un percorso impegnativo, merita un approfondimento a parte. Date le sue esperienze anche all’estero ci sono differenze tra le reazioni dei bambini italiani e quelli di altri paesi? Quali sono i più giocherelloni? Estero! Si pensi che solo in Austria (grande come la Lombardia) ci sono più musei del giocattolo che in tutta l’Italia. Ci sono alcune regioni italiane che non ne hanno nemmeno uno. Ma chi “decide” non è stato bambino? Ha fatto esperienza negli ospedali o con bambini ammalati? Si ho svolto animazione gratuita in diversi luoghi del mio pellegrinare. Come consulente di impianti sportivi ho girato mezza Italia quindi sono stato all’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, al Sacro Cuore di Negrar, in provincia di Verona, e a Merano, la mia città. Uno slogan per invitare i bambini a giocare Prendere appunti dal nonno sui giochi che faceva, cercare quello che serve (caccia al tesoro) poi giocare meglio degli altri. Non è “forte”??? AMICI DELL’ASSOCIAZIONE JAZZINLAURINO: PICCOLE E GRANDI STAR TRA MUSICA E SOLIDARIETà { } La dottoressa Giuliana Cangemi racconta il suo incontro con l’Associazione; la passione e i risultati del suo lavoro; l’idea di questa manifestazione dedicata ai giovani musicisti e l’impegno di tanti volontari e appassionati in un piccolo paese nel cuore della Campania Anche quest’anno Laurino si è trasformata per cinque giorni nella cittadella del jazz nel cuore del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni: 66 partecipanti a workshop, 9 formazioni di licei musicali da tutta Italia partecipanti al concorso, Noa una grande artista internazionale e tanti gruppi entusiasmanti per un pubblico sempre numeroso e partecipe. Tutti uniti da una buona causa: sostenere la Ricerca Scientifica Qual è il suo lavoro e come ha conosciuto l’Associazione? Ho conosciuto l’Associazione per la Lotta al Neuroblastoma quando ho iniziato a lavorare all’Istituto Gaslini, tredici anni fa. Nel Laboratorio Centrale di Analisi ho avuto la fortuna di potermi occupare di un settore molto interessante, quello della cromatografia, che sin dagli anni ’80 si occupa della diagnostica biochimica del Neuroblastoma. Nel mio laboratorio infatti, grazie al sostegno della Fondazione Neuroblastoma vengono centralizzati e analizzati urine e siero di molti casi di Neuroblastoma all’esordio provenienti dai centri italiani di oncologia pediatrica. I bambini di tutta Italia in questo modo hanno la possibilità di ricevere la stessa diagnosi biochimica. Grazie alla centralizzazione in Italia abbiamo una delle delle casistiche più importanti al mondo. C’è molta passione nelle sue parole. Ama molto il suo lavoro? La ricerca clinica sul Neuroblastoma mi ha sempre appassionata. Come biologa ho sentito il dovere di dare il mio contributo scientifico per ottimizzare e, auspicabilmente, migliorare, la diagnosi, le cure e i trattamenti dei bambini affetti da Neuroblastoma. E l’idea di portare la ricerca e l’Associazione fuori dal Laboratorio come le è venuta? Ho pensato che potevo fare qualcosa in più, dare il mio sostegno anche fuori dal laboratorio. Così ho pensato perchè non ritagliare un momento di riflessione e contribuire alla ricerca scientifica durante un momento di festa, gioioso, di condivisione della bellezza della musica come quello di JazzinLaurino?. Le miei più grandi passioni sono state così riunite in un unico progetto. Grazie ad Angelo, mio marito, organizzatore da tredici anni della manifestazione, ai carissimi e generosi amici dell’Associazione Liberi Suoni (Elena, Fernando, Germana e Gisella in particolare) e ai tanti sostenitori di Laurino, da un paio d’anni è iniziato questo sodalizio. Noa la celebre cantante israeliana ospite d’eccezione a Jazzinlaurino 2015; la giornalista Concita De Luca con l’imbuto simbolo dell’Associazione; la dottoressa Giuliana Cangemi, con alcune volontarie Ricerca scientifica e musica cosa le unisce? Hanno molte cose in comune: entrambe richiedono passione e tanto impegno ma, purtroppo, hanno bisogno anche di essere sostenute da contributi economici. Proprio tra i musicisti e gli spettatori del festival ho trovato grande sostegno e incoraggiamento ad andare avanti. Devo ammettere che è una grande soddisfazione riuscire a coinvolgere anche gli amici nella mia piccola “campagna”. Come a esempio la splendida e bravissima giornalista Concita De Luca che ha sposato su- bito la nostra iniziativa ed è diventata nostra testimonial riuscendo a farci riflettere e commuovere tutti… E poi la mia cara amica Laura, tecnico nel mio laboratorio che, in vacanza a Laurino, mi ha aiutata a gonfiare palloncini e a dare informazioni. Insomma un vero e proprio contagio! Il logo dell’Associazione, unito a quello di JazzinLaurino su magliette e shopper sta iniziando a circolare nelle scuole di musica e nei festival jazz. Il sodalizio tra musica e ricerca non si ferma: appuntamento all’anno prossimo. 33 AMICI DELL’ASSOCIAZIONE SUI PASSI DI ALE: realizzare i suoi sogni per dare speranza agli altri bambini Chi è e cosa fa la vostra Associazione? “Sui passi di Ale” è un’associazione ONLUS nata a Cecina alla fine del 2011, per amore di mio figlio Alessandro Cavallini che ha lottato contro il Neuroblastoma IV Stadio - spiega Rita Invernizzi Cavallini. cvv L’associazione si propone il compito ambizioso e gratificante di inseguire e “provare” a realizzare i sogni di Ale, primo fra tutti il desiderio di guarire, poi diventare uno chef, un grande ballerino di hip hop e un batterista. Per poter esaudire i suoi desideri abbiamo bisogno del sostegno di tutti coloro che hanno conosciuto l’energia e il caparbio attaccamento alla vita, nonostante la sofferenza per la malattia. Sui passi di Ale promuove spettacoli, proiezioni cinematografiche, maratone di nuoto, incontri divulgativi, manifestazioni culinarie, contest di hip hop e altro ancora! Le donazioni e gli incassi degli eventi, sono devoluti a: Fondazione e Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, Dynamo Camp, Make A Wish Italia, Ridolina Italia, Ospedale G. Gaslini di Genova, Ospedale di Cecina. Sui passi di Ale è diventata una significativa e importante realtà del nostro Comune, con il contributo di tutti, grandi e piccoli, con gesti, con parole, con solidarietà, con condivisione, con amore, con coraggio, con l’affetto che legava tanti ad Alessandro. Chi di voi è entrato in contatto con l’Associazione Neuroblastoma, perché? La prima volta che sono venuta a contatto con la Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, in maniera attiva e significativa, è stato quando ho organizzato uno stand, proprio prima 34 delle vacanze di Natale, a Cecina; in quell’occasione abbiamo proposto formelle decorate, praline di cioccolato e altri prodotti. La collaborazione con l’Associazione NB è proseguita quando Alessandro se n’è andato, nel nostro impegno costante per raccogliere fondi per la ricerca, l’unica strada percorribile per guarire radicalmente il Neuroblastoma IV stadio Qual è stata la prima iniziativa e che risposta avete avuto dalle persone? Sono state più d’una le iniziative legate alla neonata associazione (dicembre 2011), ma la più significativa dell’anno era, e rimane, l’Ale’ s Day, il giorno dedicato a Alessandro e al suo compleanno, nel mese di maggio, una no-stop di dodici ore di hip hop, gruppi musicali che si esibiscono per In alto 1a riga: la famiglia di Ale con l’amico e testimonial Paolo Ruffini. Qui sopra: Alessandro Cavallini, a cui l’Associazione e la manifestazione “Ale’s Day” è dedicata, e un momento dell’evento 2015: la presentazione del docu-film Resilienza tutti, condotta dal nostro amico e testimonial Paolo Ruffini. Nell’ultima edizione del maggio di quest’anno lo abbiamo realizzato nel paese natale di nostro figlio, Melzo (MI) nella bella cornice del cinema Arcadia che levanto per i bimbi grande successo per gli “illustri cugini” Gli Illustri Cugini, il gruppo levantese che con passione suona le canzoni di Fabrizio De Andrè, per il quarto anno ha dedicato un concerto all’Associazione. Moltissimi gli spettatori che hanno affollato Piazza Staglieno donando generosamente per la ricerca. Un ringraziamento speciale va al Comune di Levanto, che ha patrocinato l’evento mettendo a disposizione sedie, palco e luce e ha contribuito alla promozione. Cresce la gratitudine per tutti i membri del gruppo e per i volontari, in particolare la signora Silvana, che hanno reso questo appuntamento uno fra i più attesi dell’estate in riviera. ci ha ospitato per la premiere di Resilienza, un docu-film ideato e realizzato dai miei figli Andrea e Antonio, con la preziosa collaborazione di Paolo Ruffini che conduce per mano lo spettatore nel “viaggio” della malattia attraverso interviste ai medici e alle persone venute a contatto con Alessandro (tra gli intervistati anche il dottor Alberto Garaventa). Prossimi programmi Tra i prossimi programmi, un evento “Resilienza” con Paolo Ruffini a Livorno, più i nostri appuntamenti annuali e altri proposti da amici e sostenitori dell’associazione nell’ambito teatrale e musicale. Cosa significa per voi collaborare con l’Associazione e che messaggio volete portare con gli eventi che organizzate? Significa, nel nostro piccolo, trovare un senso all’innaturale sopravvivenza e trasformare il dolore in impegno per aiutare a debellare il Neuroblastoma. Questo principio è ciò che proviamo a trasmettere in ogni nostro evento e/o manifestazione di raccolta fondi per la ricerca. AMICI DELL’ASSOCIAZIONE CON MELE MOTOSPORT GUIDA SPORTIVA PER DIRE STOP AL NEUROBLASTOMA Pasquale Nani da oltre dieci anni è al fianco dell’Associazione per la Lotta al Neuroblastoma a cui si è avvicinato, come numerosi sostenitori, per aver avuto a che fare in prima persona con questa grave patologia infantile. Ho deciso di collaborare con l’Associazione cercando di dare visibilità e raccogliere fondi, organizzando manifestazioni ed eventi a 360° con la mia azienda “MELE MOTORSPORT”. Cosa pensa di questo incontro? È stato un incontro particolare e proprio per questo ho deciso di collaborare attivamente, vista soprattutto la serietà e la causa nobile nella quale l’Associazione è impegnata. Quale significato ha per lei collaborare con l’Associazione? Mi dà un grande senso di soddisfa- La Presidente Sara Costa che si cimenta nella prova di guida in pista zione poter divulgare la conoscenza di questa malattia a più persone possibili, affinché possano carpire l’impegno del lavoro dell’Associazione e avvicinarli a essa. È importante far comprendere che c’è bisogno della collaborazione di tutti per combattere questa malattia. Ci racconti dell’ultimo evento da lei organizzato e cosa vuol dire a chi vi ha sostenuto? Abbiamo organizzato un evento in pista con tutti gli artisti di Made in Sud (programma televisivo che va in onda su RAI 2); tutti si sono prestati a partecipare e adesso stiamo organizzando con loro un evento più grosso. Ospite speciale della manifestazione di quest’anno anche la Presidentessa dell’Associazione Sara Costa, che oltre a onorarci della sua presenza, ha avuto anche l’opportunità di girare in pista con le nostre auto da corsa che utilizziamo per i corsi di guida sportiva. Tutti coloro che, come lei, hanno voluto provare l’esperienza di guida hanno effettuato una donazione a favore della ricerca scientifica. Cerchiamo sempre di far partecipare le persone alle nostre iniziative, facendole soprattutto divertire, e poi cercando di spiegare loro che stanno anche contribuendo a una giusta e nobile causa. ABRUZZO FOLK PER LA RICERCA SCIENTIFICA UN GRAZIE SPECIALE A MILENA GIGANTE ATTIVA SOSTENITRICE DI S. VALENTINO CITERIORE Alcuni momenti della rassegna corale di Pescara “Abruzzo Folk” dedicata alla ricerca scientifica e ai bambini; nella foto a destra la nostra attivissima sostenitrice Milena Gigante È stata la Corale Gran Sasso dell’Aquila a vincere il primo premio al concorso regionale Abruzzo Folk, sabato 23 maggio all’Auditorium “Cerulli” di Pescara. Un evento di musica, tradizione e solidarietà realizzato anche grazie all’impegno di Milena Gigante, sostenitrice dell’Associazione. Alla manifestazione hanno partecipato cori da tut- ta Italia: Coro Lu Scaricarelle, Coro Sirente, Coro Folk Rio, Coro Luigi Venturini, Coro P. Giovanni Lerario, Coro San Leonardo, Coro Aniello Polsi, Corale Gran Sasso, Coro Sotto La Torre, Coro Sa’mmalindine, Coro Melodie D’abruzzo. Si è trattato di un’iniziativa benefica a favore della ricerca scientifica. Grazie a tutti per la partecipazione numerosa. 35 CHI CI SOSTIENE nata sostenitrice Elide Colombara. Piemonte Dal 16 aprile al 14 giugno 2015 Made in Piemonte: cultura e solidarietà “Made in Piemonte”, è un progetto nato dalla collaborazione tra Regione Piemonte, CEIP Piemonte, Unione Industriale Vercelli Valsesia, Camera di Commercio di Vercelli e ATL Valsesia Vercelli per la valorizzazione del territorio. La manifestazione è stata caratterizzata da visite guidate alle principali aziende del territorio e da tre momenti meravigliosi di spettacolo di teatro e teatro danza in alcune splendide location: il Museo Francesco Borgogna, la Pinacoteca di Varallo e l’antica Abbazia del Principato di Lucedio. Il ricavato è stato devoluto ad ANFFAS Vercelli e all’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma O.N.L.U.S. per progetti di ricerca scientifica. 25 giugno 2015 Ponte Corre sotto le Stelle Pontecurone (AL) Oltre 350 partecipanti hanno preso parte giovedì 25 giugno a Pontecurone al 2° Memorial Maestro Giuseppe Colla - Ponte Corre Sotto Le Stelle, la gara podistica non competitiva di 7 km e il percorso di 1 km per bambini e camminatori. (foto 2-3-4-5) Anche per questa seconda edizione la competizione aveva una finalità benefica: sostenere la ricer- tanti dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma O.N.L.U.S. ca scientifica sul Neuroblastoma e dare speranza di vita ai bambini ammalati. Purtroppo l’atleta olimpica, la maratoneta italiana Valeria Straneo, madrina dell’evento, non ha potuto presenziare alla manifestazione per 26 giugno 2015 “A l’è San Peru al Borg” Borgosesia (VC) Musica e solidarietà alla 20a edizione della celebre manifestazione borgosesiana. “A l’è San Peru al Borg” dedica una serata all’Associazione e alla ricerca scientifica in compagnia dei 999 acoustic band. Grazie al Comitato organizzatore per l’ospitalità e l’entusiasmo. Liguria 16 maggio 2015 La visita della vecchia signora Borgosesia (VC) Al Teatro Pro Loco di Borgosesia è stata messa in scena dalla Compagnia Latte Nero (foto 1) una commedia grottesca, divertente e di grande attualità dal titolo “La visita della vecchia signora”. La serata è stata dedicata alla ricerca scientifica sul Neuroblastoma e i Tumori Cerebrali Pediatrici. Un grazie speciale alla Compagnia e alla nostra affezio36 un ritiro anticipato a Sestriere per conto della federazione FIDAL di cui fa parte, ma non ha fatto mancare il proprio saluto inviando un videomessaggio trasmesso durante la manifestazione. Alla gara hanno presenziato i volontari e i rappresen- 25 aprile 2015 Torneo calcistico ANPI Casassa Genova L’ A.S.D. Anpi Sport E. Casassa organizza ogni anno, in occasione del 25 aprile, un torneo calcistico che vede protagoniste per due settimane, sui CHI CI SOSTIENE suoi campi sportivi in Val Bisagno, tutte le principali squadre giovanili della città. Con l’occasione promuove la solidarietà, ospitando i volontari dell’Associazione Neuroblastoma e invitando le tante famiglie presenti a sostenere la ricerca scientifica. L’Associazione anche quest’anno era presente il giorno conclusivo dell’evento per consegnare la coppa alla squadra vincitrice (foto 6). 16 maggio 2015 Il Vespa Club Nervi e solidarietà Genova - Borzoli Il Vespa Club Nervi ha invitato l’Associazione ad affiancarlo, per sostenere la ricerca in diverse occasioni di esposizione e durante la campagna pasquale. Il 16 maggio, in occasione della festa dell’Ascensione a Borzoli, i volontari hanno promosso l’attività dell’Associazione vicino alle splendide moto d’epoca e i modelli più rari del marchio, esposti in piazza della chiesa. 13 giugno 2015 Sagra della ciliegia Sori (GE) Tradizionale festa nel paesino di Sori, presso la sede della Società Culturale Sportiva Capreno di Sori. Per tutto il giorno occasioni di divertimento e di solidarietà. Grazie agli organizzatori e agli amici del Vespa Club Nervi che ci hanno ospitato nel loro stand. 27 - 28 giugno 2015 La passione per il mare al Borgo Coscia - Alassio (IM) Borgo Coscia si è animato di sport, musica, cultura e solidarietà con una due giorni di divertimento e allegria. Una mostra fotografica, frittelle di mele, la gara di nuoto in acque libere, il Palio dei Pescatori, musica dal vivo e spettacoli nei vicoli e nel- le piazzette tutto a sostegno di una buona causa: guarire i bambini ammalati. Grazie a tutti! Dal 2 al 16 luglio 2015 Palio dei rioni ragazzi dal Brin La Spezia Si è conclusa con la vittoria nella categoria 2002 del Melara e nella 2006 con il Piazza Brin la settima edizione del Palio dei Rioni Giovanile svoltasi sui campi del Centro Sportivo Padre Dionisio, sulle alture di La Spezia. Organizzato dal gruppo “I ragazzi di Piazza Brin” con la collaborazione della Lega Calcio UISP di La Spezia, il torneo ha avuto però come vera vincitrice la ricerca scientifica a cui è stato devoluto il ricavato della manifestazione. A ritirare il simbolico assegno il dottor Davide Cangelosi, bioinformatico del laboratorio di biologia molcolare dell’Istitutoo G. Gaslini di Genova. Dall’1 al 16 agosto 2015 Palio della Liguria Bordighera - Varazze È Federico Garibaldi di Santo Stefano a Mare il vincitore della regata remiera costiera organizzata da Rowactivity e dedicata alla ricerca scientifica. Gli equipaggi provenienti da Italia, Francia e Principato di Monaco si sono sfidati da Bordighera a Varazze, su percorsi a triangolo creando eventi locali di altissimo interesse sportivo e conviviale nel nome della ricerca scientifica. 19 settembre 2015 500 corridori ad AttaTrail Arenzano (SV) Grandissimo successo per AttaTrail la camminata sulle alture di Arenzano in ricordo della piccola Agata Masi, che rispondeva “Atta” quando qualcuno le chiedeva come si chiamava - e volta a finanziare la ricerca contro il Neuroblastoma. Circa 500 partecipanti (foto 7) che si sono dimostrati generosi prendendo letteralmente d’assalto il banchetto dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma ai cui progetti di ricerca scientifica è andato l’intero ricavato della giornata. Arenzano ha dimostrato così di essere vicina nel ricordo di Agata alla famiglia della piccola e al loro impegno sociale. Foto e maggiori informazioni sul prossimo numero. 19 - 20 settembre 2015 Una Vela per la Vita Genova - Chiavari - Genova Due splendide giornate organizzate dalla Lega Navale Italiana Genova Sestri Ponente, in occasione del 18° raduno velico. La regata, ha seguito il percorso Genova/Chiavari/Genova. Come sempre è stata una bella manifestazione sportiva, ma anche un modo per sostenere la ricerca scientifica e dire #stopneuroblastoma. (foto 8) Foto e maggiori informazioni sul prossimo numero. Lombardia 10-17-24 maggio 2015 TORNEO DI BURRACO BENEFICO Bellusco (MB) Il sostenitore Luca Preziosa, in collaborazione con Big Easy, ha organizzato, per appassionati di burraco, un torneo benefico molto partecipato. 37 CHI CI SOSTIENE Un’occasione di divertimento ma soprattutto di solidarietà. Il ricavato del torneo è stato infatti devoluto alla ricerca scientifica. Un grazie a Luca Preziosa, responsabile marketing e Monica Bertoletti dell’ufficio marketing di Big Easy Srl, a Christian Monguzzi, Area Manager della sala di Bellusco che ha ospitato il torneo, Claudia Moleri e Massimiliano Pappalardo, gestori della sala. Emilia Romagna 15 settembre 2015 Diellegi Cup: 2° Trofeo Daniele Nasi Scandiano (RE) Il Castelfranco (campione FIGC) ha sconfitto ai rigori il Formigine (foto 9) (campione 9ª Fossil Cup) per 5-2 in occasione della Supercoppa Allievi, 2ª Diellegi Cup - 2° trofeo Daniele Nasi. Non si tratta solo di un evento sportivo, la manifestazione si prefigge il delicato compito di diffondere e promuovere l’attività dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma e sostenere la ricerca scientifica. Prima della gara è andata in scena una gara amichevole tra i bambini del Carpi fc 1909 e la US Terre di Castelli. L’intero ricavato della serata è stato donato a chi, ogni giorno, studia e lavora per combattere il Neurobastoma. 38 Friuli Venezia Giulia 12 settembre 2015 Il giorno degli angeli: rugby e solidarietà - Udine Grande rugby e solidarietà allo Stadio Gerli per la 2a edizione de “Il giorno degli angeli” il torneo ideato per sostenere la ricerca scientifica sul Neuroblastoma e dedicato a Zaccaria, figlio del giocatore Andrea Muraro, che sta anche diventando uno degli appuntamenti clou in vista del campionato. La vittoria quest’anno è stata conquistata dal Petrarca Padova che ha battuto il Rovigo in finale. Ma i veri vincitori saranno i bambini quando, grazie al sostegno di tutti, il Neuroblastoma verrà sconfitto per sempre. Foto e maggiori informazioni sul prossimo numero. Toscana 1 agosto 2015 Piccoli amici in festa Castiglion Fibocchi (AR) Festa a Castiglion Fibocchi grazie al gruppo Donatori di Sangue Fratres e alla collaborazione con il Comitato Toscano per la Lotta al Neuroblastoma. Divertimento e solidarietà per grandi e piccini con la gara di cucina “Una sfoglia per la vita” (foto 10-11), bambini e giovani tutti insieme con “le mani in pasta” per sostenere la ricerca. Marche 10 maggio 2015 “Le mamme pasticcione” alla Festa di S. Michele Arcangelo Monte Urano (AP) In occasione della festa patronale di S. Michele Arcangelo, le Mamme Pasticcione dell’Asilo Regina Margherita, hanno organizzato, quella che sta ormai diventando una tradizione, uno stand dell’Associazione in cui hanno offerto torte, biscotti e delizie solidali per la gioia di tutti i palati presenti. Il ricavato delle offerte per queste golosità è stato devoluto alla ricerca scientifica e ai bambini. Umbria 29 luglio 2015 Il compositore Jack Lenz in con- CHI CI SOSTIENE certo per la ricerca - Foligno (PG) Indimenticabile serata di musica per i soci dell’Associazione Risorgere nella splendida cornice di Villa Roncalli a S. Eraclio di Foligno, dove ha avuto luogo in esclusiva internazionale il concerto dell’artista canadese Jack Lenz, compositore delle più belle colonne sonore del cinema hollywoodiano e stretto collaboratore di Mel Gibson in “Passion of the Christ”. La serata, come da statuto di Risorgere, è stata a scopo benefico e le donazioni sono state devolute all’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma il cui gruppo di sostenitori umbri è coordinato dalla giovane mamma Federica Rizzo (foto 12). 9 agosto 2015 Insieme per la vita, dona un sorriso Torraca (SA) La Parrocchia S. Pietro Apostolo di Torraca ha organizzato la 2a edizione di “Insieme per la vita. Dona un sorriso”. Una giornata dedicata alla solidarietà: mercatini di artigianato, gastronomia, musical e concerti per raccogliere fondi destinati all’Istituto Gaslini di Genova e il Bambin Gesù di Roma. Grazie alla attivissima referente Franca Nicolaio alla festa era presente anche la nostra Associazione con i suoi volontari per invitare a sostenere la ricerca scientifica d’eccellenza di cui i due ospedali sono una prestigiosa rappresentanza. Puglia Campania 26 giugno 2015 La Corrida Show - Recale (SA) Seconda edizione de “La Corrida, Talent Show”, la kermesse dedicata a tutti coloro che sentono di avere talento per il canto, la musica, il ballo o qualsiasi altra forma di arte. Durante la serata è stata indetta una raccolta fondi a favore dell’Associazione grazie all’amico e sostenitore Pasquale Nani, ad Antonio Iannelli, presentatore della serata e a Mimmo Doria, direttore artistico, nonché organizzatori dello spettacolo. 13 giugno 2015 La ricerca non va in vacanza Santeramo in colle (BA) Una bella iniziativa di solidarietà a Santeramo dedicata ai bambini. Una giornata dedicata al minibasket, e alla magia in compagnia del Mago Zeus. Il ricavato della manifestazione è stato devoluto alla ricerca sul Neuroblastoma. Grazie agli amici di Laboratorio Urbano “Mediavision”, Associazione “Oasi della Salute”, “Murgia Basket” e Parco “Don Nicola Laterza” per il prezioso contributo. Sicilia 16 agosto 2015 Serata di gioia per battere il male Ficarra (ME) Musica e danza sono state la cornice ideale della 14a edizione del “BELDANZANDO 2015” svoltasi al Convento dei Cento Archi di Ficarra. La manifestazione viene annualmente organizzata per ricordare Angela Raffaele, morta 15 anni fa, a soli 18 anni per un incurabile tumore cerebrale. Organizzatori della serata il gruppo folk “I Nebrodi”, il gruppo dei “Piccoli Nebrodi Angela Raffaele”, in collaborazione col comune di Ficarra, la locale Pro Loco, il centro internazionale di Etnostoria di Palermo. La serata a favore dell’Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma, ha dato l’occasione per sensibilizzare il numeroso pubblico presente sullo stato della ricerca in Italia attraverso documentate relazioni di medici invitati alla manifestazione. Ospiti della serata scuole di danza del territorio, il gruppo folklorico “I Nebrodi”, il gruppo dei “Piccoli Nebrodi Angela Raffaele”, un gruppo folklorico Colombiano. (foto 13 - 14). Durante la serata è stata consegnata una targa onoraria “Città di Ficarra” al presidio PTE (118) di Brolo per la serietà nello svolgimento del loro lavoro nel settore della sanità. Nel corso della serata sono stati raccolti fondi a favore della ricerca sul Neuroblastoma. 39 OCCORRONO 1.800.000 € all’anno per sviluppare farmaci efficaci per sconfiggere il NEUROBLASTOMA Ascolta il nostro appello A NATALE SCEGLI I DONI SOLIDALI e regala ai bambini una speranza di vita Dott. Massimo Conte, pediatra oncologo presso Istituto Giannina Gaslini - Genova PRENOTA E DONA Tel. 010 6018938 Numero Verde 800 910056 www.neuroblastoma.org Associazione Italiana per la Lotta al Neuroblastoma O.N.L.U.S. c/o Istituto G. Gaslini - Largo Gaslini, 5 - 16147 Genova Seguici su