Ora si potrà ampliare la chiesa

Transcript

Ora si potrà ampliare la chiesa
Valli Giudicarie e Rendena
38 martedì 30 dicembre 2014
PONTE ARCHE
Arriva il contributo
provinciale di 668 mila
euro che si unisce ai lasciti
Valentinotti e Cazzolli
IN BREVE
STORO
Omaggio a Cominelli
Ha destato profonda
impressione - a Storo e anche a
Brione dove aveva una casa
estiva - l’improvvisa morte
sabato sera di Giorgio
Cominelli, stroncato da un
infarto. Oggi la salma del
dirigente scolastico sarà esposta
per un ultimo saluto dalle ore
12 alle 15 alla camera ardente
della Casa di Riposo. Poi verrà
trasferita a Riva.
Ora si potrà
ampliare
la chiesa
BOLBENO
Fiaccolata sulla neve
Questa sera «Bolbeno di
Notte». Dalle 21 gli istruttori di
sci e numerosi «fiaccolieri» dello
Sci club Bolbeno si esibiranno
nella fiaccolata. Alle 22,
spettacolo pirotecnico, poi
musica e vin brulè.
SORTA NEL 1930
LARIDO
Il musical Don Bosco
Verrà proiettato questa sera alle
20.30 il video del Musical Don
Bosco. Ingresso libero.
DENISE ROCCA
PONTE ARCHE - Se ne parla da anni
di mettere mano alla chiesa di Maria
Ausiliatrice a Ponte Arche: ora i lavori di ristrutturazione, in particolare
del tetto, sono diventati urgenti.
Se ne parla da anni, ma la novità è che
è arrivato nei giorni scorsi il via libera della giunta provinciale al finanziamento dedicato: 668.284 euro per la
ristrutturazione e l’ampliamento laterale della chiesa che vanno ad aggiungersi alle somme che negli anni
due famiglie locali hanno lasciato proprio per questo scopo.
Un filo rosso che lega l’operato dei
cittadini che nel 1930 eressero il luogo di culto mettendoci lavoro e anche
risorse finanziare – esistono i documenti dell’epoca a testimoniare il contributo economico dei pontearchesi,
non facile per quei tempi - e l’oggi, dove arriva certo un contributo pubblico, ma soprattutto si realizzano le volontà di altri pontearchesi che hanno
generosamente donato alla comunità i frutti del proprio lavoro: Maria e
Luigi Valentinotti e Raffaella e Renzo
Cazzolli.
Metà della somma necessaria ai lavori viene infatti dal recente intervento
pubblico, l’altra metà però dai benefattori locali. Due famiglie di ponte archesi che hanno lasciato alla chiesa,
in epoche diverse, parte dei loro beni per permetterne il miglioramento.
l'Adige
Realizzata grazie
a don Eliseo Busatti
PINZOLO
Cinema: doppio spettacolo
Alle 17.30 al Paladolomiti «Lo
hobbit: la battaglia delle cinque
armate». Alle 21.15 «Il ricco, il
povero e il maggiordomo» di e
con Aldo, Giovanni e Giacomo.
La chiesa di Maria Ausiliatrice di
Ponte Arche venne consacrata
dall’Arcivescovo monsignor Celestino
Endrici in occasione della sua visita
pastorale. La chiesa, una delle più
«giovani» della valle, risale al 1930
grazie a don Eliseo Busatti, energico
prete di frontiera. Dal 5 luglio 1959
viene elevata a parrocchia e sarà
allargata
I fratelli Valentinotti lasciarono in eredità l’albergo Bel Sit dalla cui vendita
la parrocchia si trovò ad amministrare circa 800 milioni di vecchie lire, la
metà dei quali utilizzati per sistemare nel 1998 Casa Don Bosco, che ospita oggi la scuola materna e l’oratorio,
e l’altra metà è stata destinata dal consiglio affari economici della parrocchia proprio alla ristrutturazione della chiesa, per dare pieno compimento alle ultime volontà dei Valentinotti che destinarono «alla chiesa di Ponte Arche» il Bel Sit lasciando al tempo aperta la questione se si trattasse
del singolo edificio o dell’istituzione.
CADERZONE TERME
Fiaccolata di fine anno
Questa sera alle 21 in località
Runchidin, fiaccolata di fine
anno.
Il notaio diede l’interpretazione più
ampia delle volontà testamentarie, e
parte di quella somma venne quindi
legittimamente destinata a Casa Don
Bosco. Raffaella Rigotti in Cazzolli,
esaudendo una volontà che era anche del marito Renzo scomparso qualche anno prima, ha lasciato di recente 250mila euro per la ristrutturazione della chiesa, desiderio che come
per il lascito Valentinotti arriva oggi
a compimento. Per entrambe le famiglie, una grande generosità, ma anche
un legame particolare con la comunità di Ponte Arche e il suo luogo di culto: Luigi Valentinotti era sindaco quan-
DAONE
do la chiesa di Maria Ausiliatrice fu
eretta, nel 1930, e Raffaella Rigotti fu
la prima bambina battezzata proprio
nella nuova chiesa.
Grande felicità all’indomani della delbera per il consiglio affari economici
che da anni lavora per questo risultato e nei prossimi mesi organizzerà un
incontro con la popolazione per
esporre le idee progettuali, mentre
già il sagrato della chiesa di Ponte Arche dovrebbe intanto beneficiare di
un ampliamento grazie ai lavori alla
nuova rotonda destinata a sostituire
l’incrocio sul quale la chiesa si affaccia, previsti per il prossimo anno.
PINZOLO
«L’arte della Natività»
Al Paladolomiti, fino al 6
gennaio, «L’arte della Natività»:
mostra di presepi artistici
visitabile dalle 10 alle 12 e
dalle 16 alle 19.
DAONE
Il paese dei presepi
Fino al 6 gennaio il paese si
immerge nell’atmosfera
natalizia con Daone in Presepio,
tradizioni e arte popolare.
Questa sera la regista Katia Bernardi presenta la docufiction femminile
Le Funne e il Calendario dei sogni
Il calendario dei sogni delle Funne: oggi si presenta anche il «trailer»
DAONE - L’appuntamento è
per questa sera alle 20 a Villa
De Biasi, l’edificio nobiliare
che ospita il centro visitatori
del Parco Adamello Brenta a
Daone.
L’invito alla popolazione (vista la vicinanza del Capodanno) è per la presentazione del
«Calendario dei sogni», una
nuova esperienza nell’ambito
del progetto «Funne».
Nel vernacolo locale «Funne»
significa donne. E proprio alle donne, alla loro memoria di
testimoni oculari, la regista Katia Bernardi si è affidata per raccontare in un documentario la
storia di Daone, ed in particolare quel pezzo di storia che
ha cambiato la fisionomia del
capoluogo della val Daone: i
«grandi lavori» (come li chiamano da queste parti) che
sconvolsero anche fisicamente la valle a causa della costruzione (durante gli anni Cinquanta del Novecento) di dighe, condotte forzate e centrali idroelettriche.
Presentato l’anno scorso un
altro documentario con le interviste (cariche di umanità e
di ricordi di vita vissuta nel
passaggio cruciale da villaggio di montagna e di emigrazione a centro di imprese impegnate nei «grandi lavori» che
portarono quassù migliaia di
operai provenienti da tutta Italia), si è deciso di andare avanti.
Nel corso dei mesi estivi ed autunnali di quest’anno, come
spiegano gli organizzatori,
«molte cittadine daonesi sono
state coinvolte in un percorso
di racconto, di video riprese e
di realizzazione di foto, diventando le protagoniste di una
docufiction, ideata e realizzata da quella che ormai è diventata un’amica della comunità:
la regista Katia Bernardi».
Proprio lei ed il suo staff hanno guidato il cammino delle
«Funne» verso la realizzazione
di un calendario, che i promotori definiscono «simpatico ed
avvincente». E che si potrà acquistare al Circolo Rododendro per finanziare il nuovo
film. La presentazione sarà fat-
ta, come detto, questa sera,
con l’intervento di Lorenzo Cattani (amministratore delegato
di Hydro Dolomiti Enel srl, la
società che gestisce i grandi
impianti idroelettrici della valle), di Katia Bernardi (la regista e animatrice del progetto)
e di Giusi Tonini, referente tecnica del progetto per la Cooperativa «Iniziative e Sviluppo», incaricata di seguire il percorso.
Nel corso della serata verrà
proiettato anche un «trailer»
(sempre girato da Katia Bernardi) del nuovo lavoro: «Una
piccola anticipazione di quell
oche stiamo ancora girando
con le interviste» dice Bernardi.
Condino | Toccante cerimonia alla Vigilia di Natale: le copie realizzate da Petri
Zuclo | Ma non basta per dire che è stato l’orso
Gli angioletti rubati tornano a reggere l’urna
Con l’arto spolpato nel sacco
CONDINO - Era una notte di 44
anni fa, quando l’Arcipretale
di Santa Maria Assunta a Condino - monumento di estremo
interesse storico - fu depredata dai ladri delle sue preziose
opere d’arte. I malviventi - probabilmente su commissione si impossessarono della Pietà
lignea opera di Stefano Lamberti e datatal 1530, poi una
preziosa tavoletta dipinta raffigurante l’Ultima Cena proveniente dalla scuola del Romanino, e due angioletti che sostenevano l’urna dell’altare,
opera di un intagliatore lombardo del XVI secolo.
Mentre la Pietà e l’Ultima Cena furono poi ritrovati a Stoccarda dalla polizia tedesca nel
1982 e, riconsegnati alla comu-
ZUCLO - Non è sufficiente esibire l’arto posteriore, completamente spolpato, di una capra per avere diritto all’indennizzo
dei danni provocati dall’orso. «L’arto spolpato, consegnato in
un sacco dal proprietario, non ha consentito di stabilire se la
capra fosse stata predata da un predatore»: questa in sostanza la motivazione con la quale il dirigente del Servizio foreste
e fauna della Provincia ha respinto la domanda presentata dal
signor Rino Artini per il «presunto» danno al patrimonio zootecnico-caprino che si sarebbe verificato nell’agosto scorso
nel comune di Zuclo. Artini aveva comunicato l’assalto dell’orso alla forestale, ma l’assistente forestale nel corso del sopralluogo effettuato il 26 agosto non aveva potuto accertare la predazione, per mancanza del «corpo del reato». Il procedimento
era quindi stato sospeso per dar modo ad Artini di inoltrare
le proprie osservazioni; in assenza di queste il procedimento
amministrativo si è concluso con il diniego all’indennizzo.
È andata meglio al signor Simone Collini, al quale è stato riconosciuto invece un indennizzo di 431 euro, per la predazione
di un’agnella e di un ariete, entrambi meticci di 5/6 mesi. La cifra deriva dalla somma di 191 euro riconosciuta per la giovane agnella sbranata dall’orso, e di 240 euro per l’ariete che ha
fatto evidentemente la stessa fine.
nità di Condino il 5 ottobre
1987 durante una solenne festa celebrata da don Tullio Rosa (ora sono sotto chiave nelle casseforti della Cassa Rurale di Tione), delle due statuette angeliche non s’è trovata
più traccia.
Quest’anno però la dedizione
degli abitanti del paese ha dato i suoi frutti: in occasione del
tradizionale Concerto natalizio del della Banda Giuseppe
Verdi i due angioletti - in copia
- sono tornati a sorreggere l’urna.
Merito di Claudio Rosa che da
decenni coltivava il sogno di
riportare su quell’altare, legato alla presenza della confraternita dei Battuti, i due angioletti lignei che reggevano il re-
liquario. Rosa, con la collaborazione della Filodrammatica
«El Grotel», ha raccolto pazientemente i soldi per far realizzare le copie. E poi ha affrontato la durissima prova della
burocrazia, con le autorizzazioni della Soprintendenza ai
Beni Artistici della Provincia,
e infine l’avallo della Curia tridentina.
I due angioletti li ha scolpiti
Egidio Petri, uno dei miglior
scultori trentini. La doratura
in lamina d’oro, invece, è stata eseguita da maestri della
tradizione lignea in Alto Adige.
La notte della Vigilia, alla messa solenne, l’atteso ritorno degli ngioletti al loro posto, a sorreggere l’urna lignea con le re-
La parrocchiale di Condino
liquie dei santi Geminiano, Epimato, Innocenzo, Valentino,
Leo e Felicissima. I supporti
non sono quelli veri, ma il danno è stato riparato e la favola
può avere un lieto fine. Come
si rispetti in ogni sogno della
notte di Natale.