Normativa Omologazione Impianti Sportivi

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Normativa Omologazione Impianti Sportivi
Centro Sportivo Educativo Nazionale
LEGA MOTOCICLISMO ASD
Via San Crispino, 26 - 35129 PADOVA
Tel. 049.7800826 – 328.1055533 Fax 049.8079278-2108820
C.F./P.IVA 04535580288
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INDICE
PAG.2
Normativa Omologazione Impianti Sportivi Csen
PAG.9
Regolamento Disciplinare Lega Motociclismo Csen 2011
PAG.13
Regolamento MiniMoto Csen 2011
PAG.18
Regolamento Moto Epoca Csen 2011
PAG.20
Regolamento Motocross Csen 2011
PAG.25
Regolamento Pitbike Cross Csen 2011
PAG.25
Regolamento Quad Cross Csen 2011
PAG.29
Regolamento tecnico nazionale categoria 70 top driver e 70
emergenti
Normativa Nazionale Omologazione Impianti Sportivi
Sezione Motocross
1 - GENERALITA’
Le presenti norme fissano i requisiti che deve possedere un tracciato per competizioni di Motocross per ottenere
l’omologazione della CSEN
2 - STRADE D’ACCESSO
Le strade di accesso devono essere di dimensioni e consistenza tali da consentire il facile transito dei mezzi, in qualunque
condizione atmosferica. Dovranno essere segnalate in modo adeguato tale da facilitarne l’individuazione. In prossimità
dell'entrata principale si consiglia di esporre un cartello indicante il nome del
crossdromo, gli orari di apertura per gli allenamenti, il regolamento dell'impianto ed i nomi ed i numeri di telefono dei
responsabili della pista. Dovranno essere istallati cartelli indicatori che portano al circuito dagli incroci stradali più
importanti.
3 - RECEPTION
All’esterno del circuito, in posizione favorevole alla sosta, deve essere installata la reception, provvista di tavoli e sedie,
corrente elettrica e sistema di comunicazione con la Direzione gara.
4 – PERCORSO
4.1 Caratteristiche generali
Tutto il materiale impiegato nella realizzazione del percorso dovrà essere composto da sostanze naturali, quali terra,
sabbia ecc, e la superficie dovrà assicurare una buona trazione, una facile manutenzione e dovrà essere sufficientemente
drenante. Sono vietati attraversamenti di corsi d’acqua. E’ proibito l’uso di superfici pavimentate o comunque di materiale
solido, quale catrame, cemento ecc.
Lungo tutto il circuito dovrà essere previsto un sistema di drenaggio efficiente che consenta il regolare svolgimento della
manifestazione con qualunque condizione atmosferica.
4.2 Lunghezza
Per le piste destinate all’attività agonistica la lunghezza minima dovrà essere di 1000 metri e, possibilmente, non superiore
ai 2000 metri. Per lunghezza si intende la lunghezza dell’asse mediano della pista, con l’esclusione della zona di partenza
qualora essa sia esterna al tracciato stesso. La pista percorribile deve essere indicata con paletti in legno o plastica non più
alti di 50 cm e conficcati nel terreno obliquamente, con inclinazione verso il senso di marcia e verso l'esterno e/o
terrapieno di stessa altezza. Essi potranno essere congiunti tra loro da fettuccia plastica di colore ben visibile sul terreno e
di facile rottura. La pista non può essere divisa. Si possono creare traiettorie diverse all’interno della pista a condizione che
essa rimanga interamente percorribile. Solo nel corso delle prove libere è consentito limitare l’uso del tracciato,
servendosi di balle di paglia o materiale idoneo ad assorbire gli urti.
4.3 Larghezza
La larghezza minima, nel punto più stretto del percorso, non potrà essere inferiore a 5m per motocicli singoli e 6m per i
sidecar e quad.
4.4 Spazio verticale
Lo spazio verticale tra la superficie della pista e qualunque ostacolo non può essere inferiore a metri tre.
4.5 Zona neutra
Lungo i lati dell’intero percorso deve essere approntata una zona neutra di sicurezza. Deve essere predisposta in ragione
delle caratteristiche del tracciato e comunque non potrà essere inferiore a metri 1 lungo tutto lo sviluppo del tracciato. La
zona neutra dovrà essere protetta, dal lato pubblico, da barriere che non permettano agli spettatori di occupare il
tracciato e che nello stesso tempo garantiscano adeguata sicurezza; dal lato pista dovrà essere delimitata da terrapieno
e/o paletti di legno di facile rottura o materiale plastico flessibile o facilmente abbattibile, di altezza non superiore a 50
centimetri, che potranno essere congiunti tra loro da fettuccia o nastro di facile rottura. E’ vietato l’uso di corde, filo di
ferro o materiali simili per delimitare la zona neutra. Ove possibile, la zona neutra, lato pista, dovrà essere delimitata da
terrapieno in materiale naturale.
4.6 Salti
I salti devono essere individuabili ed interpretabili dai piloti. La larghezza della pista in corrispondenza dei salti deve essere
uguale alla larghezza del tratto di pista che li precede, con toleranza -0,5 metri per parte.
4.7 Woops e ondulazioni
Per gli impianti con caratteristiche supercross sono ammesse woops con distanza tra cresta e cresta di 2 metri massimo e
altezza di 40 cm massimo; le creste dovranno essere arrotondate. Sono ammesse ondulazioni nel senso di percorrenza
della pista a condizione che la distanza tra le creste di due onde successive sia compresa tra gli 8 ed i 10 metri e che il
dislivello di quota tra la cresta ed il cavo dell'onda sia compreso tra 60 ed 80 cm.
4.8 Piste contigue
Tra le corsie contigue deve esserci uno spazio neutro di almeno 6 metri. Nel caso in cui lo spazio fosse inferiore alla misura
prevista, le piste contigue dovranno essere separate e protette da una adeguata barriera (balle di paglia, staccionata in
legno o plastica, rete metallica, terrapieno ecc.).
4.9 Postazioni ufficiali di percorso
Deve essere previsto un sufficiente numero di postazioni per ufficiali di percorso, al fine di fornire le necessarie
informazioni ai piloti in gara. Le postazioni devono essere collocate in modo tale che le segnalazioni siano perfettamente
visibili dai piloti, in qualunque condizione di gara. Ogni singola postazione deve essere visibilmente in contatto con la
precedente e la successiva.
4.10 Zona segnalatori e meccanici
Deve essere approntata una zona riservata a segnalatori e meccanici, possibilmente con accesso diretta dal paddock (per
accedervi i meccanici o segnalatori non devono attraversare il percorso) di dimensioni sufficienti per ospitare le persone
che hanno titolo per sostarvi. Deve essere collocata in posizione di sicurezza ed essere chiaramente visibile dai piloti.
4.11 Protezione ostacoli
Tutti gli ostacoli lungo il percorso, ad esempio podio, ponti, muri, postazioni TV, pali, piante ecc, devono essere
adeguatamente protette con balle di paglia o materiale in grado di assorbire gli urti.
4.12 Protezioni e delimitazioni con pneumatici
E’ vietato l’uso di pneumatici lungo il percorso. I punti di corda devono essere raccordati con un terrapieno della lunghezza
di almeno 3 metri sia in entrata che in uscita.
4.13 Impianto di irrigazione
Deve essere installato un adeguato impianto di irrigazione per evitare che lungo il percorso si sollevi polvere. Il sistema di
irrigazione, in ogni caso, deve garantire una adeguata bagnatura della pista
per tutta la durata della manifestazione.
5 - ZONA DI PARTENZA
5.1 Caratteristiche generali
La zona di partenza deve essere adeguatamente protetta con barriere che garantiscano la sicurezza delle persone
autorizzate a sostare in posizione adiacente.
5.2 Rettilineo di partenza
La lunghezza minima del rettilineo di partenza, misurata dal centro del cancello di partenza sino all’inizio geometrico della
prima curva, è determinata per tutte le categorie in funzione del numero di porte del cancelletto secondo la seguente
formula:
L=Nx2
L = lunghezza - N= numero porte del cancello partenza.
La lunghezza massima del rettilineo di partenza non potrà superare i 125m. con l’eccezione dei rettilinei in salita, con una
pendenza superiore al 10%, nei quali potranno essere ammesse lunghezze superiori fino ad un massimo di 150 m.
5.3 Cancello di partenza
Deve essere costruito con materiali solidi e non flessibili, ancorato su base solida non superiore a 60 cm di larghezza,
collocato in posizione orizzontale. I singoli cancelletti, inclinati lato pilota di un angolo compreso tra 60° e 80° rispetto al
piano orizzontale, avranno un’altezza compresa tra 50 e 52 centimetri. I singoli cancelli di partenza a retro caduta devono
essere provvisti di un fermo che non ne consenta il ribaltamento verso il senso di marcia. Il meccanismo di manovra del
cancello deve essere collocato in posizione protetta e nascosto alla vista dei piloti e deve assicurare il ribaltamento
simultaneo di tutti i singoli cancelletti. La lunghezza del cancello di partenza deve considerare uno spazio utile per ciascun
pilota di 1 metro. Dietro il cancello di partenza, a 3 metri di distanza, deve essere collocata una barriera che impedisca al
pilota di arretrare oltre tale limite. Tale distanza va misurata dal cancelletto in posizione di riposo. La base di appoggio ed il
soprastante cancello di partenza non dovranno avere una pendenza trasversale e longitudinale superiore al 2%.
5.4 Zona di attesa
Adiacente al cancello di partenza, deve essere prevista una zona d’attesa, possibilmente coperta, ove i motocicli, i piloti ed
i meccanici devono sostare, in attesa della chiamata. Le dimensioni della zona, opportunamente delimitata e/o recintata,
devono consentire un facile accesso ai motocicli ed ai piloti e deve essere provvista di sostegni per le moto. E’ consigliato,
a margine della zona d’attesa, collocare un servizio igienico riservato ai piloti in gara.
6 - TRAGUARDO
La linea del traguardo deve essere perpendicolare alla postazione di cronometraggio, e deve essere identificata con
appositi cartelli triangolari (a scacchi bianco-nero) sorretti da pali.
7 - PARCO CHIUSO
Con accesso diretto dalla zona di arrivo deve essere individuata un’area di adeguate dimensioni da destinare a parco
chiuso, ove rilasciare i motocicli soggetti a eventuale verifica tecnica. L’area, di adeguate dimensioni, deve essere
opportunamente delimitata e/o recintata, con un solo ingresso e provvista di sostegni per i motocicli.
8 - AREA PREMIAZIONI
Adiacente alla zona di arrivo o in posizione adeguata, potrà essere individuata una zona di dimensioni sufficienti per
ospitare il podio premiazione. La zona deve essere convenientemente delimitata e protetta.
9 - PARCO PILOTI
9.1 Caratteristiche generali
Deve essere prevista un’area, con superficie piana, possibilmente di materiale solido e consistente, nella quale ospitare i
mezzi di servizio dei piloti. La dimensione deve essere adeguata al numero di piloti partecipanti e al livello della categoria
richiesta. Possibilmente deve avere un accesso diretto alla zona d’attesa e deve consentire il transito a qualunque mezzo
in qualsiasi momento della manifestazione. Devono essere previste, ove possibile, due aree separate nelle quali possono
sostare, in una i mezzi di assistenza ai piloti e nell’altra i mezzi di trasporto dei piloti e loro assistenti. Deve avere una
adeguata capacità drenante ed essere attrezzato, in riferimento alla categoria dell’impianto, con prese di corrente, servizi
igienici, docce con acqua calda e fredda e recipienti per le immondizie e la raccolta di oli esausti. La zona deve essere
fornita di illuminazione. All’interno del parco piloti deve essere presente una bacheca sulla quale affiggere le informazioni
relative alla competizione.
9.2 Zona Lavaggio moto
Deve essere predisposta una zona lavaggio moto, con postazioni separate, in numero adeguato al tipo di evento. La zona
deve essere attrezzata con prese elettriche e prese d’acqua.
9.3 Pista prova
Adiacente al paddock potrà essere prevista una pista prova. La pista prova deve essere percorribile in un solo senso di
marcia e deve essere completamente recintata, con un solo ingresso/uscita.
9.4 Sistema di comunicazione audio
E’ necessario che sia installato un sistema di amplificazione (fisso o mobile), perfettamente udibile sia nella zona pubblico
che nell’area paddock. Il sistema potrà contemplare anche la possibilità di separare le comunicazioni tra pubblico e
paddock.
9.5 Caratteristiche d’illuminazione di impianti per notturne
Gli impianti per attività di allenamento e attività agonistica in notturna devono essere in possesso del certificato di
conformità dell’impianto elettrico rilasciato da un tecnico abilitato. L’alimentazione elettrica dovrà provenire da due fonti
distinte e funzionanti contemporaneamente e ogni torretta d’illuminazione dovrà ospitare la metà dei fari collegati ad una
fonte e l’altra metà alla seconda fonte d’alimentazione. L’orientamento dei fari e la loro collocazione dovrà illuminare con
particolare attenzione le zone più impegnative per i piloti, (es. le rampe dei salti), e non dovrà essere causa
d’abbagliamento. Il valore ammesso per attività di allenamento e stage collettivi è di minimo 30 lux. Per competizioni
locali, territoriali, interregionali, nazionali e internazionali il valore richiesto è di minimo 50 lux.
10 - DIREZIONE GARA
10.1 Direzione gara e Segreteria
All’interno del circuito, adiacente il paddock, deve essere collocato un ufficio destinato alla Direzione gara ed alla
segreteria, attrezzato con tavoli e sedie, corrente elettrica e sistema di comunicazione. Le dimensioni dell’ufficio,
commisurate al tipo di evento organizzato, devono essere tali da consentire un agevole svolgimento delle pratiche
amministrative (iscrizioni, pagamenti premi, ecc).
10.2 Area verifiche tecniche
Una zona coperta, di almeno 30 mq, allestita con tavoli e sedie necessari all’espletamento del servizio, deve essere
prevista nelle vicinanze del parco piloti, con accesso diretto, ove possibile, da adibire ad area verifiche tecniche. La zona
deve essere illuminata e provvista di corrente elettrica. Per la verifica del peso è necessario disporre di una bilancia
destinata allo scopo. L’area deve essere recintata e protetta in modo tale che nessuna persona non autorizzata possa
accedervi.
10.3 Sala Giuria
La sala Giuria deve essere di dimensioni adeguate allo scopo ed attrezzata ad ufficio. Deve possibilmente essere collocata
lontano da zone rumorose e facilmente accessibile dal parco piloti.
10.4 Ufficio Stampa
Ove possibile e richiesto, deve essere allestito un idoneo spazio per ospitare la Stampa ed i Fotografi, attrezzato con prese
di corrente e linee telefoniche, tavoli e sedie in numero sufficiente.
10.5 Cabina di Cronometraggio
Ubicata in prossimità della linea di arrivo; dev’essere funzionale, protetta dalla polvere, dalle intemperie e dal rumore.
Essa dov'essere inaccessibile agli estranei ed avere la capacità di ospitare un numero di persone rispondente al livello delle
manifestazioni che si intendono organizzare. In presenza di rilevamento automatico dei tempi, in corrispondenza della
postazione di cronometraggio, devono essere collocati due tubi passacavi, del diametro di cm. 10 minimo, ad una
profondità di 25 centimetri, alla distanza di 50 cm, che attraversano il percorso di gara, in modo da poter collegare le
apparecchiature necessarie.
10.6 Area Servizi
Deve essere predisposta un’area riservata di circa 150 mq., con superficie solida e provvista di corrente elettrica.
11 - SEGNALAZIONI
Tutte le attrezzature ed i servizi devono essere debitamente segnalati da appositi cartelli indicatori.
12 - ZONA PUBBLICO
Le installazioni per il pubblico devono rispettare le norme di legge vigenti, in particolare per quanto concerne le tribune, i
servizi igienici, i ristoranti e bar, i parcheggi ed il servizio medico e tutta l’area deve essere adeguatamente recintata per
impedire al pubblico di entrare in pista.
13 - SERVIZI DI SOCCORSO
In tutte le manifestazioni deve essere previsto un adeguato sistema di soccorso medico e di antincendio, equipaggiato con
idonee attrezzature per gli interventi del caso.
14 - CARATTERISTICHE OBBLIGATORIE PER OTTENERE L’OMOLOGAZIONE
CATEGORIA 1
CATEGORIA 2
CATEGORIA 3
CATEGORIA 4
(provv./indoor)
(allenamento)
1.3.1
1500 m
1300 m
500-1000 m
variabile
Lunghezza Minima
1.3.13
fisso
fisso
mobile
consigliato
Impianto di irrigazione
1.4.3
minimo 40
minimo 30
minimo 20
nessuno
Cancello di partenza
1.4.4
si
si
si
no
Zona attesa: individuazione
1.4.6
Parco Chiuso:
si
si
si
no
individuazione
1.4.7
Area Premiazioni:
si
si
non obbligatoria
no
individuazione
1.5.1
3000 mq
15000 mq
10000 mq
variabile
Superficie minima paddock
1.5.1
si
si
non obbligatoria
non obbligatoria
Recinzione paddock
1.5.1
minimo 2
minimo 1
minimo 4
minimo 2
Servizi igienici
1.5.1
non obbligatoria
non obbligatoria
minimo 2
minimo 1
Docce
1.5.2
non obbligatoria
non obbligatoria
Zona Lavaggio moto:
minimo 15
minimo 5
prese d’acqua
1.5.2
non obbligatoria
non obbligatoria
Zona Lavaggio moto:
minimo 15
minimo 5
prese elettriche
1.5.3
non obbligatoria
non obbligatoria
si
si
Pista Prova
1.5.4
Sistema di comunicazione
si
si
non obbligatoria
no
audio
1.6.2
non obbligatoria
Area verifiche tecniche:
si
si
no
individuazione
1.6.5
si
si
si
no
Cabina di Cronometraggio
15 - CARATTERISTICHE OBBLIGATORIE DURANTE LO SVOLGIMENTODELLE COMPETIZIONI
(CONTROLLO DEMANDATO AL DIRETTORE DI GARA)
CATEGORIA 1
CATEGORIA 2
CATEGORIA 3
1.2
si
si
non obbligatoria
Reception
1.3.10
Recinzione zona segnalatori e
si
si
si
Meccanici
1.4.4
Zona di attesa: recinzione,
si
si
non obbligatoria
orologio, sostegni moto
1.4.4
si
non obbligatoria
non obbligatoria
Zona di attesa: copertura,
1.4.5
si
si
si
Individuazione traguardo
1.4.6
Parco Chiuso:
si
si
non obbligatoria
recinzione e sostegni moto
1.4.7
Area Premiazioni:
si
si
non obbligatoria
delimitazione e protezione
1.5.1
Parco Conduttori:
si
si
non obbligatoria
illuminazione
1.5.4
di tipo mobile
Sistema di comunicazione
si
si
audio
1.6.2
Area verifiche tecniche:
si
si
non obbligatoria
copertura, recinzione,
arredo, allestimento,
illuminazione ed energia
1.6.3
si
non obbligatoria
non obbligatoria
Sala Giuria
1.6.4
si
si
non obbligatoria
Ufficio Stampa
1.6.5
si
si
si
Cabina di Cronometraggio
1.6.6
si
non obbligatoria
non obbligatoria
Area Servizi
16 - IMPIANTI PROVVISORI CROSS
16.1 Caratteristiche generali
La pista deve avere le stesse caratteristiche tecniche di una pista permanente con le seguenti variazioni:
16.2 Dimensioni pista
La lunghezza della pista deve essere di almeno 500 metri. La larghezza minima della pista deve essere di almeno 5 m;
16.3 Rettilineo di partenza
Il rettilineo di partenza, deve avere una lunghezza minima di 50 metri e una larghezza minima di 6 metri in corrispondenza
della fine prima curva. La prima curva dopo la partenza deve avere un raggio tale da garantire un adeguato rallentamento
per favorire un deflusso regolare dei conduttori ed evitare che possano agganciarsi all'interno della stessa.
16.4 Partenti
Il numero massimo di motocicli ammessi contemporaneamente in pista è determinato in funzione di un motociclo ogni 35
metri di lunghezza della pista con arrotondamento al numero inferiore. La larghezza in corrispondenza della partenza
dovrà essere tale da contenere un cancelletto avente un numero di porte uguali a quello dei conduttori ammessi
contemporaneamente in pista, più un metro per ciascun lato di zona neutra. Il numero massimo dei partenti non deve mai
essere superiore a 30.
16.5 Paddock e strutture connesse
Nei circuiti provvisori non è richiesta la presenza di un paddock attrezzato. E’ comunque opportuno prevedere una zona
nella quale i concorrenti ed i loro accompagnatori possano parcheggiare in maniera agevole i loro mezzi. La zona deve
essere dotata di servizi igienici o avere nelle vicinanze strutture che possano sopperire a tale bisogno. E’ necessario
prevedere almeno una zona protetta dalle intemperie per i cronometristi, la direzione e la segreteria di gara. In prossimità
della partenza dovranno essere individuate due zone delimitate da adibire a pre parco di dimensione tale da poter
ospitare un numero di motocicli pari a quello degli ammessi contemporaneamente in pista. Devono essere comunque
previste, nei pressi del circuito, installazioni sanitarie con capacità adeguate.
17 - ESTENSIONE QUAD CROSS
I circuiti di motocross per essere omologati anche per il Quad Cross devono rispettare tutte le caratteristiche previste per
il motocross, ma con le seguenti modifiche:
17.1 Larghezza
La larghezza minima, nel punto più stretto del percorso, non potrà essere inferiore a metri 6 e dovrà essere il più possibile
costante. In caso di variazioni della larghezza della pista, essi dovranno avvenire in maniera molto graduale, nella
proporzione di 1 metro ogni 40 per i restringimenti (tranne per il rettilineo di partenza in caso di partenza dal cancelletto)
ed 1 metro ogni 20 per gli allargamenti. Lungo i lati interni del percorso, in prossimità delle curve, non dovranno essere
presenti terrapieni o rialzi del terreno conformati in maniera tale da agevolare il ribaltamento dei mezzi.
17.2 Zona di Partenza
La zona di partenza deve essere adeguatamente protetta con barriere che garantiscano la sicurezza delle persone
autorizzate a sostare in posizione adiacente.
17.3 Numero di partenti
Il numero dei partenti sarà determinato in funzione della lunghezza del circuito in ragione di un Quad per ogni 50 metri di
lunghezza dello stesso. Il numero di partenti non potrà in ogni caso essere superiore a 30.
17.4 Rettilineo di partenza (per partenza con cancelletto tipo motocross)
La lunghezza del rettilineo di partenza, misurata dalla fine geometrica dell’ultima curva sino all’inizio geometrico della
prima curva, deve essere compresa tra i 60 ed i 125 metri per gli impianti di Ctg 1 e 2 e non inferiori ai 50 m per la Ctg 3. La
larghezza del rettilineo di partenza dovrà essere uguale alla larghezza della pista. Nel caso in cui essa fosse di larghezza
superiore, tale maggior larghezza dovrà estendersi
almeno fino alla fine della prima curva. Qualora i rettilinei di partenza siano in salita con una pendenza superiore al 10%,
potranno essere ammessi rettilinei di lunghezza superiore fino ad un massimo di 150 m. La superficie del rettilineo di
partenza deve essere piana, priva di salti e/o ostacoli di alcun genere e deve consentire il transito dei piloti solo per la
partenza e solo al termine del giro completo. Con questi tipo di partenza, ogni quad dovrà avere a sua disposizione lo
spazio di due cancelletti per cui il numero di partenti sulla stessa linea non potrà mai essere superiore alla metà del
numero di cancelletti presenti.
Qualora lo spazio lo consenta, è ammessa la partenza su due file con la prima posizionata dietro il cancelletto e la
seconda dietro la barriera antiarretramento dei tre metri.
17.5 Griglia di partenza (per partenza senza cancelletto tipo quad road)
La linea di partenza deve essere posizionata ad una distanza compresa tra 30 e 60 metri dall’inizio geometrico della prima
curva in funzione della lunghezza del rettilineo stesso. La griglia di partenza deve essere tracciata sul terreno
trasversalmente al rettilineo di partenza o, in alternativa, ciascuna delle righe della griglia dovrà essere indicata da un
cartello sorretto da un ufficiale di percorso addetto che lo rimuoverà prima della partenza una volta che tutti i piloti della
grigia si saranno posizionati. Ogni posizione di partenza deve essere indicata a terra. La prima posizione (pole) andrà
posizionata nel lato opposto al verso della prima curva (di conseguenza e nello stesso ordine anche le successive posizioni
di partenza in tutte le file). La distanza tra la prima posizione e la linea di demarcazione laterale della pista deve essere
almeno 1,5 metri. La distanza tra la prima posizione e la linea di partenza deve essere di 1 metro. Lo spazio laterale di ogni
posizione non deve essere inferiore a 1,5 m in modo che tra gli assi di due mezzi affiancati vi siano almeno 3 metri e che gli
assi dei mezzi posti alle estremità della griglia siano posizionati ad almeno 1,5 metri di distanza dal bordo pista.
La distanza tra due righe di partenza deve essere 6 m.
Il numero dei partenti per ogni riga è:
3 - 2 - 3 - 2 per un rettilineo largo almeno 9 metri;
2 - 2 - 2 – 2 per un rettilineo largo almeno 8 metri;
In ogni riga:
- la seconda posizione deve essere posizionata indietro di 1 metro dalla prima posizione;
- la terza posizione deve essere posizionata indietro di 1 m dalla seconda posizione;
- la quarta posizione deve essere posizionata indietro di 1 m dalla terza posizione.
La seconda riga deve essere configurata come la prima, curando che le posizioni siano collocate di fronte agli spazi liberi
tra le posizioni della prima fila; la terza, quinta e settima fila dovranno essere allineate alla prima mentre la quarta, sesta e
ottava allineate alla seconda.
18 - IMPIANTI PROVVISORI QUAD CROSS
La pista deve avere le stesse caratteristiche tecniche di una pista permanente con le seguenti variazioni:
18.1 Dimensioni pista
La lunghezza della pista deve essere di almeno 600 metri.
La larghezza minima della pista deve essere di almeno 6 m.
18.2 Partenti
Il numero massimo di quad ammessi contemporaneamente in pista è determinato in funzione di un quad ogni 50 metri di
lunghezza della pista con arrotondamento al numero inferiore. Il numero massimo dei partenti non deve mai essere
superiore a 16. Qualora un circuito, ancorché provvisorio, rispetti per la parte strettamente collegata alla pista le
caratteristiche minime richieste per un impianto permanente, nella determinazione del numero dei partenti si adotterà lo
stesso metodo utilizzato per gli impianti permanenti
(punto 17.3)
18.3 Paddock e strutture connesse
Nei circuiti provvisori non è richiesta di norma la presenza di un paddock attrezzato. E’ comunque opportuno prevedere
una zona nella quale i concorrenti ed i loro accompagnatori possano parcheggiare in maniera agevole i loro mezzi. La zona
deve essere dotata di servizi igienici o avere nelle vicinanze strutture che possano sopperire a tale bisogno. E’ necessario
prevedere almeno una zona protetta dalle intemperie per i cronometristi, la direzione e la segreteria di gara. In prossimità
della partenza dovranno essere individuate due zone recintate da adibire a preparco e parco chiuso. La loro dimensione
dovrà essere tale da poter ospitare un numero di motocicli pari a quello degli ammessi contemporaneamente in pista più il
20%. Devono essere comunque previste, nei pressi del circuito, installazioni sanitarie con capacità rapportata al numero di
piloti presenti.
19 - ESTENSIONE MINI CROSS - SCOOTER CROSS – PIT BIKE CROSS
I circuiti destinati ad ospitare competizioni di Mini Cross, Scooter Cross e Pit Bike Cross, debbono avere le stesse
caratteristiche di un impianto per Motocross con le seguenti modifiche.
19.1 Lunghezza
Il tracciato non deve essere inferiore a 500 metri.
19.2 Larghezza
La larghezza utilizzabile della pista non deve essere inferiore a 4 metri nel punto più stretto. Non sono consentiti bruschi
restringimenti del percorso. La larghezza della pista alla base dei salti deve essere più larga di 1 metro rispetto alla
sommità del salto stesso.
19.3 Piste contigue
Tra le corsie contigue deve esserci uno spazio neutro di almeno 4 metri. Nel caso in cui lo spazio fosse inferiore alla misura
prevista, le piste contigue dovranno essere separate e protette da una adeguata barriera (balle di paglia, staccionata in
legno o plastica, rete metallica, terrapieno ecc.).
19.4 Rettilineo di partenza
La superficie della pista dopo la linea di partenza e fino alla prima curva deve essere piana, senza alcun ostacolo. La
lunghezza del rettilineo di partenza deve essere compresa tra 30 e 80 metri.
19.5 Cancello di partenza
L’accesso al cancello di partenza dei piloti deve essere possibile anche durante la gara. Il cancello di partenza deve essere
un dispositivo trasversale individuale, che si abbassa o si ripiega nel corso del suo esercizio. Deve essere costruito con
materiale solido e rigido, provvisto di meccanismo di sgancio manuale o a distanza. Il cancello di partenza deve essere
composto da postazioni singole della larghezza di metri
1, e l’altezza dal suolo compresa tra 40 e 52 centimetri. La larghezza del materiale consolidato impiegato per l’ancoraggio
del cancello non deve superare i 60 centimetri. Al fine di evitare l’arretramento dei piloti in partenza, deve essere
collocato, da 2,5 a 3 metri di distanza dal cancello, un ostacolo che serva alla funzione specifica.
19.6 Postazione contagiri e cronometraggio
Il servizio di contagiri e/o cronometraggio deve essere situato all’altezza della linea d’arrivo e segnalato con una bandiera,
una linea al suolo e un paletto sul lato opposto.
19.7 Numero di partenti
Il numero massimo di piloti ammessi contemporaneamente sul percorso non può superare le 30 unità.
27 FEBBRAIO 2011
Lucio Bertani & Francesco Meneghini
Approvato da Commissione Tecnica Motocross
Fabio Gastaldello & Sandro Beltrame
Normativa FMI – CSEN 27/02/2011 “Lucio”
REGOLAMENTO DISCIPLINARE
ART.1 - DOVERI ED OBBLIGHI
Tutti gli affiliati e i licenziati sono tenuti all’osservanza dello statuto e dei regolamenti CSEN nonché delle deliberazioni, dei
provvedimenti e delle varie decisioni adottate dagli organi della CSEN - Lega Motociclismo ASD.
Gli affiliati e i licenziati devono tenere una condotta conforme ai principi della lealtà e della sportività in ogni situazione
inerente alla pratica sportiva, alla gestione e alla organizzazione dello sport e in ogni occasione morale, agonistica e
sociale, con l’imperativo assoluto dell’astensione da ogni da ogni forma di violenza sia fisica che verbale, da ogni illecito
sportivo, dalla commercializzazione, dalla corruzione e dall’uso di qualsiasi sostanza dopante o stupefacente.
I piloti, i loro accompagnatori e i componenti dell’organizzazione sono tenuti ad un comportamento corretto e rispettoso
dei propri ruoli. La pratica sportiva prevede il confronto atletico con gli altri soggetti, i quali sono rivali e antagonisti sul
campo di gara, ma condividendone la stessa passione hanno pari dignità.
L’affiliato o il licenziato che in qualsiasi modo dovesse contravvenire a quanto di cui sopra, ledendo con parole, scritti o
altre azioni, il buon nome o l’onorabilità sportiva o il prestigio della CSEN - Lega Motociclismo ASD incorrerà nei
provvedimenti previsti dal presente regolamento.
ART.2 - RESPONSABILITA’ DIRETTA
La non conoscenza o l’errata interpretazione del regolamento o dello statuto, nonché di tutte le altre norme
eventualmente emanate dalla CSEN - Lega Motociclismo ASD non possono essere invocate a nessun effetto.
Ogni licenziato risponde delle infrazioni commesse a titolo di dolo o di colpa. Gli affiliati rispondono direttamente
dell’operato di chi li rappresenta, così come ogni licenziato o affiliato risponde per l’operato di chi lo assiste o lo
accompagna.
Gli affiliati e i licenziati sono tenuti a collaborare con l’organo disciplinare, assolvendo le richieste che da questo
pervengano.
ART.3 - INFRAZIONI DISCIPLINARI
L’entità e la tipologia delle infrazioni disciplinari e delle conseguenti sanzioni sportive da infliggere sono determinate
dall’organo disciplinare giudicante nei limiti fissati dal presente regolamento.
ART.4 - OFFESE ALLA IMMAGINE PUBBLICA, ALLA DIGNITA’E AL DECORO DELLA CSEN LEGA MOTOCICLISMO
Il licenziato che pubblicamente, con parole, scritti, messaggistica internet e telefonica o azioni leda gravemente
l’immagine, il decoro, la dignità e il prestigio della CSEN - Lega Motociclismo ASD e dei sui organi è punito con la
sospensione da tre mesi ad un anno; nei casi più gravi o di reiterazione è prevista anche la radiazione.
ART.5 - FRODE SPORTIVA
Commette frode sportiva chiunque con artifici o raggiri induca in errore gli organi di controllo e procuri per se o per altri
ingiusti vantaggi a scapito di altri. Costituisce inoltre frode sportiva eludere le norme per la partecipazione agonistica CSEN
mediante false dichiarazioni, false certificazioni o falsi documenti. La frode sportiva è punibile con la sospensione da tre
mesi fino alla radiazione ed eventualmente con l’esclusione dal campionato in corso e successivi e con la perdita degli
eventuali premi o titoli conquistati con la frode.
ART.6 - ILLECITO SPORTIVO
Commette illecito sportivo chiunque compie o consente che altri compiano, con qualsiasi mezzo, atti idonei ad alterare lo
svolgimento o il risultato di una gara con lo scopo di assicurare per sè o per altri vantaggi di classifica. L’illecito sportivo è
punito con la sospensione minima di sei mesi financo alla radiazione, se nell’illecito sportivo è provata la partecipazione
dell’affiliato (Moto Club) questi è punito con l’esclusione dal campionato in corso ed eventualmente dai prossimi fino a 4
anni.
ART. 7 - DOPING
Il doping costituisce illecito sportivo essendo contrario ai principi di correttezza e lealtà nelle competizioni sportive, ai
valori culturali dello sport ed alla funzione di quest’ultimo di valorizzare le genuine potenzialità fisiche e le qualità morali
degli atleti. La definizione di doping è contenuta nel regolamento generale dello sport del C.O.N.I. La sanzione per quegli
atleti eventualmente trovati in uso di sostanze dopanti e confermati anche dopo le controanalisi non può che essere la
radiazione immediata, dopo l’esito della prima analisi, e in attesa della controanalisi l’atleta verrà sospeso.
ART. 8 - MANIFESTAZIONI NON AUTORIZZATE O FUORI DALL’ORDINARIO
Le manifestazioni fuori dall’ordinario o atipiche, devono essere autorizzate preventivamente e gli impianti su cui si
svolgono devono essere stati omologati anche per un solo giorno. Agli organizzatori abusivi di tali manifestazioni possono
essere erogate sanzioni di sospensione dell’attività.
ART.9 - RIFIUTO D’ASSOGGETTAMENTO AI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI
L’affiliato o il licenziato che non si assoggettano ai provvedimenti disciplinari esecutivi sono puniti, salvo effetti diversi, con
sospensione da tre mesi ad un anno.
ART. 10 - VIOLAZIONE DEL VINCOLO SPORTIVO
Il licenziato che si faccia rilasciare la licenza o la tessera da più di un motoclub è punito con la sanzione dalla sospensione
da tre mesi ad un anno. Ai fini sportivi resta valido comunque il rapporto più anteriore nel tempo purché perfezionato ed
in regola.
ART. 11 - FATTI ED INGERENZE SULLA REGOLARITA’ DELLE COMPETIZIONI
L’affiliato o il licenziato che con il proprio comportamento abbiano condizionato o addirittura impedito il buon esito della
competizione sono puniti con la perdita del risultato acquisito dai propri licenziati se affiliato, se licenziato con la
sospensione da tre mesi fino alla radiazione se il fatto è particolarmente grave per come è avvenuto.
ART. 12 - INTEMPERANZE DEI SOSTENITORI
L’affiliato (motoclub) ritenuto responsabile anche oggettivamente di manifestazioni di intemperanza da parte dei propri
sostenitori è punito con la squalifica del proprio campo di gara da due mesi fino ad un anno. Diversamente qualora le
manifestazioni d’intemperanza siano da imputarsi ai sostenitori di un singolo licenziato o affiliato, costui per effetto del
disposto dell’articolo 2 di questo regolamento sarà soggetto ad ammonizione, richiamo o squalifica anche fino ad un
anno.
ART. 13 - AGRESSIONE AD UN COMMISSARIO DI GARA O AD ALTRO PILOTA O ACCOMPAGNATORE
Chi aggredisce o tenta di aggredire un Commissario di gara, un altro pilota o un accompagnatore/segnalatore autorizzato,
è punito con la squalifica da un minimo di sei mesi fino alla radiazione.
ART.14 - SANZIONI
TIPOLOGIA DELLE SANZIONI:
Secondo il presente regolamento dal Commissario Disciplinare sono applicabili le seguenti sanzioni :
a) ammonizione
b) ammonizione con diffida
c) esclusione dalla gara
d) espulsione dalla manifestazione
e) squalifica del licenziato
f) ritiro della licenza e/o della tessera
g) perdita o revoca del titolo o del risultato conseguito
h) squalifica dell’impianto
i) sospensione a termine di qualsiasi attività
j) radiazione.
k) Interdizione da incarichi funzionali per la Lega Motociclismo
ART. 15 - AMMONIZIONE
L’Ammonizione consiste nel rimprovero rivolto a mezzo comunicato ufficiale con espresso invito ad astenersi, per
l’avvenire, dal commettere altre infrazioni.
ART. 16 - AMMONIZIONE CON DIFFIDA
L’ammonizione con diffida consiste in una formale dichiarazione di grave biasimo con l’espresso invito a d astenersi, per
l’avvenire dal commettere altre infrazioni e con l’avvertimento che, in difetto, queste ultime saranno punite più
severamente.
ART. 17 - ESCLUSIONE DALLA GARA
L’esclusione dalla gara comporta la perdita del risultato conseguito.
ART. 18 - ESPULSIONE DALLA MANIFESTAZIONE
L’espulsione dalla manifestazione comporta l’esclusione dalle prove e dalla gara della manifestazione.
ART. 19 - SQUALIFICA DEL LICENZIATO
La squalifica consiste nella sospensione dall’attività agonistica per un tempo determinato e comporta il divieto di iscriversi
a qualsiasi manifestazione per tutta la durata della sanzione.
ART. 20 - RITIRO DELLA LICENZA
La sanzione consiste nell’inibizione, temporanea o definitiva, allo svolgimento dell’attività agonistica o organizzativa e
comporta il ritiro della licenza.
ART. 21 - NON ASSEGNAZIONE O REVOCA DI UN TITOLO O DI UN RISULTATO.
La sanzione consiste nel non assegnare o revocare un titolo o una vittoria conquistati sul campo da parte di un conduttore
o di una squadra.
ART. 22 - SQUALIFICA DI UN IMPIANTO
La sanzione consiste nella perdita della possibilità di organizzare manifestazioni nel circuito CSEN per un determinato
periodo di tempo.
ART. 23 - SOSPENSIONE A TERMINE DA QUALSIASI ATTIVITA’
La sospensione da qualsiasi attività comporta l’inibizione per l’affiliato (motoclub) ad organizzare e a partecipare a
qualsiasi manifestazione in ambito CSEN - Lega Motociclismo ASD per un periodo definito.
ART. 24 - RADIAZIONE
La radiazione consiste nella cancellazione dall’affiliato o del licenziato dagli elenchi ufficiali della CSEN - Lega Motociclismo
ASD. L’affiliato o il licenziato oggetto di radiazione vengono segnalati anche alle altre federazioni sportive.
ART. 25 - INTERDIZIONE DA CARICHE
La sanzione consiste nell’interdizione dal ricoprire cariche funzionali per la CSEN - Lega Motociclismo ASD Per un tempo
determinato fino a mesi 12.
ART. 26 – TIPOLOGIA INFRAZIONI IN GARA
I piloti, i loro accompagnatori e i componenti dell’organizzazione sono tenuti ad un comportamento corretto e rispettoso
dei propri ruoli. La pratica sportiva prevede il confronto atletico con gli altri soggetti, i quali sono rivali e antagonisti sul
campo di gara, ma condividendone la stessa passione hanno pari dignità.
Infrazioni dei piloti nei confronti dell’avversario.
Offese verbali e gestuali pur con provocazione: da ammonizione fino a mesi 6 di squalifica
Spintoni, strattoni, diverbi accesi in abbigliamento gara: da ammonizione fino a 1 anno di squalifica
Passaggio alle vie di fatto, con violenza fisica: squalifica da 6 mesi a 2 anni
Condotta di guida volutamente tesa a recare danno all’avversario: da ammonizione fino a 1 anno di squalifica
Infrazioni dei piloti nei confronti dei commissari di percorso e dell’organizzazione CSEN in genere.
Offese verbali ,gestuali e tramite stampa o internet , pur con provocazione: esclusione dalla gara fino
a 1 anno di squalifica
Spintoni, strattoni, diverbi accesi: esclusione dalla gara fino a 1 anno di qualifica
Passaggio alle vie di fatto, con violenza fisica: squalifica da 6 mesi fino a radiazione
Infrazioni dei commissari di percorso e dell’organizzazione CSEN in genere nei confronti dei piloti.
Offese verbali e gestuali pur con provocazione: da 6 mesi fino a 1 anno di sospensione del ruolo nell’organizzazione,
ritiro del cartellino tecnico se direttore di gara o squalifica impianto se gestore.
Spintoni, strattoni, diverbi accesi: da 1 anno fino a 2 anni di sospensione del ruolo nell’organizzazione, ritiro del
cartellino tecnico se direttore di gara o squalifica impianto se gestore.
Passaggio alle vie di fatto, con violenza fisica: da 1 anno di sospensione del ruolo nell’organizzazione, ritiro del
cartellino tecnico se direttore di gara o squalifica impianto se gestore.
Recidiva
Si procederà alla radiazione dalla Lega qualora:
 siano state comminate tre squalifiche di qualsiasi entità
 la seconda squalifica sommata alla prima faccia superare i 18 mesi complessivi
 l’infrazione commessa è di estrema gravità
NORME PARTICOLARI
 È proibito tagliare il percorso. Il fatto di ottenere un vantaggio tagliando il percorso comporterà l’esclusione dalle
prove e dalla corsa o gara in questione. Se necessario il Direttore di Gara proporrà ulteriori sanzioni.
 Un pilota non deve ostacolare la marcia del pilota che lo segue, o che lo precede: la scelta della traiettoria spetta
al pilota più avanzato; ogni provata manovra sleale tendente ad ostacolare la corsa di altri piloti viene punita con
l’esclusione dall’ordine di arrivo dei responsabili, salvo ulteriori provvedimenti disciplinari adottati dagli Organi di
Giustizia.
 La circolazione dei veicoli all’interno dell’area dell’impianto può essere consentita solo per necessità di carattere
operativo e nel rispetto delle più elementari norme di comportamento.
 Il casco deve essere in perfette condizioni, indossato correttamente e sempre allacciato con l’apposito cinturino
sottogola. Il casco deve essere indossato dall’ingresso in pista fino al termine della prova e conseguente uscita dal
campo gara,pena la retrocessione all’ultimo posto in classifica.
 A seguito di incidente che abbia provocato un impatto del casco, lo stesso deve essere portato al Commissario
Tecnico per la verifica.
 L’accompagnatore del pilota è responsabile del proprio operato dentro e fuori il campo di gara. La sanzione sarà
inflitta al tesserato Csen accompagnato.
 Bandiera gialla: Il sorpasso in regime di bandiera gialla verrà sanzionato con la retrocessione all’ultimo posto della
prova disputata.
ART. 27 – RICORSI E TUTELE DEI SANZIONATI
Le Commissioni di Disciplina Regionali funzionano come organismi autonomi; i singoli soci o club possono ricorrere contro
le decisioni e i provvedimenti presi dalla Commissione Regionale rivolgendosi direttamente alla Commissione Nazionale
che, in questo caso, funziona come Commissione di Appello.
ART. 28 – RICORSO ALLA GIUSTIZIA ORDINARIA (Clausola compromissoria)
Perdono la qualifica di socio quanti abbiano in essere controversie giudiziarie contro l’CSEN, il Coni e ogni altro organismo
riconosciuto dal Coni stesso.
ART. 29 – CASISTICHE DIVERSE
Per quanto non riportato nel presente Regolamento Disciplinare vigono le norme dello Statuto Nazionale CSEN in vigore.
APPENDICE SEGNALAZIONI IN PISTA
BANDIERE
Le bandiere servono per segnalare, sono di diversi colori e ciascuna di esse ha un’indicazione precisa.
I colori sono: A SCACCHI BIANCA E NERA, ROSSA, GIALLA , NERA, BLU E VERDE.
 BANDIERA A SCACCHI - Viene usata dal Direttore di Gara per segnalare la fine della gara.
 BANDIERA ROSSA - Immediato arresto della gara; deve essere esposta a tale scopo sul piazzale di partenza dal
Direttore di Gara. Se invece viene infissa sul percorso significa pista chiusa: non si può girare, pena la squalifica.
 BANDIERA GIALLA – Se è immobile indica: fare attenzione, se agitata indica: pericolo. Il conduttore,
all’esposizione di tale bandiera, dovrà immediatamente rallentare per accertarsi del pericolo. Non deve
assolutamente approfittare della situazione per effettuare sorpassi e modificare la sua posizione rispetto agli altri
conduttori. In caso di caduta in prossimità di un salto o di una curva, lo sbandieratore deve rimanere in posizione
ben visibile e segnalare ai conduttori che sopraggiungono la traiettoria da percorrere. Lo sbandieratore in ogni
caso non deve abbandonare il proprio posto, se non quando viene raggiunto da un collega. Nei punti più critici
del percorso è necessario affiancare allo sbandieratore una seconda persona che aiuti il pilota a portarsi fuori
pista con il proprio mezzo. Per nessun motivo lo sbandieratore o il personale in pista può, di sua iniziativa,
spostare il mezzo dalla pista, se questi non è a contatto con il pilota.
 BANDIERA NERA – Quando il Direttore di Gara espone bandiera nera assieme ad un numero di gara, il conduttore
a cui si riferisce tale numero è obbligato a fermarsi immediatamente presso il traguardo.
 BANDIERA VERDE – Viene alzata dal responsabile addetto quando ispeziona lo schieramento di partenza; se
durante l’ispezione viene abbassata significa che lo schieramento non è valido. Se lo schieramento è valido viene
esposto il cartello del tempo mancante alla partenza (secondi 15-5).
 BANDIERA BLU – Viene alzata da uno sbandieratore quando il pilota sta per essere “doppiato”. Il conduttore ha
l’obbligo di far passare il pilota che sopraggiunge.
 CARTELLO 1-2 – serve al Direttore di Gara per segnalare ai piloti i giri che mancano al termine della gara: un giro
se è esposto 1, 2 giri se è esposto 2.
AVVERTENZE- Il conduttore che non si atterrà rigorosamente alla segnalazione delle bandiere sarà immediatamente
squalificato.
REGOLAMENTO NAZIONALE MINIMOTO 2011
1 - GENERALITA’
1.1 Oggetto e scopi
Le presenti norme fissano i requisiti che deve possedere un impianto per competizioni di minimoto per ottenere
l’omologazione della CSEN. Gli Impianti di Minimoto che abbiano caratteristiche tecniche di classe superiore, sia dal punto
di vista della pista che delle banchine e degli spazi di fuga, potranno ospitare anche
competizioni di classe intermedia tra lo scooter e le minimoto, quali: Pit Bike, Minimotard (con realizzazione di apposito
sterrato), limitatamente alle classi ricomprese nell’omologazione scooter grado B ecc. previo sopralluogo atto al rilascio di
specifica omologazione da parte del Comitato Impianti e/o mediante specifica indicazione sul Certificato di Omologazione.
Per la predisposizione della griglia di partenza di dette classi intermedie fare riferimento alla griglia del tipo Scooter. Il
numero massimo dei partenti verrà, comunque, determinato in sede di ispezione d’omologa e/o mediante indicazione
specifica sul Certificato di Omologazione ma, in ogni caso, non potrà superare le 16 unità.
2 - CARATTERISTICHE
2.1 Strade di accesso
La strada di accesso al circuito deve essere idonea ad assicurare sia il transito dei mezzi di soccorso ed emergenza, sia il
passaggio dei più moderni mobile home ed autotreni. Essa deve essere idonea a garantire ai mezzi di trasporto di
muoversi in qualsiasi condizione meteorologica e di allontanarsi in qualsiasi momento. Dovranno essere istallati cartelli
indicatori che portano al circuito dagli incroci stradali più importanti.
2.2 Lunghezza pista
La lunghezza della pista deve essere compresa:
nuovi impianti: da un minimo di 350 m. ad un massima di 750 metri;
impianti esistenti: da un minimo di 300 m. (senza tolleranza) ad un massima di 750 metri;
2.3 Larghezza pista
La pista deve avere una larghezza minima di m 5 ed una larghezza massima di m 8. La pista percorribile deve essere
delimitata da una striscia di 10 ÷ 15 cm. di colore bianco o giallo realizzata con vernice anti derapante. La larghezza della
pista deve essere possibilmente costante; eventuali restringimenti ed allargamenti devono avvenire gradualmente.
2.4 Spazio verticale
Nel caso in cui siano presenti elementi sovra passanti la pista (striscioni, passerelle), essi dovranno essere posizionati ad
una altezza di almeno tre metri. Il semaforo di partenza deve essere posizionato ad una altezza minima di m. 2,70.
2.5 Ostacoli
Tutti gli ostacoli fissi posizionati al limite delle banchine e/o delle zone di fuga devono essere protetti, nel caso in cui
vengano a trovarsi sulla traiettoria di una possibile fuoriuscita di un motociclo, con barriere di pneumatici, balle di paglia,
sacchi di materiale espanso e dispositivi similari che assicurino la stessa o superiore capacità di assorbimento degli urti,
legati tra loro ed ancorati a terra.
2.6 Cordoli
Nel caso se ne ravvisi la necessità, nelle curve possono essere installati dei cordoli con il bordo interno alla pista posto allo
stesso livello della pista stessa e con quello esterno raccordato planimetricamente con la banchina.
2.7 Banchine e zone di fuga
In entrambe i lati della pista deve esserci uno spazio neutro della larghezza di 1 m., possibilmente a prato, posto allo
stesso piano della pista. Tale valore può essere ridotto a 50 cm nei tratti rettilinei in cui la percorrenza ideale della pista
non sia tangente al bordo della pista sul lato dove viene effettuata la riduzione.
Questa norma non si applica in caso di tratti di pista adiacenti. All’esterno delle curve, gli spazi neutri sopra indicati (zone
di fuga) vanno aumentati per permettere l’arresto del motociclo che esce di pista. Nel caso in cui le zone di fuga vengano
dotate di letti di ghiaia, queste devono essere complanari con la parte erbosa. Sia le zone di fuga che gli spazi neutri
debbono essere tenuti sgombri da qualsiasi ostacolo o detrito. E’ opportuno che fra la pista ed il letto di ghiaia venga
lasciata una striscia erbosa per evitare che particelle di ghiaia invadano la pista.
2.8 Postazioni per Ufficiali di percorso
Lungo il percorso vanno individuati un numero di postazioni per gli Ufficiali di percorso sufficiente ad assicurare che in ogni
punto del circuito i piloti possano vedere almeno una postazione. Le postazioni vanno collocate in modo che siano
perfettamente visibili dai piloti che percorrono la pista. Le postazioni devo essere numerate ed il loro numero deve essere
indicato sia in pista sia in planimetria. Qualora le postazioni vengano a trovarsi sulla traiettoria di una possibile fuoriuscita
di un motociclo, esse vanno protetti con dispositivi di cui al punto 2.4.
3 - ZONA DI PARTENZA
3.1 Zona di attesa
La zona di attesa deve avere una superficie in grado di ospitare il 20% in più del numero massimo di conduttori previsti
sulla griglia di partenza. Essa deve avere l’ingresso rivolto verso il parco conduttori e l’uscita rivolta verso la griglia di
partenza. Deve essere provvista di cartelli indicatori “VIETATO FUMARE”.
3.2 Rettilineo di partenza
La lunghezza del rettilineo di partenza deve essere di almeno 40 metri. La larghezza minima del rettilineo di partenza deve
essere di 6 metri. Tale larghezza non dovrà diminuire fino alla fine della 1^ curva, salvo le tolleranze previste.
3.3 Griglia di partenza
La griglia di partenza deve essere tracciata sul terreno trasversalmente al rettilineo di partenza. La distanza tra la prima
posizione e la linea di demarcazione della pista deve essere almeno 1 m. La distanza tra due partenti affiancati deve essere
almeno 1,5 m mentre la distanza tra due righe di partenza deve essere 2 m.
In ogni riga:
- la seconda posizione deve essere posizionata indietro di 0,5 metri dalla prima posizione;
- la terza posizione deve essere posizionata indietro di 0,5 m dalla seconda posizione;
- la quarta posizione deve essere posizionata indietro di 0,5 m dalla terza posizione.
Nelle righe successive le postazioni di partenza dovranno essere sfalsate tra di loro in modo che ogni moto abbia davanti a
sé uno spazio libero nella linea immediatamente precedente (vedi allegato).
Ogni posizione di partenza deve essere individuata sull’asfalto per mezzo di un tratto di vernice anti derapante di
dimensioni 40x8 cm. la cui mezzeria deve essere individuata (possibilmente con un numero).
La pole andrà posizionata nel lato opposto al verso della prima curva.
Il numero dei partenti per ogni riga è:
4 - 4 - 4 - 4 ………. per un rettilineo largo almeno 7,25 m ;
4 - 3 - 4 – 3 ………. per un rettilineo largo almeno 6,50 m ;
3 – 3 – 3 - 3 ………. per un rettilineo largo almeno 6 m
Il numero massimo dei partenti ammessi in pista è determinato in funzione della lunghezza della pista secondo la
seguente tabella dove : “B” è la larghezza del rettilineo di partenza e “L” è la lunghezza del circuito.
Dimensioni di B e L
Minore di 450
Da 450 a 600
Maggiore di 600
Minore di 6,50
18
18
20
Da 6,50 a 7,00
18
20
22
Maggiore di 7,00
20
22
22
4 - ZONA BOX E SEGNALATORI
La zona box e la zona segnalatori deve essere posizionata in modo visibile dai piloti. Deve essere provvista di cartelli
indicatori “VIETATO FUMARE”. All’uscita della zona deve essere prevista una postazione di Ufficiali di percorso.
4.1 Corsia Box
La corsia box deve essere posizionata in corrispondenza del rettilineo di partenza e dotata di un ingresso ed un’uscita che
non interferiscano con la linea ideale di percorrenza della pista La corsia box e tutte le aree destinate ai meccanici
dovranno essere recintate e dovranno prevedere un accesso diretto dal parco conduttori.
4.2 Zona segnalatori
La zona destinata ai segnalatori deve essere ubicata all’interno della zona box ed essere dotata di punti di alimentazione
elettrica e supporti per i monitor di cronometraggio. Qualora per la zona segnalatori non esista una piattaforma di
segnalazione, deve essere realizzata una barriera di protezione per i segnalatori realizzata con i dispositivi di cui al punto
2.4.
5 - ZONA D’ARRIVO
5.1 Linea di arrivo
La linea di arrivo deve essere indicata con una linea di 10 ÷ 12 cm. di colore bianco realizzata con vernice anti derapante in
corrispondenza della cabina cronometraggio.
5.2 Cabina di cronometraggio
In corrispondenza della linea di arrivo deve essere realizzata una postazione per i cronometristi in grado di ospitare
almeno 4 persone. La postazione deve essere un locale chiuso o comunque protetto dalle intemperie in modo da
permettere ai cronometristi di lavorare con qualsiasi situazione meteorologica. La postazione dei cronometristi deve
essere dotata di energia elettrica per il collegamento dei computer e/o di altre attrezzature.
5.3 Zona podio
La zona podio deve essere prevista presso la zona di arrivo e adiacente al parco chiuso. Deve essere protetta da barriere
che impediscano l’ingresso ai non aventi diritto. Deve avere dimensioni idonee ad ospitare giornalisti, fotografi ecc.
5.4 Parco chiuso
Il parco chiuso deve essere posizionato in modo da essere facilmente raggiungibile dai piloti dopo la fine della
competizione per gli eventuali controlli ed avere una superficie in grado di ospitare almeno il doppio del numero massimo
di moto previste sulla griglia di partenza. Deve essere completamente recintato e controllato costantemente per impedire
l’ingresso ai non aventi diritto ed essere provvisto di cartelli indicatori “VIETATO FUMARE”.
6 - PARCO CONDUTTORI
Il parco conduttori deve avere un'ampiezza idonea ad ospitare un numero di mezzi di trasporto in relazione al livello delle
manifestazioni che si intendono organizzare. Deve essere completamente recintato e presidiato durante le manifestazioni
da un servizio di vigilanza atto ad impedire l'ingresso ai non autorizzati (in ogni caso deve essere separato dalle zone
riservate al pubblico). La superficie deve essere pianeggiante e comunque idonea a garantire ai mezzi di trasporto dei
conduttori di muoversi in qualsiasi condizione meteorologica. La sua posizione ed ubicazione deve altresì permettere che i
conduttori possano allontanarsi dall’impianto in qualsiasi momento. All'interno del parco conduttori devono essere
ricavate le seguenti installazioni:
- servizi igienici (almeno 2 WC di tipo permanente);
- locale per le operazioni preliminari e per le verifiche tecniche dotato di una bilancia;
- area per prova fonometrica;
- segnaletica per una rapida individuazione delle varie zone e servizi, individuati nella planimetria con appositi simboli.;
- tabellone su cui affiggere la documentazione prevista di almeno 2 m x 1 m;
- numero sufficiente di estintori e/o dispositivi antincendio;
-numero sufficiente di contenitori per rifiuti;
-numero sufficiente di prese elettriche;
-numero sufficiente di prese idriche;
-numero sufficiente di cartelli indicatori “VIETATO FUMARE” nelle zone previste.
7 - UFFICI E ISTALLAZIONI
Gli impianti devono essere dotati dei seguenti locali:
- Sala Segreteria, Direzione gara e Commissari CSEN: funzionale, accessibile direttamente dalla pista ed arredato ed
attrezzato in relazione al livello di manifestazioni organizzate.
- Infermeria e pronto soccorso direttamente accessibile dalla pista (solo categoria A e B): sufficientemente attrezzato,
secondo il Codice sanitario della CSEN e le normative vigenti, ed idoneo per un eventuale prelievo antidoping.
-Cabina Cronometraggio: funzionale, protetta dalle intemperie e dal rumore ed inaccessibile agli estranei con capacità di
ospitare un numero di persone rispondente al livello delle manifestazioni organizzate.
-Cabina Speaker: dotata di impianto di diffusione acustica e comandato da microfono (anche provvisorio) realizzato in
modo da coprire l'intero impianto sportivo.
-Sala stampa (solo categoria A): funzionale protetta dalle intemperie e dal rumore, inaccessibile agli estranei e dotata di
attrezzature atte a facilitare il compito dei giornalisti.
-Sala per le riunioni degli Ufficiali di gara e della Giuria (solo categoria A e B):protetta dalle intemperie e dal rumore,
inaccessibile agli estranei con affissa una planimetria dell’impianto.
-Sala VIP e zona ospitalità (solo categoria A)
-Sala “welcom point” ubicato all'ingresso dell'impianto (solo categoria A.)
Tali strutture devono essere dotate di autonomi servizi igienici ( complessivamente almeno 2 WC di tipo permanente) in
perfetta efficienza e decoro.
8 - AREE ED ISTALLAZIONI PER IL PUBBLICO
Le zone per il pubblico dovranno essere dislocate al di fuori del perimetro esterno della pista e separate da quest’ ultima
con apposite protezioni. Dovranno avere un'ampiezza idonea ad ospitare il numero di spettatori preventivato in maniera
confortevole ed essere dotate di servizi igienici (anche di tipo provvisorio da installare quando è prevista la presenza di
pubblico). Dovranno avere eventuali punti ristoro, in relazione alla ctg. dell’impianto e al tipo di manifestazioni prevista. In
relazione al numero di spettatori previsto, dovranno essere reperite delle aree da adibire a parcheggio la cui superficie
deve essere idonea a garantire ai mezzi di muoversi in qualsiasi condizione meteorologica e di allontanarsi dall’impianto in
qualsiasi momento. Un impianto di diffusione acustica (possibilmente separato da quello del paddock) ad uso del pubblico
deve essere presente in modo da coprire l'intero circuito.
9 - CATEGORIE DEGLI IMPIANTI
Impianti di Categoria A - caratteristiche:
- Numero minimo di partenti: 22.
- Lunghezza minima del tracciato: 550 metri.
- Larghezza minima del tracciato: 6,0 metri.
- Larghezza minima del rettilineo di partenza: 7metri.
- Superficie minima del parco conduttori: minimo 2.500 mq
- Superficie minima per parcheggio pubblico: minimo 3.000 mq
- Superficie minima parco chiuso recintato: area adeguata
- Almeno 2 WC, 1 per disabili e 2 docce nel parco conduttori
- Locale permanente per la Direzione Gara.
- Locale permanente per Segreteria, Commissari, Stampa.
- Locale permanente per i Cronometristi.
- Almeno 2 WC nell’area Direzione Gara
- Impianto permanente di diffusione sonora.
- Adeguati impianti elettrici, idrici, ecc.
Impianti di Categoria B - caratteristiche:
- Numero minimo di partenti: 20.
- Lunghezza minima del tracciato: 450 metri.
- Larghezza minima del tracciato: 5,5 metri.
- Larghezza minima del rettilineo di partenza: 6,5 metri.
- Superficie minima del parco conduttori: minimo 1.000 mq
- Superficie minima per parcheggio pubblico: minimo 2.000 mq
- Superficie minima parco chiuso recintato: area adeguata
- Almeno 1 WC, 1 per disabili e 1 doccia nel parco conduttori
- Locale permanente per la Direzione Gara.
- Locale permanente per i Cronometristi.
- Locale permanente o provvisorio per Segreteria, Commissari
- Almeno 1 WC nell’area Direzione Gara.
- Impianto permanente o provvisorio di diffusione sonora.
- Adeguati impianti elettrici, idrici, ecc.
10 -IMPIANTI PER ATTIVITA’ DI BASE
Sono impianti destinati unicamente allo svolgimento dell’Attività di Base (categoria C):
1 – Sociale
2 – Attività Promozionale Territoriale
3 – Gare Provinciali
4 – Gare Regionali non Titolate
10.1 Dimensioni pista
La lunghezza minima della pista deve essere di metri 250.
La larghezza della pista deve essere di almeno 4,5 m, possibilmente costante.
Eventuali restringimenti devono avvenire gradualmente.
Il bordo della pista percorribile (in tutta la sua lunghezza) deve essere indicato con una linea gialla o bianca tracciata a
terra.
10.2 Numero di piloti ammessi contemporaneamente in pista Il numero massimo dei piloti ammessi
contemporaneamente in pista è determinato in funzione della lunghezza della pista secondo la seguente tabella:
Lunghezza pista in metri
minore di 275
da 275 a 375
maggiore di 375
14
16
18
10.3.1 Numero di partenti
Il numero massimo dei partenti ammessi in pista è determinato in funzione della lunghezza della pista secondo la
seguente tabella dove : “B” è la larghezza del rettilineo di partenza e “L” è la lunghezza del circuito.
Dimensioni di B e L
Minore di 275
Da 275 a 325
Da 325 a 400
Maggiore di 400
Da 5,00 a 5,75
10
12
14
16
Maggiore di 5,75
12
14
16
18
10.3.2 Rettilineo di partenza
Il rettilineo di partenza, dovrà avere una lunghezza minima di 35 metri e una larghezza minima di 5 metri. Tale larghezza
non dovrà diminuire fino alla fine della 1^ curva, salvo le tolleranze previste.
10.3.3 Griglia di partenza
Il numero dei partenti per ogni riga è:
3 - 3 - 3 – 3 per un rettilineo largo almeno 5,75 m.
oppure 3 - 2 - 3 – 2 per un rettilineo largo almeno 5,00 m.
11 - IMPIANTI PER ALLENAMENTI
Sono impianti destinati unicamente allo svolgimento di attività di allenamento (categoria D)
11.1 Dimensioni pista
La lunghezza minima della pista deve essere di metri 250.
La larghezza della pista deve essere di almeno 4 m e deve essere possibilmente costante.
Eventuali restringimenti devono avvenire gradualmente.
Il bordo della pista percorribile (in tutta la sua lunghezza) deve essere indicato con una linea gialla o bianca tracciata a
terra.
11.2 Numero di piloti ammessi contemporaneamente in pista.
Il numero massimo dei piloti ammessi contemporaneamente in pista è determinato in funzione della lunghezza della pista
secondo la seguente tabella:
Lunghezza pista in metri
minore di 275
da 275 a 325
maggiore di 325
12
14
16
12– IMPIANTI PROVVISORI
La pista deve avere le stesse caratteristiche tecniche di una pista permanente con le
seguenti variazioni:
12.1 Dimensioni pista
La lunghezza minima della pista deve essere di metri 250.
La larghezza della pista deve essere di almeno 4,5 m e deve essere possibilmente costante.
Il bordo della pista percorribile (in tutta la sua lunghezza) deve essere indicato con una linea gialla o bianca tracciata a
terra. Qualora ciò non fosse possibile, il bordo pista dovrà essere indicato con cordoli mobili, dissuasori stradali, tubi
flessibili in gomma etc. E’ vietata la delimitazione del bordo pista realizzata con l’uso di funi e corde mentre l’uso di presse
di paglia o altri tipi di barriere assorbenti gli urti sarà vietato dal 1/1/2009. Eventuali restringimenti devono avvenire
gradualmente.
12.2 Zona segnalatori e parco meccanici
Le zone riservate ai meccanici ed ai segnalatori devono essere debitamente recintate. E' assolutamente vietata la libera
circolazione dei meccanici e dei segnalatori in pista.
12.3 Rettilineo di partenza
Il rettilineo di partenza, deve avere una lunghezza minima di 40 metri e una larghezza minima di 5,75 metri.
Tale larghezza non dovrà diminuire fino alla fine della 1^ curva, salvo le tolleranze previste.
12.4 Partenti
Il numero dei partenti per ogni riga è:
4 - 4 - 4 - 4 per un rettilineo largo almeno 7,25 m,
oppure 4 - 3 - 4 – 3 per un rettilineo largo almeno 6,50 m,
oppure 3 - 3 - 3 – 3 per un rettilineo largo almeno 5,75 m.
Il numero massimo dei partenti ammessi in pista è determinato in funzione della lunghezza della pista secondo la
seguente tabella:
Lunghezza pista in metri
minore di 325
da 325 a 400
maggiore di 400
14
16
18
Il numero massimo dei partenti non deve mai essere superiore a 18.
REGOLAMENTO NAZIONALE MOTOCROSS D’EPOCA 2011
1 – Premessa
La Lega Motociclismo ASD intende promuovere il ritorno in pista delle moto e dei piloti che nel recente passato hanno
contribuito a fare crescere il motocross fino al livello attuale. Lo spirito dovrà essere rievocativo, privilegiando l’utilizzo di
moto restaurate al meglio nelle grafiche e negli accessori e con abbigliamento dell’epoca (a parte il casco che dovrà essere
omologato e in buono stato).
2 – Categorie
I motocicli ammessi sono suddivisi in due categorie:
- Classe Due Ammortizzatori: (moto con due ammortizzatori)
- Classe Open Monoammortizzatore: moto con monoammortizzatore e forcella anteriore tradizionale (1987-1988 a
seconda dei modelli).
3 – Piloti ammessi
Possono partecipare al Campionato Veneto Motocross d’Epoca i piloti con qualsiasi licenza competitiva della Lega
Motociclismo. L’età minima per partecipare alla Classe Due Ammortizzatori è di 45 anni nell’anno in corso (ammessi i nati
nel 1964 o antecedentemente). I piloti con meno di 45 anni (nati dopo il 1964) possono partecipare alla Classe Open
Monoammortizzatore anche con moto che rientrerebbero nelle categorie precedenti.
Riepilogo Categorie e Piloti ammessi
Due Ammortizzatori
Open Monoammortizzatore (moto con monoammortizzatore e
forcella tradizionale)
età minima anni 45
età libera
4 – Punteggi
I punteggi assegnati in ogni singola manche sono i seguenti:
Class.
Punti
Class.
Punti
1°
25
6°
15
2°
22
7°
14
3°
20
8°
13
4°
18
9°
12
5°
16
10°
11
Class.
11°
12°
13°
14°
15°
Punti
10
9
8
7
6
Class.
16°
17°
18°
19°
20°
Punti
5
4
3
2
1
5 – Svolgimento gara
Le gare si terranno sulle piste di motocross del circuito veneto in abbinamento ad altre categorie. Le manche previste per
ogni categoria saranno due.
6 – Verifiche tecniche
Al termine delle iscrizioni la commissione tecnica verificherà la corrispondenza delle moto con l’anno di fabbricazione. In
particolare sono vietate le modifiche alle sospensioni (che potranno essere di marca diversa rispetto all’originale, ma
commercializzate all’epoca), ai telai e l’utilizzo di trasformazioni alla parte termica non documentabili con la disponibilità
quali parti speciali durante l’anno di fabbricazione della moto. Il sistema di scarico dovrà essere in perfetto ordine, con il
silenziatore originale costantemente revisionato. Sono ammesse modifiche e sostituzioni allo scarico e silenziatore
originali solo per ridurre la rumorosità. Sono consentite le modifiche che non influenzino le prestazioni, ma che aumentino
la sicurezza, quali comando del gas, leve comandi e pedane richiudibili. Prima dello svolgimento della gara verrà effettuata
la verifica fonometrica con limite fissato a 98 db +/-1 per le moto che si saranno dimostrate palesemente rumorose a
causa di scarsa manutenzione o interventi peggiorativi al sistema di scarico.
A seconda della gravità delle inadeguatezze tecniche la commissione tecnica può a proprio insindacabile giudizio stabilire il
passaggio alla categoria superiore o all’esclusione del motociclo o del pilota alla gara.
7 – Premiazioni
Saranno premiati i primi 3 piloti di ogni categoria prevista.
8 – Validità regolamento
Il presente regolamento si applica ove la presenza stimata sia di max 20 piloti. Qualora la categoria aumentasse si
provvederà a modificare il regolamento per l’anno successivo.
9 – Norme finali
Per quanto non contemplato nel presente regolamento valgono le norme relative al motocross riportate nel Regolamento
Nazionale Motocross Lega Motociclismo.
Responsabile Commissione Tecnica
Motocross d’Epoca
Fabio Gastaldello
REGOLAMENTO NAZIONALE MOTOCROSS 2011
Sono gare di motocross tutte le manifestazioni motociclistiche che si svolgono su piste ‘fuori strada’ chiuse ad anello e da
percorrersi più volte.
Le piste da ’fuori strada’ possono essere permanenti oppure temporanee, ma in entrambi i casi dovranno essere ritenute
idonee, mediante omologazione di lega regionale, alla pratica del motocross. Dovrà essere salvaguardata l’incolumità dei
partecipanti e dell’eventuale pubblico.
SUDDIVISIONE GARA
 GARE REGIONALI E INTERREGIONALI
Le gare di motocross REGIONALI e INTERREGIONALI possono essere organizzate da singole società sportive o da consorzi
di motoclub e dovranno applicare i regolamenti di lega. Lo svolgimento delle gare è stabilito dai regolamenti organici e
tecnici del settore.
CATEGORIE E CILINDRATE
CATEGORIA HOBBYCROSS
CL. 125 – da 100 cc fino a 125 cc 2 tempi: età da 14 anni compiuti.
MX2 – 144 cc 2 tempi, da 175 cc fino a 250 cc 4 tempi: età da 14 anni compiuti.
MX1 - da 250 cc 2 tempi fino a 500 cc, 2 tempi, da 251 4 tempi fino a 750 4 tempi: età da 16 anni compiuti.
CATEGORIA AMATORI
CL. 125 – da 100 cc fino a 125 cc 2 tempi: età da 14 anni compiuti.
MX2 – 144 cc 2 tempi, da 175 cc fino a 250 cc 4 tempi: età da 14 anni compiuti.
MX1 - da 250 cc 2 tempi fino a 500 cc, 2 tempi, da 251 4 tempi fino a 750 4 tempi: età da 16 anni compiuti.
CATEGORIA ESPERTI
MX2 – da 100 cc fino a 144 cc 2 tempi, da 175 cc fino a 250 cc 4 tempi: età da 14 anni compiuti.
MX1 - da 250 cc 2 tempi fino a 500 cc, 2 tempi, da 251 4 tempi fino a 750 4 tempi: età da 15 anni compiuti.
CATEGORIA AGONISTI
MX2 – da 100 cc fino a 144 cc 2 tempi, da 175 cc fino a 250 cc 4 tempi: età da 14 anni compiuti.
MX1 - da 250 cc 2 tempi fino a 500 cc, 2 tempi, da 251 4 tempi fino a 750 4 tempi: età da 15 anni compiuti.
La categoria d’ingresso per i nuovi piloti è l’HobbyCross. La Commissione HobbyCross potrà non accettare l’iscrizione alla
categoria i piloti noti per risultati di rilievo ottenuti in altri campionati o anni precedenti.
DURATA DELLA GARA
CATEGORIA HOBBYCROSS
12 minuti massimo
CATEGORIA AMATORI
15 minuti massimo
CATEGORIA ESPERTI
20 minuti massimo
CATEGORIA AGONISTI
20 minuti massimo
TARGHE PORTANUMERO
I colori consigliati sono i seguenti: targhe bianche numeri neri, targhe nere numeri bianchi, targhe gialle numeri neri,
targhe verdi numeri bianchi. Eventuali altre combinazioni, comunque ben leggibili, dovranno essere segnalate al Direttore
di Gara in sede di O.P.
PROVA FONOMETRICA
Si agirà con maggior rigore per il rispetto dei limiti vigenti stabiliti al limite massimo di 94 dB(A), con tolleranza +1 se inizio
gara, +2 se fine gara. Durante le prove libere e durante la gara verranno monitorate le moto più rumorose;
successivamente queste verranno verificate staticamente secondo le apposite procedure. I piloti possessori delle moto
che non rientreranno nei parametri verranno segnalati e non ammessi in caso di recidiva.
La rilevazione dovrà essere effettuata al seguente numero di giri:
FINO A 85 cc
8000 RPM
OLTRE 85 cc FINO A 125 cc
7000 RPM
OLTRE 125 cc FINO A 250 cc
5000 RPM
OLTRE 250 cc FINO A 500 cc
4500 RPM
OLTRE 500 cc
4000 RPM
FINO A 250 cc 4 TEMPI
5000 RPM
FINO A 450 cc 4 TEMPI
4000 RPM
OLTRE 450 cc 4 TEMPI
4000 RPM
CONTROLLO MEDICO
La visita medica nel giorno della gara, per tutte le specialità, non è obbligatoria. Comunque il Medico di Gara e il Direttore
di Gara possono decidere di sottoporre a visita medica qualsiasi pilota qualora lo ritengano necessario.
ISCRIZIONE GARA
GARE REGIONALI E INTERREGIONALI
Le iscrizioni si accettano il giorno stesso della manifestazione, direttamente sul campo di gara dalle ore 8.00 alle ore 9.30.
OPERAZIONI PRELIMINARI
Le operazioni preliminari si svolgono agli orari fissati dal regolamento particolare di gara e consistono nella verifica della
licenza , dell’iscrizione alla gara, del motociclo e dell’eventuale visita medica.
La quota d’iscrizione è fissata in 30,00 € per gare con contagiri elettronico ad inserimento manuale o 35,00 € se la gara
prevede l’utilizzo di transponder. In quest’ultimo caso la cauzione per il noleggio è di 50,00 €, che verranno restituiti al
pilota alla riconsegna del transponder.
SOSTITUZIONE DEI MOTOCICLI
Durante la gara è consentita la sostituzione del motociclo avvisando l’organizzazione. Se due piloti lo vorranno potranno
disputare la gara con lo stesso motociclo ed avranno diritto ad essere inseriti in due batterie differenti..
PROVE UFFICIALI
Le prove ufficiali devono avere una durata massima di 10’ per turno; sono obbligatorie e il pilota deve compiere almeno
un giro, PENA L’ESCLUSIONE DELLA GARA. Alle prove ufficiali ed alla gara possono partecipare i conduttori che avranno
superato positivamente le operazioni preliminari.
PREPARATIVI DI PARTENZA
Dieci minuti prima dell’orario fissato per la partenza della gara i conduttori si dovranno portare in zona partenza (i
meccanici potranno assistere i conduttori in questa fase). Il direttore di gara inviterà il primo conduttore a portarsi sulla
linea di partenza facendo seguire quindi tutti gli altri. Il pilota che non fosse al preparco e giungesse in ritardo perderà la
sua posizione e si allineerà per ultimo. Non saranno ammessi meccanici sulla linea di partenza. In tutta la zona di partenza
non vi dovrà essere alcuna persona ad esclusione del Direttore di Gara. Il Direttore di Gara dovrà esporre il cartello dei
15’’ poi quello dei 5’’; l’addetto al cancello da questo momento deve attendere obbligatoriamente 5’’ e dare lo start entro
i successivi 5’’.
All’esposizione del cartello dei 15’’ la procedura di partenza non potrà essere più interrotta. Il cronometrista dovrà
prendere il tempo esatto di partenza. La sequenza di allineamento sarà conseguente alle batterie precedenti.
FALSA PARTENZA
Il direttore di gara si dovrà portare ad un’opportuna distanza dalla linea di partenza in modo tale da poter intervenire
tempestivamente (è l’unica autorità abilitata ad interrompere la gara). In caso di falsa partenza i conduttori dovranno
tornare sulla linea di start e ripetere l’allineamento. Il pilota che causa una falsa partenza sarà ammonito; con due false
partenze il pilota verrà escluso dalla gara.
ASSISTENZA SULLA PISTA
Nei punti della pista con particolare difficoltà dovranno essere presenti gli ufficiali di gara per eventuali segnalazioni e solo
loro, in caso di assoluta necessità, potranno aiutare i conduttori nello sgombero della pista.
MEZZI DI PROPULSIONE
Un motociclo non potrà essere mosso che dal proprio motore, dalla forza muscolare del proprio conduttore o dalla forza
di gravità.
CONDOTTA DI GARA
Un conduttore non dovrà mai di proposito condurre il proprio motociclo in modo da arrecare danno ad altri conduttori,
pena l’esclusione dall’ordine di arrivo, se classificato, o altre sanzioni disciplinari in base alla gravità del gesto. E’ fatto
assoluto divieto ad ogni conduttore ed in genere a chiunque di percorrere la pista, sia in prova che in gara, in senso
contrario a quello di marcia. Quando le bandiere gialle vengono esposte sventolandole, sarà obbligo del conduttore
moderare la velocità e mantenere la propria posizione; se non rispettando tale disposizione, il conduttore dovesse trarne
vantaggio sarà escluso dall’ordine di arrivo da parte del direttore di gara.
ARRIVO
Il segnale di arrivo viene dato dal direttore di gara su indicazione del cronometrista o contagiri ufficiale mediante
esposizione della bandiera a scacchi bianca e nera. Dopo l’arrivo del primo conduttore tutti gli altri dovranno essere
fermati.
FINE GARA
La bandiera a scacchi bianca e nera dovrà essere esposta, dopo il primo arrivato, per un tempo pari al doppio di quello
impiegato dal primo conduttore a compiere l’ultimo giro. I conduttori che non taglieranno il traguardo in questo periodo
di tempo verranno considerati ritirati. Analogamente saranno considerati non classificati i piloti che non avranno percorso
il 75% dei giri previsti o che non avranno preso bandiera. La linea di fine gara è stabilita dalla posizione del Direttore di
Gara con la bandiera a scacchi.
FORMAZIONE DELLE BATTERIE
Quando il numero dei partecipanti è superiore al numero dei conduttori ammessi al cancello di partenza, la gara si
svolgerà in più batterie di qualificazione, batterie di recupero con finali.
In caso di parità di punteggio sarà discriminante sarà discriminante la seconda manche.
OBBLIGATORIO PER OGNI GARA DI MOTOCROSS
 Prove libere di 10 minuti massimo, minimo 1 giro
 n. 2 ambulanze con personale addetto ed un medico (Almeno una delle 2 ambulanze deve essere attrezzata per la
rianimazione)
 Batterie di recupero in caso di batterie di qualificazione, o seconda fila se gli esclusi sono inferiori al 10%
 Classificare tutti i piloti che hanno percorso almeno il 75% dei giri e sono transitati sotto la bandiera a scacchi
 RCT gara comprendente il personale di servizio.
INTEGRAZIONI AL REGOLAMENTO MOTOCROSS
ART 1 - Deve essere predisposta un’area chiusa riservata per meccanici e segnalatori.
ART 2 - Per tutti i piloti è obbligatorio presentare la licenza conduttore personalmente.
ART 3 - Sul campo di gara è obbligatorio esporre in apposita bacheca il nullaosta gara, l’omologazione, l’assicurazione e le
autorizzazioni comunali.
ART 4 - Ogni atto di violenza sui nostri campi di gara sarà punito immediatamente con la squalifica dalla gara e il ritiro della
licenza; la commissione disciplinare alla prima riunione deciderà, dopo aver valutato i fatti, la data della restituzione della
licenza, in ottemperanza a quanto previsto nel Regolamento Disciplinare.
ART 5 - I piloti sono responsabili del comportamento dei loro meccanici e segnalatori, pena la squalifica a seguito di
comportamento scorretto.
ART 6 – Rimborsi in caso di maltempo
 non vengono disputate le prove libere per nessuna categoria: rimborso dell’intera quota d’iscrizione
 le prove libere iniziano, ma si deve sospendere la manifestazione: ai piloti che hanno preso parte alle prove libere
verranno rimborsati 20,00 €; ai piloti che non avranno preso parte alle prove libere (farà fede la restituzione del
tagliandino ingresso pista) verranno rimborsati 25,00 €
 la gara viene sospesa durante le manche o qualifiche: i piloti che avranno preso parte a solo alle qualifiche
verranno rimborsati 15,00 €
 per i piloti che avranno disputato una manche non è previsto rimborso
Per verificare l’agibilità del tracciato verranno sorteggiati tre piloti fra gli iscritti (1 per ogni categoria) e si dovrà valutare la
possibilità per i servizi di soccorso medico di intervenire in tutti i punti della pista.
ART 7 - Se per cause di forza maggiore la manche viene sospesa sarà ritenuta valida solo se si è percorso il 75% dei giri.
ART 8 - Ogni reclamo sul campo di gara dovrà essere presentato per iscritto e accompagnato da una tassa di euro 50,00,
restituibile se l’esito del reclamo sarà confermato.
ART 9 - Qualunque società che aderisca alla lega e gestisca un impianto permanente dovrà obbligatoriamente organizzare
almeno una manifestazione CSEN all’anno sul proprio impianto.
ART 10 - Obbligatorio almeno 30’ di sosta dopo l’arrivo dell’ultimo pilota prima di richiamare gli stessi al cancello
ART 11 - Se nel corso della manifestazione vengono a mancare entrambe le ambulanze o il medico, la gara viene sospesa
fino al rientro in pista degli stessi.
ART 12 - Un pilota non può partecipare a più di una categoria o cilindrata nella stessa manifestazione. Sono ammesse
doppie iscrizioni solo per gare che non richiedano elevato impegno fisico.
ART 13 - TAGLIO DI PERCORSO: è considerato tale, con pena la squalifica dalla manche, se il pilota ottiene una riduzione di
distacco nel deviare il percorso; comunque la decisione deve essere presa dal direttore di gara dopo aver sentito il giudizio
del commissario di percorso (sbandieratore) che è stato testimone del fatto.
ART 14 - RITIRO LICENZA: il pilota è obbligato a consegnare la licenza qualora gli venga richiesta dal DDG o GDG per
qualsiasi motivo.
ART 15 - I piloti potranno essere passati di categoria, a campionato iniziato, per manifesta superiorità a discrezione della
Commissione Tecnica.
ART 16 - La partenza in seconda fila viene consentita solo in occasioni particolari, per un numero massimo di piloti pari al
10% degli allineati in prima fila e su parere del direttore di gara.
ART 17 - L’abbigliamento dovrà essere di tipo omologato e indossato correttamente. Le maniche della maglia devono
coprire i polsi, la pettorina va indossata sotto la maglia (esentati chi indossa protezioni tipo “leatt brace”), gli occhiali
vanno indossati obbligatoriamente alla partenza, sono vietati piercing sul viso.
ART 18 - E’ vietato sostituire i silenziatori originali con modelli non carenati. Alla partenza le leve devono essere in buone
condizioni, con la parte finale sferica presente. E’ obbligatorio rimuovere il cavalletto laterale nelle moto enduro o
minicross.
ART 19 - Alla partenza il silenziatore dovrà essere in ordine. Il pilota che perda il silenziatore in gara potrà terminare la
manche, salvo decisioni di fermarlo da parte del Direttore di Gara in caso di problematiche locali.
ART 20 - In caso di impedimenti a causa di forza maggiore del Direttore di Gara ad espletare le proprie funzioni, il suo
ruolo può essere assunto da un altro Direttore di Gara.
ART 21 – I Commissari di Percorso (sbandieratori) devono essere tesserati Csen.
PUNTEGGI GARA
Class.
Punti
Class.
Punti
Class.
Punti
Class.
Punti
1°
25
6°
15
11°
10
16°
5
2°
22
7°
14
12°
9
17°
4
3°
20
8°
13
13°
8
18°
3
4°
18
9°
12
14°
7
19°
2
5°
16
10°
11
15°
6
20°
1
Al termine del trofeo, in caso di parità di punteggio, vale il maggior numero di migliori piazzamenti. In caso di ulteriore
parità valgono i migliori piazzamenti delle seconde manche e successivamente il miglior piazzamento dell’ultima manche
di campionato.
REGOLAMENTO PARTICOLARE HOBBYCROSS 2011
ART 1 - Possono partecipare alla categoria HobbyCross i conduttori con apposita licenza Csen valida per la stagione in
corso.
ART 2 – La categoria d’ingresso è HobbyCross. Si raccomanda ai Presidenti dei Motoclub di valutare attentamente il valore
agonistico dei nuovi piloti richiedenti la categoria HobbyCross i quali saranno costantemente valutati dal Commissario
HobbyCross; se faranno registrare tempi al giro inferiori ai primi dieci Amatori su trenta partecipanti della stessa classe e
nella stessa giornata di gara saranno passati alla categoria superiore dalla gara successiva.
ART 3 - Sono ammessi i motocicli di qualsiasi cilindrata purché in regola con le disposizioni tecniche Motocross o Enduro,
di qualsiasi anno.
ART 4 - E' data facoltà al Commissario HobbyCross la non accettazione dei piloti con manifesta superiorità. E' data facoltà
al Giudice di Gara (ex RDL) di segnalare casi eventualmente sfuggiti alla commissione.
ART 5 - La tassa di partecipazione per ogni singola prova sarà la stessa delle altre categorie e dovrà essere versata al
Motoclub organizzatore il giorno stesso della gara in sede di operazioni preliminari.
ART 6 – La categoria femminile può gareggiare con garanzia di partecipare alla finale con partenza in seconda fila. Resta
comunque valida la regola del passaggio d’ufficio per manifesta superiorità onde garantire il livello promozionale della
categoria.
REGOLAMENTO MINICROSS 2011
Il regolamento e lo svolgimento delle gare sarà uguale a quello attualmente in vigore per tutte le gare della lega
motociclismo.
Le categorie saranno tre, stabilite in base all’anno di nascita e al motociclo utilizzato.
MINICROSS PROMOZIONALI 50: dai 6 ai 9 anni (solo Monomarcia)
MINICROSS PROMOZIONALI 65: dagli 8 ai 12 anni
MINICROSS PROMOZIONALI 85-1504T: dagli 11 ai 14 anni.
L’età si intende compiuta al momento del rilascio della licenza.
Per la categoria Minicross Promozionali 50 è richiesta la visita medica sportiva e l’impiego di motocicli monomarcia con
diametro ruote come da catalogo della casa costruttrice. Nella giornata di gara per tale categoria dovrà essere previsto un
percorso ridotto e adeguato.
Premiazioni Gara
Minicross Promozionali 50
tutti
Minicross Promozionali 65
primi 10
Minicross Promozionali 85 – 150 4T
primi 7
I Minicross Promozionali a 14 anni compiuti possono passare alla categoria MX2. Al compimento dei 15 anni i Minicross
possono terminare il campionato in corso, ma devono iniziare il successivo nella MX2. I motocicli dovranno avere di serie il
telaio, il diametro delle ruote, il carburatore e la cilindrata. Liberi la marmitta (con limite 94 dB), le sospensioni e i freni.
La cilindrata dei mezzi da competizione non potrà eccedere gli 85cc, se a due tempi e i 150cc se a quattro tempi. Le
categorie 65 a marce e 50 automatici correranno sempre in manche separate.
Deve essere predisposta un'area chiusa riservata ai meccanici segnalatori. I genitori potranno accedere alla pista solo nelle
aree riservate ai segnalatori. I genitori dei Minicross Promozionali 50 dovranno essere in possesso di tessera Csen,
verranno muniti di casacca di riconoscimento numerata e dovranno distribuirsi lungo la pista affiancando un Commissario
di Percorso. I piloti sono responsabili del comportamento dei loro meccanici segnalatori e dei genitori, pena la squalifica a
seguito di comportamento scorretto.
La categoria Promozionali 50 prenderà parte alla manifestazione a scopo promozionale, su tracciato ridotto e controllato
in ogni punto. Le coppe devono essere previste per tutti i presenti.
DURATA DELLA GARA
CAT. MINICROSS PROMOZIONALI 50
8' massimo su pista ridotta
CAT. MINICROSS PROMOZIONALI 65
12' massimo
CAT. MINICROSS PROMOZIONALI 85
15' massimo
Specifiche tecniche e verifiche
La Commissione Minicross su esplicito reclamo e affiancata da un meccanico provvederà alla verifica tecnica dei mezzi.
SVOLGIMENTO GARA CON TRANSPONDER
Durante la stagione 2011 verrà introdotto l’utilizzo dei transponder. Il vantaggio per i piloti sarà una rilevazione più
accurata del passaggio sulla linea d’arrivo anche in presenza di moto affiancate o di numeri illeggibili. I tempi gara e la
situazione di classifica sarà visualizzabile in tempo reale, come già avviene ora, dal link Take Look sul portale
www.legamotociclismo.it. Le batterie e le manche verranno formate in base al miglior tempo fatto segnare dal pilota
durante le prove libere e le prove facoltative.
Programma di massima
Ore 8.00 – 9.30 Iscrizioni e consegna transponder. Ai piloti verranno consegnati 1 tagliandino prove libere obbligatorie e 2
tagliandini prove facoltative
Ore 8.30 – Inizio prove libere obbligatorie per tutte le categorie a gruppi di piloti pari al numero cancelletti di partenza più
il 33%. Ogni turno avrà la durata di 12 minuti, con 3 minuti per il deflusso. Con cancello da 30 partenti in 2 ore possono
provare oltre 300 piloti.
Ore 10.30 – Inizio turni di prove facoltative da 10 minuti. Stimabili 7 turni in 1 ora e mezza (40x7=280 piloti)
Ore 12.00 – Inizio turni di prove facoltative da 8 minuti. Stimabili 7 turni in 1 ora (40x7=280 piloti)
Ore 13.00 – Fine prove libere, pausa pranzo
Ore 14.00 – Inizio gara: i piloti MX1 e MX2 in base al miglior tempo fatto segnare in una qualsiasi delle fasi mattutine
andranno a comporre le fasi di finale A, B, C, D
14.00 MX1
Gruppo A
1 Manche
15 minuti
14.15 MX2
Gruppo A
1 Manche
15 minuti
14.30 MX1
Gruppo B
1 Manche
12 minuti
14.45 MX2
Gruppo B
1 Manche
12 minuti
15.00
15.15
MX1
MX2
Gruppo C
Gruppo C
1 Manche
1 Manche
10 minuti
10 minuti
16.00
16.15
MX1
MX2
Gruppo D
Gruppo D
Manche unica
Manche unica
10 minuti
10 minuti
16.30
16.45
17.00
17.15
17.30
17.45
MX1
MX2
MX1
MX2
MX1
MX2
Gruppo A
Gruppo A
Gruppo B
Gruppo B
Gruppo C
Gruppo C
2 Manche
2 Manche
2 Manche
2 Manche
2 Manche
2 Manche
15 minuti
15 minuti
12 minuti
12 minuti
10 minuti
10 minuti
Orario previsto fine gara 18.00-18.30
I piloti delle varie categorie corrono indifferentemente nei Gruppi A, B, C. Le classifiche di gara terranno conto delle
migliori posizioni finali in base alle suddette categorie (Es. se in finale A vi è un Amatore, questi risulterà vincitore della
categoria Amatori anche se si classificherà all’ultimo posto della finale A, a meno che non si sia ritirato). Acquisiranno
punti validi per la classifica di campionato i primi 20 classificati di ogni categoria e classe partendo dalle posizioni acquisite
in Gruppo A, B, o C.
REGOLAMENTO NAZIONALE PITBIKE CROSS 2011
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Categoria unica open, età minima dei piloti anni 11 compiuti.
Diametro max cerchi 14” anteriore e 12” posteriore
Solo raffreddamento ad aria-olio
Si intendono per PITBIKE solo moto con motore orizzontale a sbalzo a culla aperta
Rumorosità max 94 decibel con tolleranza +1. A fine gara tolleranza +2 db
Classi previste:
 fino a 150 cc. SOLO MOTORI CINESI (premiati primi 3)
 da 151 cc a 180 cc e MOTORI GIAPPONESI (premiati primi 3)
7. Svolgimento gare: si effettueranno le qualifiche solo per il posto in griglia; si effettueranno 2
manche con griglie da 4 piloti.
8. Tassa Iscrizione 30,00€
Ad ogni gara verranno eseguite verifiche tecniche ai primi 3 classificati (classifica finale), e il quarto a sorteggio tra i
partecipanti
REGOLAMENTO NAZIONALE QUAD CROSS 2011
ART 1 - Sono definite gare di quadcross tutte le manifestazioni motociclistiche che si svolgono su piste
“fuoristrada” chiuse ad anello e da percorrersi più volte. Le piste da “fuoristrada” possono essere permanenti oppure
temporanee, ma in entrambi i casi dovranno essere ritenute idonee, mediante omologazione di Lega Nazionale, alla
pratica del motocross. Dovrà essere salvaguardata l’incolumità dei partecipanti e dell’eventuale pubblico.
Art. 2 - PILOTI AMMESSI
Sono ammessi tutti i piloti con regolare Licenza CSEN, rilasciata dalla Lega Motociclismo, per l’anno 2011.
Art. 3 - QUADRICICLI AMMESSI
Sono ammessi i QUAD a cambio manuale o automatici.
Un quadriciclo non potrà essere mosso che dal proprio motore, dalla forza muscolare del proprio conduttore o dalla forza
di gravità.
Art. 4 - NUMERO DI GARA
Il numero di gara verrà assegnato a inizio campionato e verrà mantenuto per l’intera stagione.
Art. 5 - CATEGORIE E CLASSI AMMESSE
Categorie:
 Agonisti - classe (a)
 Amatori (piloti al primo anno di gare) – classe (a)
 Mini (da 10 a 15 anni) – classe (b1, b2)
Classi:
 (a) marce/automatici oltre 250 cc (Agonisti, Amatori)
 (b1) marce fino a 144 cc 2 Tempi o 300 cc 4 Tempi con motore di serie (Mini)
 (b2) automatici da 100 cc fino a 250 cc 2 Tempi o 4 Tempi (Mini)
La Commissione Tecnica si riserva la facoltà di non ammettere alla gara i mezzi mini quad che, pur rientrando nella
normativa sopracitata, presentino evidenti modifiche a motore e/o ciclistica in grado di renderli pericolosi per il
conduttore o per gli altri piloti.
I piloti potranno essere passati di categoria, a campionato iniziato, per manifesta superiorità a discrezione della
Commissione Tecnica. Un pilota non può partecipare a più di una categoria nella stessa manifestazione. Le categorie
possono essere accorpate se il numero degli iscritti è inferiore a 10 per ogni categoria, con le seguenti modalità:
 Agonisti + Amatori
 La categoria Mini non può essere accorpata
Art. 6 - CALENDARIO GARE
Vedi Calendario Sportivo 2011
Art. 7 - TARGHE PORTANUMERO
Le targhe portanumero dovranno avere dimensioni adeguate ai numeri che dovranno avere un’altezza minima di cm 14 e
dovranno essere di colore contrastante gli uni con le altre.
ESEMPI: targhe bianche-numeri neri; targhe nere-numeri bianchi; targhe gialle-numeri neri e targhe rosse-numeri neri.
Eventuali altre combinazioni dovranno essere autorizzate dal Direttore di gara o da personale addetto alle verifiche
tecniche.
Le targhe portanumero dovranno essere posizionate come segue:
 Targa anteriore posta tra il manubrio e il bull-bar
 Targa posteriore ad altezza sella
Art. 8 - RUOTE
Diametro massimo 14” (inteso cerchi).
Art. 9 - DIMENSIONI
Larghezza massima quad : 1300 mm
Larghezza minima quad : 1000 mm
Art. 10 - FRENI
Il quad deve essere dotato di freno anteriore e posteriore.
Art. 11 - MANUBRIO E LEVE
 La parte centrale deve essere dotata di un rivestimento imbottito e morbido.
 Le manopole devono avere funzione manuale e le leve devono avere una sfera finale.
 La frizione deve essere manuale.
Art. 12 - PNEUMATICI
Sono vietati i pneumatici con chiodi.
Art. 13 - COMANDO ACCELERATORE
Il comando può essere a leva o a manopola, ma se rilasciato, in entrambi i casi deve tornare sulla posizione di minimo.
Art. 14 - SISTEMA DI SCARICO
a) I tubi di scappamento e i silenziatori devono soddisfare tutti i requisiti in materia di controllo del suono; devono
essere saldamente legati insieme ed imbullonati al telaio;l lo scarico finale non può estendersi oltre il bordo della
barra anti-urto posteriore, posta all’estremità della sella.
b) Alla partenza il silenziatore dovrà essere in ordine. Il pilota che perda il silenziatore in gara, potrà terminare la
manche, salvo decisione di fermarlo da parte del Direttore di Gara in caso di problematiche locali.
Art. 15 - STACCO MASSA
Tutti i quad devono essere dotati di dispositivo di spegnimento immediato del motore all’abbandono del mezzo da parte
del pilota.
Art. 16 - PROTEZIONI
Il mezzo deve essere dotato di:
a) bull-bar anteriore
b) copri catena inferiore
c) Pedane laterali obbligatorie che devono essere del tipo racing
Art. 17 - ABBIGLIAMENTO
Il pilota è obbligato ad indossare un abbigliamento consono (pantaloni da cross, maglia a manica lunga, indossata sopra
l’eventuale pettorina, stivali da cross, occhiali, guanti protettivi).
Si consiglia l’uso della pettorina e del collare.
Il casco protettivo del tipo da cross (con mentoniera) deve essere indossato obbligatoriamente nelle prove libere, durante
le gare e negli spostamenti.
Il casco deve essere omologato ed in buone condizioni.
Sono vietati piercing sul viso.
Art. 18 - CIRCUITI
I circuiti devono essere omologati CSEN LEGA MOTOCICLISMO.
Art. 19 - COMPORTAMENTO
 Comportamenti
scorretti
in
gara
e
fuori
gara
saranno
puniti
con
la
squalifica
Ogni atto di violenza sui nostri campi di gara sarà punito immediatamente con la squalifica dalla gara; la
commissione disciplinare alla prima riunione deciderà, dopo aver valutato i fatti, la durata della squalifica.
 Il pilota è responsabile del comportamento di meccanici e accompagnatori.
 Il Giudice di Gara può decidere per una penalità o squalifica.
 E’ proibito provare il mezzo nel Paddock.
 Percorrere la pista contromano porta la squalifica del pilota. Se il mezzo è difettoso o è incorso in un incidente,
deve essere rimosso adeguatamente.
 Un conduttore non dovrà mai condurre di proposito il proprio quad in modo da arrecare danno ad altri
conduttori, pena l’esclusione dall’ordine di arrivo, se classificato, o altre sanzioni disciplinari in base alla gravità
del gesto.
 Quando le bandiere gialle vengono sventolate, sarà obbligo del pilota moderare la velocità e mantenere la
propria posizione; se, non rispettando tale disposizione, il pilota dovesse trarne vantaggio, sarà escluso
dall’ordine di arrivo da parte del Direttore di Gara.
 Taglio do percorso: è considerato tale, con pena la squalifica dalla manche, se il pilota ottiene una riduzione di
distacco nel deviare il percorso; comunque la decisione deve essere presa dal Direttore di Gara dopo aver sentito
il giudizio del Commissario di percorso (sbandieratore) che è stato testimone del fatto. Durante le prove di
qualifica è vietato il taglio di percorso.
 Ritiro della Licenza: il pilota è obbligato a consegnare la licenza qualora gli venga richiesta dal DDG o GDG per
qualsiasi motivo.
Art. 20 - ISCRIZIONE GARA
Possono al Campionato Veneto QUAD CROSS i piloti licenziati in altre regioni. La pre-iscrizione è obbligatoria sul sito
www.legamotociclismo.it, accedendo alla sezione licenziamento.
Le iscrizioni vengono effettuate in pista entro le ore 9,30. Il costo dell’iscrizione è di € 30,00.
Art. 21 - PADDOCK E AREE MECCANICI
Nelle vicinanze della pista verrà definità un’area paddock per i piloti ed accompagnatori. Deve essere predisposta un’area
chiusa riservata per meccanici e segnalator.
Art. 22 - SOSTITUZIONE DEI QUAD
Durante la gara è consentita la sostituzione del mezzo avvisando l’organizzazione, solo tra una manche e l’altra, solo se già
verificato (punzonato). I piloti non possono cambiare mezzo durante la manche.
Art. 23 - CONTROLLO MEDICO
La visita medica nel giorno della gara non è obbligatoria; tuttavia il Medico di Gara e il Direttore di Gara possono decidere
di sottoporre a visita medica qualsiasi pilota, qualora lo ritengano necessario.
Art. 24 - OPERAZIONI PRELIMINARI
Prima delle iscrizioni i piloti devono recarsi nel parco chiuso con il proprio mezzo per le verifiche, che verranno effettuate
dal Direttore di Gara o da persona nominata dalla Lega Motociclismo.
Art. 25 - PROVE UFFICIALI
Le prove ufficiali devono avere una durata minima di 10’ + 1 giro per turno; sono obbligatorie e il pilota deve compiere
almeno un giro, PENA L’ESCLUSIONE DALLA GARA. Alle prove ufficiali possono partecipare i piloti che avranno superato
positivamente le operazioni preliminari.
Art. 26 - BANDIERE
Le bandiere servono per segnalare, sono di diversi colori e ciascuna di esse ha un’indicazione precisa.
I colori sono: A SCACCHI BIANCA E NERA, ROSSA, GIALLA , NERA, BLU E VERDE.
BANDIERA A SCACCHI - Viene usata dal Direttore di Gara per segnalare la fine della gara.
BANDIERA ROSSA - Immediato arresto della gara; deve essere esposta a tale scopo sul piazzale di partenza dal Direttore di
Gara. Se invece viene infissa sul percorso significa pista chiusa: non si può girare, pena la squalifica.
BANDIERA GIALLA – Se è immobile indica: fare attenzione, se agitata indica: pericolo.
Il conduttore, all’esposizione di tale bandiera, dovrà immediatamente rallentare per accertarsi del pericolo.
Non deve assolutamente approfittare della situazione per effettuare sorpassi e modificare la sua posizione rispetto agli
altri conduttori. In caso di caduta in prossimità di un salto o di una curva, lo sbandieratore deve rimanere in posizione ben
visibile e segnalare ai conduttori che sopraggiungono la traiettoria da percorrere.
Lo sbandieratore in ogni caso non dee abbandonare il proprio posto, se non quando viene raggiunto da un collega. Nei
punti più critici del percorso è necessario affiancare allo sbandieratore una seconda persona che aiuti il pilota a portarsi
fuori pista con il proprio mezzo.
Per nessun motivo lo sbandieratore o personale in pista può, di sua iniziativa, spostare il mezzo dalla pista, se questi non è
a contatto con il pilota.
BANDIERA NERA – Quando il Direttore di Gara espone bandiera nera assieme ad un numero di gara, il conduttore a cui si
riferisce tale numero è obbligato a fermarsi immediatamente presso il traguardo.
BANDIERA VERDE – Viene alzata dal responsabile addetto quando ispeziona lo schieramento di partenza; se durante
l’ispezione viene abbassata significa che lo schieramento non è valido. Se lo schieramento è valido viene esposto il cartello
del tempo mancante alla partenza (secondi 15-5).
BANDIERA BLU – Viene alzata da uno sbandieratore quando il pilota sta per essere “doppiato”. Il conduttore ha l’obbligo di
far passare il pilota che sopraggiunge.
CARTELLO 1-2 – serve al Direttore di Gara per segnalare ai piloti i giri che mancano al termine della gara: un giro se è
esposto 1, 2 giri se è esposto 2.
AVVERTENZE- Il conduttore che non si atterrà rigorosamente alla segnalazione delle bandiere sarà immediatamente
squalificato.
Art. 27 - BRIEFING
E’ obbligatorio per il Direttore di Gara effettuare un briefing con i piloti ed il personale di servizio per spiegare il corretto
comportamento che entrambi dovranno tenere durante la gara ed il significato e uso delle bandiere.
Art. 28 - PREPARATIVI DI PARTENZA
a) Il posizionamento del pilota in griglia di partenza sarà in funzione dei tempi effettuati nelle prove di
qualificazione.
b) Dieci minuti prima della gara, i piloti si dovranno portare in zona partenza (i meccanici potranno assistere i piloti
in questa fase).
c) Il Direttore di Gara inviterà il primo pilota ad allinearsi, facendo poi seguire tutti gli altri. Se durante il periodo
prima della partenza un quad ha problemi, il pilota può utilizzare il tempo che rimane per cercare di riparare il
danno e non potrà reclamare il posto che gli spetta in griglia di partenza. Il pilota successivo è libero di scegliere il
posto in griglia. Quando il posto in griglia è stato scelto, non può essere cambiato.
d) Il pilota che non fosse al pre-parco e giungesse in ritardo, perderà la sua posizione e si allineerà per ultimo.
e) I meccanici dovranno abbandonare la zona partenza; in tutta la zona partenza non vi dovrà essere alcuna persona
ad esclusione del Direttore di Gara e dell’eventuale cronometrista ufficiale.
f) Il Direttore di gara dovrà esporre il cartello dei 15”, poi quello dei 5” e l’addetto al cancello deve dare lo start tra i
5” e i 10”.
g) All’esposizione del cartello dei 15” la procedura di partenza non potrà più essere interrotta.
h) Il cronometrista dovrà prendere il tempo esatto di partenza. La sequenza di allineamento sarà conseguente ai
tempi di qualifica e sarà valida per entrambe le manches.
i) Se per cause di forza maggiore la manche viene sospesa, sarà ritenuta valida solo se si è percorso il 75% dei giri
previsti.
j) La partenza in seconda fila viene consentita solo in occasioni particolari, per un numero massimo di piloti pari al
35% degli allineati in prima fila e su parere del Direttore di Gara.
k) Gli aiutanti e i sostenitori non possono stare nella zona di partenza.
l) I piloti, o chi per essi, non possono agire sul tracciato o cambiare la superficie di fronte alla griglia di partenza.
m) Il segnale di partenza sarà la caduta del cancelletto.
Art. 29 - FALSA PARTENZA
Il Direttore di Gara si dovrà portare ad un’opportuna distanza dalla linea di partenza per poter intervenire
tempestivamente ed interrompere la gara.
In caso di falsa partenza i piloti dovranno portarsi nuovamente sulla linea di start e ripetere l’allineamento. Il pilota che
causa una falsa partenza viene ammonito; con due false partenze il pilota verrà escluso dalla gara.
Art. 30 - ASSISTENZA SULLA PISTA
Nei punti della pista con particolare difficoltà dovranno essere presenti gli ufficiali di gara per eventuali segnalazioni e solo
loro, in caso di assoluta necessità, potranno aiutare i piloti nello sgombero della pista.
I commissari di gara (sbandieratori) devono essere tesserati UISP.
Art. 31 - ARRIVO
Il segnale di arrivo viene dato dal Direttore di Gara su indicazione del cronometrista o contagiri ufficiale mediante
l’esposizione della bandiera a scacchi bianca e nera. Dopo l’arrivo del primo pilota tutti gli altri dovranno essere fermati.
Art. 32 - FINE GARA
La bandiera a scacchi bianca e nera dovrà essere esposta per un tempo pari al doppio di quello impiegato dal primo pilota
a compiere l’ultimo giro.
I piloti che non taglieranno il traguardo in questo periodo di tempo verranno considerati ritirati.
La linea di fine gara (traguardo) qualora sia su un salto deve essere considerata nel punto in cui avviene lo stacco delle
ruote sulla rampa di salita.
Art. 33 - FORMAZIONE DELLE BATTERIE
Quando il numero dei partecipanti è superiore al numero dei conduttori ammessi al cancello di partenza per oltre il 35%,
la gara si svolgerà in più batterie di qualificazione, batterie di recupero con finali.
Se il numero dei piloti ammessi non supera il 35%, gli ultimi classificati nelle prove libere partiranno in seconda fila. In caso
di parità di punteggio sarà discriminante il miglior piazzamento, a parità di piazzamento sarà discriminante la seconda
manche.
Responsabile Quad
Denis Rossetto
REGOLAMENTO TECNICO NAZIONALE CATEGORIA
70 TOP DRIVER & 70 EMERGENTI
1.
2.
IL TELAIO deve rimanere assolutamente quello di serie; si possono installare dei supporti per radiatori o altro ma
non devono essere presenti rinforzi. Anche il telaietto di attacco motore deve essere quello di serie.
 IL MANUBRIO può essere modificato o sostituito ma non deve essere più largodi 85cm e coperto dalla
carenatura originale SONO VIETATI I MANUBRI TIPO NAKED
 CAVALLETTO e SPECCHIETTI RETROVISORI devono essere rimossi come eventuali pedane passeggero, in
quanto possono costituire pericolo.
 Per i gli scooter con motori Minarelli è consentito l’utilizzo del supporto motore modificato, perché
reperibile in commercio.
 In caso di rottura o cedimento strutturale del telaio è possibile ripristinare le quote originali e il solo
rifacimento delle saldature preesistenti. Non sono ammessi rinforzi come ad esempio tondini, placche,
barre, fazzoletti, ecc.
In caso di riparazione del telaio si deve informare il responsabile di categoria che procederà a dare il
nulla osta delle operazione con successiva verifica tecnica.
La CARROZZERIA (carene) deve rimanere quella di serie, e DEVONO ESSERRE INSTALLATE e ben fissate. Sono
consentite alcune modifiche come:
 Alloggiamento per il comando gas, che deve richiudersi automaticamente quando il pilota abbandona la
manopola, con successivo spegnimento del motore. Inoltre sono consentite altre modifiche per
l’alloggiamento dei comandi (freni).
 E’consentita un apertura di dimensioni massime 15 x 15 cm posizionata frontalmente al gruppo termico.



3.
4.
5.
6.
7.
8.
Sono consentiti fori per il raffreddamento del radiatore, tali fori non devono superare il diametro di 14
mm tali fori sono consentiti nel sullo scudo anteriore e nel contro scudo posteriore.
Il Vano Sottosella può essere modificato per dar spazio all’air box e creare spazi sulle carene per
migliorare l’aspirazione.
La strumentazione originale può essere asportata o sostituita con altra strumentazione ( contagiri,
termometro, ecc. )
GLI IMPIANTI FRENANTI possono essere modificati in maniera da ottimizzare la frenata. Si possono sostituire
leve, pompe, tubi, pinza, corde freno, ganasce e pastiglie.
LE SOSPENSIONI sia anteriori che posteriori, possono essere sostituite con altre in commercio e prodotte
esclusivamente per gli scooter. Non si possono utilizzare sospensioni di altra derivazione (es. motocross, sportive
e supermoto, ecc). L’escursione massima della forcella anteriore è di 120mm.
CERCHI non devono superare il diametro di 13” (pollici) non si possono utilizzare cerchi a raggi con esclusione dei
mezzi che nascono di serie.
L’IMPIANTO DI RAFFREDDAMENTO I radiatori possono essere modificati e sostituiti anche con dimensioni più
grandi dell’originale purché sia adeguatamente protetto e non esposto alla struttura esterna delle carenature.
 E’ consentito l’uso di ventole supplementari al fine d’ottimizzare le temperature.
LA SELLA può essere modificata secondo le esigenze del pilota.
LE GOMME devono essere esclusivamente tassellate da cross sia nell’anteriore che nel posteriore.
MOTORE
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
La cilindrata massima consentita è di 70cc
E’ consentita la modifica dei carter motore e del cilindro mediante lavorazione che prevede asportazione di
materiale; è vietato il riporto o aggiunta di materiale di qualsiasi genere.
Il CILINDRO può essere di qualsiasi tipo purché non superi i 70cc Ø47,6 con alesaggio originale a seconda della
casa costruttrice.
 E’ vietato l’utilizzo della valvola parzializzatrice della luce di scarico nel cilindro e nella marmitta
L’ALBRO MOTORE può essere sostituito con altri reperibili in commercio. La corsa deve rimanere quella di serie.
IMPIANTO ALIMENTAZIONE: deve rimanere quello di serie, è consentita la modifica o la sostituzione del
rubinetto e relative tubazioni.
 CARBURATORE deve avere un diametro massimo di 20 +/- 0,1mm
 VALVOLA LAMELLARE e COLLETTORE sono di libero utilizzo purché prodotti per scooter.
 piano appoggio della valvola non deve essere modificato.
 E’ VIETATO l’utilizzo di Sovralimentazione.
 L’unico carburante utilizzabile è quello di tipo VERDE, reperibile nelle normali reti commerciali.
MARMITTA e SILENZIATORE sono di libero utilizzo, devono però risultare di dimensioni tali da non devono
oltrepassare l’esterno della ruota posteriore.
E’consentito l’utilizzo di ingranaggi con PARASTRAPPI e il COPERCHIO INGRANAGGI RINFORZATO.
LaTRASMISSIONE è di libero utilizzo purché prodotta per esclusivamente per scooter.
 La FRIZIONE deve essere di tipo automatico
 La CAMPANA FRIZIONE deve essere rinforzata
Al COPERCHIO TRASMISSIONE sono consentite modifiche al fine di ottimizzare il raffreddamento, purché siano
effettuate su pezzi originali. Tali modifiche non dovranno compromettere le caratteristiche meccaniche e di
affidabilità del pezzo; e soprattutto pericolo per gli altri conduttori.
 I suddetti carter dovranno essere fissati con tutte le viti previste dal costruttore del veicolo.
 La leva della messa in moto dovrà essere di tipo rientrante con molla di bloccaggio efficiente.
10. E’ vietato asportare il COPERCHIO COPRIVOLANO, ma sono consentite modifiche per il raffreddamento
VERIFICHE TECNICHE:
I mezzi verranno controllati e punzonati prima delle prove libere, i Commissari Tecnici contrassegneranno gruppo termico,
carburatore, impianto di scarico, telaio. Al termine dell’ultima manches a indiscrezione dei commissari, potranno essere
eseguite verifiche tecniche ai primi 3 CLASSIFICATI più un quarto a sorteggio. Altri controlli potranno verificarsi su reclamo
scritto previo versamento della Tassa prevista dalle Norme CSEN e per richiesta del C.D.G. Le verifiche saranno effettuate
da un tecnico del team con un responsabile CSEN In caso d’accertata irregolarità, il pilota sarà escluso dalla classifica
finale, in casi di particolare gravità, potrà essere passibile d’ulteriori provvedimenti disciplinari da parte della CSEN su
segnalazione del Commissario Sportivo Delegato alla manifestazione.
PER INFO CONTATTARE:
 Paccagnella Alessandro responsabile CSEN scootercross:
Cell: 3404640934, [email protected]
 Valter Bredo RSTeam c/o Officina Bredo: Tel 049.5957063
In caso di aggiornamenti nel corso della stagione saranno puntualmente resi noti a tutti i partecipanti.