Una mostra luminosa alla Gagosian Gallery,Pokemon Go

Transcript

Una mostra luminosa alla Gagosian Gallery,Pokemon Go
Una mostra luminosa
Gagosian Gallery
alla
Roma 23 luglio 2016 – Frank Gerhy, architetto canadese, noto
per il suo approccio scultoreo e organico alla progettazione,
e per i progetti audaci e l’impiego creativo dei materiali, è
tra i massimi esponenti della corrente “Decostruttiva”.
Un lungo percorso di ricerca e sperimentazione nel campo della
scultura e anche dell’arredamento, è oggi presente alla
Gagosian Gallery di Roma, nella veste di scultore.
La galleria, presenta invece le Fish Lamps, sculture luminose
che rappresentano pesci.
“Una forma perfetta”, secondo l’architetto, che inseguendo
quello movimento particolare creò le prime sculture luminose
poi esposte in mostra a Londra, Parigi, Hong Kong. Gerhy
adottò il pesce come motivo ricorrente del suo imprevedibile
lavoro, segno rintracciabile in molte linee ondulate e curve
dei suoi edifici.
Nel 2012, Gerhy è anche tornato a rielaborare il suo progetto
originale, avviando la realizzazione di un flessuoso gruppo di
Fish Lamps, che oggi potrete ammirare di persona a Roma.
di Cristiano Gassani
Pokemon Go: l’app per trovare
i pokemon
San Francisco, 21, luglio 2016 –
Come sicuramente saprete negli
ultimi giorni è scoppiata la
nuova moda dell’estate per
quanto riguarda le app per
cellulare: si tratta ovviamente
di Pokemon Go. Per chi non lo
sapesse, si tratta di un applicazione con cui è possibile
“andare a caccia” di pokemon, proprio come nel noto cartone
animato, utilizzando la funzione di geolocalizzazione e la
fotocamera presente sugli smartphone.
E’ ancora presto per capire se questo grande successo sarà
l’alba di un nuovo modo di giocare con lo smartphone o solo
uno dei tanti fenomeni passeggeri. Intanto, sicuramente, la
grande diffusione dell’app a livello globale sta sensibilmente
incrementando l’utilizzo dei GPS dei nostri cellulari.
Infatti, fino ad ora, il GPS era utilizzata solitamente in
viaggio, per trovare il giusto percorso con la funzione di
navigazione.
Sempre in questi giorni, parallelamente alla diffusione di
Pokemon Go, è uscita l’app complementare Poke Radar. Questa
app è stata sviluppata per aiutare gli appassionati di Pokemon
a progredire nel gioco, aiutandosi a vicenda. Uno degli
obiettivi di chi gioca, infatti, è catturare quanti più
Pokémon possibile; con Pokemon Radar si può cercare un tipo di
Pokemon specifico sulla mappa, oppure vedere tutti quelli che
sono stati segnalati nello stesso momento in un certo posto.
Ogni segnalazione mostra il nome dell’utente che l’ha fatta e
l’ora del giorno in cui è stato avvistato il Pokémon. Ogni
altro utente può votare la segnalazione positivamente, se ha
trovato il Pokémon segnalato in quel punto, o negativamente se
invece non l’ha trovato.
Poke Radar si può usare scaricando la app gratuita per i
dispositivi iOS, oppure da browser. Secondo quanto annunciato
dalla pagina Facebook della app a breve dovrebbe essere
disponibile anche la versione per Android.
L’applicazione però è ancora molto giovane ed ha alcuni
difetti: in primo luogo può esaurire velocemente la batteria
dello smartphone, soprattutto se viene usata in contemporanea
a Pokémon Go. Inoltre c’è il problema delle false
segnalazioni: gli sviluppatori dell’app hanno costruito il
meccanismo di votazione delle segnalazioni per verificarne
l’affidabilità, ma fin’ora sono ancora poche le persone che
usano l’app e per questo la maggior parte delle segnalazioni
ha solo 1 voto di conferma. Seguiremo sicuramente gli sviluppi
di questo fenomeno in continuo mutamento.
Continuate a seguirci e… buona caccia.
di Emanuele Bazzichi
Adidas NMD: la nuova sneakers
firmata Pharrel Williams
Milano 20 luglio 2016 – Dopo aver personalizzato a più non
posso Superstar e Stan Smith, Pharrell Williams sempre in
collaborazione con Adidas, personalizzerà la NMD.
Design decisamente accattivante, che unisce tecnologia
all’avanguardia con il DNA del brand tedesco, la nuova
sneaker è dotata di una tomaia gialla traspirante, con un
nuovo sistema di allacciatura che crea una sensazione di
libertà e movimento,
Un comune denominatore di amore, passione, entusiasmo, energia
e colore, rende questo nuovo concept creativo, un collegamento
tra le persone, attraverso innumerevoli sfaccettature.
Venduta al prezzo di 240 euro, la NMD sarà disponibile in
quantità limitata, a partire dal 22 luglio presso i
rivenditori selezionati, e presso i negozi Billionaire Boys
Club Flagship Stores di tutto il mondo. Mentre dal 25 agosto,
sarà disponibile presso i negozi Adidas Originals Flagship
Store. .E allora non ci resta che augurarvi buon acquisto.
di Cristiano Gassani
Una urban collection
pensiero ecologico
dal
Milano 17 luglio 2016 – Presentata al FuoriSalone 2016, Amor
Vacui si presenta come una urban collection composta da
complementi d’arredo. Nata dalla collaborazione tra Callesella
Lab e SID, la collezione si presenta come un concept proposto
da un team di studenti.
Composta da tre elementi “Joint”, “Twist” e “Freedom”, un mix
che va dalla libreria al tavolino, hanno tutte in comune il
punto di partenza ovvero la considerazione per il living.
Dotata di personalità, la collection, adatta soprattutto per
un pubblico attento alla sostenibilità, alla sperimentazione e
alla possibilità di cambiare gli elementi.
Materiali come il legno, vengono espressi attraverso una
lavorazione naturale con cura dei dettagli e delle finiture.
Un pensiero quindi ecologico propenso alla sperimentazione.
di Cristiano Gassani
Luca
Rubinacci:
imprenditore su misura
un
Milano 13 luglio – Sportivo dalla nascita, forte spirito “Made
in Italy” e due generazioni alle spalle di imprenditori della
sartoria napoletana, mixati ad una verve rigorosamente
prestigiosa, sono i tratti distintivi di Luca Rubinacci.
Ambizioso dalla classe innata, ha sempre avuto un gran amore
per il mare che l’ha spinto fino ai 20 anni a fare il velista,
per poi entrare in seguito nell’ azienda di famiglia.
Un brand in forte ascesa, quello della famiglia Rubinacci, ad
oggi presente con i suoi atelier nelle città di Milano, Napoli
e Londra. Luca, cosmopolita per dedizione, è spinto da una
forte passione che lo porta in giro per il mondo sempre pronto
a creare ogni giorno per il singolo cliente un abito, dietro
il quale si cela tanto amore e tradizione.
Luca ci spiega che i suoi clienti, sono uomini che non vestono
bene soltanto per andare al lavoro, ma anche per altre
occasioni sentendosi appagati da prodotti di qualità,
desiderosi di apparire impeccabili e disinvolti.
Un vero e proprio lifestyle insomma, creato
in base
all’esigenza del cliente, le sue abitudini e il contesto in
cui vive.
Con gran umiltà, racconta che l’unica fonte da cui trae
ispirazione per tutto è il padre. Con le sue foto del passato
crea le nuove collezioni, e con i suoi consigli ha un positivo
approccio alla vita.
Non si può non notarlo durante le numerose Fashion Week e le
manifestazioni di Pitti Immagine, eventi che Rubinacci vede
come una buonissima occasione per far Public Relations, ma
anche per sfoggiare elegantissimi e impeccabilissimi outfit,
poi minuziosamente postati sulle sue seguitissime pagine
Facebook e Instagram.
Una chiaccherata interessante quella con Luca Rubinacci che ci
sottolinea che il suo desiderio per il futuro è continuare
senza mai guardarsi indietro e senza mai fare il passo più
lungo della gamba, perché piano piano si arriva ovunque. E noi
siamo sicuri che di strada questo giovane imprenditore ne farà
ancora tanta.
di Cristiano Gassani
Quando
luminosa
l’arte
diventa
Milano 10 luglio 2016 – Il nome “Nepenthes Paisleyi” deriva da
una pozione magica greca che causerebbe al bevitore di
dimenticare il dolore, l’afflizione e la tristezza, il solito
nome che il designer americano Dan Corson ha dato alla sua
scultura.
Una speranza che auspica a chiunque ne entri visivamente in
contatto, un abbaglio, dato dalla bellezza e imponenza delle
sue sculture.
Come quasi entrare in un mondo parallelo, le opere installate
nella città di Edmonton, in Canada, sono luminose
monocromatiche di giorno, con un carattere completamente
diverso di notte.
Luci led rendono dinamiche e impossibili da non notare, queste
opere che abbracciano più ambiti e più discipline come ad
esempio arte, architettura e design, senza mai perdere il
contatto con quella magia che solo le opere d’arte posso
regalare.
di Cristiano Gassani
Alessandro
Squarzi:
passione e un amore
diventa lavoro
una
che
Milano 6 luglio 2016 – Il destino spesso regala fantastiche
sorprese, e quasi per caso a volte nascono delle passioni,
come quella di Alessandro Squarzi per la moda.
Difficile non notarlo, un’eleganza decontratta che rispecchia
lo stile gypsyclassic, un’aspetto da teenager con quel vissuto
da attore hollywoodiano, accompagnato sempre dal suo sorriso
ammaliante che rispecchia l’idea di “belle epoque” ed eleganza
fuori dai canoni.
Alessandro, fascinoso imprenditore 50enne romagnolo, è uno
degli uomini italiani più famosi nel fashion system e nella
rete. Non passa certo inosservato, una vita on the road,
sempre alla scoperta di nuove tendenze e alla ricerca di
mercati vintage inesplorati.
Classe innata, dinamico, innovativo, dal forte spirito
cosmopolita, inizia quasi tutto per caso comprando i suoi
primi “Levis Big E” e le camicie militari nell’adolescenza, al
mercato della Montagnola a Bologna. E’ forte il trasporto di
Alessandro per la moda, così all’età di 20 anni ci racconta
che inizia a lavorare in un negozio d’abbigliamento a Forlì
dove divenne responsabile, per poi fare in seguito il
rappresentante.
Una passione e amore per questo mondo che ad oggi gli hanno
regalato tante soddisfazioni, come ad esempio lo sviluppo e il
crescere dei due suoi brand Fortela e AS65.
Vederli nelle vetrine dei negozi più belli, afferma Mr Squarzi
è la dimostrazione del fatto che la passione investita nel
crearli è stata compresa e apprezzata.
Il mondo del vintage è sempre stata la più grande fonte
d’ispirazione di Alessandro, che ci spiega che anche grandi
maison guardano al passato per cercare spunti per le nuove
collezioni, basti pensare a Saint Laurent, Gucci.
Secondo la sua concezione i capi vintage possiedono un’anima e
un fascino che i capi nuovi non potranno mai avere.
Una delle manifestazioni dove Squarzi è sempre sotto l’occhio
del riflettore, assieme ad amici e colleghi è Pitti Immagine.
Un appuntamento che secondo l’imprenditore romagnolo, si
conferma ogni anno un’ occasione imperdibile e sempre molto
interessante, dove vi è sempre una continua evoluzione del
prodotto.
Grande estimatore e sostenitore della manifattura e
dell’artigianato soprattutto “Made in Italy”, paragona esso a
una vera e propria forma d’arte.
Convinto sostenitore dei social media, afferma che hanno
rivoluzionato le nostre vite e soprattutto il settore della
moda. La sua idea di far social è condividere con le persone
che lo seguono momenti di vita quotidiana e la passione per il
suo lavoro.
Seduto davanti a me con l’aria di chi ha ancora tanto da
raccontare si congeda con una forte e decisa stretta di mano,
pensando e ponderando chissà quale idea per il futuro, in un
presente pieno di amore e passione per il proprio lavoro.
di Cristiano Gassani
L’espressione dell’animo
Firenze 3 luglio 2016 – Oggi più che mai in un mondo dove la
parola chiave sembra esser globalizzazione, l’arte influenzata
da notevoli cambiamenti diventa un’eccellente compagna di
vita.
Colto così da questa riflessione, decido di andar a vedere una
mostra d’arte.
La mostra che si tiene fino al 9 luglio a Villa Cuturi,
residenza novecentesca sul lungomare di Marina di Massa,
ospita la “personale” di un’artista locale, Marco Host.
Timido, riservato dall’aria spensierata e sbarazzina, Host,
illustratore, pittore, classe 1973, dalle origini austroungariche, è fin dalla prima giovinezza conosciuto nella zona
e non solo come un talentuoso artista.
Appena arrivato vengo colpito subito da un quadro, e Host che
mi accoglie con un gran sorriso mi spiega da subito che la
conoscenza dell’anatomia nelle sue opere è fondamentale, ed è
stata fonte di ricerca nei suoi primi anni di lavoro.
Marco nato come illustratore, fin dagli inizi mixa e
sperimenta nelle sue opere acrilico, pittura a olio, decupage,
dove spinto dalla gran curiosità affronta le tematiche del
corpo, in particolare le espressioni di movimento.
Un desiderio sempre maggiore di migliorare le sue tematiche lo
spinge agli inizi degli anni 2000 a partecipare a diversi
stages a New York, che sviluppano in lui una sorta di alter
ego, influenzati anche da diversi accadimenti del suo vissuto.
Homo Sapiens questo il suo nuovo profilo dell’artista, vede
una predominanza di toni scuri, influenzata dalle emozioni
attuali, mentre con “Marco Host”, firma i quadri dipinti con
metodo d’illustrazione.
Ispirazioni derivanti dalle pellicole cinematografiche anni
50, accennano un gusto rivolto al genere noir, mescolate ad
atmosfere venate, di gesti lenti e misurati.
Soffusa, monocromatica, che crea un’umanità complessa ma
semplice allo stesso tempo, la sua pittura è attenta al tema
dell’economia
globale.
che
ultimamente
si
amalgama
alla
cultura
Profondamente colpito da questa esposizione saluto l’artista,
mentre lui con un gesto educato e uno sguardo sognatore mi
congeda.
di Cristiano Gassani
Pitti Immagine giunge alla
sua 90° edizione con numeri
da record
Firenze 29 giugno – Un’altra edizione da record per la 90°
edizione di Pitti Immagine, che si è conclusa con una
grandissima affluenza di buyer e visitatori. Dal 14 al 17
giugno Firenze è stata lo scenario di una tappa importante del
percorso della manifestazione.
La prima edizione di Pitti Uomo si è tenuta nel febbraio del
1972, all’Hotel Villa Medici di Firenze, e con il susseguirsi
degli anni è diventato il riferimento a livello mondiale della
moda uomo e delle tendenze più attuali dello stile
contemporaneo.
Si è respirata grande energia tra gli stand, si sono viste
collezioni ricche di creatività e costruite con attenzione al
mercato, il tutto supportato da eventi speciali che hanno
catturato l’attenzione della stampa e dei buyer internazionali
di altissimo livello.
I numeri dei compratori sono in crescita rispetto all’edizione
di giugno 2015, con l’Italia che continua il suo trend di
recupero con numeri di presenze che stanno gradualmente
tornando sui livelli di qualche anno fa.
Un salone energetico e scoppiettante, con tante novità tra gli
stand e nuovi progetti menswear lanciati sulla scena
internazionale con grandi nomi della moda, talenti emergenti e
designer di assoluta ricerca.
Pitti Lucky Numbers, questo il tema dominante di questa
edizione che ha scommesso sulle qualità estetiche, grafiche,
simboliche, nella moda e oltre la moda legate al concetto dei
numeri che circondano segretamente tutta la nostra vita.
di Cristiano Gassani
Hello Jeans: i pantaloni che
caricano lo smartphone
Santa Monica, 23 giugno 2016 –
Quante volte vi sarà capitato di
avere il 2% di batteria
dopo
una giornata in cui non avete
avuto modo di poter caricare il
vostro smartphone? Il problema
della batteria scarica affligge
praticamente tutti gli utilizzatori di smartphone e tablet del
mondo. In soccorso degli utenti sono arrivati una serie di
caricabatterie portatili dalle forme più disparate. Il
problema è che molto spesso questi caricabatterie portabili
sono decisamente ingombranti e poco pratici. Il marchio
specializzato in denim Joe’s Jeans ha tentato di risolvere il
problema creando gli Hello Jeans: pantaloni capaci di
ricaricare i vostri smartphone.
Questi particolari jeans tecnologici non ricaricano
direttamente il vostro iPhone, ma hanno due scompartimenti in
cui inserire cellulare e batteria. All’Altezza della cintura è
posizionata in orizzontale una tasca in cui inserire il
caricatore. Subito sotto c’è una seconda tasca verticale in
cui inserire lo smartphone. Smartphone e batteria vengono
collegatitramite in piccolo cavo USB.
Il marchio Joe’s Jeans ha da poco lanciato il modello
feminile, che è in vendita sul sito del brand. Il costo non è
propriamente economico, dato che parliamo di 238 dollari (218
euro). Nel costo però è compreso il caricabatterie e il cavo
per collegarlo allo smartphone. Inoltre, a differenza di altri
abiti hi-tech lanciati in passato, l’Hello Jeans è un capo
decisamente trendy e alla moda; sono infatti disponibili jeans
femminili sdruciti in differenti stili. La maggior parte dei
modelli sono skinny e sono in vendita in differenti colori,
dal nero, al grigio, all’azzurro, al classico denim scuro.
di Emanuele Bazzichi