europa - Fondazione Edmund Mach

Transcript

europa - Fondazione Edmund Mach
EUROPA
informa
Newsletter quindicinale a cura di
EUROPE DIRECT TRENTINO—Fondazione E.Mach
ALL’INTERNO
AGRICOLTURA
-30 milioni per la
promozione
-OGM agli Stati membri
ENERGIA
-Avanti con le rinnovabili
-Concorso per le
città sostenibili
NOI E L’EUROPA
Bando biomassa
GIOVANI
Finali “Food 4U”
Fondazione
E.Mach
Commissione europea
DG Comunicazione
Anno 14 n° 15 del 21 luglio 2010 – 305
Con “Grundtvig” formazione per gli adulti
Grundtvig è una delle azioni meno conosciute del programma
europeo di apprendimento lungo tutto l’arco della vita; sicuramente meno famosa del popolare Erasmus rivolto al mondo
universitario, ma anche meno di Comenius, riservato al mondo
scolastico e del Leonardo per la formazione professionale.
Ricordando che l’obiettivo politico strategico dell’UE si può
riassumere nei principi della “strategia di Lisbona”, vale a dire
rafforzare la crescita economica, la competitività e l’integrazione sociale, possiamo dire che questo è anche il quadro nel
quale si inserisce il programma Grundtvig, il cui scopo è far
fronte alla duplice sfida in materia di educazione degli adulti:
formando coloro che hanno abbandonato precocemente la
scuola da un lato e considerando che gli adulti-anziani sono
sempre più, visto l’invecchiamento della popolazione. L’educazione degli adulti aiuta a far fronte a queste sfide consentendo
ad entrambe le categorie di persone di migliorare le loro conoscenze e competenze.
E lo strumento che l’UE ha attivato in questo campo è proprio
l’azione Grundtvig (che prende il nome dal filologo danese
Svend Hersleb Grundtvig, il principale studioso di tradizioni
popolari del suo paese, vissuto del XIX secolo).
Gli obiettivi specifici di quest’azione vanno dal rispondere alla
sfida educativa posta dall’invecchiamento della popolazione
europea al contribuire nell’offrire agli adulti percorsi per migliorare le loro conoscenze e competenze; dal migliorare la qualità
e l’accessibilità della mobilità in tutta Europa per i singoli coinvolti nell’educazione degli adulti, al migliorare la qualità e aumentare il volume delle cooperazioni tra le organizzazioni europee coinvolte nell’educazione degli adulti; dal prestare assistenza alle persone appartenenti a gruppi vulnerabili e a contesti
sociali marginali, soprattutto agli anziani, all’agevolare lo sviluppo e lo scambio di prassi innovative nel settore dell’educazione
degli adulti (anche con riferimento alle nuove tecnologie dell’informazione); per finire con il migliorare le metodologie pedagogiche e la gestione delle organizzazioni operanti nel campo
dell’istruzione degli adulti.
Diverse sono le attività previste da Grundtvig, rivolte sia a singoli che a gruppi di adulti, intendendo per adulti persone che
siano almeno maggiorenni. Alcune sono rivolte a operatori del
mondo della formazione degli adulti, come le visite, l’assistentato e gli scambi per formatori o ancora la formazione in servizio
sempre per le stesse figure professionali. Le istituzioni impegnate nell’educazione degli adulti possono anche ospitare un
assistente Grundtvig, cioè un collega europeo che può essere
coinvolto pienamente nelle attività didattiche. Altrettanto interessanti sono però le attività rivolte ad organizzazioni ed enti e a
singoli individui. Per questi ultimi sono particolarmente invitanti
gli workshop proposti in tutta Europa, ai quali i cittadini possono
partecipare senza aver requisiti particolari, e sui quali torneremo dopo; ricordiamo inoltre la nuova misura dei progetti di Servizio Volontario Senior, mentre per le organizzazioni possono
essere allettanti i partenariati di apprendimento, progetti biennali che coinvolgono almeno tre organismi di altrettanti paesi; il
concetto Grundtvig di apprendimento generale degli adulti è
molto ampio e comprende non solo corsi di qualifica formali ma
anche attività di apprendimento non formali o divulgative e persino ambienti d'apprendimento completamente informali come
musei, biblioteche e ONG, che quindi possono proporre progetti.
Ci soffermiamo oggi in particolare su due attività: i workshop,
dei quali è appena stato pubblicato il catalogo delle offerte valide per il periodo settembre 2010-agosto 2011 e i partenariati di
apprendimento.
Partenariati di apprendimento: come detto sono rivolti ad associazioni, ONG, enti, scuole, ecc.; è necessario che docenti e
discenti di almeno tre organizzazioni che appartengono ad
altrettanti Paesi del programma Grundtvig lavorino assieme per
due anni su uno o più argomenti di interesse comune. Le attività previste possono essere molteplici e diversificate a seconda
degli obiettivi da raggiungere. Tra le più richieste vi sono incontri con i partner e seminari tra tutte le istituzioni coinvolte nel
partenariato, scambio di personale e di discenti adulti coinvolti
nelle attività del progetto, scambi di esperienze e buone prassi
attraverso le modalità più appropriate, usando in particolare le
tecnologie dell’informazione e della comunicazione (es. siti
web, e-mail, videoconferenza), produzione di oggetti tecnici,
disegni e manufatti artistici relativi al progetto, attività di ricerca/
azione e indagini sul campo, preparazione di performance (ad
esempio pièce teatrali o musical), preparazione linguistica per i
soggetti coinvolti nel partenariato, cooperazione con altri progetti in determinati campi, condivisione di esperienze con altre
istituzioni della regione compresa la mobilità per partecipare ad
eventuali iniziative delle reti, attività di auto-valutazione, organizzazione di mostre, produzione e disseminazione di materiale
informativo o documentazione sulle attività di cooperazione,
disseminazione dell’esperienza del progetto e dei risultati.
Il finanziamento è una quota forfetaria che copre sia le spese
per la realizzazione del progetto (acquisto computer se necessario, preparazione linguistica, acquisto software, entrate a
museo, costi amministrativi, traduzioni, documentazione, ecc.)
sia le spese relative alle mobilità all’estero.
L’importo del contributo da assegnare è calcolato sulla base del
numero delle mobilità, ovvero del numero di persone che nell’ambito del progetto si recheranno all’estero.
Workshop: l’obiettivo di questa attività è permettere ai discenti
adulti di partecipare a dei laboratori (esperienze di apprendimento e seminari) in un altro paese europeo che aderisce al
Programma. I laboratori riuniscono piccoli gruppi di discenti
provenienti da diversi paesi per un’esperienza innovativa di
apprendimento multinazionale, utile per il proprio sviluppo personale e per le esigenze di apprendimento, in cui i discenti
vengono incoraggiati anche a condividere attivamente le proprie competenze e le proprie idee. Ogni workshop ha un minimo di 10 e un massimo di 20 partecipanti da diversi paesi e il
tema trattato può essere di qualsiasi tipo: arti visive, musica,
creatività, abilità numeriche, matematica, scienze, ed altri ambiti
non prevalentemente dipendenti dalla conoscenza di una lingua
straniera; apprendimento della lingua, in particolare per quelle
persone che intendano acquisire una competenza di base (o
migliorare tali competenze in aree specialistiche) nella lingua
del paese in cui è organizzato il laboratorio, in particolare dove
tale lingua sia una di quelle meno insegnate e meno usate;
gruppi di discussione su tematiche di comune interesse europeo, con l’intento di stimolare un maggior interesse sulle questioni
europee presso la popolazione adulta; cittadinanza attiva e
dialogo interculturale.
Nei giorni scorsi è stato pubblicato il catalogo dei workshop in
programma tra il 1° settembre prossimo e il 31 agosto 2011 e
ognuno può consultarlo all’indirizzo www.programmallp.it
(entrando nella sezione “Grundtvig” e da qui in “mobilità”). Sono
ben 175 i workshop selezionati in questa sessione dalle diverse
agenzie nazionali e le proposte sono molto varie: a titolo di
esempio si va dalla valorizzazione della storia e delle tradizioni
locali proposta in Repubblica ceca, alla formazione all’utilizzo
della videocamera in Germania, dall’uso innovativo dei materiali
da costruzione naturali in Estonia e Slovacchia a cambiamento
climatico e diritti umani in Spagna, dalla biblioteca vivace in
Finlandia al camminare nella natura nel Regno Unito, dalle
relazioni interpersonali creative in Grecia a diverse iniziative
legate alla danza, ad esempio in Polonia e Germania.
Date un’occhiata al catalogo e sfruttate le opportunità europee!
GO
All’Islanda i primi fondi di pre-adesione
ALLARGAMENTO
Con l’entrata in vigore il 14 luglio della modifica al regolamento sullo strumento comunitario di assistenza alla
pre-adesione (IPA), l’Islanda si affianca a Croazia, ex repubblica jugoslava di Macedonia e Turchia divenendo
eleggibile a poter usufruire dei fondi specificamente destinati ai Paesi in procinto di diventare Stati membri dell’UE.
I primi fondi saranno a disposizione per consentire l’adeguamento delle istituzioni e della legislazione alla normativa comunitaria (il cosiddetto “acquis” dell’UE), per preparare il paese all’utilizzo dei fondi strutturali e per
informare i cittadini islandesi sull’UE e sulle sue politiche.
30 milioni di euro per promuovere i prodotti agricoli europei
Sono 19 i programmi di promozione dei prodotti agricoli che la Commissione europea ha approvato a inizio luglio:
due di essi riguardano prodotti italiani di qualità come il prosciutto di San Daniele e il Grana Padano, ma anche
l'orticultura ornamentale. Il budget totale di quest'azione ammonta a 60 milioni e 600 mila euro per tutti i 19 programmi. L'Unione europea contribuisce con il 50%, il resto è a carico delle organizzazioni promotrici.
I programmi si rivolgono ai prodotti di 14 Paesi: oltre all'Italia, quelli di Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Francia, Grecia, Irlanda, Olanda, Polonia, Slovenia, Spagna e Regno Unito.
Le filiere coperte sono quelle dell'ortofrutta, carne, prodotti lattiero-caseari, miele, floricultura, lino, e quelle dei
prodotti a denominazione protetta, delle indicazioni geografiche protette e delle specialità tradizionali garantite. In
quest'ultima categoria rientra il programma di promozione del San Daniele e del Grana Padano, che in tre anni
disporrà di quasi quattro milioni di euro, di cui due provenienti dall'Unione europea. L'altro progetto, presentato da
Florasi, Florconsorzi e Conaflor, supera i 2 milioni e 700 mila euro in tre anni, la metà dei quali dal bilancio europeo.
AGRICOLTURA
Gli Stati membri responsabili degli OGM
Il 13 luglio la Commissione europea ha proposto di assegnare agli Stati membri la piena libertà di consentire,
limitare o vietare la coltivazioni di organismi geneticamente modificati (OGM) su parte o su tutto il proprio territorio.
La proposta si concretizza in un nuovo regolamento che, se approvato, andrà a modificare la legislazione sugli
OGM e in particolare la direttiva 2001/18/EC, che consente agli Stati membri di limitare, fino a proibire, la coltivazione di queste piante sul loro territorio.
Nel marzo scorso la Commissione europea aveva promesso di presentare una proposta sull’argomento entro
l’estate e quella presentata la settimana scorsa concede la massima libertà di scelta agli Stati membri. E’ da
ricordare che più volte nel recente passato specifiche richieste di coltivazione di OGM (per lo più mais) erano
giunte sul tavolo del Consiglio europeo, ma mai i ministri degli Stati membri erano riusciti ad arrivare a una
decisione condivisa, “lavandosene le mani” e demandando così alla Commissione europea il compito di decidere. Questo non vuol dire che il sistema di controllo sugli OGM attualmente in essere a livello di Unione europea venga a decadere: la Commissione europea continuerà nel suo lavoro scientifico per assicurare la che i
consumatori possano scegliere consapevolmente cosa mangiare. La nuova normativa dovrebbe perciò assicurare un adeguato bilanciamento fra il mantenimento di un sistema di autorizzazioni a livello europeo e la libertà
dei singoli Stati membri di poter decidere su cosa coltivare nei loro territori.
Avanti con le energie rinnovabili
Il Centro Comune di Ricerca della Commissione europea ha pubblicato i dati sui nuovi impianti di produzione di
elettricità installati nel corso del 2009: le fonti di energia rinnovabile rappresentano il 62% in potenza (pari a 17
GW) dei nuovi impianti, con un aumento dal già buono 57% dell’anno precedente. Per il secondo anno consecutivo è l’energia eolica a farla da padrone, al punto che con i suoi 10,2 GW installati rappresenta il 37% dell’intera potenza elettrica installata (27,5 GW, comprendendo anche gli impianti da fonti non rinnovabili). Dietro
all’eolico i nuovi impianti installati nel 2009 sono alimentati a gas (24%), fotovoltaico (21%) e carbone e biomassa (entrambi al 2,1%).
Un altro dato interessante è che per quanto riguarda nucleare e carbone l’anno scorso è stata più alta la potenza dimessa rispetto a quella nuova installata.
In termini assoluti nel 2009 le fonti rinnovabili hanno prodotto il 19,9% dell’elettricità consumata in Europa, con
la parte del leone fatta dall’idroelettrico (11,6%), seguito dall’eolico (4,2%), dalla biomassa (3,5%) e dal solare
(0,4%).
Ampliando un po’ l’orizzonte vediamo a che punto siamo con l’obiettivo dell’UE-27 di raggiungere entro il 2020
il 20% di utilizzo di energia prodotta da fonti rinnovabili sul totale dell’energia consumata (quindi non solo quella
elettrica). Gli ultimi dati disponibili sono in questo caso relativi al 2008 e ci dicono che siamo al 10,3%, con un
aumento dello 0,6% rispetto all’anno precedente; per i prossimi dodici anni è quindi necessario ogni anno un
aumento leggermente superiore per raggiungere l’obiettivo prefissato. I Paesi più virtuosi in questo campo, che
hanno già superato la soglia del 20% sono la Svezia, con ben il 44,4% di energia prodotta da rinnovabili sul
totale di quella consumata, la Finlandia (30,5%), la Lettonia (29,9%), l’Austria (28,5%), il Portogallo (23,2%) e
la Romania (20,4%). In fondo alla classifica troviamo invece Malta con solo lo 0,2% e poi, un po’ a sorpresa,
Lussemburgo (2,1%), Regno Unito (2,2%), Olanda (3,2%) e Belgio (3,3%). Per l’Italia un 6,8% che ci pone
abbastanza lontani dall’obiettivo fissato per il nostro Paese, che è del 17% entro il 2020; l’aspetto positivo è
che rispetto al 2007 abbiamo fatto registrare un buon aumento dell’1,6%.
Un caricabatterie unico per i veicoli elettrici
L'auto elettrica è il veicolo del prossimo futuro e l'Europa introduce gli strumenti per farla funzionare. Gli organismi europei metteranno a punto un sistema comune di caricamento per automobili, scooter e biciclette a pro-
Per maggiori informazioni
sulla politica europea
legata alla coesistenza tra
colture OGM, convenzionali e biologiche si vedano le pagine Internet all’indirizzo:
http://ec.europa.eu/
agriculture/gmo/
coexistence/index_en.htm
ENERGIA
pulsione elettrica. Le batterie di tutti i tipi di veicoli elettrici potranno essere caricate - senza pericolo e con
facilità - in tutti gli Stati membri dell’UE. Prese e spine elettriche risponderanno agli stessi standard in tutta
Europa, e saranno applicabili in tutti i Paesi e per tutte le marche. Secondo la Commissione europea, la norma
sarà pronta a partire da metà 2011. Si eviterà così il problema che stiamo affrontando in questi anni con i telefoni cellulari: ogni marca ha un proprio tipo di caricabatteria, incompatibile con gli altri, cosicché ci si ritrova in
casa con due o più caricabatteria; è comunque da ricordare che grazie all’Unione europea questo problema
scomparirà, dato che le industrie produttrici di cellulari sono state invitate (prima di obbligarle!) ad uniformare i
loro prodotti.
In aprile la Commissione europea ha tracciato una tabella di marcia per il lancio sul mercato di veicoli funzionanti
a elettricità e ora parte la fase operativa. Innanzitutto i veicoli elettrici dovranno essere caricati senza pericolo dai
conducenti, quindi si introdurranno misure di sicurezza proprio come esistono per le stazioni di rifornimento dei
carburanti.
Ancora, i caricabatterie elettrici del veicolo dovranno interagire con i punti di ricarica elettrica e con tutti i tipi di
veicoli elettrici; in pratica gli utenti potranno ricaricare i propri veicoli elettrici nell’intera UE con lo stesso caricabatterie. Infine, gli enti di normalizzazione dovranno sviluppare la cosiddetta “ricarica intelligente”, che inviterà gli
utenti a ricaricare i veicoli in ore non di punta per ottenere prezzi inferiori e un uso più efficiente dell’energia.
Queste norme terranno conto anche del dibattito attualmente in corso a livello internazionale oltre i confini dell'UE, per rendere compatibile il sistema europeo anche in altri paesi e aumentare così anche le opportunità commerciali per le nostre case produttrici.
Concorso "Energia sostenibile nelle città"
Il Concorso “Energia sostenibile nelle città” è promosso dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio
e del Mare (MATTM) e dall’Istituto Nazionale di Urbanistica (INU) nell’ambito della campagna Energia Sostenibile per l’Europa (SEE) in Italia. E’ rivolto ai soggetti, pubblici e privati, che si sono distinti nell’elaborazione di
piani e progetti urbanistici attenti alle problematiche energetiche e alla sostenibilità dello sviluppo.
Il Concorso ha cadenza annuale ed è articolato in più sezioni. Le migliori proposte, per le diverse sezioni, verranno premiate in occasione e nell’ambito di Urbanpromo, evento di marketing urbano e territoriale promosso
dall’Istituto Nazionale di Urbanistica la cui edizione 2010 avrà luogo a Venezia dal 27 al 30 Ottobre prossimi.
Il Concorso, che si indirizza nel settore specifico della pianificazione urbanistica e delle costruzioni e ristrutturazioni edilizie, è suddiviso in 3 sezioni distinte:
- Sezione A – “Metodologia”, dedicata alle linee metodologiche utilizzate nell’elaborazione di piani e progetti
urbanistici e rivolta alla diffusione di elementi originali di natura tecnico-scientifica e socio-culturale inerenti alle
specifiche finalità del concorso.
- Sezione B – “Progetti Energeticamente Sostenibili”, indirizzata alla ricerca di nuove soluzioni progettuali
“sostenibili” a livello edilizio ed urbano in grado di migliorare la gestione del capitale energetico delle città.
- Sezione C – “Urbanpromo Sustainable Energy”, ove vengono premiati i progetti più votati dai partecipanti ad
Urbanpromo. In questo caso si premierà il progetto più votato presentato alla mostra Urbanpromo 2009.
Per tutte e tre le sezioni sono previste sottosezioni al fine di valorizzare al massimo le proposte provenienti sia
dalle regioni dell'Obiettivo Convergenza (Campania, Calabria, Puglia, Sicilia) che dalle altre regioni italiane.
Bando per il progetto INTERREG “BIO-EN-AREA”
“Miglioramento delle politiche regionali per la bioenergia e lo sviluppo territoriale” è il significato dell’acronimo
BIO-EN-AREA, titolo di un progetto INTERREG IV C che vede partner la Provincia autonoma di Trento. In
estrema sintesi l’obiettivo principale del progetto, guidato dall’Agenzia regionale dell’Energia della regione
spagnola della Castilla-Leon e con partner anche da Grecia, Slovacchia, Irlanda, Estonia e Svezia, è l’elaborazione di piani d'azione regionali e/o locali per lo sviluppo e lo sfruttamento delle biomasse (legnose, da rifiuti,
da allevamento, ecc.) per la produzione di energia.
Una delle principali attività del progetto è l'individuazione, nelle regioni partner, di aree svantaggiate che agiscano come “aree pioniere” nello sfruttamento sostenibile di bio-risorse locali a fini energetici per promuovere,
attraverso questa iniziativa, lo sviluppo socio-economico di questi territori.
A questo scopo, il progetto prevede la realizzazione di sotto-progetti territoriali all'interno delle regioni partner.
Ognuno dei sotto-progetti presentati deve coinvolgere almeno tre autorità locali o enti di diritto pubblico situati
nei territori di tre diverse regioni partner del progetto. Il bando ha una dotazione complessiva di 1 400 000 euro
di cui circa 200 000 riservati per i partecipanti della Provincia autonoma di Trento.
Più Europa su Facebook, Twitter e YouTube
La commissione “Cultura” del Parlamento europeo ha recentemente approvato una relazione che chiede un
maggior utilizzo dei social network da parte di Parlamento e Commissione europea per raggiungere i cittadini,
e in particolare i giovani.
Molti emendamenti hanno però stemperato il testo iniziale, mettendo l'accento sul fatto che i social network
non possono essere considerati alla stregua dei mezzi di comunicazione professionali, perché la loro affidabilità come fonti non è sufficientemente garantita, e dunque è necessario essere cauti. La commissione ha tra
l’altro approvato anche la necessità di un codice di condotta per i nuovi media.
La relazione si rivolge anche ai media tradizionali e lancia alcune proposte come quella di incoraggiare i governi a chiedere alle TV pubbliche di interessarsi maggiormente delle tematiche europee.
Un accenno infine è anche rivolto alla scuola, con la proposta di inserire l'Europa nei programmi scolastici, per
far conoscere e spiegare meglio l'UE alle nuove generazioni. La relazione sarà discussa e votata dall’assemblea plenaria in settembre.
Scadenza:
2010
11
settembre
http://
www.campagnaseeitalia.it/
news/concorso-energiasostenibile-nelle-citta
NOI E L’EUROPA
www.bioenarea.eu
Per maggiori informazioni sul bando:
www.energia.provincia
.tn.it
CITTADINI
Relazione “giornalismo e
nuovi media - creare una
sfera pubblica in Europa”
Relatore: Morten Lokkegaard
Alp Energy: energie rinnovabili in rete
A fine giugno è stato pubblicato il terzo invito del programma di cooperazione territoriale “Spazio alpino”, con scadenza per la presentazione della manifestazione di interesse fissata al 15 ottobre. Da questo numero presenteremo ogni quindici giorni uno dei 25 progetti che sono stati approvati nei due bandi pubblicati tra il 2007 e il 2009,
coinvolgendo 321 partner degli otto paesi interessati. In questo modo intendiamo dare un contributo allo scambio
di buone pratiche che sta alla base di molti progetti comunitari.
“Spazio alpino” prevede progetti di cooperazione in tre settori specifici: competitività e attrattività (che ha visto
l’approvazione finora di nove progetti), accessibilità e connettività (7 progetti), ambiente e prevenzione dei rischi
(9 progetti).
Cominciamo dal progetto “Alp energy”, che vede capofila la tedesca Public Power Utilità Allgäu Ltd. Nell’area
dello spazio alpino esistono forti differenze nelle forniture di energia da fonti convenzionali. Fonti energetiche rinnovabili, come l’energia idroelettrica, quelle solare ed eolica o da biomassa esistono in tutta l’area alpina, ma il
loro utilizzo è ancora limitato. Fra i fattori limitanti vi è la necessità di bilanciamento fra la produzione e l’uso di
energia elettrica; se la produzione di energia da fonti rinnovabili dovesse aumentare sarebbe necessario un potenziamento della rete elettrica, spesso insostenibile per l’attuale sua capacità di assorbimento.
Le Virtual Power Systems (VPS) ipotizzate dal progetto offrono un’alternativa per la gestione e la conservazione
di energia da fonti rinnovabili attraverso l’utilizzo di tecnologie intelligenti. Presupposto per l’attuazione di questo
sistema è la cooperazione tra i servizi pubblici, i produttori indipendenti di elettricità e i consumatori. L’attivazione
delle VPS potrebbe inoltre innescare nuove attività economiche. Il progetto Alp Energy esamina queste potenzialità con l’intenzione di trasferirne i risultati agli interlocutori politici e alle aziende del settore.
SPAZIO ALPINO
Budget totale: 2 871 681 €
Partner: 11 (di Francia,
Svizzera, Germania, Italia e
Slovenia)
Partner italiani: Provincia di
Mantova, Fondazione Politecnico di Milano, Regione
autonoma valle d’Aosta, BIM
Piave.
Data inizio: 01.07.2008
Data fine: 30.06.2011
www.alpenergy.net
Piste ciclabili in rete con Euro velo
Estate tempo di turismo...e sempre più di cicloturismo, come abbiamo scritto nello scorso numero. Come avevamo anticipato, oggi introduciamo un progetto che la Federazione ciclistica europea, appoggiata dall’UE, sta portando avanti con l’obiettivo di creare una rete trans-europea sostenibile formata da una ventina di lunghi percorsi
ciclabili che attraversano tutta l’Europa per complessivi 66 000 km, tutti con un medesimo alto standard in termini
di manutenzione, segnaletica e promozione.
Ad oggi sono dodici i tracciati già individuati e sostanzialmente “messi a regime”, per complessivi quasi 45 000
km. Alcuni di questi percorsi sono stati realizzati grazie al cofinanziamento comunitario, come ad esempio quello
del mare del Nord, che tocca Danimarca, Svezia, Norvegia, Regno Unito e Olanda, sostenuto dal Fondo Europeo
di Sviluppo Regionale, oppure quello dall’Atlantico (Nantes) al mar Nero (Costanza), cofinanziato dal programma
INTERREG IVB. Tre dei dodici percorsi interessano direttamente l’Italia: il n.5 “Via Francigena”, che parte da Londra per arrivare a Brindisi dopo 3 900 km; il n.7 “Percorso del sole”, che in 7 305 km collega Capo Nord a Malta,
utilizzando la nostra pista ciclabile che costeggia il fiume Adige e il n.8 “Percorso mediterraneo”, che da Cadice,
nel sud della Spagna porta ad Atene e poi a Cipro in 5 888 km, toccando Piacenza, Mantova, Ferrara, Venezia e
Trieste.
Il progetto ha tra l’altro elaborato l’anno scorso una segnaletica comune, per ora installata in Francia, Svizzera,
Ungheria e Serbia, mentre nelle settimane scorse la Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare
proposte legate all’Iron Curtain Trail, un percorso ciclabile che attraversa la vecchia “cortina di ferro”.
Rafforzare la tutela dei consumatori nei servizi finanziari
Nel quadro della sua attività diretta a creare un sistema finanziario più sicuro e più sano, a prevenire future crisi
e a ripristinare la fiducia dei consumatori, la Commissione europea ha proposto il 12 luglio delle modifiche da
apportare alle attuali norme europee, destinate a migliorare ulteriormente la protezione dei titolari di depositi
bancari e dei piccoli investitori. La Commissione ha inoltre avviato una consultazione pubblica sulle varie opzioni per migliorare la tutela dei titolari di polizze assicurative, ad esempio istituendo dei sistemi di garanzia degli
assicurati in tutti gli Stati membri. Per quanto riguarda i titolari di depositi bancari, le misure adottate prevedono, in caso di fallimento della loro banca, una restituzione più rapida dei loro fondi (entro 7 giorni), un aumento
della copertura (fino a 100 000 euro) nonché maggiori informazioni sulle modalità di funzionamento della protezione a loro favore. Per gli investitori che utilizzano servizi di investimento, la Commissione propone indennizzi
più rapidi qualora la società di investimento non sia in grado di restituire le attività di proprietà dell'investitore in
seguito a frode, negligenza colposa o errori operativi, mentre il livello dell'indennizzo passerà da 20 000 a 50
000 euro. Gli investitori saranno inoltre informati meglio sulle modalità di funzionamento del sistema di indennizzo e, quando le loro attività sono detenute da un terzo, saranno maggiormente protetti nei casi di appropriazione indebita. Le proposte in questione, perfettamente coerenti con gli impegni presi dall'UE nell'ambito del
G20, vengono ora trasmesse al Parlamento europeo e al Consiglio per essere esaminate.
A Jesolo le finali “Food 4U” 2010
Saranno 33 in rappresentanza di 16 paesi europei i gruppi di studenti delle scuole superiori che parteciperanno
dal 18 al 21 settembre prossimi a Jesolo alla finale della sesta edizione del concorso “Food 4U”, promosso dal
Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali. Anche in questa edizione oggetto del concorso è stata
la realizzazione di uno spot televisivo della durata massima di 45” sul tema dell’importanza di una dieta equilibrata e di stili di vita salutari.
A Jesolo oltre agli spot finalisti saranno proiettanti anche i backstage realizzati da ogni gruppo di studenti.
L’Italia sarà rappresentata da quattro scuole: l’Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e della
Ristorazione “Ippolito Cavalcanti” di Napoli, l’Istituto di Istruzione Superiore "Carlo Urbani" di Roma, l’Istituto di
Istruzione Secondaria Superiore “Michele De Nora” di Altamura (BA) e l’Istituto di Istruzione Superiore
"Giovanni Biagio Amico" di Trapani.
A tutte le scuole lanciamo l’invito a tenersi pronte per partecipare alla settima edizione che sarà lanciata tra
breve.
TURISMO
http://www.ecf.com/14_1
CONSUMATORI
GIOVANI
www.food-4u.it
BANDI APERTI
PARTNERSHIP
Produzione audiovisive per l’apprendimento delle lingue:
Il presente invito a presentare proposte rientra nel Programma d'azione nel campo dell'apprendimento permanente e il
suo obiettivo è di concedere un contributo finanziario per l'organizzazione di due concorsi per brevi produzioni audiovisive in due anni successivi (uno nel 2011 e uno nel 2012). I concorsi e le relative produzioni audiovisive brevi sono volti a promuovere l'apprendimento delle lingue, ponendo
l'accento sui vantaggi della diversità linguistica e culturale dell'Europa. La partecipazione delle
produzioni audiovisive selezionate nel rinomato festival PRIX EUROPA costituirà l'apice della diffusione e della valorizzazione dei risultati.
Le organizzazioni attive nel settore della produzione audiovisiva, della pubblicità e dei media emergenti, quali scuole delle arti audiovisive e della pubblicità, sono invitate a sviluppare, gestire e
coordinare i concorsi. I candidati devono risiedere in uno dei seguenti paesi:
- i 27 paesi Ue;
- i paesi EFTA/SEE (Islanda, Liechtenstein, Norvegia);
- la Turchia.
Il contributo massimo è di 500.000 euro per l’organizzazione di entrambi i concorsi del 2011 e del
2012. Le attività devono iniziare tra il 1° gennaio e il 31 gennaio 2011, per concludersi entro il 31
gennaio 2013. La durata massima dei progetti è di 24 mesi.
Scadenza: 30 settembre 2010
GUUE C 184 del 8 luglio 2010
Rete dei centri dei consumatori europei:
Il 18 dicembre 2006 il Parlamento europeo e
il Consiglio hanno adottato la Decisione n. 1926/2006/CE che istituisce un Programma d’azione
comunitaria in materia di politica dei consumatori (2007- 2013). Il presente invito si riferisce a contributi finanziari alla Rete dei centri dei consumatori europei.
L’Azione 10.2 della Decisione riguarda “Contributi finanziari per azioni congiunte con enti pubblici
o senza scopo di lucro facenti parte di reti comunitarie che forniscono informazioni e assistenza ai
consumatori per contribuire a esercitare i loro diritti e a ottenere accesso alla risoluzione delle controversie del caso (la Rete dei centri dei consumatori europei)”.
L’invito si rivolge a un organismo pubblico o senza scopo di lucro designato attraverso una procedura trasparente dallo Stato membro o dall’autorità competente interessata e riconosciuta dalla
Commissione. L’importo massimo disponibile per questo invito è di 5 milioni di euro e la partecipazione è aperta anche ai paesi EFTA/SEE.
Scadenza: 10 settembre 2010
http://ec.europa.eu/eahc/consumers/consumers_calls.html
Cooperazione territoriale: il Programma Central Europe:
Il Comitato di Sorveglianza del Programma Central Europe, riunitosi a Berlino lo scorso mese di giugno, ha approvato sette
tematiche attorno alle quali dovranno essere elaborati progetti strategici. I progetti strategici contribuiranno a rafforzare l’impatto del Programma nell’area Central Europe, concentrando le risorse e
l’impegno in modo tale da fornire risposte strategiche a problematiche di carattere transnazionale.
Le tematiche, che si inseriscono nel quadro di riferimento delle quattro priorità del Programma
(innovazione, accessibilità, ambiente e competitività di città e regioni), sono:
- la promozione dell’innovazione attraverso nuovi concetti a sostegno delle problematiche emergenti e temi intersettoriali;
- miglioramento delle vie navigabili interne e dei porti marittimi;
- rete ferroviaria nel centro delle città e reti TEN-T;
- introduzione di concetti energetici regionali;
- dimostrazione di efficienza energetica e utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili attraverso gli
edifici pubblici;
- soluzioni innovative di assistenza a domicilio per anziani e persone vulnerabili nelle città;
- miglioramento della governance, della gestione di infrastrutture e dei servizi nelle regioni e nelle
città colpite dai cambiamenti demografici.
Scadenza: 17 settembre (per presentare la propria espressione di interesse)
http://www.central2013.eu/news-events-publications/news/
Strumento europeo di assistenza alla preadesione in Macedonia (IPA):
Il programma ha lo scopo generale di assistere i paesi beneficiari nel fronteggiare le sfide dell’integrazione europea e dar luogo alle riforme necessarie per adempiere ai criteri di Copenhagen per gli
Stati membri. In particolare si vuole migliorare la qualità e la quantità del capitale umano, sviluppare la crescita e la competitività internazionale e aumentare le potenzialità occupazionali, anche
attraverso l’integrazione dei gruppi di donne di minoranze etniche nel mercato del lavoro. L’importo totale ammonta a 1.580.000 euro, divisibile in contributi di un ammontare minimo di 100.000
euro e uno massimo di 300.000. Il finanziamento totale non deve essere inferiore al 50% né superiore al 95% dei costi totali eleggibili.
Scadenza: 30 settembre 2010
http://ec.europa.eu/enlargement/how-does-it-work/grants-tenders/index_en.htm
Spagnoli per un progetto sul web
La rete di Informagiovani del Consiglio
comunale di Barcellona vuole creare un
sito di riferimento per studenti che contenga informazioni su diversi gradi dell’educazione formale, su criteri di accesso
alle diverse scuole ecc. Gli organizzatori
cercano dei partner che possano fornire
a loro contatti con studenti provenienti
dalle numerose regioni europee.
Contattare: Fanny Abela
[email protected]
Scambio giovani itinerante
Un’organizzazione giovanile della Romania vuole organizzare uno scambio itinerante fra giovani durante l’estate 2011. L’intenzione è di far conoscere la diversità culturale europea e di accrescere
il senso della tolleranza interculturale fra
i partecipanti.
Contattare: Ileana Mustata
[email protected]
Adrian Soreanu
[email protected]
Scambio giovanile con slovacchi
Un’organizzazione giovanile della Slovacchia cerca un partner per uno scambio fra giovani .
Contattare:
[email protected]
Conoscere e far conoscere l’autismo
I volontari dell’Acta Autism Romania
cercano dei partner per un progetto di
scambio che ha come scopo primario
l’aiutare persone con disabilità, anche
attraverso l’informazione rivolta agli insegnanti, ai giovani o a cittadini. L’associazione si occupa prevalentemente di giovani con autismo e delle loro famiglie e
hanno già fatto delle attività analoghe a
livello locale. Il titolo del progetto è
“Puzzle of Diversity”.
Contattare: Cristina Dumitru
[email protected]
Attenzione! Si pensa!
“Attention” è un progetto organizzato da
un gruppo di giovani di Bursa in Turchia.
Ogni partner interessato potrà partecipare con 2 ragazze e 2 ragazzi alle attività
proposte che si incentreranno sull’importanza del pensiero creativo e positivo in
un contesto multiculturale.
Contattare: [email protected]
I quattro elementi a Lisbona
L’associazione 5Elemento di Lisbona,
Portogallo, cerca dei partner per un progetto intitolato "Exploring the 4 Elements". L’idea è di scoprire insieme come i quattro elementi, ovvero l’aria, l’acqua, la terra e il fuoco, possono essere
usati e allo stesso tempo salvaguardati
dall’uomo.
Contattare: [email protected]
LE NOSTRE PUBBLICAZIONI
Negli ultimi quindici giorni la biblioteca dello Europe Direct si è arricchita delle pubblicazioni sotto riportate, disponibili per la consultazione. Possiamo invece inviarvi
(gratuitamente e senza necessità che ce le restituiate) quelle con il titolo sottolineato.
•
•
•
•
•
•
•
Tenders Electronic Daily: appalti pubblici europei. Utile pieghevole che illustra sinteticamente i servizi elettronici offerti dell’Unione europea e nelle spazio economico europeo in materia di appalti pubblici europei. Vi si potranno
trovare le descrizioni dei vari servizi di allerta, le soglie oltre le quali un bando
di gara deve essere pubblicato sul sito, le informazioni che si possono reperire in rete, le opportunità commerciali, lo spazio per i fornitori e quello per i
committenti, consigli utili per servirsi al meglio di questo servizio. Il sito
internet di riferimento è http://ted.europa.eu.
Corte di Giustizia dell’Unione europea, Relazione annuale 2009 (CD-rom).
Compendio dell’attività della Corte di giustizia, del Tribunale e del Tribunale
della funzione pubblica dell’Unione europea, con prefazione a cura del presidente della Corte. L’ultimo capitolo è dedicato alle visite ufficiali e manifestazioni presso la Corte, alle visite di studio, alle udienze solenni e ad un organigramma sintetico.
Commissione europea, Your social Europe: an overview of useful information sources. Ti piacerebbe
lavorare in un altro paese Ue? Stai partendo per le vacanze e vorresti avere qualche informazione in
più sui sistemi sanitari del paese che andrai a visitare? Vuoi saperne di più sui tuoi diritti di lavoratore
temporaneo all’estero? Questo volantino potrà darti i riferimenti di cui hai bisogno per approfondire le questioni legate ai temi sociali, previdenziali e lavorativi nei vari paesi membri.
Commissione europea, Valutazione dello stato di salute della natura protetta
in Europa. Sintetico visuale sullo stato attuale di salute delle aree e delle
specie protette nell’Ue. Riflettori puntati su cambiamenti climatici, il rapporto
tra conservazione e agricoltura, il ruolo dei progetti LIFE e del sistema Natura 2000 (la versione elettronica, in formato pdf, è disponibile sul sito http://
bookshop.europa.eu).
Agenzia LLP Italia, LLP, come va? Anno 2009: riflessioni di metà percorso.
Comenius, Erasmus, Grundtvig e Visite di studio, Quaderni del Life Learning Programm, numeri 9-12.
Pubblicazione composta di quattro volumi: “Comenius: impronte di cambiamento nella scuola” (n° 9);
“Esiti e prospettive della mobilità Erasmus 2007-2009” (n° 10); “Grundtvig per l’inclusione degli adulti
nei percorsi educativi” (n° 11); “Osservare, vivere, costruire scenari d’Europa. Le Visite di Studio, il
lavoro dell’Agenzia e la voce dei protagonisti LLP” (n°12).
DG Environment, Science for Environment Policy, Special Issue, n° 21- giugno 2010. Questo numero della newsletter della Direzione Generale Ambiente della Commissione è dedicata allo studio degli effetti delle mescolanze tra
diversi prodotti chimici.
Rete Europea per lo Sviluppo Rurale, Rivista rurale dell’Ue. Creatività e innovazione per lo sviluppo rurale nell’Ue, n°2- dicembre 2009. All’interno: la premessa del Direttore Generale Jean-Luc Demarty; i quattro assi prioritari per
lo sviluppo rurale; i cittadini delle zone rurali; un approfondimento sulla politica di coesione; il divario tra aree urbane e rurali in materia di tecnologie dell’informazione e della comunicazione; la ricerca scientifica nelle zone rurali; le
prospettive internazionali in materia di innovazione e creatività nella zone
rurali.(la versione elettronica, in formato pdf, è disponibile sul sito http://
bookshop.europa.eu).
“Europa Informa” è un periodico quindicinale distribuito gratuitamente a mezzo posta elettronica. Per essere inseriti nella mailing list è
sufficiente farne richiesta a Europe Direct TRENTINO
via della Val, 2, loc. Costa di Casalino – 38057 Pergine Valsugana (TN)
Tel. +39 0461 534848 - Fax: +39 0461 531052 - E mail: [email protected]
Disponibile su Internet al sito http://europedirect.iasma.it
Autorizz. Trib. Trento N. 984 dell'11.11.1997
Hanno curato questo numero Giancarlo Orsingher, Alessandro Cavagna, Paolo Pezzin, Boglarka Fenyvesi-Kiss con la collaborazione
di Matteo Fornaia e Europe Direct Emilia
Direttore responsabile: Silvia Ceschini
APPROFONDIMENTO
Lo scorso 24 giugno 2010 la Commissione europea ha adottato nuove misure che mirano a semplificare le regole di gestione dei fondi strutturali e di coesione.
Johannes Hahn, Commissario europeo per la politica regionale, ha dichiarato: "La crisi ha intaccato
la fiducia delle imprese, ha fatto crescere il numero di disoccupati e sta esercitando un'enorme pressione sulle finanze pubbliche. Queste misure dovrebbero contribuire a far fronte ai problemi di liquidità e a ridurre le procedure amministrative, agevolando così l'accesso ai finanziamenti. In questi tempi
di crisi una maggiore rapidità nell'attuazione dei progetti sul campo darà una mano alle economie
regionali e nazionali."
László Andor, Commissario europeo per l'occupazione, gli affari sociali e l'integrazione, responsabile
per il Fondo Sociale Europeo (FSE), ha aggiunto: "La crisi ha dimostrato la pertinenza e il valore del
FSE. Le misure cui negli ultimi mesi si è fatto maggiormente ricorso rientrano nelle politiche attive del
mercato del lavoro intese a creare occupazione. La formazione e la riqualificazione offerte ai cittadini
in cerca di un posto di lavoro stanno dando i loro frutti e la semplificazione farà sì che gli Stati membri
possano aiutare in maniera ancora più efficace quanti sono stati maggiormente colpiti dalla recessione”.
Grazie ai tre fondi della politica di coesione – il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), il Fondo
sociale europeo (FSE) e il Fondo di coesione – i 455 programmi della politica di coesione stanno investendo un totale di 347 miliardi di euro tra il 2007 e il 2013 in tutte le regioni dell'UE.
Una delle principali conseguenze della crisi è che gli Stati membri e le regioni stanno incontrando
difficoltà nel fornire i cofinanziamenti necessari per completare gli investimenti europei. Onde ovviare
a tale situazione, le modifiche annunciate mirano a superare queste difficoltà per accelerare l'attuazione dei programmi e semplificarne la gestione quotidiana.
Le principali nuove misure consistono in:
1) introdurre un massimale unico generale di 50 milioni di euro per tutti i tipi di grandi progetti che richiedono l'approvazione della Commissione. Questo nuovo massimale uniforme farà sì che i progetti
ambientali di dimensioni più ridotte possano essere approvati dagli stessi Stati membri, il che ne consentirà un avvio più rapido;
2) consentire che i progetti di maggiori dimensioni siano finanziati da più di un programma: ad esempio, la costruzione di un grande tratto di autostrada che attraversa varie regioni potrà ora essere cofinanziata da vari programmi regionali, mentre ciò non era possibile con le norme precedenti;
3) introdurre procedure più semplici per la revisione dei programmi in modo da rendere possibile un
adeguamento più rapido ai problemi attuali;
4) rafforzare il ricorso all'ingegneria finanziaria: sarà possibile introdurre programmi di credito intesi a
stimolare la spesa nel campo dell'efficienza energetica e delle energie rinnovabili nelle abitazioni;
5) alleggerire l'obbligo di mantenere gli investimenti: queste norme si applicheranno d'ora in avanti
solo a determinati progetti, come nel caso dei settori delle infrastrutture e degli investimenti produttivi.
Non si applicheranno invece alle imprese vittime di fallimento involontario. Per le operazioni nel quadro del FSE, questa misura è inoltre in linea con le norme sugli aiuti di Stato;
6) semplificare le norme relative ai progetti "generatori di entrate" (come le autostrade a pedaggio o i
progetti che comportano la locazione o la vendita di terreni): al fine di ridurre l'onere amministrativo a
carico degli Stati membri, le entrate saranno ora sottoposte a controllo solo fino alla conclusione del
relativo programma;
7) destinare anticipi supplementari per un totale di 775 milioni di euro (4% dall'FSE e 2% dal Fondo di
coesione) agli Stati membri che hanno ricevuto un prestito nel quadro del programma dell'FMI per il
risanamento della bilancia dei pagamenti o che hanno registrato una diminuzione del PIL superiore al
10%: sulla base di questi due criteri, questa misura si applica a Estonia, Lettonia, Lituania, Romania
e Ungheria;
8) posticipare l'applicazione della regola di "disimpegno N+2": in base a tale regola, un finanziamento
stanziato nel 2007 che non è stato speso entro la fine del 2009 viene automaticamente riversato nel
bilancio dell'UE. Grazie alle modifiche introdotte gli impegni per il 2007 potranno essere spesi su un
periodo più lungo. Questo consentirà di evitare la perdita di circa 220 milioni di euro (125 milioni di
euro per la Spagna, 56 milioni di euro per l'Italia, 9 milioni di euro per il Regno Unito, 6 milioni di euro
per la Germania, 4 milioni di euro per i Paesi Bassi e 20 milioni di euro per progetti di cooperazione
fra vari paesi).