8071_330_11 - Fondazione Edmund Mach
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8071_330_11 - Fondazione Edmund Mach
EUROPA informa Newsletter quindicinale a cura di EUROPE DIRECT TRENTINO—Fondazione E. Mach ALL’INTERNO COOPERAZIONE -13 programmi un obiettivo -INTERREG IVC MONTAGNA -Comuni alpini in Liechtenstein -Concorso fotografico ENERGIA Biocarburanti certificati CITTADINI -Disoccupazione -Assistenza estera Fondazione E. Mach Commissione europea DG Comunicazione Anno 15 n° 15 del 3 agosto 2011 – 330 Il nuovo catalogo degli workshop Grundtvig ora disponibile E’ uscito la settimana scorsa il nuovo catalogo degli workshop Grundtvig 2011-2012. Ai molti che si chiederanno di che cosa stiamo parlando, proviamo a dare qualche informazione utile. Il programma Grundtvig è dedicato alla mobilità per gli adulti e prende il nome dal più importante scrittore, poeta e filosofo danese (nella foto). Si unisce a programmi più noti, come Erasmus, Leonardo e Comenius, per formare il Programma per l’apprendimento permanente (LLP). Nell’ambito del programma, sono previste diverse azioni, tutte correlate al settore dell’educazione, formale e non: partenariati, progetti multilaterali, mobilità e misure di accompagnamento. I laboratori Grundtvig (workshop nella versione ufficiale inglese) sono esperienze di mobilità e formazione per adulti, per periodi brevi (dai 5 ai 10 giorni), basate su metodi di apprendimento informale ed attività di gruppo. Come scegliere? Il primo passo è senz’altro quello di sfogliare il catalogo, in cui si possono trovare le descrizione sintetiche di tutti i 218 nuovi laboratori, che si potranno svolgere tra settembre 2011 e agosto 2012. Nella scheda di ciascun laboratorio sono inserite le date ed il luogo di svolgimento, una descrizione sintetica delle attività previste e la lingua ufficiale di lavoro. La maggior parte dei laboratori utilizzano l’inglese come lingua internazionale, ma se ne possono trovare svariati in tedesco (soprattutto in Germania), qualcuno in francese e qualcun’ altro nelle lingue dei paesi ospitanti. Quest’anno spicca il gran numero (55!) di laboratori in Germania ed in alcuni paesi dell’Europa orientale (Polonia e Romania, con 20 laboratori ciascuno). Dove? Sono organizzati workshop in quasi tutti i paesi dell’Unione europea (ad eccezione di Malta) ed in tre paesi candidati all’adesione (uno in Islanda, 2 in Croazia e ben 15 in Turchia). Come iscriversi? Nella scheda descrittiva dello workshop prescelto sono indicati i riferimenti dell’ente organizzatore; è sufficiente inviare un messaggio di posta elettronica richiedendo il modulo di iscrizione (application form). Sarà poi l’organizzatore a selezionare i partecipanti (che possono variare da 10 a 20) e a comunicare l’esito. Consigliamo di inviare la richiesta con un certo anticipo rispetto alle date di svolgimento, dato che la scadenza per l’invio è decisa dall’organizzatore e non è quasi mai indicata in catalogo. I requisiti per poter partecipare? Solamente la maggiore età e non aver partecipato ad un altro laboratorio negli ultimi tre anni. Riguardo ai criteri di selezione, questi sono scelti dall’organizzatore; solitamente è data molta importanza alle motivazioni dall’aspirante partecipante I costi? I costi di viaggio, vitto e alloggio sono totalmente a carico dell’organizzatore. Solitamente viene chiesto al partecipante (discente nel lessico Grundtvig) di anticipare le spese di viaggio, che verranno poi rimborsate a conclusione dello workshop. Il finanziamento comunitario non copre però i partecipanti che risiedono nel paese che ospita le attività, in modo da favorire quanto più possibile la mobilità transnazionale. Dunque, il partecipante italiano che desideri iscriversi ad un laboratorio italiano dovrà sostenere tutte le spese. Quali argomenti vengono trattati? Basta una rapida occhiata al catalogo per notare una grande varietà di tematiche proposte, per tutti i gusti e tutti gli interessi. Si va dalla musica al teatro, dall’archeologia cipriota ai laboratori dedicati all’eno-gastronomia francese, dal laboratorio fotografico in Finlandia alla comunicazione coi burattini in Romania. Quello che accomuna tutti i laboratori è l’approccio informale alla tematica trattata, usando per lo più attività ludiche (anche per rompere il ghiaccio), lavori di gruppi, metodologie partecipative e interattive, uscite didattiche e approfondimenti sulla realtà ospitante. Anche Europe Direct Trentino, il mese scorso, ha organizzato un laboratorio Grundtvig, dedicato all’agricoltura biologica e alla sostenibilità nella vita di tutti i giorni. Il programma prevedeva laboratori di autoproduzione (cosmetici, deodoranti, formaggio), uscite in fattorie didattiche ed una visita al centro storico di Trento. È possibile trovare tutte le informazioni nel sito dell’agenzia nazionale italiana (con sede a Firenze): http://www.programmallp.it/index.php?id_cnt=634 Non ci resta che augurarvi buona lettura e buona fortuna per la vostra candidatura! AC EUROPA INFORMA si prende qualche giorno di riposo. Ritorneremo il 31 agosto con il n. 331. Un augurio di buone ferie a tutti i nostri lettori 13 programmi di cooperazione, un solo obiettivo: migliorare la qualità della vita Per la prima volta i 13 programmi transazionali attivi nell’ambito della cooperazione territoriale europea organizzano una conferenza comune con l’obiettivo di evidenziare in quale modo la cooperazione transnazionale aiuti a migliorare la qualità della vita nelle regioni europee. L’appuntamento è a Katowice, in Polonia, il 15 e il 16 settembre prossimi; la partecipazione è ad invito ma sarà possibile seguire l’evento in streaming ponendo anche domande in diretta tramite Twitter. Due sono i temi sui quali sarà incentrata la conferenza: quali sono stati i risultati ottenuti finora e qual è il potenziale futuro della cooperazione transnazionale. Ricordiamo quali sono i tredici programmi di cooperazione, finanziati con il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR): Spazio Alpino, Europa sud-orientale, Europa centrale (questi tre sono i programmi che riguardano anche il Trentino-Alto Adige), mar Baltico, Mediterraneo, nord-est Europa, regione macaronesica, regione dell’oceano Indiano, Atlantico, mare del Nord, estremo nord, regione caraibica. Il forum di discussione sull’argomento è già aperto ed ognuno può partecipare inviando opinioni ed indicazioni sul futuro della cooperazione transnazionale. COOPERAZIONE https:// registration.livegroup.co.uk/ transnational-cooperation/ Cooperazione interregionale in attesa di approvazione Sono stati 355 i progetti di cooperazione interregionale presentati al Segretariato tecnico del programma INTERREG IV C nell’ambito del quarto invito a presentare proposte, chiusosi nell’aprile scorso. Innovazione, economia della conoscenza, ambiente e prevenzione dei rischi sono le aree tematiche per le quali è stato possibile presentare progetti che si devono concretizzare con attività di rete a livello europeo che portino a degli scambi di esperienze. A fronte dei circa 100 milioni di euro di cofinanziamento disponibili per questo quarto invito, i progetti presentati, ognuno dei quali vede mediamente la partecipazione di 10 partner, prevederebbero complessivamente un cofinanziamento di oltre 500 milioni; quindi indicativamente sarà approvato un progetto su cinque. Il Segretariato tecnico del programma è attualmente impegnato a valutare i progetti e la lista delle proposte approvate sarà comunicata fra dicembre 2011 e gennaio 2012. Al momento possiamo dire che l’Italia ha dimostrato un notevole interesse per questo programma, essendo risultata lo Stato membro con il maggior numero di partecipanti: ben 98 dei 355 progetti presentati vedono capofila un partner italiano ai quali si aggiungono altri 452 partner presenti nei vari progetti. In seconda posizione, ma ben distanziata, è la Spagna con 59 capofila e 360 partner di progetto. La Provincia autonoma di Trento è presente con quattro proposte, in una delle quali è capofila: “LOD4Innovation”, progetto che riguarda la gestione dei dati delle pubbliche amministrazioni. E’ invece partner nei progetti “U-Re-Green” su verde urbano e cambiamento climatico, “Exchange Silvopast” sui pascoli in ambiente montano e “TimB”, sul legno per la costruzione di edifici. Le attività più gettonate in questo invito riguardano l’imprenditorialità e le piccole e medie imprese, l’innovazione la ricerca e lo sviluppo della tecnologia per quanto riguarda l’area tematica “Innovazione ed economia della conoscenza”, mentre energia e trasporti sostenibili, patrimonio culturale e territorio, rischi naturali e cambiamento climatico sono i temi più frequenti nei progetti su “ambiente e prevenzione dei rischi”. Ricordiamo che attualmente la Provincia autonoma di Trento è partner di un progetto INTERREG IV: BIO-ENAREA (iniziato il 1° gennaio 2010 e che si concluderà nel giugno 2013), che vede come capofila la regione spagnola della Castilla y Leon e prevede la valorizzazione delle bio-energie (in particolare della biomassa). Maggior sostegno UE all'ortofrutta dopo la crisi di Escherichia coli www.i4c.eu AGRICOLTURA L'UE ha approvato l'aumento da 210 a 227 milioni di euro come sostegno finanziario dell'UE per il piano d'emergenza a favore dei produttori di ortaggi colpiti dalla crisi dell' E.coli, il batterio che si è diffuso in primavera in alcuni Paesi europei, Germania in primis. In questo modo la Commissione potrà soddisfare al 100% le domande di risarcimento inoltrate da vari Stati membri. All'Italia spettano quasi 35 milioni, la terza "busta" per ordine di grandezza dopo la Spagna, cui andranno circa 70 milioni, e la Polonia (46 milioni). Seguono nell'ordine i Paesi Bassi con 27 milioni e la Germania con 16. In base alle domande di sostegno da parte dell'UE per tutte le misure eccezionali previste, ossia i ritiri, la raccolta prima della maturazione o la mancata raccolta dei prodotti, risulta che l'impatto finanziario delle misure adottate nel contesto di questa crisi sia stato lievemente maggiore del previsto. Viste le notevoli ripercussioni negative sul mercato degli ortofrutticoli e il danno causato all'intero settore, la Commissione ha ritenuto opportuno aumentare la dotazione finanziaria dello strumento di crisi fino, appunto, a 227 milioni. Comuni in Liechtenstein per lo sviluppo sostenibile “Gestire il cambiamento Comuni e territorio impegnati per uno sviluppo capace di futuro” è il titolo del 15° convegno annuale della rete di Comuni “Alleanza nelle Alpi” che si svolgerà a Triesenberg, in Liechtenstein, il 14 e il 15 ottobre prossimi. Inverni con meno neve, nuovi stili di vita e nuove forme di utilizzo del tempo libero, invecchiamento della popolazione e necessità di accoglienza della prima infanzia, ecc. I Comuni sono interessati da diverse forme di cambiamento. Come possono i comuni controllare questi cambiamenti? Quali sono le loro possibilità di azione? Si tratta di questioni da affrontare con una visione trasversale e lungimirante per inventare delle nuove politiche. Di questo discuteranno a Triesenberg i Comuni aderenti alla rete, ma potranno partecipare anche rappresentanti di altri Comuni non soci o di associazioni interessate all’argomento. Il convegno con i suoi workshop offre la possibilità di beneficiare delle esperienze acquisite con il programma “DynAlp-climate, Comuni uniti per proteggere il clima“, grazie al quale in venti realtà alpine i Comuni stanno intraprendendo nuove vie per una tutela sostenibile del clima e per permettere l’adattamento ai cambiamenti climatici. MONTAGNA Qui maggiori informazioni e il modulo di iscrizione: http://www.alpenallianz.org/ it/attualita/ manifestazioni/3311 AAA cercasi foto per le Alpi Dopo il notevole successo della prima edizione, il Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi ha lanciato la seconda edizione del concorso fotografico per scegliere le tredici foto del calendario 2012. Ogni partecipante può inviare un massimo di cinque foto che devono riguardare uno dei dodici temi della Convenzione (popolazione e cultura, pianificazione territoriale, prevenzione dell’inquinamento atmosferico, difesa del suolo, acqua, protezione della natura e tutela del paesaggio, agricoltura di montagna, foreste, turismo, energia e rifiuti); ogni immagine deve avere una risoluzione di almeno 5 megapixels. A ciascuno dei tredici vincitori un premio legato all’escursionismo in montagna. Via libera a sistemi di certificazione dei biocarburanti sostenibili I biocarburanti possono costituire un’alternativa ecocompatibile ai combustibili fossili, ma è nostro dovere assicurarci che le foreste tropicali e le torbiere ricche di carbonio non cedano il passo a piantagioni di olio di palma o di canna di zucchero. Dobbiamo inoltre garantire che all’interno dell’UE si usino soltanto biocarburanti che consentano un risparmio di gas a effetto serra più elevato dei combustibili fossili. A tal fine è necessario che la sostenibilità dei biocarburanti sia verificata dagli Stati membri o dai sistemi di certificazione volontari approvati dalla Commissione europea, il cui riconoscimento si applica direttamente in tutti e 27 gli Stati membri. Il Commissario europeo per l’energia Günther Oettinger ha affermato che “Dobbiamo garantire la sostenibilità dell’intera catena di produzione e di approvvigionamento dei biocarburanti. Per questo motivo abbiamo stabilito standard di sostenibilità senza eguali. I sistemi di certificazione riconosciuti a livello di UE fanno in modo che tali standard siano raggiunti grazie a metodi di gestione esemplari in termini di trasparenza ed affidabilità.” Al fine di ottenere un sostegno governativo o essere considerati nell’ambito degli obiettivi nazionali vincolanti in materia di energie rinnovabili, i biocarburanti utilizzati all’interno dell’UE, di produzione locale o importati, devono soddisfare determinati criteri di sostenibilità intesi a prevenire la conversione di aree contraddistinte da un’elevata biodiversità e grandi stock di carbonio in zone di produzione di materie prime per biocarburanti. In pratica non si possono ritenere sostenibili i biocarburanti riconducibili a colture provenienti da terreni che in precedenza ospitavano foreste pluviali o praterie naturali con un ecosistema unico. Inoltre, le emissioni di gas a effetto serra generate dall’intera catena di produzione devono attestarsi a livelli inferiori almeno del 35% rispetto ai combustibili fossili. Una soglia minima che è destinata ad aumentare nel tempo. In base a valutazioni approfondite e in seguito a numerosi adeguamenti, la Commissione ha riconosciuto i seguenti sistemi: ISCC (sistema tedesco, finanziato dal governo, per tutti i tipi di biocarburante); Bonsucro EU (tavola rotonda sui biocarburanti a base di canna da zucchero, incentrata soprattutto sul Brasile); RTRS EU RED (tavola rotonda sui biocarburanti a base di soia, incentrata soprattutto su Argentina e Brasile); RSB EU RED (tavola rotonda su tutti i tipi di biocarburante); 2BSvs (sistema francese per tutti i tipi di biocarburante); RSBA (sistema riservato alla catena di approvvigionamento di Abengoa); Greenergy (sistema riservato all’etanolo da canna da zucchero proveniente dal Brasile di Greenergy). I bagni migliori a Cipro e in Croazia Quest’estate andate al mare in qualche spiaggia europea? Potete stare tranquilli: il 92% delle spiagge e il 90% dei fiumi e dei laghi rispettano i parametri fissati dall'Unione europea per le acque pulite. I risultati, tratti dalla relazione annuale sulle acque di balneazione dell'Agenzia europea dell'ambiente, si basano su campioni prelevati nel 2010 periodicamente in quasi 25 000 zone balneari costiere e interne in Europa per verificarne l'eventuale presenza di inquinanti nocivi e di batteri, fra i quali l'Escherichia coli. La qualità delle acque di balneazione è leggermente peggiorata rispetto all’anno scorso, facendo registrare una diminuzione dei siti che rispettano gli standard minimi europei, ma alcuni Stati hanno fatto registrare risultati eccezionali. Primo fra tutti Cipro, dove il 100% delle spiagge sono risultate avere acqua di ottima qualità. Quasi sullo stesso livello si trovano la Croazia (97,3%) e Malta (95,4%). In Italia la qualità è risultata ottima nel 77,2% dei casi e buona nell'85,3%, mentre in 57 zone è stata dichiarata insufficiente. Grazie a WISE (Water Information System for Europe -la specifica banca dati on line) è possibile verificare qual è la situazione delle acque nelle spiagge in cui intendiamo recarci, mentre con lo strumento “Eye on Earth” possiamo fornire il nostro contributo, comunicando le condizioni dell’acqua delle spiagge che visitiamo. Disoccupazione al 9,4% nell’UE Gli ultimi dati pubblicati da Eurostat, l’Ufficio statistico dell’Unione europea, ci dicono che a fine giugno la disoccupazione media nei Ventisette era del 9,4%, leggermente inferiore al dato di un anno prima (9,9%). Questo vuol dire che sono quasi 22,5 milioni i cittadini europei in cerca di lavoro, 38 000 in meno rispetto al mese precedente e 706 000 in meno rispetto a dodici mesi prima. Come sempre i dati variano notevolmente da paese a paese, così passiamo dai valori più bassi di Austria, Paesi Bassi e Lussemburgo, dove i disoccupati sono solo rispettivamente il 4%, il 4,1% e il 4,5% della popolazione, alla Spagna che fa registrare addirittura il 21% di disoccupazione; brutta è anche la situazione dei paesi baltici con la Lituania al 16,3% e la Lettonia al 16,2%. Con l’8% di disoccupati l’Italia fa registrare una situazione piuttosto buona, sugli stessi valori di Svezia, Finlandia, Slovenia, Danimarca, Cipro e Belgio. Come sempre i giovani sono la categoria più colpita dalla disoccupazione, tanto che in media nell’UE uno su cinque è senza lavoro; fa impressione il dato della Spagna, dove i giovani disoccupati sono il 45,7% e non molto migliore è la situazione in Slovacchia, con un terzo dei giovani senza lavoro. Molto più facile è la ricerca di un posto di lavoro in Olanda, Austria e Germania, gli unici Stati membri con disoccupazione giovanile sotto il 10%. Cittadini europei assistiti all’estero Un cittadino europeo su sei quest'anno ha programmato le principali vacanze in paesi non appartenenti all'Unione europea. Complessivamente, i cittadini europei compiono ogni anno 90 milioni di viaggi al di fuori dell'UE, MONTAGNA Maggiori informazioni su: http://www.alpconv.org/ themes/ PhotoCont2_reg_it.htm La scadenza per l’invio delle fotografie è il 15 settembre 2011 ENERGIA I sistemi riconosciuti e le relazioni di valutazione saranno pubblicati sulle pagine web dedicate alla piattaforma comune in materia di trasparenza: http://ec.europa.eu/energy/ renewables/biofuels/ sustainability_schemes_en.htm AMBIENTE http://water.europa.eu/ http://www.eyeonearth.eu/ CITTADINI http:// epp.eurostat.ec.europa.eu/ portal/page/portal/eurostat/ home/ per lavoro o per piacere. Ma cosa succede se un cittadino europeo necessita di assistenza quando si trova oltre i confini dell'Unione e il suo paese non ha un'ambasciata o un consolato nel luogo dove soggiorna? Ricordiamo infatti che tutti i 27 Stati membri dell’UE hanno una propria rappresentanza diplomatica solo negli Usa, in Russia e in Cina. Le crisi in Libia, Egitto e Yemen hanno messo in luce l'importanza dell'assistenza consolare per i cittadini stranieri rimasti bloccati. Ad esempio, quando è scoppiata la crisi libica, erano 6 000 i cittadini dell'Unione nel paese, dove però sono rappresentati appena otto Stati membri. Tutti i cittadini UE godono di alcuni diritti relativi alla cittadinanza europea. Ad esempio, in mancanza di rappresentanze diplomatiche del proprio paese, possono chiedere assistenza a un'ambasciata o a un consolato di un altro Stato membro dell'Unione. Questo diritto si applica a situazioni ordinarie, come il furto del passaporto, un incidente o una malattia grave, nonché in situazioni di crisi, quali i recenti avvenimenti in Libia. Per rendere i cittadini europei più consapevoli di questo loro diritto, tutti i nuovi passaporti degli Stati membri dell'Unione conterranno informazioni sulla tutela consolare assieme all'indirizzo dell'apposito sito Internet dell'UE che precisa dove è possibile chiedere assistenza durante i soggiorni in paesi terzi. Venti Stati membri dell'UE hanno già aggiunto queste informazioni nei passaporti o hanno confermato che lo faranno per tutti i passaporti di nuova emissione. Gli Stati rimanenti seguiranno prontamente questo esempio. www.consularprotection.eu Quanti sono gli stranieri nei diversi Stati membri? A fine 2010 erano 32,5 milioni i cittadini stranieri residenti nei diversi Stati membri dell’UE, un numero che corrisponde al 6,5% della popolazione complessiva dell’Unione. 12,3 milioni di questi erano cittadini di altri Stati membri, mentre 20,2 milioni erano rappresentati da cittadini di paesi extraeuropei. Lo Stato membro con il maggior numero di cittadini stranieri è risultata la Germania, con 7,1 milioni di persone, pari al 9% della propria popolazione. A seguire Spagna, Regno Unito, Italia e Francia. Questi cinque paesi assommano oltre il 75% dei cittadini stranieri nell’UE. In termini percentuali invece è il Lussemburgo ad ospitare più stranieri: ben il 43% della popolazione totale; all’estremo opposto la Polonia dove solo il 2% della popolazione totale è composto da stranieri. Donatori di sangue in aumento Cogliamo l’occasione del fatto che il nostro collega Alessandro è diventato in questi giorni donatore di sangue per ricordare che nel 2009 nell’UE il 37% dei cittadini ha donato il sangue, un dato in aumento del 6% rispetto ai valori del 2002. L’Austria è in testa a questa classifica con due cittadini su tre che donano il sangue; seguono la Francia (52%), la Grecia e Cipro (51%). Fanalino di coda sono invece Svezia (30%), Malta (29%), Polonia (25%), Italia (23%) e Portogallo (22%). Sempre stando alle statistiche, gli uomini europei donano più delle donne (44% contro il 31% dei dati al femminile). La percentuale cresce, poi, tra le persone istruite e purtroppo scende tra i giovani. Le donazioni di sangue sono volontarie e non retribuite, come stabilito dalla Direttiva comunitaria del 2002, al fine di "contribuire a parametri elevati di sicurezza... e quindi alla protezione della salute umana". Ventiquattro paesi dell'UE, tra cui l'Italia, forniscono incentivi ai donatori di sangue intero come spuntini, piccoli omaggi, congedi speciali per chi lavora (nel settore pubblico) e rimborso delle spese di viaggio. In genere la raccolta di sangue intero e plasma viene effettuata da enti pubblici o senza scopo di lucro, mentre Austria, Finlandia, Germania e Lituania, ricorrono al settore privato o a sistemi misti. In Italia è l'AVIS a occuparsi delle donazioni. A livello mondiale sono 62 i paesi dove l'approvvigionamento di sangue si basa su un sistema di donazioni volontarie e gratuite; un dato cresciuto di oltre il 50% negli ultimi dieci anni. Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni: “Seconda relazione sulla donazione volontaria e gratuita di sangue e suoi componenti” COM (2011) 138 def. del 23.03.2011 Meno sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche In base ad una nuova regolamentazione, dal 29 luglio il divieto di metalli pesanti e di altre sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche si estende a un numero ancora più elevato di prodotti. La nuova normativa migliorerà il livello di sicurezza di prodotti elettronici come termostati, dispositivi medici e quadri comandi, oltre ad impedire il rilascio di sostanze pericolose nell’ambiente. Gli Stati membri disporranno di 18 mesi per recepire le nuove norme. La nuova normativa si presenta sotto forma di revisione della direttiva RoHS (direttiva 2002/95/CE entrata in vigore 13 febbraio 2003) sulla restrizione dell’uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche e manterrà il divieto dell’uso di piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente, dei ritardanti di fiamma bifenili polibromurati (PBB) e dell’etere di difenile polibromurato (PBDE). La precedente direttiva RoHS contemplava già varie categorie di apparecchiature elettriche ed elettroniche, tra cui gli elettrodomestici, gli apparecchi informatici e di consumo, che saranno ora estese a tutte le apparecchiature elettroniche, ai cavi e ai pezzi di ricambio. Sarà ancora possibile la concessione di deroghe nei casi in cui non sono disponibili alternative soddisfacenti. L’elenco delle sostanze vietate sarà rivisto regolarmente. Lo Europe Direct “Grande Tierache” in visita a Casalino Sono stati i colleghi dello Europe Direct francese della Grande Tierache (regione Picardie, nella Francia settentrionale) a “inaugurare” la nuova sede di Europe Direct Trentino, a pochi metri di distanza dalla vecchia sede, sempre a Casalino di Pergine Valsugana. Lunedì 1° agosto, infatti, per Giancarlo, Bogi, Alessandro e Paolo è stato il primo giorno pieno di attività nei nuovi uffici e contemporaneamente una delegazione di cinque persone dello Europe Direct Grande Tierache è venuta a farci visita per uno scambio di esperienze, che ci auguriamo possa portare in futuro a realizzare alcune attività in comune. EUROPE DIRECT BANDI APERTI Azioni di informazione sulla PAC: La Commissione europea ha pubblicato, come ogni anno, un invito a presentare proposte per il sostegno a favore di azioni di informazione riguardanti la politica agricola comune. L’invito è rivolto alle persone giuridiche legalmente costituite da almeno due anni in un paese Ue, in particolare: organizzazioni di agricoltori o attive nel campo dello sviluppo rurale; associazioni di consumatori; associazioni ambientaliste; organizzazioni non governative; autorità pubbliche dei paesi Ue; organi di informazione; istituti scolastici o universitari. Pietra angolare della costruzione europea, la PAC compierà 50 anni nel 2012. Questa ricorrenza costituisce un'occasione per sviluppare azioni di comunicazione sulla PAC: la sua storia e le sue evoluzioni, i suoi risultati concreti e le prospettive di evoluzione nell'ambito delle proposte di riforma. Nell'invito la Commissione intende dare la priorità alle azioni con un notevole impatto previsto, di carattere innovativo e creativo, mirate non solo al mondo rurale ma anche all'insieme della società. Le azioni devono mirare a valorizzare il ruolo e l'utilità della PAC in quanto politica comune dell'Ue che risponde alle esigenze e alle attese della società, e i cui obiettivi sono: _ affrontare meglio le sfide della sicurezza alimentare, dei cambiamenti climatici, dell'utilizzo sostenibile delle risorse naturali e dello sviluppo equilibrato dei territori; _ aiutare il settore agricolo ad affrontare gli effetti indotti dalla crisi economica e la maggiore volatilità dei prezzi agricoli; _ contribuire allo sviluppo della crescita intelligente, sostenibile ed inclusiva definita nella strategia Europa 2020. Nell’ambito dell’esercizio 2012 si desidera sostenere due tipi di azioni integrate di comunicazione pubblica: a livello nazionale, riunendo più partner attorno ad un progetto comune di ampia portata; a livello europeo, in un massimo di Stati membri al fine di rafforzarne l'impatto. Le azioni di informazione devono mirare a: _ far conoscere meglio la PAC, la sua storia e la sua evoluzione, nonché le sue prospettive di evoluzione nell'ambito delle proposte di riforma, nel paese interessato/a livello europeo; _ destare l'interesse di un pubblico quanto più numeroso possibile, soprattutto nelle zone urbane, sul ruolo dell'agricoltura e dello sviluppo rurale nella nostra società, avendo cura di valorizzare le molteplici funzioni degli agricoltori. Le azioni di informazione dovranno assumere la forma di campagne di informazione di ampia portata comprendenti una o più attività del tipo di quelle menzionate qui di seguito: produzione e distribuzione di materiale multimediale e/o audiovisivo di carattere innovativo e originale (programmi radiofonici e/o televisivi di tipo «reality», dibattiti, videoclip; campagne pubbliche di affissione in luoghi di grande passaggio, come metropolitane e stazioni; eventi del tipo «fattoria in città», ecc.); eventi mediatici; conferenze, seminari e gruppi di lavoro specializzati destinati a un pubblico ben definito. I destinatari dei progetti sono: i cittadini dell’Ue-27; la popolazione in generale (in particolare i giovani nelle aree urbane); i mezzi di comunicazione di massa; la società civile; gli operatori del mondo rurale. Le azioni specifiche dovranno svolgersi nel periodo compreso tra il 1° marzo 2012 e il 28 febbraio 2013. La dotazione di bilancio relativa al presente invito ammonta a 3.250.000 euro; il contributo della Commissione è fissato al 50% delle spese totali ammissibili. Scadenza: 30 settembre 2011 GUUE C 212 del 19 luglio 2011 Europa per i cittadini: In riferimento al programma “Europa per i cittadini”, a sostegno di progetti che promuovono la cittadinanza attiva europea, si ricordano le date per la presentazione di progetti all’interno dell’Azione 1(Cittadini attivi per l’Europa): - Incontri fra cittadini nell’ambito del gemellaggio tra città. Questa misura comprende attività che prevedono o promuovono scambi diretti fra cittadini europei, per mezzo della partecipazione dei cittadini stessi ad attività di gemellaggio fra città. Un progetto deve interessare municipalità di almeno due paesi partecipanti, dei quali almeno uno sia un paese membro dell’Ue. Del progetto devono far parte come minimo 25 partecipanti internazionali, provenienti dalle municipalità invitate; da ogni municipalità invitata devono provenire almeno cinque partecipanti. La scadenza per la presentazione delle candidature è il 1° settembre 2011. - Collegamento in rete telematico tra le città gemellate. Questa misura sostiene la formazione di reti istituite sulla base dei legami fra città gemellate. Si tratta di un elemento importante per garantire una cooperazione articolata, intensa e multiforme tra le municipalità e contribuire di conseguenza ad amplificare al massimo l’impatto del programma. Un progetto deve prevedere almeno tre eventi e devono prendervi parte municipalità di almeno quattro paesi partecipanti, di cui almeno uno sia un paese membro dell’Ue. Del progetto devono far parte come minimo 30 partecipanti internazionali provenienti dalle municipalità invitate. Scadenza: 1° settembre 2011 http://eacea.ec.europa.eu/citizenship/funding/2011/index_en.php 1/2 PARTNERSHIP Creatività in Spagna Un gruppo informale di ragazzi di 15-18 anni, di Alovera (Spagna), cerca dei partner per uno scambio giovanile. Il gruppo spagnolo è supportato dal Consiglio giovanile locale in tutte le sue attività. I giovani sono interessati alla cultura e alle arti visive, urban dance e teatro. Ma oltre a fare un progetto artistico, stanno valutando anche tematiche legate alla partecipazione giovanile nella democrazia locale ed europea. Contattare: [email protected] Scambio sull’autismo Un gruppo di giovanissimi turchi (15-17 anni) di Izmir cerca dei partner per realizzare un progetto sull’autismo. L’intento è di creare una mostra fotografica sui sogni degli autisti (che vivono nella propria comunità) e migliorare la conoscenza e la coscienza dei cittadini nei confronti di questa malattia. Contattare: [email protected], [email protected] Creare nuovi partenariati Un’ organizzazione polacca cerca dei partner per un’attività di creazione di partenariati nell’ambito del programma Gioventù in Azione. L’attività si terrà nel febbraio del 2012, in Polonia, presentando il formulario per la scadenza del 1°settembre. Il titolo del progetto è “Passionate about exchanging”. Contattare: [email protected] Cucinare in Alsazia Ragazzi (15 anni) di Eckbolsheim, Francia, cercano un partner per uno scambio giovanile che ha come tema principale la cucina. La città natale del gruppo si trova a pochi chilometri da Strasburgo, in Alsazia. Oltre a conoscere il Parlamento europeo e fare visite in altri tre paesi europei (Germania, la Svizzera e il Lussemburgo) l’intenzione è di conoscersi e sviluppare la tolleranza tra i giovani, attraverso la cucina, le tradizioni e le storie dei paesi. Contattare: [email protected] Il mondo visuale Nell’ambito della cooperazione con i paesi limitrofi il Centro Giovanile di Mugla, Turchia, vuole organizzare un progetto e cerca dei partner che siano interessati alla comunicazione, al mondo visuale e alla cittadinanza europea. Contattare: [email protected] BANDI APERTI Gioventù in Azione: L’obiettivo del presente bando è di sostenere partenariati con le Regioni, i Comuni, gli attori della società civile e gli organismi attivi nella responsabilità sociale delle imprese, allo scopo di sviluppare progetti a lungo termine incentrati in varia misura sul programma “Gioventù in azione”. I progetti dovranno perseguire i seguenti obiettivi: - Incoraggiare il coinvolgimento delle regioni, dei comuni, degli attori della società civile e degli organismi attivi nella responsabilità sociale delle imprese a livello dei giovani europei e delle attività nel campo dell'istruzione non formale; - Sostenere lo sviluppo dello loro competenze in quanto organismi attivi nel campo della gioventù e impegnati a fornire opportunità di istruzione non formale ai giovani e agli operatori giovanili; - Promuovere lo sviluppo di reti sostenibili, lo scambio delle migliori pratiche nonché il riconoscimento dell'istruzione non formale. Sarebbe inoltre opportuno che gli stessi perseguano anche gli obiettivi permanenti del programma “Gioventù in azione” (partecipazione dei giovani, diversità culturale,cittadinanza europea, coinvolgimento di giovani con minori opportunità) e le priorità annuali del programma (disoccupazione giovanile, crescita inclusiva,sfide ambientali globali e cambiamenti climatici, creatività e imprenditorialità). Dovranno infine includere attività a scopo non lucrativo relative al campo della gioventù e dell'istruzione non formale. Ai fini dell'invito a presentare proposte sono ammissibili le seguenti attività: - Scambi di giovani a livello transnazionale; - Iniziative per la gioventù a livello nazionale o transnazionale; - Servizio volontario europeo; - Formazione e attività di rete. Il programma di attività deve iniziare tra il 1 marzo 2012 e il 1 o settembre 2012 e potrà avere una durata massima di 24 mesi. Le proposte progettuali potranno essere presentate da soggetti dotati di personalità giuridica registrati nei paesi partecipanti al programma (Stati membri, paesi EFTA, Paesi Candidati) da almeno due anni. La stessa presentazione prevede due possibili procedure con due tipologie di beneficiari: programma di attività realizzato direttamente dal candidato (procedura A); programma di attività realizzato in cooperazione con uno o più “partner co-organizzatori”, ampiamente coinvolti nella definizione e nell'attuazione del progetto e designati dal candidato all'atto della presentazione della domanda (procedura B). Il contributo finanziario dell'Agenzia non potrà in alcun caso superare il 50 % delle spese totali ammissibili del progetto. La sovvenzione massima destinata a ciascun progetto non può superare i 100 000 EUR. Scadenza: 3 novembre 2011 Sicurezza stradale: La Direzione Generale Mobilità e Trasporti della Commissione europea ha pubblicato un invito a presentare proposte sulla sicurezza stradale, in particolare sui feriti della strada e il primo soccorso. Con questo invito la Commissione europea intende sollecitare la presentazione di proposte di azioni per promuovere gli obiettivi della politica comune di mobilità/trasporti particolarmente nel contesto degli orientamenti espressi nella Comunicazione “Verso uno spazio europeo della sicurezza stradale: orientamenti 2010-2020 per la sicurezza stradale”. Nel quadro di tali orientamenti la Commissione ha individuato sette obiettivi strategici: 1. miglioramento dell’educazione stradale e della preparazione degli utenti della strada; 2. rafforzamento dell’applicazione della normativa stradale; 3. miglioramento della sicurezza delle infrastrutture stradali; 4. miglioramento della sicurezza dei veicoli; 5. promozione dell’uso delle moderne tecnologie per migliorare la sicurezza stradale; 6. miglioramento dei servizi di emergenza e assistenza post-incidente; 7. protezione degli utenti vulnerabili della strada. Questo invito fa riferimento all’obiettivo strategico n. 6, “Miglioramento dei servizi di emergenza e assistenza post incidente”. Tale obiettivo strategico scaturisce dalla considerazione che, sebbene il numero dei morti sulle strade sia diminuito nello scorso decennio, il numero dei feriti è ancora molto alto e la riduzione del numero dei feriti deve essere una delle azioni prioritarie dell’Europa del prossimo decennio. Nello specifico le attività ammissibili includono: studi, attività di dimostrazione e condivisione/ scambio di buone pratiche per aiutare l’implementazione degli orientamenti contenuti nella suddetta Comunicazione. Il bilancio complessivo dell’invito ammonta a 1 milione di euro ed è aperto alle persone giuridiche stabilite in uno dei 27 paesi Ue. Scadenza: 30 settembre 2011 2/2 http://eacea.ec.europa.eu/ youth/funding/2011/ call_action_4_6_en.php http://ec.europa.eu/ transport/grants/ doc/2011_09_30/ call_transport_2011_sub_01 .pdf LE NOSTRE PUBBLICAZIONI Negli ultimi quindici giorni la biblioteca dello Europe Direct si è arricchita delle pubblicazioni sotto riportate, disponibili per la consultazione. Possiamo invece inviarvi (gratuitamente e senza necessità che ce le restituiate) quelle con il titolo sottolineato. • • • • • • • • • • Commissione europea, Le rinnovabili per fare la differenza. Un utile pieghevole che passa in rassegna i principali progetti europei di ricerca nel campo delle energie rinnovabili e del risparmio energetico, oltre che le linee guida dell’Ue per il futuro. Commissione europea, Libro bianco sui trasporti: tabella di marcia verso uno spazio unico europeo dei trasporti—per una politica dei trasporti competitiva e sostenibile. Commissione europea, Research.eu, n. 4, Luglio/agosto 2011. Gli ultimi risultati della ricerca scientifica nell’Unione europea: biologia e medicina; energia e trasporti; ambiente e società; telecomunicazioni e tecnologie per l’informazione; tecnologie industriale; i principali eventi dell’estate dedicati alla ricerca scientifica e la divulgazione dei risultati. Commissione europea, Nuove regole per i comitati aziendali europei: presentazione della direttiva 2009/38/CE. Segretariato dei paesi ACP, The Courier, n. 23, maggio/giugno 2011. In primo piano: un reportage dalla Papua Nuova Guinea; i contigenti militari dei paesi ACP; alla scoperta dell’isola di Rodi. Commissione europea, Science for Environment Policy, n. 26, maggio 2011. Il nuovo numero del notiziario periodico della Direzione generale per l’ambiente della Commissione europea. Klaus-Dieter Borchardt, L’ABC del diritto dell’Unione europea. La nuova edizione aggiornata del manuale sul diritto dell’Ue. L’edizione 2011 tiene conto di tutti i cambiamenti conseguenti l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona. L’opera è pensata per tutti i cittadini dell’Unione europea che, pur non disponendo di una competenza giuridica specifica, vogliono comprendere come il diritto europeo influenzi la loro vita quotidiana. Eurostat, Food: from farm to fork statistics, edizione 2011. In primo piano: una panoramica del settore alimentare in Europa; la produzione in azienda; i processi di produzione; la distribuzione ed il consumo; indagini statistiche presso i consumatori. Commissione europea, Quadro di valutazione dei mercati dei beni di consumo. Far funzionare i mercati per i consumatori, Quarta edizione, ottobre 2010. In primo piano i risultati del monitoraggio del mercato al consumo (indicatore di funzionamento del mercato, comparabilità, fiducia, problemi e reclami, soddisfazione generale e cambio di fornitore). Dipartimento Politiche europee, Guida pratica ai PROGRAMMI LLP dedicata ai dirigenti scolastici. Informazioni, consigli, idee pratiche per agevolare lo sviluppo e la stesura di un progetto europeo. Per focalizzare il programma LLP più adatto, per acquisire nozioni pratiche importanti per la compilazione, per conoscere gli errori da evitare nella stesura. “Europa Informa” è un periodico quindicinale distribuito gratuitamente a mezzo posta elettronica. Per essere inseriti nella mailing list è sufficiente farne richiesta a Europe Direct TRENTINO via della Val, 2, loc. Costa di Casalino – 38057 Pergine Valsugana (TN) Tel. +39 0461 534848 - Fax: +39 0461 531052 - E mail: [email protected] Disponibile su Internet al sito http://europedirect.iasma.it Autorizz. Trib. Trento N. 984 dell'11.11.1997 Hanno curato questo numero Giancarlo Orsingher, Alessandro Cavagna, Bogi Fenyvesi-Kiss e Paolo Pezzin con la collaborazione di Europe Direct Carrefour Emilia e Matteo Fornara Direttore responsabile: Silvia Ceschini APPROFONDIMENTO Il Parlamento europeo contro i tagli al bilancio agricolo UE I finanziamenti Diversi sono per l'agricoltustati i comra europea menti dei pardevono esselamentari eure mantenuti ropei: la critiai livelli del ca principale 2013 in termiriguarda i tagli ni reali: quealla PAC, stista è la richiemati da alcuni sta del Parlaparlamentari mento eurotra il 7% e il peo al Com15% del totale missario redei fondi, in sponsabile un settore per il settore dove le attività Dacian Cioloş, sono in auin un dibattito mento. Consulla propoSpese della PAC e sua percentuale sulle spese totali del bilancio UE frontando i sta della dati rispetto al Commissione europea per il bilancio dell'UE per il periodo precedente bilancio pluriennale 2007-2014 con la nuova pro2014-2020. posta, è stato riconosciuto che il supplemento di 15 miliardi di La Commissione aveva presentato la sua proposta per il euro, soprattutto i fondi per la ricerca, sono una buona notiprossimo quadro finanziario pluriennale lo scorso 29 giugno. zia, ma non possono essere confrontati con i tagli ai paga"È un taglio in termini reali", ha detto l'italiano Paolo De Camenti diretti del valore di circa 40 miliardi di euro. stro, presidente della Commissione agricoltura al Parlamento Quanto alla nuova opzione di utilizzare per gli agricoltori il europeo, a chi metteva in dubbio quali conseguenze la proFondo per la globalizzazione, è stato sottolineato che se queposta avrebbe avuto per gli ambiziosi piani della politica agristo doveva essere un indennizzo per gli allevatori di bovini cola comune (PAC), dopo il 2013. "Il Parlamento ha inviato per l'accordo con il Mercosur, sembra non essere sufficiente. un segnale molto chiaro sul fatto che non vogliamo vedere "La palla è ora nel nostro campo", ha ammesso l'europarlatolte le risorse dalla PAC, che deve rispondere agli interessi mentare italiano Lorenzo Fontana, che ha accolto comunque di 10 milioni di agricoltori, ma anche di tutti i cittadini d'Europositivamente l'accesso per gli agricoltori al Fondo di globapa". lizzazione. Ora spetta al Consiglio dei Ministri UE e al Parlamento contiAltri parlamentari europei, invece, hanno accolto favorevolnuare il negoziato sul budget, in base alla proposta della mente la proposta di bilancio considerando che un anno fa Commissione, e in questa discussione i fondi legati al settore non si era sicuri di mantenere le situazione sul tavolo oggi; agricolo saranno uno dei passaggi chiave. Da anni la PAC si inoltre è stata accolta con favore la proposta di collegare il sta dirigendo verso interventi di gestione complessiva dei 30% dei fondi del primo pilastro (pagamenti diretti) per l'appliterritori e delle regioni rurali, attraverso una considerazione cazione di misure verdi da parte degli agricoltori, un passo maggiore sia del loro potenziale imprenditoriale e di crescita criticato come prematuro da diversi parlamentari europei. economica, sia della tutela dell'ambiente. I fondi europei a Sulla necessità di mantenere le promesse, alcuni hanno sodisposizione risentono sempre più di questa impostazione. stenuto che i pagamenti diretti devono diventare più equi, La Commissione europea, ha sottolineato Ciolos, propone di ricordando che la PAC è una delle politiche più importanti stanziare "denaro fresco" per l'agricoltura sotto diverse voci, dell'Unione europea. ad esempio l'utilizzo per 2,8 miliardi di euro del Fondo di ade"La riforma che stiamo preparando è la prima, in cinquanta guamento alla globalizzazione, per gli agricoltori. Questo fonanni di storia della PAC, in cui i parlamentari stanno giocando, attivo dal 2006, mette a disposizione risorse per i lavorado un ruolo così importante", ha affermato Paolo De Castro, tori licenziati a causa degli effetti della globalizzazione, come riferendosi in parte al potere del Parlamento europeo di coad esempio le delocalizzazioni di imprese. Ad oggi questo decisione, ma anche al rafforzamento dei poteri dei parlastrumento non è ancora disponibile per il settore agricolo e la menti nazionali garantito dal trattato di Lisbona. proposta della Commissione intende colmare questa lacuna. Matteo Fornara e Tommaso Sorce Inoltre, 5,1 miliardi di euro finanziati per il 100% dall'Unione Commissione europea Rappresentanza in Italia europea con programmi di ricerca e innovazione sono stati chiaramente destinati al settore agricolo. "Questo ci porta ad un importo totale di 435,5 miliardi di euro" per il settore agricolo nel nuovo bilancio pluriennale, ha dichiarato il Commissario europeo.