Schiuma cemento e cortine di nebbia blindati hi-tech per

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Schiuma cemento e cortine di nebbia blindati hi-tech per
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VENERDÌ 20 LUGLIO 2012
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CRONACA
PER SAPERNE DI PIÙ
bari.repubblica.it
■V
BARI
Allarme rapine
Portavalori, un piano per fermare il far west
Paura per gli assalti. Il prefetto: le banche ci daranno gli itinerari, noi li bonificheremo
FRANCESCA RUSSI
RIMA di tutto la comunicazione. Gli
istituti di vigilanza dovranno avvisare preventivamente le questure
di riferimento indicando il tragitto da seguire e il valore del trasporto perché possa essere garantita l’eventuale scorta e la
bonifica del percorso. È la prima regola, e
sicuramente la più importante, del nuovo pianto regionale antirapine approvato in prefettura a Bari dalla Conferenza
P
regionale delle autorità di pubblica sicurezza.
La parola d’ordine è, infatti, prevenzione. I prefetti, i questori, i comandanti
dei carabinieri e i generali della guardia di
finanza delle sei province pugliesi si sono
riuniti proprio per studiare un piano comune d’azione contro le rapine ai furgoni portavalori. Il fenomeno in Puglia è in
continuo aumento: da giugno a oggi, in
un solo mese e mezzo, sono stati quattro
gli assalti compiuti sulle strade della no-
Quattro i colpi in un
mese e mezzo: si
tratta di commando
addestrati ad
azioni militari
stra regione da vere e proprie bande paramilitari. I gruppi, armati di kalashnikov
e fucili a pompa, hanno incendiato grossi tir da mettere di traverso sulla strada,
hanno sparato raffiche di colpi di arma
da fuoco contro i blindati, hanno tagliato
il tetto dei portavalori e sono scappati
nelle campagne. Si tratta di commando
addestrati ad azioni militari tanto che il
sospetto è che, all’interno, ci possano essere anche ex carabinieri o ex poliziotti
infedeli. L’allarme dunque è rosso.
«Abbiamo approvato il piano antirapine su livello regionale – ha spiegato il prefetto di Bari Mario Tafaro – Si tratta di
un’iniziativa sperimentale molto importante. Sarà necessario un raccordo tra
tutte le forze di polizia ma soprattutto per
prevenire dobbiamo sapere dove sono
diretti i furgoni degli istituti di vigilanza».
Nel piano sono previsti due livelli di allerta per garantire un intervento immediato interforze.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le tattiche
dei rapinatori
Le misure
anti banditi
LE ARMI
SPUMA BLOCK
I commando
hanno
addestramento
di tipo militare: è
il kalashnikov
l’arma utilizzata
nella maggior
parte dei casi
dai rapinatori
Azionato
durante l’ultima
rapina sull’A14:
la resina in 90
secondi
solidifica il
bottino
impedendone il
furto
I TIR
IL GPS
Tutti i furgoni
sono dotati del
sistema
collegato con la
centrale che
tramite il satellite
consente la
localizzazione
del mezzo
Il dossier
Così la tecnologia scoraggia i banditi: i nuovi furgoni con telecamere e quattro strati d’acciaio
Schiuma cemento e cortine di nebbia
blindati hi-tech per salvare il bottino
NEBBIOMETRO
Alcuni furgoni
sono dotati del
dispositivo che
emette nebbia e
fumo per
ostacolare la
visione
all’interno
dell’abitacolo
BLINDATURA
I furgoni sono
realizzati con
pannelli al
manganese a
prova di taglio.
Ma per problemi
di peso, il punto
debole rimane il
tetto
OVE milioni di euro portati via, quattro guardie
giurate uccise nei conflitti a fuoco, 54 vigilantes feriti e 56
pistole rapinate negli assalti. Sono i dati di dieci anni di rapine ai
portavalori in Puglia. Un vero e
proprio bollettino di guerra. Eppure le tecnologie per far fronte
alle bande armate ci sono. «Basterebbe utilizzarle tutte senza
badare a spese» commenta il segretario del sindacato autonomo di vigilanza privata Vincenzo
del Vicario.
Il sistema presente obbligatoriamente su tutti i furgoni è quello del Gps in grado, attraverso
una rete satellitare, di fornire in
tempo reale a un ricevitore le
coordinate geografiche in maniera tale da conoscere sempre
la posizione del mezzo. Proprio
attraverso il Gps dalla centrale
operativa degli istituti di vigilanza possono essere messi in funzione altri dispositivi di sicurezza. «Si può azionare il blocco del
carburante o il blocco del motore a distanza – spiega Luigi Rennola della Securpol di Bari – in
caso di rapina dell’intero furgone. Chi è in centrale e nota una
sosta più lunga del solito può attivarli. Ci sono anche i sensori
inerziali che proteggono il mezzo se qualcuno prova a sollevarlo o a forzarlo. Esistono disposi-
N
tivi per emettere nebbia e fumo
e ostacolare la visone di quello
che accade dentro l’abitacolo».
Un altro sistema, azionato durante la rapina sulla A14 ad Acquaviva delle Fonti lo scorso 2 luglio, è sicuramente quello dello
“spuma block”: il principio di
funzionamento si basa sulla
produzione, in soli 90 secondi, di
una resina molto compatta in
grado di impedire il prelievo di
tutto ciò che avvolge fisicamente, e non ha la possibilità di essere tagliata, bruciata, corrosa se
non in tempi molto lunghi. Il comando può essere manuale o
automatico. «Non tutti gli istituti utilizzano questo sistema e
non sempre ha funzionato – prosegue il segretario del Savip – con
L’ANNUNCIO
Il prefetto di Bari Mario
Tafaro: “Il piano
antirapine su base
regionale prevede due
livelli di allerta”
lo spuma block si raggiungono
temperature altissime dentro
l’abitacolo e può diventare un
pericolo per le guardie. La tecnologia purtroppo non è perfetta:
anche con il localizzatore ci sono
problemi per le zone buie in cui
il canale radio è assente e i cellulari non hanno campo. Bisogna
coniugare più elementi: da un
lato separare i valori all’interno
del furgone in piccole somme,
far girare più mezzi e con meno
soldi, far fare ai vigilantes corsi
antisperonamento e di guida veloce; dall’altro Gps, spuma
block, pannello antitaglio e furgoni con le telecamere sul retro».
I blindati possono essere realizzati con pannelli al manganese a prova di taglio. «Il problema
L’operazione
Droga, quindici arresti e sequestri per un milione e mezzo
UN MILIONE e mezzo di euro il valore
del maxi sequestro di beni mobili e immobili effettuato dai carabinieri e dalla
guardia di finanza nell'ambito di due
operazioni collegate che hanno smantellato un gruppo attivo nelle estorsioni e nei traffici di droga a Foggia e provincia, soprattutto nelle località costiere del Gargano. Le indagini hanno portato all’arresto di quindici persone, tre
sono ricercate, per altre due è stato disposto l'obbligo di dimora. Circa 4000
capi di imputazione, un giro d'affari di
oltre 600mila euro. «Una grande operazione che abbiamo voluto dedicare
a Paolo Borsellino - ha detto il procuratore della Repubblica di Bari, Antonio Laudati - diventato un simbolo della legalità e un martire laico della criminalità organizzata».
– spiega del Vicario – è che anche
il tetto deve essere fatto così, ma
la maggior parte dei furgoni non
lo ha perché così supererebbe i
35 quintali e occorrerebbe la patente C per guidarlo e gli istituti
dovrebbero adeguarsi». Infine
c’è la valigetta Hds che, in caso di
furto, sprigiona inchiostro rosso
e macchia le banconote. «I rapinatori però trovano sempre un
escamotage per superare la tecnologia» si rammarica Rennola.
«Bisogna mettere fine a questo
far west per la sicurezza di tutti –
conclude del Vicario – i trasporti
grossi dovrebbero essere effettuati con vagoni blindati su binario».
(fr.rus.)
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Oltre ad auto di
grossa
cilindrata, i
banditi utilizzano
tir che mettono
di traverso sulle
strade e poi
incendiano per
isolare la zona
GLI ARNESI
Nell’armamentario della banda
dei portavalori
anche potenti
flessibili con
dischi in grado
di tagliare
acciaio e
manganese
I NUMERI
Quattro guardie
giurate uccise,
nove milioni di
euro rapinati, 54
vigilantes feriti e
56 pistole rubate
È il bilancio di 10
anni di rapine ai
portavalori