2 febbraio giornata della Vita Consacrata

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2 febbraio giornata della Vita Consacrata
2 febbraio: Giornata della Vita Consacrata
di Suor Damiana Bernardi
Noi consacrati e consacrate oggi rendiamo lode a Dio perché ci ha chiamati a vivere o in una
famiglia religiosa o, pur restando nel mondo, a vivere con cuore indiviso. Il Santo Padre
Giovanni Paolo II nel documento Novo Millennio Ineunte raccomanda come “necessario e
urgente impostare una vasta e capillare pastorale delle vocazioni che raggiunga le Parrocchie, i
centri educativi, le famiglie, suscitando una più attenta riflessione sui valori essenziali della vita,
che trovano la loro sintesi risolutiva nella risposta che ciascuno è invitato a dare alla chiamata di
Dio, specialmente quando questa sollecita la donazione totale di sé e delle proprie energie alla
causa del Regno”(N M I n.46).
In una società dove il relativismo è la misura delle scelte e dei comportamenti di molti non è
facile pensare alla donazione totale e gratuita, ma non è impossibile. Il Signore continua a
chiamare e allora tutti noi cristiani siamo invitati a pregare e a operare perché i giovani cerchino
motivi più forti da vivere con impegno, per orientare la loro vita. La fede in Dio Padre che ama i
suoi figli, in Cristo che cammina con noi, negli educatori che aiutano a discernere la volontà di
Dio, è il presupposto perché ogni ragazzo e ragazza possa scoprire e seguire la chiamata di
speciale consacrazione.
La Chiesa è consapevole dell'importanza della Vita Consacrata per questo invita tutti i cristiani a
chiedere a Dio nuove vocazioni. A tutti noi consacrati e ai nuovi chiamati Cristo domanda di
vivere nella contemplazione per essere poi capaci di operare per il bene dei fratelli in ogni realtà
del mondo di oggi.
Unità dei cristiani
Celebrazione ecumenica in Cattedrale
di Gianni Malavolti
La celebrazione ecumenica della Parola di Dio che si è svolta lo scorso 19 gennaio in Cattedrale,
come momento centrale della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, ha posto bene in
evidenza il tema: “Un tesoro in vasi di terra”. Due sono stati infatti gli elementi caratterizzanti l a
celebrazione: il simbolo del vaso di terra contenente una candela accesa, il tesoro-Cristo, e la
folta presenza di immigrati delle diverse confessioni cristiane.
Erano presenti sia comunità cattoliche che evangeliche, provenienti soprattutto dall’Africa, ed
hanno portato il loro saluto i rappresentanti della Chiesa cattolica ghanese, della Chiesa
evangelica apostolica di Cristo, della Chiesa evangelica di Zion e della Chiesa evangelica
ghanese. I canti di queste comunità hanno poi portato una nota di gioia e di vivacità alla
celebrazione, accompagnata musicalmente dal gruppo di Taizè.
Nella sua omelia l’Arcivescovo ha parlato, fra l’altro, del significato del vaso di terra,
dell’amarezza che sperimentiamo anche nel cammino ecumenico, del silenzio necessario e della
funzione primaria della preghiera per l’unità dei cristiani.
Veglia interreligiosa a Nonantola
Rendere attuali gli impegni di Assisi
Arrivando nei locali dell’ex monastero, a Nonantola ci sono i cartelli che indirizzano le comunità
religiose alla sala ad essa riservata per la preghiera. La preghiera per le diverse comunità
religiose inizia un po’ in ritardo, per attendere l’arrivo di tutti i rappresentanti. La cripta
dell’abbazia è gremita e molte sono anche le persone fuori, che partecipano alla Messa,
presieduta al Vicario Generale Mons. Paolo Losavio.
Le letture sono proclamate in italiano e in inglese, la liturgia del giorno invita ad una vera
testimonianza, e quello che si sta realizzando intorno ne è un segno. Ci sono il presidente della
Provincia Graziano Pattuzzi, l’assessore modenese Alberto Caldana, c’è un lungo corteo che si
snoda dall’abbazia fino alla scuola media: bambini, tanti bambini, hijab e fazzolettoni scout,
kippà e bandiere della pace a perdita d’occhi.
Nella palestra, anch’essa gremita, Don Oreste Benzi, insieme al sindaco di Nonantola Stefano
Vaccari, accoglie i partecipanti, esortando ogni persona a diventare capace, ogni giorno di più, di
cercare ciò che unisce e non ciò che divide. Ogni gruppo religioso presente condivide con gli
altri le parole di pace dei propri testi sacri e presenta due degli impegni di Assisi. Alla fine della
riflessione un abbraccio di pace è il gesto che permette di passare dalla preghiera alla festa: la
musica e la gioia chiudono una giornata in cui il “Decalogo di Assisi per la pace” non è rimasto
soltanto un pezzo di carta.
La Parola di Dio e la storia
Prosegue il ciclo di conferenze proposte dalla Diocesi a 40 anni dall’inizio del Concilio Vaticano
II. Venerdì 7 febbraio alle ore 21, al Centro Famiglia di Nazareth il teologo Mons. Bruno Forte
parlerà sul tema: “La Parola di Dio e la storia – La costituzione conciliare Dei Verbum”. Mons.
Bruno Forte è preside e docente di teologia dogmatica nella Pontificia Facoltà teologica
dell’Italia Meridionale, a Napoli. E’ autore di grandi opere, che fanno di lui uno dei maggiori
teologi italiani.
L’Agenda della Diocesi
Domenica 2 febbraio
ore 18 in Cattedrale
S. Messa per Giornata della Vita Consacrata e della Vita
Giovedì 6 febbraio
ore 9 al CFN
Consiglio Presbiterale
Venerdì 7 febbraio
Ore 21 al CFN
Incontro su Concilio vaticano II
Domenica 9 febbraio
ore 16 al CFN
Per mano nel deserto
Ore 18.30
Sentiero Imprevisto
Catechesi sulla Messa/3
Liturgia della Parola: Dio parla al suo popolo
“Quindi (Mosè) prese il libro dell’alleanza e lo lesse alla presenza del popolo. Dissero: “Quanto
il Signore ha ordinato, noi lo faremo e lo eseguiremo”. (Es 24,7)
“Con le Letture si offre ai fedeli la mensa della Parola di Dio e si aprono loro i tesori della
Bibbia”. (PNMR, 34)
La mensa della Parola: Dio parla al suo popolo, Cristo continua ad annunciare il suo Evangelo e
la Chiesa ascolta la parola che salva.
+ L’annuncio e l’ascolto della Parola nella assemblea domenicale sono davvero un evento
salvifico. Si compie un vero dialogo tra Dio e il suo popolo.
+ Dio parla, il popolo ascolta e risponde con le acclamazioni, i canti, la professione di fede e la
preghiera universale.
+ Nella Messa domenicale sperimentiamo il vertice dell’Ascolto della Parola di Dio, e l’ascolto
è fondamentale per la vita della Chiesa e del singolo cristiano come nutrimento spirituale.
+ Il Tempo dell’Ascolto della Parola
¬La Liturgia della Parola è il momento privilegiato della proclamazione della Parola di Dio.
¬Da questo momento privilegiato il cri- stiano impara ad ascoltare la Parola: costante nella vita
di ogni credente, perché tutte le scelte che egli compie siano in conformità con la Parola di Dio e
il Vangelo di Gesù Cristo.
¬ Dall’ascolto scaturisce la risposta del- l’uomo alla proposta di salvezza: la risposta è la
professione di fede e la preghiera.
¬L’ascolto della Parola di Dio ci dispone all’ascolto dei fratelli, delle loro necessità e
aspirazioni.