scheda progetto per l`impiego di volontari in servizio civile

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scheda progetto per l`impiego di volontari in servizio civile
Allegato 2
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
FOCSIV Volontari nel mondo
NZ01791
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NAZIONALE
1°
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
Caschi Bianchi Interventi Umanitari in aree di crisi - Africa Centro Orientale 2014
5) Settore e area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
F02
Settore: Servizio Civile all’Estero
Area di intervento: Cooperazione ai sensi legge 49/1987
6) Descrizione del contesto socio politico ed economico del paese o dell’area
geografica dove si realizza il progetto; precedente esperienza dell’ente
proponente il progetto nel paese o nell’area geografica anche in relazione alla
propria mission; presentazione dei partner esteri:
FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud
del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli
interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la
promozione dell’autosviluppo al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che
potenzialmente sarebbero potute essere, sono o sono state fonte di conflitti e di maggiori
ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei
conflitti (intesi nel senso sopra descritto), volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di
sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, FOCSIV in
collaborazione con l’Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha
ripresentato nel febbraio del 2007, all’UNSC il progetto madre “Caschi Bianchi” che
intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all’estero come intervento di
costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico,
religioso, culturale, etnico..) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti attraverso
l’implementazione di progetti di sviluppo tenendo presente che i conflitti trovano terreno
fertile dove la povertà è di casa, i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non
sono democratici e partecipati ed alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto
di servizio civile vuole essere un ulteriore testimonianza dell’impegno della Federazione
nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani
in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è
lottare contro la povertà, la fame, l’esclusione sociale, il degrado ambientale; che le
conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione, di
riconoscimento della positività dell’altro.
Di seguito descriveremo il singolo contesto politico ed economico del Paese coinvolto nel
progetto (nelle parentesi le ONG che ivi intervengono) con particolare attenzione ai dati
UNDP relativi all’indice di sviluppo umano; al livello di istruzione e sistema istruzione del
Paese; alla speranza di vita alla nascita; al tipo di sistema sanitario e/o diffusione malattie;
alla situazione economica soprattutto in relazione al sostentamento della popolazione;
alla situazione di povertà; alla presenza di eventuali conflitti etnici o di natura politica e/o
economica; una panoramica dell’evoluzione politica del paese soprattutto se risulta
essere collegata all’emergere di un problema/conflitto.
6. RUANDA (MLFM)
Dopo il tragico genocidio del 1994, perpetrato nella totale indifferenza della comunità
internazionale, le istituzioni ruandesi, coadiuvate dalle organizzazioni internazionali, sono
ancora impegnate nel difficile compito di ristabilire la pace interetnica. Nonostante
discendano entrambi dall’etnia Bantu e parlino la stessa lingua, durante il suo mandato
internazionale l’amministrazione belga fomentò l’odio razziale e le rivalità tra Hutu (etnia
maggioritaria nel Paese) e Tutsi, con l’instaurazione di un rigido sistema coloniale di
separazione razziale e sfruttamento. Attraverso un’escalation di violenza, di cui le tappe
principali sono il 1959, in cui il Ruanda divenne indipendente e gli Hutu presero il potere,
e il 1990, in cui Francia e Belgio intervennero per bloccare un’offensiva sferrata contro il
regime Hutu dal Fronte Patriottico Ruandese (RPF), si arriva ai fatti del 1994: in poco più
di tre mesi il genocidio ha sterminato circa un milione tra Tutsi e Hutu moderati,
terminando nel luglio dello stesso anno con la vittoria del RPF. Il periodo transitorio
stabilito dagli Accordi di Arusha si è concluso nel 2003, anno in cui si sono svolte nel
Ruanda le prime elezioni libere in cui Paul Kagame, con quasi un plebiscito (94,3% dei
voti), è confermato alla Presidenza del Paese. Nello stesso anno è stata adottata la nuova
Costituzione tra le cui norme compare la disposizione secondo cui sono dichiarati illegali i
partiti che riescono a fare politica solo a livello locale, per evitare che si possano
innescare meccanismi di incitamento all’odio tra le diverse comunità (va però anche
aggiunto che alcuni ritengono questo un escamotage per favorire il RPF). Dal 2002 sono
state istituite dal Governo ruandese speciali corti per processare i colpevoli del genocidio:
circa 100.000 sono ad oggi gli accusati di questo crimine, giudicati da apposite corti
popolari “gacaca” (sono circa 12.000), sulla cui costituzionalità e legittimità però vi sono
opinioni discordanti. Nel 2010 Kagame è stato riconfermato presidente, anche se la
regolarità di questa elezione è stata contesta sia dai suoi rivali sia da alcune
organizzazioni internazionali.
Dal 1996, il Ruanda ha vissuto una fase di ripresa economica costante, grazie all'impegno
del governo per le riforme socio-economiche, il sostegno agli investimenti del settore
privato e il costante afflusso di aiuti esteri. Grazie a queste manovre il PIL del paese
cresce costantemente (nel 2013 il tasso di crescita è stato del 7%) e la percentuale di
persone che vivono in povertà è scesa di quasi il 12% tra il 2006 e il 2011. (Dati World
Bank 2013). Nonostante ciò il Ruanda è ancora molto in basso nella classifica UNDP per
indice di sviluppo umano: il Paese infatti si attesta al 167° posto, con un indice dello
0,434.
Il Ruanda inoltre ha la più alta densità demografica del continente africano (con una
crescita media annua che superla il 2%), e questo comporta, oltre ad un aggravamento
delle condizioni di vita (che alcuni economisti scelgono come fattore scatenante dei fatti
del 1994), anche conseguenze a livello ambientale in quanto, per soddisfare il fabbisogno
alimentare del Paese, si incrementa il disboscamento e l’impoverimento dei terreni. In
questo senso il Governo ha adottato misure per salvaguardare la biodiversità e consentire
una produzione agricola sostenibile.
Infine, con oltre il 50% della popolazione sotto i 15 anni, la sfida più grande che il governo
del Paese deve affrontare è quella educativa, per sostenere i bambini che passano dalla
scuola primaria alla secondaria. Nonostante gli enormi progressi ottenuti nell’educazione
primaria, che viene stimata al 90%, c’è un marcato contrasto con l’iscrizione al livello
secondario che è molto basso, vicino al 10% specialmente nelle zone rurali. Questo minor
tasso di iscrizione nella scuola secondaria è principalmente attribuito a molti fattori: poche
scuole secondarie, povertà e incapacità di pagare le tasse scolastiche del livello
secondario dopo la scuola primaria.
Di seguito si riportano le esperienze maturate dall’organizzazione, MLFM, che opererà nel
paese con il presente progetto e una breve presentazione del partner:
MLFM
Il Movimento Lotta Fame Mondo (MLFM) è una ONG con sede a Lodi che nasce nel 1964
con il proposito di combattere la denutrizione e il sottosviluppo. La lotta alla fame e alla
povertà diventano fin da subito la vera missione dell'Organismo, che sceglie di operare
con progetti di sviluppo e non nell’emergenza. Portare acqua potabile è l'obiettivo primario
senza precludere con ciò interventi di educazione, sensibilizzazione e formazione.
Il supporto e il lavoro della popolazione locale è elemento imprescindibile nella
realizzazione degli interventi del MLFM, che si impegna a fornire mezzi e competenze,
ma senza agire in autonomia e indipendentemente dalla richiesta degli abitanti del luogo,
il cui appello esplicito deve essere il punto di partenza.
L’ONG è presente in Ruanda dal 1987, quando ha realizzato il suo primo progetto idrico
nel comune di Humure (oggi Muhura). Il progetto, finanziato dal Ministero Affari Esteri, si
è sviluppato in 5 anni, il tempo necessario affinché la popolazione locale beneficiaria lo
prendesse in consegna, ne avvertisse la responsabilità e lo sentisse come proprio.
L’acquedotto è, ad oggi, ancora funzionante, sopravvissuto ai tragici eventi della metà
degli anni novanta. Da allora, tecnici MLFM si recano periodicamente in loco per
monitorarne la manutenzione e, se necessario, per fornire assistenza. Questa costante e
concreta presenza ha permesso di creare una fiducia reciproca tra il personale MLFM e la
popolazione locale. I nostri volontari, oltre all’indispensabile apporto tecnico, si sono resi
disponibili per dare supporto alle comunità locali, alla parrocchia di Muhura e alle strutture
che sono gradualmente sorte nell’area circostante a servizio dei più poveri. La rete di
distribuzione dell’acquedotto, d’altra parte, ha cambiato in maniera evidente lo stile di vita
degli abitanti dell’area, che continuano a sentire come proprie le infrastrutture create.
L’acquedotto di Muhura è stato il punto di inizio di un percorso che non si è più arrestato.
A seguito di ciò si è scelto di rispondere a nuovi bisogni emergenti, avviando altri
interventi sul territorio: un progetto di fornitura di energia elettrica, la costruzione di
laboratori informatici per la scuola locale e la costruzione di nuovi acquedotti, a beneficio
di oltre 150.000 persone e che hanno avuto come controparte direttamente i Distretti
interessati, di Gicumbi e di Gatsibo.
Il consolidarsi della presenza MLFM in Ruanda ha reso necessario con il passare degli
anni di dotarsi di una struttura organizzativa più ampia, appoggiata da un ufficio nella
capitale, a Kigali e da un altro nella sede operativa a Nord del Paese, nella città di
Byumba. In entrambi gli uffici è impiegato unicamente personale locale. A partire dal 2008
MLFM realizza sul posto progetti di impiego in servizio civile a supporto del personale
espatriato e dello staff locale nelle attività sul terreno e in quelle di formazione rivolte ai
beneficiari dell’intervento.
Partner
Per la realizzazione del presente progetto MLFM collabora con il Distretto di Gicumbi,
nella Provincia del Nord del Ruanda. Il Distretto è l’ente locale cui è destinato il progetto e
che è proprietario dell’acquedotto e di tutte le attrezzature e i mezzi necessari alla sua
costruzione una volta ultimato il progetto. La collaborazione tra MLFM e il Distretto nasce
nel 2006, con la stesura di due progetti idrici, finanziati da MAE e UE, ad oggi portati a
termine e funzionanti. Da allora la collaborazione con la ONG non ha fatto che
consolidarsi, al punto che l’intera Provincia del Nord (unità amministrativa superiore al
Distretto, di cui Gicumbi fa parte) ha chiesto a MLFM di impegnarsi per la fornitura
dell’acqua potabile all’intero territorio. Operativamente il Distretto ha il compito di
provvedere all’organizzazione e alla formazione dei Comitati di Fontana, organi di
gestione e manutenzione della rete distributiva idrica. Al Distretto spetta inoltre la
formazione dei beneficiari in merito ai temi dell’acqua attraverso incontri nelle scuole, nei
villaggi, lungo le colline e l’organizzazione di seminari e tavole rotonde rivolte alle persone
tecnicamente più preparate presso la sede del Distretto, in città. Le attività di educazione
al corretto utilizzo della risorsa e, parallelamente, quelle relative alle questione di igiene e
salute pubbliche, prendono forma unicamente a seguito della formazione di uno staff
locale di animatori e formatori. Nell’ambito di tale accordo il Distretto di Gicumbi continua
a rendersi disponibile con entusiasmo alla realizzazione con MLFM di progetti per
ospitare giovani in Servizio Civile.
7) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si
realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante
indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del
progetto:
Di seguito, si descrive il contesto territoriale e settoriale specifico in cui andranno ad
implementarsi le attività del progetto (nelle parentesi l’ONG che realizza il progetto e il
codice Helios della sede di realizzazione).
Sanità e grandi Malattie
MLFM
Tutela Infanzia ed Adolescenza
Kigali - 73968
Educazione ed Istruzione
Ruanda
Donne e Sviluppo
ONG di
riferimento
Diritti Umani e Sviluppo Sociale
Città – cod. helios
Sicurezza Alimentare
Paese di
realizzazione
Ambiente e Foreste
Per meglio visualizzare la tipicità dell’intervento abbiamo raggruppato e sintetizzato nella
seguente tabella le aree di intervento e gli ambiti settoriali specifici:
X
7.6 RUANDA- Kigali (MLFM 73968)
Kigali è la capitale e la città più popolosa del Rwanda. Situata al centro del Paese si
sviluppa su un territorio collinare e conta una popolazione che ormai tocca il milione di
abitanti. Capitale della regione omonima è situata geograficamente nella parte centrale
della nazione. In città, come nel resto del piccolo Paese, il clima è buono e abbastanza
costante, con una temperatura media attorno ai 20 C°. La densità media della
popolazione è la più alta del continente, con una media Paese di 322 abitanti per
chilometro quadrato.
Da un punto di vista sociale ed economico, la città sta vedendo un buon livello di sviluppo,
mentre a livello rurale più del 60% della popolazione vive sotto la soglia minima di
povertà.
La parte operativa del presente progetto si svolge tra gli uffici MLFM della capitale e la
provincia Nord confinante, nel distretto di Gicumbi e, in particolare, nei villaggi di
Bureranyana e Ruzizi. Le attività hanno un focus prevalente in questi territori, distanti
circa 40 km dalla sede e facilmente raggiungibili in automobile o in autobus su strade
asfaltate. Il territorio considerato ha un’altitudine media lievemente più elevata rispetto a
quella della città, di circa 1800 mt s.l.m. Questo comporta temperature di poco inferiori e
una più marcata stagione delle piogge, che si sviluppa in particolar modo nel mese di
aprile. Come in tutta l’Africa equatoriale anche qui, nonostante il bellissimo paesaggio
composto dalle mille verdi colline, domina la malaria, così come una lunga serie di
malattie tropicali e malattie polmonari causate dalla povertà delle abitazioni e dallo scarso
approvvigionamento di acqua potabile. L’economia del territorio si fonda quasi
esclusivamente sulle attività agricole, che occupano il 90% della popolazione attiva. Tra le
colture commerciali per l’esportazione la più redditizia è quella del caffè e del tè. Le
produzioni di sussistenza, i fenomeni di dilavamento ed erosione dei pendii e i terreni
sfruttati senza possibilità di messa a riposo, non sono sufficienti a coprire il fabbisogno
alimentare. L’industria è debolissima e comprende piccoli stabilimenti alimentari, un
cementificio e manifatture di tabacco. Lo sfruttamento delle risorse minerarie è poco
sviluppato nell’intera regione, a causa della mancanza di investimenti e di infrastrutture
adeguate.
Nel territorio di Kigali e nel distretto di Gicumbi si interviene nel settore Ambiente e
Foreste
Ambiente e foreste
Sia nella regione della capitale Kigali che nelle aree confinanti, la morfologia e la struttura
geologica del territorio fanno sì che le acque piovane attraversino velocemente il terreno
per raccogliersi in piccoli stagni di fondovalle, collegati tra loro da ruscelli fangosi e che
convogliano nelle paludi e nei laghi che occupano circa 200.000 ettari del Paese. Nel
2007, secondo il piano di sviluppo distrettuale 2008-2012, le adduzioni idriche presenti nel
Distretto di Gicumbi coprivano un totale di 286,8 km, di cui, però, soltanto 39,6 km
versavano in buono stato mentre 247,2 erano da riabilitare. Il 62,7% della popolazione
considerata, ancora oggi, percorre più di un chilometro per approvvigionarsi di acqua e
solo il 6% dispone di servizi igienici prossimi alla propria abitazione. La popolazione non
servita dagli acquedotti dispone di sorgenti naturali, quali stagni e ruscelli di fondovalle.
L’acqua di sorgente, pur disponibile, non è potabile e oltre l’80% delle risorse sono
contaminate dalla fauna e flora locale, nonché dall’uomo che vi abita. Soprattutto nelle
aree rurali della zona, l’accesso all’acqua potabile è inferiore al 40%, a causa anche del
malfunzionamento delle infrastrutture preposte, alla bonifica delle sorgenti e alla
distribuzione. Non solo la mancanza di acqua potabile ma anche il suo uso improprio
sono la causa delle numerose malattie che affliggono la popolazione, considerato che la
qualità dell’acqua è molto scadente. Nella provincia il tasso di mortalità infantile (tra 0 e 5
anni), è del 227‰, di cui circa il 50% è dovuto alla contrazione di malattie di origine idrica.
L’inaccessibilità all’acqua, si ripercuote in modo grave in numerosi altri settori di vita della
popolazione, causando in particolare:
Malattie quali verminosi, colera, dissenterie, causate dallo scorretto uso
domestico;
Il proliferare di zone paludose, terreno fertile per la diffusione di zanzare e, di
conseguenza, di malaria;
Impossibilità di istruzione per i bambini, impegnati a volte per oltre 3 ore al giorno
al recupero dell’acqua necessaria alla famiglia;
Danni fisici alla spina dorsale e al bacino, che sono ancora fragili nell’età dello
sviluppo, causati dal prolungato trasporto di taniche pesanti oltre 20 kg;
Innumerevoli casi di violenza registrati su giovani ragazze, che per recuperare
l’acqua percorrono zone disabitate.
Da qui l’urgenza di pensare a nuove e diverse tecniche per la costruzione e il
mantenimento di acquedotti, il linea con i piani di sviluppo del territorio e in direzione del
raggiungimento del 7° Obiettivo del Millennio, ove si prevede di ridurre della metà la
popolazione mondiale non avente accesso diretto all’acqua potabile.
Nel settore Ambiente e foreste si interviene nel territorio di Kigali e nel distretto di Gicumbi
con i seguenti destinatari diretti e beneficari.
Destinatari diretti:
14.600 persone beneficiarie dirette delle strutture idriche.
71 persone saranno formate e, a vario titolo e con diversi compiti, entreranno a
far parte della cooperativa di gestione dell’acquedotto per garantire la corretta
gestione e la sostenibilità futura dell’intervento.
Beneficiari:
I beneficiari indiretti dell’intervento saranno le 26000 persone che abitano le zone
interessate. Le azioni di sensibilizzazione al corretto uso idrico ed alla prevenzione sociosanitaria saranno rivolte con particolare attenzione alle scuole primarie e secondarie
(5450 persone) ed ai pazienti afferenti il centro di salute di Tanda (15500 persone dei
Settori di Giti e Bukure).
8) Obiettivi del progetto:
Di seguito la descrizione degli obiettivi relativi alle singole realtà territoriali e settoriali
precedentemente descritte.
8.6 RUANDA- Kigali (MLFM 73968)
Migliorare l’approvvigionamento idrico per 14.600 abitanti delle comunità
coinvolte
Rafforzare le competenze tecniche e gestionali di 71 membri della cooperativa di
gestione delle strutture idriche
Sensibilizzare la popolazione ruandese al corretto uso dell’acqua ed alla
prevenzione socio sanitaria
9) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo
puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei
volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista
sia qualitativo che quantitativo:
9.6 RUANDA- Kigali (MLFM 73968)
9.6.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
Azione 1. Attività preparatorie e iniziali
1. Firma accordi operativi tra ONG e controparte
2. Affitto ufficio e acquisto piccole attrezzature
3. Selezione personale locale
4. Acquisto e affitto veicoli e attrezzature di uso generale
5. Progettazione opere civili e installazione cantiere
Azione 2. Riabilitazione della rete idrica
1. Captaggio sorgente e relativa protezione
2. Costruzione camera di raccolta sorgente
3. Riabilitazione condotta
4. Costruzione 9 serbatoi di accumulo
5. Costruzione 19 fontane pubbliche e relative protezioni
6. Costruzione 35 camerette di controllo
7. Acquisto e piantumazione sementi per lotta all’erosione
8. Analisi delle acque
Azione 3. Rafforzamento delle competenze tecniche di 71 membri della cooperativa
incaricata della gestione delle strutture idriche
1. Formazione di 10 tecnici manutentori della cooperativa tramite 5 sessioni
formative introduttive sugli aspetti tecnici di base ed una formazione pratica di
100 ore tramite il metodo “training on the job”
2. Formazione di 1 responsabile economico della cooperativa tramite 5 sessioni
formative teorico-pratiche sull’utilizzo di un pc e di un software per la gestione del
materiale in entrata/uscita
3. Formazione di 1 tecnico di laboratorio analisi delle acque cooperativa tramite 5
sessioni formative su: nozioni generali, legislazione e modalità operative di
prelievo, conservazione e analisi da un punto di vista chimico e microbiologico.
4. Formazione 19 fontanieri tramite 10 sessioni formative sui temi di salute, igiene,
uso del pc e dei software, struttura degli impianti e tecniche di manutenzione
5. Formazione 40 tirocinanti scuole secondarie (specializzandi idraulici, muratori,
ingegneri ed agronomi) provenienti da scuole secondarie convenzionate
(Gatenga, Muko, Kigali), attraverso 4 sessioni introduttive sugli aspetti tecnici
generali e 100 ore tramite il metodo “training on the job”
Azione 4. Coinvolgimento e sensibilizzazione della popolazione in ambito di prevenzione
socio-sanitaria e sul corretto uso idrico
1. Educazione e sensibilizzazione nelle scuole (5.450 alunni di 3 istituti scolastici
primari e secondari) per la prevenzione socio-sanitaria, da un punto di vista
teorico e pratico (importanza e corretto uso della risorsa, buone pratiche,
prevenzione sanitaria). Si realizzerà un totale di 10 incontri formativi.
2. Formazione e sensibilizzazione comunitaria per la prevenzione socio sanitaria. I
beneficiari (tot 14.600 persone) verranno coinvolti in 12 incontri a cadenza
mensile sulle tematiche di igiene, corretto uso della risorsa idrica, prevenzione
delle malattie ad essa legate e protezione dell’ambiente.
MESI
ATTIVITA
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Azione 1
Azione 2
Azione 3
Azione 4
1. Firma accordi
operativi tra ONG e
controparte
2. Affitto ufficio e
acquisto piccole
attrezzature
3. Selezione personale
locale
4. Acquisto e affitto
veicoli e attrezzature di
uso generale
5. Progettazione opere
civili e installazione
cantiere
1. Captaggio sorgente
e relativa protezione
2.Costruzione camera
di raccolta sorgente
3.Riabilitazione
condotta
4.Costruzione serbatoi
di accumulo
5. Costruzione fontane
pubbliche e relative
protezioni
6. Costruzione
camerette di controllo
7. Acquisto e
piantumazione sementi
e piante per la lotta
all’erosione
8. Analisi delle acque
1. Formazione tecnici
manutentori della
cooperativa
2. Formazione
responsabile
economico della
cooperativa
3. Formazione tecnico
di laboratorio analisi
delle acque coopertaiva
4. Formazione
fontanieri
5. Formazione
tirocinanti scuole
secondarie
1. Educazione e
sensibilizzazione nelle
scuole per la
prevenzione sociosanitaria
2. Formazione e
sensibilizzazione
comunitaria per la
prevenzione socio
sanitaria
9.6.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività
previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le
predette attività
1 batteriologo (azioni 1,2,3,4)
2 autisti (azioni 1,2)
4 magazzinieri (azioni 1,2)
1 amministratore contabile (azioni 1,2)
6 guardiani (azioni 1,2)
10 tecnici manutentori (azioni 1,2)
40 operai non specializzati (azioni 1,2)
1 ingegnere (azioni 1,2, 3)
1 capocantiere (azioni 1,2)
1 formatore informatico (azione 3)
1 assistente sociale (azione 4)
1 formatore analisi acque (azione 3)
9.6.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
Il/la volontario/a in servizio civile n° 1 sarà di supporto nelle seguenti attività:
Partecipazione agli incontri tecnici e alle riunioni operative
Collaborazione nell’attività di pianificazione e programmazione degli interventi di
formazione
Affiancamento nella realizzazione di materiale per la formazione
Supporto nelle formazioni previste:5 sessioni formative introduttive rivolte a 10
tecnici manutentori; 10 sessioni formative sui temi di salute, igiene, struttura degli
impianti e tecniche di manutenzione rivolte a 19 fontanieri
Collaborazione nella valutazione delle attività implementate.
Collaborazione a monitoraggio tecnico delle strutture realizzate
Affiancamento nelle attività di sensibilizzazione comunitaria
Il/la volontario/a in servizio civile n°2 sarà di supporto nelle seguenti attività:
Partecipazione agli incontri tecnici e alle riunioni operative
Collaborazione nell’attività di pianificazione e programmazione degli interventi di
formazione
Affiancamento nella realizzazione di materiale per la formazione
Supporto nelle formazioni previste: 5 sessioni formative rivolte a 1 tecnico di
laboratorio analisi delle acque su: nozioni generali, legislazione e modalità
operative di prelievo, conservazione e analisi da un punto di vista chimico e
microbiologico
Collaborazione nelle attività di analisi idrica
Affiancamento nelle attività di sensibilizzazione comunitaria
10 ) Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
così ripartiti per ogni sede di attuazione
Paese di
realizzazione
Ruanda
Città
ONG di
riferimento
Partner Locale
codice
HELIOS
N. vol.
per
sede
Kigali
MLFM
Distretto di Gicumbi
73968
2
11)Modalità di fruizione del vitto e alloggio:
12)Numero posti senza vitto e alloggio:
0
13)Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
35
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6):
5
I volontari saranno impegnati su 5 o su 6 giorni settimanali a seconda della sede di
servizio. Di seguito si riporta l’elenco delle sedi e di fianco i relativi giorni di servizio nei
quali saranno impiegati i volontari.
Paese
Città
ONG
Partner Locale
Codice
Helios
N° vol.
per
sede
Ruanda
Kigali
MLFM
Distretto di
Gicumbi
73968
2
Giorni di
servizio
5
6
X
15) Mesi di permanenza all’estero ed eventuali particolari obblighi dei volontari
durante il periodo di servizio:
I volontari in servizio civile permarranno all’estero mediamente dieci (10) mesi.
Ai volontari in servizio, su tutte le sedi, si richiede:
elevato spirito di adattabilità;
flessibilità oraria;
eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana;
attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner
locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di
prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute;
comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la
quelli già programmati e previsti dal progetto;
partecipazione a situazioni di vita comunitaria;
rispettare i termini degli accordi con le controparti locali;
trasferimenti in città e distretti diversi da quelli di residenza nell’ambito dello stesso
Paese di assegnazione;
partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della
solidarietà internazionale al termine della permanenza all’estero;
scrivere almeno tre (3) articoli sull’esperienza di servizio e/o sull’analisi delle
problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito “Antenne di Pace”, portale della
Rete Caschi Bianchi;
partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della
partenza per l’estero.
partecipare alla valutazione finale progettuale
Inoltre, per le sedi di attuazione di seguito riportate, si elencano
aggiuntivi:
i seguenti obblighi
15.6 RUANDA- Kigali (MLFM 73968)
Disponibilità alla guida di automezzi in dotazione al progetto (patente B)
CARATTERISTICHE ORGANIZZATIVE
16) Particolari condizioni di rischio per la realizzazione del progetto connesse alla
situazione politica e sociale esistente nell’area d’intervento prescelta:
Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati nel progetto
sono soggetti alle seguenti condizioni di rischio:
16.6 RUANDA- Kigali (MLFM 73968)
Rischi politici e di ordine pubblico:
La situazione politica nella zona di riferimento non presenta al momento particolari
criticità. Il territorio, soprattutto a livello urbano, può essere caratterizzato dalla presenza
di fenomeni di microcriminalità, che comportano il rischio potenziale di furti e rapine.
Ritrovarsi in territori (soprattutto zone di frontiera, in particolar modo congolese)
caratterizzati da forti contrapposizioni politiche e/o etniche, e/o religiose.
Si sono registrati anche nel centro di Kigali sporadici lanci di granate, in particolare in
prossimità di fermate di mezzi pubblici, sempre verso l’ora del tramonto, come già anche
nel corso del 2012: pur trattandosi di episodi sporadici, si raccomanda prudenza, in
particolare sul far del tramonto, alle suddette fermate
Rischi sanitari:
Nella regione di riferimento, le principali malattie endemiche sono le seguenti: malaria
(anche clorochino-resistente), Tbc, Aids, bilharzia, dissenteria bacillare, meningite
17) Accorgimenti adottati per garantire i livelli minimi di sicurezza e di tutela dei
volontari a fronte dei rischi evidenziati al precedente punto 16) e di quelli
sanitari:
Di seguito si elencano, sede per sede, gli accorgimenti adottati dall’Ente per garantire i
livelli minimi di sicurezza e tutela dei volontari:
17.6 RUANDA- Kigali (MLFM 73968)
Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi di ordine
pubblico
RISCHIO
MANIFESTAZIONI DI
PROTESTA/SOMMOSSE
MICROCRIMINALITÀ
ACCORGIMENTO
Ai volontari sarà raccomandato di evitare luoghi di
eventuali manifestazioni ed assembramenti e, in
genere, qualunque situazione potenzialmente
pericolosa.
Verrà comunicata la presenza dei volontari alle
Rappresentanze Diplomatiche d’Italia in Ruanda,
la loro residenza abituale e il tipo di progetto in cui
saranno impegnati
Ai volontari saranno sconsigliati spostamenti in
orari notturni e in zone isolate della città;
I volontari saranno invitatati a non circolare da soli
e a non portare con sé oggetti di valore o grossi
quantitativi di denaro;
I volontari saranno invitati a dotarsi di fotocopie dei
propri documenti personali ed a custodire in luogo
sicuro gli originali;
I volontari dovranno rispettare i numerosi posti di
blocco delle Autorità ruandesi (gendarmeria,
esercito e guardie forestali)
Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi sanitari:
RISCHIO
ACCORGIMENTO
PROFILASSI
E
VACCINAZIONI
Saranno forniti ai volontari accorgimenti igienico sanitari
relativi al tipo di contesto in cui si svolgerà il servizio (uso
di acqua da fonti sicure, utilizzo di zanzariere,…). Verrà
fornita indicazione delle vaccinazioni obbligatorie e
facoltative per la permanenza di servizio in Ruanda.
CENTRI DI ASSISTENZA MEDICA
A Kigali l’assistenza sanitaria di base è generalmente soddisfacente; nel resto del
Paese, invece, è molto limitata. In caso di necessità, gli ospedali più vicini sono:
• dalla sede di Kigali – Hopital King Faisal, distante 5 km e raggiungibile
con 10 min di taxi
• dalla sede operativa di Byumba – Hopital de Byumba, distante 1,5 km e
raggiungibile con 5 minuti di taxi.
18) Particolari condizioni di disagio per i volontari connesse alla realizzazione del
progetto:
Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all’estero nelle sedi del
presente progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio:
il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà diversa da quella conosciuta e non
avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e
comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali;
il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti sanitari resi
necessari dal vivere in territori in cui sono presenti patologie endemiche (malaria,
aids e/o tubercolosi, ..)
il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe
situazioni, ostacolare o/e ritardare le attività previste dal progetto
il disagio di vivere in territori dove le comunicazioni telefoniche ed il collegamento
internet non è sempre continuo ed assicurato.
Inoltre, per le sedi di attuazione di seguito riportate, si elencano i dettagli delle condizioni
di disagio aggiuntivi:
18.6 RUANDA- Kigali (MLFM 73968)
Non vi sono condizioni di disagio aggiuntivi a quelli indicati in premessa del
paragrafo
19) Sede/i di attuazione del progetto di appoggio in Italia ed Operatori Locali di Progetto:
N.
Sede di
attuazione del
progetto
Comune
MLFM
Lodi
16
Cod. ident.
sede
Indirizzo
Via Cavour, 73
N. vol.
per sede
24375
2
Nominativi degli Operatori Locali di Progetto
Cognome e nome
Data di nascita
C.F.
FIORDALISIO OMAR
11/10/1974
FRDMSR74R11C894R
20) Sede/i di attuazione del progetto all’estero ed ente/i partners:
N.
Ente che ha
presentato il progetto
Paese estero
Città
Cod. ident.
sede
N. vol.
per sede
Ente partner paese estero
Personale di riferimento sede
estera (cognome e nome)
16
MLFM
Ruanda
KIGALI
73968
2
Distretto di Gicumbi
FIORDALISIO OMAR
21) Modalità di comunicazione della presenza dei volontari all’autorità consolare o
diplomatica italiana presso il paese in cui si realizza il progetto:
Sarà cura delle controparti locali, in collaborazione con la sede italiana, dare comunicazione
scritta alle Rappresentanze Italiane Locali (Ambasciate e Consolati), dell’inizio servizio
e del periodo di permanenza nel paese dei volontari, ed ogni eventuale spostamento.
Inoltre, nei paesi dove questo è possibile, i volontari saranno presentati alle autorità
consolari o diplomatiche italiane. Sarà cura delle controparti locali aggiornare
costantemente l’autorità consolare/diplomatica italiana sugli eventuali rientri e/o spostamenti
dei volontari.
Per permettere al Ministero degli Affari Esteri, ed in particolare all'Unità di Crisi,
nell'eventualità che si verifichino situazioni di grave emergenza, di rintracciare i volontari
con la massima tempestività consentita e di pianificare con maggiore celerità interventi di
evacuazione e soccorso, gli stessi saranno invitati ad iscriversi al sito "Dove siamo nel
mondo".
22) Modalità di collegamento e comunicazione con la sede italiana dell’ente proponente il
progetto assicurata ai volontari:
Per ciascuna delle sedi previste dal presente progetto è prevista e garantita la possibilità ai
giovani volontari di comunicare con la sedi italiane attraverso i consueti mezzi di
comunicazione: e-mail, Skype, telefono. A tale scopo si farà riferimento sia agli uffici delle
sedi di realizzazione del progetto sia, ove possibile, presso la struttura stessa di residenza
all’estero dei volontari.
È prevista, inoltre la figura di un referente in Italia che accompagnerà i volontari durante la
formazione in Italia e farà da ulteriore riferimento e accompagnamento durante la
permanenza all’Estero
23) Modalità e tempi di eventuali rientri in Italia dei volontari durante il periodo di
permanenza all’estero:
Il progetto Caschi Bianchi prevede la possibilità di un rientro in Italia all’incirca a metà
progetto, ai fini di una valutazione dell’andamento delle attività, della crescita personale del
volontario e della disseminazione del progetto sul territorio nazionale. L’eventuale rientro
intermedio sarà concordato tra l’OLP della sede di realizzazione del progetto all’estero e il
Responsabile in Italia di ogni singolo intervento.
I tempi di realizzazione del progetto saranno quindi:
Inizio servizio
Formazione Generale e Formazione Specifica in Italia, preparazione documenti
(Visti, Biglietti Aerei, Vaccini) tra i 20 e i 40 giorni
Partenza per l’estero
Formazione Specifica in loco entro i primi 90 giorni.
Eventuale viaggio intermedio all’incirca per metà progetto
Rientro finale in Italia durante l’ultimo mese di servizio.
24) Eventuale assicurazione integrativa a copertura dei rischi indicati alla precedente voce
16):
Non si ritiene di dover stipulare assicurazioni integrative
25) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Saranno realizzate le seguenti attività per la sensibilizzazione e la promozione del servizio
civile nazionale:
Pubblicazione del progetto tramite il sito Internet della Federazione ed i siti Internet
delle ONG federate sedi di assegnazione del progetto.
Stesura e diffusione di un volantino sul servizio civile (circa 20.000 copie). e di un
depliant illustrativo del presente progetto a cura della FOCSIV
Attraverso incontri di orientamento e di informazione sulla solidarietà, sul
volontariato internazionale e sul servizio civile realizzati dalle singole sedi in Italia.
Attraverso specifici incontri di promozione del presente progetto programmati con
scuole, università, parrocchie ed altre associazioni e/o realtà radicate nel territorio
(nel precedente bando 2012 sono stati organizzati 25 incontri informativi - orientativi
che hanno visto la partecipazione di circa 1.000 giovani, 15 banchetti informativi in
cui sono distribuiti oltre 5.000 depliant informativi relativi ai precedenti progetti).
Attraverso la realizzazione di almeno 3 webinar specifici (nel corso del 2013 è già
stato realizzato un primo webinar di orientamento che ha visto la partecipazione di
oltre 200 giovani).
Attraverso la partecipazione a specifici eventi di settore a carattere nazionale:
“Terra Futura”, “Fai la cosa giusta”, “Globe Orienta”, “Carriere internazionali” in cui
vengono realizzate puntuali azioni informative e orientative relativamente al
progetto in oggetto.
Attraverso un puntuale rapporto con i media, concretizzato nella partecipazione
settimanale alla trasmissione radiofonica “Ecclesia”, di Radio Blu Sat (emittente
satellitare ripresa da numerose emittenti locali distribuite su tutto il territorio
nazionale), oltre che nella partecipazione a numerose altre trasmissioni delle
maggiori emittenti radiofoniche e televisive regionali e nazionali, e nella diffusione di
comunicati stampa che hanno permesso la pubblicazione di articoli riguardanti le
attività o le posizioni della FOCSIV in merito al servizio civile.
Attraverso la pubblicazione di annunci relativi al servizio civile nazionale, ed in
particolar modo al presente progetto, su riviste del settore.
Attraverso la pubblicazione di link e informazioni su portali Internet del settore;
Laddove possibile, attraverso gli spazi mediatici che la FOCSIV ottiene a livello
nazionale e territoriale (comunicati stampa, interviste radiofoniche e televisive).
Attraverso uno spazio web appositamente creato collegato a siti e portali
universitari, degli Informagiovani, in siti e portali con annunci di impiego e occasioni
di volontariato, in vari blog (blogbabel, esseciblog,..), e aggregatori di notizie e sui
siti/portali di vari Comuni.
In totale in numero di ore dedicato all’attività di sensibilizzazione inerenti il progetto sarà di
oltre n° 75 ore.
26) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
Per quanto concerne gli autonomi criteri e modalità di selezione si rimanda al sistema di
selezione (modello S/REC/SEL) consegnato all’UNSC in fase di accreditamento e da questi
verificato e approvato.
27) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI
Volontari nel mondo FOCSIV
28) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Si rimanda al sistema di monitoraggio, Mod. S/MON, consegnato all’UNSC in fase di
accreditamento e da questi verificato e approvato.
29) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
SI
Volontari nel mondo FOCSIV
30) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
I seguenti requisiti sono suddivisi tra requisiti generici, ricercati genericamente in tutti i
candidati, e i preferibili requisiti specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e
alle singole attività che i volontari andranno ad implementare:
Generici:
Esperienza nel mondo del volontariato;
Conoscenza della FOCSIV o di uno degli Organismi soci e delle attività da questi
promossi;
Competenze informatiche di base e di Internet.
Specifici:
30.6 RUANDA- Kigali (MLFM 73968)
Volontario n. 1
Preferibile Laurea in Ingegneria (preferibilmente Ingegneria Civile)/Geologia
Buona conoscenza lingua francese scritta e parlata
Preferibile patente di guida di tipo B
Volontario n. 2
Preferibile Laurea in Scienze Ambientali, Biologia, o Tossicologia dell’Ambiente
Buona conoscenza lingua francese scritta e parlata
Preferibile patente di guida di tipo B
31) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del
progetto:
31.6 RUANDA- Kigali (MLFM 73968)
ATTREZZATURE
1pc
1 stampante
1 fotocopiatrice
Carburante x veicoli
Veicoli (affitto di un pickup, affitto di una moto, acquisto di un camioncino)
1 connessione a internet
Cancelleria e materiale ufficio
Materiali di costruzione (19 kit per fontane, 9 kit per serbatoi d’accumulo, 2
kit per camerette d’equilibrio, 1 kit per camera di raccolta, 1 kit per materiali
captaggio sorgenti, 35 kit per camere van ventouse, 1700 metri tubature, 1
kit colla tangit, 1 kit pezzi speciali, 1 kit raccordi tubature, kit contatori, 150
strumenti da cantiere, 10 kit idraulica, 1 kit di strumenti per la misurazione
gps, 1 kit per analisi acque, sementi e piante, kit materiale per la posa dei
tubi)
Materiali e servizi per la sensibilizzazione comunitaria (5 cartelli visibilità
progetto, 200 magliette promozione, 650 brochure, 100 dvd, promozione
radio, 1000 taniche)
TOTALE
COSTI
600 €
600 €
2.000 €
12.500 €
38.000 €
1.500 €
2.400 €
100.000 €
5.000 €
162.600€
32) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
Si riportano di seguito i Partner identifiati per la realizzazione delle attività del presente
progetto:
In partenariato con la COMAS Grafica, C.F. 03395940582, verranno realizzate le seguenti
attività inerenti i progetti in oggetto:
Ideazione ed elaborazione di strumenti comunicativi: locandine, manifesti, depliant,
brochure;
Impaginazione ed elaborazione grafica materiale e sussidi didattici;
Realizzazione grafica pannelli espositivi e mostre fotografiche promozionali;
In partenariato con lo Studio Idea Comunicazione, p.iva 10048901002, verranno
realizzate le sguenti attività inerenti i progetto in oggetto:
Progettazione e realizzazione di pagine WEB;
Consulenza per le strategie di comunicazione tramite social network;
Formazione sull’utilizzo strumenti e linguaggio web.
In partenariato con CICSENE, C.F. 80082850019, saranno realizzate le seguenti attività
inerenti i progetti in oggetto:
Identificazione partner locali;
Realizzazione accordi istituzionali (Governi Locali, Conferenze Episcopali, Reti
società civile, …);
Sviluppo idee progettuali;
Realizzazioni missioni di verifica e di monitoraggio;
Impostazione relazione partner locali estero;
Elaborazione modelli di riferimento per la realizzazione delle attività inerenti:
o Le questioni di genere;
o Donne e sviluppo
o Buon governo e cittadinanza
o I diritti umani;
o Tutela infanzia ed adolescenza;
o Ambiente e foreste
o Sviluppo rurale;
o Sviluppo sostenibile;
o Salvaguardia dell’Ambiente;
o Sicurezza alimentare;
o Turismo responsabile
o Microcredito;
o Educazione ed Istruzione
o Sanità e grandi malattie
o AIDS
In partenariato con We Com s.r.l., C.F. 12616271008, verranno realizzate le seguenti
attività inerenti i progetti in oggetto:
Progettazione e realizzazione di pagine WEB
Supporto alla strategia di comunicazione tramite social network
Formazione sull’utilizzo strumenti e linguaggi web.
In collaborazione con l’Università La Sapienza - Dipartimento di Scienze Sociali ed
Economiche – Master “Migration and Development”, C.F. 80209930587, verranno
realizzate le seguenti attività:
Ideazione, strutturazione ed organizzazione delle idee progettuali;
Analisi dei fabbisogni delle popolazioni locali;
Definizione del modello progettuale a seconda dei diversi contesti culturali e dei
diversi beneficiari (minori, donne, migranti, formatori, educatori, insegnanti,
operatori di pace);
Elaborazione modello di riferimento per l’organizzazione delle singole attività;
Impostazione dei percorsi formativi a seconda dei diversi contesti culturali e dei
diversi beneficiari (minori, donne, migranti, formatori, educatori, insegnanti,
operatori di pace);
Impostazione dei percorsi informativi e comunicativi a seconda dei diversi contesti
culturali e dei diversi beneficiari (minori, donne, migranti, formatori, educatori,
insegnanti, operatori di pace);
33) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
33.6 RUANDA- Kigali (MLFM 73968)
AZIONI
Azione 1. Attività preparatorie e
iniziali
Azione 2. Riabilitazione della
rete idrica
Azione 3. Rafforzamento delle
competenze tecniche della
cooperativa incaricata della
gestione delle strutture idriche
Azione 4. Coinvolgimento e
sensibilizzazione
della
popolazione in ambito di
prevenzione socio-sanitaria e
sul corretto uso idrico
ATTREZZATURE
1 pc
1 stampante
1 fotocopiatrice
Cancelleria e materiale ufficio
Connessione a internet
acquisto di un camioncino , affitto di un pickup, affitto di una
moto
Carburante per veicoli
Materiali costruzione (19 kit per fontane, 9 kit per serbatoi
d’accumulo, 2 kit per camerette d’equilibrio, 1 kit per camera
di raccolta, 1 kit per materiali captaggio sorgenti, 35 kit per
camere van ventouse, 1700 metri tubature, 1 kit colla tangit,
1 kit pezzi speciali, 1 kit raccordi tubature, kit contatori, 150
strumenti da cantiere, 10 kit idraulica, 1 kit di strumenti per la
misurazione gps, 1 kit per analisi acque, sementi e piante, kit
materiale per la posa dei tubi)
1 pc
1 Stampante
1 Fotocopiatrice
Cancelleria e materiale ufficio
Veicoli (affitto di un pickup, affitto di una moto, acquisto di un
camioncino)
Carburante per veicoli
Connessione a internet
1 Pc
1Stampante
1 fotocopiatrice
Cancelleria e materiale ufficio
Veicoli (affitto di un pickup, affitto di una moto, acquisto di un
camioncino)
Carburante per veicoli
Connessione a internet
Materiali e servizi per la sensibilizzazione comunitaria (5
cartelli visibilità progetto, 200 magliette promozione, 650
brochure, 100 dvd, promozione radio, 1000 taniche)
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
34) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
Non ci sono crediti formativi riconosciuti.
35) Eventuali tirocini riconosciuti:
Non ci sono tirocini riconosciuti.
36) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
Conseguentemente a quanto esposto e precisato nei precedenti punti, i giovani coinvolti
nell’esperienza di Servizio Civile all’estero in seno al Progetto Caschi Bianchi, avranno in
primo luogo l’opportunità di comprendere e relazionarsi con una cultura “altra”. L’esperienza
all’estero in contesti di povertà e di crisi a fianco delle Popolazioni dei Sud del mondo e in
collaborazione con i diversi partner, riveste un valore altamente formativo per un giovane
orientato alla Solidarietà Internazionale che può vivere e sperimentare sul campo i valori
che fondano la sua scelta. In particolare, specifiche competenze e sviluppo di particolari
professionalità avverranno nei seguenti ambiti:
Accrescimento della consapevolezza della possibilità di esercitare in maniera
efficace il proprio diritto di cittadinanza attiva anche a livello internazionale;
Approfondimento delle conoscenze di politica internazionale e di cooperazione allo
sviluppo interpretate alla luce di una cultura politica fondata sulla solidarietà;
Sviluppo di sensibilità per una efficace relazione interculturale;
Acquisizione sicurezza nel lavorare impiegando una lingua straniera e conseguente
ottimizzazione della pregressa conoscenza di una lingua;
Acquisizione di competenze relative alla progettualità;
Sviluppo di abilità di intervento sul territorio in Italia e sul campo nel Paese di invio;
Sviluppo e\o rafforzamento delle abilità relative al dialogo sociale;
Sviluppo della capacità di analisi e di sintesi e di orientamento all’obiettivo;
Sviluppo della capacità di problem solving;
Sviluppo delle capacità di animazione e\o educazione;
Accrescimento della capacità di lavoro in equipe;
Comprensione delle dinamiche del lavoro associativo e di rete (centro – periferia e
viceversa);
Rafforzamento delle competenze nel proprio settore tecnico di formazione.
Si allega al presente progetto, la certificazione, del 01.07.2014 rilasciata dalla società La
ELIDEA Studio di psicologi associati, P.I. 08978461005, che svolge la sua azione nel
campo della Formazione Continua con la quale si riconosce e certifica l’acquisizione di
competenze derivante dalla realizzazione del presente progetto.
Inoltre, si allega al presente progetto, la certificazione, del 02.07.2014, rilasciata dalla
FONDITALIA, Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione Continua
nell’Industria e nelle Piccole e Medie Imprese, c.f. 97516290588, società che svolge la sua
azione nel campo della Formazione, del Bilancio di Competenze e della Consulenza per
Organizzazioni, con la quale si riconosce ed attesta l’acquisizione di competenze derivante
dalla realizzazione del presente progetto.
Verrà anche rilasciata, da parte FOCSIV, una certificazione delle competenze acquisite
nella realizzazione delle specifiche attività previste dal presente progetto
Formazione generale dei volontari
37) Sede di realizzazione:
La formazione generale dei volontari in servizio civile avverrà presso le seguenti sedi di
realizzazione:
Torino c/o il Sermig - Ospiteria dell'Arsenale della Pace
Via Andreis 18/27 - Via S. Pietro in Vincoli 24 - 10152 Torino – Italy
Barzio (LC) c/o Sede centrale del Centro Orientamento Educativo
Via Milano, 4 23816 Barzio (LC)
Padova c/o “Casa a colori,
Via del commissario 42 - 35124 Padova
Roma 1 c/o Kaire Hotel,
Via Maffeo Vegio, 18 - Roma
Roma 2 c/o Casa per ferie Severino Fabriani, Congregazione Figlie Della
Provvidenza,
Via Don Carlo Gnocchi, 70 - 00166 Roma
Catania c/o P.I.M.E
Via Mompilieri, 4 – 95030 Massannunziata, frazione di Mascalucia (CT)
La disponibilità delle suddette strutture di formazione verrà verificata in base alle
tempistiche di avvio progetto e, in caso di variazioni, se ne darà tempestiva comunicazione
all’Ufficio Nazionale.
38) Modalità di attuazione:
La formazione generale verrà erogata in proprio con formatori dell’Ente e con risorse
esterne “esperte” dei diversi settori della formazione; come evidenziato nel sistema di
formazione accreditato ed in coerenza con quanto espresso nella determina del 19 luglio
2013 “Linee guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale” sarà
realizzata all’inizio dell’anno di servizio in un corso residenziale.
39) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI
Volontari nel mondo FOCSIV
40) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La metodologia usata per la formazione generale sarà di tipo andragogico, realizzata
attraverso un corso residenziale in cui sarà data particolare importanza alla vita
comunitaria. Almeno il 50% ore/attività formative saranno realizzate con attività e dinamiche
non formali quali didattica interattiva, giochi di ruolo, simulazioni, t-group, utilizzando
tecniche per l’animazione dei gruppi, role playing, problem solving, brainstorming. Il restante
50% sarà realizzato con lezioni frontali, garantendo lo spazio necessario per domande,
chiarimenti, riflessioni, nonché momenti di riflessione e dibattito con i singoli relatori.
41) Contenuti della formazione:
Come esplicitato nel modello Formativo accreditato dall’UNSC, in coerenza con quanto
espresso nella determina del 19 luglio 2013 “Linee guida per la formazione generale dei
giovani in servizio civile nazionale” la formazione generale del presente progetto ha come
obiettivi:
trasmettere conoscenze che contribuiscano a rafforzare la consapevolezza del
proprio ruolo in seno ad un progetto di impiego di servizio civile volontario;
trasmettere il senso del valore civico e sociale di un’esperienza di servizio civile,
approfondendone gli aspetti motivazionali e valoriali;
offrire strumenti di riflessione sui nessi esistenti tra impegno civico e sociale a livello
nazionale e impegno civico e sociale a livello internazionale;
offrire strumenti per connettere l’esperienza del servizio civile con la difesa civile
non armata e nonviolenta, con la promozione e la difesa dei diritti dell’uomo;
approfondire alcuni particolari caratteristiche e abilità che deve possedere un
operatore delle ONG (es. capacità negoziale, capacità di relazionarsi in contesti
interculturali, gestione dell’affettività, adattabilità);
offrire un’esperienza di vita comunitaria e di confronto con altri giovani in Servizio
Civile Volontario.
Al fine di raggiungere gli obiettivi sopraelencati verranno sviluppati i seguenti contenuti:
l’identità del gruppo in formazione;
il servizio civile volontario: storia, valori e prospettive: dall’OdC al SCV evoluzione
storica e differenze;
il dovere di difesa della Patria, la difesa civile non armata e nonviolenta, la
costruzione della pace;
conoscenza dell’Ente, della sua identità e storia, della rete delle relazioni territoriali
attivate;
lavorare per progetti;
il sistema servizio civile, la sua organizzazione, la relazione tra enti, giovani in
servizio civile ed UNSC
le motivazioni del volontario in servizio civile;
diritti e doveri dei volontari in servizio civile, la normativa vigente e la carta di
impegno etico.
la gestione dei conflitti interpersonali; la gestione dell’affettività e delle relazioni
nelle esperienze di cooperazione internazionale;
cittadinanza attiva: le forme di cittadinanza
cittadini ed Istituzioni, Diritti e Doveri, la Carta Costituzionale;
cittadini locali e globali: l’appartenenza alla diverse comunità locali, nazionali,
europee ed internazionali;
la rappresentanza dei volontari in servizio civile;
la protezione civile: tutele e prevenzione dell’ambiente, della legalità.
il territorio, lo sviluppo locale e il volontario in servizio civile;
educazione allo sviluppo, sensibilizzazione e lobbying; ruolo e responsabilità della
comunicazione;
l’approccio interculturale; operare con una Ong in Italia e nei Paesi in via di
Sviluppo;
presentazione dei progetti di servizio civile.
42) Durata:
La durata della formazione generale sarà nel suo complesso di ore 60 e sarà erogata entro
e non oltre il 180° giorno dall’avvio del progetto
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
43) Sede di realizzazione:
La formazione specifica dei volontari in servizio civile avverrà sia nelle sedi accreditate in
Italia degli organismi associati a FOCSIV che hanno aderito a questo progetto, sia nelle
singole sedi di realizzazione del progetto all’estero.
44) Modalità di attuazione:
La formazione specifica verrà erogata in proprio con formatori dell’Ente e con risorse
esterne “esperte” dei diversi settori della formazione; sarà realizzata in parte Italia e in parte
in loco, nei Paesi di realizzazione del progetto.
45) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
I nominativi ed i dati anagrafici dei formatori viene di seguito presentato in ordine di sede di
progetto.
45.6 RUANDA- Kigali (MLFM 73968)
Sordi Anna Lisa, nata a Lodi il 19/09/1986
Selmi Enrico, nato a Milano il 23/09/1953
Fiordalisio Omar Serafino, nato a Cologno al Serio (BG) il 11/10/1974
46) Competenze specifiche del/i formatore/i:
I profili dei formatori sono presentati di seguito: accanto a ciascun formatore sono
evidenziate la/e sede/i per la quale/le quali collabora nella realizzazione della formazione
specifica, unitamente al codice helios della sede.
Per visionare il CV completo redatto nella forma dell’autocertificazione, vedere gli allegati.
FIORDALISIO OMAR SERAFINO
Formatore nella sede: Kigali (MLFM 73968)
Competenze
Conoscenza del mondo della cooperazione internazionale e delle ONG
Conoscenza del territorio (geografica, culturale, sociale, di rischi e potenzialità)
sede di progetto;
Competenze organizzative (logistica e personale di riferimento) della sede di
progetto;
Competenze tecniche specifiche in ambito edilizio ed elettrico
Competenze tecniche specifiche in ambito idrico-sanitario
Competenze formative generali
Competenze formative tecniche in merito alle attività in loco
Titoli
Attestato di specializzazione professionale in Assistente Tecnico e Attestato di
qualifica professionale in muratore conseguiti presso la Scuola Edile di Bergamo
Esperienze
Lavoro di 6 anni all’interno dell’ONG
Coordinamento e supervisione tecnica progetti di cooperazione, idrico-sanitari in
particolare
Gestione volontari
Gestione formazione personale di progetto in progetti idrico sanitari
Gestione sensibilizzazione comunitaria in progetti idrico-sanitari
SELMI ENRICO
Formatore nella sede: Kigali (MLFM 73968)
Competenze
Conoscenza del mondo della cooperazione internazionale e delle ONG
Conoscenza del territorio (geografica, culturale, sociale, di rischi e potenzialità)
sede di progetto;
Competenze organizzative (logistica e personale di riferimento) della sede di
progetto;
Competenze linguistiche
Competenze formative generali
Competenze formative in merito alle attività in loco
Competenze specifiche di progettazione
Titoli
Diploma d’Istituto d’Arte, Istituto Statale di Monza
Esperienze
Lavoro ventennale all’interno di progetti di cooperazione dell’ONG in Ruanda, con
conseguente conoscenza del contesto di riferimento (istituzione, popolazione)
Lavoro di 10 anni nella sede italiana dell’ONG
Gestione progetti di cooperazione, in particolare idricp-sanitari
SORDI ANNA LISA
Formatore nella sede: Kigali (MLFM 73968)
Competenze
Conoscenza del mondo della cooperazione internazionale e delle ONG
Conoscenza del territorio (geografica, culturale, sociale, di rischi e potenzialità)
sede di progetto;
Competenze organizzative (logistica e personale di riferimento) della sede di
progetto;
Competenze linguistiche
Competenze formative generali
Competenze formative specifiche nell’ambito della comunicazione nel terzo settore
Competenze formative specifiche di progettazione
Titoli
Master Grande Ecole, specializzazione in Marketing Strategico e Operativo – Ecole
de Management di Strasburgo
Laurea magistrale in Economia e Gestione delle Imprese – Università degli Studi di
Pavia
Esperienze
Lavoro di 4 anni all’interno dell’ONG
Formazione e monitoraggio SCV
Gestione volontari
Ideazione e gestione progetti di ECM
Comunicazione interna ed esterna
47) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione specifica verrà realizzata in due momenti diversi.
Il primo momento di questa formazione specifica sarà realizzato in Italia, nelle sedi di
riferimento dei progetti, ed ha l’obiettivo di fornire le informazioni specifiche, sia culturali che
tecniche, rispetto alla realizzazione dei diversi interventi. La metodologia utilizzata sarà
quella del coinvolgimento ed il confronto diretto dei giovani con il personale della
Federazione e delle singole ONG aderenti al presente progetto ed i responsabili dei singoli
interventi di cooperazione nei quali saranno inseriti i giovani. Questa prima fase può essere
assimilata ad una fase di addestramento prima della partenza ed è realizzata in Italia, nelle
singole sedi degli organismi aderenti al progetto. Dal momento che la formazione specifica
è rivolta a piccoli gruppi di giovani, sarà valorizzata la possibilità di accedere a colloqui
personali con i responsabili del percorso formativo specifico per accompagnare un
processo di elaborazione più personale. Si darà particolare attenzione al ruolo di
protagonista ed alla partecipazione attiva dei giovani.
Il secondo momento della formazione specifica sarà la formazione in loco e sarà realizzata
all’arrivo dei giovani nei paesi di realizzazione dei progetti. Sarà diversamente strutturata a
seconda dei paesi di destinazione e della specificità degli interventi. In questa fase
formativa, gli OLP in collaborazione con “i partner locali” avranno un ruolo fondamentale
nell’aiutare i giovani ad inserirsi sia nei diversi contesti culturali e territoriali che nella
specifica operatività di ogni singolo intervento.
48) Contenuti della formazione:
48.6 RUANDA- Kigali (MLFM 73968)
In Italia, la formazione specifica sarà svolta con i seguenti contenuti, durata e formatori
specifici:
Tematiche di formazione
Durata dei
Formatore specifico
moduli (h)
Presentazione della cultura, della storia e della
9h
situazione socio-economica del Ruanda e della
Sordi Anna Lisa
sede di servizio
Presentazione del progetto, dell’esperienza
dell’Ente di invio nel territorio, del partenariato e
delle attività di impiego dei volontari
Problematica idrica nei paesi in via di sviluppo
ed in particolare in Ruanda
Formazione e informazione sui rischi connessi
all’impiego dei volontari nel progetto di servizio
civile sulla sede estero (presentazione dei rischi
presenti e indicazione delle misure di
prevenzione ed emergenza adottate)
Informazioni di tipo logistico
Modalità di comunicazione e relazione con la
sede in Italia
Monitoraggio dell’esperienza e gestione dei
momenti di crisi
12 h
Sordi Anna Lisa
Selmi Enrico
4h
Selmi Enrico
8h
Selmi Enrico
2h
2h
Sordi Anna Lisa
Selmi Enrico
3h
Sordi Anna Lisa
Tot. 40 ore
All’estero, la formazione specifica sarà svolta con i seguenti contenuti, durata e formatori
specifici:
Tematiche di formazione
Durata dei
Formatore specifico
moduli (h)
Conoscenza dei partner e di usi e costumi locali
4h
Fiordalisio Omar
Serafino
Presentazione nel dettaglio delle attività di
4h
Fiordalisio Omar
impiego e del ruolo specifico dei volontari
Serafino
Metodologia di base (linguaggio, approccio,
7h
Fiordalisio Omar
strumenti, materiali) per la costruzione di
Serafino
percorsi di formazione nei PVS
Metodologia di base (linguaggio, approccio,
strumenti, materiali) per la costruzione di
percorsi di sensibilizzazione comunitaria
Realizzazione di progetti idrici nei progetti di
cooperazione (la progettazione, la realizzazione
tecnica, il monitoraggio)
Panoramica degli interventi idrici realizzati e
analisi di casi studio di buone pratiche
nell’ambito di interventi idtrici
Riepilogo sui rischi connessi all’impiego dei
volontari sulla sede (rischi e misure di
prevenzione adottate)
Riepilogo degli strumenti di monitoraggio
dell’esperienza, predisposizione del piano di
lavoro personale e gestione dei momenti di crisi
7h
Fiordalisio Omar
Serafino
7h
Fiordalisio Omar
Serafino
5h
Fiordalisio Omar
Serafino
3h
Fiordalisio Omar
Serafino
3h
Fiordalisio Omar
Serafino
Tot. 40 ore
49) Durata:
La durata complessiva della formazione specifica sarà di 80 ore, di cui 40 saranno erogate
in Italia e 40 nel Paese di realizzazione del progetto, entro e non oltre 90 giorni dall’avvio
dello stesso.
Altri elementi della formazione
50) Modalità di monitoraggio del percorso di formazione (generale e specifica) predisposto:
Si rimanda al sistema di Monitoraggio, Mod. S/MON, consegnato all’UNSC in fase di
accreditamento e da questi verificato e approvato.
Roma, 21/07/2014
Il Responsabile legale dell’ente
Gianfranco Cattai