toscana - Corriere Fiorentino

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toscana - Corriere Fiorentino
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Lunedì, 16 Maggio 2016
Il punto
Locomotive
Fusioni, autonomie
Si è aperto il risiko
del credito cooperativo
Sofidel, Oltreoceano
per portare innovazione
«A ognuno la sua carta»
2
5
Moda
L’ascesa di Aquazzura,
alla conquista delle star
«Il lusso è la comodità»
7
IMPRESE
TOSCANA
UOMINI, AZIENDE, TERRITORI
Etruria, Mps
LA RITIRATA
DELLE
BANCHE
di Silvia Ognibene
e offerte preliminari
per le quattro «good
bank», tra cui Etruria,
sono arrivate. Ma
niente banche tra i
pretendenti, almeno stando
ai rumors. Certo nessuno ha
smentito che i più interessati
siano i fondi di private
equity. Bper, Ubi, Cariparma,
Bpm, Banco Popolare,
insomma tutte le banche
italiane a cui nei mesi scorsi
era stato attribuito un
interesse per le quattro
nuove banche, non si sono
presentate al primo
appuntamento. Con buona
pace dei sindacati che
chiedevano di dare
«prelazione alle offerte di
partner italiani, che
intendono investire sul
Paese. Questo consentirebbe
di conservare in ambito
nazionale asset economici
importanti, nell’interesse dei
territori e dei cittadini»
(Annamaria Furlan, Cisl).
Difficile dare prelazione a
chi non c’è. E con l’Europa
che indica il prezzo offerto
come primo criterio per la
scelta, i margini per
l’attenzione al territorio si
restringono. Il compratore si
conoscerà a settembre, ma
dalle prime battute sembra
che le banche salvate
imboccheranno la strada
dell’estero. Eppure sono
nuove di zecca, create per
decreto come col pennello:
patrimonializzate, liquide,
senza sofferenze e con le
beghe lasciate in eredità alle
vecchie banche «cattive». Se
non c’è un pretendente per
queste piccole banche, cosa
potrà succedere a quelle più
grandi che non sono state
ripulite dalla mano del
governo? Mps cerca da
tempo un partner per le
nozze (ma andrebbe bene
anche un’unione civile).
Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003 conv. L.46/2004 art. 1, c1 DCB Milano. Non può essere distribuito separatamente dal Corriere della Sera
L
Cassa Comune
L’ultima Legge di stabilità permette alle amministrazioni di prestare i soldi avanzati
agli altri enti locali che ne hanno bisogno, una piccola boccata d’ossigeno
Ma la vera partita è l’approvazione del disegno di legge sul pareggio di bilancio:
per la Toscana ci sono in ballo 300 milioni di euro l’anno per servizi e investimenti
a pagina 3
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Sguardi
QUANDO I SALVINI
FANNO OOOH...
di David Allegranti
e so rotto li cojoni e dico che… /
era meglio Berlusconi/ Compagno
cosa dici?/ Era meglio Berlusconi/
Ma così ti fai i nemici!/ Era meglio
Berlusconi/ Compagno ma sei fuori?/ Era
meglio Berlusconi se lo dici non lavori!».
Giuseppe Povia in arte Povia trasforma una
frase da bar pronunciata da un vecchietto di
ottant’anni in canzone, «Era meglio
Berlusconi». Il brano prende in giro il
conformismo della sinistra e di quelli che
pur di lavorare s’adeguano ai tempi
renzianamente corretti che corrono. A Povia
«M
piacciono i demagoghi. Fino a non molto
tempo fa appoggiava Beppe Grillo («È stato
un voto di protesta giusto»), adesso sostiene
Matteo Salvini, molto spesso su Facebook:
«Ma perché — dice rivolgendosi al leader
della Lega — sti bimbiminkia ce l’hanno solo
con te? I termini Fasssscismo, Poppulismo,
Demagoggia, Razz1smo etc. sono termini che
oggi usano solo i bimbiminkia! (eccomi,
ndr)». Interpellato da Il Populista (un nome,
un programma), Povia ha spiegato di non
voler difendere tanto Salvini quanto «spostare
l’attenzione sul vero problema dell’Italia e
degli italiani: Bruxelles, è lì il nostro vero
governo». Ogni volta che il cantante fa queste
sortite, nella Lega esultano: ecco, vedete, è
uno di noi. Quando i Salvini fanno oooh.
@davidallegranti
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2
Lunedì 16 Maggio 2016
Corriere Imprese
FI
IL PUNTO
di Silvia Ognibene
a riforma del credito
cooperativo comincia a
produrre i suoi primi effetti.
Nelle scorse settimane si
sono registrate le fusioni tra
Bancasciano e Banca Cras;
Impruneta, Mugello e Signa;
Valdichiana e Montepulciano.
Banca Cras Credito
cooperativo Toscano-Siena
avrà competenza su 67
Comuni (nelle province di
Siena, Arezzo, Grosseto,
Livorno e Pisa), 38 mila
CREDITO COOPERATIVO, LA RIFORMA MESCOLA LE CARTE
L
EXPORT
L’EMBARGO RUSSO
FRENA IL BOOM
AGROALIMENTARE
i fu… siccome
immobile». Citano
l’ode del Manzoni dedicata a
Napoleone gli agricoltori
toscani per sollecitare la
politica a trovare una
soluzione celere all’embargo
russo. «L’export
agroalimentare toscano è in
salute — dice la Cia — ma
dall’agosto 2014, data di
inizio
dell’embargo,
tra frutta,
verdura,
carni e
prodotti
lattieri,
l’embargo è
costato agli
MERCATI
agricoltori
italiani 355
milioni di euro». Nell’anno
in cui il Made in Tuscany
agroalimentare ha abbattuto
tutti i record di export,
raggiungendo la vetta di
2,350 miliardi, l’embargo ha
fatto crollare gli acquisti
russi del 34%. Compensano
l’Europa, con oltre 1,3
miliardi e il Nord America
con 650 milioni. Recuperare
la Russia sarebbe la vera
svolta.
R.E.
clienti, 93 milioni di
patrimonio, 33 filiali e sede
a Sovicille (Siena). La nuova
Banca Valdichiana credito
cooperativo di Chiusi e
Montepulciano conta su un
patrimonio di 109 milioni e
opererà con 26 sportelli tra
Toscana e Umbria, nelle
province di Perugia, Siena e
Arezzo. Infine, il nuovo
Banco Fiorentino, nato dalla
fusione delle Bcc di
Impruneta, Signa e Mugello:
N
E
W
S
Piazza Affari
0,0224 0,0228 0,0215 0,0223 0,0223
«E
7,15
0,58
2,4
7,1
7,16
Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A.
0,599
Dada S.p.A.
2,398
0,5535 0,561
42,01
2,348
2,332 2,346
43,8
46,12
Eukedos
0,98
0,053
0,05 0,0515
4,766 4,766 4,766 4,766 4,766
Borgosesia
0,965 0,9645
0,9635 0,9635
1,795 1,791
0,6475
0,644 0,644
Salvatore Ferragamo S.p.A.
19,84 20,33 19,84 19,69 21,29
14,98
14,95
15
15,09
0,745
0,7625
0,78
14,87
0,805 0,7975
Softec S.p.A.
0,37
0,368
0,2396 0,24 0,2395 0,24
El.En ha chiuso il primo trimestre del 2016 con risultati
superiori alle attese, con ricavi pari a 55,23 milioni in
aumento del 13,9% e il margine operativo lordo passato da
5,3 a 7,67 milioni (più 44,7%). L’assemblea degli azionisti
ha approvato la proposta del Cda di distribuire un
dividendo di 1,20 euro ad azione e un piano di stock
option per il periodo 2016-2025 a favore di amministratori,
3,3
0,37 0,3698
Intek Spa
0,2717 0,2717 0,2717 0,2717 0,2717
1,8
0,6465 0,6465
Snai S.p.A.
FrendyEnergy
0,37
1,794
0,2446
3,3
3,3
3,3
3,3
Toscana Aeroporti S.p.A.
14,56 14,64
14,29
14,29 14,33
dipendenti e collaboratori della società di Calenzano,
leader nel mercato dei laser: il piano di incentivazione
azionaria sarà eseguito con un aumento di capitale da
varare entro cinque anni, fino a un massimo di 104 mila
euro nominali. Il titolo El.En ha chiuso la seduta di
venerdì a Piazza Affari in rialzo del 5,30% a 46,12 euro per
azione.
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VINO
EDILIZIA
MIGRANTI
CHIANTI IN FRESCO?
È D’ACCORDO
PURE IL SOMMELIER
UN MURO
CHE MANGIA
LO SMOG
FONDAZIONE MPS,
L’ASSE DEI SETTE
PER I MINORI SOLI
e lo dice qualcuno più
grande di noi, magari il
cliente smette di sbuffare».
Parola di Andrea Gori,
sommelier di lungo corso che
cura la cantina (e gli eventi
legati al vino) del ristorante
Burde di Firenze e approva la
campagna del Consorzio del
vino Chianti #gustalofresco
che punta a educare al
consumo del «rosso» nei mesi
più caldi purché servito a 16
gradi, temperatura di cantina,
anche grazie a un braccialetto
termometro
che indica il
«traguardo».
Una mossa,
quella del
Consorzio,
che punta
anche a
portare da 30
ICONE
a 42 i milioni
di bottiglie
vendute da maggio a ottobre.
«Spesso capita — conclude
Gori — che, servendo un vino
a temperatura giusta d’estate,
mi senta dire “di averlo
rovinato”. Sono più quelli che
si lamentano di questo
rispetto di chi rifiuta un vino
servito caldo. Speriamo serva».
Edoardo Lusena
L
La bussola della settimana
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Briefing
«S
a Premac di Vicomaggio ha
presentato una nuova
generazione di prefabbricati,
ISempreVerdi, caratterizzati
dall’utilizzo di rasanti che,
posti sulle superfici esterne,
trasformano le sostanze
nocive dell’aria in composti
innocui. Grazie ad I.Active
Coat, un rivestimento
ottenuto dalla collaborazione
con Italcementi: sfrutta
l’azione della luce solare e
artificiale per attivare sui
materiali cementizi il
principio fotocatalitico e la
capacità di mangiare i fattori
inquinanti ed avviare una
rapida decomposizione dello
smog: «La collaborazione
con Italcementi — spiega
Danilo Bonanni, titolare di
Premac — ha subìto una
forte accelerazione negli
ultimi tempi a seguito
dell’aumento dello smog e
delle polveri sottili. Non
pretendiamo di risolvere i
problemi dell’inquinamento,
ma diamo un esempio di
come sia possibile migliorare
l’ambiente». L’applicazione
de ISempreVerdi su mille
metri quadrati equivale a
piantare 80 alberi.
Francesco Caremani
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RICERCA
contro dell’opzione (salata)
per restare autonoma.
Nessuna decisione è stata
presa, l’eventuale richiesta di
autonomia deve arrivare a
Bankitalia entro metà
giugno. In ogni caso l’ultima
parola sulla trasformazione
in Spa spetta ai soci di
Chiantibanca, non inoltrare
la richiesta per l’autonomia
equivarrebbe invece a
lasciare passare il treno.
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SICUREZZA
Sesa
0,057 0,058
Sospesa
BioDue Spa
44,23
Ergy Capital
0,566
Banca Etruria
43,7
1,73
Rosss S.p.A.
El.En. S.p.A.
B & C Speakers S.p.A.
7,23
della grandi, Cambiano ha
formalizzato sabato la
decisione annunciata di
andare per la propria strada,
con il via libera
dell’assemblea dei soci,
mentre confluiranno nella
holding le altre aderenti al
gruppo Cabel (PisaFornacette, Castagneto
Carducci e Viterbo). E
Chiantibanca? Il nuovo Cda
guidato da Lorenzo Bini
Smaghi sta valutando pro e
Piaggio & C. S.p.A.
CHL S.p.A.
Settimana
dal 9 maggio
al 13 maggio
7,19
12 mila soci e 40 mila
clienti, 171,5 milioni di
patrimonio. Il nuovo istituto
sarà presente cn 29 filiali in
sette province, 52 Comuni e
due regioni (Toscana e
Emilia). Si stima che in
Toscana rimarranno circa 13
Bcc, la metà rispetto a prima
della riforma, e tutte con
patrimoni inferiori a 200
milioni di euro, perciò
obbligate ad aderire alla
holding unica. Sul fronte
alazzo Sansedoni
si impegna per favorire
l’accoglienza dei minori
stranieri non accompagnati,
insieme ad altre 7 fondazioni
bancarie. 3,5 milioni di euro
vengono messi a
disposizione, attraverso il
bando Never Alone, da
Fondazione Cariplo,
Compagnia di San Paolo,
Fondazione con il Sud, Enel
Cuore, Fondazione CRT,
Fondazione Cassa di
Risparmio di Cuneo,
Fondazione Cassa di
Risparmio di Padova e
Rovigo, Fondazione Mps. Al
bando possono aderire
organizzazioni del Terzo
settore e soggetti pubblici
che abbiano esperienza
nell’accoglienza e inclusione
di minori o migranti
richiedenti asilo. I
partecipanti dovranno
lavorare in partnership su
progetti che sappiano
garantire percorsi inclusivi
efficaci e di lungo periodo.
Il contributo andrà da un
minimo di 150.000 euro ad
un massimo di 700.000 euro
(non potrà superare il 70%
del totale del progetto).
Jacopo Storni
P
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SOCIALE
3,5
Milioni di euro
messi a
disposizione
dalle fondazioni
per i progetti
di accoglienza
LA CISL: MARMO,
UNA PATENTE A PUNTI
NO DELLE IMPRESE
na patente a punti per le
aziende del marmo. Si
prendono se si rispettano le
regole, si perdono in caso
contrario, con decurtazioni
progressive che possono
arrivare alla revoca della
concessione. È la proposta
con cui la Cisl di Massa
Carrara si presenterà domani
alla Commissione infortuni
sul lavoro del Senato che
ascolterà i rappresentanti dei
lavoratori e degli industriali
sulla questione della
sicurezza nelle cave. Dal 2014
a oggi sono morte sei
persone nelle cave della
provincia di Massa Carrara,
dove il settore del marmo
occupa circa 1.800 lavoratori.
Gli incidenti in cava sono
calati del 60% dal 2005 al
2015, ma
quelli mortali
aumentano.
Secondo gli
industriali,
però, la
strada per
aumentare la
sicurezza non POLITICA
sta nella
definizione
di nuove
regole, ma
nell’applicazi
one di quelle Operai morti
esistenti.
nelle cave
Dice il
della provincia
presidente
di Massa
dell’Associazi Carrara
one
dal 2014
industriali di
Massa Carrara Erich
Lucchetti: «Noi riteniamo
che le procedure per la
sicurezza esistenti siano
corrette e, se adeguatamente
applicate e controllate,
possano produrre effetti
molto positivi. Il rischio zero
nelle cave è impensabile, ma
da parte nostra c’è la
massima disponibilità ad
aggiornare le procedure
quando serve, discutere e
coordinarle insieme alla Asl,
ma soprattutto a farle
applicare: serve un salto di
qualità nell’applicazione delle
procedure». Gli industriali
metteranno a punto un
protocollo per l’applicazione
delle norme insieme alla Asl,
la Regione ha garantito più
personale per i controlli.
«Faremo la nostra parte
interna — conclude
Lucchetti — Anche con un
cambio di mentalità,
necessario sia per noi che
per gli operai». L’obiettivo di
operai e industriali è lo
stesso, ma le posizioni su
come raggiungerlo restano
distanti: vedremo se la
politica troverà la necessaria
sintesi.
R.E.
U
6
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Corriere Imprese
Lunedì 16 Maggio 2016
3
FI
PRIMO PIANO
I soldi? Li presta il Comune
Così un sindaco salva l’altro
Le amministrazioni più virtuose (Arezzo in testa) possono cedere i loro avanzi di bilancio
ad altri enti locali per aiutarli con investimenti e servizi: è l’effetto della Legge di stabilità,
che allenta i vincoli del Patto. L’Anci: «Ma vale solo per il 2016, ora serve una legge ad hoc»
di Silvia Ognibene
Anci Toscana
Francesco Casini
con 1,8 e 1,3 milioni) riuscendo a soddisfare buona parte
della richiesta totale che ammontava a circa 7,8 milioni. La
«compensazione orizzontale
degli avanzi di bilancio» è una
delle novità introdotte dal Governo nel tentativo di sbloccare la spesa degli Enti locali e
qualche Comune
avanzano soldi che
possono essere prestati ad altri municipi, bisognosi di liquidità per concludere investi-
A
Le cifre
IN TOSCANA NEL 2016
29 COMUNI
hanno richiesto in prestito
LA CLASSIFICA
Chi presta di più
7,8 milioni di euro
ai comuni "virtuosi"
hanno
ricevuto
Arezzo
2 mil
Bibbiena
1 mil
Pistoia
2 mil
Chi riceve di più
San Casciano
Val di Pesa
300 mila
5,3 milioni
di euro
Cecina
1,8 mil
Pontedera
1,3 mil
Camaiore
1 mil
Fonte: Anci Toscana
menti già avviati. Così Arezzo,
Bibbiena, Pistoia e San Casciano in Val di Pesa hanno prestato complessivamente 5,3
milioni di euro a 29 Comuni
toscani (quelli che hanno ricevuto di più sono stati Cecina e
Pontedera, rispettivamente
IMPRESE
A cura della redazione
del Corriere Fiorentino
Direttore responsabile:
Paolo Ermini
Caporedattore centrale:
Carlo Nicotra
Vice caporedattori:Alessio Gaggioli
e Antonio Montanaro
Editoriale Fiorentina s.r.l.
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Amministratore Delegato:
Massimo Monzio Compagnoni
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50122 Firenze
Reg. Trib. di Firenze n. 5642
del 22/02/2008
Responsabile del trattamento dei dati
(D.Lgs. 196/2003): Paolo Ermini
San Marcello
Pistoiese
600 mila
far ripartire l’economia a partire dagli interventi sul territorio che, oltre a dare ossigeno a
piccole aziende e artigiani,
hanno un impatto molto forte
sulla vita dei cittadini (perché
destinati prevalentemente a
interventi di manutenzione e
decoro urbano). Il criterio, introdotto a partire dal 2016 con
la Legge di stabilità, è che il
singolo Comune non è più tenuto a raggiungere il pareggio
di bilancio: è sufficiente che
l’obiettivo sia colto su scala regionale, cosicché le amministrazioni in difficoltà possano
ricorrere agli avanzi resi disponibili dagli altri enti (senza
passare, ad esempio, per l’indebitamento bancario).
Una novità importante che
si aggiunge ad altri alleggerimenti, voluti dal Governo nell’ultima Legge di stabilità caratterizzata da un impianto
espansivo, ma che vanno resi
duraturi, se si vuole arrivare a
sbloccare in Toscana risorse
per oltre 300 milioni l’anno,
rendendole spendibili. Il Governo ha agito su tre fronti: la
Legge di stabilità ha abolito il
Patto di stabilità interno (non
a caso più volte definito dall’ex
sindaco di Firenze e ora premier Matteo Renzi il «patto di
stupidità»), ha rinviato il rispetto delle stringenti norme
sul pareggio di bilancio introdotto nel 2012 e ha infine reso
disponibili ulteriori somme
per l’edilizia scolastica (che
per la Toscana ammontano
COMITATO SCIENTIFICO
Paolo Barberis
fondatore di Nana Bianca e Dada,
consigliere per l’ innovazione
della Presidenza del Consiglio
Andrea Di Benedetto
Presidente del Polo tecnologico
di Navacchio
Fabio Filocamo
Presidente Harvard Alumni Italia,
CEO Dynamo Venture, Member of Board
Principia SGR
Fabio Pammolli
Professore di Economia
e Management IMT Alti Studi Lucca
Alessandro Petretto
Professore Ordinario di Economia
Pubblica Università degli Studi di Firenze
complessivamente a 21,7 milioni). «È risaputo che il Patto
di stabilità consentiva agli enti
di realizzare investimenti
mentre contestualmente i vincoli sulla cassa ne bloccavano
i pagamenti — spiegano Claudia Ferretti e Patrizia Lattarulo
dell’Irpet — Questo meccanismo ha determinato nel tempo l’accumularsi nei bilanci
comunali di risorse impegnate
per spese in conto capitale ma
poi non pagate, nell’obiettivo
del rispetto del Patto. La prima conseguenza che deriverà
dall’abbandono delle regole
del Patto di stabilità riguarda
la possibilità di liquidare risorse per investimenti già realizzati. Le somme dei paga-

Francesco Casini
Rivolgiamo un appello
ai parlamentari toscani
per approvare prima
possibile la modifica
del pareggio di bilancio
menti rinviati dagli enti sono
state stimate nel 2015 in Toscana pari a 300 milioni di euro». Il primo risultato è che a
livello regionale ci sono 300
milioni in più da poter spendere.
Per fare poi un esempio di
cosa significhi aver «allentato» il rispetto del pareggio di
bilancio (sono caduti ben otto
vincoli) basta prendere le stime dell’Irpet secondo le quali
con le vecchie regole solo il
37% dei Comuni toscani sarebbe oggi in regola, mentre con
le nuove lo è il 91%. E i Comuni in regola possono spendere
per investimenti e servizi ai
cittadini. Sempre la revisione
della disciplina di pareggio di
bilancio consente di tenere
conto di un risultato positivo
complessivo a livello regionale, il che fa scattare il meccanismo redistributivo della
compensazione orizzontale in
base al quale Arezzo può prestare i soldi a Cecina. C’è un
però: l’allentamento dei vincoli del pareggio di bilancio è
solo temporaneo (è una misura introdotta con la Stabilità
per dare ossigeno agli enti locali) ma dal primo gennaio
prossimo si torna alla vecchia
disciplina. Per rendere permanenti le modifiche introdotte
e non rimettere il cappio al
collo dei Comuni, va modificata la legge (243/2012) che introdusse l’obbligo del pareggio di bilancio in Costituzione:
per farlo serve la maggioranza
qualificata dell’aula. «Rivolgiamo un appello ai rappresentanti toscani in Parlamento
per approvare più rapidamente possibile il disegno di legge
per la modifica della legge sul
pareggio di bilancio — dice
Francesco Casini, sindaco di
Bagno a Ripoli e responsabile
del dipartimento di finanza locale dell’Anci Toscana — Il
Consiglio dei ministri ha licenziato qualche settimana fa
il ddl che è stato depositato
nei giorni scorsi al Senato. È
un passaggio estremamente
importante per gli enti locali:
in gioco c’è la possibilità di
vedersi sbloccate risorse ingenti per i Comuni toscani. Se
non passasse la modifica verrebbero vanificati gli esiti positivi del superamento del Patto di stabilità. Il disegno di
legge presentato dal Governo
punta invece ad alleggerire il
pareggio di bilancio anche per
il 2017 e per gli anni successivi, proprio come avvenuto nell’ultima Legge di stabilità». «I
Comuni toscani sono virtuosi
rispetto alla media italiana —
prosegue Casini — e hanno
dimostrato di saper rispettare
le scadenze impegnative che la
Legge di stabilità ha imposto,
come la presentazione del bilancio di previsione entro il 30
aprile. Se le normative lo consentiranno, questa virtuosità
potrà rappresentare un volano
di sviluppo dei territori e un
elemento di ripresa economica. Ecco perché il disegno di
legge presentato dal Governo
va approvato». Se la Toscana,
anche negli anni a venire, avrà
a disposizione quei 300 milioni l’anno da spendere o no
dipenderà dal Parlamento
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4
FI
Lunedì 16 Maggio 2016
Corriere Imprese
Corriere Imprese
Lunedì 16 Maggio 2016
5
FI
LOCOMOTIVE
«L’innovazione della carta è qui
E la portiamo Oltreoceano»
L’Ad del colosso Sofidel: obiettivo costruire una rete di nove stabilimenti
A ogni Paese il suo prodotto, e negli Stati Uniti la manifattura è molto indietro
Bugnion
Una sede fiorentina
per i «guardiani
della creatività»
i chiamano «asset intangibili» e,
spesso, sono quelli che creano il
valore del prodotto. «Basta pensare
al lusso: il prodotto in sé è un pezzo di
pelle. Il valore vero, che giustifica il
prezzo, è come viene percepito il
marchio dal cliente», spiega Renata
Righetti, presidente di Bugnion, azienda
specializzata nella tutela della proprietà
intellettuale che ha deciso di puntare su
Firenze, dove ha aperto recentemente
una nuova sede. «La Toscana è un
mercato importante e, nel quadro di una
ripresa economica che notiamo in tutto
il Paese, è una regione particolarmente
vivace. Stanno ripartendo
anche settori
pesantemente toccati dalla
crisi come il tessile»,
prosegue Righetti.
I professionisti di Bugnion
si occupano di tutelare la
proprietà intellettuale e i
risultati della ricerca,
Il presidente
dell’innovazione e della
Renata Righetti creatività delle aziende:
registrano e difendono
brevetti e marchi, modelli industriali e
processi produttivi, monitorano la
concorrenza e trovano le misure più
efficaci per contrastarla, guidano le
aziende nelle strategie di sviluppo sui
mercati nazionali e internazionali.
Fondata mezzo secolo fa, oggi Bugnion
conta su un team di oltre duecento
professionisti che gestiscono 27.000
brevetti e modelli e più di 45.000
marchi. Fra i loro clienti figurano nomi
prestigiosi, come Fila, Colussi, Meliconi,
Errea e Parmacotto, ma anche tante altre
piccole e medie imprese che brillano per
vivacità e voglia di affermarsi,
costruendo il proprio vantaggio
competitivo non solo sulla qualità del
prodotto, ma anche sui beni immateriali.
Bugnion ha chiuso il 2015 con quasi 50
milioni di fatturato.
S.O.
S
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50
Anni dalla
fondazione
del gruppo
Sofidel, leader
della carta per
uso domestico
1,8
Miliardi
di fatturato
nel 2015
registrato
dal gruppo con
sede a Porcari
13
Paesi in cui
è presente
Sofidel,
il nuovo fronte
è quello del
Nord America
uovi stabilimenti negli Usa ed espansione di quelli europei.
È la strategia di Sofidel, il colosso della
carta per uso domestico e
igienico, con sede a Lucca da
50 anni, arrivata a un fatturato
da 1,8 miliardi e presente in 13
Paesi. Il nuovo fronte è proprio quello del Nord America.
Luigi Lazzareschi, Ad di
Sofidel: perché la scelta di
sbarcare negli Usa?
«Il gruppo Sofidel era abbastanza internazionalizzato ma
presente soltanto in Europa.
Dopo aver visto l’Asia e il Sud
America, per tipologia dei
mercati, legislazione e cultura,
erano il mercato più semplice.
Negli Usa, sono rimasti indietro nella manifattura, soprattutto per i prodotti di largo
consumo. E questo ha portato
meno competizione e una
spinta al rinnovamento tecnologico. Siamo negli Usa per
N
Luigi
Lazzareschi,
amministratore
delegato
del gruppo
Sofidel
portare innovazione».
Anche per un prodotto
«maturo» come il vostro, la
tecnologia resta importante.
Quanta ricerca fate e come?
«La maggior parte la facciamo con i produttori locali, soprattutto la Fabio Perini, leader mondiale nella produzione di macchine in questo settore. Il nostro è un prodotto
maturo, ma deve cambiare da
Paese a Paese. In Francia vogliono la carta igienica rosa,
quella che vendiamo in Italia
sarebbe fuori mercato in Germania dove la vogliono a molti strati e resistente. E quella
non potrebbe essere venduta
in Inghilterra. In Usa ne usano
quantità enormi, occorrono
rotoli diversi. E così via».
Uno dei punti dolenti, per
i vostri stabilimenti italiani,
è il costo dell’energia.
«Sì, ma non siamo andati
negli Usa per questo. Purtroppo l’Italia resta con costi energetici più cari del 30-40% della
media europea. Anche la politica delle rinnovabili non è
stata lungimirante: da zero incentivi a molti incentivi per
tornare poi a quasi nessun incentivo. Così, i costi sulla bolletta sono aumentati».
Molta tecnologia, molta ricerca e anche molta occupazione. E un tasso di incidenti
sul lavoro più basso della
media del vostro settore,
uno dei più esposti su questo fronte.
«Da anni teniamo particolarmente a questo aspetto. Abbiamo una fondazione, intitolata a mio padre, che dà premi
ai migliori performer del settore: c’è n’è uno anche per
questo (Obiettivo Zero). Per
aumentare la sicurezza facciamo tanta formazione. Evitiamo il più possibile la commistione tra personale a terra e
personale sui mezzi di trasporto. Stiamo cercando di
eliminare l’interferenza tra
persone e macchine, con livelli più elevati di robotizzazione
e la gestione dei magazzini
con laser guidati. Insomma,
meno muletti e personale più
preparato, con ingegneri elettronici che si occupano di movimentazione grazie a robot e
magazzini automatici».
Farete ulteriore acquisizioni? Ci sono nuovi mercati
in futuro?
«In Europa la
crescita avverrà
con l’aumento
d e l l a ca p a c i t à
produttiva dei siti attuali. Negli
Usa stiamo costruendo un
n u ovo s t a b i l i mento vicino Columbus, a Circleville. Dobbiamo
aumentare i siti
produttivi e pensiamo che il nostro prodotto
possa viaggiare
al massimo per 700 km: questo significa avere più o meno
uno stabilimento ogni 1.400
km. In teoria a regime avremo
8 o 9 stabilimenti: ora siamo
in 6 Stati, con cinque stabilimenti già in funzione più
quello di Circleville in costruzione. Valuteremo gli eventuali investimenti in futuro».
Marzio Fatucchi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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FI
Lunedì 16 Maggio 2016
Corriere Imprese
Corriere Imprese
Lunedì 16 Maggio 2016
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FI
MODA
Firenze sulla Madison Avenue
fa le scarpe (comode) alle star
New York, Hollywood, Florida: il made in Tuscany di Aquazzura conquista gli Usa
Osorio: «L’ispirazione? Anche su Instagram». E al prossimo Pitti Bimbo la linea «mini»

Edgardo
Osorio,
manager
e designer
A luglio
apriremo
a Miami
Bal Barbour
e prima
debutteremo
con il nostro
portale di
e-commerce
sul mercato
europeo e poi
americano
Non abbiamo
nessuna
intenzione
di fermarci

Ho voluto
fin da subito
realizzare
tutta la mia
azienda
in Toscana
Le scarpe
sono
prodotte
in dodici
fabbriche
sparse
sul territorio,
dal Valdarno
alla zona
di Siena
La sede è
a Firenze,
a Palazzo
Corsini
Il boom in 5 anni
A sinistra, l’interno del negozio Aquazzura sulla
Madison Avenue a New York. Sopra, la super modella
russa Irina Shayk con ai piedi un paio di scarpe create
da Osorio in una foto dal suo profilo Instagram
l negozio monomarca appena aperto a New York è un
vero e proprio tempio delle
scarpe: la maison fiorentina
Aquazzura, nata dalla mente (e dalla matita) di Edgardo
Osorio ha scelto Madison Avenue per lo store di debutto
negli Stati Uniti. Duecento
metri quadrati, decorato con
marmi bianchi e neri, dettagli
dorati e mobili di design in
cui sono esposti tutti i modelli
che Edgardo ha pensato per la
donna dell’estate 2016. É lui,
trentenne colombiano e fiorentino d’adozione, che ha dato il via nel 2011 all’attività di
un brand oggi conosciuto in
tutto il mondo. Dopo soli 5
anni di attività, le scarpe di
Aquazzura si trovano in oltre
200 punti vendita in 50 Paesi:
«Non abbiamo intenzione di
fermarci» dice Edgardo «a lu-
I
Style
C’è una balena
sul mio skate
all’Antico Testamento al
Pinocchio di Collodi,
fino allo skate. Davide
Colombo ha disegnato una
linea di skateboard ispirata
alla balena: Megaptera 92 e,
per il surfboard, Megaptera
D
6.4. Interamente hand
made, in legno di acero
canadese e rovere.(L.A.)
balenasurf.com a partire
da 300 euro.
glio 2016 apriremo a Miami
Bal Barbour e tra due settimane debutteremo con il nostro
e-commerce a livello europeo
e poi americano». Il team è
composto da 60 persone e la
sede, a Palazzo Corsini, dimostra come Edgardo sia legato
al capoluogo toscano: «Fin da
subito ho voluto realizzare
l’azienda tutta in Toscana»
racconta il direttore creativo e
fondatore «perché è una regione ricca di storia della calzatura e di tradizioni artigianali. Firenze è la culla della
moda in Italia e la mia maison
è fiorentina al 100%». Le scarpe sono prodotte in 12 fabbriche sparse sul territorio, dal
Valdarno alla zona di Siena.
Quelle di Aquazzura sono considerate calzature gioiello non
soltanto per i materiali scelti e
per i decori ma anche per lo
studio stilistico che si basa sul
principio della comodità:
«L’estate prima di fondare il
brand sono stato invitato a
dieci matrimoni e l’unico elemento che attirava la mia at-
2011
L’anno
di fondazione
del marchio
Aquazzura,
con sede
in Palazzo
Corsini a Firenze
200
Punti vendita
attuali
del marchio
in cinquanta
Paesi diversi
In testa
il mercato Usa
60
Persone
compongono
la squadra
di Aquazzurra
capitanata
dal colombiano
fiorentino
Edgardo Osorio
tenzione era il fatto che le invitate avessero ai piedi scarpe
esteticamente anche piacevoli
ma estremamente scomode.
Tanto da costringerle spesso a
togliersele. E ho capito quello
che mancava nel mercato, una
nuova generazione di stilisti
che producesse scarpe eleganti ma confortevoli» rivela il
giovane che ha iniziato la sua
attività di consulenza stilistica
a 19 anni, girando tra maison
come Ferragamo e Cavalli. Poi
la voglia di creare qualcosa di
suo: «D’estate a Capri mi è venuta la voglia di dedicare tutta
la filosofia del brand all’Italia,
già dal nome. Aquazzura infatti è una dedica al mare italiano cristallino e lucente». E
con quella voglia di innovazione, tutta tipica dei giovani designer, Edgardo ha girato il
mondo notando «che le donne spesso indossavano scarpe
troppo ricamate, troppo strane, insomma scarpe da tenere
nell’armadio e da guardare».
L’intuizione è partita dal voler
dare alla parola comodità una
nuova vita, più glamour, «non
legata per forza a una scarpa
ortopedica»: e così l’eleganza
della tradizione fiorentina si
abbina alla ricerca spasmodica
di materiale morbido per il
piede, con l’uso della nappa,
del camoscio e di una speciale
pelle chiamata «seconda pelle», per il perfetto adattarsi al
piede femminile. Un passaparola di bellezza rimbalzato
in poco tempo dalle
fashion editor
ai social
network fino
ad arrivare ai
piedi delle celebrities: da
Gwyneth Paltrow a Irina
Shayk, da Julienne Moore
a Miranda
Kerr con un
pacco speciale
già recapitato
a Cannes, in
occasione del
Fe s t i va l d e l
Cinema in
corso in Costa
Azzurra. «Ambisci al successo
ma non te lo aspetti mai, soprattutto di queste dimensioni» conclude Osorio «ma in
realtà la soddisfazione più
grande è vederle addosso a
tutte le donne, a quelle che
girano quotidianamente per le
città, alle donne in carriera,
alle mamme. Io sono molto
legato alle donne perché sono
loro che mi ispirano. Le mie
collezioni prendono anche
spunto dai profili Instagram
delle donne famose, ma non
solo, e da lì cerco di capire
gusti ed esigenze. Ad esempio, le scarpe flat: le mie devono essere sexy come quelle
con il tacco e i giochi di intreccio tipici del mio brand, è
un modo per rendere le ballerine sensuali». Donne ma anche bambini: al prossimo Pitti
Bimbo Aquazzura presenterà
una linea per i più piccoli riproducendo in formato mini i
modelli che hanno reso quest’azienda fiorentina eccellenza della moda italiana nel
mondo.
Federica Bandirali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Lunedì 16 Maggio 2016
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