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www.corrierefiorentino.it Lunedì, 16 Maggio 2016 Il punto Locomotive Fusioni, autonomie Si è aperto il risiko del credito cooperativo Sofidel, Oltreoceano per portare innovazione «A ognuno la sua carta» 2 5 Moda L’ascesa di Aquazzura, alla conquista delle star «Il lusso è la comodità» 7 IMPRESE TOSCANA UOMINI, AZIENDE, TERRITORI Etruria, Mps LA RITIRATA DELLE BANCHE di Silvia Ognibene e offerte preliminari per le quattro «good bank», tra cui Etruria, sono arrivate. Ma niente banche tra i pretendenti, almeno stando ai rumors. Certo nessuno ha smentito che i più interessati siano i fondi di private equity. Bper, Ubi, Cariparma, Bpm, Banco Popolare, insomma tutte le banche italiane a cui nei mesi scorsi era stato attribuito un interesse per le quattro nuove banche, non si sono presentate al primo appuntamento. Con buona pace dei sindacati che chiedevano di dare «prelazione alle offerte di partner italiani, che intendono investire sul Paese. Questo consentirebbe di conservare in ambito nazionale asset economici importanti, nell’interesse dei territori e dei cittadini» (Annamaria Furlan, Cisl). Difficile dare prelazione a chi non c’è. E con l’Europa che indica il prezzo offerto come primo criterio per la scelta, i margini per l’attenzione al territorio si restringono. Il compratore si conoscerà a settembre, ma dalle prime battute sembra che le banche salvate imboccheranno la strada dell’estero. Eppure sono nuove di zecca, create per decreto come col pennello: patrimonializzate, liquide, senza sofferenze e con le beghe lasciate in eredità alle vecchie banche «cattive». Se non c’è un pretendente per queste piccole banche, cosa potrà succedere a quelle più grandi che non sono state ripulite dalla mano del governo? Mps cerca da tempo un partner per le nozze (ma andrebbe bene anche un’unione civile). Poste Italiane Sped. in A.P. D.L. 353/2003 conv. L.46/2004 art. 1, c1 DCB Milano. Non può essere distribuito separatamente dal Corriere della Sera L Cassa Comune L’ultima Legge di stabilità permette alle amministrazioni di prestare i soldi avanzati agli altri enti locali che ne hanno bisogno, una piccola boccata d’ossigeno Ma la vera partita è l’approvazione del disegno di legge sul pareggio di bilancio: per la Toscana ci sono in ballo 300 milioni di euro l’anno per servizi e investimenti a pagina 3 © RIPRODUZIONE RISERVATA Sguardi QUANDO I SALVINI FANNO OOOH... di David Allegranti e so rotto li cojoni e dico che… / era meglio Berlusconi/ Compagno cosa dici?/ Era meglio Berlusconi/ Ma così ti fai i nemici!/ Era meglio Berlusconi/ Compagno ma sei fuori?/ Era meglio Berlusconi se lo dici non lavori!». Giuseppe Povia in arte Povia trasforma una frase da bar pronunciata da un vecchietto di ottant’anni in canzone, «Era meglio Berlusconi». Il brano prende in giro il conformismo della sinistra e di quelli che pur di lavorare s’adeguano ai tempi renzianamente corretti che corrono. A Povia «M piacciono i demagoghi. Fino a non molto tempo fa appoggiava Beppe Grillo («È stato un voto di protesta giusto»), adesso sostiene Matteo Salvini, molto spesso su Facebook: «Ma perché — dice rivolgendosi al leader della Lega — sti bimbiminkia ce l’hanno solo con te? I termini Fasssscismo, Poppulismo, Demagoggia, Razz1smo etc. sono termini che oggi usano solo i bimbiminkia! (eccomi, ndr)». Interpellato da Il Populista (un nome, un programma), Povia ha spiegato di non voler difendere tanto Salvini quanto «spostare l’attenzione sul vero problema dell’Italia e degli italiani: Bruxelles, è lì il nostro vero governo». Ogni volta che il cantante fa queste sortite, nella Lega esultano: ecco, vedete, è uno di noi. Quando i Salvini fanno oooh. @davidallegranti © RIPRODUZIONE RISERVATA 2 Lunedì 16 Maggio 2016 Corriere Imprese FI IL PUNTO di Silvia Ognibene a riforma del credito cooperativo comincia a produrre i suoi primi effetti. Nelle scorse settimane si sono registrate le fusioni tra Bancasciano e Banca Cras; Impruneta, Mugello e Signa; Valdichiana e Montepulciano. Banca Cras Credito cooperativo Toscano-Siena avrà competenza su 67 Comuni (nelle province di Siena, Arezzo, Grosseto, Livorno e Pisa), 38 mila CREDITO COOPERATIVO, LA RIFORMA MESCOLA LE CARTE L EXPORT L’EMBARGO RUSSO FRENA IL BOOM AGROALIMENTARE i fu… siccome immobile». Citano l’ode del Manzoni dedicata a Napoleone gli agricoltori toscani per sollecitare la politica a trovare una soluzione celere all’embargo russo. «L’export agroalimentare toscano è in salute — dice la Cia — ma dall’agosto 2014, data di inizio dell’embargo, tra frutta, verdura, carni e prodotti lattieri, l’embargo è costato agli MERCATI agricoltori italiani 355 milioni di euro». Nell’anno in cui il Made in Tuscany agroalimentare ha abbattuto tutti i record di export, raggiungendo la vetta di 2,350 miliardi, l’embargo ha fatto crollare gli acquisti russi del 34%. Compensano l’Europa, con oltre 1,3 miliardi e il Nord America con 650 milioni. Recuperare la Russia sarebbe la vera svolta. R.E. clienti, 93 milioni di patrimonio, 33 filiali e sede a Sovicille (Siena). La nuova Banca Valdichiana credito cooperativo di Chiusi e Montepulciano conta su un patrimonio di 109 milioni e opererà con 26 sportelli tra Toscana e Umbria, nelle province di Perugia, Siena e Arezzo. Infine, il nuovo Banco Fiorentino, nato dalla fusione delle Bcc di Impruneta, Signa e Mugello: N E W S Piazza Affari 0,0224 0,0228 0,0215 0,0223 0,0223 «E 7,15 0,58 2,4 7,1 7,16 Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. 0,599 Dada S.p.A. 2,398 0,5535 0,561 42,01 2,348 2,332 2,346 43,8 46,12 Eukedos 0,98 0,053 0,05 0,0515 4,766 4,766 4,766 4,766 4,766 Borgosesia 0,965 0,9645 0,9635 0,9635 1,795 1,791 0,6475 0,644 0,644 Salvatore Ferragamo S.p.A. 19,84 20,33 19,84 19,69 21,29 14,98 14,95 15 15,09 0,745 0,7625 0,78 14,87 0,805 0,7975 Softec S.p.A. 0,37 0,368 0,2396 0,24 0,2395 0,24 El.En ha chiuso il primo trimestre del 2016 con risultati superiori alle attese, con ricavi pari a 55,23 milioni in aumento del 13,9% e il margine operativo lordo passato da 5,3 a 7,67 milioni (più 44,7%). L’assemblea degli azionisti ha approvato la proposta del Cda di distribuire un dividendo di 1,20 euro ad azione e un piano di stock option per il periodo 2016-2025 a favore di amministratori, 3,3 0,37 0,3698 Intek Spa 0,2717 0,2717 0,2717 0,2717 0,2717 1,8 0,6465 0,6465 Snai S.p.A. FrendyEnergy 0,37 1,794 0,2446 3,3 3,3 3,3 3,3 Toscana Aeroporti S.p.A. 14,56 14,64 14,29 14,29 14,33 dipendenti e collaboratori della società di Calenzano, leader nel mercato dei laser: il piano di incentivazione azionaria sarà eseguito con un aumento di capitale da varare entro cinque anni, fino a un massimo di 104 mila euro nominali. Il titolo El.En ha chiuso la seduta di venerdì a Piazza Affari in rialzo del 5,30% a 46,12 euro per azione. © RIPRODUZIONE RISERVATA VINO EDILIZIA MIGRANTI CHIANTI IN FRESCO? È D’ACCORDO PURE IL SOMMELIER UN MURO CHE MANGIA LO SMOG FONDAZIONE MPS, L’ASSE DEI SETTE PER I MINORI SOLI e lo dice qualcuno più grande di noi, magari il cliente smette di sbuffare». Parola di Andrea Gori, sommelier di lungo corso che cura la cantina (e gli eventi legati al vino) del ristorante Burde di Firenze e approva la campagna del Consorzio del vino Chianti #gustalofresco che punta a educare al consumo del «rosso» nei mesi più caldi purché servito a 16 gradi, temperatura di cantina, anche grazie a un braccialetto termometro che indica il «traguardo». Una mossa, quella del Consorzio, che punta anche a portare da 30 ICONE a 42 i milioni di bottiglie vendute da maggio a ottobre. «Spesso capita — conclude Gori — che, servendo un vino a temperatura giusta d’estate, mi senta dire “di averlo rovinato”. Sono più quelli che si lamentano di questo rispetto di chi rifiuta un vino servito caldo. Speriamo serva». Edoardo Lusena L La bussola della settimana © RIPRODUZIONE RISERVATA Briefing «S a Premac di Vicomaggio ha presentato una nuova generazione di prefabbricati, ISempreVerdi, caratterizzati dall’utilizzo di rasanti che, posti sulle superfici esterne, trasformano le sostanze nocive dell’aria in composti innocui. Grazie ad I.Active Coat, un rivestimento ottenuto dalla collaborazione con Italcementi: sfrutta l’azione della luce solare e artificiale per attivare sui materiali cementizi il principio fotocatalitico e la capacità di mangiare i fattori inquinanti ed avviare una rapida decomposizione dello smog: «La collaborazione con Italcementi — spiega Danilo Bonanni, titolare di Premac — ha subìto una forte accelerazione negli ultimi tempi a seguito dell’aumento dello smog e delle polveri sottili. Non pretendiamo di risolvere i problemi dell’inquinamento, ma diamo un esempio di come sia possibile migliorare l’ambiente». L’applicazione de ISempreVerdi su mille metri quadrati equivale a piantare 80 alberi. Francesco Caremani © RIPRODUZIONE RISERVATA RICERCA contro dell’opzione (salata) per restare autonoma. Nessuna decisione è stata presa, l’eventuale richiesta di autonomia deve arrivare a Bankitalia entro metà giugno. In ogni caso l’ultima parola sulla trasformazione in Spa spetta ai soci di Chiantibanca, non inoltrare la richiesta per l’autonomia equivarrebbe invece a lasciare passare il treno. © RIPRODUZIONE RISERVATA SICUREZZA Sesa 0,057 0,058 Sospesa BioDue Spa 44,23 Ergy Capital 0,566 Banca Etruria 43,7 1,73 Rosss S.p.A. El.En. S.p.A. B & C Speakers S.p.A. 7,23 della grandi, Cambiano ha formalizzato sabato la decisione annunciata di andare per la propria strada, con il via libera dell’assemblea dei soci, mentre confluiranno nella holding le altre aderenti al gruppo Cabel (PisaFornacette, Castagneto Carducci e Viterbo). E Chiantibanca? Il nuovo Cda guidato da Lorenzo Bini Smaghi sta valutando pro e Piaggio & C. S.p.A. CHL S.p.A. Settimana dal 9 maggio al 13 maggio 7,19 12 mila soci e 40 mila clienti, 171,5 milioni di patrimonio. Il nuovo istituto sarà presente cn 29 filiali in sette province, 52 Comuni e due regioni (Toscana e Emilia). Si stima che in Toscana rimarranno circa 13 Bcc, la metà rispetto a prima della riforma, e tutte con patrimoni inferiori a 200 milioni di euro, perciò obbligate ad aderire alla holding unica. Sul fronte alazzo Sansedoni si impegna per favorire l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati, insieme ad altre 7 fondazioni bancarie. 3,5 milioni di euro vengono messi a disposizione, attraverso il bando Never Alone, da Fondazione Cariplo, Compagnia di San Paolo, Fondazione con il Sud, Enel Cuore, Fondazione CRT, Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Mps. Al bando possono aderire organizzazioni del Terzo settore e soggetti pubblici che abbiano esperienza nell’accoglienza e inclusione di minori o migranti richiedenti asilo. I partecipanti dovranno lavorare in partnership su progetti che sappiano garantire percorsi inclusivi efficaci e di lungo periodo. Il contributo andrà da un minimo di 150.000 euro ad un massimo di 700.000 euro (non potrà superare il 70% del totale del progetto). Jacopo Storni P © RIPRODUZIONE RISERVATA SOCIALE 3,5 Milioni di euro messi a disposizione dalle fondazioni per i progetti di accoglienza LA CISL: MARMO, UNA PATENTE A PUNTI NO DELLE IMPRESE na patente a punti per le aziende del marmo. Si prendono se si rispettano le regole, si perdono in caso contrario, con decurtazioni progressive che possono arrivare alla revoca della concessione. È la proposta con cui la Cisl di Massa Carrara si presenterà domani alla Commissione infortuni sul lavoro del Senato che ascolterà i rappresentanti dei lavoratori e degli industriali sulla questione della sicurezza nelle cave. Dal 2014 a oggi sono morte sei persone nelle cave della provincia di Massa Carrara, dove il settore del marmo occupa circa 1.800 lavoratori. Gli incidenti in cava sono calati del 60% dal 2005 al 2015, ma quelli mortali aumentano. Secondo gli industriali, però, la strada per aumentare la sicurezza non POLITICA sta nella definizione di nuove regole, ma nell’applicazi one di quelle Operai morti esistenti. nelle cave Dice il della provincia presidente di Massa dell’Associazi Carrara one dal 2014 industriali di Massa Carrara Erich Lucchetti: «Noi riteniamo che le procedure per la sicurezza esistenti siano corrette e, se adeguatamente applicate e controllate, possano produrre effetti molto positivi. Il rischio zero nelle cave è impensabile, ma da parte nostra c’è la massima disponibilità ad aggiornare le procedure quando serve, discutere e coordinarle insieme alla Asl, ma soprattutto a farle applicare: serve un salto di qualità nell’applicazione delle procedure». Gli industriali metteranno a punto un protocollo per l’applicazione delle norme insieme alla Asl, la Regione ha garantito più personale per i controlli. «Faremo la nostra parte interna — conclude Lucchetti — Anche con un cambio di mentalità, necessario sia per noi che per gli operai». L’obiettivo di operai e industriali è lo stesso, ma le posizioni su come raggiungerlo restano distanti: vedremo se la politica troverà la necessaria sintesi. R.E. U 6 © RIPRODUZIONE RISERVATA Corriere Imprese Lunedì 16 Maggio 2016 3 FI PRIMO PIANO I soldi? Li presta il Comune Così un sindaco salva l’altro Le amministrazioni più virtuose (Arezzo in testa) possono cedere i loro avanzi di bilancio ad altri enti locali per aiutarli con investimenti e servizi: è l’effetto della Legge di stabilità, che allenta i vincoli del Patto. L’Anci: «Ma vale solo per il 2016, ora serve una legge ad hoc» di Silvia Ognibene Anci Toscana Francesco Casini con 1,8 e 1,3 milioni) riuscendo a soddisfare buona parte della richiesta totale che ammontava a circa 7,8 milioni. La «compensazione orizzontale degli avanzi di bilancio» è una delle novità introdotte dal Governo nel tentativo di sbloccare la spesa degli Enti locali e qualche Comune avanzano soldi che possono essere prestati ad altri municipi, bisognosi di liquidità per concludere investi- A Le cifre IN TOSCANA NEL 2016 29 COMUNI hanno richiesto in prestito LA CLASSIFICA Chi presta di più 7,8 milioni di euro ai comuni "virtuosi" hanno ricevuto Arezzo 2 mil Bibbiena 1 mil Pistoia 2 mil Chi riceve di più San Casciano Val di Pesa 300 mila 5,3 milioni di euro Cecina 1,8 mil Pontedera 1,3 mil Camaiore 1 mil Fonte: Anci Toscana menti già avviati. Così Arezzo, Bibbiena, Pistoia e San Casciano in Val di Pesa hanno prestato complessivamente 5,3 milioni di euro a 29 Comuni toscani (quelli che hanno ricevuto di più sono stati Cecina e Pontedera, rispettivamente IMPRESE A cura della redazione del Corriere Fiorentino Direttore responsabile: Paolo Ermini Caporedattore centrale: Carlo Nicotra Vice caporedattori:Alessio Gaggioli e Antonio Montanaro Editoriale Fiorentina s.r.l. Presidente: Marco Bassilichi Amministratore Delegato: Massimo Monzio Compagnoni Sede legale: Lungarno delle Grazie 22 50122 Firenze Reg. Trib. di Firenze n. 5642 del 22/02/2008 Responsabile del trattamento dei dati (D.Lgs. 196/2003): Paolo Ermini San Marcello Pistoiese 600 mila far ripartire l’economia a partire dagli interventi sul territorio che, oltre a dare ossigeno a piccole aziende e artigiani, hanno un impatto molto forte sulla vita dei cittadini (perché destinati prevalentemente a interventi di manutenzione e decoro urbano). Il criterio, introdotto a partire dal 2016 con la Legge di stabilità, è che il singolo Comune non è più tenuto a raggiungere il pareggio di bilancio: è sufficiente che l’obiettivo sia colto su scala regionale, cosicché le amministrazioni in difficoltà possano ricorrere agli avanzi resi disponibili dagli altri enti (senza passare, ad esempio, per l’indebitamento bancario). Una novità importante che si aggiunge ad altri alleggerimenti, voluti dal Governo nell’ultima Legge di stabilità caratterizzata da un impianto espansivo, ma che vanno resi duraturi, se si vuole arrivare a sbloccare in Toscana risorse per oltre 300 milioni l’anno, rendendole spendibili. Il Governo ha agito su tre fronti: la Legge di stabilità ha abolito il Patto di stabilità interno (non a caso più volte definito dall’ex sindaco di Firenze e ora premier Matteo Renzi il «patto di stupidità»), ha rinviato il rispetto delle stringenti norme sul pareggio di bilancio introdotto nel 2012 e ha infine reso disponibili ulteriori somme per l’edilizia scolastica (che per la Toscana ammontano COMITATO SCIENTIFICO Paolo Barberis fondatore di Nana Bianca e Dada, consigliere per l’ innovazione della Presidenza del Consiglio Andrea Di Benedetto Presidente del Polo tecnologico di Navacchio Fabio Filocamo Presidente Harvard Alumni Italia, CEO Dynamo Venture, Member of Board Principia SGR Fabio Pammolli Professore di Economia e Management IMT Alti Studi Lucca Alessandro Petretto Professore Ordinario di Economia Pubblica Università degli Studi di Firenze complessivamente a 21,7 milioni). «È risaputo che il Patto di stabilità consentiva agli enti di realizzare investimenti mentre contestualmente i vincoli sulla cassa ne bloccavano i pagamenti — spiegano Claudia Ferretti e Patrizia Lattarulo dell’Irpet — Questo meccanismo ha determinato nel tempo l’accumularsi nei bilanci comunali di risorse impegnate per spese in conto capitale ma poi non pagate, nell’obiettivo del rispetto del Patto. La prima conseguenza che deriverà dall’abbandono delle regole del Patto di stabilità riguarda la possibilità di liquidare risorse per investimenti già realizzati. Le somme dei paga- Francesco Casini Rivolgiamo un appello ai parlamentari toscani per approvare prima possibile la modifica del pareggio di bilancio menti rinviati dagli enti sono state stimate nel 2015 in Toscana pari a 300 milioni di euro». Il primo risultato è che a livello regionale ci sono 300 milioni in più da poter spendere. Per fare poi un esempio di cosa significhi aver «allentato» il rispetto del pareggio di bilancio (sono caduti ben otto vincoli) basta prendere le stime dell’Irpet secondo le quali con le vecchie regole solo il 37% dei Comuni toscani sarebbe oggi in regola, mentre con le nuove lo è il 91%. E i Comuni in regola possono spendere per investimenti e servizi ai cittadini. Sempre la revisione della disciplina di pareggio di bilancio consente di tenere conto di un risultato positivo complessivo a livello regionale, il che fa scattare il meccanismo redistributivo della compensazione orizzontale in base al quale Arezzo può prestare i soldi a Cecina. C’è un però: l’allentamento dei vincoli del pareggio di bilancio è solo temporaneo (è una misura introdotta con la Stabilità per dare ossigeno agli enti locali) ma dal primo gennaio prossimo si torna alla vecchia disciplina. Per rendere permanenti le modifiche introdotte e non rimettere il cappio al collo dei Comuni, va modificata la legge (243/2012) che introdusse l’obbligo del pareggio di bilancio in Costituzione: per farlo serve la maggioranza qualificata dell’aula. «Rivolgiamo un appello ai rappresentanti toscani in Parlamento per approvare più rapidamente possibile il disegno di legge per la modifica della legge sul pareggio di bilancio — dice Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli e responsabile del dipartimento di finanza locale dell’Anci Toscana — Il Consiglio dei ministri ha licenziato qualche settimana fa il ddl che è stato depositato nei giorni scorsi al Senato. È un passaggio estremamente importante per gli enti locali: in gioco c’è la possibilità di vedersi sbloccate risorse ingenti per i Comuni toscani. Se non passasse la modifica verrebbero vanificati gli esiti positivi del superamento del Patto di stabilità. Il disegno di legge presentato dal Governo punta invece ad alleggerire il pareggio di bilancio anche per il 2017 e per gli anni successivi, proprio come avvenuto nell’ultima Legge di stabilità». «I Comuni toscani sono virtuosi rispetto alla media italiana — prosegue Casini — e hanno dimostrato di saper rispettare le scadenze impegnative che la Legge di stabilità ha imposto, come la presentazione del bilancio di previsione entro il 30 aprile. Se le normative lo consentiranno, questa virtuosità potrà rappresentare un volano di sviluppo dei territori e un elemento di ripresa economica. Ecco perché il disegno di legge presentato dal Governo va approvato». Se la Toscana, anche negli anni a venire, avrà a disposizione quei 300 milioni l’anno da spendere o no dipenderà dal Parlamento © RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Editoriale Fiorentina s.r.l. Pubblicità: Rcs MediaGroup S.p.A. Dir. 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Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge. 4 FI Lunedì 16 Maggio 2016 Corriere Imprese Corriere Imprese Lunedì 16 Maggio 2016 5 FI LOCOMOTIVE «L’innovazione della carta è qui E la portiamo Oltreoceano» L’Ad del colosso Sofidel: obiettivo costruire una rete di nove stabilimenti A ogni Paese il suo prodotto, e negli Stati Uniti la manifattura è molto indietro Bugnion Una sede fiorentina per i «guardiani della creatività» i chiamano «asset intangibili» e, spesso, sono quelli che creano il valore del prodotto. «Basta pensare al lusso: il prodotto in sé è un pezzo di pelle. Il valore vero, che giustifica il prezzo, è come viene percepito il marchio dal cliente», spiega Renata Righetti, presidente di Bugnion, azienda specializzata nella tutela della proprietà intellettuale che ha deciso di puntare su Firenze, dove ha aperto recentemente una nuova sede. «La Toscana è un mercato importante e, nel quadro di una ripresa economica che notiamo in tutto il Paese, è una regione particolarmente vivace. Stanno ripartendo anche settori pesantemente toccati dalla crisi come il tessile», prosegue Righetti. I professionisti di Bugnion si occupano di tutelare la proprietà intellettuale e i risultati della ricerca, Il presidente dell’innovazione e della Renata Righetti creatività delle aziende: registrano e difendono brevetti e marchi, modelli industriali e processi produttivi, monitorano la concorrenza e trovano le misure più efficaci per contrastarla, guidano le aziende nelle strategie di sviluppo sui mercati nazionali e internazionali. Fondata mezzo secolo fa, oggi Bugnion conta su un team di oltre duecento professionisti che gestiscono 27.000 brevetti e modelli e più di 45.000 marchi. Fra i loro clienti figurano nomi prestigiosi, come Fila, Colussi, Meliconi, Errea e Parmacotto, ma anche tante altre piccole e medie imprese che brillano per vivacità e voglia di affermarsi, costruendo il proprio vantaggio competitivo non solo sulla qualità del prodotto, ma anche sui beni immateriali. Bugnion ha chiuso il 2015 con quasi 50 milioni di fatturato. S.O. S © RIPRODUZIONE RISERVATA 50 Anni dalla fondazione del gruppo Sofidel, leader della carta per uso domestico 1,8 Miliardi di fatturato nel 2015 registrato dal gruppo con sede a Porcari 13 Paesi in cui è presente Sofidel, il nuovo fronte è quello del Nord America uovi stabilimenti negli Usa ed espansione di quelli europei. È la strategia di Sofidel, il colosso della carta per uso domestico e igienico, con sede a Lucca da 50 anni, arrivata a un fatturato da 1,8 miliardi e presente in 13 Paesi. Il nuovo fronte è proprio quello del Nord America. Luigi Lazzareschi, Ad di Sofidel: perché la scelta di sbarcare negli Usa? «Il gruppo Sofidel era abbastanza internazionalizzato ma presente soltanto in Europa. Dopo aver visto l’Asia e il Sud America, per tipologia dei mercati, legislazione e cultura, erano il mercato più semplice. Negli Usa, sono rimasti indietro nella manifattura, soprattutto per i prodotti di largo consumo. E questo ha portato meno competizione e una spinta al rinnovamento tecnologico. Siamo negli Usa per N Luigi Lazzareschi, amministratore delegato del gruppo Sofidel portare innovazione». Anche per un prodotto «maturo» come il vostro, la tecnologia resta importante. Quanta ricerca fate e come? «La maggior parte la facciamo con i produttori locali, soprattutto la Fabio Perini, leader mondiale nella produzione di macchine in questo settore. Il nostro è un prodotto maturo, ma deve cambiare da Paese a Paese. In Francia vogliono la carta igienica rosa, quella che vendiamo in Italia sarebbe fuori mercato in Germania dove la vogliono a molti strati e resistente. E quella non potrebbe essere venduta in Inghilterra. In Usa ne usano quantità enormi, occorrono rotoli diversi. E così via». Uno dei punti dolenti, per i vostri stabilimenti italiani, è il costo dell’energia. «Sì, ma non siamo andati negli Usa per questo. Purtroppo l’Italia resta con costi energetici più cari del 30-40% della media europea. Anche la politica delle rinnovabili non è stata lungimirante: da zero incentivi a molti incentivi per tornare poi a quasi nessun incentivo. Così, i costi sulla bolletta sono aumentati». Molta tecnologia, molta ricerca e anche molta occupazione. E un tasso di incidenti sul lavoro più basso della media del vostro settore, uno dei più esposti su questo fronte. «Da anni teniamo particolarmente a questo aspetto. Abbiamo una fondazione, intitolata a mio padre, che dà premi ai migliori performer del settore: c’è n’è uno anche per questo (Obiettivo Zero). Per aumentare la sicurezza facciamo tanta formazione. Evitiamo il più possibile la commistione tra personale a terra e personale sui mezzi di trasporto. Stiamo cercando di eliminare l’interferenza tra persone e macchine, con livelli più elevati di robotizzazione e la gestione dei magazzini con laser guidati. Insomma, meno muletti e personale più preparato, con ingegneri elettronici che si occupano di movimentazione grazie a robot e magazzini automatici». Farete ulteriore acquisizioni? Ci sono nuovi mercati in futuro? «In Europa la crescita avverrà con l’aumento d e l l a ca p a c i t à produttiva dei siti attuali. Negli Usa stiamo costruendo un n u ovo s t a b i l i mento vicino Columbus, a Circleville. Dobbiamo aumentare i siti produttivi e pensiamo che il nostro prodotto possa viaggiare al massimo per 700 km: questo significa avere più o meno uno stabilimento ogni 1.400 km. In teoria a regime avremo 8 o 9 stabilimenti: ora siamo in 6 Stati, con cinque stabilimenti già in funzione più quello di Circleville in costruzione. Valuteremo gli eventuali investimenti in futuro». Marzio Fatucchi © RIPRODUZIONE RISERVATA 6 FI Lunedì 16 Maggio 2016 Corriere Imprese Corriere Imprese Lunedì 16 Maggio 2016 7 FI MODA Firenze sulla Madison Avenue fa le scarpe (comode) alle star New York, Hollywood, Florida: il made in Tuscany di Aquazzura conquista gli Usa Osorio: «L’ispirazione? Anche su Instagram». E al prossimo Pitti Bimbo la linea «mini» Edgardo Osorio, manager e designer A luglio apriremo a Miami Bal Barbour e prima debutteremo con il nostro portale di e-commerce sul mercato europeo e poi americano Non abbiamo nessuna intenzione di fermarci Ho voluto fin da subito realizzare tutta la mia azienda in Toscana Le scarpe sono prodotte in dodici fabbriche sparse sul territorio, dal Valdarno alla zona di Siena La sede è a Firenze, a Palazzo Corsini Il boom in 5 anni A sinistra, l’interno del negozio Aquazzura sulla Madison Avenue a New York. Sopra, la super modella russa Irina Shayk con ai piedi un paio di scarpe create da Osorio in una foto dal suo profilo Instagram l negozio monomarca appena aperto a New York è un vero e proprio tempio delle scarpe: la maison fiorentina Aquazzura, nata dalla mente (e dalla matita) di Edgardo Osorio ha scelto Madison Avenue per lo store di debutto negli Stati Uniti. Duecento metri quadrati, decorato con marmi bianchi e neri, dettagli dorati e mobili di design in cui sono esposti tutti i modelli che Edgardo ha pensato per la donna dell’estate 2016. É lui, trentenne colombiano e fiorentino d’adozione, che ha dato il via nel 2011 all’attività di un brand oggi conosciuto in tutto il mondo. Dopo soli 5 anni di attività, le scarpe di Aquazzura si trovano in oltre 200 punti vendita in 50 Paesi: «Non abbiamo intenzione di fermarci» dice Edgardo «a lu- I Style C’è una balena sul mio skate all’Antico Testamento al Pinocchio di Collodi, fino allo skate. Davide Colombo ha disegnato una linea di skateboard ispirata alla balena: Megaptera 92 e, per il surfboard, Megaptera D 6.4. Interamente hand made, in legno di acero canadese e rovere.(L.A.) balenasurf.com a partire da 300 euro. glio 2016 apriremo a Miami Bal Barbour e tra due settimane debutteremo con il nostro e-commerce a livello europeo e poi americano». Il team è composto da 60 persone e la sede, a Palazzo Corsini, dimostra come Edgardo sia legato al capoluogo toscano: «Fin da subito ho voluto realizzare l’azienda tutta in Toscana» racconta il direttore creativo e fondatore «perché è una regione ricca di storia della calzatura e di tradizioni artigianali. Firenze è la culla della moda in Italia e la mia maison è fiorentina al 100%». Le scarpe sono prodotte in 12 fabbriche sparse sul territorio, dal Valdarno alla zona di Siena. Quelle di Aquazzura sono considerate calzature gioiello non soltanto per i materiali scelti e per i decori ma anche per lo studio stilistico che si basa sul principio della comodità: «L’estate prima di fondare il brand sono stato invitato a dieci matrimoni e l’unico elemento che attirava la mia at- 2011 L’anno di fondazione del marchio Aquazzura, con sede in Palazzo Corsini a Firenze 200 Punti vendita attuali del marchio in cinquanta Paesi diversi In testa il mercato Usa 60 Persone compongono la squadra di Aquazzurra capitanata dal colombiano fiorentino Edgardo Osorio tenzione era il fatto che le invitate avessero ai piedi scarpe esteticamente anche piacevoli ma estremamente scomode. Tanto da costringerle spesso a togliersele. E ho capito quello che mancava nel mercato, una nuova generazione di stilisti che producesse scarpe eleganti ma confortevoli» rivela il giovane che ha iniziato la sua attività di consulenza stilistica a 19 anni, girando tra maison come Ferragamo e Cavalli. Poi la voglia di creare qualcosa di suo: «D’estate a Capri mi è venuta la voglia di dedicare tutta la filosofia del brand all’Italia, già dal nome. Aquazzura infatti è una dedica al mare italiano cristallino e lucente». E con quella voglia di innovazione, tutta tipica dei giovani designer, Edgardo ha girato il mondo notando «che le donne spesso indossavano scarpe troppo ricamate, troppo strane, insomma scarpe da tenere nell’armadio e da guardare». L’intuizione è partita dal voler dare alla parola comodità una nuova vita, più glamour, «non legata per forza a una scarpa ortopedica»: e così l’eleganza della tradizione fiorentina si abbina alla ricerca spasmodica di materiale morbido per il piede, con l’uso della nappa, del camoscio e di una speciale pelle chiamata «seconda pelle», per il perfetto adattarsi al piede femminile. Un passaparola di bellezza rimbalzato in poco tempo dalle fashion editor ai social network fino ad arrivare ai piedi delle celebrities: da Gwyneth Paltrow a Irina Shayk, da Julienne Moore a Miranda Kerr con un pacco speciale già recapitato a Cannes, in occasione del Fe s t i va l d e l Cinema in corso in Costa Azzurra. «Ambisci al successo ma non te lo aspetti mai, soprattutto di queste dimensioni» conclude Osorio «ma in realtà la soddisfazione più grande è vederle addosso a tutte le donne, a quelle che girano quotidianamente per le città, alle donne in carriera, alle mamme. Io sono molto legato alle donne perché sono loro che mi ispirano. Le mie collezioni prendono anche spunto dai profili Instagram delle donne famose, ma non solo, e da lì cerco di capire gusti ed esigenze. Ad esempio, le scarpe flat: le mie devono essere sexy come quelle con il tacco e i giochi di intreccio tipici del mio brand, è un modo per rendere le ballerine sensuali». Donne ma anche bambini: al prossimo Pitti Bimbo Aquazzura presenterà una linea per i più piccoli riproducendo in formato mini i modelli che hanno reso quest’azienda fiorentina eccellenza della moda italiana nel mondo. Federica Bandirali © RIPRODUZIONE RISERVATA 8 FI Lunedì 16 Maggio 2016 Corriere Imprese