NTC-08 - Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica
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NTC-08 - Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica
CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA QUINQUENNALE IN ARCHITETTURA UE Laboratorio di Costruzioni Modulo di “GEOTECNICA E FONDAZIONI” Prof. Giuseppe Lanzo Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica Via A. Gramsci 53 - 00197 Roma tel: 06-49.91.91.73 [email protected], http://dsg.uniroma1.it/lanzo/ Norme Tecniche per le Costruzioni (NTC-08) Identificazione degli stati limite FONDAZIONI: STATO LIMITE ULTIMO FONDAZIONI: STATO LIMITE ULTIMO FONDAZIONI: STATO LIMITE DI ESERCIZIO Stati limite I concetti di stato limite ultimo e di stato limite di servizio non sono “nuovi” nella cultura geotecnica. Un’opera o sistema geotecnico deve risultare sicuro rispetto alla possibilità che si verifichino condizioni di Stato Limite Ultimo (SLU) che corrispondono a ipotetiche condizioni di rottura del terreno o collasso strutturale Stato Limite di Servizio (SLS) che corrispondono a situazioni di lavoro oltre le quali non sono più soddisfatti alcuni requisiti funzionali (di servizio) dell’opera o sistema geotecnico Differenziazione degli stati limite ultimi SLU 2.6.1 STATI LIMITE ULTIMI Nelle verifiche agli stati limite ultimi si distinguono: - lo stato limite di equilibrio come corpo rigido: EQU - lo stato limite di resistenza della struttura compresi gli elementi di fondazione: STR - lo stato limite di resistenza del terreno: GEO C6.2.3.1 Verifiche nei confronti degli stati limite ultimi (SLU) Si considerano cinque stati limite ultimi che, mantenendo la denominazione abbreviata degli eurocodici, sono così identificati: EQU – perdita di equilibrio della struttura, del terreno o dell’insieme terreno-struttura, considerati come corpi rigidi; STR – raggiungimento della resistenza degli elementi strutturali, compresi gli elementi di fondazione; GEO – raggiungimento della resistenza del terreno interagente con la struttura con sviluppo di meccanismi di collasso dell’insieme terreno-struttura; UPL – perdita di equilibrio della struttura o del terreno, dovuta alla sottospinta dell’acqua (galleggiamento); HYD – erosione e sifonamento del terreno dovuta a gradienti idraulici. Gli stati limite STR e GEO sono gli unici che prevedono il raggiungimento della resistenza delle strutture o del terreno, rispettivamente. Nei paragrafi successivi essi sono specificati per le diverse tipologie di opere e sistemi geotecnici. Stati limite ultimi STR & GEO Stati limite ultimi STR & GEO STR = associato alla rottura o alla eccessiva deformazione di elementi strutturali, compresi gli elementi di fondazione GEO = associato alla rottura o alla eccessiva deformazione del terreno STR STR STR STR involving geotechnica actions GEO Stati Limite GEO – Muri di sostegno Stabilità globale Stabilità della fondazione Stati Limite STR – Muri di sostegno Stati limite struturali La sicurezza La sicurezza secondo il DM 11.03.1988 Nel DM 11.03.1988 la sicurezza è espressa quantitativamente da coefficienti globali. Ad esempio, nel caso di fondazioni superficiali, deve essere soddisfatta la condizione: Qlim Fmin Qes Fmin 3 Fmin è il coefficiente di sicurezza globale che tiene conto di tutti i tipi di incertezze (geometria, carichi, proprietà meccaniche, modelli e metodi di analisi, etc..) La sicurezza secondo le NTC-08 Nelle NTC-08 condizione: la sicurezza è espressa dalla Ed R d Ed = valore di progetto dell’azione o dell’effetto dell’azione (CAPACITÀ) Rd = valore di progetto della resistenza del sistema geotecnico (DOMANDA) La sicurezza secondo le NTC2008 Xk Ed E F FK ; ; ad M 1 Xk Rd R F FK ; ; ad R M Coefficienti parziali F : riguardo alle azioni M: riguardo ai materiali R: riguardo alla resistenza Si introducono coefficienti di sicurezza parziali, specializzati e differenziati, nella definizione sia di Ed che di Rd La sicurezza secondo le NTC-08 È opportuno aver presente una differenza concettuale tra la vecchia e la nuova norma. Nella corretta applicazione della vecchia norma, il coefficiente globale di sicurezza è il risultato finale e variabile della verifica. Nella nuova norma, i coefficienti parziali di sicurezza sono costanti e introdotti inizialmente nel procedimento di verifica. Parametri geotecnici Valori caratteristici dei parametri geotecnici Considerando la variabilità di una grandezza, il valore caratteristico è quello che, nell’arco di vita dell’opera o sistema geotecnico, corrisponde ad una prefissata (generalmente piccola) probabilità per la data grandezza di presentarsi con un valore più sfavorevole I valori caratteristici si indicano con il pedice “k”. I valori caratteristici delle norme sono caratterizzati da un frattile del 5%, cioè la probabilità di superamento di un dato valore è inferiore al ≤5%. Valori caratteristici dei parametri geotecnici Valori caratteristici delle azioni norme Valori caratteristici delle resistenze strutturali sono determinati conducendo un’analisi statistica sui risultati di numerose prove ben definite e codificate Valori caratteristici delle proprietà di un terreno? Considerazioni di tipo statistico non sono sufficienti in quanto il numero di prove geotecniche è generalmente ridotto È un passo fondamentale il passaggio dai valori rappresentativi dei parametri del terreno a quelli caratteristici. Generalmente i valori caratteristici delle proprietà fisiche e meccaniche coincidono con quelli che usiamo nella progettazione tradizionale Valori caratteristici dei parametri geotecnici Il valore caratteristico va scelto anche in funzione del particolare stato limite da analizzare, tenendo conto del volume di terreno coinvolto e del modo in cui il terreno viene sollecitato per quel particolare stato limite. A parità di terreno si possono avere diversi valori caratteristici del parametro geotecnico (ad esempio, l’angolo di attrito j’ in funzione del meccanismo di collasso considerato) Valori caratteristici dei parametri geotecnici Fondazione superficiale Cu=30 kPa Cu=40 kPa Cu=50 kPa Cu=53 kPa Cu=33 kPa Cu=37 kPa Cu=60 kPa Cu=74 kPa Valore caratteristico- resistenza non drenata Resistenza non drenata, Cu Valore medio Valore caratteristico lungo il fusto z Valore caratteristico alla base EFFETTO DELLA PIOGGIA SULLA STABILITA’ DI UN PENDIO Ricordate ? tf = s’n tg j’ = (sn - u) tg j’ tanj’ picco (tanj’p) ultimo (tan distorsione, Dipendenza dell’angolo d’attrito dal livello di deformazione tanj’ picco (tanj’p) ultimo (tanj’u) distorsione, Azioni Azioni q Tipo di azione q Gt Pavq Pahg Pahq Pavg Pph Ppv Gm permanente variabile Effetto dell’azione favorevole sfavorevole Approcci Approcci progettuali NTC-08 Due approcci progettuali distinti e alternativi: Approccio 1 (DA1) : due combinazioni Combinazione 1 (DA1-C1) - coefficienti parziali solo su azioni A1 + M1 + R1 Combinazione 2 (DA1-C2) - coefficienti parziali su parametri geotecnici e resistenze globali A2 + M2 + R2 Approccio 2 (DA2) : unica combinazione coefficienti parziali sulle azioni e sulle resistenze globali A1 + M1 + R3 Combinazione di carico sismica: azioni non amplificate Approcci di progetto e coefficienti parziali I coefficienti parziali sulle azioni (F o E) F (E) Azione Permanente strutturale Permanente non strutturale* Variabile Sfavorevole Favorevole Sfavorevole Favorevole Sfavorevole Favorevole G1 G2 Q DA1-C1 (STR) 1,3 1,0 1,5 0,0 1,50 0 DA1-C2 (GEO) 1,0 1,0 1,3 0,0 1,30 0 *Si riferisce a tramezzi (o divisori) e impianti leggeri NB: in presenza di sisma F=1 Si devono considerare come strutture anche i terreni. Negli Annessi Tecnici è scritto: "In ogni verifica allo stato limite ultimo si considerano carichi strutturali tutti quelli che derivano dalla presenza di strutture e materiali che, nella modellazione utilizzata, contribuiscono al comportamento dell'opera con le loro caratteristiche di resistenza e rigidezza. In particolare, si considera tra i carichi strutturali il peso proprio del terreno nelle verifiche di rilevati e scarpate, la spinta sulle opere di sostegno, e così via" Approcci di progetto e coefficienti parziali I coefficienti parziali sui parametri geotecnici (M) Parametro M M1 (STR) M2 (GEO) Angolo di resistenza a taglio* (tanj’k) Coesione efficace (c’k) Resistenza non drenata (Cuk) Peso dell’unità di volume () j’ c’ cu 1,0 1,0 1,0 1,0 1,25 1,25 1,4 1,0 I coefficienti M1 e M2 sono destinati a ridurre i valori caratteristici dei parametri del terreno. In effetti solo M2 li riduce (M1 li lascia inalterati) Approcci di progetto e coefficienti parziali Coefficienti parziali sulla resistenza globale (R) R dipende dal tipo di opera I coefficienti R1, R2 e R3 sono illustrati nell’ambito dei diversi sistemi geotecnici (fondazioni superficiali, su pali, opere di sostegno, etc.) Approcci di progetto e coefficienti parziali approccio 1 (DA1) A1 + M1 + R1 A2 + M2 + R2 (Combinazione 1) (Combinazione 2) approccio 2 (DA2) A1 + M1 + R3 In definitiva: nell’approccio DA1-C1 si amplificano (tutte) le azioni. nell’approccio DA1-C2 si amplificano le sole azioni variabili, e si riducono i parametri del terreno e le resistenze globali Nell’ambito del DA1, la combinazione 1 è generalmente dimensionante per le verifiche di sicurezza rispetto agli stati limite di tipo strutturale (STR), mentre la combinazione 2 risulta in genere dimensionante per le verifiche di sicurezza rispetto agli stati limite di tipo geotecnico (GEO). Nell’approccio 2 si amplificano (tutte) le azioni, e si riducono le resistenze globali Azione sismica Azione sismica azioni sismiche rappresentate mediante: - accelerazioni massime - spettri di risposta spettri differenti per diversi tipi di sottosuolo (classi di sottosuolo di diversa rigidezza, in funzione delle proprietà dei terreni ) Variabilità del danno con la distanza dall’epicentro in un sottosuolo ideale Sottosuolo rigido (roccia) con piano campagna orizzontale SITO 1 Danni importanti SITO 2 Danni medi SITO 3 Danni lievi epicentro ipocentro ROCCIA SITO 4 Nessun danno Variabilità del danno con la distanza a causa della stratigrafia Valle alluvionale SITO 1 Danni importanti SITO 2 Danni medi SITO 3 Danni lievi SITO 4 Danni importanti TERRENO ROCCIA moto al basamento NTC 2008 - Classificazione del sottosuolo 3.2.2 Categorie di sottosuolo A Ammassi rocciosi affioranti o terreni molto rigidi caratterizzati da valori di VS30 superiori a B Depositi di terreni a grana grossa molto addensati o terreni a grana fina molto consistenti, C Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensati o terreni a grana fina mediamente consistenti, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di VS,30 compresi tra 180 m/s e 360 m/s (ovvero 15 < NSPT,30< 50 nei terreni a grana grossa e 70 < cu,30 < 250 kPa nei terreni a grana fina). D Depositi di terreni a grana grossa scarsamente addensati o terreni a grana fina scarsamente consistenti, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di VS,30 inferiori a 180 m/s (ovvero NSPT,30< 15 nei terreni a grana grossa e cu,30 < 70 kPa nei terreni a grana fina). E Terreni caratterizzati da VS inferiori a 360 m/s per spessore non superiore a 20 m posti sul substrato di riferimento (con Vs > 800 m/s). S1 Depositi di terreni che includono uno strato di almeno 8 m di terreni a grana fina di bassa consistenza, caratterizzato da valori di VS inferiori a 100 m/s (ovvero 10 < cu < 20 kPa), oppure 800 m/s, eventualmente comprendenti in superficie uno strato di alterazione della formazione in posto con spessore massimo pari a 3 m. caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di VS30 compresi tra 360 m/s e 800 m/s (ovvero NSPT,30 > 50 nei terreni a grana grossa e cu,30 > 250 kPa nei terreni a grana fina). che includono almeno 3 m di torba o di argille altamente organiche S2 Depositi di terreni liquefacibili, di argille sensitive o qualsiasi altra categoria di terreno non classificabile nei tipi precedenti Risposta sismica locale S = S S ST SS = coefficiente di amplificazione stratigrafica ST = coefficiente di amplificazione topografica Accelerazione massima in superficie amax,s= S ag = SS ST ag amax,s a (t) a (t) ag t t Sottosuolo rigido Sottosuolo generico NTC2008 - Amplificazione topografica Categoria topografica Ubicazione dell’opera o dell’intervento T1 ST 1,0 T2 In corrispondenza della sommità del pendio 1,2 T3 In corrispondenza della cresta del rilievo 1,2 T4 In corrispondenza della cresta del rilievo 1,4 in prossimità della sommità del pendio ST ≥ 1.2 sommità di rilievi con larghezza in cresta molto inferiore alla larghezza alla base ST ≥ 1.2 ST ≥ 1.4