P9_piano manutenzione - Comune di CHALLAND

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P9_piano manutenzione - Comune di CHALLAND
Comune di CHALLAND SAINT ANSELME
Regione Autonoma Valle d'Aosta
Stralcio Funzionale intervento per
l'approvvigionamento idrico della frazione di Arbaz
PIANO DI MANUTENZIONE
P.9
OGGETTO:
Stralcio Funzionale lavori di completamento approvvigionamento
idrico nella frazione di Arbaz, nel comune di CHALLAND SAINT
ANSELME
COMMITTENTE:
Amministrazione Comunale di Challand Saint Anselme – Frazione
Quinsod 153 – 11020 CHALLAND SAINT ANSELME – C. F. 00125740076
GRUPPO DI
PROGETTAZIONE:
Ing. Piermarco FAVRE – Chemin Quaille 15 - 11020 Ayas (AO) – Tel
338 34 15 250 – e-mail [email protected]
Ing. Gianpiero LANTERI – Reg. Borgnalle 10/L - 11100 AOSTA Tel 0165
32 663 – e-mail [email protected]
Dr. Fabio MAZZUCCO – Via delle Betulle 65 11100 AOSTA Tel 347 57
87 131 – e-mail [email protected]
DATA:
agosto 2016
IL TECNICO
Ing. Piermarco FAVRE
DESCRIZIONE DEI LAVORI DA REALIZZARE (da relazione tecnica):
Le motivazioni dell'intervento sono da ricercarsi nella necessità di garantire continuità e
qualità alla fornitura idrica alla frazione di Arbaz, attraverso la garanzia di funzionalità
dell’anello del Chasten.
La situazione di precarietà, legata alla fornitura idrica del comune da un'unica direttrice
(con eccezione della frazione di Allesaz),
attraverso un sistema di alimentazione di
vasche, poste a quote differenti, benché ora provviste di sistemi di sostegno di pressione
sull'adduttrice, porta a problemi di alimentazione di quella posta a quota superiore
(Pesan).
Gli anni di esercizio della vasca principale di raccolta delle sorgenti presso Chasten e
della stessa vasca di Allesaz consigliano l’esecuzione di interventi di manutenzione
straordinaria alle strutture e un intervento di sanificazione e igienizzazione.
Sulla scorta di quanto sopra, gli interventi prevedibili sono i seguenti:
Vasca di Chasten (intervento 1)

rifacimento massetto;

rifacimento gruppi manovra;

manutenzione al rivestimento della vasca;

inserimento contatore Woltmann ad impulsi su adduzione;

rifunzionalizzazione impianto elettrico;

trasduttori di portata e livello;

allarme sugli accessi.
Vasca di Allesaz (intervento 2)

rifunzionalizzazione gruppi manovra;

inserimento contatore Woltmann ad impulsi su adduzione;

rifunzionalizzazione impianto elettrico;

trasduttori di portata e livello;

allarme sugli accessi.
Vasca di Pesan (intervento 3)

impermeabilizzazione e risanamento vasca;
Vasca di Val (intervento 4)

impermeabilizzazione e risanamento vasca;

telecontrollo del livello della vascae della portata in uscita dalla vasca;

allarme sugli accessi.
Elenco dei Corpi d'Opera:
° 01 Opere acquedottistiche
Corpo d'Opera: 01
Opere acquedottistiche
Unità Tecnologiche:
° 01.01 Impianto acquedotto
_______________________________________________________________________________________________
Unità Tecnologica: 01.01
Impianto acquedotto
Gli acquedotti consentono la captazione, il trasporto, l'accumulo e la distribuzione dell'acqua
destinata a soddisfare i bisogni vari quali pubblici, privati, industriali, ecc. La captazione dell'acqua
varia a seconda della sorgente dell'acqua (sotterranea di sorgente o di falda, acque superficiali)
ed il trasporto avviene, generalmente, con condotte in pressione alle quali sono allacciate le varie
utenze.
A seconda del tipo di utenza gli acquedotti si distinguono in civili, industriali, rurali e possono essere
dotati di componenti che consentono la potabilizzazione dell'acqua o di altri dispositivi (impianti di
potabilizzazione, dissalatori, impianti di sollevamento).
REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)
01.01.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta
Classe di Requisiti: Durabilità tecnologica
Classe di Esigenza: Durabilità
Gli elementi dell'impianto idrico di adduzione dell'acqua devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi in
circolazione per garantire la funzionalità dell'impianto.
Prestazioni:
Gli impianti devono essere realizzati con materiali e componenti idonei ad impedire fughe o trafilamenti dei fluidi in
circolazione in modo da garantire la funzionalità dell'intero impianto in qualunque condizione di esercizio.
Livello minimo della prestazione:
La capacità di tenuta viene verificata mediante la prova indicata dalla norma UNI di settore. Al termine della prova si
deve verificare la assenza di difetti o segni di cedimento.
01.01.R02 (Attitudine al) controllo dell'aggressività dei fluidi
Classe di Requisiti: Funzionalità tecnologica
Classe di Esigenza: Funzionalità
Le tubazioni dell'impianto idrico non devono dar luogo a fenomeni di incrostazioni, corrosioni, depositi che possano
compromettere il regolare funzionamento degli impianti stessi.
Prestazioni:
L'acqua utilizzata per l'alimentazione delle tubazioni deve essere priva di materie in sospensione e di vegetazione e
soprattutto non deve contenere sostanze corrosive.
Livello minimo della prestazione:
L’analisi delle caratteristiche dell'acqua deve essere ripetuta con frequenza annuale e comunque ogni volta che si
verifichi un cambiamento delle stesse. Devono essere previsti specifici trattamenti dell’acqua in modo che le
caratteristiche chimico-fisiche (aspetto, pH, conduttività elettrica, durezza totale, cloruri, ecc.) corrispondano a quelle
riportate dalla normativa. In particolare le acque destinate al consumo umano che siano state sottoposte ad un
trattamento di addolcimento o dissalazione devono presentare le seguenti concentrazioni minime: durezza totale 60 mg/l
Ca, alcalinità >= 30 mg/l HCO3
L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:
° 01.01.01 Giunti a flangia
° 01.01.02 Giunti di dilatazione
° 01.01.03 Pozzetti
° 01.01.04 Tubi in polietilene alta densità (PEAD)
° 01.01.05 Valvole a saracinesca (saracinesche)
° 01.01.06 idrovalvola a membrana
° 01.01.07 Piloti di regolazione
Elemento Manutenibile: 01.01.01
Giunti a flangia
Unità Tecnologica: 1.01
Impianto acquedotto
Rendono possibile e agevole l'unione di due tronchi di tubazione di materiale differente e di diverso diametro e
spessore; sono formati da un corpo di ghisa o di acciaio, da due ghiere di serraggio dotate di fori per l'inserimento dei
bulloni di serraggio e da due guarnizioni in gomma per la tenuta.
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.01.01.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta
Classe di Requisiti: Controllabilità tecnologica
Classe di Esigenza: Controllabilità
I giunti ed i relativi elementi devono essere in grado di evitare fuoriuscite di fluido.
Prestazioni:
La prova per determinare la tenuta dei giunti deve essere effettuata secondo quanto indicato dalla norma UNI 5336. I
tubi devono rimanere sotto pressione per 15 s.
Livello minimo della prestazione:
Devono essere verificati i livelli minimi indicati dalla norma UNI 5336 e non devono verificarsi, al termine della prova,
fuoriuscite di acqua, difetti o anomalie.
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.01.01.A01 Difetti della ghiera
Difetti di tenuta della ghiera di serraggio.
01.01.01.A02 Difetti di serraggio
Difetti di serraggio dei dadi e bulloni.
01.01.01.A03 Difetti di tenuta
Difetti di tenuta delle guarnizioni dei giunti con conseguente perdite di fluido.
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.01.01.C01 Controllo dei giunti
Cadenza: ogni anno
Tipologia: Ispezione a vista
Verificare lo stato di tenuta delle guarnizioni, della ghiera di serraggio, e dei bulloni e dei dadi.
Requisiti da verificare: 1) ._
Anomalie riscontrabili: 1) Difetti della ghiera; 2) Difetti di serraggio; 3) Difetti di tenuta.
Ditte specializzate: Idraulico.
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.01.01.I01 Serraggio dadi e bulloni
Cadenza: quando occorre
Serrare i dadi e i bulloni dei giunti quando si verificano piccole perdite di fluido dalle tubazioni.
Ditte specializzate: Idraulico.
01.01.01.I02 Sostituzione guarnizioni
Cadenza: quando occorre
Sostituire le guarnizioni quando usurate.
Ditte specializzate: Idraulico.
Elemento Manutenibile: 01.01.02
Giunti di dilatazione
Unità Tecnologica: 01.01
Impianto acquedotto
Consentono gli allungamenti e gli accorciamenti delle tubazioni che si hanno a causa delle variazioni termiche; sono,
quindi, indispensabili nei tratti in cui le tubazioni corrono a cielo aperto. Un tipo particolare di giunto, detto
"compensatore di dilatazione", è formato da una serie di elementi elastici metallici increspati che possono essere sia
compressi che tesi consentendo le dilatazioni positive o negative delle tubazioni.
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.01.02.R01 Adattabilità delle finiture
Classe di Requisiti: Adattabilità delle finiture
Classe di Esigenza: Fruibilità
Gli elementi di tenuta devono essere privi di difetti o irregolarità che ne pregiudichino la funzionalità.
Prestazioni:
Le imperfezioni devono essere classificate, secondo la ISO 9691, in imperfezioni di superficie in zone coinvolte nella
funzione di tenuta e imperfezioni di superficie in zone non coinvolte nella funzione di tenuta.
Livello minimo della prestazione:
Sono ammesse delle tolleranze specificate a partire dalle classi appropriate indicate nella ISO 3302.
01.01.02.R02 Resistenza alla trazione
Classe di Requisiti: Di stabilità
Classe di Esigenza: Sicurezza
Gli elementi costituenti i giunti di dilatazione devono essere in grado di resistere a sollecitazioni di trazione.
Prestazioni:
La resistenza alla trazione e l'allungamento a rottura devono essere determinati con il metodo di prova indicato nella
norma UNI
ISO 37.
Livello minimo della prestazione:
La resistenza alla trazione e l'allungamento a rottura devono essere conformi ai requisiti indicati nei prospetti 2 e 3 della
norma UNI EN 681.
01.01.02.R03 Resistenza all'ozono
Classe di Requisiti: Controllabilità tecnologica
Classe di Esigenza: Controllabilità
Gli elementi di tenuta di gomma dei giunti di dilatazione non devono subire disgregazioni se sottoposti all'azione
dell'ozono.
Prestazioni:
La resistenza all'ozono dei giunti in gomma viene determinata con il metodo specificato nella ISO 1431-1 nelle
condizioni qui di seguito stabilite:
- Concentrazione di ozono (50 + - 5) p.p.m.;
- Temperatura (40 + - 2) °C;
- Tempo di pretensionamento (72 + - 2) h;
- Tempo di esposizione (48 + - 2) h;
- Allungamento 36 a 75 IRHD (20 + - 2)%; 76 a 85 IRHD (15 + - 2)%; 86 a 95 IRHD (10 + - 1)%;
- Umidità relativa (55 + - 10)%.
Livello minimo della prestazione:
La resistenza all'ozono degli elementi di tenuta in gomma vulcanizzata dei giunti deve essere conforme ai requisiti
indicati nei prospetti 2 e 3 della norma UNI EN 681.
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.01.02.A01 Abrasioni, bolle, rigonfiamenti
Presenza di abrasioni, bolle, rigonfiamenti, incisioni superficiali a carico degli strati di tenuta per vetustà degli elementi
o per evento esterno (alte temperature, grandine, urti, ecc.).
01.01.02.A02 Deformazione
Cambiamento della forma iniziale con imbarcamento degli elementi.
01.01.02.A03 Degrado chimico - fisico
Fenomeni di invecchiamento, disgregazione e ossidazione a carico delle superfici degli strati di tenuta.
01.01.02.A04 Deposito superficiale
Accumulo di materiale e di incrostazioni di diversa consistenza, spessore e aderenza diversa.
01.01.02.A05 Difetti di tenuta
Difetti di tenuta dei giunti con conseguente perdite di fluido.
01.01.02.A06 Efflorescenze
Formazioni cristalline sulle superfici, di colore biancastro, di sali solubili.
01.01.02.A07 Fessurazioni, microfessurazioni
Incrinature localizzate che provocano perdite di fluido.
01.01.02.A08 Infragilimento e porosizzazione
Infragilimento della membrana che costituisce il giunto con conseguente perdita di elasticità e rischio di rottura.
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.01.02.C01 Controllo dei giunti
Cadenza: ogni anno
Tipologia: Controllo a vista
Verificare i giunti di dilatazione controllando che non vi siano perdite o bolle o rigonfiamenti che possano
comprometterne l'efficienza.
Requisiti da verificare: 1) Adattabilità delle finiture.
Anomalie riscontrabili: 1) Abrasioni, bolle, rigonfiamenti; 2) Deformazione; 3) Difetti di tenuta.
Ditte specializzate: Idraulico
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.01.02.I01 Sostituzione giunti
Cadenza: quando occorre
Sostituire i giunti quando usurati.
Ditte specializzate: Idraulico.
Elemento Manutenibile: 01.01.03
Pozzetti
Unità Tecnologica: 01.01
Impianto acquedotto
Tutti gli elementi dell'acquedotto (sfiati, valvole riduttrici o regolatrici dei carichi, saracinesche, valvole a farfalla, ecc. )
previsti lungo la rete di adduzione esterna, quando non sono collocati all'interno di determinati locali devono essere
installati all'interno di appositi manufatti realizzati in calcestruzzo o in muratura, quasi sempre totalmente interrati,
chiamati "pozzetti". I pozzetti sono dotati di chiusini metallici per l'accesso dall'esterno che devono essere forniti di
opportuni sistemi di chiusura. Le dimensioni interne del pozzetto variano a seconda delle apparecchiature installate e
devono essere tali da consentire tutte le manovre degli apparecchi necessarie durante l'esercizio e di eseguire le
operazioni di manutenzione ordinaria, di riparazione, di smontaggio e di sostituzione delle apparecchiature.
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.01.03.R01 Resistenza meccanica
Classe di Requisiti: Di stabilità
Classe di Esigenza: Sicurezza
Le strutture in sottosuolo dovranno essere in grado di contrastare le eventuali manifestazioni di deformazioni e
cedimenti rilevanti dovuti all'azione di determinate sollecitazioni (carichi, forze sismiche, ecc.).
Prestazioni:
Le strutture in sottosuolo, sotto l'effetto di carichi statici, dinamici e accidentali devono assicurare stabilità e resistenza.
Livello minimo della prestazione:
Per i livelli minimi si rimanda alle prescrizioni di legge e di normative vigenti in materia.
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.01.03.A01 Cavillature superficiali
Sottile trama di fessure sulla superficie del calcestruzzo.
01.01.03.A02 Deposito superficiale
Deposito di materiale vario (polvere, radici, terreno, ecc.) sulla parte superiore dei pozzetti.
01.01.03.A03 Difetti dei chiusini
Difetti di apertura e chiusura dei chiusini dovuti a presenza di terreno, polvere, grassi, ecc.
01.01.03.A04 Distacco
Disgregazione e distacco di parti notevoli del materiale che può manifestarsi anche mediante espulsione di elementi
prefabbricati dalla loro sede.
01.01.03.A05 Efflorescenze
Formazione di sostanze, generalmente di colore biancastro e di aspetto cristallino o polverulento o filamentoso, sulla
superficie del manufatto. Nel caso di efflorescenze saline, la cristallizzazione può talvolta avvenire all'interno del
materiale provocando spesso il distacco delle parti più superficiali: il fenomeno prende allora il nome di
criptoefflorescenza o subefflorescenza.
01.01.03.A06 Erosione superficiale
Asportazione di materiale dalla superficie dovuta a processi di natura diversa.
01.01.03.A07 Esposizione dei ferri di armatura
Distacchi di parte di calcestruzzo (copriferro) e relativa esposizione dei ferri di armatura,dovuti a fenomeni di
corrosione per l'azione degli agenti atmosferici.
01.01.03.A08 Penetrazione di umidità
Comparsa di macchie di umidità dovute all'assorbimento di acqua.
01.01.03.A09 Presenza di vegetazione
Presenza di vegetazione caratterizzata dalla formazione di licheni, muschi e piante lungo le superficie.
CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE
01.01.03.C01 Controllo chiusini
Cadenza: ogni 6 mesi
Tipologia: Ispezione a vista
Verificare lo stato dei chiusini di accesso ai pozzetti controllando che siano facilmente removibili.
Requisiti da verificare: 1) .
Anomalie riscontrabili: 1) Difetti dei chiusini.
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.01.03.C02 Controllo struttura
Cadenza: ogni anno
Tipologia: Controllo a vista
Controllare l'integrità delle strutture individuando la presenza di eventuali anomalie come fessurazioni, disgregazioni,
distacchi, riduzione del copriferro e relativa esposizione a processi di corrosione dei ferri d'armatura. Verifica dello stato
del calcestruzzo e controllo del degrado e/o eventuali processi di carbonatazione.
Requisiti da verificare: 1) .
Anomalie riscontrabili: 1) Cavillature superficiali; 2) Deposito superficiale; 3) Efflorescenze; 4) Esposizione dei ferri
di armatura;5) Presenza di vegetazione.
Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore._
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.01.03.I01 Interventi sulle strutture
Cadenza: quando occorre
Gli interventi riparativi dovranno effettuarsi a secondo del tipo di anomalia riscontrata e previa diagnosi delle cause del
difetto accertato.
Ditte specializzate: Specializzati vari.
01.01.03.I02 Disincrostazione chiusini
Cadenza: ogni 6 mesi
Eseguire una disincrostazione dei chiusini di accesso ai pozzetti con prodotti sgrassanti.
Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore.
Elemento Manutenibile: 01.01.04
Tubi in polietilene alta densità (PEAD)
Unità Tecnologica: 01.01
Impianto acquedotto
I tubi in polietilene ad alta densità (comunemente identificati con la sigla PEAD) sono ottenuti mescolando polimeri di
etilene. I materiali ottenuti da tale processo sono classificati in due categorie a seconda della resistenza alla pressione
interna in PE A e PE B.
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.01.04.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta
Classe di Requisiti: Funzionalità tecnologica
Classe di Esigenza: Funzionalità
Le tubazioni ed i raccordi tra valvole e tubi e tra tubi e tubi devono essere in grado di resistere alle pressioni di
esercizio.
Prestazioni:
Spezzoni di tubo e relativi giunti vengono sottoposti a prove per verificare la tenuta dei giunti e dei tubi stessi con le
modalità ed i tempi indicati dalla norma UNI 7615.
Livello minimo della prestazione:
I campioni vengono riempiti di acqua ad una pressione massima di 0,05 MPa e ad una temperatura di 20°C per i tubi
della serie 303 e con acqua ad una pressione pari ad 1,5 volte la pressione di esercizio per i tubi della serie 312. Si deve
verificare la assenza di perdite.
01.01.04.R02 Regolarità delle finiture
Classe di Requisiti: Adattabilità delle finiture
Classe di Esigenza: Fruibilità
Le tubazioni devono presentare superficie esterna ed interna e sezione prive di difetti.
Prestazioni:
I materiali e componenti utilizzati per la preparazione di tubi in PE non devono presentare anomalie. In particolare si
deve verificare che per la superficie esterna/interna non vi siano ondulazioni e striature o altri eventuali difetti; per la
sezione si deve verificare l'assenza di bolle o cavità.
Livello minimo della prestazione:
I campioni di tubazione vengono sottoposti ad un esame a vista per accertarne l'idoneità. Le tolleranze ammesse sono:
- 5 mm per le lunghezze;
- 0,05 mm per le dimensioni dei diametri;
- 0,01 mm per le dimensioni degli spessori.
La rettilineità delle tubazioni viene accertata adagiando la tubazione su una superficie piana in assenza di sollecitazione.
Deveessere accertata la freccia massima che si verifica.
01.01.04.R03 Resistenza meccanica
Classe di Requisiti: Di stabilità
Classe di Esigenza: Sicurezza
Le tubazioni e gli elementi accessori quali valvole e rubinetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il
prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.
Prestazioni:
Le tubazioni e gli elementi accessori devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all’azione di sollecitazioni
meccaniche in modo da garantirne durata e funzionalità nel tempo, senza pregiudicare la sicurezza degli utenti. Pertanto
gli elementi devono essere sottoposti a prove di verifica quali resistenza a trazione, a schiacciamento e a curvatura.
Livello minimo della prestazione:
La prova per determinare la resistenza alla pressione interna avviene utilizzando un dispositivo che consente di
raggiungere la pressione interna alla temperatura prescritta per la prova (ricavabile dalla formula indicata sulla norma
UNI 7615 e variabile in funzione del diametro e degli spessori). Deve essere rilevata per ogni provino se la rottura si è
verificata prima del tempo stabilito. Per la validità della prova non devono verificarsi rotture.
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.01.04.A01 Alterazioni cromatiche
Presenza di macchie con conseguente variazione della tonalità dei colori e scomparsa del colore originario.
01.01.04.A02 Deformazione
Cambiamento della forma iniziale con imbarcamento degli elementi e relativa irregolarità della sovrapposizione degli
stessi.
01.01.04.A03 Difetti ai raccordi o alle connessioni
Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni.
01.01.04.A04 Errori di pendenza
Errore nel calcolo della pendenza che causa un riflusso delle acque con conseguente ristagno delle stesse.
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.01.04.C01 Controllo generale tubazioni
Cadenza: ogni 12 mesi
Tipologia: Ispezione a vista
Verificare le caratteristiche principali delle tubazioni con particolare riguardo a:
- tenuta delle congiunzioni a flangia;
- giunti per verificare la presenza di lesioni o di sconnessioni;
- la stabilità de sostegni dei tubi;
- presenza di acqua di condensa;
- coibentazione dei tubi.
Requisiti da verificare: 1) (Attitudine al) controllo della tenuta; 2) (Attitudine al) controllo dell'aggressività dei fluidi.
Anomalie riscontrabili: 1) Alterazioni cromatiche; 2) Difetti ai raccordi o alle connessioni; 3) Errori di pendenza;
4)Deformazione.
Ditte specializzate: Idraulico._
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.01.04.I01 Pulizia
Cadenza: ogni 6 mesi
Pulizia o eventuale sostituzione dei filtri dell'impianto.
Ditte specializzate: Idraulico.
Elemento Manutenibile: 01.01.05
Valvole a saracinesca (saracinesche)
Unità Tecnologica: 01.01
Impianto acquedotto
Per consentire l'interruzione sia parziale sia completa del flusso e per regolare la pressione di esercizio vengono
installate, lungo le tubazioni dell'acquedotto, delle valvole dette appunto di intercettazione e di regolazione. Fanno parte
di questa categoria le valvole a saracinesca che sono più comunemente chiamate saracinesche. Sono realizzate in ghisa
o in acciaio e sono dotate di un apparato otturatore movimentato da un albero a vite. Possono essere del tipo a corpo
piatto, ovale e cilindrico.
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.01.05.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta
Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso
Classe di Esigenza: Funzionalità
Le valvole devono garantire la tenuta ad una pressione d’acqua interna uguale al maggiore dei due valori: la pressione
di prova ammissibile (PPA) o 1,5 volte la pressione di esercizio ammissibile (PEA).
Prestazioni:
Le valvole ed i relativi accessori oltre a garantire la tenuta alla pressione interna devono garantire la tenuta all’entrata
dall’esterno di aria, acqua e ogni corpo estraneo.
Livello minimo della prestazione:
Per verificare questo requisito una valvola (montata in opera) viene sottoposta a prova con pressione d’acqua secondo
quanto indicato dalla norma UNI EN 1074 o ad una prova con pressione d’aria a 6 bar secondo il prEN 12266. Al
termine della prova non deve esserci alcuna perdita rilevabile visibilmente.
01.01.05.R02 Resistenza a manovre e sforzi d'uso
Classe di Requisiti: Di stabilità
Classe di Esigenza: Sicurezza
Le valvole a saracinesca devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture in
seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo.
Prestazioni:
Sotto l’azione di sollecitazioni derivanti da manovre e sforzi d’uso, le valvole ed i relativi dispositivi di tenuta devono
conservare inalterate le caratteristiche funzionali assicurando comunque i livelli prestazionali di specifica.
Livello minimo della prestazione:
Il diametro del volantino e la pressione massima differenziale (alla quale può essere manovrata la valvola a saracinesca
senza bypass) sono quelli indicati dalla norma UNI 7125.
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.01.05.A01 Difetti di serraggio
Difetti di serraggio dei bulloni della camera a stoppa o dei bulloni del premistoppa che causano perdite di pressione del
fluido.
01.01.05.A02 Difetti di tenuta
Difetti di tenuta delle guarnizioni del premistoppa o della camera a stoppa che provocano perdite di fluido.
01.01.05.A03 Difetti del volantino
Difetti di funzionamento del volantino di manovra dovuti a mancanza di lubrificante (oli, grassi, ecc.).
01.01.05.A04 Incrostazioni
Depositi di materiale di varia natura (polveri, grassi, terreno) che provoca malfunzionamenti degli organi di manovra
delle saracinesche.
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.01.05.C01 Controllo premistoppa
Cadenza: ogni 6 mesi
Tipologia: Registrazione
Effettuare una verifica della funzionalità del premistoppa accertando la tenuta delle guarnizioni. Eseguire una
registrazione dei bulloni di serraggio del premistoppa e della camera a stoppa.
Requisiti da verificare: 1) .
Anomalie riscontrabili: 1) Difetti di tenuta; 2) Difetti di serraggio.
Ditte specializzate: Idraulico._
01.01.05.C02 Controllo volantino
Cadenza: ogni 6 mesi
Tipologia: Verifica
Verificare la funzionalità del volantino effettuando una serie di manovre di apertura e chiusura.
Requisiti da verificare: 1) .
Anomalie riscontrabili: 1) Difetti del volantino; 2) Difetti di tenuta; 3) Incrostazioni.
Ditte specializzate: Idraulico._
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.01.05.I01 Disincrostazione volantino
Cadenza: ogni 6 mesi
Eseguire una disincrostazione del volantino con prodotti sgrassanti per ripristinare la funzionalità del volantino stesso
Ditte specializzate: Idraulico.
01.01.05.I02 Registrazione premistoppa
Cadenza: ogni 6 mesi
Eseguire una registrazione del premistoppa serrando i dadi e le guarnizioni per evitare fuoriuscite di fluido.
Ditte specializzate: Idraulico.
01.01.05.I03 Sostituzione valvole
Cadenza: quando occorre
Effettuare la sostituzione delle valvole quando deteriorate con valvole dello stesso tipo ed idonee alle pressioni previste
per il funzionamento.
Ditte specializzate: Idraulico.
Elemento Manutenibile: 01.01.06
idrovalvola a membrana
Unità Tecnologica: 01.01
Impianto acquedotto
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.01.06.R01 pulizia filtri
Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso
Classe di Esigenza: Funzionalità
i filtri devono risultare senza impurità
01.01.06.R02 tenuta idraulica
Classe di Requisiti: Di funzionamento
Classe di Esigenza: Gestione
controllare lo stato di usura del seggio e del controseggio
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.01.06.A01 filtri intasati
presenza di particolati che intasano il flusso attraverso i filtri
01.01.06.A02 usura del seggio e del controseggio
mancanza di tenuta idraulica
CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE
01.01.06.C01 controllo dell'eventuale stato di intasamento del filtro a 'Y' di protezione del
circuito pilota
Cadenza: ogni 6 mesi
Tipologia: Ispezione
Le valvole automatiche a membrana regolano in maniera accurata e con notevole affidabilità a condizione che venga
effettuata una manutenzione programmata, da effettuarsi nei termini seguenti:
controllo dell'eventuale stato di intasamento del filtro a 'Y' di protezione del circuito pilota ed operare nel modo
seguente :
1) chiudere i rubinetti a sfera relativi alla circolazione di acqua nella linea pilota iniziando da quello posto sulla camera
di controllo della valvola base, dopo quello di uscita e poi quello di entrata; in questo modo si può effettuare la pulizia
del filtro con la valvola in esercizio, estrarre la rete, pulire e rimontare; le valvole a sfera vanno riaperte nella sequenza
precedente (entrata, uscita, camera dicontrollo); 2) controllare che non vi sia aria nella camera di controllo e nel
circuito pilota (per questa operazione vedere i punti 2), 3), 4) della sezione 'MESSA IN ESERCIZIO');
Requisiti da verificare: 1) pulizia filtri.
Anomalie riscontrabili: 1) filtri intasati.
01.01.06.C02 ispezione interna corpo valvola
Cadenza: ogni anno
Tipologia: Ispezione
si consiglia una volta all'anno di procedere alla ispezione interna della valvola di base (1) e dei piloti di regolazione,
operazione che può essere effettuata senza rimuovere la valvola dalla tubazione; valvola di base una volta aperta la
valvola base controllare lo stato di usura del seggio e del controseggio; nel caso di usura eccessiva provvedere alla
sostituzione; controllare anche lo stato di usura del disco di tenuta, nel caso di particolare usura provvedere a girare
l'elemento (si può utilizzare l'altra superficie); in questa circostanza è consigliabile effettuare la pulizia della parte
superiore del gruppo mobile da eventuali depositi ferrosi e rimuovere possibili impurità depositatesi nella parte inferiore
del corpo valvola;
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.01.06.I01 pulizia filtri
Cadenza: quando occorre
pulizia filtro con acqua e aria (compressore). In caso di impossibilità di ripristino sostituzione dello stesso.
01.01.06.I02 sostituzione del seggio e del controseggio
Cadenza: quando occorre
provvedere alla sostituzione; controllare anche lo stato di usura del disco di tenuta, nel caso di particolare usura
provvedere a girare l'elemento (si può utilizzare l'altra superficie); in questa circostanza è consigliabile effettuare la
pulizia della parte superiore del gruppo mobile da eventuali depositi ferrosi e rimuovere possibili impurità depositatesi
nella parte inferiore del corpo valvola;
Elemento Manutenibile: 01.01.07
Piloti di regolazione
Unità Tecnologica: 01.01
Impianto acquedotto
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.01.07.C01 funzionamento pilota
Cadenza: ogni anno
Tipologia: Ispezione a vista
La valvola di controllo della pressione differenziale può non essere rimossa dal circuito di controllo della valvola.
Assicurarsi, prima di scollegarla, che non vi sia pressione. Durante lo smontaggio esaminare tutte le filettature della
valvola alla ricerca di danni o difetti.
1)Toglire il cappuccio (1) della vite di regolazione (2).
2) Allentare il dado di fermo sullo stelo di regolazione e girare in senso antiorario la vite di regolazione per togliere
tensione alla molla.
3) Togliere il tappo di fondo (10) e la guarnizione (12).
4) Togliere il disco di tenuta (7) ed ispezionare la superficie di gomma alla ricerca di eventuali danni o usure. Sostituire
il pezzo se necessario.
5) Togliere le otto viti (19) di fissaggio coperchio e con molta attenzione sollevare il coperchio. La guida della molla
(11) e la molla (17) possono ora essere rimosse.
6) Togliere la guida inferiore della molla (4) e il disco sopra-membrana (5).
7) Togliere la membrana (9), esaminarla in cerca di eventuali danni e sostituirla se necessario.
8) Esaminare tutte le parti della valvola alla ricerca di danni, corrosioni, usure ed eventuale presenza di corpi estranei;
fare una pulizia generale.
9) Riparare le eventuli scheggiature e graffi di minore importanza lucidando con una tela smeriglio a grana fine.
Rimontaggio
Prima del rimontaggio sostituire tutti i pezzi danneggiati o usurati. Quando si ordinano le parti di ricambio specificare
chiaramente i componenti (vedi elenco) nonchè tutti i dati di targa .
1) Collocare la membrana (9) e il disco sopra-membrana (5) sulla forcella, facendo attenzione che il disco presenti i
bordi arrotondati verso il basso.
2) Allineare i fori della membrana con i bracci della forcella ruotando e piegando la membrana come indicato in figura.
Avvitare a fondo la guida inferiore della membrana (4) mantenendo l'allineamento indicato.
3) Collocare il gruppo mobile nel corpo della valvola (16) ed avvitare il disco di tenuta (7) fino in fondo.
4) Allineare i fori della membrana con quelli del corpo e posizionare la molla (17) con la guida molla (11).
5) Ricollocare in sede il coperchio (6) e fissarlo con le otto viti (19).
6) Girare in senso orario la vite di regolazione finchè il gruppo mobile si muove verso il basso.
7) Rimontare la guarnizione (12) ed il tappo (10).
8) Rimontare il cappuccio (1).
Elemento Manutenibile: 01.01.08
Telecontrollo
Unità Tecnologica: 01.01
Impianto acquedotto
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
REVISIONI
R4 Impianto di telecontrollo
Pulizia indispensabile
con cadenza ogni 7 giorni
Rischi potenziali:
contatto con prodotti pericolosi (allergeni); caduta dall’alto,
annegamento, elettrocuzione
Dispositivi ausiliari in locazione:
guanti, scarpe, facciale filtrante, sistema anticaduta
MANUTENZIONE
M1 Condotti ed apparecchi idraulici, tubazioni
Sigillatura
indispensabile con cadenza ogni 12 mesi
Verifica ed eventuale ripristino della sigillatura (es. guarnizioni)
Rischi potenziali:
contatto con prodotti pericolosi (allegerni); Caduta dall’alto,
annegamento
Dispositivi ausiliari in locazione:
DPI: guanti, scarpe, facciale filtrante, sistema anticaduta.
Deposito e smaltimento materiale potenzialmente inquinante secondo necessità
Il deposito del materiale potenzialmente inquinante avverrà in apposito locale sigillato e accessibile solamente agli
addetti alla manutenzione. Lo smaltimento avverrà tramite ditte specializzate appositamente convenzionate.
Rischi potenziali:
Contatto con prodotti pericolosi (allegerni); Caduta dall’alto.
Dispositivi ausiliari in locazione:
DPI: guanti, scarpe, facciale filtrante.
Opere elettromeccaniche
indispensabile con cadenza ogni mese
Controllo a vista e manutenzione del funzionamento delle opere elettromeccaniche e di sicurezza, ingrassaggio
eventuale degli organi meccanici. Controllo del corretto stato di osservazione degli allacciamenti elettrici, quadri
elettrici e ogni opera dotato di allacciamenti alla rete elettrica.
Rischi potenziali:
Punture, tagli, abrasioni; caduta dall’alto, contatto con sostanze pericolose,
elettrocuzione
Dispositivi ausiliari in locazione: DPI: sistema anticaduta, guanti protettivi, scarpe di sicurezza.
M2 Impianto di telecontrollo
Impianto di telecontrollo:
controlli mensili
Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione:
-verifica funzionamento impianti di allarme;
-verifica funzionamento centraline elettroniche;
-verifiche funzionamento controllo accessi;
-verifiche funzionamento sistema Webcam;
-verifica funzionamento impianti trasmissione e ricevimento dati;
-controllo bilanciamento linee sensori di allarme;
-controllo efficienza stazione di alimentazione;
-verifica funzionamento impianto di illuminazione;
-pulizia obiettivi telecamere e regolazione;
-taratura e regolazione sensori di rilevamento.
Impianto di telecontrollo: controlli trimestrali
Effettuare almeno le seguenti operazioni di manutenzione:
-controllo organi di manovra con eventuale ingrassaggio;
-pulizia armadi apparecchiature;
-controlli isolamento linee di collegamento e segnale;
-controllo sensibilità e distorsione degli alimentatori del sistema;
-test di efficienza degli impianti di allarme in ogni loro componente.
SISTEMA DI TELECONTROLLO.
Telecontrollo
Il sistema di telecontrollo è composto essenzialmente da Unità periferiche (sensori), cavi di collegamento, trasmissioni
wireless, Centro di Controllo (Computer), trasmissioni telefoniche e interattività via Internet. Il sistema di telecontrollo
permette di pilotare, sorvegliare e supervisionare a distanza le installazioni tecnologiche delle vasche.
Per quanto riguarda la scelta di telecontrollare i parametri idraulici e fornire di videosorveglianza le diverse vasche,
questa deriva dalla necessità di prevenire eventuali disservizi, soprattutto durante la stagione invernale, riducendo i costi
manutentivi connessi al difficile accesso alle vasche medesime.
Telecontrollare l’impianto significa, inoltre, ottimizzare il rendimento delle installazioni, aumentare la loro efficienza e
la loro sicurezza. Un’impianto adeguato di telecontrollo permette un più corretto utilizzo della risorsa idrica evitando
sprechi, prevenendo eventi naturali pericolosi per l’ambiente consentendo di intervenire con tempestività. E’ evidente
l’interesse che riveste il poter tenere sotto costante controllo la portata disponibile e la sua derivazione, come pure poter
accedere immediatamente sul PC ai dati storici di prelievo per poter fare previsioni per il futuro e quindi per poter
gestire la derivazione idrica in maniera ottimale e nel rispetto dell’ambiente.
Il telecontrollo dell’impianto idrico prevede anche l’utilizzazione di telediagnosi di eventuali guasti sulle condotte, alle
opere di presa o alla distribuzione. Prevede pure applicazioni di monitoraggio e telegestione, cioè invio automatico di
messaggi di malfunzionamenti.
Il sistema per la supervisione ed il controllo dei principali parametri gestionali offre la possibilità di:
• Operare rapidi interventi di chiusura delle derivazioni in caso di incidenti o guasti per evitare danni ambientali e
disservizi;
• Ricevere nella propria sede operativa in tempo reale i valori dei principali parametri di processo per garantire
l’efficienza dell’impianto.
• Ottenere segnalazioni di eventuali malfunzionamenti dell’impiantista elettromeccanica con tempestiva organizzazione
di interventi di manutenzione programmata o anche straordinaria.
Il Centro di Controllo è situato presso il municipio di Challand Saint Anselme ed è basato su un Personal Computer ed
un apposito Software.
Il Software di Controllo è in grado di svolgere essenzialmente le seguenti funzioni:
• Segnalare e memorizzare gli allarmi;
• Attivare le contromisure automatiche (generazione sms e email di allarme) in caso di malfunzionamento dell’impianto
ed inefficienza delle condotte;
• Memorizzare i valori delle variabili di processo ottenuti dalla stazione periferica su memorie di massa (hard disk, CD
ROM) creando archivi consultabili in qualsiasi momento;
• Visualizzare mediante pagine grafiche animate lo stato delle apparecchiature elettromeccaniche (sensori di portata e
pressione) ed i valori delle variabili dell’impianto forniti dalla sensoristica installata (livello idrico nella vasca di
carico).
Le stazioni periferiche gestiscono i sensori di controllo e sono localizzate presso le vasche e son dotate di un software in
grado di svolgere le seguenti funzioni:
• Rilevare in continuo i valori delle variabili dell’impianto in campo
• Comunicare in tempo reale al Centro di Controllo gli eventi di allarme generatisi in campo,
• Rilevare eventuali superamenti di soglie minime o massime dei valori delle variabili dell’impianto e generare un
allarme da inviare al Centro di Controllo,
• Creare un archivio locale dei valori delle variabili dell’impianto (portate, pressioni, livelli vasche, ecc) con data ed ora
di campionamento, l’archivio verrà scaricato al Centro di Controllo.
Il sistema è collegato via telefono e via Internet con i responsabili del funzionamento e della sicurezza dell’impianto
che, in tempo reale, è costantemente informato del funzionamento dell’impianto e può interagire con esso anche a
distanza.
In sintesi i dati controllabili a distanza sono i seguenti:
• Stato degli accessi (presenti/assenti)
• Immagine vasca, immagine camera di manovra e immagine ingresso
• Parametri dell’impianto (portate, pressioni, livelli, ecc.)
1mc demolizione 500kg ferro