Amico del Coltivatore settembre 2013
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Amico del Coltivatore settembre 2013
Anno 64 - Numero 7 settembre 2013 Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti Padova Poste Italiane spa - Sped. in Abb. Post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Padova. Abbonamento annuo € 5,00 (pagamento assolto tramite versamento della quota associativa) DEL COLTIVATORE Contiene I. P. GIOVANI PROTAGONISTI Il padovano Andrea Barbetta alla guida di Coldiretti Giovani Impresa Veneto CAMPAGNA AMICA ALLA CONQUISTA DI BRESSEO DI TEOLO n. 7 - settembre 2013 3 S Da questo numero apriamo una “finestra” dedicata alle Zone lasciando la parola ai dirigenti di Coldiretti impegnati quotidianamente nel dialogo e nel confronto con i nostri soci. La forza di Coldiretti sta nelle persone, negli imprenditori impegnati sul territorio. Fondamentale l’apporto dei giovani, con il loro entusiasmo e le loro idee. Ciascuno deve sentirsi responsabile e coinvolto nell’esperienza sindacale. DEL COLTIVATORE fogliando questo numero dell’Amico del Coltivatore troverete una novità significativa, che mi preme mettere in evidenza. Si tratta di una pagina dedicata a tre Zone della nostra provincia, con il contributo dei tre Presidenti di Zona su alcuni aspetti di particolare attualità per il loro territorio. E’ una “finestra” aperta sulle declinazioni locali della nostra attività sindacale, uno spazio del territorio e per il territorio, aperto al contributo dei nostri dirigenti che ogni giorno dialogano e si confrontano con i Soci di Coldiretti. Come sapete ho dedicato i primi giorni del mio mandato alla visita dei nostri Uffici di Zona proprio per partire con una visione il più possibile ampia e completa, che tenga conto della complessità della nostra provincia e delle necessità dei diversi settori. Sia in Giunta che il Consiglio ho più volte sottolineato come Coldiretti Padova non sia solamente ciò che fa o che dice il suo Presidente ma l’insieme della dirigenza padovana. Ci tengo particolarmente a sottolineare questo aspetto “collegiale” perché è ciò che ci differenzia da altre forme di rappresentanza in ambito economico - imprenditoriale. In questi primi mesi di mandato ho avuto l’occasione di conoscere e rapportarmi con le altre categorie e Vi posso assicurare che è difficile trovare una progettualità chiara e lineare, una linea di condotta condivisa e confermata giorno per giorno dal rapporto con la base sociale. Coldiretti ha un progetto nazionale, che trova la sua declinazione nei territori, nelle sfaccettature delle diverse Federazioni provinciali, a loro volta strutturate nelle Zone e nelle Sezioni. Ed è proprio attraverso le nostre Sezioni che i Soci hanno la possibilità di esprimere le loro opinioni, di scegliere i dirigenti attraverso il voto, di prendere in esame gli aspetti che riguardano il territorio. In una parola di esercitare la democrazia che ha sempre caratterizzato la nostra azione sindacale. E’ dalle Sezioni che si inizia a scegliere la classe dirigente chiamata ad operare nelle Sezioni e nella Federazione Provinciale. Questo deve sempre essere un paradigma fondamentale del nostro agire: cioè è la base ad incidere sulla rappresentanza della nostra Organizzazione. A Padova possiamo contare su una dirigenza in grado di fare bene, abbiamo la fortuna di lavorare con serenità proprio perché ci sono tante persone disposte a darsi da fare, a mettersi in gioco. Ogni Socio è maturo per questa esperienza e anche i giovani sono chiamati a fare la loro parte: il loro entusiasmo e le loro idee sono preziose per Coldiretti. L’attività sindacale che stiamo svolgendo sul territorio ha una marcata connotazione economica perché è su questo terreno che dobbiamo costruire la nuova Filiera Agricola Italiana. Vi invito dunque a leggere le riflessioni dei nostri Dirigenti territoriali e a condividere idee, proposte e riflessioni. Il dialogo è fondamentale per far crescere il nostro Progetto. Il Presidente Federico Miotto Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Padova Direzione e redazione: Federazione Provinciale Coldiretti Padova- Via della Croce Rossa, 32 - 35129 Padova Tel. 049.899.73.11 - Fax 049.899.73.45 - e-mail: [email protected] Direttore Responsabile: Walter Luchetta - Vice Direttore: Nicola Stievano Comitato di redazione: Gabriele Bovo, Lorenza Tasinato, Franco Renesto, Giuseppe Meringolo Grafica: Editex - Cologna Veneta - Verona – Stampa: Arte Stampa S.n.c. - Urbana - Padova Autorizzazione n. 31 del 4-2-1950 - Tribunale di Padova - Iscrizione al R.O.C. n. 2202 Abbonamento annuo € 5,00 (pagamento assolto tramite versamento della quota associativa) Editoriale LA FORZA DEL TERRITORIO FA CRESCERE IL NOSTRO PROGETTO 4 n. 7 - settembre 2013 Il Punto del Direttore DEL COLTIVATORE PREZZO LATTE: QUELL’ACCORDO SCELLERATO !!! A Firmato l’accordo a 42 centesimi di euro al litro per il prezzo del latte venduto alle industrie che in Lombardia fanno capo a Lactalis, fra le quali Galbani ma non Parmalat. Eppure già dal mese di agosto il latte era quotato sopra ai 43 centesimi. Per non parlare del latte spot che ha superato i 51,5 centesimi. Vi spieghiamo perché Coldiretti si è rifiutata di partecipare a tale oscenità, un’ingiustizia perpetrata ai danni degli allevatori ma accettata da chi ha firmato l’intesa per fare un “favore” alle corazzate cooperative lombarde. lla firma dell’accordo a 42 centesimi di euro/litro per il prezzo del latte venduto alle industrie che in Lombardia fanno capo a Lactalis (Galbani in primis ma non Parmalat), valido da agosto 2013 a gennaio 2014, Confagricoltura e Cia si sono affrettate ad affermare che è stato raggiunto l’obiettivo di dare certezze agli allevatori: come no !!! La certezza che tale masochistica decisione porterà molte aziende sul lastrico, stritolate come sono dagli aumenti stellari dei costi energetici e dell’alimentazione del bestiame. Coldiretti si è rifiutata di partecipare a tale oscenità, ecco i tanti perché. Siamo arrivati a fine luglio dopo uno svariato numero di tentativi per ricondurre l’industria acquirente a valutare le nostre proposte che, semplicemente, seguivano l’andamento del mercato del latte che già dal mese di maggio era quotato sopra ai 43 centesimi/litro, ciò sia per il prodotto nazionale che per quello che arriva dall’estero, mentre i listini internazionali proponevano aumenti dei prodotti succedanei al latte (polvere di latte, burro, ...) in un anno mediamente del 50%. Anche il mercato dei formaggi DOP è sostanzialmente positivo, con una sostenuta ricerca di latte per alcune di queste (gorgonzola). C’erano tutte le condizioni per arrivare ad un prezzo che remunerasse degnamente i nostri allevatori. Con questi argomenti ci siamo proposti alle parti ed alle Istituzioni, tanto da indurre il Ministro De Girolamo a convocare una serie di incontri in cui chiaramente si evinceva che l’industria non sarebbe mai arrivata a chiudere un soddisfacente accordo, tanto che siamo dovuti intervenire con un esposto alla Autorità Garante per la Concorrenza del Mercato (così come previsto dalla Legge n. 27/2012 - art. 62) per manifestare l’ingiustizia che si stava perpetrando ai danni degli allevatori, stante i costi di produzione, dichiarati da istituti terzi, ben al di sopra dei prezzi liquidati e proposti. La base della trattativa per il prezzo del latte per Coldiretti era costituita da: un prezzo base di 43 centesi- mi/litro; il coinvolgimento dei conferimenti dei mesi di maggio, giugno e luglio con cifre da stabilire, ma che non potevano non essere considerati; il coinvolgimento nella trattativa anche delle altre Regioni, partendo da quelle contermini; il coinvolgimento di tutti gli acquisti fatti in Italia dal gruppo Lactalis, quindi anche Parmalat. Quello che altri hanno firmato è un accordo che non prevede un riconoscimento in alcun modo dei mesi di maggio, giugno e luglio; il prezzo del latte alla stalla del mese di agosto a 42 centesimi/litro è sottopagato; l’accordo prevede solo la Lombardia e non prevede l’interessamento di Parmalat, a cui i produttori italiani consegnano oltre 2 milioni di quintali di latte. Questi i motivi del perché Coldiretti non ha firmato. E la beffa si sta concretizzando proprio in questi giorni, visto che il prezzo del latte “spot”, cioè quello trattato giorno dopo giorno che comprende il costo del trasporto, ha raggiunto la cifra di 51,55 centesimi/litro. Con questi prezzi alle industrie conviene comperare latte italiano a 42 centesimi/litro per poi rivenderlo lucrando sulla negativa differenza di quasi 10 centesimi/litro rispetto alle quotazioni dello spot: un fiume di danari (quelli di Giuda) nelle tasche di pochi, mentre gli allevamenti resistono a fatica e diversi chiudono. Cui prodest? A chi giova tutto ciò? Personalmente ho il sospetto che questo accordo sia stato volutamente accettato dalla parte agricola che lo ha firmato per fare un “favore” alle corazzate cooperative lombarde, ben lontane dal riuscire con le loro gestioni a liquidare quanto sono riuscite a distribuire negli ultimi anni le “nostre” Gazzo Centro e LatteBusche (presente su Padova dopo la lungimirante fusione con Molinetto), realtà dalle dimensioni completamente diverse tra loro ma caratterizzate da gestioni competenti, preparate ma sopratutto dinamiche e che lavorano esclusivamente latte veneto. Il Direttore Walter Luchetta n. 7 - settembre 2013 MONTAGNANA PADOVA OVEST VERSO LA GIORNATA DEL RINGRAZIAMENTO: COLTIVIAMO VALORI LE SFIDE QUOTIDIANE TRA AVVERSITÀ DEL CLIMA E LA TROPPA BUROCRAZIA DALLA VENDITA DIRETTA OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE E SERVIZIO PER I CONSUMATORI La custodia e la cura dell’ambiente, il ruolo sociale dell’agricoltura, la centralità dei suoi prodotti, “frutto della terra e del lavoro dell’uomo”, sono temi finalmente tornati d’attualità in questi tempi di crisi e di smarrimento. Messo da parte il superfluo, abbandonate le prospettive di facili guadagni e di una vita all’insegna del consumismo sfrenato, la società civile sta riscoprendo e rivalutando i valori autentici, quei valori che chi ha dedicato la propria vita all’agricoltura ben conosce. Le prossime settimane avremo l’opportunità di continuare a confrontarci sulla sostenibilità ambientale, la solidarietà e la sussidiarietà in vista della Giornata Provinciale del Ringraziamento che stiamo organizzando per domenica 24 novembre proprio a Camposampiero. L’attività sindacale di Coldiretti è anche questo: una riflessione approfondita sul ruolo del nostro essere imprenditori agricoli nel sistema economico come nell’ambito della società civile. La nostra zona è orgogliosa di contribuire alla preparazione della Giornata del Ringraziamento all’insegna del confronto. Il dialogo dentro e fuori dalla nostra associazione va alimentato con l’apporto di tutti, dalle nuove idee dei giovani all’esperienza di coloro che hanno dedicato decenni al lavoro della terra. E’ sempre più sentita la necessità di riconoscere all’agricoltura un ruolo sociale oltre che di “custode del creato”, come ricorda anche il nostro Papa Francesco. Invito tutti gli amici a condividere con noi questo cammino. Paolo Luisetto Siamo reduci da un’estate non facile a causa del maltempo che ha colpito in più occasioni buona parte del Montagnanese. Ancora una volta ci troviamo a fare i conti con le avversità atmosferiche che vanificano mesi di lavoro e di sacrifici. Il nostro territorio è stato interessato da grandinate e trombe d’aria che hanno distrutto il raccolto in numerose aziende, dai vigneti ai frutteti, dagli ortaggi ai seminativi. Le stesse aree sono state colpite anche due volte di seguito, ad esempio a Santa Margherita d’Adige la grandine ha devastato il raccolto appena ripristinato dopo una precedente grandinata. Sono state compromesse intere coltivazioni di zucchine, mele e pere, anche la viticoltura ne ha risentito pesantemente. Alle nostre segnalazioni è seguito il sopralluogo dei tecnici dell’Avepa per la verifica e la quantificazione dei danni, alla quale dovranno seguire i necessari interventi di sostegno. Purtroppo la burocrazia continua ad essere un grave freno all’attività imprenditoriale in agricoltura e i tempi lunghi delle pratiche bloccano le progettualità e rischiano di rendere vani gli sforzi anche economici di tanti agricoltori orientati all’investimento e all’innovazione. I nostri soci ci chiedono di essere liberati dall’assillo delle “carte”. Le norme si possono rispettare senza costringere gli imprenditori a perdere giornate intere negli uffici. Chiudo con un invito: alla Fiera del Montagnanese Coldiretti sarà presente con il proprio stand istituzionale sui servizi e l’attività sindacale. Sarà un’occasione per incontrare gli imprenditori e scambiare qualche idea, vi aspettiamo. Pierluigi Argenton Ormai tutti conosco i mercati di Campagna Amica e quando parliamo di “km 0” i consensi non mancano. Non è sempre stato così, anzi quando siamo partiti con i primi mercati agricoli le critiche e le battute ironiche erano all’ordine del giorno. Noi invece abbiamo creduto fin dall’inizio a questa grande opportunità per le imprese agricole e abbiamo spinto, in Italia e in Europa, per ottenerne un’adeguata legislazione che permettesse ai produttori di raggiungere direttamente i cittadini consumatori. Appena la normativa ce l’ha permesso siamo partiti con il primo mercato a Tencarola, fissando delle regole ben precise per le aziende e un sistema di controlli che non lascia spazio ad ambiguità. I cardini dei mercati di Campagna Amica sono la presenza di prodotti al 100% delle aziende che li mettono in vendita e lo sconto de 30% sulle quotazioni medie di Sms Consumatori. Da allora è stato un crescendo e i cittadini consumatori ci hanno premiato. La zona di Padova Ovest, limitrofa ad importanti aree residenziali e turistiche, dalla cintura urbana del capoluogo alle Terme Euganee, ben si presta alla presenza dei mercati agricoli. Le nostre aziende sono ben strutturate per partecipare con prodotti di altissima qualità. La conferma arriva dalla recente apertura del mercato di Bresseo di Teolo. Dalle amministrazioni comunali abbiamo trovato la massima disponibilità e la consapevolezza che la nostra agricoltura è in grado di offrire un servizio prezioso ai consumatori. Vorremmo ricevere la stessa attenzione dalle istituzioni anche su altri temi, a partire dall’emergenza dei cinghiali giunta ormai a livelli insostenibili. Ettore Menozzi Piacentini La voce delle Zone CAMPOSAMPIERO 5 6 n. 7 - settembre 2013 Attualità DEL COLTIVATORE n. 7 - settembre 2013 7 Danneggiati i vigneti in tutta l’area della Doc, istituzioni impotenti Basta chiacchiere, non più rinviabile un capillare piano di abbattimenti O rmai la misura è colma: i cinghiali sui Colli Euganei continuano a scorrazzare indisturbati e mentre l’agricoltura conta i danni le istituzioni che fanno? Nulla. A parte qualche dichiarazione e generica promessa non abbiamo visto altro. Il Parco Colli che fa? Si dichiara impotente e gira il problema alla Regione. A questo punto gli amministratori dovrebbero avere l’onestà di dimettersi, visto che non hanno la possibilità di risolvere il problema. Intanto i cinghiali “divorano” i vigneti, come abbiamo denunciato, per l’ennesima volta, anche all’apertura della vendemmia. Già, perché quest’anno a raccogliere l’uva ci hanno pensato proprio i cinghiali. Dagli inizi di agosto in poi hanno divorato quintali di uva destinata alla produzione dei vini di qualità. Particolarmente gradita la varietà moscato giallo, fiore all’occhiello della produzione vinicola locale, dalla quale si ottiene il prezioso moscato Fior d’Arancio Docg. Di notte e alle prime luci dell’alba i cinghiali invadono i vigneti e li spogliano dei grappoli ormai maturi. Non si limitano ai grappoli più bassi perché sono in grado di alzarsi sulle zampe posteriori anche appoggiandosi ai pali di sostegno delle viti. I danni sono notevoli, da Vò ad Arquà, da Teolo a Cinto, da Este a Torreglia ma anche a Baone, Galzignano, Rovolon. Quintali e quintali d’uva divorata dai cinghiali o danneggiata, una perdita di produzione che si annuncia ancor più grave dello scorso anno, quando decine di aziende avevano dovuto fare i conti con queste razzie. I produttori sono esasperati e impotenti, ogni mattina costretti a fare la conta dei danni e a scoprire vigneti distrutti. All’ordine del giorno le segnalazioni al Parco Colli Euganei e ai Comuni. La situazione si fa sempre più drammatica e Coldiretti Padova torna a chiedere l’immediata applicazione di un capillare piano di abbattimento. Ciò perché l’attuazione azione di cattura messa in atto attraverso l’utilizzo dei chiusini e l’avvio di un piano di abbattimento con il coinvolgimento dei selecontrollori non hanno sortito gli effetti sperati. Perché? Il numero di cinghiali presenti sui Colli Euganei ha raggiunto dimensioni inimmaginabili, con tutto quello che di conseguenza sta determinando. Le autorità ne sono ben consapevoli: lo sanno i sindaci, ne abbiamo parlato lo scorso luglio anche con il Prefetto di Padova, stiamo facendo pressioni sul Parco Colli Euganei, continuiamo a sollecitare la Regione a non lasciar passare altro tempo. L’abbattimento deve essere avviato immediatamente, altrimenti tanto vale chiudere le aziende agricole e trasformare i Colli Euganei in una riserva per cinghiali. Da anni l’agricoltura sta pagando un prezzo alto in termini di perdita di prodotto, danni strutturali, mancato reddito e gli imprenditori ormai sono esasperati e furibondi. Anche l’ambiente dei Colli Euganei e della fascia pedecollinare sta risentendo della presenza massiccia e incontrollata di questi animali che lasciano dietro di sé solamente danni. Ormai i cinghiali scendono regolarmente dalle colline per razziare ogni genere di coltivazioni, causando danni irreparabili, sia alle produzioni che di tipo strutturale e idrogeologico, di fronte ai quali, tra l’altro, gli agricoltori hanno scarse possibilità di accedere ad indennizzi o parziali rimborsi. Vigneti e uliveti, ma anche campi di mais, ortaggi e frutteti: non c’è coltivazione che si salvi dalla razzia incontrollata e sistematica. Le contromisure adottate in questi anni si sono dimostrate del tutto insufficienti ad arginare un fenomeno che cresce in maniera esponenziale. Ne va della sopravvivenza di centinaia di aziende agricole e della salvaguardia di un vasto territorio. L' emergenza CINGHIALI SUI COLLI EUGANEI, LA MISURA È COLMA 8 n. 7 - settembre 2013 Giovani Impresa DEL COLTIVATORE PET THERAPY, PENSIONE PER ANIMALI A DUE CARRARE FATTORIA DA OSCAR… GREEN Concorso Coldiretti: in Veneto si impone la padovana Claudia Giuliani di “Ragazzi a quattro zampe” A perta da appena due anni su iniziativa di due giovani padovane, amanti degli animali e della natura, la fattoria didattica “Ragazzi a quattro zampe” di Due Carrare si è fatta conoscere e apprezzare per l’intensa attività con i ragazzi, in particolare con i disabili e le loro famiglie, ma anche per l’accoglienza dei cani e di altri animali e per le lezioni all’aperto con centinaia di studenti, entusiasti di trascorrere una giornata a tutta natura. Ora le due imprenditrici possono vantare il titolo regionale del concorso “Oscar Green” ideato da Coldiretti per premiare per idee nuove in agricoltura. Premiate alla selezione regionale, Claudia Giuliani e Margherita Ragazzi ora possono aspirare alla finale nazionale a Roma. Claudia e Margherita, al pari degli altri giovani imprenditori agricoli rappresentano il volto nuovo della nostra agricoltura, quella che sa valorizzare il territorio, coinvolgere i cittadini e offrire un servizio sociale oltre che promuovere fra i giovani l’amore per la propria terra e per l’ambiente. Una forza giovane che diventa una risorsa per l’intero Paese oltre che per il settore primario. La fattoria “Ragazzi a quattro zampe” è aperta a Due Carrare da un paio d’anni su iniziativa di Claudia e Margherita, operatrici per l’infanzia e specializzate in zooantropologia didattica. Organizzano laboratori per le scuole per far conoscere ai ragazzi gli animali, le loro abitudini, il loro modo di vivere. Numerosi i laboratori: dall’uovo al pulcino, il mio primo formaggio, l’orto prende vita. L’azienda offre anche un servizio di pensione per cani durante tutto il corso dell’anno. Supportate da uno staff di volontari, le titolari ospitano in fattoria gruppi di ragazzi diversamente abili per attività di pet-therapy. “Ammirando la passeggiata delle oche libere nel Biancolino – raccontano Claudia e Margherita – o assistendo alla passeggiata di Mina la maialina con i suoi cuccioli, guardando pony asini e cavalli al pascolo, seguendo l’evoluzione dell’orto ed apprezzando il cambiamento delle stagioni, si ottengono risultati alle volte imprevedibili. Anche il sostegno ai vari Brancaglion è impegnata nell’azienda “I Felici” di Lozzo Atestino. Gli altri finalisti veneti che concorreranno al premio nazionale sono il trevigiano Philip Breinterberger che trasforma kiwi in succhi, la cooperativa di pescatori veneziani “Adriamar” che coltiva 60 ettari di mare “biologico”, Claudia Adami viticoltrice e fantasista del Prosecco di Valdobbiadene che ha ideato la vendemmia musicale, la veronese Valentina Manzati con la sua agrigelateria di Sona. I finalisti veneti del Concorso Oscar Green. Al centro le due padovane Claudia e Margherita centri estivi di tutta la provincia e’ stato un successo. Questa estate più di 800 ragazzini hanno apprezzato i laboratori con le verdure piuttosto che la creazione di spaventapasseri o l’attribuzione della patente asinina”. Particolare successo ha riscosso il percorso della terra, dal seme sino al frutto, per far conoscere e incoraggiare un’alimentazione sana e a Km 0 così come Claudia e Margherita hanno colto dai numerosi incontri con i responsabili di Coldiretti Padova. Cresce di giorno in giorno anche la comunità virtuale della fattora con oltre 1.300 amici della pagina facebook ragazziaquattrozampe.it che in poco più di un anno si sono affezionati alle iniziative delle due imprenditrici. Gli altri giovani padovani arrivati alla fase regionale del concorso sono Federico Billo da Merlara, titolare di un’azienda di floricoltura che si è fatta conoscere per la produzione e la vendita di garofani. Maurizio Trevisan è titolare di un’azienda agricola di Baone mentre Francesca Dal bellunese l’esempio di una cooperativa “Lattebusche” che ha scelto per i consumatori solo latte a kmzero. Il comune amico della campagna è Brendola in provincia di Vicenza premiato per aver promosso il progetto “Mangia sano sbrendolano”. A ricordare che le nuove leve del primario sono veri “leoni veneti” la lezione dello scrittore giornalista Stefano Lorenzetto autore del libro “Hic sunt leones”. “Siete una forza grande e semplice: voi potete affrontare qualsiasi ruolo perché avete la responsabilità della qualità del cibo e la tutela del territorio, ma soprattutto la ricchezza interiore di chi “pratica la fatica” e non si spaventa”. “Hanno già vinto e non solo per le idee ma per l’intraprendenza che costringe spesso la politica a rincorrere le loro scelte” ha detto infine il presidente del Consiglio Veneto Clodovaldo Ruffato presente all’appuntamento con i consiglieri Graziano Azzalin, Bruno Pigozzo, Claudio Niero, Diego Bottacin. n. 7 - settembre 2013 9 Andrea Barbetta, 23 anni, laureato in scienze agrarie, eletto dall’assemblea a Mogliano Veneto A d appena vent'anni Andrea Barbetta di Sant'Elena ha scelto di diventare imprenditore agricolo unendo le due aziende agricole dei nonni. A 22 anni ha coronato gli studi con la laurea in scienze e tecniche agrarie, alternando lo studio al lavoro. Ora che di anni ne ha 23, è chiamato a rappresentare i giovani agricoltori di Coldiretti Veneto, oltre mille coetanei che condividono la stessa passione per la terra. E' lui il nuovo presidente di Giovani Impresa, l'organo di rappresentanza dell'associazione che raggruppa tutti gli associati “under 30” Succede a Alberto Mantovanelli, tabacchicoltore veronese, vice delegato nazionale in carica da due mandati e che molla per sopraggiunti limiti d'età (32 anni). L'elezione è avvenuta durante l'Assemblea di Coldiretti Giovani Impresa Veneto a Mogliano, nell'ex filanda di Campocroce. Il profilo di Andrea rispecchia esattamente questa nuova generazione che ha scelto la campagna come mestiere e scommessa di vita. Sono gli alfieri dell'agricoltura 2.0, quella che affianca alla coltivazione le iniziative a servizio della società civile e delle istituzioni: come la fattoria didattica e sociale, gli accordi con le amministrazione pubbliche per il mantenimento del verde, la vendita diretta al consumatore, quella che fa dei contadini degli ambasciatori dei propri prodotti e degli entusiasti custodi dell'ambiente in cui vivono e lavorano. Imprenditori a tutto tondo che usano con disinvoltura i nuovi media, sono impegnati e attenti alle necessità del territorio in cui vivono. C'è chi prosegue l'attività di famiglia sperimentando nuove strade e chi si innamora dei campi senza una storia rurale alle spalle. Le nuove forze della campagna veneta sono concentrate particolarmente nella provincia di Verona che rappresenta un terzo della gioventù dei campi. A seguire “fanno numero” i neo contadini di Treviso, Padova e Rovigo. Più della metà di loro, già a 25 anni, è titolare d’azienda e il 20% e’ donna. Sono diplomati o laureati non necessariamente in scienze agrarie o forestali. Insieme agli altri mille della nuova generazione che ha scommesso in agricoltura, dal 2008 grazie al Programma di Sviluppo Rurale, hanno prodotto investimenti pari a 360 milioni di euro dei quali 180 di tasca propria, contribuendo a portare l'agroalimentare ad un valore della produzione lorda vendibile oltre la soglia dei 5 miliardi. Andrea Barbetta si era già messo in luce nel 2011 conquistando il titolo regionale del concorso “Oscar Green” nella categoria “In-Generation”, riservata alle giovani imprese che si sono distinte per la capacità di generare nuove idee. Andrea in questo periodo dell'anno è impegnato in campagna anche come perito per la stima dei danni alle colture da grandine e altre avversità atmosferiche per conto delle compagnie assicurative. Per perfezionare l'inglese ha trascorso un periodo di studi a Londra. Inoltre ha approfondito le proprie conoscenze informatiche nell'uso di software di progettazione e pianificazione territoriale. Ha partecipato a diverse attività formative, fra le quali il percorso su “Ambiente ed energia a sostegno della filiera agricola italiana”. Innamorato della sua terra, Andrea scommette in prima persona nel futuro dell'agricoltura: “Voglio condividere con le delegazioni provinciali i punti programmatici – sono le sue prime parole da neo presidente – e mettere insieme proposte per il prossimo futuro. Fondamentale sarà la formazione dei giovani agricoltori”. Il segretario nazionale di Coldiretti Giovani Impresa Carmelo Troccoli ha ricordato che questa generazione è nata con la crisi. “I giovani di Coldiretti sono pronti ad assumersi responsabilità che in altre categorie sono sulle spalle di persone più adulte. L' anno scorso abbiamo denunciato che l’Italia ha classe dirigente più vecchia in Europa. La nostra invece è la classe dirigente giovane per il nuovo percorso di Coldiretti. Abbiamo riportato l’agricoltura al centro dibattito socio politico e all’attenzione dell’opinione pubblica. Ora ci assumiamo la nostra parte di responsabilità nella rappresentanza degli interessi dei territori”. Giovani Impresa UN PADOVANO ALLA GUIDA DEI MILLE DI COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA 10 n. 7 - settembre 2013 Economia locale DEL COLTIVATORE MERCATO AGRO ALIMENTARE DI PADOVA VENT’ANNI NEL SEGNO DELLO SVILUPPO Il MAAP premia gli imprenditori Armando Fasolato e Claudio Zaghetto I l MAAP, Mercato AgroAlimentare di Padova, taglia il traguardo dei suoi primi vent'anni nell'area di Corso Stati Uniti. Risale infatti al 1993 il trasferimento dalla vecchia sede di via Tommaseo alla nuovo Mercato in zona industriale. Una tappa importante di una storia cominciata molto prima, nel 1934, anno di nascita di una realtà economica che ha saputo sviluppare proprio nella sede attuale, logistica, imprenditoria, investimenti, voglia di crescere e, soprattutto, esportazione, al punto da non essere secondo a nessuno per capacità di export. Alla celebrazione dell’anniversario presenti, fra gli altri,il ministro dello sviluppo economico Flavio Zanonato e del vice sindaco reggente di Padova Ivo Rossi. A fare gli onori di casa l’amministratore delegato del MAAP Giancarlo Daniele, l'allora presidente Franco Frigo, il direttore generale Francesco Cera. Una squadra forte e coesa alla quale va aggiunto il direttore del Gruppo Grossisti e del Groced Alberto Filippino. Giuseppe Pavan, presidente di Mercati Associati, e il suo vice Oliviero Gregorelli, hanno idealmente rappresentato gli altri mercati italiani, con Verona presente in forze, a partire dal presidente Erminia Perbellini, grazie al sentito rapporto di collaborazione con Padova Gli imprenditori premiati al MAAP, Armando Fasolato (a sinistra) e Claudio Zaghetto sul fronte dell’internazionalizzazione. Alle spalle dei relatori, la famosa e storica campana del Mercato all’Ingrosso di Padova, con stemma papalino, che ogni mattina con i suoi rintocchi, dal 1934 al 1993, ha dato il via alle contrattazioni, una specie di starter di un’attività quasi sempre a ritmi febbrili. Durante la manifestazione sono stati premiati alcuni imprenditori che si sono distinti nella loro attività al Maap al cui sviluppo hanno contribuito con professionalità e passione. Fra questi il plauso di Coldiretti Padova va ai soci Armando Fasolato e Claudio Zaghetto. “Entrando in mercato oggi, per la prima volta in oltre 50 anni di attività, sono stato percorso da un brivido perché ho visto questa struttura sotto una luce diversa”, ha esordito Giancarlo Daniele. E ha precisato: “In un attimo, come in una specie di breve viaggio nel tempo, ho pensato a cosa eravamo e dove eravamo vent'anni fa, e cosa siamo riusciti a fare in questo lasso di tempo. In un lampo, davanti ai mie occhi, sono apparsi volti, luoghi, vicende e persone. Molti dei protagonisti di allora li rivedo tutti assieme, qui ed ora, per festeggiare questa importante ricorrenza. Abbiamo avuto il coraggio di rischiare sia dentro che fuori casa: abbiamo investito in persone e cose (magazzini di supporto e tettoie di carico); ancora oggi, nonostante i venti di crisi, mentre altri delocalizzano, noi stiamo ampliando il mercato con la realizzazione di ulteriori 3.000 quadrati di magazzini refrigerati; abbiamo con- cluso accordi e protocolli di intesa con importanti organizzazioni straniere per consolidare ulteriormente i rapporti economici esistenti; stiamo aprendo nostre rappresentanze all'estero per nuovi sbocchi; abbiamo talmente creduto nel connubio tra pubblico e privato, che in MAAP la parte privata (i grossisti) è cresciuta dall'iniziale 10% all'attuale 49%, ad oggi unico esempio tra i mercati italiani. E questo perché? Perché ciò che è stato promesso è stato mantenuto, perché ognuno ha svolto con lealtà e correttezza il proprio compito senza inopportune e inutili invasioni di campo. La sintesi di tutto ciò è rappresentata dai consiglieri di amministrazione che si sono succeduti nel tempo e dai loro presidenti. Tra costoro, indimenticati e indimenticabili, Giorgio Dal Bello (inaugurazione dei magazzini di supporto), Franco Grosoli (attività di promozione all'estero, missioni, il Caffè Pedrocchi alla fiera di Berlino), Giampietro Battaglia (realizzazione dell'impianto fotovoltaico), Franco Frigo (ammodernamento e messa in sicurezza delle strutture esistenti, ampiamento del mercato e ulteriore impulso alle attività di promozione e consolidamento all'estero). Tutto questo rappresenta ciò che sta dando un senso al nostro impegno”. n. 7 - settembre 2013 11 F inalmente dopo mesi di lavoro nella preparazione della documentazione e dopo i continui solleciti da parte di Coldiretti la Giunta regionale del Veneto ha impegnato quasi 11 milioni di euro (per la precisione 10.965.474,25) per sostenere l’attività delle imprese agricole del Veneto che hanno subito danni in conseguenza della pesantissima siccità del 2012. “Il provvedimento prevede interventi contributivi e creditizi – ha sottolineato l’assessore all’agricoltura Franco Manzato che lo ha proposto per l’approvazione – in applicazione delle norme che mettono a disposizione aiuti per le imprese rurali in zone colpite da eccezionali avversità atmosferiche”. “Le risorse a disposizione – ha aggiunto – saranno destinate prioritariamente a prestiti agevolati quinquennali. Il finanziamento disponibile è sufficienti a coprire le quasi 12 mila domande di prestito già presentate. Avepa verificherà peraltro se le rimanenti imprese agricole, che hanno richiesto solamente l’intervento per la mancata produzione, intendono invece accedere al prestito quinquennale agevolato”. Alla scadenza dei termini, sono state presentate complessivamente 11.981 richieste, per un totale di in- dennizzi contributivi pari a oltre 164 milioni di euro; 4.948 imprese hanno chiesto di accedere a prestiti quinquennali agevolati per 111 milioni di euro. Il “Tavolo verde” di concertazione ha proposto appunto l’impiego prioritario dello stanziamento disponibile per i prestiti quinquennali. “Tale priorità è stata fatta propria dalla Giunta e confermata dal parere favorevole della competente Commissione consiliare – ha concluso l’assessore – e rispetto al semplice indennizzo contributivo potrà consentire alle aziende di disporre di una maggiore liquidità, utile anche a sostenere i necessari fabbisogni finanziari per la campagna in corso”. SISTRI, SLITTA LA PARTENZA PER I PRODUTTORI R inviata la partenza del SISTRI per i produttori di rifiuti pericolosi. E’ quanto stabilito dal decreto dello scorso 31 agosto sulle disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni. La norma, oltre a fissare al 1° ottobre 2013 l'operatività del sistema per gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti pericolosi, ridefinisce sostanzialmente l'elenco dei soggetti obbligati ad aderire al sistema di tracciabilità. Sono previsti, tra gli obbligati ad aderire al sistema, i produttori iniziali di rifiuti pericolosi e gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti pericolosi, inclusi i nuovi produttori. I soggetti non contemplati in questo elenco possono aderire su base volontaria. Fatte salve eventuali ulteriori proroghe e fatta salva la possibilità di utilizzare il sistema su base volontaria, l'avvio dell'operatività è fissato al 3 marzo 2014 per i produttori iniziali di rifiuti pericolosi e per i comuni e le imprese di trasporto dei rifiuti urbani del territorio della regione Campania. La norma approvata dispone che nei sei mesi successivi, si debba procedere alla semplificazione del sistema, anche alla luce delle proposte delle associazioni rappresentative degli utenti, ovvero delle risultanze delle rilevazioni di soddisfazione dell’utenza. Le semplificazioni, finalizzate, tra l’altro, ad assicurare la riduzione dei costi di esercizio del sistema per gli utenti, devono essere adottate previa verifica tecnica e della congruità dei relativi costi da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale. Nelle more dell'entrata in operatività del sistema, le imprese sono tenute alla tenuta dei registri di carico e scarico e dei formulari. Per ulteriori informazioni rivolgersi agli Uffici di Zona. Dal territorio SICCITÀ 2012. IL VENETO IMPEGNA 11 MILIONI DI EURO A FAVORE DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI DANNEGGIATI 12 n. 7 - settembre 2013 Semplificazione DEL COLTIVATORE APPROVATA L’ESENZIONE DEGLI IMPIANTI AGRICOLI DALL’OBBLIGO D’AUTORIZZAZIONE ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA È stato approvato l’esonero dall’obbligo di autorizzazione per le emissioni in atmosfera per alcuni impianti di stoccaggio e lavorazione di prodotti agricoli. Grazie all’inserimento nel provvedimento legislativo “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia” del 9 agosto ’13 (in Gazzetta Ufficiale il 20 agosto ’13) di uno specifico articolo riguardante le norme ambientali per gli impianti ad inquinamento scarsamente significativo, si è stabilita l’esenzione dall’obbligo di autorizzazione alle emissioni in atmosfera (D.Lgs. 152/2006) per i seguenti impianti: silos per i materiali vegetali; impianti di essiccazione di materiali vegetali impiegati da imprese agricole o a servizio delle stesse con potenza termica nominale, per corpo essiccante, uguale o inferiore a 1 MW, se alimentati a biomasse o a biodiesel o a gasolio come tale o in emulsione con biodiesel, e uguale o inferiore a 3 MW, se alimentati a metano o a gpl o a biogas; cantine che trasformano fino a 600 tonnellate l’anno di uva, nonché stabilimenti di produzione di aceto o altre bevande fermentate, con una produzione annua di 250 ettolitri per i distillati e di 1.000 ettolitri per gli altri prodotti. Sono comunque sempre escluse, indipendentemente dalla produzione annua, le fasi di fermentazione, movimentazione, travaso, addizione, trattamento meccanico, miscelazione, confezionamento e stoccaggio delle materie prime e dei residui effettuate negli stabilimenti di cui alla presente lettera; frantoi. Gli impianti di essiccazione di materiali vegetali impiegati o a servizio di imprese agricole e gli stabilimenti di produzione di vino, aceto o altre be- vande fermentate non ricompresi tra quelli esonerati sono soggetti al regime semplificato dell’autorizzazione generale. La norma è stata fortemente sollecitata da Coldiretti e riconosce finalmente che, per la gran parte degli impianti agricoli, la produzione di emissioni in atmosfera è insignificante o irrilevante. Senza questa modifica, per questi impianti, che in Veneto interessano doversi settori importanti per la produzione agroalimentare regiona- le (vitivinicolo, seminativi, tabacco e oleicolo), a settembre 2013 sarebbe entrato in vigore l’obbligo di adeguamento. Infine, ricordiamo che lo scorso anno gli allevatori che superavano determinate soglie dimensionali nelle diverse tipologie di allevamento hanno già presentato alle competenti Amministrazioni provinciali, in forma drasticamente semplificata e completamente informatizzata, la domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera. CERTIFICATI BIANCHI IN SERRA, NUO N uove opportunità per le serre nell’ambito del sistema di incentivazione Titoli di Efficienza Energetica (Tee). Noti come certificati bianchi, si tratta di titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi energetici negli usi finali di energia attraverso interventi e progetti di incremento di efficienza energetica. Possono accedere al meccanismo dei certificati bianchi e presentare progetti di efficienza energetica tutti i “soggetti volontari”, tra cui anche le imprese operanti nel settore agricolo purché provvedano alla nomina del responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia oppure siano certificati ISO 50001 e mantengano in essere queste condizioni per tutta la durata della vita tecnica dell’intervento.In alternativa il sistema di riconoscimento dei TEE, che potrebbe consistere ad esempio, in un’operazione di conversione del sistema di riscaldamento delle serre, può essere sottoposta alla valutazione preventiva di una Esco (Energy service company). Le Esco sono società che effettuano interventi finalizzati a migliorare l’efficienza energetica, assumendo su di sé il rischio dell’iniziativa e liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento. A partire dal 2015 le ESCO che vogliono presentare progetti per l’ottenimento di certificati bianchi dovranno essere certificate secondo la norma UNI 11352. Vediamo quali sono i principali interventi nel settore agricolo serricolo. Installazione di schermi termici interni per l’isolamento termico del sistema serra La procedura si applica all’installazione di schermi termici interni per migliorare l’isolamento termico delle serre orticole e florovivaistiche. Consiste nell’installazioni di schermi in telo alluminizzato sia in nuove realizzazioni serricole sia per interventi sulle serre esistenti. I costi di questa tecnologia oscillano tra 25-50 €/m2 in relazione al materiale utilizzato, al netto dei costi d’installazione e l’IVA. Installazione di impianto di riscaldamento alimentato a biomassa le- n. 7 - settembre 2013 13 Decreto “del Fare”: introdotte semplificazioni sulla vendita diretta U no dei provvedimenti più attesi del Decreto “del Fare” riguardava l’accisa sul gasolio da serra. La norma ha confermato la riduzione della tassa a 25 euro per mille litri, “a condizione che i richiedenti siano serricoltori per i quali l’attività imprenditoriale agricola costituisce l’esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo, cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella relativa gestione previdenziale ed OVE OPPORTUNITÀ gnosa nel settore della serricoltura La procedura si applica all’installazione di caldaie adibite all’alimentazione degli impianti di riscaldamento utilizzati nel settore delle serre, con i seguenti requisiti: efficienza di conversione non inferiore all’85%; rispetto delle emissioni come previsto nella classe 5 della Norma UNI EN 303-05. Sono ammesse le installazioni di dispositivi a biomasse sia in nuove realizzazioni serricole sia in sostituzione di dispositivi esistenti alimentati da fonte non rinnovabile. Le biomasse utilizzate possono presentarsi sotto forma di pellets, bricchette, ciocchi e cippato, con caricamento manuale o automatico. Non sono prese in considerazione le biomasse alternative al legno (mais, sansa, gusci, ecc.) il cui utilizzo comporta dei problemi non completamente risolti riguardo alla fenomenologia della combustione e la formazione di inquinanti, ma è tuttavia stimolato dal basso costo o dall’auto approvvigionamento del combustibile. Per maggiori informazioni gli interessati possono contattare i nostri Uffici di Zona. assistenziale”. La disposizione, che decorre dal 1° agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015, intende dare una risposta concreta alla perdita di competitività del settore florovivaistico ed orticolo a causa da un lato, del venir meno delle disposizioni che prevedevano l’esenzione dall’accisa per il gasolio destinato alle serre e, dall’altro, dai continui aumenti dei prezzi dei carburanti con un aggravio dei costi di produzione insostenibili. Il livello di imposizione agevolato sarà applicato sul gasolio per la serricoltura a condizione che le imprese beneficiarie si obblighino a ridurne il consumo, dando così un fattivo contributo al raggiungimento di una maggiore tutela ambientale. Come richiesto da Coldiretti, è stata prorogata al 22 marzo 2015 l’entrata in vigore delle disposizioni sul cosiddetto patentino (abilitazione all’uso delle macchine), introdotto dall’Accordo del 22 febbraio 2012 e che aveva determinato confusione ed incertezze interpretative. Ma non è la sola novità importante in materia di lavoro. Il legislatore ha introdotto un nuovo modello di semplificazione della valutazione dei rischi per le imprese agricole con particolare riguardo ai lavoratori a tempo determinato e stagionali e per le imprese piccole dimensioni. Il modello che interessa non solo la valutazione dei rischi, ma anche formazione, informazione e sorveglianza sanitaria – da definirsi con decreto interministeriale – si aggiunge e completa il quadro delle semplificazioni avviato con l’Avviso comune del 16 settembre 2011 relativamente alla formazione, informazione e sorveglianza sanitaria per le imprese con lavoratori stagionali fino a cinquanta giornate. Confermata la proroga al 7 ottobre 2014 dell’entrata in vigore delle nuove norme sulla prevenzione incendi (meglio conosciuta come Scia) per quelle imprese prima non soggette alla normativa e per quelle di nuova costituzione. Ulteriori semplificazioni riguardano più in generale la formazione, la valutazione dei rischi interferenziali e il Durc. Merita, infine, attenzione la abrogazione delle visite mediche pre assuntive dei minori, bambini e adolescenti, e del relativo certificato, previste e sanzionate da una legge speciale, eccezion fatta per le lavorazioni a rischio laddove comunque operano gli obblighi dettati dalle norme sulla sorveglianza sanitaria. Il Decreto prevede anche norme di agevolazione della filiera corta che consentono agli imprenditori agricoli di vendere direttamente i loro prodotti e organizzare il consumo sul posto per i clienti, senza ulteriori autorizzazioni, utilizzando i propri locali e arredi aziendali. Si potrà effettuare la vendita diretta in occasioni di sagre e fiere senza necessità di comunicarlo preventivamente al Comune interessato e di avviare la vendita diretta mediante commercio elettronico contestualmente all’invio della comunicazione. Altra novità di interesse per le imprese è l’esonero di cantine, essicatoi e frantoi dall’obbligo di autorizzazione per le emissioni in atmosfera. Viene poi estesa alle aziende agricole l’accesso a contributi a tassi agevolati per l’acquisto di macchinari e beni strumentali. Agevolazioni pure per le cooperative agricole che operano in aree svantaggiate. Semplificazione TAGLIATA L’ACCISA SUL GASOLIO PROROGA PER I PATENTINI DEI TRATTORI 14 n. 7 - settembre 2013 Fiscale DEL COLTIVATORE LE NOVITÀ DEL DECRETO “DEL FARE” DOPO LA CONVERSIONE IN LEGGE I l “Decreto del fare” è entrato in vigore a decorrere dal 21.8.2013, dopo la conversione in legge. Ecco le disposizioni più interessanti. SEMPLIFICAZIONI IN MATERIA DI DURC In sede di conversione l’ampliamento della durata della validità del documento unico di regolarità contributiva (DURC) per i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture è stato “ridotto” a 120 giorni (il testo originario del Decreto prevedeva una durata pari a 180 giorni). È inoltre previsto che qualora non sussistano i requisiti per il rilascio del DURC, l’interessato è “invitato” a regolarizzare la propria posizione entro un termine non superiore a 15 giorni. RESPONSABILITÀ FISCALE NEGLI APPALTI In caso di contratto di appalto / subappalto, l’appaltatore è solidalmente responsabile con il subappaltatore soltanto per il versamento delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente nei limiti dell’ammontare del corrispettivo dovuto (è stata soppressa la responsabilità solidale per il versamento dell’IVA). Va evidenziato che il DURT, ossia il documento unico di regolarità tributaria, introdotto nell’iter di conversione del Decreto, con l’intento di “scaricare” la responsabilità dell’appaltatore / committente, è stato soppresso dalla versione definitiva della legge di conversione. ELENCO CLIENTI-FORNITORI GIORNALIERO Inserita la possibilità, a decorrere dal 2015, di comunicare quotidianamente all’Agenzia delle Entrate, in via telematica, “i dati analitici delle fatture di acquisto e cessione di beni e servizi”. Tale adempimento può essere definito una sorta di elenco clienti-fornitori giornaliero. ESTENSIONE UTILIZZO MOD. 730 Prevista l’estensione dal 2014 dell’utilizzo del mod. 730 anche ai soggetti titolari di reddito di lavoro dipendente e di taluni redditi assimilati in assenza del sostituto d’imposta tenuto ad effettuare il conguaglio. In presenza di un credito il rimborso è effettuato direttamente dall’Amministrazione finanziaria; in caso di debito il CAF / professionista abilitato / sostituto d’imposta che presta l’assistenza fiscale invia telematicamente il mod. F24 ovvero consegna lo stesso al contribuente. NOVITÀ IN MATERIA DI RISCOSSIONE Sono confermate le modifiche introdotte in materia di riscossione mediante. L’attuazione delle nuove disposizioni è comunque demandata all’emanazione di un apposito decreto ministeriale. E’ possibile ottenere un’ulteriore dilazione di pagamento delle somme iscritte a ruolo. In particolare la rateazione concessa al contribuente: fino ad un massimo di 72 rate mensili, in caso di temporanea situazione di obiettiva difficoltà fino ad ulteriori 72 rate mensili, in caso di comprovato peggioramento della situazione di obiettiva difficoltà posta a base della concessione della prima dilazione; può essere estesa fino a 120 rate mensili qualora lo stesso si trovi, per ragioni estranee alla propria responsabilità, in una “comprovata e grave situazione di difficoltà legata alla congiuntura economica”. A tal fine la comprovata e grave situazione di difficoltà si verifica qualora ricorrano congiuntamente le seguenti 2 condizioni: a) accertata impossibilità per il contribuente di assolvere il pagamento del credito tributario secondo un piano di rateazione ordinario; b) solvibilità del contribuente, valutata in relazione al piano di rateazione concedibile. DECADENZA DALLA RATEAZIONE E’ prevista la decadenza dal beneficio della rateazione in caso di omesso pagamento, nel periodo di rateazione, di 8 rate, anche non consecutive (anziché di 2 rate consecutive). PIGNORAMENTI MOBILIARI Il pignoramento dei beni indispensabili all’esercizio dell’impresa / professione è limitato ad 1/5 del relativo valore ed è ammesso soltanto a condizione che il presumibile valore di realizzo degli altrui beni rinvenuti dall’ufficiale della riscossione sia incapiente rispetto al debito. In caso di pignoramento al debitore è comunque affidata la custodia dei beni. Inoltre il primo incanto non può essere fissato prima di 300 giorni dal pignoramento. La disposizione è applicabile anche in caso di debitore costituito in forma societaria e, in ogni caso, anche se nelle attività del debitore risulta una prevalenza del capitale investito sul lavoro. IMPIGNORABILITÀ DELL’ABITAZIONE PRINCIPALE L’azione esecutiva da parte dell’Agente della riscossione non può essere attivata con riferimento all’unico immobile di proprietà del debitore adibito ad abitazione principale (ad esclusione delle abitazioni di lusso e dei fabbricati categorie A/8 e A/9). Salvo quanto sopra esaminato, l’espropriazione immobiliare può essere attivata soltanto in presenza di un credito complessivo superiore a € 120.000. In sede di conversione è stata introdotta la preclusione all’espropriazione anche con riferimento ad “uno specifico paniere di beni definiti «beni essenziali»” da un decreto di prossima emanazione. FERMO AMMINISTRATIVO DEI VEICOLI Introdotta una specifica disposizione in materia di iscrizione del fermo dei beni mobili registrati. n. 7 - settembre 2013 15 A fine agosto, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale sono entrate in vigore le disposizioni contenute nel “Decreto IMU”. Oltre ad una serie di importanti interventi in materia di IMU, il Decreto contiene specifiche disposizioni in materia di cedolare secca, TARES, Cassa integrazione guadagni, ecc. ABOLIZIONE PRIMA RATA IMU È abolita la prima rata dell’acconto IMU 2013 relativa agli immobili per i quali era stata disposta la sospensione del versamento, ossia relativamente alle seguenti categorie di immobili: a. abitazione principale e relative pertinenze, esclusi i fabbricati categoria A/1, A/8 e A/9; b. unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari, nonché alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica; c. terreni agricoli e fabbricati rurali. ABOLIZIONE SECONDA RATA ACCONTO IMU 2013 È abolita la seconda rata dell’acconto IMU 2013 relativamente ai cosiddetti “immobili merce”, ossia ai fabbricati costruiti e destinati dall’impresa alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati. Per gli immobili sopra citati è altresì prevista, dal 2014, l’esenzione dall’IMU (in luogo della possibile applicazione dell’aliquota ridotta fino allo 0,38‰ disposta dal Comune). DETRAZIONE ABITAZIONE PRINCIPALE Il Decreto in esame riconosce l’applicazione della detrazione prevista per l’abitazione principale anche agli alloggi assegnati dagli IACP o Enti assimilati (tale disposizione non presenta carattere di novità in quanto già operativa per effetto del richiamo, contenuto nella citata disposizione ora modificata). ESENZIONE IMU IMMOBILI UTILIZZATI DA ENTI NON COMMERCIALI PER ATTIVITÀ DI RICERCA SCIENTIFICA A decorrere dal 2014 l’esenzione IMU è estesa anche agli immobili degli enti non commerciali destinati esclusivamente allo svolgimento, con modalità non commerciali, di attività “di ricerca scientifica”. ASSIMILAZIONE ABITAZIONE PRINCIPALE Il Decreto in esame prevede, ai fini IMU, l’equiparazione all’abitazione principale delle unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari. Ciò consente quindi di poter beneficiare delle agevolazioni previste per tali immobili (aliquota agevolata, detrazione, ecc.). Dal 2014 la predetta equiparazione all’abitazione principale è estesa anche ai fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali. ABITAZIONE PRINCIPALE “MILITARI E POLIZIOTTI” Il Decreto in esame prevede inoltre che ai fini dell’applicazione dell’IMU concernente l’abitazione principale e le relative pertinenze, a un unico immobile, iscritto o iscrivibile in Catasto come unica unità immobiliare, non concesso in locazione, posseduto da soggetti delle forze dell’ordine, non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza anagrafica. EFFICACIA DELIBERAZIONI IMU PER IL 2013” Dopo aver differito al 30.11.2013 il termine a disposizione dei Comuni per l’approvazione del bilancio di previsione 2013, il Decreto prevede che per il 2013 le delibere / regolamenti IMU “acquistano efficacia a decorrere dalla data di pubblicazione nel sito istituzionale di ciascun comune”. ALIQUOTA CEDOLARE SECCA CONTRATTI A CANONE CONCORDATO Il Decreto interviene anche in materia di cedolare secca riducendo dal 19% al 15% l’aliquota applicabile ai contratti a canone concordato. La nuova percentuale ridotta è applicabile già dal 2013. NOVITÀ IN MATERIA DI TARES La TARES, ossia la tariffa sui rifiuti e sui servizi, introdotta a decorrere dal 2013, si compone di 2 elementi: 1. una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti, riferite agli investimenti per le opere ed i relativi ammortamenti; 2. una quota rapportata alla quantità di rifiuti conferiti, al servizio fornito e all’entità dei costi di gestione. Ora il Decreto in esame prevede che per il 2013 il Comune può applicare la componente della tariffa diretta alla copertura dei costi relativi al servizio dei rifiuti, nel rispetto del principio “chi inquina paga”: Il Comune invierà ai contribuenti il modello di pagamento dell’ultima rata del tributo tenendo conto dei predetti nuovi criteri di individuazione della tariffa. RIDUZIONE DETRAIBILITÀ POLIZZE VITA/INFORTUNI Tra le “fonti” utilizzate dal Legislatore per la copertura finanziaria delle disposizioni contenute nel “Decreto IMU” si riscontra la riduzione per il 2013 da € 1.291 a € 630 (a € 230 dal 2014) del limite massimo detraibile ai fini IRPEF dei premi delle assicurazioni vita / infortuni. Fiscale ABOLIZIONE DELLA PRIMA RATA IMU ANCHE PER TERRENI AGRICOLI E FABBRICATI RURALI 16 n. 7 - settembre 2013 Fiscale DEL COLTIVATORE L’ATTIVITÀ DI CONTROLLO PER IL 2013 L’ Agenzia delle Entrate ha fornito agli Uffici locali gli indirizzi operativi per i controlli, finalizzati alla prevenzione e al contrasto dell’evasione fiscale, che dovranno essere effettuati nel corso del 2013 consentendo ai contribuenti di conoscere, almeno in linea generale, le situazioni sulle quali saranno maggiormente concentrati i controlli. Vediamo i dettagli, in particolare per le ONLUS, le cooperative e per il settore agricolo. SETTORE AGRICOLO Con riferimento al comparto dei soggetti che fruiscono delle agevolazioni fiscali applicabili al settore agricolo, i controlli saranno indirizzati prioritariamente alle imprese esercenti le cosiddette “attività connesse” (commercializzazione, trasformazione, ecc.) che acquistano prodotti agricoli prevalentemente da terzi. Saranno effettuati controlli specifici finalizzati ad individuare coloro che: esercitano attività agricola e nel contempo svolgono prestazioni di servizi; esercitano attività commerciali di ristorazione e/o alberghiere dissimulate sotto forma di agriturismo. L’Agenzia delle Entrate chiarisce che ulteriori indicatori di rischio relativi al comparto in esame potrebbero essere i seguenti: presenza di volumi d’affari non coerenti con l’estensione dei terreni posseduti; svolgimento di attività di somministrazione di alimenti e bevande; organizzazioni di manifestazioni spettacolistiche. Per le società agricole che determinano il reddito nei modi ordinari, l’applicativo individua specifici indicatori di rischio al sussistere delle seguenti fattispecie: - crediti IVA utilizzati in compensazione o riportati al successivo periodo di imposta di entità anomala rispetto al volume d’affari dichiarato; - presenza di perdite per più periodi di imposta; - anomale variazioni ed oscillazioni del fatturato nel breve e medio periodo; - operazioni straordinarie. Saranno altresì effettuati controlli nei confronti delle società agricole (comprese le società cooperative) che applicano il regime speciale IVA ex art. 34, DPR n. 633/72 e che eseguono scambi commerciali con altre società direttamente o indirettamente controllate, generando crediti IVA da utilizzare per il pagamento di imposte e contributi. COOPERATIVE Per le società cooperative saranno effettuati controlli diretti ad individuare la mancanza delle finalità mutualistiche e l’applicazione di benefici fiscali non spettanti. In particolare, i controlli interesseranno i soggetti: che si qualificano come cooperative, ma non sono iscritti nel relativo Albo; che presentano specifici indicatori di rischio, quali ad esempio, elevati crediti IVA, brevi periodi di attività, incoerenze degli indicatori gestionali, omessa dichiarazione degli elementi rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore. ONLUS Con riferimento alle ONLUS saranno effettuati controlli diretti a verificare che le attività esercitate dalle stesse siano effettivamente ricomprese tra quelle che perseguono esclusivamente finalità di solidarietà sociale. Per le ONLUS “di diritto” i controlli saranno prioritariamente indirizzati alle cooperative sociali e alle organizzazioni di volontariato. In particolare, le cooperative sociali, devono risultare iscritte nella specifica sezione dell’Albo nazionale delle società cooperative. CONVERSIONE DECRETO “LAVORO” SLITTA AD OTTOBRE L’AUMENTIO DELL’IVA In sede di conversione del Decreto Legge n.76/2013 sono state confermatele seguenti disposizioni: - il differimento all’1.10.2013 dell’incremento di un punto percentuale dell’aliquota IVA ordinaria; - l’incremento della misura degli acconti d’imposta 2013. DIFFERIMENTO AUMENTO ALIQUOTA IVA ORDINARIA È confermata la proroga dall’1.7 all’1.10.2013 del termine di applicazione dell’aliquota IVA ordinaria nella nuova misura del 22%. Il Governo potrebbe comunque intervenire in questi giorni con ulteriori novità in materia. AUMENTO ACCONTI D’IMPOSTA È confermato l’aumento degli acconti delle imposte sui redditi. In particolare: a decorrere dal 2013 l’acconto IRPEF passa dal 99% al 100%; per il 2013 l’acconto IRES passa dal 100% al 101%. I predetti aumenti hanno effetto anche ai fini IRAP e, pertanto, per i soggetti IRPEF e le società di persone l’acconto IRAP passa dal 99% al 100% a decorrere dal 2013, mentre per i soggetti IRES passa, per il 2013, dal 100% al 101%. Per il 2013 le maggiorazioni sono applicabili in sede di versamento della seconda (o unica) rata dell’acconto IRPEF / IRES / IRAP 2013 in scadenza il 2.12.2013 (il 30.11 cade di sabato), da determinare quale differenza tra l’acconto complessivamente dovuto applicando la nuova misura e quanto versato per la prima rata. Le disposizioni in esame: si riflettono anche ai fini del versamento dell’acconto IVIE / IVAFE / maggiorazione IRES società di comodo; non si riflettono ai fini del versamento dell’acconto della cedolare secca che rimane fissato al 95%. n. 7 - settembre 2013 17 D al risparmio idrico ed energetico in agricoltura alla sicurezza sul lavoro in azienda, dall'insediamento dei giovani imprenditori alle norme di autocontrollo igienico-sanitario in campo alimentare, dagli adempimenti relativi alla produzione e alla commercializzazione di prodotti alle disposizioni sull'ambiente e la condizionalità. Abbraccia i principali aspetti legati al settore primario e all'attività delle aziende agricole l'offerta formativa messa a punto da Coldiretti – Impresa Verde Padova per i prossimi mesi. Fra i corsi che partiranno da settembre spiccano anche le iniziative dedicate a settori emergenti come la degustazio- ne del miele e la norcineria rurale, ma anche l'agricoltura verde all'insegna della sostenibilità ambientale e della sicurezza alimentare. Una varietà di temi ATTIVITÀ FORMATIVA AUTUNNO 2013 DURATA ore Numero corsi attivi Primo insediamento 150 1 Ambiente e condizionalità 25 1 Sicurezza sul lavoro in agricoltura 52 4 Sicurezza alimentare e autocontrollo igienico-sanitario (HACCP) 25 2 Risparmio idrico ed energetico in agricoltura 25 1 Norcineria rurale 25 1 PPL: produzione, commercializzazione e sicurezza alimentare 25 4 Degustazione dei mieli 30 1 Agricoltura verde: sostenibilità ambientale, sicurezza alimentare 8 12 DENOMIMAZIONE CORSO e argomenti che conferma l'impegno di Coldiretti Padova per la formazione e l’aggiornamento su aspetti che, oltre ad avere attinenza con il mondo agricolo, riguardano la salvaguardia e la gestione del territorio in tutte le sue sfaccettature, dalla gestione della risorsa acqua alle energie rinnovabili, dalla sicurezza alimentare alle misure ambientali. Sono una cinquantina i cicli di lezioni, come sempre gratuiti per gli imprenditori e gli addetti in agricoltura, che Coldiretti – Impresa Verde Padova hanno messo a punto nell'ambito delle azioni formative realizzare in Veneto con le risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione attraverso il Piano di Sviluppo Rurale e il Fondo Sociale Europeo. I corsi sono rivolti a giovani imprenditori agricoli che devono conseguire i certificati di abilitazione, agli imprenditori che devono aggiornarsi su determinati aspetti legati alla produzione agroalimentare e a tutti coloro che si occupano di gestione aziendale e attività integrate. Ricordiamo inoltre l'attività dei corsi per l'aggiornamento obbligatorio sulla sicurezza nei luoghi di lavoro “RSPP – Primo Soccorso – Antincendio”, oltre alla formazione obbligatoria per i Lavoratori /Dipendenti. Per avere maggiori informazioni rivolgersi agli Uffici di Zona e all’ufficio Formazione (Stefano Menara – Monica Dugo) di Coldiretti Padova. Formazione FORMAZIONE, AL VIA I NUOVI CORSI IN PRIMO PIANO SICUREZZZA ALIMENTARE E PROMOZIONE DEL TERRITORIO 18 n. 7 - settembre 2013 Il credito DEL COLTIVATORE NEL 2013 SI AGGRAVA LA STRETTA SUI FINANZIAMENTI DA PARTE DELLE BANCHE P rosegue nel primo trimestre del 2013 la stretta creditizia ai danni del settore primario: i crediti bancari erogati agli agricoltori nei primi tre mesi dell’anno hanno di poco superato la soglia dei 479 milioni di euro, in calo di 3,9 punti percentuali rispetto all’ammontare corrispondente dei primi tre mesi del 2012. Lo afferma il report di Ismea relativo al primo trimestre dell’anno. Nel dettaglio territoriale si ravvisano tuttavia dinamiche divergenti: in crescita il credito agrario nelle regioni del Centro-Nord; in flessione al Sud e nelle Isole. Nel trimestre di osservazione diminuiscono i finanziamenti di lungo periodo e soprattutto quelli di breve; crescono invece i finanziamenti di medio periodo. Corrispondentemente, si contraggono i finanziamenti per la gestione ordinaria e per la ristrutturazione, a fronte della cre- scita dei finanziamenti per investimenti. L’evoluzione complessivamente negativa del credito agrario è stata interpretata dalle imprese del Panel Ismea di imprese agricole e dell’industria alimentare come diretta conseguenza dell’inasprimento delle condizioni per accedervi. I risultati dell’indagine qualitativa condotta nel mese di marzo 2013 hanno infatti evidenziato che nel corso degli ultimi dodici mesi meno imprese del settore agroalimentare hanno deciso di rivolgersi ad un Istituto bancario per l’accensione di nuove linee di credito a causa della richiesta di garanzie sempre più gravose, dell’innalzamento dei tassi di interesse e dell’allungamento dei tempi di istruttoria e procedurali. Su questo fronte Creditagri è a disposizione degli imprenditori per individuare le migliori soluzioni di accesso al credito. Per informazioni ed assistenza contattare la Segreteria Territoriale Creditagri Padova, sede di Padova, via della Croce Rossa 32, recapito centralino 049-8997311. Responsabile provinciale Simone Grinzato, recapito 0498997331 e 335 7141573, posta elettronica: [email protected]. Per aggiornamenti e ulteriori notizie consultare il sito www.veneto.coldiretti.it e www.creditagri.com. IMU, MARINI: UNA SCELTA RESPONSABILE CHE RICONOSCE IL RUOLO DELLE IMPRESE Alla fine di agosto il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legge che ha cancellato l'Imu per la prima casa, i terreni agricoli e i fabbricati rurali. Dal primo gennaio 2014 l’Imu non ci sarà più e verrà sostituita dalla service tax, che unifica la Tares e “riguarda i servizi, non l’abitazione. “Quest’ultima decisione - ha spiegato il Presidente del Consiglio Enrico Letta - verrà formalizzata nella legge di stabilità, che verrà presentata in Parlamento il 15 ottobre prossimo. Letta ha inoltre confermato l’eliminazione dell’Imu per tutto il 2013. La rata di dicembre, “non dovrà essere pagata”, ha puntualizzato. La copertura del provvedimento sarà assicurata da tagli alle spese e da una maggiore tassazione su giochi e scommesse ed inoltre dall’erogazione di dieci miliardi di euro per il pagamento di debiti della pubblica amministrazione che verranno subito immessi nel sistema, generando nuove entrate iva. Il ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo ha espresso “grande soddisfazione” per la cancellazione di una “tassa doppiamente ingiusta” per gli agricol- tori perché tassava i loro strumenti della produzione. “La cancellazione della tassa testimonia la vicinanza del governo al settore agricolo che nonostante la crisi sta reggendo e potrà in questo modo investire i soldi così risparmiati per fare innovazione”. “Una scelta responsabile che riconosce il ruolo ambientale, sociale e culturale della nostra agricoltura che contribuisce a produrre quei beni comuni che il mercato non remunera”. Questo il commento del presidente della Coldiretti Sergio Marini. “L’Imu agricola avrebbe comportato un insostenibile onere di circa 700 milioni di euro alle imprese agricole per il 2013. Il Governo, nonostante le oggettive difficoltà che vive il Paese, ha mantenuto dunque l’impegno assunto con determinazione dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia De Girolamo nel patto per l’agricoltura sottoscritto davanti ai 15mila agricoltori presenti all’Assemblea della Coldiretti lo scorso luglio, dimostrando di credere nell’agricoltura quale perno per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese”. n. 7 - settembre 2013 19 È sempre alta l’attenzione sulla malattia professionale, la patologia che i lavoratori possono contrarre a causa e nell’esercizio del lavoro svolto o dei materiali utilizzati (es. sordità da rumore, tunnel carpale, esposizione a sostanze dannose, tendiniti, ecc.); perché sia riconosciuta come tale occorre la certificazione medica. Le malattie professionali più diffuse in agricoltura sono: le malattie causate da esposizione a sostanze dannose, quelle causate da radiazioni solari, per le lavorazioni svolte prevalentemente all'aperto; la sordità da rumore; l'ernia discale lombare causata da lavorazioni svolte principalmente con macchine che espongono a vibrazioni trasmesse a tutto il corpo: trattori, mietitrebbia, vendemmiatrice semovente; malattie da sovraccarico degli arti superiori: tendiniti e sindrome del tunnel carpale, ma anche allergie a livello polmonare quali asma e alveoliti allergiche, non meno frequenti le dermatiti e le allergie cutanee in genere, oltre alle patologie legate alle ginocchia, ecc. Il riconoscimento della malattia professionale comporta il conseguente indennizzo economico da parte dell'Inail sia come indennità di temporanea sia come danno biologico o rendita, oltre all'erogazione delle necessarie cure mediche riabilitative. In ogni caso, per i coltivatori diretti le prestazioni economiche e sanitarie sono condizionate alla regolare iscrizione negli elenchi Inps e, per i titolari di azienda, anche al regolare versamento della contribuzione Inail, la cui riscossione è affida- ta all'Inps, unitamente ai contributi previdenziali. Data la complessità della materia e le possibili ricadute per le aziende (applicazione della Rivalsa Inail) è necessario che in caso di sospetta malattia professionale gli interessati prendano contatto tempestivamente con gli uffici del patronato Epaca Coldiretti Padova. Gli operatori forniranno gratuitamente tutta l’assistenza necessaria, provvedendo in primo luogo ad inviare tempestivamente il primo certificato medico all’Inail, al fine di evitare la perdita dei benefici economici, ricordando anche all’interessato l’importanza di inviare entro i successivi cinque giorni la relativa denuncia. Per maggiori informazioni rivolgersi all’Epaca di Padova, tel. 049 8997311 oppure agli Uffici di Zona. INFORTUNI SUL LAVORO, NEGLI UFFICI EPACA L'ASSISTENZA NECESSARIA R iportiamo l’attenzione sul tema degli infortuni sul lavoro per ricordare ai titolari d’azienda che in caso di infortunio sul lavoro, occorso al titolare medesimo o ai familiari iscritti alla previdenza agricola, è indispensabile effettuare la denuncia all’Inail ed all’autorità di pubblica sicurezza entro e non oltre i 2 giorni successivi all’evento al fine di non incorrere nelle pesanti sanzioni previste dalla normativa pari a euro 1.290,00 per inadempienza alla tutela del lavoratore infortunato ed euro 1.290,00 nei confronti dell’autorità di pubblica sicurezza per non aver reso noto l’accaduto. Rilaviamo in questi ultimi mesi casi di coltivatori diretti infortunati che, a seguito della corretta presentazione della denuncia di infortunio e conseguente diritto all’indennità di temporanea per astensione dal lavoro come da certificato del medico curante o del pronto soccorso che ha prestato le cure, si presentano ai nostri uffici a causa dell’avvenimento di un secondo infortunio nei giorni in cui devono astenersi dal lavoro come prescritto dal medico. Questo espone il coltivatore diretto a possibili sanzioni da parte dell’Inail oltre alla perdita del risarcimento dei giorni di indennità di temporanea inerente il primo infortunio, in quanto l’infortunato viene dall’Inail risarcito con l’indennità giornaliera appunto prevista per astensione temporanea “assoluta” dal lavoro, per tanto per i giorni previsti nel certificato medico il coltivatore diretto non può svolgere alcun tipo di attività lavorativa. Per ogni chiarimento gli Uffici Epaca rimangono a disposizione degli assistiti e dei titolari d’azienda. La Previdenza MALATTIE PROFESSIONALI ALL’EPACA TUTTE LE INFORMAZIONI PER IL RICONOSCIMENTO E L’INDENNIZZO 20 n. 7 - settembre 2013 Campagna Amica DEL COLTIVATORE ATTIVITÀ SOCIALE A TUTTA NATURA Un successo i centri estivi in fattoria alla “La Primizia” di Selvazzano U n successo i centri estivi in fattoria per i ragazzi padovani. L’iniziativa dell’agriturismo “La Primizia” di Selvazzano ha registrato il tutto esaurito nelle settimane scorse, con oltre cento bambini partecipanti. Sotto la regia della giovane Chiara Trevisan i centri estivi in fattoria alla “Primizia” di Selvazzano hanno confermato e valorizzato il ruolo sociale dell’agricoltura padovana. Sempre all’agriturismo “La Primizia” da tempo vengono impiegati gli asini per l’attività di sostegno a persone con forme di disagio psicofisico. Le attività con l’asino sono praticate anche nell’agriturismo “Al Giglio” di Padova mentre c’è anche chi si sta organizzando per dare ospitalità agli anziani oppure ai bebé con l’apertura degli “agrinido”. Dopo l’approvazione della recente legge re- gionale sull’agricoltura sociale vanno sottoscritte le convenzioni per organizzare attività come la pet-therapy negli ospedali, i soggiorni per anziani in campagna, il coinvolgimento degli ipovedenti, l’integrazione di carcerati e tossicodipendenti, il recupero psicofisico dei portatori d’handicap. MACCHINE PER L'AGRICOLTURA E L'AMBIENTE E MISTRAL DT 50 A PREZZO BOMBA!!! Mistral DT 50 può essere tuo a partire da € 14.990,00 in allestimento base e IVA esclusa TI ASPETTIAMO NELLA NUOVA SEDE DI DUE CARRARE IN VIA PIEMONTE, 5 CON TANTE NOVITÀ E SUPER PROMOZIONI. 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Il tutto rigorosamente a “km 0” perché gli agricoltori sono tenuti a vendere esclusivamente i prodotti della propria azienda ad un prezzo conveniente per il consumatore. Al taglio del nastro sono intervenuti il Sindaco di Teolo Moreno Valdisolo, insieme al Presidente del Consiglio Regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato, al presidente del Parco dei Colli Euganei Gianni Biasetto. Per il Comune di Teolo era presente anche buona parte dell’amministrazione: il vice sindaco Nevio Sanvido, gli assessori Alessandro Frizzarin, Nicola Ghiotto e Valentino Turetta e il consigliere con delega all’agricoltura Nicola Sgarabottolo. Coldiretti Padova era rappresentata dal direttore Walter Luchetta, dal presidente di Zona Ettore Menozzi Piacentini e dal presidente di sezione Federico Dianin. Il sindaco Valdisolo ha sottolineato come l’apertura del nuovo mercato agricolo settimanale nella piazza di Bresseo sia un nuovo servizio a favore dei cittadini consumatori che potranno così trovare a pochi passi da casa i prodotti freschi e di stagione dell’agricoltura padovana, presentati e garantiti dagli stessi agricoltori. Ruffato ha portato il plauso del Consiglio Regionale del Veneto all’iniziativa sulla strada della valorizzazione dell’agricoltura del territorio e delle sue eccellenze, ricordando l’impegno della Regione per il settore primario e soprattutto per la difesa delle eccellenze e delle tipicità locali da falsi e contraf- fazioni, ma anche per la promozione del ruolo “sociale” dell’agricoltura che accanto alla produzione alimentare è in grado di offrire servizi alle famiglie, dai bambini agli anziani, esaltando le potenzialità dell’ambiente rurale. “Inoltre – ha concluso – i mercati agricoli permettono ai cittadini consumatori di sperimentare direttamente i vantaggi dell’etichettatura dei prodotti agroalimentari, di guardare in faccia chi coltiva e prepara ciò che poi mette in vendita. Una scelta di trasparenza che distingue la nostra agricoltura”. Il direttore Luchetta ha ricordato che Coldiretti segue il coordinamento del nuovo mercato di Bresseo al pari di numerosi altri mercati di Campagna Amica in provincia: “Anzitutto rivolgo un sentito ringraziamento all’Amministrazione comunale di Teolo che fin dall’inizio ha creduto e sostenuto il progetto. Una presenza così massiccia all’apertura del mercato è un segno di affetto che sapremo ricambiare offrendo un servizio utile per tutti i cittadini. I produttori che aderiscono ai nostri mercati si assumono delle responsabilità ben precise e sono pronti a metterci la faccia. Sanno che non si può sgarrare, ne va della fiducia dei consumatori, di cui abbiamo conferme quotidiane. Come negli altri mercati anche a Teolo i protagonisti sono i prodotti del territorio e il lavoro quotidiano dei nostri agricoltori. Una grande risorsa per il territorio e l’economia locale, ancor di più in questo frangente”. Luchetta ha concluso ricordando che ogni settimana all’ingresso del mercato sarà esposto un cartello con i prezzi del giorno dei principali prodotti, ricavati dal servizio nazionale “Sms Consumatori” e lo sconto, in media del 30 per cento, applicato dagli agricoltori. Campagna Amica TEOLO: DEBUTTA IL MERCATO AGRICOLO FOLLA A “SAPORI IN PIAZZA” A BRESSEO 22 n. 7 - settembre 2013 Campagna Amica DEL COLTIVATORE COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA E CAMPAGNA AMICA PADOVA COMUNICANO SU FACEBOOK C oldiretti Giovani Impresa e Campagna Amica Padova sono presenti anche sul più noto social network del momento, Facebook, con due pagine sempre aggior- nate. La prima ad essere aperta è stata la pagina di Coldiretti Giovani Impresa Padova, che ormai conta oltre 1.200 amici e ha intrecciato una fitta rete di relazioni. Dalla fine di agosto è attiva anche la pagina dedicata a Campagna Amica Padova, con tutte le informazioni utili sui mercati agricoli, le iniziative sul territorio, l'attività di promozione. Invitiamo tutti a visitare ed aggiungere le due pagine fra le preferite, in modo da contribuire ad allargare la “comunità” virtuale e a far conoscere a quante più persone possibili le nostre iniziative. DA MONTAGNA A NOVENTA I PROSSIMI APPUNTAMENTI CON CAMPAGNA AMICA 1. Montagnana, dal 4 al 6 ottobre, Montagnanese in Fiera; 2. San Pietro in Gu, domenica 6 ottobre, in occasione della Festa della Transumanza e dei prodotti tipici dell’Alta Padovana, promozione e vendita dei prodotti locali; 3. Gazzo Padovano, domenica 13 ottobre. In occasione della tradizionale Fiera della Rendena vendita dei prodotti del territorio; 4. Conselve, domenica 13.10.2013 “Festa di Sugoli”, Mercato Agricolo a Km 0; 5. Vigodarzere, Festival della Lentezza, domenica 13 ottobre a Villa Zusto vendita e degustazione tipicità; 6. Noventa Padovana, 4° fine settimana di ottobre: alla Fiera d’Autunno sarà allestita “La Corte dei Sapori”. n. 7 - settembre 2013 23 Dal territorio