Amico del Coltivatore settembre 2013

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Amico del Coltivatore settembre 2013
Anno 64 - Numero 7
settembre 2013
Periodico della Federazione
Provinciale Coldiretti Padova
Poste Italiane spa - Sped. in Abb. Post.
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1, comma 1, DCB Padova.
Abbonamento annuo € 5,00
(pagamento assolto tramite versamento
della quota associativa)
DEL COLTIVATORE
Contiene I. P.
GIOVANI PROTAGONISTI
Il padovano
Andrea Barbetta
alla guida di
Coldiretti Giovani
Impresa Veneto
CAMPAGNA AMICA
ALLA CONQUISTA DI BRESSEO DI TEOLO
n. 7 - settembre 2013
3
S
Da questo
numero apriamo
una “finestra”
dedicata alle Zone
lasciando la parola
ai dirigenti di
Coldiretti impegnati
quotidianamente
nel dialogo e nel
confronto con i
nostri soci. La
forza di Coldiretti
sta nelle persone,
negli imprenditori
impegnati
sul territorio.
Fondamentale
l’apporto dei
giovani, con il loro
entusiasmo e le loro
idee. Ciascuno deve
sentirsi responsabile
e coinvolto
nell’esperienza
sindacale.
DEL COLTIVATORE
fogliando questo
numero dell’Amico
del Coltivatore troverete una novità significativa, che mi preme mettere in evidenza. Si tratta
di una pagina dedicata
a tre Zone della nostra
provincia, con il contributo dei tre Presidenti di
Zona su alcuni aspetti di
particolare attualità per il
loro territorio. E’ una “finestra” aperta sulle declinazioni locali della nostra attività
sindacale, uno spazio del territorio e per
il territorio, aperto al contributo dei nostri
dirigenti che ogni giorno dialogano e si
confrontano con i Soci di Coldiretti. Come
sapete ho dedicato i primi giorni del mio
mandato alla visita dei nostri Uffici di
Zona proprio per partire con una visione
il più possibile ampia e completa, che tenga conto della complessità della nostra
provincia e delle necessità dei diversi settori. Sia in Giunta che il Consiglio ho più
volte sottolineato come Coldiretti Padova
non sia solamente ciò che fa o che dice il
suo Presidente ma l’insieme della dirigenza padovana. Ci tengo particolarmente
a sottolineare questo aspetto “collegiale”
perché è ciò che ci differenzia da altre
forme di rappresentanza in ambito economico - imprenditoriale. In questi primi
mesi di mandato ho avuto l’occasione di
conoscere e rapportarmi con le altre categorie e Vi posso assicurare che è difficile
trovare una progettualità chiara e lineare,
una linea di condotta condivisa e confermata giorno per giorno dal rapporto con
la base sociale. Coldiretti ha un progetto
nazionale, che trova la sua declinazione
nei territori, nelle sfaccettature delle diverse Federazioni
provinciali, a loro volta strutturate nelle Zone e nelle Sezioni. Ed è proprio attraverso
le nostre Sezioni che i Soci
hanno la possibilità di esprimere le loro opinioni, di scegliere i dirigenti attraverso il
voto, di prendere in esame gli
aspetti che riguardano il territorio. In una parola di esercitare la democrazia che ha sempre caratterizzato la nostra azione sindacale. E’ dalle
Sezioni che si inizia a scegliere la classe dirigente chiamata ad operare nelle Sezioni
e nella Federazione Provinciale. Questo
deve sempre essere un paradigma fondamentale del nostro agire: cioè è la base
ad incidere sulla rappresentanza della nostra Organizzazione. A Padova possiamo
contare su una dirigenza in grado di fare
bene, abbiamo la fortuna di lavorare con
serenità proprio perché ci sono tante persone disposte a darsi da fare, a mettersi
in gioco. Ogni Socio è maturo per questa
esperienza e anche i giovani sono chiamati a fare la loro parte: il loro entusiasmo
e le loro idee sono preziose per Coldiretti.
L’attività sindacale che stiamo svolgendo
sul territorio ha una marcata connotazione economica perché è su questo terreno
che dobbiamo costruire la nuova Filiera
Agricola Italiana. Vi invito dunque a leggere le riflessioni dei nostri Dirigenti territoriali e a condividere idee, proposte e
riflessioni. Il dialogo è fondamentale per
far crescere il nostro Progetto.
Il Presidente
Federico Miotto
Periodico della Federazione Provinciale Coldiretti di Padova
Direzione e redazione: Federazione Provinciale Coldiretti Padova- Via della Croce Rossa, 32 - 35129 Padova
Tel. 049.899.73.11 - Fax 049.899.73.45 - e-mail: [email protected]
Direttore Responsabile: Walter Luchetta - Vice Direttore: Nicola Stievano
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Grafica: Editex - Cologna Veneta - Verona – Stampa: Arte Stampa S.n.c. - Urbana - Padova
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Abbonamento annuo € 5,00 (pagamento assolto tramite versamento della quota associativa)
Editoriale
LA FORZA DEL TERRITORIO
FA CRESCERE IL NOSTRO PROGETTO
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n. 7 - settembre 2013
Il Punto del Direttore
DEL COLTIVATORE
PREZZO LATTE: QUELL’ACCORDO SCELLERATO !!!
A
Firmato l’accordo a
42 centesimi di euro
al litro per il prezzo
del latte venduto
alle industrie che
in Lombardia fanno
capo a Lactalis,
fra le quali Galbani
ma non Parmalat.
Eppure già dal mese
di agosto il latte era
quotato sopra ai 43
centesimi. Per non
parlare del latte spot
che ha superato
i 51,5 centesimi.
Vi spieghiamo perché
Coldiretti si è rifiutata
di partecipare
a tale oscenità,
un’ingiustizia
perpetrata ai danni
degli allevatori ma
accettata da chi ha
firmato l’intesa per
fare un “favore” alle
corazzate cooperative
lombarde.
lla firma dell’accordo a 42 centesimi di
euro/litro per il prezzo del latte venduto alle industrie che in Lombardia fanno capo a Lactalis (Galbani
in primis ma non Parmalat),
valido da agosto 2013 a gennaio 2014, Confagricoltura e
Cia si sono affrettate ad affermare che è stato raggiunto l’obiettivo di dare certezze
agli allevatori: come no !!! La certezza che
tale masochistica decisione porterà molte
aziende sul lastrico, stritolate come sono
dagli aumenti stellari dei costi energetici e
dell’alimentazione del bestiame. Coldiretti si
è rifiutata di partecipare a tale oscenità, ecco
i tanti perché. Siamo arrivati a fine luglio
dopo uno svariato numero di tentativi per ricondurre l’industria acquirente a valutare le
nostre proposte che, semplicemente, seguivano l’andamento del mercato del latte che
già dal mese di maggio era quotato sopra
ai 43 centesimi/litro, ciò sia per il prodotto
nazionale che per quello che arriva dall’estero, mentre i listini internazionali proponevano aumenti dei prodotti succedanei al
latte (polvere di latte, burro, ...) in un anno
mediamente del 50%. Anche il mercato dei
formaggi DOP è sostanzialmente positivo,
con una sostenuta ricerca di latte per alcune di queste (gorgonzola). C’erano tutte le
condizioni per arrivare ad un prezzo che remunerasse degnamente i nostri allevatori.
Con questi argomenti ci siamo proposti alle
parti ed alle Istituzioni, tanto da indurre il
Ministro De Girolamo a convocare una serie di incontri in cui chiaramente si evinceva che l’industria non sarebbe mai arrivata
a chiudere un soddisfacente accordo, tanto
che siamo dovuti intervenire con un esposto alla Autorità Garante per la Concorrenza
del Mercato (così come previsto dalla Legge
n. 27/2012 - art. 62) per manifestare l’ingiustizia che si stava perpetrando ai danni degli allevatori, stante i costi di produzione,
dichiarati da istituti terzi, ben al di sopra dei
prezzi liquidati e proposti. La base della trattativa per il prezzo del latte per Coldiretti era
costituita da: un prezzo base di 43 centesi-
mi/litro; il coinvolgimento
dei conferimenti dei mesi di
maggio, giugno e luglio con
cifre da stabilire, ma che non
potevano non essere considerati; il coinvolgimento
nella trattativa anche delle
altre Regioni, partendo da
quelle contermini; il coinvolgimento di tutti gli acquisti
fatti in Italia dal gruppo Lactalis, quindi anche Parmalat.
Quello che altri hanno firmato è un accordo che non prevede un riconoscimento in
alcun modo dei mesi di maggio, giugno e
luglio; il prezzo del latte alla stalla del mese
di agosto a 42 centesimi/litro è sottopagato;
l’accordo prevede solo la Lombardia e non
prevede l’interessamento di Parmalat, a cui
i produttori italiani consegnano oltre 2 milioni di quintali di latte. Questi i motivi del
perché Coldiretti non ha firmato. E la beffa si
sta concretizzando proprio in questi giorni,
visto che il prezzo del latte “spot”, cioè quello
trattato giorno dopo giorno che comprende
il costo del trasporto, ha raggiunto la cifra di
51,55 centesimi/litro. Con questi prezzi alle
industrie conviene comperare latte italiano a 42 centesimi/litro per poi rivenderlo
lucrando sulla negativa differenza di quasi
10 centesimi/litro rispetto alle quotazioni
dello spot: un fiume di danari (quelli di Giuda) nelle tasche di pochi, mentre gli allevamenti resistono a fatica e diversi chiudono.
Cui prodest? A chi giova tutto ciò? Personalmente ho il sospetto che questo accordo
sia stato volutamente accettato dalla parte
agricola che lo ha firmato per fare un “favore” alle corazzate cooperative lombarde,
ben lontane dal riuscire con le loro gestioni
a liquidare quanto sono riuscite a distribuire negli ultimi anni le “nostre” Gazzo Centro
e LatteBusche (presente su Padova dopo la
lungimirante fusione con Molinetto), realtà
dalle dimensioni completamente diverse
tra loro ma caratterizzate da gestioni competenti, preparate ma sopratutto dinamiche
e che lavorano esclusivamente latte veneto.
Il Direttore
Walter Luchetta
n. 7 - settembre 2013
MONTAGNANA
PADOVA OVEST
VERSO LA GIORNATA
DEL RINGRAZIAMENTO:
COLTIVIAMO VALORI
LE SFIDE QUOTIDIANE
TRA AVVERSITÀ DEL CLIMA
E LA TROPPA BUROCRAZIA
DALLA VENDITA DIRETTA
OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE
E SERVIZIO PER I CONSUMATORI
La custodia e
la cura dell’ambiente, il ruolo
sociale dell’agricoltura, la centralità dei suoi
prodotti, “frutto
della terra e del
lavoro dell’uomo”, sono temi finalmente tornati d’attualità in questi tempi di crisi e
di smarrimento. Messo da parte il superfluo, abbandonate le prospettive
di facili guadagni e di una vita all’insegna del consumismo sfrenato, la
società civile sta riscoprendo e rivalutando i valori autentici, quei valori che chi ha dedicato la propria vita
all’agricoltura ben conosce. Le prossime settimane avremo l’opportunità
di continuare a confrontarci sulla sostenibilità ambientale, la solidarietà e
la sussidiarietà in vista della Giornata Provinciale del Ringraziamento che
stiamo organizzando per domenica
24 novembre proprio a Camposampiero. L’attività sindacale di Coldiretti è anche questo: una riflessione approfondita sul ruolo del nostro essere
imprenditori agricoli nel sistema economico come nell’ambito della società civile. La nostra zona è orgogliosa
di contribuire alla preparazione della
Giornata del Ringraziamento all’insegna del confronto. Il dialogo dentro e
fuori dalla nostra associazione va alimentato con l’apporto di tutti, dalle
nuove idee dei giovani all’esperienza di coloro che hanno dedicato decenni al lavoro della terra. E’ sempre
più sentita la necessità di riconoscere all’agricoltura un ruolo sociale oltre
che di “custode del creato”, come ricorda anche il nostro Papa Francesco.
Invito tutti gli amici a condividere con
noi questo cammino.
Paolo Luisetto
Siamo reduci da
un’estate non facile a causa del
maltempo che
ha colpito in più
occasioni buona
parte del Montagnanese. Ancora
una volta ci troviamo a fare i conti con le avversità atmosferiche che vanificano mesi di lavoro e di sacrifici. Il nostro territorio è stato interessato da grandinate e trombe
d’aria che hanno distrutto il raccolto in
numerose aziende, dai vigneti ai frutteti, dagli ortaggi ai seminativi. Le stesse
aree sono state colpite anche due volte di seguito, ad esempio a Santa Margherita d’Adige la grandine ha devastato il raccolto appena ripristinato dopo
una precedente grandinata. Sono state compromesse intere coltivazioni di
zucchine, mele e pere, anche la viticoltura ne ha risentito pesantemente. Alle
nostre segnalazioni è seguito il sopralluogo dei tecnici dell’Avepa per la verifica e la quantificazione dei danni, alla
quale dovranno seguire i necessari interventi di sostegno. Purtroppo la burocrazia continua ad essere un grave freno all’attività imprenditoriale in agricoltura e i tempi lunghi delle pratiche bloccano le progettualità e rischiano di rendere vani gli sforzi anche economici di
tanti agricoltori orientati all’investimento e all’innovazione. I nostri soci ci chiedono di essere liberati dall’assillo delle
“carte”. Le norme si possono rispettare
senza costringere gli imprenditori a perdere giornate intere negli uffici. Chiudo
con un invito: alla Fiera del Montagnanese Coldiretti sarà presente con il proprio stand istituzionale sui servizi e l’attività sindacale. Sarà un’occasione per
incontrare gli imprenditori e scambiare
qualche idea, vi aspettiamo.
Pierluigi Argenton
Ormai tutti conosco i mercati di
Campagna Amica
e quando parliamo di “km 0” i consensi non mancano. Non è sempre stato così, anzi quando siamo
partiti con i primi mercati agricoli le critiche e le battute ironiche erano all’ordine
del giorno. Noi invece abbiamo creduto fin dall’inizio a questa grande opportunità per le imprese agricole e abbiamo
spinto, in Italia e in Europa, per ottenerne
un’adeguata legislazione che permettesse ai produttori di raggiungere direttamente i cittadini consumatori. Appena la
normativa ce l’ha permesso siamo partiti
con il primo mercato a Tencarola, fissando delle regole ben precise per le aziende e un sistema di controlli che non lascia
spazio ad ambiguità. I cardini dei mercati di Campagna Amica sono la presenza
di prodotti al 100% delle aziende che li
mettono in vendita e lo sconto de 30%
sulle quotazioni medie di Sms Consumatori. Da allora è stato un crescendo e i cittadini consumatori ci hanno premiato.
La zona di Padova Ovest, limitrofa ad importanti aree residenziali e turistiche, dalla cintura urbana del capoluogo alle Terme Euganee, ben si presta alla presenza dei mercati agricoli. Le nostre aziende
sono ben strutturate per partecipare con
prodotti di altissima qualità. La conferma
arriva dalla recente apertura del mercato di Bresseo di Teolo. Dalle amministrazioni comunali abbiamo trovato la massima disponibilità e la consapevolezza che
la nostra agricoltura è in grado di offrire
un servizio prezioso ai consumatori. Vorremmo ricevere la stessa attenzione dalle istituzioni anche su altri temi, a partire dall’emergenza dei cinghiali giunta ormai a livelli insostenibili.
Ettore Menozzi Piacentini
La voce delle Zone
CAMPOSAMPIERO
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n. 7 - settembre 2013
Attualità
DEL COLTIVATORE
n. 7 - settembre 2013
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Danneggiati i vigneti in tutta l’area della Doc, istituzioni impotenti
Basta chiacchiere, non più rinviabile un capillare piano di abbattimenti
O
rmai la misura è colma: i cinghiali sui Colli Euganei continuano a scorrazzare indisturbati e mentre l’agricoltura conta
i danni le istituzioni che
fanno? Nulla. A parte
qualche dichiarazione e
generica promessa non
abbiamo visto altro. Il Parco Colli che fa? Si dichiara
impotente e gira il problema alla Regione. A questo
punto gli amministratori
dovrebbero avere l’onestà di dimettersi, visto che
non hanno la possibilità
di risolvere il problema.
Intanto i cinghiali “divorano” i vigneti, come
abbiamo denunciato,
per l’ennesima volta,
anche all’apertura della
vendemmia. Già, perché quest’anno a raccogliere l’uva ci hanno pensato proprio
i cinghiali. Dagli inizi di agosto in poi
hanno divorato quintali di uva destinata alla produzione dei vini di qualità. Particolarmente gradita la varietà
moscato giallo, fiore all’occhiello della
produzione vinicola locale, dalla quale si ottiene il prezioso moscato Fior
d’Arancio Docg. Di notte e alle prime
luci dell’alba i cinghiali invadono i vigneti e li spogliano dei grappoli ormai
maturi. Non si limitano ai grappoli più
bassi perché sono in grado di alzarsi
sulle zampe posteriori anche appoggiandosi ai pali di sostegno delle viti.
I danni sono notevoli, da Vò ad Arquà,
da Teolo a Cinto, da Este a Torreglia ma
anche a Baone, Galzignano, Rovolon.
Quintali e quintali d’uva divorata dai
cinghiali o danneggiata, una perdita di
produzione che si annuncia ancor più
grave dello scorso anno, quando decine di aziende avevano dovuto fare
i conti con queste razzie. I produttori
sono esasperati e impotenti, ogni mattina costretti a fare la conta dei danni
e a scoprire vigneti distrutti. All’ordine
del giorno le segnalazioni al Parco Colli Euganei e ai Comuni. La situazione si
fa sempre più drammatica e Coldiretti
Padova torna a chiedere l’immediata
applicazione di un capillare piano di
abbattimento.
Ciò perché l’attuazione azione di cattura messa in atto attraverso l’utilizzo
dei chiusini e l’avvio di un piano di
abbattimento con il coinvolgimento
dei selecontrollori non hanno sortito
gli effetti sperati. Perché? Il numero di
cinghiali presenti sui Colli Euganei ha
raggiunto dimensioni inimmaginabili,
con tutto quello che di conseguenza
sta determinando. Le autorità ne sono
ben consapevoli: lo sanno i sindaci, ne
abbiamo parlato lo scorso luglio anche con il Prefetto di Padova, stiamo
facendo pressioni sul Parco Colli Euganei, continuiamo a sollecitare la Regione a non lasciar passare altro tempo.
L’abbattimento deve essere avviato
immediatamente, altrimenti tanto
vale chiudere le aziende agricole e trasformare i Colli Euganei in una riserva
per cinghiali.
Da anni l’agricoltura sta pagando un
prezzo alto in termini di perdita di
prodotto, danni strutturali, mancato
reddito e gli imprenditori ormai sono
esasperati e furibondi. Anche l’ambiente dei Colli Euganei e della fascia
pedecollinare sta risentendo
della presenza massiccia e
incontrollata di
questi animali che lasciano
dietro di sé solamente danni. Ormai i cinghiali scendono regolarmente
dalle colline per razziare ogni genere
di coltivazioni, causando danni irreparabili, sia alle produzioni che di tipo
strutturale e idrogeologico, di fronte ai
quali, tra l’altro, gli agricoltori hanno
scarse possibilità di accedere ad indennizzi o parziali rimborsi.
Vigneti e uliveti, ma anche campi di
mais, ortaggi e frutteti: non c’è coltivazione che si salvi dalla razzia incontrollata e sistematica. Le contromisure
adottate in questi anni si sono dimostrate del tutto insufficienti ad arginare un fenomeno che cresce in maniera
esponenziale. Ne va della sopravvivenza di centinaia di aziende agricole
e della salvaguardia di un vasto territorio.
L' emergenza
CINGHIALI SUI COLLI EUGANEI, LA MISURA È COLMA
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n. 7 - settembre 2013
Giovani Impresa
DEL COLTIVATORE
PET THERAPY, PENSIONE PER ANIMALI
A DUE CARRARE FATTORIA DA OSCAR… GREEN
Concorso Coldiretti: in Veneto si impone la padovana
Claudia Giuliani di “Ragazzi a quattro zampe”
A
perta da appena due anni su
iniziativa di due giovani padovane, amanti degli animali e della
natura, la fattoria didattica “Ragazzi a
quattro zampe” di Due Carrare si è fatta conoscere e apprezzare per l’intensa
attività con i ragazzi, in particolare con i
disabili e le loro famiglie, ma anche per
l’accoglienza dei cani e di altri animali
e per le lezioni all’aperto con centinaia di studenti, entusiasti di trascorrere
una giornata a tutta natura. Ora le due
imprenditrici possono vantare il titolo
regionale del concorso “Oscar Green”
ideato da Coldiretti per premiare per
idee nuove in agricoltura. Premiate alla
selezione regionale, Claudia Giuliani e
Margherita Ragazzi ora possono aspirare alla finale nazionale a Roma.
Claudia e Margherita, al pari degli altri
giovani imprenditori agricoli rappresentano il volto nuovo della nostra agricoltura, quella che sa valorizzare il territorio, coinvolgere i cittadini e offrire un
servizio sociale oltre che promuovere
fra i giovani l’amore per la propria terra
e per l’ambiente. Una forza giovane che
diventa una risorsa per l’intero Paese oltre che per il settore primario.
La fattoria “Ragazzi a quattro zampe” è
aperta a Due Carrare da un paio d’anni su iniziativa di Claudia e Margherita,
operatrici per l’infanzia e specializzate in
zooantropologia didattica. Organizzano
laboratori per le scuole per far conoscere ai ragazzi gli animali, le loro abitudini,
il loro modo di vivere. Numerosi i laboratori: dall’uovo al pulcino, il mio primo
formaggio, l’orto prende vita. L’azienda
offre anche un servizio di pensione per
cani durante tutto il corso dell’anno.
Supportate da uno staff di volontari, le
titolari ospitano in fattoria gruppi di ragazzi diversamente abili per attività di
pet-therapy.
“Ammirando la passeggiata delle oche
libere nel Biancolino – raccontano Claudia e Margherita – o assistendo alla passeggiata di Mina la maialina con i suoi
cuccioli, guardando pony asini e cavalli al
pascolo, seguendo l’evoluzione dell’orto
ed apprezzando il cambiamento delle
stagioni, si ottengono risultati alle volte
imprevedibili. Anche il sostegno ai vari
Brancaglion è impegnata nell’azienda “I
Felici” di Lozzo Atestino.
Gli altri finalisti veneti che concorreranno al premio nazionale sono il trevigiano Philip Breinterberger che trasforma
kiwi in succhi, la cooperativa di pescatori veneziani “Adriamar” che coltiva 60
ettari di mare “biologico”, Claudia Adami
viticoltrice e fantasista del Prosecco di
Valdobbiadene che ha ideato la vendemmia musicale, la veronese Valentina
Manzati con la sua agrigelateria di Sona.
I finalisti veneti del Concorso Oscar Green. Al centro le due padovane Claudia e Margherita
centri estivi di tutta la provincia e’ stato
un successo. Questa estate più di 800
ragazzini hanno apprezzato i laboratori
con le verdure piuttosto che la creazione di spaventapasseri o l’attribuzione
della patente asinina”. Particolare successo ha riscosso il percorso della terra,
dal seme sino al frutto, per far conoscere
e incoraggiare un’alimentazione sana e
a Km 0 così come Claudia e Margherita
hanno colto dai numerosi incontri con i
responsabili di Coldiretti Padova. Cresce
di giorno in giorno anche la comunità
virtuale della fattora con oltre 1.300 amici della pagina facebook ragazziaquattrozampe.it che in poco più di un anno si
sono affezionati alle iniziative delle due
imprenditrici.
Gli altri giovani padovani arrivati alla fase
regionale del concorso sono Federico
Billo da Merlara, titolare di un’azienda di
floricoltura che si è fatta conoscere per
la produzione e la vendita di garofani.
Maurizio Trevisan è titolare di un’azienda agricola di Baone mentre Francesca
Dal bellunese l’esempio di una cooperativa “Lattebusche” che ha scelto per i
consumatori solo latte a kmzero. Il comune amico della campagna è Brendola in provincia di Vicenza premiato per
aver promosso il progetto “Mangia sano
sbrendolano”.
A ricordare che le nuove leve del primario sono veri “leoni veneti” la lezione
dello scrittore giornalista Stefano Lorenzetto autore del libro “Hic sunt leones”.
“Siete una forza grande e semplice: voi
potete affrontare qualsiasi ruolo perché
avete la responsabilità della qualità del
cibo e la tutela del territorio, ma soprattutto la ricchezza interiore di chi “pratica la fatica” e non si spaventa”. “Hanno
già vinto e non solo per le idee ma per
l’intraprendenza che costringe spesso
la politica a rincorrere le loro scelte” ha
detto infine il presidente del Consiglio
Veneto Clodovaldo Ruffato presente
all’appuntamento con i consiglieri Graziano Azzalin, Bruno Pigozzo, Claudio
Niero, Diego Bottacin.
n. 7 - settembre 2013
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Andrea Barbetta, 23 anni, laureato in scienze agrarie,
eletto dall’assemblea a Mogliano Veneto
A
d appena vent'anni Andrea Barbetta di Sant'Elena ha scelto di
diventare imprenditore agricolo unendo le due aziende agricole dei
nonni. A 22 anni ha coronato gli studi
con la laurea in scienze e tecniche agrarie, alternando lo studio al lavoro. Ora
che di anni ne ha 23, è chiamato a rappresentare i giovani agricoltori di Coldiretti Veneto, oltre mille coetanei che
condividono la stessa passione per la
terra. E' lui il nuovo presidente di Giovani Impresa, l'organo di rappresentanza
dell'associazione che raggruppa tutti gli
associati “under 30” Succede a Alberto
Mantovanelli, tabacchicoltore veronese, vice delegato nazionale in carica da
due mandati e che molla per sopraggiunti limiti d'età (32 anni). L'elezione è
avvenuta durante l'Assemblea di Coldiretti Giovani Impresa Veneto a Mogliano, nell'ex filanda di Campocroce.
Il profilo di Andrea rispecchia esattamente questa nuova generazione che
ha scelto la campagna come mestiere e scommessa di vita. Sono gli alfieri
dell'agricoltura 2.0, quella che affianca
alla coltivazione le iniziative a servizio
della società civile e delle istituzioni:
come la fattoria didattica e sociale, gli
accordi con le amministrazione pubbliche per il mantenimento del verde, la
vendita diretta al consumatore, quella
che fa dei contadini degli
ambasciatori dei propri
prodotti e degli entusiasti custodi dell'ambiente
in cui vivono e lavorano.
Imprenditori a tutto tondo che usano con disinvoltura i nuovi media,
sono impegnati e attenti
alle necessità del territorio in cui vivono. C'è
chi prosegue l'attività di
famiglia sperimentando
nuove strade e chi si innamora dei campi senza una storia rurale alle spalle.
Le nuove forze della campagna veneta
sono concentrate particolarmente nella provincia di Verona che rappresenta
un terzo della gioventù dei campi. A seguire “fanno numero” i neo contadini di
Treviso, Padova e Rovigo. Più della metà
di loro, già a 25 anni, è titolare d’azienda e il 20% e’ donna. Sono diplomati o
laureati non necessariamente in scienze
agrarie o forestali. Insieme agli altri mille
della nuova generazione che ha scommesso in agricoltura, dal 2008 grazie al
Programma di Sviluppo Rurale, hanno
prodotto investimenti pari a 360 milioni di euro dei quali 180 di tasca propria,
contribuendo a portare l'agroalimentare ad un valore della produzione lorda
vendibile oltre la soglia dei 5 miliardi.
Andrea Barbetta si era già messo in
luce nel 2011 conquistando il titolo
regionale del concorso “Oscar Green”
nella categoria “In-Generation”, riservata alle giovani imprese
che si sono distinte per
la capacità di generare
nuove idee. Andrea in
questo periodo dell'anno è impegnato in campagna anche come perito per la stima dei danni
alle colture da grandine
e altre avversità atmosferiche per conto delle
compagnie assicurative.
Per perfezionare l'inglese ha trascorso un periodo di studi a
Londra. Inoltre ha approfondito le proprie conoscenze informatiche nell'uso
di software di progettazione e pianificazione territoriale. Ha partecipato a
diverse attività formative, fra le quali
il percorso su “Ambiente ed energia a
sostegno della filiera agricola italiana”.
Innamorato della sua terra, Andrea
scommette in prima persona nel futuro dell'agricoltura: “Voglio condividere
con le delegazioni provinciali i punti
programmatici – sono le sue prime parole da neo presidente – e mettere insieme proposte per il prossimo futuro.
Fondamentale sarà la formazione dei
giovani agricoltori”.
Il segretario nazionale di Coldiretti Giovani Impresa Carmelo Troccoli ha ricordato che questa generazione è nata con
la crisi. “I giovani di Coldiretti sono pronti
ad assumersi responsabilità che in altre
categorie sono sulle spalle di persone
più adulte. L' anno scorso abbiamo denunciato che l’Italia ha classe dirigente
più vecchia in Europa. La nostra invece è
la classe dirigente giovane per il nuovo
percorso di Coldiretti. Abbiamo riportato l’agricoltura al centro dibattito socio
politico e all’attenzione dell’opinione
pubblica. Ora ci assumiamo la nostra
parte di responsabilità nella rappresentanza degli interessi dei territori”.
Giovani Impresa
UN PADOVANO ALLA GUIDA
DEI MILLE DI COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA
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n. 7 - settembre 2013
Economia locale
DEL COLTIVATORE
MERCATO AGRO ALIMENTARE DI PADOVA
VENT’ANNI NEL SEGNO DELLO SVILUPPO
Il MAAP premia gli imprenditori Armando Fasolato e Claudio Zaghetto
I
l MAAP, Mercato AgroAlimentare di Padova,
taglia il traguardo dei
suoi primi vent'anni nell'area di Corso Stati Uniti. Risale infatti al 1993 il trasferimento dalla vecchia sede
di via Tommaseo alla nuovo
Mercato in zona industriale.
Una tappa importante di
una storia cominciata molto
prima, nel 1934, anno di nascita di una realtà economica che ha saputo sviluppare
proprio nella sede attuale,
logistica, imprenditoria, investimenti, voglia di crescere e, soprattutto, esportazione, al punto da non
essere secondo a nessuno
per capacità di export.
Alla celebrazione dell’anniversario presenti, fra gli
altri,il ministro dello sviluppo economico Flavio
Zanonato e del vice sindaco reggente di Padova Ivo
Rossi. A fare gli onori di casa
l’amministratore delegato
del MAAP Giancarlo Daniele, l'allora presidente Franco
Frigo, il direttore generale
Francesco Cera. Una squadra forte e coesa alla quale va aggiunto il direttore
del Gruppo Grossisti e del
Groced Alberto Filippino.
Giuseppe Pavan, presidente di Mercati Associati, e il
suo vice Oliviero Gregorelli,
hanno idealmente rappresentato gli altri mercati italiani, con Verona presente
in forze, a partire dal presidente Erminia Perbellini,
grazie al sentito rapporto di
collaborazione con Padova
Gli imprenditori premiati al MAAP, Armando Fasolato (a sinistra)
e Claudio Zaghetto
sul fronte dell’internazionalizzazione. Alle spalle dei
relatori, la famosa e storica campana del Mercato
all’Ingrosso di Padova, con
stemma papalino, che ogni
mattina con i suoi rintocchi,
dal 1934 al 1993, ha dato il
via alle contrattazioni, una
specie di starter di un’attività quasi sempre a ritmi
febbrili.
Durante la manifestazione
sono stati premiati alcuni
imprenditori che si sono
distinti nella loro attività al
Maap al cui sviluppo hanno
contribuito con professionalità e passione. Fra questi
il plauso di Coldiretti Padova va ai soci Armando Fasolato e Claudio Zaghetto.
“Entrando in mercato oggi,
per la prima volta in oltre 50
anni di attività, sono stato
percorso da un brivido perché ho visto questa struttura sotto una luce diversa”,
ha esordito Giancarlo Daniele. E ha precisato: “In un
attimo, come in una specie
di breve viaggio nel tempo,
ho pensato a cosa eravamo
e dove eravamo vent'anni
fa, e cosa siamo riusciti a
fare in questo lasso di tempo. In un lampo, davanti
ai mie occhi, sono apparsi
volti, luoghi, vicende e persone. Molti dei protagonisti
di allora li rivedo tutti assieme, qui ed ora, per festeggiare questa importante
ricorrenza. Abbiamo avuto
il coraggio di rischiare sia
dentro che fuori casa: abbiamo investito in persone
e cose (magazzini di supporto e tettoie di carico);
ancora oggi, nonostante i
venti di crisi, mentre altri
delocalizzano, noi stiamo
ampliando il mercato con
la realizzazione di ulteriori
3.000 quadrati di magazzini
refrigerati; abbiamo con-
cluso accordi e protocolli
di intesa con importanti organizzazioni straniere per
consolidare ulteriormente i
rapporti economici esistenti; stiamo aprendo nostre
rappresentanze all'estero
per nuovi sbocchi; abbiamo
talmente creduto nel connubio tra pubblico e privato, che in MAAP la parte privata (i grossisti) è cresciuta
dall'iniziale 10% all'attuale
49%, ad oggi unico esempio tra i mercati italiani.
E questo perché? Perché
ciò che è stato promesso
è stato mantenuto, perché
ognuno ha svolto con lealtà e correttezza il proprio
compito senza inopportune e inutili invasioni di campo. La sintesi di tutto ciò è
rappresentata dai consiglieri di amministrazione
che si sono succeduti nel
tempo e dai loro presidenti.
Tra costoro, indimenticati
e indimenticabili, Giorgio
Dal Bello (inaugurazione
dei magazzini di supporto),
Franco Grosoli (attività di
promozione all'estero, missioni, il Caffè Pedrocchi alla
fiera di Berlino), Giampietro Battaglia (realizzazione
dell'impianto fotovoltaico),
Franco Frigo (ammodernamento e messa in sicurezza delle strutture esistenti,
ampiamento del mercato e
ulteriore impulso alle attività di promozione e consolidamento all'estero). Tutto
questo rappresenta ciò che
sta dando un senso al nostro impegno”.
n. 7 - settembre 2013
11
F
inalmente dopo mesi di lavoro
nella preparazione della documentazione e dopo i continui solleciti da parte di Coldiretti la
Giunta regionale del Veneto ha impegnato quasi 11 milioni di euro (per la
precisione 10.965.474,25) per sostenere l’attività delle imprese agricole
del Veneto che hanno subito danni
in conseguenza della pesantissima
siccità del 2012. “Il provvedimento prevede interventi contributivi e
creditizi – ha sottolineato l’assessore
all’agricoltura Franco Manzato che lo
ha proposto per l’approvazione – in
applicazione delle norme che mettono a disposizione aiuti per le imprese
rurali in zone colpite da eccezionali
avversità atmosferiche”.
“Le risorse a disposizione – ha aggiunto – saranno destinate prioritariamente a prestiti agevolati quinquennali. Il finanziamento disponibile è
sufficienti a coprire le quasi 12 mila
domande di prestito già presentate.
Avepa verificherà peraltro se le rimanenti imprese agricole, che hanno
richiesto solamente l’intervento per
la mancata produzione, intendono
invece accedere al prestito quinquennale agevolato”.
Alla scadenza dei termini, sono state presentate complessivamente
11.981 richieste, per un totale di in-
dennizzi contributivi
pari a oltre 164 milioni di euro; 4.948 imprese hanno chiesto
di accedere a prestiti
quinquennali agevolati per 111 milioni di
euro. Il “Tavolo verde”
di concertazione ha
proposto appunto
l’impiego prioritario
dello stanziamento
disponibile per i prestiti quinquennali.
“Tale priorità è stata
fatta propria dalla
Giunta e confermata dal parere favorevole della competente Commissione consiliare – ha concluso l’assessore – e rispetto al semplice indennizzo
contributivo potrà consentire alle
aziende di disporre di una maggiore liquidità, utile anche a sostenere i
necessari fabbisogni finanziari per la
campagna in corso”.
SISTRI, SLITTA LA PARTENZA PER I PRODUTTORI
R
inviata la partenza del SISTRI per i produttori di rifiuti
pericolosi. E’ quanto stabilito dal decreto dello scorso
31 agosto sulle disposizioni urgenti per il perseguimento
di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni.
La norma, oltre a fissare al 1° ottobre 2013 l'operatività del sistema per gli enti o le imprese che raccolgono o
trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che
effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti pericolosi,
ridefinisce sostanzialmente l'elenco dei soggetti obbligati
ad aderire al sistema di tracciabilità. Sono previsti, tra gli
obbligati ad aderire al sistema, i produttori iniziali di rifiuti
pericolosi e gli enti o le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale, o che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento,
commercio e intermediazione di rifiuti pericolosi, inclusi
i nuovi produttori. I soggetti non contemplati in questo
elenco possono aderire su base volontaria.
Fatte salve eventuali ulteriori proroghe e fatta salva la possibilità di utilizzare il sistema su base volontaria, l'avvio dell'operatività è fissato al 3 marzo 2014 per i produttori iniziali di
rifiuti pericolosi e per i comuni e le imprese di trasporto dei
rifiuti urbani del territorio della regione Campania. La norma approvata dispone che nei sei mesi successivi, si debba procedere alla semplificazione del sistema, anche alla
luce delle proposte delle associazioni rappresentative degli
utenti, ovvero delle risultanze delle rilevazioni di soddisfazione dell’utenza. Le semplificazioni, finalizzate, tra l’altro,
ad assicurare la riduzione dei costi di esercizio del sistema
per gli utenti, devono essere adottate previa verifica tecnica e della congruità dei relativi costi da parte dell’Agenzia
per l’Italia Digitale. Nelle more dell'entrata in operatività
del sistema, le imprese sono tenute alla tenuta dei registri
di carico e scarico e dei formulari. Per ulteriori informazioni
rivolgersi agli Uffici di Zona.
Dal territorio
SICCITÀ 2012. IL VENETO IMPEGNA
11 MILIONI DI EURO A FAVORE
DEGLI IMPRENDITORI AGRICOLI DANNEGGIATI
12
n. 7 - settembre 2013
Semplificazione
DEL COLTIVATORE
APPROVATA L’ESENZIONE DEGLI IMPIANTI AGRICOLI
DALL’OBBLIGO D’AUTORIZZAZIONE
ALLE EMISSIONI IN ATMOSFERA
È
stato approvato l’esonero dall’obbligo di autorizzazione
per le emissioni in atmosfera
per alcuni impianti di stoccaggio e lavorazione di prodotti agricoli.
Grazie all’inserimento nel provvedimento legislativo “Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia” del 9 agosto ’13 (in Gazzetta Ufficiale il 20 agosto ’13) di uno specifico articolo riguardante le norme ambientali per
gli impianti ad inquinamento scarsamente significativo, si è stabilita l’esenzione dall’obbligo di autorizzazione alle emissioni in atmosfera (D.Lgs.
152/2006) per i seguenti impianti:
 silos per i materiali vegetali;
 impianti di essiccazione di materiali vegetali impiegati da imprese agricole o a servizio delle stesse con potenza termica nominale, per corpo
essiccante, uguale o inferiore a 1 MW,
se alimentati a biomasse o a biodiesel
o a gasolio come tale o in emulsione
con biodiesel, e uguale o inferiore a 3
MW, se alimentati a metano o a gpl o
a biogas;
 cantine che trasformano fino a 600
tonnellate l’anno di uva, nonché stabilimenti di produzione di aceto o altre bevande fermentate, con una produzione annua di 250 ettolitri per i distillati e di 1.000 ettolitri per gli altri
prodotti. Sono comunque sempre escluse, indipendentemente dalla produzione annua, le fasi di fermentazione, movimentazione, travaso, addizione, trattamento meccanico, miscelazione, confezionamento e stoccaggio delle materie prime e dei residui
effettuate negli stabilimenti di cui alla presente lettera;
 frantoi.
Gli impianti di essiccazione di materiali vegetali impiegati o a servizio di
imprese agricole e gli stabilimenti di
produzione di vino, aceto o altre be-
vande fermentate non ricompresi tra
quelli esonerati sono soggetti al regime semplificato dell’autorizzazione
generale.
La norma è stata fortemente sollecitata da Coldiretti e riconosce finalmente che, per la gran parte degli impianti agricoli, la produzione di emissioni in atmosfera è insignificante o irrilevante. Senza questa modifica, per
questi impianti, che in Veneto interessano doversi settori importanti per la
produzione agroalimentare regiona-
le (vitivinicolo, seminativi, tabacco e
oleicolo), a settembre 2013 sarebbe
entrato in vigore l’obbligo di adeguamento.
Infine, ricordiamo che lo scorso anno
gli allevatori che superavano determinate soglie dimensionali nelle diverse tipologie di allevamento hanno già
presentato alle competenti Amministrazioni provinciali, in forma drasticamente semplificata e completamente
informatizzata, la domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera.
CERTIFICATI BIANCHI IN SERRA, NUO
N
uove opportunità per le serre
nell’ambito del sistema di incentivazione Titoli di Efficienza Energetica (Tee). Noti come certificati bianchi,
si tratta di titoli negoziabili che certificano il conseguimento di risparmi
energetici negli usi finali di energia
attraverso interventi e progetti di
incremento di efficienza energetica.
Possono accedere al meccanismo dei
certificati bianchi e presentare progetti di efficienza energetica tutti i
“soggetti volontari”, tra cui anche le
imprese operanti nel settore agricolo purché provvedano alla nomina
del responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia
oppure siano certificati ISO 50001 e
mantengano in essere queste condizioni per tutta la durata della vita
tecnica dell’intervento.In alternativa
il sistema di riconoscimento dei TEE,
che potrebbe consistere ad esempio,
in un’operazione di conversione del
sistema di riscaldamento delle serre,
può essere sottoposta alla valutazione preventiva di una Esco (Energy
service company). Le Esco sono società che effettuano interventi finalizzati
a migliorare l’efficienza energetica,
assumendo su di sé il rischio dell’iniziativa e liberando il cliente finale da
ogni onere organizzativo e di investimento. A partire dal 2015 le ESCO
che vogliono presentare progetti per
l’ottenimento di certificati bianchi
dovranno essere certificate secondo
la norma UNI 11352.
Vediamo quali sono i principali interventi nel settore agricolo serricolo.
Installazione di schermi termici interni per l’isolamento termico del
sistema serra
La procedura si applica all’installazione di schermi termici interni per
migliorare l’isolamento termico delle
serre orticole e florovivaistiche. Consiste nell’installazioni di schermi in
telo alluminizzato sia in nuove realizzazioni serricole sia per interventi
sulle serre esistenti. I costi di questa
tecnologia oscillano tra 25-50 €/m2
in relazione al materiale utilizzato, al
netto dei costi d’installazione e l’IVA.
Installazione di impianto di riscaldamento alimentato a biomassa le-
n. 7 - settembre 2013
13
Decreto “del Fare”: introdotte semplificazioni sulla vendita diretta
U
no dei provvedimenti più
attesi del Decreto “del Fare”
riguardava l’accisa sul gasolio da serra. La norma ha confermato la riduzione della tassa a 25 euro
per mille litri, “a condizione che i
richiedenti siano serricoltori per i
quali l’attività imprenditoriale agricola costituisce l’esclusivo o comunque il prevalente fattore produttivo,
cioè coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, iscritti nella
relativa gestione previdenziale ed
OVE OPPORTUNITÀ
gnosa nel settore della serricoltura
La procedura si applica all’installazione di caldaie adibite all’alimentazione degli impianti di riscaldamento
utilizzati nel settore delle serre, con i
seguenti requisiti: efficienza di conversione non inferiore all’85%; rispetto delle emissioni come previsto nella
classe 5 della Norma UNI EN 303-05.
Sono ammesse le installazioni di dispositivi a biomasse sia in nuove realizzazioni serricole sia in sostituzione
di dispositivi esistenti alimentati da
fonte non rinnovabile. Le biomasse
utilizzate possono presentarsi sotto
forma di pellets, bricchette, ciocchi
e cippato, con caricamento manuale o automatico. Non sono prese in
considerazione le biomasse alternative al legno (mais, sansa, gusci, ecc.)
il cui utilizzo comporta dei problemi
non completamente risolti riguardo
alla fenomenologia della combustione e la formazione di inquinanti, ma
è tuttavia stimolato dal basso costo
o dall’auto approvvigionamento del
combustibile. Per maggiori informazioni gli interessati possono contattare i nostri Uffici di Zona.
assistenziale”.
La disposizione, che decorre dal 1°
agosto 2013 e fino al 31 dicembre
2015, intende dare una risposta
concreta alla perdita di competitività del settore florovivaistico
ed orticolo a causa da un lato, del
venir meno delle disposizioni che
prevedevano l’esenzione dall’accisa
per il gasolio destinato alle serre e,
dall’altro, dai continui aumenti dei
prezzi dei carburanti con un aggravio dei costi di produzione insostenibili. Il livello di imposizione agevolato sarà applicato sul gasolio per
la serricoltura a condizione che le
imprese beneficiarie si obblighino
a ridurne il consumo, dando così un
fattivo contributo al raggiungimento di una maggiore tutela ambientale.
Come richiesto da Coldiretti, è stata prorogata al 22 marzo 2015 l’entrata in vigore delle disposizioni sul
cosiddetto patentino (abilitazione
all’uso delle macchine), introdotto
dall’Accordo del 22 febbraio 2012
e che aveva determinato confusione ed incertezze interpretative. Ma
non è la sola novità importante in
materia di lavoro.
Il legislatore ha introdotto un nuovo modello di semplificazione della
valutazione dei rischi per le imprese
agricole con particolare riguardo ai
lavoratori a tempo determinato e
stagionali e per le imprese piccole
dimensioni. Il modello che interessa non solo la valutazione dei rischi,
ma anche formazione, informazione
e sorveglianza sanitaria – da definirsi con decreto interministeriale – si
aggiunge e completa il quadro delle
semplificazioni avviato con l’Avviso
comune del 16 settembre 2011 relativamente alla formazione, informazione e sorveglianza sanitaria per
le imprese con lavoratori stagionali
fino a cinquanta giornate.
Confermata la proroga al 7 ottobre
2014 dell’entrata in vigore delle
nuove norme sulla prevenzione
incendi (meglio conosciuta come
Scia) per quelle imprese prima non
soggette alla normativa e per quelle di nuova costituzione. Ulteriori
semplificazioni riguardano più in
generale la formazione, la valutazione dei rischi interferenziali e il
Durc. Merita, infine, attenzione la
abrogazione delle visite mediche
pre assuntive dei minori, bambini
e adolescenti, e del relativo certificato, previste e sanzionate da una
legge speciale, eccezion fatta per
le lavorazioni a rischio laddove comunque operano gli obblighi dettati dalle norme sulla sorveglianza
sanitaria.
Il Decreto prevede anche norme di
agevolazione della filiera corta che
consentono agli imprenditori agricoli di vendere direttamente i loro
prodotti e organizzare il consumo
sul posto per i clienti, senza ulteriori
autorizzazioni, utilizzando i propri
locali e arredi aziendali. Si potrà effettuare la vendita diretta in occasioni di sagre e fiere senza necessità
di comunicarlo preventivamente al
Comune interessato e di avviare la
vendita diretta mediante commercio elettronico contestualmente
all’invio della comunicazione.
Altra novità di interesse per le imprese è l’esonero di cantine, essicatoi e frantoi dall’obbligo di autorizzazione per le emissioni in atmosfera. Viene poi estesa alle aziende agricole l’accesso a contributi a tassi
agevolati per l’acquisto di macchinari e beni strumentali. Agevolazioni pure per le cooperative agricole
che operano in aree svantaggiate.
Semplificazione
TAGLIATA L’ACCISA SUL GASOLIO
PROROGA PER I PATENTINI DEI TRATTORI
14
n. 7 - settembre 2013
Fiscale
DEL COLTIVATORE
LE NOVITÀ DEL DECRETO “DEL FARE”
DOPO LA CONVERSIONE IN LEGGE
I
l “Decreto del fare” è entrato in vigore a decorrere dal 21.8.2013,
dopo la conversione in legge. Ecco
le disposizioni più interessanti.
SEMPLIFICAZIONI
IN MATERIA DI DURC
In sede di conversione l’ampliamento
della durata della validità del documento unico di regolarità contributiva
(DURC) per i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture è stato “ridotto” a
120 giorni (il testo originario del Decreto prevedeva una durata pari a 180
giorni).
È inoltre previsto che qualora non sussistano i requisiti per il rilascio del DURC,
l’interessato è “invitato” a regolarizzare
la propria posizione entro un termine
non superiore a 15 giorni.
RESPONSABILITÀ FISCALE
NEGLI APPALTI
In caso di contratto di appalto / subappalto, l’appaltatore è solidalmente
responsabile con il subappaltatore
soltanto per il versamento delle ritenute fiscali sui redditi di lavoro dipendente nei limiti dell’ammontare
del corrispettivo dovuto (è stata soppressa la responsabilità solidale per il
versamento dell’IVA). Va evidenziato
che il DURT, ossia il documento unico
di regolarità tributaria, introdotto nell’iter di conversione del Decreto, con l’intento di “scaricare” la responsabilità
dell’appaltatore / committente, è stato soppresso dalla versione definitiva
della legge di conversione.
ELENCO CLIENTI-FORNITORI
GIORNALIERO
Inserita la possibilità, a decorrere dal
2015, di comunicare quotidianamente all’Agenzia delle Entrate, in via telematica, “i dati analitici delle fatture di
acquisto e cessione di beni e servizi”.
Tale adempimento può essere definito una sorta di elenco clienti-fornitori giornaliero.
ESTENSIONE UTILIZZO MOD. 730
Prevista l’estensione dal 2014 dell’utilizzo del mod. 730 anche ai soggetti
titolari di reddito di lavoro dipendente
e di taluni redditi assimilati in assenza
del sostituto d’imposta tenuto ad effettuare il conguaglio.
In presenza di un credito il rimborso è
effettuato direttamente dall’Amministrazione finanziaria; in caso di debito il
CAF / professionista abilitato / sostituto
d’imposta che presta l’assistenza fiscale
invia telematicamente il mod. F24 ovvero consegna lo stesso al contribuente.
NOVITÀ IN MATERIA DI RISCOSSIONE
Sono confermate le modifiche introdotte
in materia di riscossione mediante. L’attuazione delle nuove disposizioni è comunque demandata all’emanazione di un
apposito decreto ministeriale. E’ possibile
ottenere un’ulteriore dilazione di pagamento delle somme iscritte a ruolo.
In particolare la rateazione concessa al
contribuente:
 fino ad un massimo di 72 rate mensili, in caso di temporanea situazione di
obiettiva difficoltà
 fino ad ulteriori 72 rate mensili, in
caso di comprovato peggioramento
della situazione di obiettiva difficoltà
posta a base della concessione della
prima dilazione;
può essere estesa fino a 120 rate mensili qualora lo stesso si trovi, per ragioni
estranee alla propria responsabilità, in
una “comprovata e grave situazione
di difficoltà legata alla congiuntura
economica”.
A tal fine la comprovata e grave situazione di difficoltà si verifica qualora ricorrano congiuntamente le seguenti
2 condizioni:
a) accertata impossibilità per il contribuente di assolvere il pagamento del
credito tributario secondo un piano di
rateazione ordinario;
b) solvibilità del contribuente, valutata in relazione al piano di rateazione
concedibile.
DECADENZA DALLA RATEAZIONE
E’ prevista la decadenza dal beneficio
della rateazione in caso di omesso pagamento, nel periodo di rateazione,
di 8 rate, anche non consecutive (anziché di 2 rate consecutive).
PIGNORAMENTI MOBILIARI
Il pignoramento dei beni indispensabili all’esercizio dell’impresa / professione è limitato ad 1/5 del relativo valore ed è ammesso soltanto a condizione
che il presumibile valore di realizzo
degli altrui beni rinvenuti dall’ufficiale
della riscossione sia incapiente rispetto al debito.
In caso di pignoramento al debitore
è comunque affidata la custodia dei
beni. Inoltre il primo incanto non può
essere fissato prima di 300 giorni dal pignoramento.
La disposizione è applicabile anche in
caso di debitore costituito in forma
societaria e, in ogni caso, anche se
nelle attività del debitore risulta una
prevalenza del capitale investito sul
lavoro.
IMPIGNORABILITÀ
DELL’ABITAZIONE PRINCIPALE
L’azione esecutiva da parte dell’Agente della riscossione non può
essere attivata con riferimento
all’unico immobile di proprietà
del debitore adibito ad abitazione
principale (ad esclusione delle abitazioni di lusso e dei fabbricati categorie A/8 e A/9).
Salvo quanto sopra esaminato, l’espropriazione immobiliare può essere attivata soltanto in presenza di un credito
complessivo superiore a € 120.000.
In sede di conversione è stata introdotta la preclusione all’espropriazione
anche con riferimento ad “uno specifico paniere di beni definiti «beni essenziali»” da un decreto di prossima emanazione.
FERMO AMMINISTRATIVO
DEI VEICOLI
Introdotta una specifica disposizione in
materia di iscrizione del fermo dei beni
mobili registrati.
n. 7 - settembre 2013
15
A
fine agosto, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale
sono entrate in vigore le disposizioni contenute nel “Decreto IMU”. Oltre ad una serie di importanti interventi in
materia di IMU, il Decreto contiene specifiche disposizioni in materia di cedolare secca, TARES, Cassa integrazione guadagni, ecc.
ABOLIZIONE PRIMA RATA IMU
È abolita la prima rata dell’acconto IMU 2013 relativa agli
immobili per i quali era stata disposta la sospensione del versamento, ossia relativamente alle seguenti categorie di immobili:
a. abitazione principale e relative pertinenze, esclusi i fabbricati categoria A/1, A/8 e A/9;
b. unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e
relative pertinenze dei soci assegnatari, nonché alloggi regolarmente assegnati dagli Istituti autonomi per le case popolari (IACP) o dagli enti di edilizia residenziale pubblica;
c. terreni agricoli e fabbricati rurali.
ABOLIZIONE SECONDA RATA ACCONTO IMU 2013
È abolita la seconda rata dell’acconto IMU 2013 relativamente ai cosiddetti “immobili merce”, ossia ai fabbricati costruiti e destinati dall’impresa alla vendita, fintanto che permanga tale destinazione e non siano in ogni caso locati.
Per gli immobili sopra citati è altresì prevista, dal 2014, l’esenzione dall’IMU (in luogo della possibile applicazione dell’aliquota ridotta fino allo 0,38‰ disposta dal Comune).
DETRAZIONE ABITAZIONE PRINCIPALE
Il Decreto in esame riconosce l’applicazione della detrazione
prevista per l’abitazione principale anche agli alloggi assegnati dagli IACP o Enti assimilati (tale disposizione non presenta carattere di novità in quanto già operativa per effetto del
richiamo, contenuto nella citata disposizione ora modificata).
ESENZIONE IMU IMMOBILI UTILIZZATI DA ENTI NON
COMMERCIALI PER ATTIVITÀ DI RICERCA SCIENTIFICA
A decorrere dal 2014 l’esenzione IMU è estesa anche agli immobili degli enti non commerciali destinati esclusivamente
allo svolgimento, con modalità non commerciali, di attività “di
ricerca scientifica”.
ASSIMILAZIONE ABITAZIONE PRINCIPALE
Il Decreto in esame prevede, ai fini IMU, l’equiparazione all’abitazione principale delle unità immobiliari appartenenti alle
cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari.
Ciò consente quindi di poter beneficiare delle agevolazioni
previste per tali immobili (aliquota agevolata, detrazione, ecc.).
Dal 2014 la predetta equiparazione all’abitazione principale è
estesa anche ai fabbricati di civile abitazione destinati ad alloggi sociali.
ABITAZIONE PRINCIPALE “MILITARI E POLIZIOTTI”
Il Decreto in esame prevede inoltre che ai fini dell’applicazione
dell’IMU concernente l’abitazione principale e le relative pertinenze, a un unico immobile, iscritto o iscrivibile in Catasto
come unica unità immobiliare, non concesso in locazione,
posseduto da soggetti delle forze dell’ordine, non sono richieste le condizioni della dimora abituale e della residenza
anagrafica.
EFFICACIA DELIBERAZIONI IMU PER IL 2013”
Dopo aver differito al 30.11.2013 il termine a disposizione
dei Comuni per l’approvazione del bilancio di previsione 2013,
il Decreto prevede che per il 2013 le delibere / regolamenti
IMU “acquistano efficacia a decorrere dalla data di pubblicazione nel sito istituzionale di ciascun comune”.
ALIQUOTA CEDOLARE SECCA
CONTRATTI A CANONE CONCORDATO
Il Decreto interviene anche in materia di cedolare secca riducendo dal 19% al 15% l’aliquota applicabile ai contratti a canone concordato. La nuova percentuale ridotta è applicabile
già dal 2013.
NOVITÀ IN MATERIA DI TARES
La TARES, ossia la tariffa sui rifiuti e sui servizi, introdotta a decorrere dal 2013, si compone di 2 elementi:
1. una quota determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio di gestione dei rifiuti, riferite
agli investimenti per le opere ed i relativi ammortamenti;
2. una quota rapportata alla quantità di rifiuti conferiti, al
servizio fornito e all’entità dei costi di gestione.
Ora il Decreto in esame prevede che per il 2013 il Comune
può applicare la componente della tariffa diretta alla copertura dei costi relativi al servizio dei rifiuti, nel rispetto del
principio “chi inquina paga”:
Il Comune invierà ai contribuenti il modello di pagamento
dell’ultima rata del tributo tenendo conto dei predetti nuovi
criteri di individuazione della tariffa.
RIDUZIONE DETRAIBILITÀ POLIZZE VITA/INFORTUNI
Tra le “fonti” utilizzate dal Legislatore per la copertura finanziaria delle disposizioni contenute nel “Decreto IMU” si riscontra la
riduzione per il 2013 da € 1.291 a € 630 (a € 230 dal 2014)
del limite massimo detraibile ai fini IRPEF dei premi delle assicurazioni vita / infortuni.
Fiscale
ABOLIZIONE DELLA PRIMA RATA IMU
ANCHE PER TERRENI AGRICOLI E FABBRICATI RURALI
16
n. 7 - settembre 2013
Fiscale
DEL COLTIVATORE
L’ATTIVITÀ DI CONTROLLO PER IL 2013
L’
Agenzia delle Entrate ha fornito
agli Uffici locali gli indirizzi operativi per i controlli, finalizzati
alla prevenzione e al contrasto dell’evasione fiscale, che dovranno essere effettuati nel corso del 2013 consentendo
ai contribuenti di conoscere, almeno in
linea generale, le situazioni sulle quali
saranno maggiormente concentrati i
controlli. Vediamo i dettagli, in particolare per le ONLUS, le cooperative e per il
settore agricolo.
SETTORE AGRICOLO
Con riferimento al comparto dei soggetti che fruiscono delle agevolazioni fiscali
applicabili al settore agricolo, i controlli
saranno indirizzati prioritariamente alle
imprese esercenti le cosiddette “attività
connesse” (commercializzazione, trasformazione, ecc.) che acquistano prodotti
agricoli prevalentemente da terzi.
Saranno effettuati controlli specifici finalizzati ad individuare coloro che:
 esercitano attività agricola e nel contempo svolgono prestazioni di servizi;
 esercitano attività commerciali di ristorazione e/o alberghiere dissimulate sotto
forma di agriturismo.
L’Agenzia delle Entrate chiarisce che ulteriori indicatori di rischio relativi al
comparto in esame
potrebbero essere i seguenti:
 presenza di volumi d’affari non coerenti con l’estensione dei terreni posseduti;
 svolgimento di attività di somministrazione di alimenti e bevande;
 organizzazioni di manifestazioni spettacolistiche.
Per le società agricole che determinano
il reddito nei modi ordinari, l’applicativo
individua specifici indicatori di rischio al
sussistere delle seguenti fattispecie:
- crediti IVA utilizzati in compensazione o
riportati al successivo periodo di imposta
di entità anomala rispetto al volume d’affari dichiarato;
- presenza di perdite per più periodi di
imposta;
- anomale variazioni ed oscillazioni del
fatturato nel breve e medio periodo;
- operazioni straordinarie.
Saranno altresì effettuati controlli nei
confronti delle società agricole (comprese le società cooperative) che applicano
il regime speciale IVA ex art. 34, DPR n.
633/72 e che eseguono scambi commerciali con altre società direttamente
o indirettamente controllate, generando
crediti IVA da utilizzare per il pagamento di imposte e contributi.
COOPERATIVE
Per le società cooperative saranno effettuati controlli diretti ad individuare la
mancanza delle finalità mutualistiche
e l’applicazione di benefici fiscali non
spettanti.
In particolare, i controlli interesseranno i
soggetti:
 che si qualificano come cooperative,
ma non sono iscritti nel relativo Albo;
 che presentano specifici indicatori di
rischio, quali ad esempio, elevati crediti
IVA, brevi periodi di attività, incoerenze
degli indicatori gestionali, omessa dichiarazione degli elementi rilevanti ai fini
dell’applicazione degli studi di settore.
ONLUS
Con riferimento alle ONLUS saranno effettuati controlli diretti a verificare che
le attività esercitate dalle stesse siano effettivamente ricomprese tra quelle che
perseguono esclusivamente finalità di
solidarietà sociale. Per le ONLUS “di diritto” i controlli saranno prioritariamente
indirizzati alle cooperative sociali e alle
organizzazioni di volontariato. In particolare, le cooperative sociali, devono
risultare iscritte nella specifica sezione
dell’Albo nazionale delle società cooperative.
CONVERSIONE DECRETO “LAVORO”
SLITTA AD OTTOBRE L’AUMENTIO DELL’IVA
In sede di conversione del Decreto Legge n.76/2013 sono state confermatele seguenti disposizioni:
- il differimento all’1.10.2013 dell’incremento di un punto percentuale dell’aliquota IVA ordinaria;
- l’incremento della misura degli acconti d’imposta 2013.
DIFFERIMENTO AUMENTO ALIQUOTA IVA ORDINARIA
È confermata la proroga dall’1.7 all’1.10.2013 del termine di applicazione
dell’aliquota IVA ordinaria nella nuova misura del 22%. Il Governo potrebbe
comunque intervenire in questi giorni con ulteriori novità in materia.
AUMENTO ACCONTI D’IMPOSTA
È confermato l’aumento degli acconti delle imposte sui redditi. In particolare:
 a decorrere dal 2013 l’acconto IRPEF passa dal 99% al 100%;
 per il 2013 l’acconto IRES passa dal 100% al 101%.
I predetti aumenti hanno effetto anche ai fini IRAP e, pertanto, per i soggetti
IRPEF e le società di persone l’acconto IRAP passa dal 99% al 100% a decorrere
dal 2013, mentre per i soggetti IRES passa, per il 2013, dal 100% al 101%.
Per il 2013 le maggiorazioni sono applicabili in sede di versamento della seconda
(o unica) rata dell’acconto IRPEF / IRES / IRAP 2013 in scadenza il 2.12.2013 (il
30.11 cade di sabato), da determinare quale differenza tra l’acconto complessivamente dovuto applicando la nuova misura e quanto versato per la prima rata.
Le disposizioni in esame:
 si riflettono anche ai fini del versamento dell’acconto IVIE / IVAFE / maggiorazione IRES società di comodo;
 non si riflettono ai fini del versamento dell’acconto della cedolare secca che
rimane fissato al 95%.
n. 7 - settembre 2013
17
D
al risparmio idrico ed energetico in agricoltura alla sicurezza
sul lavoro in azienda, dall'insediamento dei giovani imprenditori alle
norme di autocontrollo igienico-sanitario in campo alimentare, dagli adempimenti relativi alla produzione e alla
commercializzazione di prodotti alle
disposizioni sull'ambiente e la condizionalità. Abbraccia i principali aspetti
legati al settore primario e all'attività
delle aziende agricole l'offerta formativa messa a punto da Coldiretti – Impresa Verde Padova per i prossimi mesi.
Fra i corsi che partiranno da settembre
spiccano anche le iniziative dedicate a
settori emergenti come la degustazio-
ne del miele e la norcineria rurale, ma
anche l'agricoltura verde all'insegna
della sostenibilità ambientale e della sicurezza alimentare. Una varietà di temi
ATTIVITÀ FORMATIVA AUTUNNO 2013
DURATA
ore
Numero
corsi attivi
Primo insediamento
150
1
Ambiente e condizionalità
25
1
Sicurezza sul lavoro in agricoltura
52
4
Sicurezza alimentare e autocontrollo igienico-sanitario (HACCP)
25
2
Risparmio idrico ed energetico
in agricoltura
25 1
Norcineria rurale
25
1
PPL: produzione, commercializzazione e sicurezza alimentare
25
4
Degustazione dei mieli
30
1
Agricoltura verde: sostenibilità
ambientale, sicurezza alimentare
8 12
DENOMIMAZIONE CORSO
e argomenti che conferma l'impegno
di Coldiretti Padova per la formazione e l’aggiornamento su aspetti che,
oltre ad avere attinenza con il mondo
agricolo, riguardano la salvaguardia
e la gestione del territorio in tutte le
sue sfaccettature, dalla gestione della
risorsa acqua alle energie rinnovabili,
dalla sicurezza alimentare alle misure
ambientali. Sono una cinquantina i cicli
di lezioni, come sempre gratuiti per gli
imprenditori e gli addetti in agricoltura,
che Coldiretti – Impresa Verde Padova
hanno messo a punto nell'ambito delle
azioni formative realizzare in Veneto
con le risorse finanziarie messe a disposizione dalla Regione attraverso il Piano
di Sviluppo Rurale e il Fondo Sociale
Europeo. I corsi sono rivolti a giovani
imprenditori agricoli che devono conseguire i certificati di abilitazione, agli
imprenditori che devono aggiornarsi
su determinati aspetti legati alla produzione agroalimentare e a tutti coloro
che si occupano di gestione aziendale
e attività integrate. Ricordiamo inoltre
l'attività dei corsi per l'aggiornamento
obbligatorio sulla sicurezza nei luoghi
di lavoro “RSPP – Primo Soccorso – Antincendio”, oltre alla formazione obbligatoria per i Lavoratori /Dipendenti. Per
avere maggiori informazioni rivolgersi
agli Uffici di Zona e all’ufficio Formazione (Stefano Menara – Monica Dugo) di
Coldiretti Padova.
Formazione
FORMAZIONE, AL VIA I NUOVI CORSI
IN PRIMO PIANO SICUREZZZA ALIMENTARE
E PROMOZIONE DEL TERRITORIO
18
n. 7 - settembre 2013
Il credito
DEL COLTIVATORE
NEL 2013 SI AGGRAVA LA STRETTA
SUI FINANZIAMENTI DA PARTE DELLE BANCHE P
rosegue nel primo trimestre
del 2013 la stretta creditizia ai
danni del settore primario: i
crediti bancari erogati agli agricoltori
nei primi tre mesi dell’anno hanno di
poco superato la soglia dei 479 milioni
di euro, in calo di 3,9 punti percentuali
rispetto all’ammontare corrispondente
dei primi tre mesi del 2012. Lo afferma il
report di Ismea relativo al primo trimestre dell’anno. Nel dettaglio territoriale
si ravvisano tuttavia dinamiche divergenti: in crescita il credito agrario nelle
regioni del Centro-Nord; in flessione al
Sud e nelle Isole.
Nel trimestre di osservazione diminuiscono i finanziamenti di lungo periodo
e soprattutto quelli di breve; crescono
invece i finanziamenti di medio periodo.
Corrispondentemente, si contraggono i
finanziamenti per la gestione ordinaria e
per la ristrutturazione, a fronte della cre-
scita dei finanziamenti per investimenti.
L’evoluzione complessivamente negativa del credito agrario è stata interpretata dalle imprese del Panel Ismea
di imprese agricole e dell’industria alimentare come diretta conseguenza
dell’inasprimento delle condizioni per
accedervi. I risultati dell’indagine qualitativa condotta nel mese di marzo 2013
hanno infatti evidenziato che nel corso
degli ultimi dodici mesi meno imprese
del settore agroalimentare hanno deciso di rivolgersi ad un Istituto bancario
per l’accensione di nuove linee di credito a causa della richiesta di garanzie
sempre più gravose, dell’innalzamento
dei tassi di interesse e dell’allungamento dei tempi di istruttoria e procedurali.
Su questo fronte Creditagri è a disposizione degli imprenditori per individuare le migliori soluzioni di accesso al
credito. Per informazioni ed assistenza
contattare la Segreteria Territoriale
Creditagri Padova, sede di Padova, via
della Croce Rossa 32, recapito centralino 049-8997311. Responsabile provinciale Simone Grinzato, recapito 0498997331 e 335 7141573, posta elettronica: [email protected].
Per aggiornamenti e ulteriori notizie
consultare il sito www.veneto.coldiretti.it e www.creditagri.com.
IMU, MARINI: UNA SCELTA RESPONSABILE CHE RICONOSCE IL RUOLO DELLE IMPRESE
Alla fine di agosto il Consiglio dei
Ministri ha approvato il decreto
legge che ha cancellato l'Imu per
la prima casa, i terreni agricoli e i
fabbricati rurali. Dal primo gennaio 2014 l’Imu non ci sarà più e verrà sostituita dalla service tax, che
unifica la Tares e “riguarda i servizi,
non l’abitazione. “Quest’ultima decisione - ha spiegato il Presidente
del Consiglio Enrico Letta - verrà formalizzata nella
legge di stabilità, che verrà presentata in Parlamento il 15 ottobre prossimo. Letta ha inoltre confermato
l’eliminazione dell’Imu per tutto il 2013. La rata di dicembre, “non dovrà essere pagata”, ha puntualizzato.
La copertura del provvedimento sarà assicurata da
tagli alle spese e da una maggiore tassazione su giochi e scommesse ed inoltre dall’erogazione di dieci
miliardi di euro per il pagamento di debiti della pubblica amministrazione che verranno subito immessi
nel sistema, generando nuove entrate iva. Il ministro delle politiche agricole Nunzia De Girolamo ha
espresso “grande soddisfazione” per la cancellazione
di una “tassa doppiamente ingiusta” per gli agricol-
tori perché tassava i loro strumenti
della produzione. “La cancellazione
della tassa testimonia la vicinanza
del governo al settore agricolo che
nonostante la crisi sta reggendo
e potrà in questo modo investire i
soldi così risparmiati per fare innovazione”.
“Una scelta responsabile che riconosce il ruolo ambientale, sociale e
culturale della nostra agricoltura che contribuisce a
produrre quei beni comuni che il mercato non remunera”. Questo il commento del presidente della Coldiretti Sergio Marini. “L’Imu agricola avrebbe comportato un insostenibile onere di circa 700 milioni di
euro alle imprese agricole per il 2013. Il Governo, nonostante le oggettive difficoltà che vive il Paese, ha
mantenuto dunque l’impegno assunto con determinazione dal Ministro delle Politiche Agricole Nunzia
De Girolamo nel patto per l’agricoltura sottoscritto
davanti ai 15mila agricoltori presenti all’Assemblea
della Coldiretti lo scorso luglio, dimostrando di credere nell’agricoltura quale perno per una nuova stagione di crescita sostenibile del Paese”.
n. 7 - settembre 2013
19
È
sempre alta l’attenzione sulla
malattia professionale, la patologia che i lavoratori possono
contrarre a causa e nell’esercizio del
lavoro svolto o dei materiali utilizzati
(es. sordità da rumore, tunnel carpale,
esposizione a sostanze dannose, tendiniti, ecc.); perché sia riconosciuta come
tale occorre la certificazione medica.
Le malattie professionali più diffuse
in agricoltura sono: le malattie causate da esposizione a sostanze dannose,
quelle causate da radiazioni solari, per
le lavorazioni svolte prevalentemente
all'aperto; la sordità da rumore; l'ernia
discale lombare causata da lavorazioni
svolte principalmente con macchine
che espongono a vibrazioni trasmesse
a tutto il corpo: trattori, mietitrebbia,
vendemmiatrice semovente; malattie
da sovraccarico degli arti superiori:
tendiniti e sindrome del tunnel carpale, ma anche allergie a livello polmonare quali asma e alveoliti allergiche,
non meno frequenti le dermatiti e le
allergie cutanee in genere, oltre alle
patologie legate alle ginocchia, ecc.
Il riconoscimento della malattia
professionale comporta il conseguente indennizzo economico da
parte dell'Inail sia come indennità
di temporanea sia come danno biologico o rendita, oltre all'erogazione
delle necessarie cure mediche riabilitative. In ogni caso, per i coltivatori
diretti le prestazioni economiche e
sanitarie sono condizionate alla regolare iscrizione negli elenchi Inps
e, per i titolari di azienda, anche al
regolare versamento della contribuzione Inail, la cui riscossione è affida-
ta all'Inps, unitamente
ai contributi previdenziali.
Data la complessità
della materia e le possibili ricadute per le
aziende (applicazione
della Rivalsa Inail) è
necessario che in caso
di sospetta malattia
professionale gli interessati prendano contatto tempestivamente con gli uffici del patronato Epaca
Coldiretti Padova.
Gli operatori forniranno gratuitamente tutta l’assistenza necessaria, provvedendo in primo luogo ad inviare
tempestivamente il primo certificato
medico all’Inail, al fine di evitare la
perdita dei benefici economici, ricordando anche all’interessato l’importanza di inviare entro i successivi
cinque giorni la relativa denuncia.
Per maggiori informazioni rivolgersi
all’Epaca di Padova, tel. 049 8997311
oppure agli Uffici di Zona.
INFORTUNI SUL LAVORO,
NEGLI UFFICI EPACA L'ASSISTENZA NECESSARIA
R
iportiamo l’attenzione sul tema degli infortuni sul
lavoro per ricordare ai titolari d’azienda che in caso
di infortunio sul lavoro, occorso al titolare medesimo o ai familiari iscritti alla previdenza agricola, è indispensabile effettuare la denuncia all’Inail ed all’autorità di pubblica sicurezza entro e non oltre i 2 giorni successivi all’evento al fine di non incorrere nelle pesanti sanzioni previste
dalla normativa pari a euro 1.290,00 per inadempienza alla
tutela del lavoratore infortunato ed euro 1.290,00 nei confronti dell’autorità di pubblica sicurezza per non aver reso
noto l’accaduto.
Rilaviamo in questi ultimi mesi casi di coltivatori diretti infortunati che, a seguito della corretta presentazione della
denuncia di infortunio e conseguente diritto all’indennità di
temporanea per astensione dal lavoro come da certificato
del medico curante o del pronto soccorso che ha prestato
le cure, si presentano ai nostri uffici a causa dell’avvenimento di un secondo infortunio nei giorni in cui devono astenersi dal lavoro come prescritto dal medico. Questo espone
il coltivatore diretto a possibili sanzioni da parte dell’Inail
oltre alla perdita del risarcimento dei giorni di indennità di
temporanea inerente il primo infortunio, in quanto l’infortunato viene dall’Inail risarcito con l’indennità giornaliera
appunto prevista per astensione temporanea “assoluta” dal
lavoro, per tanto per i giorni previsti nel certificato medico
il coltivatore diretto non può svolgere alcun tipo di attività
lavorativa. Per ogni chiarimento gli Uffici Epaca rimangono
a disposizione degli assistiti e dei titolari d’azienda.
La Previdenza
MALATTIE PROFESSIONALI
ALL’EPACA TUTTE LE INFORMAZIONI
PER IL RICONOSCIMENTO E L’INDENNIZZO
20
n. 7 - settembre 2013
Campagna Amica
DEL COLTIVATORE
ATTIVITÀ SOCIALE A TUTTA NATURA
Un successo i centri estivi in fattoria alla “La Primizia” di Selvazzano
U
n successo i centri estivi in fattoria per i ragazzi padovani.
L’iniziativa dell’agriturismo “La
Primizia” di Selvazzano ha registrato il
tutto esaurito nelle settimane scorse,
con oltre cento bambini partecipanti. Sotto la regia della giovane Chiara
Trevisan i centri estivi in fattoria alla
“Primizia” di Selvazzano hanno confermato e valorizzato il ruolo sociale
dell’agricoltura padovana. Sempre
all’agriturismo “La Primizia” da tempo
vengono impiegati gli asini per l’attività di sostegno a persone con forme di
disagio psicofisico. Le attività con l’asino sono praticate anche nell’agriturismo “Al Giglio” di Padova mentre c’è
anche chi si sta organizzando per dare
ospitalità agli anziani oppure ai bebé
con l’apertura degli “agrinido”. Dopo
l’approvazione della recente legge re-
gionale sull’agricoltura sociale vanno
sottoscritte le convenzioni per organizzare attività come la pet-therapy
negli ospedali, i soggiorni per anziani
in campagna, il coinvolgimento degli
ipovedenti, l’integrazione di carcerati
e tossicodipendenti, il recupero psicofisico dei portatori d’handicap.
MACCHINE PER L'AGRICOLTURA E L'AMBIENTE
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n. 7 - settembre 2013
21
Ogni venerdì mattina prodotti del territorio e di stagione, garantiti
dagli agricoltori e a prezzi scontati, nel segno di Campagna Amica
F
olla delle grandi occasioni, interesse e
applausi al taglio del
nastro del nuovo mercato
agricolo “Sapori in piazza”
a Bresseo di Teolo. Anche
il sole ha salutato l’apertura della nuova iniziativa di
vendita diretta da parte dei
produttori agricoli padovani
dopo il successo riscontrato
nei mercati in città e in provincia. Il Comune di Teolo
in collaborazione con Coldiretti – Campagna Amica,
in qualità di capofila coordinatore, ha dato il via così al
nuovo mercato a “km 0”.
Ogni venerdì mattina, dalle
8 alle 12, nella frazione saranno presenti, in questa prima fase, circa venti aziende
agricole padovane con le tipicità fresche e di stagione di
propria produzione. Il tutto
rigorosamente a “km 0” perché gli agricoltori sono tenuti a vendere esclusivamente i
prodotti della propria azienda ad un prezzo conveniente per il consumatore.
Al taglio del nastro sono intervenuti il Sindaco di Teolo
Moreno Valdisolo, insieme
al Presidente del Consiglio
Regionale del Veneto Clodovaldo Ruffato, al presidente
del Parco dei Colli Euganei
Gianni Biasetto. Per il Comune di Teolo era presente
anche buona parte dell’amministrazione: il vice sindaco
Nevio Sanvido, gli assessori
Alessandro Frizzarin, Nicola
Ghiotto e Valentino Turetta
e il consigliere con delega
all’agricoltura Nicola Sgarabottolo. Coldiretti Padova
era rappresentata dal direttore Walter Luchetta, dal
presidente di Zona Ettore
Menozzi Piacentini e dal presidente di sezione Federico
Dianin.
Il sindaco Valdisolo ha sottolineato come l’apertura
del nuovo mercato agricolo
settimanale nella piazza di
Bresseo sia un nuovo servizio a favore dei cittadini
consumatori che potranno
così trovare a pochi passi
da casa i prodotti freschi e
di stagione dell’agricoltura
padovana, presentati e garantiti dagli stessi agricoltori.
Ruffato ha portato il plauso
del Consiglio Regionale del
Veneto all’iniziativa sulla
strada della valorizzazione
dell’agricoltura del territorio e delle sue eccellenze,
ricordando l’impegno della
Regione per il settore primario e soprattutto per la difesa
delle eccellenze e delle tipicità locali da falsi e contraf-
fazioni, ma anche per la promozione del ruolo “sociale”
dell’agricoltura che accanto
alla produzione alimentare è
in grado di offrire servizi alle
famiglie, dai bambini agli
anziani, esaltando le potenzialità dell’ambiente rurale.
“Inoltre – ha concluso – i
mercati agricoli permettono
ai cittadini consumatori di
sperimentare direttamente
i vantaggi dell’etichettatura
dei prodotti agroalimentari, di guardare in faccia chi
coltiva e prepara ciò che poi
mette in vendita. Una scelta
di trasparenza che distingue
la nostra agricoltura”.
Il direttore Luchetta ha ricordato che Coldiretti segue il coordinamento del
nuovo mercato di Bresseo
al pari di numerosi altri mercati di Campagna Amica in
provincia: “Anzitutto rivolgo
un sentito ringraziamento
all’Amministrazione comunale di Teolo che fin dall’inizio ha creduto e sostenuto il
progetto. Una presenza così
massiccia all’apertura del
mercato è un segno di affetto che sapremo ricambiare
offrendo un servizio utile
per tutti i cittadini. I produttori che aderiscono ai nostri
mercati si assumono delle
responsabilità ben precise
e sono pronti a metterci la
faccia. Sanno che non si può
sgarrare, ne va della fiducia
dei consumatori, di cui abbiamo conferme quotidiane. Come negli altri mercati
anche a Teolo i protagonisti
sono i prodotti del territorio
e il lavoro quotidiano dei
nostri agricoltori. Una grande risorsa per il territorio e
l’economia locale, ancor di
più in questo frangente”.
Luchetta ha concluso ricordando che ogni settimana
all’ingresso del mercato
sarà esposto un cartello
con i prezzi del giorno dei
principali prodotti, ricavati
dal servizio nazionale “Sms
Consumatori” e lo sconto, in
media del 30 per cento, applicato dagli agricoltori.
Campagna Amica
TEOLO: DEBUTTA IL MERCATO AGRICOLO
FOLLA A “SAPORI IN PIAZZA” A BRESSEO
22
n. 7 - settembre 2013
Campagna Amica
DEL COLTIVATORE
COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA E CAMPAGNA
AMICA PADOVA COMUNICANO SU FACEBOOK
C
oldiretti Giovani Impresa e Campagna Amica Padova
sono presenti anche sul più noto social network del
momento, Facebook, con due pagine sempre aggior-
nate. La prima ad essere aperta è stata la pagina di Coldiretti
Giovani Impresa Padova, che ormai conta oltre 1.200 amici e
ha intrecciato una fitta rete di relazioni. Dalla fine di agosto è
attiva anche la pagina dedicata a Campagna Amica Padova,
con tutte le informazioni utili sui mercati agricoli, le iniziative
sul territorio, l'attività di promozione. Invitiamo tutti a visitare
ed aggiungere le due pagine fra le preferite, in modo da contribuire ad allargare la “comunità” virtuale e a far conoscere a
quante più persone possibili le nostre iniziative.
DA MONTAGNA A NOVENTA I PROSSIMI
APPUNTAMENTI CON CAMPAGNA AMICA
1. Montagnana, dal 4 al 6 ottobre, Montagnanese in
Fiera;
2. San Pietro in Gu, domenica 6 ottobre, in occasione
della Festa della Transumanza e dei prodotti tipici
dell’Alta Padovana, promozione e vendita dei prodotti
locali;
3. Gazzo Padovano, domenica 13 ottobre. In
occasione della tradizionale Fiera della Rendena vendita
dei prodotti del territorio;
4. Conselve, domenica 13.10.2013 “Festa di Sugoli”,
Mercato Agricolo a Km 0;
5. Vigodarzere, Festival della Lentezza, domenica 13
ottobre a Villa Zusto vendita e degustazione tipicità;
6. Noventa Padovana, 4° fine settimana di ottobre:
alla Fiera d’Autunno sarà allestita “La Corte dei Sapori”.
n. 7 - settembre 2013
23
Dal territorio