BORSA I titoli per puntare su digitale genetica
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BORSA I titoli per puntare su digitale genetica
MENSILE | ANNO 1 | NUMERO 3 | AGOSTO 2011 | 5,00 € EFFE - agosto 2011 www.effemagazine.it O EZZ IO PRLANC BORSA I titoli per puntare su digitale genetica, robotica & nanotecnologie 34 Dal calo dei debiti BORSA la spinta decisiva alla ripartenza dell’ENEL di Conti 50 Suntech e le altre, BRIC a Wall Street il solare cinese può ripartire 58 eBook reader, TECH la biblioteca (elettronica) in una tavoletta POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - LO/MI REAL ESTATE 88 Ecco perché conviene ancora comprare casa a New York EXXb_]Wp_ed_8WhYbWoiIYkZe EX IY[]b_b_ddelWp_e IY[]b_b_ddelWp_ed[Z[bb[EXXb_]Wp_ed_8WhYbWoiIYkZe0[ifei_p_ed[_dcWj[h_[fh_c[Yedh_cXehie_dj[]hWb[Z[bYWf_jWb[W iYWZ[dpW$Fke_WY Z iYWZ[dpW$Fke_WYgk_ijWhb[eh_l[dZ[hb[fh_cWZ[bbWiYWZ[dpWfh[iiegkWbi_Wi_XWdYWe_dj[hc[Z_Wh_eZWbcec[djeY^[iede d[]ep_Wj[ _d l_W Y d[]ep_Wj[_dl_WYedj_dkWj_lWfh[iie8ehiW?jWb_WdWi[]c[djeCEJ[fh[iie;kheJBN$ B[c_jj[dj[8WhYbWoi8WdaFB9hWj_d]IF77#CeeZoi7W)$ 7bb[EXXb_]Wp_ed_8WhYbWoiIYkZeWjjkWbc[dj[Wffb_YWX_b[kdWjWiiWp_ed[fWh_Wb'("+&$ 9edjWjjWY_f[hcW]]_eh__d\ehcWp_ed_ Dkc[heL[hZ[&&.$&&&$(&+$(&' mmm$XcWha[ji$_j _d\e6XcWha[ji$_j ?bjhWjjWc[dje\_iYWb[Z_f[dZ[ZWbbWi_jkWp_ed[_dZ_l_ZkWb[Z_Y_WiYkd_dl[ij_jeh[[dedfeii_X_b[fh[l[Z[h[[l[djkWb_ceZ_\_Y^[WbbWjjkWb[h[]_c[\_iYWb[Y^[feiiWde_dY_Z[h["WdY^[i[di_X_bc[dj["ikb h[dZ_c[djed[jjeZ[bb_dl[ij_c[dje$Fh_cWZ_fheY[Z[h[Wbb_dl[ij_c[djei__dl_jWde_ie]][jj__dj[h[iiWj_WYedikbjWh[_fhefh_Yedikb[dj_\_iYWb_"b[]Wb_[\_dWdp_Wh_[Wb[]][h[Wjj[djWc[dj[_bFheif[jje Z_8Wi[h[f[h_X_b[ikbi_jem[Xmmm$XWhYWf$Yec%\_dWdY_Wb_d\ehcWj_ed%_jWbo"b[f[hj_d[dj_9edZ_p_ed_:[\_d_j_l[#[_dfWhj_YebWh[_<Wjjeh_Z_H_iY^_e_l_Yedj[dkj_#fh[Z_ifeij[W_\_d_Z[bbWgkejWp_ed[Z[bb[ EXXb_]Wp_ed_8WhYbWoiIYkZe$ ?dl[ij__dcWj[h_[fh_c[ WYWf_jWb[fhej[jje$ IYkZeCWj[h_[Fh_c['( IYWZ[dpW+Wdd_&,%&-%(&',$H_cXehie_dj[]hWb[Z[bYWf_jWb[WiYWZ[dpW$ BW9[ZebWfWh_Wb'(behZeikXWi[WddkWb['&"+&d[jjel_[d[Yehh_ifeijWWYedZ_p_ed[Y^[_blWbeh[Z_Y_WiYkde Z[_FWhWc[jh_Y^[Yecfed]ede_bFWd_[h[#ell[he8h[dj#E_b"=ebZ[Ik]Wh#h_b[lWjeWY_WiYkdW:WjWZ_Eii[hlWp_ed[" i_Wikf[h_eh[WblWbeh[h_b[lWjeWbbW:WjWZ_Eii[hlWp_ed[?d_p_Wb[$ D[iikdW9[ZebWiWhWYehh_ifeijWd[]b_Wdd_el[WbbWh[bWj_lW:WjWZ_Eii[hlWp_ed[_bLWbeh[Z_H_\[h_c[djeWdY^[ iebeZ_kdFWhWc[jheY^[Yecfed[_bFWd_[h[dedh_if[jj_jWb[YedZ_p_ed[$ ?cfehjec_d_cef[hbÊ_dl[ij_c[dje'$&&&;KH$ 9eZ_Y[?I?D?J&&&,-(&'(/ EXXb_]Wp_ed_8WhYbWoiIYkZe"h[f[h_X_b_ikbi_jem[Xmmm$XcWha[ji$_j"dedY^bWZeYkc[djWp_ed[[b[_d\ehcWp_ed_Z_lebjW_dlebjWZ_ifed_X_b_W_i[di_Z[bbWl_][dj[dehcWj_lWWffb_YWX_b[$?bh[dZ_c[dje behZeZ_kdJ_jebeZ[bbeIjWje?jWb_WdeWiYWZ[dpWYecfWhWX_b[*"&(/f[h8JF)"-+&.%',ZWj_Wb()]_k]de(&''$?bfh[i[dj[WddkdY_ekdc[iiW]]_efkXXb_Y_jWh_eYed\_dWb_j}fhecep_edWb_ [dedYeij_jk_iY[kde\\[hjWekdWiebb[Y_jWp_ed[Wbb_dl[ij_c[djed[bb[EXXb_]Wp_ed_8WhYbWoiIYkZe$?bh[dZ_c[djefklWh_Wh[_d\kdp_ed[Z[bfh[ppeZ_WYgk_ije[Z[bfh[ppeZ_l[dZ_jW$ Messaggio pubblicitario Nuove obbligazioni RBS Obiettivo 8%. 8% fisso il primo anno, 8% dal secondo al decimo anno se l’Euribor 3m rimane tra 1,5% e 4,5% Attraverso la tua banca di fiducia, puoi acquistare e rivendere le nostre obbligazioni di tipo senior quando vuoi, anche prima della scadenza, perché sono quotate sul mercato MOT di Borsa Italiana, con liquidità esposta da Banca Akros. L’investimento minimo è di 1.000 Euro. L’emittente è RBS Plc (rating S&P A+, Moody’s Aa3). La tassazione è al 12,5%. Periodicità Ammontare Scadenza Codice ISIN cedole cedole 8% annuo lordo (7% netto) se l’Euribor RBS 3m rimane tra 1,5% Obiettivo 8% trimestrali e 4,5%; altrimenti la 15.07.2021 GB00B6HZ2257 cedola trimestrale è pari a zero Il rendimento può variare in funzione dei prezzi di mercato. Per la documentazione delle Obbligazioni: www.rbsbank.it/markets Per maggiori informazioni: [email protected] Numero Verde 800 920 960 I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il trattamento fiscale dipende dalla situazione individuale di ciascun cliente e può essere soggetto a modifiche in futuro. In relazione alle ‘US Persons’ possono essere applicabili leggi USA. Tutte le suddette informazioni devono essere necessariamente integrate con quelle messe a disposizione dall’intermediario in base alla normativa di volta in volta applicabile. PRIMA DELLA NEGOZIAZIONE LEGGERE ATTENTAMENTE IL BASE PROSPECTUS relating to Notes approvato da AFM in data 26.05.2011, IN PARTICOLARE PER I FATTORI DI RISCHIO, ED I PERTINENTI FINAL TERMS. Al 13.07.2011 il rendimento del BTP 01.08.2021 è 5,35%, Euribor 3m 1,605%. L’ di Lionello Cadorin innovazione è lo strumento specico degli imprenditori, il mezzo con il quale essi affrontano il cambiamento come un’opportunità per un business o un servizio diverso. La denizione è di Peter Drucker, economista, il massimo studioso di management del Novecento. Sì, l’innovazione non si traduce soltanto in maggiore produttività e risparmio di costi; genera business, prodotti e servizi che prima non c'erano, e quindi crescita, sviluppo, ricchezza, per le singole aziende ma anche per i Paesi. L’innovazione della tecnologia è il principale motore dei grandi trend che cambiano il mondo, a cominciare dallo sviluppo dei cosiddetti mercati emergenti. Si tratta di un processo inarrestabile, un'accumulazione di valore che le bufere nanziarie, come le cadute delle Borse europee negli scorsi giorni di luglio, o la crisi dell’euro, non possono interrompere. Per questo abbiamo dedicato la nostra copertina all’investimento nell’innovazione, indicando in maniera concreta quali sono i business che l’incrocio tra avanzamento tecnologico e megatrend può far decollare nei prossimi anni, con grandi beneci per chi avrà fatto oggi le scelte giuste. Vale il principio enunciato all’inizio, lo ripetiamo: l’innovazione produce ricchezza. Non è un caso che Obama abbia dato vita a Startup America, un programma per mettere insieme in un sistema risorse e intelligenze private e pubbliche allo scopo di favorire, ancora di più di quanto già negli Usa non avvenga, la creazione di nuove imprese innovative. E addirittura il Cile, Paese sudamericano che per molte cose sarebbe il caso di seguire (e imitare), ha lanciato un’iniziativa per attirare da tutto il mondo aspiranti imprenditori. Da dove nascono queste azioni governative se non dalla consapevolezza che le nuove imprese innovative portano valore aggiunto e crescita alle economie? Visti da qui sembrano davvero altri mondi. Un dato dice tutto: in Israele si investono ogni anno in operazioni di venture capital 142 dollari pro capite; negli Stati Uniti 72; in Finlandia 46. La media europea è 7 dollari. L’Italia non arriva a 3. [email protected] editoriale Generazione di valore 05 EDITORIALE.indd 05 20/07/2011 10.16.05 RENDIMENTO CUMULATO A 3 ANNI RENDIMENTO CUMULATO A 3 ANNI + 15,30% + 7,85% RENDIMENTO ANNUO MEDIO COMPOSTO A 3 ANNI RENDIMENTO ANNUO MEDIO COMPOSTO A 3 ANNI + 4,86% + 2,59% RENDIMENTO A 12 MESI RENDIMENTO A 12 MESI +1,78% +0,15% AGOSTO BLOG IN COPERTINA 10 Informazione & trasparenza, 13 Investire in yuan? Si può, ma non conviene 16 TECNOLOGIA & MEGATREND Come e perché investire nell’innovazione www.effemagazine.it Banche, prima di investire guardate il capitale MENSILE | ANNO 1 | NUMERO 3 | AGOSTO 2011 | 5,00 € LAPREZ NC ZO IO BORSA I titoli per puntare su digitale genetica, robotica & nanotecnologie BORSA 34 Dal calo dei debiti la spinta decisiva alla ripartenza dell’ENEL di Conti BRIC 52 TECH Suntech e le altre, a Wall Street il solare cinese può ripartire POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO 60 ebook reader, la biblioteca (elettronica) in una tavoletta REAL ESTATE 86 Ecco perché conviene ancora comprare casa a New York POSTALE - 70% - LO/MI 80 BLOG Bond: valutare l’emittente con (e senza) l’uso dei CDS HOME Tecnologia & megatrend 18 20 20 Rivoluzione molecolare per l’industria della salute 28 BOND Portafoglio da rendimento anche in mezzo alla bufera 31 BORSA Dal calo dei debiti la spinta decisiva alla ripartenza di ENEL 34 No al nucleare, Green Power si scollò da 1,60 40 28 STARTUP made in Italy a Groupon & C. 42 07 Menu | AGOSTO 2011 STARTUP Quando investire più che un lavoro è una vera passione 44 BRIC Suntech e le altre, riparte il solare cinese? 50 TECH Meglio un super avvocato di un genio del computer 56 Mille libri in una tavoletta 58 50 LUX E dopo il volo del titolo in Borsa Marcolin accellera sulle licenze 62 ETF Il vantaggio di combinare gli ETF con i fondi attivi 66 Attiva o passiva? Come muoversi per ottenere il meglio degli ETF e fondi 70 Coprirsi dal rischio tassi con gli ETF giusti 73 34 88 66 08 SOMMARIO.indd 08 20/07/2011 10.14.25 PERSONE & SOCIETÀ 62 ABB 22 AMAZON 60 BARNES & NOBLE 60 BELLINGERI EMANUELE 68 BIOMARIN 22 CLERICAL MEDICAL 68 COLOMBO PAOLO ANDREA 36 CONTI FULVIO 37 DELLA VALLE DIEGO E ANDREA 64 ENEL 35 FANUC 22 FIRST SOLAR 92 GENOMIC HEALTH 28 GOOGLE GORINI MATTEO CERTIFICATI Unicredit osservata speciale Banche sotto scacco I Certicati più semplici che replicano il sottostante 76 77 78 F ACADEMY Per speculare o per coprirsi vantaggi e rischi dei contratti future 80 22/52 FIRST THE REAL ESTATE 22/56 68 GREEN MARTIN 54 GREEN POWER 40 GROUPON 42 IBS 60 ILLUMINA 28 IONTA FEDERICO MARIA 92 ISHARES 68 ITALIAN ANGELS FOR GROWTH 44 JINKO SOLAR 52 JOHNSON MATTHEY 22 JUMPIN 48 LARRY ALLISON 56 LEHMAN BROTHERS 11 LUKE412 96 MARCOLIN 62 MARCOLIN MAURIZIO 63 MARINI CLARELLI FRANCESCO 44 MARTINI MASSIMO 42 MATRIX 42 PERFORMANCE NILOX 61 Perchè può ripartire la domanda di platino NOOK 60 ORACLE 56 POMPILIJ GUIDO 91 Il franco resta forte 86 87 REAL ESTATE Ecco perché conviene ancora comprare casa a New York Acquisto e gestione, tutte le spese da valutare 88 94 WWW.FINANZAONLINE.COM Il meglio del Forum 96 ROCHE 22 SAMSUNG 22 SANNA ANTONELLO 69 SARACCHI MASSIMO 62 SCHMIDT ERIC 56 SCM 69 SHI ZHENGRONG 51 SIRONI CESARE 43 SOLAR TECH 22 SONY 61 SUN 56 SUNTECH 50 TARULLO DANIEL 10 TELECOM ITALIA 61 TRINA SOLAR 50 UNICREDIT 76 VIVALDI REAL ESTATE 91 YINGLI GREEN 52 09 SOMMARIO.indd 09 20/07/2011 10.14.27 BLOG Washington post Banche, prima di investire [Il mio lavoro è quello dell’economista, questo articolo vuole suggerire l’acquisto F DI COLEMAN KENDALL -----------------Economista americano, è consulente di banche e istituzioni finanziarie negli Stati Uniti, in Giappone, in Svizzera e in Italia. Vive a Washington. degli ultimi anni si possono contare anche alcuni adeguamenti in merito agli standard di patrimonializzazione. L’introduzione dei principi di Basilea 3 prevede, fra le altre cose, l’aumento del patrimonio proprio (ovvero il patrimonio di “maggior qualità”) al 7% entro il 2019. Senza entrare nei dettagli di come si misura tecnicamente il capitale, i nuovi adempimenti vogliono portare le banche a essere meno legate ai depositi per poter dovrebbero inoltre portare gi istituti di credito a fare investimenti meno rischiosi. Bisogna prima di tutto capire che il bilancio di una banca è sostanzialmente diverso da quello di un’altra impresa, come un’azienda manifatturiera. Gran parte delle aziende si chiedendo denaro agli investitori e in prestito alle banche; ma per le banche questi in parte con i depositi dei risparmiatori. Con l’irrigidimento delle condizioni patrimoniali alle banche il legislatore vuole di fatto abbassare l’esposizione di queste sui prestiti più rischiosi, e per farlo sarà necessario limitare l’accesso al credito ad una parte delle aziende, siano del settore manifatturiero piuttosto che dei servizi. Il Comitato di Basilea ricopre un ruolo cruciale proprio per questo. Settare 10 Il ritratto di Richard Fuld, l'ultimo numero uno di Lehman Brothers, esposto pubblicamente e ricoperto di commenti permettere alle banche di esporsi troppo su alcuni prestiti che, superata qualche !"# un eccesso in senso opposto non è esente da rischi: impostare i nuovi requisiti troppo in alto condurrebbe ad una restrizione del credito alle imprese, e la crescita ne risentirebbe. Ricordiamoci che i mercati Un sistema bancario troppo regolamentato dirigerà gli investitori più abili verso settori meno disciplinati come il private equity, gli hedge funds o in altre aree comunque meno regolamentate. Negli ultimi mesi si è discusso anche di un altro punto, ovvero inasprimenti patrimoniali anche per le cosiddette SIFI (in inglese Systemically Important Financial Institutions, le istituzioni sistemicamente rilevanti). L’intenzione (paventata di recente da uno dei membri del board della Fed, Daniel Tarullo) era quella di imporre BLOG guardate il capitale vista intelligente, perchè indica alle banche la strada per trovare la loro dimensione ideale. +Z ! WK@# dovrà lasciare l’intera industria, ma spostarsi su qualche istituto più piccolo. Ci sono dei servizi # <!! prezzo ragionevole, ma è anche vero che molti altri servizi posso essere offerti dalla grande come dalla piccola banca. una maggiore dotazione patrimoniale a queste banche, in modo che potessero ridurre l’impatto di una crisi o di un pesante fallimento nel $ *+! saranno rilevati da una banca più grande con conseguenze modeste sul sistema globale. [per quanto riguarda gli Stati Uniti, una lista delle molte banche fallite è disponibile a questo link: http://www.fdic.gov/bank/individual/failed/ banklist.html …I lettori noteranno che molte di queste hanno ripreso le loro attività sotto una nuova proprietà con pochissime ripercussioni se non per gli investitori e i maggiori depositanti] *+!5 l’impatto in tutta la Nazione, se non in tutto 8!# irlandesi e di Lehman (tecnicamente non era una banca, ma oggi lo sarebbe) hanno avuto impatti enormi. Una proposta avanzata dal Governatore Tarullo era di alzare i requisiti patrimoniali in modo da poter fronteggiare un default di prevista portata. " <=>@ per le SIFI più esposte, riducendo le possibilità di un fallimento. Dopo un brusco calo dei H< innalzare il patrimonio delle maggiori istituzioni JK@ WK@X Per chi investe in questo comparto la chiave è pensare sin da ora a quali banche, tra quelle di cui si hanno le azioni in portafoglio, saranno presto considerate SIFI, e quali invece manterranno dimensioni inferiori, tali da evitare questa distinzione. Le grandissime banche tendono ad aumentare continuamente il loro patrimonio: alcune big americane hanno già raggiunto il 7% previsto da Basilea 3 e, anche se con qualche incertezza, l’obiettivo WK@\+8H8 ! nella posizione di poter competere con queste banche o si vedranno costrette a cedere attività per decrescere ed evitare l’etichetta di SIFI? Oppure: c’è disponibilità di istituti minori, che possono evitare i requisiti più gravosi, in grado di espandersi là dove le grandi banche occupate ad aumentare il patrimonio non possono competere? I requisiti patrimoniali possono cambiare le regole alla base del mondo bancario per i prossimi anni, e gli investitori che ne vedranno per primi gli effetti ne saranno ricompensati. F DANIEL TARULLO Fed 11 BLOG SOCIETÀ QUOTATE E INVESTITORI Informazione & trasparenza, la fiducia si riconquista cosí DI ANNA LAMBIASE I n un contesto di incertezza e instabilità dei chiave per riconquistastitori è la trasparenza. Questa convinzione si è tradotta in un modello ^^ dalla recente pubblicazione della prima Guida alle Investor Relations. In questi 10 anni vi sono stati !##_ misura della trasparenza dell’infor quotate: il cambiamento della do ` della normativa. Relativamente al ! #dono non più solo informazioni storiche e quantitative sull’azienda ma prevalentemente prospettiche e qualitative. Vi rientrano il contesto lità sociale di impre modello di business e j sintetizza questo ap x j!! Z secondo il quale “Ma vono capire che i con { di un business”. Un recente studio della società di consulenza IR Top evidenzia Sempre più società presentano piani industriali, comunicano le variabili fondamentali del conto economico, dialogano con gli azionisti via Internet, aprono al voto elettronico. Il ruolo delle Investor Relations ANNA LAMBIASE, fondatrice di IR Top e del Journal of IR, è autrice della Guida alle Investor Relations (Maggioli editore) 13 BLOG # +}"~ j 8 # 22% delle società ha presentato al mercato un pia mi tre anni. Il settore più trasparente risulta la Tec } } H ~ j" \}\ Prodotti personali e per H j# j 8 j K@ riodo di previsione pari a due o tre anni. Tutte le società analizzate comunicano le variabili di conto `j8}" @ ! un valore di stima pun >@ 8 @ !nisce la stima dell’utile netto. L’informativa di re le aspettative di fattu >K@}che di business sulle qua 5 ! $ ! 5 ! " Relativamente all’evolu vestitori richiedono semZ` le nuove modalità di accesso alle informazioni per operare scelte consapevoli di investimento in 14 un contesto di mercato caratterizzato da elevata volatilità. Le società quotate de Z 8 # ` 8 ~ !! ##menti o approfondimenti sull’evoluzio 88 H }8` } +## ` # ha introdotto livelli minimi uniformi di disclosure sui temi della prevenzione de !! ! ! ` ## 8 ~tions e comporta l’apertura della società all’adozione di misure per costruire un H}+ 8j 11 le società che si sono aperte al voto elettronico: H H 8 " +} 8" ne che si occupano di IR nelle quotate sono spesso specialisti interni coadiuvati da professionisti esterni e indipendenti: quando le strutture aziendali preposte alle relazio evolvono sino a coinvol 8~tano in azienda un pezzo # ! ! "ra il processo di elaborazione dell’informazione ha un input più completo e quindi in ultima ana ! Poiché obiettivo delle IR è comunicare il valore ` ! sione è destinata ad esten ! so al credito che in questi anni sta caratterizzando il contesto economico # ria utilizzate nelle quotate potranno essere estese al rapporto banca-impresa. Questo potrebbe contribuire ad una evoluzione del sistema industriale ! cui le banche “osservano” le imprese per valutarne performance economico ` nanziamenti “sani”. F Deutsche Bank db-X markets X-press per fare chiarezza nei tuoi investimenti Un facile accesso ai mercati nanziari Anche la nanza più complicata può diventare semplice con la rivista mensile X-press di Deutsche Bank. Per i tuoi investimenti: novità e trend di mercato, certicati, fondi, ETF ed ETC. La rivista X-press è: — Mensile — Cartacea — Gratuita Abbonati gratuitamente su www.xmarkets.it o chiama il Numero Verde 800 90 22 55 o compila il coupon. Per ulteriori informazioni www.dbxmarkets.it Numero verde 800 90 22 55 Fax +39 02 8637 9821 X-press: ogni mese, a casa vostra Spedire il coupon a Deutsche Bank AG Team db-X markets Via S. Margherita 4 - 20121 Milano Nome Cognome Via CAP N° Città Indirizzo e-mail Firma Deutsche Bank AG rispetta la tua privacy. I dati personali sono da noi raccolti allo scopo di inviare informazioni commerciali e pubblicitarie e sono trattati e custoditi in base alle leggi e regolamenti in vigore nella Repubblica Federale di Germania e del DLgs. 196/2003. Per modicare o cancellare i tuoi dati personali, o per esercitare i tuoi diritti su tali dati, invia una mail a: [email protected], oppure rivolgiti al seguente indirizzo: Deutsche Bank AG, Global Equity Derivatives, Italian Team, 10-14 Grosse Gallustrasse, 60311 Frankfurt, Germany. 200x270_XPress2011.indd 1 21/06/11 11.19 BLOG MERCATI EMERGENTI Investire in yuan? Si può, ma non conviene Un bond della Banca Mondiale e altri di multinazionali consentono un investimento in moneta cinese. Ma i rendimenti sono modesti, il cambio complicato e una rivalutazione poco probabile DI LORENZO RAFFO L a duplice domanda viene posta sempre più di frequente: si possono acqui nanziari in yuan, ovvero nella valuta cinese? Conviene? Di fatto si può, # `!! cati e obbligazioni in yuan sta sviluppandosi su Hong Kong, dove da giugno 2010 il governo di Pechino ha autorizzato l’uso dello co dollaro locale, in previsione di una lenta e lunga marcia verso un listino dei cambi liberalizzato. In questo momento per lo yuan ci sono due mercati: #re” (sigla usata dai cambisti CNY), accessibile solo ai cinesi e a un centinaio estere riconosciute come ! tional investor”; il secondo !! #re” (sigla CNH), cioè parzialmente deregolamentato e limitato alla piazza di Hong Kong, dove si usa _ controllata”. Non è quindi tale da poter parlare di un tasso di cambio libero. Questo avvio ha consenti- 16 un modo di fare cucina tipico della Cina meridionale. Agli emittenti lo yuan consente ancora – grazie `resse modesti, apre le porte a importanti business nell’ex Impero Celeste e rappresenta una buona di HONG KONG ` ti in cui il sottostante è il rapporto per esempio fra euro e yuan (prodotti offerti anche in Italia, sebbene in panieri composti pure da altre valute emergenti), nonché di varie obbligazioni. I BOND SUL MERCATO Z tivi riguardano: un bond della Banca Mondiale del gennaio di quest’anno (scadenza 2013 – cedola 0,95%), espresso appunto in yuan; quelli più recenti di Caterpillar (scadenza 2013 – tasso 1,35% Isin HK0000083672) e di Silver Castle (scadenza 2014 – tasso 2,75% - Isin TEMP00000002), accompagnati da altri importanti gruppi, quali McDonald’s, Asian Development Bank e Hopewell Highway. In totale si tratta di una cin - CAMBIO A TRE Ma conviene o no acquistare in yuan? Per ora risulta poco consigliabile per un investitore in euro, poiché il cambio a Hong Kong avviene soltanto nei confronti del dollaro Usa, determinando un rapporto ! ! da gestire per un investitore privato. Inoltre c’è da prevedere che la Banca Centrale cinese non voglia nel breve e medio termine accettare un’accentuata rivalutazione dello yuan, dato che buona parte delle sue riserve sono espresse proprio in dollari Usa. L’attenzione riservata ai nuovi prodotti espressi in yuan è quin punto di vista accademico, ma non dovrebbe riservare forti rendimenti, almeno per alcuni anni. F CFD. Un nuovo modo di fare trading. ì &RQLFRQWUDWWLSHUGLIIHUHQ]D&RQWUDFWVIRU'LIIHUHQFH&)' SXRLWUDUUHYDQWDJJLRGDLPHUFDWLDOULDO]RHDOULEDVVR ì 'LYHQWDRSHUDWLYRVXPLJOLDLDGLPHUFDWLIRUH[D]LRQLLQGLFL PDWHULHSULPHHPROWRDOWUR ì ,*0DUNHWVIDSDUWHGL,**URXSVRFLHW¢OHDGHUQHOWUDGLQJGLSURGRWWL &)'DOLYHOORLQWHUQD]LRQDOHFRQDQQLGLHVSHULHQ]DQHOVHWWRUH Prova una demo gratuita sul sito www.igmarkets.it o chiama l’800 897 582 ,O QRVWUR VHUYL]LR GL WUDGLQJ FRPSRUWD XQ HOHYDWR OLYHOOR GL ULVFKLR H SX´ GHWHUPLQDUH SHUGLWH FKH HFFHGRQR LO YRVWUR LQYHVWLPHQWR LQL]LDOH ,* 0DUNHWV /WG ª DXWRUL]]DWD H UHJRODWD GDOOD )LQDQFLDO 6HUYLFHV $XWKRULW\ GL /RQGUD QHGDOOD&2162%,PSUHVHGL,QYHVWLPHQWR&RPXQLWDULHFRQ6XFFXUVDOHQ 110728 270x200 CFD Computer F.indd 1 7/19/2011 8:24:57 AM BLOG INTERMARKETANDMORE/REDDITO FISSO Bond: valutare l'emittente Ringrazio F per l'opportunità di far parte di un team che vuole portare avanti un nuovo concetto di !"# $ $%& % ( ) * . Dream Theater Un saluto al Direttore e in bocca al lupo per la bella avventura di F che avete cominciato. Ho visto sul sito che tra i collaboratori c’è anche un blogger che com, Dream Theater del blog Intermarketandmore. Più volte ha scritto dei CDS per valutare la rischiosità di un emittente E’ anche vero però che i CDS sono strumenti “per professionisti”. Lasciando da parte i rating che si dimostrano sempre più come può un singolo investitore privato come il sottoscritto capire quanto avere la tabella dei CDS? Che cos' è un CDS? Il Credit Default Swap (CDS) è a tutti gli effetti un contratto derivato di tipo “credit derivatives”, è dunque uno swap impiegato per trasferire l'esposi + te molto evoluto ma non necessariamente complicato. In sostanza possiamo pensare al CDS come a un’assicurazione sull’insolvenza di un emittente. Per questo motivo il CDS è spesso utilizzato come polizza assicurativa o copertura per il sottoscrittore di un'obbligazione. I CDS sono diventati famosi dopo il fallimento di Lehman Brothers. Infatti analizzando il loro andamento sarebbe stato possibile prevedere che la banca era destinata al dissesto. Quindi CDS come una polizza assicurativa contro il default. Peccato che poi la speculazione e la !sta polizza in un pericoloso derivato speculativo, dando la possibilità agli operatori di comprare contratti CDS senza avere il sottostante da assicurare, Lasciando da parte questo utilizzo dei CDS, an- CDS, A CONFRONTO ITALIA E PAESI EUROPEI "PERIFERICI" DATI IN PUNTI BASE DA APRILE A LUGLIO 2011 2.500 2.000 Italia Grecia Irlanda Portogallo Spagna 1.500 1.000 500 0 Aprile Maggio Giugno Fonte: BLOOMBERG 18 BLOG con (e senza) l'uso dei CDS diamo invece a capire cosa succede nella realtà. Se io voglio assicurarmi, ad esempio, sulla solvibilità di Fiat, posso comprare da un intermediario un contratto di Credit Default Swap. Così facendo, se Fiat fallirà, ci sarà qualcuno (colui che ha emesso la “polizza”) che pagherà al posto dell’emittente. Possiamo dire allora che con i CDS il mio rischio emittente viene neutralizzato. Ovviamente il costo del CDS varia a seconda dell’emittente. Più l’emittente è “pericoloso”, e più mi costerà assicurarmi. Guardando alla realtà attuale, l’esempio più calzante lo vediamo sul mercato analizzando i titoli di Stato europei. Infatti, assicurarsi contro il default della Grecia, costava il 12 luglio scorso 2337 basis point, mentre lo stesso contratto con sottostante titoli di Statato italiani costa “solo” 294 basis point. Questo perché? Perché la Grecia è praticamente fallita e l’Italia no. Quindi il costo di un CDS può essere un ottimo strumento per capire la rischiosità di un emittente. Ma ! rare e spesso il risparmiatore si trova smarrito. In realtà, la rischiosità di un emittente si può capire anche senza CDS. Ragioniamo un attimo. Il CDS è quel contratto che neutralizza il rischio emittente. Quindi, chi ha un bond Fiat e paga la polizza assicurativa CDS per dormire sonni tranquilli, !! che è pari (circa) al cosiddetto “risk free”, vale a dire pari ad un investimento privo di rischio. #!!ferenza è sempre e solo lui: il mercato, che stabilisce dei prezzi per ogni singola asset class e quindi il relativo rendimento. In conclusione, il risparmiatore che CHE COSA E' UN CREDIT DEFAULT SWAP? Un credit default swap è un accordo tra due parti che funziona come una scommessa su una partita di calcio. Il venditore di swap promette al compratore un alto ammontare se le obbligazioni o i prestiti di una società non vengono ripagati. In cambio della promessa, il venditore riceve pagamenti trimestrali. Non c’è bisogno che le due parti possiedano il debito oggetto dell’accordo Acquirente di credit default swap corrisponde pagamenti trimestrali al venditore di swap Venditore di credit defaul swap promette di pagare all'acquirente un certo ammontare se la società R fallisce Riceve pagamenti dall'acquirente di swap in cambio di questa sorta di assicurazione Può essere rappresentato da banche, compagnie di assicurazioni, hedge fund e altri non ha la possibilità di visionare i CDS giornalmente potrà ovviare a questa carenza confrontando i rendimenti dei vari titoli, tenute costanti la scadenza e la tipologia di titolo. L’ideale è utilizzare un benchmark, un riferimento. E il riferimento può essere il Bund, il Btp tedesco (il massimo della sicurezza per il mercato) oppure il nostro BTP (molto meno sicuro ma resta sempre il nostro benchmark italiano). Un esempio? Ipotizziamo che si voglia fare un confronto tra titoli emessi in Europa, tutti di pari = - Riceve la promessa di un alto rimborso se la società fallisce e l'obbligazione non viene ripagata Può essere rappresentato da banche, compagnie di assicurazione, hedge fund e altri Se la situazione finanziaria della società diventa difficile, lo swap acquisisce valore. Chi lo detiene lo può rivendere e ottenere pagamenti alti in cambio so. C’è un’evidente correlazione tra il valore del CDS e il rendimento. Più è alto il CDS, maggiore è il rischio e maggiore è il rendimento. Quindi, per farla breve, la vecchia regola del rischio / rendimento è sempre quella che domina sul mercato. Maggior rendimento, a parità di condizioni e # E questi ragionamenti si possono fare anche se non si hanno i CDS da monitorare. Stay Tuned! (DT) F PER SAPERNE DI PIÙ 19 HOME|COPERTINA BORSA TECNOLOGIE & MEGATREND Come e perché investire a lungo termine nell'innovazione. Digitale, Genetica/Biotech, Robotica, Nanotecnologia: i business e i singoli titoli a più alto potenziale di crescita 20 HOME.indd 20 20/07/2011 10.31.36 L' » » » innovazione è un tema di investimento generale intimamente collegato con i più importanti megatrend. Ha un ruolo vitale quando arriva a trovare soluzioni sostenibili per il lungo termine. Nell’ambito dell’innovazione si possono identicare quattro aree in questo momento di particolare interesse per gli investitori: il mondo digitale, la genetica/biotecnologia, la robotica e la nanotecnologia. Secondo gli specialisti di Credit Suisse, che all’investimento a lungo termine in questi settori ha dedicato un’analisi nalizzata all’individuazione dei titoli-chiave, l’innovazione rappresenta il lato dell’offerta, per così dire, di una domanda che è il risultato diretto di diversi megatrend. Per le aziende che competono nell’economia globale l’innovazione è indispensabile quando devono adattarsi ai continui cambiamenti ambientali del loro business. Si può attribuire all’innovazione anche una larga parte dell’aumento di produttività di quasi tutta l’industria, il che ne fa una L'innovazione è un tema generale strettamente connesso componente decisiva della crescita economicon i principali megatrend, dai quali deriva la domanda di ca. L’attuale ritmo di diffusione della tecnolotecnologia gia, combinato con la convergenza delle diverI progressi tecnologici sono fortermente interdipendenti e si se tecnologie – sottolinea Credit Suisse – è un potente schieramento per futuri “sfondamenti” fertilizzano a vicenda favorendo nuovi traguardi tecnologici. I trend Digitale e Genetica/Biotecnologia sono i più avanzati I conni tra le diverse tecnologie sono seme probabilmente mostreranno i maggiori progressi nel pre più sfocati. Si pensi all’affermarsi degli breve termine. Robotica e Nanotecnologia sono in una fase smartphone, che offrono funzionalità al di qua relativamente iniziale dello sviluppo ma hanno un potenziale e al di là delle tradizionali telecomunicaziodi innovazione molto promettente ni, come i pagamenti elettronici o il monitoraggio della salute. L’avanzamento tecnologi- 21 HOME.indd 21 20/07/2011 10.32.10 HOME|COPERTINA Dove si applica la nanotecnologia 15% 38% Altri Nanomateriali I settori di applicazione. Fonte: Organization for economic co-operation and development patent database 9% Strumentazioni 13% 25% Nanobiotecnologia co in una disciplina offre piattaforme di crescita alle altre, come terreni che si fertilizzassero a vicenda. L’attuale lavoro nella ricerca sul genoma, per esempio, non sarebbe possibile senza gli sviluppi dell’Information technology, che consente il trattamento dell’enorme quantità di dati che vengono prodotti. DIGITALE L’utilizzo sempre più intenso di Internet (vedere grafico) guida l’innovazione di prodotto e di processo in tutti i segmenti della tecnologia. Le potenzialità di diffusione di Internet mobile offrono grandi possibilità di nuove idee di business alternativi. Il cosiddetto Cloud Computing sta creando grandi opportunità nel mercato retail e in quello delle imprese. Secondo Credit Suisse gli investitori dovrebbero concentrarsi sui segmenti che hanno le maggiori prospettive di Nanoelettronica •e-markets: comprende pubblicità, comunicazione e shopping digitali; Forrester Research prevede tassi di crescita del 10% all’anno. •Smartphone e semiconduttori: la penetrazione degli smartphone dovrebbe crescere dal 23,5% nel 2010 al 98% nel 2015, e il contenuto in chip dovrebbe aumentare significativamente. •Network: l’aumento del trafco dei network digitali richiede infrastrutture brillanti ed efcienti. •Software: il Cloud Computing apre spazi devastanti nel mercato del software per le imprese. crescita, e in particolare: DOVE INVESTIRE DIGITAL WORLD Google: tra i principali beneciari di Internet mobile Samsung Electronics: attiva lungo tutta la catena del valore di Internet mobile GENETICS/BIOTECHNOLOGY Roche: un leader della medicina personalizzata BioMarin: azienda concentrata sulle malattie orfane ROBOTICS ABB: principale produttore di robot industriali Fanuc: alta base installata di robot industriali NANOTECHNOLOGY First Solar: moduli solari a lm sottile a basso costo Johnson Matthey: leader nei sistemi di controllo delle emissioni per veicoli e applicazioni sse GENETICA E BIOTECNOLOGIA Continuano ad aumentare, anche nel mondo emergente, le patologie legate all’età e allo stile di vita, come il diabete e i disturbi cardiovascolari, l’ipertensione, l’Alzheimer e i tumori. Molte di queste malattie hanno ancora opzioni di trattamento sub-ottimali, con signicativi effetti collaterali, quando non sono addirittura prive di possibilità di trattamento. Questo spinge la medicina a continue sde in cerca di nuove terapie, con la possibilità che alla ne si possa passare dal trattamento dei sintomi a cure vere e proprie. La genetica, che con la biotecnologia ha permesso di moltiplicare le informazioni sulle cause all’origine delle malattie, può essere usata come strumento di ricerca nel processo di sviluppo dei medicinali così come delle apparecchiature diagnostiche. Grandissimo potenziale hanno la medicina molecolare (vedere articolo a pagina 28) e le terapie che utilizzano le cellule staminali. Credit Suisse consiglia 22 HOME.indd 22 20/07/2011 10.32.13 'JODI4JS&ENVOE)JMMBSZF5FO[JOH/PSHBZOPOIBOOPSBHHJVOUPMBDJNBEFMMÁ&WFSFTUOPOTJTPOPGFSNBUJ,BUINBOEV 3HUFKØ7HQ]LQJ1RUJD\GRYUHEEHPRVWUDUH DOODWXDEDQFDODJLXVWDYLD" 4JEJDFDIFJMHFOJPTJB JTQJSB[JPOFFGBUJDB 1FSOPJDÁVOBUFS[BDPNQPOFOUF $PMMBCPSB[JPOF $PNFIBOOPEJNPTUSBUPBMNPOEP 4JS&ENVOE)JMMBSZF5FO[JOH/PSHBZQFSTJOP JUBMFOUJQJ¬TUSBPSEJOBSJIBOOPCJTPHOP EJBJVUPTFWPHMJPOPSJNBOFSFTVMMFWFUUFQJ¬BMUF VOBWFSJUEFMMÁBMQJOJTNPPWWJBNFOUF NBBODIFEFMNPOEPEFMMBŖOBO[B 1FSDIDPNFTBQQJBNPJMDMJNB FDPOPNJDPQV¥FTTFSFJNQSFWFEJCJMFDPNF MÁBSJBSBSFGBUUBEFMMÁ)JNBMBZB -FJOTJEJFEFMMÁJOFTQFSJFO[BBMUSFUUBOUPQFSJDPMPTF *GSVUUJEFMTVDDFTTPBMUSFUUBOUPJOFCSJBOUJ $PT ŖODIOPOBWSFNPBJVUBUPJOPTUSJDMJFOUJ BSBHHJVOHFSFJMPSPPCJFUUJWJŖOBO[JBSJOPJÉ 1RQFLIHUPHUHPR 8FBMUI.BOBHFNFOU Ř "TTFU.BOBHFNFOU Ř *OWFTUNFOU#BOLJOH XXXVCTDPNOPODJGFSNFSFNPJU /PNJPSJGFSJNFOUJBUFS[FQFSTPOFBQQBJPOPJORVFTUBQVCCMJDJUTUBNQBUBEJFUSPMPSPFTQSFTTBBVUPSJ[[B[JPOF-PDBMJUFEBUBSJQPSUBUFOFMMBEJEBTDBMJBJOEJDBOPEPWFFRVBOEPMBGPUPTUBUBTDBUUBUB h6#45VUUJJEJSJUUJSJTFSWBUJ HOME|COPERTINA come esposizione azionaria a biotecnologia e genetica: L'esplosione di Internet Società farmaceutiche che hanno una notevole quota di medicinali biotech nel loro portafoglio prodotti. Il vantaggio è una maggiore diversificazione ed un minore rischio legato ai prodotti specifici. ! "# $% & *+ /34 Società attive nella diagnostica molecolare, settore per il quale la società di consulenza PriceWaterhouseCoopers prevede una crescita del 15% all’anno nei prossimi cinque anni. ROBOTICA Attualmente le applicazioni di robot sono concentrate soprattutto nei processi di produzione industriali e destinate a funzioni limitate e ripetitive. Ma nel lungo termine saranno sviluppati robot intelligenti capaci di pre ! varietà di situazioni, di svolgere attività più complesse e di interagire con le persone. Per esempio in Giappone, dove la popolazione invecchia e la Cifre stimate Global Internet traffic ‘00 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04 forza lavoro diminuisce, si investe nello sviluppo di soluzioni robotizzate, al punto di vedere i robot come potenziali fornitori di assistenza agli anziani sempre più numerosi. Con l’evoluzione di tecnologie come Gps e Umts e la diminuzione dei costi di trattamento dei dati, gli esperti di Credit Suisse si aspettano per i robot apZ prezzi calanti. Consigliano di investire quindi: Nel campo dei robot industriali, nelle società che ‘05 ‘06 ‘07 ‘08 ‘09 LE VENDITE 2010 DI ROBOT PROFESSIONALI Robot per la pulizia 8% Applicazioni 25% per la difesa Robot medicali 8% Sistemi sottomarini 4% Costruzioni e demolizioni 6% Per usi generici 6% Robot Sistemi logistici 5% 25% agricoli Soccorso e sicurezza 4% Fonte: WORLD ROBOTICS QUANTO SI ACCORCIANO I TEMPI DI DIFFUSIONE DELLE NUOVE TECNOLOGIE 5***6%67758968588&5865;*5<##;7=*6<6>? 125 99 FERROVIE TELEFONO 1750–1900 69 59 RADIO TELEVISIONE 1900–1950 24 23 16 PC INTERNET CELLULARE 1950–1975 1975–2000 Fonte: CREDIT SUISSE 24 COPERTINA |HOME Milioni di terabites / mese ‘10 ‘11 ‘12 ‘13 ‘14 ‘15 80 70 60 50 40 30 20 10 0 offrono linee di produzione completamente automatizzate e hanno una profonda comprensione dei processi produttivi. L’aspettativa è di una più alta domanda di robot da parte dei mercati emergenti, soprattutto Asia, e da settori con una penetrazione di robot relativamente bassa come la sanità o l’industria di cibi e bevande. •Nel campo dei robot di servizio per uso professionale (attualmente la domanda è dominata dalle applicazioni per la difesa e dai mungitori per mucche) in aziende specializzate che offrono tecnologia afdabile. •Nel campo dei robot di servizio per uso privato, nei produttori di apparecchi domestici, che saranno i protagonisti probabilmente dominanti anche se potranno emergere aziende specializzate. Fixed access points (mld) Mobile access points (mld) 8 7 6 5 4 3 2 1 0 Il potenziale di Internet mobile 2008 2013 Fonte: INFONETICS RESEARCH NANOTECNOLOGIA La ricerca è esplosa nell’ultimo decennio e significativi investimenti sono in corso nel mondo per iniziativa sia dei governi sia del settore privato. Si tratta di una tecnologia trasversale che trova applicazioni in molti settori, dai materiali intelligenti all’elettronica hightech sino ai prodotti per la salute. I possessori della tecnologia promettono soluzioni per molte delle odierne sfide tecnologiche: nell’energia solare, con nuovi materiali capaci di aumentare l’assorbimento della luce; nell’illuminazione, con diodi luminosi energeticamente efficienti; nella purificazione dell’acqua, con nuove membrane. Ancora, l’accumulazione di energia come nel caso delle batterie agli ioni di litio potrà vedere grandi passi avanti, in risposta alla domanda incalzante che arriva dai produttori di veicoli elettrici, di fonti intermittenti di energia e di dispositivi mobili. Infine la nanotecnologia può anche dare un importante contributo ala sostenibilità con il risparmio di risorse e l’assicurazione di efficienza energetica in molte applicazioni (per esempio gli apparecchi televisivi a schermo piatto). Gli specialisti di Credit Suisse stimano che la vendita di prodotti frutto della nanotecnologia sia destinata più o meno 25 HOME.indd 25 20/07/2011 10.32.15 HOME|COPERTINA Informazione genetica, crescita esponenziale 100 80 60 40 20 0 1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006 a triplicare da qui al 2015. Data la diversa natura delle applicazioni, e per il fatto stesso che la nanotecnologia non costituisce un settore a sé, gli investitori hanno molte opzioni di investimento. Si può scegliere o di puntare direttamente su singole società selezionate, oppure orientarsi su un portafoglio diversificato, per esempio un ETF o un fondo passivo che replichi un indice della nanotecnologia all’interno del quale siano comprese le seguenti aree di business: •Le applicazioni nei materiali, nell’elettronica e nell’energia, le più avanzate e quindi quelle che offrono la più alta esposizione alla nanotecnologia. NUMERO SEQUENZE (MILIONI) Fonte: GENBANK Longevità e vita sedentaria cambiano la domanda di cure •Nel campo della salute, le società che forniscono materiali grezzi per la ricerca farmaceutica, dal momento che la gran parte delle applicazioni sono nella fase iniziale. •I fornitori delle strumenLe conquiste della medicina nell'ultimo secolo, per esempio la scoperta degli tazioni necessarie alla creantibiotici, hanno portato a un marcato aumento delle aspettative medie di vita della scente attività di Ricerca e popolazione ma anche a uno spostamento delle principali cause di morte. Sviluppo, che ne beneficeMorbi infettivi e malattie acute hanno preso il posto di disturbi cronici e malattie ranno come i produttori di degenerative, diventando di fatto oggi le maggiori cause di morte. pale e picconi all’epoca delInoltre la continua e inarrestatbile tendenza mondiale all'urbanizzazione conduce la corsa all’oro. ad uno stile di vita sedentario un sempre maggior numero di persone, compresi F gli abitanti dei Paesi emergenti. La conseguenza è una crescente diffusione DOVE AUMENTERÀ DI PIÙ IL NUMERO DI MALATI NEL MONDO di malattie e disturbi legati proprio all'età DATI IN MILIONI 450 e agli stili di vita, per i quali cresce la 2008 400 domanda di terapie innovative. Il graco 2030 350 accanto mostra il tipo di disturbi per i quali 300 nei prossimi due decenni, da qui al 2030, 250 crescerà di più questa richiesta di nuove 200 cure. Particolarmente signicativi appaiono 150 gli incrementi riferiti al morbo di Alzheimer, 100 al cancro e al diabete. 50 La medicina verrà spinta a nuove sde che 0 avranno in molti casi l'obiettivo di scoprire Morbo Malattia Emicrania Cancro Diabete d’Alzheimer cerebrovascolari cure che oggi ancora non esistono. Fonte: CREDIT SUISSE 26 HOME.indd 26 20/07/2011 10.32.18 HOME|COPERTINA MEDICINA La rivoluzione molecolare dell'industria della salute Nuove terapie per un nuovo concetto di malattia. Allungamento e miglioramento qualitativo della vita. Gli effetti sul business di una trasformazione già paragonata all'avvento del digitale iniziata una nuova era per la medicina, quella della medicina molecolare. Nella medicina molecolare la malattia è considerata una disfunzione nell’interazione delle molecole biologiche, non soltanto un insieme di sintomi o la caduta della funzione di un organo particolare. Gli esperti di Alliance Bernstein, società di gestione indipendente tra le più attente a livello internazionale alle trasformazioni tecnologiche, si aspettano che la medicina molecolare rivoluzioni la pratica della medicina stessa, trasformando l’industria sanitaria globale per arrivare ad un allungamento e ad un miglioramento qualitativo della vita. Nuove terapie - secondo Amy Raskin, direttore della ricerca per le azioni growth, autore di un report sulla materia con l'analista Eli Casdin - rideniranno il ruolo degli ospedali e dei medici. La domanda di beni e servizi, in particolare quelli legati alla sanità, al nanziario e ai beni di consumo ciclici, cambieranno alla luce delle nuove attitudini ai consumi. L’avvento della medicina molecolare, nella visione di Aliance Bernstein, è una trasformazione legata alla tecnologia molto simile all’av- Sequenziamento del DNA 1,6 4,6 Ricavi nel 2010 mld di USD Ricavi nel 2015 mld di USD DOVE INVESTIRE La genomica risulterà positiva per tutta una serie di piccole società, comprese quelle produttrici di strumenti scientici utilizzati nella ricerca. Per esempio Alliance Bernstein ha investito in Illumina, azienda americana leader nella produzione di sequenziatori di DNA e uno dei top-performer dello scorso anno. Si stima che Illumina abbia realizzato il 70% dei sequenziatori di nuova generazione attualmente in uso, vincendo negli ultimi due anni la battaglia per la fascia alta del mercato del sequenziamento del DNA. Un’altra area promettente su cui puntare è la diagnostica, ovvero l’impiego dei test genetici per identicare malattie e trattamenti. Genomic Health, per esempio, è una società Usa che effettua test in grado di stabilire se la chemioterapia può essere efcace per i singoli pazienti malati di cancro al polmone. vento dell’era digitale. In quel caso, dai progressi nella tecnologia dei semiconduttori derivò una drastica riduzione del costo dell’attività di elaborazione. La velocità di trattamento dei dati raddoppiò ogni due anni e le applicazioni esplosero, attirando sempre più utenti. Nel caso del sequenziamento del DNA, i passi compiuti dalla tecnologia crescono ancora più rapidamente, raddoppiando ogni sei mesi. La raccolta, l’elaborazione e l’immaganizzamento delle informazioni guideranno la domanda per i servizi di information technology. Amy Raskin e Eli Casdin prevedono una crescita esponenziale dell’attività di ricerca, che produrrà un numero impressionante di dati molecolari (da convertire in informazioni digitali). I fornitori di tecnologie tradizionali che analizzano le informazioni digitali aumenteranno il proprio business per offrire servizi anche a questa nuova tipologia di utenti. Le prime opportunità di investimento nella medicina molecolare interesseranno i fornitori di tecnologia di sequenziamento del DNA. Alliance Bernstein stima che questo mercato, che nel 2010 ha generato 1,6 miliardi di dollari , raggiungerà 4,6 miliardi nel 2015. Le applicazioni della medicina molecolare possono manifestarsi in tre fasi distinte, ognuna delle quali spingerà all’innovazione i modelli di business. 28 HOME.indd 28 20/07/2011 10.32.19 100 90 90 80 80 70 70 60 60 50 50 20 20 20 11 100 67 40 40 40 30 30 20 20 10 11 LE AREE PIU' INTERESSANTI Per gli investitori le seguenti tre aree risultano particolarmente interessanti: - L’utilizzo delle informazioni del genoma di un paziente faciliterà una previsione più precisa delle malattie a cui un individuo è soggetto. - Le informazioni molecolari saranno applicate alla diagnosi e alla prognosi del cancro, migliorando sensibilmente i trattamenti e i risultati del paziente. - I test molecolari che determinano quale farmaco funziona per quale paziente diventeranno abituali. Le società della diagnostica in vitro sono nella stragrande maggioranza impreparate a questa transizione: molte potrebbero vedere il proprio business diminuire. LA BIOLOGIA SINTETICA Un altro aspetto importante da tenere in considerazione sarà l’incorporazione delle informazioni molecolari nella scoperta e sviluppo di farmaci che miglioreranno in maniera sensibile la produttività e la prottabilità nel prossimo decennio. L’impatto più profondo verrà dalla branca della biologia molecolare conosciuta come biologia sintetica, che implicherà la 10 Sempre più ricavi La crescita assoluta e in percentuale sul totale della diagnostica dei ricavi riferiti alla medicina molecolare 21 Ricavi diagnostica vitro Medicina molecolare manipolazione, la progettazione e la produzione di cellule. La biologia sintetica nei prossimi decenni ridenirà sia il modo dei ricercatori di studiare e sviluppare i farmaci, sia quello dei medici di curare i pazienti. La biologia cellulare permetterebbe invece ai medici di Entro il 2030 la medicina rigenerativa rappresenterà il 25% dei protti dell'industria farmaceutica sfruttare il potere della medicina rigenerativa. I ricercatori saranno in grado di ideare terapie cellulari per ssare gli apparati biologici interrotti come cuore, neuroni e pancreas. Alliance Bernstein stima che entro il 2030 la medicina rigenerativa rappresenterà il 25% dei protti dell’industria farmaceutica. In molti casi la medicina rigenerativa cannibalizzerà gli attuali guadagni dei farmaci e ovvierà alla necessità di interventi di trapianto. F 29 HOME.indd 29 20/07/2011 10.32.22 INTERESSATO A FARE TRADING CON CFD? ISCRIVITI AI NOSTRI SEMINARI GRATUITI !6FRSULLO0RQGRGHO)RUH[HGHL&)' !,PSDUDQXRYHWHFQLFKHGLWUDGLQJHGLJHVWLRQHGHOULVFKLR &0&0DUNHWVXQEURNHUOHDGHUVX&)'H)RUH[WLRIIUHO¶RSSRUWXQLWjGLSDUWHFLSDUHJUDWXLWDPHQWHDL VHPLQDULSUHVVRODVHGHGL0LODQRHGDLVHPLQDULIRUPDWLYLRQOLQHGRYHVDUDQQRWUDWWDWLDVSHWWLSUDWLFL HGRSHUDWLYLGLFRPHVYLOXSSDUHXQSLDQRGLWUDGLQJHFRPHDJHYRODUHOHGHFLVLRQLGLLQYHVWLPHQWR JUD]LHDOO¶DQDOLVLWHFQLFD /DIRUPD]LRQHqODFKLDYHSHUSRWHUUHDOL]]DUHOHWXHVWUDWHJLHGLWUDGLQJFRQXQD PDJJLRUHSUREDELOLWjGLVXFFHVVR5(*,675$7,68%,72 ,QRVWULVHPLQDULVRQRWHQXWLGDDQDOLVWLSURIHVVLRQLVWL FKHWLDLXWHUDQQRDFRPSUHQGHUHLPHUFDWLILQDQ]LDULH DGLPSDUDUHO¶RSHUDUWLYLWjFRQL&)' WWW.CMCMARKETS.IT/SEMINARI NUMERO VERDE 800 977 467 ,OVHUYL]LRGLWUDGLQJVX)RUH[H&)'GDQRLRIIHUWRFRPSRUWDXQHOHYDWROLYHOORGLULVFKLRHSXzGHWHUPLQDUH SHUGLWHFKHHFFHGRQRLOYRVWURLQYHVWLPHQWRLQL]LDOH&0&0DUNHWV8.3OFqDXWRUL]]DWDHUHJRODPHQWDWD GDOOD)LQDQFLDO6HUYLFHV$XWKRULW\QHGqUHJLVWUDWDLQ,WDOLDDOO¶(OHQFRGHOOHLPSUHVHGLLQYHVWLPHQWR FRPXQLWDULHFRQVXFFXUVDOHWHQXWRGDOOD&2162%DOQ TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI |BOND STRATEGIE DI INVESTIMENTO Portafogli da rendimento anche in mezzo alla bufera Le indicazioni di tre investitori per ristrutturare gli investimenti obbligazionari con l'obiettivo di una maggiore dinamicità. Bancari (con precauzioni), corporate e high yield invece dei governativi europei ALLARME: I RENDIMENTI A DUE ANNI DEI TITOLI DI STATO EUROPEI DATI IN PERCENTUALE AGGIORNATI AL 7/07/2011 30 25 20 Grecia Portogallo Spagna 15 Italia Francia Germania 10 5 A CURA DI O LORENZO RAFFO bbligazionisti in subbuglio. Prima le decisioni previste nel di imposta di bollo sui dossier titoli con aliquota unica al 20% per le rendite da capitale, che rischiano di costare caro proprio alla categoria più prudente, ma anche diffusa, degli investitori. Poi l’accentuazione della crisi dei titoli di Stato. Di qui la necessità di strutturare i portafogli con maggiore dinamicità, il che comporta inevitabilmente rischi superiori. F ha chiesto a tre navigati investitori del settore, tutti che operano in proprio, di suggerire dei portafogli da poter costruire oggi, come se si partisse da zero, alla portata di chiunque voglia gestire in proprio un patrimonio piccolo o grande. Restano certamente le dif#tri intermediari le chiavi dell’accesso al mercato per le obbligazioni non quotate in Italia, a causa anche di normative volute per difendere l’investitore dalle trappole del passato (si veda i casi Lehman, Parmalat, ecc) ma di fatto tra 0 Gen 08 Lug 08 Gen 09 Lug 09 Gen 10 Lug 10 Gen 11 Lug 11 Fonte: M&G, BLOOMBERG É il caso ora di capire cosa sta succedendo sul mercato, viste le tensioni delle ultime settimane. Dato per acquisito che i titoli di Stato europei sono oggi sconsigliabili, perché o troppo penalizzati dal rischio default di Grecia, Portogallo e compagnia bella o caratterizzati da redditività decisamente modesta (si veda il caso di quelli tedeschi e francesi), che cosa resta da fare? Battere la strada dei bancari (pur con tante precauzioni), dei “corporate” e degli “high yield”. A condizione che si riferiscano a emittenti solidi e attivi in comparti economici a buona potenzialità di sviluppo. Resta inoltre il rischio dell’aumento dei tassi da par- Tutti e tre i portafogli puntano a una certa aggressività di rendimenti. te della Banca Centrale Europea. Nessuno dei nostri tre specialisti sembra preoccuparsi di quest’aspetto. Lo scatto di inizio luglio dall’1,25% all’1,5% era scontato, ma forse successivi gradini saranno più lenti rispetto a quan # ! il traguardo del 2% rinviato al 2012. Tutti e tre i portafogli puntano a una certa aggressività di rendimento e per sivo, ovvero il bond Invest TM Oro, la cui cedola nei primi anni è garantita, ma non altrettanto potrebbe essere per i quattro successivi. Vi è da notare comunque una certa ritrosia nei confronti delle obbligazioni strutturate, sebbene il mercato ne stia proponendo molte di nuove, con caratteristiche in taluni casi innovative. Non si può però escludere che proprio no in futuro molti investitori a cercare un surplus di rendimento, acquistando prodotti legati a sottostanti più variegati, oppure in valute emergenti. 31 BOND|TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI PORTAFOGLIO 1 | MINI MA SPRINT QUATTRO PER IL SU E GIÙ Sandro ha 36 anni e lavora in un grup = nanziario con una capitale di 80.000 euro. “Posso dedicare al trading - dichiara - solo qualche ora alla settimana. Così ho deciso di limitarmi a obbligazioni e commodity, che non mi richiedono un impegno costante e necessariamente quotidiano". Ho costruito un portafoglio per F sulla base dell’esperienza accumulata in questi anni. La mia ricerca è dedicata quasi soltanto a reperire bond a volatilità media e, se possibile, costante, tramite una piattaforma specializzata. Consiglio naturalmente di restare lontani dai titoli di Stato, sebbene per i Btp italiani si aprano interessanti prospettive, che valuterò però dopo l’estate. Suggerisco invece queste obbligazioni. Per Sandro, 36 anni SETTORE IMMOBILIARE prima la Renault 5,625% 2017, un treno che va e viene. La compro a 101,5 e la vendo poco sopra 104. Finora mi ha reso bene, ma avrei potuto ampliare le plusvalenze se avessi indovinato anche alcune fasi intermedie. Per seconda cito la Deutsche Lufthansa 6,5% 2016, abbastanza regolare nei suoi movimenti, con un supporto su 109,8 che potrebbe restare valido ancora per qualche tempo e con un obiettivo non troppo ambizioso, posizionato a 111,6 e già confermato più volte. Seguo con insistenza anche il tasso variabile Eni 2015 euribor + 0,89, sebbene – inevitabilmente – con spazi di manovra più limitati. Con un capitale maggiore opererei sul perpetual Vinci 6,25%, che richiede il lotto minimo di 50.000 euro, "pendolino" regolare ma da seguire. 80mila euro di capitale PORTAFOGLIO 3 | MAXI E VELOCE PER VOLARE VERSO L’ALTO Marco è un professionista di 41 anni che dedica alcune ore della giornata al trading azionario e che non trascura un investimento in chiave obbligazionaria (circa 800.000 euro) per una parte rilevante del suo patrimonio. “Ho pensato – sostiene – che per i lettori di F bisogna uscire un po’ dai canali tradizionali, quelli spesso seguiti dai ge- 32 stori di professione. Cerco così redditività elevata con una parte dei bond proposti; è il caso dei poco “amati” (da qualcuno) perpetual bancari, quali l’Unicredit 9,375% e il Deutsche Bank 8%; quest’ultimo ha il vantaggio di avere un lotto minimo modesto e quindi di adattarsi ai più di- Marco, 41 anni LIBERO PROFESSIONISTA TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI |BOND PORTAFOGLIO 2 | MEDIO E PRUDENTE PUR CON QUALCHE RISCHIO Paola ha 47 anni e gestisce il patrimonio familiare con oculatezza, dimostrandosi molto informata. Il suo capitale è di circa 250.000 euro. “L’obiettivo perseguito – spiega - è di garantire una stabilità di rendimento e di valore nel tempo, comprando quasi soltanto bond, con in aggiunta ETF azionari. Ai lettori di F faccio questo quadro. Innanzitutto cerco prevalentemente di acquistare all’emissione, perché tengo le ] ^ a scadenza. Talvolta ciò mi pone dei problemi, in quanto la banca con cui opero, tramite sportello, si dimostra rigida nel rendere disponibili alcuni prodotti. Cosa consiglio? Due obbligazioni Mediobanca, lo zero coupon 2016 e il tasso varia Quarto Atto, con scadenza 2021. Quest’ultimo è un subordinato, indicizzato all’Euribor Paola, 47 anni CASALINGA 250 mila euro di capitale 800mila euro di capitale versi portafogli. Vanno però acquistati e venduti a ritmo abbastanza dinamico, secondo uno schema % |no fatto soffrire! Poi mi piazzerei su due automobilistici, per esempio il Peugeot 5% 2016 e il nuovo Fiat 7,375% 2018 (taglio minimo 100.000 euro), sul “vecchio“ Italy trimestrale, maggiorato di uno spread del 2%, con un minimo del 4,5% e un massimo del 7,5%. Poi l’Enel 5% 2021, che ha però un taglio minimo di 100.000 euro, ma è una garanzia! Non trascurerei la Continental 7,125% 2018 (anche questa con taglio minimo elevato, ovvero 50.000 euro), che gira non molto Bank of America Merrill Lynch Invest Bond TM Oro: corrisponde una ce !? per ciascuno dei primi 3 anni e una mo dell'8% per gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018, calcolata sul rapporto tra numero di giorni lavorativi in cui il 3 k e 2.000 dollari per oncia e il numero di giorni lavorativi compreso nell’an ; x qualche rischio”. 2029, con cedola legata allo swap kx }~ x!? lordo, e su dei bond dell’industria solare tedesca, quale il Solarworld 6,375% 2016. Temo che ~ prossimi anni e quindi non trascurerei di coprirmi impiegando dei francesi Oat a media scadenza. Sulle valute non disdegno qual- OGNI LUNEDÌ SU WWW.EFFEMAGAZINE.IT BOND SÌ BOND NO le emissioni interessanti della settimana che bond corto in dollari e mediolungo in peso messicano, ma anche la sterlina non mi dispiace, per esempio con l’E.On 6,375% 2032, che “gira” a oltre 110 di prezzo, ma che è stabile nell’andamento. Titoli di Stato? Per ora non li prendo in considerazione, salvo il già citato Italy 2029, che ha caratteristiche particolari”. 33 LE PROSPETTIVE DEL TITOLO Dal calo dei debiti la spinta decisiva alla ripartenza di ENEL 34 BORSA I l compito più delicato è alle spalle, ma l’attenzione dovrà rimanere alta. Lo stato di salute dell’economia globale non permette distrazioni, e l'andamento dell'azienda Italia e del debito pubblico farà sentire i suoi effetti. La fase 2 dell’Enel di Fulvio Conti è appena iniziata ma l’obiettivo princi5 striale 2011-2015: risultati in crescita mantenendo un adeguato equilibrio patrimoniale. Senza dimenticare la stabilità del dividendo, la continua generazione di cassa e la ricerca di un mix sempre migliore nella produzione energetica. Sullo sfondo i radicali cambiamenti avvenuti negli ultimi mesi: il terremoto in Giappone e il successivo dibattito sul nucleare, le rivolte scoppiate in Nord Africa e il nuovo fermento intorno alle energie rinnovabili. Il mercato ha apprezzato la passata strategia dell’Enel, che lo scorso anno ha portato a termine un impegnativo piano di dismissioni in uno scenario economico non certo esaltante. E la cartina tornasole sta nella superperformance del titolo da inizio anno (+20% circa prima della settimana nera di metà luglio). F prova a spiegare perché gli investitori potranno credere ancora una volta agli obiettivi indicati da Conti e tenere in portafoglio l’azione del colosso elettrico, che potrebbe non aver ancora Dopo il rialzo dei primi sei mesi e il superdividendo, le soddisfazioni per gli azionisti non sembrano finite. Sud America, Russia e fonti rinnovabili le direttrici di crescita. Piani e obiettivi di Conti (Fulvio) 2 A CURA DI ALBERTO BOLIS 35 BORSA !zioni. ATTENZIONE ESTREMA VERSO IL MAXI DEBITO Il piano industriale 20112015 di Enel, presentato lo scorso marzo, è incentrato su un dogma preciso: ottenere risultati in crescita nel lungo periodo, mantenendo un adeguato equilibrio Tradotto: un bilancio solido e un debito sotto controllo offrono sicurezza agli investitori, soprattutto se parliamo della società italiana con il più alto numero di azionisti, circa 1,5 milioni tra piccoli ri- GLI OBIETTIVI DEL PIANO INDUSTRIALE 2010 4,39 mld 17,4 mld 2,6x 2011 4,5 mld 17,4 mld 2,5x 2013 4,9 mld 18,5 mld 2,3x 2015 5,8 mld 20 mld 1,8x Utile Ebitda Debito/Ebitda I GIUDIZI SUL RATING DI ENEL S&P: A- PAOLO ANDREA COLOMBO Presidente Enel sparmiatori e istituzionali. La montagna di debito, che nel biennio 2008-2009 è rimasta sopra quota 50 _ alla maxi acquisizione di Endesa, ha subito un taglio J= quando si è attestata a 44,9 miliardi di euro. L’obiettivo è stato raggiunto grazie ad un impegnativo piano di dismissioni: la quotazione di Enel Green Power, la cessione delle reti di distribuzione elettrica e del gas in Spagna, la vendita di un impianto a carbone in Bulgaria. E il debito, secondo le indicazioni del management, sarà destinato anco- Moody's: A2 Fitch: A- ra a scendere: 43,5 miliardi nel 2011 e 36 miliardi nel 2015. Il focus, quindi, rimarrà sul patrimonio, ma con meno pressione sul credit rating rispetto agli anni appena trascorsi. MACCHINA DA CASSA Nuove dismissioni non sono infatti in programma e l’alleggerimento del debito dovrebbe avvenire grazie al _ (11,72 miliardi di euro nel 2010). Su questo fronte l’Enel è una macchina, visto che solo attraverso il cash _#re il debito di circa 2 miliardi l’anno. Per mantenere la classe A assegnatole dalle principali agenzie di rating, il gruppo ha intenzione di portare il rapporto debito/Ebitda (parametro costantemente monitorato da S&P, Moody’s e Fitch) dall'attuale 2,6 a 1,8 volte entro il 2015. Il risultato però non dipenderà solo dall’Enel. Moody’s ha recentemen- ENEL, GLI ULTIMI CINQUE ANNI IN BORSA PERFORMANCE MENSILE DEL TITOLO ENEL DAL 1/01/06 AL 30/06/11 8 7 6 5 9/03/2009 MINIMO 2,913 euro 1/06/2007 MASSIMO 7,542 euro 4 3 2006 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: ELABORAZIONE F SU DATI BLOOMBERG 36 BORSA Il maxi-debito di Enel (miliardi di euro) 44,6 43,5 42,55 41,72 35,06 36 2011 2013 Stime Enel Mediana Analisti 2015 ll debito netto di Enel si è attestato nel 2010 a 44,9 miliardi di euro, in deciso calo rispetto ai 50,87 miliardi di FULVIO CONTI amministratore delegato di Enel da poco riconfermato te messo sotto osservazione il rating della società guidata da Fulvio Conti per un possibile downgrade. Conseguenza inevitabile della prima mossa di Moody’s: il creditwatch negativo sul debito sovrano dell’Italia. Le sorti dello Stato italiano e di Enel sono infatti legate a #nistero dell’Economia è l’azionista di riferimento (con una quota del 31,24%) del colosso elettrico. IL TITOLO HA SPAZIO 2010 hanno fatto scattare gli acquisti in Borsa. Nei primi sei mesi dell'anno il titolo, prima della caduta del listino di luglio, aveva mostrato un progresso del 20,43% (25,47% calcolando il dividendo staccato il 20 giu- L'ANDAMENTO DEL TITOLO ENEL DA INIZIO 2011 4,80 4,60 4,40 4,20 4,00 3,80 3,60 3,40 Gen Feb Mar Apr Mag Inizia la salita del titolo Tonfo del 5% dopo stacco cedola e avvertimento di Moody's Giu gno) sovraperformando l’indice di riferimento Ftse Mib (-1,22%) e i principali competitor europei: EdF ha ceduto a Parigi il 12,85%, mentre a Francoforte E.On # _ ne del 15%. Oltre alle promesse mantenute da Fulvio Conti, gli investitori hanno apprezzato la scarsa dipendenza dal nucleare della società in uno scenario di profondo ripensamento riguardo al futuro dell’energia atomica. La crisi di Fukushima e le rivolte in Nord Africa hanno inoltre avuto un impatto rialzista sulla dinamica dei prezzi dell’elettricità (vedere tabella a pag 43). Ma dopo una salita così consistente il titolo ha ancora spazio per crescere? Enel, nonostante il suo boom borsistico degli ultimi mesi, tratta ancora decisamente a sconto rispetto alle principali utility europee: l’azienda italiana scambia infatti a circa 8,7 volte le stime 2012 sul rapporto prezzo/utili contro le 12 volte della media dei concorrenti. Enel può inoltre offrire quattro buoni motivi per supportare la visione rialzista: l’elevata esposizione alle attività regolamentate, che rappresentano il 49% dell’Ebitda 2010, il rafforzamento della presenza internazionale, un to di generazione energetica Enel tratta ancora decisamente a sconto rispetto alle principali utility europee (vedere tabella pag 40) e un @ i prossimi cinque anni. E i broker? Il consensus raccolto da Bloomberg parla chiaro: su 39 analisti interpellati 28 consigliano di acquistare l’azione Enel, 10 suggeriscono di mantenerla in portafoglio, mentre solamente uno dice di vendere. Il prezzo obiettivo medio è indicato a 5,03 euro, un valore RG 37 BORSA superiore rispetto ai 4,016 euro della chiusura dello scorso 15 luglio. DOVE CRESCERÀ La conquista di Endesa, oltre ad impennare il debito, ha trasformato Enel in un gruppo elettrico dall’ampio respiro internazionale. Nel 2010 oltre il 50% dei margini sono stati realizzati fuori comunque Enel resta indiscutibilmente leader di mercato. Una tendenza che, secondo le stime del nuovo piano industriale, sarà sempre più marcata. In sostanza, la crescita dell’Ebitda (visto a 20 miliardi di euro nel 2015) correrà lungo tre direttive: Sud America, Russia e fonti rinnovabili (vedere articolo a pag 42). Le attività in America Latina, secondo i piani del mana- nel è un gruppo internazionale 9 In Italia è la più grande azienda elettrica e in Europa la seconda utility quotata per capacità < è anche il secondo operatore nel mercato 6 dei maggiori operatori in Spagna e Sud America (Endesa), in 27,9% Idroelettrico Russia (OGK-5) e in Est Europa 3,9% (Slovenske Altre fonti 6/4 rinnovabili Enel serve oltre 13,2% 61 milioni di clienti Ciclo nel mondo grazie combinato ad una capacità 14,2% produttiva netta di Nucleare | DATI IN MIGLIAIA DI DOLLARI DAL 30/06/06 AL 30/06/11 600 500 400 300 200 100 0 2006 2007 2009 2010 2011 Fonte: BLOOMBERG per Endesa superiore agli 8 miliardi. Dopo il Sud America la grande scommessa si chiama Russia, dove Enel è il primo operatore elettrico straniero attraverso Ogk-5, un Paese desideroso di attirare investimenti stranieri e di portare sempre più energia ad un sistema industriale 1,31 Enel Green Power (EGP) 1,52 Internazionale 6,68 Italia 7,89 Spagna e Latam LE FONTI DI PRODUZIONE DELL'ENERGIA ELETTRICA 2008 5 +"4!6 ~ * 6 6 Ebitda di Enel per Dati del bilancio 2010 di Enel 38 I CDS A 5 ANNI DI ENEL 17,4 mld euro E gement, raggiungeranno nel 2015 un margine operativo lordo di 4,1 miliardi dagli attuali 3,41 miliardi. I vertici del colosso pubblico stanno inoltre lavorando ad una razionalizzazione dell’intricata selva di controllate sudamericane che fanno capo ad Endesa. L’operazione, spesso sottovalutata, potrebbe migliorare il processo di generazione di cassa e, di conseguenza, anche i target del business plan. Per quanto riguarda la Spagna, il governo di Madrid sta portando avanti il piano per il cosid!! il collocamento che serve a ripagare le utility iberiche per le mancate entrate dovute dalle tariffe energetiche 8 no complessivo prevede una cartolarizzazione di 23 miliardi di euro, con un incasso 25,2% Carbone 15,6% Oil & gas in rapida espansione. La liberalizzazione del mercato russo dell’elettricità, arrivata al 65% nel 2010, dovrebbe far lievitare i prezzi ed aggiungere visibilità alle attività di Enel in Est Europa. PIÙ MARGINI ALL'ESTERO L’Ebitda della divisione Internazionale è previsto infatti a 2,9 miliardi nel 2015, il doppio degli attuali 1,52 miliardi. E in Italia? Nei prossimi cinque anni Enel investirà sul territorio nazionale 9,7 miliardi di euro, soprattutto nella realizza a Porto Empedocle (Agrigento) e nella riconversione a carbone pulito della centrale di Porto Tolle (Rovigo). La contrazione della domanda di energia elettrica in Italia e la revisione del valore delle attività regolamentate di distribuzione < _ sull’Ebitda delle attività domestiche, visto in lieve calo nel 2015 a 6,5 miliardi dai 6,68 miliardi del 2010. Una _ # precedenza, verrà più che controbilanciata dalla crescita dei margini delle attività internazionali. F C M Y CM MY CY CMY K BORSA No al nucleare e Green Power si scollò da 1,60 Rimasta a lungo sui livelli del collocamento, la controllata Enel dell'energia pulita beneficia del cambio di scenario. E gli investimenti accelerano e fonti rinnovabili e il nucleare toccano molto da vicino l’Enel e condizioneranno le linee strategiche del colosso elettrico nei prossimi anni. Il dibattito sul futuro dell’energia nucleare e lo sviluppo delle fonti alternative ha coinvolto anche in Italia milioni di persone, che lo scorso 1213 giugno hanno bocciato il ritorno dell’atomo in Italia. Sull’esito del referendum ha _ ` emotiva innescata dalla trage- dia della centrale giapponese di Fukushima, che ha spinto diversi Governi europei a rivedere la propria strategia energetica. Dopo l’estate anche l’Italia dovrà reinventare il suo piano nazionale, visto che nelle intenzioni originarie del Governo il nucleare avrebbe dovuto coprire entro il 2030 il 25% della produzione elettrica. Il compito ! all’Enel, che in collaborazione con la francese EdF avreb- I numeri del nucleare di Enel IL PESO SULL' EBITDA COMPLESSIVO 2010 900 mln € INVESTIMENTI PREVISTI IN SLOVENIA 2,7 mld € LA SCOSSA DI EGP IN BORSA PERFORMANCE DAL 3/11/10 AL 30/06/11 REATTORI ATTIVI (SPAGNA, SLOVENIA) 2,1 2,0 1,9 1,8 1,7 1,6 1,5 11 LA PERCENTUALE SULLA PRODUZIONE Nov Dic Gen ‘11 Feb Mar Apr Mag Giu Fonte: BLOOMBERG 40 14,2 % BORSA !!! compito di riaccendere le centrali nucleari in Italia. Fulvio Conti è sempre stato un acceso sostenitore dell’energia atomica ma nel piano industriale 2011-2015 dell’Enel, presentato prima della moratoria governativa, non c’è traccia di investimenti per lo sviluppo del nucleare nel BelPaese. Non bisogna dimenticare che il ripensamento sul futuro dell’atomo è stato uno dei fattori chiave della brillante performance borsistica del colosso elettrico. Il motivo? La scarsa dipendenza della società dal nucleare per la produzione di energia elettrica (vedere tabella pag 42). Gli investitori hanno quindi deciso di alleggerirsi dei titoli delle utility europee più esposte al nucleare e il mercato ha apprezzato la bocciatura italiana perché ha di fatto bloccato investimenti ingenti con ritorni ancora oggi indecifrabili. Se uno affonda, l’altro rialza la testa: la debolezza del nucleare rafforza le prospettive di lungo termine delle rinnovabili. In questo campo la società guidata da Conti schiera la controllata Enel Green Power (EGP), sbarcata a Piazza Affari lo scorso 3 novembre diventando la più grande Ipo europea degli ultimi due anni. Il 5 pico rispetto a quello dei principali concorrenti: Iberdrola e EdF Energies Nouvelles hanno un’esposizione verso il business eolico pari a circa il 90%. In sostanza, dipendono maggiormente dai sussidi pubblici elargiti dai Governi. Green PREZZI MENSILI ENERGIA ELETTRICA Dati Italia euro/Mwh 2010 Gennaio 63,45 Febbraio 62,55 Marzo 62,82 Aprile 61,31 Maggio Giugno 59,36 60,2 Luglio 70,9 2011 Gennaio 65 Febbraio 66,29 Marzo Aprile 68,18 65,18 71,28 Maggio Giugno 68,41 Luglio 71,64 Fonte: GESTORE MERCATI ENERGETICI Power, invece, produce energia per il 57% da impianti idroelettrici e geotermici, mentre l’eolico pesa per il 41%. Nel prossimo quinquennio Enel punterà molto sulla costola verde: entro il 2015 Green Power investirà infatti 6,4 miliardi di euro (la metà nell’eolico), aumenterà la propria capacità installata dagli attuali 6,1 GW a 10,4 GW e incrementerà l’Ebitda (1,31 miliardi nel 2010) a 2 miliardi nel 2013 e a 2,4 miliardi nel 2015, confermando un payout pari ad almeno il 30% degli utili. Il titolo EGP, rimasto per i primi tre mesi sostanzialmente incol- lato agli 1,60 euro della quotazione, ha subito una scossa dopo la catastrofe giapponese e le rivolte in Nord Africa (ve j gno 2011 l’azione ha mostrato un balzo di oltre 18 punti percentuali. Un rendimento elevato che non tiene conto del dividendo e della bonus share (1 azione ogni 20 possedute) per gli azionisti che manterranno i titoli in portafoglio per almeno 12 mesi. Per il momento, quindi, chi ha scommesso su Enel Green Power non può dire di esserne rimasto deluso. F 41 STARTUP|METTERSI IN PROPRIO SOCIAL SHOPPING Ecco Jumpin, la sfida made in Italy a Groupon & C. Nata dalla partnership tra Digital Magics e Matrix (gruppo Telecom Italia) affronta i colossi internazionali con l'arma in più dei 600 agenti di IoPubblicità. Il numero uno Massimo Martini spiega piani e ambizioni sploso negli Stati Uniti nel 2009, il social shopping - quello di Groupon e i suoi fratelli, tanto per intenderci – in Italia ha già 6 milioni di utenti che quest’anno faranno acquisti per qualcosa come 200 milioni euro. In un mercato mondiale in fortissima espansione l’Italia è già diventata un’area supercompetitiva per le sue potenzialità di business. Leader indiscussa è l’americana Groupon, numero uno mondiale. I principali concorrenti internazionali sono l’altra americana Letsbonus e la spagnola Groupalia. Ma da poche settimane è scesa in campo, senza timori reverenziali e con grandi ambizioni competitive, una nuova realtà italiana: Jumpin, startup nata dalla partnership tra la Digital Magics di Enrico Gasperini, incubatore di nuove imprese digitali, e Matrix, la società che concentra le attività Internet e innovative del gruppo Telecom Italia, a cominciare dal portale Virgilio. Il business è lo stesso: offerte quotidia- 42 camente e promosse attraverso newsletter dedicate, sotto forma di coupon (buono sconto); gli utenti ricevono l’offerta nella posta elettronica, acquistano d’impulso il coupon online e lo spendono di persona in un momento successivo. Ma Jumpin ha un’arma in più: la collaborazione con Virgilio e la forza commerciale di IoPubblicità, la rete di di Matrix, più di 600 agenti scatenati su tutto il territorio nazionale a fare raccolta a livello locale: per Virgilio e per gli altri prodotti e servizi che offre il gruppo Matrix-Telecom, ma anche per promuovere e supportare Jumpin come formula pubblicitaria innovativa. La partnership strategica con Matrix rappresenta la prima iniziativa integrata di social shopping con un ecosistema com- MILIONI DI CLIENTI del social shopping in Italia MILIONI DI EURO gli acquisti nel 2011 METTERSI IN PROPRIO |STARTUP Dove guadagna Come guadagnano le società di social shopping e in particolare Jumpin? È semplice: l’utente acquista il coupon online e versa a Jumpin una caparra (Jumpin non vende niente). Una volta che il coupon è stato speso Jumpin versa all’esercente la caparra del cliente trattenendo la commissione concordata. Se il buono sconto non viene utilizzato viene trattenuta la caparra. MASSIMO MARTINI Ceo di Jumpin merciale preesistente. La società del gruppo Telecom guidata da Cesare Sironi è nello stesso tempo investitore, partner industriale, concessionaria esclusiva in Italia. L'accordo prevede anche una collaborazione editoriale tramite Virgilio, il primo portale italiano che Sironi ha “geolocalizzato” attraverso edizioni locali . Massimo Martini, numero uno di Jumpin, vuole "rompere" il mercato nell’advertising locale. “Siamo partiti un anno dopo gli altri – ha detto a F - ma li inseguiamo, vogliamo giocarcela con i tre mostri internazionali che attualmente dominano il mercato”. Martini ha soltanto 40 anni, ma del business sul web è un navigatore di lungo corso. Si è formato in IBM, si occupa di Internet dal ’95. E’ stato co-fondatore di Kelkoo, amministratore delegato di Yahoo! Italia sino al 2008, managing director di dpixel. Oggi è Ceo (amministratore delegato) di Jumpin. “L’elemento distintivo del nostro business, che potrà rivelarsi il fattore critico del nostro successo, è la sua natura di prodotto pubblicitario innovativo. Lo sottolineo: non si tratta di vendita, Jumpin è una piattaforma di pubblicità e comunicazione”. Martini ha apprezzato molto la “scelta coraggiosa” di Matrix che ha lanciarsi in un’arena competitiva dif + ni il modello Jumpin può funzionare perché alla formula consueta del daily deal, l’offerta giornaliera, associa qualità del servizio, cura del clien- te (anche grazie alla rete di Matrix), capacità di fare differenziazioni interessanti nell’offerta. Rispetto ai colossi internazionali Jumpin ha oltretutto un vantaggio in più: la capacità, gra 8Pubblicità su tutto il territorio nazionale, di servire anche i mercati locali più piccoli. L’Italia non ha metropoli dominanti come Parigi in Francia o Londra in Gran Bretagna, Milano più Roma fanno a stento il 17% della popolazione nazionale. La partita italiana si gioca nei medi e piccoli centri, e qui Martini è consapevole che Jumpin può vincere davvero. L’ambizione è anche di superare presto 8`cordo con Matrix in Italia può essere esportato proponendo partnership ana- L'Italia non ha metropoli dominanti come Londra o Parigi. La partita italiana si gioca nei medi e piccoli centri loghe alle decine di operatori che operano tramite directories (come Matrix con il 1254 e altri servizi). “Possiamo presentarci – spiega Martini - come ‘abilitatori’ di questo nuovo business, perché avendolo già realizzato con successo possiamo accelerare il tempo di arrivo sul mercato dei nostri eventuali partner internazionali. In altre parole: abbiamo la soluzione chiavi in mano per entrare nel mercato più hot del momento”. F 43 STARTUP|METTERSI IN PROPRIO I FINANZIATORI DEI NUOVI BUSINESS Quando investire più che un lavoro è una vera passione DI LIONELLO CADORIN Francesco Marini Clarelli, investitore "maniacale", business angel europeo dell'anno, racconta chi sono davvero gli "angeli" che accompagnano i nuovi imprenditori sulla strada del successo a mattina si sveglia pensando dove investire i soldi. I suoi, ma anche quelli degli altri. Perché investire i soldi è il suo mestiere. Ha una sim, una società di intermediazione mobiliare, e gestisce un fondo speculativo, Thema, quest’anno il migliore di categoria. E nel tempo libero? Investe i soldi, naturalmente. Investire è la cosa che più gli piace fare. Non è un investitore normale Francesco Marini Clarelli, romano protagonista della nanza milanese, 54 anni, altissimo (un metro e 90), elegante, padre felice di due gemelli diciottenni, Gregorio e Clementina. E’ un investitore “maniacale”, come lui stesso ama denirsi per testimoniare una passione che lo ha preso da giovanissimo e non lo ha più lasciato. Non a caso fa il business angel, gura nobile e positiva espressa dal capitalismo americano, nanziatore che mette i suoi soldi nelle buone idee quando non sono ancora diventate imprese e le accompagna, appunto come un angelo che veglia sui primi passi dei nuovi imprenditori, nel tratto iniziale – il più difcile – della strada che porta al successo. Francesco Marini Clarelli è presidente di IAG, Italian Angels for Growth, un gruppo che in pochissimo tempo è cresciuto no a riunire 85 investitori individuali, competenti e appassionati, che ogni anno digeriscono, nel senso che esaminano e valutano, almeno 500 nuove proposte imprenditoriali, da scremare sino a ridurle alle 15-18 che possono valere una scommessa. Questa iniziativa, oltre alle performance personali di investitore di successo, gli è valsa l’elezione, poche settimane fa in Olanda, a 44 INVESTIRE NELLE STUP.indd 44 20/07/2011 10.11.59 METTERSI IN PROPRIO |STARTUP “business angel europeo dell’anno”. “Diventi angel – ha raccontato Marini Clarelli a F – perché ti piace, ti eccita, lo trovi divertente. L’angel si diverte a investire, ma ancora di più a partecipare, a dare una mano”. Il giovane Francesco non sapeva ancora di avere questa vocazione =W£ J¤ ziò con un cugino il 40% (300 milioni di lire) del nuovo business di un geniale imprenditore che aveva intuito prima degli altri l’enorme poocassetta. Anni dopo quella società fu venduta alla Rcs per un pacco di miliardi, e il giovane Francesco si convinse di avere il tocco magico. "Diventi angel perché ti piace, ti eccita, lo trovi divertente. L'angel si diverte a investire, ma ancora di più a partecipare, a dare una mano" Tra un investimento e l’altro (si occupava anche del patrimonio di famiglia) andò a lavorare negli Usa alla Bank of America, poi in Svizzera e a Montecarlo. All’inizio degli anni Novanta si mise a fare scou- ting per il private equity, che vuol dire andare in cerca di aziende con grandi prospettive per conto di fon che investiranno entrando nel capitale di queste aziende, e ne usciranno qualche anno dopo, con la quotazione in Borsa o con la vendita della partecipazione, dopo averle aiutate a crescere. Intanto continuava a investire a livello personale. L’impegno na del mondo Internet negli anni del boom tecnologico, andato in fumo con lo scoppio della bolla e i crolli delle Borse, rappresentò una bel ziariamente. Tornò in Italia, come Francesco Marini Clarelli L' "intelligenza comune" che valuta i progetti I Big Day, cinque all'anno, interi pomeriggi dedicati alla discussione di tre opportunità ogni volta, sono gli eventi cui i soci di Italian Angels for Growht fanno di tutto per non mancare. Partecipano sempre almeno in 60. Quel giorno i candidati hanno 15 minuti per descrivere la loro idea imprenditoriale e altri 15 per rispondere alle domande pertinenti e autenticamente interessate dell'uditorio degli angels. "I nostri soci - sottolinea Francesco Marini Clarelli - non sono soltanto competenti, parlano la stessa lingua degli imprenditori che hanno di fronte. E parlano la stessa lingua tra di loro. Quando discutiamo per decidere se un progetto merita l'investimento, si forma una sorta di intelligenza l'approccio al business, lo stile di tutti". 45 METTERSI IN PROPRIO |STARTUP AR ricorda oggi, “sbatacchiato, professionalmente scornato”. E probabilmente con qualche sano dubbio sul suo “tocco magico”. Si riprese mettendosi a lavorare con uno dei suoi soci dell’avventura americana, sempre nella nanza naturalmente; no alla costituzione di una propria sim e alle attuali sosticate attività di gestione. Nel frattempo però aveva ripreso a fare l’angelo, mettendo soldi, testa e passione in molte nuove iniziative di successo. Una per tutte: Yoox, la società che ha portato sul web a livello planetario la moda e il design italiano. Del fondatore, Federico Marchetti, Francesco Marini Clarelli ha un’opinione altissima: “E’ partito con grande visione. Yoox poteva morire almeno venti volte se non fosse stato così bravo lui. E’ uno dei migliori imprenditori che io abbia mai conosciuto”. Con Yoox Marini Clarelli ha guadagnato molto. Quando la società si è quotata non è uscito monetizzando il suo investimento, anzi. Visto che il prezzo dell’Ipo era equo, e lui credeva nel business, ha comprato ancora, beneciando dei successivi rialzi. Ma dove sono i suoi soldi adesso? In quali startup è coinvolto come investitore-angelo? Il presidente di Italian Angels for Growth cita Blogenera, società biotecnologica che sta portando avanti un approccio innovativo al cancro pediatrico di origine QUANTI INVESTIMENTI ALL'ANNO FA UN ANGEL 80 70 2010 60 2009 2008 50 40 30 20 10 0 oltre 10 6-10 Fonte: IBAN Perché in un Paese dove i capitali abbondano, alle idee d'impresa innovative rischiano di arrivare solo le briciole? NON CI METTONO SOLO I SOLDI CONTRIBUTI PIÙ IMPORTANTI DEGLI ANGEL AI PROPRI INVESTIMENTI contatti 2010 2009 2008 conoscenze finanziarie conoscenze industriali capitale conoscenze marketing strategia sviluppo del personale altro 0 10 20 1-5 30 40 50 60 70 Fonte: IBAN genetica: ha individuato un oncogene comune a molte forme di cancro che colpiscono i bambini e lavora ad un antidoto capace di inibirlo; poi Eugea, fondata da un gruppo di entomologi che fanno ecologia urbana e domestica utilizzando la proprietà di alcune piante di attirare o respingere determinati tipi di insetti (creando per esempio prati che attirano le coccinelle e respingono le zanzare); ancora, un’azienda che ha inventato per la grande distribuzione, lavorando ad una sorta di intelligenza articiale, dei display a riconoscimento facciale (per esempio si accorgono se hanno davanti una donna e fanno apparire la pubblicità destinata al pubblico femminile). In Italia gli angel come Francesco Marini Clarelli e i suoi 84 compagni di avventura in IAG, o come quelli che singoli o a gruppi fanno parte di Iban, l’associazione di categoria, sono pochi, e la loro attività di investimento non adeguatamente conosciuta. Così come minima, per un Paese dal capitalismo teoricamente avanzato, è la presenza del venture capital, l’attività di investimento nel capitale di rischio delle nuove imprese appena decollate, la fase due del nanziamento, quella che comincia dove la funzione dei business angel nisce e che richiede molto maggiori quantità di capitali. Perché in un Paese dove i capitali abbondano, anche e soprattutto a livello familiare, alle idee impren- 47 INVESTIRE NELLE STUP.indd 47 20/07/2011 10.12.06 STARTUP|METTERSI IN PROPRIO ditoriali innovative, anche quando appaiono veramente esplosive, rischia di arrivare meno delle briciole? Francesco Marini Clarelli la sua risposta (convincente) ce l’ha: “L’Italia è un paese di individualisti che rischiano per sé, soprattutto quando sono imprenditori. Amano essere padroni, ma non investitori. Fanno i soldi, ma poi non li rischiano. O meglio, li rischiano soltanto nella propria impresa, e investendo il proprio capitale. Quando poi devono gestire i patrimoni accumulati, l’avversione al rischio torna a prevalere”. F QUANTO INVESTONO DEL PATRIMONIO PERSONALE PERCENTUALE DEL PATRIMONIO DEGLI ANGEL INVESTITA IN STARTUP 60 2010 2009 2008 50 40 30 20 10 0 0-10% 11-20% 21-30% 31-40% oltre 40% Fonte: IBAN LA SELEZIONE DEI PROGETTI 1. VALUTAZIONE INIZIALE Quando IAG riceve un nuovo progetto la prima fase di valutazione consiste in una analisi preliminare del business plan (o del materiale ricevuto), al ne di vericare che ci siano i requisiti essenziali per un potenziale investimento dei soci IAG (vale a dire innovazione proprietaria e difendibile nel tempo, potenziale di crescita elevato e pertinenza con gli altri elementi del focus d'investimento). Le opportunità di investimento sono pre-selezionate da un Managing Director, con l'aiuto del team interno, e se l’opportunità supera questa fase si procede con la seconda fase che si chiama Screening. 2. SCREENING In questa fase si forma un gruppo di 2-5 membri IAG, con competenze nel settore industriale, che analizza il business plan e la documentazione inviata dall'imprenditore in maniera condenziale. Se c'è una risposta positiva dal gruppo, si ssa un incontro con l'imprenditore/team per conoscere personalmente le persone che stanno dietro al progetto. Questa è uno delle fasi più importanti del processo di selezione in quanto "Imprenditore e il Team" è una delle variabili rilevanti nella decisione di investimento. Dopo l’incontro il gruppo di screening esprime il proprio parere in merito alla tecnologia, al business plan, al team e alla presentabilità del progetto al Comitato di Screening. Se il parere è positivo allora si procede. 3. COMITATO DI SCREENING Il Comitato (composto da 6 soci IAG), si riunisce una volta ogni 2 mesi per selezionare i migliori 2/4 progetti che verse ranno presentati ai soci so in occasione della Riunione di Company Presentation. n. Uno o più soci del gruppo di screening si offrono per fare da sponsor dell'opportunità, in vista della presentazione e di occuparsi della Due Diligence e l’eventuale negoziazione dei termini e condizioni dell’investimento, nel caso l'iniziativa piaccia ai soci. 4. RIUNIONE DI COMPANY PRESENTATION Le riunioni di Company Presentation si tengono ogni 2 mesi e mezzo circa (in totale 5 anno). In queste occasioni gli imprenditori dei progetti selezionati, sono invitati a presentare la loro iniziativa e hanno a disposizione 15 minuti. Al termine segue una sessione di domande di 15 minuti e successivamente una sessione di discussione a porte chiuse tra i soci IAG. A ne giornata, ogni socio individualmente esprime il proprio gradimento per le società presentate e indica l'importo che sarebbe disposto ad investire subject to Due Diligence. 5. DUE DILIGENCE Se le opportunità presentate ai soci, hanno raccolto sufciente gradimento, il socio Sponsor (da questo momento Deal Champion), avvia la fase di Due Diligence, durante la quale verranno fatte veriche approfondite sulla tecnologia, sul business e sugli aspetti legali. Se non ci sono particolari impedimenti o problemi, ci vogliono all'incirca 2 mesi. 6. INVESTIMENTO Terminata la Due Diligence i soci sono invitati a confermare o ritirare il commitment da loro espresso dopo la Riunione di Company Presentation.I soci investitori di ogni singolo investimento procederanno autonomamente a predisporre la contrattualistica, il veicolo societario utilizzato per l’investimento ed il “closing”. (www.italianangels.net ) 48 INVESTIRE NELLE STUP.indd 48 20/07/2011 10.12.07 6 Ottobre 2011 Palazzo Mezzanotte Congress and Training Centre Piazza degli Affari, 6 - Milano Opportunità professionali nel settore finance Una giornata di appuntamenti e incontri per la tua carriera Job Finance Day è il più importante appuntamento italiano dedicato all’incontro tra laureati, professionisti e aziende operanti nel settore finanziario, bancario e assicurativo. Potrai informarti sulle opportunità offerte, le dinamiche di carriera e candidarti consegnando personalmente il tuo curriculum. Job Finance Tel. 02 72426.265 Evento organizzato e promosso da: www.jobfinanceday.it job-finance-day 200x270.indd 1 20/07/11 11.43 BRIC|MERCATI EMERGENTI BORSA/ENERGIE RINNOVABILI Suntech e le altre, riparte il solare cinese? escare azioni cinesi quotate a Walla Street per puntare decisamente sull'energia solare? Complessivamente Suntech, numero uno al mondo nel 2010, e le altre società cinesi dominano il mercato globale delle forniture. Il settore, dopo la frenata allo sviluppo del nucleare in molti Paesi avanzati, è previsto in crescita nei prossimi anni. Soprattutto, le più interessanti aziende cinesi viaggiano da lungo tempo in Borsa su quotazioni ancora vicine ai minimi, al punto che in qualche caso gli analisti parlano di sottovalutazione. Per chi vuole investire nel megatrend delle energie pulite la Cina può allora rappresentare, anche in questo caso, una scelta di lungo periodo. Ma quali sono i titoli più interessan- ti quotati in dollari? Trina Solar (al Nyse con sigla TSL) produce e commercializza moduli fotovoltaici. Intorno a metà luglio quotava intorno ai 18,3 dollari, sui minimi Leadership da un anno essendo entrata in un mondiale in un canale ribassista settore di grandi iniziato a maggio. Ha però notevoprospettive. li potenzialità di E quotazioni tornare a livelli di 29,75-30 dollari, ancora vicine sebbene ci sia chi ai minimi la vede anche oltre 40. Tutti gli indicatori economici sono positivi, pur con qualche problema di redditività. Analizzata di recente dal sito americano The Motley Fool, ANDAMENTO SUNTECH IN BORSA A 3 ANNI Fonte: ELABORAZIONE F SU DATI BLOOMBERG 50 29/08/2008 MASSIMO 48,64 $ 40 30 2/03/2009 MINIMO 5,09 $ 20 10 0 50 2008 2009 2010 2011 MERCATI EMERGENTI |BRIC I numeri di Suntech nel 2010 RICAVI NETTI 2,9 bln $ PANNELLI SOLARI CONSEGNATI 1,57gw PANNELLI CONSEGNATI AL GIORNO 7mw PANNELLI DESTINATI A IMPIANTO ARIZONA ZHENGRONG SHI Presidente e Ceo di Suntech 800mila 51 BRIC|MERCATI EMERGENTI ha meritato il titolo: “E’ l’azione perfetta?”. La risposta definitiva non esiste, ma Trina ha un’esposizione meno forte in Europa rispetto a molte concorrenti (e ciò è un vantaggio) e una dimensione equilibrata in un mercato di pochi giganti e tanti pigmei. Jinkosolar (quotata al Nyse con sigla JKS) è un’altra specialista del solare, meno volatile nel suo andamento in Borsa, con un andamento compreso fra 20 e 26 dollari (a metà luglio si collocava a 23,9). Ha target fino a 40 dollari, sebbene ci sia incertezza di mercato nei prossimi mesi, poiché la debolezza della domanda europea non viene sufficientemente compensata da una forte ripresa negli Usa e in Cina, dove si attende un assestamento verso il basso dei prezzi dei pannelli fotovoltaici. Jinkosolar viene in questa fase giudicata in modo positivo 52 da vari analisti. Lo stesso discorso vale per Yingli Green (quotata al Nyse con la sigla YGE), a metà luglio valeva 7,15 dollari, minimo sotto il quale è scesa soltanto durante la bufera di fine 2008-inizio 2009. Probabilmente non ha le stesse potenzialità di crescita delle sue concorrenti, ma si tratta di un produttore abbastanza globalizzato e su cui non dovrebbero pendere rischi di scandali amministrativo-gestionali, come successo negli ultimi tempi per varie aziende (anche quotate a Wall Street) fra quelle con quartier generale in Cina. Quale tecnologia Non è chiaro oggi quale tecnologia si presti meglio alla massima diffusione del solare. Tra 10 anni i pannelli potrebbero essere diversi e non contenere affatto silicio. Aziende come Suntech potrebbero trovarsi spiazzate. La Suntech possiede i mezzi per cambiare direzione agilmente, ma i suoi bassi costi dipendono dagli investimenti in attrezzature e dagli accordi con i fornitori di silicio. Nel frattempo, la concorrenza studia alternative. La First Solar di Tempe (Arizona), di cadmio e tellurio, che costano meno delle celle al silicio cinesi. Questa tecnologia trasforma solo l’11% della luce solare: si traduce in costi di installazione più alti e ne frena l’applicazione. % x guadagna terreno nel mercato complessivo: dal 3% del 2003 a oltre il 15 % di oggi. MERCATI EMERGENTI |BRIC IL FENOMENO SUNTECH L’intera facciata della sede di otto piani a Wuxi, oltre 5 milioni di abitanti a un'ora di treno a Ovest di Shanghai, è coperta di pannelli solari. In tutto 2.600 pannelli, ciascuno lungo due metri, formano la parete solare connessa alla rete più estesa del mondo. Insieme ai 1.800 pannelli di dimensione inferiore installati sul tetto, l’impianto genera un megawatt di potenza nei giorni di sole. Così la Terchnology Review, prestigiosa rivista del MIT, il Massachussets Insitute of Technology, racconta l'esplosione in pochissimi anni dell'industria cinese dell'energia solare e la storia della Suntech, oggi quotata a New York e leader mondiale, che ne è stata la " J= ri a pagina 51) Suntech è diventata numero uno del mondo grazie a un quarto trimestre record, anche se l'utile lordo si è attestato "soltanto" al 17,4%, più basso di quello di molte concorrenti, soprattutto per il costo oltre le aspettative dei "wafer" di silicio. Il 15 luglio scorso luglio Suntech quotava 7,35 dollari. La maggioranza degli analisti consiglia di tenere il titolo, alcuni di comprarlo. I prezzi obiettivo indicati sono comunque mediamernte superiori alle quotazioni correnti. Certo anche nel caso di Suntech j _ glioramento dei conti aziendali e delle prospettive del mercato. Nel 2001, quando fu fondata Suntech, l’insieme dei produttori avrebbero impiegato sei mesi per produrre una simile quantità di pannelli. Il primo impianto della Suntech, avviato nel 2002, avrebbe impiegato un mese. Oggi la stessa azienda realizza quel risultato in una mattinata. La capacità produttiva della Suntech è passata dai 10 I maggiori fornitori mondiali di moduli fotovoltaici 350 300 250 200 150 100 50 0 Q1’09 Q2’09 Q3’09 Q4’09 Q1’10 Q2’10 First Solar Sharp Suntech Yingli Trina Solar megawatt all’anno del 2002 agli oltre 2.000 megawatt del 2010. La capacità complessiva della Cina è passata dai due megawatt del 2001 agli oltre 5.000 di oggi. Una crescita così rapida, spinta dal continuo taglio dei costi, ha permesso ai cinesi di superare americani, giapponesi e tedeschi in meno di dieci anni e di diventare i maggiori produttori del mondo. A livello globale, i pannelli cinesi rappresentavano circa metà del totale JWZJ= ¥ Nel 2005, quando i prezzi del petrolio oscillavano e molti Paesi pensavano di adottare provvedimenti anti gas serra, Shi portò Suntech alla Borsa di New York produttori di pannelli solari, quasi due terzi hanno sede in Cina. Nel 2004, secondo la Technology Review, fabbricare pannelli solari costava circa 3 dollari e 20 centesimi per watt. Oggi, stando alle cifre fornite dagli analisti della Photon Consulting di Boston, un produttore cinese arriva a 1 dollaro per watt, mentre tra i produttori occidentali il più a buon mercato arriva, con pari qualità, a 1 dollaro e 75 centesimi. La competitività nei costi non solo ha reso dominanti i produttori cine ##nire gli scenari dell’industria solare, avvicinando la prospettiva di ciò che gli esperti chiamano "grid parity", ovvero il punto in cui l’elettricità prodotta dai pannelli ha lo stesso prezzo di quella distribuita dalla rete elettrica, che deriva in gran parte da combustibili fossili. «Nel giro di circa cinque anni dovremmo essere capaci di raggiungere la grid parity in una quota del mercato che oscilla tra il 30 e il 50 per cento del totale», ha detto alla Technology 53 BRIC|MERCATI EMERGENTI Rewiew Zhengrong Shi, fondatore e amministratore delegato di Suntech, personaggio-mito del fotovoltaico cinese. Sotto la guida di Shi, che prima di entrare nel mondo degli affari ha lavorato come ricercatore, la Suntech ha sviluppato una nuova tecnica; i moduli multicristallini han ! precedente, che durava da quindici anni, giungendo a una maggiore capacità di conversione della luce solare in elettricità. Alcuni mesi dopo, l'azienda cinese ha ulterior `! i laboratori della società hanno sviluppato prototipi che promettono risultati ancora migliori. IL RE SOLE CINESE Secondo gli esperti del MIT il per +# _ tà della Cina contemporanea. Anche se egli stesso è nato e cresciuto a meno di 100 chilometri dai suoi stabilimenti di Wuxi, la sua carriera è iniziata in Australia, dove è vissuto per dieci anni ed è diventato cittadino australiano prima di tornare in Cina nel 2000 per partecipare al boom economico della sua nazione di origine. Nonostante il benessere di cui gode e la posizione di numero uno di un leader mondiale, ha conservato l’approccio e l’aspetto di un ricercatore. Ma l’aspetto informale e la rilassatezza australiana non nascondono del tutto la sua ambizione e l’adesione ai valori della sua nazione di origine. Nel 2005, quando i prezzi del petrolio oscillavano e molti Paesi, soprattutto in Europa, pensavano di adottare provvedimenti contro le Moduli solari Esempio di impianto fotovoltaico a 4 componenti Trasformano la luca del sole in corrente continua Interruttore DC In caso di guasto o di manutenzione separa l’inverter dai moduli solari Inverter Converte la corrente continua generata dai moduli solari in corrente alternata da consumare o da immettere nella rete Contatore di immissione Registra la quantità di energia immessa Il lavoro manuale costa meno e può risultare più accurato. Le macchine ci sono soltanto dove è indispensabile emissioni di gas serra, Shi portò la Suntech alla Borsa di New York. Nel 2006 divenne il settimo uomo più ricco della Cina, con un patrimonio netto di oltre 1,4 miliardi Forbes. Ma l’uomo che ha creato la Suntech, ha anche rischiato di non avere affatto a che fare col solare. CINA-AUSTRALIA E RITORNO La Technology Review ne ha raccontato la storia così. I genitori di Shi, agricoltori piegati dal- le carestie che colpirono la Cina all’inizio degli anni 1960, furono costretti a farlo adottare da una famiglia di amici quando era piccolo. A scuola si rivelò un allievo +# tentò di continuare gli studi all’estero, come molti studenti nella Cina degli anni Ottanta. Fu chiamato in Australia, anche se avrebbe preferito gli Stati Uniti. Sapen `" !< alle indicazioni di uno dei suoi colleghi, che lo mise in contatto con Martin Green, il direttore del Photovoltaics Centre of Excellence della University of New South Wales, che divenne famoso per l’invenzione di celle solari al sili ! +# < di ottenere un posto di ricercatore, ma Green lo "bocciò immediatamente", convincendolo però a restare per un dottorato. Shi portò a termine il PhD in soli due anni e mezzo e nel 1995 iniziò a lavorare SUNTECH NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI 54 2006 2007 2008 2009 Vinta la gara l'appalto per lo stadio olimpico di Pechino Completamento della Base Aerea americana di Nellis Suntech viene nominata impresa dell'anno per lo sviluppo La produzione raggiunge l'ambito traguardo di 1 gigawatt MERCATI EMERGENTI |BRIC BORSA: LE BIG A CONFRONTO NUMERI E INDICI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL SOLARE SOCIETÀ First Solar Inc Sun Power Corporation Sun Power Corporation Trina Solar Limited Suntech Power Holings Co. Ltd. Yingli Green Energy Holding Company Ltd. LDK Solar Company Ltd. JA Solar Holdings Co. ADR JinkoSolar Holding Co. Ltd Hanwha SolarOne Co. Ltd. Canadian Solar Inc ReneSola Ltd. CAPITALIZZ. UTILE NETTO 10.785 20,42 1.614 1.493 1.356 1.185 873 803 572 546 423 419 607 164 164 314 248 1.564 419 1.755 1.145 767 54 200 P/S P/B P/E 4,2 0,9 0,7 0,7 0,4 0,6 0,3 0,4 0,6 0,3 0,3 0.3 3 1,3 1 1,2 0,7 0,9 0,7 0,8 1,2 0,7 0,8 0.7 17,9 14,3 11,3 4,7 5,5 5 2,9 2,9 3,1 3,7 7,8 2.1 UTILI ATTESI A 5 ANNI % 121,6 95,3 95,3 133,1 66,6 103,2 113,7 142 199.5 MARGINE % 29,2 6,3 6,3 14,8 10,3 16,7 17,3 16,6 11,5 8,1 1,6 17.4 Fonte: MORNINGSTAR + dai laboratori di Green, che aveva messo in commercio una nuova generazione di celle solari, quelle Dopo dieci anni all’estero, tornò in patria e presentò ai dirigenti del distretto di Wuxi un business plan che comprendeva un parco per l’alta tecnologia a un’ora di distanza da dove era cresciuto. Il suo progetto era di fabbricare pannelli solari convenzionali, ma a costi bassi. I funzionari governativi bocciarono il progetto perché «troppo avanzato». Shi impiegò dieci mesi per creare contatti e convincere i politici locali, mentre li vivevano solo grazie ai rispar" !! milioni di dollari, raccolti tra aziende statali della zona, per avviare la Suntech. I metodi adottati da Shi per fare decollare l’azienda si possono ancora vedere in azienda. Nei la- COME FUNZIONA LA CELLA SOLARE La cella solare è formata da due strati, uno positivo (+) e uno negativo (-). Quando i raggi solari (fotoni) colpiscono x elettroni (-) all’interno della cella solare verso lo strato (+), analogamente ai magneti che si respingono. Gli elettroni in movimento costituiscono la corrente elettrica. Quanto più elettroni vengono smossi dai fotoni nella cella solare, ~ 9 sole equivale dunque a più energia elettrica. Questo è chiamato anche effetto fotoelettrico. Elettrodo negativo Vetro solare a trasmissione ottimizzata 2010 Annuncio della prima linea di produzione statunitense Silicio negativo (-) Strato limite Silicio positivo (+) Elettrodo positivo boratori ci sono gli operai, e non i costosi robot tipici delle fabbriche giapponesi e occidentali, a trasferire i wafer di silicio spessi quanto un guscio d’uovo sui telai, che nelle fornaci resistono a temperature che toccano i mille gradi. Il lavoro manuale costa meno e può risultare più accurato. Le macchine ci sono soltanto dove è indispensabile. Quando Shi avviò la Suntech, nel 2001, non avrebbe potuto scegliere un momento migliore. In Cina quasi non esisteva alcuna produzione di tecnologie solari. Nello stesso tempo il mercato mondiale cresceva. E quando i governi, a cominciare da quello tedesco, introdussero incentivi per le fonti rinnovabili, la domanda spiccò il volo. Suntech andava incontro alla domanda, ma riusciva anche a comprendere le esigenze speci# realizzare pannelli su misura. Negli anni successivi la Suntech anticipava il mercato, raddoppiando in media la sua produzione ogni anno. Fino al 2009, quando la recessione rallentò l’intero settore e il titolo precipitò in Borsa. Nel 2010, come abbiamo visto, la crescita è tornata sugli altissimi livelli precedenti. Intanto i dipendenti hanno toccato quota 20.000. F 55 TECH|TECNOLOGIA & FINANZA Liberty City Meglio un super avvocato I DI NEOn l fatto che lo scopritore di un vaccino, o di un metodo di produzione di circuiti integrati ad un nanometro, debba godere dei frutti del suo lavoro anche con i diritti sull'invenzione è innegabile. Ma il discorso diventa più delicato quando la scoperta o l'innovazione non sono così dirompenti come nei casi sopracitati. Eppure, nel mondo delle specializzazioni verticali di oggi, stiamo arrivando al paradosso per cui uno studio legale agguerrito può essere più conveniente di un pool di geni del computer. Alcuni esempi? L'acquisizione di Sun da parte di Oracle e l'asta sui brevetti della Nortel sono i primi che mi vengono in mente, ma ci sono anche le cause Apple + !# contratti di licenza con i produttori di hardware che utilizzano Adroid (uno dei principali sistemi operativi per smartphone di un consorzio di aziende capitanate da Google). E ancora Apple contro HTC, eccetera, eccetera. ORACLE CONTRO GOOGLE Ma che cosa c'entra tutto questo con la tecnologia? Con la tecnologia niente, ma con il valore di Borsa e la sostenibilità a lungo termine delle imprese c'entra, eccome. Fermiamo un attimo l'attenzione e analizziamo la dinamica dell'acquisto di Sun da parte di Oracle datata aprile 2009. Quando lessi del deal non intuii l'arguta strategia sottostante (ovvio, altrimenti siederei nel board di Oracle). Sun era famosa, tra l'altro, per i suoi server enterprise, i "frigoriferi" da sala macchine che quando ero giovane andavo a venerare in pellegrinaggio nelle sale dei ragazzi ricchi (in verità ne ho posseduta una e mi ricordo che i costi erano da Aston Martin del bit); era famosa anche per il sistema operativo Solaris, per JAVA il linguaggio di programmazione "universale", per MySql 56 LARRY ELLISON Presidente di Oracle il database opensource per eccellenza e per ! documenti anch'essa opensource. Il tutto per un valore complessivo di 7,4 miliardi di dollari, circa. Non sono pochi. ATTACCO AD ANDROID Soprattutto, per capire quell'operazione di acquisizione mancava qualcosa. L'hardware forse un po' c'entrava, il sistema operativo in funzione dell'hardware anche. +!# avevano a che fare con Oracle? Ad agosto 2010, quando Oracle ha portato in tribunale Google perchè Android "knowingly, directly and repeatedly infringed Oracle's TECNOLOGIA & FINANZA |TECH di un genio del computer portare Android in tribunale per farsi pagare una montagna di royalties e spaventare i produttori di telefonini che lo hanno adottato + ! che la mancata acquisizione di Sun da parte di Google si stia rivelando un errore fatale. In realtà, sembra che l'azienda Mountain View stia tenendo abbastanza bene anche sul fronte legale. Ma quanto potrà durare? ERIC SCHMIDT Presidente esecutivo di Google Java-related intellectual property", tutto è diventato chiaro e il disegno si è completato: Sun era stata comprata per “attaccare” Android (l'incubo di tutti quelli che non lo #^{"^ Divertente e sprezzante è stata la riposta del presidente esecutivo Eric Schimdt, che ha ironizzato: "è incredibile sentire Oracle parlare di opensource". Effettivamente... LA POSTA IN GIOCO Bene, il claim di Oracle potrebbe valere da 1,5 a 6,1 miliardi di dollari e, come si suol dire, "You do the math!". A molti osservatori è venuto il sospetto che l'acquisizione di +! APPLE E IL TESORO DI NORTEL Allo stesso modo, è di questi giorni la notizia dell'acquisto del tesoro di brevetti della canadese Nortel, fallita qualche anno fa, da parte di un consorzio guidato da Apple per 4,6 miliardi di dollari in contanti. Nortel durante la sua lunga attività aveva registrato una grande quantità di brevetti che coprono una moltitudine di aspetti delle telecomunicazioni ed in particolare di quella mobile. Sono pronto a scommettere un euro che entro il 2012 ci sarà un ennesimo attacco, non informatico ma legale, a BigG per Android. Quindi, oltre a consigliare i laureandi, e non solo, a prendere una specializzazione in aree collegate alla proprietà intellettuale in contesti internazionali prima di buttarsi nell'innovazione, mi viene in mente una domanda (retorica): è giusto che quasi la metà delle risorse di un'azienda siano impegnate nella gestione del contenzioso legale e non nell'innovazione di prodotto e/o di processo? Non se ne abbiano a male gli avvocati ma credo che la risposta sia una sola. No, non è giusto. Tuttavia dal punto di vista aziendale e {5 remunerare il valore per gli azionisti. Quindi un approccio litigioso può anche essere accettato dagli azionisti stessi, purchè renda; ma ho la terribile sensazione che le conseguenze nel mediolungo periodo possano essere a dir poco disastrose. F 57 TECH|TECNOLOGIA & FINANZA MILLE LIBRI IN UNA TAVOLETTA O DI 58 ELENA FRANCO Gli ebook reader, i lettori di libri elettronici, possono contenere intere biblioteche. In bianco e nero, con lo schermo non illuminato (a differenza dei tablet pc) e dotati di lunga autonomia, si possono portare in spiaggia come un libro vero. Istruzioni per l'uso dell'oggetto che rivoluzionerà l'editoria gni 100 libri di carta Amazon, la libreria online numero uno al mondo, ne vende 105 elettronici. In Corea del Sud il ministro dell'Educazione, Ju-ho Lee, intende digitalizzare da qui a tre anni tutti i libri di testo per scuole e licei. Come dire che in Corea fra tre anni i testi scolastici cartacei non esisteranno più. Bastano questi due esempi per dare un'idea della portata della rivoluzione digitale che sta sconvolgendo nel mondo il business editoriale. La rivoluzione è partita, prima piano e poi con un crescendo travolgente, da quando sono apparsi sul mercato e hanno cominciato ad affermarsi gli ebook reader, detti anche più semplicemente e-reader, vale a dire i lettori di libri elettronici. Non stiamo parlando di tablet pc come l'iPad e i suoi fratelli, ma di quelle tavolette nate proprio e soltanto per leggere i libri, in bianco e nero e senza dannose retroilluminazioni, che ci hanno tolto il sapore e l'odore della carta stampata ma che ci permettono di portarci in giro centinaia e migliaia di titoli che non pesano neanche un grammo. Nel mondo sono stati ven- duti nel 2010 oltre 6 milioni e mezzo e-reader, l'80% in più dell'anno prima. E quest'anno, secondo le stime dell'autorevole società di ricerca Gartner, si dovrebbero vendere 11 milioni di tavolette, con un altro balzo vicino al 70%. Il boom, secondo gli analisti, è guidato da Kindle, l'e-reader di Amazon: quasi un lettore venduto su due, secondo le stime, è un Kindle. Il mercato chiave è quello americano, dove sarebbero stati venduti nel 2010, secondo Gartner, 4 milioni di e-reader. L' unica minaccia viene dai tablet pc, che fanno molte più cose insieme, ma gli e-reader mantegono un vantaggio di prezzo non indifferente: l'ultima versione di Kindle costa 139 dollari, contro i 499 di un iPad. L’evoluzione dei libri sta in un certo senso seguendo l’evoluzione della musica. L’introduzione della musica digitale, con i relativi lettori, una decina di anni fa, ha permesso di archiviare un sempre maggior numero di album musicali in spazi virtualmente nulli come gli hard disk dei computer, ed iTunes è ora il negozio musicale più utilizzato. Un percorso analogo lo sta seguendo l’editoria. Leggere un libro sul monitor di un computer, o sul display retroilluminato di un tablet pc, può però !! proprio per questa ragione è stata creata per gli ebook reader una carta virtuale (ePaper), che viene “stampata”, ogni volta che diventa necessario cambiare il testo visualizzato, tramite l’utilizzo di inchiostro speciale (eInk). Gli ebook reader, che iniziano a diffondersi (timidamente) anche in Italia, fanno vivere un’esperienza di lettura paragonabile a quella di un libro tradizionale pur attraverso un dispositivo elettronico; con l'unica differenza della mancanza delle sensazioni tattili ed olfattive dello sfoglio di pagine di carta. Le dimensioni degli schermi variano K W¤ le corrispondenti all’incirca alle dimensioni di un libro cartaceo (i più grandi hanno più o meno le stesse dimensioni dello schermo di un netbook). I modelli più evoluti permetto# o 3G e attraverso tale connessione scaricare nuovi titoli. VANTAGGI » Migliaia di libri in tasca » Lunga autonomia delle batterie » Possibilità di lettura anche al sole » Leggeri e poco ingombranti » Maggiore rispetto dell’ambiente SVANTAGGI » Scarsa disponibilità di alcuni titoli » Prezzi dei libri digitali uguali o superiori a quelli dei libri cartacei » Impossibilità di prestare libri digitali » Mancanza di feedback tattile ed olfattivo dato dai libri cartacei L’INCHIOSTRO ELETTRONICO Una lettura paragonabile a quella sulla carta viene resa possibile dall’inchiostro elettronico eInk. I vantaggi, rispetto alla lettura su tradizionali display Lcd, Led e Tft retroilluminati, sono molteplici. In primo luogo, il dispositivo consuma la sua batteria solo nel momento in cui la pagina viene effettivamente generata; la durata della batteria viene quindi determinata in numero di pagine leggibili, e non in “tempo”. Un altro innegabile punto di forza di eInk risiede nel fatto che il display non retroilluminato riesce a rendere la stessa esperienza di lettura della carta, senza quindi affaticare la vista se si legge per ore, come accade con i libri tradizionali. Leggere su un ebook reader con tecnologia eInk è molto simile alla lettura di pagine di carta anche sotto il sole (provateci con un tablet o un pc!) oppure a letto prima di addormentarsi, quando un display retroilluminato, al buio, risulta fastidioso per la vista. 59 TECH|TECNOLOGIA & FINANZA MASSIMA PORTABILITÀ Un ebook reader pesa poche centinaia di grammi e le sue dimensioni si collocano a metà strada tra uno smartphone ed un tablet pc: si può quindi mettere anche in tasca, proprio come un libro tascabile. La possibilità, inoltre, di poter tenere migliaia di libri in un unico dispositivo evita scelte dolorose e trasporti faticosi ITALIA, EVOLUZIONE LENTA E PREZZI ANCORA TROPPO ALTI In Italia il passaggio dall’editoria cartacea a quella digitale sta avvenendo molto lentamente. Incidono la resistenza da parte di molti a rinunciare al pia la, sentirne il "profumo"... ) e anche la ancora scarsa disponibilità di titoli nei portali dedicati, soprattutto per quanto riguarda le pubblicazioni più recenti. Un altro fattore che limita la diffusione degli ebook in Italia sono i prezzi. Se infatti un libro cartaceo parte da 6/7 euro nell' edizione tascabile, i prezzi degli ebook sono tuttora spesso superiori. Le ragioni sono diverse anche in questo caso. Da un lato l'effetto dell’Iva al 20% (per l'editoria di carta è agevolata al 4%), con una differenza in più, trasferita sul prezzo, certamente non trascurabile. La concorrenza inoltre, che spinge molte librerie a vendere titoli a prezzi scontati, non è altrettanto forte nel settore digitale. EBOOK A SCUOLA? Un settore in cui gli ebook potrebbero veramente fare la differenza (come la stanno facendo in Corea) è però l'editoria scolastica. Per quanto ancora bambini e ragazzi dovranno mettersi sulla schiena zaini esageratamente pesanti? Una prima dimostrazione della nuova tendenza è l’iniziativa “libri scaricabili” di Zanichelli. La casa editrice mette infatti a disposizione di chiunque acquisti un libro in edizione cartacea la possibilità di scaricarlo anche in edizione digitale, in modo da ridurre il peso e l’ingombro dei testi scolastici. E' spiegato tutto sul sito www.scuolabook.it. E' disponibile un’applicazione scaricabili in formato Pdf protetto, e 60 E-BIBLIOTECHE DA TASCA >>> AMAZON KINDLE Il Kindle di Amazon, giunto alla sua terza versione, è stato il primo ebook reader sul mercato, ed ancora oggi conta una enorme diffusione, soprattutto negli Stati Uniti. Ha un prezzo che varia dai 139 dollari (per la versione con display da 6 pollici e solo WiFi) ai 379 dollari per la versione da 9 pollici comprensiva di connessione cellulare mobile. Non è disponibile in Italia. da 139 dollari BARNES & NOBLE NOOK COLOR Il Nook Color di Barnes & Noble (Stati Uniti) è stato il primo ebook reader a colori disponibile sul mercato. Non utilizza la tecnologia eInk per la realizzazione delle pagine, ma grazie al display a colori permette di | 9 5 x 9% /* 9 $ da 249 dollari LEGGOIBS 7 / ta libri IBS.it, a cui è possibile accedere direttamente con il lettore grazie alla disponibilità di connessione WiFi e 3G integrate (i costi della connessione 3G sul territorio italiano sono inclusi 4 | ! 7 7 219 euro Se un libro cartaceo parte da 6-7 euro per l'edizione tascabile, i prezzi delle versioni ebook sono spesso superiori quindi risultano consultabili anche dal computer, oltre che da tablet pc ed ebook reader. Gli e-reader consentono di inserire annotazioni, evidenziazioni e segnalibri. Risultano così perfettamente adatti non soltanto per i testi scolastici, ma anche per la manualistica in genere. Con l'ulteriore vantaggio della facilità di aggiornamento con le nuove edizioni. TECNOLOGIA & FINANZA |TECH > Non tutti i modelli di maggiore successo negli Stati Uniti e nel mondo, a cominciare da Kindle di Amazon, sono già disponibili in Italia (ma si 46 / | tali il prestito diventa impossibile: a meno che non si presti tutto, l’ebook reader con dentro i libri. Un esperimento per rendere possibile il prestito di libri era stato tentato da Amazon, che con il suo Kindle è stato il primo negozio online a introdurre il formato digitale nel suo catalogo. BIBLET, DI TELECOM ITALIA Gli abbonati Telecom Italia Mobile possono avere un ebook rea| $ x costo di 19 euro al mese. Biblet è dotato di display da 6 pollici e Store consultabile attraverso il portale dedicato www.biblet.it. 19 da euro al mese SONY READER %| /8 x 7 8x ! 6 dotato di display eInk e, nella versione da 6 pollici, anche di slot per schede di espansione che permettono di superare il | da PRESTITO DIGITALE NELE BIBLIOTECHE USA Purtroppo l’esperimento è stato per il momento archiviato, ed il prestito di ebook risulta ad oggi ancora impossibile. Almeno tra privati, I supporti elettronici possono perdere dati con il tempo. Diventa quindi indispensabile "salvare" i propri libri digitali 199 euro NILOX MEGALE POCKET BOOK 2.0 % 7;| /* /% x * 39 / / 5| /x x circa MA NON È CHE SI RISCHIA DI PERDERE TUTTO? Un altro problema che può frenare lo sviluppo dell'’editoria digitale è il rischio di perdere i libri. ¥ ! che si possono metterli in libreria e lasciarceli per riprenderli in mano anche dopo anni e anni. I supporti elettronici possono perdere dati con 100 euro il tempo. Diventa quindi indispensabile provvedere a "salvare" i propri libri digitali su molteplici supporti per avere la garanzia di non perderli. Un’altra grandissima differenza tra libri cartacei e digitali riguarda la possibilità di prestare i libri. Se infatti oggi siamo abituati a prestare ad amici e parenti i libri che più ci sono piaciuti, con i libri digi- perchè negli Stati Uniti sempre più biblioteche stanno alimentando il boom del prestito di libri elettronici. La soluzione digitale, come è stato evidenziato nel corso dell'ultima convention dell'associazione delle biblioteche americane, consente ol ziamenti, un fenomeno che accompagna il declino delle biblioteche pubbliche. Una forte spinta alla digitalizzazione viene direttamente dai lettori dotati di e-reader, che sempre più chiedono titoli digitali agli sportelli delle biblioteche. Nonostante le ovvie resistenze che ci possono essere al fenomeno degli ebook, e agli interessi a mantenere lo status quo, una rivoluzione in questo senso anche in Italia - Paese dove peraltro si leggono pochi libri - è già possibile. F 61 LUX|LUSSO & FINANZA OCCHIALI In un anno la quotazione è raddoppiata, spinta dalla crescita dell'azienda della quale sono azionisti (40%) i fratelli Della Valle. Maurizio Marcolin e l'amministratore delegato Massimo Saracchi raccontano il grande recupero partito nel 2008 E dopo il volo del titolo in Borsa Marcolin accelera sulle licenze DI MASSIMO SARACCHI, amministratore delegato di Marcolin S DANIELA LA CAVA e l'Italia può essere de{ # 5 § # # ` #<8 ¨8¨ " H j5 # { ^^ ! ` `# ¥ =W= ` " H"# 5 8 5 $ ! # ¥+ #! # 5 Z ` 5 £ ¥! ` # # Tom Ford Montblanc Roberto Cavalli # #$ ! # # ! PER MARCOLIN L’IMPERATIVO È UN PORTAFOGLIO DINAMICO } \ + #` "!!=WWW 5 `# ` 5,5 , mln OCCHIALI PRODOTTI E DISTRIBUITI NEL 2010 62 300 VENDITORI DIRETTI E INDIRETTI LUSSO & FINANZA |LUX TOM FORD EYEWEAR » Marcolin, leader nel settore dell'eyewear, ha festeggiato quest'anno 50 anni. È stata fondata nel 1961 da Giovanni Marcolin. Lo sbarco a Piazza Affari è invece avvenuto nel 1999 » La solidità di Marcolin si ~$ il 2011 è iniziato con un fatturato in crescita del 12% e un utile in aumento del 31%. = $ record registrati nel 2010 » Il fattore Della Valle. I fratelli marchigiani del lusso sono entrati in Marcolin nel 2004 e ne posseggono oltre il 40% del capitale 80 30 ^<5 ¥F # ! #5 #! =W ^8 # # " # !# `# ^"`` \ 5 ! - mila PAESI DI PRESENZA I PUNTI VENDITA # 8 { 5 J£8 # !8 Swarovski J== Diesel ` " # + J=J^{ # ! " 5" MAURIZIO MARCOLIN Ceo style and licensing 969 I DIPENDENTI 63 LUX|LUSSO & FINANZA ~ # ^+! "# ! { # { + ! ! LA FORZA DEI NUMERI +! ` +# ¥# +#\J¤ © 5 ¥ ! " JW ! 5 ## 8 5 ! "# BRAD PITT con un paio di Tom Ford ! " ` ! # # # `!! \` 8 5 F +# ¥ ` Z # ` # # Ritratto di famiglie (azioniste) <$% x< <&x 5<& I Marcolin e i fratelli Della Valle possiedono oltre il 70% dell'azienda. ¥ < # Z # J== J=! ª + # # § ! # 8 ! 5 ¬ K>@ I MARCHI IN LICENZA: Cover Girl Eyewear, Diesel Shades, DSquared2 Eyewear, Ferrari, Hogan Eyewear, John Galliano Eyewear, Just Cavalli Eyewear, Kenneth Cole New York, Kenneth Cole Reaction, Miss Sixty Glasses, Montblanc Eyewear, Replay Eyes, Roberto Cavalli Eyewear, Swarowski, Timberland, Tod’s Eyewear, Tom Ford Eyewear. La compagine societaria 9,758% 19% LUAB S.r.l Mercato 40,70% Soci Della Valle 64 30,39% Famiglia Marcolin LUSSO & FINANZA |LUX Anche a 5 euro il titolo Marcolin ha ancora spazi di crescita ROBERTO CAVALLI EYEWEAR IN BORSA DA INIZIO 2010 DATI IN EURO 5,50 5,00 4,50 4,00 4,50 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 gen‘10 mar mag lug sett nov gen’11 mar mag lug Fonte: BLOOMBERG In un solo anno, da luglio 2010 a luglio 2011, il prezzo del titolo Marcolin è raddoppiato e ora viaggia sui 5 euro grazie soprattutto alla solidità aziendale e alle importanti licenze acquisite. Gli analisti di Mediobanca Securities, gli unici a seguire l'azione, le assegnano un rating "outperform" con un prezzo obiettivo di 5,13 euro. Marcolin è stata in parte condizionata anche dall’umore positivo che si respira all’interno del comparto in cui opera. "Se osserviamo l'andamento del settore lusso e retail, il 2009 è stato un anno di problemi sia a livello di vendite sia di margini", commenta Paola Pecciarini, analista di Banca Leonardo specializzata sul lusso. "Il 2010 ha visto invece una top line in costante crescita, un consumatore che ricominciava a comprare prodotti con un prezzo medio più alto, e ulteriori | l'anno prima. E nel 2011 la tendenza positiva si sta consolidando". CHRISTINA AGUILERA con grandi Swarovski "# J£@ " `£@=@ L’ARRIVO DEI DELLA VALLE \`# ` ` J>!" § >¤@ `+# © # { © 5! # +# { ` # # +#\{ ##5 $#{ Z { # # !§` # +#5 # # !F Il fatturato del gruppo è in Europa centro/occidentale per il 54%, nelle Americhe per il 28%, in Asia per l'8% JOHN GALLIANO EYEWEAR 65 ETF STRATEGIE DI PORTAFOGLIO Il vantaggio di combinare gli ETF con i fondi attivi Strumenti attivi e passivi insieme con approccio core-satellite: un nucleo centrale di investimenti a rischio più basso su mercati primari e intorno una serie di scommesse per cercare rendimenti D a un minimo dello 0,39% per i prodotti di liquidità area euro punti percentuali per quelli di tipo azionario Paesi emergenti. Sono le differenze dei Ter (Total expense ratio), cioè i costi complessivi annui, dei fondi comuni d’investimento e i loro ETF omologhi. Differenze che oscillano in media intorno al punto percentuale annuo per i prodotti a indirizzo obbligazionario e che invece spaziano tra l’1,63% e il 2,04% per quelli a vocazione azionaria (vedere tabella). Si tratta di scarti di spesa annua molto rilevanti. Un fondo azionario Europa, per esempio, nell’arco di tre anni deve riuscire a registrare un rendimento del 6,2% superiore all’ETF di categoria per pareg ! del 10,6% se l’orizzonte temporale dell’investimento sale a 5 anni: in pratica il sottoscrittore del fondo è come se partisse con un handicap del 6,2% triennale, ovvero del 10,6% quinquennale, rispetto a quello che compra l’ETF di categoria. Percentuali che sembrerebbero non lasciare spazio ai fondi comu`!85prio così e vediamo perché. GESTIONE PASSIVA Chi acquista un ETF si pone come obiettivo la replica più fedele pos ziario, o di un indice di Borsa, o di un settore azionario, oppure di una ETF E FONDI: COSTI TOTALI ANNUALI A CONFRONTO TIPOLOGIA DI SOTTOSTANTE Azioni mercati emergenti Azioni Europa Azioni area Euro Azioni Stati Uniti Azioni internazionali Azioni Italia Obbligazioni governative Usa Obbligazioni govern. Eurozona Obbligazioni societarie euro Obbligazioni govern. emergenti Obbligazioni soc. euro alto rend.to Liquidità TER MEDIO ANNUO ETF FONDO COMUNE 0,73% 0,34% 0,35% 0,38% 0,53% 0,46% 0,21% 0,17% 0,20% 0,40% 0,48% 0,15% 2,77% 2,31% 2,30% 2,31% 2,43% 2,09% 1,28% 1,19% 1,19% 1,37% 1,35% 0,54% DIFFERENZA 2,04% 1,97% 1,95% 1,93% 1,90% 1,63% 1,07% 1,02% 0,99% 0,97% 0,87% 0,39% Fonte: ELABORAZIONE F SU DATI DELLE SOCIETA' 66 ETF ETF/FONDI INDICIZZATI » Forniscono una replica costante della performance del benchmark » 5 x alcuna commissione di entrata/uscita e di performance » | a riferimento FONDI ATTIVI » = x x rendimenti superiori al mercato » Generalmente presentano commissioni più alte » 9 | sensibilmente a seconda della capacità dei 8 ! che i costi molto contenuti consen_ portafoglio con ottima approssimazione gli andamenti dell’indice sottostante di riferimento. L’ETF infatti insegue l’indice, sia al rialzo che al ribasso, ma senza poterne deviare, frenare o accelerare la direzione. L'ETF insegue l'indice, sia al rialzo che al ribasso, ma senza poterne deviare, frenare o accelerare la direzione GESTIONE G E ATTIVA Se, come abbiamo visto, gli ETF sono molto convenienti sul versante dei costi annui, scegliere quello corretto per il proprio portafo 5 immediato e, soprattutto, alla portata di tutti. Lo stesso ragionamento vale anche per i fondi comuni e per i comparti di Sicav che, peraltro, partono dallo svantaggio di incorporare spese annue (Ter) molto superiori. Dal canto loro, tuttavia, i fondi e le Sicav hanno un vantaggio potenziale: la gestione attiva ! 8 ne può infatti assumere decisio- 67 ETF ni strategiche (di medio lungo termine) e tattiche (di breve periodo) ne del portafoglio sottostante in # spetto al benchmark. Un gestore azionario può, per esempio, ridurre l’esposizione alla Borsa in una fase di forte correzione dei mercati. Può aumentare il peso in uno o più settori a discapito di altri ritenuti meno attraenti. Può selezionare i titoli scegliendo quelli considerati più promettenti e tralasciando quelli reputati con meno potenziale di crescita. Può usare gli strumenti derivati come copertura del portafoglio: può, per esempio, assumere una esposizione al 100% al mercato, focalizzandosi sui settori e sui titoli preferiti e, in parallelo, utilizzare future short (che aumentano di valore se il sottostante scende) sull’indice di riferimento. VOLATILITÀ Anche in ambito obbligazionario un gestore attivo può giocarsi la sua capacità di ampia scelta soprattutto in uno scenario di alta volatilità dei mercati dove esistono molti più rischi ma sono presenti anche più possibilità di extra rendimenti rispetto alle medie di mercato. Al contrario, in uno scenario di bassa volatilità un ETF (che ha costi strutturali inferiori) tende a registrare performance migliori. Più in particolare, un gestore obbligazionario può agire sulla duration (la scadenza media dei titoli in por- Ci sono valide ragioni per considerare ETF da una parte e fondi comuni e Sicav dall'altra dei prodotti complementari tafoglio) in modo da ridurre o aumentare la sensibilità del fondo alle variazioni attese dei tassi di interesse. Può selezionare gli emittenti in base al rating (rischio di credito), alla liquidità del titolo sul mercato, allo spread. Può anche ampliare l’universo di investimento per cogliere opportunità particolari presenti sul mercato: un gestore di un fondo obbligazionario governativo euro a medio lungo termine potrebbe, in questa delicata fase della crisi del debito sovrano europeo, allestire per esempio un portafoglio per l’80% in titoli di Stato dell’eurozona (magari escludendo quelli più ad alto rischio e volatilità come la `8 !J@zionari societari (corporate bond) selezionati che offrono rendimenti anche di due punti percentuali superiori ai governativi. Per tutte le ragioni viste in precedenza, ci sono valide ragioni per considerare ETF da una parte e fondi comuni e Sicav dall'altra come dei prodotti complementa # 8! proprio in quest’ottica, sta crescendo l’importanza dell’approccio di di tipo core – satellite. 8 to core-satellite è la suddivisione ! 8 la componente centrale dell’investimento che costituisce le fondamenta della strategia, attorno alle qualisi possono aggiungere inve- Alla ricerca di un portafoglio più efficiente | * | < Matteo dimenticare che dalle decisioni di asset allocation Gorinix / 7 % " / 5| 4$ # x < x5| x EMANUELE BELLINGERI iShares Italia x 6# | * * 6# }7 | ] Emanuele / x Bellingerix 7| ^ 68 ETF I parametri per la scelta di un ETF % 6#" 954x | = x| 6# x " || 4 " +4 stimenti periferici più specializzati. _iscono esposizioni a mercati primari e a basso rischio; si tratta, generalmente, di un ETF che segue un indice, e garantisce un’esposizione a Obiettivo primario di questa componente del portafoglio è di ottenere un rendimento in linea con la performance del mercato (che, in gergo j8 secondo segmento del portafoglio è ta satellite nella quale rientrano gli investimenti più specializzati, quelli cioè che l’investitore reputa destinati a generare un extra rendimento (che, in gergo tecnico, assume invece la denominazione di Alfa o Alpha). Per farlo l’investitore cer- ` ci, a fondi gestiti attivamente, a temi d’investimento, singoli titoli ed anche a ETF di nicchia (per esempio un azionario specializzato sulla borsa del Vietnam piuttosto che un prodotto correlato alla volatilità). Ne deriva che gli investimenti di tipo satellite comportano rischi e spese maggiori rispetto a quelli core ma puntano a rendimenti più elevati. 8! del portafoglio vengono effettuate una varietà di scommesse indipenare un extra rendimento rispetto al benchmark aumentando, in paralle nio gestito. F PER SAPERNE DI PIÙ www.etfnews.it 5| 9^Antonello }6 | Sannax 7% 7 ^ ] | ] 6# comprare un Paese o un settore e abbiamo | x6# x 6# } 6 statunitense, usufruendo dei x 6# }* 5 ANTONELLO SANNA ] 5 7 ^ ^ SCM Sim x x 7 % 6# della componente core lasciando alla parte 69 ETF STRATEGIE DI PORTAFOGLIO ATTIVA O PASSIVA? Come muoversi per ottenere il meglio di ETF e fondi Usate gli ETF per quei mercati dove difficilmente un gestore potrà dare valore aggiunto. E costruite intorno un sistema di satelliti che invece possono guadagnare più degli indici. Con un pizzico di scelte contrarian ed evitando di concentrarvi troppo sull'Italia A CURA DI Economista, presidente di Norisk società di consulenza finanziaria 70 CARLO MAZZOLA quasi dieci anni dall’introduzione sul mercato italiano degli ETF, possiamo sicuramente affermare che tra ! di fondi comuni e di ETF il secon Z!+ tratta di un risultato di estremo buon senso: se replico il mercato – grazie < rendimento del mercato con il costo degli strumenti che utilizzo. E ormai è chiaro che il costo degli ETF sia circa un quarto dei fondi attivi (vedere tabella a pagina 66) e pertanto i cloni passivi faranno inevitabilmente meglio. Questa è pura matematica, ovviamente non bene accolta da chi guadagna con le commissioni dei fondi attivi, ma sono numeri sui quali c'è 8 in verità, è che i portafogli e gli incrementi di capitale si creano prin- cipalmente con l’asset allocation e con la scelta di idee di investimento #8 `foglio basato solo su ETF potrebbe essere non ottimale o, quanto meno, non permetterebbe di sfruttare al meglio alcune occasioni. Come può muoversi l’investitore per cercare di ottenere il meglio da entrambe le categorie? Una premessa è d’obbligo: troverà poco supporto da parte degli intermediari, purtroppo il mondo degli ETF vive ancora in un limbo particolare e si preferisce non far avvicinare nessuno…. 8 5 concetto di core-satellite. L'indicazione è quindi di investire con gli ETF in quei mercati dove creare valore aggiunto per il gestore è ogget !$ ri sviluppati e coperti dagli analisti, ETF obbligazionari governativi, macrosettori globali… Mentre ci si può concentrare su fondi attivi per singoli Paesi e settori nei quali oggettivamente il lavoro del gestore può essere in grado, dopo i costi, di creare valore senza penalizzare eccessivamente il rapporto rendimento/ # 8 ` ! # ! traggio, asset poco liquidi, mandati specializzati, singole azioni… possono rispondere perfettamente al concetto di “satellite” o gestione attiva, che inevitabilmente caratterizza un portafoglio. Ovviamente, passare dalla teoria alla pratica non è facile, perché non esiste una regola numerica per determinare la suddivisione perfetta tra core e satellite. Lo sforzo che deve fare il singolo investitore è capire quanto dedicare al “portafoglio di lungo termine”: personalmente credo che, in media, sia superiore a quanto si pensi. Esiste sempre uno zoccolo duro che non viene mai intaccato, pari ad almeno il 30/40% del patrimonio. Gli ETF possono egregiamente rispondere a questa esigenza. Z ! 5 Solo una parte deve essere dedicata a titoli/settori caldi, gli asset che vanno meglio degli altri e di cui tutti parlano terreno delle gestioni attive: la scelta deve essere fatta prima di vedere la performance e, quindi, non si sarà mai certi se il gestore continuerà a sovraperformare o se l’asset class tinuità rendimenti a doppia cifra, (pensiamo alle commodity). Quello che posso permettermi di consigliare è che solo una parte deve essere dedicata a "titoli/settori caldi”, quello che gli economisti $ asset che vanno meglio degli altri, e di cui tutti parlano. Le analisi sul passato evidenziano che sono in grado di battere il mercato solo per pochi anni; quindi utilizzateli, ma con prudenza e con l’obiettivo di liquidare a un certo punto, perché il rischio di restare con il cerino in mano è sempre dietro l’angolo. Ritengo che la parte attiva possa avere anche un pizzico di scelte contrarian: comprare quello che i gestori non possono (o non vogliono) acquistare, ma che visti i prezzi di saldo a volte permette di fare grandi guadagni, se si ha un po’ di 8 !J== nanziario e forse qualche governativo periferico dell’area euro, come sempre con moderazione e, magari, acquistando in fasi diverse. Ricordiamoci che si parla sempre di di porale: si compra un ottimo portafoglio in pochi minuti, assumendosi implicitamente il rischio di aver scelto il giorno, o la settimana sbagliata...una regola potrebbe essere ogni cambio di sta ` _ sul portafoglio attivo: evitate l’eccessiva preferenza per gli asset domestici, italiani nel nostro caso, con la convinzione di conoscerli meglio. Se non avete informazioni a vero valore aggiunto rischiate di concentrarvi troppo sen F 71 SEDE DI MILANO Via Borgonuovo 14 - 20121 Milano Italia Ufficio Commerciale: 02 9295 8616 Assistenza Clienti: 02 9295 8617 FOREX & CFD - Spread a partire da 1.6 pips - No Dealing Desk - Leva fino a 1:400 - Trading con Microlotti - SmartOrder - SmartChart FUTURES - Accesso diretto ai mercati mondiali - Commissioni competitive - Marginazioni intraday molto basse - Piattaforme di trading professionali SEDE DI LONDRA 110 Middlesex Street – E1 7HY London UK Italian Sales Desk: +44 (0)207 392 8708 Numero Generale: +44 (0)207 392 8700 METATRADER 5 - Disponibile per iPhone - One click trading - Nuovo Position Status - Modifica dell`ordine dal grafico - 38 Indicatori di Default - 19 Expert Advisor di Default MOLTO ALTRO ANCORA… - Webinar - Roadshow - Video Tutorial - Eventi Formativi www.activtrades.it | Email: [email protected] ETF REDDITO FISSO ! DI TITTA FERRARO I nvestitori europei alla ricerca di protezione dal rischio tassi. Luglio ha sancito l’arrivo della seconda stretta monetaria da parte della Bce che ha portato i tassi di riferimento dell’eurozona all’1,5% e si è detta pronta ad alzare nuovamente il costo del denaro se le cre _ lo renderanno necessario. Il mercato prospetta un nuovo rialzo già in autunno alla luce delle attese di prezzi al consumo ancora ampiamente sopra la soglia critica indicata dalla Bce, ossia il 2%. Proprio il rischio tassi risulta essere tra le maggiori preoccupazioni degli investitori. Secondo l’indagine RiskMonitor condotta da Allianz Global Investors, per gli investitori istituzionali europei il rischio di tasso di interesse si colloca al pri dei maggiori rischi previsti per i prossimi 12 mesi. Nel complesso, quasi il 70% percepisce i tassi di interesse come un rischio “enorme o considerevole” per il raggiungimento dei propri obiettivi di investimento. Gli effetti delle manovre restrittive sui tassi si fanno sentire primariamente sulle obbligazioni governative. La caratteristica principale che regola il mercato dei titoli di Stato è infatti che al crescere dei tassi di interesse il prezzo delle emissioni diminuisce, e viceversa. Ma non tutte le obbligazioni si muovono con la stessa intensità al variare dei tassi. DURATION & TASSI Un parametro essenziale per migliorare la gestione del rischio e misurare la sensibilità dei bond ver _ d’interesse è rappresentato dalla duration, ossia la vita residua di un’obbligazione. Più la duration è elevata, più lo strumento risulterà sensibile ai movimenti dei tassi. Pertanto, in presenza di aspettative di rialzi dei tassi è consigliato puntare su un indice obbligazionario caratterizzato da una duration medio/bassa, in modo tale che il suo valore risulte_!ture strette monetarie. Di contro, un paniere con duration alta risulta indicato per periodi di allentamento monetario con tassi attesi in discesa. CARATTERISTICHE DEGLI ETF OBBLIGAZIONARI SHORT ELABORAZIONE F NOME Amundi Etf Short Govt Bond Euromts Broad Amundi Etf Short Govt Bond Euromts Broad 1-3 Amundi Etf Short Govt Bond Euromts Broad 3-5 Amundi Etf Short Govt Bond Euromts Broad 5-7 Amundi Etf Short Govt Bond Euromts Broad 7-10 Amundi Etf Short Govt Bond Euromts Broad 10-15 Lyxor ETF Daily Double Short Bund Lyxor ETF Daily Double Short BTP ISIN TER DIVIDENDI FR0010821850 FR0010821876 FR0010823401 FR0010823443 FR0010823450 FR0010823385 FR0010869578 FR0011023621 0,14% 0,14% 0,14% 0,14% 0,14% 0,14% 0,20% 0,40% Capitalizzati Capitalizzati Capitalizzati Capitalizzati Capitalizzati Capitalizzati Capitalizzati Capitalizzati Fonte: AMUNDI E LYXOR 73 ETF DOVE POSIZIONARSI CON GLI ETF Gli ETF offrono delle ef versi lungo la curva dei rendimenti andando a replicare indici che annoverano al loro interno obbligazioni governative con una duration costante. Infatti il paniere delle obbligazioni che fanno parte dell’indice sottostante viene periodicamente aggior la duration delle emissioni costante nel tempo, a differenza di quanto accade quando si acquista una singola obbligazione e si assiste alla progressiva diminuzione della vita resi scadenza. In pratica, il funzionamento degli ETF obbligazionari prevede che a mano a mano che titoli arrivano al limite inferiore della duration prevista, vengono venduti e sostituiti con titoli a scadenza più lunga in modo da mantenere la duration del fondo all’interno del ventaglio previsto. L’investitore attraverso gli ETF può scegliere di inserire nel proprio portafoglio un insieme di titoli di Stato con vita residua breve, media o lunga, oppure può optare per un paniere di emissioni con scadenze variegate. Inoltre, gli ETF danno la possibilità di perseguire una strategia di di del rischio o di puntare su indici che racchiudono al loro interno soltanto emissioni di Paesi con merito minimizzare al massimo il rischio legato al possibile default di uno Stato. 74 #* ! A differenza dell’investimento diretto in obbligazioni, un ETF obbligazionario è un fondo che viene scambiato sui mercati e può essere acquistato come una qualsiasi azione a un prezzo conosciuto durante tutta la giornata di contrattazione. Prendere posizione sul mercato obbligazionario attraverso gli ETF permette una doppia 6# non dipende unicamente da un singolo titolo ma da un 5 strumento, infatti, si mettono in portafoglio molteplici titoli 7 dell'investimento. Gli ETF obbligazionari offrono poi anche l'acquisto e vendita di quote di panieri di obbligazioni governative di un singolo Paese o relative a più Stati. L’OPZIONE SHORT In uno scenario di graduale rialzo dei tassi di interesse, come quello che si sta pre tano di primario interesse quegli strumenti che permettono di trovare copertura dal rischio tassi. Un investitore che possiede un portafoglio obbligazionario, nelle fasi di rialzo dei tassi può trovare protezione utilizzando gli ETF cosiddetti short che permettono di avvantaggiarsi proprio dei ribassi dei prezzi delle emissioni governative. In tal modo una diminuzione del valore delle obbligazioni governative in portafoglio sarà compensata da un aumento di valore dell’ETF. Sul mercato ETFPlus della Borsa di Milano sono presenti sei ETF obbligazionari proposti da Amundi che vanno a replicare indici short su titoli di Stato dell'area Euro suddivisi per tranche di scadenze da 1 a 15 anni, consentendo agli investitori di posizionarsi su una parte o sulla totalità della curva dei tassi dell'area euro. L’utilizzo di questi strumenti d’investimento in funzione di copertura dal rischio tassi presuppone indubbiamente una conoscenza adeguata del contesto economico e delle dinamiche che _ delle banche centrali in materia di politica monetaria. Andare “short” sui titoli di + !te per attori quali gestori patrimoniali, private banker, ! ! # sono utilizzare derivati. AL RIBASSO (CON LEVA) SUI TITOLI GOVERNATIVI Per sfruttare le fasi di discesa dei prezzi obbligazionari ci sono inoltre i due ETF short a leva proposti da Lyxor, emittente leader sul mercato italiano degli ETF. Questi replicanti presentano una correlazione inversa con leva pari a 2 su base giornaliera sul future BTP e sul future Bund. In particolare, l’ETF short a leva sul future Bund è considerato dagli operatori un investimento legato esclusivamente al puro rischio di tasso senza risentire del rischio di credito in quanto contratto future sui titoli di stato decennali tedeschi è caratterizzato da una elevatissima liquidità. IL BUND-RIFUGIO Il Bund risulta di gran lunga lo strumento più utilizzato dagli investitori europei e tra i più gettonati anche a livello mondiale essendo percepito come Z ! stimenti-rifugio. Di contro, l’ETF short a leva sul future BTP consente agli investitori domestici di avere a disposizione uno strumento che rispecchia le condizioni del mercato creditizio italiano e risulta adatto all'attività di trading e copertura su titoli di Stato con merito di credito inferiore a quello della Germania. Oltre che in un’ottica di copertura, questi ETF si prestano ad essere usati anche in chiave speculativa per operazioni di trading nel breve termine, specialmente in contesti di mercato caratterizzati da elevata incertezza. In sedute volatili consentono di evitare la complessità tipica dei future: infatti non è necessario il roll-over delle scadenze; è previsto un lotto minimo molto contenuto; presentano una facilità di acquisto e gestione. L’elevata liquidità dei sottostanti garantisce spread molto ridotti. F PER SAPERNE DI Ù www.etfnews.it ETF I PORTAFOGLI DI AGOSTO A CURA DI PRUDENTE ISIN DESCRIZIONE 29/04/2011 14/07/2011 NORISK euro 10.000,00 euro 9.978,17 -0,21% STRATEGIA ASSET ESPOSIZIONE QUANTITÀ ULTIMO PERFORMANCE VALORE PREZZO CLASS % PREZZO % MERCATO ACQUISTO LU0252635023 DAXplus Covered Consente di sfruttare Call-LX rialzi moderati del DAX Equity 4,86% 7.716 62,91 -2,92% € 485,4 64,8 DE000A0Q4RZ9 iShares eb.rexx Money Market Obbligazioni Germania a Bond brevissimo (min 1 mese max 1 anno) 29,23% 32.092 90,87 -0,27%* € 2.916,2 93,48 FR0010510800 Lyxor ETF Euro Cash Rendimento tasso monetario overnight Eurozone Cash 30,12% 28.2433 106,42 -0,18% € 3.005,5 106,22 FR0010823443 Amundi etf Short Consente di sfruttare Euromts Eurozone ribassi dei prezzi Government dei titoli di stato Broad 5-7 Bond 14,96% 13.268 112,54 -0,45% € 1.493,2 113,05 !#*#!;!<* =>@[\ ] @^_[` ~;|=> j{| \ quella attesa } 19,90% 17.219 115,34 -0,70% € 1.986,0 116,15 Cash 0,92% Liquidità € 91,8 100% AGGRESSIVO 29/04/2011 14/07/2011 Il portafoglio EFFE LowRisk in giugno recupera lo 0,3% grazie all’incremento complessivo della parte rischiosa del portafoglio, riducendo la perdita allo 0,21% dalla partenza in aprile 2011. Attualmente il 4,9% è investito nel mercato azionario, il 19,9% su un ETF che consente di sfruttare ~ xx? obbligazionario della Germania a breve scadenza, il 15% su uno short sulle obbligazioni governative dell’eurozona mentre il 31% è in liquidità, compreso il dividendo staccato da eb.rexx Money Market. Manteniamo l'asset allocation corrente con l’obiettivo di performance superiori al tasso Eonia, con un basso turnover di portafoglio. euro 10.000,00 euro 9.863,70 -1,36% ISIN DESCRIZIONE STRATEGIA ASSET CLASS ESPOSIZIONE QUANTITÀ ULTIMO VAR. % PREZZO LU0252635023 DAXplus Covered Call-LX Consente di sfruttare rialzi moderati del DAX Azioni 10% 153.870 62,91 -3,2% LU0533033667 MSCI World Information Technology-LX Consente di sfruttare rialzi del comparto tecnologico mondiale Azioni 8% 117.890 67,61 -0,4% DE0002635307 Stoxx 600-IS Consente di sfruttare i rialzi del mercato azionario europeo Azioni 5% 172.771 27,23 -5,9% FR0010344853 Stoxx 600 Utilities-LX Consente di sfruttare rialzi del comparto utilities europeo Azioni 12% 359.928 29,15 -12,6% LU0533033238 MSCI World Health Care-LX Consente di sfruttare rialzi del comparto farmaceutico mondiale Azioni 10% 108.096 97,01 4,9% FR0010892224 S&P 500-AM Consente di sfruttare i rialzi del mercato azionario USA Azioni 20% 1.384.083 14,705 1,8% LU0321463258 Short IBOXX € Sovereigns Eurozone TR-DB Consente di sfruttare ribassi dei prezzi dei titoli di stato Bonds 20% 176.056 113,69 0,1% !#*#!;!<* =>@[\ ~;|=> ] @^_[`j{| \ registrata e quella attesa } 10% 86.133 115,34 -0,7% IE00B4L5YC18 Msci Emerging Markets acc - IS Consente di sfruttare rialzi dei titoli azionari dei Paesi Emergenti Azioni 5% 223.664 22,355 0,0% Il portafoglio EFFE HighRisk, dopo aver perso circa il 2,5%, ha messo a segno un timido recupero riducendo la perdita di valore all’1,36%, grazie al rimbalzo dei listini azionari e dall’indebolimento dell’euro. Nello stesso periodo l’indice Eurostoxx ha perso oltre il 6%, mentre la versione europea circa il 3,5%. L’MSCI World ha registrato invece una perdita in linea con il nostro portafoglio. Abbiamo scelto di innalzare l’esposizione nei confronti dei Paesi Emergenti, riducendo la quota del portafoglio investita nell’ETF che scommette ~ ridimensionando al 30% l’ammontare investito in “non equity”. 100% 75 CERTIFICATI IL CERTIFICATO DEL MESE Unicredit osservata speciale La banca è sotto i riflettori di UBS. Due certificati quotati al Sedex offrono cedole annue che sfiorano il 10% se in Borsa l’istituto di Piazza Cordusio si terrà lontano da quota 0,76 euro DI PIERPAOLO SCANDURRA reso di mira dalla speculazione, nella prima WK@!5 settimana di luglio il listino di Piazza Affazione che il valore di chiusura di Unicredit sia, nelle due date ri ha registrato una serie di ribassi che han ¤J=JJ= no avuto come epicentro il settore bancario. ¤K@ Tra i titoli maggiormente colpiti dalle vendi =KJ8 te, Unicredit ha perso il 20% nelle sole pri¤J=J me cinque sedute di luglio, sulle voci di un nuovo aumento patto che il livello di chiusura di Unicredit sia alla stessa data di capitale (sarebbe il terzo) e sulla scia della pubblicazione 8 j` `porto statico di area 1,50 euro, il titolo di Piazza Cordusio ha 5W=>@ZJ=>@ rapidamente perso quota, pur continuando a conservare buoni `=J margini sui minimi di marzo 2009. In un simile contesto, la tentazione di stare alla larga dai titoli bancari è forte; tuttavia ¤J=J denza alla medesima condizione di prezzo valida per la prima to alcune eccezioni che potrebbero aiutare a superare la fase critica in cui è ripiombato il mercato italiano. Tra queste, in !¤+ # +j 8 `!! j+# 8cedole alla scadenza anche nel caso in cui al termine del pripress che hanno stregato il mercato grazie alle elevate cedole # ` ! #`` K=WWK rischio rendimento meritevole di considerazione. Caratteriz 8! # # ¤¤J=JJ= tale protetto condizionato con opzione di richiamo anticipato # la parte relativa al rimborso del nominale e dalle obbligazioni Z # = `` ` ! offrono la protezione del capitale e una cedola annuale a tasal rimborso posto in corrispondenza dei 100 euro. A segui `!! bor + spread, condizioè resa protagonista Uninata alla tenuta da parte credit nella prima ottava delle azioni Unicredit di NOME Equity Express Equity Express un livello abbandonato ti hanno scambiato sotEMITTENTE UBS UBS poco dopo la riparten@ SOTTOSTANTE Unicredit Unicredit za dei minimi di marzo Si consiglia pertanto di 2009. Più nel dettaglio, tenere sotto attenta osBARRIERA 0,76 euro 0,76 euro ¤ ` STRIKE 1,52 euro 1,52 euro J=` dei prezzi per potersi gaCOUPON Euribor 12m+7% 9,50% ne a tasso variabile con rantire, oltre alle cedole PRIMO COUPON 9,14% 9,50% _ annue prossime al 10%, DATA DI OSSERVAZIONE 07/06/2012 07/06/2012 nualmente una cedola anche una plusvalenza SCADENZA 07/06/2013 07/06/2013 `=J in conto capitale data da ISIN DE000UB68E08 DE000UB68E16 maggiorato di uno spreun eventuale acquisto QUOTAZIONE Sedex Sedex ¤@ “sotto 100”. F Carta d’identità 76 CERTIFICATI IL TEMA CALDO Banche sotto scacco Moody’s mette nel mirino i colossi del credito e l’indice europeo di settore paga il conto tornando sui minimi. Una nuova emissione permette di giocarsi la tenuta del supporto P rima il monito di Moody’s sulle banche italiane, poi il voto positivo del parlamento greco al pia bito sovrano del Portogallo. Il principale indice bancario europeo, l’Eurostoxx Banks, si è ritrovato così per la quarta volta in un solo anno a testare la fondamentale area di supporto statico posta a 150 punti. Come l’analisi tecnica suggerisce, questa zona è di straordinaria rilevanza se si considera che una sua rottura provocherebbe un rapido sell off e che, viceversa, una sua tenuta darebbe lo sprint per un veloce recupero. Quando si era ancora in attesa di scoprire il destino dell’indice settoriale, sul mercato di Borsa Italiana ha fatto il suo debutto un’emissione in grado di rendere meno arduo il compito della scelta del momento di eventuale ingresso. Si tratta di un Win&Go Unicredit che alla scadenza del 16 maggio 2014 prevede il rimborso del nominale più un premio del 30% se l’Eurostoxx Banks è almeno a 165,68 punti; il nominale più il 10% se lo stesso è al di sopra dei 91,12 punti della barriera; i 100 euro nominali diminuiti della performance al ribasso dell’indice dai 165,68 punti, nel caso in cui questo sia al di sotto della barriera. Tuttavia, prima di arrivare alla scadenza, il Win&Go può essere rimborsato, sempre che l’indice sia al di sopra del trigger dei 165,68 punti, il 4 maggio 2012 pagando un coupon del 10% oltre al nominale, e l’anno successivo raddoppiando il coupon. Si consideri che il livello barriera, posto al 45% dallo strike e al 40% circa dall’area spartiacque dei 150 punti, è di poco al di sopra dei minimi toccati dall’indice sul bottom di marzo 2009. [P.P.S.] F PER SAPERNE DI PIÙ DIZIONARIO DI F }^^_ premio di rendimento periodico che può assumere la forma di cedola condizionata o incondizionata. Nel primo caso, l’erogazione è subordinata al rispetto di predeterminate condizioni; nel secondo è indipendente dall’andamento del sottostante. Può accompagnarsi, o meno, al rimborso del capitale nominale in una delle date di rilevazione intermedie, ove previste TENDENZE >[ @ ~[_> }`_ Il mese di luglio ha segnato un’importante tappa investimento e più in particolare per il mercato secondario dei Securitised Derivatives. Con una serie di comunicati diffusi nelle ultime settimane, si è appreso che tre nuovi emittenti saranno presto attivi sul segmento Sedex di Borsa Italiana. Si tratta delle francesi Natixis e Crédit Agricole, che hanno richiesto e ottenuto il giudizio di ammissibilità alla quotazione rispettivamente di un Win&Go Speedy %7 3 5 %x */x| ha ottenuto il via libera per la quotazione di un Bonus % x x alle negoziazioni a partire dallo scorso 7 luglio e ha una durata di due anni. Agganciato alle sorti dell’indice Eurostoxx 50, alla scadenza del 17 maggio 2013, x l’emissione prevede il rimborso del nominale maggiorato di un premio minimo del 10% a condizione che nel corso dell’indice sottostante al di sotto della barriera posta a 1994,72 punti; in caso di violazione, in qualsiasi giorno del periodo di osservazione compreso tra l’emissione e la x dell’indice ad un livello superiore ai 3134,56 punti, per il calcolo del valore di esercizio si terrà conto dell’effettiva performance dello stesso a partire dai 2849,6 punti. Se ne deduce che, in caso di discesa dell’indice delle blue chip del Vecchio continente al di sotto dei 2000 punti, l’opzione di protezione condizionata del capitale con premio aggiuntivo a scadenza scomparirà dalla struttura per lasciare il posto ad una semplice opzione a replica lineare del sottostante. 77 CERTIFICATI GUIDA/2 I Certificati più semplici che replicano il sottostante Che cosa sono e come funzionano i cosiddetti Benchmark. Salgono se l'attività cui sono legati sale, e viceversa. Sono adatti per puntare al rialzo, ma esiste la versione "short" ALESSANDRO PIU Benchmark Aspettative Strategia Comportamento a scadenza % |/ | x » ` ` + 8j# 8 5 ¥ _ # +8j# ` ` 8 # - » 8 cosiddetti Benchmark sono i Z \`" j 8 8 "8j# ! ` + ! ! 5 " j# ` - » A CURA DI IL BENCHMARK RECUPERA I DIVIDENDI NEL CORSO DEL TEMPO VALORE DEL SOTTOSTANTE 6769=%=*7==75*6#76 Altre tipologie di B 45.000 40.000 35.000 30.000 Benchmark Certificate 25.000 Data di emissione Tempo Sottostante Data di scadenza Fonte: ELABORAZIONE F 78 BENCHMARK SHORT % %|/| | 5 % CERTIFICATI Equity protection Mercato rialzista Outperformance Minifuture/ Turbo Airbag Benchmark Express Mercato stabile Bonus Butterfly Discount Mercato ribassista Benchmark short Minifuture short Twin win Double win Replica del sottostante Rendimento aggiuntivo Benchmark Short » Aspettative » Strategia » Comportamento a scadenza |/7| 7 ?x ? e viceversa Effetto leva ` j# ! !!# COME SONO FATTI I CERTIFICATE 8 `` ` \` 5 ` 8 #! $"# 5 # # _ ` - di Benchmark Certificate |/| }| 7/ ; }| 7/ x | 7/ OPEN END |/=6 |/ ; | 6# 8` # !` # } #!! < ` ! \5 ` _ ` _ j < ! j# j 8 Tassi di interesse e dividendi hanno un effetto indiretto sulla quotazione } _ Z 5 5 j8!5 <!! \`!! 5 5# } j <_ F (+ . / 0 F +#11 www.effemagazine.it) 79 F ACADEMY STRUMENTI FINANZIARI Per speculare o per coprirsi, vantaggi e rischi dei contratti future DI JT LIVINGSTONE Nati con le materie prime, consentono di investire a rischio anche su indici azionari, tassi di interesse, valute. Che cosa sono e come funzionano. I margini e l'effetto leva. Hedger, speculatori e Clearing House L' industria dei future in_uisce quotidianamente nella vita di milioni di persone ma la maggioranza di esse non sa come funzioni o addirittura non è nemmeno a conoscenza della sua esistenza. Ma che cos'è esattamente un future e, soprattutto, a cosa serve? I mercati delle materie prime, principalmente agricole, esistono da tempi immemorabili. Principalmente si scambiavano materie prime siche contro contanti, e la merce veniva consegnata quasi subito. Erano i cosiddetti mercati a pronti. In piena rivoluzione industriale nei Paesi avanzati le quantità in gioco cominciavano a divenire sempre più elevate, rendendo oneroso per produttori e broker (intermediari) organizzarsi per trasportare, consegnare e stoccare le materie prime durante tutto l’anno. Negli Stati Uniti in particolare i grandi produttori di grano e mais del Midwest dovevano organizzarsi per tenere il passo con la crescente domanda in tutto il Paese. Non era infrequente assistere a picchi di prezzo durante l’inverno, quando l’offerta scarseggiava, così come assistere alla distruzione di ingenti quantità di grano subito dopo il raccolto quando il prezzo crollava talmente tanto da non coprire nemmeno le spese di trasporto. Evidentemente il mercato era inefciente. Produttori, distributori e utilizzatori delle 80 FUTURES.indd 80 20/07/2011 8.56.16 F ACADEMY materie prime prendevano di fatto posizioni speculative assumendosi il rischio di prezzo. LA NASCITA DEL CBOT Nel 1848 a Chicago 25 uomini d’affari decisero di istituire la prima Borsa Merci moderna, il Chicago Board of Trade meglio noto con l’acronimo CBOT, dove venivano ssati giornalmente i prezzi delle granaglie non solo per la consegna immediata ma anche per consegne future. In questo modo il venditore e il compratore si assicuravano un prezzo per il futuro. Le consegne future venivano determinate con contratti forward, ovvero il compratore e il venditore si met- Nel 1864 il CBOT (Chicago Board Of Trade) introdusse il primo contratto forward standardizzato che venne chiamato future tevano d’accordo su quantità, qualità e modalità di consegna, e così via. Bisogna notare che nei contratti forward, che sono ancora molto utilizzati, sono poche le garanzie contro la possibilità che una delle due parti rispetti il contratto (rischio di default). I contratti forward sono inoltre non standardizzati e pertanto difcilmente trasferibili, ovvero è difcile per chi ha stipulato il contratto liberarsene, anche se non è raro per i trader organizzati (generalmente broker con capacità di stoccaggio) rilevare uno dei due lati del contratto per speculare sulla direzione del prezzo di una determinata materia prima. Nel 1864 il CBOT introdusse il pri- 81 FUTURES.indd 81 20/07/2011 8.56.22 F ACADEMY mo contratto forward standardizzato che venne chiamato future. Il future è appunto un contratto standardizzato creato da una Borsa autorizzata che specica il sottostante, la quantità, la qualità (o grado) e il luogo di consegna. In realtà molti contratti future ormai non prevedono neppure la consegna sica del sottostante ma vengono regolati in cash alla scadenza. Il sottostante (ovvero l’oggetto del contratto) può essere qualsiasi cosa. I primi contratti future erano sulle materie prime e pertanto è comune usare la parola commodities per riferirsi ai contratti future. Attualmente i future esistono su un numero elevato di sottostanti, dalle materie prime classiche (grano, mais, oro, argento, petrolio, gas naturale e chi più ne ha più ne metta), agli indici azionari (il future più scambiato al mondo è il mini S&P500), ai tassi d’interesse (euro/dollaro, titoli di Stato americani, Bund e recentemente si è riaffacciato anche l’italico BTP), alle valute e per nire le ultime creazioni del Chicago Merchantile Exchange sul meteo. In effetti, detta così, sembra che tutta l’industria dei future sia una gigantesca sala scommesse dove si può puntare al rialzo o al ribasso un pò su tutto. Ma non è così, o meglio non è solo così, visto che molti partecipanti ai mercati dei future, specialmente i piccoli trader fai-da-te, vedono tali strumenti come una facile opportunità per diventare ricchi in pochi giorni, salvo poi ritrovarsi senza più un soldo sul conto nel giro di un mese. Ma questa è un’altra storia. A parte que- I contratti sono scambiabili in Borsa, garantendo l'accesso a un elevato numero di partecipanti con costi di transazione molto bassi sta digressione, bisogna riconoscere che i mercati dei future svolgono in effetti una funzione estremamente importante per la denizione dei prezzi delle commodities. Ben distanti dall’essere mercati perfetti, sono in effetti la forma più vicina al teorico mercato efciente denito nei libri di testo di microeconomia. Infatti, la denizione di caratteristiche precise nel contratto fa sì che il future sia “facilmente” comprensi- bile e che quindi non rimanga oggetto di transazioni per pochi intimi. I contratti sono scambiabili in Borsa, garantendo l’accesso a un elevato numero di partecipanti con costi di transazione molto bassi. Secondo la teoria economica prevalente, una maggiore partecipazione nei mercati dovrebbe portare ad una denizione più trasparente del prezzo. Infatti, teoricamente tutti possono entrare e prendere una posizione secondo l’opinione che si sono formati basandosi sulle informazioni a loro disposizione. Teoricamente più soggetti ci sono nel mercato maggiore sarà il numero di informazioni incorporate nel prezzo di tale mercato. Maggiore liquidità signica inoltre anche maggiore facilità nell’entrare e uscire dal mercato, ovvero la volatilità si dovrebbe ridurre perché ci saranno più soggetti disposti a comprare o a vendere a più livelli di prezzo. La presenza di molti soggetti nel mercato permette inoltre di uscire velocemente, anche in millisecondi, da una posizione. Un altro vantaggio dei future rispetto ai contratti forward è l’esistenza di meccanismi di garanzia per ridurre al minimo il rischio di default da parte dei partecipanti al mercato. Ogni Borsa ha infatti una Cassa di Compensazione Un'immagine degli scambi nella prima metà del '900 LE ORIGINI DEL CBOT La sede del Chicago Board of Trade (CBOT) è stata inaugurata nel 1885 ed è stata progettata dall'architetto statunitense William W. Boyington. Si trattò del primo edicio della città di Chigago a superare i 91 metri di altezza, diventando il più alto grattacielo della metropoli dell'Illinois. Questa costruzione venne demolita nel 1929 e la sede trasferita temporaneamente tra Van Buren e Clark, mentre un nuovo edicio, l'attuale, è stato inaugurato l'anno successivo nel sito di LaSalle Street e W. Jackson Boulevard. 82 FUTURES.indd 82 20/07/2011 8.56.23 F ACADEMY (traduzione italiana della Clearing House) ovvero un soggetto che garantisce contro la possibilità di default da parte di uno dei due lati. In pratica la controparte di un contratto future è sempre la Clearing House. I membri della Clearing House devono rispettare elevati standard di solidità nanziaria e destinano parte dei propri protti ad un fondo di garanzia che serve per coprire le posizioni di chi potrebbe risultare insolvibile. I membri della Clearing House generano entrate principalmente attraverso le commissioni che ricevono da ogni transazione effettuata dai propri clienti. COME FUNZIONANO Senza utilizzare molta matematica e tralasciando alcuni passaggi che avvengono nella realtà, vediamo come funzionano questi strumenti. Come abbiamo visto in precedenza i partecipanti al mercato possono essenzialmente essere divisi in due categorie: - gli hedger (o commercial), ovvero coloro che utilizzano i future principalmente per proteggere il proprio _usso di cassa proveniente da altre attività che prevedono la produzione, la distribuzione o l’utilizzo delle commodities sottostanti i contratti future; nel caso di prodotti nanziari come indici o tassi di interesse chi si copre (in inglese to hedge) sono principalmente banche, fondi comuni di investimento o fondi pensione che hanno intenzione di vendere o di comprare azioni e titoli di Stato oppure di prendere in prestito o di concedere prestiti; i motivi per fare hedging sono molteplici e la decisione se e quando iniziare la copertura non è facile, in quanto si può assistere a perdite anche consistenti sul lato future; è evidente che se si decide di non coprirsi si diventa automaticamente degli speculatori - gli speculatori ovvero coloro che utilizzano i future per speculare sulla direzione del prezzo. Questi soggetti possono essere piccoli trader fai-da-te o i famosi hedge fund. a servono chi AZIENDE AGRICOLE IMPORT - EXPORT INDUSTRIA INVESTITORI a servono cosa A COPERTURA DI RISCHI PER VARIAZIONI PREZZI GESTIONE DELLE SCORTE GESTIONE DEGLI APPROVVIGIONAMENTI LEVA FINANZIARIA PER GUADAGNARE O PERDERE DENARO ATTRAVERSO OPERAZIONI DI SEMPLICE SPECULAZIONE O ARBITRAGGIO che cosa serve costi UNA “BORSA A TERMINE ABILITATA” OPERATORI ABILITATI UNA CASSA DI COMPENSAZIONE E GARANZIA COSTO DELL’IMMOBILIZZO FINANZIARIO PER IL MARGINE DI GARANZIA COSTO DELL’INTERMEDIAZIONE DI BORSA Come già detto l’hedger prende una posizione sul future e generalmente trasferisce il rischio di prezzo allo speculatore che è ben lieto di accollarsi il rischio pensando evidentemente di essere più furbo dell’hedger. Per aprire una posizione su un future è necessario mettere a disposizione un margine iniziale che viene prelevato dal conto dell'investitore, margine che può corrispondere anche a meno del 10% del controvalore del contratto future. È facile capire come mai tali strumenti sono così attraenti: gli speculatori possono usare un effetto leva non disponibile per nessuna altra attività rischiosa. Per mantenere la posizione aperta è necessario mettere a disposizione il margine di mantenimento che è generalmente pari a circa il 75% del margine iniziale. La mancata disponibilità del margine di mantenimento sul conto può portare alla chiusura immediata della posizione da parte del broker, anche se generalmente si riceve prima la famosa e pericolosa margin call. Vediamo un esempio utilizzando tutto quello che abbiamo imparato no ad ora. La compagnia aerea Flyinthesky ha intenzione di acquistare tra un mese 420.000 galloni di jet fuel. I 83 FUTURES.indd 83 20/07/2011 8.56.23 F ACADEMY suoi analisti ritengono che sia opportuno coprirsi dal rischio di salita dei prezzi perchè ritengono che i tumulti in Medio Oriente potrebbero far schizzare il prezzo del petrolio e di conseguenza anche quello dei suoi derivati. La Flyinthesky decide allora di coprirsi utilizzando il contratto future heating oil, riferimento per i distillati medi come il jet fuel e scambiato al NYMEX con il codice “HO”. Ogni contratto HO controlla 42.000 galloni, pertanto la compagnia aerea necessita di 10 contratti future per eseguire una copertura completa. Visto che avrà bisogno del jet fuel tra un mese circa, seleziona la scadenza opportuna tra quelle disponibili. Per semplicità diremo Settembre, indicato con la lettera “U”, che al momento quota poco più di 3,100 dollari a gallone. Ritenendolo un prezzo soddisfacente per garantirsi un protto adeguato decide pertanto di dare il seguente ordine al broker: BUY Limit 10 future HOU11 @ 3,100. L’ordine viene eseguito e immediatamente Flyinthesky si trova LONG 10 future sul gasolio di riscaldamento (traduzione italiana di Heating Oil). Supponiamo per semplicità che al momento dell’acquisto effettivo di Jet Fuel e vendita immediata del future sul gasolio di riscaldamento il prezzo dei due carburanti sia identi- co (molto improbabile, ma rende più semplici i calcoli). Si possono vericare due eventi prevalenti: 1) come previsto dagli analisti, il prezzo del Jet fuel è salito, così come il prezzo del future sul gasolio di riscaldamento, no a 3,500 dollari/gallone pertanto la posizione sul future ha generato un guadagno di (3,500-3,100)*42.000 = 16.800 dollari a contratto; l’operazione di L'effetto leva è un'arma a doppio taglio per gli speculatori: può generare protti enormi ma può distruggere il conto di un trader in pochi minuti PERFORMANCE A CONFRONTO ANDAMENTO GENNAIO 1980/LUGLIO 2010 +7.000% *CASAM CISDM CTA EQUAL WEIGHTED INDEX Futures % +6.000% $ 600.680 INDICE MANAGED FUTURES* INDICE S&P 500 TOTAL RETURN INDICE MSCI WORLD % +5.000% % +4.000% Azioni Usa $ 215.843 % +3.000% % +2.000% % +1.000% Azioni Mondiali $ 74.376 ‘80 80 ‘82 ‘84 ‘86 ‘88 ‘92 ‘94 ‘96 ‘98 ‘00 ‘02 ‘04 ‘06 ‘08 ‘10 Fonte: CME 84 FUTURES.indd 84 20/07/2011 8.56.24 F ACADEMY copertura ha fatto un f tt risparmiare i i totale di 168.000 dollari sull’acquisto del carburante. 2) Gli analisti si sono sbagliati e il prezzo del jet fuel è sceso, così come quello del future sul gaso JW dollari/gallone generando una !JW 3,100)*42.000 = - 8.400 dollari; l’operazione di copertura ha in effetti portato ad un mancato risparmio di 84.000 dollari. È evidente che nel primo caso gli analisti verranno considerati dei geni, mentre nel secondo verranno considerati degli incapaci. Il punto è che in entrambi i casi la compagnia aerea si è garantita in quanto al prezzo di 3,100 dollari/gallone riesce a far volare i suoi aei guadagno. d O i t nella ll rereii in Ovviamente altà le cose sono un pò più complesse: la decisione di coprirsi o meno dipende da tanti fattori, non ultima la decisione dei concorrenti. Esistono argomenti a favore e contro la scelta di coprirsi. Resta il fatto che se si decide di non coprirsi si diventa automaticamente speculatori. Veniamo ora all’altro lato. Ipotizziamo che l’hedge fund “PermaBear”, ritenendo imminente un crollo dei prezzi delle materie prime a causa della crisi del debito sovrano che sta investendo l’Europa, ha ritenuto interessante vendere il gasolio da riscaldamento anche perchè i suoi analisti hanno individuato una le scorte così elevate non sembra poi così una brutta idea. Ammettiamo per ipotesi che abbia venduto (SHORT) al prezzo di 3,100 dollari/gallone 10 contratti future HOU11, praticamente ha preso il lato opposto alla compagnia aerea. Aggiungiamo però il margine iniziale per capire nel bene e nel male la potenza dell’effetto leva. Attualmente su un contratto di Heating Oil scambiato al NYMEX il margine iniziale richiesto si aggira sugli 8.400 dollari. In pratica con circa 84.000 (margine iniziale richiesto per 10 future sul gasolio di riscaldape mento) si controlla un controvalore m al momento della vendita (SHORT) di 3,100 * 42.000 * 10 = 1.302.000, ovvero si mette a deve mettere a diov sposizione soltanto il 6,5% dell’insp tero valore del contratto. ter Anche in questo caso utilizziamo i An due eventi sopra citati e ammettiadu mo che il fondo esca agli stessi lim velli della compagnia aerea. Amve mettiamo anche che il fondo abbia m iin portafoglio svariati miliardi di dollari e che quindi si possa permettere perdite elevate, in effetti i migliori hedge fund hanno in gestione capitali che spesso superano st il miliardo di dollari. 1) Il fondo ha perso 168.000 dollari ovvero il doppio dell’investimento iniziale di 84.000. L’effetto leva è stato devastante! 2) Il fondo ha guadagnato 84.000 dollari, ovvero ha raddoppiato il capitale iniziale. Senza necessariamente tirare in ballo cifre così elevate, la conclusione è che l’effetto leva è un’arma a doppio taglio per gli speculatori: può genera# un capitale iniziale ridotto, ma può distruggere in pochi minuti il conto di un trader avventato in pochi minuti. I mercati delle commodities non sono poi così facili. F PER SAPERNE DI PIÙ 85 PERFORMANCE|RENDIMENTI ALTERNATIVI MATERIE PRIME Perché può ripartire la domanda di platino Dopo il calo delle quotazioni del 2010, Credit Suisse e Barclays prevedono un'inversione di tendenza nei prossimi mesi. E anche dall'indice platino-oro arrivano segnali rialzisti DI LUCA FIORE I l Platino è una materia prima sui generis. Non è solo un metallo prezioso. Come l’oro, è utilizzato come riserva di valore, ma al pari dell’argento è richiesto anche e soprattutto per applicazioni industriali. Il Platino è il più ciclico dei metalli preziosi. Il Platino è utilizzato sia in gioielleria (35% della domanda), sia nell’industria automobilistica (40%), dove viene impiegato nella produzione di marmitte catalitiche. DOMANDA IN CALO, MA... Le indicazioni contrastanti in arrivo dalla ripresa globale ed il terremoto quindi essere consigliabile scommet- TROPPO VICINO # _ - tere sulla crescita delle quotazioni. La AL PREZZO DELL'ORO tivamente l'andamento del comparto pensa così il Credit Suisse, che in un Indicazioni rialziste arrivano anche auto riducendo la domanda di Plati- report rileva come “i dati fondamenta- dall’indice platino-oro, in questo no. E così dopo i 1.880 dollari l’on- li suggeriscono un rialzo dei prezzi”. momento a 1,1 (il prezzo del platicia di inizio maggio, nell’ultimo mese E sono dello stesso avviso anche Bar- no è pari a 1,1 volte quello dell’oro). le quotazioni del Platino hanno perso clays, che vede i prezzi nel quarto tri- Alla luce delle serie storiche, negli circa 5 punti percentuali scendendo in mestre a 1.880 dollari l’oncia, e la so- ultimi 30 anni l’indice si è attestacietà di consulenza sudafricana Allan to in media a 1,36, è prevedibile un area 1.700 dollari. Secondo il colosso inglese della chi- Hochreiter, che pronostica il supera- apprezzamento del Platino nei conmica Johnson Matthey domanda e of- mento dei 2 mila dollari l'oncia. fronti del metallo giallo. ferta nel 2010 si sono soLA QUOTAZIONE DA INIZIO 2010 stanzialmente bilanciate. COME INVESTIRE DATI IN DOLLARI ALL'ONCIA L’equilibrio dovrebbe conPer investire in Platino si 1.900 fermarsi anche nel 2011 ma 1.850 possono acquistare monedall’anno prossimo la situa- 1.800 te e lingotti, fondi ETF e 1.750 zione è destinata a mutare 1.700 ETC (Exchange Traded radicalmente. Secondo gli 1.650 Funds e Exchange Traded analisti, dal 2012 al 2015 1.600 Commodities), utilizzare 1.550 la domanda sovraperfor- 1.500 contratti Future e Opziomerà l’offerta di circa mez- 1.450 ni, Covered Warrant, CFD 1.400 zo milione di once all’anno. (Contracts for Differengen‘10 apr lug ott gen’11 apr lug Nei prossimi mesi potrebbe Fonte: BLOOMBERG F 86 RENDIMENTI ALTERNATIVI |PERFORMANCE FOREX IL FRANCO RESTA FORTE I fondamentali dell'economia svizzera tengono in alto la moneta contro l'euro. Come operare DI L RICCARDO DESIGNORI ziari, la volontà di ` # nel biennio 2009J= # # j$ ## ! 8#zio nel 2007 alle prime av ! ! # ! ! A differenza di gran parte ` + < ! visto in rialzo del 2,1% J== `=K@ J=J pazione atteso al 3,1% e al @ ` _ ! `=@" ! 5 ! sta fase di forte apprezza !" ! - ! misti vedono al massi gno offerto dalla doman Z prossimi trimestri. EURO/FRANCO SVIZZERO DA INIZIO 2007 1,70 1,55 1,40 1,25 1,10 L'ANALISI TECNICA ¬ ! ` \ ! # ` bre 2010 e il 23 maggio 2011 è stato rapidamente \ # # # ! prezzo ove è possibile in # ! so gli inevitabili rimbalzi # + - 2007 2008 2009 2010 2011 Fonte: BLOOMBERG 5 =J=¬=J=K 8 5 terpolando la serie di massimi intraday registrati ¤£ `=>K 8` # massimo menzionato in \5 J= del 17 marzo 2011. LE STRATEGIE # ! # ==£ 8 senta il minimo intraday J¤$ - # ! ==>WK + la soglia di 1,27030 se `versione di tendenza del !# ! # # fornite dalla trendline di J= gio 2009, del 2 novem J= `== 2011. Non essendovi per ora segnali di imminente inversione del movimen # # # ` mente in prossimità di =WW =J£¤ F 87 REAL ESTATE|MERCATO IMMOBILIARE IDEE DI INVESTIMENTO Ecco perché conviene ancora comprare casa a New York DI VALERIA PANIGADA A I prezzi non sono ancora risaliti troppo e il cambio è favorevole. Iniziate a cercare in estate per chiudere l'affare in autunno. I quartieri giusti e i tagli più commerciabili. Regole e tasse. Guida ragionata all'acquisto 88 {! # j # ! x +Z! # ` # ! # < ¥³ `5 ª85 8 ^ ^!# J¤J£@ ! ! < # @ 8 5 + ` 5 Z `! ` # ! ` ! Z DOVE I PREZZI TENGONO SEMPRE "!!5 +## # Z 8 !! # # !! # 5 ! K@=£ !#5 ¥ Z # MERCATO IMMOBILIARE |REAL # J= `=@ ` # J==¥ `! 5 `=@ " =K@ J£ \{!! ! J¤J£@" ¥³ ` 5 ! # 5 ` - TUTTI I VANTAGGI DELLA GRANDE MELA » Mercato immobiliare » » » » » ancora depresso, ma stabile Domanda internazionale elevata a fronte di una offerta limitata Popolazione in aumento Economia della città più Trasparenza e certezza del diritto Cambio euro/dollaro favorevole ESTATE 8¤K@ 5 ` ` ` "! 5 ¥³`Z { ` `£@ 8 # 8 ! 89 REAL ESTATE|MERCATO IMMOBILIARE # ! ! OCCHIO AL CONDOMINIO ` 5 # # 8 Z !! \` !! !## ! 5 # \` 5 ! # ` 8 5 La cooperativa, sconsigliabile per un immobile da mettere a reddito, è conveniente per l'uso personale perché il costo è 20-30% in meno FLATIRON DISTRICT Ampio e lussuoso appartamento nella Quinta strada SETAI BUILDING A pochi passi dall'Empire State su New York. E' stato costruito su un terreno che apparteneva a Lehman Brothers. Tra gli acquirenti famosi calciatori come il brasiliano Kakà e il portoghese Luis Figo. TUTTE LE QUOTAZIONI ZONA PER ZONA # < # `! ` 5 ! J@`!!5 ` 90 PREZZO MEDIO DI LISTINO STUDIO LUPPER WEST SIDE 567,228 UPPER EAST SIDE 511,631 MIDTOWN EAST 530,655 MIDTOWN WEST 647,884 FLATIRON DISTRICT 876,391 GRAMERCY PARK 521,916 CHELSEA 528,859 WEST VILLAGE (GREENWICH) 575 WEST VILLAGE 489 EAST VILLAGE 526,987 SOHO 1,205,052 LOWER EAST SIDE 0 FINANCIAL DISTRICT 627,218 MEDIA MANHATTAN 577,858 STUDIO ALCOVA 1 CAMERA 2 CAMERE 3 CAMERE 4 + CAMERE 566,918 496,662 537,088 714,326 640 448 527,461 0 652 0 950 0 610,8 561,565 870,343 861,165 910,645 987,012 1,452,486 945,331 1,157,717 1,124,876 1,702,197 834,247 1,234,507 713,839 1,086,647 875,726 2,121,877 1,858,319 1,860,752 1,954,159 2,449,962 1,688,431 1,938,188 2,435,515 2,682,011 1,381,464 2,138,857 1,061,071 1,672,800 1,648,753 3,668,494 3,213,162 3,219,737 4,129,157 5,738,568 4,163,872 5,030,706 3,046,718 4,584,684 2,707,000 4,836,352 2,883,125 2,206,566 3,236,183 6,765,491 5,938,346 8,464,400 8,883,343 11,648,694 13,355,000 9,426,666 12,722,500 8,955,714 4,279,375 8,112,321 0 5,350,083 6,661,050 Fonte: VIVALDI REAL ESTATE MERCATO IMMOBILIARE |REAL I quartieri di Manhattan 25 24 UPTOWN E MIDTOWN LE ZONE PIÙ RICERCATE 23 UPTOWN 14 15 16 17 18 19 20 ESTATE WAY UPTOWN UPPER WEST SIDE (LOWER) UPPER EAST SIDE (LOWER) UPPER WEST SIDE (UPPER) UPPER EAST SIDE /EAST HARLEM COLUMBIA /MORNINGSIDE HEIGHTS HARLEM (LOWER) EL BARRIO 21 22 18 19 16 20 21 22 23 24 25 MANHATTANVILLE/HAMILTON HEIGHTS HARLEM (UPPER) WASHINGTON HEIGHTS FORT GEORGE / FORT TRYON INWOOD 17 14 15 MIDTOWN 8 9 10 11 12 13 CHELSEA FLATIRON /LOWER MIDTOWN MURRAY HILL /GRAMERCY HELL’S KITCHEN MIDTOWN EAST MIDTOWN 11 12 13 8 9 10 5 6 2 3 4 7 DOWNTOWN 1 2 3 4 5 6 7 1 DOVE E COSA È UN AFFARE + ` 5 ! # ! ! `Upper East side "H!# " #West VillageSoho e Noho JK@ ´!§~ ¥ ³ + FINANCIAL DISTRICT TRIBECA CITY HALL/CHINATOWN LOWER EAST SIDE WEST VILLAGE WASHINGTON SQ. / NYU / NOHO / SOHO EAST VIKKAGE Fonte: ELABORAZIONE F SU DATI TIRELLI&PARTNERS GUIDO POMPIL J Fondatore di Vivaldi Real Estate 5 Financial District H 8 H }#~ # x + $ ` ` Z #! + §- Abitazioni VALORE MINIMO VALORE MASSIMO di pregio: 16.500 i prezzi minimi e massimi 8.700 delle maggiori 8.500 8.100 città 4.500 6.300 6.000 5.400 americane 4.200 4.000 a confronto 1.000 con Roma 2.100 e Milano (euro/mq) New York Miami Milano Roma Los Angeles Boston 91 REAL ESTATE|MERCATO IMMOBILIARE ~ {H 5 =J ¥ 5 # # !! 8 # $ # = =£J ` 5= # + = # KK # £ J 8 # Z " #_ ` ¤@ 8! ¥³ 5 !! + # #! W> 1 BEDROOM: TUTTI I PREZZI DAL TOP (WEST VILLAGE) IN GIÙ DATI IN DOLLARI USA PER APPARTAMENTI DI 1 CAMERA 1.702,197 WEST VILLAGE FLATIRON DISTRICT SOHO CHELSEA WEST VILLAGE (GREENWICH) FINANCIAL DISTRICT MIDTOWN WEST GRAMERCY PARK MIDTOWN EAST MANHATTAN - RIEPILOGO UPPER WEST SIDE UPPER EAST SIDE EAST VILLAGE LOWER EAST SIDE 1.452,486 1.234,504 1.157,717 1.124,876 1.086,647 Il prezzo medio di un'abitazione nel Financial District si aggira sul milione di dollari. Meno che altrove, e c'è anche un 987,012 945,331 910,645 875,726 870,343 861,165 834,247 713,839 Fonte: VIVALDI REAL ESTATE LE DRITTE PER RISPARMIARE +< Z # !` < 92 MERCATO IMMOBILIARE |REAL ESTATE Compravendita in sei mosse La procedura di acquisto vera del contract of sale (il nostro compromesso), accompagnata dal pagamento dell’anticipo, pari al 10% del prezzo concordato. Questa somma non viene consegnata al venditore, ma versata su un conto gestito dal proprio avvocato, garantendo così maggiore velocità e sicurezza di recupero in caso l’affare non 5 | non si stia comprando direttamente dal costruttore, la fase successiva consiste nella presentazione dell’acquirente al condominio, che dovrà esprimere un giudizio e rinunciare al diritto di prelazione sull’appartamento. Una fase che in Italia non esiste. Se si supera il giudizio dei condomini, il passo regolarità del titolo e l’assenza di pesi sull’immobile, che avviene acquistando una title insurance, il cui costo varia tra lo 0,5 e lo 0,7% del prezzo concordato. Prima di terminare l’acquisto si deve decidere se si vuole acquistare l’appartamento in nome proprio o attraverso una società. Da ultimo, il transfer of deed (trasferimento del titolo di proprietà), in cui l’avvocato paga il saldo e l’affare è fatto. # ´8 5 # ` Z # 8 5 =K \` Z FEDERICO MARIA IONTA Numero uno di First The Real Estate 5 # 8 ` <"¥ ³ < K@ ` K¤K@ # ´ F 93 REAL ESTATE|MERCATO IMMOBILIARE LE COSE DA SAPERE Acquisto e gestione, tutte le spese da valutare Primo fondamentale passo: arruolare un avvocato (farà quasi tutto lui). Dalle tasse al condominio, ecco le altre voci da mettere nel conto D i #5 8 # ! ` +§~ ` #! + $ ! # = "!! `8 ` !# ¥³ ^\Z µ # #= ^ §~ " ! !` # `K=+ K 5 # # F 94 I COSTI PER COMPRARE 136 METRI QUADRI NEL MIDTOWN VOCI % Prezzo di acquisto Commission 6,00 Transfer Tax 1,85 Mansion Tax 1,00 Titole Insurance 0,50 Legal Fee Mortgage Recording 2,80 Processing Fee Capital Gain 28.00 Importo totale pagato dall' Acquirente Importo totale pagato dal Venditore IMPORTO 1.670.000 $ 100.200 $ 1.853,70 $ 16.700 $ 8.350 $ 3.000 $ 23.380 $ 1.000 $ 22.344 $ A CARICO DI ACQUIRENTE VENDITORE Y Y Y Y Y Y Y Y Y Y 1.724.283,70 $ 1.544.456 $ Fonte: VIVALDI REAL ESTATE adv_borse_illustrator.eps 1 20/07/2011 9.23.04 Un mondo di informazioni nelle tue mani Scopri i prodotti e i servizi di Borse.it Un abbonamento diverso per ogni tua esigenza. www.borse.it SMALL CAP Cercate i “mozziconi di sigaro”! Nel gergo degli investitori sono le piccole società sottovalutate dal mercato. Occasioni di Borsa da scovare con lo studio e l’analisi delle aziende. Per capirne le evoluzioni strategiche A CURA DI MARCO BERTON Questo mese parliamo di... LUKE412 C aro Luke412, presentati ai nostri lettori. Da quanto tempo sei iscritto al Forum? Caro Marco, seguo il forum dal 2005 e dopo alcuni mesi trascorsi in qualità di semplice osservatore ho deciso di diventare parte attiva iscrivendomi alla famiglia di Finanzaonline.com, anche perché non mi piaceva l’idea di stare lì a guardare come dal buco della serratura. Inizialmente sono entrato quasi in punta di piedi con un certo timore reverenziale verso i “vecchi”. Poi con il passare del tempo ho capito che è essenziale il confronto e il dibattito tra gli utenti. E che si può dialogare persino con i guru… storicamente si annidano storie interessanti di sottovalutazioni (appunto i “mozziconi di sigaro” trascurati dal mercato, come li chiamava il grande Benjamin Graham). Ritengo che anche a Piazza Affari ci siano ottime società che rischiano di restare cronicamente trascurate e sotto varle. CARTA D’IDENTITA’ Nickname: luke412 Sottonick: cigar-butt investing Data di registrazione: 12 dicembre 2005 Segni particolari: piccolo azionista Che tipo di trader sei e con quali strumenti ti approcci alla Borsa? Come ho più volte ribadito nel Forum, non faccio trading a tempo pieno, evito le operazioni “mordi e fuggi” (non avrebbero oltretutto molto senso, visto che mi Quali mercati segui in particolare? Come si intuisce dal mio sottonick (ci- interesso di small cap italiane). Prediligo gar-butt investing) i miei investimenti si solitamente il trading di posizione, con concentrano sui titoli a bassa capitaliz- ingressi mirati e studiati, e un orizzonte zazione, le cosiddette small cap, dove temporale che varia da alcune settimane a periodi anche lunghi. Per tutto studio e analisi. Non solo Chiamare e porre domande di bilanci, o tantomeno di graagli investor relator e agli x complesso. Cercare di capiramministratori delle società rappresenta non solo un diritto, ne le possibili evoluzioni strategiche che poi condizionano i ma spesso un dovere movimenti del titolo. 96 Totali messaggi: 8.300 Oltre alla small cap ti dedichi anche ad altro? ; | interesse è quello delle operazioni straordinarie e degli aumenti di capitale cercando di sfruttare disallineamenti temporanei di prezzi o addirittura arbitraggi, anche se le occasioni di guadagno in questo ambito si sono fortemente ridotte negli ultimi anni. Dai tuoi interventi sul Forum ho visto che sei un assiduo frequentatore di Assemblee societarie. Credi veramente che il parco buoi debba far sentire la propria voce? Non è una Il meglio del Forum semplice perdita di tempo? Io sono sempre più convinto che grazie ad Internet e a spazi come quelli offerti da Finanzaonline.com si possa costruire qualcosa di importante a livello di partecipazione delle minoranze alla vita societaria. Il tutto per migliorare la trasparenza e in una certa misura la tutela dell’intero x pochi anni fa. Inoltre credo sia importante stabilire un contatto diretto con le società. Chiamare e porre domande agli investor relator e agli amministratori rappresenta non solo un diritto, ma spesso un dovere. Torniamo al Forum: sei iscritto da oltre 5 anni. Hai mai pensato di cambiare aria? No, perché credo che al di là di certe degenerazioni (tipo multi-nick o qualche utente provocatore) peraltro favorite dall’anonimato offerto della rete, il Forum di Finanzaonline.com rappresenti, soprattutto per le small cap, un punto di incontro e discussione impareggiabile. Sui x x impossibile trovare persino le notizie che riguardano una singola società: per non parlare di approfondimenti o analisi. Come pensi sia cambiata la comunità di Finanzaonline.com negli ultimi anni? In questi anni è il web che si è evoluto alla velocità della luce e quindi il Forum di oggi rispecchia in parte il nuovo approccio alla rete. Capisco la nostalgia di alcu- ni utenti “storici”, però occorre vivere il presente. Il Forum è senza dubbio cresciuto tanto a livello quantitativo. A volte si fa forse più fatica a selezionare gli argomenti di interesse e gli utenti propositivi con i quali si può instaurare un dialogo e uno scambio reciproco. Nonostante questo la qualità c’è sempre. Saluto tutti i lettori e vi rimando sul Forum Small Cap di Finanzaonline.com. F 20-05-2011 luke412 cigar-butt investing Citazione Originalmente inviato da biedermaier comunque il p/e irce a questi prezzi credo sia intorno a 4 ( forse meno) con gli utili sul 2011, credo il valore più basso in assoluto http://www.irce.it/old_doc_pdf/TRIM.31.03.11.pdf Data registrazione: Dec 2005 Messaggi: 8,300 Popolarità: 42949678 Certamente EV/Ebitda è uno dei parametri però come ho scritto, penso sia più importante rispetto al P/E dove al denominatore abbiamo utili in parte virtuali. Prendendo ad esempio KME, altra azienda che ha un impatto forte dalla variazione del prezzo del rame, abbiamo nel I trimestre 2011 un utile lordo di 78 mln di euro. Cosa dovremmo fare? 78x4 = 312 Mlm?! Sai che p/e otterremmo? 0,55. Altro che Irce con tutto il rispetto. Il mercato fa questi calcoli? No. Perché sa che buona parte di quell’utile è virtuale. Per questo la società correttamente indica in tutti i prospetti i parametri al netto dell’effetto rivalutazione scorte ed infatti l’utile lordo trimestrale scende a 5 mln. Comunque un titolo si muove per n fattori, dove i fondamentali contano 6 7"| 4 semestrale per avere elementi in più. Poi come ho detto sono analisi e valutazioni personali. Saluti. |$+++ ^ 97 Abbonati! Il nuovo magazine di IDEE per il denaro e gli investimenti **** --- DIRETTORE RESPONSABILE --Lionello Cadorin [email protected] --- CONTRIBUTI DI --Marco Berton, Alberto Bolis, Riccardo Designori, Dream Theater, Titta Ferraro, Luca Fiore, Elena Franco, Coleman Kendall, Daniela La Cava, Anna Lambiase, JT Livingstone, Carlo Mazzola, NEOn, Valeria Panigada, Alessandro Piu, Lorenzo Raffo, Pierpaolo Scandurra. $~ j" ~< Stefano Zambotti, Lissette Zavala. --- PROGETTO GRAFICO --Domenico Romanelli [email protected] --- EDITORE --Brown Editore SpA --- SEDE LEGALE --Viale Mazzini 31/L – 36100 Vicenza --- SEDE OPERATIVA E REDAZIONE --Via Federico Confalonieri 29 - 20124 Milano Tel. 02.677358.1 --- REGISTRAZIONE TRIBUNALE DI MILANO --162 del 25/03/2011 --- CODICE ISSN --2239-0863 Offerta imperdibile!* 12 numeri a soli 29,90 € anziché 60,00 € l sconto de 50% 24 numeri a soli 54,90 € anziché 120,00 € Valida fino luglio 20112011 sul territorio italiano **Valida finoalal3120 luglio --- CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÀ --Bit Market Services Piazza degli Affari 6 - 20123 Milano Tel. 02.72426265 --- UFFICIO TRAFFICO --Domenico Romanelli | [email protected] Tel. 02.677358.42 --- SERVIZIO ABBONAMENTI --www.effemagazine.it [email protected] Tel. 02.677358.38 --- STAMPA --ROTO 2000 SpA Via Leonardo da Vinci 18/20 - 20080 Casarile MI --- DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIA --- l sconto de 55% Per abbonarsi o regalare l’abbonamento collegati a www.effemagazine.it Conveniente Facile Immediato 98 MEPE - Messaggerie Periodiche SpA Via Giulio Carcano 32 – 20141 Milano MI --- INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART.13 D.LGS. 196/2003 --I dati degli abbonati sono trattati, manualmente ed elettronicamente da BORSE.IT srl Via Federico Confalonieri 29 20124 Milano, titolare e responsabile del trattamento per l’invio della rivista richiesta in abbonamento e per le operazioni connesse. 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