BORSA I titoli per puntare su digitale genetica

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BORSA I titoli per puntare su digitale genetica
MENSILE | ANNO 1 | NUMERO 3 | AGOSTO 2011 | 5,00 €
EFFE - agosto 2011
www.effemagazine.it
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BORSA I titoli per puntare su digitale
genetica, robotica & nanotecnologie
34
Dal calo dei debiti
BORSA
la spinta decisiva
alla ripartenza
dell’ENEL di Conti
50
Suntech e le altre,
BRIC
a Wall Street
il solare cinese
può ripartire
58
eBook reader,
TECH
la biblioteca
(elettronica)
in una tavoletta
POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE - 70% - LO/MI
REAL ESTATE
88
Ecco perché
conviene ancora
comprare casa
a New York
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Messaggio pubblicitario
Nuove obbligazioni RBS Obiettivo 8%.
8% fisso il primo anno,
8% dal secondo al decimo anno
se l’Euribor 3m rimane tra 1,5% e 4,5%
Attraverso la tua banca di fiducia, puoi acquistare e rivendere le nostre
obbligazioni di tipo senior quando vuoi, anche prima della scadenza,
perché sono quotate sul mercato MOT di Borsa Italiana, con liquidità
esposta da Banca Akros. L’investimento minimo è di 1.000 Euro.
L’emittente è RBS Plc (rating S&P A+, Moody’s Aa3).
La tassazione è al 12,5%.
Periodicità Ammontare
Scadenza
Codice ISIN
cedole cedole
8% annuo lordo
(7% netto) se l’Euribor
RBS
3m rimane tra 1,5%
Obiettivo 8% trimestrali e 4,5%; altrimenti la 15.07.2021 GB00B6HZ2257
cedola trimestrale è
pari a zero
Il rendimento può variare in funzione dei prezzi di mercato.
Per la documentazione delle Obbligazioni:
www.rbsbank.it/markets
Per maggiori informazioni:
[email protected]
Numero Verde 800 920 960
I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il trattamento fiscale dipende dalla situazione individuale di ciascun cliente e può essere soggetto a modifiche in futuro. In relazione alle ‘US
Persons’ possono essere applicabili leggi USA. Tutte le suddette informazioni devono essere necessariamente integrate con quelle messe a disposizione dall’intermediario in base alla normativa di
volta in volta applicabile. PRIMA DELLA NEGOZIAZIONE LEGGERE ATTENTAMENTE IL BASE PROSPECTUS relating to Notes approvato da AFM in data 26.05.2011, IN PARTICOLARE PER I FATTORI
DI RISCHIO, ED I PERTINENTI FINAL TERMS. Al 13.07.2011 il rendimento del BTP 01.08.2021 è 5,35%, Euribor 3m 1,605%.
L’
di
Lionello Cadorin
innovazione è lo strumento specico degli imprenditori, il mezzo con il
quale essi affrontano il cambiamento come un’opportunità per un business o un servizio diverso. La denizione è di Peter Drucker, economista,
il massimo studioso di management
del Novecento. Sì, l’innovazione non si traduce soltanto in maggiore produttività e risparmio
di costi; genera business, prodotti e servizi che
prima non c'erano, e quindi crescita, sviluppo,
ricchezza, per le singole aziende ma anche per i
Paesi. L’innovazione della tecnologia è il principale motore dei grandi trend che cambiano il
mondo, a cominciare dallo sviluppo dei cosiddetti mercati emergenti. Si tratta di un processo
inarrestabile, un'accumulazione di valore che le
bufere nanziarie, come le cadute delle Borse
europee negli scorsi giorni di luglio, o la crisi
dell’euro, non possono interrompere. Per questo
abbiamo dedicato la nostra copertina all’investimento nell’innovazione, indicando in maniera concreta quali sono i business che l’incrocio
tra avanzamento tecnologico e megatrend può
far decollare nei prossimi anni, con grandi beneci per chi avrà fatto oggi le scelte giuste.
Vale il principio enunciato all’inizio, lo ripetiamo: l’innovazione produce ricchezza. Non è un
caso che Obama abbia dato vita a Startup America, un programma per mettere insieme in un
sistema risorse e intelligenze private e pubbliche allo scopo di favorire, ancora di più di quanto già negli Usa non avvenga, la creazione di
nuove imprese innovative. E addirittura il Cile,
Paese sudamericano che per molte cose sarebbe
il caso di seguire (e imitare), ha lanciato un’iniziativa per attirare da tutto il mondo aspiranti imprenditori. Da dove nascono queste azioni governative se non dalla consapevolezza che
le nuove imprese innovative portano valore aggiunto e crescita alle economie? Visti da qui
sembrano davvero altri mondi. Un dato dice tutto: in Israele si investono ogni anno in operazioni di venture capital 142 dollari pro capite; negli
Stati Uniti 72; in Finlandia 46. La media europea è 7 dollari. L’Italia non arriva a 3.
[email protected]
editoriale
Generazione
di valore
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RENDIMENTO
CUMULATO A 3 ANNI
RENDIMENTO
CUMULATO A 3 ANNI
+ 15,30%
+ 7,85%
RENDIMENTO ANNUO
MEDIO COMPOSTO A
3 ANNI
RENDIMENTO ANNUO
MEDIO COMPOSTO A
3 ANNI
+ 4,86%
+ 2,59%
RENDIMENTO A
12 MESI
RENDIMENTO A
12 MESI
+1,78%
+0,15%
AGOSTO
BLOG
IN COPERTINA
10
Informazione & trasparenza,
13
Investire in yuan?
Si può, ma non conviene
16
TECNOLOGIA &
MEGATREND
Come e perché investire
nell’innovazione
www.effemagazine.it
Banche, prima di investire
guardate il capitale
MENSILE | ANNO 1 | NUMERO 3 | AGOSTO 2011 | 5,00
€
LAPREZ
NC ZO
IO
BORSA I titoli per puntare su digitale
genetica, robotica & nanotecnologie
BORSA
34
Dal calo dei debiti
la spinta decisiva
alla ripartenza
dell’ENEL di Conti
BRIC
52
TECH
Suntech e le altre,
a Wall Street
il solare cinese
può ripartire
POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO
60
ebook reader,
la biblioteca
(elettronica)
in una tavoletta
REAL ESTATE
86
Ecco perché
conviene ancora
comprare casa
a New York
POSTALE - 70% - LO/MI
80
BLOG
Bond: valutare l’emittente
con (e senza) l’uso dei CDS
HOME
Tecnologia & megatrend
18
20
20
Rivoluzione molecolare
per l’industria della salute
28
BOND
Portafoglio da rendimento
anche in mezzo alla bufera
31
BORSA
Dal calo dei debiti la spinta
decisiva alla ripartenza di ENEL
34
No al nucleare, Green Power
si scollò da 1,60
40
28
STARTUP
made in Italy a Groupon & C.
42
07
Menu | AGOSTO 2011
STARTUP
Quando investire più che
un lavoro è una vera passione
44
BRIC
Suntech e le altre,
riparte il solare cinese?
50
TECH
Meglio un super avvocato
di un genio del computer
56
Mille libri
in una tavoletta
58
50
LUX
E dopo il volo del titolo in Borsa
Marcolin accellera sulle licenze
62
ETF
Il vantaggio di combinare
gli ETF con i fondi attivi
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Attiva o passiva?
Come muoversi per ottenere
il meglio degli ETF e fondi
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Coprirsi dal rischio tassi
con gli ETF giusti
73
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66
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PERSONE & SOCIETÀ
62
ABB
22
AMAZON
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BARNES & NOBLE
60
BELLINGERI EMANUELE
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BIOMARIN
22
CLERICAL MEDICAL
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COLOMBO PAOLO ANDREA
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CONTI FULVIO
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DELLA VALLE DIEGO E ANDREA
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ENEL
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FANUC
22
FIRST SOLAR
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GENOMIC HEALTH
28
GOOGLE
GORINI MATTEO
CERTIFICATI
Unicredit
osservata speciale
Banche
sotto scacco
I Certicati più semplici che
replicano il sottostante
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F ACADEMY
Per speculare o per coprirsi
vantaggi e rischi dei contratti future
80
22/52
FIRST THE REAL ESTATE
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GREEN MARTIN
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GREEN POWER
40
GROUPON
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IBS
60
ILLUMINA
28
IONTA FEDERICO MARIA
92
ISHARES
68
ITALIAN ANGELS FOR GROWTH
44
JINKO SOLAR
52
JOHNSON MATTHEY
22
JUMPIN
48
LARRY ALLISON
56
LEHMAN BROTHERS
11
LUKE412
96
MARCOLIN
62
MARCOLIN MAURIZIO
63
MARINI CLARELLI FRANCESCO
44
MARTINI MASSIMO
42
MATRIX
42
PERFORMANCE
NILOX
61
Perchè può ripartire
la domanda di platino
NOOK
60
ORACLE
56
POMPILIJ GUIDO
91
Il franco
resta forte
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87
REAL ESTATE
Ecco perché conviene ancora
comprare casa a New York
Acquisto e gestione,
tutte le spese da valutare
88
94
WWW.FINANZAONLINE.COM
Il meglio del
Forum
96
ROCHE
22
SAMSUNG
22
SANNA ANTONELLO
69
SARACCHI MASSIMO
62
SCHMIDT ERIC
56
SCM
69
SHI ZHENGRONG
51
SIRONI CESARE
43
SOLAR TECH
22
SONY
61
SUN
56
SUNTECH
50
TARULLO DANIEL
10
TELECOM ITALIA
61
TRINA SOLAR
50
UNICREDIT
76
VIVALDI REAL ESTATE
91
YINGLI GREEN
52
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SOMMARIO.indd 09
20/07/2011 10.14.27
BLOG
Washington post
Banche, prima di investire
[Il mio lavoro è quello dell’economista,
questo articolo vuole suggerire l’acquisto
F
DI
COLEMAN KENDALL
-----------------Economista
americano,
è consulente
di banche
e istituzioni
finanziarie
negli Stati Uniti,
in Giappone,
in Svizzera e in Italia.
Vive a Washington.
degli ultimi anni si possono contare anche
alcuni adeguamenti in merito agli standard
di patrimonializzazione. L’introduzione dei
principi di Basilea 3 prevede, fra le altre cose,
l’aumento del patrimonio proprio (ovvero il
patrimonio di “maggior qualità”) al 7% entro
il 2019. Senza entrare nei dettagli di come
si misura tecnicamente il capitale, i nuovi
adempimenti vogliono portare le banche
a essere meno legate ai depositi per poter
dovrebbero inoltre portare gi istituti di credito
a fare investimenti meno rischiosi.
Bisogna prima di tutto capire che il bilancio
di una banca è sostanzialmente diverso da
quello di un’altra impresa, come un’azienda
manifatturiera. Gran parte delle aziende si
chiedendo denaro agli investitori e in
prestito alle banche; ma per le banche questi
in parte con i depositi dei risparmiatori.
Con l’irrigidimento delle condizioni
patrimoniali alle banche il legislatore vuole
di fatto abbassare l’esposizione di queste
sui prestiti più rischiosi, e per farlo sarà
necessario limitare l’accesso al credito ad
una parte delle aziende, siano del settore
manifatturiero piuttosto che dei servizi.
Il Comitato di Basilea ricopre un ruolo
cruciale proprio per questo. Settare
10
Il ritratto di
Richard Fuld,
l'ultimo numero
uno di Lehman
Brothers,
esposto
pubblicamente
e ricoperto di
commenti
permettere alle banche di esporsi troppo
su alcuni prestiti che, superata qualche
!"#
un eccesso in senso opposto non è esente
da rischi: impostare i nuovi requisiti troppo
in alto condurrebbe ad una restrizione
del credito alle imprese, e la crescita ne
risentirebbe. Ricordiamoci che i mercati
Un sistema bancario troppo regolamentato
dirigerà gli investitori più abili verso settori
meno disciplinati come il private equity, gli
hedge funds o in altre aree comunque meno
regolamentate.
Negli ultimi mesi si è discusso anche
di un altro punto, ovvero inasprimenti
patrimoniali anche per le cosiddette SIFI (in
inglese Systemically Important Financial
Institutions, le istituzioni sistemicamente
rilevanti). L’intenzione (paventata di
recente da uno dei membri del board della
Fed, Daniel Tarullo) era quella di imporre
BLOG
guardate il capitale
vista intelligente, perchè indica alle banche la
strada per trovare la loro dimensione ideale.
+Z
!
WK@#
dovrà lasciare l’intera industria, ma spostarsi su
qualche istituto più piccolo. Ci sono dei servizi
#
<!!
prezzo ragionevole, ma è anche vero che molti
altri servizi posso essere offerti dalla grande
come dalla piccola banca.
una maggiore dotazione patrimoniale a queste
banche, in modo che potessero ridurre l’impatto
di una crisi o di un pesante fallimento nel
$
*+!
saranno rilevati da una banca più grande con
conseguenze modeste sul sistema globale. [per
quanto riguarda gli Stati Uniti, una lista delle
molte banche fallite è disponibile a questo link:
http://www.fdic.gov/bank/individual/failed/
banklist.html …I lettori noteranno che molte
di queste hanno ripreso le loro attività sotto una
nuova proprietà con pochissime ripercussioni se
non per gli investitori e i maggiori depositanti]
*+!5
l’impatto in tutta la Nazione, se non in tutto
8!#
irlandesi e di Lehman (tecnicamente non era
una banca, ma oggi lo sarebbe) hanno avuto
impatti enormi.
Una proposta avanzata dal Governatore Tarullo
era di alzare i requisiti patrimoniali in modo da
poter fronteggiare un default di prevista portata.
"
<=>@
per le SIFI più esposte, riducendo le possibilità
di un fallimento. Dopo un brusco calo dei
H<
innalzare il patrimonio delle maggiori istituzioni
JK@
WK@X
Per chi investe in questo comparto la chiave
è pensare sin da ora a quali banche, tra quelle
di cui si hanno le azioni in portafoglio,
saranno presto considerate SIFI, e quali
invece manterranno dimensioni inferiori, tali
da evitare questa distinzione. Le grandissime
banche tendono ad aumentare continuamente
il loro patrimonio: alcune big americane hanno
già raggiunto il 7% previsto da Basilea 3 e,
anche se con qualche incertezza, l’obiettivo
WK@\+8H8
!
nella posizione di poter competere con queste
banche o si vedranno costrette a cedere attività
per decrescere ed evitare l’etichetta di SIFI?
Oppure: c’è disponibilità di istituti minori,
che possono evitare i requisiti più gravosi, in
grado di espandersi là dove le grandi banche
occupate ad aumentare il patrimonio non
possono competere?
I requisiti patrimoniali possono cambiare le
regole alla base del mondo bancario per i
prossimi anni, e gli investitori che ne vedranno
per primi gli effetti ne saranno ricompensati. F
DANIEL
TARULLO
Fed
11
BLOG
SOCIETÀ QUOTATE E INVESTITORI
Informazione & trasparenza,
la fiducia si riconquista cosí
DI
ANNA LAMBIASE
I
n un contesto di incertezza e instabilità dei
chiave per riconquistastitori è la trasparenza.
Questa convinzione si è
tradotta in un modello
^^
dalla recente pubblicazione della prima Guida alle Investor Relations. In questi 10 anni vi sono stati
!##_
misura della trasparenza dell’infor quotate: il cambiamento della do `
della normativa. Relativamente al
!
#dono non più solo informazioni
storiche e quantitative sull’azienda
ma prevalentemente prospettiche e
qualitative. Vi rientrano il contesto
lità sociale di impre
modello di business e
j
sintetizza questo ap x j!! Z secondo il quale “Ma
vono capire che i con
{
di un business”. Un
recente studio della
società di consulenza IR Top evidenzia
Sempre più società presentano piani
industriali, comunicano le variabili
fondamentali del conto economico,
dialogano con gli azionisti via
Internet, aprono al voto elettronico.
Il ruolo delle Investor Relations
ANNA LAMBIASE, fondatrice di IR Top
e del Journal of IR, è autrice della Guida
alle Investor Relations (Maggioli editore)
13
BLOG
# +}"~
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8 # 22% delle società ha presentato al mercato un pia mi tre anni. Il settore più
trasparente risulta la Tec €} 
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Prodotti personali e per
‰ H j# j 8
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KŠ@ riodo di previsione pari a
due o tre anni. Tutte le società analizzate comunicano le variabili di conto
`j8}"‚
Š‹@ !
un valore di stima pun >‹@ 8 ŒŠ@ !nisce la stima dell’utile netto. L’informativa di
re le aspettative di fattu >K@}che di business sulle qua 5 ! $  !
‚†5
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Relativamente all’evolu vestitori richiedono semZ`
le nuove modalità di accesso alle informazioni
per operare scelte consapevoli di investimento in
14
un contesto di mercato caratterizzato da
elevata volatilità. Le società quotate de
Z
8
# ` ’8
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“ !!
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‡ ##menti o approfondimenti sull’evoluzio
88
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ha introdotto livelli minimi uniformi di
disclosure sui temi della prevenzione de
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~tions e comporta l’apertura della società all’adozione di misure per costruire un
„ ‚ H}+ €8j 11 le società che si sono
aperte al voto elettronico:
… ‰‡
 H H 8
…"
+}
8‘€" ne che si occupano di IR
nelle quotate sono spesso specialisti interni coadiuvati da professionisti esterni e indipendenti:
quando le strutture aziendali preposte alle relazio evolvono sino a coinvol
8~’tano in azienda un pezzo
“ # !
!
"ra il processo di elaborazione dell’informazione
ha un input più completo e quindi in ultima ana
!
Poiché obiettivo delle IR
è comunicare il valore
`
!
sione è destinata ad esten
‚ !
so al credito che in questi anni sta caratterizzando il contesto economico
# ria utilizzate nelle quotate potranno essere estese
al rapporto banca-impresa. Questo potrebbe contribuire ad una evoluzione del sistema industriale
! cui le banche “osservano”
le imprese per valutarne
performance economico ` nanziamenti “sani”.
F
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Repubblica Federale di Germania e del DLgs. 196/2003. Per modicare o cancellare i tuoi dati personali, o per esercitare i tuoi diritti su tali dati, invia una mail a: [email protected], oppure rivolgiti al seguente
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BLOG
MERCATI EMERGENTI
Investire in yuan?
Si può, ma non conviene
Un bond della Banca Mondiale e altri di multinazionali consentono un investimento in moneta
cinese. Ma i rendimenti sono modesti, il cambio complicato e una rivalutazione poco probabile
DI
LORENZO RAFFO
L
a duplice domanda viene posta sempre più
di frequente: si
possono acqui
nanziari in yuan, ovvero
nella valuta cinese? Conviene? Di fatto si può,
#• `!! cati e obbligazioni in yuan
sta sviluppandosi su Hong
Kong, dove da giugno
2010 il governo di Pechino
ha autorizzato l’uso dello
 co dollaro locale, in previsione di una lenta e lunga marcia verso un listino
dei cambi liberalizzato.
In questo momento per lo
yuan ci sono due mercati:
’
#re” (sigla usata dai cambisti CNY), accessibile solo
ai cinesi e a un centinaio
estere riconosciute come
’ ! tional investor”; il secondo
’!!
#re” (sigla CNH), cioè parzialmente deregolamentato e limitato alla piazza di
Hong Kong, dove si usa
’_
controllata”. Non è quindi tale da poter parlare di
un tasso di cambio libero.
Questo avvio ha consenti-
16
’
“
un modo di fare cucina tipico della Cina meridionale. Agli emittenti lo yuan
consente ancora – grazie
›
`resse modesti, apre le porte a importanti business
nell’ex Impero Celeste e
rappresenta una buona di
HONG KONG
`
ti in cui il sottostante è il
rapporto per esempio fra
euro e yuan (prodotti offerti anche in Italia, sebbene in panieri composti
pure da altre valute emergenti), nonché di varie obbligazioni.
I BOND SUL MERCATO
… Z tivi riguardano: un bond
della Banca Mondiale
del gennaio di quest’anno
(scadenza 2013 – cedola
0,95%), espresso appunto
in yuan; quelli più recenti di Caterpillar (scadenza 2013 – tasso 1,35% Isin HK0000083672) e di
Silver Castle (scadenza
2014 – tasso 2,75% - Isin
TEMP00000002), accompagnati da altri importanti
gruppi, quali McDonald’s,
Asian Development Bank
e Hopewell Highway. In
totale si tratta di una cin -
CAMBIO A TRE
Ma conviene o no acquistare in yuan? Per ora risulta poco consigliabile
per un investitore in euro,
poiché il cambio a Hong
Kong avviene soltanto nei
confronti del dollaro Usa,
determinando un rapporto
! !
da gestire per un investitore privato.
Inoltre c’è da prevedere
che la Banca Centrale cinese non voglia nel breve
e medio termine accettare un’accentuata rivalutazione dello yuan, dato che
buona parte delle sue riserve sono espresse proprio in
dollari Usa. L’attenzione
riservata ai nuovi prodotti espressi in yuan è quin
punto di vista accademico,
ma non dovrebbe riservare forti rendimenti, almeno
per alcuni anni.
F
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Un nuovo modo
di fare trading.
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7/19/2011 8:24:57 AM
BLOG
INTERMARKETANDMORE/REDDITO FISSO
Bond: valutare l'emittente
Ringrazio F per l'opportunità di far parte di un
team che vuole portare avanti un nuovo concetto di
!"#
$
$%&
%
(
)
*
.
Dream Theater
Un saluto al Direttore
e in bocca al lupo per la bella
avventura di F che avete
cominciato. Ho visto sul
sito che tra i collaboratori
c’è anche un blogger che
com, Dream Theater del blog
Intermarketandmore.
Più volte ha scritto dei CDS
per valutare la rischiosità
di un emittente
E’ anche vero però che
i CDS sono strumenti “per
professionisti”. Lasciando
da parte i rating che si
dimostrano sempre più
come può un singolo
investitore privato come
il sottoscritto capire quanto
avere la tabella dei CDS?
Che cos' è un CDS?
Il Credit Default Swap (CDS) è a tutti gli effetti
un contratto derivato di tipo “credit derivatives”, è
dunque uno swap impiegato per trasferire l'esposi
+ te molto evoluto ma non necessariamente complicato. In sostanza possiamo pensare al CDS come
a un’assicurazione sull’insolvenza di un emittente.
Per questo motivo il CDS è spesso utilizzato come
polizza assicurativa o copertura per il sottoscrittore
di un'obbligazione.
I CDS sono diventati famosi dopo il fallimento di
Lehman Brothers. Infatti analizzando il loro andamento sarebbe stato possibile prevedere che la
banca era destinata al dissesto.
Quindi CDS come una polizza assicurativa contro il default. Peccato che poi la speculazione e la
!sta polizza in un pericoloso derivato speculativo,
dando la possibilità agli operatori di comprare contratti CDS senza avere il sottostante da assicurare,
Lasciando da parte questo utilizzo dei CDS, an-
CDS, A CONFRONTO ITALIA E PAESI EUROPEI "PERIFERICI"
DATI IN PUNTI BASE DA APRILE A LUGLIO 2011
2.500
2.000
Italia
Grecia
Irlanda
Portogallo
Spagna
1.500
1.000
500
0
Aprile
Maggio
Giugno
Fonte: BLOOMBERG
18
BLOG
con (e senza) l'uso dei CDS
diamo invece a capire cosa succede
nella realtà. Se io voglio assicurarmi, ad esempio, sulla solvibilità di
Fiat, posso comprare da un intermediario un contratto di Credit Default
Swap. Così facendo, se Fiat fallirà,
ci sarà qualcuno (colui che ha emesso la “polizza”) che pagherà al posto
dell’emittente. Possiamo dire allora
che con i CDS il mio rischio emittente viene neutralizzato.
Ovviamente il costo del CDS varia
a seconda dell’emittente. Più l’emittente è “pericoloso”, e più mi costerà
assicurarmi.
Guardando alla realtà attuale, l’esempio più calzante lo vediamo sul
mercato analizzando i titoli di Stato europei. Infatti, assicurarsi contro
il default della Grecia, costava il 12
luglio scorso 2337 basis point, mentre lo stesso contratto con sottostante titoli di Statato italiani costa “solo”
294 basis point.
Questo perché? Perché la Grecia è
praticamente fallita e l’Italia no.
Quindi il costo di un CDS può essere un ottimo strumento per capire la rischiosità di un emittente. Ma
! rare e spesso il risparmiatore si trova smarrito. In realtà, la rischiosità
di un emittente si può capire anche
senza CDS. Ragioniamo un attimo. Il
CDS è quel contratto che neutralizza
il rischio emittente. Quindi, chi ha un
bond Fiat e paga la polizza assicurativa CDS per dormire sonni tranquilli,
!!
che è pari (circa) al cosiddetto “risk
free”, vale a dire pari ad un investimento privo di rischio.
#!!ferenza è sempre e solo lui: il mercato, che stabilisce dei prezzi per ogni
singola asset class e quindi il relativo
rendimento.
In conclusione, il risparmiatore che
CHE COSA E' UN CREDIT DEFAULT SWAP?
Un credit default swap è un accordo tra due parti che funziona come una scommessa su una partita di
calcio. Il venditore di swap promette al compratore un alto ammontare se le obbligazioni o i prestiti di
una società non vengono ripagati. In cambio della promessa, il venditore riceve pagamenti trimestrali.
Non c’è bisogno che le due parti possiedano il debito oggetto dell’accordo
Acquirente di credit default swap
corrisponde pagamenti trimestrali
al venditore di swap
Venditore di credit defaul swap
promette di pagare all'acquirente
un certo ammontare se la società R fallisce
Riceve pagamenti dall'acquirente di swap
in cambio di questa sorta di assicurazione
Può essere rappresentato
da banche, compagnie di assicurazioni,
hedge fund e altri
non ha la possibilità di visionare i
CDS giornalmente potrà ovviare a
questa carenza confrontando i rendimenti dei vari titoli, tenute costanti la
scadenza e la tipologia di titolo.
L’ideale è utilizzare un benchmark,
un riferimento. E il riferimento può
essere il Bund, il Btp tedesco (il massimo della sicurezza per il mercato)
oppure il nostro BTP (molto meno sicuro ma resta sempre il nostro benchmark italiano). Un esempio? Ipotizziamo che si voglia fare un confronto
tra titoli emessi in Europa, tutti di pari
=‹
-
Riceve la promessa di un alto rimborso
se la società fallisce e l'obbligazione
non viene ripagata
Può essere rappresentato da banche,
compagnie di assicurazione, hedge fund e altri
Se la situazione finanziaria della società
diventa difficile, lo swap acquisisce valore.
Chi lo detiene lo può rivendere e ottenere
pagamenti alti in cambio
so. C’è un’evidente correlazione tra
il valore del CDS e il rendimento. Più
è alto il CDS, maggiore è il rischio
e maggiore è il rendimento. Quindi,
per farla breve, la vecchia regola del
rischio / rendimento è sempre quella che domina sul mercato. Maggior
rendimento, a parità di condizioni e
#
E questi ragionamenti si possono
fare anche se non si hanno i CDS da
monitorare. Stay Tuned! (DT)
F
PER SAPERNE DI PIÙ
19
HOME|COPERTINA
BORSA
TECNOLOGIE
& MEGATREND
Come e perché investire a lungo termine nell'innovazione.
Digitale, Genetica/Biotech, Robotica, Nanotecnologia:
i business e i singoli titoli a più alto potenziale di crescita
20
HOME.indd 20
20/07/2011 10.31.36
L'
»
»
»
innovazione è un tema di investimento generale intimamente collegato con i più importanti megatrend. Ha un ruolo vitale quando
arriva a trovare soluzioni sostenibili per il lungo termine. Nell’ambito dell’innovazione si possono identicare quattro aree in questo
momento di particolare interesse per gli investitori: il mondo digitale, la genetica/biotecnologia, la robotica e la nanotecnologia.
Secondo gli specialisti di Credit Suisse, che all’investimento a lungo termine in questi settori ha dedicato un’analisi nalizzata all’individuazione dei titoli-chiave, l’innovazione rappresenta il lato
dell’offerta, per così dire, di una domanda che è il risultato diretto di diversi megatrend. Per le aziende che competono nell’economia globale l’innovazione è indispensabile quando devono adattarsi ai continui cambiamenti ambientali del loro
business. Si può attribuire all’innovazione anche una larga parte dell’aumento di produttività di quasi tutta l’industria, il che ne fa una
L'innovazione è un tema generale strettamente connesso
componente decisiva della crescita economicon i principali megatrend, dai quali deriva la domanda di
ca. L’attuale ritmo di diffusione della tecnolotecnologia
gia, combinato con la convergenza delle diverI progressi tecnologici sono fortermente interdipendenti e si
se tecnologie – sottolinea Credit Suisse – è un
potente schieramento per futuri “sfondamenti”
fertilizzano a vicenda favorendo nuovi traguardi
tecnologici.
I trend Digitale e Genetica/Biotecnologia sono i più avanzati
I conni tra le diverse tecnologie sono seme probabilmente mostreranno i maggiori progressi nel
pre più sfocati. Si pensi all’affermarsi degli
breve termine. Robotica e Nanotecnologia sono in una fase
smartphone, che offrono funzionalità al di qua
relativamente iniziale dello sviluppo ma hanno un potenziale
e al di là delle tradizionali telecomunicaziodi innovazione molto promettente
ni, come i pagamenti elettronici o il monitoraggio della salute. L’avanzamento tecnologi-
21
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20/07/2011 10.32.10
HOME|COPERTINA
Dove si applica la nanotecnologia
15%
38%
Altri
Nanomateriali
I settori di
applicazione.
Fonte: Organization
for economic
co-operation and
development patent
database
9%
Strumentazioni
13%
25%
Nanobiotecnologia
co in una disciplina offre
piattaforme di crescita alle altre, come terreni che si fertilizzassero a
vicenda. L’attuale lavoro nella ricerca sul genoma, per esempio, non sarebbe possibile senza gli
sviluppi dell’Information
technology, che consente
il trattamento dell’enorme quantità di dati che
vengono prodotti.
DIGITALE
L’utilizzo sempre più intenso di Internet (vedere grafico) guida l’innovazione di prodotto e di
processo in tutti i segmenti della tecnologia.
Le potenzialità di diffusione di Internet mobile offrono grandi possibilità di nuove idee di
business alternativi. Il
cosiddetto Cloud Computing sta creando grandi opportunità nel mercato retail e in quello delle
imprese. Secondo Credit
Suisse gli investitori dovrebbero concentrarsi sui
segmenti che hanno le
maggiori prospettive di
Nanoelettronica
•e-markets: comprende
pubblicità, comunicazione e shopping digitali;
Forrester Research prevede tassi di crescita del
10% all’anno.
•Smartphone e semiconduttori: la penetrazione degli smartphone
dovrebbe crescere dal
23,5% nel 2010 al 98%
nel 2015, e il contenuto
in chip dovrebbe aumentare significativamente.
•Network: l’aumento del
trafco dei network digitali richiede infrastrutture
brillanti ed efcienti.
•Software:
il
Cloud
Computing apre spazi devastanti nel mercato del
software per le imprese.
crescita, e in particolare:
DOVE INVESTIRE
DIGITAL WORLD
Google: tra i principali beneciari di Internet mobile
Samsung Electronics: attiva lungo tutta la catena
del valore di Internet mobile
GENETICS/BIOTECHNOLOGY
Roche: un leader della medicina personalizzata
BioMarin: azienda concentrata sulle malattie orfane
ROBOTICS
ABB: principale produttore di robot industriali
Fanuc: alta base installata di robot industriali
NANOTECHNOLOGY
First Solar: moduli solari a lm sottile a basso costo
Johnson Matthey: leader nei sistemi di controllo
delle emissioni per veicoli e applicazioni sse
GENETICA
E BIOTECNOLOGIA
Continuano ad aumentare, anche nel mondo
emergente, le patologie
legate all’età e allo stile di vita, come il diabete e i disturbi cardiovascolari, l’ipertensione,
l’Alzheimer e i tumori.
Molte di queste malattie
hanno ancora opzioni di
trattamento sub-ottimali, con signicativi effetti collaterali, quando non
sono addirittura prive di
possibilità di trattamento. Questo spinge la medicina a continue sde in
cerca di nuove terapie,
con la possibilità che alla
ne si possa passare dal
trattamento dei sintomi
a cure vere e proprie. La
genetica, che con la biotecnologia ha permesso
di moltiplicare le informazioni sulle cause all’origine delle malattie, può
essere usata come strumento di ricerca nel processo di sviluppo dei medicinali così come delle
apparecchiature diagnostiche. Grandissimo potenziale hanno la medicina molecolare (vedere
articolo a pagina 28) e le
terapie che utilizzano le
cellule staminali.
Credit Suisse consiglia
22
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20/07/2011 10.32.13
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HOME|COPERTINA
come esposizione azionaria a biotecnologia
e genetica:
L'esplosione
di Internet
Società farmaceutiche
che hanno una notevole
quota di medicinali biotech nel loro portafoglio
prodotti. Il vantaggio è
una maggiore diversificazione ed un minore rischio legato ai prodotti
specifici.
!
"#
$%
&
*+
/34
Società attive nella
diagnostica molecolare,
settore per il quale la società di consulenza PriceWaterhouseCoopers
prevede una crescita del
15% all’anno nei prossimi cinque anni.
ROBOTICA
Attualmente le applicazioni di robot sono concentrate soprattutto nei
processi di produzione industriali e destinate a funzioni limitate e ripetitive.
Ma nel lungo termine saranno sviluppati robot intelligenti capaci di pre
! varietà di situazioni, di
svolgere attività più complesse e di interagire con
le persone. Per esempio
in Giappone, dove la popolazione invecchia e la
Cifre stimate
Global Internet traffic
‘00 ‘01 ‘02 ‘03 ‘04
forza lavoro diminuisce,
si investe nello sviluppo
di soluzioni robotizzate,
al punto di vedere i robot
come potenziali fornitori di assistenza agli anziani sempre più numerosi.
Con l’evoluzione di tecnologie come Gps e Umts
e la diminuzione dei costi
di trattamento dei dati, gli
esperti di Credit Suisse si
aspettano per i robot apZ
prezzi calanti. Consigliano di investire quindi:
Nel campo dei robot industriali, nelle società che
‘05 ‘06 ‘07 ‘08 ‘09
LE VENDITE 2010 DI ROBOT PROFESSIONALI
Robot per la pulizia 8%
Applicazioni
25% per la difesa
Robot
medicali 8%
Sistemi
sottomarini 4%
Costruzioni
e demolizioni 6%
Per usi
generici 6%
Robot
Sistemi logistici 5%
25% agricoli
Soccorso e sicurezza 4%
Fonte: WORLD ROBOTICS
QUANTO SI ACCORCIANO I TEMPI DI DIFFUSIONE DELLE NUOVE TECNOLOGIE
5***6%67758968588&5865;*5<##;7=*6<6>?
125
99
FERROVIE
TELEFONO
1750–1900
69
59
RADIO
TELEVISIONE
1900–1950
24
23
16
PC
INTERNET
CELLULARE
1950–1975
1975–2000
Fonte: CREDIT SUISSE
24
COPERTINA |HOME
Milioni di terabites / mese
‘10
‘11
‘12
‘13
‘14
‘15
80
70
60
50
40
30
20
10
0
offrono linee di produzione completamente automatizzate e hanno una
profonda
comprensione dei processi produttivi. L’aspettativa è di una
più alta domanda di robot
da parte dei mercati emergenti, soprattutto Asia, e
da settori con una penetrazione di robot relativamente bassa come la sanità o l’industria di cibi e
bevande.
•Nel campo dei robot di
servizio per uso professionale (attualmente la domanda è dominata dalle
applicazioni per la difesa
e dai mungitori per mucche) in aziende specializzate che offrono tecnologia afdabile.
•Nel campo dei robot di
servizio per uso privato,
nei produttori di apparecchi domestici, che saranno i protagonisti probabilmente dominanti anche se
potranno emergere aziende specializzate.
Fixed access
points (mld)
Mobile access
points (mld)
8
7
6
5
4
3
2
1
0
Il potenziale
di Internet mobile
2008
2013
Fonte: INFONETICS RESEARCH
NANOTECNOLOGIA
La ricerca è esplosa nell’ultimo decennio
e significativi investimenti sono in corso nel
mondo per iniziativa sia
dei governi sia del settore privato. Si tratta di
una tecnologia trasversale che trova applicazioni in molti settori,
dai materiali intelligenti all’elettronica hightech sino ai prodotti per
la salute. I possessori della tecnologia promettono soluzioni per
molte delle odierne sfide tecnologiche: nell’energia solare, con nuovi
materiali capaci di aumentare l’assorbimento
della luce; nell’illuminazione, con diodi luminosi energeticamente
efficienti; nella purificazione dell’acqua, con
nuove membrane. Ancora,
l’accumulazione di energia come nel
caso delle batterie agli
ioni di litio potrà vedere grandi passi avanti,
in risposta alla domanda incalzante che arriva
dai produttori di veicoli
elettrici, di fonti intermittenti di energia e di
dispositivi mobili.
Infine la nanotecnologia può anche dare
un importante contributo
ala
sostenibilità con il risparmio di
risorse e l’assicurazione
di efficienza energetica in molte applicazioni
(per esempio gli apparecchi televisivi a schermo piatto).
Gli specialisti di Credit Suisse stimano che la
vendita di prodotti frutto della nanotecnologia
sia destinata più o meno
25
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Informazione
genetica,
crescita
esponenziale
100
80
60
40
20
0
1982 1985 1988 1991 1994 1997 2000 2003 2006
a triplicare da qui al 2015.
Data la diversa natura delle applicazioni, e per il fatto
stesso che la nanotecnologia non costituisce un settore a sé, gli investitori hanno
molte opzioni di investimento.
Si può scegliere o di puntare direttamente su singole
società selezionate, oppure
orientarsi su un portafoglio
diversificato, per esempio
un ETF o un fondo passivo
che replichi un indice della
nanotecnologia all’interno
del quale siano comprese le
seguenti aree di business:
•Le applicazioni nei materiali, nell’elettronica e
nell’energia, le più avanzate e quindi quelle che offrono la più alta esposizione
alla nanotecnologia.
NUMERO SEQUENZE (MILIONI) Fonte: GENBANK
Longevità e vita sedentaria
cambiano la domanda di cure
•Nel campo della salute, le
società che forniscono materiali grezzi per la ricerca
farmaceutica, dal momento che la gran parte delle
applicazioni sono nella fase
iniziale.
•I fornitori delle strumenLe conquiste della medicina nell'ultimo secolo, per esempio la scoperta degli
tazioni necessarie alla creantibiotici, hanno portato a un marcato aumento delle aspettative medie di vita della
scente attività di Ricerca e
popolazione ma anche a uno spostamento delle principali cause di morte.
Sviluppo, che ne beneficeMorbi infettivi e malattie acute hanno preso il posto di disturbi cronici e malattie
ranno come i produttori di
degenerative, diventando di fatto oggi le maggiori cause di morte.
pale e picconi all’epoca delInoltre la continua e inarrestatbile tendenza mondiale all'urbanizzazione conduce
la corsa all’oro.
ad uno stile di vita sedentario un sempre maggior numero di persone, compresi
F
gli abitanti dei Paesi emergenti.
La conseguenza è una crescente diffusione
DOVE AUMENTERÀ DI PIÙ IL NUMERO DI MALATI NEL MONDO
di malattie e disturbi legati proprio all'età
DATI IN MILIONI
450
e agli stili di vita, per i quali cresce la
2008
400
domanda di terapie innovative. Il graco
2030
350
accanto mostra il tipo di disturbi per i quali
300
nei prossimi due decenni, da qui al 2030,
250
crescerà di più questa richiesta di nuove
200
cure. Particolarmente signicativi appaiono
150
gli incrementi riferiti al morbo di Alzheimer,
100
al cancro e al diabete.
50
La medicina verrà spinta a nuove sde che
0
avranno in molti casi l'obiettivo di scoprire
Morbo
Malattia
Emicrania
Cancro
Diabete
d’Alzheimer
cerebrovascolari
cure che oggi ancora non esistono.
Fonte: CREDIT SUISSE
26
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HOME|COPERTINA
MEDICINA
La rivoluzione molecolare
dell'industria della salute
Nuove terapie per un nuovo concetto di malattia. Allungamento e miglioramento qualitativo
della vita. Gli effetti sul business di una trasformazione già paragonata all'avvento del digitale
iniziata una nuova
era per la medicina,
quella della medicina molecolare.
Nella medicina molecolare la malattia
è considerata una
disfunzione nell’interazione delle molecole biologiche,
non soltanto un insieme di sintomi
o la caduta della funzione di un organo particolare. Gli esperti di Alliance Bernstein, società di gestione indipendente tra le più attente a
livello internazionale alle trasformazioni tecnologiche, si aspettano che la medicina molecolare rivoluzioni la pratica della medicina
stessa, trasformando l’industria sanitaria globale per arrivare ad un allungamento e ad un miglioramento
qualitativo della vita. Nuove terapie - secondo Amy Raskin, direttore della ricerca per le azioni growth,
autore di un report sulla materia con
l'analista Eli Casdin - rideniranno
il ruolo degli ospedali e dei medici. La domanda di beni e servizi, in
particolare quelli legati alla sanità,
al nanziario e ai beni di consumo
ciclici, cambieranno alla luce delle
nuove attitudini ai consumi.
L’avvento della medicina molecolare, nella visione di Aliance Bernstein, è una trasformazione legata
alla tecnologia molto simile all’av-
Sequenziamento del DNA
1,6
4,6
Ricavi
nel 2010
mld di USD
Ricavi
nel 2015
mld di USD
DOVE INVESTIRE
La genomica risulterà positiva per tutta una serie di piccole società, comprese quelle
produttrici di strumenti scientici utilizzati nella ricerca. Per esempio Alliance Bernstein ha
investito in Illumina, azienda americana leader nella produzione di sequenziatori di DNA
e uno dei top-performer dello scorso anno. Si stima che Illumina abbia realizzato il 70%
dei sequenziatori di nuova generazione attualmente in uso, vincendo negli ultimi due anni
la battaglia per la fascia alta del mercato del sequenziamento del DNA.
Un’altra area promettente su cui puntare è la diagnostica, ovvero l’impiego dei test
genetici per identicare malattie e trattamenti. Genomic Health, per esempio, è una
società Usa che effettua test in grado di stabilire se la chemioterapia può essere efcace
per i singoli pazienti malati di cancro al polmone.
vento dell’era digitale. In quel caso,
dai progressi nella tecnologia dei
semiconduttori derivò una drastica
riduzione del costo dell’attività di
elaborazione. La velocità di trattamento dei dati raddoppiò ogni due
anni e le applicazioni esplosero, attirando sempre più utenti.
Nel caso del sequenziamento del
DNA, i passi compiuti dalla tecnologia crescono ancora più rapidamente, raddoppiando ogni sei mesi.
La raccolta, l’elaborazione e l’immaganizzamento delle informazioni guideranno la domanda per i
servizi di information technology.
Amy Raskin e Eli Casdin prevedono una crescita esponenziale
dell’attività di ricerca, che produrrà un numero impressionante di dati
molecolari (da convertire in informazioni digitali). I fornitori di tecnologie tradizionali che analizzano
le informazioni digitali aumenteranno il proprio business per offrire
servizi anche a questa nuova tipologia di utenti.
Le prime opportunità di investimento nella medicina molecolare
interesseranno i fornitori di tecnologia di sequenziamento del DNA.
Alliance Bernstein stima che questo mercato, che nel 2010 ha generato 1,6 miliardi di dollari , raggiungerà 4,6 miliardi nel 2015.
Le applicazioni della medicina molecolare possono manifestarsi in
tre fasi distinte, ognuna delle quali
spingerà all’innovazione i modelli
di business.
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100
90
90
80
80
70
70
60
60
50
50
20
20
20
11
100
67
40
40
40
30
30
20
20
10
11
LE AREE PIU' INTERESSANTI
Per gli investitori le seguenti tre
aree risultano particolarmente interessanti:
- L’utilizzo delle informazioni
del genoma di un paziente faciliterà una previsione più precisa
delle malattie a cui un individuo
è soggetto.
- Le informazioni molecolari saranno applicate alla diagnosi e alla
prognosi del cancro, migliorando
sensibilmente i trattamenti e i risultati del paziente.
- I test molecolari che determinano
quale farmaco funziona per quale
paziente diventeranno abituali.
Le società della diagnostica in vitro sono nella stragrande maggioranza impreparate a questa transizione: molte potrebbero vedere il
proprio business diminuire.
LA BIOLOGIA SINTETICA
Un altro aspetto importante da tenere in considerazione sarà l’incorporazione delle informazioni
molecolari nella scoperta e sviluppo di farmaci che miglioreranno
in maniera sensibile la produttività e la prottabilità nel prossimo
decennio. L’impatto più profondo
verrà dalla branca della biologia
molecolare conosciuta come biologia sintetica, che implicherà la
10
Sempre
più
ricavi
La crescita
assoluta e in
percentuale
sul totale della
diagnostica dei
ricavi riferiti
alla medicina
molecolare
21
Ricavi diagnostica vitro
Medicina molecolare
manipolazione, la progettazione e
la produzione di cellule. La biologia sintetica nei prossimi decenni
ridenirà sia il modo dei ricercatori di studiare e sviluppare i farmaci, sia quello dei medici di curare i pazienti. La biologia cellulare
permetterebbe invece ai medici di
Entro il 2030
la medicina
rigenerativa
rappresenterà
il 25% dei protti
dell'industria
farmaceutica
sfruttare il potere della medicina
rigenerativa. I ricercatori saranno
in grado di ideare terapie cellulari per ssare gli apparati biologici interrotti come cuore, neuroni e pancreas. Alliance Bernstein
stima che entro il 2030 la medicina rigenerativa rappresenterà
il 25% dei protti dell’industria
farmaceutica. In molti casi la medicina rigenerativa cannibalizzerà gli attuali guadagni dei farmaci e ovvierà alla necessità di
interventi di trapianto.
F
29
HOME.indd 29
20/07/2011 10.32.22
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TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI |BOND
STRATEGIE DI INVESTIMENTO
Portafogli da rendimento
anche in mezzo alla bufera
Le indicazioni di tre
investitori per ristrutturare
gli investimenti obbligazionari
con l'obiettivo di una
maggiore dinamicità.
Bancari (con precauzioni),
corporate e high yield invece
dei governativi europei
ALLARME: I RENDIMENTI A DUE ANNI DEI TITOLI DI STATO EUROPEI
DATI IN PERCENTUALE AGGIORNATI AL 7/07/2011
30
25
20
Grecia
Portogallo
Spagna
15
Italia
Francia
Germania
10
5
A CURA DI
O
LORENZO RAFFO
bbligazionisti in subbuglio.
Prima le decisioni previste nel
di imposta di bollo sui dossier
titoli con aliquota unica al 20%
per le rendite da capitale, che
rischiano di costare caro proprio alla
categoria più prudente, ma anche diffusa, degli investitori. Poi l’accentuazione della crisi dei titoli di Stato. Di
qui la necessità di strutturare i portafogli con maggiore dinamicità, il che
comporta inevitabilmente rischi superiori. F ha chiesto a tre navigati investitori del settore, tutti che operano in
proprio, di suggerire dei portafogli da
poter costruire oggi, come se si partisse
da zero, alla portata di chiunque voglia
gestire in proprio un patrimonio piccolo o grande. Restano certamente le dif#tri intermediari le chiavi dell’accesso al
mercato per le obbligazioni non quotate in Italia, a causa anche di normative
volute per difendere l’investitore dalle trappole del passato (si veda i casi
Lehman, Parmalat, ecc) ma di fatto tra
0
Gen 08
Lug 08
Gen 09
Lug 09
Gen 10
Lug 10
Gen 11
Lug 11
Fonte: M&G, BLOOMBERG
É il caso ora di capire cosa sta succedendo sul mercato, viste le tensioni
delle ultime settimane. Dato per acquisito che i titoli di Stato europei sono
oggi sconsigliabili, perché o troppo
penalizzati dal rischio default di Grecia, Portogallo e compagnia bella o caratterizzati da redditività decisamente
modesta (si veda il caso di quelli tedeschi e francesi), che cosa resta da fare?
Battere la strada dei bancari (pur con
tante precauzioni), dei “corporate” e
degli “high yield”. A condizione che
si riferiscano a emittenti solidi e attivi in comparti economici a buona potenzialità di sviluppo. Resta inoltre il
rischio dell’aumento dei tassi da par-
Tutti e tre i
portafogli puntano
a una certa
aggressività
di rendimenti.
te della Banca Centrale Europea. Nessuno dei nostri tre specialisti sembra
preoccuparsi di quest’aspetto. Lo scatto di inizio luglio dall’1,25% all’1,5%
era scontato, ma forse successivi gradini saranno più lenti rispetto a quan
#
!
il traguardo del 2% rinviato al 2012.
Tutti e tre i portafogli puntano a una
certa aggressività di rendimento e per
sivo, ovvero il bond Invest TM Oro,
la cui cedola nei primi anni è garantita,
ma non altrettanto potrebbe essere per
i quattro successivi.
Vi è da notare comunque una certa ritrosia nei confronti delle obbligazioni
strutturate, sebbene il mercato ne stia
proponendo molte di nuove, con caratteristiche in taluni casi innovative.
Non si può però escludere che proprio
no in futuro molti investitori a cercare
un surplus di rendimento, acquistando
prodotti legati a sottostanti più variegati, oppure in valute emergenti.
31
BOND|TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI
PORTAFOGLIO 1 | MINI MA SPRINT
QUATTRO PER IL SU E GIÙ
Sandro ha 36 anni e lavora in un grup
= nanziario con una capitale di 80.000
euro. “Posso dedicare al trading - dichiara - solo qualche ora alla settimana. Così ho deciso di limitarmi a obbligazioni e commodity, che non mi
richiedono un impegno costante e necessariamente quotidiano". Ho costruito un portafoglio per F sulla base
dell’esperienza accumulata in questi
anni. La mia ricerca è dedicata quasi soltanto a reperire bond a volatilità
media e, se possibile, costante, tramite
una piattaforma specializzata. Consiglio naturalmente di restare lontani dai
titoli di Stato, sebbene per i Btp italiani
si aprano interessanti prospettive, che
valuterò però dopo l’estate. Suggerisco invece queste obbligazioni. Per
Sandro, 36 anni
SETTORE IMMOBILIARE
prima la Renault 5,625% 2017, un treno che va e viene. La compro a 101,5 e
la vendo poco sopra 104. Finora mi ha
reso bene, ma avrei potuto ampliare le
plusvalenze se avessi indovinato anche alcune fasi intermedie. Per seconda cito la Deutsche Lufthansa 6,5%
2016, abbastanza regolare nei suoi
movimenti, con un supporto su 109,8
che potrebbe restare valido ancora per
qualche tempo e con un obiettivo non
troppo ambizioso, posizionato a 111,6
e già confermato più volte. Seguo con
insistenza anche il tasso variabile Eni
2015 euribor + 0,89, sebbene – inevitabilmente – con spazi di manovra più
limitati. Con un capitale maggiore opererei sul perpetual Vinci 6,25%, che richiede il lotto minimo di 50.000 euro,
"pendolino" regolare ma da seguire.
80mila euro di capitale
PORTAFOGLIO 3 | MAXI E VELOCE
PER VOLARE VERSO L’ALTO
Marco è un professionista di 41
anni che dedica alcune ore della giornata al trading azionario e
che non trascura un investimento in chiave obbligazionaria (circa 800.000 euro) per una parte rilevante del suo patrimonio.
“Ho pensato – sostiene – che
per i lettori di F bisogna uscire un po’ dai canali tradizionali, quelli spesso seguiti dai ge-
32
stori di professione. Cerco così
redditività elevata con una parte
dei bond proposti; è il caso dei
poco “amati” (da qualcuno) perpetual bancari, quali l’Unicredit 9,375% e il Deutsche Bank
8%; quest’ultimo ha il vantaggio
di avere un lotto minimo modesto e quindi di adattarsi ai più di-
Marco, 41 anni
LIBERO PROFESSIONISTA
TITOLI DI STATO & OBBLIGAZIONI |BOND
PORTAFOGLIO 2 | MEDIO E PRUDENTE
PUR CON QUALCHE RISCHIO
Paola ha 47 anni e gestisce il patrimonio familiare con oculatezza, dimostrandosi molto informata. Il suo
capitale è di circa 250.000 euro.
“L’obiettivo perseguito – spiega - è
di garantire una stabilità di rendimento e di valore nel tempo, comprando quasi soltanto bond, con in
aggiunta ETF azionari. Ai lettori di
F faccio questo quadro. Innanzitutto cerco prevalentemente di acquistare all’emissione, perché tengo le
]
^
a scadenza. Talvolta ciò mi pone dei
problemi, in quanto la banca con
cui opero, tramite sportello, si dimostra rigida nel rendere disponibili alcuni prodotti. Cosa consiglio?
Due obbligazioni Mediobanca, lo
zero coupon 2016 e il tasso varia Quarto Atto, con scadenza 2021. Quest’ultimo è un subordinato, indicizzato all’Euribor
Paola, 47 anni
CASALINGA
250
mila euro di capitale
800mila euro di capitale
versi portafogli. Vanno però acquistati e venduti a ritmo abbastanza
dinamico, secondo uno schema
%
|no fatto soffrire! Poi mi piazzerei
su due automobilistici, per esempio il Peugeot 5% 2016 e il nuovo
Fiat 7,375% 2018 (taglio minimo
100.000 euro), sul “vecchio“ Italy
trimestrale, maggiorato di uno spread del 2%, con un minimo del 4,5%
e un massimo del 7,5%. Poi l’Enel
5% 2021, che ha però un taglio minimo di 100.000 euro, ma è una
garanzia! Non trascurerei la Continental 7,125% 2018 (anche questa con taglio minimo elevato, ovvero 50.000 euro), che gira non molto
Bank
of America Merrill Lynch Invest
Bond TM Oro: corrisponde una ce
!?
per ciascuno dei primi 3 anni e una
mo dell'8% per gli anni 2015, 2016,
2017 e 2018, calcolata sul rapporto
tra numero di giorni lavorativi in cui il
3
k
e 2.000 dollari per oncia e il numero
di giorni lavorativi compreso nell’an
; x qualche rischio”.
2029, con cedola legata allo swap
kx
}~
€x!?
lordo, e su dei bond dell’industria solare tedesca, quale il Solarworld 6,375% 2016. Temo che
~
‚
prossimi anni e quindi non trascurerei di coprirmi impiegando dei
francesi Oat a media scadenza.
Sulle valute non disdegno qual-
OGNI
LUNEDÌ
SU WWW.EFFEMAGAZINE.IT
BOND SÌ
BOND NO
le emissioni interessanti
della settimana
che bond corto in dollari e mediolungo in peso messicano, ma anche la sterlina non mi dispiace, per
esempio con l’E.On 6,375% 2032,
che “gira” a oltre 110 di prezzo, ma
che è stabile nell’andamento. Titoli
di Stato? Per ora non li prendo in
considerazione, salvo il già citato
Italy 2029, che ha caratteristiche
particolari”.
33
LE PROSPETTIVE DEL TITOLO
Dal calo dei debiti
la spinta decisiva
alla ripartenza di ENEL
34
BORSA
I
l compito più delicato è alle spalle,
ma l’attenzione dovrà rimanere alta.
Lo stato di salute dell’economia globale non permette distrazioni, e l'andamento dell'azienda Italia e del debito pubblico farà sentire i suoi effetti.
La fase 2 dell’Enel di Fulvio Conti è
appena iniziata ma l’obiettivo princi5
striale 2011-2015: risultati in crescita
mantenendo un adeguato equilibrio
patrimoniale. Senza dimenticare la
stabilità del dividendo, la continua
generazione di cassa e la ricerca di
un mix sempre migliore nella produzione energetica. Sullo sfondo i radicali cambiamenti avvenuti negli ultimi mesi: il terremoto in Giappone e
il successivo dibattito sul nucleare, le
rivolte scoppiate in Nord Africa e il
nuovo fermento intorno alle energie
rinnovabili. Il mercato ha apprezzato la passata strategia dell’Enel, che
lo scorso anno ha portato a termine
un impegnativo piano di dismissioni
in uno scenario economico non certo esaltante. E la cartina tornasole sta
nella superperformance del titolo da
inizio anno (+20% circa prima della
settimana nera di metà luglio). F prova a spiegare perché gli investitori potranno credere ancora una volta agli
obiettivi indicati da Conti e tenere in
portafoglio l’azione del colosso elettrico, che potrebbe non aver ancora
Dopo il rialzo dei primi sei mesi
e il superdividendo, le soddisfazioni
per gli azionisti non sembrano finite.
Sud America, Russia e fonti
rinnovabili le direttrici di crescita.
Piani e obiettivi di Conti (Fulvio) 2
A CURA DI
ALBERTO BOLIS
35
BORSA
!zioni.
ATTENZIONE ESTREMA
VERSO IL MAXI DEBITO
Il piano industriale 20112015 di Enel, presentato lo
scorso marzo, è incentrato
su un dogma preciso: ottenere risultati in crescita nel
lungo periodo, mantenendo un adeguato equilibrio
Tradotto: un bilancio solido e un debito sotto controllo offrono sicurezza
agli investitori, soprattutto se parliamo della società italiana con il più alto
numero di azionisti, circa
1,5 milioni tra piccoli ri-
GLI OBIETTIVI DEL PIANO INDUSTRIALE
2010
4,39 mld
17,4 mld
2,6x
2011
4,5 mld
17,4 mld
2,5x
2013
4,9 mld
18,5 mld
2,3x
2015
5,8 mld
20 mld
1,8x
Utile
Ebitda
Debito/Ebitda
I GIUDIZI SUL RATING DI ENEL
S&P: A-
PAOLO ANDREA COLOMBO
Presidente Enel
sparmiatori e istituzionali. La montagna di debito,
che nel biennio 2008-2009
è rimasta sopra quota 50
_
alla maxi acquisizione di
Endesa, ha subito un taglio
J‹=‹
quando si è attestata a 44,9
miliardi di euro. L’obiettivo è stato raggiunto grazie
ad un impegnativo piano di
dismissioni: la quotazione di Enel Green Power, la
cessione delle reti di distribuzione elettrica e del gas
in Spagna, la vendita di un
impianto a carbone in Bulgaria. E il debito, secondo
le indicazioni del management, sarà destinato anco-
Moody's: A2
Fitch: A-
ra a scendere: 43,5 miliardi nel 2011 e 36 miliardi
nel 2015. Il focus, quindi, rimarrà sul patrimonio,
ma con meno pressione sul
credit rating rispetto agli
anni appena trascorsi.
MACCHINA DA CASSA
Nuove dismissioni non sono
infatti in programma e l’alleggerimento del debito dovrebbe avvenire grazie al
_
(11,72 miliardi di euro nel
2010). Su questo fronte l’Enel è una macchina, visto
che solo attraverso il cash
_‡#re il debito di circa 2 miliardi l’anno.
Per mantenere la classe A
assegnatole dalle principali agenzie di rating, il gruppo ha intenzione di portare il
rapporto debito/Ebitda (parametro costantemente monitorato da S&P, Moody’s
e Fitch) dall'attuale 2,6 a 1,8
volte entro il 2015. Il risultato però non dipenderà solo
dall’Enel.
Moody’s ha recentemen-
ENEL, GLI ULTIMI CINQUE ANNI IN BORSA
PERFORMANCE MENSILE DEL TITOLO ENEL DAL 1/01/06 AL 30/06/11
8
7
6
5
9/03/2009
MINIMO
2,913 euro
1/06/2007
MASSIMO
7,542 euro
4
3
2006
2007
2008
2009
2010
2011
Fonte: ELABORAZIONE F SU DATI BLOOMBERG
36
BORSA
Il maxi-debito di Enel (miliardi di euro)
44,6
43,5
42,55 41,72
35,06
36
2011
2013
Stime Enel
Mediana Analisti
2015
ll debito
netto di Enel
si è attestato
nel 2010
a 44,9 miliardi
di euro,
in deciso
calo rispetto
ai 50,87
miliardi di
ƒ
FULVIO CONTI
amministratore delegato
di Enel da poco riconfermato
te messo sotto osservazione il rating della società guidata da Fulvio Conti per un
possibile downgrade. Conseguenza inevitabile della
prima mossa di Moody’s: il
creditwatch negativo sul debito sovrano dell’Italia.
Le sorti dello Stato italiano e
di Enel sono infatti legate a
#nistero dell’Economia è l’azionista di riferimento (con
una quota del 31,24%) del
colosso elettrico.
IL TITOLO HA SPAZIO
… 2010 hanno fatto scattare gli
acquisti in Borsa. Nei primi
sei mesi dell'anno il titolo,
prima della caduta del listino di luglio, aveva mostrato un progresso del 20,43%
(25,47% calcolando il dividendo staccato il 20 giu-
L'ANDAMENTO DEL TITOLO
ENEL DA INIZIO 2011
4,80
4,60
4,40
4,20
4,00
3,80
3,60
3,40
Gen
Feb
Mar
Apr
Mag
Inizia la salita del titolo
Tonfo del 5% dopo stacco cedola
e avvertimento di Moody's
Giu
gno)
sovraperformando
l’indice di riferimento Ftse
Mib (-1,22%) e i principali
competitor europei: EdF ha
ceduto a Parigi il 12,85%,
mentre a Francoforte E.On
# _
ne del 15%. Oltre alle promesse mantenute da Fulvio
Conti, gli investitori hanno apprezzato la scarsa dipendenza dal nucleare della società in uno scenario di
profondo ripensamento riguardo al futuro dell’energia atomica. La crisi di Fukushima e le rivolte in Nord
Africa hanno inoltre avuto un impatto rialzista sulla
dinamica dei prezzi dell’elettricità (vedere tabella a
pag 43). Ma dopo una salita così consistente il titolo ha ancora spazio per
crescere? Enel, nonostante
il suo boom borsistico degli ultimi mesi, tratta ancora decisamente a sconto
rispetto alle principali utility europee: l’azienda italiana scambia infatti a circa
8,7 volte le stime 2012 sul
rapporto prezzo/utili contro le 12 volte della media
dei concorrenti. Enel può
inoltre offrire quattro buoni motivi per supportare la
visione rialzista: l’elevata
esposizione alle attività regolamentate, che rappresentano il 49% dell’Ebitda
2010, il rafforzamento della
presenza internazionale, un

to di generazione energetica
Enel tratta
ancora
decisamente
a sconto
rispetto
alle principali
utility europee
(vedere tabella pag 40) e un
 Š‹@ i prossimi cinque anni. E i
broker? Il consensus raccolto da Bloomberg parla chiaro: su 39 analisti interpellati
28 consigliano di acquistare
l’azione Enel, 10 suggeriscono di mantenerla in portafoglio, mentre solamente
uno dice di vendere. Il prezzo obiettivo medio è indicato a 5,03 euro, un valore
RG
37
BORSA
superiore rispetto ai 4,016
euro della chiusura dello
scorso 15 luglio.
DOVE CRESCERÀ
La conquista di Endesa, oltre ad impennare il debito,
ha trasformato Enel in un
gruppo elettrico dall’ampio
respiro internazionale. Nel
2010 oltre il 50% dei margini sono stati realizzati fuori
comunque Enel resta indiscutibilmente leader di mercato. Una tendenza che, secondo le stime del nuovo
piano industriale, sarà sempre più marcata. In sostanza, la crescita dell’Ebitda
(visto a 20 miliardi di euro
nel 2015) correrà lungo tre
direttive: Sud America, Russia e fonti rinnovabili (vedere articolo a pag 42). Le
attività in America Latina,
secondo i piani del mana-
nel è un gruppo
internazionale
€9
In Italia è la più grande
azienda elettrica e in
Europa la seconda utility
quotata per capacità
<„
è anche il secondo
operatore nel mercato
6
dei maggiori operatori
in Spagna e
Sud America
(Endesa), in
27,9%
Idroelettrico
Russia (OGK-5)
e in Est Europa
3,9%
(Slovenske
Altre fonti
6/4
rinnovabili
Enel serve oltre
13,2%
61 milioni di clienti
Ciclo
nel mondo grazie
combinato
ad una capacità
14,2%
produttiva netta di
Nucleare
ƒˆ‰Š|
DATI IN MIGLIAIA DI DOLLARI DAL 30/06/06 AL 30/06/11
600
500
400
300
200
100
0
2006
2007
2009
2010
2011
Fonte: BLOOMBERG
per Endesa superiore agli 8
miliardi. Dopo il Sud America la grande scommessa si
chiama Russia, dove Enel è
il primo operatore elettrico
straniero attraverso Ogk-5,
un Paese desideroso di attirare investimenti stranieri e
di portare sempre più energia ad un sistema industriale
1,31
Enel Green Power (EGP)
1,52
Internazionale
6,68
Italia
7,89
Spagna e Latam
LE FONTI DI
PRODUZIONE
DELL'ENERGIA
ELETTRICA
2008
5
+"4!6
~‚
*
6
6
Ebitda di Enel per
Dati del bilancio 2010 di Enel
38
I CDS A 5 ANNI DI ENEL
17,4 mld euro
E
gement, raggiungeranno nel
2015 un margine operativo
lordo di 4,1 miliardi dagli attuali 3,41 miliardi. I vertici
del colosso pubblico stanno
inoltre lavorando ad una razionalizzazione dell’intricata selva di controllate sudamericane che fanno capo ad
Endesa. L’operazione, spesso sottovalutata, potrebbe
migliorare il processo di generazione di cassa e, di conseguenza, anche i target del
business plan. Per quanto riguarda la Spagna, il governo di Madrid sta portando
avanti il piano per il cosid’!!“
il collocamento che serve a
ripagare le utility iberiche
per le mancate entrate dovute dalle tariffe energetiche
… 8 no complessivo prevede una
cartolarizzazione di 23 miliardi di euro, con un incasso
25,2%
Carbone
15,6%
Oil & gas
in rapida espansione. La liberalizzazione del mercato
russo dell’elettricità, arrivata
al 65% nel 2010, dovrebbe
far lievitare i prezzi ed aggiungere visibilità alle attività di Enel in Est Europa.
PIÙ MARGINI ALL'ESTERO
L’Ebitda della divisione Internazionale è previsto infatti a 2,9 miliardi nel 2015,
il doppio degli attuali 1,52
miliardi. E in Italia? Nei
prossimi cinque anni Enel
investirà sul territorio nazionale 9,7 miliardi di euro,
soprattutto nella realizza a Porto Empedocle (Agrigento) e nella riconversione
a carbone pulito della centrale di Porto Tolle (Rovigo). La contrazione della
domanda di energia elettrica in Italia e la revisione del
valore delle attività regolamentate di distribuzione
< _
sull’Ebitda delle attività domestiche, visto in lieve calo
nel 2015 a 6,5 miliardi dai
6,68 miliardi del 2010. Una
_
#
precedenza, verrà più che
controbilanciata dalla crescita dei margini delle attività internazionali.
F
C
M
Y
CM
MY
CY CMY
K
BORSA
No al nucleare
e Green Power
si scollò da 1,60
Rimasta a lungo sui livelli del collocamento, la controllata Enel dell'energia
pulita beneficia del cambio di scenario. E gli investimenti accelerano
e fonti rinnovabili e il nucleare toccano molto da vicino
l’Enel e condizioneranno le
linee strategiche del colosso
elettrico nei prossimi anni. Il
dibattito sul futuro dell’energia nucleare e lo sviluppo delle fonti alternative ha coinvolto anche in Italia milioni
di persone, che lo scorso 1213 giugno hanno bocciato il
ritorno dell’atomo in Italia.
Sull’esito del referendum ha
_ `
emotiva innescata dalla trage-
dia della centrale giapponese
di Fukushima, che ha spinto diversi Governi europei a
rivedere la propria strategia
energetica. Dopo l’estate anche l’Italia dovrà reinventare
il suo piano nazionale, visto
che nelle intenzioni originarie del Governo il nucleare
avrebbe dovuto coprire entro il 2030 il 25% della produzione elettrica. Il compito
!
all’Enel, che in collaborazione con la francese EdF avreb-
I numeri
del nucleare
di Enel
IL PESO SULL' EBITDA
COMPLESSIVO 2010
900 mln €
INVESTIMENTI
PREVISTI IN SLOVENIA
2,7 mld €
LA SCOSSA DI EGP IN BORSA
PERFORMANCE DAL 3/11/10 AL 30/06/11
REATTORI ATTIVI
(SPAGNA, SLOVENIA)
2,1
2,0
1,9
1,8
1,7
1,6
1,5
11
LA PERCENTUALE
SULLA PRODUZIONE
Nov
Dic Gen ‘11 Feb
Mar
Apr
Mag
Giu
Fonte: BLOOMBERG
40
14,2 %
BORSA
!!!
compito di riaccendere le centrali nucleari in Italia. Fulvio
Conti è sempre stato un acceso sostenitore dell’energia atomica ma nel piano industriale
2011-2015 dell’Enel, presentato prima della moratoria governativa, non c’è traccia di investimenti per lo sviluppo del
nucleare nel BelPaese. Non bisogna dimenticare che il ripensamento sul futuro dell’atomo è
stato uno dei fattori chiave della
brillante performance borsistica del colosso elettrico. Il motivo? La scarsa dipendenza della
società dal nucleare per la produzione di energia elettrica (vedere tabella pag 42). Gli investitori hanno quindi deciso di
alleggerirsi dei titoli delle utility europee più esposte al nucleare e il mercato ha apprezzato la
bocciatura italiana perché ha di
fatto bloccato investimenti ingenti con ritorni ancora oggi indecifrabili.
Se uno affonda, l’altro rialza la
testa: la debolezza del nucleare rafforza le prospettive di
lungo termine delle rinnovabili. In questo campo la società guidata da Conti schiera la
controllata Enel Green Power
(EGP), sbarcata a Piazza Affari lo scorso 3 novembre diventando la più grande Ipo europea degli ultimi due anni. Il
…‰5
pico rispetto a quello dei principali concorrenti: Iberdrola e
EdF Energies Nouvelles hanno
un’esposizione verso il business eolico pari a circa il 90%.
In sostanza, dipendono maggiormente dai sussidi pubblici elargiti dai Governi. Green
PREZZI MENSILI
ENERGIA ELETTRICA
Dati Italia euro/Mwh
2010
Gennaio
63,45
Febbraio
62,55
Marzo
62,82
Aprile
61,31
Maggio
Giugno
59,36
60,2
Luglio
70,9
2011
Gennaio
65
Febbraio
66,29
Marzo
Aprile
68,18
65,18
71,28
Maggio
Giugno
68,41
Luglio
71,64
Fonte: GESTORE MERCATI ENERGETICI
Power, invece, produce energia
per il 57% da impianti idroelettrici e geotermici, mentre l’eolico pesa per il 41%. Nel prossimo quinquennio Enel punterà
molto sulla costola verde: entro
il 2015 Green Power investirà
infatti 6,4 miliardi di euro (la
metà nell’eolico), aumenterà la
propria capacità installata dagli
attuali 6,1 GW a 10,4 GW e incrementerà l’Ebitda (1,31 miliardi nel 2010) a 2 miliardi nel
2013 e a 2,4 miliardi nel 2015,
confermando un payout pari ad
almeno il 30% degli utili. Il titolo EGP, rimasto per i primi
tre mesi sostanzialmente incol-
lato agli 1,60 euro della quotazione, ha subito una scossa
dopo la catastrofe giapponese
e le rivolte in Nord Africa (ve…‰
j
gno 2011 l’azione ha mostrato
un balzo di oltre 18 punti percentuali. Un rendimento elevato che non tiene conto del dividendo e della bonus share (1
azione ogni 20 possedute) per
gli azionisti che manterranno i
titoli in portafoglio per almeno
12 mesi. Per il momento, quindi, chi ha scommesso su Enel
Green Power non può dire di
esserne rimasto deluso.
F
41
STARTUP|METTERSI IN PROPRIO
SOCIAL SHOPPING
Ecco Jumpin,
la sfida
made in Italy
a Groupon & C.
Nata dalla partnership tra Digital Magics e Matrix (gruppo Telecom
Italia) affronta i colossi internazionali con l'arma in più dei 600 agenti
di IoPubblicità. Il numero uno Massimo Martini spiega piani e ambizioni
sploso negli Stati Uniti nel 2009,
il social shopping
- quello di Groupon e i suoi fratelli, tanto per intenderci – in Italia
ha già 6 milioni di
utenti che quest’anno faranno acquisti
per qualcosa come
200 milioni euro. In un mercato mondiale in fortissima espansione l’Italia è
già diventata un’area supercompetitiva
per le sue potenzialità di business. Leader indiscussa è l’americana Groupon,
numero uno mondiale. I principali concorrenti internazionali sono l’altra americana Letsbonus e la spagnola Groupalia. Ma da poche settimane è scesa in
campo, senza timori reverenziali e con
grandi ambizioni competitive, una nuova realtà italiana: Jumpin, startup nata
dalla partnership tra la Digital Magics
di Enrico Gasperini, incubatore di nuove imprese digitali, e Matrix, la società
che concentra le attività Internet e innovative del gruppo Telecom Italia, a cominciare dal portale Virgilio.
Il business è lo stesso: offerte quotidia-
42
camente e promosse attraverso newsletter dedicate, sotto forma di coupon
(buono sconto); gli utenti ricevono l’offerta nella posta elettronica, acquistano
d’impulso il coupon online e lo spendono di persona in un momento successivo. Ma Jumpin ha un’arma in più: la
collaborazione con Virgilio e la forza
commerciale di IoPubblicità, la rete di
di Matrix, più di 600 agenti scatenati su tutto il territorio nazionale a fare
raccolta a livello locale: per Virgilio
e per gli altri prodotti e servizi che
offre il gruppo Matrix-Telecom, ma
anche per promuovere e supportare Jumpin come formula pubblicitaria innovativa. La partnership
strategica con Matrix rappresenta la prima iniziativa integrata di social shopping con un ecosistema com-
MILIONI DI CLIENTI
del social shopping in Italia
MILIONI DI EURO
gli acquisti nel 2011
METTERSI IN PROPRIO |STARTUP
Dove guadagna
Come guadagnano le società di social shopping e in particolare Jumpin? È
semplice: l’utente acquista il coupon online e versa a Jumpin una caparra (Jumpin
non vende niente). Una volta che il coupon è stato speso Jumpin versa all’esercente
la caparra del cliente trattenendo la commissione concordata.
Se il buono sconto non viene utilizzato viene trattenuta la caparra.
MASSIMO MARTINI
Ceo di Jumpin
merciale preesistente. La società del
gruppo Telecom guidata da Cesare
Sironi è nello stesso tempo investitore, partner industriale, concessionaria
esclusiva in Italia. L'accordo prevede
anche una collaborazione editoriale
tramite Virgilio, il primo portale italiano che Sironi ha “geolocalizzato” attraverso edizioni
locali . Massimo Martini, numero uno di Jumpin, vuole "rompere"
il mercato nell’advertising locale. “Siamo partiti un
anno dopo gli altri – ha detto a
F - ma li inseguiamo, vogliamo
giocarcela con i tre mostri internazionali che attualmente dominano il mercato”.
Martini ha soltanto 40 anni, ma del
business sul web è un navigatore di
lungo corso. Si è formato in IBM,
si occupa di Internet dal ’95. E’ stato co-fondatore di Kelkoo, amministratore delegato di Yahoo! Italia sino
al 2008, managing director di dpixel.
Oggi è Ceo (amministratore delegato) di Jumpin. “L’elemento distintivo
del nostro business, che potrà rivelarsi il fattore critico del nostro successo, è la sua natura di prodotto pubblicitario innovativo. Lo sottolineo: non
si tratta di vendita, Jumpin è una piattaforma di pubblicità e comunicazione”. Martini ha apprezzato molto la
“scelta coraggiosa” di Matrix che ha
lanciarsi in un’arena competitiva dif
+€
€ni il modello Jumpin può funzionare perché alla formula consueta del
daily deal, l’offerta giornaliera, associa qualità del servizio, cura del clien-
te (anche grazie alla rete di Matrix),
capacità di fare differenziazioni interessanti nell’offerta. Rispetto ai colossi internazionali Jumpin ha oltretutto
un vantaggio in più: la capacità, gra 8Pubblicità su tutto il territorio nazionale, di servire anche i mercati locali
più piccoli. L’Italia non ha metropoli dominanti come Parigi in Francia o
Londra in Gran Bretagna, Milano più
Roma fanno a stento il 17% della popolazione nazionale. La partita italiana si gioca nei medi e piccoli centri, e
qui Martini è consapevole che Jumpin
può vincere davvero.
L’ambizione è anche di superare presto
8`cordo con Matrix in Italia può essere
esportato proponendo partnership ana-
L'Italia non
ha metropoli
dominanti come
Londra o Parigi.
La partita italiana
si gioca nei medi
e piccoli centri
loghe alle decine di operatori che operano tramite directories (come Matrix
con il 1254 e altri servizi). “Possiamo
presentarci – spiega Martini - come
‘abilitatori’ di questo nuovo business,
perché avendolo già realizzato con
successo possiamo accelerare il tempo
di arrivo sul mercato dei nostri eventuali partner internazionali. In altre parole: abbiamo la soluzione chiavi in
mano per entrare nel mercato più hot
del momento”.
F
43
STARTUP|METTERSI IN PROPRIO
I FINANZIATORI DEI NUOVI BUSINESS
Quando investire
più che un lavoro
è una vera passione
DI
LIONELLO CADORIN
Francesco Marini Clarelli, investitore "maniacale",
business angel europeo dell'anno, racconta
chi sono davvero gli "angeli" che accompagnano
i nuovi imprenditori sulla strada del successo
a mattina si sveglia pensando dove investire i soldi. I suoi, ma anche quelli degli
altri. Perché investire i soldi è il suo mestiere. Ha una sim, una società di intermediazione mobiliare, e gestisce un fondo
speculativo, Thema, quest’anno il migliore di categoria. E nel tempo libero? Investe i soldi, naturalmente. Investire è la
cosa che più gli piace fare.
Non è un investitore normale Francesco
Marini Clarelli, romano protagonista
della nanza milanese, 54 anni, altissimo (un metro e 90), elegante, padre
felice di due gemelli diciottenni, Gregorio e Clementina. E’ un investitore
“maniacale”, come lui stesso ama denirsi per testimoniare una passione che
lo ha preso da giovanissimo e non lo ha
più lasciato.
Non a caso fa il business angel, gura
nobile e positiva espressa dal capitalismo americano, nanziatore che mette i suoi soldi nelle buone idee quando non sono ancora diventate imprese
e le accompagna, appunto come un
angelo che veglia sui primi passi dei
nuovi imprenditori, nel tratto iniziale – il più difcile – della strada che
porta al successo.
Francesco Marini Clarelli è presidente
di IAG, Italian Angels for Growth, un
gruppo che in pochissimo tempo è cresciuto no a riunire 85 investitori individuali, competenti e appassionati, che
ogni anno digeriscono, nel senso che
esaminano e valutano, almeno 500 nuove proposte imprenditoriali, da scremare sino a ridurle alle 15-18 che possono
valere una scommessa. Questa iniziativa, oltre alle performance personali di
investitore di successo, gli è valsa l’elezione, poche settimane fa in Olanda, a
44
INVESTIRE NELLE STUP.indd 44
20/07/2011 10.11.59
METTERSI IN PROPRIO |STARTUP
“business angel europeo dell’anno”.
“Diventi angel – ha raccontato Marini Clarelli a F – perché ti piace, ti
eccita, lo trovi divertente. L’angel
si diverte a investire, ma ancora di
più a partecipare, a dare una mano”.
Il giovane Francesco non sapeva
ancora di avere questa vocazione
=W£Š J¤ ziò con un cugino il 40% (300 milioni di lire) del nuovo business di un
geniale imprenditore che aveva intuito prima degli altri l’enorme poocassetta. Anni dopo quella società
fu venduta alla Rcs per un pacco di
miliardi, e il giovane Francesco si
convinse di avere il tocco magico.
"Diventi angel
perché ti piace,
ti eccita, lo
trovi divertente.
L'angel si diverte
a investire, ma
ancora di più
a partecipare,
a dare una mano"
Tra un investimento e l’altro (si occupava anche del patrimonio di famiglia) andò a lavorare negli Usa
alla Bank of America, poi in Svizzera e a Montecarlo. All’inizio degli anni Novanta si mise a fare scou-
ting per il private equity, che vuol
dire andare in cerca di aziende con
grandi prospettive per conto di fon
che investiranno entrando nel capitale di queste aziende, e ne usciranno qualche anno dopo, con la quotazione in Borsa o con la vendita della
partecipazione, dopo averle aiutate a
crescere. Intanto continuava a investire a livello personale. L’impegno
na del mondo Internet negli anni del
boom tecnologico, andato in fumo
con lo scoppio della bolla e i crolli delle Borse, rappresentò una bel
ziariamente. Tornò in Italia, come
Francesco Marini Clarelli
L' "intelligenza comune"
che valuta i progetti
I Big Day, cinque all'anno, interi pomeriggi dedicati
alla discussione di tre opportunità ogni volta, sono gli
eventi cui i soci di Italian Angels for Growht fanno di
tutto per non mancare. Partecipano sempre almeno
in 60. Quel giorno i candidati hanno 15 minuti per
descrivere la loro idea imprenditoriale e altri 15 per
rispondere alle domande pertinenti e autenticamente
interessate dell'uditorio degli angels.
"I nostri soci - sottolinea Francesco Marini Clarelli
- non sono soltanto competenti, parlano la stessa
lingua degli imprenditori che hanno di fronte.
E parlano la stessa lingua tra di loro. Quando
discutiamo per decidere se un progetto merita
l'investimento, si forma una sorta di intelligenza
l'approccio al business, lo stile di tutti".
45
METTERSI IN PROPRIO |STARTUP
AR
ricorda oggi, “sbatacchiato, professionalmente scornato”. E probabilmente con qualche sano dubbio sul
suo “tocco magico”.
Si riprese mettendosi a lavorare con
uno dei suoi soci dell’avventura
americana, sempre nella nanza naturalmente; no alla costituzione di
una propria sim e alle attuali sosticate attività di gestione. Nel frattempo però aveva ripreso a fare l’angelo, mettendo soldi, testa e passione
in molte nuove iniziative di successo. Una per tutte: Yoox, la società
che ha portato sul web a livello planetario la moda e il design italiano.
Del fondatore, Federico Marchetti,
Francesco Marini Clarelli ha un’opinione altissima: “E’ partito con
grande visione. Yoox poteva morire almeno venti volte se non fosse
stato così bravo lui. E’ uno dei migliori imprenditori che io abbia mai
conosciuto”. Con Yoox Marini Clarelli ha guadagnato molto. Quando
la società si è quotata non è uscito
monetizzando il suo investimento,
anzi. Visto che il prezzo dell’Ipo era
equo, e lui credeva nel business, ha
comprato ancora, beneciando dei
successivi rialzi.
Ma dove sono i suoi soldi adesso? In
quali startup è coinvolto come investitore-angelo? Il presidente di Italian Angels for Growth cita Blogenera, società biotecnologica che sta
portando avanti un approccio innovativo al cancro pediatrico di origine
QUANTI INVESTIMENTI ALL'ANNO FA UN ANGEL
80
70
2010
60
2009
2008
50
40
30
20
10
0
oltre 10
6-10
Fonte: IBAN
Perché in un
Paese dove
i capitali
abbondano, alle
idee d'impresa
innovative
rischiano
di arrivare
solo le briciole?
NON CI METTONO SOLO I SOLDI
CONTRIBUTI PIÙ IMPORTANTI DEGLI ANGEL AI PROPRI INVESTIMENTI
contatti
2010
2009
2008
conoscenze finanziarie
conoscenze industriali
capitale
conoscenze marketing
strategia
sviluppo del personale
altro
0
10
20
1-5
30
40
50
60
70
Fonte: IBAN
genetica: ha individuato un oncogene comune a molte forme di cancro
che colpiscono i bambini e lavora
ad un antidoto capace di inibirlo;
poi Eugea, fondata da un gruppo di
entomologi che fanno ecologia urbana e domestica utilizzando la proprietà di alcune piante di attirare o
respingere determinati tipi di insetti (creando per esempio prati che attirano le coccinelle e respingono le
zanzare); ancora, un’azienda che ha
inventato per la grande distribuzione, lavorando ad una sorta di intelligenza articiale, dei display a riconoscimento facciale (per esempio
si accorgono se hanno davanti una
donna e fanno apparire la pubblicità destinata al pubblico femminile).
In Italia gli angel come Francesco
Marini Clarelli e i suoi 84 compagni di avventura in IAG, o come
quelli che singoli o a gruppi fanno
parte di Iban, l’associazione di categoria, sono pochi, e la loro attività
di investimento non adeguatamente conosciuta. Così come minima,
per un Paese dal capitalismo teoricamente avanzato, è la presenza del
venture capital, l’attività di investimento nel capitale di rischio delle
nuove imprese appena decollate, la
fase due del nanziamento, quella
che comincia dove la funzione dei
business angel nisce e che richiede molto maggiori quantità di capitali. Perché in un Paese dove i capitali abbondano, anche e soprattutto
a livello familiare, alle idee impren-
47
INVESTIRE NELLE STUP.indd 47
20/07/2011 10.12.06
STARTUP|METTERSI IN PROPRIO
ditoriali innovative, anche quando appaiono veramente esplosive,
rischia di arrivare meno delle briciole? Francesco Marini Clarelli la
sua risposta (convincente) ce l’ha:
“L’Italia è un paese di individualisti che rischiano per sé, soprattutto
quando sono imprenditori. Amano essere padroni, ma non investitori. Fanno i soldi, ma poi non
li rischiano. O meglio, li rischiano soltanto nella propria impresa,
e investendo il proprio capitale.
Quando poi devono gestire i patrimoni accumulati, l’avversione al
rischio torna a prevalere”.
F
QUANTO INVESTONO DEL PATRIMONIO PERSONALE
PERCENTUALE DEL PATRIMONIO DEGLI ANGEL INVESTITA IN STARTUP
60
2010
2009
2008
50
40
30
20
10
0
0-10%
11-20%
21-30%
31-40%
oltre 40%
Fonte: IBAN
LA SELEZIONE DEI PROGETTI
1. VALUTAZIONE INIZIALE
Quando IAG riceve un nuovo progetto la prima fase di valutazione consiste in una analisi preliminare del business plan
(o del materiale ricevuto), al ne di vericare che ci siano i
requisiti essenziali per un potenziale investimento dei soci
IAG (vale a dire innovazione proprietaria e difendibile nel
tempo, potenziale di crescita elevato e pertinenza con gli
altri elementi del focus d'investimento).
Le opportunità di investimento sono pre-selezionate da un
Managing Director, con l'aiuto del team interno, e se l’opportunità supera questa fase si procede con la seconda fase
che si chiama Screening.
2. SCREENING
In questa fase si forma un gruppo di 2-5 membri IAG, con
competenze nel settore industriale, che analizza il business
plan e la documentazione inviata dall'imprenditore in maniera condenziale. Se c'è una risposta positiva dal gruppo,
si ssa un incontro con l'imprenditore/team per conoscere
personalmente le persone che stanno dietro al progetto.
Questa è uno delle fasi più importanti del processo di selezione in quanto "Imprenditore e il Team" è una delle variabili
rilevanti nella decisione di investimento.
Dopo l’incontro il gruppo di screening esprime il proprio parere in merito alla tecnologia, al business plan, al team e
alla presentabilità del progetto al Comitato di Screening. Se
il parere è positivo allora si procede.
3. COMITATO DI SCREENING
Il Comitato (composto da 6 soci IAG), si riunisce una volta
ogni 2 mesi per selezionare
i migliori 2/4 progetti che verse
ranno presentati ai soci
so in occasione della Riunione di Company Presentation.
n.
Uno o più soci del gruppo di screening si offrono per fare
da sponsor dell'opportunità, in vista della presentazione e
di occuparsi della Due Diligence e l’eventuale negoziazione
dei termini e condizioni dell’investimento, nel caso l'iniziativa piaccia ai soci.
4. RIUNIONE DI COMPANY PRESENTATION
Le riunioni di Company Presentation si tengono ogni 2 mesi
e mezzo circa (in totale 5 anno). In queste occasioni gli imprenditori dei progetti selezionati, sono invitati a presentare
la loro iniziativa e hanno a disposizione 15 minuti. Al termine
segue una sessione di domande di 15 minuti e successivamente una sessione di discussione a porte chiuse tra i
soci IAG.
A ne giornata, ogni socio individualmente esprime il proprio
gradimento per le società presentate e indica l'importo che
sarebbe disposto ad investire subject to Due Diligence.
5. DUE DILIGENCE
Se le opportunità presentate ai soci, hanno raccolto sufciente gradimento, il socio Sponsor (da questo momento
Deal Champion), avvia la fase di Due Diligence, durante la
quale verranno fatte veriche approfondite sulla tecnologia,
sul business e sugli aspetti legali. Se non ci sono particolari
impedimenti o problemi, ci vogliono all'incirca 2 mesi.
6. INVESTIMENTO
Terminata la Due Diligence i soci sono invitati a confermare
o ritirare il commitment da loro espresso dopo la Riunione
di Company Presentation.I soci investitori di ogni singolo investimento procederanno autonomamente a predisporre la
contrattualistica, il veicolo societario utilizzato per l’investimento ed il “closing”. (www.italianangels.net )
48
INVESTIRE NELLE STUP.indd 48
20/07/2011 10.12.07
6 Ottobre 2011
Palazzo Mezzanotte
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20/07/11 11.43
BRIC|MERCATI EMERGENTI
BORSA/ENERGIE RINNOVABILI
Suntech e le altre,
riparte il solare cinese?
escare azioni cinesi quotate a Walla Street per puntare decisamente sull'energia solare? Complessivamente Suntech, numero uno al
mondo nel 2010, e le altre società
cinesi dominano il mercato globale delle forniture. Il settore, dopo
la frenata allo sviluppo del nucleare in molti Paesi avanzati, è previsto in crescita nei prossimi anni.
Soprattutto, le più interessanti
aziende cinesi viaggiano da lungo
tempo in Borsa su quotazioni ancora vicine ai minimi, al punto che
in qualche caso gli analisti parlano
di sottovalutazione. Per chi vuole
investire nel megatrend delle energie pulite la Cina può allora rappresentare, anche in questo caso,
una scelta di lungo periodo. Ma
quali sono i titoli più interessan-
ti quotati in dollari? Trina Solar
(al Nyse con sigla TSL) produce
e commercializza moduli fotovoltaici. Intorno a metà luglio quotava intorno ai 18,3
dollari, sui minimi
Leadership
da un anno essendo entrata in un
mondiale in un
canale ribassista
settore di grandi
iniziato a maggio.
Ha però notevoprospettive.
li potenzialità di
E quotazioni
tornare a livelli di
29,75-30 dollari,
ancora vicine
sebbene ci sia chi
ai minimi
la vede anche oltre 40. Tutti gli indicatori economici sono positivi,
pur con qualche problema di redditività. Analizzata di recente dal
sito americano The Motley Fool,
ANDAMENTO SUNTECH IN BORSA A 3 ANNI
Fonte: ELABORAZIONE F SU DATI BLOOMBERG
50
29/08/2008
MASSIMO
48,64 $
40
30
2/03/2009
MINIMO
5,09 $
20
10
0
50
2008
2009
2010
2011
MERCATI EMERGENTI |BRIC
I numeri
di Suntech
nel 2010
RICAVI NETTI
2,9 bln $
PANNELLI SOLARI
CONSEGNATI
1,57gw
PANNELLI CONSEGNATI AL GIORNO
7mw
PANNELLI DESTINATI
A IMPIANTO ARIZONA
ZHENGRONG SHI
Presidente e Ceo di Suntech
800mila
51
BRIC|MERCATI EMERGENTI
ha meritato il titolo: “E’ l’azione
perfetta?”. La risposta definitiva
non esiste, ma Trina ha un’esposizione meno forte in Europa rispetto a molte concorrenti (e ciò
è un vantaggio) e una dimensione
equilibrata in un mercato di pochi
giganti e tanti pigmei.
Jinkosolar (quotata al Nyse con
sigla JKS) è un’altra specialista
del solare, meno volatile nel suo
andamento in Borsa, con un andamento compreso fra 20 e 26 dollari (a metà luglio si collocava a
23,9). Ha target fino a 40 dollari,
sebbene ci sia incertezza di mercato nei prossimi mesi, poiché la
debolezza della domanda europea
non viene sufficientemente compensata da una forte ripresa negli
Usa e in Cina, dove si attende un
assestamento verso il basso dei
prezzi dei pannelli fotovoltaici.
Jinkosolar viene in questa fase giudicata in
modo positivo
52
da vari analisti. Lo stesso discorso vale per Yingli Green (quotata
al Nyse con la sigla YGE), a metà
luglio valeva 7,15 dollari, minimo sotto il quale è scesa soltanto
durante la bufera di fine 2008-inizio 2009. Probabilmente non ha
le stesse potenzialità di crescita
delle sue concorrenti, ma si tratta
di un produttore abbastanza globalizzato e su cui non dovrebbero
pendere rischi di scandali amministrativo-gestionali, come successo negli ultimi tempi per varie aziende (anche quotate a Wall
Street) fra quelle con quartier generale in Cina.
Quale
tecnologia
Non è chiaro oggi quale
tecnologia si presti meglio alla
massima diffusione del solare.
Tra 10 anni i pannelli potrebbero
essere diversi e non contenere
affatto silicio. Aziende come
Suntech potrebbero trovarsi
spiazzate. La Suntech possiede
i mezzi per cambiare direzione
agilmente, ma i suoi bassi costi
dipendono dagli investimenti in
attrezzature e dagli accordi con i
fornitori di silicio. Nel frattempo,
la concorrenza studia alternative.
La First Solar di Tempe (Arizona),
di cadmio e tellurio, che costano
meno delle celle al silicio cinesi.
Questa tecnologia trasforma solo
l’11% della luce solare:
si traduce in costi di installazione
più alti e ne frena l’applicazione.
%
x
guadagna terreno nel mercato
complessivo: dal 3% del 2003 a
oltre il 15 % di oggi.
MERCATI EMERGENTI |BRIC
IL FENOMENO SUNTECH
L’intera facciata della sede di otto
piani a Wuxi, oltre 5 milioni di
abitanti a un'ora di treno a Ovest
di Shanghai, è coperta di pannelli
solari. In tutto 2.600 pannelli, ciascuno lungo due metri, formano
la parete solare connessa alla rete
più estesa del mondo. Insieme ai
1.800 pannelli di dimensione inferiore installati sul tetto, l’impianto
genera un megawatt di potenza nei
giorni di sole.
Così la Terchnology Review, prestigiosa rivista del MIT, il Massachussets Insitute of Technology,
racconta l'esplosione in pochissimi anni dell'industria cinese dell'energia solare e la storia della Suntech, oggi quotata a New York e
leader mondiale, che ne è stata la
" J‹=‹ ri a pagina 51) Suntech è diventata numero uno del mondo grazie a
un quarto trimestre record, anche
se l'utile lordo si è attestato "soltanto" al 17,4%, più basso di quello di molte concorrenti, soprattutto
per il costo oltre le aspettative dei
"wafer" di silicio. Il 15 luglio scorso luglio Suntech quotava 7,35 dollari. La maggioranza degli analisti
consiglia di tenere il titolo, alcuni
di comprarlo. I prezzi obiettivo indicati sono comunque mediamernte superiori alle quotazioni correnti. Certo anche nel caso di Suntech
j
_ glioramento dei conti aziendali e
delle prospettive del mercato.
Nel 2001, quando fu fondata Suntech, l’insieme dei produttori
avrebbero impiegato sei
mesi per produrre una
simile quantità di
pannelli. Il primo
impianto della Suntech, avviato nel
2002, avrebbe impiegato un mese. Oggi
la stessa azienda realizza quel risultato in una
mattinata. La capacità
produttiva della Suntech è passata dai 10
I maggiori fornitori mondiali
di moduli fotovoltaici
350
300
250
200
150
100
50
0
Q1’09
Q2’09
Q3’09
Q4’09
Q1’10
Q2’10
First Solar
Sharp
Suntech
Yingli
Trina Solar
megawatt all’anno del 2002 agli
oltre 2.000 megawatt del 2010. La
capacità complessiva della Cina è
passata dai due megawatt del 2001
agli oltre 5.000 di oggi.
Una crescita così rapida, spinta dal
continuo taglio dei costi, ha permesso ai cinesi di superare americani, giapponesi e tedeschi in meno
di dieci anni e di diventare i maggiori produttori del mondo. A livello globale, i pannelli cinesi rappresentavano circa metà del totale
J‹‹WZJ‹=‹
¥ Nel 2005, quando
i prezzi del petrolio
oscillavano e molti
Paesi pensavano
di adottare
provvedimenti
anti gas serra, Shi
portò Suntech alla
Borsa di New York
produttori di pannelli solari, quasi
due terzi hanno sede in Cina.
Nel 2004, secondo la Technology
Review, fabbricare pannelli solari
costava circa 3 dollari e 20 centesimi per watt. Oggi, stando alle cifre
fornite dagli analisti della Photon
Consulting di Boston, un produttore cinese arriva a 1 dollaro per watt,
mentre tra i produttori occidentali il
più a buon mercato arriva, con pari
qualità, a 1 dollaro e 75 centesimi.
La competitività nei costi non solo
ha reso dominanti i produttori cine
##nire gli scenari dell’industria solare, avvicinando la prospettiva di ciò
che gli esperti chiamano "grid parity", ovvero il punto in cui l’elettricità prodotta dai pannelli ha lo stesso prezzo di quella distribuita dalla
rete elettrica, che deriva in gran
parte da combustibili fossili. «Nel
giro di circa cinque anni dovremmo
essere capaci di raggiungere la grid
parity in una quota del mercato che
oscilla tra il 30 e il 50 per cento del
totale», ha detto alla Technology
53
BRIC|MERCATI EMERGENTI
Rewiew Zhengrong Shi, fondatore
e amministratore delegato di Suntech, personaggio-mito del fotovoltaico cinese.
Sotto la guida di Shi, che prima di
entrare nel mondo degli affari ha
lavorato come ricercatore, la Suntech ha sviluppato una nuova tecnica; i moduli multicristallini han ! precedente, che durava da quindici anni, giungendo a una maggiore
capacità di conversione della luce
solare in elettricità. Alcuni mesi
dopo, l'azienda cinese ha ulterior `! i laboratori della società hanno sviluppato prototipi che promettono
risultati ancora migliori.
IL RE SOLE CINESE
Secondo gli esperti del MIT il per
+# _ tà della Cina contemporanea. Anche se egli stesso è nato e cresciuto
a meno di 100 chilometri dai suoi
stabilimenti di Wuxi, la sua carriera
è iniziata in Australia, dove è vissuto per dieci anni ed è diventato cittadino australiano prima di tornare
in Cina nel 2000 per partecipare al
boom economico della sua nazione
di origine. Nonostante il benessere di cui gode e la posizione di numero uno di un leader mondiale, ha
conservato l’approccio e l’aspetto
di un ricercatore. Ma l’aspetto informale e la rilassatezza australiana non nascondono del tutto la sua
ambizione e l’adesione ai valori
della sua nazione di origine.
Nel 2005, quando i prezzi del petrolio oscillavano e molti Paesi, soprattutto in Europa, pensavano di
adottare provvedimenti contro le
Moduli solari
Esempio di impianto
fotovoltaico a 4 componenti
Trasformano la luca del sole
in corrente continua
Interruttore DC
In caso di guasto o di
manutenzione separa
l’inverter dai moduli solari
Inverter
Converte la corrente continua
generata dai moduli solari in
corrente alternata da consumare
o da immettere nella rete
Contatore di immissione
Registra la quantità di energia immessa
Il lavoro manuale
costa meno
e può risultare
più accurato.
Le macchine
ci sono
soltanto dove
è indispensabile
emissioni di gas serra, Shi portò la
Suntech alla Borsa di New York.
Nel 2006 divenne il settimo uomo
più ricco della Cina, con un patrimonio netto di oltre 1,4 miliardi
Forbes. Ma l’uomo che ha creato la
Suntech, ha anche rischiato di non
avere affatto a che fare col solare.
CINA-AUSTRALIA E RITORNO
La Technology Review ne ha raccontato la storia così. I genitori di Shi, agricoltori piegati dal-
le carestie che colpirono la Cina
all’inizio degli anni 1960, furono costretti a farlo adottare da una
famiglia di amici quando era piccolo. A scuola si rivelò un allievo
+#
tentò di continuare gli studi all’estero, come molti studenti nella
Cina degli anni Ottanta. Fu chiamato in Australia, anche se avrebbe preferito gli Stati Uniti. Sapen `"
!<
alle indicazioni di uno dei suoi
colleghi, che lo mise in contatto
con Martin Green, il direttore del
Photovoltaics Centre of Excellence della University of New South
Wales, che divenne famoso per
l’invenzione di celle solari al sili ! +# <
di ottenere un posto di ricercatore,
ma Green lo "bocciò immediatamente", convincendolo però a restare per un dottorato. Shi portò a
termine il PhD in soli due anni e
mezzo e nel 1995 iniziò a lavorare
SUNTECH NEGLI ULTIMI CINQUE ANNI
54
2006
2007
2008
2009
Vinta la gara
l'appalto per
lo stadio olimpico
di Pechino
Completamento
della Base
Aerea americana
di Nellis
Suntech viene
nominata impresa
dell'anno
per lo sviluppo
La produzione
raggiunge
l'ambito traguardo
di 1 gigawatt
MERCATI EMERGENTI |BRIC
BORSA: LE BIG A CONFRONTO
NUMERI E INDICI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL SOLARE
SOCIETÀ
First Solar Inc
Sun Power Corporation
Sun Power Corporation
Trina Solar Limited
Suntech Power Holings Co. Ltd.
Yingli Green Energy Holding Company Ltd.
LDK Solar Company Ltd.
JA Solar Holdings Co. ADR
JinkoSolar Holding Co. Ltd
Hanwha SolarOne Co. Ltd.
Canadian Solar Inc
ReneSola Ltd.
CAPITALIZZ. UTILE NETTO
10.785
20,42
1.614
1.493
1.356
1.185
873
803
572
546
423
419
607
164
164
314
248
1.564
419
1.755
1.145
767
54
200
P/S
P/B
P/E
4,2
0,9
0,7
0,7
0,4
0,6
0,3
0,4
0,6
0,3
0,3
0.3
3
1,3
1
1,2
0,7
0,9
0,7
0,8
1,2
0,7
0,8
0.7
17,9
14,3
11,3
4,7
5,5
5
2,9
2,9
3,1
3,7
7,8
2.1
UTILI ATTESI
A 5 ANNI %
121,6
95,3
95,3
133,1
66,6
103,2
113,7
142
199.5
MARGINE %
29,2
6,3
6,3
14,8
10,3
16,7
17,3
16,6
11,5
8,1
1,6
17.4
Fonte: MORNINGSTAR
‰+
dai laboratori di Green, che aveva messo in commercio una nuova
generazione di celle solari, quelle
Dopo dieci anni all’estero, tornò in patria e presentò ai dirigenti del distretto di Wuxi un business plan che comprendeva un
parco per l’alta tecnologia a un’ora di distanza da dove era cresciuto. Il suo progetto era di fabbricare
pannelli solari convenzionali, ma
a costi bassi. I funzionari governativi bocciarono il progetto perché «troppo avanzato». Shi impiegò dieci mesi per creare contatti e
convincere i politici locali, mentre
li vivevano solo grazie ai rispar" !! milioni di dollari, raccolti tra
aziende statali della zona, per
avviare la Suntech.
I metodi adottati da Shi per fare
decollare l’azienda si possono
ancora vedere in azienda. Nei la-
COME FUNZIONA
LA CELLA SOLARE
La cella solare è formata da due strati,
uno positivo (+) e uno negativo (-).
Quando i raggi solari (fotoni) colpiscono
x elettroni (-) all’interno della cella solare
verso lo strato (+), analogamente ai
magneti che si respingono. Gli elettroni
in movimento costituiscono la corrente
elettrica. Quanto più elettroni vengono
smossi dai fotoni nella cella solare,
‚~
9“
sole equivale dunque a più energia
elettrica. Questo è chiamato anche
effetto fotoelettrico.
Elettrodo negativo
Vetro solare a trasmissione ottimizzata
2010
Annuncio della
prima linea
di produzione
statunitense
Silicio negativo (-)
Strato limite
Silicio positivo (+)
Elettrodo positivo
boratori ci sono gli operai, e non i
costosi robot tipici delle fabbriche
giapponesi e occidentali, a trasferire i wafer di silicio spessi quanto un guscio d’uovo sui telai, che
nelle fornaci resistono a temperature che toccano i mille gradi. Il
lavoro manuale costa meno e può
risultare più accurato. Le macchine ci sono soltanto dove è indispensabile.
Quando Shi avviò la Suntech, nel
2001, non avrebbe potuto scegliere un momento migliore. In Cina
quasi non esisteva alcuna produzione di tecnologie solari. Nello
stesso tempo il mercato mondiale cresceva. E quando i governi,
a cominciare da quello tedesco,
introdussero incentivi per le fonti rinnovabili, la domanda spiccò il volo. Suntech andava incontro alla domanda,
ma riusciva anche a comprendere le esigenze speci#
realizzare pannelli su misura. Negli anni successivi la Suntech anticipava il mercato, raddoppiando in media la sua produzione
ogni anno. Fino al 2009, quando la
recessione rallentò l’intero settore
e il titolo precipitò in Borsa.
Nel 2010, come abbiamo visto, la
crescita è tornata sugli altissimi livelli precedenti. Intanto i dipendenti
hanno toccato quota 20.000.
F
55
TECH|TECNOLOGIA & FINANZA
Liberty City
Meglio un super avvocato
I
DI
NEOn
l fatto che lo scopritore di un vaccino, o
di un metodo di produzione di circuiti
integrati ad un nanometro, debba godere
dei frutti del suo lavoro anche con i diritti
sull'invenzione è innegabile. Ma il discorso
diventa più delicato quando la scoperta o
l'innovazione non sono così dirompenti
come nei casi sopracitati.
Eppure, nel mondo delle specializzazioni
verticali di oggi, stiamo arrivando al
paradosso per cui uno studio legale
agguerrito può essere più conveniente di un
pool di geni del computer.
Alcuni esempi? L'acquisizione di Sun da
parte di Oracle e l'asta sui brevetti della
Nortel sono i primi che mi vengono in
mente, ma ci sono anche le cause Apple
+
€
!#
contratti di licenza con i produttori di
hardware che utilizzano Adroid (uno dei
principali sistemi operativi per smartphone
di un consorzio di aziende capitanate da
Google). E ancora Apple contro HTC,
eccetera, eccetera.
ORACLE CONTRO GOOGLE
Ma che cosa c'entra tutto questo con la
tecnologia? Con la tecnologia niente, ma
con il valore di Borsa e la sostenibilità
a lungo termine delle imprese c'entra,
eccome. Fermiamo un attimo l'attenzione
e analizziamo la dinamica dell'acquisto
di Sun da parte di Oracle datata aprile
2009. Quando lessi del deal non intuii
l'arguta strategia sottostante (ovvio,
altrimenti siederei nel board di Oracle).
Sun era famosa, tra l'altro, per i suoi server
enterprise, i "frigoriferi" da sala macchine
che quando ero giovane andavo a venerare
in pellegrinaggio nelle sale dei ragazzi
ricchi (in verità ne ho posseduta una e mi
ricordo che i costi erano da Aston Martin
del bit); era famosa anche per il sistema
operativo Solaris, per JAVA il linguaggio di
programmazione "universale", per MySql
56
LARRY ELLISON
Presidente di Oracle
il database opensource per eccellenza e per
”!
documenti anch'essa opensource. Il tutto
per un valore complessivo di 7,4 miliardi di
dollari, circa. Non sono pochi.
ATTACCO AD ANDROID
Soprattutto, per capire quell'operazione
di acquisizione mancava qualcosa.
L'hardware forse un po' c'entrava, il sistema
operativo in funzione dell'hardware anche.
€€+”!#
avevano a che fare con Oracle? Ad agosto
2010, quando Oracle ha portato in tribunale
Google perchè Android "knowingly,
directly and repeatedly infringed Oracle's
TECNOLOGIA & FINANZA |TECH
di un genio del computer
portare Android in tribunale per farsi pagare
una montagna di royalties e spaventare i
produttori di telefonini che lo hanno adottato
+
!
che la mancata acquisizione di Sun da parte
di Google si stia rivelando un errore fatale.
In realtà, sembra che l'azienda Mountain
View stia tenendo abbastanza bene anche
sul fronte legale. Ma quanto potrà durare?
ERIC SCHMIDT
Presidente esecutivo di Google
Java-related intellectual property", tutto è
diventato chiaro e il disegno si è completato:
Sun era stata comprata per “attaccare”
Android (l'incubo di tutti quelli che non lo
#^{"^
Divertente e sprezzante è stata la riposta
del presidente esecutivo Eric Schimdt, che
ha ironizzato: "è incredibile sentire Oracle
parlare di opensource". Effettivamente...
LA POSTA IN GIOCO
Bene, il claim di Oracle potrebbe valere da
1,5 a 6,1 miliardi di dollari e, come si suol
dire, "You do the math!". A molti osservatori
è venuto il sospetto che l'acquisizione di
+!
APPLE E IL TESORO DI NORTEL
Allo stesso modo, è di questi giorni la
notizia dell'acquisto del tesoro di brevetti
della canadese Nortel, fallita qualche
anno fa, da parte di un consorzio guidato
da Apple per 4,6 miliardi di dollari in
contanti. Nortel durante la sua lunga attività
aveva registrato una grande quantità di
brevetti che coprono una moltitudine
di aspetti delle telecomunicazioni ed in
particolare di quella mobile. Sono pronto
a scommettere un euro che entro il 2012 ci
sarà un ennesimo attacco, non informatico
ma legale, a BigG per Android. Quindi,
oltre a consigliare i laureandi, e non solo,
a prendere una specializzazione in aree
collegate alla proprietà intellettuale in
contesti internazionali prima di buttarsi
nell'innovazione, mi viene in mente una
domanda (retorica): è giusto che quasi
la metà delle risorse di un'azienda siano
impegnate nella gestione del contenzioso
legale e non nell'innovazione di prodotto
e/o di processo? Non se ne abbiano a male
gli avvocati ma credo che la risposta sia una
sola. No, non è giusto.
Tuttavia dal punto di vista aziendale e
{5
remunerare il valore per gli azionisti.
Quindi un approccio litigioso può
anche essere accettato dagli azionisti
stessi, purchè renda; ma ho la terribile
sensazione che le conseguenze nel mediolungo periodo possano essere a dir poco
disastrose.
F
57
TECH|TECNOLOGIA & FINANZA
MILLE LIBRI
IN UNA
TAVOLETTA
O
DI
58
ELENA FRANCO
Gli ebook reader, i lettori di libri elettronici, possono contenere
intere biblioteche. In bianco e nero, con lo schermo non
illuminato (a differenza dei tablet pc) e dotati di lunga
autonomia, si possono portare in spiaggia come un libro vero.
Istruzioni per l'uso dell'oggetto che rivoluzionerà l'editoria
gni 100 libri di carta Amazon, la libreria online numero uno al mondo,
ne vende 105 elettronici. In Corea del
Sud il ministro dell'Educazione, Ju-ho
Lee, intende digitalizzare da qui a tre
anni tutti i libri di testo per scuole e licei. Come dire che in Corea fra tre anni
i testi scolastici cartacei non esisteranno più. Bastano questi due esempi per
dare un'idea della portata della rivoluzione digitale che sta sconvolgendo nel
mondo il business editoriale.
La rivoluzione è partita, prima piano e poi con un crescendo travolgente, da quando sono apparsi sul mercato e hanno cominciato ad affermarsi gli
ebook reader, detti anche più semplicemente e-reader, vale a dire i lettori di
libri elettronici. Non stiamo parlando
di tablet pc come l'iPad e i suoi fratelli, ma di quelle tavolette nate proprio e
soltanto per leggere i libri, in bianco e
nero e senza dannose retroilluminazioni, che ci hanno tolto il sapore e l'odore
della carta stampata ma che ci permettono di portarci in giro centinaia e migliaia di titoli che non pesano neanche
un grammo. Nel mondo sono stati ven-
duti nel 2010 oltre 6 milioni e mezzo
e-reader, l'80% in più dell'anno prima.
E quest'anno, secondo le stime dell'autorevole società di ricerca Gartner, si
dovrebbero vendere 11 milioni di tavolette, con un altro balzo vicino al 70%.
Il boom, secondo gli analisti, è guidato
da Kindle, l'e-reader di Amazon: quasi
un lettore venduto su due, secondo le
stime, è un Kindle. Il mercato chiave è
quello americano, dove sarebbero stati venduti nel 2010, secondo Gartner, 4
milioni di e-reader. L' unica minaccia
viene dai tablet pc, che fanno molte più
cose insieme, ma gli e-reader mantegono un vantaggio di prezzo non indifferente: l'ultima versione di Kindle costa
139 dollari, contro i 499 di un iPad.
L’evoluzione dei libri sta in un certo
senso seguendo l’evoluzione della musica. L’introduzione della musica digitale, con i relativi lettori, una decina di
anni fa, ha permesso di archiviare un
sempre maggior numero di album musicali in spazi virtualmente nulli come
gli hard disk dei computer, ed iTunes è
ora il negozio musicale più utilizzato.
Un percorso analogo lo sta seguendo
l’editoria. Leggere un libro sul monitor di un computer, o sul display retroilluminato di un tablet pc, può però
!!
proprio per questa ragione è stata creata per gli ebook reader una carta virtuale (ePaper), che viene “stampata”,
ogni volta che diventa necessario cambiare il testo visualizzato, tramite l’utilizzo di inchiostro speciale (eInk).
Gli ebook reader, che iniziano a diffondersi (timidamente) anche in Italia,
fanno vivere un’esperienza di lettura
paragonabile a quella di un libro tradizionale pur attraverso un dispositivo
elettronico; con l'unica differenza della
mancanza delle sensazioni tattili ed olfattive dello sfoglio di pagine di carta.
Le dimensioni degli schermi variano
K W¤ le corrispondenti all’incirca alle dimensioni di un libro cartaceo (i più
grandi hanno più o meno le stesse dimensioni dello schermo di un netbook). I modelli più evoluti permetto#
‡„
o 3G e attraverso tale connessione
scaricare nuovi titoli.
VANTAGGI
» Migliaia di libri in tasca
» Lunga autonomia
delle batterie
» Possibilità di lettura
anche al sole
» Leggeri e poco
ingombranti
»
Maggiore rispetto
dell’ambiente
SVANTAGGI
» Scarsa disponibilità
di alcuni titoli
» Prezzi dei libri digitali
uguali o superiori
a quelli dei libri cartacei
» Impossibilità di
prestare libri digitali
» Mancanza di feedback
tattile ed olfattivo dato
dai libri cartacei
L’INCHIOSTRO ELETTRONICO
Una lettura paragonabile a quella sulla carta viene resa possibile dall’inchiostro elettronico eInk. I vantaggi,
rispetto alla lettura su tradizionali display Lcd, Led e Tft retroilluminati,
sono molteplici.
In primo luogo, il dispositivo consuma la sua batteria solo nel momento
in cui la pagina viene effettivamente
generata; la durata della batteria viene quindi determinata in numero di
pagine leggibili, e non in “tempo”.
Un altro innegabile punto di forza di
eInk risiede nel fatto che il display
non retroilluminato riesce a rendere
la stessa esperienza di lettura della
carta, senza quindi affaticare la vista
se si legge per ore, come accade con
i libri tradizionali.
Leggere su un ebook reader con
tecnologia eInk è molto simile alla
lettura di pagine di carta anche sotto il sole (provateci con un tablet o
un pc!) oppure a letto prima di addormentarsi, quando un display retroilluminato, al buio, risulta fastidioso per la vista.
59
TECH|TECNOLOGIA & FINANZA
MASSIMA PORTABILITÀ
Un ebook reader pesa poche centinaia di grammi e le sue dimensioni si collocano a metà strada tra uno
smartphone ed un tablet pc: si può
quindi mettere anche in tasca, proprio come un libro tascabile.
La possibilità, inoltre, di poter tenere
migliaia di libri in un unico dispositivo
evita scelte dolorose e trasporti faticosi
ITALIA, EVOLUZIONE LENTA
E PREZZI ANCORA TROPPO ALTI
In Italia il passaggio dall’editoria cartacea a quella digitale sta avvenendo
molto lentamente. Incidono la resistenza da parte di molti a rinunciare al pia
la, sentirne il "profumo"... ) e anche la
ancora scarsa disponibilità di titoli nei
portali dedicati, soprattutto per quanto
riguarda le pubblicazioni più recenti.
Un altro fattore che limita la diffusione
degli ebook in Italia sono i prezzi.
Se infatti un libro cartaceo parte da 6/7
euro nell' edizione tascabile, i prezzi
degli ebook sono tuttora spesso superiori. Le ragioni sono diverse anche in
questo caso. Da un lato l'effetto dell’Iva
al 20% (per l'editoria di carta è agevolata al 4%), con una differenza in più,
trasferita sul prezzo, certamente non
trascurabile. La concorrenza inoltre,
che spinge molte librerie a vendere titoli a prezzi scontati, non è altrettanto
forte nel settore digitale.
EBOOK A SCUOLA?
Un settore in cui gli ebook potrebbero
veramente fare la differenza (come la
stanno facendo in Corea) è però l'editoria scolastica. Per quanto ancora bambini e ragazzi dovranno mettersi sulla
schiena zaini esageratamente pesanti?
Una prima dimostrazione della nuova
tendenza è l’iniziativa “libri scaricabili” di Zanichelli. La casa editrice mette infatti a disposizione di chiunque acquisti un libro in edizione cartacea la
possibilità di scaricarlo anche in edizione digitale, in modo da ridurre il peso e
l’ingombro dei testi scolastici.
E' spiegato tutto sul sito www.scuolabook.it. E' disponibile un’applicazione scaricabili in formato Pdf protetto, e
60
E-BIBLIOTECHE DA TASCA >>>
AMAZON KINDLE
Il Kindle di Amazon, giunto alla sua terza versione, è stato il
primo ebook reader sul mercato, ed ancora oggi conta una
enorme diffusione, soprattutto negli Stati Uniti. Ha un prezzo
che varia dai 139 dollari (per la versione con display da 6 pollici
e solo WiFi) ai 379 dollari per la versione da 9 pollici comprensiva di connessione cellulare mobile. Non è disponibile in Italia.
da
139
dollari
BARNES & NOBLE NOOK COLOR
Il Nook Color di Barnes & Noble (Stati Uniti) è stato il primo ebook reader a colori disponibile sul mercato. Non utilizza la tecnologia eInk per
la realizzazione delle pagine, ma grazie al display a colori permette di
|
9

5
x
9%
/*
9
$€ƒ
da
249
dollari
LEGGOIBS
–7
/
ta libri IBS.it, a cui è possibile accedere direttamente con il lettore grazie alla disponibilità di connessione WiFi e 3G integrate
(i costi della connessione 3G sul territorio italiano sono inclusi

4
—
|
!€
–7
–7
219
euro
Se un libro
cartaceo parte
da 6-7 euro
per l'edizione
tascabile, i prezzi
delle versioni
ebook sono
spesso superiori
quindi risultano consultabili anche dal
computer, oltre che da tablet pc ed ebook reader.
Gli e-reader consentono di inserire annotazioni, evidenziazioni e segnalibri.
Risultano così perfettamente adatti non
soltanto per i testi scolastici, ma anche
per la manualistica in genere. Con l'ulteriore vantaggio della facilità di aggiornamento con le nuove edizioni.
TECNOLOGIA & FINANZA |TECH
>
Non tutti i modelli di maggiore successo negli Stati Uniti e nel mondo, a cominciare da Kindle di Amazon, sono già disponibili in Italia (ma si
46
/
|
tali il prestito diventa impossibile: a
meno che non si presti tutto, l’ebook
reader con dentro i libri. Un esperimento per rendere possibile il prestito di libri era stato tentato da Amazon, che con il suo Kindle è stato il
primo negozio online a introdurre il
formato digitale nel suo catalogo.
BIBLET, DI TELECOM ITALIA
Gli abbonati Telecom Italia Mobile possono avere un ebook rea|
$
–x
costo di 19 euro al mese. Biblet è dotato di display da 6 pollici e
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Store consultabile attraverso il portale dedicato www.biblet.it.
19
da
euro al mese
SONY READER
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dotato di display eInk e, nella versione da 6 pollici, anche di
slot per schede di espansione che permettono di superare il
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da
PRESTITO DIGITALE
NELE BIBLIOTECHE USA
Purtroppo l’esperimento è stato per
il momento archiviato, ed il prestito di ebook risulta ad oggi ancora impossibile. Almeno tra privati,
I supporti
elettronici
possono perdere
dati con il tempo.
Diventa quindi
indispensabile
"salvare" i propri
libri digitali
199
euro
NILOX MEGALE POCKET BOOK 2.0
%
7;|
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3š9
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5|
™
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‚™
circa
MA NON È CHE SI RISCHIA
DI PERDERE TUTTO?
Un altro problema che può frenare
lo sviluppo dell'’editoria digitale è il
rischio di perdere i libri.
¥
!
che si possono metterli in libreria e
lasciarceli per riprenderli in mano
anche dopo anni e anni. I supporti
elettronici possono perdere dati con
100
euro
il tempo. Diventa quindi indispensabile provvedere a "salvare" i propri
libri digitali su molteplici supporti
per avere la garanzia di non perderli.
Un’altra grandissima differenza tra
libri cartacei e digitali riguarda la
possibilità di prestare i libri.
Se infatti oggi siamo abituati a prestare ad amici e parenti i libri che
più ci sono piaciuti, con i libri digi-
perchè negli Stati Uniti sempre più
biblioteche stanno alimentando il
boom del prestito di libri elettronici. La soluzione digitale, come è stato evidenziato nel corso dell'ultima
convention dell'associazione delle
biblioteche americane, consente ol
ziamenti, un fenomeno che accompagna il declino delle biblioteche
pubbliche. Una forte spinta alla digitalizzazione viene direttamente dai lettori dotati di e-reader, che
sempre più chiedono titoli digitali
agli sportelli delle biblioteche.
Nonostante le ovvie resistenze che
ci possono essere al fenomeno degli
ebook, e agli interessi a mantenere lo status quo, una rivoluzione in
questo senso anche in Italia - Paese
dove peraltro si leggono pochi libri
- è già possibile.
F
61
LUX|LUSSO & FINANZA
OCCHIALI
In un anno
la quotazione
è raddoppiata,
spinta dalla
crescita
dell'azienda
della quale sono
azionisti (40%)
i fratelli Della Valle.
Maurizio Marcolin
e l'amministratore
delegato
Massimo Saracchi
raccontano
il grande recupero
partito nel 2008
E dopo il volo
del titolo in Borsa
Marcolin accelera
sulle licenze
DI
MASSIMO SARACCHI,
amministratore
delegato di Marcolin
S
DANIELA LA CAVA
e l'Italia può essere de{
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UN PORTAFOGLIO DINAMICO
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OCCHIALI PRODOTTI E DISTRIBUITI NEL 2010
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VENDITORI DIRETTI E INDIRETTI
LUSSO & FINANZA |LUX
TOM FORD EYEWEAR
» Marcolin, leader nel settore
dell'eyewear, ha festeggiato
quest'anno 50 anni. È
stata fondata nel 1961 da
Giovanni Marcolin. Lo sbarco
a Piazza Affari è invece
avvenuto nel 1999
» La solidità di Marcolin si
~$
il 2011 è iniziato con un
fatturato in crescita del 12% e
un utile in aumento del 31%.
=
$
record registrati nel 2010
» Il fattore Della Valle. I fratelli
marchigiani del lusso sono
entrati in Marcolin nel 2004 e
ne posseggono oltre il 40%
del capitale
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PAESI DI PRESENZA
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LUX|LUSSO & FINANZA
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LA FORZA DEI NUMERI
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I Marcolin e i fratelli Della Valle possiedono oltre il 70% dell'azienda.
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I MARCHI IN LICENZA:
Cover Girl Eyewear, Diesel Shades,
DSquared2 Eyewear, Ferrari,
Hogan Eyewear, John Galliano Eyewear,
Just Cavalli Eyewear, Kenneth Cole New
York, Kenneth Cole Reaction, Miss Sixty
Glasses, Montblanc Eyewear,
Replay Eyes, Roberto Cavalli Eyewear,
Swarowski, Timberland, Tod’s Eyewear,
Tom Ford Eyewear.
La compagine societaria
9,758%
19%
LUAB S.r.l
Mercato
40,70%
Soci Della Valle
64
30,39%
Famiglia Marcolin
LUSSO & FINANZA |LUX
Anche a 5 euro
il titolo Marcolin
ha ancora
spazi di crescita
ROBERTO CAVALLI
EYEWEAR
IN BORSA DA INIZIO 2010
DATI IN EURO
5,50
5,00
4,50
4,00
4,50
3,50
3,00
2,50
2,00
1,50
1,00
gen‘10 mar
mag
lug
sett
nov
gen’11 mar
mag
lug
Fonte: BLOOMBERG
In un solo anno, da luglio 2010 a luglio
2011, il prezzo del titolo Marcolin
è raddoppiato e ora viaggia sui 5
euro grazie soprattutto alla solidità
aziendale e alle importanti licenze
acquisite.
Gli analisti di Mediobanca Securities,
gli unici a seguire l'azione, le
assegnano un rating "outperform"
con un prezzo obiettivo di 5,13 euro.
Marcolin è stata in parte condizionata
anche dall’umore positivo che si
respira all’interno del comparto in cui
opera. "Se osserviamo l'andamento
del settore lusso e retail, il 2009 è
stato un anno di problemi sia a livello
di vendite sia di margini", commenta
Paola Pecciarini, analista di Banca
Leonardo specializzata sul lusso.
"Il 2010 ha visto invece una top line in
costante crescita, un consumatore che
ricominciava a comprare prodotti con
un prezzo medio più alto, e ulteriori
|
l'anno prima. E nel 2011 la tendenza
positiva si sta consolidando".
CHRISTINA AGUILERA con grandi Swarovski
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L’ARRIVO DEI DELLA VALLE
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#
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Il fatturato del gruppo è in Europa
centro/occidentale per il 54%, nelle
Americhe per il 28%, in Asia per l'8%
JOHN GALLIANO
EYEWEAR
65
ETF
STRATEGIE DI PORTAFOGLIO
Il vantaggio di combinare
gli ETF con i fondi attivi
Strumenti attivi e passivi insieme con approccio core-satellite: un nucleo centrale di investimenti
a rischio più basso su mercati primari e intorno una serie di scommesse per cercare rendimenti
D
a un minimo dello 0,39% per i
prodotti di liquidità area euro
punti percentuali
per quelli di tipo
azionario Paesi
emergenti. Sono
le differenze dei Ter (Total expense
ratio), cioè i costi complessivi annui, dei fondi comuni d’investimento e i loro ETF omologhi. Differenze che oscillano in media intorno al
punto percentuale annuo per i prodotti a indirizzo obbligazionario e
che invece spaziano tra l’1,63% e il
2,04% per quelli a vocazione azionaria (vedere tabella).
Si tratta di scarti di spesa annua
molto rilevanti. Un fondo azionario Europa, per esempio, nell’arco
di tre anni deve riuscire a registrare un rendimento del 6,2% superiore all’ETF di categoria per pareg ! del 10,6% se l’orizzonte temporale dell’investimento sale a 5 anni:
in pratica il sottoscrittore del fondo è come se partisse con un handicap del 6,2% triennale, ovvero
del 10,6% quinquennale, rispetto a
quello che compra l’ETF di categoria. Percentuali che sembrerebbero
non lasciare spazio ai fondi comu`!85prio così e vediamo perché.
GESTIONE PASSIVA
Chi acquista un ETF si pone come
obiettivo la replica più fedele pos
ziario, o di un indice di Borsa, o di
un settore azionario, oppure di una
ETF E FONDI: COSTI TOTALI ANNUALI A CONFRONTO
TIPOLOGIA DI SOTTOSTANTE
Azioni mercati emergenti
Azioni Europa
Azioni area Euro
Azioni Stati Uniti
Azioni internazionali
Azioni Italia
Obbligazioni governative Usa
Obbligazioni govern. Eurozona
Obbligazioni societarie euro
Obbligazioni govern. emergenti
Obbligazioni soc. euro alto rend.to
Liquidità
TER MEDIO ANNUO
ETF
FONDO COMUNE
0,73%
0,34%
0,35%
0,38%
0,53%
0,46%
0,21%
0,17%
0,20%
0,40%
0,48%
0,15%
2,77%
2,31%
2,30%
2,31%
2,43%
2,09%
1,28%
1,19%
1,19%
1,37%
1,35%
0,54%
DIFFERENZA
2,04%
1,97%
1,95%
1,93%
1,90%
1,63%
1,07%
1,02%
0,99%
0,97%
0,87%
0,39%
Fonte: ELABORAZIONE F SU DATI DELLE SOCIETA'
66
ETF
ETF/FONDI INDICIZZATI
»
Forniscono una replica costante della performance
del benchmark
» 5
x
alcuna commissione di entrata/uscita e di
performance
» |
a riferimento
FONDI ATTIVI
» =
‚x
x
rendimenti superiori al mercato
» Generalmente presentano commissioni più alte
“
‚“
» 9˜
|
sensibilmente a seconda della capacità dei
8
!
che i costi molto contenuti consen_
portafoglio con ottima approssimazione gli andamenti dell’indice sottostante di riferimento. L’ETF infatti insegue l’indice, sia al rialzo che
al ribasso, ma senza poterne deviare, frenare o accelerare la direzione.
L'ETF insegue
l'indice, sia al rialzo
che al ribasso,
ma senza poterne
deviare, frenare
o accelerare
la direzione
GESTIONE
G
E
ATTIVA
Se, come abbiamo visto, gli ETF
sono molto convenienti sul versante dei costi annui, scegliere quello corretto per il proprio portafo 5 immediato e, soprattutto, alla portata di tutti. Lo stesso ragionamento vale anche per i fondi comuni e
per i comparti di Sicav che, peraltro, partono dallo svantaggio di incorporare spese annue (Ter) molto
superiori. Dal canto loro, tuttavia, i
fondi e le Sicav hanno un vantaggio potenziale: la gestione attiva
! 8 ne può infatti assumere decisio-
67
ETF
ni strategiche (di medio lungo termine) e tattiche (di breve periodo)
ne del portafoglio sottostante in
#
spetto al benchmark. Un gestore
azionario può, per esempio, ridurre l’esposizione alla Borsa in una
fase di forte correzione dei mercati. Può aumentare il peso in uno o
più settori a discapito di altri ritenuti meno attraenti. Può selezionare i titoli scegliendo quelli considerati più promettenti e tralasciando
quelli reputati con meno potenziale
di crescita. Può usare gli strumenti
derivati come copertura del portafoglio: può, per esempio, assumere
una esposizione al 100% al mercato, focalizzandosi sui settori e sui
titoli preferiti e, in parallelo, utilizzare future short (che aumentano
di valore se il sottostante scende)
sull’indice di riferimento.
VOLATILITÀ
Anche in ambito obbligazionario
un gestore attivo può giocarsi la
sua capacità di ampia scelta soprattutto in uno scenario di alta volatilità dei mercati dove esistono molti più rischi ma sono presenti anche
più possibilità di extra rendimenti
rispetto alle medie di mercato. Al
contrario, in uno scenario di bassa volatilità un ETF (che ha costi
strutturali inferiori) tende a registrare performance migliori. Più in
particolare, un gestore obbligazionario può agire sulla duration (la
scadenza media dei titoli in por-
Ci sono valide
ragioni per
considerare ETF
da una parte e
fondi comuni
e Sicav dall'altra
dei prodotti
complementari
tafoglio) in modo da ridurre o aumentare la sensibilità del fondo alle
variazioni attese dei tassi di interesse. Può selezionare gli emittenti in
base al rating (rischio di credito),
alla liquidità del titolo sul mercato, allo spread. Può anche ampliare
l’universo di investimento per cogliere opportunità particolari presenti sul mercato: un gestore di un
fondo obbligazionario governativo
euro a medio lungo termine potrebbe, in questa delicata fase della crisi del debito sovrano europeo, allestire per esempio un portafoglio per
l’80% in titoli di Stato dell’eurozona (magari escludendo quelli più
ad alto rischio e volatilità come la
… ‰ `8 !J‹@zionari societari (corporate bond)
selezionati che offrono rendimenti
anche di due punti percentuali superiori ai governativi.
Per tutte le ragioni viste in precedenza, ci sono valide ragioni
per considerare ETF da una parte
e fondi comuni e Sicav dall'altra
come dei prodotti complementa # 8!
proprio in quest’ottica, sta crescendo l’importanza dell’approccio di
di tipo core – satellite.
8 to core-satellite è la suddivisione
!
8
la componente centrale dell’investimento che costituisce le fondamenta della strategia, attorno alle
qualisi possono aggiungere inve-
Alla ricerca di un portafoglio più efficiente
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dimenticare che dalle decisioni di asset allocation
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ETF
I parametri per la scelta di un ETF
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stimenti periferici più specializzati.

_iscono esposizioni a mercati primari
e a basso rischio; si tratta, generalmente, di un ETF che segue un indice, e garantisce un’esposizione a
Obiettivo primario di questa componente del portafoglio è di ottenere un rendimento in linea con la performance del mercato (che, in gergo
j8
secondo segmento del portafoglio è
ta satellite nella quale rientrano gli
investimenti più specializzati, quelli cioè che l’investitore reputa destinati a generare un extra rendimento (che, in gergo tecnico, assume
invece la denominazione di Alfa o
Alpha). Per farlo l’investitore cer-
`
ci, a fondi gestiti attivamente, a temi
d’investimento, singoli titoli ed anche a ETF di nicchia (per esempio
un azionario specializzato sulla borsa del Vietnam piuttosto che un prodotto correlato alla volatilità). Ne
deriva che gli investimenti di tipo
satellite comportano rischi e spese
maggiori rispetto a quelli core ma
puntano a rendimenti più elevati.
8! del portafoglio vengono effettuate
una varietà di scommesse indipenare un extra rendimento rispetto al
benchmark aumentando, in paralle nio gestito.
F
PER SAPERNE DI PIÙ
www.etfnews.it
5|
9^Antonello
}6 | Sannax 7%š 7 ^
] | – ] 6ˆ# 
comprare un Paese o un settore e abbiamo
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statunitense,
usufruendo
dei
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5 ANTONELLO SANNA
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della componente core lasciando alla parte
69
ETF
STRATEGIE DI PORTAFOGLIO
ATTIVA O PASSIVA?
Come muoversi per ottenere
il meglio di ETF e fondi
Usate gli ETF per quei mercati dove difficilmente un gestore potrà dare valore aggiunto.
E costruite intorno un sistema di satelliti che invece possono guadagnare più degli indici.
Con un pizzico di scelte contrarian ed evitando di concentrarvi troppo sull'Italia
A CURA DI
Economista,
presidente di Norisk
società di consulenza
finanziaria
70
CARLO MAZZOLA
quasi dieci anni dall’introduzione
sul mercato italiano degli ETF, possiamo sicuramente affermare che tra
! di fondi comuni e di ETF il secon
Z!+
tratta di un risultato di estremo buon
senso: se replico il mercato – grazie
›<
rendimento del mercato con il costo
degli strumenti che utilizzo. E ormai
è chiaro che il costo degli ETF sia
circa un quarto dei fondi attivi (vedere tabella a pagina 66) e pertanto i
cloni passivi faranno inevitabilmente meglio.
Questa è pura matematica, ovviamente non bene accolta da chi guadagna con le commissioni dei fondi
attivi, ma sono numeri sui quali c'è
8
in verità, è che i portafogli e gli incrementi di capitale si creano prin-
cipalmente con l’asset allocation e
con la scelta di idee di investimento
#8
`foglio basato solo su ETF potrebbe
essere non ottimale o, quanto meno,
non permetterebbe di sfruttare al
meglio alcune occasioni.
Come può muoversi l’investitore
per cercare di ottenere il meglio da
entrambe le categorie? Una premessa è d’obbligo: troverà poco supporto da parte degli intermediari,
purtroppo il mondo degli ETF vive
ancora in un limbo particolare e si
preferisce non far avvicinare nessuno….
8 5 concetto di core-satellite. L'indicazione è quindi di investire con gli
ETF in quei mercati dove creare valore aggiunto per il gestore è ogget !$ ri sviluppati e coperti dagli analisti,
ETF
obbligazionari governativi, macrosettori globali… Mentre ci si può
concentrare su fondi attivi per singoli Paesi e settori nei quali oggettivamente il lavoro del gestore può
essere in grado, dopo i costi, di creare valore senza penalizzare eccessivamente il rapporto rendimento/
# 8 ` ! # !
traggio, asset poco liquidi, mandati
specializzati, singole azioni… possono rispondere perfettamente al concetto di “satellite” o gestione attiva, che
inevitabilmente caratterizza
un portafoglio.
Ovviamente, passare dalla teoria alla pratica non è facile,
perché non esiste una regola numerica per determinare la suddivisione perfetta tra
core e satellite. Lo sforzo che
deve fare il singolo investitore è capire quanto dedicare al “portafoglio
di lungo termine”: personalmente
credo che, in media, sia superiore a
quanto si pensi. Esiste sempre uno
zoccolo duro che non viene mai intaccato, pari ad almeno il 30/40%
del patrimonio. Gli ETF possono
egregiamente rispondere a questa
esigenza.
€ Z ! 5 Solo una parte deve
essere dedicata a
titoli/settori caldi,
gli asset che vanno
meglio degli altri
e di cui tutti parlano
terreno delle gestioni attive: la scelta deve essere fatta prima di vedere
la performance e, quindi, non si sarà
mai certi se il gestore continuerà a
sovraperformare o se l’asset class
tinuità rendimenti a doppia cifra,
(pensiamo alle commodity).
Quello che posso permettermi di
consigliare è che solo una parte
deve essere dedicata a "titoli/settori caldi”, quello che gli economisti
$
asset che vanno meglio degli altri, e
di cui tutti parlano.
Le analisi sul passato evidenziano che sono in grado di battere il
mercato solo per pochi anni; quindi utilizzateli, ma con prudenza e
con l’obiettivo di liquidare a un certo punto, perché il rischio di restare
con il cerino in mano è sempre dietro l’angolo.
Ritengo che la parte attiva possa avere anche un pizzico di scelte
contrarian: comprare quello che i
gestori non possono (o non vogliono) acquistare, ma che visti i prezzi di saldo a volte permette di fare
grandi guadagni, se si ha un po’ di
8
!J‹==
nanziario e forse qualche governativo periferico dell’area euro, come
sempre con moderazione e, magari,
acquistando in fasi diverse. Ricordiamoci che si parla sempre di di
porale: si compra un ottimo portafoglio in pochi minuti, assumendosi implicitamente il rischio di aver
scelto il giorno, o la settimana sbagliata...una regola potrebbe
essere ogni cambio di sta­ ‘` _
sul portafoglio attivo: evitate
l’eccessiva preferenza per gli
asset domestici, italiani nel
nostro caso, con la convinzione di conoscerli meglio.
Se non avete informazioni a
vero valore aggiunto rischiate di concentrarvi troppo sen­ F
71
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ETF
REDDITO FISSO
!
DI
TITTA FERRARO
I
nvestitori europei alla ricerca di protezione
dal
rischio tassi.
Luglio ha sancito l’arrivo della seconda
stretta monetaria da parte della Bce che ha portato i tassi di riferimento dell’eurozona all’1,5%
e si è detta pronta ad alzare nuovamente il costo del denaro se le cre
_
lo renderanno necessario.
Il mercato prospetta un
nuovo rialzo già in autunno alla luce delle attese di
prezzi al consumo ancora
ampiamente sopra la soglia critica indicata dalla
Bce, ossia il 2%.
Proprio il rischio tassi risulta essere tra le maggiori preoccupazioni degli investitori. Secondo
l’indagine RiskMonitor
condotta da Allianz Global Investors, per gli investitori istituzionali europei il rischio di tasso di
interesse si colloca al pri dei maggiori rischi previsti per i prossimi 12 mesi.
Nel complesso, quasi il
70% percepisce i tassi di
interesse come un rischio
“enorme o considerevole” per il raggiungimento dei propri obiettivi di
investimento. Gli effetti delle manovre restrittive sui tassi si fanno sentire primariamente sulle
obbligazioni governative.
La caratteristica principale che regola il mercato
dei titoli di Stato è infatti che al crescere dei tassi
di interesse il prezzo delle emissioni diminuisce,
e viceversa. Ma non tutte
le obbligazioni si muovono con la stessa intensità
al variare dei tassi.
DURATION & TASSI
Un parametro essenziale
per migliorare la gestione del rischio e misurare
la sensibilità dei bond ver
_
d’interesse è rappresentato dalla duration, ossia la
vita residua di un’obbligazione.
Più la duration è elevata,
più lo strumento risulterà sensibile ai movimenti
dei tassi. Pertanto, in presenza di aspettative di rialzi dei tassi è consigliato
puntare su un indice obbligazionario caratterizzato da una duration medio/bassa, in modo tale
che il suo valore risulte_!ture strette monetarie. Di
contro, un paniere con duration alta risulta indicato
per periodi di allentamento monetario con tassi attesi in discesa.
CARATTERISTICHE DEGLI ETF OBBLIGAZIONARI SHORT
ELABORAZIONE F
NOME
Amundi Etf Short Govt Bond Euromts Broad
Amundi Etf Short Govt Bond Euromts Broad 1-3
Amundi Etf Short Govt Bond Euromts Broad 3-5
Amundi Etf Short Govt Bond Euromts Broad 5-7
Amundi Etf Short Govt Bond Euromts Broad 7-10
Amundi Etf Short Govt Bond Euromts Broad 10-15
Lyxor ETF Daily Double Short Bund
Lyxor ETF Daily Double Short BTP
ISIN
TER
DIVIDENDI
FR0010821850
FR0010821876
FR0010823401
FR0010823443
FR0010823450
FR0010823385
FR0010869578
FR0011023621
0,14%
0,14%
0,14%
0,14%
0,14%
0,14%
0,20%
0,40%
Capitalizzati
Capitalizzati
Capitalizzati
Capitalizzati
Capitalizzati
Capitalizzati
Capitalizzati
Capitalizzati
Fonte: AMUNDI E LYXOR
73
ETF
DOVE POSIZIONARSI
CON GLI ETF
Gli ETF offrono delle ef
versi lungo la curva dei
rendimenti andando a replicare indici che annoverano al loro interno obbligazioni governative con
una duration costante. Infatti il paniere delle obbligazioni che fanno parte
dell’indice sottostante viene periodicamente aggior la duration delle emissioni costante nel tempo, a
differenza di quanto accade quando si acquista una
singola obbligazione e si
assiste alla progressiva diminuzione della vita resi
scadenza. In pratica, il funzionamento degli ETF obbligazionari prevede che
a mano a mano che titoli
arrivano al limite inferiore della duration prevista,
vengono venduti e sostituiti con titoli a scadenza
più lunga in modo da mantenere la duration del fondo all’interno del ventaglio
previsto.
L’investitore attraverso gli
ETF può scegliere di inserire nel proprio portafoglio un insieme di titoli di
Stato con vita residua breve, media o lunga, oppure
può optare per un paniere
di emissioni con scadenze
variegate. Inoltre, gli ETF
danno la possibilità di perseguire una strategia di di
del rischio o di puntare su
indici che racchiudono al
loro interno soltanto emissioni di Paesi con merito
minimizzare al massimo il
rischio legato al possibile
default di uno Stato.
74
#*
!
A differenza dell’investimento diretto in obbligazioni, un
ETF obbligazionario è un fondo che viene scambiato
sui mercati e può essere acquistato come una qualsiasi
azione a un prezzo conosciuto durante tutta la giornata
di contrattazione. Prendere posizione sul mercato
obbligazionario attraverso gli ETF permette una doppia

6ˆ#
non dipende unicamente da un singolo titolo ma da un
5
strumento, infatti, si mettono in portafoglio molteplici titoli
7
dell'investimento. Gli ETF obbligazionari offrono poi anche
‚
l'acquisto e vendita di quote di panieri di obbligazioni
governative di un singolo Paese o relative a più Stati.
L’OPZIONE SHORT
In uno scenario di graduale
rialzo dei tassi di interesse,
come quello che si sta pre tano di primario interesse
quegli strumenti che permettono di trovare copertura dal rischio tassi. Un
investitore che possiede un
portafoglio obbligazionario, nelle fasi di rialzo dei
tassi può trovare protezione
utilizzando gli ETF cosiddetti short che permettono
di avvantaggiarsi proprio
dei ribassi dei prezzi delle emissioni governative.
In tal modo una diminuzione del valore delle obbligazioni governative in
portafoglio sarà compensata da un aumento di valore dell’ETF. Sul mercato
ETFPlus della Borsa di Milano sono presenti sei ETF
obbligazionari proposti da
Amundi che vanno a replicare indici short su titoli di
Stato dell'area Euro suddivisi per tranche di scadenze
da 1 a 15 anni, consentendo agli investitori di posizionarsi su una parte o sulla
totalità della curva dei tassi
dell'area euro.
L’utilizzo di questi strumenti d’investimento in funzione di copertura dal rischio
tassi presuppone indubbiamente una conoscenza adeguata del contesto economico e delle dinamiche che
_
delle banche centrali in materia di politica monetaria.
Andare “short” sui titoli di
+
!te per attori quali gestori patrimoniali, private banker,
! ! # sono utilizzare derivati.
AL RIBASSO (CON LEVA)
SUI TITOLI GOVERNATIVI
Per sfruttare le fasi di discesa dei prezzi obbligazionari ci sono inoltre i
due ETF short a leva proposti da Lyxor, emittente
leader sul mercato italiano degli ETF. Questi replicanti presentano una
correlazione inversa con
leva pari a 2 su base giornaliera sul future BTP e
sul future Bund. In particolare, l’ETF short a leva
sul future Bund è considerato dagli operatori un investimento legato esclusivamente al puro rischio
di tasso senza risentire del
rischio di credito in quanto contratto future sui titoli di stato decennali tedeschi è caratterizzato da
una elevatissima liquidità.
IL BUND-RIFUGIO
Il Bund risulta di gran lunga lo strumento più utilizzato dagli investitori europei e tra i più gettonati
anche a livello mondiale essendo percepito come
Z ! stimenti-rifugio. Di contro,
l’ETF short a leva sul future BTP consente agli investitori domestici di avere a
disposizione uno strumento
che rispecchia le condizioni
del mercato creditizio italiano e risulta adatto all'attività di trading e copertura
su titoli di Stato con merito
di credito inferiore a quello
della Germania.
Oltre che in un’ottica di
copertura, questi ETF si
prestano ad essere usati
anche in chiave speculativa per operazioni di trading nel breve termine,
specialmente in contesti di
mercato caratterizzati da
elevata incertezza. In sedute volatili consentono di
evitare la complessità tipica dei future: infatti non è
necessario il roll-over delle scadenze; è previsto un
lotto minimo molto contenuto; presentano una facilità di acquisto e gestione.
L’elevata liquidità dei sottostanti garantisce spread
molto ridotti.
F
PER SAPERNE DI Ù
www.etfnews.it
ETF
I PORTAFOGLI DI AGOSTO
A CURA DI
PRUDENTE
ISIN
DESCRIZIONE
29/04/2011
14/07/2011
NORISK
euro 10.000,00
euro 9.978,17
-0,21%
STRATEGIA
ASSET ESPOSIZIONE QUANTITÀ ULTIMO PERFORMANCE VALORE PREZZO
CLASS
%
PREZZO
%
MERCATO ACQUISTO
LU0252635023 DAXplus Covered Consente di sfruttare
Call-LX
rialzi moderati del DAX
Equity
4,86%
7.716
62,91
-2,92%
€ 485,4
64,8
DE000A0Q4RZ9 iShares eb.rexx
Money Market
Obbligazioni Germania a Bond
brevissimo (min 1 mese
max 1 anno)
29,23%
32.092
90,87
-0,27%*
€ 2.916,2
93,48
FR0010510800 Lyxor ETF Euro
Cash
Rendimento tasso
monetario overnight
Eurozone
Cash
30,12%
28.2433 106,42
-0,18%
€ 3.005,5
106,22
FR0010823443 Amundi etf Short Consente di sfruttare
Euromts Eurozone ribassi dei prezzi
Government
dei titoli di stato
Broad 5-7
Bond
14,96%
13.268
112,54
-0,45%
€ 1.493,2
113,05
!#*#!;!<* =>@[\ ]
@^_[`
~;|=> j{|€€
\
quella attesa
}
19,90%
17.219
115,34
-0,70%
€ 1.986,0
116,15
Cash
0,92%
Liquidità
€ 91,8
100%
AGGRESSIVO
29/04/2011
14/07/2011
Il portafoglio EFFE LowRisk in
giugno recupera lo 0,3% grazie
all’incremento complessivo della
parte rischiosa del portafoglio,
riducendo la perdita allo 0,21%
dalla partenza in aprile 2011.
Attualmente il 4,9% è investito
nel mercato azionario, il 19,9% su
un ETF che consente di sfruttare
~
xƒx?
obbligazionario della Germania
a breve scadenza, il 15% su
uno short sulle obbligazioni
governative dell’eurozona mentre
il 31% è in liquidità, compreso il
dividendo staccato da eb.rexx
Money Market. Manteniamo
l'asset
allocation
corrente
con l’obiettivo di performance
superiori al tasso Eonia, con un
basso turnover di portafoglio.
euro 10.000,00
euro 9.863,70
-1,36%
ISIN
DESCRIZIONE
STRATEGIA
ASSET
CLASS
ESPOSIZIONE QUANTITÀ
ULTIMO VAR. %
PREZZO
LU0252635023
DAXplus Covered
Call-LX
Consente di sfruttare rialzi
moderati del DAX
Azioni
10%
153.870
62,91
-3,2%
LU0533033667
MSCI World Information
Technology-LX
Consente di sfruttare rialzi del
comparto tecnologico mondiale
Azioni
8%
117.890
67,61
-0,4%
DE0002635307
Stoxx 600-IS
Consente di sfruttare i rialzi
del mercato azionario europeo
Azioni
5%
172.771
27,23
-5,9%
FR0010344853
Stoxx 600
Utilities-LX
Consente di sfruttare rialzi
del comparto utilities europeo
Azioni
12%
359.928
29,15
-12,6%
LU0533033238
MSCI World
Health Care-LX
Consente di sfruttare rialzi del
comparto farmaceutico mondiale
Azioni
10%
108.096
97,01
4,9%
FR0010892224
S&P 500-AM
Consente di sfruttare i rialzi
del mercato azionario USA
Azioni
20%
1.384.083
14,705
1,8%
LU0321463258
Short IBOXX € Sovereigns
Eurozone TR-DB
Consente di sfruttare ribassi
dei prezzi dei titoli di stato
Bonds
20%
176.056
113,69
0,1%
!#*#!;!<*
=>@[\
~;|=>
]
@^_[`j{|
€€\
registrata e quella attesa
}
10%
86.133
115,34
-0,7%
IE00B4L5YC18
Msci Emerging Markets
acc - IS
Consente di sfruttare rialzi dei
titoli azionari dei Paesi Emergenti
Azioni
5%
223.664
22,355
0,0%
Il portafoglio EFFE HighRisk,
dopo aver perso circa il 2,5%,
ha messo a segno un timido
recupero riducendo la perdita
di valore all’1,36%, grazie al
rimbalzo dei listini azionari e
dall’indebolimento dell’euro.
Nello stesso periodo l’indice
Eurostoxx ha perso oltre il 6%,
mentre la versione europea
circa il 3,5%.
L’MSCI World ha registrato
invece una perdita in linea con
il nostro portafoglio.
Abbiamo scelto di innalzare
l’esposizione nei confronti dei
Paesi Emergenti, riducendo la
quota del portafoglio investita
nell’ETF che scommette
~
ridimensionando al 30%
l’ammontare investito in “non
equity”.
100%
75
CERTIFICATI
IL CERTIFICATO DEL MESE
Unicredit osservata speciale
La banca è sotto i riflettori di UBS. Due certificati quotati al Sedex offrono cedole annue che
sfiorano il 10% se in Borsa l’istituto di Piazza Cordusio si terrà lontano da quota 0,76 euro
DI
PIERPAOLO SCANDURRA
reso di mira dalla speculazione, nella prima
WK@!5
settimana di luglio il listino di Piazza Affazione che il valore di chiusura di Unicredit sia, nelle due date
ri ha registrato una serie di ribassi che han
¤J‹=JJ‹=Œ
no avuto come epicentro il settore bancario.
‹¤ŠK‹@
†
Tra i titoli maggiormente colpiti dalle vendi
=KJ8
te, Unicredit ha perso il 20% nelle sole pri¤J‹=J
me cinque sedute di luglio, sulle voci di un nuovo aumento
patto che il livello di chiusura di Unicredit sia alla stessa data
di capitale (sarebbe il terzo) e sulla scia della pubblicazione
†8
j`
`porto statico di area 1,50 euro, il titolo di Piazza Cordusio ha
5W=>@ZJ=>@
rapidamente perso quota, pur continuando a conservare buoni
`=J
Š
‰
margini sui minimi di marzo 2009. In un simile contesto, la
tentazione di stare alla larga dai titoli bancari è forte; tuttavia
¤J‹=J
denza alla medesima condizione di prezzo valida per la prima
to alcune eccezioni che potrebbero aiutare a superare la fase
‘
critica in cui è ripiombato il mercato italiano. Tra queste, in
!‹¤Š+
#
+j
8

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8cedole alla scadenza anche nel caso in cui al termine del pripress che hanno stregato il mercato grazie alle elevate cedole
#
`
!
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K‹=WWK
rischio rendimento meritevole di considerazione. Caratteriz
8!
#
#
‹¤Š¤J‹=JJ‹=Œ
tale protetto condizionato con opzione di richiamo anticipato
#
la parte relativa al rimborso del nominale e dalle obbligazioni
Z
# =‹‹
``
`
†!
offrono la protezione del capitale e una cedola annuale a tasal rimborso posto in corrispondenza dei 100 euro. A segui
`!!
bor + spread, condizioè resa protagonista Uninata alla tenuta da parte
credit nella prima ottava
delle azioni Unicredit di
NOME
Equity Express
Equity Express
un livello abbandonato
ti hanno scambiato sotEMITTENTE
UBS
UBS
poco dopo la ripartenŠ@
SOTTOSTANTE
Unicredit
Unicredit
za dei minimi di marzo
Si consiglia pertanto di
2009. Più nel dettaglio,
tenere sotto attenta osBARRIERA
0,76 euro
0,76 euro
¤
`
STRIKE
1,52 euro
1,52 euro
J‹=Œ`
dei prezzi per potersi gaCOUPON
Euribor 12m+7%
9,50%
ne a tasso variabile con
rantire, oltre alle cedole
PRIMO COUPON
9,14%
9,50%
_ annue prossime al 10%,
DATA DI OSSERVAZIONE
07/06/2012
07/06/2012
nualmente una cedola
anche una plusvalenza
SCADENZA
07/06/2013
07/06/2013
`=J
in conto capitale data da
ISIN
DE000UB68E08
DE000UB68E16
maggiorato di uno spreun eventuale acquisto
QUOTAZIONE
Sedex
Sedex
¤@
“sotto 100”.
F
Carta d’identità
76
CERTIFICATI
IL TEMA CALDO
Banche sotto scacco
Moody’s mette nel mirino i colossi del credito e l’indice europeo di settore paga il conto
tornando sui minimi. Una nuova emissione permette di giocarsi la tenuta del supporto
P
rima il monito di Moody’s sulle banche italiane,
poi il voto positivo del parlamento greco al pia

bito sovrano del Portogallo. Il principale indice
bancario europeo, l’Eurostoxx Banks, si è ritrovato così per la quarta volta in un solo anno a testare la fondamentale area di supporto statico posta a 150 punti.
Come l’analisi tecnica suggerisce, questa zona è di straordinaria rilevanza se si considera che una sua rottura provocherebbe
un rapido sell off e che, viceversa, una sua tenuta darebbe lo
sprint per un veloce recupero. Quando si era ancora in attesa di
scoprire il destino dell’indice settoriale, sul mercato di Borsa
Italiana ha fatto il suo debutto un’emissione in grado di rendere
meno arduo il compito della scelta del momento di eventuale
ingresso. Si tratta di un Win&Go Unicredit che alla scadenza
del 16 maggio 2014 prevede il rimborso del nominale più un
premio del 30% se l’Eurostoxx Banks è almeno a 165,68 punti;
il nominale più il 10% se lo stesso è al di sopra dei 91,12 punti
della barriera; i 100 euro nominali diminuiti della performance
al ribasso dell’indice dai 165,68 punti, nel caso in cui questo sia
al di sotto della barriera. Tuttavia, prima di arrivare alla scadenza, il Win&Go può essere rimborsato, sempre che l’indice sia al
di sopra del trigger dei 165,68 punti, il 4 maggio 2012 pagando
un coupon del 10% oltre al nominale, e l’anno successivo raddoppiando il coupon. Si consideri che il livello barriera, posto
al 45% dallo strike e al 40% circa dall’area spartiacque dei 150
punti, è di poco al di sopra dei minimi toccati dall’indice sul
bottom di marzo 2009. [P.P.S.]
F
PER SAPERNE DI PIÙ
‚
ƒ
DIZIONARIO DI F
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premio di rendimento periodico che può assumere la forma di
cedola condizionata o incondizionata. Nel primo caso, l’erogazione
è subordinata al rispetto di predeterminate condizioni; nel secondo
è indipendente dall’andamento del sottostante. Può accompagnarsi,
o meno, al rimborso del capitale nominale in una delle date di
rilevazione intermedie, ove previste
TENDENZE
„
>[
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…~†‡[_ˆ>‰
€}`_†
Il mese di luglio ha segnato un’importante tappa
investimento e più in particolare per il mercato secondario
dei Securitised Derivatives. Con una serie di comunicati
diffusi nelle ultime settimane, si è appreso che tre nuovi
emittenti saranno presto attivi sul segmento Sedex di
Borsa Italiana.
Si tratta delle francesi Natixis e Crédit Agricole, che
hanno richiesto e ottenuto il giudizio di ammissibilità
alla quotazione rispettivamente di un Win&Go Speedy
%7
3
5
%x
*—–/x|
ha ottenuto il via libera per la quotazione di un Bonus
%
x
x
alle negoziazioni a partire dallo scorso 7 luglio e ha
una durata di due anni. Agganciato alle sorti dell’indice
Eurostoxx 50, alla scadenza del 17 maggio 2013,
–
x
l’emissione prevede il rimborso del nominale maggiorato
di un premio minimo del 10% a condizione che nel corso
dell’indice sottostante al di sotto della barriera posta a
1994,72 punti; in caso di violazione, in qualsiasi giorno
del periodo di osservazione compreso tra l’emissione e la
x
Ÿ
dell’indice ad un livello superiore ai 3134,56 punti, per il
calcolo del valore di esercizio si terrà conto dell’effettiva
performance dello stesso a partire dai 2849,6 punti.
Se ne deduce che, in caso di discesa dell’indice delle
blue chip del Vecchio continente al di sotto dei 2000
punti, l’opzione di protezione condizionata del capitale
con premio aggiuntivo a scadenza scomparirà
dalla struttura per lasciare il posto ad una
semplice opzione a replica lineare del sottostante.
77
CERTIFICATI
GUIDA/2
I Certificati più semplici
che replicano il sottostante
Che cosa sono e come funzionano i cosiddetti Benchmark. Salgono se l'attività cui sono
legati sale, e viceversa. Sono adatti per puntare al rialzo, ma esiste la versione "short"
ALESSANDRO PIU
Benchmark
Aspettative
‚
Strategia
Comportamento a scadenza
%
–|/


|
x
»
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5
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-
»
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cosiddetti Benchmark sono i
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5
"
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-
»
A CURA DI
IL BENCHMARK RECUPERA I DIVIDENDI NEL CORSO DEL TEMPO
VALORE DEL SOTTOSTANTE
676š9=%=*7=ˆˆ=7ˆ5*ˆ6#ˆ76š–
Altre tipologie di B
45.000
40.000
35.000
30.000
Benchmark Certificate
25.000
Data di
emissione
Tempo
Sottostante
Data di
scadenza
Fonte: ELABORAZIONE F
78
BENCHMARK SHORT
%
%–|/|
|
5
%
CERTIFICATI
Equity
protection
Mercato
rialzista
Outperformance
Minifuture/
Turbo
Airbag
Benchmark
Express
Mercato
stabile
Bonus
Butterfly
Discount
Mercato
ribassista
Benchmark short
Minifuture
short
Twin win
Double win
Replica del
sottostante
Rendimento
aggiuntivo
Benchmark Short
» Aspettative
‚
» Strategia
» Comportamento a scadenza
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e viceversa
Effetto
leva
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COME SONO FATTI I CERTIFICATE
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di Benchmark Certificate
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Tassi di interesse
e dividendi hanno
un effetto indiretto
sulla quotazione
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79
F ACADEMY
STRUMENTI FINANZIARI
Per speculare
o per coprirsi,
vantaggi e rischi
dei contratti future
DI
JT LIVINGSTONE
Nati con le materie prime, consentono di
investire a rischio anche su indici azionari,
tassi di interesse, valute. Che cosa sono e
come funzionano. I margini e l'effetto leva.
Hedger, speculatori e Clearing House
L'
industria dei future in_uisce quotidianamente nella vita di milioni di
persone ma la maggioranza di esse
non sa come funzioni o addirittura
non è nemmeno a conoscenza della sua esistenza. Ma che cos'è esattamente un future e, soprattutto, a
cosa serve?
I mercati delle materie prime, principalmente agricole, esistono da
tempi immemorabili. Principalmente si scambiavano materie prime siche contro contanti, e la merce veniva consegnata quasi subito.
Erano i cosiddetti mercati a pronti.
In piena rivoluzione industriale nei
Paesi avanzati le quantità in gioco
cominciavano a divenire sempre
più elevate, rendendo oneroso per
produttori e broker (intermediari)
organizzarsi per trasportare, consegnare e stoccare le materie prime durante tutto l’anno. Negli Stati
Uniti in particolare i grandi produttori di grano e mais del Midwest
dovevano organizzarsi per tenere il
passo con la crescente domanda in
tutto il Paese. Non era infrequente assistere a picchi di prezzo durante l’inverno, quando l’offerta
scarseggiava, così come assistere
alla distruzione di ingenti quantità di grano subito dopo il raccolto
quando il prezzo crollava talmente tanto da non coprire nemmeno le
spese di trasporto. Evidentemente
il mercato era inefciente. Produttori, distributori e utilizzatori delle
80
FUTURES.indd 80
20/07/2011 8.56.16
F ACADEMY
materie prime prendevano di fatto
posizioni speculative assumendosi
il rischio di prezzo.
LA NASCITA DEL CBOT
Nel 1848 a Chicago 25 uomini
d’affari decisero di istituire la prima Borsa Merci moderna, il Chicago Board of Trade meglio noto
con l’acronimo CBOT, dove venivano ssati giornalmente i prezzi delle granaglie non solo per la
consegna immediata ma anche per
consegne future. In questo modo il
venditore e il compratore si assicuravano un prezzo per il futuro. Le
consegne future venivano determinate con contratti forward, ovvero
il compratore e il venditore si met-
Nel 1864 il
CBOT (Chicago
Board Of Trade)
introdusse il primo
contratto forward
standardizzato
che venne
chiamato future
tevano d’accordo su quantità, qualità e modalità di consegna, e così
via. Bisogna notare che nei contratti
forward, che sono ancora molto utilizzati, sono poche le garanzie contro la possibilità che una delle due
parti rispetti il contratto (rischio di
default). I contratti forward sono
inoltre non standardizzati e pertanto difcilmente trasferibili, ovvero è difcile per chi ha stipulato il
contratto liberarsene, anche se non
è raro per i trader organizzati (generalmente broker con capacità di
stoccaggio) rilevare uno dei due lati
del contratto per speculare sulla direzione del prezzo di una determinata materia prima.
Nel 1864 il CBOT introdusse il pri-
81
FUTURES.indd 81
20/07/2011 8.56.22
F ACADEMY
mo contratto forward standardizzato che venne chiamato future. Il
future è appunto un contratto standardizzato creato da una Borsa autorizzata che specica il sottostante, la quantità, la qualità (o grado) e
il luogo di consegna. In realtà molti contratti future ormai non prevedono neppure la consegna sica
del sottostante ma vengono regolati in cash alla scadenza. Il sottostante (ovvero l’oggetto del contratto) può essere qualsiasi cosa. I primi
contratti future erano sulle materie
prime e pertanto è comune usare la
parola commodities per riferirsi ai
contratti future. Attualmente i future esistono su un numero elevato di
sottostanti, dalle materie prime classiche (grano, mais, oro, argento, petrolio, gas naturale e chi più ne ha
più ne metta), agli indici azionari
(il future più scambiato al mondo è
il mini S&P500), ai tassi d’interesse (euro/dollaro, titoli di Stato americani, Bund e recentemente si è riaffacciato anche l’italico BTP), alle
valute e per nire le ultime creazioni del Chicago Merchantile Exchange sul meteo. In effetti, detta così,
sembra che tutta l’industria dei future sia una gigantesca sala scommesse dove si può puntare al rialzo
o al ribasso un pò su tutto. Ma non è
così, o meglio non è solo così, visto
che molti partecipanti ai mercati dei
future, specialmente i piccoli trader fai-da-te, vedono tali strumenti
come una facile opportunità per diventare ricchi in pochi giorni, salvo poi ritrovarsi senza più un soldo
sul conto nel giro di un mese. Ma
questa è un’altra storia. A parte que-
I contratti sono
scambiabili in
Borsa, garantendo
l'accesso a un
elevato numero
di partecipanti
con costi
di transazione
molto bassi
sta digressione, bisogna riconoscere che i mercati dei future svolgono
in effetti una funzione estremamente importante per la denizione dei
prezzi delle commodities. Ben distanti dall’essere mercati perfetti,
sono in effetti la forma più vicina al
teorico mercato efciente denito
nei libri di testo di microeconomia.
Infatti, la denizione di caratteristiche precise nel contratto fa sì che il
future sia “facilmente” comprensi-
bile e che quindi non rimanga oggetto di transazioni per pochi intimi.
I contratti sono scambiabili in Borsa, garantendo l’accesso a un elevato numero di partecipanti con costi
di transazione molto bassi. Secondo
la teoria economica prevalente, una
maggiore partecipazione nei mercati dovrebbe portare ad una denizione più trasparente del prezzo. Infatti,
teoricamente tutti possono entrare e
prendere una posizione secondo l’opinione che si sono formati basandosi sulle informazioni a loro disposizione. Teoricamente più soggetti
ci sono nel mercato maggiore sarà il
numero di informazioni incorporate
nel prezzo di tale mercato. Maggiore liquidità signica inoltre anche
maggiore facilità nell’entrare e uscire dal mercato, ovvero la volatilità
si dovrebbe ridurre perché ci saranno più soggetti disposti a comprare o a vendere a più livelli di prezzo. La presenza di molti soggetti nel
mercato permette inoltre di uscire
velocemente, anche in millisecondi, da una posizione. Un altro vantaggio dei future rispetto ai contratti
forward è l’esistenza di meccanismi
di garanzia per ridurre al minimo il
rischio di default da parte dei partecipanti al mercato. Ogni Borsa ha
infatti una Cassa di Compensazione
Un'immagine degli scambi
nella prima metà del '900
LE ORIGINI DEL CBOT
La sede del Chicago Board of Trade (CBOT) è stata
inaugurata nel 1885 ed è stata progettata dall'architetto
statunitense William W. Boyington. Si trattò del primo
edicio della città di Chigago a superare i 91 metri di
altezza, diventando il più alto grattacielo della metropoli
dell'Illinois. Questa costruzione venne demolita nel
1929 e la sede trasferita temporaneamente tra Van
Buren e Clark, mentre un nuovo edicio, l'attuale, è
stato inaugurato l'anno successivo nel sito di LaSalle
Street e W. Jackson Boulevard.
82
FUTURES.indd 82
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F ACADEMY
(traduzione italiana della Clearing
House) ovvero un soggetto che garantisce contro la possibilità di default da parte di uno dei due lati. In
pratica la controparte di un contratto
future è sempre la Clearing House. I
membri della Clearing House devono rispettare elevati standard di solidità nanziaria e destinano parte dei
propri protti ad un fondo di garanzia che serve per coprire le posizioni di chi potrebbe risultare insolvibile. I membri della Clearing House
generano entrate principalmente attraverso le commissioni che ricevono da ogni transazione effettuata dai
propri clienti.
COME FUNZIONANO
Senza utilizzare molta matematica
e tralasciando alcuni passaggi che
avvengono nella realtà, vediamo
come funzionano questi strumenti.
Come abbiamo visto in precedenza i partecipanti al mercato possono essenzialmente essere divisi in
due categorie:
- gli hedger (o commercial), ovvero
coloro che utilizzano i future principalmente per proteggere il proprio
_usso di cassa proveniente da altre
attività che prevedono la produzione, la distribuzione o l’utilizzo delle
commodities sottostanti i contratti
future; nel caso di prodotti nanziari come indici o tassi di interesse chi
si copre (in inglese to hedge) sono
principalmente banche, fondi comuni di investimento o fondi pensione
che hanno intenzione di vendere o
di comprare azioni e titoli di Stato
oppure di prendere in prestito o di
concedere prestiti; i motivi per fare
hedging sono molteplici e la decisione se e quando iniziare la copertura non è facile, in quanto si può
assistere a perdite anche consistenti
sul lato future; è evidente che se si
decide di non coprirsi si diventa automaticamente degli speculatori
- gli speculatori ovvero coloro che
utilizzano i future per speculare sulla direzione del prezzo. Questi soggetti possono essere piccoli trader
fai-da-te o i famosi hedge fund.
a servono
chi
AZIENDE AGRICOLE
IMPORT - EXPORT
INDUSTRIA
INVESTITORI
a servono
cosa
A COPERTURA DI RISCHI
PER VARIAZIONI PREZZI
GESTIONE DELLE SCORTE
GESTIONE DEGLI
APPROVVIGIONAMENTI
LEVA FINANZIARIA
PER GUADAGNARE O PERDERE
DENARO ATTRAVERSO
OPERAZIONI DI SEMPLICE
SPECULAZIONE O ARBITRAGGIO
che
cosa
serve
costi
UNA “BORSA A TERMINE ABILITATA”
OPERATORI ABILITATI
UNA CASSA DI COMPENSAZIONE
E GARANZIA
COSTO DELL’IMMOBILIZZO
FINANZIARIO PER IL MARGINE
DI GARANZIA
COSTO DELL’INTERMEDIAZIONE
DI BORSA
Come già detto l’hedger prende una
posizione sul future e generalmente
trasferisce il rischio di prezzo allo speculatore che è ben lieto di accollarsi il
rischio pensando evidentemente di essere più furbo dell’hedger.
Per aprire una posizione su un future è necessario mettere a disposizione un margine iniziale che viene
prelevato dal conto dell'investitore,
margine che può corrispondere anche a meno del 10% del controvalore del contratto future. È facile capire come mai tali strumenti sono così
attraenti: gli speculatori possono
usare un effetto leva non disponibile
per nessuna altra attività rischiosa.
Per mantenere la posizione aperta
è necessario mettere a disposizione il margine di mantenimento che
è generalmente pari a circa il 75%
del margine iniziale. La mancata disponibilità del margine di mantenimento sul conto può portare alla
chiusura immediata della posizione
da parte del broker, anche se generalmente si riceve prima la famosa e
pericolosa margin call.
Vediamo un esempio utilizzando
tutto quello che abbiamo imparato
no ad ora.
La compagnia aerea Flyinthesky
ha intenzione di acquistare tra un
mese 420.000 galloni di jet fuel. I
83
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F ACADEMY
suoi analisti ritengono che sia opportuno coprirsi dal rischio di salita dei prezzi perchè ritengono che
i tumulti in Medio Oriente potrebbero far schizzare il prezzo del petrolio e di conseguenza anche quello dei suoi derivati. La Flyinthesky
decide allora di coprirsi utilizzando
il contratto future heating oil, riferimento per i distillati medi come il
jet fuel e scambiato al NYMEX con
il codice “HO”. Ogni contratto HO
controlla 42.000 galloni, pertanto
la compagnia aerea necessita di 10
contratti future per eseguire una copertura completa. Visto che avrà bisogno del jet fuel tra un mese circa, seleziona la scadenza opportuna
tra quelle disponibili. Per semplicità diremo Settembre, indicato con la
lettera “U”, che al momento quota
poco più di 3,100 dollari a gallone.
Ritenendolo un prezzo soddisfacente per garantirsi un protto adeguato decide pertanto di dare il seguente
ordine al broker: BUY Limit 10 future HOU11 @ 3,100.
L’ordine viene eseguito e immediatamente Flyinthesky si trova
LONG 10 future sul gasolio di riscaldamento (traduzione italiana di
Heating Oil).
Supponiamo per semplicità che al
momento dell’acquisto effettivo di
Jet Fuel e vendita immediata del future sul gasolio di riscaldamento il
prezzo dei due carburanti sia identi-
co (molto improbabile, ma rende più
semplici i calcoli). Si possono vericare due eventi prevalenti:
1) come previsto dagli analisti,
il prezzo del Jet fuel è salito,
così come il prezzo del future sul gasolio di riscaldamento, no a 3,500 dollari/gallone
pertanto la posizione sul future ha generato un guadagno di
(3,500-3,100)*42.000 = 16.800
dollari a contratto; l’operazione di
L'effetto leva è
un'arma a doppio
taglio per gli
speculatori: può
generare protti
enormi ma può
distruggere il
conto di un trader
in pochi minuti
PERFORMANCE A CONFRONTO
ANDAMENTO GENNAIO 1980/LUGLIO 2010
+7.000%
*CASAM CISDM CTA EQUAL WEIGHTED INDEX
Futures
%
+6.000%
$ 600.680
INDICE MANAGED FUTURES*
INDICE S&P 500 TOTAL RETURN
INDICE MSCI WORLD
%
+5.000%
%
+4.000%
Azioni Usa
$ 215.843
%
+3.000%
%
+2.000%
%
+1.000%
Azioni Mondiali
$ 74.376
‘80
80
‘82
‘84
‘86
‘88
‘92
‘94
‘96
‘98
‘00
‘02
‘04
‘06
‘08
‘10
Fonte: CME
84
FUTURES.indd 84
20/07/2011 8.56.24
F ACADEMY
copertura ha
fatto
un
f tt risparmiare
i
i
totale di 168.000 dollari sull’acquisto del carburante.
2) Gli analisti si sono sbagliati e il
prezzo del jet fuel è sceso, così
come quello del future sul gaso
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dollari/gallone generando una
!JW‹‹„
3,100)*42.000 = - 8.400 dollari;
l’operazione di copertura ha in effetti portato ad un mancato risparmio di 84.000 dollari.
È evidente che nel primo caso gli analisti verranno considerati dei geni,
mentre nel secondo verranno considerati degli incapaci. Il punto è che
in entrambi i casi la compagnia aerea
si è garantita
in quanto al prezzo di 3,100 dollari/gallone riesce a far volare i suoi aei guadagno.
d
O i
t nella
ll rereii in
Ovviamente
altà le cose sono un pò più complesse:
la decisione di coprirsi o meno dipende da tanti fattori, non ultima la decisione dei concorrenti. Esistono argomenti a favore e contro la scelta di
coprirsi. Resta il fatto che se si decide
di non coprirsi si diventa automaticamente speculatori.
Veniamo ora all’altro lato. Ipotizziamo che l’hedge fund “PermaBear”, ritenendo imminente un crollo dei prezzi delle materie prime a
causa della crisi del debito sovrano
che sta investendo l’Europa, ha ritenuto interessante vendere il gasolio da riscaldamento anche perchè i
suoi analisti hanno individuato una
le scorte così elevate non sembra
poi così una brutta idea. Ammettiamo per ipotesi che abbia venduto (SHORT) al prezzo di 3,100
dollari/gallone 10 contratti future
HOU11, praticamente ha preso il
lato opposto alla compagnia aerea.
Aggiungiamo però il margine iniziale per capire nel bene e nel male
la potenza dell’effetto leva. Attualmente su un contratto di Heating
Oil scambiato al NYMEX il margine iniziale richiesto si aggira sugli 8.400 dollari. In pratica con circa
84.000 (margine iniziale richiesto
per 10 future sul gasolio di riscaldape
mento) si controlla un controvalore
m
al momento della vendita (SHORT)
di 3,100 * 42.000 * 10 = 1.302.000,
ovvero si mette a deve mettere a diov
sposizione soltanto il 6,5% dell’insp
tero valore del contratto.
ter
Anche in questo caso utilizziamo i
An
due eventi sopra citati e ammettiadu
mo che il fondo esca agli stessi lim
velli della compagnia aerea. Amve
mettiamo anche che il fondo abbia
m
iin portafoglio svariati miliardi di
dollari e che quindi si possa permettere perdite elevate, in effetti i
migliori hedge fund hanno in gestione capitali che spesso superano
st
il miliardo di dollari.
1) Il fondo ha perso 168.000 dollari ovvero il doppio dell’investimento iniziale di 84.000. L’effetto leva è stato devastante!
2) Il fondo ha guadagnato 84.000
dollari, ovvero ha raddoppiato il
capitale iniziale.
Senza necessariamente tirare in ballo cifre così elevate, la conclusione è
che l’effetto leva è un’arma a doppio
taglio per gli speculatori: può genera#
un capitale iniziale ridotto, ma può distruggere in pochi minuti il conto di
un trader avventato in pochi minuti. I
mercati delle commodities non sono
poi così facili.
F
PER SAPERNE DI PIÙ
85
PERFORMANCE|RENDIMENTI ALTERNATIVI
MATERIE PRIME
Perché può ripartire
la domanda di platino
Dopo il calo delle quotazioni del 2010, Credit Suisse e Barclays prevedono un'inversione
di tendenza nei prossimi mesi. E anche dall'indice platino-oro arrivano segnali rialzisti
DI
LUCA FIORE
I
l Platino è una materia prima sui generis. Non è solo
un metallo prezioso. Come
l’oro, è utilizzato come riserva di valore, ma al pari
dell’argento è richiesto anche e soprattutto per applicazioni
industriali. Il Platino è il più ciclico
dei metalli preziosi.
Il Platino è utilizzato sia in gioielleria (35% della domanda), sia nell’industria automobilistica (40%), dove
viene impiegato nella produzione di
marmitte catalitiche.
DOMANDA IN CALO, MA...
Le indicazioni contrastanti in arrivo
dalla ripresa globale ed il terremoto quindi essere consigliabile scommet- TROPPO VICINO
# _ - tere sulla crescita delle quotazioni. La AL PREZZO DELL'ORO
tivamente l'andamento del comparto pensa così il Credit Suisse, che in un Indicazioni rialziste arrivano anche
auto riducendo la domanda di Plati- report rileva come “i dati fondamenta- dall’indice platino-oro, in questo
no. E così dopo i 1.880 dollari l’on- li suggeriscono un rialzo dei prezzi”. momento a 1,1 (il prezzo del platicia di inizio maggio, nell’ultimo mese E sono dello stesso avviso anche Bar- no è pari a 1,1 volte quello dell’oro).
le quotazioni del Platino hanno perso clays, che vede i prezzi nel quarto tri- Alla luce delle serie storiche, negli
circa 5 punti percentuali scendendo in mestre a 1.880 dollari l’oncia, e la so- ultimi 30 anni l’indice si è attestacietà di consulenza sudafricana Allan to in media a 1,36, è prevedibile un
area 1.700 dollari.
Secondo il colosso inglese della chi- Hochreiter, che pronostica il supera- apprezzamento del Platino nei conmica Johnson Matthey domanda e of- mento dei 2 mila dollari l'oncia.
fronti del metallo giallo.
ferta nel 2010 si sono soLA QUOTAZIONE DA INIZIO 2010
stanzialmente
bilanciate.
COME INVESTIRE
DATI IN DOLLARI ALL'ONCIA
L’equilibrio dovrebbe conPer investire in Platino si
1.900
fermarsi anche nel 2011 ma 1.850
possono acquistare monedall’anno prossimo la situa- 1.800
te e lingotti, fondi ETF e
1.750
zione è destinata a mutare 1.700
ETC (Exchange Traded
radicalmente. Secondo gli 1.650
Funds e Exchange Traded
analisti, dal 2012 al 2015 1.600
Commodities), utilizzare
1.550
la domanda sovraperfor- 1.500
contratti Future e Opziomerà l’offerta di circa mez- 1.450
ni, Covered Warrant, CFD
1.400
zo milione di once all’anno.
(Contracts for Differengen‘10
apr
lug
ott
gen’11
apr
lug
Nei prossimi mesi potrebbe
Fonte: BLOOMBERG ˆF
86
RENDIMENTI ALTERNATIVI |PERFORMANCE
FOREX
IL FRANCO RESTA FORTE
I fondamentali dell'economia svizzera tengono in alto la moneta contro l'euro. Come operare
DI
L
RICCARDO DESIGNORI
ziari, la volontà di
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nel biennio 2009J‹=‹ # #
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pazione atteso al 3,1% e al
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… misti vedono al massi gno offerto dalla doman
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prossimi trimestri.
EURO/FRANCO SVIZZERO DA INIZIO 2007
1,70
1,55
1,40
1,25
1,10
L'ANALISI TECNICA

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Œ‹ bre 2010 e il 23 maggio
2011 è stato rapidamente
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# #
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prezzo ove è possibile in #
! so gli inevitabili rimbalzi
# + -
2007
2008
2009
2010
2011
Fonte: BLOOMBERG
5
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5
terpolando la serie di massimi intraday registrati
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# †
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del 17 marzo 2011.
LE STRATEGIE
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8 senta il minimo intraday
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fornite dalla trendline di
J= gio 2009, del 2 novem J‹=‹ `== 2011. Non essendovi per
ora segnali di imminente
inversione del movimen
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F
87
REAL ESTATE|MERCATO IMMOBILIARE
IDEE DI INVESTIMENTO
Ecco perché
conviene ancora
comprare casa
a New York
DI
VALERIA PANIGADA
A
I prezzi non sono ancora
risaliti troppo e il cambio
è favorevole. Iniziate
a cercare in estate per
chiudere l'affare in autunno.
I quartieri giusti e i tagli più
commerciabili. Regole e tasse.
Guida ragionata all'acquisto
88
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TUTTI I VANTAGGI
DELLA GRANDE MELA
» Mercato immobiliare
»
»
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ancora depresso, ma
stabile
Domanda internazionale
elevata a fronte di una
offerta limitata
Popolazione in aumento
Economia della città più
Trasparenza e certezza
del diritto
Cambio euro/dollaro
favorevole
ESTATE
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REAL ESTATE|MERCATO IMMOBILIARE
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OCCHIO AL CONDOMINIO
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La cooperativa,
sconsigliabile per
un immobile da
mettere a reddito,
è conveniente per
l'uso personale
perché il costo è
20-30% in meno
FLATIRON
DISTRICT
Ampio e lussuoso
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nella Quinta strada
SETAI BUILDING
A pochi passi
dall'Empire State
su New York.
E' stato costruito
su un terreno
che apparteneva
a Lehman Brothers.
Tra gli acquirenti
famosi calciatori
come il brasiliano
Kakà e il portoghese
Luis Figo.
TUTTE LE QUOTAZIONI ZONA PER ZONA
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90
PREZZO MEDIO DI LISTINO
STUDIO
LUPPER WEST SIDE
567,228
UPPER EAST SIDE
511,631
MIDTOWN EAST
530,655
MIDTOWN WEST
647,884
FLATIRON DISTRICT
876,391
GRAMERCY PARK
521,916
CHELSEA
528,859
WEST VILLAGE (GREENWICH) 575
WEST VILLAGE
489
EAST VILLAGE
526,987
SOHO
1,205,052
LOWER EAST SIDE
0
FINANCIAL DISTRICT
627,218
MEDIA MANHATTAN
577,858
STUDIO
ALCOVA
1 CAMERA
2 CAMERE
3 CAMERE
4 + CAMERE
566,918
496,662
537,088
714,326
640
448
527,461
0
652
0
950
0
610,8
561,565
870,343
861,165
910,645
987,012
1,452,486
945,331
1,157,717
1,124,876
1,702,197
834,247
1,234,507
713,839
1,086,647
875,726
2,121,877
1,858,319
1,860,752
1,954,159
2,449,962
1,688,431
1,938,188
2,435,515
2,682,011
1,381,464
2,138,857
1,061,071
1,672,800
1,648,753
3,668,494
3,213,162
3,219,737
4,129,157
5,738,568
4,163,872
5,030,706
3,046,718
4,584,684
2,707,000
4,836,352
2,883,125
2,206,566
3,236,183
6,765,491
5,938,346
8,464,400
8,883,343
11,648,694
13,355,000
9,426,666
12,722,500
8,955,714
4,279,375
8,112,321
0
5,350,083
6,661,050
Fonte: VIVALDI REAL ESTATE
MERCATO IMMOBILIARE |REAL
I quartieri di Manhattan
25
24
UPTOWN E MIDTOWN LE ZONE PIÙ RICERCATE
23
UPTOWN
14
15
16
17
18
19
20
ESTATE
WAY UPTOWN
UPPER WEST SIDE (LOWER)
UPPER EAST SIDE (LOWER)
UPPER WEST SIDE (UPPER)
UPPER EAST SIDE /EAST HARLEM
COLUMBIA /MORNINGSIDE HEIGHTS
HARLEM (LOWER)
EL BARRIO
21
22
18
19
16
20
21
22
23
24
25
MANHATTANVILLE/HAMILTON HEIGHTS
HARLEM (UPPER)
WASHINGTON HEIGHTS
FORT GEORGE / FORT TRYON
INWOOD
17
14
15
MIDTOWN
8
9
10
11
12
13
CHELSEA
FLATIRON /LOWER MIDTOWN
MURRAY HILL /GRAMERCY
HELL’S KITCHEN
MIDTOWN
EAST MIDTOWN
11
12 13
8
9
10
5 6
2 3 4
7
DOWNTOWN
1
2
3
4
5
6
7
1
DOVE E COSA È UN AFFARE
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" #West VillageSoho e Noho
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TRIBECA
CITY HALL/CHINATOWN
LOWER EAST SIDE
WEST VILLAGE
WASHINGTON SQ. / NYU / NOHO / SOHO
EAST VIKKAGE
Fonte: ELABORAZIONE F SU DATI TIRELLI&PARTNERS
GUIDO POMPIL J
Fondatore di Vivaldi Real Estate
5
Financial District“
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Abitazioni
VALORE MINIMO
VALORE MASSIMO
di pregio:
16.500
i prezzi minimi
e massimi 8.700
delle maggiori
8.500
8.100
città
4.500
6.300
6.000
5.400
americane
4.200
4.000
a confronto
1.000
con Roma
2.100
e Milano
(euro/mq) New York
Miami
Milano
Roma
Los Angeles
Boston
91
REAL ESTATE|MERCATO IMMOBILIARE
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1 BEDROOM: TUTTI I PREZZI DAL TOP (WEST VILLAGE) IN GIÙ
DATI IN DOLLARI USA PER APPARTAMENTI DI 1 CAMERA
1.702,197
WEST VILLAGE
FLATIRON DISTRICT
SOHO
CHELSEA
WEST VILLAGE (GREENWICH)
FINANCIAL DISTRICT
MIDTOWN WEST
GRAMERCY PARK
MIDTOWN EAST
MANHATTAN - RIEPILOGO
UPPER WEST SIDE
UPPER EAST SIDE
EAST VILLAGE
LOWER EAST SIDE
1.452,486
1.234,504
1.157,717
1.124,876
1.086,647
Il prezzo medio
di un'abitazione
nel Financial
District si aggira
sul milione
di dollari. Meno
che altrove,
e c'è anche un
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987,012
945,331
910,645
875,726
870,343
861,165
834,247
713,839
Fonte: VIVALDI REAL ESTATE
LE DRITTE PER RISPARMIARE
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…
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MERCATO IMMOBILIARE |REAL
ESTATE
Compravendita
in sei mosse
La procedura di acquisto vera
del contract of sale (il nostro
compromesso), accompagnata
dal pagamento dell’anticipo, pari
al 10% del prezzo concordato.
Questa somma non viene
consegnata al venditore, ma
versata su un conto gestito dal
proprio avvocato, garantendo così
maggiore velocità e sicurezza
di recupero in caso l’affare non
5
|
non si stia comprando direttamente
dal costruttore, la fase successiva
consiste nella presentazione
dell’acquirente al condominio,
che dovrà esprimere un giudizio
e rinunciare al diritto di prelazione
sull’appartamento. Una fase che
in Italia non esiste. Se si supera
il giudizio dei condomini, il passo
regolarità del titolo e l’assenza di
pesi sull’immobile, che avviene
acquistando una title insurance, il
cui costo varia tra lo 0,5 e lo 0,7%
del prezzo concordato. Prima
di terminare l’acquisto si deve
decidere se si vuole acquistare
l’appartamento in nome proprio o
attraverso una società. Da ultimo, il
transfer of deed (trasferimento del
titolo di proprietà), in cui l’avvocato
paga il saldo e l’affare è fatto.
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FEDERICO MARIA IONTA
Numero uno di First The Real Estate
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F
93
REAL ESTATE|MERCATO IMMOBILIARE
LE COSE DA SAPERE
Acquisto e gestione,
tutte le spese da valutare
Primo fondamentale passo:
arruolare un avvocato (farà
quasi tutto lui). Dalle tasse
al condominio, ecco le altre
voci da mettere nel conto
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94
I COSTI PER COMPRARE 136 METRI QUADRI NEL MIDTOWN
VOCI
%
Prezzo di acquisto
Commission
6,00
Transfer Tax
1,85
Mansion Tax
1,00
Titole Insurance
0,50
Legal Fee
Mortgage Recording
2,80
Processing Fee
Capital Gain
28.00
Importo totale pagato dall' Acquirente
Importo totale pagato dal Venditore
IMPORTO
1.670.000 $
100.200 $
1.853,70 $
16.700 $
8.350 $
3.000 $
23.380 $
1.000 $
22.344 $
A CARICO DI
ACQUIRENTE
VENDITORE
Y
Y
Y
Y
Y
Y
Y
Y
Y
Y
1.724.283,70 $
1.544.456 $
Fonte: VIVALDI REAL ESTATE
adv_borse_illustrator.eps
1
20/07/2011
9.23.04
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SMALL CAP
Cercate i “mozziconi di sigaro”!
Nel gergo degli investitori sono le piccole società sottovalutate dal mercato. Occasioni di Borsa
da scovare con lo studio e l’analisi delle aziende. Per capirne le evoluzioni strategiche
A CURA DI
MARCO BERTON
Questo mese parliamo di... LUKE412
C
aro Luke412, presentati
ai nostri lettori. Da quanto tempo sei iscritto al
Forum?
Caro Marco, seguo il forum dal 2005 e dopo alcuni mesi trascorsi in qualità di semplice
osservatore ho deciso di diventare parte
attiva iscrivendomi alla famiglia di Finanzaonline.com, anche perché non mi piaceva l’idea di stare lì a guardare come dal
buco della serratura. Inizialmente sono
entrato quasi in punta di piedi con un certo timore reverenziale verso i “vecchi”. Poi
con il passare del tempo ho capito che è
essenziale il confronto e il dibattito tra gli
utenti. E che si può dialogare persino con
i guru…
storicamente si annidano storie interessanti di sottovalutazioni (appunto i “mozziconi di
sigaro” trascurati dal mercato, come li chiamava il grande Benjamin Graham).
Ritengo che anche a Piazza
Affari ci siano ottime società
che rischiano di restare cronicamente trascurate e sotto
varle.
CARTA D’IDENTITA’
Nickname: luke412
Sottonick: cigar-butt investing
Data di registrazione:
12 dicembre 2005
Segni particolari:
piccolo azionista
Che tipo di trader sei e con
quali strumenti ti approcci
alla Borsa?
Come ho più volte ribadito nel Forum,
non faccio trading a tempo pieno, evito
le operazioni “mordi e fuggi” (non avrebbero oltretutto molto senso, visto che mi
Quali mercati segui in particolare?
Come si intuisce dal mio sottonick (ci- interesso di small cap italiane). Prediligo
gar-butt investing) i miei investimenti si solitamente il trading di posizione, con
concentrano sui titoli a bassa capitaliz- ingressi mirati e studiati, e un orizzonte
zazione, le cosiddette small cap, dove temporale che varia da alcune settimane a periodi anche lunghi. Per
–
tutto studio e analisi. Non solo
Chiamare e porre domande
di bilanci, o tantomeno di graagli investor relator e agli
x
‚
complesso. Cercare di capiramministratori delle società
rappresenta non solo un diritto, ne le possibili evoluzioni strategiche che poi condizionano i
ma spesso un dovere
movimenti del titolo.
96
Totali messaggi:
8.300
Oltre alla small cap ti dedichi anche
ad altro?
; | interesse è quello delle operazioni straordinarie e degli aumenti di capitale cercando di sfruttare disallineamenti temporanei di prezzi o addirittura arbitraggi,
anche se le occasioni di guadagno in
questo ambito si sono fortemente ridotte
negli ultimi anni.
Dai tuoi interventi sul Forum ho visto che sei un assiduo frequentatore di Assemblee societarie. Credi veramente che il parco buoi debba far
sentire la propria voce? Non è una
Il meglio del Forum
semplice perdita di tempo?
Io sono sempre più convinto che grazie
ad Internet e a spazi come quelli offerti
da Finanzaonline.com si possa costruire
qualcosa di importante a livello di partecipazione delle minoranze alla vita societaria. Il tutto per migliorare la trasparenza
e in una certa misura la tutela dell’intero
x
pochi anni fa. Inoltre credo sia importante
stabilire un contatto diretto con le società.
Chiamare e porre domande agli investor
relator e agli amministratori rappresenta
non solo un diritto, ma spesso un dovere.
Torniamo al Forum: sei iscritto da oltre 5 anni. Hai mai pensato di cambiare aria?
No, perché credo che al di là di certe degenerazioni (tipo multi-nick o qualche utente provocatore) peraltro favorite
dall’anonimato offerto della rete, il Forum
di Finanzaonline.com rappresenti, soprattutto per le small cap, un punto di incontro e discussione impareggiabile. Sui
x x impossibile trovare persino le notizie che
riguardano una singola società: per non
parlare di approfondimenti o analisi.
Come pensi sia cambiata la comunità di Finanzaonline.com negli ultimi
anni?
In questi anni è il web che si è evoluto
alla velocità della luce e quindi il Forum di
oggi rispecchia in parte il nuovo approccio alla rete. Capisco la nostalgia di alcu-
ni utenti “storici”, però occorre vivere il presente. Il Forum è senza dubbio cresciuto
tanto a livello quantitativo. A volte si fa forse più fatica a selezionare gli argomenti di interesse e gli utenti propositivi con
i quali si può instaurare un dialogo e uno
scambio reciproco. Nonostante questo la
qualità c’è sempre. Saluto tutti i lettori e vi
rimando sul Forum Small Cap di Finanzaonline.com.
F
20-05-2011
luke412
cigar-butt investing
Citazione
Originalmente inviato da biedermaier
comunque il p/e irce a questi prezzi credo sia intorno a 4 ( forse meno) con gli utili sul 2011, credo il
valore più basso in assoluto
http://www.irce.it/old_doc_pdf/TRIM.31.03.11.pdf
Data registrazione: Dec 2005
Messaggi: 8,300
Popolarità: 42949678
Certamente EV/Ebitda è uno dei parametri però come ho scritto, penso sia più importante rispetto al P/E dove al
denominatore abbiamo utili in parte virtuali. Prendendo ad esempio KME, altra azienda che ha un impatto forte dalla
variazione del prezzo del rame, abbiamo nel I trimestre 2011 un utile lordo di 78 mln di euro. Cosa dovremmo fare?
78x4 = 312 Mlm?! Sai che p/e otterremmo? 0,55.
Altro che Irce con tutto il rispetto. Il mercato fa questi calcoli? No. Perché sa che buona parte di quell’utile è virtuale.
Per questo la società correttamente indica in tutti i prospetti i parametri al netto dell’effetto rivalutazione scorte ed
infatti l’utile lordo trimestrale scende a 5 mln. Comunque un titolo si muove per n fattori, dove i fondamentali contano
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semestrale per avere elementi in più. Poi come ho detto sono analisi e valutazioni personali. Saluti.
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