22 giugno 2013 - Il Giornale dell`Altopiano
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22 giugno 2013 - Il Giornale dell`Altopiano
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI l’Altopiano La voce degli 8 Comuni www.giornalealtopiano.it pag.10 ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO N. 401 - ANNO XV - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” I SAPORI DELLA TRADIZIONE SABATO 22 GIUGNO 2013 Ospedale di Asiago: salvo il punto nascita, addio ai primariati di Chirurgia e Ortopedia Restano le apicalità di Medicina e Riabilitazione Cardiologica alle quali (sorpresa!) si aggiunge quella di Pronto Soccorso ROTZO Cristiano Dal Pozzo, l’Alpino centenario, premiato dal Prefetto SCI NORDICO A Valbella la rievocazione storica della Battaglia dei Tre Monti Pagina 22 Torna ad Asiago la Coppa del Mondo sulla nuova pista del Millepini Pagina 14 MANIFESTAZIONI Un Altopiano da gustare: colazioni e merende nel cuore della natura Pagine 14 Pagina 17 Attenti alle zanzare tigre: un’autentica invasione anche in alta montagna Asiago 4U: la nuova app per smartphone tutta dedicata al turismo Pagina 7 CANOVE ANOMALIE Pagina 4 Pagina 19 Quasi pronta la nuova rotonda Comunità Montana Chiusi i conti 2012 “Per l’Unione montana un bilancio in ordine” Pagina 13 Pagina 14 ASIAGO SCOMPARSA Il Kerchekke, colle della prima chiesa, e la fontana tempietto Grafica Altopiano Pagina 19 CALCIO Una nuova società per il Canove con Canalia presidente Pagina 21 Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 2 Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano 3 La voce degli 8 Comuni SANITA’ Ospedale di Asiago: salvo il punto nascita, addio ai primariati di chirurgia e ortopedia Nel 1980 i Queen pubblicavano la canzone “Another one bites the dust”, ovvero un altro se ne andato. Bella canzone e ottima colonna sonora per l’ospedale di Asiago dopo la pubblicazione delle nuove schede di dotazione ospedaliera da parte della Regione Veneto. Perché dai 7 primari degli anni ‘90, diventati sei sulla carta ma quattro effettivi all’inizio del 2000 arriveremo ora ad averne solo tre. Ma, siccome la matematica non è un opinione tranne quando la usano i politici, l’ospedale di Asiago in realtà perde due primariati esistenti per poi acquisirne uno che per il momento rimane ipotetico. Basta che non diventi ipotetico come il primariato di radiologia che l’ospedale asiaghese annoverava qualche anno fa sulla carta mentre in realtà di primari radiologi in carne ed ossa non se ne sono mai visti. Entrando nello specifico, la Regione con le nuove schede di dotazione opsedaliera approvate dalla giunta, assegna al nosocomio di via Martiri di Granezza 113 posti letto (con la perdita di 5 – 6) così suddivisi: 40 per l’area medica, 20 per l’area chirurgica associata all’ortopedia, 6 ad ostetricia e ginecologia, 15 per le lungodegenze e 32 per l’area riabilitativa funzionale compre- sa quindi anche la riabilitazione cardiologica. Di per sè i danni così sembrano contenuti ma è entrando nelle apicalità, ossia primariati, che si denotano scelte discutibili. Dei primariati rimane medicina e riabilitazione. A cui si aggiunge quello di pronto soccorso (quello ipotetico, ora si attende la nomina). Andato Radiologia (quello mai esistito fisicamente). Quattro meno uno uguale tre. Però rimangono fuori due primariati attuali; chirurgia e ortopedia. Al servizio di chirurgia viene attribuita la competenza di day hospital, ovvero interventi programmati e in giornata sradicando ogni speranza di ripresa di un servizio chirurgico completo (lavoro di fino? Ai posteri l’ardua sentenza.) Al reparto di ortopedia invece viene attribuita l’indicazione di unità dipartimentale che non compromette in alcun modo l’attività ma la priva del prima- rio. In entrambi i casi, e nonostante le assicurazioni dei direttori generali che si sono susseguiti negli anni, è evidente che il primario è una figura trainante per l’attività ospedaliera oltre a rappresentare una sicurezza e un punto di riferimento per il personale del reparto. Preoccupazioni che contrastano con l’ottimismo espresso dal dg Antonio Compostella che dichiara: “Si evidenzia un quadro generale della futura sanità caratterizzata da ospedali più efficienti, al passo con i tempi, orientati al trattamento delle patologie acute, potenziando alcuni filoni di attività come la day surgery e la riabilitazione. Non posso che apprezzare il lavoro svolto che ha saputo cogliere le peculiarità del territorio dell’Ulss 3 garantendo il mantenimento di servizi adeguati al bisogno dei suoi cittadini”. Tra l’insoddisfatto ed il fiducioso il sindaco di Asiago Andrea Gios. “Non sono contento perché vedo i problemi a lungo termine che difficilmente saranno risanabili. Preoccupazioni che ho già espresso in Regione. Togliere primari che fungono da volano ai loro reparti, cioè sono di richiamo per pazienti anche fuori Ulss, a lungo termine rischia di far diminuire l’attività di reparto finora svolta in chirurgia e ortopedia”. “In compenso ci sono anche delle cose positive – aggiunge – E’ stato salvato il punto nascita, è stata riaffermata la specialità riabilitativa dell’ospedale, i posti letto sono pressoché invariati, è stato aggiunto un primario di pronto soccorso”. “Soprattutto – conclude Gios - l’ospedale di Asiago è stato indicato come ospedale di rete con specificità montana; credo sia la prima volta che la Regione abbia riconosciuto questa peculiarità. Sono risultati raggiunti grazie alla professionalità di tutto il personale ospedaliero con il grande lavoro di messa in rete con l’ospedale di Bassano senza dimenticare l’avvio dei lavori del nuovo plesso ospedaliero”. Gerardo Rigoni Ostetricia non chiude Pericolo scampato, almeno per il momento! La paventata sospensione temporanea, cioè almeno per l’estate, del servizio di ostetricia all’ospedale di Asiago, non ci sarà. Il problema della “carenza di risorse umane” ovvero della mancanza di personale, sia ostetrico che medico, sembra sia stato risolto. Si continuerà quindi a partorire ad Asiago, in questo piccolo reparto che solleva sempre più consensi per il clima familiare e tranquillo che si è riusciti a creare e per la massima cura che mamme e bambini ricevono, con grande gentilezza, da tutto il personale (vedi a proposito la pagina delle lettere). Per discutere del problema e trovare delle soluzioni concordate si sono tenute alcune riunioni tra il direttore generale Fernando Antonio Compostella, il direttore sanitario Enzo Apolloni e i sindaci degli otto comuni. Proprio in conferenza dei sindaci dell’Altopiano sono state formulate alcune ipotesi di lavoro poi sottoposte alla direzione sanitaria, che sono state accolte e messe in atto ed hanno permesso di mantenere pienamente l’attività del reparto. Intanto inAltopiano ci si chiede se per la costruzione del nuovo ospedale si stia lavorando o no. Osservando infatti l’area adiacente all’attuale struttura, in cui dovrebbe sorgere il nuovo edificio, sembrerebbe proprio che da dicembre, da quando cioè c’è stata la cerimonia in pompa magna per la posa della prima pietra, con la presenza del governatore del Veneto Luca Zaia, tutto sia rimasto come prima. C’è forse qualche recinzione in più e poco altro. E qualche dubbio sull’effettiva intenzione della regione di realizzare il nuovo nosocomio comincia a sorgere. A rassicurare gli utenti altopianesi arrivano le parole del direttore generale Fernando Antonio Compostella intervenuto a Gallio in occasione del convegno di presentazione dei dati sull’analisi statistica sui tumori in Altopiano. “L’ospedale si farà, il percorso è ormai iniziato ed è irreversibile”. S.L. l’Altopiano Sabato 22 giugno 2013 4 La voce degli 8 Comuni ATTUALITA’ Gios:“Guardiamo Zanzare “tigre” invadono l’Altopiano ai fatti concreti” Numerose segnalazioni confermano la presenza della temuta zanzara tigre anche sui 7 Comuni. Marcesina tra le zone con maggior densità dei fastidiosi insetti. “Colpa delle eccessive piogge” Sono milioni, irritanti e affamate. Dovrà ricredersi chi pensava che le punture di zanzara fossero solo sgradevoli realtà per gli abitanti della pianura, quest’anno gli insetti succhia sangue si sono accasati pure ai 1400 metri di altezza di Marcesina. Ne sanno qualcosa escursionisti e villeggianti che nei giorni scorsi hanno stazionato per qualche ora nella verde piana alpina, nemmeno il tempo di scendere dall’auto che subito l’assalto dei piccoli “Culicidi” si manifestava sotto forma di irritanti punture su braccia e gambe scoperte. “Mai avrei pensato – confessa il vicentino Luigi Demenego - di venire punto dalle zanzare tigre a queste latitudini. Da noi nel basso vicentino ormai si sono accasate, le combattiamo con ogni mezzo, con la disinfestazione dei tombini ed evitando il ristagno di acqua nei giardini, ma quassù con tutte queste pozze sarà dura vederle diminuire”. Stesse lamentele da parte di Antonella Ferrigato, giunta da Padova col marito Giulio per una escursione in mountain bike: “È una cosa impressionante, neanche il tempo di rallentare un po’ con la bici, che subito gli insetti si posano per sfamarsi. Veniamo quassù da anni durante i finesettimana estivi, ci sono strade ovunque per praticare il nostro sport e il panorama è fantastico. Per le prossime gite bisognerà munirsi di spray repellenti, o girare alla larga dai posti più umidi”. In effetti è proprio l’umidità a regolare il proliferare di questi insetti, come confermano gli agenti del Corpo Forestale dagli uffici di via Ebene: “Le piogge copiose dei giorni scorsi e il veloce rialzo delle temperature hanno creato il clima perfetto per la posa delle uova e la maturazione delle larve. È probabile che il luogo con maggior densità di zanzare sia una zona chiamata “Marcita”, che i soventi acquazzoni primaverili trasformano quasi in una palude. Qualche giorno di sole e senza precipitazioni notturne, potrebbe essere utile ad un ritorno alla normalità”. La segnalazione comunque non è limitata solo alla piana di Marcesina, altre zone dell’Altopiano risultano infestate dai molesti insetti dall’addome tigrato, è il caso del territorio limitrofo a Malga Fossetta e, più a sud dell’Altopiano, sulla spianata del Paù. Giovanni Dalle Fusine Ad Asiago l’assemblea dell’AIAS Venerdì 21 e sabato 22 giugno si tiene ad Asiago (per la prima volta in Veneto) l’Assemblea nazionale dell’Associazione Italiana Assistenza Spastici, la no profit che si occupa di riabilitazione per le persone disabili, integrazione sociale e divulgazione della cultura della disabilità. Sede dell’assemblea sarà l’Hotel Milanodove saranno presenti centinaia i soci e dirigenti dell’Aias - in rappresentanza dei circa 10 mila soci – provenienti da tutta Italia. Venerdì l’assemblea ordinaria che, come ogni anno, si è aperta con la consueta relazione del presidente nazionale Aias, ing. Francesco Lo Trovato.Nel pomeriggio, la convocazione dell’Assemblea straordinaria con alcune importanti modifiche statutarie dell’Aias. Sabato 22, dalle 10, soci, presidenti e delegati Aias avranno l’importante compito di eleggere i nuovi esponenti (venti in tutto) del Consiglio nazionale dell’Associazione, che viene rinnovato ogni tre anni.Il sabato pomeriggio sarà dedicato al giro turistico di Asiago e dei suoi dintorni. Da giugno le bollette del servizio idrico si pagano anche nei punti Lottomatica Dal mese di giugno c’è un modo semplice e comodo per pagare le bollette del servizio idrico. Per agevolare gli utenti, Etra ha stipulato una convenzione con LIS PAGA, il servizio di Lottomatica che permette di pagare bollette, bollettini, tributi, multe e tanto altro in modo rapido e sicuro. Sarà dunque possibile scegliere di pagare le bollette del servizio, oltre che in posta e in banca, anche in uno qualsiasi dei punti Lottomatica. Il pagamento potrà essere effettuato in contanti o con carta Pago Bancomat e, come per gli altri servizi offerti da Lottomatica, è prevista l’applicazione di una com- missione. Etra ricorda inoltre che è anche possibile richiedere la domiciliazione bancaria dei pagamenti presentando l’apposito modulo allo “sportello veloce” attivo in tutti gli sportelli territoriali della multiutility. Gli utenti di Etra troveranno tutte le informazioni utili per usufruire del nuovo servizio sulle bollette in spedizione in questi giorni. Quando avevo deciso di rispondere alla prima lettera del consigliere Comunale diAsiago Maurizio Rossetto (pubblicata su “l’Altopiano del 27 aprile 2013), lo avevo fatto perché, in una delle frasi conclusive, l’interessato scriveva “Dobbiamo affrontare i problemi assieme, in modo partecipato, tralasciando ogni individualità, anche rispetto agli altri comuni dell’altopiano.” Questo richiamo (in netto contrasto con il tono prevalente della lettera), non dico alla fratellanza, ma alla buona volontà e ad un atteggiamento costruttivo, mi aveva indotto a rispondere, dando spazio soprattutto ai dati oggettivi e ai fatti concreti, anche se non ho resistito alla tentazione di replicare, con i toni che fanno parte del mio carattere schietto e diretto, alle accuse infondate, ai dati imprecisi (in certi casi manipolati, mi auguro più per ignoranza che per malafede), alle insinuazioni abilmente disseminate per gettare discredito sul mio ruolo e sull’intera amministrazione. Chiedo scusa ai lettori di aver tenuto impegnato il giornale per due numeri, occupando due intere pagine per rispondere alla lettera del consigliere Rossetto, ma sappiamo tutti che per accusare bastano a volte poche parole, mentre per spiegare, fornire dati e chiarimenti, correggere le informazioni sbagliate è necessario molto più spazio. Grande è stata quindi la mia sorpresa nel vedere pubblicata nell’ultimo numero de “l’Altopiano” un’altra lettera del consigliere Rossetto, un’intera pagina in cui si difende accusando e lamentandosi del modo in cui è stato trattato, come fa abitualmente chi non ha validi argomenti. Non ho intenzione di alimentare ulteriormente questa polemica. Infatti, il terreno del personalismo e della litigiosità, sul quale il consigliere Rossetto vorrebbe trascinarmi, perché forse gli è più congeniale dell’attitudine a risolvere concretamente i problemi di una comunità, è un terreno che credo interessi pochissimi nostri concittadini, molti dei quali in questo periodo sono quotidianamente in affanno per gli effetti di una crisi che l’amministrazione comunale cerca di arginare e contenere con le poche risorse che ha disposizione, ma con l’impegno quotidiano del sindaco, degli assessori e di tutti i dipendenti comunali. Il mio carattere mi porterebbe a ribattere colpo su colpo, ma quali vantaggi porterebbe alla città di Asiago un’ulteriore replica da parte mia, quando il consigliere Rossetto chiude la sua lettera con queste parole: “Tanto dovevo precisare, anche a tutela della onorabilità della mia persona, e del mio ruolo di consigliere comunale e di avvocato libero professionista.”? Non poteva spiegare in modo più chiaro le vere motivazioni della sua lettera.Quanto ai problemi di cui abbiamo dibattuto per circa due mesi su “l’Altopiano” e cioè impianto fotovoltaico, sistemazione dei manti stradali, sgombero della neve, risarcimento dei danni, opere realizzate dall’amministrazione comunale, ogni lettore avrà avuto modo di formarsi liberamente una sua opinione, che auspico sia fondata sui fatti e non sulla disinformazione. Andrea Gios l’Altopiano Sabato 22 giugno 2013 L’Altopiano srl - Società unipersonale Sede legale: Via Iacopo Scajaro, 97 - 36012 Asiago (Vi) Redazione: Via Iacopo Scajaro, 23 - 36012 Asiago (Vi) Registrazione n. 10/02 del 04/12/2002 presso il tribunale di Bassano del Grappa Telefono servizio lettori: 348 - 3138606 Telefono servizio abbonati 338 -1460517 Telefono per inserzioni pubblicitarie 338-1460517 Telefono Redazione 0424-462575 E-mail: [email protected] [email protected] Direttore responsabile: Stefania Longhini Segretaria di redazione: Silvana Bortoli In redazione: Giovanni Dalle Fusine, Cesare Pivotto, Gerardo Rigoni, Martina Rossi, Stefania Simi, Egidio Zampese Hanno collaborato: don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli, Renato Angonese, Edoardo Sartori, Matteo Dal Pozzo Paola Cappellari, Giacomo Scarsella, Giorgio Spiller, Gianna Francesca Rodeghiero, Andrea Gios, Emanuela Rela CINEMA LUX ASIAGO - Venerdì 21 giugno ore 21.00* - Sabato 22 giugno ore 16.00* 18.30* 21.00* Domenica 23 giugno ore 16.00* 18.30* 21.00* - Lunedì 24 giugno ore 21.00* - *proiezione in 3D Responsabile grafico : Fabrizio Favaro Impaginazione : Davide Degiampietro Foto: Archivio Giornale, Alessandra Rossi, Caterina Zancanaro Stampa: Centro Stampa delle Venezie Via Austria, 19/b - 35217 Padova Edizione chiusa il 21 giugno alle ore 01.00 Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano 5 La voce degli 8 Comuni ATTUALITA’ La Comunità Montana chiude i conti del 2012 “All’Unione Montana lasciamo un bilancio in ordine” Il consiglio della Comunità Montana ha approvato, il 15 maggio scorso, il conto consuntivo relativo all’esercizio 2012. E lo ha fatto per l’ultima volta in circa 40 anni di storia. Infatti, pochi minuti dopo il voto favorevole dei rappresentanti degli 8 comuni al Consuntivo, si è insediato per la prima volta il nuovo consiglio della costituenda Unione Montana, ente che sostituirà dai prossimi mesi la “vecchia” Comunità Montana. “Ho ricordato ai consiglieri – spiega l’assessore alle finanze Andrea Benetti – che quello che stavamo approvando sarebbe stato l’ultimo bilancio nella storia della Spettabile Reggenza, o almeno l’ultimo conto consuntivo relativo ad un periodo di normale funzionamento”. L’approvazione del Consuntivo è stata importante anche per cristallizzare la situazione economica/finanziaria che la Comunità Montana “conferirà” alla nuova Unione Montana : “Come per la stesura e l’approvazione del bilancio di previsione 2013, che abbiamo già presentato al consiglio 2 mesi fa, anche per la redazione del consuntivo abbiamo come giunta chiesto celerità agli uffici, proprio perché volevamo velocizzare i tempi di passaggio al nuovo ente. Ci sembrava corretto fornire una situazione quanto più definitiva possibile in tempi rapidi, così da non intralciare e rendere più trasparente la fase di insediamento dell’Unione Montana”. Ma quali sono i numeri che la Comunità Montana lascerà in eredità all’Unione Montana? “Pur peggiorando la situazione generale e assistendo ad un intensificarsi delle criticità che negli ultimi anni hanno tormentato le Comunità Montane, anche questo bilancio si chiude, dopo 3 variazioni avvenute nel corso del 2012, con un avanzo di 79.128 euro – continua il vicepresidente – segno di una buona gestione che la giunta guidata da Roberta Marcolongo ha messo in atto negli ultimi mesi” Se l’avanzo finanziario presenta un risultato positivo di quasi 80 mila euro, dopo gli avanzi 2010 e 2011 di 117.000 e 115.000 euro, il saldo di cassa della Spettabile Reggenza sembra soffrire maggiormente: “Dai 512.000 euro presenti in tesoreria al 31/12/2012, stiamo velocemente scendendo fino ai circa 300.000 di queste settimane, segno che gli incassi relativi a contributi o trasferimenti sono praticamente congelati, rispecchiando la difficile situazione che stanno attraversando i nostri principali interlocutori, ovvero i Comuni Altopianesi e la Regione”. Significativo, comunque, l’ammontare dei lavori eseguiti dalle squadre specializzate nel corso del 2012; infatti tra progettazioni, direzione lavori e realizzazioni di strade forestali, malghe e migliorie agro-silvopastorali la spettabile Reggenza ha effettuato interventi su delega dei comuni per più di 500.000 euro. Ben 295.000 gli introiti derivanti dalla vendita delle tessere per la raccolta funghi, contributi regionali utilizzabili per la parte corrente invece scesi a 160.000 euro. Per quanto riguarda i mutui ancora in essere (2, relativi alla costruzione della discarica Melagon e per l’acquisto del capannone in zona artigianale di Asiago), nel 2012 sono state pagate rate per una quota capitale di 27.516 euro e interessi per 17.900 euro. “Lasciamo comunque – come detto più volte in questi mesi – all’Unione Montana un bilancio in ordine, con le criticità che tutti oramai conosciamo ma che ha retto in questi anni difficili in maniera più che dignitosa” . Imprese del terziario: la crisi si supera lavorando insieme Per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi di Veneto, Friuli Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e di Bolzano, la crisi non solo non accenna a diminuire di intensità, ma addirittura sembra destinata ad aggravarsi ulteriormente nella seconda parte di quest’anno. Territori che fino a dieci anni fa venivano indicati come una delle locomotive del Paese (“il miracolo del Nord Est”) oggi faticano a contenere la trasformazione della crisi economica in “crisi sociale”. Un imprenditore su due, nei primi mesi dell’anno, ha visto peggiorare l’andamento economico della propria impresa rispetto a quello degli ultimi mesi del 2012. Il 62% degli imprenditori non prevede alcun miglioramento sui ricavi della propria impresa, mentre il 31,7% ritiene che i ricavi addirittura peggioreranno; diminuisce anche l’occupazione, il 24% delle imprese ha ridotto il numero dei propri addetti e il 28,7% dichiara di apprestarsi a farlo entro il 30 giugno. Si riduce la capacità delle imprese di far fronte al proprio fabbisogno finanziario. Solo un’impresa su tre è riuscita a disporre senza difficoltà della liquidità necessaria per far fronte ai propri impegni (debiti in scadenza, tasse, oneri contribuivi, etc.). Diminuisce ancora la percentuale delle imprese che si sono rivolte alle banche per chiedere un credito, solo il 10,6% del totale. Delle imprese che hanno chiesto un credito, soltanto il 32% lo ha ottenuto per intero. Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono dalla ricerca sulle imprese del terziario del Nord Est, realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia, in collaborazione con Format Ricerche, presentata il 28 maggio a Venezia nel corso della IV^ Tappa del Roadshow “ImPresa diretta con il territorio”, incontro interregionale che ha visto la presenza di Trentino, Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Nel suo discorso introduttivo, Sergio Rebecca, vicepresidente Confcommercio nazionale, ha sottolineato come giorno dopo giorno siano sempre più visibili i segni di un declino che vede molte nostre attività in grande affanno: centri storici che si svuotano di negozi e pubblici esercizi lasciando spazio al degrado e della desertificazione commerciale; aziende dell’ingrosso che ricorrono sempre più agli ammortizzatori sociali per mantenere, con enorme fatica, i livelli occupazionali; attività ricettive che hanno visto calare inesorabilmente la loro clientela, soprattutto italiana. Un’urbanistica, non solo commerciale, che ha stravolto la fisionomia del nostro territorio creando danni incommensurabili. “In poche parole – ha commentato Rebecca - un Nordest ripiegato su se stesso, non più un formidabile catalizzatore di attività produttive e di terziario competitivo. Un territorio da cui lo Stato ha drenato fiumi di risorse attraverso una tassazione che ha raggiunto livelli esorbitanti e indecenti. Una ricchezza che, abbandonando le nostre regioni con destinazione il centro, si è dispersa poi in mille rivoli a causa di uno Stato sprecone e mal organizzato. Di tutte queste risorse al Nordest è stato restituito poco o nulla in termini di servizi e infrastrutture, ma quel che è peggio non si è nemmeno riusciti, a livello centrale, a reinvestirle in maniera virtuosa a beneficio dell’intero Paese”. Rebecca ha poi sottolineato la necessità di avere una politica sana e costruttiva, di un Governo che sia pronto a fare alcune cose, presto e bene, evidenziando tra le priorità il non ritocco dell’Iva, come da tempo la Confcommericio chiede. “Ancora più indispensabile per l’economia del Triveneto - ha aggiunto - è dare la giusta attenzione al turismo, un patrimonio unico, inimitabile, dalle enormi potenzialità, che potrebbe garantire crescita ed occupazione e che invece non si sta valorizzando. Quel che è peggio, non esiste nemmeno un disegno di prospettiva per il rilancio del turismo e ciò è incredibile e imperdonabile al tempo stesso. E’ come possedere da tempo immemorabile una miniera d’oro a cielo aperto e non sfruttarla”. Rebecca ha messo poi l’accento sulla sfiducia dei cittadini verso la politica, emersa anche dal grande astensionismo alle recenti consultazioni amministrative, e sulla necessità impellente di una profonda riforma elettorale. “L’ultimo messaggio – ha concluso Rebecca, rivolgendosi al presidente Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli – che desidero affidarle da questo Nordest oggi in gramaglie, è che si rifletta su quei 7456 cittadini, per lo più giovani del Veneto, che nel 2012 hanno lasciato questo territorio per trovare fortuna all’estero e continuano a farlo ancor oggi. E’ un umiliante passo indietro di 40 anni: dalla valigia di cartone siamo passati al trolley, questi sono i nostri passi in avanti! Si smetta, quindi, tutti indistintamente, di guardare solo ai sondaggi elettorali, si guardi, invece, con responsabilità alle reali condizioni di costernazione delle imprese e della nostra società, se così si farà, e solo allora, ritorneremo tutti a sperare in un futuro migliore”. Tra gli interventi seguiti a quello di Rebecca, Giovanni Bort, presidente della Confcommerico Trentino ha messo l’accento sulle grandi difficoltà date da burocrazia, carico fiscale, costi per le imprese non competitivi con l’Europa, sottolineando la necessità che la classe politica sia più presente e risponda ai problemi reali. Dado Duzzi, Vicepresidente Unione commercio turismo servizi Alto Adige ha parlato di costi di impresa alti e stipendi bassi. “In Alto Adige – ha detto tra l’altro – abbiamo risorse notevoli, ma siamo ugualmente in sofferenza. Confiniamo con l’Austria che ha un carico fiscale al 25% contro il nostro 455-60%, loro inoltre hanno norme di attivazione veloci. Da Austria e Germania dovremmo prendere esempio”. In Friuli invece, come dichiarato da Pio Traini, presidente regionale Confcommercio, si soffre per la vicinanza alla Slovenia, sia per la concorrenza turistica, che per il minor costo di carburante e energia. “Le imprese sono pronte per rilanciare – ha affermato Traini – ma devono essere in condizioni di farlo, servono semplificazioni burocratiche, credito d’imposta più veloce e offerta formativa nelle scuole”. Dal canto suo il presidente Confcommercio Veneto, Massimo Zanon, ha commentato, tra l’altro “Sembra che per l’Europa giri uno strano refrain: la vera concorrenza vi renderà liberi. Ma con le liberalizzazioni una parte del tessuto economico può anche dissolversi, una parte del lavoro venir meno. Le liberalizzazioni sono state compiute male e nel momento sbagliato, ma soprattutto, più che liberalizzazioni sono state o hanno avuto l’effetto, così’ come impostate, di vere e proprie dissoluzioni, basta vedere i dati sulla nati-mortalità delle attività del commercio, del turismo e dei servizi nella nostra regione”. All’incontro interregionale di Venezia ha presenziato anche Angela Carli, presidente mandamentale della Confcommercio altopianese, che ha seguito con molta attenzione i lavori. “Dai vari interventi – riferisce – è stato puntualizzato che la situazione economica generale è piuttosto critica, e che per il prossimo futuro non si nutrono grandi speranze di cambiamento. Tuttavia ho percepito da tutti una grande volontà di andare avanti, di impegnarsi con la speranza di superare in qualche modo questo stallo. Ho potuto rendermi conto come da noi almeno si possa contare ancora sulla collaborazione degli amministratori per lavorare insieme a favore dell’offerta turistica. Cosa che invece non avviene in altre zone, dove non esistono contatti tra commercianti e istituzioni. A conclusione dell’incontro, il presidente Confcommercio Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli, ha detto di aver colto, malgrado la drammaticità degli eventi, la voglia dei presenti di continuare a fare e lavorare, percependola come uno stimolo maggiore a farsi portavoce nelle sedi preposte di tutto quanto emerso, assicurando così il suo impegno a sostegno dei tutto il comparto commerciale, turistico e dei servizi del territorio”. Silvana Bortoli l’Altopiano Sabato 22 giugno 2013 6 La voce degli 8 Comuni Verso il centenario della Grande Guerra Lavorare insieme con un unico e preciso obiettivo: “far memoria” con ricadute benefiche sul territorio Nati sulle ceneri di due guerre devastanti sotto il profilo dei costi umani, morali, sociali ed economici, il Consiglio d’Europa e l’Unione Europea hanno dato vita negli anni a varie istituzioni internazionali tese a far lavorare assieme ed in maniera coordinata i paesi aderenti anche sui temi della memoria da condividere. Ad Asiago, in sala consiliare, durante un incontro molto partecipato, a tener banco è stata la “Grande guerra”. Frutto di un rinvio per neve rispetto alla data fissata in origine, quella “di riserva” diventa emblematica: il 24 maggio novantottesimo anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia anche se il conflitto era deflagrato quasi un anno prima. E infatti il 1914 è anno di riferimento per l’iniziativa presentata al pubblico dai relatori del convegno “Valorizzazione storica e culturale del territorio. Dalla digitalizzazione della memoria ai percorsi storici”. Dopo il benvenuto del Comune di Asiago rappresentato dall’Assessore Giampaolo Rigoni, è toccato a Roberto Ciambetti, componente la giunta regionale, sintetizzare il ruolo della Regione del Veneto. “Questa – ha detto l’assessore al bilancio - è data importante in un posto importante perché si andrà a lavorare con la Comunità Europea grazie alla sua disponibilità ed alla scelta regionale di aderire a quest’iniziativa nata “per non dimenticare” contando sulle molte e specifiche attività locali già in atto e sulle persone che in loco le supportano”. Da Stefano Beltrame, direttore della sede di Bruxelles della Regione Veneto, arriva un’indicazione precisa: ci sarà il sostegno economico veneto per partecipare ai bandi direttamente gestiti a livello europeo. A tal proposito la sede veneta di Bruxelles è a disposizione perché il “grande centenario” possa essere celebrato al meglio. Da Roberta Marcolongo, presidente della “Spettabile Reggenza”, arriva invece una doppia sottolineatura: “E’ questa un’opportunità per tutto il nostro territorio così come per i turisti che andremo ad ospitare”. Nel suo ruolo di moderatore, Stefano Beltrame ha inoltre ricordato come quello del “grande centenario” sia un evento importante per l’Europa già dall’anno prossimo e che proprio dal forte Verena sia partito il primo colpo di cannone del conflitto italo-austriaco. In un video-messaggio trasmesso in sala, il Commissario Europeo Antonio Tajani ha sottolineato il carattere trans-frontaliero dei progetti pronti a partire. Partners gli stati aderenti, ma anche le singole regioni coinvolte nel conflitto. Ad entrare nel merito delle questioni , la dottoressa Fausta Bressani della Regione Veneto, intevenendo su “Valorizzazione dei beni del territorio”, ha illustrato alcuni precedenti progetti benenficiari di contributi europei. Per il centenario della “Grande guera” necessita la miglior pratica rendendola possibile sulla scorta di quanto già sperimentato. Nel riproporre la storia del Consiglio d’Europa, la cui fondazione risale al 1949 ed oggi conta 47 stati aderenti, Alberto D’Alessandro, direttore della sede di Venezia della medesima istituzione, ne ha ricordato le finalità principali: dialogo ed unione fra i cittadini europei e quindi perfetta aderenza a quanto qui ci si propone. Lo slogan “Uniti nella diversi- tà” non è di semplice realizzazione però rappresenta la strada maestra per far dialogare i popoli su tematiche di comune interesse. Alcuni esempi di scambio turistico-culturale fra i popoli europei e non solo già sono realtà come il “Sentiero di Santiago de Compostela” e la “Via Francigena”. Quelli possibili sul tema “Grande guerra” rappresentano un filone altrettanto significativo ed il co-finanziamento è il supporto per realizzarli. L’operatività attualmente in campo è riassunta da Marzio Favero del Comitato Regionale della “Centenario Grande Guerra”: “Su questo tema la regione arriva per ultima – commenta – ma è bene che ci sia. Serve per raccogliere le sistanze provenienti dal basso, catalogarle, convogliarle ed indirizzarle ad una finalità unitaria. Il Comitato Esecutivo sta già lavorando sodo ed ha individuato sei linee guida sulle quali agire: recupero dei manufatti militari, tutela paesaggistica della grande guer- ra, realtà museali esistenti e loro catalogazione, memoria celebrativa (sacrari, epigrafi, lapidi, monumenti), opere d’arte relative agli eventi, “club di prodotti” sul modello trentino da inserire nella proposta complessiva. Stiamo lavorando ad un “master plan”, o, per dirla nei modi della “Serenissima” ad un “gran disegno” - ha concluso – e le adesioni in tal senso ci confortano ma siamo aperti ad ulteriori apporti. C’è spazio per tutti”. Il dibattito successivo mette in luce la volontà di procedere, la disponibilità di tanti enti, associazioni e cittadini ad accogliere l’invito lanciato a livello europeo. Se ne riparlerà certamente perché “far memoria” con ricadute benefiche su vari settori è certamente possibile. Primo frutto di questa iniziativa europea le Ats, le Associazioni Temporanne di Scopo con un accordo firmato a Vicenza il 27 maggio scorso cui aderisce anche il Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni unitamente a Consorzio Treviso, Vicenza E’ e Dolomiti. Renato Angonese L’invito delle Casse Rurali ai propri soci “Sosteniamo insieme la speranza” Le Banche di Credito Cooperativo e Casse rurali della Provincia di Vicenza, nell’ambito di un percorso di sostegno alle politiche di microcredito in collaborazione con la Caritas diocesana, hanno accolto una ulteriore proposta di solidarietà e di attenzione alle persone in temporanea difficoltà che hanno bisogno di un aiuto concreto ed immediato.Spesso queste persone non sono in grado di accedere ai normali canali del credito e non sanno pertanto come far fronte a necessità impellenti. Proprio per venire loro incontro, le BCC/CRA della provincia di Vicenza hanno aderito alla formula dei “Sostegni di Vicinanza”.L’iniziativa di solidarietà è promossa da tempo nel territorio da Caritas a favore di famiglie e singoli in difficoltà economica: persone con problemi di salute, che hanno perso il lavoro o che devono provvedere al mantenimento dei figli.La solidarietà e il mutuo aiuto sono valori fondanti della nostra identità ed è per questo che tutte le 9 BCC/CRA Vicentine e nella fattispecie in particolare la nostra Cassa Rurale ed Artigiana di Roana, propongono ai soci, ai dipendenti, ai correntisti e clienti di partecipare all’iniziativa per ridare speranza alle persone e alle famiglie del territorio colpite dalla crisi. Ogni BCC/ CRA ha aperto un conto corrente a zero spese intestato alla Caritas - Associazione Diakoniaonlus, in cui potranno affluire le donazioni esenti da spese di bonifico.Per le imprese, le associazioni o i privati cittadini che decideranno di impegnarsi per un periodo continuativo di 6 mesi è possibile de- stinare una quota mensile a seconda della propria disponibilità e volontà. È comunque possibile devolvere l’offerta in un’unica soluzione. La donazione, deducibile fiscalmente, si può effettuare inviando un bonifico bancario al conto corrente intestato a Caritas-Associazione Diakoniaonlus presso il nostro istituto (IBAN: IT 18B0877260680000004005227). E’ possibile indicare nella causale del versamento una specifica zona (es. “SdV per 6 mesi - la propria zona di appartenenza”): in questo modo la donazione verrà destinata preferenzialmente al sostegno di famiglie o persone provenienti dal territorio indicato.L’ascolto, la valutazione del bisogno e la definizione di un percorso di accompagnamento sono a cura dei volontari qualificati coordinati dalla Caritas Diocesana che operano in rete con le realtà presenti nel quartiere, nelle parrocchie o nelle zone di riferimento e, previo consenso e nel rispetto della privacy, con i servizi sociali comunali.Maggiori informazioni nelle filiali della Banca o presso la Segreteria di Caritas Vicentina a Vicenza in contràTorretti n. 38, tel. 0444 304986; cell. 349 6561391; e-mail: [email protected]; www.caritas.vicenza.it. Terminiamo con un caloroso invito:”Partecipa anche tu nel creare relazioni solidali.Nel donare ci guadagni!” Cassa Rurale ed Artigiana di Roana Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano 7 La voce degli 8 Comuni Asiago4U: la nuova app ufficiale per smartphone per programmare e vivere al meglio le proprie vacanze L’Altopiano a portata di mano con un semplice clic, con tutte le sue bellezze naturali, i locali, le manifestazioni le attività, le cose da fare e da vedere. Oggi è possibile grazie ad “Asiago4U, la guida per te”: la nuova applicazione gratuita per Iphone e Android che rappresenta il modo più semplice, veloce e immediato per scoprire il territorio e programmare la propria vacanza. La presentazione ufficiale, prima del lancio, nella “Sala della Reggenza” mercoledì 03 luglio 2013 dalle ore 18.30 alle ore 20.30 con il patrocinio dell’ente Spettabile Reggenza dei Sette Comuni. Con un semplice tocco è dunque possibile scoprire i paesi e le località più rinomate, le attrazioni naturali che meritano di essere visitate, le malghe e i monumenti più ricchi di storia. E ancora, le strutture dove sciare e praticare attività sportive, o i luoghi dove noleggiare tutta l’attrezzatura, i parchi giochi dove portare i bambini, i parchi avventura dove divertirsi con gli amici, i migliori locali dove mangiare o pernottare. È possibile trovare inoltre spunti e idee per esperienze vere, per godere al meglio il soggiorno: scialpinismo, pattinaggio, arrampicata, golf e mountain bike sono solo alcune delle attività che si possono programmare. Infine, l’utente può visualizzare e scegliere gli eventi enogastronomici, le mostre, gli spettacoli e le manifestazioni più interessanti della località in cui si trova. Già, perché Asiago4u la guida per te, oltre ad essere flessibile e adeguarsi a qualsiasi esigenza e interesse, adatta la proposta di vacanza a seconda di dove ci si trova; quando l’utente è sull’Altopiano, l’applicazione riconosce infatti la posizione e segnala i punti di interesse più vicini, una vera e propria guida turistica a portata di mano. Per non perdersi nulla di quanto che c’è da vedere, assaporare e soprattutto vivere in Altopiano. Non solo: Asiago4u la guida per te è anche dotata di itinerari consigliati, come l’itinerario delle fontane di Asiago e dell’Altopiano, i luoghi di ispirazione della letteratura di Mario Rigoni Stern, le strade del formaggio e prossimamente anche gli itinerari della Grande Guerra. Un modo “ragionato” per conoscere il territorio e per organizzare la propria vacanza, scegliendo poi le strutture ricettive più vicine e adatte alle proprie esigenze. Il tutto tenendo sempre sott’occhio le previsioni meteorologiche, grazie all’indicatore e alle webcam in tempo reale per i comuni dell’Altopiano. I dati sono aggiornati quotidianamente e dinamicamente via Internet e l’applicazione ha il vantaggio di essere veloce e navigabile anche in modalità offline, dunque utilizzabile nelle zone montane più impervie, dove non sempre è possibile disporre di una connessione. L’applicazione Asiago4u la guida per te è un progetto realizzato da Ivan Baù con la collaborazione di Michele Munaretti e l’aiuto decisivo di alcuni ragazzi del liceo informatico, che si sono dedicati a questa pubblicazione con la forza dell’innova- zione: Oscar Costantini, Francesco Baù, Alessandro Contri, Davide Longhini, Rinaldo Cera e di una architetto molto sensibile alla bellezza del nostro territorio, Valentina Maino. Al progetto hanno anche partecipato diverse associazioni, tra cui il museo dell’Acqua, che si ringrazia per la sensibilità e l’entusiasmo dimostrati. Asiago4U è la guida per te sull’Altopiano, un piccolo taccuino personale da cui attingere, sempre e ovunque, gli spunti ed i posti migliori per vivere, da turista e non, con passione ed un pizzico di stupore il territorio altopianese. Asiato4U è scaricabile gratuitamente sugli store di I-phone e Android e in preview sul portale turistico del www.asiago4U.it Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano 8 La voce degli 8 Comuni Il panificio Casagrande è ora anche gelateria e caffetteria Rinnovarsi ed ampliare l’offerta per una sempre maggiore soddisfazione propria e del cliente. E’ la filosofia che anima l’attività del panificio Casagrande di Asiago, da oggi anche caffetteria e gelateria. Grazie alla dinamicità e all’intraprendenza di Alberto,giovane componente della famiglia di fornai sce a rivitalizzare e rendere più bello quest’angolo del nostro centro storico. Particolare e diverso da quelli che siamo abituati a vedere il bancone della gelateria che è strutturato a pozzetti e ricorda molto i carrettini ambulanti dei gelatai che hanno contraddistinto la nostra infanzia. che gestisce lo storico panificio di Piazza Carli, il negozio è stato totalmente rinnovato nell’arredamento e ampliato con annesso angolo caffè e con la nuovissima gelateria che si affaccia su Piazzetta degli Alpini. Gusto e stile, in un misto di tradizione e innovazione, di rusticità ed eleganza contraddistinguono le scelte di ristrutturazione e di arredo. I rivesti- menti in legno chiaro donano molta luce agli interni. Un tocco particolare è dato dai piccoli e ricercati dettagli come ad esempio le porte interne o i lampadari che ci portano a tempi remoti e richiamano una lunga storia com’è quella di questo panificio. Con la sistemazione esterna dell’edificio, anche la stessa Piazzetta degli Alpini ne risulta qualificata e senz’altro la presenza della gelateria contribui- Una scelta che ben si coniuga con l’immagine di una gelateria artigianale che offre prodotti genuini. Rino, Nerina, Alberto e Daniele, con tutto il loro gentile personale, vi aspettano per assag- giare il gelato di loro produzione e i consueti e sempre molto apprezzati prodotti da forno con tutti i sapori della tradizione. Servizio Redazionale Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 9 l’Altopiano Sabato 22 giugno 2013 10 La voce degli 8 Comuni La 2^A dell’Ipsia di Asiago 3^ classificata a Roma E’ PIACIUTO IL LORO LAVORO DI “ARCHEOLOGIA SCOLASTICA” Risultato importante: hanno partecipato al concorso 450 classi di 198 scuole di tutta Italia Chi l’avrebbe mai detto! Strano vederli tutti, i ragazzi della 2^A “Manutenzione e assistenza tecnica” dell’Ipsia, in giacca e cravatta là, a Roma, alla cerimonia ufficiale di premiazione del progetto e concorso “Articolo 9 della Costituzione” promosso dal Miur, dal Ministero dei Beni Culturali e dalla Fondazione Benetton, ospitata nella Sala della Regina a Montecitorio alla presenza di numerose autorità (Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati, M. Chiara Carrozza, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca; Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario al Ministero dei Beni Culturali; Marco Tamaro, direttore della Fondazione Benetton Studi Ricerche; Armando Massarenti, responsabile de la «Domenica» de «Il Sole 24 Ore»)! Con il loro video sono arrivati al terzo posto (alle spalle della cl. 2^ del Liceo “Romagnosi” di Parma e della cl. 4^ del Liceo “Belfiore” di Mantova, in un lotto di concorrenti di 450 classi in rappresentanza di 198 scuole di tutta Italia!) ma possono considerarsi un po’ i “vincitori morali” della manifestazione, vista l’unanime approvazione ed i complimenti che hanno ricevuto non solo per il loro lavoro, ma anche per la loro simpatia e semplicità che hanno dato luce a quella splendida ma “ufficiale” stanza del seicentesco palazzo barocco romano. “Ora i recuperanti dovevano diventare narratori, quell’aereo una storia, quel segreto una scoperta; il silenzio e il buio sarebbero diventati luce e parola”, sintetizza la prof.ssa Borgo, anima dell’iniziativa, che, con i colleghi Finco e Maino, ha accompagnato i ragazzi nella capitale. A scuola un po’ tutti, compreso qualche di genitore, assistono alla diretta trasmessa in streaming da Montecitorio; c’era emozione e grande attesa, quasi impaziente, di vederli là, dal vivo, e quando Simone (Basso) è stato chiamato per la presentazione ufficiale l’applauso è partito caloroso e spontaneo; poi un rispettoso silenzio quando lui, davanti a quel microfono, ha iniziato a raccontare con simpatica spontaneità quest’avventura a tutta quella gente importante; il suo discorso emoziona: “…Abbiamo fatto <ar- cheologia scolastica>, scendendo nel ventre della scuola, come quegli esploratori che, improvvisamente, dopo lunghe ricerche, scoprono che il tesoro giaceva da anni, dimenticato, esattamente sotto i loro piedi. Senza saperlo, pian piano ci appropriavamo di un’identità perduta, trascurata: scoprivamo che essere studenti è una condizione eccitante, che lo studio è anche avventura e che la classe è una squadra. La scuola che fino ad allora avevamo frequentato tutti i giorni, col cappuccio della felpa in testa, quella vecchia scuola spenta e muta, ci rivelava la pista per indovinare uno dei suoi segreti…” e ancora “… Abbiamo recuperato i resti di un Fiat G 46, che era stato donato alle Officine meccaniche della scuola negli anni sessanta. Poi, nel corso dei decenni, era stato smembrato e posto appunto nello scantinato. Si tratta di un velivolo da addestramento progettato dall’ingegner Giuseppe Gabrielli, che decollò per la prima volta il 25 giugno 1947. Questo recupero è stato per noi la metafora di un volo interiore: stavamo realizzando un sogno, nella piena fiducia dei nostri insegnanti, che ci vigilavano e accudivano le varie fasi del lavoro, lasciandoci la libertà di esprimere il nostro entusiasmo, le nostre capacità. Ci avevano messo in moto; era impossibile fermarci”! e conclude “…Il video è il racconto della storia di questo recupero. Avevamo a disposizione fotografie e riprese di ogni tappa del nostro percorso; si trattava di dare a questo materiale un ritmo narrativo, di ricreare la suspense che noi avevamo vissuto. Ab- biamo scelto di valorizzare pochi testi significativi, perché volevamo che arrivassero dritti al cuore. Abbiamo raccontato l’avventura delle nostre anime alla scoperta di se stesse tra i quattro muri della nostra vecchia scuola”. Festeggiatissimi al loro ritorno, all’indomani della “due giorni” romana, a scuola ci sono tutti (o quasi), raggianti, i 17 argonauti andati alla conquista di Roma “Non è il trionfo che ci rimarrà – raccontano - ma il contagio delle idee, l’incitamento ad andare avanti ricevuto da più voci (eminenti) ci confermano che esistiamo, che abbiamo voce, che la nostra strada è interessante. Hanno premiato la nudità del nostro lavoro, il suo essere inerme, trovano in esso quel bene che si chiama poesia. Confidiamo loro la nostra volontà di continuare il recupero del passato annidato nella nostra vecchia scuola, nel centenario imminente della Grande Guerra”. Fanno un po’ di festa in classe (l’indomani è anche l’ultimo giorno di scuola) poi frenano la loro esuberanza e si siedono per fissare alcune loro emozioni, tutti, ciascuno le proprie: chi esprime fierezza e l’orgoglio per il lavoro svolto, chi la soddisfazione per il risultato conseguito, chi sottolinea il loro cambiamento rispetto all’anno prima, chi ricorda l’emozione della premiazione. “E’ stata tutta un’avventura meravigliosa – riassumono – ci siamo comportati bene, contrariamente a come molti ci dipingevano, ed è stata una bellissima esperienza di gruppo, di condivisione. Il nostro messaggio è stato importante: non servono parole ma fatti, siamo ragazzi semplici ma efficaci. Di tutto questo conserveremo a lungo un grande ricordo”. Cesare Pivotto l’Altopiano Sabato 22 giugno 2013 SCUOLA Studenti altopianesi si distinguono in progetti scolastici a livello nazionale Pagina a cura di Silvana Bortoli Un altro anno scolastico è terminato da poco e per molti studenti altopianesi significa che è arrivato un meritato periodo di riposo non solo dal punto di vista dell’impegno che comporta lo studio, ma anche per il momentaneo stop a levatacce e consueto tran tran in pullman per frequentare istituti di Grazie ai risultati davvero straordinari ottenuti a livello nazionale nelle gare di informatica, la scuola vicentina è stata scelta tra i tanti istituti italiani da INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) di Firenze per progettare e realizzare un museo virtuale. Tra gli alunni delle classi 4^ e 5^ informatica coinvolti c’è anche Davide Rigoni, di cui lo scorso anno avevamo raccontato la partecipazione ai mondiali di robotica a Città del Messico, che assieme ai compagni ha curato la realizzazione di un’applicazione web per ricreare virtualmente l’allestimento del museo nazionale della scuola presente nell’Istituto INDIRE di Firenze, in modo da presentare e ridare valore al cospicuo patrimonio didattico, storico, documentario, andato in gran parte distrutto nel 1966 con l’alluvione dell’Arno, rendendolo fruibile Nell’anno scolastico appena trascorso all’I.T.T. “Chilesotti” è nato il nuovo indirizzo “Trasporti e Logistica”: le competenze specifiche di questa nuova figura professionale riguardano la movimentazione di merci e/o materie prime dentro e fuori qualsiasi attività produttiva, l’ubicazione del sito aziendale e del più adatto sistema di approvvigionamento delle materie prime, ed infine la distribuzione dei prodotti finiti e semilavorati ai singoli utilizzatori dell’intera filiera. La classe III^ E del nuovo indirizzo, alla quale appartiene Annamaria Pesavento, ha partecipato ad un concorso promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani Editori e dalla rivista scientifica Focus. Il bando richiedeva agli studenti di produrre una sezione pianura. Un sacrificio di cui, a detta dei più, con l’andar del tempo si sente più forte il peso, ma che a volte permette oltre che approfondire materie per cui ci si sente portati, anche di partecipare a progetti e concorsi prestigiosi e arricchenti, facendosi valere e apprezzare a livello nazionale. Come è successo a Davide Rigoni, asiaghese, e AnnaMaria Pesavento di Canove che frequentano l’I.T.T. “G. Chilesotti” di Thiene. Il Museo Nazionale della Scuola a chiunque anche tramite un applicazione mobile per smartphone. “La ricerca e la conseguente ricostruzione – spiega Davide Rigoni - sono state difficoltose proprio perché dopo l’alluvione e la conseguente chiusura del museo della scuola era rimasto gran poco: con i miei compagni abbiamo utilizzato le competenze acquisite nell’istituto “Chilesotti”, applicandole all’analisi, alla progettazione e all’installazione dei sistemi informativi di un vero e proprio case study. Il materiale analizzato è stato notevole, tipologicamente differenziato ed ha perciò richiesto una scrupolosa lettura ed analisi dei documenti presenti. L’obiettivo infatti era anche quello di selezionare in modo più preciso possibile, anche da un punto di vista storico, i contenuti da inserire nei vari contesti del museo virtuale”. Il tutto doveva essere realizzato nel pieno rispetto del contenuto storico- architettonico degli interni di Palazzo Gerini, luogo in cui la mostra era stata appun- CONCORSO FOCUSCUOLA monografica di Arte, Ecologia, Enti di Ricerca, Natura o Storia composta da una serie di articoli prodotti in modo originale e corredati da immagini, foto, grafici non coperti da copyright, con un’attenzione particolare al territorio di appartenenza. La novità di questa edizione era rappresentata dal fatto che i ragazzi dovevano realizzare anche un articolo pensato per il web. “Tenendo in considerazione l’indirizzo scelto – spiega Annamaria Pesavento – la nostra classe ha voluto approfondire l’organizzazione dei servizi logistici in Età Romana e Medievale esistenti tra il Veneto e l’Italia centrale, ma soprattutto tra il Veneto (Vicenza in particolare) e la La Classe III^E con il dott. Zanin 11 La voce degli 8 Comuni zona balcanica, attraverso lo studio della Storia, della Logistica, unito ad un approfondimento in lingua inglese. In particolare l’analisi è andata focalizzandosi sulle due principali vie di pellegrinaggio dell’età medievale: la via Francigena e la via Diagonalis; inoltre sono state analizzate la figura del pellegrino come homo religiosus, le strutture di accoglienza presenti lungo queste vie e l’organizzazione logistica degli eserciti medievali, in lingua inglese”. A questi articoli ne sono stati aggiunti altri due. Il primo analizza i principali siti logistici attualmente presenti nel Veneto evidenziando le loro peculiarità; il secondo presenta il tema del to allestita. Tenendo conto di ciò, l’applicazione web ha implementato la navigazione di alcune stanze, la cui ricostruzione è stata realizzata con software per il rendering d’immagini tridimensionali. “E’ stato alla fine possibile raggiungere un importante risultato – commenta Raffaella Calgaro, insegnante di storia del Chilesotti che ha seguito il lavoro degli studenti - che rappresenta una linea di collegamento tra passato e futuro: documenti storici cartacei sono ricreati dalla tragedia dell’alluvione e sono ora resi fruibili, nella loro interezza, in un ambiente più vicino possibile a quello originario, attraverso l’ausilio delle tecnologie informatiche, che hanno assunto il ruolo di protagonista nell’ elaborazione di questo lavoro”. Il museo è visitabile al seguente indirizzo web: h t t p : / / w w w. i n d i r e . i t / museonazionaledellascuola/. futuro della logistica veneta in relazione ad un quadro di rapporti ramificati a livello nazionale e internazionale, scaturito da un incontro che si è tenuto nell’istituto il 9 aprile 2013 con il Dott. Zanin, dirigente dell’Unità di Progetto Logistica della Regione Veneto. E così, gradualmente, si è venuto a creare una sorta di ponte culturale ed economico tra passato, presente e futuro, rivelando punti ed interessi comuni poco conosciuti, a volte sorprendenti. Con quanto prodotto dagli studenti è stato stampato anche un libretto con tanto di copertina realizzata con un software di grafica specifico da parte di un paio di studenti stessi. “Senza dubbio questa esperienza che si è sviluppata nel corso dell’intero anno scolastico – commenta Annamaria Pesavento - ci ha permesso di sperimentare il lavoro in équipe sia a livello di ricerca storica che di realizzazione della rivista, sviluppare competenze informatiche, linguistiche e storiche di buon livello, che altrimenti non avremmo potuto apprendere nel nostro percorso curriculare, ed avvicinarci ad un nuovo modo di studiare la storia non convenzionale ma sicuramente coinvolgente ed efficace. Ora siamo in attesa del verdetto finale della giuria che si avrà a Dicembre 2013". Quando lo studio, la fatica e i sacrifici premiano! Marco Slaviero è uno dei tanti studenti che ogni mattina saluta l’Altopiano e scende in pianura per studiare. Dopo cinque anni di levatacce, grande impegno e qualche rinuncia, senza mai abbandonare il calcio sua grande passione sportiva, ha scelto di continuare con la routine della “cara corriera”, il cui capolinea da Thiene, dove ha conseguito nel 2012 il diploma di Perito Tecnico Industriale all’ITIS Chilesotti con il punteggio di 100/100, è diventato Vicenza. Qui sta frequentando con ottimi risultati il primo anno di università, iscritto alla facoltà di Ingegneria Gestionale. La fatica e il sacrificio a volte vengono ricompensati inaspettatamente, e per questo la gioia e la soddisfazione sono ancora più grandi. Per Marco sono arrivate due belle borse di studio: la prima, intitolata “Vittorio Patron”, l’ha ricevuta il 10 aprile 2013, consegnata dagli organizzatori in collaborazione con il Comune di Thiene, che hanno voluto premiare 2 studenti che, oltre ad essersi distinti per il loro curriculum scolastico, hanno deciso di proseguire gli studi iscrivendosi ad un corso universitario ad indirizzo scientifico. La seconda, ricevuta lo scorso 3 giugno, gli è stata assegnata dal Rotary Club Schio-Thiene. “Due riconoscimenti – dicono i familiari, che anche attraverso il giornale vogliono complimentarsi ancora una volta con Marco – che ci hanno colpito e fatto un enorme piacere. Per questo gli auguriamo che la vita gli possa regalare altre gioie, auspicando che l’impegno sempre dimostrato nello studio non diminuisca, anzi accresca e sia speranza per un roseo futuro professionale”. Scuola e volontariato: un connubio vincente per il bene degli alunni “Siete stati per noi un toccasana. Spero di poter contare su di voi anche il prossimo anno”. Con questo ringraziamento e con questo augurio il Dirigente degli Istituti compresivi diAsiago e Gallio, Francesco Tognon, ha dato il benvenuto ai volontari che la Comunità educante ha coordinato. La storia è quella, a lieto fine, di una collaborazione tra scuola e volontariato. La scuola ha sempre più bisogno di persone che la sappiano aiutare, perché possa anche lei continuare ad essere luogo educativo e formativo per tutti. Molti insegnanti in pensione, ma anche giovani studenti, hanno risposto all’appello di Gianna Fracaro della Comunità educante e di Adriana Carli dell’Università degli adulti per offrire la loro professionalità, la loro esperienza per alunni in difficoltà. Si è creata così una collaborazione tra i volontari e la scuola primaria e secondaria di primo grado, che avevano bisogno di dare un supporto maggiore ad alcuni studenti nello svolgimento dei compiti a casa, oppure per un intervento in classe, insieme agli insegnanti, per sostenerli nello sforzo dell’apprendimento, per un incoraggiamento, per un aiuto personalizzato, come facilitatori così che l’attenzione o il comportamento in classe potessero migliorare. Così una ventina volontari, coordinati dai docenti, hanno aiutato nell’esecuzione dei compiti di matematica e italiano, preparato gli alunni alle interroga- zioni; li hanno affiancati nel lavoro d’aula, sono stati per loro dei confidenti che hanno saputo ascoltarli prima di tutto per guidarli al meglio. “E’ stata un’esperienza nuova per me – dice un giovane volontario – Non ho trovato faticoso lavorare con i bambini”. “Intervenendo in classe, alla mattina, gli alunni ci hanno riconosciuto un ruolo e lo stare in classe, o comunque a scuola con i docenti, ci ha permesso di dare il nostro aiuto anche ad altri ragazzi, che occasionalmente ne avevano bisogno” così riassume l’esperienza Adriana Carli. Tutti hanno sottolineato l’importanza di una fattiva collaborazione tra i docenti e i volontari per condividere gli obiettivi e una programmazione di massima, solo così l’azione dei volontari è stata davvero efficace. Hanno dedicato il loro tempo intervenendo ad Asiago, Gallio e Cesuna per gli alunni della scuola primaria e secondaria; a Mezzaselva per la scuola secondaria, a Foza e Canove alla primaria. Hanno collaborato alla buona riuscita dell’impresa anche i volontari della biblioteca di Cesuna, uno dei luoghi di ritrovo del lavoro pomeridiano. Lo scorso anno questa iniziativa era partita per le sedi di Canove, Asiago e Mezzaselva, quest’anno il bene si è moltiplicato. Per il terzo anno, il prossimo, contiamo di avervi ancora con noi. Grazie di cuore a nome degli insegnanti! Emanuela Rela Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano 12 La voce degli 8 Comuni A Malga Fossetta sui passi dei partigiani L’ISTREVI (Istituto di Storia della Resistenza Vicentina) ha organizzato domenica 16 giugno a Malga Fossetta, nei pressi dell’Ortigara, il 2° Pellegrinaggio Civile sui luoghi de “I Piccoli Maestri”, opera scritta da Luigi Meneghello. Dopo una sosta di un paio d’ore nel prato antistante la malga, oggi non più attiva, abbiamo ascoltato la toccante testimonianza di Bepi Zanella, classe 1923, che ha raccontato con molta lucidità quei giorni, quando i partigiani erano braccati dai nazisti. Egli si salvò miracolosamente nascondendosi negli anfratti prospicienti la Valsugana, in un affossamento tra le rocce dove i tedeschi non avevano il coraggio di scendere, perché as- sai pericoloso. Nativo di Roana, aveva scelto con altri roanesi di fare il partigiano per la libertà, mentre “i piccoli maestri” erano giovanissimi studenti universitari, molti dei quali non sfuggirono al rastrellamento dei tedeschi e furono passati alle armi. Si trattava di un gruppo autonomo, mentre un po’ più a ovest operava la formazione “Sette Comuni”, guidata dal compianto comandante Giulio Vescovi. In 15, tra cui lo stesso Zanella, scavalcarono il monte Isidoro e scesero sul versante opposto. Ha preso poi la parola Carla Poncina, che in rappresentanza dell’ISTREVI, di cui è vicepresidente, ha portato il saluto del Presidente che non ha Sulle pendici del Monte Isidoro , nascosti dai mughi e dalla boscaglia, ci sono segni preziosi di storia partigiana. I luoghi sono impervi e i percorsi che salgono da malga Fossetta, all’altezza di Porta Incudine diventano sempre meno visibili. Arrivi sulla cima, ti affacci e già ti sembra di volare sulla Val Sugana. La proposta di scendere lungo i “roversi” per scoprire le lapidi di chi in quei posti, quasi settant’anni fa, nel rastrellamento del 5 giugno 1944, ha perso la vita e vedere dove si è nascosto chi invece la vita ebbe salva sembra un po’ folle. Le salde corde predisposte all’uopo da un esperto alpinista qual è Tarcisio Bellò ti danno però sicurezza e ti inducono all’impresa. L’occasione è ghiotta e da cogliere. Grazie a Giorgio Spiller e agli organizzatori del secondo Pellegrinaggio civile a Malga Fossetta, sui luoghi dei piccoli maestri, un importante pagina di storia a lungo dimenticata viene ricostruita, riportata alla luce, illustrata, fatta quasi rivivere a chi vuol conoscere e sapere. Efficaci nel creare coscienza sono i racconti di quei giorni, tratti dai libri di Luigi Meneghello e di Mario Rigoni Stern, e la testimonianza viva di Bepi Zanella, superstite di quell’eccidio, che hanno potuto essere presente, soffermandosi anche lei su quelle giornate tormentate. E’ intervenuto anche il neo sindaco di Enego, Fosco Cappellari, che ha letto alcuni passi de “I Piccoli Maestri”, tra i quali ho appuntato questo: “E’ lassù che ci siamo sentiti liberi, e non è meraviglia che questi circhi Nel nome della libertà accompagnato diversi momenti della giornata. Pagine e racconti magari già letti e sentiti, ma il far riecheggiare quelle parole nei luoghi dove i fatti raccontanti avvennero dona loro una forza straordinaria che genera emozione, finanche commozione. E’ senz’altro questo il modo migliore per fare memoria e insegnare la storia. Ma di questa giornata divisa tra Malga Fossetta e il Monte Isidoro, celebrata all’insegna della giovinezza (quella dei partigiani morti lassù dei quali il più “vecchio” aveva 22 anni), della bellezza dei luoghi e della memoria dei fatti storici che lì successero, rimarrà preziosa anche “l’Orazione civile tra i mughi” di Tarcisio Bellò che ha portato i numerosi partecipanti (circa 150) ad “un arduo collegamento fra secoli, popoli e sentieri che ha come punto di partenza la libertà”. “La stessa libertà – ha sottolineato Bellò - per cui hanno combattuto Antonio Giuriolo, Siro Loser, Gaetano Galla, Giovanni Thiella, Ferruccio Piccioni, Rinaldo Rigoni detto Moretto e ovviamente tanti altri sia partigiani, che soldati di varie guerre ed epoche. La libertà associata alla civiltà per impedire, contrastare, bloccare, abbattere la barbarie, la tirannia e il Visita ai luoghi della memoria: Marzabotto Uno per dieci. Così intitolava il manifesto/editto di Kesserling, comandante delle truppe tedesche in Italia dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Per ogni soldato tedesco ucciso, sarebbero stati prelevati 10 ostaggi, indipendentemente dall’età, e passati per le armi. In verità questo rapporto non è mai stato rispettato. Ne abbiamo avuto conferma il 9 giugno a Marzabotto (Bologna), in occasione del pellegrinaggio organizzato dall’ANPI e dall’AVL al quale hanno partecipato 50 persone, per la maggior parte giovani studenti delle scuole superiori, per far loro conoscere i luoghi della memoria. Aver letto di queste vicende infatti non basta: per capire la dinamica della strage perpetrata dalle SS occorre visitare i luoghi che ne sono stati teatro e rendersi conto di persona. Siamo pertanto saliti con tre ore di cammino al Parco storico di Monte Sole, dove sorge un monumento alla memoria dei partigiani caduti. Al ritorno abbiamo sostato nella chiesa di Casaglia, dove si erano rifugiate molte persone terrorizzate che vennero poi condotte al vicino cimitero. Tutte furono fatte passare per le armi, perfino una ragazza paralizzata sulla sedia a rotelle. Il parroco, don Ubaldo Marchioni, venne fat- to tornare indietro e ucciso sull’altare. La chiesa ora è un rudere, così come è stata ridotta dopo l’incendio appiccato dai nazisti, con targhe che raccontano quelle tragiche vicende. Abbiamo ascoltato, sia al cimitero, sia davanti alla chiesa, le toccanti testimonianze di due sopravvissuti ultraottantenni, un uomo e una signora, lucidissimi nella loro memoria. Nel piccolo cimitero volle essere sepolto anche don Giuseppe Dossetti, ami- co personale di De Gasperi, un padre fondatore della nostra Costituzione, che lasciò la politica per farsi monaco. Per la DC fu una grave perdita, perché era un uomo di grande cultura e di vedute straordinarie. Nel pomeriggio, dopo il pranzo al sacco, siamo stati accolti in sala consiliare dal sindaco di Marzabotto (7 mila abitanti, con le frazioni). Ha voluto accanto a sé due giovani studenti e l’organizzatore del pellegrinaggio, per sentire le loro impressioni. Dietro allo scranno del sindaco, sulla parete, compare una lapide che ricorda le tristi giornate della Resistenza.Abbiamo poi visitato il Sacrario della memoria e poi il Museo Nazionale Etrusco, dove sono raccolti molti reperti archeologici, risalenti al 400/450 a.c.; Marzabotto è infatti in pieno territorio etrusco e come è noto gli etruschi erano abilissimi artigiani di ceramiche di terracotta, e attingevano l’acqua per modellarle come teatri naturali, questi boschi, queste rocce fiorite ci siano passati dentro, come modi della coscienza, e ci sembrino ancora il paesaggio più incan- tevole che conosciamo”. Hanno preso infine brevemente la parola Roberto Pellizzaro, autore del bellissimo libro “Il letto era l’erba” (La Serenissima) e l’instancabile animatore e organizzatore di questi incontri Giorgio Spiller. Il gruppo, centocinquanta persone circa, ha poi proseguito a piedi il percorso che sale a Monte Isidoro, scavalcando poi il versante Valsugana, per visitare le cinque lapidi dei partigiani caduti. Edoardo Sartori dispotismo”. “Di morti per il fascismo, il nazismo, il dispotismo ce ne sono stati molti alcuni ricordati e onorati altri dimenticati, siamo qui nella fossa di Malga Fossetta che probabilmente è anche il significato di questo luogo, che etimologicamente richiama la fossa dei morti, le foibe titine, le fosse comuni in tanti …troppi …luoghi d’Italia, Europa …del mondo… Ma nel mondo ci sono purtroppo ancora altri tiranni e altre tragedie … contro i tibetani e le minoranze cinesi, i curdi, i kasmiri e tanti altri. Ci sono gli integralismi religiosi come i talebani in oriente, gli estremismi in Africa e tante altre situazioni nel mondo più o meno dimenticate. La violenza, fisica, verbale o psicologica, non è mai una modalità corretta per risolvere relazioni tra esseri umani ed è assolutamente contro la libertà degli individui…dai partigiani, ai problemi sociali moderni italiani e del terzo mondo il filo conduttore è unico e si chiude come in un cerchio. Noi siamo ciò che gli altri sono… come il riflesso allo specchio. Se facciamo male alla nostra immagine facciamo male anche a noi stessi”. Stefania Longhini Tra i testi riportati nelle lapidi del Sacrario c’è anche questo: “Tra le 771 vittime innocenti degli eccidi e delle altre cause di guerra sinora inumate nel Sacrario di Marzabotto risultano: 315 donne, 189 bambini inferiori ai 12 anni, 30 giovani dai 12 ai 18 anni, 161 uomini dai 18 ai 60 anni, 76 vecchi di oltre 60 anni. Altre vittime civili sono raccolte nei cimiteri dei comuni di Grezzana e Marzabotto ed altre ancora devono considerarsi tuttora disperse”. Al Sacrario, simile a quello di Asiago, ma di dimensioni più ridotte, si accede per una scalinata. Sui muri laterali sono riportate alcune targhe con scritte toccanti. Ne riporto alcune: Auschwitz. “Solo quando nel mondo sarà riconosciuta la dignità umana, solo allora potrete dimenticarci”. Cefalonia Corfù. “Per una scelta di dignità i soldati della divisione Acqui non si arresero. In 10.260 caddero in combattimento, trucidati dai nazisti o in mare, additando al popolo italiano le vie ardue e gloriose della Resistenza”. Risiera di San Sabba. “Italiani, ebrei, sloveni, croati bruciati nei lager di Trieste. La libertà di ognuno sia la libertà di tutti”. nel vicino fiume Reno. Il prossimo appuntamento con un altro significativo pellegrinaggio ai luoghi della memoria è per il 23/24/ 25 agosto 2013 con la visita ai campi di concentramento di Mauthausen. Edoardo Sartori Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano 13 La voce degli 8 Comuni ROANA Quasi terminati i lavori della nuova rotatoria di Canove che verrà aperta ai primi di luglio Manca poco all’apertura della rotatoria di Canove, all’incrocio tra Via Monte Lemerle e Via Dante, che verrà terminata entro la fine del mese. Oltre ai lavori di dettaglio, si stanno completando infatti in questi giorni i due passaggi pedonali, progettati in modo da fungere anche da dissuasori della velocità. Si tratta di un’opera, realizzata in collaborazione con ViAbilità della Provincia e amministrazione comunale di Roana, che colpisce per la sua particolarità, visto che a mano a mano che i lavori sono proseguiti si è rivelata molto bella e curata, assicurando un colpo d’occhio di eleganza all’ingresso del centro del paese. Come ha avuto modo di sottolineare anche il responsabile dei lavori, geom. Stefano Masuello, il risultato è di particolare rilievo in quanto rispetto alle consuete rotatorie ge- neralmente contraddistinte da un manto erboso, questa è stata progettata e realizzata interamente in elementi in pietra di porfido e marmo. All’interno si è voluto rappresentare una sorta di grande stella alpina, fiore classico di montagna , posando 8 petali in marmo ognuno del peso di ben 10 quintali, che verranno illuminati da un particolare impianto predisposto a terra, garantendo un suggestivo gioco di luci. L’amministrazione comunale di Roana, sempre con la collaborazione della Provincia, ha “approfittato” dei lavori di realizzazione della rotatoria per rinnovare in modo pregevole i marciapiedi esistenti direttamente collegati con la rotatoria, tramite il rifacimento del piano di calpestio in porfido come i camminamenti previsti all’interno della rotatoria. “Un plauso particolare – dice il responsabile dell’ufficio tecnico comunale geom. Gabriele Valente - va fatto all’impresa Vicentin di Chiampo, che ha rispettato tempestivamente i tempi contrattuali, lavorando durante i primi periodi sotto continue e ripetute nevicate. Ciononostante, i lavori partiti a inizio marzo, termineranno con la consegna dell’opera secondo la scadenza prevista a fine di giugno”. Grazie a una rete alternativa della viabilità della zona e a un’organizzazione a monte particolarmente studiata dagli uffici comunali, durante la fase dei lavori sono stati anche limitati i disagi alla circolazione. Per quanto riguarda Camporovere: Fabrizio Vescovi è il nuovo presidente della Pro Loco E’ stato rinnovato recentemente il direttivo della Pro Loco di Camporovere, della quale fa attualmente parte un gruppo di giovanissimi, molti dei quali sono entrati nell’ente per la prima volta. Il più “grande” del gruppo, Fabrizio Vescovi, che aveva già fatto parte dell’associazione parecchi anni fa, è stato nominato presidente, suo vice è Marco Basso, mentre il ruolo di segretaria è stato assegnato a Giulia Forte. “E’ con grande entusiasmo e voglia di fare – commenta Fabrizio Vescovi – che affronto questo impegno a favore del mio paese. Il primo riscontro è alquanto positivo, mi fa piacere poter contare su tanti bravi giovani che si rendono disponibili non appena c’è necessità. Certo, dobbiamo conoscerci meglio per capire insieme come lavorare nel migliore dei modi, ma le premesse sono molto positive. Abbiamo tante idee, e ci auguriamo piano piano di riuscire a realizzarle, grazie anche all’importante aiuto che ci viene da gente al di fuori del gruppo. Quando abbiamo chiesto collaborazione ci è sempre sta- ta data, per questo ringrazio tutti coloro che ci danno una mano in vari modi”. Il nuovo gruppo ha rotto il ghiaccio organizzando la tradizionale Festa della Fortaja, che si tiene il giorno dell’Ascensione presso la chiesetta dell’Holl, riuscita molto bene. Poi si è messo al lavoro per sistemare quello che è un punto di divertimento e aggregazione fondamentale per il paese e che risultava piuttosto trascurato, ovvero il campo di bocce, dove si ritrovano per giocare e passare del tempo insieme persone di tutte le età. “Grazie all’interessamento dell’assessore Marisa Zotti – continua il presidente della Pro Loco – il Comune di Roana si è fatto carico del costo del materiale necessario per sistemare l’area. Il lavoro ce lo siamo sobbarcato noi, e siamo soddisfatti del risultato. Resta da sistemare il tetto, oltre al marciapiede, ma siamo determinati a concludere anche questi lavori, per cui noi ci daremo da fare per quanto di nostra competenza. Abbiamo anche iniziato a sistemare la Malga Meatta, che tramite la Pro Loco viene data in uso a chi la richiede. Abbiamo fatto ordine e pulizie, sostituendo intanto l’attrezzatura vecchie e marcia. Completeremo la sistemazione a breve, e intanto abbiamo messo a punto il calendario degli appuntamenti per l’estate. Siamo pronti per la tradizionale festa di S. Giovanni Battista, che si terrà il 22, 23 e 24 giugno, nella quale quest’anno, su suggerimento dei giovani componenti la Pro Loco, abbiamo inserito, il sa- bato, una serata con un gruppo musicale di prestigio, il Nuovo Fronte del Vasco che con il tributo a Vasco Rossi richiama sempre tanta gente. La sera del 24 aspettiamo poi, al loro ritorno, i partecipanti alla Festa dei Marcai, che immancabilmente fanno tappa a Camporovere “. Nel programma estivo spiccano, tra gli altri, gli appuntamenti legati all’Hoga Zait, le gare di bocce che si tengono ogni venerdì sera, le passeggiate guidate, la “Festa del baccalà” che si terrà il 27 luglio. “Oltre a rendere i nostri appuntamenti più gioiosi e festosi – conclude il presidente Vescovi – tramite un allestimento allegro e colorato, abbiamo intenzione di introdurre alcune novità nei nostri appuntamenti, anche per quanto riguarda l’offerta dello stand gastronomico, proponendo piatti alternativi. Siamo belli carichi, pronti anche ad azzardare un po’ per rendere l’offerta più interessante, e soprattutto abbiamo tanta voglia di lavorare per rendere il paese più accogliente e appetibile, sperando di avere il riscontro che ci aspettiamo!” Silvana Bortoli la spesa di realizzazione, a carico dell’amministrazione provinciale, il manufatto è costato 300.000 euro, ai quali vanno aggiunte spese tecniche di progettazione e realizzazione dei lavori, oneri fiscali e iva, per un totale di oltre 450.000. Il comune di Roana ha messo a disposizione le aree, con l’inter- no del parco strettamente necessario per l’attuazione dell’intervento. Con l’apertura della rotatoria, l’area adiacente verrà sistemata, garantendo anche che i parcheggi prima esistenti verranno reperiti nelle immediate vicinanze , a seguito di accordi con soggetti privati. Silvana Bortoli Don Stefano Margola lascia l’Altopiano per il suo nuovo incarico a Sant’Agostino di Albignasego. Come unico parroco dell’unità pastorale di Canove, Cesuna e Treschè Conca a settembre arriva don Nicola De Guio, originario di Mezzaselva Un sentito saluto alle comunità cristiane nel giorno di San Luigi, patrono di Tresché Conca: è così che don Stefano Margola ha pensato il suo commiato dall’Altopiano, dove è arrivato sette anni fa per la sua prima nomina di parroco, ministero che ha svolto a prima Treschè Conca e poi, come parroco moderatore dell’unità pastorale, anche a Cesuna e Canove. Per don Stefano, dopo un periodo di riposo estivo, il nuovo impegno di parroco sarà a Sant’Agostino di Albignasego, alla periferia di Padova, sua città di provenienza. “Questa esperienza in un territorio di montagna – ci dice - è stata molto positiva e mi ha dato modo di imparare tante cose, vivendo in un mondo con ritmi diversi, più tranquilli e calmi rispetto a quelli della città. Negli anni con i miei parrocchiani si è costruito un rapporto di affetto e confidenza molto belli, che sento in modo particolare ora che per me è giunto il momento di intraprendere un nuovo cammino, per questo desidero ringraziare tutti con tanta riconoscenza. Qui, dopo aver fatto i primi passi di parroco, ho potuto vivere anche l’esperienza dell’unità pastorale, la cui caratteristica più bella è quella della comunione ecclesiale, del mettere insieme le risorse per lavorare uniti per il bene di tutta la comunità. Un percorso appena iniziato, che ha bisogno di sviluppo e che, ne sono convinto, il nuovo parroco saprà portare avanti molto bene. In questo momento la cosa a cui tengo particolarmente è che il nuovo parroco, don Nicola De Guio, venga accolto bene, instaurando un bel rapporto con i parrocchiani”. A settembre, come parroco unico per l’unità pastorale delle tre comunità cristiane di Canove, Cesuna e Treschè Conca arriverà dunque don Nicola De Guio, originario di Mezzaselva, ordinato prete proprio nello stesso giorno di don Stefano, l’8 giugno 1997. Dopo aver vissuto la sua esperienza pastorale dapprima come vicario parrocchiale a Tencarola, in provincia di Padova, don Nicola è stato missionario in Ecuador. Dopo l’estate anche don Gianni Bocchese, parroco dell’unità pastorale assieme a don Stefano, si ritirerà dal ministero, per raggiunti limiti di età, ma rimarrà per un periodo a disposizione di don Nicola per aiutarlo nell’inserimento. Durante il periodo estivo l’ordinaria vita pastorale sarà garantita dalla presenza di un sacerdote in ogni comunità. Silvana Bortoli l’Altopiano Sabato 22 giugno 2013 14 La voce degli 8 Comuni ASIAGO - GALLIO La rievocazione della Battaglia dei 3 Monti Quello della rievocazione storica di una delle battaglie della Grande Guerra, è diventato un appuntamento fisso che si tiene ogni anno in un diverso sito della Prima Guerra Mondiale sull’Altopiano, la prima domenica di luglio e voluto dalla Comunità Montana Spettabile Reggenza dei 7 Comuni alcuni anni fa nell’ambito della serie di manifestazioni in vista del centenario e che si accompagnano agli investimenti (oltre 5 milioni di Euro!) volti al restauro e recupero dei manufatti della Gran- de Guerra. Iniziative che, accompagnate da altre attività culturali riguardanti la didattica, le conferenze, il cinema, le canzoni ed altro ancora, esprimono la volontà dei Sette Comuni di candidarsi per un ruolo internazionale nell’ambito delle manifestazioni che accompagneranno il Centenario. L¼evento, giunto quest¼anno alla settima edizione, è stato ospitato in passato da Asiago, Roana, Rotzo, Enego e Gallio che negli ultimi 2 anni ha voluto rievocare la Prima e la Seconda Battaglia delle Melette nel 95° anniversario, candidandosi però ad ospitare, vista la splendida riuscita, anche l’edizione 2013, rievocando la Battaglia dei Tre Monti nel 95° anniversario, a ricordo della serie di sanguinosi ed epici combattimenti che si svolsero sui monti Valbella, Col del Rosso e Col d’Echele, quindi nei comuni di Asiago e Gallio, nel 1918 e che dopo la disfatta di Caporetto diedero rilancio e morale alle truppe italiane ed alleate rinvigorendo il fronte sino al Piave con la suc- Errata corrige (GALLIO) I lavori per il concorso di disegno vanno presentati entro il 5 agosto C’è tempo fino al 5 agosto (e non fino al 5 giugno come erroneamente scritto sul numero precedente del nostro giornale) per partecipare al concorso di disegno, abbinato al Festival del fungo, e della natura indetto dal Comune di Gallio. L’iniziativa vuole coinvolgere i più giovani (età compresa fra i 6 e i 13 anni) invitandoli a rappresentare con un disegno i diversi aspetti della natura dell’Altopiano. Per le loro opere, i bambini potranno utilizzare la tecnica che più padroneggiano, rappresentando su un foglio di dimensioni A4 il loro animale preferito o un fiore o quant’altro abbia a che fare con la natura. I disegni dovranno essere presentati presso l’Ufficio Turistico di Gallio, con annessa scheda compilata da un genitore. La premiazione si terrà martedì 20 agosto all’Auditorium di Gallio (alle 17.00). Il regolamento completo e la scheda d’iscrizione, sono disponibili presso l’Ufficio Turistico di Gallio e sul sito www.comune. gallio.vi.it, nella sezione dedicata all’ufficio turistico. FOZA Premiati i migliori nello studio e nello sport Sabato 8 giugno, nella sala del Museo di Foza, alla presenza di numerose persone, sono stati premiati i ragazzi del paese che si sono distinti nello studio e nello sport durante l’anno scolastico 2011/2012. Il sindaco, Giovanni Alessio Oro, ha elogiato questi studenti che grazie al loro costante impegno hanno raggiunto ottimi livelli, distinguendosi tra i compagni dell’Altopiano. E’ sicuramente un arricchimento culturale che fa onore non solo ai ragazzi stessi, ma anche alle loro famiglie e al loro paese. Nelle intenzioni dell’amministrazione, il premio vuol essere un incentivo affinchè gli studenti premiati possano continuare con la stessa costanza nel loro percorso scolastico e altri possano se- guire il loro esempio. Ecco dunque i “bravissimi” premiati dal sindaco: Giada Contri (licenza media con voto 10);Gabriele Cappellari (licenza media con voto 9); Luana Oro (primo anno Liceo scientifico con media finale 8); Alessandro Contri (secondo anno Liceo scientifico con la media di 9,10); Sofia Stona (secondo anno Istituto Professionale Turismo, con una media di voti di 7,54); Emanuele Baù (quarto anno all’istituto professionale “Tecnico delle industrie elettroniche” con una media di 7,87); Angelica Cappellari (diplomata all’Istituto professionale “Tecnico dei Servizi turistici con una votazione finale di 96/ 100). Premiata invece per meriti sportivi Melissa Alberti, che l’anno scorso, prima nel comune di Foza, ha ricevuto l’attestato di abilitazione all’esercizio della professione di Maestra di sci alpino.Un premio, da parte dell’AVIS di Foza, è stato assegnato anche a Enrica Marcolongo che quest’anno è stata ammessa all’esame di terza media con i migliori voti di tutta la classe. Paola Cappellari cessiva e definitiva vittoria sulle truppe Austro-Ungariche. Si comincia sabato 6 luglio alle 17,00: con un colpo di mortaio esploso davanti la sede della Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei sette Comuni”, si darà inizio alla presentazione delle truppe e alla sfilata in uniformi d¼epoca della 145ª Compagnia del Battaglione Sette Comuni del 6° Reggimento Alpini, nonché dei rievocatori dell¼Imperial Regio III Reggimento Kaiserschutzen e dei gruppi Gsr2, KameradenViribusUnitis 14-18 ed altri provenienti dall¼Austria, dalla Slovenia e persino dall¼Inghilterra. La sfilata si muoverà verso il centro cittadino sostando davanti al Municipio, per rendere onore con un tiro a salve di parata, ai Caduti Asiaghesi. Si proseguirà poi verso il Sacrario Militare del Laiten per la posa di una corona di alloro in onore dei Caduti di tutte le guerre e Nazioni. Con particolare risalto ed emozione, 10 rievocatori Italiani e 10 Austro-Ungarici grideranno dall¼interno del Sacrario alcuni nomi di Caduti che ivi riposano, con risposta “Presente” e “Hier” da parte degli altri rievocatori. La cerimonia si concluderà poi con il tiro a salve di parata ed il saluto dei sindaci diAsiago e Gallio e del presidente della Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei sette Comuni”. Dopo lo scioglimento della sfilata, i rievocatori saranno con il pubblico per il caratteristico e caloroso incontro. Domenica 7 lugliola manifestazione proseguirà a Gallio in località Bertigo dove su alcuni trinceramenti d¼epoca di Valbella, si svolgerà la Rievocazione Storica della Battaglia dei Tre Monti. Il luogo è stato scelto simbolicamente a rappresentare il campo di battaglia, per la semplicità logistica e la possibilità di usufruire del parcheggio delle Sciovie Valbella per la soste delle auto facilitando così al pubblico di tutte le età la partecipazione all¼evento. Dalle ore 10,30 lo storico Ruggero Dal Molin curerà la fase storico-didattica a gruppi alla quale seguirà una sequenza di simulazione di azioni militari e di vita di campo. A tal proposito il Comitato Organizzatore raccomanda vivamen- te il pubblico di prestare attenzione a soggetti sensibili ai rumori, in particolare bambini e animali, dati i numerosi colpi di cannone ed in generale gli spari. Dalle 12,30 sarà attivo lo stand gastronomici del Gruppo Alpini Gallio che proporranno agli spettatori il loro menù alpino. Alle 14,30, l’apertura della Rievocazione Storica. Vi parteciperanno circa 80 rievocatori di ambo i fronti, in un territorio specificamente allestito. Nel rispetto dei Caduti, non si vedranno né morti né feriti. Cerimonia conclusiva alle ore 16.00 – 16.30 con presentat-arm e tiro di parata finale. L’evento si tiene grazie alla collaborazione del Comitato Organizzatore, dell’associazione “Per Non Dimenticare” che raggruppa il 145 Cp. del Battaglione 7 Comuni, della Comunità Montana dei Sette Comuni, dei Comuni di Asiago e Gallio. La Rievocazione Storica della Battaglia dei Tre Monti ha il patrocinio della Provincia di Vicenza e della Regione del Veneto ed è inserita nel circuito Reteventi Veneto nella sezione “La nostra storia”. ROTZO Sempre un successo le adunate con Cristiano Dal Pozzo Anche l’adunata Triveneta di zionale degli Alpini La consegna della medaglia di Schio si è rivelata un succesSebastiano Favero, che lo ha internato nei lager nazisti so per il nostro Alpino centeabbracciato assieme ad alnario Cristiano Dal Pozzo che tre autorità militari e politinon ha voluto mancare alla che. Dopo la sfilata, un pransfilata domenica 16 giugno, zo al Ristorante Belvedere a dove si è assistito ad un’altra Magrè di Schio, assieme agli importante manifestazione amici del Gruppo di Romache richiama in nome della no d’Ezzelino e poi il rientro solidarietà e della lealtà decia Castelletto, non prima di ne di migliaia di penne nere e avere fatto tappa alla Birredi cittadini che applaudono al ria Summano di Piovene passaggio dei gruppi schieRocchette. Non possiamo rati e provenienti da ogni parte dimenticare la cerimonia che del Triveneto. Erano presenti i gruppi del Trentino, il Prefetto di Vicenza aveva organizzato Venerdi 14 del Friuli Venezia Giulia e tutte le Sezioni del Veneto, giugno per la consegna a Cristiano e ad altri 28 da Belluno a Feltre, da Treviso a Padova, da cittadini dell’Altopiano, quasi tutti deceduti, di una Vicenza a Verona, da Valdobbiadene a Conegliano, medaglia d’onore per essere stati internati durante da Venezia a Vittorio Veneto, da Bassano del Grapl’ultima guerra mondiale nei lager nazisti in Germapa a Marostica e non poteva di certo mancare nia, Austria e Polonia. Momenti veramente comuna folta rappresentanza della Sezione Monte moventi ed emozionanti che hanno permesso di Ortigara di Asiago.Accompagnato dallo striscione capire quante sofferenze hanno passato i nostri che racconta la sua provenienza, il suo anno di soldati. Per festeggiare i cento anni del nostro illunascita e la sua campagna di Abissinia, l’Alpino stre concittadino, la Sezione Monte Ortigara di Cristiano ha ricevuto gli applausi di tutta la folla Asiago ha programmato per Domenica 8 Settemassiepata lungo il percorso dell’adunata, da Santa bre l’Adunata Sezionale a Rotzo con una Santa MesTrinità fino alla Stazione ferroviaria, che lo chiasa nel pomeriggio, la sfilata per le vie del paese e la mava e lo salutava commossa. E Cristiano ha conclusione alle Scuole per il saluto al “VecioAlpin”. salutato tutti, con le braccia alzate e inviando baci L’augurio a Cristiano di mantenere sempre l’ottimo a tutti i presenti, con gli occhi lucidi dalla comstato di salute che lo ha accompagnato finora e di mozione. Al suo arrivo sotto il palco delle autorivederlo ancora sfilare nelle tanto seguite adunate tà, è sceso per salutarlo il nuovo presidente naalpine. Matteo Dal Pozzo Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 15 Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano 16 La voce degli 8 Comuni “SpritzArt” tutti i colori dell’arte altopianese Dare risalto agli artisti locali, offrendo al pubblico la possibilità di vedere le loro produzioni e seguirli mentre lavorano o raccontano come nascono le proprie opere, sorseggiando un buon aperitivo e gustando qualche buon bocconcino: è da queste prerogative che è nato “SpritzArt”, un nuovo progetto per l’estate asiaghese, che ha visto la luce grazie alla collaborazione tra l’agenzia di comunicazione JeEvent, lo Sporting Residence Hotel e il Comune di Asiago, che ha dato il proprio patrocinio alla manifestazione. Il primissimo assaggio si è avuto domenica scorsa, 16 giugno, quando nell’area adiacente lo Sporting Residence in Corso 4 Novembre, location che ospiterà tutti gli appuntamenti in programma, si è tenuta la prima esposizione che ha visto protagonista lo scultore Adriano Gasparini, presentatosi con un allestimento molto suggestivo. Un ottimo debutto per “SpritzArt” che d’ora in poi, Un nuovo modo di “gustare” varie espressioni artistiche, proposto come appuntamento fisso la domenica alle ore 17 nell’area esterna dello Sporting Residence ad Asiago Elena e Lara di JeEvent con alcuni degli artisti che parteciperanno agli eventi fino al 29 settembre, ogni domenica alle 17 alle 21 circa proporrà un ospite diverso, ognuno del quale presenterà la propria arte in una sorta di personale all’aperto: si alterneranno fotografi, pittori, scultori, poeti e musicisti, alcuni emergenti, altri già affermati. Anche i temi e il modo di esporli, saranno diversi: a discrezione dell’arti- sta ci sarà la possibilità di presentare semplicemente le proprie opere, ma anche di interagire con il pubblico creando un momento ancora più coinvolgente. Il ristorante “La Tana” accompagnerà le esposizioni artistiche abbinando ottimi aperitivi e deliziosi stuzzichini. Domenica 23 giugno saranno i Blonde Brothers i protagonisti dell’evento in cui si po- trà gustare un piacevole abbinamento di musica e poesia. Il 30 giugno di scena Matteo Munari con la propria esposizione fotografica, seguito il 7 luglio da un altro fotografo, Franco Pivotto con la personale “Magico Altopiano”. Si abbina la po- esia di Donna Pola alla fotografia di Mauro Panozzo domenica 14 luglio, mentre il 28 Valeria Lobbia presenterà i propri scatti raccolti in un’esposizione intitolata”Yin&Yang”. Ancora fotografie domenica 4 agosto con la personale di Gianluca Schivo, mentre l’11 si potrà ammirare l’esposizione di pittura personale di un giovanissimo artista, Leonardo Frigo. Il 18 agosto altra esposizione fotografica con la personale di Roberto Costa Ebach, la domenica successiva, 25 agosto, di scena la pittura con le opere di Teresa Rarogiewicz. Saranno le fotografie di Adriana Benetti Longhini ad aprire gli appuntamenti di settembre, il 1° infatti l’artista presenterà la personale “Attimi sull’Altopiano”; Giulia Rigoni esporrà i propri quadri il giorno 8, mentre le seguenti tre domeniche saranno tutte incentrate su esposizioni fotografiche: il 15 Rudy Oro proporrà “Quando la fotografia accade, succede senza sforzo”; il 22 Diego Lunardi allestirà la personale “Attimi di natura” e infine il 29 concluderà la rassegna “SpritzArt” Sergio Dalle Ave con “Rosso Ammonitico”. Silvana Bortoli Visite alle malghe e ai boschi comunali di Asiago: un’iniziativa per gli over 60 L’assessorato alle Politiche Sociali organizza, anche per l’estate 2013, visite a malghe e boschi di proprietà comunale, per anziani con più di 60 anni, residenti ad Asiago. La partecipazione è gratuita, in quanto le spese di trasporto, il costo degli assaggi (presso le Malghe Dosso di Sotto e Monte Zebio) e il pranzo (che si farà presso la Malga Porta Manazzo), sono a carico del Comune di Asiago. Le visite avranno luogo nei seguenti mercoledì: 3, 10, 17, 24 luglio per gli anziani di Asiago e mercoledì 31 luglio per gli anziani della frazione Sasso. Le prenotazioni dovranno essere effettuate all’Ufficio Politiche Sociali, con sede in piazzetta Alpini a partire da lunedì 17 giugno fino a venerdì 21 giugno in orario compreso tra le 9 e le 10.30. Tutte le visite partiranno dal Municipio di Asiago, mentre per gli anziani di Sasso la visita partirà dal centro della frazione sempre alle 8.30. In caso di maltempo saranno effettuate ugualmente. I posti complessivamente disponibili sono 90, divisi in 5 uscite da 18 persone. Le richieste verranno soddisfatte secondo l’ordine di presentazione, con precedenza a: chi non ha mai partecipato; chi ha già partecipato ma non dopo il 2010. Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano 17 La voce degli 8 Comuni “Un Altopiano da gustare”, colazioni e merende d’autore nel cuore della natura L’abbinamento di bellezze del territorio e bontà dei prodotti locali è una proposta che dal punto di vista turistico riscuote un interesse sempre maggiore. In questo ambito l’Altopiano con i suoi straordinari prodotti tipici, la natura e i luoghi incantevoli può offrire davvero molto. Proprio per far conoscere e valorizzare ciò che il nostro territorio è in grado di offrire, è nata una nuova manifestazione, in programma nel primo week-end di luglio “Un altopiano da gustare. Colazioni e merende d’autore nel cuore della natura.” Una straordinaria kermesse promossa dal Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni grazie all’iniziativa della Rigoni di Asiago e al coordinamento dello chef che la rappresenta, Alessandro Dal Degan del ristorante La Tana di Asiago. Ad essere coinvolti in questo goloso appuntamen- to saranno oltre ai professionisti del gusto anche i più importanti giornalisti del settore e, naturalmente, il pubblico che potrà osservare ed… assaggiare! Presso la tensostruttura coperta che verrà allestita al piazzale dello stadio del ghiaccio si svolgeranno i vari appuntamenti della manifestazione, che intende proporre i prodotti tipici altopianesi con allestimenti dedicati in particolare alla colazione e alla merenda. In programma degustazioni e dimostrazioni con gli “showcooking” ai quali parteciperanno rinomati chef del territorio, che si sfideranno davanti a una giuria di giorna- listi selezionati. Il sabato pomeriggio il tema sarà la “miglior merenda” mentre la domenica di scena la “miglior colazione”, con dimostrazioni tenute da grandi chef che operano in alberghi famosi proprio per le prime colazioni. Domenica mattina dunque colazione d’autore per tutti, con il pubblico che potrà partecipare alla degustazione prenotando un biglietto con una offerta libera di minimo 2 euro, devoluti interamente in beneficienza. Abilissimi chef trasformeranno i prodotti della Rigoni di Asiago tra cui Fiordifrutta, Mielbio e Nocciolata, oltre agli altri prodotti tipici dell’Altopiano, in esclusive ricette dolci e salate. A fare da contorno saranno 22 stand gastronomici in cui gli operatori altopianesi, unitamente ad aziende di rilevanza nazionale, potranno dare visibilità alle loro pro- duzioni. Domenica è in programma anche un convegno con un esperto nutrizionista che parlerà dell’importanza della prima colazione in un regime alimentare equilibrato, tema al quale seguirà un dibattito sullo stile di questo importante primo pasto della giornata, in cui ospiti e giornalisti stranieri potranno raccontare le diverse abitudini alimentari dei loro paesi. L’evento del 6 e 7 luglio intende far scoprire non solo le “cose buone” dell’Altopiano, ma anche le bellezze come i prati, le malghe, i tantissimi sentirei da percorrere per perlustrare e scopri- re i luoghi più belli del territorio: momenti di natura da vivere per stare bene, dal punto di vista non solo fisico, ma anche delle spirito. Silvana Bortoli Sagra di San Luigi Gonzaga a Treschè Conca La Pro Loco di Treschè Conca in collaborazione con il Gruppo Alpini e le associazioni paesane e parrocchiali, organizza per il 29 e 30 giugno la Sagra di San Luigi Gonzaga, abbinata al 3° Torneo di Calcio a 5. Il programma prevede sabato 29 giugno alle ore 14.00 l’inizio del torneo di calcio, con le partite che continueranno ininterrottamente fino alle 23.00. Nel pomeriggio intrattenimento con dj set, in funzione lo stand gastronomico con bibite, birra, panini onti e patatine, alle 17.00 “happy spritz” e dalle si potrà cenare con il “piatto altopiano” e specialità alla brace, mentre la serata sarà allietata dal gruppo Rockpuntoit”. Domenica mattina le partite inizieranno alle 9.00, a mezzogiorno apertura dello stand gastronomico con specialità alla brace, nel pomeriggio animazione per bambini con “i tipici xughi de San Luigi”, intrattenimento con dj set e dalle 17.00 “happy spritz”. Alle 18.30 lo stand gastronomico proporrà il “piatto altopiano”, salsicce, wurstel e braciole. La conclusione del torneo di calcio a 5 con relative premiazioni è prevista verso le 20.00, la festa si concluderà con la serata danzante in compagnia di Graziano durante la quale, alle 22.30 circa, è prevista l’estrazione della sottoscrizione a premi. Festa di San Giovanni a Camporovere Si terrà presso il campo sportivo con annesso palatenda la tradizionale Festa di S. Giovanni a Camporovere, nei giorni 22,23 e 24 giugno. Sabato 22 dalle ore 19.00 funzionerà lo stand gastronomico a base di wurstel, patatine e panini onti; musica dal vivo con il Nuovo Fronte del Vasco, tributo a Vasco Rossi. Domenica 23 a mezzogiorno e lunedì 24 la sera dalle 19, lo stand gastronomico proporrà il piatto tipico della festa, ovvero polenta, tosela e porcini. Lunedì sera in programma anche musica dal vivo con I Roversi. Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano 18 La voce degli 8 Comuni LUSIANA FESTA DEI TONI A LUSIANA Gli omonimi di nome Antonio, in occasione della Festa di Sant’Antonio da Padova, si sono riuniti giovedì 23 giugno a Vitarolo per festeggiare il loro omonimo Santo. E’ stata celebrata dal Parroco di Lusiana Don Valentino Grigiante la Messa presso la Chiesetta di San Vitale a Vitarolo con una partecipazione numerosa di Antonio e familiari. E’ seguita la cena alla vecchia Osteria Bertiaga. Nella foto tutti i Toni riuniti per festeggiare. E.Z LA BANDA MUSICALE SI ARRICCHISCE La Banda Musicale “Alberto Ronzani”, composta da 30 elementi e diretta dal maestro Claudio Villanova, si è arricchita di 10 nuove e giovani leve, raggiungendo così il numero di 40 componenti, con grande orgoglio del Presidente Giovanni Battista Passuello. E.Z. Una speciale visita guidata alla Valle dei Mulini di Lusiana Quello che segue è il resoconto di una visita alla Valle dei Mulini di Lusiana, promossa dall’associazione Mondo Rurale di Marostica, che ha fra i suoi fini la conoscenza e la tutela dei luoghi che testimoniano la Civiltà Contadina oramai scomparsa. Il cielo terso e un caldo sole primaverile hanno fatto da piacevole sottofondo ad una giornata connotata da scorci paesaggistici incantevoli, visite ad edifici e manufatti rurali unici, accoglienza cordiale e sorprendente. Una passeggiata da S. Anna di Salcedo ci ha condotto all’imbocco della Valle del Chiavone, dove un pugno di case forma l’agglomerato di Valle di Sotto. La maggior parte degli edifici è molto antica, con strutture che risalgono al 1500/ 1600. Alcuni sono parzialmente o totalmente restaurati, altri versano in uno stato di apparente abbandono. L’acqua del torrente, deviata in apposite canalette, fa ancor oggi muovere la ruota del mulino di Amedeo Garzotto (89 anni splendidamente portati), da lui personalmente ricostruita e resa funzionante dopo decenni di inattività. Ad attenderci e farci da guida la figlia Lorena. Negli angusti locali adibiti alla molitura, illuminati dalla poca luce delle piccole finestre, il tempo sembra essersi fermato. Le travature del castelletto che sostiene le macine, le tramogge, i complessi ingranaggi di legno parlano della fatica del vivere quotidiano ed anche dell’ingegno di chi li ha costruiti con una maestria tale da renderne possibile il funzionamento anche dopo secoli. Le macine sono due: una per il frumento ed una per il granoturco, quest’ultima più consumata poiché la polenta, per molto tempo, fu cibo di ogni giorno. Un attiguo piccolo locale è riservato alla pila utilizzata per togliere la parte coriacea dai chicchi di orzo. Consta di un grande bacile di pietra nel quale girano due macine verticali. Non mancano di attirare l’attenzione il buratto, i piccoli attrezzi di supporto al lavoro del mugnaio e i numerosi crivelli e tamìsi, alcuni dei quali realizzati con pelli di capra. Usciamo alla luce solo qualche minuto, giusto il tempo per giungere al maglio. Amedeo Garzotto ci accoglie in un antro oscuro che un tempo era rischiarato dalle braci della fucina dove si arroventava il ferro prima che fosse battuto dall’enorme martello mosso dagli ingranaggi fatti funzionare dalla ruota idraulica posta all’esterno. Un particolare congegno – pure azionato dall’acqua - produceva l’aria necessaria al fuoco, che veniva convogliata verso la fucina da un apposito percorso. A corredo del locale due banchi da lavoro e numerosi strumenti utili all’attività del majaro, che costruiva e aggiustava gli attrezzi dei contadini di tutta la valle. Prima di riprendere il cammino possiamo entrare nel piccolo caseificio turnario della contrada, osservare tutto ciò che in passato serviva alla caseificazione ed immaginare la tradizionale lavorazione del latte e la produzione di formaggio e burro, nonché la loro distribuzione alle famiglie in ragione del latte conferito. Nelle vicinanze anche un antico forno per il pane, posto sotto il portico di una casa rurale. Risaliamo la valle fiancheggiando il torrente le cui acque spumeggianti formano graziose cascatelle al riparo degli alberi. Un sentiero lastricato (saìso), in continua salita, ci porta a Valle di Sopra. Qui, non lontano dalla palestra di roccia del Sojo, una chiesa e un gruppo di case sovrastano il Chiavone, sulla cui sponda resiste da più di 400 anni il mulino dei Sola. Ci aspetta il proprietario Sergio Dalla Valle con la sua famiglia. Ha acceso il forno all’aperto, un tempo usato per il pane e sta cucinando squisite pizze che ci offre in amicizia. Un benvenuto davvero gradito dalla compagnia che ammira estasiata il possente edificio, amorevolmente salvato da chi ci ospita e conservato con cura nella sua struttura originaria. Le due ruote esterne un tempo facevano funzionare rispettivamente le macine per il frumento e il mais e il la pila per l’orzo ed ora attendono un opportuno, imminente restauro. Nel pomeriggio, sulla via del ritorno, una sosta al pestarino per l’orzo in località Rigine ci dà modo di visitare un altro mulino destinato esclusivamente alla pilatura dell’orzo. Ristrutturato dall’Amministrazione Comunale di Lusiana e reso perfettamente funzionante, è inserito nel contesto del Museo Diffuso, del quale fanno parte anche gli altri edifici da noi visitati. Vi si può accedere con guida, in gruppo, su prenotazione. La Valle del Chiavone merita un’escursione anche al di là dell’interesse per le macchine idrauliche, perché offre l’opportunità di vivere momenti di serenità e pace che davvero non ti aspetti. G. Francesca Rodeghiero Runz Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano Pagina cura di Giorgio Spiller Asiago scomparsa – Blow up nella storia e nelle foto storiche Il termine “blow up”, ingrandimento, viene da un famoso film di Michelangelo Antonioni del 1966, dove il protagonista, usando lo zoom della macchina fotografica, scopre un delitto; ci sono tanti modi di compiere un delitto, quello di cui trattiamo in queste righe è un delitto contro la storia. Kherchekke, il colle della prima chiesa e la fontana tempietto Non tutti sanno che, sul luogo dove ora è ubicato il Parco della Rimembranza, sorgeva fino al 1916 la prima chiesa di Asiago, che si stagliava sul colle più alto dell’antica Sleghe, denominato Kherchekke (Colle della Chiesa). Con la ricostruzione della nuova Città diAsiago negli anni ’20 ne è stata cancellata ogni traccia. Probabilmente quel colle è stato il primo ad essere svegrato e portato a pascolo. Mons. Domenico Bortoli, arciprete di Asiago tra ‘800900, nelle “Memorie Storiche della Chiesa di Asiago”, 1906, scrive: «I primi immigrati ebbero per chiesa una cappella dedicata ai S.S. Ermagora e Fortunato. La cappella rozza d’allora sorgeva sopra il Colle chiamato Kircha-Eke dove trovasi l’oratorio pubblico di proprietà Lobbia ora in onore di S. Libera». Nel maggio del 1390 per maggior comodità gli slegar decisero di costruire una chiesa più in basso, prossima al centro del paese, che si stava affermando come il più importante dell’Altopiano e la dedicarono a San Matteo. La cosa non andò bene ad alcuni abitanti affezionati alle reliquie dei primi Patroni Ermagora e Fortunato, che si allontanarono: «Quale nuova dimora venne dai medesimi prescelto un campo a settentrione di Asiago dove sorgevano delle macchie di un bosco di rovere; da cui il nome di Camporovere, il quale possiede tuttavia le reliquie, altra volta della Cappella di Asiago. Da qui venne ai Camporoverani la nomea di “Ribelli, Rebellum von Camparube”, che la tradizione conserva ancora». L’Abate Agostino Dal Pozzo, nelle “Memorie Istoriche dei Sette Comuni”, libro secondo, scrive: «Vuol la tradizione ch’essa fosse sul dorso del colle a sera della presente dove esiste una cappelletta, e una gran Croce come in memoria, e che fosse costrutta in legno, che perciò quel luogo dicesi “alla Chiesa”, e il colle chiamasi tuttavia Kirgh Eke, cioè Colle della Chiesa». Aggiunge in nota Giancarlo Bortoli, che ha curato la pubblicazione: «Laddove oggi si vede la cappelletta dedicata a Santa Maria Liberatrice, nel Parco della Rimembranza: costruita nello stesso sito, non corrisponde naturalmente a quella citata dall’Autore. Anche della “gran croce” non è rimasto segno. Si trova anche scritto “Kirkha Eke” o “Kirchecke” o “Kirkle”. Il termine Chirghecke – così scritto - lo si trova nell’”Historia Ecclesiastica L’oratorio di S.ta Libera e la casa dei Polentoni mentre la vaporiera entra per la prima volta nella stazione di Asiago il 4-12-1909 delle città, Territorio e Diocesi di Vicenza ed. 1762 del P. Francesco Barbarano, libro IV, pag. 116.» Giancarlo Bortoli, lo storico di Asiago, ci conferma che nella costruzione del Parco della Rimembranza, edificato nel 1930, non c’è più traccia della memoria della prima chiesa. Nel progetto della nuova Asiago gran parte della zona è stata dedicata alla Grande Guerra, solo una piccola colonna ricorda il luogo dove fino a metà ‘800 era collocato l’antico cimitero. A ricordare il primo nucleo abitativo rimane ancora sul colle più alto la casa dei Rodeghiero Polentoni, che giaceva solitaria a fianco dell’antica chiesetta, ben visibile da tutta la conca di Asiago; ora l’antico edificio rurale è in stato di abbandono e non è difficile immaginare la sorte che subirà tra breve. Del Colle della Chiesa è scomparso anche il nome e la cosa non sembra una distrazione; la ricostruzione della Città di Asiago è stata progettata in chiave anticimbra ed antitedesca; poi venti anni di totalitarismo e di esasperato nazionalismo in nome di una pretestuosa superiorità italica hanno cancellato la storia millenaria dei Sette Comuni, portandone l’inizio solo al 14 maggio del 1916. In un recente convegno nella sala consigliare di Asiago, politici e dotti studiosi sono venuti a suggerire come fare per accedere ai fondi europei, elargiti per ricordare la Grande Guerra e renderne fruibili i luoghi topici al turismo.”Ghe sarìa i schei a Bruxelles, se podaria...”. Ci hanno edotto su quanto importante è stato quell’immane conflitto per il futuro ed il progresso dell’uma- L’oratorio di S.ta Libera visto da 19 est La voce degli 8 Comuni nità, per la ricerca medica, scientifica e nell’industria. Bene, non ci resta che sperare in una nuova guerra per risolvere i numerosi problemi che ci affliggono! Giovanni Forte Sceran Uno che non ha mai smesso di amare la propria terra è stato il pittore ciabattino Giovanni Forte Sceran; tutta la sua opera è stata un grande atto d’amore per l’altopiano. Nell’ultima parte della sua vita, mancandogli le forze per salire in alta montagna a dipingere en plain air, Forte Sceran si è dedicato a riprodurre nei suoi quadri le immagini ricavate dalle foto storiche di Bonomo e di Aristide Baragiola a cavallo tra ‘800-900; un paesaggio dei Sette Comuni mitizzato, che Giovanni non aveva mai visto poiché era nato profugo nel 1916. Cosi scrive Paolo Rizzi nella bella presentazione della monografia Giovanni Forte Sceran- Montagna e verità, Gabriele Corbo Ed., 1995: «Un Altopiano non tanto reinventato, quanto rimemorato. Forte si fa etnologo e antropologo: arriva a scavare nella terra fino a restituire idealmente la tana dell’”ursus speleus”, gli attrezzi dei cavernicoli, le capanne di paglia incassate nella terra; i resti fossili delle ammoniti.» E riporta le parole di Forte Sceran: «Lei crede di vedere Asiago? No, questa non è più la mia Asiago, quella che amo da ottant’anni. L’Altopiano è cambiato: è stato venduto. Hanno persino cambiato i colori. Sono state trasformate le colture. Quand’ero ragazzo, vede lì in fondo, verso Kaberlaba? Ebbene si coltivava il frumento; c’erano campi di segala, di avena; si vedevano spuntare le piantine di patate; il lino dava dei fiori d’un azzurro cobalto...E poi c’erano gli orti. Non solo le case erano diverse; era la nostra terra che assumeva, volta a volta, aspetti diversi. Ora c’é verde, solo verde. Ed è per questo motivo che da qualche anno mi sono deciso a dipingere, magari riandando con la fantasia a tempi lontani, a com’era l’Altopiano. Per me tutta la terra che mi circonda è sacra. Hanno avuto il benessere, ma è un benessere falso. Perché i miei cittadini non perdessero la loro identità, ho dipinto la loro terra, la mia terra: i pagliai scomparsi, le vecchie casare, le baracche fatte di lamiere arrugginite, i “platten”, le lastre di pietra cosi caratteristiche. […] io mi recavo in montagna, volevo dipingere il vero Altopiano, fuori dalla cosiddetta civiltà. Le cose autentiche, il senso della terra, l’humus, la natura. Mi ha sempre attirato la solitudine. Ma attenzione: quando mi trovo, anche oggi, in mezzo alla natura, non mi sento solo. Sento il grande respiro della natura. Voglio lasciare un ricordo di quella che è la mia terra: cosicché i posteri sappia- no di quanti sacrifici, di quante fatiche, di quanto amore essa è impastata. Sì, capisco che ora sono diventato più attento ai particolari, ma ciò è perché voglio entrare anche nelle minime pieghe di questa terra, coglierne i succhi perduti, riscrivere quasi la storia con la pittura...» L’intervista è stata fatta nella sua casa-torre in Piazza Carli, nel centro di Asiago, sopra la sua bottega di ciabattino; una casa tutta piena delle sue opere, non solo pittoriche: sculture, mobili ed arredi finemente intagliati, tutto a rendere l’insieme un’opera d’arte totale. Dimostrando ulteriore attaccamento alla sua terra, l’artista ha donato al comune un significativo ciclo di bassorilievi, che fanno bella mostra di sé nella sala consigliare di Asiago; ed è cosa nota che avrebbe lasciato anche tutta la sua casa con le opere in essa contenute, purché il comune ne facesse un museo. Così non è stato, anche a causa della scarsa sensibilità degli eredi; tutto è stato venduto e smembrato. Con maggior generosità, la sorella di Forte Sceran ha recentemente lasciato una collezione di quadri di sua proprietà alla Comunità Montana; dopo la mostra nella Sala delle Maschere la collezione è stata smembrata ed è finita negli anonimi uffici dei 7, 8 comuni. Forte Sceran è stato tradito per la seconda volta! Ai Simulazione della fontana-tempietto inserita nella costruenda rotonda difronte al Millepini suoi concittadini interessano solo i musei della guerra, sempre e solo guerra! La fontana tempietto Concludiamo questo escursus nella storia tradita, ricordando una delle ultime opere di Forte Sceran dove è rappresentata l’antica fontana tempietto in stile neoclassico, che faceva bella mostra di sé nella piazza principale di Asiago prima della catastrofe. L’edificio era un simbolo dell’antica Asiago ed è stato inspiegabilmente dimenticato nella ricostruzione; le bombe lo avevano in parte lesionato; il pezzo più significativo è stato inserito nel piccolo giardino antistante la canonica di Asiago ed altri sembra siano sparsi in vari depositi. A differenza dell’antica chiesetta sul Kherchekke appare in molte foto; era un tipico edificio che si rifaceva al romanticismo ottocentesco e rappresentava il gusto e la moda del tempo. Tempietti simili si trovano in parchi e giardini di mezza Europa; il più vicino a noi nel parco Querini di Vicenza. Per migliorare la viabilità cittadina sta per essere costruita una nuova rotatoria all’ingresso della città, di fronte al Millepini; quale miglior biglietto da visita e di benvenuto agli ospiti del Centenario della fontana- tempietto ricostruita nel centro della rotonda? E quale miglior risarcimento a Forte Sceran di una scultura di animali, ispirata alle sue, nel bacino centrale della fontana? Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano 20 La voce degli 8 Comuni LETTERATURA Il premio Mario Rigoni Stern per la saggistica al ricercatore di origini piemontesi Dionigi Albera La cerimonia di consegna si terrà sabato 22 giugno alle 17 al Palazzo del Turismo Millepini Sabato 22 giungo ad Asiago, al Palazzo del Turismo Millepini, a partire dalle 17, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi, sezione saggistica. Il vincitore del premio è il piemontese, emigrato in Francia, Dionigi Albera. Il docente e ricercatore dirige dal 2006 l’Institut d’Ethnologie Méditerranéenne, Européenne et Comparative (situato alla Maison Méditerranéenne des Sciences de l’Homme di Aixen-Provence). Nel 2007 è stato nominato direttore di ricerca presso il CNRS. Ha al suo attivo più di novanta pubblicazioni scientifiche (tra cui sette libri) che esplorano vari temi in ambito europeo e mediterraneo, come i fenomeni migratori, la parentela, l’organizzazione domestica, le forme di commistione religiosa tra le religioni monoteiste (un suo libro su quest’ultimo tema è stato pubblicato in Francia nel 2009 ed è stato in seguito tradotto in Spagna, Stati Uniti e Italia). Fin dalla tesi di laurea, le Alpi hanno costituito uno dei fulcri delle sue ricerche. Anche se alcuni progetti di studio l’hanno talvolta spinto a percorrere i paesi del Mediterraneo, la passione per le Alpi non è mai venuta meno nel corso degli anni, come testimoniano svariati saggi che esplorano molteplici aspetti della vita sociale delle popolazioni alpine. Il premio Rigoni Stern è stato assegnato ad Albera per l’opera “Au fil desgénérations” (Presses Universitaires de Grenoble). “Il lavoro di Albera – spiegano dalla giuria composta da Innocenzo Cipolletta, Ilvo Diamanti, Mario Isnenghi, Giovanni Kezich, Jon Mathieu, Gianbattista Rigoni Stern - raccoglie in un unico grande quadro di spes- sore magistrale gli esiti di oltre un secolo di ricerche sulla famiglia alpina, colta nel rapporto specifico che essa instaura con la forma dell’insediamento, e più in generale con le dinamiche proprie dell’economia, della società e della cultura delle singole valli. Trattando un tema di inafferrabile complessità, posizionato sul difficile confine tra etica popolare e diritto consuetudinario, il libro si presenta come un vero e proprio atlante di riferimento, dal quale sarà molto difficile prescindere, d’ora in avanti, per qualsiasi approfondimento localizzato di ordine storico-demografico o socio-antropologico. In questo modo, la vicenda storica per molti versi esemplare delle comunità alpine viene emancipata dalle varie branche del romanticismo locale e del particolarismo etnicista per entrare a pieno buon diritto in quella più ampia che abbraccia tutti i popoli d’Europa». Nella cerimonia di sabato, dopo il saluto delle autorità, ci sarà una Lectio magistralis del prof. Raffaele Cavalli. Dopo l’intermezzo musicale con l’Ensemble Musagète, sarà il momento della presentazione del vincitore e della consegna del premio da parte del presidente del comitato promotore Alberico Rigoni Stern. Stefania Longhini Protagonista la montagna Il Premio Mario Rigoni Stern, alternandosi tra Trentino e Veneto con cadenza annuale, cerca di individuare gli elementi di eccellenza della narrativa e della saggistica di montagna all’interno delle opere edite nei due anni precedenti, individuando i seguenti settori di interesse: la bellezza del paesaggio alpino, nei suoi aspetti naturali e originali; le attività produttive tradizionali e la loro compatibilità ecologica; il contesto socioculturale passato e presente delle comunità alpine; la caccia in montagna come attività tradizionale; il patrimonio narratologico dell’arco alpino. Il premio viene promosso dalla famiglia Rigoni Stern, con la vedova Anna e i figli, dall’associazione Ars Venandi, Regione Veneto, Provincia Autonoma di Trento, Comune di Asiago, Comune di Riva delGarda, Cassa di Risparmio del Veneto, Banca di Trento e Bolzano, Federazione Italiana della Caccia, Fierecongressi di Riva del Garda, Museo degli usi e costumi di San Michele All’Adige. “4 cante soto al Corgnon”: a Lusiana un’imperdibile rassegna corale Il Corgnon è il monte di Lusiana sulla cui sommità la Comunità Lusianese ha voluto ricordare le origini dell’insediamento dell’uomo sull’Altopiano con un bellissimo museo preistorico all’aperto. A testimonianza di una storia molto più recente, il Coro “l’Eco delle Valli di Lusiana”, nato nel 2005, e dunque solo otto anni fa, propone la prima rassegna di canti denominata “4 cante soto ‘l Corgnon”, sabato 22 giugno alle 20,45 presso la chiesa arcipretale di Lusiana. Perché una rassegna di canti? Il motivo è facilmente individuabile all’interno della breve storia del Coro Lusianese. “Ricordando gli inizi dell’attività – afferma il direttore del coro Andrea Pinaroli - sono stati molti i cori, le istituzioni e i sostenitori che hanno creduto in questa nuova esperienza di canto, che ha coinvolto fin dall’inizio più di venti persone che non avevano mai avuto fino ad allora, nessuna esperienza corale. A darci sostegno in prima persona, è stato proprio il sindaco Antonella Corradin che vogliamo pubblicamente ringraziare. La costanza e la buona volontà dei coristi han- no avuto la meglio rispetto alle diffidenze di quanti, avevano pronosticato una fine precoce del gruppo. Il coro vive ora, dopo una naturale fase di assestamento, un passaggio molto particolare e decisivo con l’apprendimento di uno stile ben preciso di canto, sostenuto dall’innesto e dalla crescita di molti giovani che proiettano una luce positiva e intensa sul futuro. La rassegna dunque vuole essere un momento nel quale, i coristi di Lusiana, forse per la prima volta, vedono davanti a loro la possibilità di un percorso musicale solido e luminoso, e nello stesso tempo un momento di ringraziamento per quanti, come il Coro Asiago hanno avuto fiducia in noi invitan- doci a cantare ad Asiago in occasione del 60° del Coro”. A questa prima rassegna parteciperà anche il Coro Tau cresciuto nell’ambiente francescano della Pieve di Chiampo dove mantiene viva quella finalità per la quale era sorto: lodare Dio con il cuore e con la voce così da farlo conoscere nella bellezza e nell’arte. Tale presenza ben si colloca all’interno della bellissima Chiesa di Lusiana dedicata a San Gicomo, che il parroco don Valentino Grigiante, sensibile cultore di musica, con grande disponibilità mette a disposizione per queste preziose iniziative, che vanno a beneficio di tutta la comunità. Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano 21 La voce degli 8 Comuni CALCIO Canove Calcio: Fabio Rebeschini lascia Giampietro Canalia nuovo presidente Dopo dieci anni Fabio Rebeschini lascia la presidenza dell’A.C. Canove, squadra che proprio recentemente ha festeggiato il 25° di attività e per la quale cambiano assetto societario e il nome, oggi “ Canove Calcio ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica)”. “Ci pensavo già da un paio d’anni – commenta Rebeschini – e alla fine la decisione si è concretizzata. In questo lungo periodo non sono mancati i momenti di delusione, di sconforto, gli alti e i bassi, ma il bilancio globale è molto positivo perché tante sono state le gioie e le soddisfazioni, l’ultima in ordine di tempo è la salvezza proprio a fine campionato, che è valsa quasi come una vittoria! Proprio gli ultimi periodi sono stati per me più impegnativi di sempre, visto che ho ricoperto anche il ruolo di allenatore, in particolare nelle ultime partite di play out quando il mister non poteva esserci per problemi personali. E’ stato bello in tutto questo tempo aver conosciuto tanta gente, tanti atleti, e aver potuto contare sull’appoggio di vari sponsor e dell’amministrazione comunale, che Sport, passione e divertimento ingredienti del 1° torneo di calcio a 5 “Città di Asiago” Sabato 6 e domenica 7 Luglio lo Stadio A. Zotti di Asiago sarà la location del primo Torneo di Calcio A5 “Città di Asiago”. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco Asiago & Sasso in collaborazione con il Comune di Asiago, vede già l’adesione di numerose squadre dell’Altopiano, ma anche della vicina pianura. La giornata di sabato avrà come protagonisti i bambini che nella categoria “pulcini” si contenderanno la vittoria in cambio di gadget offerti dai vari sponsor della manifestazione. Le prime tre squadre classificate della categoria juniorsi aggiudicheranno dei trofei e al seguito potranno pranzare all’interno dello stadio nel punto ristoro appositamente allestito per l’occasione. Agli adulti verrà invece dedicato il pomeriggio del sabato e l’intera domenica. Alle prime tre squadre classificate della categoria senior andranno premi in denaro: per il primo posto è in palio la cifra di 1.000 euro. La manifestazione, oltre allo sport, ha in serbo numerosi eventi collaterali per far divertire partecipanti e spettatori: al termine delle partite, lo stadio, grazie ad un ricco stand gastronomico e a buona musica, si trasformerà infatti in una frizzante festa all’aperto per giovani di tutte le età. Giulia Rossi ci è sempre stata vicina. Ringrazio tutti, indistintamente, e auguro buon lavoro a coloro che hanno deciso di impegnarsi nel proseguire questa attività. Io non me ne vado comunque, rimango nel direttivo per continuare a dare una mano concreta e pronto a mettere la mia esperienza a disposizione della squadra”. Le nuove cariche sociale saranno decise a breve, ma il nome del presidente c’è già: si tratta di Giampietro Canalia di Canove, affiancato da un nutrito gruppo di collaboratori, alcuni dei quali alla prima esperienza, altri che invece confermano un impegno già collaudato. “La prima impressione – commenta Canalia, già vicino alla squadra in passato – è quella di poter contare su un bel gruppo di lavoro, per riuscire a dar seguito alle esigenze di rinnovamento che erano nell’aria da un po’ di tempo. Oltre alla prima squadra, un occhio di riguardo verrà riservato al settore giovanile, che ha sempre potuto contare su un bel gruppo di iscritti e che ci auguriamo possa richiamare sempre tanti bambini e ragazzi che hanno voglia di praticare il calcio. Poi il nostro impegno sarà rivolto a una cura particolare di campo e spogliatoi, in modo di poter ospitare in modo dignitoso, oltre ai nostri atleti, anche squadre che volessero scegliere Canove per il loro ritiro estivo”. Silvana Bortoli Chiude in trionfo lo Junior Altopiano facendo suo il Triangolare città di Lusiana Mercoledì 12 giugno si è svolto a Lusiana un Triangolare di calcio riservato alla categoria Esordienti (20002001) ad 11. Dopo un campionato primaverile di media classifica ed una serie di tornei svolti tra metà maggio e l’inizio di giugno: città di Bassano con un 4^ posto e città di Vicenza con alterne vicende, la società ha pensato bene di organizzare, in occasione della chiusura delle attività, un triangolare a Lusiana. Mister Maino ha invitato per l’occasione due squadre di pari categoria che molto bene si erano comportate sia nei campionati regolamentari primaverili sia nei tornei appena conclusosi: il Mussolente e lo Zanè 1931. La prima compagine, fresca vincitrice del torneo Fami Sport con un cammino strepitoso mentre lo Zanè 1931 reduce da un Campionato Primaverile ai vertici con 9 vittorie, un pareggio ed una sconfitta arrivando secondo nel proprio girone dietro ai “mostri” del Marano. Nello stesso tempo lo Junior Altopiano, anche per compensare un paio di infortuni oltre che le prime partenze per le vacanze, ha “riarruolato” per l’occasione tra le proprie file alcuni ragazzi che già giocano con squadre più blasonate in pianura: Riccardo Ronzani, David Pizzato, Domenique Rossi, Kavin Maino e del talentuoso ma, al momento senza squadra, Nicolas Zanin. La manifestazione ha avuto inizio alle 18,30 con il primo incontro che ha viste opposte lo Junior Altopiano al Mussolente. Un incontro pieno di emozioni finito con il risultato di 5 a 5. Nell’incontro successivo tra lo Junior ed lo Zanè, i ragazzi di mister Maino non concedono nulla agli avversari annichiliti da un perentorio 3 a 0. Alla fine, come in ogni triangolare che si rispetti, sono stati premiati il miglior goleador (Musua atleta dello Zanè 1931), l’autore del gol più bello (Fabio Bortignon del Mussolente), il miglior portiere (Marco Pozza dello JuniorAltopiano) ed il miglior atleta del Torneo (Denis Zanella dello Junior Altopiano). Sono state quindi premiate le squadre partecipanti in ordine inverso di classifica e quando Lorenzo Scarsella, capitano dello Junior Altopiano, ha ricevuto dalle mani del Presidente Ronzani il Trofeo così tanto ambito si è scatenata la festa più bella mai vista negli ultimi anni allo Stadio di Lusiana Giacomo Scarsella A Lusiana un torneo di calcio saponato Il 27 e 28 luglio, al campo comunale di Lusiana in Via Cobbaro, si terrà il primo torneo, maschile e femminile, di calcio a 5 saponato. Per l’iscrizione dovranno essere versati 150 euro a squadra. Per avere maggiori dettagli e informazioni ci si può rivolgere a Roberto 333.9028191 o al contatto email [email protected]. Sono previsti premi per tutte le squadre partecipanti. Durante il pomeriggio e la prima serata di venerdì 26, il campo saponato sarà lasciato libero per chi vuol provare a “scivolare”. Ovviamente si gioca a piedi nudi, bastano un cambio e un asciugamano. A disposizione anche spogliatoi e docce. Per tutta la durata del torneo, saranno a disposizione di tutti panche e gazebo con birra, bibite e panini “onti”. La serata di sabato sarà allietata dalla musica di Dj Set. Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano 22 La voce degli 8 Comuni SCI NORDICO La Coppa del Mondo torna ad Asiago Il 21 e 22 dicembre prossimo sulla nuova pista del Millepini. Il programma prevede quattro gare: una sprint individuale maschile e femminile in prima giornata con team-sprint conclusivo Dopo la candidatura avanzata qualche settimana fa alla Fis (Federazione Internazionale dello Sci) arriva ora la conferma: il 21 e 22 dicembre prossimo Asiago tornerà ad ospitare la Coppa del Mondo. In tarda primavera il massimo organismo di governo dello sci mondiale celebra ogni anno il suo congresso dove si assumono decisioni importanti per il futuro, si definiscono i calendari della stagione successiva, si improntano quelli degli anni a venire e molto altro ancora. Quest’anno le assise della Fisi si son tenute a Dubrovnik nella prima decade di giugno. A rappresentare le istanze asiaghesi sono approdati in Croazia Roberta Rodeghiero, vice-presidente del Comitato Veneto Fisi ed Alberto Rigoni tecnico omologatore di piste. La candidatura asiaghese è nata a seguito della rinuncia di una località tedesca ad ospitare una due-giorni di “coppa” già assegnatale da tempo. “Ci siamo consultati – commenta Guido Carli referente nazionale della Fisi per il “nordico” - con le nostre due società, Us Asiago Sci e Gsa Asiago, e con l’amministrazione comunale decidendo di subentrare con l’obiettivo di far correre le gare, qualora assegnate, nella nuova pista realizzata in centro città nella zona del Parco Millepini”. Avviato l’iter della richiesta le garanzie altopianesi erano costituite da un lungo trascorso di prove del genere avviatosi nell’ormai lontano 1999 successivamente ripetutosi più volte. Alla Golf Arena le “sprint” erano ormai diventate “di casa” ben considerate dagli atleti dopo le titubanze dei primi anni data la novità e seguite da un buon pubblico. Sempre impagabile l’impegno del volontariato locale espressosi poi al top durante la Asiago Master World Cup dello scorso febbraio. E proprio di due prove veloci, un’individuale ed una a squadre, si trattava di sostituire. Avviato un primo nucleo operativo si sono intensificati i contatti per por- tare al successo la candidatura asiaghese dopo aver ottenuto l’ok della Fisi e l’adesione al progetto da parte dei responsabili tecnici del fondo azzurro impegnato a destreggiarsi in una non semplice preparazione per i Giochi Olimpici di Sochi del prossimo febbraio. Poter contare su un week-end in casa in aggiunta alle previste tappe del Tour de Ski (Dobbiaco e Val di Fiemme) rappresenta per i nostri atleti un indubbio vantaggio. Da Dubrovnik la buona notizia attesa arriva puntuale. “A quanto ci hanno riferito i nostri “ambasciatori” – commenta ancora Guido Carli – la nostra domanda ha incontrato il favore di chi doveva decidere dopo la rinuncia annunciata dagli organizzatori bavaresi relativa alla tappa prevista prima di Natale. Ora dobbiamo metterci al lavoro perché la pista “Millepini”, quella nuova realizzata in centro al paese, è, al momento, omologata solo per gare nazionali. Dovremo quindi procedere ad acquisire il “passaporto” internazionale: questo sarà il primo traguardo. Nella seconda metà di agosto avremo l’indispensabile sopralluogo dei tecnici della Fis per verificare che i parametri richiesti siano rispettati. Per noi una bella soddisfazione anche se l’impegno sarà consistente”. Il programma prevede quattro gare: una sprint individuale maschile e femminile in prima giornata con team-sprint conclusivo sempre per maschi e femmine. Tecnica classica per tutte le prove. Renato Angonese Sleghe Lauf: un affare tra gazzelle africane Lo scorso anno la firma sulla 3° Sleghe Lauf- Città di Asiago fu del marocchino Samir Jouher, l’otto giugno scorso sul traguardo di Corso IV Novembre ecco un triplice sigillo keniano. La corsa su strada nazionale cat. A Fidal di scena nel capoluogo altopianese dal 2010 si internazionalizza ancora una volta. Tanto più che il vincitore, il ventiduenne John Kosgei (Atl. Civitas Olbia), arrivato in Italia da meno di un mese, prende subito confidenza con la vittoria. La gara maschile Badando al sodo in maniera efficace, la giovane “gazzella” nera riesce a stroncare, strada facendo, la resistenza oppostagli dai connazionali Marthim Kipkori (Dolomiti Bl) staccato di 18" e Julius Rono (Atletica Recanati) in ritardo di 43". E dire che in partenza i tre protagonisti di giornata erano sembrati involarsi su ritmi troppo alti per essere mantenuti. Invece, un chilometro dopo l’altro, a cedere erano gli altri big, italiani inclusi. Questi ultimi puntavano, soprattutto, sul triathleta olimpico Alessandro Fabian e su Francesco Bono. I vicentini potevano contare su Stefano Benincà, gli altopianesi sul fondista Sergio Rigoni. Come detto il ritmo imposto sui 10 chilometri del tracciato dai tre battistrada metteva a riposo le velleità degli inseguitori cui non restava che contendersi i posti a ridosso del podio. Così dopo il marocchino Taoufique El Barhoumi il migliore dei connazionali era Francesco Bono (Aereonautica Militare) staccato di 1’19" e giunto quinto. Settimo il triathleta azzurro Alessandro Fabian finito ad oltre 2’. Primo altopianese al traguardo, al 35^ posto, Sergio Rigoni del Gsa Asiago società organizzatrice col patrocinio dell’Amministrazione Comunale asiaghese. Coinvolti altri enti dalla Regione Veneto all’Amministrazione Provinciale, alla Spettabile Reggenza, dal Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni alla Sezione Ana Monte Ortigara al Gruppo Ana del capoluogo. Al fianco degli organizzatori tanti volontari ed altrettanti sponsor pronti a sostenere l’evento. “Stavo davvero bene e la temperatura era ideale per far bene. Nel finale ho deciso di farmi vanti per capire se i miei due compagni di fuga sarebbero stati in grado di rispondermi”. Così il vincitore John Kosgei al termine della sua splendida prestazione, 29’29" e record per lui, lungo le strade asiaghesi dove il pubblico non ha mancato di sottolineate l’impegno degli oltre quattrocentocinquanta podisti, altro primato della Sleghe Lauf 2013, presentatisi sulla linea di partenza. La chiamata in pri- ma fila dei big da parte dello speaker è poi riuscita a conferire un coinvolgimento ancor maggiore dei presenti mentre l’organizzazione del Gsa Asiago, ormai rodata, girava a dovere. La prova femminile A salvare la scuola italiana ci pensano, in entrami i casi, le nostre ragazze: nel 2012 Martina Facciani, stavolta Valeria Roffino. Quest’ultima è riuscita a condurre a buon fine una gara per lei, come per altre protagoniste, potenzialmente pericolosa. Al via era infatti schizzata in avanti la keniana Johan Cherop Massah. Sembrava imprendibile invece Valeria Roffino, atleta biellese delle Fiamme Azzurre, lasciava sfogare l’avversaria ripromettendosi di far conto sul suo ritmo regolare. Ha avuto ragione perché la battistrada veniva progressivamente messa alle spalle dalle migliori mentre Valeria Roffino, aiutata anche dalla conoscenza del tracciato, dosa meglio delle avversarie le sue energie. Vince alla grande in 35’52" su Elisa Serafini (Novatletica Fanfulla) e su Martina Facciani (Calcestruzzi Corradini), ancora una volta sul podio, quindi soddisfatta perchè contro la verve della piemontese stavolta c’era ben poco da fare. La Sleghe Lauf – Città di Asiago, ormai inserita stabilmente nei circuiti Vicentia Running e Grand Prix Strade d’Italia 2013, si era ripromessa un intento solidaristico: devolvere l’intero incasso delle quote femminili alla Fondazione Malattie Rare “Mauro Baschirotto” ed all’Associazione Italiana Neoplasie Endocrine Multiple Tipo 1 e 2. Così è avvenuto ed in sede di premiazioni il sindaco di Asiago Andrea Gios ricordava come la podistica cittadina meriti il massimo sostegno perché manifestazione di valore sotto vari profili. “Abbiamo superato i 450 partecipanti tesserati Fidal – sintetizza Fabrizio Dalle Ave presidente del Gsa Asiago - la partecipazione oltre di quantità è stata di sicura qualità creando spettacolo per il numeroso pubblico presente. Un caloroso ringraziamento ai numerosi sponsor che sostengono la manifestazione e credono nelle capacità organizzative del GSAAsiago. Grazie anche – prosegue - all’Amministrazione Comunale di Asiago presente il Sindaco Andrea Gios e l’Assessore allo Sport Franco Sella entrambi soddisfatti della competizione”. Di buon auspicio la sua chiusura: “Speriamo che in futuro la federazione dell’atletica leggera riconosca il tracciato e le capacità organizzative del Gsa Asiago dandoci così modo di ospitare il Campionato Italiano su strada”. Un motivo in più per l’arrivederci al 2014. Renato Angonese Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 23 Sabato 25 maggio 2013 “Posso proprio dire di avere una scuola di classe”. Sono le parole, pronunciate con giusta soddisfazione, della direttrice Sandra Rossi al termine della dimostrazione di fine anno delle allieve e degli allievi del Centro per la formazione della danza classica e moderna DanzAsiago. Sul palco del Millepini si sono esibiti tutti i gruppi della scuola, da quello delle più tenere principianti fino alle più esperte, attraversando vari stili: classico, modernjazz e hip hop. Si sono così potuti ben notare, un gradino dopo l’altro, i progressi che l’applicazione e l’impegno,se guidati da insegnanti preparati ed appassionati, portano a compiere.Un bell’in- l’Altopiano La voce degli 8 Comuni Con DanzAsiago lo stile in scena sul palco del Millepini centivo per chi è alle prime armi e per i più navigati la soddisfazione di presentare i frutti di un lavoro di grande qualità. Il numeroso pubblico, fatto di mamme, papà, nonne e nonni, ma non solo, ha potuto apprezzare uno spettacolo di vera eleganza che ha puntato soprattutto sulla sostanza mettendo in luce le abilità (tante e per alcuni davvero straordinarie), acquisite frequentando la scuola DanzAsiago. “Gli insegnanti della mia scuola – sottolinea Sandra Rossi, presentando con orgoglio i suoi collaboratori - sono tutti specializzati ad alto livello. Elena Gios si è formata alla scuola milanese di Steve La Chance; Elena Gheller (già allieva della scuola 24 Da ricordare che la stessa direttrice della scuola Sandra Rossi è docente di scienze motorie, diplomata per la danza classica al F.I.D.S. specializzata nell’insegnamento ai bambini e docente di pilates iscritta alla F.I.F. (Federazione Italiana Fitness). Anche gli insegnanti (quasi tutti) si sono esibiti sul palco o come ospiti speciali della serata o insieme alle allieve più grandi, offrendo performance d’alto livello che hanno impreziosito uno spettacolo già di per sé molto valido che è stato molto apprezzato dal pubblico. “DanzAsiago”)quest’anno ha guadagnato la finale nazionale di Firenze dopo esser arrivata seconda alla selezione di Padova; Fernando Pasquini è un ballerino professionista di danza contemporanea e modern-jazz e coreografo a livello internazionale, Clotilde Gastaldello e Karin Dal Pezzo ballerine professioniste di danza hip-hop e Grazia Marziliano (già allieva della scuola) specializzata nell’hip-hop”. Il pilates anche d’estate Anche per l’estate, per residenti e turisti, la scuola DanzAsiago propone corsi di pilates e ginnastica di mantenimento. Nei corsi, che si terranno in orari pomeridiani o serali, il pilates verrà abbinato al g.a.g. per un corpo più tonico ed elastico. Le lezioni saranno tenute da una docente di scienze motorie con diploma F.I.F. (Federazione Italiana Fitness) di advanced pilates. Per informazioni rivolgersi al numero 380.3543007. l’Altopiano Sabato 22 giugno 2013 GOLF SCHERMA MolinariAmbasciatore del G.C.Asiago Siglata una partnership tra il Golf Club Asiago ed Edoardo Molinari: in base ai termini dell’accordo lo stemma del Circolo brillerà sulla sacca del giocatore torinese Sulla sacca di Edoardo Molinari, golfista torinese che, come il fratello Francesco, ha saputo distinguersi ai più alti livelli internazionali, d’ora in poi brillerà lo stemma del Golf Club Asiago. E’ quanto prevede la partnership, siglata nei giorni scorsi, tra il giocatore e il circolo golfistico asiaghese. “Lo stile e i valori sportivi di un campione come Edoardo Molinari – sottolinea la presidente del Golf Club Asiago Irene Gemmo - riflettono perfettamente l’anima del Golf Club Asiago, un luogo in cui vivere un’esperienza golfistica a tutto tondo, fatta di distintività, sportività, amicizia e benessere. Abbiamo scelto di abbinare la nostra immagine a quella di Edoardo per aiutare il nostro Circolo a conquistare una visibilità e una riconoscibilità di livello internazionale”. “Sono davvero entusiasta di aver stretto questa 26 La voce degli 8 Comuni partnership – dichiara a sua volta Molinari - ritengo il Golf Club Asiago uno dei più bei campi di montagna europei, e sono lieto di mettermi a sua disposizione per aumentarne la visibilità nella comunità golfistica mondiale. Gio- Maurizio Antonio Rigoni presenta il suo nuovo libro Prossimamente nelle librerie di Asiago care ad Asiago è un’esperienza che coniuga mirabilmente il divertimento alla sfida e sportiva e che consiglio a tutti di provare”. Ricordiamo che Edoardo Molinari negli ultimi tre anniha collezionato una serie impressionante di risultati positivi comprese le vittorie al Barclays Scottish Open e al Johnnie Walker Championship nell’ambito dello European Tour e la partecipazione nella squadra che si è aggiudicata la RyderCup 2010. Dopo una pausa per infortunio nel 2012, nell’anno in corso ha saputo recuperare molte posizioni, arrivando anche a conquistare un secondo posto al Maybank Malaysian Open. Attualmente è tra i primi 50 della Race to Dubai, ben piazzato per ottenere il suo posto al Dubai World Tour Championship 2013. ANNATA POSITIVA PER ROSANGELA TOPATIGH ANCHE A LIVELLO INTERNAZIONALE Rosangela Topatighcon la sua sciabola fa proprio sul serio. Quella sua avventura iniziata quasi per caso e per “riempire” tempi d’attesa solo qualche anno fa si è trasformata via via in un cammino voluto con grande carattere e determinazione (evidentemente patrimonio genetico di famiglia, vero Lucio?) e che le ha portato anche notevoli soddisfazioni. L’annata 2012-13 ha infatti visto la spadista della “Petrarca Scherma Padova” ritagliarsi parecchi risultati di valore, anche a livello internazionale.Come ricorderete ad ottobre 2012, nel mondiale Master disputato a Krems (Austria), Rosangela si è fermata nei sedicesimi estromessa dalla giapponese Derose (10-7), dopo aver saltato il primo turno di diretta grazie alle 5 vittorie e 1 sconfitta alla fine del girone, conquistando l’11^ piazza del ranking della sciabola femminile categoria 2^.La sua stagione è proseguita ed un’altra tappa di rilievo sono stati i 23esimi Campionati Europei Master disputati a maggio a Terni, con la partecipazione di più di 1200 atleti in rappresentanza di 31 Paesi;nella sua categoria (2^) della sciabola femminile “Rosy” ha concluso il programma con un più che soddisfacente 7° posto. Da annotare, infine, che i piazzamenti conquistati nelle 5 prove di Coppa Italia 2012-13 (il 5° posto di Busto Arsizio, il 3° di Lignano, il successo a Salerno, il 3° di Torino ed il 2° di Piombino) sono valsi all’atleta galliese uno splendido 2° posto. Di recente, in questo mese di giugno, ai Campionati Italiani Master 2013 andati in scena al Pala Terme di Montecatini, dopo aver eliminato la Kaiser (10-2), Rosangela è stata battuta in semifinale dalla Bandieri (10-8), meritando al termine un bellissimo bronzo. Cesare Pivotto Rosangela assieme a Claudia Bandieri (Campionessa italiana) Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano 27 La voce degli 8 Comuni VOLLEYASIAGO ALTOPIANO Calato il sipario sulla stagione agonistica Voce ai protagonisti per un bilancio stagionale complessivo incentrato sul volontariato e la passione per la pallavolo Con la prima settimana di giugno, è finita ufficialmente l’attività agonistica. Stop anche agli allenamenti per tutte le categorie del Volley Asiago Altopiano. Si riprenderà a luglio. Facciamo insieme ad alcuni dei tanti protagonisti della stagione, vogliamo fare un bilancio complessivo dell’annata agonistica. Ovviamente i protagonisti assoluti sono gli atleti, ma l’aria di vacanze (e non solo pallavolistiche...) ci ha reso difficile trattenerli ad un microfono, per cui ci siamo rivolti agli allenatori, ai consiglieri e, “last but not least”, al presidente del Volley Asiago Adriano Rigoni. Il primo ad aprirci la porta è il responsabile del settore minivolley Alessandro Siviero: “Quest’anno è stato a dir poco esaltante, non solo sotto il profilo dei numeri, che ormai non stupiscono più dato che viaggiamo stabilmente intorno alla cifra di 45 atleti spartiti tra le categorie mini e gioca volley, ma soprattutto sotto il profilo del parco allenatori che quest’anno è stato stabile e di qualità; non che gli anni scorsi avesse traballato, ma in un ottica di puro volontariato (sul quale si basa tutto l’impianto della nostra società) non è facile trovare persone che abbiano un background pallavolistico e allo stesso tempo voglia di mettersi in gioco per i propri figli. La manovra messa in atto ancora l’anno scorso di fare dei corsi allenatori interni per i genitori dei nostri atleti ha portato certamente i suoi frutti e con tutta probabilità la ripeteremo anche quest’anno. Alcuni di quelli “arruolati in house” l’anno scorso hanno scelto di fare il corso allievi FIPAV quest’anno (a giorni avranno gli esami) facendo crescere così di spessore l’offerta tecnica che viene data ai nostri giovani.” E a dare ormai le ultime indicazioni per quest’anno alle sue atlete in palestra c’è Lucio Plebs, il traghettatore dell’ Under 16 in Seconda divisione, al quale chiediamo se può fermarsi un paio di minuti per un breve bilancio di stagione: “La stagione è andata decisamente in crescendo... superate le prime difficoltà di automatizzare i meccanismi della squadra, con l’Under 16 abbiamo ottenuto tanto cercando però di fare bene le cose semplici e migliorando un po’ alla volta i dettagli. Il lavoro e l’impegno di tutti, delle ragazze per prime, degli allenatori e dei genitori, con umiltà e nella consapevolezza dei propri mezzi, sono stati premiati con la promozione in 2a DIV. Questi valori, perseguiti e insegnati dal nostro indimenticato Petronio, che se anche costretto a una parentesi troppo breve con noi è comunque riuscito a lasciarci un messaggio importante, sono stati recepiti e messi in pratica. Ringraziamo la società che ci ha sempre sostenuto e tutti coloro che ci hanno sempre seguito. Il Volley Asiago Altopiano è formato in toto da volontari che si mettono a disposizione per far crescere meglio i nostri figli e i giovani che nello sport trovano grandi insegnamenti di vita.” Poco più avanti, in un angolo della palestra appositamente attrezzato con un pannello di legno inclinato e attaccato alla parete, c’è Ulisse Munari alle prese con le palleggiatrici; Munari, oltre ad essere responsabile del settore Under 12/13 (ottenendo il secondo piazzamento in AICS), essendo anche il più alto in grado come allenatore di Federazione è anche coordinatore dell’area tecnica della società. A lui il microfono: “Credo che la nostra realtà ormai non abbia più bisogno di presentazione e quindi mi limito a ribadire un concetto che in fondo è la nostra mission e cioè portare i ragazzi del nostro territorio, non solo di Asiago ma di tutto l’Altopiano, in un posto dove possano fare sport, aggregarsi e creare amicizie, condividere gioie e dispiaceri, esultare e rammaricarsi, farli crescere secondo i principi sani dello sport. Sembrano cose scontate ma non tutte le famiglie hanno la fortuna di avere dei ragazzi che frequentano una palestra, o un palazzetto e altri luoghi dove si pratica lo sport. Noi, come certamente altre realtà sportive di questo territorio, cerchiamo di dare il nostro piccolo contributo. Cerchiamo di farlo con onestà e impegno, senza scopi di lucro, ma solo per puro entusiasmo e per amore dei nostri figli e i figli di questo territorio”. Infine, venuto apposta in palestra sapendo della visita del nostro giornale, ci avviciniamo ad Adriano Rigoni, da ormai tre anni presidente della società. “Non voglio parlare di risultati dato che il vostro giornale li ha sempre esaurientemente portati sotto gli occhi di tutti gli altopianesi, sia su carta che via notiziario on-line (e di questo non finiremo mai di ringraziarvi!) per cui mi limiterò a parlare della società e di cosa alimenta questo entusiasmo che ancora dopo 7 anni di attività è straordinariamente acceso. Come ho già sentito accennare dagli allenatori che mi hanno preceduto al microfono, il volontariato e la passione dei genitori è sicuramente il motore della nostra organizzazione. Nessuno di noi percepisce un soldo per tutto il tempo che investe in palestra o su e giù per il costo a far trasferte. Tempo che nella maggior parte dei casi viene strappato alle nostre famiglie o al lavoro. Eppure siamo ancora tutti qui ad appassionarci non solo per i risultati che ormai iniziano generosamente ad arrivare, ma anche per la continua crescita nel numero di atleti, e questo è il dato, ovviamente non da allenatore ma da presidente, per me più importante. Importante non solo perché è una risposta data coi fatti, e non con le parole, ma e soprattutto perché le nostre più di 100 atlete tesserate significano per noi 100 ragazze tolte dai bar o dalla strada. E’ chiaro che quando i numeri aumentano in questo modo aumentano anche le responsabilità, ma a questo abbiamo sempre posto rimedio con un consiglio direttivo molto forte che, all’occorrenza, con un giro di mail o di sms, in meno di ventiquattr’ore si riunisce e valuta se ci sono situazioni da risolvere in emergenza o decisioni da prendere al volo. Non voglio esaltare troppo le qualità della società che presiedo, ma il mio intento è quello di valorizzare il lavoro di tutti quelli che si spendono per questi ideali di sport, di amicizia e di collettività. Mi auguro che come aumentano gli atleti aumentino anche sempre di più i genitori che condividono i nostri ideali e si avvicinino a noi in qualche veste, arbitri, segnapunti, supporto agli allenatori delle categorie giovanili, accompagnatori... le nostre porte sono sempre aperte.” E con questo invito del presidente Adriano Rigoni diamo appuntamento alla prossima stagione agonistica del Volley Asiago Altopiano che inizierà a Luglio per le categorie Under e Divisioni e a Settembre per le categorie Mini e Gioca Volley. Il sito della società www.volley-asiago.it è sempre attivo per seguire le novità inerenti la società, per prendere contatti con la segreteria e soprattutto, da quest’anno, per fare la preiscrizione on-line. HOCKEY INLINE Sabato 18 e domenica 19 maggio a Roana si sono svolte le finali di hockey inline del settore giovanile valide per il campionato italiano. Sebbene le condizioni meteorologiche non fossero proprio delle migliori, a scaldare i nostri animi c’è voluto poco! Per la squadra dei Ghosts Padova Under 13 è stata l’apoteosi: dopo un campionato in cui sono risultati imbattuti, non poteva mancare la grande soddisfazione finale con la conquista dello scudetto. Infatti, dopo aver sconfitto l’Empoli 7 a 0, il Modena 4 a 1, i Diavoli del Due asiaghesi tra i Campioni d’Italia U13 Thomas Brugnerotto e Gian Paolo Scaggiari hanno dato il loro contributo alla vittoria Vicenza 6 a 0, hanno battuto in finale anche la squadra friulana dei Taurus del Buja. Nonostante i Ghosts avessero segnato il primo goal quasi subito, apparendo più padroni del gioco, il Buja ha dimostrato grande determinazione tanto da chiudere il primo tempo in vantaggio per 2 reti a 1. Ma dopo l’intervallo, i Ghosts sono scesi in pista decisi a prendere “il toro per le corna” e sono riusciti addirittura ad agguantare il pareg- gio, in inferiorità numerica (2 giocatori contro 4), superando gli avversari e confermando poi, all’ultimo minuto di gioco, il risultato di 4 reti a 2. Una vittoria durissima frutto di grande convinzione e coraggio, una partita da” cardiopalma” proprio degna di uno scudetto! Complimenti a tutti i ragazzi, al “fantasmagorico” allenatore Riccardo Marobin, a tutta l’organizzazione e un particolare ringraziamento ai due giovani asiaghesi Thomas Brugnerotto e Gian Paolo Scaggiari che con la loro importante presenza in campo hanno saputo dare un ottimo contributo e un plus valore alla squadra. La soddisfazione per la vittoria dello scudetto ha sicuramente ripagato i nostri due giovani del sacrificio per i numerosi allenamenti a Padova. Bravi Ragazzi! I Ghosts Padova Sabato 22 giugno 2013 La piscina dovrebbe garantire corsie riservate al nuoto libero Abito in Altopiano dal 2003 e appena posso mi piace andare a nuotare alla piscina di Canove. Facendo un lavoro sedentario, ne ho anche bisogno. Poiché mi è capitato più volte di non poter entrare perché c’erano corsi di nuoto, venerdì 7 giugno sono andato a parlarne con il gestore. Gli ho detto che andrebbe garantito l’ingresso, lasciando almeno una corsia per il nuoto libero. Mi ha risposto che gli orari sono riportati su internet e all’esterno della piscina, che se uno trova chiuso può aspettare che finiscano i corsi, che lui potrebbe anche tenere aperto un’ora al mattino e un’ora al pomeriggio. Ho avuto la spiacevole sensazione di aver messo piede abusivamente in una proprietà privata. Ma quella di Canove non è una piscina comunale? Mi piacerebbe sapere se esiste una normativa in materia, mi piacerebbe che qualcuno, magari con conoscenze legali, mi aiutasse a capire chi ha torto e chi ragione. A me sembra che non si possa impedire a chi lo voglia di andare a farsi una nuotata durante gli orari di apertura (9.30 – 21.30 dal lunedì al venerdì e 9.30 – 19.30 sabato e domenica). Giampiero Moschini Finalmente, dopo tanti giorni di pioggia, il sole, il caldo sono arrivati. Ed ecco che di mattino presto, nell’ora dell’ultimo scorcio di sonno, si son subito fatti sentire i trattori: le “stebe” nei prati son diventate rosse, segno che il fieno è maturo, è ora di tagliarlo. Se il tempo si manterrà al bello, per una decina di giorni, la colonna sonora da mattino a sera sarà quella dei trattori, delle macchine che taglieranno, gireranno, imballeranno quintali su quintali di fieno da stivare nelle “tese”per il lungo inverno. Ho sentito qualche anziano commentare “che bacan, ai me tempi fare el fen gera un lavoro quasi silenzioso, al massimo se sentiva qualche strisio quando che se rabaltava el careto che da ingordi se gera cargà masa, tuta ‘naltra storia”. Perché un tempo non tanto lontano, o forse sì, erano gli uomini a lavorare non le macchine, per sapere il tempo si guardava “come che se faseva la luna” e no internet; falci, forche, rastrelli venivano tirati fuori rimessi a nuovo nelle lunghe giornate invernali. Quando era il momento, arrivavano cantando dalla campagna i segantini, lo zaino con poche cose, la falce in spalla, il “coaro con la pria” attaccato alla cinta. Al loro seguito “le opere”, uomini, donne, adolescenti che per poche lire e cibo assicurato offrivano le proprie braccia, il proprio lavoro. Prima che il sole sorgesse con l’erba bagnata “da l’aguaso”, così le lame scorrevano meglio, era l’ora in cui i segantini uscivano a tagliare di “anta in anta” il fieno maturo per rientrare stanchi verso le otto, papparsi il primo panaro di polenta della giornata con salame e formaggio per poi riposare tutto il giorno e tornare nei campi all’imbrunire. Toccava agli altri proseguire il lavoro, le vacche ormai munte erano già al pascolo guardate dai “boce” più piccoli “i vacareti”, uomini e donne in- l’Altopiano 28 La voce degli 8 Comuni Grazie agli “Angeli” della Maternità di Asiago Siamo una coppia di altopianesi che, dopo lunga attesa, lo scorso 10 aprile, hanno visto nascere il loro tanto desiderato piccolo Lorenzo.Il parto è avvenuto presso il reparto maternità dell’Ospedale di Asiago ed è proprio per questo che abbiamo deciso di far pubblicare questa nostra lettera. Si parla tanto, e non sempre bene, dei problemi del nostro nosocomio altopianese e del fatto di voler trasferire molti dei reparti in pianura, a Bassano. Noi, nel nostro piccolo, vorremmo spendere due parole per dire quanto ci siamo trovati bene e come siamo stati accolti in un momento così delicato della vita, sia per la mamma, che per il bambino. Possiamo dire di esserci trovati circondati da veri e propri “Angeli”, a partire dai medici, fino alle ostetriche (eccezionali) e alle infermiere! Un vero team di persone che, collaborando con professionalità e umanità, ci hanno circondato di mille premure, attenzioni e anche tanta pazienza, facendoci sentire sicuri e protetti come ci si sente in una grande famiglia! Tanto che al ritorno a casa ci mancavano tutti quanti!!! Siamo del parere che, senza voler togliere niente a nessuno, non siano molti gli ospedali dove si possa trovare un ambien- Tempo di fienagione vece forca in mano via nei campi a rompere le “ante”. In casa rimanevano solo i vecchi e chi aveva il compito di cucinare il minestrone e la polenta per mezzogiorno. Si lavorava così, in silenzio o intonando sottovoce qualche canzone, per tutto il giorno: dalla forca si passava al rastrello, dal rastrello alla forca secondo il bisogno; fortunati erano quelli che aveva- no un cavallo e “el volta e el rastrelon” da “tacarghe soto”, ma il più veniva sempre fatto a mano. Col rastrello si voltava, “se faseva antine par far su marei o antoni” quando il fieno era pronto da caricare, con la forca invece “se faseva su i marei la sera e se li butava fora la matina, se cargava el fen sul caro e se lo postava”. Per giorni era così dall’alba te così meraviglioso, dove le mamme, i papà e i bimbi vivono serenamente ed in maniera indimenticabile i loro momenti più intimi ed importanti! Quindi, tramite questa lettera, desideriamo, oltre che elogiare, ringraziare tantissimo con tutto il cuore indistintamente tutte le figure professionali che collaborano al buon anda- mento di questo “magico” reparto, comprese anche operatrici e personale delle pulizie, augurando loro che questa “chicca” del nostro ospedale abbia lunga vita e continui sempre così, perché è solo un grande vanto e motivo di orgoglio per il nostro Altopiano e la nostra comunità! Grazie a Tutti! Ivana, Gianni e Lorenzo al tramonto, niente orologi, solo il sole a segnare lo scorrere del tempo: un pezzo di pane a metà mattino e metà pomeriggio, pranzo e cena di fretta, poche ore di sonno ristoratore e se il temporale che arrivava all’improvviso e da una parte rovinava il lavoro, dall’altra si rivelava un momento di riposo insperato. Si lavorava così, le braccia doloranti a sera, le vesciche, i calli alle mani dei più giovani, fino a che la “tesa, il barco” venivano riempiti di fieno profumato dal calore del sole e qualche “marela” fatta qua e là arricchiva il paesaggio. E finalmente arrivati all’ultima “forcà de fen” era l’ora “dela gansega”, tutti seduti alla grande tavola a festeggiare con minestrone, pollo, patate, polenta, una semplice torta e l’immancabile goccio di vino, momento di saluto per chi la mattina sarebbe ripartito per la campagna, momento di tristezza per qualche amicizia nata, per qualche bacio rubato in qualche angolo nascosto: per tutti “el fen gera fato”, l’appuntamento era per metà agosto quando arrivava “el tempo de l’arziva”. A raccontarla così sembra di vedere un vecchio documentario di storia, eppure non è passato così tanto tempo ma la svolta è cominciata con l’arrivo delle prime falciatrici, le mitiche “BCS”, alla fine degli anni ’50, dei primi trattori oggi già pezzi da museo e dopo tutto ha incominciato a correre: una sola macchina per fare il lavoro di tante braccia, finito il lavoro di gruppo. Tornando ai ricordi di qualcuno …. “Quanto bacan, e alla fin fine con tuto sto sbatere el meio resta par tera, ma tanto dopo al fen i ghe zonta el mangime parchè le vache fasa più late! E pensare che mi me gero catà la morosa proprio drio al fen: la vegneva dala campagna bela, zovane, forte, a furia de lavorar tacai me so innamorà e dopo qualche ano la sposà, deso anca ste robe ze pasà de moda ma a mi povaro vecio laseme almeno la nostalgia de un tempo che mai più non tornerà”. Francesca Rigoni Nappa l’Altopiano Sabato 22 giugno 2013 Nessuno muore sulla terra finchè vive nel cuore di chi resta 29 La voce degli 8 Comuni Grande Rogazione! Ricordando Mario Rigoni Stern Parlarne, fare in modo che Lei sia sempre presente lì, anche se ci sono ovunque i suoi libri. Conosco i titoli a memoria, percepisco persino i momenti in cui li ha scritti, i suoi stati d’animo mentre li pensava. Ritorno quest’anno sull’Altopiano per l’annuale Grande Rogazione. Appuntamento alle sei con San Matteo che ci richiama con il rintocco delle sue campane e mi chiedo se è sempre lì, il Matiò, ad aspettarci. La pioggia battente ci accompagnerà lungo tutto il percorso. Diluvia; è Sua sorella Nenni che mi ha insegnato questa nuova parola. In Francia, si dice “ il pleut à seaux” o forse anche “il pleut des cordes” (piove a dirotto). “Raining cats and dogs” in Inghilterra, per ricordare credenze ancestrali; ognuno ha le proprie credenze. M’incammino pensando che Lei, oggi, sta percorrendo questo sentiero. Con noi. In testa, lo stendardo in pugno, pronto ad intonare la prima litania che riecheggiava all’interno della folla. Ritornano a mente i ricordi della Rogazione quando era fanciullo sull’Altopiano… Oggi, è Lei, Mario, che interpella i più anziani del gruppo. Tönle risponde per primo: “Non è più come prima, Mario, quanti di noi sono scomparsi, non è più come prima…” Lei non vuole sentire nulla perché li vuole tutti presenti nel lungo serpentone, nella colonna che si fa via via più compatta, non ADA CARLI (Ved. Gattolin) di anni 86 Lascia nel dolore Francesco con Silvella, Bruno con Morena, Rita e Nicole, i nipoti i pronipoti e parenti tutti ASIAGO 12 Giugno 2013 La Redazione de L’Altopiano, anche a nome di molti cittadini, esprime le più sentite condoglianze all’ex sindaco di Asiago Francesco Gattolin e a tutta la sua famiglia per la perdita della cara mamma GIAMPIETRO RIGONI (Vecchia Milano) di anni 70 Lascia nel dolore Loretta, Giuditta con Pino, Franco con Miranda, i nipoti Roberto, Alessio, Elena e Marina, i cugini e parenti tutti ASIAGO 15 Giugno 2013 pretende ascoltare nulla; per Lei è come se il tempo di questa marcia di primavera potesse restituire l’anima a questi morti e la loro vita, a Lei. Nonostante le parole rievocate dal vecchio messaggero, sa che Moretto è arrivato, anche Matteo e poi anche Giacomo; Roero, il piccolo sotto-tenente del Piemonte; è lì con la sua bottiglia di grappa che ha ritrovato. Il tenente Sarpi, anche lui, è giunto dalla Sicilia per essere presente sull’Altopiano l’11 maggio, accanto a Lei, trascurando la mamma e abbandonando i suoi aranceti che rifioriranno ben presto. Poi si riesce a scorgere, in lontananza, il giovane soldato della piana di Marcesina; è sceso a valle tra due passeggiate in slitta, quella dell’amore, quella della morte. Giùanin, lui, non chiede più quando sarete tutti di ritorno a baita; lui è tornato ed è proprio la sua voce intonata che sente e che domina le altre: Ora pro nobis…Sono le parole conclusive per il nuovo santo invocato nella litania recitata dal gruppo. Il Suo nome si fa sentire lungo tutto il corteo colorato che s’incammina e che calpesta il tarassaco in fiore. Una voce roca, quella del Vu, Albino Vu, il recuperante, s’innalza con forza; l’interpella da lontano, da molto lontano. Camminiamo allineati per gruppi di quattro persone, talvolta,quando il sentiero si allarga, rivolgiamo lo sguardo stupi- to a questa processione che sembra da lontano immobile, ma che in realtà va avanti. Una visione prende il sopravvento; la visione delle colonne d’uomini vestiti di bianco sui clichés del fronte russo; quelli della memoria. Forme bianche su un lenzuolo grigiastro di neve e di salme … Ora, nonostante la pioggia, la vita, che palpita sotto questi ombrelli dai colori vivaci, ha riacquistato la sua anima e l’erba dei campi è alta e vigorosa. Il dubbio assale lo sguardo: è proprio lui, tre file dietro di me? Primo Levi è lì, quante volte l’ha invitato! Non lo sa a tutt’oggi. Mario, sarà una vera gioia da condividere quando seguirà i suoi passi fino al monte Katz. Quanta allegra fratellanza…. Non è venuto da solo, lui. Hanno fatto il viaggio in tre da Torino, Suo zio Toni, il visionario e Nuto che voleva stare a Suo fianco nel ricordo degli ardui percorsi nella steppa russa, per ricordare ancora , un’ultima volta, gli amici scomparsi e la loro gioventù sacrificata. Nel sottofondo di questa processione, che presto andrà a pregare e a scambiarsi le uova dipinte al Lazzaretto, s’intravvedono ancora i pastori Tana e Bepi dei Pun, poi MatiòParlio che ringrazia, NinSech che ha ritrovato un po’ di quella gioia che aveva perso…. E poi, la gente delle malghe, che siano dal Koberlé o dalla crocetta di Zebio, poco importa. Sono arrivati tutti, oltrepassando il mistero della morte, per accostarsi alle tradizioni ancestrali, e vivere insieme questo giorno di eternità in cui gli uomini sono felici di ritrovarsi con Lei, Mario, alla Rogazione di maggio. San Matteo, dona eis requiem! ElisabethGroelly (France, Provence. 01/06/2013) GUIDO LUNARDI di anni 91 Lascia nel dolore la moglie Diletta, i figli Loriano con Edna, Angela, Adriano con Cristina, gli affezionati nipoti, le sorelle Rita e Norma, il fratello Antonio, i nipoti e parenti tutti ASIAGO 17 Giugno 2013 IMELDA POZZA Ved Rossi di anni 71 Lascia nel dolore i figli Roberto, Luciano, Donatella e Claudio, le nuore, i cari nipoti, i fratelli, i cognati, le cognate, i parenti e quanti le volevano bene CESUNA 8 Giugno 2013 MARIO RIGONI ZANGA di anni 88 Lascia nel dolore il fratello Elio, la cognata Antonella, gli adorati nipoti, i pronipoti e parenti tutti ASIAGO 16 Giugno 2013 MARIA PAGANIN RENATO SAMBUGARO di anni 82 di anni 79 Lascia nel dolore i figli Alda, Ezio e Luciano le nuore, i nipoti e parenti tutti Lascia nel dolore la moglie Gianna, i figli Paolo con Katia, Marinella con Giuseppe, gli adorati nipoti e parenti tutti GALLIO 9 Giugno 2013 ASIAGO- via Berga 14 Giugno 2013 MARIA ANTONIETTA COSTA di anni 73 Lascia nel dolore il marito Carlo, i figli Giuliana con Matteo, Stefano con Claudia, Nadia con Luciano, i nipoti Davide, Elisa, Samuele, Cristiano, Paolo, Anna, Elisabetta ed Enrica, le sorelle, le cognate, i cognati e parenti tutti Rotzo 14 Giugno 2013 Inviate il ricordo dei vostri cari all’indirizzo e-mail [email protected] oppure tramite posta all’indirizzo: L’Altopiano, via J.Scajaro, 23 - Asiago (le inserzioni sono gratuite) a cura di Giovanni Dalle Fusine Sabato 22 giugnogiugno 2013 a venerdì 5 luglio Da sabato22 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 30 Il 22 giugno è il 173º giorno del calendario gregoriano. Mancano 192 giorni alla fine dell’anno Sabato 22 S. Paolino Domenica23 S. Lanfranco Lunedì 24 S. Giovanni Martedì 25 S. Guglielmo Mercoledì 26 SS. Giovanni e Paolo Giovedì 27 S.Cirillo Venerdì 28 S. Attilio Sabato 29S S. Pietro e Paolo Domenica30 SS. Primi martiri Lunedì 1 luglio S. Teobaldo Martedì 2 S. Ottone Mercoledì 3 S. Tommaso Giovedì 4 S. Elisabetta Venerdì 5 S. Antonio L’8 giugno il sole nel vicentino sorge alle ore 5.19, passa in meridiano alle 13.10 e tramonta alle 21.03. Il 1° luglio il sole sorge alle ore 5.22 e tramonta alle 21.04 Poesia di luglio: “Quando su ci si butta lei, Si fa d’un triste colore di rosa. Il bel fogliame. Strugge forre, beve fiumi, Macina scogli, splende, È furia che s’ostina, è l’implacabile, Sparge spazio, acceca mete, È l’estate e nei secoli. Con i suoi occhi calcinanti Va della terra spogliando lo scheletro”. G.iuseppe Ungaretti Astrologia. I nati il 22 giugno prendono la vita come un romanzo, un’avventura: sono attratti dalla rappresentazione della vita e raramente riescono a resistere alla tentazione di un viaggio entusiasmante, di una situazione intrigante o di una storia d’amore nascosta. Il loro romanticismo può essere però aperto, alla luce del sole, o nascosto.I nati di questo giorno esaltano al massimo passione ed esperienze, molti seguono l’insolito corso dei loro desideri e fantasie, puntando ogni volta a un eccessivo stato esaltazione. I nati il ventiduesimo giorno del mese sono governati dal numero 4 (2+2=4) e dal pianeta Urano, che è insieme ondivago ed esplosivo. Coloro che sono governati dal 4 sono individualisti. Pregi: romantico, sensibile, fantasioso. Previsioni meteo a lungo termine. Tra il 25 e 28 giugno: sull’Italia il clima si farà decisamente più mite per una circolazione che si orienterà da Nordovest e che si mostrerà moderatamente instabile sulle Alpi, Prealpi localmente sulle medie e alte pianure del Nord, specie centro-orientali e sul centro Appennino dove saranno frequenti le occasioni per rovesci o locali temporali, specie diurni, in possibile locale sconfinamento anche verso le coste del medio Adriatico. Tempo asciutto e soleggiato sulle isole maggiori e al Sud.Le temperature sono previste stazionarie con clima estivo ma gradevole e valori nelle medie stagionali o anche sotto di 1/2° verso fine periodo al Sud, mediamente compresi tra 25° e 29°. 29 – 30 giugno: il tempo sarà mediamente buono con ampio soleggiamento e clima gradevole estivo e senza eccessi termici; vanno computati, tuttavia, fenomeni di instabilità dovuti a infiltrazioni di aria umida da Nordovest sia sui rilievi alpini, Prealpini e di Nordest in genere, che su quelli appenninici centro-meridionali con rischio moderato di temporali. Primi giorni di luglio: sull’Italia il tempo si mostrerà più stabile al Centrosud e isole maggiori salvo un rischio moderato di temporali sul Centro Appennino. Rimane leggermente più compromesso il tempo al Nord, dove continueranno a infiltrarsi deboli correnti umide da Ovest responsabili di locali piogge o temporali in particolare su Alpi e Prealpi ma spesso sconfinanti anche verso le pianure, specie medie e alte orientali. Clima gradevole estivo un po’ più caldo. Accadde oggi, ma tanti anni fa. Il 1° luglio 1899 venne fondata la Fabbrica Italiana Automobili Torino, a Palazzo Bricherasio, da 30 tra industriali ed azionisti (tra cui il torinese Giovanni Agnelli). Capitale iniziale 800.000 Lire. Il primo stabilimento viene aperto nel 1900 a Torino in corso Dante Alighieri, 35 con 150 operai. Prima auto pro- dotta: Fiat “31/2 HP” del 1899. Prime utilitarie prodotte: dal 1932 la Balilla 508 e dal 1936 la Topolino. Nel 1963 il nipote del fondatore, Gianni Agnelli, divenne direttore prima e presidente poi. Dagli anni sessanta in poi la FIAT si è espansa costruendo impianti in tutto il mondo ed acquisendo altre aziende automobilistiche come SEAT, OM, Autobianchi, Lancia, Alfa Romeo, Ferrari. Ai primi di luglio del 1313 nasceva Giovanni Boccaccio. Famoso poeta e scrittore, figlio illegittimo, ma presto riconosciuto, del mercante certaldese Boccaccio di Chelino e di madre ignota. Gli ultimi anni della sua vita furono tristi a causa delle critiche condizioni di salute. Nel 1374 scrisse il suo ultimo sonetto per la morte di Francesco Petrarca e il 21 dicembre dell’anno seguente morì a Certaldo. Un santo per volta. San Giovanni. Giovanni Battista è il santo più raffigurato nell’arte di tutti i secoli; non c’è si può dire, pala d’altare o quadro di gruppo di santi, da soli o intorno al trono della Vergine Maria, che non sia presente questo santo, rivestito di solito con una pelle d’animale e con in mano un bastone terminante a forma di croce. Senza contare le tante opere pittoriche dei più grandi artisti come Raffaello, Leonardo, ecc. che lo raffigurano bambino, che gioca con il piccolo Gesù, sempre rivestito con la pelle ovina e chiamato affettuosamente “San Giovannino”. Ciò testimonia il grande interesse, che in tutte le epoche ha suscitato questo austero profeta, così in alto nella stessa considerazione di Cristo, da essere da lui definito “Il più grande tra i nati da donna”. Egli è l’ultimo profeta dell’Antico Testamento e il primo Apostolo di Gesù, perché gli rese testimonianza ancora in vita. È tale la considerazione che la Chiesa gli riserva, che è l’unico santo dopo Maria ad essere ricordato nella liturgia, oltre che nel giorno della sua morte (29 agosto), anche nel giorno della sua nascita terrena (24 giugno); ma quest’ultima data è la più usata per la sua venerazione, dalle innumerevoli chiese, diocesi, città e paesi di tutto il mondo, che lo tengono come loro santo patrono. Inoltre fra i nomi maschili, ma anche usato nelle derivazioni femminili (Giovanna, Gianna) è il più diffuso nel mondo, tradotto nelle varie lingue; e tanti altri santi, beati, venerabili della Chiesa, hanno portato originariamente il suo nome; come del resto il quasi contemporaneo S. Giovanni l’Evangelista e apostolo, perché il nome Giovanni, al suo tempo era già conosciuto e nell’ebraico Iehóhanan, significava: “Dio è propizio”. San Giovanni è patrono dei monaci, ha per emblema l’ascia e l’agnello. Dolci di stagione: torta con le ciliegie. Ingredienti: •300 g di farina 0 •300 g di ciliegie intere •2 uova medie •120 g zucchero di canna •75 g di burro •100 g di latte •scorza di 1/2 limone bio •1 bustina di lievito •una presa di sale. Procurarsi uno stampo da 26 cm di diametro. Procedimento: rompere le uova in una ciotola grande, aggiungendo lo zucchero e una presa di sale ,e lavoriamole energicamente con la forchetta per qualche minuto. Aggiungere il burro liquefatto e freddo, la scorza del limone grattugiata, il latte, e poco alla volta la farina setacciata con il lievito per dolci.Aggiungiamo per ultimo le ciliegie, lasciandone da parte 12-15 metà, che useremo per la decorazione finale. Se l’impasto vi risulta un po’ duro non preoccupatevi e non cadete nella tentazione di diluirlo con altro latte. La ciliegia è un frutto molto acquoso e in cottura rilascerà l’acqua ammorbidendo la torta. Versare l’impasto nella tortiera foderata con carta forno o imburrata e infarinata. Poiché l’impasto è piuttosto duro, dovremo necessariamente aiutarci con una spatola per distribuirlo bene nello stampo e livellarlo un po’.Disponiamo quindi le mezze ciliegie tenute da parte, premendole leggermente nell’impasto con la parte del taglio rivolta verso il basso. Inforniamo subito a 200° in forno ventilato, e abbassiamo a 180° dopo i primi 5 minuti. Cuociamo per ulteriori 25 minuti facendo sempre la prova dello stuzzicadenti prima di spegnere.Al termine della cottura, lasciamo la torta nel forno spento per altri 5 minuti, con lo sportello semiaperto, eviterà che si sgonfi al centro. Lasciare la torta a raffreddarsi per bene prima di consumarla. Dalle ore 8.45 di sabato 22 alle ore 8.45 di sabato 29 giugno ASIAGO: Farmacia Rossi sas del dr. Adelchi Zuccato – Viale Matteotti Dalle ore 8.45 di sabato 29 giugno alle ore 8.45 di sabato 6 luglio CANOVE: Farmacia del dr. Leonardo Bosio Via Roma, 33/a CONCO: Farmacia della dr.ssa Monica Federici, Piazza S. Marco, 23 Domenica 23 giugno CONCO: ENI – Strada provinciale Fratellanza Domenica 30 giugno CONCO: S.MARCO PETROLI – Via Cappellari, 12 MEZZASELVA: IP – Via XXI Maggio, 149 ARIETE Sognare ad occhi aperti è la vostra specialità. Con Marte e Mercurio nel segno, potete però permettervi non soltanto di sognare, ma anche di agire, sempre valutando con attenzione la situazione. Se avete dubbi, il saggio consiglio di qualcuno che stimate potrà trarvi d’impaccio. Nell’amore seguire le ragioni del cuore, anche se non concordano con il buon senso. TORO Una decisione coraggiosa, che a prima vista potrebbe sembrare rischiosa, è quello che ci vuole per risolvere il problema di coppia che da tempo vi assilla. La sincerità è lo strumento più adatto per chiarire, anzitutto a voi stessi, quali sono i vostri veri desideri. L’amore potrebbe darvi di più se soltanto sapreste come gestirlo. GEMELLI La presenza di Plutone nel segno è valorizzata dall’aspetto favorevole di Saturno, che rende il vostro giudizio assai apprezzabile per la sottigliezza dell’analisi. Nell’amore potrete approfondire un rapporto, oppure se vi pare superato, porvi fine con delicatezza, ma con decisione. Se invece avete dei dubbi, attendente un segno del destino: arriverà! CANCRO Siete in grado di farvi valere con successo sia negli affetti che nell’ambiente di lavoro: spetta a voi scegliere in quale settore intervenire con energia per ottenere una maggiore chiarezza. Nell’amore non sono escluse piacevoli novità, da favorire con un atteggiamento possibilista e con l’ottimismo che vi caratterizza. LEONE Sapete di avere a che fare con Saturno che affina la vostra capacità critica, rendendovi un partner difficile anche se affascinante per l’intelligenza che vi distingue sulla valutazione di ogni questione sia pratica che sentimentale. Di fronte a un imprevisto è possibile che affiori un momento di dubbio; potreste sfruttarlo per rompere un rapporto che vi è venuto noia. VERGINE La vostra capacità di giudicare con equità e giustizia sta tentennando: Urano all’opposizione del vostro segno vi rende dubbiosi e crea problemi di comprensione reciproca nel rapporto di coppia. Nell’amore potreste rischiare una rottura se non fate attenzione ai desideri del partner, che, anche se non li condividete, meritano la massima considerazione. BILANCIA Siete tuttora alle prese con l’opposizione di Marte, al quale si è aggiunto da poco anche Mercurio: il destino vi presenterà così la soluzione di un problema che finora non avete bene interpretato, dandovi l’idea giusta per fare centro. Nell’amore ci sono ampie possibilità di rinsaldare un rapporto in crisi, se ci tenete. In caso contrario, è facile dire no. SCORPIONE Gli ostacoli che avete finora incontrato stanno per scomparire: dovete saper attendere che il destino faccia la sua parte, proponendovi una piacevole novità, che arriverà al momento giusto. I vostri ambiziosi programmi sono in fase di evoluzione e non è da escludere un ritocco a un progetto impegnativo, che faciliterà la soluzione di un problema. SAGITTARIO Nell’attesa che Saturno si manifesti concretamente, potete favorire il destino mettendo in ordine dove ce n’è bisogno: eviterete di essere oggetto di critiche non del tutto infondate. Nell’amore non turbate l’equilibrio di coppia e assecondate il partner anche nelle sue stravaganze, dimostrandogli la vostra apertura alle novità, anche se non le condividete. CAPRICORNO Andate avanti serenamente nell’azione intrapresa e se terrete ben presente l’opinione di qualcuno che stimate non sbaglierete. Giove protegge il vostro estro e la vostra fantasia, rendendovi più coraggiosi e più graditi a qualcuno che vi sta a cuore, convincendolo a seguirvi. Nell’amore avete quasi tutto quel che volete, non cercate novità a tutti i costi. ACQUARIO In attesa di novità potete dedicarci a mettere ordine nei cassetti e nelle idee, ma soprattutto nei sentimenti, specie se negli ultimi tempi avete fatto un incontro significativo. Una maggiore attenzione verso un partner esigente ma intelligente vi frutterà un gradito riconoscimento. Non sprecate un’occasione per fare un gesto generoso. PESCI Vi potete permettere il lusso di rompere con la tradizione, soddisfacendo un vostro intimo desiderio. Scegliete però con attenzione come e quando prendere una iniziativa rischiosa, che potrà andare a buon fine se saprete progettarla nei minimi particolari, tenendo ben presenti i più recenti cambiamenti della situazione nella quale potete intervenire. Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni Le magiche nevi del Giappone Tre altopianesi alla scoperta del giappone, o meglio delle nevi giapponesi. Michele Frigo è rimasto folgorato da immagini e racconti di sciate senza paragoni in nevi freschissime. Fresche perché sull’isola nipponica di Hokkaido nevica quasi tutti i giorni. Quindi via a coinvolgere altri due altopianesi disposti all’avventura. Alberto Stefani Mas e Andrea Martini, assieme a Michele, sono dunque partiti armi e bagagli in spalla per scoprire le condizioni estreme e le nevicate infinite di Hokkaido e le sue località sciistiche tra cui Kokusai, Furano, Kurodake e Sapporo. Condizioni estreme ma ad altitudini basse, quasi a livello del mare; le piste invece sono molto simili ai dislivelli del Verena o delle Melette. Ma il fatto che nevichi sempre, che le temperature siano quasi artiche e che soffi un vento costante che scende dalla penisola del Kamchakta fa pensare di essere più nell’Antartide. “Tranne per la precisione nipponica che farebbe svergognare gli svizzeri – butta li Alberto – Ci sono burrasche quasi quotidiane di tale forza che cancellano strade e borghi; tutto è coperto da una coltre bianca che arriva anche a superare i tre metri”. “Ci sono letteralmente montagne di neve – aggiunge Andrea – E le temperature diurne vanno dal – 10 a ol- Vendo cuccioli pastore tedesco Vendo cuccioli pastore tedesco con mantello nero focato con pedigree e regolare iscrizione all’ENCI. Nati il 21 marzo 2013 da padre “Bax di Camporeale” e madre “Alaska dei due platani”. In pronta consegna ad Asiago. Per informazioni rivolgersi a Federico 340.8593578 tre i – 20 ° C. Quando entri in un locale ci sono dei getti di aria calda che di riscaldano e ti asciugano; una cosa pazzesca”. Una disponibilità di energia data anche dall’attività geotermica della zona che è tutta vulcanica, tanto che si scia fino alle 24 con fari giganti che illuminano le piste. Ma è il fuoripista che i tre altopianesi, e qualsiasi europeo, cercano. Soffici discese tra boschi di betulla di fatto proibite ma, quasi all’italiana, tollerate. “Ogni tanto fanno una sorta di retata e sequestrano gli skipass degli sciatori trovati fuori pista – spiega Michele – Oltre allo sci è chiaro che abbiamo visitato Sapporo e il suo famoso Snow Festival e una puntata a Tokyo era d’obbligo. Tornando, nel cuore è rimasto un paese affascinante, con della neve davvero incredibile”. G.R. 31 I neolaureati dell’Altopiano Ermanno e Loredana: 50 anni d’amore, di cose dette e non dette, di presenze e assenze, di giochi e di sorrisi: siete sempre stati solidali l’un l’altra, vi siete sempre rispettati e siamo molto onorati che abbiate scelto la Locanda Aurora per festeggiare il vostro anniversario. Grazie da noi tutti! In località Coda ad Asiago affittasi capannone disposto su due livelli di circa 1000 metri quadrati. Possibilità di locare anche un solo piano. Per informazioni rivolgersi al 347.6773079 oppure 0424.463356 Cercasi ragazza per servizio bar esterno in orario diurno, per i week-end e il mese di agosto. Le interessate possono inviare i propri dati all'indirizzo e-mail [email protected] Vivissime congratulazioni a Michela Rodeghiero (Rutzer) che martedì 18 luglio si è laureata all’Università Ca’ Foscari di Venezia in Scienze dell’antichità con voto 110 e lode presentando una tesi su Pompeo Sabato 22 giugno 2013 l’Altopiano La voce degli 8 Comuni 32