22 giugno 2013 - Il Giornale dell`Altopiano

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22 giugno 2013 - Il Giornale dell`Altopiano
QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
www.giornalealtopiano.it
pag.10
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
N. 401 - ANNO XV - EURO 1,50
“IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO”
I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
SABATO 22 GIUGNO 2013
Ospedale di Asiago: salvo il punto nascita,
addio ai primariati di Chirurgia e Ortopedia
Restano le apicalità di Medicina e Riabilitazione Cardiologica alle quali (sorpresa!) si aggiunge quella di Pronto Soccorso
ROTZO
Cristiano
Dal Pozzo,
l’Alpino
centenario,
premiato dal
Prefetto
SCI NORDICO
A Valbella la rievocazione
storica della Battaglia
dei Tre Monti
Pagina 22
Torna ad Asiago la Coppa del Mondo
sulla nuova pista del Millepini
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MANIFESTAZIONI
Un Altopiano da gustare:
colazioni e merende
nel cuore della natura
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Attenti alle
zanzare tigre:
un’autentica
invasione
anche in alta
montagna
Asiago 4U:
la nuova
app per
smartphone
tutta dedicata
al turismo
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CANOVE
ANOMALIE
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Quasi pronta
la nuova
rotonda
Comunità Montana
Chiusi i conti 2012 “Per l’Unione
montana un bilancio in ordine”
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ASIAGO SCOMPARSA
Il Kerchekke,
colle della
prima chiesa,
e la fontana
tempietto
Grafica Altopiano
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CALCIO
Una nuova
società
per il Canove
con Canalia
presidente
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Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
SANITA’
Ospedale di Asiago: salvo il punto nascita,
addio ai primariati di chirurgia e ortopedia
Nel 1980 i Queen
pubblicavano la
canzone “Another
one bites the dust”,
ovvero un altro se
ne andato. Bella
canzone e ottima
colonna sonora
per l’ospedale di
Asiago dopo la pubblicazione delle nuove schede di dotazione ospedaliera
da parte della Regione Veneto. Perché dai 7 primari
degli anni ‘90, diventati sei sulla carta ma quattro effettivi all’inizio del 2000 arriveremo ora ad averne solo tre.
Ma, siccome la matematica
non è un opinione tranne quando la usano i politici, l’ospedale di Asiago in realtà perde
due primariati esistenti per poi
acquisirne uno che per il momento rimane ipotetico. Basta
che non diventi ipotetico come
il primariato di radiologia che
l’ospedale asiaghese annoverava qualche anno fa sulla
carta mentre in realtà di primari radiologi in carne ed ossa
non se ne sono mai visti. Entrando nello specifico, la Regione con le nuove schede di
dotazione opsedaliera approvate dalla giunta, assegna al
nosocomio di via Martiri di
Granezza 113 posti letto (con
la perdita di 5 – 6) così suddivisi: 40 per l’area medica, 20
per l’area chirurgica associata all’ortopedia, 6 ad ostetricia e ginecologia, 15 per le
lungodegenze e 32 per l’area
riabilitativa funzionale compre-
sa quindi anche la riabilitazione cardiologica.
Di per sè i danni così sembrano contenuti ma è entrando
nelle apicalità, ossia primariati,
che si denotano scelte
discutibili. Dei primariati rimane medicina e riabilitazione. A
cui si aggiunge quello di pronto soccorso (quello ipotetico,
ora si attende la nomina). Andato Radiologia (quello mai
esistito fisicamente). Quattro
meno uno uguale tre. Però rimangono fuori due primariati
attuali; chirurgia e ortopedia.
Al servizio di chirurgia viene
attribuita la competenza di day
hospital, ovvero interventi programmati e in giornata sradicando ogni speranza di ripresa di un servizio chirurgico
completo (lavoro di fino? Ai
posteri l’ardua sentenza.) Al
reparto di ortopedia invece viene attribuita l’indicazione di
unità dipartimentale che non
compromette in alcun modo
l’attività ma la priva del prima-
rio. In entrambi i casi, e nonostante le assicurazioni dei direttori generali che si sono susseguiti negli anni, è evidente
che il primario è una figura trainante per l’attività ospedaliera
oltre a rappresentare una sicurezza e un punto di riferimento per il personale del reparto.
Preoccupazioni che contrastano con l’ottimismo espresso
dal dg Antonio Compostella
che dichiara: “Si evidenzia un
quadro generale della futura
sanità caratterizzata da ospedali più efficienti, al passo con
i tempi, orientati al trattamento delle patologie acute, potenziando alcuni filoni di attività
come la day surgery e la riabilitazione. Non posso che apprezzare il lavoro svolto che ha
saputo cogliere le peculiarità
del territorio dell’Ulss 3 garantendo il mantenimento di servizi adeguati al bisogno dei suoi
cittadini”.
Tra l’insoddisfatto ed il
fiducioso il sindaco di Asiago Andrea Gios. “Non
sono contento perché vedo i problemi a lungo termine che difficilmente saranno
risanabili. Preoccupazioni che ho
già espresso in
Regione. Togliere
primari che fungono da volano ai
loro reparti, cioè
sono di richiamo
per pazienti anche
fuori Ulss, a lungo
termine rischia di
far diminuire l’attività di reparto
finora svolta in chirurgia e ortopedia”.
“In compenso ci sono anche
delle cose positive – aggiunge
– E’ stato salvato il punto nascita, è stata riaffermata la
specialità riabilitativa dell’ospedale, i posti letto sono pressoché invariati, è stato aggiunto
un primario di pronto soccorso”.
“Soprattutto – conclude Gios
- l’ospedale di Asiago è stato
indicato come ospedale di rete
con specificità montana; credo sia la prima volta che la
Regione abbia riconosciuto
questa peculiarità. Sono risultati raggiunti grazie alla
professionalità di tutto il personale ospedaliero con il
grande lavoro di messa in
rete con l’ospedale di
Bassano senza dimenticare
l’avvio dei lavori del nuovo
plesso ospedaliero”.
Gerardo Rigoni
Ostetricia non chiude
Pericolo scampato, almeno per
il momento! La paventata sospensione temporanea, cioè
almeno per l’estate, del servizio di ostetricia all’ospedale di
Asiago, non ci sarà. Il problema della “carenza di risorse
umane” ovvero della mancanza di personale, sia ostetrico
che medico, sembra sia stato
risolto. Si continuerà quindi a
partorire ad Asiago, in questo
piccolo reparto che solleva
sempre più consensi per il clima familiare e tranquillo che si
è riusciti a creare e per la massima cura che mamme e bambini ricevono, con grande gentilezza, da tutto il personale (vedi
a proposito la pagina delle lettere). Per discutere del problema e trovare delle soluzioni
concordate si sono tenute alcune riunioni tra il direttore generale Fernando Antonio
Compostella, il direttore sanitario Enzo Apolloni e i sindaci
degli otto comuni.
Proprio in conferenza dei sindaci dell’Altopiano sono state
formulate alcune ipotesi di lavoro poi sottoposte alla direzione sanitaria, che sono state
accolte e messe in atto ed hanno permesso di mantenere pienamente l’attività del reparto.
Intanto inAltopiano ci si chiede
se per la costruzione del nuovo
ospedale si stia lavorando o no.
Osservando infatti l’area
adiacente all’attuale struttura, in cui dovrebbe sorgere il
nuovo edificio, sembrerebbe
proprio che da dicembre, da
quando cioè c’è stata la cerimonia in pompa magna per
la posa della prima pietra, con
la presenza del governatore
del Veneto Luca Zaia, tutto
sia rimasto come prima. C’è
forse qualche recinzione in
più e poco altro. E qualche
dubbio sull’effettiva intenzione della regione di realizzare
il nuovo nosocomio comincia
a sorgere. A rassicurare gli
utenti altopianesi arrivano le
parole del direttore generale
Fernando Antonio Compostella
intervenuto a Gallio in occasione del convegno di presentazione dei dati sull’analisi statistica sui tumori in Altopiano.
“L’ospedale si farà, il percorso è ormai iniziato ed è
irreversibile”.
S.L.
l’Altopiano
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ATTUALITA’
Gios:“Guardiamo
Zanzare “tigre” invadono l’Altopiano ai fatti concreti”
Numerose segnalazioni confermano la presenza della temuta zanzara
tigre anche sui 7 Comuni. Marcesina tra le zone con maggior densità
dei fastidiosi insetti. “Colpa delle eccessive piogge”
Sono milioni, irritanti e affamate. Dovrà ricredersi chi
pensava che le punture di
zanzara fossero solo sgradevoli realtà per gli abitanti
della pianura, quest’anno gli
insetti succhia sangue si
sono accasati pure ai 1400
metri di altezza di
Marcesina. Ne sanno qualcosa escursionisti e villeggianti che nei giorni scorsi
hanno stazionato per qualche ora nella verde piana
alpina, nemmeno il tempo di
scendere dall’auto che subito l’assalto dei piccoli “Culicidi” si manifestava sotto forma di irritanti punture su braccia e gambe scoperte. “Mai
avrei pensato – confessa il vicentino Luigi Demenego - di
venire punto dalle zanzare tigre a queste latitudini. Da noi nel
basso vicentino ormai si sono accasate, le combattiamo con
ogni mezzo, con la disinfestazione dei tombini ed evitando il
ristagno di acqua nei giardini, ma quassù con tutte queste
pozze sarà dura vederle diminuire”.
Stesse lamentele da parte di Antonella Ferrigato, giunta da
Padova col marito Giulio per una escursione in mountain bike:
“È una cosa impressionante, neanche il tempo di rallentare
un po’ con la bici, che subito gli insetti si posano per sfamarsi.
Veniamo quassù da anni durante i finesettimana estivi,
ci sono strade ovunque per
praticare il nostro sport e il
panorama è fantastico. Per
le prossime gite bisognerà
munirsi di spray repellenti, o
girare alla larga dai posti più
umidi”.
In effetti è proprio l’umidità
a regolare il proliferare di
questi insetti, come confermano gli agenti del Corpo
Forestale dagli uffici di via
Ebene: “Le piogge copiose
dei giorni scorsi e il veloce
rialzo delle temperature hanno creato il clima perfetto per la
posa delle uova e la maturazione delle larve. È probabile che
il luogo con maggior densità di zanzare sia una zona chiamata “Marcita”, che i soventi acquazzoni primaverili trasformano quasi in una palude. Qualche giorno di sole e senza precipitazioni notturne, potrebbe essere utile ad un ritorno alla normalità”.
La segnalazione comunque non è limitata solo alla piana di
Marcesina, altre zone dell’Altopiano risultano infestate dai
molesti insetti dall’addome tigrato, è il caso del territorio limitrofo a Malga Fossetta e, più a sud dell’Altopiano, sulla spianata del Paù.
Giovanni Dalle Fusine
Ad Asiago l’assemblea dell’AIAS
Venerdì 21 e sabato 22 giugno si tiene ad Asiago (per la prima volta in Veneto) l’Assemblea nazionale dell’Associazione Italiana Assistenza Spastici, la no profit che si occupa di riabilitazione per le persone disabili, integrazione
sociale e divulgazione della cultura della disabilità. Sede dell’assemblea sarà l’Hotel Milanodove saranno presenti
centinaia i soci e dirigenti dell’Aias - in rappresentanza dei circa 10 mila soci – provenienti da tutta Italia. Venerdì
l’assemblea ordinaria che, come ogni anno, si è aperta con la consueta relazione del presidente nazionale Aias, ing.
Francesco Lo Trovato.Nel pomeriggio, la convocazione dell’Assemblea straordinaria con alcune importanti modifiche statutarie dell’Aias. Sabato 22, dalle 10, soci, presidenti e delegati Aias avranno l’importante compito di
eleggere i nuovi esponenti (venti in tutto) del Consiglio nazionale dell’Associazione, che viene rinnovato ogni tre
anni.Il sabato pomeriggio sarà dedicato al giro turistico di Asiago e dei suoi dintorni.
Da giugno le bollette del servizio idrico
si pagano anche nei punti Lottomatica
Dal mese di giugno c’è un modo semplice e comodo per
pagare le bollette del servizio idrico. Per agevolare gli utenti,
Etra ha stipulato una convenzione con LIS PAGA, il servizio
di Lottomatica che permette di pagare bollette, bollettini, tributi, multe e tanto altro in modo rapido e sicuro. Sarà dunque
possibile scegliere di pagare le bollette del servizio, oltre che
in posta e in banca, anche in uno qualsiasi dei punti
Lottomatica. Il pagamento potrà essere effettuato in contanti o con carta Pago Bancomat e, come per gli altri servizi
offerti da Lottomatica, è prevista l’applicazione di una com-
missione. Etra ricorda inoltre
che è anche possibile richiedere la domiciliazione bancaria dei pagamenti presentando l’apposito modulo allo
“sportello veloce” attivo in tutti
gli sportelli territoriali della
multiutility.
Gli utenti di Etra troveranno tutte le informazioni utili per usufruire del
nuovo servizio sulle bollette in spedizione in questi giorni.
Quando avevo deciso di rispondere alla prima
lettera del consigliere Comunale diAsiago Maurizio Rossetto (pubblicata su “l’Altopiano del
27 aprile 2013), lo avevo fatto perché, in una
delle frasi conclusive, l’interessato scriveva
“Dobbiamo affrontare i problemi assieme, in
modo partecipato, tralasciando ogni individualità, anche rispetto agli altri comuni
dell’altopiano.”
Questo richiamo (in netto contrasto con il tono prevalente della lettera), non dico alla fratellanza, ma alla buona volontà e ad un atteggiamento costruttivo, mi aveva indotto a rispondere, dando spazio soprattutto ai dati oggettivi e ai fatti concreti, anche se non ho resistito
alla tentazione di replicare, con i toni che fanno parte del mio carattere
schietto e diretto, alle accuse infondate, ai dati imprecisi (in certi casi
manipolati, mi auguro più per ignoranza che per malafede), alle insinuazioni abilmente disseminate per gettare discredito sul mio ruolo e
sull’intera amministrazione. Chiedo scusa ai lettori di aver tenuto impegnato il giornale per due numeri, occupando due intere pagine per
rispondere alla lettera del consigliere Rossetto, ma sappiamo tutti che
per accusare bastano a volte poche parole, mentre per spiegare, fornire dati e chiarimenti, correggere le informazioni sbagliate è necessario molto più spazio. Grande è stata quindi la mia sorpresa nel vedere
pubblicata nell’ultimo numero de “l’Altopiano” un’altra lettera del consigliere Rossetto, un’intera pagina in cui si difende accusando e lamentandosi del modo in cui è stato trattato, come fa abitualmente chi
non ha validi argomenti. Non ho intenzione di alimentare ulteriormente
questa polemica. Infatti, il terreno del personalismo e della litigiosità,
sul quale il consigliere Rossetto vorrebbe trascinarmi, perché forse gli
è più congeniale dell’attitudine a risolvere concretamente i problemi di
una comunità, è un terreno che credo interessi pochissimi nostri concittadini, molti dei quali in questo periodo sono quotidianamente in
affanno per gli effetti di una crisi che l’amministrazione comunale
cerca di arginare e contenere con le poche risorse che ha disposizione, ma con l’impegno quotidiano del sindaco, degli assessori e di tutti
i dipendenti comunali. Il mio carattere mi porterebbe a ribattere colpo
su colpo, ma quali vantaggi porterebbe alla città di Asiago un’ulteriore
replica da parte mia, quando il consigliere Rossetto chiude la sua lettera con queste parole: “Tanto dovevo precisare, anche a tutela della
onorabilità della mia persona, e del mio ruolo di consigliere comunale
e di avvocato libero professionista.”? Non poteva spiegare in modo
più chiaro le vere motivazioni della sua lettera.Quanto ai problemi di
cui abbiamo dibattuto per circa due mesi su “l’Altopiano” e cioè impianto fotovoltaico, sistemazione dei manti stradali, sgombero della
neve, risarcimento dei danni, opere realizzate dall’amministrazione comunale, ogni lettore avrà avuto modo di formarsi liberamente una sua opinione, che auspico sia fondata sui fatti e non
sulla disinformazione.
Andrea Gios
l’Altopiano
Sabato 22 giugno 2013
L’Altopiano srl - Società unipersonale
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Direttore responsabile: Stefania Longhini
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In redazione:
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Gerardo Rigoni, Martina Rossi,
Stefania Simi, Egidio Zampese
Hanno collaborato:
don Marco Pozza, Virginia Gianello, Aurora Carli,
Renato Angonese, Edoardo Sartori, Matteo Dal Pozzo
Paola Cappellari, Giacomo Scarsella, Giorgio Spiller, Gianna
Francesca Rodeghiero, Andrea Gios, Emanuela Rela
CINEMA LUX ASIAGO - Venerdì 21 giugno ore 21.00* - Sabato 22 giugno ore 16.00* 18.30* 21.00*
Domenica 23 giugno ore 16.00* 18.30* 21.00* - Lunedì 24 giugno ore 21.00* - *proiezione in 3D
Responsabile grafico : Fabrizio Favaro
Impaginazione : Davide Degiampietro
Foto: Archivio Giornale, Alessandra Rossi, Caterina Zancanaro
Stampa: Centro Stampa delle Venezie
Via Austria, 19/b - 35217 Padova
Edizione chiusa il 21 giugno alle ore 01.00
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ATTUALITA’
La Comunità Montana chiude i conti del 2012
“All’Unione Montana lasciamo un bilancio in ordine”
Il consiglio della Comunità
Montana ha approvato, il 15
maggio scorso, il conto consuntivo relativo all’esercizio
2012. E lo ha fatto per l’ultima
volta in circa 40 anni di storia.
Infatti, pochi minuti dopo il
voto favorevole dei rappresentanti degli 8 comuni al Consuntivo, si è insediato per la prima
volta il nuovo consiglio della
costituenda Unione Montana,
ente che sostituirà dai prossimi mesi la “vecchia” Comunità Montana. “Ho ricordato ai
consiglieri – spiega l’assessore alle finanze Andrea Benetti –
che quello che stavamo approvando sarebbe stato l’ultimo bilancio nella storia della Spettabile Reggenza, o almeno l’ultimo conto consuntivo relativo
ad un periodo di normale funzionamento”. L’approvazione
del Consuntivo è stata importante anche per cristallizzare la
situazione economica/finanziaria che la Comunità Montana
“conferirà” alla nuova Unione
Montana : “Come per la stesura e l’approvazione del bilancio
di previsione 2013, che abbiamo già presentato al consiglio
2 mesi fa, anche per la redazione del consuntivo abbiamo
come giunta chiesto celerità agli
uffici, proprio perché volevamo velocizzare i tempi di passaggio al nuovo ente. Ci sembrava corretto fornire una situazione quanto più definitiva
possibile in tempi rapidi, così
da non intralciare e rendere più trasparente la fase
di insediamento dell’Unione Montana”. Ma quali
sono i numeri che la Comunità Montana lascerà
in eredità all’Unione Montana? “Pur peggiorando la
situazione generale e assistendo ad un intensificarsi delle criticità che
negli ultimi anni hanno tormentato le Comunità
Montane, anche questo
bilancio si chiude, dopo 3 variazioni avvenute nel corso del
2012, con un avanzo di 79.128
euro – continua il vicepresidente
– segno di una buona gestione
che la giunta guidata da Roberta Marcolongo ha messo in atto
negli ultimi mesi” Se l’avanzo
finanziario presenta un risultato positivo di quasi 80 mila euro,
dopo gli avanzi 2010 e 2011 di
117.000 e 115.000 euro, il saldo di cassa della Spettabile Reggenza sembra soffrire maggiormente: “Dai 512.000 euro presenti in tesoreria al 31/12/2012,
stiamo velocemente scendendo
fino ai circa 300.000 di queste
settimane, segno che gli incassi relativi a contributi o trasferimenti sono praticamente congelati, rispecchiando la difficile
situazione che stanno attraversando i nostri principali
interlocutori, ovvero i Comuni
Altopianesi e la Regione”. Significativo, comunque, l’ammontare dei lavori eseguiti dalle squadre specializzate nel corso del 2012; infatti tra
progettazioni, direzione lavori e
realizzazioni di strade forestali,
malghe e migliorie agro-silvopastorali la spettabile Reggenza
ha effettuato interventi su delega dei comuni per più di
500.000 euro. Ben 295.000 gli
introiti derivanti dalla vendita
delle tessere per la raccolta funghi, contributi regionali
utilizzabili per la parte corrente
invece scesi a 160.000 euro.
Per quanto riguarda i mutui ancora in essere (2, relativi alla
costruzione della discarica
Melagon e per l’acquisto del capannone in zona artigianale di
Asiago), nel 2012 sono state
pagate rate per una quota capitale di 27.516 euro e interessi
per 17.900 euro. “Lasciamo
comunque – come detto più
volte in questi mesi – all’Unione Montana un bilancio in ordine, con le criticità che tutti oramai conosciamo ma che ha retto in questi anni difficili in maniera più che dignitosa” .
Imprese del terziario: la crisi si supera lavorando insieme
Per le imprese del commercio, del turismo e dei servizi di Veneto, Friuli Venezia Giulia e delle province
autonome di Trento e di Bolzano, la crisi non solo non
accenna a diminuire di intensità, ma addirittura sembra destinata ad aggravarsi ulteriormente nella seconda parte di quest’anno. Territori che fino a dieci anni
fa venivano indicati come una delle locomotive del
Paese (“il miracolo del Nord Est”) oggi faticano a
contenere la trasformazione della crisi economica in
“crisi sociale”. Un imprenditore su due, nei primi mesi
dell’anno, ha visto peggiorare l’andamento economico della propria impresa rispetto a quello degli ultimi
mesi del 2012. Il 62% degli imprenditori non prevede
alcun miglioramento sui ricavi della propria impresa,
mentre il 31,7% ritiene che i ricavi addirittura peggioreranno; diminuisce anche l’occupazione, il 24%
delle imprese ha ridotto il numero dei propri addetti e
il 28,7% dichiara di apprestarsi a farlo entro il 30 giugno. Si
riduce la capacità delle imprese di far fronte al proprio fabbisogno
finanziario. Solo un’impresa su tre è riuscita a disporre senza
difficoltà della liquidità necessaria per far fronte ai propri impegni (debiti in scadenza, tasse, oneri contribuivi, etc.). Diminuisce ancora la percentuale delle imprese che si sono rivolte alle
banche per chiedere un credito, solo il 10,6% del totale. Delle
imprese che hanno chiesto un credito, soltanto il 32% lo ha
ottenuto per intero. Questi, in sintesi, i principali risultati che
emergono dalla ricerca sulle imprese del terziario del Nord Est,
realizzata da Confcommercio-Imprese per l’Italia, in collaborazione con Format Ricerche, presentata il 28 maggio a Venezia
nel corso della IV^ Tappa del Roadshow “ImPresa diretta con il
territorio”, incontro interregionale che ha visto la presenza di
Trentino, Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Nel suo
discorso introduttivo, Sergio Rebecca, vicepresidente
Confcommercio nazionale, ha sottolineato come giorno dopo
giorno siano sempre più visibili i segni di un declino che vede
molte nostre attività in grande affanno: centri storici che si svuotano di negozi e pubblici esercizi lasciando spazio al degrado e
della desertificazione commerciale; aziende dell’ingrosso che
ricorrono sempre più agli ammortizzatori sociali per mantenere,
con enorme fatica, i livelli occupazionali; attività ricettive che
hanno visto calare inesorabilmente la loro clientela, soprattutto
italiana. Un’urbanistica, non solo commerciale, che ha stravolto
la fisionomia del nostro territorio creando danni
incommensurabili. “In poche parole – ha commentato Rebecca
- un Nordest ripiegato su se stesso, non più un formidabile
catalizzatore di attività produttive e di terziario competitivo. Un
territorio da cui lo Stato ha drenato fiumi di risorse attraverso
una tassazione che ha raggiunto livelli esorbitanti e indecenti.
Una ricchezza che, abbandonando le nostre regioni con destinazione il centro, si è dispersa poi in mille rivoli a causa di uno Stato
sprecone e mal organizzato. Di tutte queste risorse al Nordest è
stato restituito poco o nulla in termini di servizi e infrastrutture,
ma quel che è peggio non si è nemmeno riusciti, a livello centrale,
a reinvestirle in maniera virtuosa a beneficio dell’intero Paese”.
Rebecca ha poi sottolineato la necessità di avere una politica sana
e costruttiva, di un Governo che sia pronto a fare alcune cose,
presto e bene, evidenziando tra le priorità il non ritocco dell’Iva,
come da tempo la Confcommericio chiede. “Ancora più indispensabile per l’economia del Triveneto - ha aggiunto - è dare la
giusta attenzione al turismo, un patrimonio unico, inimitabile, dalle enormi potenzialità, che potrebbe garantire crescita ed occupazione e che invece non si sta valorizzando. Quel che è peggio, non
esiste nemmeno un disegno di prospettiva per il rilancio del turismo e ciò è incredibile e imperdonabile al tempo stesso. E’ come
possedere da tempo immemorabile una miniera d’oro a cielo
aperto e non sfruttarla”. Rebecca ha messo poi l’accento sulla
sfiducia dei cittadini verso la politica, emersa anche dal grande
astensionismo alle recenti consultazioni amministrative, e sulla
necessità impellente di una profonda riforma elettorale. “L’ultimo
messaggio – ha concluso Rebecca, rivolgendosi al presidente
Confcommercio Imprese per l’Italia Carlo Sangalli – che desidero affidarle da questo Nordest oggi in gramaglie, è che si rifletta
su quei 7456 cittadini, per lo più giovani del Veneto, che nel 2012
hanno lasciato questo territorio per trovare fortuna all’estero e
continuano a farlo ancor oggi. E’ un umiliante passo indietro di 40
anni: dalla valigia di cartone siamo passati al trolley, questi sono i
nostri passi in avanti! Si smetta, quindi, tutti indistintamente, di
guardare solo ai sondaggi elettorali, si guardi, invece, con responsabilità alle reali condizioni di costernazione delle imprese e della
nostra società, se così si farà, e solo allora, ritorneremo
tutti a sperare in un futuro migliore”. Tra gli interventi seguiti a quello di Rebecca, Giovanni Bort, presidente della
Confcommerico Trentino ha messo l’accento sulle grandi
difficoltà date da burocrazia, carico fiscale, costi per le
imprese non competitivi con l’Europa, sottolineando la necessità che la classe politica sia più presente e risponda ai
problemi reali. Dado Duzzi, Vicepresidente Unione commercio turismo servizi Alto Adige ha parlato di costi di impresa alti e stipendi bassi. “In Alto Adige – ha detto tra
l’altro – abbiamo risorse notevoli, ma siamo ugualmente in
sofferenza. Confiniamo con l’Austria che ha un carico fiscale al 25% contro il nostro 455-60%, loro inoltre hanno
norme di attivazione veloci. Da Austria e Germania dovremmo prendere esempio”. In Friuli invece, come dichiarato
da Pio Traini, presidente regionale Confcommercio, si soffre per la vicinanza alla Slovenia, sia per la concorrenza turistica, che per il minor costo di carburante e energia. “Le imprese sono
pronte per rilanciare – ha affermato Traini – ma devono essere in
condizioni di farlo, servono semplificazioni burocratiche, credito d’imposta più veloce e offerta formativa nelle scuole”. Dal canto suo il
presidente Confcommercio Veneto, Massimo Zanon, ha commentato, tra l’altro “Sembra che per l’Europa giri uno strano refrain: la
vera concorrenza vi renderà liberi. Ma con le liberalizzazioni una
parte del tessuto economico può anche dissolversi, una parte del
lavoro venir meno. Le liberalizzazioni sono state compiute male e nel
momento sbagliato, ma soprattutto, più che liberalizzazioni sono state o hanno avuto l’effetto, così’ come impostate, di vere e proprie
dissoluzioni, basta vedere i dati sulla nati-mortalità delle attività del
commercio, del turismo e dei servizi nella nostra regione”. All’incontro interregionale di Venezia ha presenziato anche Angela Carli, presidente mandamentale della Confcommercio altopianese, che ha seguito con molta attenzione i lavori. “Dai vari interventi – riferisce – è
stato puntualizzato che la situazione economica generale è piuttosto
critica, e che per il prossimo futuro non si nutrono grandi speranze di
cambiamento. Tuttavia ho percepito da tutti una grande volontà di
andare avanti, di impegnarsi con la speranza di superare in qualche
modo questo stallo. Ho potuto rendermi conto come da noi almeno
si possa contare ancora sulla collaborazione degli amministratori per
lavorare insieme a favore dell’offerta turistica. Cosa che invece non
avviene in altre zone, dove non esistono contatti tra commercianti e
istituzioni. A conclusione dell’incontro, il presidente Confcommercio
Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli, ha detto di aver colto, malgrado la
drammaticità degli eventi, la voglia dei presenti di continuare a fare e
lavorare, percependola come uno stimolo maggiore a farsi portavoce nelle sedi preposte di tutto quanto emerso, assicurando così il suo
impegno a sostegno dei tutto il comparto commerciale, turistico e
dei servizi del territorio”.
Silvana Bortoli
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
Verso il centenario della Grande Guerra
Lavorare insieme con un unico e preciso obiettivo:
“far memoria” con ricadute benefiche sul territorio
Nati sulle ceneri di due guerre
devastanti sotto il profilo dei
costi umani, morali, sociali ed
economici, il Consiglio d’Europa e l’Unione Europea hanno dato vita negli anni a varie
istituzioni internazionali tese a
far lavorare assieme ed in maniera coordinata i paesi aderenti
anche sui temi della memoria
da condividere. Ad Asiago, in
sala consiliare, durante un incontro molto partecipato, a tener banco è stata la “Grande
guerra”. Frutto di un rinvio per
neve rispetto alla data fissata in
origine, quella “di riserva” diventa emblematica: il 24 maggio novantottesimo anniversario dell’entrata in guerra dell’Italia anche se il conflitto era
deflagrato quasi un anno prima.
E infatti il 1914 è anno di riferimento per l’iniziativa presentata al pubblico dai relatori del
convegno “Valorizzazione storica e culturale del territorio.
Dalla digitalizzazione della memoria ai percorsi storici”.
Dopo il benvenuto del Comune di Asiago rappresentato dall’Assessore Giampaolo Rigoni,
è toccato a Roberto Ciambetti,
componente la giunta regionale, sintetizzare il ruolo della Regione del Veneto.
“Questa – ha detto l’assessore
al bilancio - è data importante
in un posto importante perché
si andrà a lavorare con la Comunità Europea grazie alla sua
disponibilità ed alla scelta regionale di aderire a quest’iniziativa nata “per non dimenticare”
contando sulle molte e specifiche attività locali già in atto e
sulle persone che in loco le
supportano”.
Da
Stefano
Beltrame, direttore
della sede di Bruxelles della Regione
Veneto, arriva un’indicazione precisa: ci
sarà il sostegno economico veneto per
partecipare ai bandi
direttamente gestiti a
livello europeo. A tal
proposito la sede
veneta di Bruxelles è
a disposizione perché
il “grande centenario” possa essere celebrato al meglio.
Da
Roberta
Marcolongo, presidente della “Spettabile Reggenza”, arriva invece una doppia
sottolineatura: “E’ questa
un’opportunità per tutto il nostro territorio così come per i
turisti che andremo ad ospitare”.
Nel suo ruolo di moderatore,
Stefano Beltrame ha inoltre ricordato come quello del “grande centenario” sia un evento
importante per l’Europa già
dall’anno prossimo e che proprio dal forte Verena sia partito
il primo colpo di cannone del
conflitto italo-austriaco. In un
video-messaggio trasmesso in
sala, il Commissario Europeo
Antonio Tajani ha sottolineato
il carattere trans-frontaliero dei
progetti pronti a partire.
Partners gli stati aderenti, ma
anche le singole regioni coinvolte nel conflitto.
Ad entrare nel merito delle questioni , la dottoressa Fausta
Bressani della Regione Veneto,
intevenendo su “Valorizzazione
dei beni del territorio”, ha illustrato alcuni precedenti progetti
benenficiari di contributi europei. Per il centenario della
“Grande guera” necessita la
miglior pratica rendendola possibile sulla scorta di quanto già
sperimentato.
Nel riproporre la storia del Consiglio d’Europa, la cui fondazione risale al 1949 ed oggi conta 47 stati aderenti, Alberto
D’Alessandro, direttore della
sede di Venezia della medesima
istituzione, ne ha ricordato le finalità principali: dialogo ed unione fra i cittadini europei e quindi perfetta aderenza a quanto
qui ci si propone.
Lo slogan “Uniti nella diversi-
tà” non è di semplice realizzazione però rappresenta la strada maestra per far dialogare i
popoli su tematiche di
comune interesse. Alcuni esempi di scambio
turistico-culturale fra i
popoli europei e non
solo già sono realtà
come il “Sentiero di
Santiago
de
Compostela” e la “Via
Francigena”. Quelli
possibili sul tema
“Grande guerra” rappresentano un filone altrettanto significativo ed
il co-finanziamento è il
supporto per realizzarli.
L’operatività attualmente in campo è riassunta
da Marzio Favero del Comitato
Regionale della “Centenario
Grande Guerra”:
“Su questo tema la regione arriva per ultima – commenta –
ma è bene che ci sia. Serve per
raccogliere le sistanze provenienti dal basso, catalogarle,
convogliarle ed indirizzarle ad
una finalità unitaria. Il Comitato Esecutivo sta già lavorando
sodo ed ha individuato sei linee
guida sulle quali agire: recupero
dei manufatti militari, tutela
paesaggistica della grande guer-
ra, realtà museali esistenti e loro
catalogazione,
memoria
celebrativa (sacrari, epigrafi,
lapidi, monumenti), opere d’arte relative agli eventi, “club di
prodotti” sul modello trentino
da inserire nella proposta complessiva. Stiamo lavorando ad
un “master plan”, o, per dirla
nei modi della “Serenissima” ad
un “gran disegno” - ha concluso – e le adesioni in tal senso ci confortano ma siamo
aperti ad ulteriori apporti. C’è
spazio per tutti”.
Il dibattito successivo mette in
luce la volontà di procedere, la
disponibilità di tanti enti, associazioni e cittadini ad accogliere l’invito lanciato a livello europeo. Se ne riparlerà certamente perché “far memoria”
con ricadute benefiche su vari
settori è certamente possibile.
Primo frutto di questa iniziativa europea le Ats, le Associazioni Temporanne di Scopo con
un accordo firmato a Vicenza
il 27 maggio scorso cui aderisce anche il Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni unitamente
a Consorzio Treviso, Vicenza
E’ e Dolomiti.
Renato Angonese
L’invito delle Casse Rurali ai propri soci
“Sosteniamo insieme la speranza”
Le Banche di Credito
Cooperativo e Casse
rurali della Provincia
di Vicenza, nell’ambito di un percorso di
sostegno alle politiche
di microcredito in collaborazione con la
Caritas diocesana,
hanno accolto una ulteriore proposta di solidarietà e di attenzione alle
persone in temporanea difficoltà che hanno bisogno di un aiuto concreto ed immediato.Spesso
queste persone non sono in grado di accedere ai
normali canali del credito e non sanno pertanto
come far fronte a necessità impellenti. Proprio
per venire loro incontro, le BCC/CRA della provincia di Vicenza hanno aderito alla formula dei
“Sostegni di Vicinanza”.L’iniziativa di solidarietà
è promossa da tempo nel territorio da Caritas a
favore di famiglie e singoli in difficoltà economica: persone con problemi di salute, che hanno
perso il lavoro o che devono provvedere al mantenimento dei figli.La solidarietà e il mutuo aiuto
sono valori fondanti della nostra identità ed è per
questo che tutte le 9 BCC/CRA Vicentine e nella
fattispecie in particolare la nostra Cassa Rurale
ed Artigiana di Roana, propongono ai soci, ai
dipendenti, ai correntisti e clienti di partecipare
all’iniziativa per ridare speranza alle persone e alle
famiglie del territorio colpite dalla crisi. Ogni BCC/
CRA ha aperto un conto corrente a zero spese
intestato alla Caritas - Associazione Diakoniaonlus,
in cui potranno affluire le donazioni esenti da spese di bonifico.Per le imprese, le associazioni o i
privati cittadini che decideranno di impegnarsi per
un periodo continuativo di 6 mesi è possibile de-
stinare una quota
mensile a seconda
della propria disponibilità e volontà. È
comunque possibile
devolvere l’offerta
in un’unica soluzione. La donazione,
deducibile fiscalmente, si può effettuare inviando un bonifico bancario al conto corrente intestato a Caritas-Associazione
Diakoniaonlus presso il nostro istituto
(IBAN: IT 18B0877260680000004005227).
E’ possibile indicare nella causale del versamento una specifica zona (es. “SdV per
6 mesi - la propria zona di appartenenza”):
in questo modo la donazione verrà destinata preferenzialmente al sostegno di famiglie
o persone provenienti dal territorio
indicato.L’ascolto, la valutazione del bisogno e la definizione di un percorso di accompagnamento sono a cura dei volontari
qualificati coordinati dalla Caritas Diocesana
che operano in rete con le realtà presenti nel
quartiere, nelle parrocchie o nelle zone di
riferimento e, previo consenso e nel rispetto della privacy, con i servizi sociali
comunali.Maggiori informazioni nelle filiali
della Banca o presso la Segreteria di Caritas
Vicentina a Vicenza in contràTorretti n. 38,
tel. 0444 304986; cell. 349 6561391; e-mail:
[email protected];
www.caritas.vicenza.it. Terminiamo con un
caloroso invito:”Partecipa anche tu nel creare
relazioni solidali.Nel donare ci guadagni!”
Cassa Rurale ed Artigiana di Roana
Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
7
La voce degli 8 Comuni
Asiago4U: la nuova app ufficiale per smartphone
per programmare e vivere al meglio le proprie vacanze
L’Altopiano a portata di
mano con un semplice clic,
con tutte le sue bellezze naturali, i locali, le manifestazioni le attività, le cose da fare
e da vedere. Oggi è possibile grazie ad “Asiago4U, la
guida per te”: la nuova applicazione gratuita per Iphone e Android che rappresenta il modo più semplice, veloce e immediato per scoprire il territorio e programmare la propria vacanza.
La presentazione ufficiale, prima del lancio, nella
“Sala della Reggenza”
mercoledì 03 luglio 2013
dalle ore 18.30 alle ore
20.30 con il patrocinio
dell’ente Spettabile Reggenza dei Sette Comuni.
Con un semplice tocco è
dunque
possibile
scoprire i paesi e le località più rinomate, le attrazioni
naturali
che meritano di essere
visitate, le malghe e i monumenti più ricchi di storia.
E
ancora,
le strutture dove sciare
e praticare attività sportive,
o i luoghi dove noleggiare tutta l’attrezzatura, i parchi giochi dove portare i bambini, i
parchi avventura dove divertirsi con gli amici, i migliori
locali dove mangiare o pernottare. È possibile trovare
inoltre spunti
e idee per esperienze
vere, per godere al meglio il
soggiorno: scialpinismo, pattinaggio, arrampicata, golf e
mountain bike sono solo alcune delle attività che si possono programmare. Infine,
l’utente può visualizzare e
scegliere gli
eventi
enogastronomici, le mostre,
gli spettacoli e le manifestazioni più interessanti della località in cui si trova.
Già, perché Asiago4u la
guida per te, oltre ad
essere flessibile
e
adeguarsi a qualsiasi esigenza e interesse, adatta la
proposta di vacanza a seconda di dove ci si trova; quando l’utente è sull’Altopiano,
l’applicazione riconosce infatti
la posizione e segnala i punti
di interesse più vicini, una
vera e propria guida turistica a portata di mano. Per
non perdersi nulla di quanto
che c’è da vedere, assaporare e soprattutto vivere in
Altopiano.
Non solo: Asiago4u la guida per te è anche dotata
di itinerari consigliati,
come l’itinerario delle
fontane di Asiago e
dell’Altopiano, i luoghi di
ispirazione della letteratura di Mario Rigoni
Stern, le strade del formaggio e prossimamente anche gli itinerari della Grande Guerra. Un
modo “ragionato” per
conoscere il territorio e
per organizzare la propria vacanza, scegliendo poi le strutture
ricettive più vicine e
adatte alle proprie esigenze. Il tutto tenendo
sempre sott’occhio
le previsioni meteorologiche, grazie all’indicatore e alle webcam
in tempo reale per i comuni dell’Altopiano.
I dati sono aggiornati
quotidianamente e dinamicamente via Internet e l’applicazione ha il vantaggio di
essere veloce e navigabile
anche in modalità offline,
dunque utilizzabile nelle zone
montane più impervie, dove
non sempre è possibile disporre di una connessione.
L’applicazione Asiago4u la
guida per te è un progetto realizzato da Ivan Baù
con la collaborazione di Michele Munaretti e l’aiuto decisivo di alcuni ragazzi del liceo informatico, che si sono
dedicati a questa pubblicazione con la forza dell’innova-
zione:
Oscar
Costantini, Francesco Baù, Alessandro
Contri,
Davide
Longhini, Rinaldo
Cera e di una architetto molto sensibile
alla bellezza del nostro
territorio,
Valentina Maino. Al
progetto hanno anche
partecipato diverse
associazioni, tra cui il
museo dell’Acqua,
che si ringrazia per la
sensibilità e l’entusiasmo dimostrati.
Asiago4U è la guida
per te sull’Altopiano,
un piccolo taccuino
personale da cui attingere, sempre e
ovunque, gli spunti
ed i posti migliori
per vivere, da turista e non,
con passione ed un pizzico
di stupore il territorio
altopianese. Asiato4U è
scaricabile gratuitamente
sugli store di I-phone e
Android e in preview sul
portale turistico del
www.asiago4U.it
Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
8
La voce degli 8 Comuni
Il panificio Casagrande è ora
anche gelateria e caffetteria
Rinnovarsi ed ampliare l’offerta per
una sempre maggiore soddisfazione propria e del
cliente.
E’ la filosofia che anima l’attività del panificio Casagrande
di Asiago, da oggi
anche caffetteria
e gelateria. Grazie
alla dinamicità e
all’intraprendenza
di Alberto,giovane
componente della
famiglia di fornai
sce a rivitalizzare
e rendere più bello quest’angolo del
nostro centro storico. Particolare e
diverso da quelli
che siamo abituati a vedere il bancone della gelateria che è strutturato a pozzetti e ricorda molto i
carrettini ambulanti
dei gelatai che hanno contraddistinto la
nostra infanzia.
che gestisce lo storico panificio di Piazza
Carli, il negozio è stato totalmente rinnovato nell’arredamento e
ampliato con annesso
angolo caffè e con la
nuovissima gelateria
che si affaccia su
Piazzetta degli Alpini.
Gusto e stile, in un
misto di tradizione e
innovazione,
di
rusticità ed eleganza
contraddistinguono le
scelte di ristrutturazione
e di arredo. I rivesti-
menti in legno chiaro donano molta luce agli interni. Un tocco particolare è dato dai piccoli e ricercati dettagli come ad
esempio le porte interne
o i lampadari che ci portano a tempi remoti e richiamano una lunga storia com’è quella di questo panificio. Con la sistemazione esterna dell’edificio, anche la stessa Piazzetta degli Alpini
ne risulta qualificata e
senz’altro la presenza
della gelateria contribui-
Una scelta che ben si coniuga con l’immagine di
una gelateria artigianale
che offre prodotti genuini. Rino, Nerina, Alberto e Daniele, con tutto il
loro gentile personale,
vi aspettano per assag-
giare il gelato di loro produzione e i consueti e
sempre molto apprezzati prodotti da forno
con tutti i sapori della
tradizione.
Servizio Redazionale
Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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l’Altopiano
Sabato 22 giugno 2013
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La voce degli 8 Comuni
La 2^A dell’Ipsia di Asiago 3^ classificata a Roma
E’ PIACIUTO IL LORO LAVORO DI
“ARCHEOLOGIA SCOLASTICA”
Risultato importante: hanno partecipato al concorso 450 classi di 198 scuole di tutta Italia
Chi l’avrebbe mai detto!
Strano vederli tutti, i ragazzi della 2^A “Manutenzione e assistenza tecnica” dell’Ipsia, in giacca e cravatta là, a Roma,
alla cerimonia ufficiale di
premiazione del progetto
e concorso “Articolo 9
della Costituzione” promosso dal Miur, dal Ministero dei Beni Culturali
e dalla Fondazione
Benetton, ospitata nella
Sala della Regina a
Montecitorio alla presenza di numerose autorità
(Laura Boldrini, presidente della Camera dei
Deputati, M. Chiara Carrozza, Ministro dell’Istruzione, dell’Università
e
della
Ricerca; Ilaria Borletti Buitoni,
sottosegretario al Ministero dei
Beni Culturali; Marco Tamaro,
direttore della Fondazione
Benetton
Studi
Ricerche; Armando
Massarenti, responsabile de la
«Domenica» de «Il Sole 24
Ore»)!
Con il loro video sono arrivati
al terzo posto (alle spalle della
cl. 2^ del Liceo “Romagnosi”
di Parma e della cl. 4^ del Liceo “Belfiore” di Mantova, in
un lotto di concorrenti di 450
classi in rappresentanza di 198
scuole di tutta Italia!) ma possono considerarsi un po’ i “vincitori morali” della manifestazione, vista l’unanime approvazione ed i complimenti che
hanno ricevuto non solo per il
loro lavoro, ma anche per la
loro simpatia e semplicità che
hanno dato luce a quella splendida ma “ufficiale” stanza del
seicentesco palazzo barocco
romano.
“Ora i recuperanti dovevano diventare narratori,
quell’aereo una storia, quel
segreto una scoperta; il silenzio e il buio sarebbero
diventati luce e parola”, sintetizza la prof.ssa Borgo, anima dell’iniziativa, che, con i
colleghi Finco e Maino, ha accompagnato i ragazzi nella
capitale.
A scuola un po’ tutti, compreso qualche di genitore, assistono alla diretta trasmessa in
streaming da Montecitorio;
c’era emozione e grande attesa, quasi impaziente, di vederli là, dal vivo, e quando
Simone (Basso) è stato chiamato per la presentazione ufficiale l’applauso è partito caloroso e spontaneo; poi un rispettoso silenzio quando lui,
davanti a quel microfono, ha
iniziato a raccontare con simpatica spontaneità quest’avventura a tutta quella gente importante; il suo discorso emoziona: “…Abbiamo fatto <ar-
cheologia scolastica>,
scendendo nel ventre
della scuola, come quegli esploratori che, improvvisamente, dopo
lunghe ricerche, scoprono che il tesoro giaceva da anni, dimenticato, esattamente sotto i loro piedi. Senza
saperlo, pian piano ci appropriavamo di un’identità
perduta, trascurata: scoprivamo che essere studenti è
una condizione eccitante,
che lo studio è anche avventura e che la classe è una
squadra. La scuola che fino
ad allora avevamo frequentato tutti i giorni, col cappuccio della felpa in testa,
quella vecchia scuola spenta e muta, ci rivelava la pista per indovinare uno dei
suoi segreti…” e ancora “…
Abbiamo recuperato i resti di
un Fiat G 46, che era stato
donato alle Officine meccaniche della scuola negli anni
sessanta. Poi, nel corso dei decenni, era stato smembrato e
posto appunto nello scantinato. Si tratta di un velivolo da
addestramento progettato
dall’ingegner
Giuseppe
Gabrielli, che decollò per la
prima volta il 25 giugno 1947.
Questo recupero è stato per
noi la metafora di un volo interiore: stavamo realizzando
un sogno, nella piena fiducia
dei nostri insegnanti, che ci vigilavano e accudivano le varie fasi del lavoro, lasciandoci la libertà di esprimere il
nostro entusiasmo, le nostre
capacità. Ci avevano messo
in moto; era impossibile fermarci”! e conclude “…Il video
è il racconto della storia di
questo recupero. Avevamo a
disposizione fotografie e riprese di ogni tappa del nostro
percorso; si trattava di dare a
questo materiale un ritmo narrativo, di ricreare la suspense
che noi avevamo vissuto. Ab-
biamo scelto di valorizzare
pochi testi significativi, perché
volevamo che arrivassero dritti al cuore. Abbiamo raccontato l’avventura delle nostre
anime alla scoperta di se stesse tra i quattro muri della nostra vecchia scuola”.
Festeggiatissimi al loro ritorno,
all’indomani della “due giorni” romana, a scuola ci sono tutti (o
quasi), raggianti, i 17 argonauti
andati alla conquista di Roma
“Non è il trionfo che ci rimarrà – raccontano - ma il contagio delle idee, l’incitamento ad
andare avanti ricevuto da più
voci (eminenti) ci confermano che esistiamo, che abbiamo voce, che la nostra strada
è interessante. Hanno premiato la nudità del nostro lavoro,
il suo essere inerme, trovano
in esso quel bene che si chiama poesia. Confidiamo loro la
nostra volontà di continuare
il recupero del passato
annidato nella nostra vecchia scuola, nel centenario
imminente della Grande
Guerra”. Fanno un po’ di festa in classe (l’indomani è anche l’ultimo giorno di scuola)
poi frenano la loro esuberanza e si siedono per fissare alcune loro emozioni, tutti, ciascuno le proprie: chi esprime
fierezza e l’orgoglio per il lavoro svolto, chi la soddisfazione per il risultato conseguito,
chi sottolinea il loro cambiamento rispetto all’anno prima,
chi ricorda l’emozione della
premiazione. “E’ stata tutta
un’avventura meravigliosa
– riassumono – ci siamo comportati bene, contrariamente
a come molti ci dipingevano, ed è stata una bellissima esperienza di gruppo, di
condivisione. Il nostro messaggio è stato importante:
non servono parole ma fatti, siamo ragazzi semplici ma
efficaci. Di tutto questo conserveremo a lungo un grande ricordo”. Cesare Pivotto
l’Altopiano
Sabato 22 giugno 2013
SCUOLA
Studenti altopianesi si
distinguono in progetti
scolastici a livello nazionale
Pagina a cura di Silvana Bortoli
Un altro anno scolastico è terminato da poco e per molti studenti altopianesi
significa che è arrivato un meritato periodo di riposo non solo dal punto di
vista dell’impegno che comporta lo studio, ma anche per il momentaneo
stop a levatacce e consueto tran tran in pullman per frequentare istituti di
Grazie ai risultati davvero straordinari ottenuti a livello nazionale
nelle gare di informatica, la scuola vicentina è stata scelta tra i
tanti istituti italiani da INDIRE
(Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa) di Firenze per
progettare e realizzare un museo virtuale. Tra gli alunni
delle classi 4^ e 5^ informatica coinvolti c’è anche Davide
Rigoni, di cui lo scorso anno
avevamo raccontato la partecipazione ai mondiali di robotica
a Città del Messico, che assieme ai compagni ha curato la realizzazione di un’applicazione
web per ricreare virtualmente
l’allestimento del museo nazionale della scuola presente nell’Istituto INDIRE di Firenze, in
modo da presentare e ridare valore al cospicuo patrimonio didattico, storico, documentario,
andato in gran parte distrutto
nel 1966 con l’alluvione
dell’Arno, rendendolo fruibile
Nell’anno scolastico appena
trascorso all’I.T.T. “Chilesotti”
è nato il nuovo indirizzo “Trasporti e Logistica”: le competenze specifiche di questa nuova figura professionale riguardano la movimentazione di merci
e/o materie prime dentro e fuori
qualsiasi attività produttiva,
l’ubicazione del sito aziendale
e del più adatto sistema di approvvigionamento delle materie
prime, ed infine la distribuzione
dei prodotti finiti e semilavorati
ai singoli utilizzatori dell’intera
filiera. La classe III^ E del nuovo indirizzo, alla quale appartiene Annamaria Pesavento, ha
partecipato ad un concorso promosso dall’Osservatorio Permanente Giovani Editori e dalla
rivista scientifica Focus. Il bando richiedeva agli studenti di
produrre
una
sezione
pianura. Un sacrificio di cui, a detta dei più, con l’andar del tempo si sente
più forte il peso, ma che a volte permette oltre che approfondire materie per
cui ci si sente portati, anche di partecipare a progetti e concorsi prestigiosi
e arricchenti, facendosi valere e apprezzare a livello nazionale. Come è
successo a Davide Rigoni, asiaghese, e AnnaMaria Pesavento di Canove
che frequentano l’I.T.T. “G. Chilesotti” di Thiene.
Il Museo Nazionale della Scuola
a chiunque anche tramite un applicazione mobile per
smartphone. “La ricerca e la
conseguente ricostruzione –
spiega Davide Rigoni - sono
state difficoltose proprio perché dopo l’alluvione e la conseguente chiusura del museo
della scuola era rimasto gran
poco: con i miei compagni abbiamo utilizzato le competenze acquisite nell’istituto
“Chilesotti”, applicandole all’analisi, alla progettazione e
all’installazione dei sistemi
informativi di un vero e proprio
case study. Il materiale analizzato è stato notevole,
tipologicamente differenziato
ed ha perciò richiesto una scrupolosa lettura ed analisi dei documenti presenti. L’obiettivo infatti era anche quello di selezionare in modo più preciso possibile, anche da un punto di vista
storico, i contenuti da inserire
nei vari contesti del museo virtuale”. Il tutto doveva essere realizzato nel pieno rispetto del contenuto storico- architettonico degli interni di Palazzo Gerini, luogo
in cui la mostra era stata appun-
CONCORSO FOCUSCUOLA
monografica di Arte, Ecologia,
Enti di Ricerca, Natura o Storia
composta da una serie di articoli prodotti in modo originale
e corredati da immagini, foto,
grafici non coperti da copyright,
con un’attenzione particolare al
territorio di appartenenza. La
novità di questa edizione era
rappresentata dal fatto che i ragazzi dovevano realizzare anche
un articolo pensato per il web.
“Tenendo in considerazione
l’indirizzo scelto – spiega
Annamaria Pesavento – la nostra classe ha voluto approfondire l’organizzazione dei servizi logistici in Età Romana e
Medievale esistenti tra il
Veneto e l’Italia centrale, ma
soprattutto tra il Veneto
(Vicenza in particolare) e la
La Classe III^E con il dott. Zanin
11
La voce degli 8 Comuni
zona balcanica, attraverso lo
studio della Storia, della
Logistica, unito ad un approfondimento in lingua inglese. In
particolare l’analisi è andata
focalizzandosi sulle due principali vie di pellegrinaggio
dell’età medievale: la via
Francigena e la via Diagonalis;
inoltre sono state analizzate la
figura del pellegrino come
homo religiosus, le strutture di
accoglienza presenti lungo
queste vie e l’organizzazione
logistica degli eserciti medievali, in lingua inglese”.
A questi articoli ne sono stati
aggiunti altri due. Il primo analizza i principali siti logistici attualmente presenti nel Veneto
evidenziando le loro peculiarità;
il secondo presenta il tema del
to allestita. Tenendo conto di
ciò, l’applicazione web ha implementato la navigazione di
alcune stanze, la cui ricostruzione è stata realizzata con
software per il rendering d’immagini tridimensionali. “E’ stato alla fine possibile raggiungere un importante risultato –
commenta Raffaella Calgaro,
insegnante di storia del
Chilesotti che ha seguito il lavoro degli studenti - che rappresenta una linea di collegamento tra passato e futuro: documenti storici cartacei sono ricreati dalla tragedia dell’alluvione e sono ora resi fruibili,
nella loro interezza, in un ambiente più vicino possibile a
quello originario, attraverso
l’ausilio delle tecnologie informatiche, che hanno assunto il ruolo
di protagonista nell’ elaborazione di questo lavoro”. Il museo è
visitabile al seguente indirizzo web:
h t t p : / / w w w. i n d i r e . i t /
museonazionaledellascuola/.
futuro della logistica veneta in
relazione ad un quadro di rapporti ramificati a livello nazionale e internazionale, scaturito da
un incontro che si è tenuto nell’istituto il 9 aprile 2013 con il
Dott. Zanin, dirigente dell’Unità di Progetto Logistica della
Regione Veneto. E così, gradualmente, si è venuto a creare una
sorta di ponte culturale ed economico tra passato, presente e
futuro, rivelando punti ed interessi comuni poco conosciuti, a
volte sorprendenti. Con quanto
prodotto dagli studenti è stato
stampato anche un libretto con
tanto di copertina realizzata con
un software di grafica specifico
da parte di un paio di studenti
stessi. “Senza dubbio questa
esperienza che si è sviluppata
nel corso dell’intero anno scolastico – commenta Annamaria
Pesavento - ci ha permesso
di sperimentare il lavoro in
équipe sia a livello di ricerca storica che di realizzazione della rivista, sviluppare
competenze informatiche, linguistiche e storiche di buon
livello, che altrimenti non
avremmo potuto apprendere
nel
nostro
percorso
curriculare, ed avvicinarci
ad un nuovo modo di studiare la storia non convenzionale ma sicuramente coinvolgente ed efficace. Ora siamo
in attesa del verdetto finale
della giuria che si avrà a Dicembre 2013".
Quando lo studio, la fatica
e i sacrifici premiano!
Marco Slaviero è uno dei tanti studenti che ogni mattina saluta
l’Altopiano e scende in pianura per studiare. Dopo cinque anni di
levatacce, grande impegno e qualche rinuncia, senza mai abbandonare il calcio sua grande passione sportiva, ha scelto di continuare con
la routine della “cara corriera”, il cui capolinea da Thiene, dove ha
conseguito nel 2012 il diploma di Perito Tecnico Industriale all’ITIS
Chilesotti con il punteggio di 100/100, è diventato Vicenza. Qui sta
frequentando con ottimi risultati il primo anno di università, iscritto
alla facoltà di Ingegneria Gestionale. La fatica e il sacrificio a volte
vengono ricompensati inaspettatamente, e per questo la gioia e la
soddisfazione sono ancora più grandi. Per Marco sono arrivate due
belle borse di studio: la prima, intitolata “Vittorio Patron”, l’ha ricevuta
il 10 aprile 2013, consegnata dagli organizzatori in collaborazione con
il Comune di Thiene, che hanno voluto premiare 2 studenti che, oltre
ad essersi distinti per il loro curriculum scolastico, hanno deciso di proseguire gli studi iscrivendosi ad un corso universitario ad indirizzo scientifico. La seconda, ricevuta lo scorso 3 giugno, gli è stata assegnata dal
Rotary Club Schio-Thiene. “Due riconoscimenti – dicono i familiari, che
anche attraverso il giornale vogliono complimentarsi ancora una volta con
Marco – che ci hanno colpito e fatto un enorme piacere. Per questo gli
auguriamo che la vita gli possa regalare altre gioie, auspicando che
l’impegno sempre dimostrato nello studio non diminuisca, anzi accresca e sia speranza per un roseo futuro professionale”.
Scuola e volontariato: un connubio
vincente per il bene degli alunni
“Siete stati per noi un toccasana.
Spero di poter contare su di voi
anche il prossimo anno”. Con questo ringraziamento e con questo
augurio il Dirigente degli Istituti
compresivi diAsiago e Gallio, Francesco Tognon, ha dato il benvenuto ai volontari che la Comunità
educante ha coordinato. La storia
è quella, a lieto fine, di una collaborazione tra scuola e volontariato.
La scuola ha sempre più bisogno
di persone che la sappiano aiutare,
perché possa anche lei continuare
ad essere luogo educativo e
formativo per tutti. Molti insegnanti
in pensione, ma anche giovani studenti, hanno risposto all’appello di
Gianna Fracaro della Comunità
educante e di Adriana Carli dell’Università degli adulti per offrire
la loro professionalità, la loro esperienza per alunni in difficoltà. Si è
creata così una collaborazione tra i
volontari e la scuola primaria e secondaria di primo grado, che avevano bisogno di dare un supporto
maggiore ad alcuni studenti nello
svolgimento dei compiti a casa, oppure per un intervento in classe,
insieme agli insegnanti, per sostenerli nello sforzo dell’apprendimento, per un incoraggiamento, per un
aiuto personalizzato, come
facilitatori così che l’attenzione o il
comportamento in classe potessero migliorare. Così una ventina
volontari, coordinati dai docenti,
hanno aiutato nell’esecuzione dei
compiti di matematica e italiano,
preparato gli alunni alle interroga-
zioni; li hanno affiancati nel lavoro
d’aula, sono stati per loro dei confidenti che hanno saputo ascoltarli
prima di tutto per guidarli al meglio.
“E’ stata un’esperienza nuova per
me – dice un giovane volontario –
Non ho trovato faticoso lavorare
con i bambini”. “Intervenendo in
classe, alla mattina, gli alunni ci hanno riconosciuto un ruolo e lo stare
in classe, o comunque a scuola con
i docenti, ci ha permesso di dare il
nostro aiuto anche ad altri ragazzi,
che occasionalmente ne avevano
bisogno” così riassume l’esperienza Adriana Carli. Tutti hanno sottolineato l’importanza di una fattiva
collaborazione tra i docenti e i volontari per condividere gli obiettivi
e una programmazione di massima,
solo così l’azione dei volontari è
stata davvero efficace. Hanno dedicato il loro tempo intervenendo
ad Asiago, Gallio e Cesuna per gli
alunni della scuola primaria e secondaria; a Mezzaselva per la scuola secondaria, a Foza e Canove alla
primaria. Hanno collaborato alla
buona riuscita dell’impresa anche i
volontari della biblioteca di
Cesuna, uno dei luoghi di ritrovo
del lavoro pomeridiano.
Lo scorso anno questa iniziativa
era partita per le sedi di Canove,
Asiago e Mezzaselva, quest’anno
il bene si è moltiplicato. Per il terzo
anno, il prossimo, contiamo di avervi ancora con noi. Grazie di cuore a
nome degli insegnanti!
Emanuela Rela
Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
12
La voce degli 8 Comuni
A Malga Fossetta sui passi dei partigiani
L’ISTREVI (Istituto di Storia
della Resistenza Vicentina) ha
organizzato domenica 16 giugno a Malga Fossetta, nei pressi
dell’Ortigara, il 2° Pellegrinaggio Civile sui luoghi de “I Piccoli Maestri”, opera scritta da
Luigi Meneghello. Dopo una
sosta di un paio d’ore nel prato
antistante la malga, oggi non più
attiva, abbiamo ascoltato la toccante testimonianza di Bepi
Zanella, classe 1923, che ha raccontato con molta lucidità quei
giorni, quando i partigiani erano braccati dai nazisti. Egli si
salvò miracolosamente nascondendosi negli anfratti prospicienti la Valsugana, in un
affossamento tra le rocce dove
i tedeschi non avevano il coraggio di scendere, perché as-
sai pericoloso. Nativo di
Roana, aveva scelto con altri
roanesi di fare il partigiano per
la libertà, mentre “i piccoli
maestri” erano giovanissimi
studenti universitari, molti dei
quali non sfuggirono al rastrellamento dei tedeschi e furono
passati alle armi. Si trattava di
un gruppo autonomo, mentre
un po’ più a ovest operava la
formazione “Sette Comuni”,
guidata dal compianto comandante Giulio Vescovi. In 15,
tra cui lo stesso Zanella, scavalcarono il monte Isidoro e
scesero sul versante opposto.
Ha preso poi la parola Carla
Poncina, che in rappresentanza dell’ISTREVI, di cui è
vicepresidente, ha portato il saluto del Presidente che non ha
Sulle pendici del Monte Isidoro , nascosti dai mughi e dalla boscaglia, ci sono segni preziosi di storia partigiana. I luoghi sono
impervi e i percorsi che salgono da malga Fossetta, all’altezza di
Porta Incudine diventano sempre meno visibili. Arrivi sulla cima,
ti affacci e già ti sembra di volare sulla Val Sugana. La proposta
di scendere lungo i “roversi” per scoprire le lapidi di chi in quei
posti, quasi settant’anni fa, nel rastrellamento del 5 giugno 1944,
ha perso la vita e vedere dove si è nascosto chi invece la vita ebbe
salva sembra un po’ folle. Le salde corde predisposte all’uopo da
un esperto alpinista qual è Tarcisio Bellò ti danno però sicurezza e
ti inducono all’impresa. L’occasione è ghiotta e da cogliere. Grazie a Giorgio Spiller e agli organizzatori del secondo Pellegrinaggio civile a Malga Fossetta, sui luoghi dei piccoli
maestri, un importante
pagina di storia a lungo dimenticata viene ricostruita, riportata alla luce, illustrata, fatta quasi rivivere
a chi vuol conoscere e sapere. Efficaci nel creare
coscienza sono i racconti
di quei giorni, tratti dai libri di Luigi Meneghello e
di Mario Rigoni Stern, e
la testimonianza viva di
Bepi Zanella, superstite di
quell’eccidio, che hanno
potuto essere presente,
soffermandosi anche lei su
quelle giornate tormentate. E’
intervenuto anche il neo sindaco di Enego, Fosco Cappellari,
che ha letto alcuni passi de “I
Piccoli Maestri”, tra i quali ho
appuntato questo: “E’ lassù che
ci siamo sentiti liberi, e non è
meraviglia che questi circhi
Nel nome della libertà
accompagnato diversi momenti della giornata. Pagine e racconti
magari già letti e sentiti, ma il far riecheggiare quelle parole nei
luoghi dove i fatti raccontanti avvennero dona loro una forza straordinaria che genera emozione, finanche commozione. E’ senz’altro
questo il modo migliore per fare memoria e insegnare la storia.
Ma di questa giornata divisa tra Malga Fossetta e il Monte Isidoro,
celebrata all’insegna della giovinezza (quella dei partigiani morti
lassù dei quali il più “vecchio” aveva 22 anni), della bellezza dei
luoghi e della memoria dei fatti storici che lì successero, rimarrà
preziosa anche “l’Orazione civile tra
i mughi” di Tarcisio Bellò che ha portato i numerosi partecipanti (circa
150) ad “un arduo collegamento fra
secoli, popoli e sentieri che ha come
punto di partenza la libertà”. “La stessa libertà – ha sottolineato Bellò - per
cui hanno combattuto Antonio
Giuriolo, Siro Loser, Gaetano Galla,
Giovanni Thiella, Ferruccio Piccioni, Rinaldo Rigoni detto Moretto e
ovviamente tanti altri sia partigiani,
che soldati di varie guerre ed epoche. La libertà associata alla civiltà
per impedire, contrastare, bloccare,
abbattere la barbarie, la tirannia e il
Visita ai luoghi della memoria: Marzabotto
Uno per dieci. Così intitolava il
manifesto/editto di Kesserling,
comandante delle truppe tedesche in Italia dopo l’armistizio
dell’8 settembre 1943. Per ogni
soldato tedesco ucciso, sarebbero stati prelevati 10 ostaggi,
indipendentemente dall’età, e
passati per le armi. In verità
questo rapporto non è mai stato rispettato. Ne abbiamo avuto conferma il 9 giugno a
Marzabotto (Bologna), in occasione del pellegrinaggio organizzato dall’ANPI e
dall’AVL al quale hanno
partecipato 50 persone, per
la maggior parte giovani
studenti delle scuole superiori, per far loro conoscere i luoghi della memoria.
Aver letto di queste vicende infatti non basta: per
capire la dinamica della
strage perpetrata dalle SS
occorre visitare i luoghi
che ne sono stati teatro e
rendersi conto di persona.
Siamo pertanto saliti con tre
ore di cammino al Parco storico di Monte Sole, dove sorge un
monumento alla memoria dei partigiani caduti. Al ritorno abbiamo
sostato nella chiesa di Casaglia,
dove si erano rifugiate molte persone terrorizzate che vennero poi
condotte al vicino cimitero. Tutte furono fatte passare per le armi,
perfino una ragazza paralizzata
sulla sedia a rotelle. Il parroco,
don Ubaldo Marchioni, venne fat-
to tornare indietro e ucciso sull’altare.
La chiesa ora è un rudere, così
come è stata ridotta dopo l’incendio appiccato dai nazisti, con targhe che raccontano quelle tragiche vicende. Abbiamo ascoltato,
sia al cimitero, sia davanti alla chiesa, le toccanti testimonianze di due
sopravvissuti ultraottantenni, un
uomo e una signora, lucidissimi
nella loro memoria. Nel piccolo
cimitero volle essere sepolto anche don Giuseppe Dossetti, ami-
co personale di De Gasperi, un
padre fondatore della nostra Costituzione, che lasciò la politica per
farsi monaco. Per la DC fu una
grave perdita, perché era un uomo
di grande cultura e di vedute straordinarie. Nel pomeriggio, dopo
il pranzo al sacco, siamo stati accolti in sala consiliare dal sindaco
di Marzabotto (7 mila abitanti, con
le frazioni). Ha voluto accanto a
sé due giovani studenti e l’organizzatore del pellegrinaggio, per
sentire le loro impressioni. Dietro
allo scranno del sindaco, sulla parete, compare una lapide che ricorda le tristi giornate della Resistenza.Abbiamo poi visitato il Sacrario della memoria e poi il Museo Nazionale Etrusco, dove sono
raccolti molti reperti archeologici,
risalenti al 400/450 a.c.;
Marzabotto è infatti in pieno territorio etrusco e come è noto gli
etruschi erano abilissimi artigiani
di ceramiche di terracotta, e
attingevano l’acqua per modellarle
come teatri naturali, questi boschi, queste rocce fiorite ci siano passati dentro, come modi
della coscienza, e ci sembrino
ancora il paesaggio più incan-
tevole che conosciamo”.
Hanno preso infine
brevemente la parola
Roberto Pellizzaro,
autore del bellissimo
libro “Il letto era l’erba” (La Serenissima)
e l’instancabile animatore e organizzatore di
questi incontri Giorgio
Spiller. Il gruppo,
centocinquanta persone circa, ha poi proseguito a piedi il percorso che sale a Monte Isidoro, scavalcando poi il versante Valsugana, per
visitare le cinque lapidi dei partigiani caduti.
Edoardo Sartori
dispotismo”. “Di morti per il fascismo, il nazismo, il dispotismo
ce ne sono stati molti alcuni ricordati e onorati altri dimenticati,
siamo qui nella fossa di Malga Fossetta che probabilmente è anche il significato di questo luogo, che etimologicamente richiama
la fossa dei morti, le foibe titine, le fosse comuni in tanti …troppi
…luoghi d’Italia, Europa …del mondo… Ma nel mondo ci sono
purtroppo ancora altri tiranni e altre tragedie … contro i tibetani e
le minoranze cinesi, i curdi, i kasmiri e tanti altri. Ci sono gli
integralismi religiosi come i talebani in oriente, gli estremismi in
Africa e tante altre situazioni nel mondo più o meno dimenticate. La
violenza, fisica, verbale o psicologica, non è mai una modalità corretta
per risolvere relazioni tra esseri umani ed è assolutamente contro la
libertà degli individui…dai partigiani, ai problemi sociali moderni
italiani e del terzo mondo il filo conduttore è unico e si chiude
come in un cerchio. Noi siamo ciò che gli altri sono… come il
riflesso allo specchio. Se facciamo male alla nostra immagine
facciamo male anche a noi stessi”.
Stefania Longhini
Tra i testi riportati nelle lapidi del Sacrario c’è anche questo:
“Tra le 771 vittime innocenti degli eccidi e delle altre cause di
guerra sinora inumate nel Sacrario di Marzabotto risultano: 315
donne, 189 bambini inferiori ai 12 anni, 30 giovani dai 12 ai 18
anni, 161 uomini dai 18 ai 60 anni, 76 vecchi di oltre 60 anni.
Altre vittime civili sono raccolte nei cimiteri dei comuni di
Grezzana e Marzabotto ed altre ancora devono considerarsi
tuttora disperse”.
Al Sacrario, simile a quello
di Asiago, ma di dimensioni
più ridotte, si accede per una
scalinata. Sui muri laterali
sono riportate alcune targhe
con scritte toccanti. Ne riporto alcune:
Auschwitz. “Solo quando nel
mondo sarà riconosciuta la
dignità umana, solo allora
potrete dimenticarci”.
Cefalonia Corfù. “Per una scelta di dignità i soldati della divisione Acqui non si arresero. In 10.260 caddero in combattimento, trucidati dai nazisti o in mare, additando al popolo italiano le vie ardue e gloriose della Resistenza”.
Risiera di San Sabba. “Italiani, ebrei, sloveni, croati bruciati
nei lager di Trieste. La libertà di ognuno sia la libertà di tutti”.
nel vicino fiume Reno. Il prossimo appuntamento con un altro
significativo pellegrinaggio ai luoghi della memoria è per il 23/24/
25 agosto 2013 con la visita ai
campi di concentramento di
Mauthausen.
Edoardo Sartori
Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
13
La voce degli 8 Comuni
ROANA
Quasi terminati i lavori della nuova rotatoria
di Canove che verrà aperta ai primi di luglio
Manca poco all’apertura della
rotatoria di Canove, all’incrocio tra Via Monte Lemerle e Via
Dante, che verrà terminata entro la fine del mese. Oltre ai
lavori di dettaglio, si stanno
completando infatti in questi
giorni i due passaggi pedonali,
progettati in modo da fungere
anche da dissuasori della velocità. Si tratta di un’opera, realizzata in collaborazione con
ViAbilità della Provincia e amministrazione comunale di
Roana, che colpisce per la sua
particolarità, visto che a mano
a mano che i lavori sono proseguiti si è rivelata molto bella
e curata, assicurando un colpo d’occhio di eleganza all’ingresso del centro del paese.
Come ha avuto modo di sottolineare anche il responsabile dei
lavori, geom. Stefano
Masuello, il risultato è di particolare rilievo in quanto rispetto alle consuete rotatorie ge-
neralmente contraddistinte da
un manto erboso, questa è stata progettata e realizzata interamente in elementi in pietra di
porfido e marmo. All’interno si
è voluto rappresentare una sorta di grande stella alpina, fiore
classico di montagna , posando 8 petali in marmo ognuno
del peso di ben 10 quintali, che
verranno illuminati da un particolare impianto predisposto a
terra, garantendo un suggestivo gioco di luci. L’amministrazione comunale di Roana, sempre con la collaborazione della
Provincia, ha “approfittato” dei
lavori di realizzazione della
rotatoria per rinnovare in modo
pregevole i marciapiedi esistenti
direttamente collegati con la
rotatoria, tramite il rifacimento del piano di calpestio in
porfido
come
i
camminamenti previsti all’interno della rotatoria. “Un plauso particolare – dice il responsabile dell’ufficio tecnico comunale geom. Gabriele Valente - va fatto all’impresa
Vicentin di Chiampo, che ha
rispettato tempestivamente i
tempi contrattuali, lavorando
durante i primi periodi sotto
continue e ripetute nevicate.
Ciononostante, i lavori partiti
a inizio marzo, termineranno
con la consegna dell’opera secondo la scadenza prevista a
fine di giugno”. Grazie a una
rete alternativa della viabilità
della zona e a un’organizzazione a monte particolarmente studiata dagli uffici comunali, durante la fase dei lavori sono stati
anche limitati i disagi alla circolazione. Per quanto riguarda
Camporovere: Fabrizio Vescovi è
il nuovo presidente della Pro Loco
E’ stato rinnovato
recentemente il
direttivo della Pro
Loco
di
Camporovere, della quale fa attualmente parte un
gruppo di giovanissimi, molti dei quali
sono entrati nell’ente per la prima
volta. Il più “grande” del gruppo,
Fabrizio Vescovi,
che aveva già fatto parte dell’associazione parecchi
anni fa, è stato nominato presidente, suo vice è
Marco Basso, mentre il ruolo
di segretaria è stato assegnato
a Giulia Forte. “E’ con grande
entusiasmo e voglia di fare –
commenta Fabrizio Vescovi –
che affronto questo impegno
a favore del mio paese. Il primo riscontro è alquanto positivo, mi fa piacere poter contare su tanti bravi giovani che
si rendono disponibili non appena c’è necessità. Certo, dobbiamo conoscerci meglio per
capire insieme come lavorare
nel migliore dei modi, ma le
premesse sono molto positive. Abbiamo tante idee, e ci
auguriamo piano piano di riuscire a realizzarle, grazie anche
all’importante aiuto che ci viene da gente al di fuori del gruppo. Quando abbiamo chiesto
collaborazione ci è sempre sta-
ta data, per questo ringrazio
tutti coloro che ci danno una
mano in vari modi”. Il nuovo
gruppo ha rotto il ghiaccio organizzando la tradizionale Festa della Fortaja, che si tiene il
giorno dell’Ascensione presso
la chiesetta dell’Holl, riuscita
molto bene. Poi si è messo al
lavoro per sistemare quello che
è un punto di divertimento e
aggregazione fondamentale per
il paese e che risultava piuttosto trascurato, ovvero il campo di bocce, dove si ritrovano
per giocare e passare del tempo insieme persone di tutte le
età. “Grazie all’interessamento
dell’assessore Marisa Zotti –
continua il presidente della Pro
Loco – il Comune di Roana si
è fatto carico del costo del materiale necessario per sistemare l’area. Il lavoro ce lo siamo
sobbarcato noi, e siamo soddisfatti del risultato. Resta da sistemare il tetto, oltre al marciapiede, ma siamo determinati a
concludere anche questi lavori,
per cui noi ci daremo da fare
per quanto di nostra competenza. Abbiamo anche iniziato a sistemare la Malga Meatta, che
tramite la Pro Loco viene data
in uso a chi la richiede. Abbiamo fatto ordine e pulizie, sostituendo intanto l’attrezzatura
vecchie e marcia. Completeremo la sistemazione a breve, e
intanto abbiamo messo a punto
il calendario degli appuntamenti per l’estate. Siamo pronti per
la tradizionale festa di S. Giovanni Battista, che si terrà il 22,
23 e 24 giugno, nella quale quest’anno, su suggerimento dei
giovani componenti la Pro
Loco, abbiamo inserito, il sa-
bato, una serata con
un gruppo musicale
di prestigio, il Nuovo
Fronte del Vasco che
con il tributo a Vasco
Rossi richiama sempre tanta gente. La
sera del 24 aspettiamo poi, al loro ritorno, i partecipanti alla
Festa dei Marcai, che
immancabilmente
fanno tappa a
Camporovere “. Nel
programma estivo
spiccano, tra gli altri,
gli appuntamenti legati all’Hoga Zait, le
gare di bocce che si tengono
ogni venerdì sera, le passeggiate guidate, la “Festa del baccalà” che si terrà il 27 luglio. “Oltre a rendere i nostri appuntamenti più gioiosi e festosi –
conclude il presidente Vescovi
– tramite un allestimento allegro e colorato, abbiamo intenzione di introdurre alcune novità nei nostri appuntamenti,
anche per quanto riguarda l’offerta dello stand gastronomico,
proponendo piatti alternativi.
Siamo belli carichi, pronti anche ad azzardare un po’ per
rendere l’offerta più interessante, e soprattutto abbiamo
tanta voglia di lavorare per rendere il paese più accogliente e
appetibile, sperando di avere il
riscontro che ci aspettiamo!”
Silvana Bortoli
la spesa di realizzazione, a carico dell’amministrazione provinciale, il manufatto è costato 300.000 euro, ai quali vanno
aggiunte spese tecniche di progettazione e realizzazione dei
lavori, oneri fiscali e iva, per un
totale di oltre 450.000. Il comune di Roana ha messo a disposizione le aree, con l’inter-
no del parco strettamente necessario per l’attuazione dell’intervento. Con l’apertura della
rotatoria, l’area adiacente verrà sistemata, garantendo anche
che i parcheggi prima esistenti
verranno reperiti nelle immediate vicinanze , a seguito di accordi con soggetti privati.
Silvana Bortoli
Don Stefano Margola lascia
l’Altopiano per il suo nuovo
incarico a Sant’Agostino di
Albignasego. Come unico parroco
dell’unità pastorale di Canove,
Cesuna e Treschè Conca a
settembre arriva don Nicola
De Guio, originario di Mezzaselva
Un sentito saluto alle comunità cristiane nel giorno di San Luigi, patrono di Tresché Conca: è così che don Stefano Margola
ha pensato il suo commiato dall’Altopiano, dove è arrivato
sette anni fa per la sua prima nomina di parroco, ministero che
ha svolto a prima Treschè Conca e poi, come parroco moderatore dell’unità pastorale, anche a Cesuna e Canove. Per don
Stefano, dopo un periodo di riposo estivo, il nuovo impegno di
parroco sarà a Sant’Agostino di Albignasego, alla periferia di
Padova, sua città di provenienza. “Questa esperienza in un
territorio di montagna
– ci dice - è stata
molto positiva e mi ha
dato modo di imparare tante cose, vivendo
in un mondo con ritmi diversi, più tranquilli e calmi rispetto
a quelli della città. Negli anni con i miei parrocchiani si è costruito un rapporto di affetto e confidenza
molto belli, che sento
in modo particolare
ora che per me è giunto il momento di intraprendere un nuovo
cammino, per questo
desidero ringraziare
tutti con tanta riconoscenza. Qui, dopo aver fatto i primi passi di parroco, ho potuto vivere anche l’esperienza dell’unità pastorale, la cui caratteristica più bella è quella della comunione ecclesiale, del mettere
insieme le risorse per lavorare uniti per il bene di tutta la comunità. Un percorso appena iniziato, che ha bisogno di sviluppo e che, ne sono convinto, il nuovo parroco saprà portare
avanti molto bene. In questo momento la cosa a cui tengo
particolarmente è che il nuovo parroco, don Nicola De Guio,
venga accolto bene, instaurando un bel rapporto con i parrocchiani”. A settembre, come parroco unico per l’unità
pastorale delle tre comunità cristiane di Canove, Cesuna e
Treschè Conca arriverà dunque don Nicola De Guio, originario di Mezzaselva, ordinato prete proprio nello stesso giorno di don Stefano, l’8 giugno 1997. Dopo aver vissuto la
sua esperienza pastorale dapprima come vicario parrocchiale a Tencarola, in provincia di Padova, don Nicola è
stato missionario in Ecuador. Dopo l’estate anche don Gianni
Bocchese, parroco dell’unità pastorale assieme a don Stefano, si ritirerà dal ministero, per raggiunti limiti di età, ma
rimarrà per un periodo a disposizione di don Nicola per aiutarlo nell’inserimento. Durante il periodo estivo l’ordinaria vita
pastorale sarà garantita dalla presenza di un sacerdote in ogni
comunità.
Silvana Bortoli
l’Altopiano
Sabato 22 giugno 2013
14
La voce degli 8 Comuni
ASIAGO - GALLIO
La rievocazione della
Battaglia dei 3 Monti
Quello della rievocazione storica
di una delle battaglie della Grande
Guerra, è diventato un appuntamento fisso che si tiene ogni anno
in un diverso sito della Prima
Guerra Mondiale sull’Altopiano,
la prima domenica di luglio e voluto dalla Comunità Montana
Spettabile Reggenza dei 7 Comuni
alcuni anni fa nell’ambito della serie di manifestazioni in vista del
centenario e che si accompagnano agli investimenti (oltre 5 milioni di Euro!) volti al restauro e
recupero dei manufatti della Gran-
de Guerra. Iniziative che, accompagnate da altre attività culturali
riguardanti la didattica, le conferenze, il cinema, le canzoni ed altro ancora, esprimono la volontà
dei Sette Comuni di candidarsi per
un ruolo internazionale nell’ambito delle manifestazioni che accompagneranno il Centenario.
L¼evento, giunto quest¼anno
alla settima edizione, è stato ospitato in passato da Asiago, Roana,
Rotzo, Enego e Gallio che negli
ultimi 2 anni ha voluto rievocare
la Prima e la Seconda Battaglia
delle Melette nel 95° anniversario, candidandosi però ad ospitare, vista la splendida riuscita, anche l’edizione 2013, rievocando
la Battaglia dei Tre Monti nel 95°
anniversario, a ricordo della serie
di sanguinosi ed epici combattimenti che si svolsero sui monti
Valbella, Col del Rosso e Col
d’Echele, quindi nei comuni di
Asiago e Gallio, nel 1918 e che
dopo la disfatta di Caporetto diedero rilancio e morale alle truppe
italiane ed alleate rinvigorendo il
fronte sino al Piave con la suc-
Errata corrige (GALLIO)
I lavori per il concorso di disegno
vanno presentati entro il 5 agosto
C’è tempo fino al 5 agosto (e non fino al 5 giugno come erroneamente scritto sul numero precedente del nostro giornale) per partecipare al concorso di disegno, abbinato al Festival del fungo, e
della natura indetto dal Comune di Gallio. L’iniziativa vuole coinvolgere i più giovani (età compresa fra i 6 e i 13 anni) invitandoli a rappresentare con un disegno i diversi aspetti della natura
dell’Altopiano. Per le loro opere, i bambini potranno utilizzare la tecnica che più padroneggiano,
rappresentando su un foglio di dimensioni A4 il loro animale preferito o un fiore o quant’altro
abbia a che fare con la natura. I disegni dovranno essere presentati presso l’Ufficio Turistico di
Gallio, con annessa scheda compilata da un genitore. La premiazione si terrà martedì 20 agosto
all’Auditorium di Gallio (alle 17.00). Il regolamento completo e la scheda d’iscrizione, sono
disponibili presso l’Ufficio Turistico di Gallio e sul sito www.comune. gallio.vi.it, nella sezione
dedicata all’ufficio turistico.
FOZA
Premiati i migliori
nello studio e nello sport
Sabato 8 giugno, nella sala
del Museo di Foza, alla presenza di numerose persone,
sono stati premiati i ragazzi
del paese che si sono distinti nello studio e nello sport
durante l’anno scolastico
2011/2012.
Il sindaco, Giovanni Alessio
Oro, ha elogiato questi studenti che grazie al loro costante impegno hanno raggiunto ottimi livelli, distinguendosi tra i compagni
dell’Altopiano. E’ sicuramente
un arricchimento culturale che
fa onore non solo ai ragazzi
stessi, ma anche alle loro famiglie e al loro paese. Nelle intenzioni dell’amministrazione, il
premio vuol essere un incentivo affinchè gli studenti premiati
possano continuare con la stessa costanza nel loro percorso
scolastico e altri possano se-
guire il loro esempio. Ecco dunque i “bravissimi” premiati dal
sindaco: Giada Contri (licenza
media con voto 10);Gabriele
Cappellari (licenza media con
voto 9); Luana Oro (primo anno
Liceo scientifico con media finale 8); Alessandro Contri (secondo anno Liceo scientifico
con la media di 9,10); Sofia
Stona (secondo anno Istituto
Professionale Turismo,
con una media di voti di
7,54); Emanuele Baù
(quarto anno all’istituto
professionale “Tecnico
delle industrie elettroniche” con una media di
7,87); Angelica Cappellari
(diplomata all’Istituto professionale “Tecnico dei
Servizi turistici con una
votazione finale di 96/
100). Premiata invece per
meriti sportivi Melissa
Alberti, che l’anno scorso, prima nel comune di Foza, ha ricevuto l’attestato di abilitazione all’esercizio della professione
di Maestra di sci alpino.Un premio, da parte dell’AVIS di Foza,
è stato assegnato anche a Enrica
Marcolongo che quest’anno è
stata ammessa all’esame di terza
media con i migliori voti di tutta la
classe.
Paola Cappellari
cessiva e definitiva vittoria sulle
truppe Austro-Ungariche. Si comincia sabato 6 luglio alle 17,00:
con un colpo di mortaio esploso
davanti la sede della Comunità
Montana “Spettabile Reggenza
dei sette Comuni”, si darà inizio
alla presentazione delle truppe e
alla sfilata in uniformi d¼epoca
della 145ª Compagnia del Battaglione Sette Comuni del 6° Reggimento Alpini, nonché dei
rievocatori dell¼Imperial Regio
III Reggimento Kaiserschutzen e
dei
gruppi
Gsr2,
KameradenViribusUnitis 14-18 ed
altri provenienti dall¼Austria, dalla Slovenia e persino
dall¼Inghilterra. La sfilata si muoverà verso il centro cittadino sostando davanti al Municipio, per
rendere onore con un tiro a salve
di parata, ai Caduti Asiaghesi. Si
proseguirà poi verso il Sacrario
Militare del Laiten per la posa di
una corona di alloro in onore dei
Caduti di tutte le guerre e Nazioni. Con particolare risalto ed emozione, 10 rievocatori Italiani e 10
Austro-Ungarici grideranno
dall¼interno del Sacrario alcuni
nomi di Caduti che ivi riposano,
con risposta “Presente” e “Hier”
da parte degli altri rievocatori. La
cerimonia si concluderà poi con
il tiro a salve di parata ed il saluto
dei sindaci diAsiago e Gallio e del
presidente della Comunità Montana “Spettabile Reggenza dei sette Comuni”. Dopo lo scioglimento della sfilata, i rievocatori saranno con il pubblico per il caratteristico e caloroso incontro. Domenica 7 lugliola manifestazione
proseguirà a Gallio in località
Bertigo dove su alcuni trinceramenti d¼epoca di Valbella, si svolgerà la Rievocazione Storica della Battaglia dei Tre Monti. Il luogo è stato scelto simbolicamente
a rappresentare il campo di battaglia, per la semplicità logistica e
la possibilità di usufruire del parcheggio delle Sciovie Valbella per
la soste delle auto facilitando così
al pubblico di tutte le età la partecipazione all¼evento. Dalle ore
10,30 lo storico Ruggero Dal
Molin curerà la fase storico-didattica a gruppi alla quale seguirà
una sequenza di simulazione di
azioni militari e di vita di campo.
A tal proposito il Comitato Organizzatore raccomanda vivamen-
te il pubblico di prestare attenzione a soggetti sensibili ai rumori,
in particolare bambini e animali,
dati i numerosi colpi di cannone
ed in generale gli spari. Dalle 12,30
sarà attivo lo stand gastronomici
del Gruppo Alpini Gallio che proporranno agli spettatori il loro
menù alpino. Alle 14,30, l’apertura della Rievocazione Storica.
Vi parteciperanno circa 80
rievocatori di ambo i fronti, in un
territorio specificamente allestito.
Nel rispetto dei Caduti, non si vedranno né morti né feriti. Cerimonia conclusiva alle ore 16.00
– 16.30 con presentat-arm e tiro
di parata finale.
L’evento si tiene grazie alla collaborazione del Comitato Organizzatore, dell’associazione “Per
Non Dimenticare” che raggruppa il 145 Cp. del Battaglione 7
Comuni, della Comunità Montana dei Sette Comuni, dei Comuni
di Asiago e Gallio. La Rievocazione Storica della Battaglia dei Tre
Monti ha il patrocinio della Provincia di Vicenza e della Regione
del Veneto ed è inserita nel circuito Reteventi Veneto nella sezione
“La nostra storia”.
ROTZO
Sempre un successo le adunate
con Cristiano Dal Pozzo
Anche l’adunata Triveneta di
zionale degli Alpini
La consegna della medaglia di
Schio si è rivelata un succesSebastiano Favero, che lo ha
internato nei lager nazisti
so per il nostro Alpino centeabbracciato assieme ad alnario Cristiano Dal Pozzo che
tre autorità militari e politinon ha voluto mancare alla
che. Dopo la sfilata, un pransfilata domenica 16 giugno,
zo al Ristorante Belvedere a
dove si è assistito ad un’altra
Magrè di Schio, assieme agli
importante manifestazione
amici del Gruppo di Romache richiama in nome della
no d’Ezzelino e poi il rientro
solidarietà e della lealtà decia Castelletto, non prima di
ne di migliaia di penne nere e
avere fatto tappa alla Birredi cittadini che applaudono al
ria Summano di Piovene
passaggio dei gruppi schieRocchette. Non possiamo
rati e provenienti da ogni parte
dimenticare la cerimonia che
del Triveneto. Erano presenti i gruppi del Trentino,
il Prefetto di Vicenza aveva organizzato Venerdi 14
del Friuli Venezia Giulia e tutte le Sezioni del Veneto,
giugno per la consegna a Cristiano e ad altri 28
da Belluno a Feltre, da Treviso a Padova, da
cittadini dell’Altopiano, quasi tutti deceduti, di una
Vicenza a Verona, da Valdobbiadene a Conegliano,
medaglia d’onore per essere stati internati durante
da Venezia a Vittorio Veneto, da Bassano del Grapl’ultima guerra mondiale nei lager nazisti in Germapa a Marostica e non poteva di certo mancare
nia, Austria e Polonia. Momenti veramente comuna folta rappresentanza della Sezione Monte
moventi ed emozionanti che hanno permesso di
Ortigara di Asiago.Accompagnato dallo striscione
capire quante sofferenze hanno passato i nostri
che racconta la sua provenienza, il suo anno di
soldati. Per festeggiare i cento anni del nostro illunascita e la sua campagna di Abissinia, l’Alpino
stre concittadino, la Sezione Monte Ortigara di
Cristiano ha ricevuto gli applausi di tutta la folla
Asiago ha programmato per Domenica 8 Settemassiepata lungo il percorso dell’adunata, da Santa
bre l’Adunata Sezionale a Rotzo con una Santa MesTrinità fino alla Stazione ferroviaria, che lo chiasa nel pomeriggio, la sfilata per le vie del paese e la
mava e lo salutava commossa. E Cristiano ha
conclusione alle Scuole per il saluto al “VecioAlpin”.
salutato tutti, con le braccia alzate e inviando baci
L’augurio a Cristiano di mantenere sempre l’ottimo
a tutti i presenti, con gli occhi lucidi dalla comstato di salute che lo ha accompagnato finora e di
mozione. Al suo arrivo sotto il palco delle autorivederlo ancora sfilare nelle tanto seguite adunate
tà, è sceso per salutarlo il nuovo presidente naalpine.
Matteo Dal Pozzo
Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
“SpritzArt” tutti i colori dell’arte altopianese
Dare risalto agli artisti locali, offrendo al pubblico la possibilità di vedere le loro produzioni
e seguirli mentre lavorano o
raccontano come nascono le
proprie opere, sorseggiando un
buon aperitivo e gustando qualche buon bocconcino: è da
queste prerogative che è nato
“SpritzArt”, un nuovo progetto per l’estate asiaghese, che
ha visto la luce grazie alla collaborazione tra l’agenzia di comunicazione JeEvent, lo
Sporting Residence Hotel e il
Comune di Asiago, che ha dato
il proprio patrocinio alla manifestazione. Il primissimo assaggio si è avuto domenica scorsa, 16 giugno, quando nell’area
adiacente lo Sporting
Residence in Corso 4 Novembre, location che ospiterà tutti
gli appuntamenti in programma, si è tenuta la prima esposizione che ha visto protagonista lo scultore Adriano
Gasparini, presentatosi con un
allestimento molto suggestivo.
Un ottimo debutto per
“SpritzArt” che d’ora in poi,
Un nuovo modo di “gustare” varie espressioni artistiche, proposto come appuntamento
fisso la domenica alle ore 17 nell’area esterna dello Sporting Residence ad Asiago
Elena e Lara di JeEvent con alcuni degli
artisti che parteciperanno agli eventi
fino al 29 settembre, ogni domenica alle 17 alle 21 circa proporrà un ospite diverso, ognuno del quale presenterà la propria arte in una sorta di personale all’aperto: si alterneranno
fotografi, pittori, scultori, poeti e musicisti, alcuni emergenti,
altri già affermati. Anche i temi
e il modo di esporli, saranno
diversi: a discrezione dell’arti-
sta ci sarà la possibilità di presentare semplicemente le proprie
opere, ma anche di interagire con
il pubblico creando un momento
ancora più coinvolgente. Il ristorante “La Tana” accompagnerà
le esposizioni artistiche abbinando ottimi aperitivi e deliziosi
stuzzichini. Domenica 23 giugno
saranno i Blonde Brothers i protagonisti dell’evento in cui si po-
trà gustare un piacevole
abbinamento di musica e poesia.
Il 30 giugno di scena Matteo
Munari con la propria esposizione fotografica, seguito il 7 luglio
da un altro fotografo, Franco
Pivotto con la personale “Magico Altopiano”. Si abbina la po-
esia di Donna Pola alla fotografia di Mauro Panozzo domenica 14 luglio, mentre il 28 Valeria Lobbia presenterà i propri
scatti raccolti in un’esposizione intitolata”Yin&Yang”. Ancora fotografie domenica 4 agosto con la personale di Gianluca
Schivo, mentre l’11 si potrà
ammirare l’esposizione di pittura personale di un giovanissimo artista, Leonardo Frigo. Il
18 agosto altra esposizione fotografica con la personale di
Roberto Costa Ebach, la domenica successiva, 25 agosto, di
scena la pittura con le opere di
Teresa Rarogiewicz. Saranno le
fotografie di Adriana Benetti
Longhini ad aprire gli appuntamenti di settembre, il 1° infatti
l’artista presenterà la personale
“Attimi sull’Altopiano”; Giulia
Rigoni esporrà i propri quadri il
giorno 8, mentre le seguenti tre
domeniche saranno tutte incentrate su esposizioni fotografiche:
il 15 Rudy Oro proporrà “Quando la fotografia accade, succede
senza sforzo”; il 22 Diego Lunardi
allestirà la personale “Attimi di
natura” e infine il 29 concluderà
la rassegna “SpritzArt” Sergio
Dalle Ave con “Rosso
Ammonitico”.
Silvana Bortoli
Visite alle malghe e ai boschi comunali
di Asiago: un’iniziativa per gli over 60
L’assessorato alle Politiche Sociali organizza, anche per l’estate
2013, visite a malghe
e boschi di proprietà
comunale, per anziani
con più di 60 anni, residenti ad Asiago. La
partecipazione è gratuita, in quanto le spese di trasporto, il costo degli assaggi (presso le
Malghe Dosso di Sotto e Monte Zebio) e il pranzo (che si farà presso la Malga Porta Manazzo),
sono a carico del Comune di Asiago. Le visite
avranno luogo nei seguenti mercoledì: 3, 10,
17, 24 luglio per gli anziani di Asiago e mercoledì 31 luglio per gli anziani della frazione Sasso. Le prenotazioni dovranno essere effettuate
all’Ufficio Politiche Sociali, con sede in
piazzetta Alpini a
partire da lunedì
17 giugno fino a
venerdì 21 giugno
in orario compreso tra le 9 e le
10.30. Tutte le visite partiranno dal
Municipio
di
Asiago, mentre
per gli anziani di Sasso la visita partirà dal
centro della frazione sempre alle 8.30. In
caso di maltempo saranno effettuate ugualmente. I posti complessivamente disponibili sono 90, divisi in 5 uscite da 18 persone. Le richieste verranno soddisfatte secondo l’ordine di presentazione, con precedenza a: chi non ha mai partecipato; chi ha già
partecipato ma non dopo il 2010.
Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
17
La voce degli 8 Comuni
“Un Altopiano da gustare”, colazioni
e merende d’autore nel cuore della natura
L’abbinamento di bellezze del
territorio e bontà dei prodotti locali è una proposta che
dal punto di vista turistico riscuote un interesse
sempre maggiore. In
questo ambito l’Altopiano
con i suoi straordinari prodotti tipici, la natura e i luoghi incantevoli può offrire
davvero molto. Proprio per
far conoscere e valorizzare
ciò che il nostro territorio è in
grado di offrire, è nata una
nuova manifestazione, in programma nel primo week-end
di luglio “Un altopiano da gustare. Colazioni e merende
d’autore nel cuore della natura.” Una straordinaria
kermesse promossa dal Consorzio Turistico Asiago 7 Comuni grazie all’iniziativa della
Rigoni di Asiago e al coordinamento dello chef che la rappresenta, Alessandro Dal
Degan del ristorante La Tana
di Asiago. Ad essere coinvolti
in questo goloso appuntamen-
to saranno oltre ai professionisti del gusto
anche i più importanti giornalisti del settore e, naturalmente, il pubblico che potrà osservare ed… assaggiare! Presso la tensostruttura coperta
che verrà allestita al piazzale
dello stadio del ghiaccio si svolgeranno i vari appuntamenti
della manifestazione, che intende proporre i prodotti tipici
altopianesi con allestimenti
dedicati in particolare alla colazione e alla merenda. In programma degustazioni e dimostrazioni
con
gli
“showcooking” ai quali parteciperanno rinomati chef del
territorio, che si sfideranno
davanti a una giuria di giorna-
listi selezionati. Il sabato pomeriggio il tema sarà la
“miglior merenda”
mentre la domenica di
scena la “miglior colazione”, con dimostrazioni tenute da grandi chef
che operano in alberghi famosi proprio per le prime colazioni. Domenica mattina dunque colazione d’autore per tutti, con il pubblico che potrà
partecipare alla degustazione
prenotando un biglietto con una
offerta libera di minimo 2 euro,
devoluti interamente in
beneficienza. Abilissimi chef
trasformeranno i prodotti della Rigoni di Asiago tra cui
Fiordifrutta, Mielbio e
Nocciolata, oltre agli altri prodotti tipici dell’Altopiano, in
esclusive ricette dolci e salate. A fare da contorno saranno 22 stand gastronomici in
cui gli operatori altopianesi,
unitamente ad aziende di
rilevanza nazionale, potranno dare visibilità alle loro pro-
duzioni. Domenica è in programma anche un convegno
con un esperto nutrizionista
che parlerà dell’importanza
della prima colazione in un regime alimentare equilibrato,
tema al quale seguirà un dibattito sullo stile di questo importante primo pasto della giornata, in cui ospiti e giornalisti
stranieri potranno raccontare
le diverse abitudini alimentari
dei loro paesi. L’evento del 6
e 7 luglio intende far scoprire
non solo le “cose buone”
dell’Altopiano, ma anche le
bellezze come i prati, le malghe,
i tantissimi sentirei da percorrere per perlustrare e scopri-
re i luoghi più belli del territorio: momenti di natura da vivere per stare bene, dal punto
di vista non solo fisico, ma anche delle spirito.
Silvana Bortoli
Sagra di San Luigi Gonzaga a Treschè Conca
La Pro Loco di Treschè Conca in collaborazione con il Gruppo Alpini e le associazioni paesane e parrocchiali, organizza per il 29 e 30 giugno la Sagra di San Luigi Gonzaga, abbinata
al 3° Torneo di Calcio a 5. Il programma prevede sabato 29 giugno alle ore 14.00 l’inizio del
torneo di calcio, con le partite che continueranno ininterrottamente fino alle 23.00. Nel pomeriggio intrattenimento con dj set, in funzione lo stand gastronomico con bibite,
birra, panini onti e patatine, alle 17.00
“happy spritz” e dalle si potrà cenare
con il “piatto altopiano” e specialità alla
brace, mentre la serata sarà allietata
dal gruppo Rockpuntoit”. Domenica
mattina le partite inizieranno alle 9.00,
a mezzogiorno apertura dello stand gastronomico con specialità alla brace, nel
pomeriggio animazione per bambini con
“i tipici xughi de San Luigi”,
intrattenimento con dj set e dalle 17.00
“happy spritz”. Alle 18.30 lo stand gastronomico proporrà il “piatto
altopiano”, salsicce, wurstel e braciole.
La conclusione del torneo di calcio a 5
con relative premiazioni è prevista verso le 20.00, la festa si concluderà con la serata danzante in compagnia di Graziano durante la quale, alle 22.30 circa, è prevista l’estrazione della
sottoscrizione a premi.
Festa di San Giovanni a Camporovere
Si terrà presso il campo sportivo con annesso palatenda la tradizionale Festa di S. Giovanni a
Camporovere, nei giorni 22,23 e 24 giugno. Sabato 22 dalle ore 19.00 funzionerà lo stand
gastronomico a base di wurstel, patatine e panini onti; musica dal vivo con il Nuovo Fronte
del Vasco, tributo a Vasco Rossi. Domenica 23 a mezzogiorno e lunedì 24 la sera dalle 19, lo
stand gastronomico proporrà il piatto tipico della festa, ovvero polenta, tosela e porcini. Lunedì sera in programma anche musica dal vivo con I Roversi.
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l’Altopiano
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La voce degli 8 Comuni
LUSIANA
FESTA DEI TONI A LUSIANA
Gli omonimi di nome Antonio, in occasione della Festa di Sant’Antonio da Padova, si sono
riuniti giovedì 23 giugno a Vitarolo per festeggiare il loro omonimo Santo. E’ stata celebrata dal
Parroco di Lusiana
Don
Valentino
Grigiante la Messa
presso la Chiesetta
di San Vitale a
Vitarolo con una
partecipazione numerosa di Antonio e
familiari. E’ seguita la
cena alla vecchia
Osteria Bertiaga.
Nella foto tutti i Toni
riuniti per festeggiare.
E.Z
LA BANDA
MUSICALE SI
ARRICCHISCE
La Banda Musicale “Alberto Ronzani”, composta da
30 elementi e diretta dal
maestro Claudio Villanova,
si è arricchita di 10 nuove
e giovani leve, raggiungendo così il numero di 40 componenti, con grande orgoglio del Presidente Giovanni Battista Passuello. E.Z.
Una speciale visita guidata
alla Valle dei Mulini di Lusiana
Quello che segue è il resoconto di una visita alla Valle
dei Mulini di Lusiana, promossa dall’associazione
Mondo Rurale di Marostica,
che ha fra i suoi fini la conoscenza e la tutela dei luoghi
che testimoniano la Civiltà
Contadina oramai scomparsa.
Il cielo terso e un caldo sole
primaverile hanno fatto da
piacevole sottofondo ad
una giornata connotata da
scorci paesaggistici incantevoli, visite ad edifici e manufatti rurali unici, accoglienza cordiale e sorprendente. Una passeggiata da
S. Anna di Salcedo ci ha condotto all’imbocco della Valle del Chiavone, dove un pugno
di case forma l’agglomerato di
Valle di Sotto. La maggior parte
degli edifici è molto antica, con
strutture che risalgono al 1500/
1600. Alcuni sono parzialmente
o totalmente restaurati, altri versano in uno stato di apparente
abbandono. L’acqua del torrente, deviata in apposite canalette,
fa ancor oggi muovere la ruota
del mulino di Amedeo Garzotto
(89 anni splendidamente portati), da lui personalmente ricostruita e resa funzionante dopo
decenni di inattività. Ad attenderci e farci da guida la figlia
Lorena. Negli angusti locali adibiti alla molitura, illuminati dalla poca luce delle piccole finestre, il tempo sembra essersi fermato. Le travature del
castelletto che sostiene le macine, le tramogge, i complessi
ingranaggi di legno parlano
della fatica del vivere quotidiano ed anche dell’ingegno di chi
li ha costruiti con una maestria
tale da renderne possibile il funzionamento anche dopo secoli.
Le macine sono due: una per il
frumento ed una per il
granoturco, quest’ultima più
consumata poiché la polenta,
per molto tempo, fu cibo di ogni
giorno. Un attiguo piccolo locale è riservato alla pila utilizzata per togliere la parte coriacea
dai chicchi di orzo. Consta di
un grande bacile di pietra nel
quale girano due macine verticali. Non mancano di attirare
l’attenzione il buratto, i piccoli
attrezzi di supporto al lavoro del
mugnaio e i numerosi crivelli e
tamìsi, alcuni dei quali realizzati con pelli di capra. Usciamo
alla luce solo qualche minuto,
giusto il tempo per giungere al
maglio. Amedeo Garzotto ci accoglie in un antro oscuro che
un tempo era rischiarato dalle
braci della fucina dove si
arroventava il ferro prima che
fosse battuto dall’enorme martello mosso dagli ingranaggi
fatti funzionare dalla ruota
idraulica posta all’esterno. Un
particolare congegno – pure
azionato dall’acqua - produceva l’aria necessaria al fuoco,
che veniva convogliata verso
la fucina da un apposito percorso. A corredo del locale due
banchi da lavoro e numerosi
strumenti utili all’attività del
majaro, che costruiva e aggiustava gli attrezzi dei contadini
di tutta la valle. Prima di riprendere il cammino possiamo entrare nel piccolo caseificio
turnario della contrada, osservare tutto ciò che in passato
serviva alla caseificazione ed
immaginare la tradizionale lavorazione del latte e la produzione di formaggio e burro, nonché
la loro distribuzione alle famiglie
in ragione del latte conferito. Nelle vicinanze
anche un antico forno
per il pane, posto sotto
il portico di una casa rurale. Risaliamo la valle
fiancheggiando il torrente le cui acque spumeggianti formano graziose cascatelle al riparo degli alberi. Un sentiero lastricato (saìso),
in continua salita, ci
porta a Valle di Sopra.
Qui, non lontano dalla
palestra di roccia del
Sojo, una chiesa e un
gruppo di case sovrastano il Chiavone, sulla
cui sponda resiste da
più di 400 anni il mulino
dei Sola. Ci aspetta il proprietario
Sergio Dalla Valle con la sua famiglia. Ha acceso il forno all’aperto, un tempo usato per il pane e
sta cucinando squisite pizze che
ci offre in amicizia. Un benvenuto davvero gradito dalla compagnia che ammira estasiata il
possente edificio, amorevolmente salvato da chi ci ospita e conservato con cura nella sua struttura originaria. Le due ruote
esterne un tempo facevano funzionare rispettivamente le macine per il frumento e il mais e il la
pila per l’orzo ed ora attendono
un opportuno, imminente restauro. Nel pomeriggio, sulla via del
ritorno, una sosta al pestarino per
l’orzo in località Rigine ci dà
modo di visitare un altro mulino
destinato esclusivamente alla
pilatura dell’orzo. Ristrutturato
dall’Amministrazione Comunale
di Lusiana e reso perfettamente
funzionante, è inserito nel contesto del Museo Diffuso, del quale fanno parte anche gli altri edifici da noi visitati. Vi si può accedere con guida, in gruppo, su
prenotazione. La Valle del
Chiavone merita un’escursione
anche al di là dell’interesse per le
macchine idrauliche, perché offre l’opportunità di vivere momenti di serenità e pace che davvero non ti aspetti.
G. Francesca Rodeghiero Runz
Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
Pagina cura di Giorgio Spiller
Asiago scomparsa – Blow up nella storia e nelle foto storiche
Il termine “blow up”, ingrandimento, viene da un famoso film
di Michelangelo Antonioni del
1966, dove il protagonista, usando lo zoom della macchina fotografica, scopre un delitto; ci sono
tanti modi di compiere un delitto,
quello di cui trattiamo in queste righe è un delitto contro la storia.
Kherchekke, il colle
della prima chiesa
e la fontana tempietto
Non tutti sanno che, sul luogo
dove ora è ubicato il Parco della
Rimembranza, sorgeva fino al 1916
la prima chiesa di Asiago, che
si stagliava sul colle più alto dell’antica Sleghe, denominato
Kherchekke (Colle della Chiesa). Con la ricostruzione della
nuova Città diAsiago negli anni
’20 ne è stata cancellata ogni
traccia.
Probabilmente quel colle è stato il primo ad essere svegrato e
portato a pascolo.
Mons. Domenico Bortoli,
arciprete di Asiago tra ‘800900, nelle “Memorie Storiche
della Chiesa di Asiago”, 1906,
scrive: «I primi immigrati
ebbero per chiesa una cappella dedicata ai S.S.
Ermagora e Fortunato. La
cappella rozza d’allora sorgeva sopra il Colle chiamato Kircha-Eke dove trovasi
l’oratorio pubblico di proprietà Lobbia ora in onore di S. Libera».
Nel maggio del 1390 per maggior comodità gli slegar decisero
di costruire una chiesa più in basso, prossima al centro del paese, che si stava affermando come
il più importante dell’Altopiano
e la dedicarono a San Matteo.
La cosa non andò bene ad alcuni abitanti affezionati alle reliquie
dei primi Patroni Ermagora e Fortunato, che si allontanarono:
«Quale nuova dimora venne dai
medesimi prescelto un campo a
settentrione di Asiago dove sorgevano delle macchie di un bosco di rovere; da cui il nome di
Camporovere, il quale possiede tuttavia le reliquie, altra volta
della Cappella di Asiago. Da
qui venne ai Camporoverani la
nomea di “Ribelli, Rebellum von
Camparube”, che la tradizione
conserva ancora».
L’Abate Agostino Dal Pozzo,
nelle “Memorie Istoriche dei Sette Comuni”, libro secondo, scrive: «Vuol la tradizione ch’essa
fosse sul dorso del colle a sera
della presente dove esiste una
cappelletta, e una gran Croce
come in memoria, e che fosse
costrutta in legno, che perciò
quel luogo dicesi “alla Chiesa”,
e il colle chiamasi tuttavia Kirgh
Eke, cioè Colle della Chiesa».
Aggiunge in nota Giancarlo
Bortoli, che ha curato la pubblicazione: «Laddove oggi si vede
la cappelletta dedicata a Santa
Maria Liberatrice, nel Parco
della Rimembranza: costruita
nello stesso sito, non corrisponde naturalmente a quella citata
dall’Autore. Anche della “gran
croce” non è rimasto segno.
Si trova anche scritto “Kirkha
Eke” o “Kirchecke” o “Kirkle”.
Il termine Chirghecke – così
scritto - lo si trova
nell’”Historia Ecclesiastica
L’oratorio di S.ta Libera e la casa
dei Polentoni mentre la vaporiera
entra per la prima volta nella
stazione di Asiago il 4-12-1909
delle città, Territorio e Diocesi
di Vicenza ed. 1762 del P. Francesco Barbarano, libro IV, pag.
116.»
Giancarlo Bortoli, lo storico di
Asiago, ci conferma che nella
costruzione del Parco della
Rimembranza, edificato nel 1930,
non c’è più traccia della memoria
della prima chiesa. Nel progetto
della nuova Asiago gran parte
della zona è stata dedicata alla
Grande Guerra, solo una piccola
colonna ricorda il luogo dove
fino a metà ‘800 era collocato l’antico cimitero.
A ricordare il primo nucleo
abitativo rimane ancora sul colle
più alto la casa dei Rodeghiero
Polentoni, che giaceva solitaria
a fianco dell’antica chiesetta, ben
visibile da tutta la conca di
Asiago; ora l’antico edificio rurale è in stato di abbandono e
non è difficile immaginare la sorte che subirà tra breve.
Del Colle della Chiesa è scomparso anche il nome e la cosa non
sembra una distrazione; la ricostruzione della Città di Asiago è
stata progettata in chiave
anticimbra ed antitedesca; poi
venti anni di totalitarismo e di
esasperato nazionalismo in nome
di una pretestuosa superiorità
italica hanno cancellato la storia
millenaria dei Sette Comuni, portandone l’inizio solo al 14 maggio del 1916.
In un recente convegno nella
sala consigliare di Asiago, politici e dotti studiosi sono venuti a
suggerire come fare per accedere ai fondi europei, elargiti per ricordare la Grande Guerra e renderne fruibili i luoghi topici al
turismo.”Ghe sarìa i schei a Bruxelles, se podaria...”. Ci hanno
edotto su quanto importante è
stato quell’immane conflitto per
il futuro ed il progresso dell’uma-
L’oratorio di S.ta Libera visto da 19
est
La voce degli 8 Comuni
nità, per la ricerca medica, scientifica e nell’industria. Bene, non
ci resta che sperare in una nuova
guerra per risolvere i numerosi
problemi che ci affliggono!
Giovanni Forte Sceran
Uno che non ha mai smesso di
amare la propria terra è stato il pittore ciabattino Giovanni Forte
Sceran; tutta la sua opera è stata
un grande atto d’amore per
l’altopiano.
Nell’ultima parte della sua vita,
mancandogli le forze per salire in
alta montagna a dipingere en
plain air, Forte Sceran si è dedicato a riprodurre nei suoi quadri
le immagini ricavate dalle foto storiche di Bonomo e di Aristide
Baragiola a cavallo tra
‘800-900; un paesaggio dei Sette Comuni
mitizzato, che Giovanni non aveva mai visto poiché era nato
profugo nel 1916.
Cosi scrive Paolo Rizzi nella bella presentazione della monografia Giovanni Forte Sceran- Montagna
e verità, Gabriele
Corbo Ed., 1995:
«Un Altopiano non
tanto reinventato, quanto
rimemorato. Forte si fa etnologo
e antropologo: arriva a scavare
nella terra fino a restituire idealmente la tana dell’”ursus
speleus”, gli attrezzi dei
cavernicoli, le capanne di paglia incassate nella terra; i resti
fossili delle ammoniti.»
E riporta le parole di Forte Sceran:
«Lei crede di vedere Asiago? No,
questa non è più la mia Asiago,
quella che amo da ottant’anni.
L’Altopiano è cambiato: è stato
venduto. Hanno persino cambiato i colori.
Sono state trasformate le colture. Quand’ero ragazzo, vede lì
in fondo, verso Kaberlaba?
Ebbene si coltivava il frumento; c’erano campi di segala,
di avena; si vedevano spuntare le piantine di patate; il
lino dava dei fiori d’un azzurro cobalto...E poi c’erano gli
orti. Non solo le case erano
diverse; era la nostra terra
che assumeva, volta a volta,
aspetti diversi. Ora c’é verde,
solo verde.
Ed è per questo motivo che da
qualche anno mi sono deciso
a
dipingere,
magari
riandando con la fantasia a
tempi lontani, a com’era
l’Altopiano. Per me tutta la
terra che mi circonda è sacra.
Hanno avuto il benessere, ma
è un benessere falso. Perché i
miei cittadini non perdessero la
loro identità, ho dipinto la loro
terra, la mia terra: i pagliai
scomparsi, le vecchie casare, le
baracche fatte di lamiere arrugginite, i “platten”, le lastre di
pietra cosi caratteristiche.
[…] io mi recavo in montagna,
volevo dipingere il vero
Altopiano, fuori dalla cosiddetta civiltà. Le cose autentiche, il
senso della terra, l’humus, la
natura. Mi ha sempre attirato
la solitudine. Ma attenzione:
quando mi trovo, anche oggi, in
mezzo alla natura, non mi sento
solo. Sento il grande respiro
della natura. Voglio lasciare un
ricordo di quella che è la mia
terra: cosicché i posteri sappia-
no di quanti sacrifici, di quante
fatiche, di quanto amore essa è
impastata. Sì, capisco che ora
sono diventato più attento ai
particolari, ma ciò è perché voglio entrare anche nelle minime
pieghe di questa terra, coglierne i succhi perduti, riscrivere
quasi la storia con la pittura...»
L’intervista è stata fatta nella sua
casa-torre in Piazza Carli, nel centro di Asiago, sopra la sua bottega di ciabattino; una casa tutta
piena delle sue opere, non solo
pittoriche: sculture, mobili ed arredi finemente intagliati, tutto a
rendere l’insieme un’opera d’arte totale. Dimostrando ulteriore
attaccamento alla sua terra, l’artista ha donato al comune un significativo ciclo di bassorilievi,
che fanno bella mostra di sé nella sala consigliare di Asiago; ed
è cosa nota che avrebbe lasciato
anche tutta la sua casa con le
opere in essa contenute, purché
il comune ne facesse un museo.
Così non è stato, anche a causa
della scarsa sensibilità degli eredi; tutto è stato venduto e
smembrato. Con maggior generosità, la sorella di Forte Sceran
ha recentemente lasciato una collezione di quadri di sua proprietà
alla Comunità Montana; dopo la mostra nella Sala delle
Maschere la collezione è stata
smembrata ed è finita negli anonimi
uffici dei 7, 8 comuni. Forte Sceran è
stato tradito per la
seconda volta! Ai
Simulazione della fontana-tempietto inserita
nella costruenda rotonda difronte al Millepini
suoi concittadini interessano
solo i musei della guerra, sempre
e solo guerra!
La fontana tempietto
Concludiamo questo escursus
nella storia tradita, ricordando
una delle ultime opere di Forte
Sceran dove è rappresentata
l’antica fontana tempietto in stile neoclassico, che faceva bella
mostra di sé nella piazza principale di Asiago prima della catastrofe.
L’edificio era un simbolo dell’antica Asiago ed è stato
inspiegabilmente dimenticato
nella ricostruzione; le bombe lo
avevano in parte lesionato; il pezzo più significativo è stato inserito nel piccolo giardino antistante la canonica di Asiago ed altri
sembra siano sparsi in vari depositi. A differenza dell’antica
chiesetta sul Kherchekke appare in molte foto; era un tipico
edificio che si rifaceva al romanticismo ottocentesco e rappresentava il gusto e la moda del
tempo. Tempietti simili si trovano in parchi e giardini di mezza
Europa; il più vicino a noi nel
parco Querini di Vicenza. Per migliorare la viabilità cittadina sta
per essere costruita una nuova
rotatoria all’ingresso della città,
di fronte al Millepini; quale miglior biglietto da visita e di benvenuto agli ospiti del Centenario della fontana- tempietto ricostruita nel centro della rotonda?
E quale miglior risarcimento a
Forte Sceran di una scultura di
animali, ispirata alle sue, nel bacino centrale della fontana?
Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
20
La voce degli 8 Comuni
LETTERATURA
Il premio Mario Rigoni Stern per la saggistica
al ricercatore di origini piemontesi Dionigi Albera
La cerimonia di consegna si terrà sabato 22 giugno alle 17 al Palazzo del Turismo Millepini
Sabato 22 giungo ad Asiago, al
Palazzo del Turismo Millepini,
a partire dalle 17, si terrà la cerimonia di consegna del Premio
Mario Rigoni Stern per la letteratura multilingue delle Alpi,
sezione saggistica.
Il vincitore del premio è il piemontese, emigrato in Francia,
Dionigi Albera. Il docente e ricercatore dirige dal 2006
l’Institut
d’Ethnologie
Méditerranéenne, Européenne
et Comparative (situato alla
Maison Méditerranéenne des
Sciences de l’Homme di Aixen-Provence). Nel 2007 è stato nominato direttore di ricerca presso il CNRS. Ha al suo
attivo più di novanta pubblicazioni scientifiche (tra cui sette
libri) che esplorano vari temi in
ambito europeo e mediterraneo,
come i fenomeni migratori, la
parentela, l’organizzazione domestica, le forme di
commistione religiosa tra le religioni
monoteiste (un suo
libro su quest’ultimo
tema è stato pubblicato in Francia nel
2009 ed è stato in
seguito tradotto in
Spagna, Stati Uniti e
Italia). Fin dalla tesi
di laurea, le Alpi hanno costituito uno dei
fulcri delle sue ricerche. Anche se alcuni progetti di studio
l’hanno talvolta
spinto a percorrere
i paesi del Mediterraneo, la passione per le Alpi non è mai venuta meno nel corso degli anni,
come testimoniano svariati saggi che esplorano molteplici
aspetti della vita sociale delle
popolazioni alpine. Il premio
Rigoni Stern è stato assegnato
ad Albera per l’opera “Au fil
desgénérations” (Presses
Universitaires de Grenoble). “Il
lavoro di Albera – spiegano dalla
giuria composta da Innocenzo
Cipolletta, Ilvo Diamanti, Mario Isnenghi, Giovanni Kezich,
Jon Mathieu, Gianbattista
Rigoni Stern - raccoglie in un
unico grande quadro di spes-
sore magistrale gli esiti
di oltre un secolo di ricerche sulla famiglia
alpina, colta nel rapporto specifico che
essa instaura con la
forma dell’insediamento, e più in generale con le dinamiche
proprie dell’economia,
della società e della cultura delle singole valli.
Trattando un tema di
inafferrabile complessità, posizionato sul
difficile confine tra etica popolare e diritto
consuetudinario, il libro si presenta come un vero e proprio
atlante di riferimento, dal quale
sarà molto difficile prescindere, d’ora in avanti, per qualsiasi approfondimento localizzato
di ordine storico-demografico
o socio-antropologico. In questo modo, la vicenda storica per
molti versi esemplare delle comunità alpine viene emancipata dalle varie branche del romanticismo locale e del
particolarismo etnicista per entrare a pieno buon diritto in
quella più ampia che abbraccia
tutti i popoli d’Europa». Nella
cerimonia di sabato, dopo il
saluto delle autorità, ci sarà una
Lectio magistralis del prof. Raffaele Cavalli. Dopo l’intermezzo musicale con l’Ensemble
Musagète, sarà il momento della presentazione del vincitore e
della consegna del premio da
parte del presidente del comitato promotore Alberico Rigoni
Stern.
Stefania Longhini
Protagonista la montagna
Il Premio Mario Rigoni Stern, alternandosi tra Trentino e Veneto con
cadenza annuale, cerca di individuare gli elementi di eccellenza della
narrativa e della saggistica di montagna all’interno delle opere edite nei
due anni precedenti, individuando i seguenti settori di interesse: la bellezza del paesaggio alpino, nei suoi aspetti naturali e originali; le attività
produttive tradizionali e la loro compatibilità ecologica; il contesto
socioculturale passato e presente delle comunità alpine; la caccia in
montagna come attività tradizionale; il patrimonio narratologico dell’arco alpino. Il premio viene promosso dalla famiglia Rigoni Stern,
con la vedova Anna e i figli, dall’associazione Ars Venandi, Regione
Veneto, Provincia Autonoma di Trento, Comune di Asiago, Comune
di Riva delGarda, Cassa di Risparmio del Veneto, Banca di Trento e
Bolzano, Federazione Italiana della Caccia, Fierecongressi di Riva del
Garda, Museo degli usi e costumi di San Michele All’Adige.
“4 cante soto al Corgnon”: a Lusiana
un’imperdibile rassegna corale
Il Corgnon è il monte di
Lusiana sulla cui sommità la
Comunità Lusianese ha voluto ricordare le origini dell’insediamento dell’uomo
sull’Altopiano con un bellissimo museo preistorico all’aperto. A testimonianza di
una storia molto più recente,
il Coro “l’Eco delle Valli di
Lusiana”, nato nel 2005, e
dunque solo otto anni fa, propone la prima rassegna di
canti denominata “4 cante
soto ‘l Corgnon”, sabato 22
giugno alle 20,45 presso la
chiesa arcipretale di Lusiana.
Perché una rassegna di canti? Il motivo è facilmente
individuabile all’interno della
breve storia del Coro
Lusianese.
“Ricordando gli inizi dell’attività – afferma il direttore del
coro Andrea Pinaroli - sono
stati molti i cori, le istituzioni
e i sostenitori che hanno creduto in questa nuova esperienza di canto, che ha coinvolto fin dall’inizio più di venti persone che non avevano
mai avuto fino ad allora, nessuna esperienza corale. A
darci sostegno in prima persona, è stato proprio il sindaco Antonella Corradin che
vogliamo pubblicamente ringraziare. La costanza e la
buona volontà dei coristi han-
no avuto la meglio rispetto alle
diffidenze di quanti, avevano
pronosticato una fine precoce
del gruppo. Il coro vive ora,
dopo una naturale fase di assestamento, un passaggio molto particolare e decisivo con
l’apprendimento di uno stile
ben preciso di canto, sostenuto dall’innesto e dalla crescita di molti giovani che proiettano una luce positiva e
intensa sul futuro. La rassegna dunque vuole essere
un momento nel quale, i
coristi di Lusiana, forse per
la prima volta, vedono davanti a loro la possibilità di
un percorso musicale solido e luminoso, e nello stesso tempo un momento di
ringraziamento per quanti,
come il Coro Asiago hanno
avuto fiducia in noi invitan-
doci a cantare ad Asiago
in occasione del 60° del
Coro”.
A questa prima rassegna
parteciperà anche il Coro
Tau cresciuto nell’ambiente francescano della Pieve
di Chiampo dove mantiene
viva quella finalità per la
quale era sorto: lodare Dio
con il cuore e con la voce
così da farlo conoscere nella bellezza e nell’arte. Tale
presenza ben si colloca all’interno della bellissima
Chiesa di Lusiana dedicata
a San Gicomo, che il parroco don Valentino Grigiante,
sensibile cultore di musica,
con grande disponibilità mette
a disposizione per queste preziose iniziative, che vanno a
beneficio di tutta la comunità.
Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
21
La voce degli 8 Comuni
CALCIO
Canove Calcio: Fabio Rebeschini lascia
Giampietro Canalia nuovo presidente
Dopo dieci anni Fabio Rebeschini lascia la presidenza dell’A.C.
Canove, squadra che proprio recentemente ha festeggiato il 25°
di attività e per la quale cambiano assetto societario e il nome,
oggi “ Canove Calcio ASD (Associazione Sportiva Dilettantistica)”. “Ci pensavo già da un paio d’anni – commenta Rebeschini
– e alla fine la decisione si è concretizzata. In questo lungo periodo non sono mancati i momenti di delusione, di sconforto, gli
alti e i bassi, ma il bilancio globale è molto positivo perché tante
sono state le gioie e le soddisfazioni, l’ultima in ordine di tempo
è la salvezza proprio a fine campionato, che è valsa quasi come
una vittoria! Proprio gli ultimi periodi sono stati per me più impegnativi di sempre, visto che ho ricoperto anche il ruolo di allenatore,
in particolare nelle ultime partite di play out quando il mister non
poteva esserci per problemi personali. E’ stato bello in tutto questo
tempo aver conosciuto tanta gente, tanti atleti, e aver potuto contare
sull’appoggio di vari sponsor e dell’amministrazione comunale, che
Sport, passione e divertimento
ingredienti del 1° torneo
di calcio a 5 “Città di Asiago”
Sabato 6 e domenica 7 Luglio
lo Stadio A.
Zotti di Asiago
sarà la location
del primo Torneo di Calcio A5
“Città
di
Asiago”. L’iniziativa, organizzata dall’Associazione Turistica Pro Loco
Asiago & Sasso in collaborazione con il Comune di Asiago, vede già l’adesione di numerose squadre
dell’Altopiano, ma anche della
vicina pianura. La giornata di
sabato avrà come protagonisti
i bambini che nella categoria
“pulcini” si contenderanno la
vittoria in cambio di gadget offerti dai vari sponsor della manifestazione. Le prime tre squadre classificate della categoria
juniorsi aggiudicheranno dei
trofei e al seguito potranno
pranzare all’interno dello
stadio nel
punto ristoro
appositamente allestito per
l’occasione.
Agli adulti
verrà invece
dedicato il pomeriggio del
sabato e l’intera domenica. Alle prime
tre squadre classificate della categoria senior andranno premi
in denaro: per il primo posto è
in palio la cifra di 1.000 euro.
La manifestazione, oltre allo
sport, ha in serbo numerosi
eventi collaterali per far divertire
partecipanti e spettatori: al termine delle partite, lo stadio, grazie
ad un ricco stand gastronomico
e a buona musica, si trasformerà
infatti in una frizzante festa all’aperto per giovani di tutte le età.
Giulia Rossi
ci è sempre stata vicina. Ringrazio tutti, indistintamente, e auguro
buon lavoro a coloro che hanno deciso di impegnarsi nel proseguire
questa attività. Io non me ne vado comunque, rimango nel direttivo
per continuare a dare una mano concreta e pronto a mettere la mia
esperienza a disposizione della squadra”. Le nuove cariche sociale
saranno decise a breve, ma il nome del presidente c’è già: si tratta di
Giampietro Canalia di Canove, affiancato da un nutrito gruppo di collaboratori, alcuni dei quali alla prima esperienza, altri che invece confermano un impegno già collaudato. “La prima impressione – commenta Canalia, già vicino alla squadra in passato – è quella di
poter contare su un bel gruppo di lavoro, per riuscire a dar seguito alle esigenze di rinnovamento che erano nell’aria da un po’ di
tempo. Oltre alla prima squadra, un occhio di riguardo verrà riservato al settore giovanile, che ha sempre potuto contare su un bel gruppo di iscritti e
che ci auguriamo possa richiamare sempre tanti bambini e
ragazzi che hanno voglia di
praticare il calcio. Poi il nostro impegno sarà rivolto a una cura
particolare di campo e spogliatoi, in modo di poter ospitare in
modo dignitoso, oltre ai nostri atleti, anche squadre che volessero
scegliere Canove per il loro ritiro estivo”.
Silvana Bortoli
Chiude in trionfo lo Junior Altopiano
facendo suo il Triangolare città di Lusiana
Mercoledì 12 giugno si è svolto a
Lusiana un Triangolare di calcio riservato alla categoria Esordienti (20002001) ad 11. Dopo un campionato primaverile di media classifica ed una serie di tornei svolti tra metà maggio e
l’inizio di giugno: città di Bassano con
un 4^ posto e città di Vicenza con alterne vicende, la società ha pensato bene
di organizzare, in occasione della chiusura delle attività, un triangolare a
Lusiana. Mister Maino ha invitato per
l’occasione due squadre di pari categoria che molto bene si erano comportate sia nei campionati regolamentari primaverili sia nei tornei appena conclusosi: il Mussolente
e lo Zanè 1931. La prima compagine, fresca vincitrice del torneo
Fami Sport con un cammino strepitoso mentre lo Zanè 1931 reduce da un Campionato Primaverile ai vertici con 9 vittorie, un pareggio ed una sconfitta arrivando secondo nel proprio girone dietro ai
“mostri” del Marano. Nello stesso tempo lo Junior Altopiano, anche
per compensare un paio di infortuni oltre che le prime partenze per le
vacanze, ha “riarruolato” per l’occasione tra le proprie file alcuni
ragazzi che già giocano con squadre più
blasonate in pianura: Riccardo Ronzani,
David Pizzato, Domenique Rossi, Kavin
Maino e del talentuoso ma, al momento
senza squadra, Nicolas Zanin. La manifestazione ha avuto inizio alle 18,30 con il
primo incontro che ha viste opposte lo
Junior Altopiano al Mussolente. Un incontro pieno di emozioni finito con il risultato
di 5 a 5. Nell’incontro successivo tra lo
Junior ed lo Zanè, i ragazzi di mister Maino
non concedono nulla agli avversari annichiliti da un perentorio 3 a 0. Alla fine, come
in ogni triangolare che si rispetti, sono stati premiati il miglior goleador
(Musua atleta dello Zanè 1931), l’autore del gol più bello (Fabio Bortignon
del Mussolente), il miglior portiere (Marco Pozza dello JuniorAltopiano)
ed il miglior atleta del Torneo (Denis Zanella dello Junior Altopiano).
Sono state quindi premiate le squadre partecipanti in ordine inverso di
classifica e quando Lorenzo Scarsella, capitano dello Junior Altopiano,
ha ricevuto dalle mani del Presidente Ronzani il Trofeo così tanto
ambito si è scatenata la festa più bella mai vista negli ultimi anni allo
Stadio di Lusiana
Giacomo Scarsella
A Lusiana un torneo di calcio saponato
Il 27 e 28 luglio, al campo comunale di Lusiana in Via Cobbaro, si terrà il primo torneo, maschile e femminile, di calcio a 5 saponato. Per
l’iscrizione dovranno essere versati 150 euro a squadra. Per avere maggiori dettagli e informazioni ci si può rivolgere a Roberto 333.9028191 o
al contatto email [email protected]. Sono previsti premi per tutte le squadre partecipanti. Durante il pomeriggio e la prima serata di
venerdì 26, il campo saponato sarà lasciato libero per chi vuol provare a “scivolare”. Ovviamente si gioca a piedi nudi, bastano un cambio e un
asciugamano. A disposizione anche spogliatoi e docce. Per tutta la durata del torneo, saranno a disposizione di tutti panche e gazebo con birra,
bibite e panini “onti”. La serata di sabato sarà allietata dalla musica di Dj Set.
Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
22
La voce degli 8 Comuni
SCI NORDICO
La Coppa del Mondo torna ad Asiago
Il 21 e 22 dicembre prossimo sulla nuova pista del Millepini. Il programma prevede quattro gare:
una sprint individuale maschile e femminile in prima giornata con team-sprint conclusivo
Dopo la candidatura avanzata qualche settimana fa
alla Fis (Federazione Internazionale dello Sci) arriva ora la conferma: il 21 e 22 dicembre prossimo
Asiago tornerà ad ospitare la Coppa del Mondo. In
tarda primavera il massimo organismo di governo
dello sci mondiale celebra ogni anno il suo congresso dove si assumono decisioni importanti per il futuro, si definiscono i calendari della stagione successiva, si improntano quelli degli anni a venire e molto
altro ancora.
Quest’anno le assise della Fisi si son tenute a
Dubrovnik nella prima decade di giugno.
A rappresentare le istanze asiaghesi sono approdati
in Croazia Roberta Rodeghiero, vice-presidente del
Comitato Veneto Fisi ed Alberto Rigoni tecnico
omologatore di piste.
La candidatura asiaghese è nata a seguito della rinuncia di una località tedesca ad ospitare una due-giorni di
“coppa” già assegnatale da tempo. “Ci siamo consultati –
commenta Guido Carli referente nazionale della Fisi per il
“nordico” - con le nostre due società, Us Asiago Sci e Gsa
Asiago, e con l’amministrazione comunale decidendo di subentrare con l’obiettivo di far correre le gare, qualora assegnate, nella nuova pista realizzata in centro città nella zona
del Parco Millepini”. Avviato l’iter della richiesta le garanzie
altopianesi erano costituite da un lungo trascorso di prove
del genere avviatosi nell’ormai lontano 1999 successivamente
ripetutosi più volte. Alla Golf Arena le “sprint” erano ormai
diventate “di casa” ben considerate dagli atleti dopo le titubanze dei primi anni data la novità e seguite da un buon pubblico. Sempre impagabile l’impegno del volontariato locale
espressosi poi al top durante la Asiago Master World Cup
dello scorso febbraio. E proprio di due prove veloci, un’individuale ed una a squadre, si trattava di sostituire. Avviato un
primo nucleo operativo si sono intensificati i contatti per por-
tare al successo la candidatura asiaghese dopo aver
ottenuto l’ok della Fisi e l’adesione al progetto da
parte dei responsabili tecnici del fondo azzurro impegnato a destreggiarsi in una non semplice preparazione per i Giochi Olimpici di Sochi del prossimo
febbraio. Poter contare su un week-end in casa in
aggiunta alle previste tappe del Tour de Ski (Dobbiaco
e Val di Fiemme) rappresenta per i nostri atleti un
indubbio vantaggio. Da Dubrovnik la buona notizia
attesa arriva puntuale. “A quanto ci hanno riferito i
nostri “ambasciatori” – commenta ancora Guido Carli
– la nostra domanda ha incontrato il favore di chi
doveva decidere dopo la rinuncia annunciata dagli
organizzatori bavaresi relativa alla tappa prevista
prima di Natale. Ora dobbiamo metterci al lavoro
perché la pista “Millepini”, quella nuova realizzata in
centro al paese, è, al momento, omologata solo per
gare nazionali. Dovremo quindi procedere ad acquisire il “passaporto” internazionale: questo sarà il primo traguardo. Nella seconda metà di agosto avremo l’indispensabile sopralluogo
dei tecnici della Fis per verificare che i parametri richiesti
siano rispettati. Per noi una bella soddisfazione anche se l’impegno sarà consistente”. Il programma prevede quattro gare:
una sprint individuale maschile e femminile in prima giornata
con team-sprint conclusivo sempre per maschi e femmine.
Tecnica classica per tutte le prove.
Renato Angonese
Sleghe Lauf: un affare tra gazzelle africane
Lo scorso anno la firma sulla 3° Sleghe
Lauf- Città di Asiago fu
del marocchino Samir
Jouher, l’otto giugno
scorso sul traguardo di
Corso IV Novembre
ecco un triplice sigillo
keniano.
La corsa su strada nazionale cat. A Fidal di
scena nel capoluogo
altopianese dal 2010 si
internazionalizza ancora una volta. Tanto più
che il vincitore, il
ventiduenne John Kosgei (Atl.
Civitas Olbia), arrivato in Italia da meno di un mese, prende subito confidenza con la
vittoria.
La gara maschile
Badando al sodo in maniera
efficace, la giovane “gazzella”
nera riesce a stroncare, strada facendo, la resistenza oppostagli dai connazionali
Marthim Kipkori (Dolomiti Bl)
staccato di 18" e Julius Rono
(Atletica Recanati) in ritardo
di 43". E dire che in partenza
i tre protagonisti di giornata
erano sembrati involarsi su ritmi troppo alti per essere mantenuti. Invece, un chilometro
dopo l’altro, a cedere erano gli
altri big, italiani inclusi. Questi
ultimi puntavano, soprattutto,
sul triathleta olimpico Alessandro Fabian e su Francesco
Bono. I vicentini potevano
contare su Stefano Benincà,
gli altopianesi sul fondista Sergio Rigoni. Come detto il ritmo imposto sui 10 chilometri
del tracciato dai tre battistrada metteva a riposo le velleità
degli inseguitori cui non restava che contendersi i posti a
ridosso del podio. Così dopo il
marocchino Taoufique El
Barhoumi il migliore dei connazionali era Francesco Bono
(Aereonautica Militare) staccato di 1’19" e giunto quinto.
Settimo il triathleta azzurro
Alessandro Fabian finito ad
oltre 2’. Primo altopianese al
traguardo, al 35^ posto, Sergio
Rigoni del Gsa Asiago società
organizzatrice col patrocinio
dell’Amministrazione Comunale asiaghese. Coinvolti altri
enti dalla Regione Veneto all’Amministrazione Provinciale, alla Spettabile Reggenza, dal
Consorzio Turistico Asiago 7
Comuni alla Sezione Ana
Monte Ortigara al Gruppo Ana
del capoluogo. Al fianco degli
organizzatori tanti volontari ed
altrettanti sponsor pronti a sostenere l’evento.
“Stavo davvero bene e la temperatura era ideale per far
bene. Nel finale ho deciso di
farmi vanti per capire se i miei
due compagni di fuga sarebbero stati in grado di rispondermi”.
Così il vincitore John Kosgei
al termine della sua splendida
prestazione, 29’29" e record
per lui, lungo le strade asiaghesi
dove il pubblico non ha mancato di sottolineate l’impegno
degli
oltre
quattrocentocinquanta podisti,
altro primato della Sleghe Lauf
2013, presentatisi sulla linea di
partenza. La chiamata in pri-
ma fila dei big da parte dello speaker è poi
riuscita a conferire un
coinvolgimento ancor
maggiore dei presenti
mentre l’organizzazione del Gsa Asiago, ormai rodata, girava a
dovere.
La prova femminile
A salvare la scuola
italiana ci pensano, in
entrami i casi, le nostre ragazze: nel 2012
Martina Facciani, stavolta Valeria Roffino.
Quest’ultima è riuscita a condurre a buon fine una gara per
lei, come per altre protagoniste, potenzialmente pericolosa.
Al via era infatti schizzata in
avanti la keniana Johan
Cherop Massah. Sembrava
imprendibile invece Valeria
Roffino, atleta biellese delle
Fiamme Azzurre, lasciava sfogare
l’avversaria
ripromettendosi di far conto sul
suo ritmo regolare. Ha avuto
ragione perché la battistrada
veniva progressivamente messa alle spalle dalle migliori
mentre Valeria Roffino, aiutata anche dalla conoscenza del
tracciato, dosa meglio delle
avversarie le sue energie. Vince alla grande in 35’52" su
Elisa Serafini (Novatletica
Fanfulla) e su Martina
Facciani
(Calcestruzzi
Corradini), ancora una volta
sul podio, quindi soddisfatta
perchè contro la verve della
piemontese stavolta c’era ben
poco da fare. La Sleghe Lauf
– Città di Asiago, ormai inserita stabilmente nei circuiti
Vicentia Running e Grand Prix
Strade d’Italia 2013, si era
ripromessa un intento
solidaristico: devolvere l’intero incasso delle quote femminili alla Fondazione Malattie
Rare “Mauro Baschirotto” ed
all’Associazione Italiana
Neoplasie Endocrine Multiple
Tipo 1 e 2. Così è avvenuto ed
in sede di premiazioni il sindaco di Asiago Andrea Gios ricordava come la podistica cittadina meriti il massimo sostegno perché manifestazione di
valore sotto vari profili.
“Abbiamo superato i 450
partecipanti tesserati Fidal –
sintetizza Fabrizio Dalle Ave
presidente del Gsa Asiago - la
partecipazione oltre di quantità è stata di sicura
qualità creando spettacolo per
il numeroso pubblico presente. Un caloroso ringraziamento ai numerosi sponsor che
sostengono la manifestazione
e credono nelle capacità
organizzative del GSAAsiago.
Grazie anche – prosegue - all’Amministrazione Comunale
di Asiago presente il Sindaco
Andrea Gios e l’Assessore allo
Sport Franco Sella entrambi
soddisfatti della competizione”. Di buon auspicio la sua
chiusura: “Speriamo che in futuro la federazione dell’atletica leggera riconosca il tracciato e le capacità
organizzative del Gsa Asiago
dandoci così modo di ospitare il Campionato Italiano su
strada”. Un motivo in più per
l’arrivederci al 2014.
Renato Angonese
Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
23
Sabato 25 maggio 2013
“Posso proprio dire di avere una scuola di classe”.
Sono le parole, pronunciate con giusta soddisfazione,
della direttrice Sandra Rossi
al termine della dimostrazione di fine anno delle
allieve e degli allievi del
Centro per la formazione
della danza classica e moderna DanzAsiago. Sul palco del Millepini si sono esibiti tutti i gruppi della scuola, da quello delle più tenere principianti fino alle più
esperte, attraversando vari
stili: classico, modernjazz e
hip hop. Si sono così potuti
ben notare, un gradino dopo
l’altro, i progressi che l’applicazione e l’impegno,se
guidati da insegnanti preparati ed appassionati, portano a compiere.Un bell’in-
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
Con DanzAsiago lo stile in
scena sul palco del Millepini
centivo per chi è alle prime
armi e per i più navigati la
soddisfazione di presentare i frutti di un lavoro di
grande qualità. Il numeroso pubblico, fatto di mamme, papà,
nonne e nonni, ma
non solo, ha potuto
apprezzare uno spettacolo di vera eleganza che ha puntato soprattutto sulla
sostanza mettendo in
luce le abilità (tante
e per alcuni davvero straordinarie), acquisite frequentando
la
scuola
DanzAsiago. “Gli insegnanti della mia
scuola – sottolinea
Sandra Rossi, presentando con orgoglio i suoi collaboratori - sono tutti specializzati ad alto livello. Elena Gios si è
formata alla scuola
milanese di Steve La
Chance;
Elena
Gheller (già allieva
della
scuola
24
Da ricordare che la stessa
direttrice della scuola Sandra Rossi è docente di
scienze motorie, diplomata
per la danza classica al
F.I.D.S. specializzata nell’insegnamento ai bambini
e docente di pilates iscritta
alla F.I.F. (Federazione Italiana Fitness). Anche gli
insegnanti (quasi tutti) si
sono esibiti sul palco o
come ospiti speciali della
serata o insieme alle allieve
più grandi, offrendo performance d’alto livello che
hanno impreziosito uno
spettacolo già di per sé
molto valido che è stato
molto apprezzato dal pubblico.
“DanzAsiago”)quest’anno
ha guadagnato la finale
nazionale di Firenze dopo
esser arrivata seconda
alla selezione di Padova;
Fernando Pasquini è un
ballerino professionista di
danza contemporanea e
modern-jazz e coreografo
a livello internazionale,
Clotilde Gastaldello e
Karin Dal Pezzo ballerine professioniste di danza hip-hop e Grazia
Marziliano (già allieva
della scuola) specializzata nell’hip-hop”.
Il pilates anche d’estate
Anche per l’estate, per residenti e turisti, la scuola DanzAsiago propone corsi di pilates e
ginnastica di mantenimento. Nei corsi, che si terranno in orari pomeridiani o serali, il pilates
verrà abbinato al
g.a.g. per un corpo
più tonico ed elastico. Le lezioni saranno tenute da una docente di scienze
motorie con diploma
F.I.F. (Federazione
Italiana Fitness) di advanced pilates. Per informazioni rivolgersi al numero 380.3543007.
l’Altopiano
Sabato 22 giugno 2013
GOLF
SCHERMA
MolinariAmbasciatore del G.C.Asiago
Siglata una partnership tra il Golf Club Asiago ed Edoardo Molinari: in base ai termini
dell’accordo lo stemma del Circolo brillerà sulla sacca del giocatore torinese
Sulla sacca di
Edoardo Molinari,
golfista torinese
che, come il fratello
Francesco, ha saputo distinguersi ai più
alti livelli internazionali, d’ora in poi brillerà lo stemma del
Golf Club Asiago.
E’ quanto prevede
la partnership, siglata nei giorni scorsi,
tra il giocatore e il
circolo golfistico
asiaghese.
“Lo stile e i valori
sportivi di un campione
come
Edoardo Molinari –
sottolinea la presidente del Golf Club Asiago
Irene Gemmo - riflettono perfettamente l’anima del Golf
Club Asiago, un luogo in cui
vivere
un’esperienza
golfistica a tutto tondo, fatta
di distintività, sportività, amicizia e benessere. Abbiamo
scelto di abbinare la nostra
immagine a quella di Edoardo
per aiutare il nostro Circolo
a conquistare una visibilità e
una riconoscibilità di livello
internazionale”.
“Sono davvero entusiasta di
aver
stretto
questa
26
La voce degli 8 Comuni
partnership – dichiara a sua
volta Molinari - ritengo il Golf
Club Asiago uno dei più bei
campi di montagna europei,
e sono lieto di mettermi a
sua disposizione per aumentarne la visibilità nella comunità golfistica mondiale. Gio-
Maurizio Antonio Rigoni
presenta il suo nuovo libro
Prossimamente nelle librerie di Asiago
care ad Asiago è un’esperienza che coniuga mirabilmente il divertimento alla sfida e sportiva e che consiglio
a tutti di provare”.
Ricordiamo che Edoardo
Molinari negli ultimi tre
anniha collezionato una serie
impressionante di risultati
positivi comprese le vittorie
al Barclays Scottish Open e
al
Johnnie
Walker
Championship nell’ambito
dello European Tour e la partecipazione nella squadra che
si è aggiudicata la RyderCup
2010. Dopo una pausa per infortunio nel 2012, nell’anno
in corso ha saputo recuperare molte posizioni, arrivando
anche a conquistare un secondo posto al Maybank
Malaysian Open. Attualmente è tra i primi 50 della Race
to Dubai, ben piazzato per ottenere il suo posto al Dubai
World Tour Championship
2013.
ANNATA POSITIVA PER
ROSANGELA TOPATIGH
ANCHE A LIVELLO
INTERNAZIONALE
Rosangela Topatighcon la sua sciabola fa proprio sul serio. Quella sua avventura iniziata quasi per caso e per
“riempire” tempi d’attesa solo qualche anno fa si è trasformata via via in un cammino voluto con grande carattere e determinazione (evidentemente patrimonio genetico di famiglia, vero Lucio?) e che le ha portato anche
notevoli soddisfazioni. L’annata 2012-13 ha infatti visto
la spadista della “Petrarca Scherma Padova” ritagliarsi
parecchi risultati di valore, anche a livello
internazionale.Come ricorderete ad ottobre 2012, nel mondiale Master disputato a Krems (Austria), Rosangela si è
fermata nei sedicesimi estromessa dalla giapponese
Derose (10-7), dopo aver saltato il primo turno di diretta
grazie alle 5 vittorie e 1 sconfitta alla fine del girone, conquistando l’11^ piazza del ranking della sciabola femminile categoria 2^.La sua stagione è proseguita ed un’altra
tappa di rilievo sono stati i 23esimi Campionati Europei
Master disputati a maggio a Terni, con la partecipazione
di più di 1200 atleti in rappresentanza di 31 Paesi;nella
sua categoria (2^) della sciabola femminile “Rosy” ha concluso il programma con un più che soddisfacente 7° posto. Da annotare, infine, che i piazzamenti conquistati
nelle 5 prove di Coppa Italia 2012-13 (il 5° posto di Busto
Arsizio, il 3° di Lignano, il successo a Salerno, il 3° di
Torino ed il 2° di Piombino) sono valsi all’atleta galliese
uno splendido 2° posto. Di recente, in questo mese di
giugno, ai Campionati Italiani Master 2013 andati in scena al Pala Terme di Montecatini, dopo aver eliminato la
Kaiser (10-2), Rosangela è stata battuta in semifinale dalla
Bandieri (10-8), meritando al termine un bellissimo bronzo.
Cesare Pivotto
Rosangela assieme a Claudia Bandieri (Campionessa italiana)
Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
27
La voce degli 8 Comuni
VOLLEYASIAGO ALTOPIANO
Calato il sipario sulla stagione agonistica
Voce ai protagonisti
per un bilancio
stagionale complessivo incentrato sul
volontariato e la
passione per la
pallavolo
Con la prima settimana di giugno, è
finita ufficialmente l’attività agonistica. Stop anche agli allenamenti per tutte
le categorie del Volley Asiago Altopiano.
Si riprenderà a luglio. Facciamo insieme ad alcuni dei tanti protagonisti della stagione, vogliamo fare un bilancio
complessivo dell’annata agonistica. Ovviamente i protagonisti assoluti sono gli atleti, ma l’aria di vacanze (e non solo
pallavolistiche...) ci ha reso difficile trattenerli ad un microfono,
per cui ci siamo rivolti agli allenatori, ai consiglieri e, “last but not
least”, al presidente del Volley Asiago Adriano Rigoni. Il primo ad
aprirci la porta è il responsabile del settore minivolley Alessandro
Siviero: “Quest’anno è stato a dir poco esaltante, non solo sotto
il profilo dei numeri, che ormai non stupiscono più dato che
viaggiamo stabilmente intorno alla cifra di 45 atleti spartiti tra
le categorie mini e gioca volley, ma soprattutto sotto il profilo
del parco allenatori che quest’anno è stato stabile e di qualità;
non che gli anni scorsi avesse traballato, ma in un ottica di puro
volontariato (sul quale si basa tutto l’impianto della nostra società) non è facile trovare persone che abbiano un background
pallavolistico e allo stesso tempo voglia di mettersi in gioco per
i propri figli. La manovra messa in atto ancora l’anno scorso di
fare dei corsi allenatori interni per i genitori dei nostri atleti ha
portato certamente i suoi frutti e con tutta probabilità la ripeteremo anche quest’anno. Alcuni di quelli “arruolati in house” l’anno scorso hanno scelto di fare il corso allievi FIPAV quest’anno
(a giorni avranno gli esami) facendo crescere così di spessore l’offerta tecnica che
viene data ai nostri giovani.” E a dare ormai le ultime indicazioni per quest’anno alle
sue atlete in palestra c’è Lucio Plebs, il
traghettatore dell’ Under 16 in Seconda divisione, al quale chiediamo se può fermarsi
un paio di minuti per un breve bilancio di
stagione: “La stagione è andata decisamente
in crescendo... superate le prime difficoltà
di automatizzare i meccanismi della squadra, con l’Under 16 abbiamo ottenuto tanto cercando però di fare bene le cose semplici e migliorando un po’ alla volta i dettagli. Il lavoro e l’impegno di tutti, delle
ragazze per prime, degli allenatori e dei genitori, con umiltà e
nella consapevolezza dei propri mezzi, sono stati premiati con la
promozione in 2a DIV. Questi valori, perseguiti e insegnati dal
nostro indimenticato Petronio, che se anche costretto a una parentesi troppo breve con noi è comunque riuscito a lasciarci un
messaggio importante, sono stati recepiti e messi in pratica. Ringraziamo la società che ci ha sempre sostenuto e tutti coloro che
ci hanno sempre seguito. Il Volley Asiago Altopiano è formato in
toto da volontari che si mettono a disposizione per far crescere
meglio i nostri figli e i giovani che nello sport trovano grandi
insegnamenti di vita.” Poco più avanti, in un angolo della palestra
appositamente attrezzato con un pannello di legno inclinato e attaccato alla parete, c’è Ulisse Munari alle prese con le palleggiatrici;
Munari, oltre ad essere responsabile del settore Under 12/13 (ottenendo il secondo piazzamento in AICS), essendo anche il più
alto in grado come allenatore di Federazione è anche coordinatore
dell’area tecnica della società. A lui il microfono: “Credo che la
nostra realtà ormai non abbia più bisogno di presentazione e
quindi mi limito a ribadire un concetto
che in fondo è la nostra mission e cioè
portare i ragazzi del nostro territorio, non
solo di Asiago ma di tutto l’Altopiano,
in un posto dove possano fare sport, aggregarsi e creare amicizie, condividere
gioie e dispiaceri, esultare e rammaricarsi, farli crescere secondo i principi sani
dello sport. Sembrano cose scontate ma
non tutte le famiglie hanno la fortuna di
avere dei ragazzi che frequentano una
palestra, o un palazzetto e altri luoghi
dove si pratica lo sport. Noi, come certamente altre realtà sportive di questo territorio, cerchiamo di dare il nostro piccolo contributo. Cerchiamo di farlo con
onestà e impegno, senza scopi di lucro,
ma solo per puro entusiasmo e per amore
dei nostri figli e i figli
di questo territorio”.
Infine, venuto apposta
in palestra sapendo
della visita del nostro
giornale, ci avviciniamo ad Adriano Rigoni,
da ormai tre anni presidente della società.
“Non voglio parlare di
risultati dato che il vostro giornale li ha sempre esaurientemente
portati sotto gli occhi
di tutti gli altopianesi,
sia su carta che via
notiziario on-line (e di
questo non finiremo
mai di ringraziarvi!)
per cui mi limiterò a parlare della società e di cosa alimenta
questo entusiasmo che ancora dopo 7 anni di attività è straordinariamente acceso. Come ho già sentito accennare dagli allenatori che mi hanno preceduto al microfono, il volontariato e la
passione dei genitori è sicuramente il motore della nostra organizzazione. Nessuno di noi percepisce un soldo per tutto il tempo
che investe in palestra o su e giù per il costo a far trasferte.
Tempo che nella maggior parte dei casi viene strappato alle nostre famiglie o al lavoro. Eppure siamo ancora tutti qui ad appassionarci non solo per i risultati che ormai iniziano generosamente ad arrivare, ma anche per la continua crescita nel numero
di atleti, e questo è il dato, ovviamente non da allenatore ma da
presidente, per me più importante. Importante non solo perché è
una risposta data coi fatti, e non con le parole, ma e soprattutto
perché le nostre più di 100 atlete tesserate significano per noi
100 ragazze tolte dai bar o dalla strada. E’ chiaro che quando i
numeri aumentano in questo modo aumentano anche le responsabilità, ma a questo abbiamo sempre posto rimedio con un consiglio direttivo molto forte che, all’occorrenza, con un giro di
mail o di sms, in meno di ventiquattr’ore si riunisce e valuta se ci
sono situazioni da risolvere in emergenza o decisioni da prendere
al volo. Non voglio esaltare troppo le qualità della società che
presiedo, ma il mio intento è quello di valorizzare il lavoro di
tutti quelli che si spendono per questi ideali di sport, di amicizia
e di collettività. Mi auguro che come aumentano gli atleti aumentino anche sempre di più i genitori che condividono i nostri
ideali e si avvicinino a noi in qualche veste, arbitri, segnapunti,
supporto agli allenatori delle categorie giovanili,
accompagnatori... le nostre porte sono sempre aperte.” E con
questo invito del presidente Adriano Rigoni diamo appuntamento
alla prossima stagione agonistica del Volley Asiago Altopiano che
inizierà a Luglio per le categorie Under e Divisioni e a Settembre
per le categorie Mini e Gioca Volley. Il sito della società
www.volley-asiago.it è sempre attivo per seguire le novità inerenti la società, per prendere contatti con la segreteria e soprattutto, da quest’anno, per fare la preiscrizione on-line.
HOCKEY INLINE
Sabato 18 e domenica 19
maggio a Roana si sono
svolte le finali di hockey
inline del settore giovanile
valide per il campionato
italiano.
Sebbene le condizioni meteorologiche non fossero
proprio delle migliori, a
scaldare i nostri animi
c’è voluto poco! Per la
squadra dei Ghosts Padova Under 13 è stata
l’apoteosi: dopo un campionato in cui sono risultati imbattuti, non poteva
mancare la grande soddisfazione finale con la conquista dello scudetto.
Infatti, dopo aver sconfitto l’Empoli 7 a 0, il Modena 4 a 1, i Diavoli del
Due asiaghesi tra i Campioni d’Italia U13
Thomas Brugnerotto e Gian Paolo Scaggiari hanno dato il loro contributo alla vittoria
Vicenza 6 a 0,
hanno battuto
in finale anche
la
squadra
friulana dei
Taurus
del
Buja.
Nonostante i
Ghosts avessero
segnato il primo goal quasi
subito, apparendo più padroni del gioco,
il Buja ha dimostrato grande determinazione tanto da
chiudere il primo tempo in
vantaggio per 2 reti a 1. Ma
dopo l’intervallo, i Ghosts
sono scesi in pista decisi a
prendere “il toro per le corna” e sono riusciti addirittura ad agguantare il pareg-
gio, in inferiorità numerica (2
giocatori contro
4), superando gli
avversari e confermando poi,
all’ultimo minuto di gioco, il risultato di 4 reti a
2.
Una vittoria durissima frutto di
grande convinzione e coraggio,
una
partita
da”
cardiopalma” proprio degna
di uno scudetto!
Complimenti a tutti i ragazzi,
al
“fantasmagorico” allenatore Riccardo Marobin, a
tutta l’organizzazione e un
particolare ringraziamento ai due giovani
asiaghesi
Thomas
Brugnerotto e Gian Paolo
Scaggiari che con la loro
importante presenza in
campo hanno saputo dare
un ottimo contributo e un
plus valore alla squadra.
La soddisfazione per la
vittoria dello scudetto ha
sicuramente ripagato i nostri due giovani del sacrificio per i numerosi allenamenti a Padova.
Bravi Ragazzi!
I Ghosts Padova
Sabato 22 giugno 2013
La piscina dovrebbe garantire
corsie riservate al nuoto libero
Abito in Altopiano dal 2003 e appena posso mi piace
andare a nuotare alla piscina di Canove. Facendo un
lavoro sedentario, ne ho anche bisogno. Poiché mi è
capitato più volte di non poter entrare perché c’erano
corsi di nuoto, venerdì 7 giugno sono andato a parlarne con il gestore. Gli ho detto che andrebbe garantito l’ingresso, lasciando almeno una corsia per il nuoto
libero. Mi ha risposto che gli orari sono riportati su
internet e all’esterno della piscina, che se uno trova
chiuso può aspettare che finiscano i corsi, che lui potrebbe anche tenere aperto un’ora al mattino e un’ora
al pomeriggio. Ho avuto la spiacevole sensazione di
aver messo piede abusivamente in una proprietà privata. Ma quella di Canove non è una piscina comunale? Mi piacerebbe sapere se esiste una normativa in
materia, mi piacerebbe che qualcuno, magari con conoscenze legali, mi aiutasse a capire chi ha torto e chi
ragione. A me sembra che non si possa impedire a chi
lo voglia di andare a farsi una nuotata durante gli orari di apertura (9.30 – 21.30 dal lunedì al venerdì e 9.30
– 19.30 sabato e domenica).
Giampiero Moschini
Finalmente, dopo tanti giorni di pioggia, il sole, il caldo
sono arrivati. Ed ecco che
di mattino presto, nell’ora
dell’ultimo scorcio di sonno, si son subito fatti sentire i trattori: le “stebe” nei
prati son diventate rosse,
segno che il fieno è maturo, è ora di tagliarlo. Se il
tempo si manterrà al bello,
per una decina di giorni, la
colonna sonora da mattino
a sera sarà quella dei trattori, delle macchine che
taglieranno, gireranno, imballeranno quintali su quintali di fieno da stivare nelle
“tese”per il lungo inverno.
Ho sentito qualche anziano commentare “che
bacan, ai me tempi fare el
fen gera un lavoro quasi
silenzioso, al massimo se
sentiva qualche strisio
quando che se rabaltava el
careto che da ingordi se
gera cargà masa, tuta
‘naltra storia”.
Perché un tempo non tanto lontano, o forse sì, erano gli uomini a lavorare non
le macchine, per sapere il
tempo si guardava “come
che se faseva la luna” e no
internet; falci, forche, rastrelli
venivano tirati fuori rimessi
a nuovo nelle lunghe giornate invernali. Quando era il
momento, arrivavano cantando dalla campagna i
segantini, lo zaino con poche
cose, la falce in spalla, il
“coaro con la pria” attaccato alla cinta. Al loro seguito
“le opere”, uomini, donne,
adolescenti che per poche
lire e cibo assicurato offrivano le proprie braccia, il proprio lavoro.
Prima che il sole sorgesse
con l’erba bagnata “da
l’aguaso”, così le lame scorrevano meglio, era l’ora in
cui i segantini uscivano a tagliare di “anta in anta” il fieno maturo per rientrare stanchi verso le otto, papparsi il
primo panaro di polenta della giornata con salame e formaggio per poi riposare tutto il giorno e tornare nei
campi all’imbrunire. Toccava agli altri proseguire il lavoro, le vacche ormai munte
erano già al pascolo guardate dai “boce” più piccoli “i
vacareti”, uomini e donne in-
l’Altopiano
28
La voce degli 8 Comuni
Grazie agli “Angeli” della Maternità di Asiago
Siamo una coppia di
altopianesi che, dopo lunga attesa, lo scorso 10
aprile, hanno visto nascere il loro tanto desiderato
piccolo Lorenzo.Il parto è
avvenuto presso il reparto maternità dell’Ospedale di Asiago ed è proprio
per questo che abbiamo
deciso di far pubblicare
questa nostra lettera. Si
parla tanto, e non sempre
bene, dei problemi del
nostro
nosocomio
altopianese e del fatto di
voler trasferire molti dei
reparti in pianura, a
Bassano. Noi, nel nostro
piccolo, vorremmo spendere due parole per dire
quanto ci siamo trovati
bene e come siamo stati
accolti in un momento
così delicato della vita,
sia per la mamma, che per
il bambino. Possiamo dire
di esserci trovati circondati da veri e propri “Angeli”, a partire dai medici, fino alle ostetriche (eccezionali) e alle infermiere!
Un vero team di persone
che, collaborando con
professionalità e umanità,
ci hanno circondato di
mille premure, attenzioni
e anche tanta pazienza,
facendoci sentire sicuri e
protetti come ci si sente in
una grande famiglia! Tanto che al ritorno a casa
ci mancavano tutti quanti!!!
Siamo del parere che,
senza voler togliere niente a nessuno, non siano
molti gli ospedali dove si
possa trovare un ambien-
Tempo di fienagione
vece forca in mano via nei
campi a rompere le “ante”.
In casa rimanevano solo i
vecchi e chi aveva il compito di cucinare il minestrone e
la polenta per mezzogiorno.
Si lavorava così, in silenzio o
intonando sottovoce qualche
canzone, per tutto il giorno:
dalla forca si passava al rastrello, dal rastrello alla forca secondo il bisogno; fortunati erano quelli che aveva-
no un cavallo e “el volta e el
rastrelon” da “tacarghe
soto”, ma il più veniva sempre fatto a mano. Col rastrello si voltava, “se faseva
antine par far su marei o
antoni” quando il fieno era
pronto da caricare, con la
forca invece “se faseva su i
marei la sera e se li butava
fora la matina, se cargava el
fen sul caro e se lo postava”.
Per giorni era così dall’alba
te così meraviglioso,
dove le mamme, i papà e i
bimbi vivono serenamente ed in maniera indimenticabile i loro momenti più
intimi ed importanti!
Quindi, tramite questa lettera, desideriamo, oltre che
elogiare, ringraziare tantissimo con tutto il cuore
indistintamente tutte le figure professionali che collaborano al buon anda-
mento di questo “magico”
reparto, comprese anche
operatrici e personale delle pulizie, augurando loro
che questa “chicca” del
nostro ospedale abbia lunga vita e continui sempre
così, perché è solo un
grande vanto e motivo di
orgoglio per il nostro
Altopiano e la nostra comunità! Grazie a Tutti!
Ivana, Gianni e Lorenzo
al tramonto, niente orologi,
solo il sole a segnare lo scorrere del tempo: un pezzo di
pane a metà mattino e metà
pomeriggio, pranzo e cena di
fretta, poche ore di sonno ristoratore e se il temporale
che arrivava all’improvviso e
da una parte rovinava il lavoro, dall’altra si rivelava un
momento di riposo insperato.
Si lavorava così, le braccia
doloranti a sera, le vesciche,
i calli alle mani dei più giovani, fino a che la “tesa, il
barco” venivano riempiti di fieno profumato dal calore del
sole e qualche “marela” fatta
qua e là arricchiva il paesaggio. E finalmente arrivati all’ultima “forcà de fen” era l’ora
“dela gansega”, tutti seduti alla
grande tavola a festeggiare
con minestrone, pollo, patate,
polenta, una semplice torta e
l’immancabile goccio di vino,
momento di saluto per chi la
mattina sarebbe ripartito per la
campagna, momento di tristezza per qualche amicizia
nata, per qualche bacio rubato in qualche angolo nascosto:
per tutti “el fen gera fato”,
l’appuntamento era per metà
agosto quando arrivava “el
tempo de l’arziva”. A raccontarla così sembra di vedere
un vecchio documentario di
storia, eppure non è passato
così tanto tempo ma la svolta è cominciata con l’arrivo
delle prime falciatrici, le
mitiche “BCS”, alla fine degli anni ’50, dei primi trattori
oggi già pezzi da museo e
dopo tutto ha incominciato a
correre: una sola macchina
per fare il lavoro di tante braccia, finito il lavoro di gruppo.
Tornando ai ricordi di qualcuno …. “Quanto bacan, e
alla fin fine con tuto sto
sbatere el meio resta par
tera, ma tanto dopo al fen i
ghe zonta el mangime parchè
le vache fasa più late! E pensare che mi me gero catà la
morosa proprio drio al fen: la
vegneva dala campagna
bela, zovane, forte, a furia de
lavorar tacai me so innamorà
e dopo qualche ano la sposà,
deso anca ste robe ze pasà
de moda ma a mi povaro
vecio laseme almeno la nostalgia de un tempo che mai
più non tornerà”.
Francesca Rigoni Nappa
l’Altopiano
Sabato 22 giugno 2013
Nessuno muore sulla terra finchè
vive nel cuore di chi resta
29
La voce degli 8 Comuni
Grande Rogazione! Ricordando Mario Rigoni Stern
Parlarne, fare in modo che Lei sia sempre
presente lì, anche se ci sono ovunque i suoi
libri. Conosco i titoli a memoria, percepisco
persino i momenti in cui li ha scritti, i suoi stati
d’animo mentre li pensava. Ritorno quest’anno sull’Altopiano per l’annuale Grande
Rogazione. Appuntamento alle sei con San
Matteo che ci richiama con il rintocco delle
sue campane e mi chiedo se è sempre lì, il
Matiò, ad aspettarci. La pioggia battente ci
accompagnerà lungo tutto il percorso. Diluvia; è Sua sorella Nenni che mi ha insegnato
questa nuova parola. In Francia, si dice “ il
pleut à seaux” o forse anche “il pleut des cordes” (piove a
dirotto). “Raining cats and dogs” in Inghilterra, per ricordare
credenze ancestrali; ognuno ha le proprie credenze. M’incammino pensando che Lei, oggi, sta percorrendo questo sentiero.
Con noi. In testa, lo stendardo in pugno, pronto ad intonare la
prima litania che riecheggiava all’interno della folla. Ritornano a
mente i ricordi della Rogazione quando era fanciullo
sull’Altopiano… Oggi, è Lei, Mario, che interpella i più anziani
del gruppo. Tönle risponde per primo: “Non è più come prima,
Mario, quanti di noi sono scomparsi, non è più come prima…”
Lei non vuole sentire nulla perché li vuole tutti presenti nel lungo
serpentone, nella colonna che si fa via via più compatta, non
ADA CARLI
(Ved. Gattolin)
di anni 86
Lascia nel dolore
Francesco con Silvella,
Bruno con Morena,
Rita e Nicole, i nipoti i
pronipoti e parenti tutti
ASIAGO
12 Giugno 2013
La Redazione de
L’Altopiano, anche a
nome di molti cittadini,
esprime le più sentite
condoglianze all’ex
sindaco di Asiago
Francesco Gattolin e
a tutta la sua famiglia
per la perdita della
cara mamma
GIAMPIETRO RIGONI
(Vecchia Milano)
di anni 70
Lascia nel dolore
Loretta, Giuditta con Pino,
Franco con Miranda, i
nipoti Roberto, Alessio,
Elena e Marina, i cugini
e parenti tutti
ASIAGO
15 Giugno 2013
pretende ascoltare nulla; per Lei è come se
il tempo di questa marcia di primavera potesse restituire l’anima a questi morti e la
loro vita, a Lei. Nonostante le parole rievocate dal vecchio messaggero, sa che Moretto
è arrivato, anche Matteo e poi anche Giacomo; Roero, il piccolo sotto-tenente del Piemonte; è lì con la sua bottiglia di grappa che
ha ritrovato. Il tenente Sarpi, anche lui, è
giunto dalla Sicilia per essere presente
sull’Altopiano l’11 maggio, accanto a Lei,
trascurando la mamma e abbandonando i
suoi aranceti che rifioriranno ben presto. Poi
si riesce a scorgere, in lontananza, il giovane soldato della piana
di Marcesina; è sceso a valle tra due passeggiate in slitta, quella
dell’amore, quella della morte. Giùanin, lui, non chiede più quando sarete tutti di ritorno a baita; lui è tornato ed è proprio la sua
voce intonata che sente e che domina le altre: Ora pro
nobis…Sono le parole conclusive per il nuovo santo invocato
nella litania recitata dal gruppo. Il Suo nome si fa sentire lungo
tutto il corteo colorato che s’incammina e che calpesta il tarassaco
in fiore. Una voce roca, quella del Vu, Albino Vu, il recuperante,
s’innalza con forza; l’interpella da lontano, da molto lontano.
Camminiamo allineati per gruppi di quattro persone,
talvolta,quando il sentiero si allarga, rivolgiamo lo sguardo stupi-
to a questa processione che sembra da lontano immobile, ma
che in realtà va avanti. Una visione prende il sopravvento; la
visione delle colonne d’uomini vestiti di bianco sui clichés del
fronte russo; quelli della memoria. Forme bianche su un lenzuolo grigiastro di neve e di salme … Ora, nonostante la pioggia, la
vita, che palpita sotto questi ombrelli dai colori vivaci, ha riacquistato
la sua anima e l’erba dei campi è alta e vigorosa. Il dubbio assale lo
sguardo: è proprio lui, tre file dietro di me? Primo Levi è lì, quante
volte l’ha invitato! Non lo sa a tutt’oggi. Mario, sarà una vera gioia
da condividere quando seguirà i suoi passi fino al monte Katz. Quanta allegra fratellanza…. Non è venuto da solo, lui. Hanno fatto il
viaggio in tre da Torino, Suo zio Toni, il visionario e Nuto che voleva
stare a Suo fianco nel ricordo degli ardui percorsi nella steppa russa,
per ricordare ancora , un’ultima volta, gli amici scomparsi e la loro
gioventù sacrificata. Nel sottofondo di questa processione, che presto andrà a pregare e a scambiarsi le uova dipinte al Lazzaretto,
s’intravvedono ancora i pastori Tana e Bepi dei Pun, poi MatiòParlio
che ringrazia, NinSech che ha ritrovato un po’ di quella gioia che
aveva perso…. E poi, la gente delle malghe, che siano dal Koberlé
o dalla crocetta di Zebio, poco importa. Sono arrivati tutti, oltrepassando il mistero della morte, per accostarsi alle tradizioni ancestrali, e
vivere insieme questo giorno di eternità in cui gli uomini sono felici di
ritrovarsi con Lei, Mario, alla Rogazione di maggio. San Matteo,
dona eis requiem!
ElisabethGroelly (France, Provence. 01/06/2013)
GUIDO LUNARDI
di anni 91
Lascia nel dolore
la moglie Diletta, i figli
Loriano con Edna, Angela,
Adriano con Cristina, gli
affezionati nipoti, le
sorelle Rita e Norma, il
fratello Antonio, i nipoti
e parenti tutti
ASIAGO
17 Giugno 2013
IMELDA POZZA
Ved Rossi
di anni 71
Lascia nel dolore i figli
Roberto, Luciano, Donatella e Claudio, le nuore, i
cari nipoti, i fratelli, i
cognati, le cognate, i
parenti e quanti le
volevano bene
CESUNA
8 Giugno 2013
MARIO RIGONI
ZANGA
di anni 88
Lascia nel dolore
il fratello Elio, la cognata
Antonella, gli adorati
nipoti, i pronipoti
e parenti tutti
ASIAGO
16 Giugno 2013
MARIA PAGANIN
RENATO
SAMBUGARO
di anni 82
di anni 79
Lascia nel dolore
i figli Alda, Ezio e Luciano
le nuore, i nipoti
e parenti tutti
Lascia nel dolore la moglie
Gianna, i figli Paolo con
Katia, Marinella con
Giuseppe, gli adorati
nipoti e parenti tutti
GALLIO
9 Giugno 2013
ASIAGO- via Berga
14 Giugno 2013
MARIA ANTONIETTA
COSTA
di anni 73
Lascia nel dolore
il marito Carlo, i figli
Giuliana con Matteo,
Stefano con Claudia,
Nadia con Luciano, i
nipoti Davide, Elisa,
Samuele, Cristiano, Paolo,
Anna, Elisabetta ed
Enrica, le sorelle, le
cognate, i cognati
e parenti tutti
Rotzo
14 Giugno 2013
Inviate il ricordo
dei vostri cari
all’indirizzo e-mail
[email protected]
oppure tramite
posta all’indirizzo:
L’Altopiano, via
J.Scajaro, 23 - Asiago (le
inserzioni sono gratuite)
a cura di Giovanni Dalle Fusine
Sabato
22 giugnogiugno
2013 a venerdì 5 luglio
Da sabato22
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
30
Il 22 giugno è il 173º giorno del calendario gregoriano. Mancano 192 giorni alla fine dell’anno
Sabato 22 S. Paolino
Domenica23 S. Lanfranco
Lunedì 24 S. Giovanni
Martedì 25 S. Guglielmo
Mercoledì 26 SS. Giovanni e Paolo
Giovedì 27 S.Cirillo
Venerdì 28 S. Attilio
Sabato 29S S. Pietro e Paolo
Domenica30 SS. Primi martiri
Lunedì 1 luglio S. Teobaldo
Martedì 2 S. Ottone
Mercoledì 3 S. Tommaso
Giovedì 4 S. Elisabetta
Venerdì 5
S. Antonio
L’8 giugno il sole nel vicentino sorge alle ore 5.19, passa in meridiano alle 13.10 e tramonta alle 21.03. Il 1° luglio il sole sorge alle ore
5.22 e tramonta alle 21.04
Poesia di luglio: “Quando su ci si butta lei, Si fa d’un triste colore
di rosa. Il bel fogliame. Strugge forre, beve fiumi, Macina scogli,
splende, È furia che s’ostina, è l’implacabile, Sparge spazio, acceca
mete, È l’estate e nei secoli. Con i suoi occhi calcinanti Va della terra
spogliando lo scheletro”. G.iuseppe Ungaretti
Astrologia. I nati il 22 giugno prendono la vita come un romanzo,
un’avventura: sono attratti dalla rappresentazione della vita e raramente riescono a resistere alla tentazione di un viaggio entusiasmante, di una situazione intrigante o di una storia d’amore nascosta. Il loro romanticismo può essere però aperto, alla luce del sole,
o nascosto.I nati di questo giorno esaltano al massimo passione ed
esperienze, molti seguono l’insolito corso dei loro desideri e fantasie, puntando ogni volta a un eccessivo stato esaltazione. I nati il
ventiduesimo giorno del mese sono governati dal numero 4 (2+2=4)
e dal pianeta Urano, che è insieme ondivago ed esplosivo. Coloro
che sono governati dal 4 sono individualisti. Pregi: romantico, sensibile, fantasioso.
Previsioni meteo a lungo termine.
Tra il 25 e 28 giugno: sull’Italia il clima si farà decisamente più mite
per una circolazione che si orienterà da Nordovest e che si mostrerà moderatamente instabile sulle Alpi, Prealpi localmente sulle medie e alte pianure del Nord, specie centro-orientali e sul centro
Appennino dove saranno frequenti le occasioni per rovesci o locali temporali, specie diurni, in possibile locale sconfinamento anche
verso le coste del medio Adriatico. Tempo asciutto e soleggiato
sulle isole maggiori e al Sud.Le temperature sono previste stazionarie con clima estivo ma gradevole e valori nelle medie stagionali
o anche sotto di 1/2° verso fine periodo al Sud, mediamente compresi tra 25° e 29°. 29 – 30 giugno: il tempo sarà mediamente buono
con ampio soleggiamento e clima gradevole estivo e senza eccessi
termici; vanno computati, tuttavia, fenomeni di instabilità dovuti a
infiltrazioni di aria umida da Nordovest sia sui rilievi alpini, Prealpini
e di Nordest in genere, che su quelli appenninici centro-meridionali
con rischio moderato di temporali. Primi giorni di luglio: sull’Italia il
tempo si mostrerà più stabile al Centrosud e isole maggiori salvo
un rischio moderato di temporali sul Centro Appennino. Rimane
leggermente più compromesso il tempo al Nord, dove continueranno a infiltrarsi deboli correnti umide da Ovest responsabili di locali
piogge o temporali in particolare su Alpi e Prealpi ma spesso sconfinanti anche verso le pianure, specie medie e alte orientali. Clima
gradevole estivo un po’ più caldo.
Accadde oggi, ma tanti anni fa. Il
1° luglio 1899 venne fondata la
Fabbrica Italiana Automobili
Torino, a Palazzo Bricherasio,
da 30 tra industriali ed azionisti
(tra cui il torinese Giovanni
Agnelli). Capitale iniziale
800.000 Lire. Il primo stabilimento viene aperto nel 1900 a
Torino in corso Dante Alighieri,
35 con 150 operai. Prima auto pro-
dotta: Fiat “31/2 HP” del 1899. Prime utilitarie prodotte: dal 1932 la
Balilla 508 e dal 1936 la Topolino. Nel 1963 il nipote del fondatore,
Gianni Agnelli, divenne direttore prima e presidente poi. Dagli anni
sessanta in poi la FIAT si è espansa costruendo impianti in tutto il
mondo ed acquisendo altre aziende
automobilistiche come SEAT, OM,
Autobianchi, Lancia, Alfa Romeo,
Ferrari.
Ai primi di luglio del 1313 nasceva
Giovanni Boccaccio. Famoso poeta e
scrittore, figlio illegittimo, ma presto
riconosciuto, del mercante certaldese
Boccaccio di Chelino e di madre ignota. Gli ultimi anni della sua vita furono
tristi a causa delle critiche condizioni
di salute. Nel 1374 scrisse il suo ultimo sonetto per la morte di Francesco
Petrarca e il 21 dicembre dell’anno seguente morì a Certaldo.
Un santo per volta. San Giovanni. Giovanni Battista è il santo più raffigurato nell’arte di tutti i secoli; non
c’è si può dire, pala d’altare o quadro di gruppo di santi, da soli o
intorno al trono della Vergine Maria, che non sia presente questo
santo, rivestito di solito con una pelle d’animale e con in mano un
bastone terminante a forma di croce. Senza contare le tante opere
pittoriche dei più grandi artisti come Raffaello, Leonardo, ecc. che
lo raffigurano bambino, che gioca con il piccolo Gesù, sempre rivestito con la pelle ovina e chiamato affettuosamente “San
Giovannino”. Ciò testimonia il grande interesse, che in tutte le epoche ha suscitato questo austero profeta, così in alto nella stessa
considerazione di Cristo, da essere da lui definito “Il più grande tra
i nati da donna”. Egli è l’ultimo profeta dell’Antico Testamento e il
primo Apostolo di Gesù, perché gli rese testimonianza ancora in
vita. È tale la considerazione che la Chiesa gli riserva, che è l’unico
santo dopo Maria ad essere ricordato nella liturgia, oltre che nel
giorno della sua morte (29 agosto), anche nel giorno della sua nascita terrena (24 giugno); ma quest’ultima data è la più usata per la
sua venerazione, dalle innumerevoli chiese, diocesi, città e paesi di
tutto il mondo, che lo tengono come loro santo patrono.
Inoltre fra i nomi maschili, ma anche usato nelle derivazioni femminili (Giovanna, Gianna) è il più diffuso nel mondo, tradotto nelle
varie lingue; e tanti altri santi, beati, venerabili della Chiesa, hanno
portato originariamente il suo nome; come del resto il quasi contemporaneo S. Giovanni l’Evangelista e apostolo, perché il nome
Giovanni, al suo tempo era già conosciuto e nell’ebraico Iehóhanan,
significava: “Dio è propizio”. San Giovanni è patrono dei monaci,
ha per emblema l’ascia e l’agnello.
Dolci di stagione: torta con le ciliegie. Ingredienti: •300 g di farina
0 •300 g di ciliegie intere •2 uova medie •120 g zucchero di canna •75
g di burro •100 g di latte •scorza di 1/2 limone bio •1 bustina di
lievito •una presa di sale. Procurarsi uno stampo da 26 cm di diametro. Procedimento: rompere le uova in una ciotola grande, aggiungendo lo zucchero e una presa di sale ,e lavoriamole energicamente
con la forchetta per qualche minuto. Aggiungere il burro liquefatto
e freddo, la scorza del limone grattugiata, il latte, e poco alla volta la
farina setacciata con il lievito per dolci.Aggiungiamo per ultimo le
ciliegie, lasciandone da parte 12-15 metà, che useremo per la decorazione finale. Se l’impasto vi risulta un po’ duro non preoccupatevi e non cadete nella tentazione di diluirlo con altro latte. La
ciliegia è un frutto molto acquoso e in cottura rilascerà l’acqua
ammorbidendo la torta. Versare l’impasto nella tortiera foderata
con carta forno o imburrata e infarinata. Poiché l’impasto è piuttosto duro, dovremo necessariamente aiutarci con una spatola per distribuirlo bene nello stampo e livellarlo un
po’.Disponiamo quindi le mezze ciliegie
tenute da parte, premendole leggermente nell’impasto con la parte del taglio
rivolta verso il basso. Inforniamo subito
a 200° in forno ventilato, e abbassiamo a 180°
dopo i primi 5 minuti. Cuociamo per ulteriori 25 minuti
facendo sempre la prova dello stuzzicadenti prima di spegnere.Al
termine della cottura, lasciamo la torta nel forno spento per altri 5
minuti, con lo sportello semiaperto, eviterà che si sgonfi al centro.
Lasciare la torta a raffreddarsi per bene prima di consumarla.
Dalle ore 8.45 di sabato 22
alle ore 8.45 di sabato 29 giugno
ASIAGO: Farmacia Rossi sas
del dr. Adelchi Zuccato – Viale Matteotti
Dalle ore 8.45 di sabato 29 giugno
alle ore 8.45 di sabato 6 luglio
CANOVE: Farmacia del dr. Leonardo Bosio
Via Roma, 33/a
CONCO: Farmacia della dr.ssa Monica Federici,
Piazza S. Marco, 23
Domenica 23 giugno
CONCO: ENI – Strada provinciale Fratellanza
Domenica 30 giugno
CONCO: S.MARCO PETROLI – Via Cappellari, 12
MEZZASELVA: IP – Via XXI Maggio, 149
ARIETE
Sognare ad occhi aperti è la vostra specialità. Con Marte e Mercurio nel segno, potete però permettervi non soltanto di sognare, ma
anche di agire, sempre valutando con attenzione la situazione. Se
avete dubbi, il saggio consiglio di qualcuno che stimate potrà trarvi
d’impaccio. Nell’amore seguire le ragioni del cuore, anche se non
concordano con il buon senso.
TORO
Una decisione coraggiosa, che a prima vista potrebbe sembrare
rischiosa, è quello che ci vuole per risolvere il problema di coppia
che da tempo vi assilla. La sincerità è lo strumento più adatto per
chiarire, anzitutto a voi stessi, quali sono i vostri veri desideri.
L’amore potrebbe darvi di più se soltanto sapreste come gestirlo.
GEMELLI
La presenza di Plutone nel segno è valorizzata dall’aspetto favorevole di Saturno, che rende il vostro giudizio assai apprezzabile per
la sottigliezza dell’analisi. Nell’amore potrete approfondire un rapporto, oppure se vi pare superato, porvi fine con delicatezza, ma
con decisione. Se invece avete dei dubbi, attendente un segno del
destino: arriverà!
CANCRO
Siete in grado di farvi valere con successo sia negli affetti che
nell’ambiente di lavoro: spetta a voi scegliere in quale settore intervenire con energia per ottenere una maggiore chiarezza. Nell’amore
non sono escluse piacevoli novità, da favorire con un atteggiamento possibilista e con l’ottimismo che vi caratterizza.
LEONE
Sapete di avere a che fare con Saturno che affina la vostra capacità
critica, rendendovi un partner difficile anche se affascinante per
l’intelligenza che vi distingue sulla valutazione di ogni questione
sia pratica che sentimentale. Di fronte a un imprevisto è possibile
che affiori un momento di dubbio; potreste sfruttarlo per rompere
un rapporto che vi è venuto noia.
VERGINE
La vostra capacità di giudicare con equità e giustizia sta tentennando: Urano all’opposizione del vostro segno vi rende dubbiosi e
crea problemi di comprensione reciproca nel rapporto di coppia.
Nell’amore potreste rischiare una rottura se non fate attenzione ai
desideri del partner, che, anche se non li condividete, meritano la
massima considerazione.
BILANCIA
Siete tuttora alle prese con l’opposizione di Marte, al quale si è
aggiunto da poco anche Mercurio: il destino vi presenterà così la
soluzione di un problema che finora non avete bene interpretato,
dandovi l’idea giusta per fare centro. Nell’amore ci sono ampie
possibilità di rinsaldare un rapporto in crisi, se ci tenete. In caso
contrario, è facile dire no.
SCORPIONE
Gli ostacoli che avete finora incontrato stanno per scomparire: dovete saper attendere che il destino faccia la sua parte, proponendovi una piacevole novità, che arriverà al momento giusto. I vostri
ambiziosi programmi sono in fase di evoluzione e non è da escludere un ritocco a un progetto impegnativo, che faciliterà la soluzione
di un problema.
SAGITTARIO
Nell’attesa che Saturno si manifesti concretamente, potete favorire
il destino mettendo in ordine dove ce n’è bisogno: eviterete di
essere oggetto di critiche non del tutto infondate. Nell’amore non
turbate l’equilibrio di coppia e assecondate il partner anche nelle
sue stravaganze, dimostrandogli la vostra apertura alle novità, anche se non le condividete.
CAPRICORNO
Andate avanti serenamente nell’azione intrapresa e se terrete ben
presente l’opinione di qualcuno che stimate non sbaglierete. Giove
protegge il vostro estro e la vostra fantasia, rendendovi più coraggiosi e più graditi a qualcuno che vi sta a cuore, convincendolo a
seguirvi. Nell’amore avete quasi tutto quel che volete, non cercate
novità a tutti i costi.
ACQUARIO
In attesa di novità potete dedicarci a mettere ordine nei cassetti e nelle
idee, ma soprattutto nei sentimenti, specie se negli ultimi tempi avete
fatto un incontro significativo. Una maggiore attenzione verso un partner esigente ma intelligente vi frutterà un gradito riconoscimento. Non
sprecate un’occasione per fare un gesto generoso.
PESCI
Vi potete permettere il lusso di rompere con la tradizione, soddisfacendo
un vostro intimo desiderio. Scegliete però con attenzione come e quando prendere una iniziativa rischiosa, che potrà andare a buon fine se
saprete progettarla nei minimi particolari, tenendo ben presenti i più
recenti cambiamenti della situazione nella quale potete intervenire.
Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
Le magiche nevi del Giappone
Tre altopianesi alla
scoperta
del
giappone, o meglio
delle nevi giapponesi. Michele Frigo è rimasto folgorato da immagini e
racconti di sciate
senza paragoni in
nevi freschissime.
Fresche perché
sull’isola nipponica
di Hokkaido nevica quasi tutti i giorni. Quindi via a
coinvolgere altri
due altopianesi disposti all’avventura. Alberto Stefani
Mas e Andrea Martini, assieme a Michele, sono dunque
partiti armi e bagagli in spalla per scoprire le condizioni
estreme e le nevicate infinite di Hokkaido e le sue località sciistiche tra cui Kokusai,
Furano, Kurodake e
Sapporo. Condizioni estreme
ma ad altitudini basse, quasi
a livello del mare; le piste invece sono molto simili ai
dislivelli del Verena o delle
Melette. Ma il fatto che nevichi sempre, che le temperature siano quasi artiche e
che soffi un vento costante
che scende dalla penisola
del Kamchakta fa pensare
di essere più nell’Antartide.
“Tranne per la precisione
nipponica che farebbe svergognare gli svizzeri – butta
li Alberto – Ci sono burrasche quasi quotidiane di tale
forza che cancellano strade e borghi; tutto è coperto
da una coltre bianca che
arriva anche a superare i
tre metri”.
“Ci sono letteralmente montagne di neve – aggiunge
Andrea – E le temperature
diurne vanno dal – 10 a ol-
Vendo cuccioli
pastore tedesco
Vendo cuccioli pastore
tedesco con mantello nero
focato con pedigree e
regolare iscrizione
all’ENCI. Nati il 21 marzo
2013 da padre “Bax di
Camporeale” e madre
“Alaska dei due platani”.
In pronta consegna ad
Asiago. Per informazioni
rivolgersi a Federico
340.8593578
tre i – 20 ° C. Quando entri in un locale
ci sono dei getti di
aria calda che di riscaldano e ti asciugano; una cosa pazzesca”.
Una disponibilità di
energia data anche
dall’attività
geotermica della
zona che è tutta vulcanica, tanto che si
scia fino alle 24 con
fari giganti che illuminano le piste. Ma
è il fuoripista che i
tre altopianesi, e
qualsiasi europeo,
cercano. Soffici discese tra
boschi di betulla di fatto
proibite ma, quasi all’italiana, tollerate.
“Ogni tanto fanno una sorta di retata e sequestrano
gli skipass degli sciatori trovati fuori pista – spiega
Michele – Oltre allo sci è
chiaro che abbiamo visitato Sapporo e il suo famoso
Snow Festival e una puntata a Tokyo era d’obbligo.
Tornando, nel cuore è rimasto un paese affascinante,
con della neve davvero incredibile”.
G.R.
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I neolaureati
dell’Altopiano
Ermanno e Loredana: 50 anni d’amore, di cose dette e non
dette, di presenze e assenze, di giochi e di sorrisi: siete
sempre stati solidali l’un l’altra, vi siete sempre rispettati e
siamo molto onorati che abbiate scelto la Locanda Aurora
per festeggiare il vostro anniversario. Grazie da noi tutti!
In località Coda ad Asiago affittasi capannone
disposto su due livelli di circa 1000 metri
quadrati. Possibilità di locare anche un solo
piano. Per informazioni rivolgersi al
347.6773079 oppure 0424.463356
Cercasi ragazza per servizio bar esterno
in orario diurno, per i week-end e il mese
di agosto. Le interessate possono inviare i
propri dati all'indirizzo e-mail
[email protected]
Vivissime
congratulazioni a
Michela Rodeghiero
(Rutzer) che martedì
18 luglio si è
laureata
all’Università Ca’
Foscari di Venezia in
Scienze dell’antichità
con voto 110 e lode
presentando una
tesi su Pompeo
Sabato 22 giugno 2013
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
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