Cliente Lamborghini

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Attualità
all’ospedale di Saluzzo con l’Avo
Volontari
tra i malati
Il nuovo direttivo Avo di Savigliano
SALUZZO – Il saluzzese Aldo Giamello, 70
anni, pensionato Burgo,
è stato confermato referente della sezione cittadina dell’Associazione
volontari ospedalieri
(Avo) che conta una ventina di persone impegnate a prestare servizio presso l’ospedale di Saluzzo.
Dallo scorso anno i volontari Avo sono presenti
anche alla casa di riposo
di Manta dove si occupano prevalentemente di
animazione; responsabile della sezione mantese
è Michela Viale.
In ospedale a Saluzzo
i volontari Avo, in maggioranza donne e quasi tutti
pensionati, garantiscono
la loro presenza nel reparto di oncologia e negli
altri reparti durante i pasti
per quei degenti che non
possono permettersi l’assistenza a pagamento.
«Negli ultimi tempi alcuni
volontari, per motivi di età,
di salute o per altri impegni, si sono ritirati e non è
facile trovare persone disponibili, specie per il
servizio ai pasti» spiega il
saluzzese Aldo Giamello, volontario Avo dal
2008, referente della sezione da 3-4 anni.
La sezione saluzzese,
come quella di Manta, fanno capo all’Avo di Savigliano che conta complessivamente 250 volontari
presenti in due ospedali e
sette case di riposo. «I
nostri volontari svolgono
con costanza e dedizione
servizi ed attività non compresi istituzionalmente
nell’operato del personale di servizio, ma che offrono un valore aggiunto
alle strutture, con particolare attenzione alle persone sole e in difficoltà»
spiegano i vertici Avo.
A febbraio l’Avo ha rinnovato il consiglio direttivo: Giorgio Liprandi è stato eletto presidente, affiancato dai vice Aldo Giamello e Bartolo Donalisio. Gli altri componenti
del direttivo sono Maria
Grazia Marchetto (segreteria tecnica), Angela
Ambrosino (formazione
volontari), Elizabeth Alberione (Avo Giovani), Livio
Raspo (revisore conti), Ivo
Biasiolli e Stefania Casini
(attività ricreative), Mario
Politanò (gestori servizi
esterni), Renato Contratto e Piera Audisio (referenti ospedale e casa di
riposo di Savigliano),
Maria Spada, Simona Allasia e Marilena Garino;
probiviri Giovanni Borge,
Livia Taricco e Maria Bellocchio. Oltre alle sezioni
di Saluzzo, Manta e Savigliano, i volontari Avo
sono presenti a Genola
(referente Piera Aimetta),
Levaldigi (Lucia Fissore),
Cavallermaggiore (Giuseppe Allasia) e Racconigi (Maria Isoardi).
giovedì 10 marzo 2016
4 musicisti cuneesi muoiono in un incidente
Una tragedia per la
provincia Granda, una
tragedia per tutto il mondo della musica.
Quattro musicisti del
cuneese stavano tornando da un mini tour in Trentino, quando nei pressi di
Brescia un furgone impazzito ha invaso la loro corsia, finendo contro il pulmino che li riportava a
casa dopo l’ennesimo
viaggio nel nome della
musica: Antonio Levrone
avrebbe compiuto 40 anni
il giorno dopo, Marco
Inaudi “Mammo” ne aveva 40, Giampaolo Giacobbe 46 e Paolo Papini, il
più giovane, appena 31. I
funerali alle 15.30 di mercoledì pomeriggio a Cuneo nella Cattedrale,
dopo l’arrivo dei feretri
nella giornata di martedì.
Si potrebbe raccontare così, con le banali parole della cronaca, l’incidente che domenica 6
marzo ha spazzato via le
vite di quattro ragazzi cuneesi sulla autostrada
A21, ma è difficile trovare
quelle giuste per descrivere il sentimento collettivo che ha unito le persone nel dolore per la scomparsa di Tony, Mammo,
Paolo e Giampi. Chi uno
chi l’altro, li conoscevamo tutti, impegnati com’erano da tantissimi anni
nelle band della zona, sui
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AZIENDE Componenti realizzati a Saluzzo per auto d’élite
Cliente Lamborghini
Commessa di prestigio per Carbonteam
Musica
in lutto nella Granda
palchi piccoli e grandi, nei
matrimoni o nei pub.
Lo sbigottimento e il
ricordo personale corre
sul social, dove non solo
gli amici, ma anche musicisti di ogni livello e latitutine sono rimasti fortemente colpiti dalla notizia.
Tony e i Semitoni, rappresentano tutti i musicisti che macinano anche
centinaia di chilometri per
suonare, spesso pagati
poco, ma quando prendono lo strumento in mano
lasciano uscire fuori la
verità della loro passione, e regalano generosamente la loro arte al pubblico, senza risparmiarsi.
Tony “Mac” Levrone era
da sempre uno show
man, poliedrico e attivissimo; Paolo Papini (anche nei Madyon) un insegnante di chitarra e musicista di talento indiscusso, Marco “Mammo” Inaudi bassista di razza (recentemente negli Abnoba) e persona sempre disponibile, e Giampaolo
Giacobbe un’innamorato
della musica, prima batterista di carattere e oggi
anche dj.
Nel tragitto tra la camera ardente in via Roma
a Cuneo e la Cattedrale, è
stata la musica ad accompagnarli ancora, con gli
amici liberi di suonare al
loro passaggio per salutarli un’ultima volta.
m. j.
C’è anche un po’ di
Saluzzo al salone dell’auto di Ginevra. Accanto ai
più grandi brand automobilistici del mondo figura
anche il nome di un’azienda saluzzese, Carbonteam. Specializzata nella
lavorazione della fibra di
carbonio, ha infatti realizzato i particolari interni e
le prese d’aria motore,
una ventina di componenti in tutto, per la Lamborghini Centenario, l’auto con la quale la casa di
Sant’Agata Bolognese ha
voluto celebrare i 100
anni del fondatore Ferruccio. Esposta in questi
giorni al Palexpo di Ginevra è stata prodotta in “edizione” limitata: solo 40
esemplari, già tutti venduti al prezzo di 1,75 milioni di euro ciascuno.
La collaborazione di
Carbonteam con Lamborghini, spiegano gli imprenditori Carlo e Pietro
Putetto, nasce dall’ambizione e dal desiderio di
puntare in alto: le referenze dell’azienda saluzzese hanno convinto da
subito la società bolognese ad affidare la commessa. Il lavoro per Carbonteam è iniziato nell’inverno
scorso e ha coinvolto tre
dipendenti che, insieme
al titolare Carlo Putetto,
sono stati impegnati nella
produzione per un mese
intero, compresi sabato,
festivi e le sere. «Ma dopo
tanto lavoro l’opportunità
di collaborare con i designer più prestigiosi e la
soddisfazione di presenziare al salone sono indescrivibili» spiega il 33enne
ingegnere Carlo Putetto.
Specializzata nella lavorazione di materiali
compositi, in particolare
della fibra di carbonio per
il settore automotive e biomedico, Carbonteam nasce nel 2007 dalla grande passione di Giuseppe,
padre di Carlo e Pietro,
per l’aeronautica, settore
dove la fibra di carbonio
ha un’ampia applicazione perché, grazie alle sue
qualità, garantisce prestazioni superiori rispetto al
metallo tradizionale.
L’azienda saluzzese non
è nuova a partnership con
nomi prestigiosi tra cui Armani casa, Giugiaro, la
Scuderia Cameron Glickenhaus e, nuova entrata
anche Moto Morini, che
hanno portato Carbonteam alla ribalta delle scene imprenditoriali, qualificandola tra le microimprese d’eccellenza.
kizi blengino
I fratelli Pietro e Carlo Putetto con Giorgetto Giugiaro
RELAZIONE DELLA 27ENNE ROBERTA SAPINO AL ROTARY CLUB DI SALUZZO
Una passione per la cultura d’Oltralpe sbocciata sui banchi del liceo
La dott. Roberta Sapino con il presidente del
Rotary club Saluzzo Paolo Francese
La dott. Roberta Sapino, 27 anni di
Moretta, laureata in lingue e letterature straniere con una spiccata passione per la cultura d’Oltralpe, è stata
ospite di una serata organizzata dal
Rotary club Saluzzo. Nell’occasione,
la relatrice è intervenuta sul tema della
stampa e scrittura clandestina nei primissimi anni quaranta, durante l’occupazione nazista in Francia. Lo spunto arrivava dal volume Le Silence de
la Mer scritto nel 1941 dall’illustratore
e scrittore Jean Bruller e pubblicato
solo un anno più tardi con lo pseudonimo di Vercors. Il libro era capitato
per la prima volta tra le mani di una
giovanissima Roberta ai tempi del
liceo. Quella storia la appassionò fin
da subito tanto che diventerà oggetto
della sua tesi di laurea.
Attualmente Sapino sta portando a
compimento la tesi del dottorato in
Letteratura francese presso l’Università di Torino e l’Université de Nantes:
questa volta sarà dedicata alla scrittura surrealista.
Si occupa, inoltre, di traduzioni e letteratura contemporanea collaborando
alla stesura di schede bibliografiche e
opere critiche pe le principali riviste
del settore.
Sul proprio futuro professionale, la
giovane dottoranda ha le idee chiare:
ama la Francia perché si è appassionata alla sua cultura fin da bambina
attratta dalla musicalità della lingua
che iniziò a studiare alla scuola primaria, ma vuole lavorare in Italia.
k. b.
FOSSANO
Dedicato
a chi parte
Giovedì 10 marzo, alle
15, nella sala polivalente
del Castello degli Acaja
di Fossano, si terrà un incontro informativo rivolto
a coloro che sono alla ricerca di un’occupazione
e sono interessati a fare
esperienze di lavoro all’estero.
Si parlerà della manifestazione “Io Lavoro”
giunta alla 20° edizione e
in programma a Torino al
PalaAlpitour (ex Pala
Olimpico Isozaki) dal 6
all’8 aprile 2016 e per la
quale l’Agenzia Piemonte Lavoro, ente strumentale della Regione Piemonte che organizza
l’evento, metterà a disposizione una navetta gratis. Altri temi d’interesse il
Servizio Eures per la ricerca di lavoro all’estero
e “Your first eures job” rivolto ai ragazzi di età compresa tra i 18 ed i 35 anni
che rimborsa le eventuali
spese di viaggio, formazione ed alloggio derivanti
dall’accettazione di un’offerta di lavoro o di un’eventuale colloquio con aziende appartenenti allo spazio economico europeo.
Interverranno Mario
Bella, referente Eures del
Centro per l’Impiego di
Fossano e futuro coordinatore provinciale del
servizio Eures e Alessandra Lezza, responsabile
del Centro per l’Impiego
di Fossano-SaviglianoSaluzzo e referente Eures. Prenotazioni e adesioni entro il 10 marzo al
Centro per l’Impiego di
Fossano; per informazioni 0172/695478.
p. b.