Perchè va difesa l`autonomia della Cassa di Risparmio di Saluzzo

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Perchè va difesa l`autonomia della Cassa di Risparmio di Saluzzo
LETTERE & OPINIONI
Perchè va difesa l’autonomia
della Cassa di Risparmio di Saluzzo
Egregio direttore,
questa lettera inviata a lei, ha come destinatari il mondo imprenditoriale saluzzese e la cittadinanza tutta. Mi riferisco agli ultimi articoli apparsi che parlavano del rischio, da parte della
Fondazione Cr Saluzzo, di perdere la maggioranza delle azioni
della Cassa di Risparmio di Saluzzo SpA.
Da oltre quattro anni sono un
pensionato della Cr Saluzzo e
nei miei quasi 40 anni di lavoro,
ho sempre visto la Cassa impegnarsi attivamente per lo sviluppo del territorio in cui operava,
con un costante impegno nell'elargizione del credito e con
contributi alle varie realtà nel
campo del volontariato, dell'arte, della sanità, ecc…, un tempo
in prima persona (quando ancora non operava come SpA) e negli ultimi anni, grazie all'opera
della Fondazione Cr Saluzzo.
Ricordo che per molte associazioni ed enti il ricorso alla Fondazione era una delle ultime
speranze per poter sopravvivere
e la Fondazione, nel limite delle
proprie disponibilità, interveniva magari in misura ridotta rispetto alla richiesta, ma dando
un sostegno, anche morale, a chi
lo riceveva.
Queste cose noi dipendenti della
SpA le vivevamo e il professor
Gianni Rabbia spesso ci faceva
partecipi del suo rammarico nel
non aver potuto intervenire con
contributi maggiori o nell'aver
dovuto escludere qualcuno. Tutto questo era dovuto anche al fatto che la SpA era una realtà troppo piccola e non poteva sostenere, attraverso i suoi risultati economici, le necessità della Fondazione che emergevano dal totale delle richieste che riceveva.
Era dunque essenziale che la
SpA lavorasse di più per aumentare il numero dei propri clienti,
la sua presenza e il suo volume
di affari per raggiungere risultati sempre maggiori.
Lavorando con moltissimi imprenditori locali e con tanti privati cittadini ero solito ripetere a
tutti questo invito: “Il cliente saluzzese, a parità di condizioni o
anche pagando qualcosina in
più, deve sentirsi moralmente
obbligato a lavorare con la Cassa perché grazie al suo lavoro
può portare dei vantaggi economici che, trasformati, ritornano,
grazie all'opera della Fondazione, a beneficio di tutto il territorio del Saluzzese”.
Se negli ultimi decenni la Cassa
ha avuto un notevole sviluppo è
stato anche grazie al fatto di aver
potuto godere di quella autonomia che oggi appare ancora più
“preziosa”. Questa autonomia è
stata il frutto di una politica oculata della Fondazione e del suo
presidente Gianni Rabbia.
Sicuramente il Saluzzese non ha
detto tanti “grazie” doverosi a
Rabbia per quanto fatto a vantaggio del territorio. Negli anni
i cittadini del Saluzzese, fossero
essi clienti o no della Cassa,
hanno potuto godere di determinati servizi grazie ai tanti interventi della Fondazione, anche
senza avendone piena consapevolezza.
Oggi sembra che la Fondazione
debba cedere parte delle proprie
azioni; questo potrebbe mettere
a rischio l'attuale autonomia
della SpA, che potrebbe essere
acquisita da grandi gruppi che,
di norma, tendono ad adottare
politiche aziendali e scelte strategiche non da banca locale. Il
rischio quindi non è perdere la
continuazione dell'opera della
Fondazione, quanto piuttosto
che il Saluzzese possa perdere
una SpA locale, capace di adottare interventi, provvedimenti e
politiche mirate alle necessità e
allo sviluppo del territorio in
modo più puntuale.
Con questa mia lettera, rivolta al
mondo imprenditoriale saluzzese e a tutti i cittadini del territorio, vorrei fare qualcosa per far
sentire a Rabbia il nostro grazie
e il nostro appoggio, sicuri che
ora, come nel passato, egli saprà
fare le scelte giuste per il bene
della nostra zona; pur nel rispetto delle norme che obbligano le
scelte da parte delle Fondazioni
Bancarie.
Qualche associazione di categoria, da me sentita, ha già espresso suggerimenti; altre verranno
sentite. La temuta chiusura di
una Banca locale sarebbe sicuramente un'ulteriore importante
perdita rispetto a tutte le altre
che Saluzzo ha dovuto registrare negli ultimi anni, forse la peg-
giore, perché una Banca non si
potrà ricreare e una volta persa
non potremo più riaverla.
L'invito quindi a tutti gli imprenditori e a tutti i cittadini, rivolgendoci a chi attualmente ne detiene la maggioranza, la Fondazione, è quello di cercare di difendere l'autonomia della Cassa
di Risparmio di Saluzzo SpA,
perché una Banca locale è un bene prezioso.
Marcellangelo Viale, Manta
Cardè, lettera aperta
a chi avvelena i cani
Gentile direttore,
intendo denunciare ed esprimere tutto il mio sdegno rispetto a
quanto accaduto nel mio paese,
Cardè, a diversi cani, una decina
a quanto ne so, e ai loro famigliari. Sì, parlo di famigliari,
perché se per alcune persone,
grezze e poco intelligenti, si tratta “solo di un cane” o “solo di un
animale” per molte, moltissime
persone, si tratta di affetti molto
cari, di elementi della famiglia.
Ma veniamo alla mia Ariel: Beagle adorabile e affettuosa che è
entrata in famiglia con le mie figlie ancora bambine e che ora, a
cinque anni di età, le ha viste diventare ragazzine. In questi cinque anni non è misurabile
l’amore che il nostro cane ha dedicato a loro e a me.
Lunedì 8 dicembre la nostra
Ariel e io abbiamo fatto una bellissima passeggiata in via Salesea. Lei era al guinzaglio, come
sempre. Non si è mai allontanata, eppure è riuscita ad intercettare e inghiottire a bordo strada
“qualcosa” che nel giro di due
ore l’ha uccisa.
Ha sofferto in modo immane,
non c’è stato il tempo per nulla, e
solo dopo aver messo in guardia
i miei vicini e i miei conoscenti
sono venuta a sapere che il giorno prima, lungo la stessa strada,
era accaduta la stessa cosa al cane della famiglia Manzo, un pastore tedesco, anche lui morto
dopo aver sofferto un paio d’ore.
Lascio a tutti voi capire la gravità del fatto. Via Salesea è una
strada di grande passaggio, frequentata ogni giorno da adulti,
bambini, cani. Sono poi venuta a
conoscenza di altri casi simili
nei giorni precedenti, in altre zone del paese. E’sconcertante!
Invito tutti a porre la massima attenzione, anche se nel mio caso
non è stato sufficiente tenere
Ariel al guinzaglio.
Provo pena per chi ha lasciato in
quel luogo le esche mortali, evidentemente non conosce il significato della parola amore.
Non si può spiegare a chi non
comprende il significato della
parola amore, né l’intelligenza e
l’affetto che sanno darti un cane,
un amico vero a quattro zampe.
Di sicuro ci conosciamo, di sicuro viviamo nello stesso paese e
mi conosci, ma evidentemente
mai potrai comprendere. Perché
un gesto vile come quello di abbandonare esche mortali non è
certo un sinonimo di intelligenza, ma di pochezza.
Daniela Ballari
Cofirmata da Franco Manzo
(proprietario del pastore tedesco
ucciso il giorno precedente)
La professionalità
del nostro ospedale
Gentile direttore,
in seguito a una brutta caduta ho
subito un trauma alla spalla, sono stato operato in artroscopia
per la lesione a”L” anteriore del
sopraspinato + tenopatia degenerativa del Clb, presso la struttura di Ortopedia e Traumatologia dell'ospedale di Saluzzo.
Desidero, pertanto, ringraziare,
in modo particolare il dottor
Paolo Trossarello che mi ha operato, il dottor Calogero Leone,
l'anestesista dottor Stefano Serino, lo strumentista e gli infer-
Giovedì 11 dicembre 2014
mieri. Un ringraziamento in particolare va anche alla brava fisioterapista Paola Malta che con
la pazienza e professionalità, ha
fatto in modo potessi recuperare
la funzionalità alla mia spalla
(molto dolorante): un esempio
di buona sanità che fa bene al nostro territorio, rendendo il reparto di Ortopedia e Traumatologia
e fisioterapia dell'ospedale di
Saluzzo, fiore all'occhiello della
sanità.
Giulio Biei
Un ringraziamento
alla nostra Cassa
Egregio direttore,
a nome delle varie associazioni e
degli enti operanti a diverso titolo nell'ambito del Comune di
Envie mi onoro ringraziare la
Fondazione Cassa di Risparmio
di Saluzzo e la Cassa di Risparmio di Saluzzo spa con i rispettivi presidenti professor Giovanni
Rabbia e geometra Giovanni
Andreis, nonché i membri di entrambi i Cda.
Anche quest'anno l'istituto di
credito cittadino ha dimostrato
come sempre la sua sensibilità
nonostante la crisi economica
generale, dimostrando un'attenzione particolare al territorio sul
quale la Banca saluzzese è solidamente radicata ed attivamente
operante. Un grazie come sempre va riservato anche alle rispettive segreterie rappresentate
dalle gentili e disponibili persone di Laura Ponzalino, Michele
Scanavino e Patrizia Moine.
Ersilio F. Mingo, Envie
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Efficienza energetica
manca l’informazione
Egregio direttore,
non tutti i cittadini, le imprese e
le pubbliche amministrazioni
sanno che sono responsabili in
modo specifico dell'efficienza
energetica dei propri impianti di
riscaldamento e di condizionamento. Non sanno sicuramente
che gli installatori e i manutentori degli stessi hanno l'obbligo,
all'atto del primo intervento manutentivo, di comunicare i dati
relativi al loro funzionamento al
nuovo Catasto degli Impianti
Termici, che la Regione Piemonte ha deciso di dematerializzare con la creazione di un apposito portale.
Confartigianato, Cna e Casartigiani del Piemonte hanno condiviso lo spirito di tale iniziativa.
Purtroppo però, ad un mese dall'entrata in vigore del provvedimento, non tutto marcia speditamente come dovrebbe. Per
quanto la Regione si sia attivata
con una videoconferenza informativa con le imprese del settore
nell'immediatezza dell'attivazione del portale, non è stata ancora messa in atto un'analoga
capillare campagna d'informazione nei confronti dei cittadini
e dell'utenza in generale, molti
dei quali non sono neanche consapevoli delle responsabilità e
delle sanzioni derivanti dall'avere un impianto termico o di climatizzazione non a norma.
Confartigianato, Cna e
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