Giornale del Popolo, 16 ottobre 2012

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Giornale del Popolo, 16 ottobre 2012
Utente e-GdP: unitas - Data e ora della consultazione: 18 ottobre 2012 15:12
GIORNALEdelPOPOLO
MARTEDÌ 16 OTTOBRE 2012
MOBILITÀ
TICINO 3
+
A rischio 175 “trenini” tra cui Centovallina e Lugano-Pt. Tresa
Tagli sulle linee regionali?
Stupore e critiche dal Ticino
«Poco realistico»
commenta il Cantone.
Perplessi i responsabili
delle linee regionali. E
Lorenzo Quadri, membro
della commissione
del Nazionale dei
trasporti, non ne aveva
mai sentito parlare.
Più della metà delle linee ferroviarie svizzere a rischio chiusura. Tra cui
5 importanti tratte ticinesi. Più precisamente: la Locarno-Camedo, la
Lugano-Ponte Tresa (S60), la Bellinzona-Pino (S30), la Castione-ArbedoBellinzona (S20) e la Airolo-Bellinzona-Lugano-Chiasso (S10). È questa
l’idea contenuta nel progetto di ordinanza federale preparata in vista
della “Riforma delle ferrovie 2” e inviato in consultazione la scorsa settimana. Secondo Berna solo quelle linee che hanno un tasso di copertura dei costi superiore al 50% andreb-
bero salvate. Mentre verrebbero sottoposte a verifiche di redditività le altre e le linee poco remunerative saranno trasferite dalla ferrovia al bus.
L’obiettivo della Confederazione è
quello di assicurarsi una politica finanziaria sostenibile a lungo termine. E quindi i costi e le linee che non
“rendono” devono essere sostituite
dai bus. Un progetto che sta già ricevendo critiche da diverse parti, e anche in Ticino le reazioni sono dello
stesso tono.
Secondo Moreno Storni (capoufficio dei
trasporti pubblici) il «progetto è poco realistico. Pensare di togliere il servizio delle tre linee Tilo, la Centovallina e la Lugano-Ponte Tresa è utopistico. Anche perché già oggi i tratti
stradali che vanno in parallelo a queste linee, soprattutto nelle ore di
punta, sono congestionati. Inoltre
questa misura andrebbe contro la politica che il Cantone porta avanti da
alcuni anni in favore dei mezzi pubblici. La nostra reazione è sicuramente negativa e ci esprimeremo in questo modo sia nella consultazione sia
nella Conferenza dei direttori cantonali dei trasporti pubblici». Come
rammenta lo stesso Storni in un recente passato la Confederazione aveva già tentato, senza successo, di tagliare i collegamenti regionali degli
autopostali. «Il progetto di ordinan-
MOZIONE INTERPARTITICA
UNITAS
Alcol,
un piano
cantonale
Quei segnali
sono poco visibili
Pelin Kandemir
al posto
di Anna Biscossa
Con una mozione firmata da Alex
Pedrazzini (PPD), Pelin Kandemir
Bordoli (PS), Maristella Polli (PLR),
Francesco Maggi (Verdi) e Marco
Chiesa (UDC) si chiede al CdS di dotarsi di un piano d’azione cantonale
sul consumo di alcolici che metta da
un lato in evidenza quanto fatto in
questi anni e d’altro lato ponga l’accento sugli obiettivi da realizzare nei
prossimi anni. Come si evidenzia
nell’atto parlamentare i giovani tra i 19
e i 26 anni bevono durante il fine settimana il doppio di quanto era stato
finora. Inoltre in media ogni giorno 6
adolescenti o giovani adulti sono ricoverati in ospedali per intossicazione
alcolica e si stima che siano circa 2mila i decessi legati all’alcol. Infine, per
snocciolare un’altra cifra, sono tra le
250mila e le 300mila le persone dipendenti dall’alcol. Si fa inoltre notare che
in altri Cantoni (San Gallo, Vaud, Appenzello esterno, Zugo e Nidwaldo)
piani d’azione cantonale sul consumo
di alcol sono già in vigore. Si chiede infine di correggere alcune incongruenze come la distribuzione di bevande
alcoliche dai distributori automatici.
La campagna di sensibilizzazione di
quest’anno, svolta a livello svizzero e
curata per la nostra regione linguistica dalla Unitas, mette in risalto la scarsa visibilità della segnaletica, come cartelli, insegne o pannelli informativi.
Queste indicazioni sono spesso difficili da leggere, per non dire impossibili,
soprattutto da persone con un deficit
visivo più o meno importante. Tra queste possiamo considerare anche molti anziani, confrontati con l’avanzare
dell’età con maggiori problemi di vista.
Tra gli attori principali che possono
contribuire a migliorare la situazione
ci sono certamente architetti, grafici e
i tecnici comunali, a cui l’associazione
si rivolge in maniera mirata con un volantino più dettagliato ideato a livello
nazionale. Con il consueto volantino
destinato alla popolazione, l’associazione vuole comunque invitare anche
il comune cittadino a dare il suo piccolo contributo: dai cartellini del campanello di casa a qualsiasi stampato
che potrebbe essere letto da persone
con problemi di vista, l’apporto personale di ognuno può essere importante.
L’Assemblea ordinaria di SOS Ticino tenutasi il 9 ottobre ha proceduto alla nomina di nuovi membri di Comitato e al passaggio di testimone alla presidenza di SOS Ticino. In particolare
Anna Biscossa, presidente dell’Associazione dal
2004, anno della regionalizzazione di SOS Ticino, ha lasciato la sua funzione; l’Assemblea ha
designato alla sua successione Pelin Kandemir
Bordoli. Questo cambio al vertice dell’Associazione è stata l’occasione per proporre un bilancio delle attività svolte nel nostro cantone da SOS
Ticino dalla sua fondazione a oggi e per presentare brevemente le prospettive future. Nel suo discorso introduttivo Kandemir Bordoli ha ricordato la sua esperienze personale di migrante e
ha spiegato che avrà un occhio di riguardo alle
realtà specifiche come quella femminile o ancora di guardare sotto un diverso punto di vista la
questione dei richiedenti l’asilo. Ma si vorranno mantenere i servizi offerti alle persone in disoccupazione (attraverso i programmi occupazionali) o lo sportello Derman di orientamento
sociale. Da notare che oltre a Kandemir Bordoli nel comitato vi saranno il vicepresidente Martino Rossi, Mario Amato, Solange Bernasconi,
Carlo Crivelli, Alberto Di Stefano, Ferruccio Frigerio, Françoise Gehring, Massimo Mantovani
e Amalia Mirante. A rappresentare le diverse sensibilità della società civile.
SCUOLA PER FUTURI AGENTI
LA DENUNCIA DI UNIA
La Polizia
si mette
in mostra
Nuovo caso di mala-edilizia
per forniture di facciate esterne?
Sabato 13 ottobre, si è tenuta
presso la piazza d’armi d’Isone,
l’annuale giornata di “porte aperte”
della Scuola cantonale di polizia.
Un’occasione per gli aspiranti gendarmi della Polizia cantonale ed
aspiranti agenti delle Polizie comunali di Ascona, Bellinzona, Biasca,
Brissago, Ceresio nord, Chiasso, Locarno, Lugano, Mendrisio e Paradiso di mostrare, ad amici e parenti,
quanto appreso durante le settimane di formazione pratica. La meteo
clemente ha contribuito al successo dell’evento che verrà ripetuto nei
prossimi anni.
Una lunga catena di subappalti
che ha coinvolto società fallite una dopo l’altra, l’ex gerente di due di queste finito in carcere per bancarotta
fraudolenta e almeno una decina di lavoratori ancora in attesa di essere retribuiti per il lavoro svolto sul cantiere di Stabio dove sorgerà la sede della VF international, azienda specializzata in abbigliamento sportivo, da lavoro e casual. Questi gli estremi del
nuovo caso di mala-edilizia dal sindacato Unia e segnalato alla Magistratura. Il caso in esame, illustrato in una
conferenza stampa a Manno, riguarda la fornitura e il montaggio delle fac-
di NICOLA MAZZI
za messo in consultazione ha comunque un certo peso e merita una risposta chiara e nei tempi indicati».
Giorgio Marcionni (società Ferrovie Luganesi SA «Abbiamo saputo della
cosa attraverso i media. Ufficialmente non ho ancora ricevuto nulla. Co-
Giornata del bastone bianco
Problema da risolvere. (fotogonnella)
Per ulteriori informazioni si invita a leggere i due opuscoli diramati de Unitas
(“C’era una volta un mago cattivo”) e
il flyer nazionale con gli esempi più dettagliati.
Da segnalare che per chi desiderasse
fare un’offerta può farlo a: Unitas, Associazione ciechi e ipovedenti della
Svizzera italiana, 6598 Tenero, numero conto 65-4076-4. Altre informazioni sul sito www.bastonebianco.ch, oltre a quello dell’associazione www.unitas.ch.
munque quando arriverà in consultazione il progetto ci dichiareremo
contrari. Non sono comunque preoccupato in quanto a fine giugno avevamo inoltrato a Berna il progetto di
trasformazione della rete tram che
funge da prezioso collegamento con
in breve
PRESIDENZA SOS TICINO
Una decina di lavoratori in attesa degli stipendi
ciate esterne (in metallo e vetro) del citato stabile, che l’impresa generale (la
Tigestim SA di Bioggio, cui spetta la sovraintendenza del cantiere) subappalta in un primo tempo a un’impresa
piemontese. Questa subappalta i lavori di montaggio a una società di Lugano, la quale ripete l’esercizio con
un’altra società con sede a Viganello
che dopo alcuni mesi sospende i lavori per mancato pagamento delle opere. La prosecuzione delle stesse viene
dunque subappaltata a un’altra ditta
(sempre con sede in Ticino) che pochi
mesi dopo viene allontanata dal cantiere per essere sostituita da altre due
Futuro a rischio
oppure solo una
provocazione?
società. Nel frattempo tre delle società
coinvolte sono fallite e il gerente di due
di esse è finito in carcere in Italia per
bancarotta e frode fiscale. In questa vicenda una decina di lavoratori non sono ancora stati stipendiati e altri a cui
sono stati corrisposti salari inferiori a
quelli dovuti per contratto, per un totale che supera i 200 mila franchi. Unia
ribadisce l’urgenza di adottare misure efficaci contro questi abusi, a partire dal principio della responsabilità
solidale per le imprese che subappaltano. A questo proposito ha trasmesso una lettera aperta ai consiglieri nazionali ticinesi.
l’agglomerato di Lugano. Senza scordare che la strada Agno-Ponte Tresa
è intasata e credo che un’eventuale
chiusura della tratta ferroviaria avrebbe un impatto così negativo che non
oso immaginare le conseguenze. Del
resto già un paio di anni fa – ribadisce Marcionni – si cercò di “tagliare”
le linee autopostali regionali. Ci fu
una sollevazione popolare e non se
ne fece nulla». Da parte sua Mauro Caronno (direttore Fart) ha preferito
non esprimersi sul progetto e rinviare una presa di posizione al momento in cui vi sarà una consultazione.
Una proposta che prende alla sprovvista anche Lorenzo Quadri, membro
della Commissione dei trasporti e delle telecomunicazioni del Nazionale.
«Faccio parte da un anno di questo
gremio ed è la prima volta che sento
un’idea del genere. Sono quanto meno perplesso». Lo stesso Quadri precisa: «Non sono un fan dei trenini, ma
negli ultimi anni la politica ha fatto e
sta facendo investimenti importanti
per sostenere questo tipo di trasporto. E di recente è stato votato il nuovo credito quadro per il periodo
2013-2016 di 9,5 miliardi di franchi a
sostegno del trasporto pubblico. Ora
si chiede di andare nella direzione opposta e seppur il principio potrebbe
avere una sua logica, mi sembra che
finora si è agito in modo diverso».
SIMPOSIO AL CIVICO DI LUGANO
Chirurgia e alimentazione
La nutrizione clinica del paziente operato è al centro del simposio medico –che
coinvolgerà oltre un centinaio di persone,infermieri, medici, nutrizionisti,
ecc...– proposto oggi dall’Ospedale Regionale di Lugano. Fra i temi in discussione
lo screening clinico, un esame destinato
per capire, al momento dell’ammissione,
quali sono i pazienti a rischio di malnutrizione, che oggi rappresentano dal
25% al 45% dei ricoveri. L’ospedale presenterà pure un programma interdisciplinare che mira ad un ristabilimento più rapido del paziente operato.
SERIE DI INCONTRI E CONFERENZE
Torna sensocivico.ch
Ad un anno dalla fondazione l’associazione culturale sensocivico.ch propone una
serie di conferenze su argomenti di interesse sociale. Si parte stasera, alle 20.30,
presso le Scuole elementari nord di Bellinzona con una serata sul tema “Il pedone, una specie da proteggere”. I relatori
sono Davide Caccia, responsabile del
programma “Strade piú sicure”, Alvaro
Franchini, sostituto capo servizio della
Polizia stradale, e Federica Corso, coordinatrice del progetto “Meglio a piedi”. Modera Marco Bazzi.
ANOGASTRONOMIA
“Ticino a tavola”
Oltre 112 ristoratori
presentano i nostri
prodotti all’OLMA
Sono ben 112 i ristoranti e hotel che sono presentati all’OLMA di San Gallo da “Ticino a Tavola”. Sino al 21 ottobre
nel Grotto Ticinese di GastroTicino, gestito da Mattia
Manzocchi, Ticino a Tavola si presenta addobbando il ritrovo con decorazioni, ma soprattutto con la presentazione dei
ristoranti che aderiscono a questo progetto voluto dal Centro di Competenza Agroalimentare. Non è una rassegna, ma
un progetto che vuole valorizzare in modo durevole, ogni
giorno dell’anno, i prodotti agroalimentari ticinesi e i ristoranti che li utilizzano per cucinare piatti della tradizione o
innovativi. L’iniziativa è coordinata da GastroTicino attraverso il Centro di Competenza Agroalimentare (CCA) sostenuto dal Cantone nell’ambito della Nuova politica regionale; un progetto che, attraverso la collaborazione con l’Unione Contadini Ticinesi e la grande distribuzione, vuole favorire la conoscenza e l’uso dei prodotti tipici nella ristorazione.