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SOMMARIO PRIMO PIANO 8 UNO SCANDALO DI CUI NESSUNO PARLA SICILIA APPALTATA ALLA CONFINDUSTRIA La Sicilia è divenuta una sorta di dependance dell’associazione di viale dell’Astronomia: un’occupazione militare dei posti di potere, poltrone di enorme impatto sulla vita economica e politica dell’Isola, che sono finite tutte a uomini di Confindustria o comunque a lei gradita. Un’occupazione militare dei posti di potere, poltrone di enorme impatto sulla vita economica e politica dell’Isola, che sono finite tutte a uomini di Confindustria o comunque a lei gradita. Il tutto nel silenzio assoluto della grande stampa e di quella stampa che fa della «questione morale» o simili il suo cavallo di battaglia: di fatto, l’appalto della Regione è stato eseguito grazie al fondamentale contributo di una sorta di «cupola mediatica», di Marco Benanti e Gipe EDITORIALE PRIMO PIANO REGIONE 5. SE IL BUON GIORNO…. 8. UNO SCANDALO DI CUI NESSUNO PARLA. Sicilia appaltata alla Confindustria. Come Crocetta l’ha consegnata al duo Lo Bello-Montante, di Marco Benanti 14. IL MISTERO DELLA «FONDAZIONE TEATRO ORTIGIA». Ivan Lo Bello e quei 766mila euro da pagare 15. LA RIVOLUZIONE CROCETTIANA. Il partito del «cambia tutto», di Gi. Pe. 18. PROCESSO MUSCO. Alongi «inchioda» il pm, di Gianfranco Pensavalli 19. L’AVVOCATO FABIO LATTANZI, IN SOSTITUZIONE DI FRANCO COPPI. «È più bello di Alain Delon» 23. FABIO LATTANZI, FIGLIO D’ARTE. Un collettore di spy-stories 18 26 PROCESSO MUSCO A MESSINA ALONGI «INCHIODA» IL PM In un'ora di fitti richiami a quel 2007 che gli ha «provocato» ben 12 procedimenti penali, e che l’ha persino spedito ai domiciliari alla vigilia del Natale 2010, Alongi ha ritessuto la tela dei blitz a Villa Corallo per un'attività ispettiva legata a decibel troppo elevati e a uno status d'abusivismo di un circolo che non era proprio culturale se il giovedì si ritrovavano in seicento a ballare, di Gianfranco Pensavalli VIAGGIO NELL’EX CALIFORNIA DELLA SICILIA VITTORIA, LA GRANDE SELVA DEI BANDITI Fuori dalla Sicilia, si sa ben poco della città delle primizie, di fontane della pace e di chioschi delle stragi. Di morti ammazzati e di prepotenze ai danni della povera gente. A Vittoria l’emergenza non esiste. E la mattanza è la norma. Qui la mafia non esiste, dicono. Solo volgare «mala». Ma Simone Castello e Salvatore Martorana, i postini di Provenzano, sono stati arrestati proprio in questa zona, di Gianfranco Pensavalli 6 MAGMA 13 Luglio 2013 33 37 REGIONE 26. VIAGGIO NELL’EX CALIFORNIA DELLA SICILIA. Vittoria, la grande selva dei banditi, di Gianfranco Pensavalli e Giuseppe Bascietto 30. I RETROSCENA. L’omertà vittoriese 37. BALLOTTAGGI IN SICILIA. Il re è nudo, di Benedetto Spinoza 40. CONTRO L’ELEZIONE DEL SINDACO ACCORINTI. La mina vagante del ricorso al Tar 48 CRONACA CULTURA RUBRICHE 42. ILARDO, MISTERI E AFFARI. I retroscena di una vicenda riaperta dalla Dda di Catania, di Marco Benanti 45. EFFETTI DI UN FURTO. Voleva proteggere la figlia e il fidanzato: condannata 53 48. XIX ETNA PHOTO MEETING. Conquistate provincia e città, di Grazia Musumeci, Serena Vasta, Giuseppe Fichera 53. MOSTRA: PITTURA IN ITALIA 1900-1935. La secessione romana 58. ALIMENTI, FRODI E SALUTE. Vitelli e suini dopati, soia bio con pesticida 61. OPINIONI. Democrazia in ritirata, di Vito Pirrone 64. L’ANGOLO DEL POETA. Vorrei ascoltare un’omelia…, di Raffaele Pisani 58 42 45 ILARDO, MISTERI E AFFARI I RETROSCENA DI UNA VICENDA Luigi Ilardo è una figura che racchiude molte storie, anche misteriose dell’universo mafioso: la sua uccisione, la sera del 10 maggio 1996, a Catania, è stata riaperta dalla Dda con diversi arresti. Il provvedimento restrittivo si basa sulle dichiarazioni di diversi collaboratori e in particolare dalla confessione del boss pentito Santo La Causa che avrebbe partecipato alla fase organizzativa dell’agguato, di Marco Benanti VOLEVA PROTEGGERE LA FIGLIA E IL FIDANZATO: CONDANNATA Una festicciola tra compagni di scuola e amici nel giorno di Pasquetta, poi piccole bravate, come il furto di cento euro o una scheda telefonica «grattata» per ricaricare il telefonino. Infine, l'apertura di un cassettone e voilà l'oro della nonna scompare. Una vicenda che s'ingarbuglia quando i «grandi» intervengono per ricomporre quella che pensano una bravata e chi ha il dovere di educare al rispetto 13 Luglio 2013 MAGMA 7