Maggio mi imbarcai su di un trabaccolo austriaco o dal
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Maggio mi imbarcai su di un trabaccolo austriaco o dal
Maggio mi imbarcai su di un trabaccolo austriaco o dalmata che andava a Palermo, mentre mio fratello doveva andare a condurre nostra madre in Francia dove Mr. Lanthois [patrigno di R. ] doveva ritornare da Lisbona e da altri viaggi. Il nostro viaggio in Sicilia fu prospero; costeggiammo la Toscana, passando tra di essa e l'Isola d'Elba, vedemmo l'Isola Planaria, la Corsica e la Sardegna. L'Isola di Ustica fu poi la nostra prima sosta e da là facemmo vela verso il Monte Pellegrino a Nord di Palermo e vi arrivammo in otto giorni; ma fummo condannati ad una seccante quarantena di venti giorni a causa della febbre gialla di Livorno dell'anno prima. La mia prima impressione della bella Sicilia fu lusinghiera, arrivandovi nel mese di Maggio, l'aria era profumata dall'olezzo dei fiori d'aranci, soprattutto la notte, portato verso il mare dalla brezza di terra. Le montagne erano ammantate di fiori e di verde, le campagne ridenti, tutto mi invitava a percorrerle. La veduta di Palermo e della sua baia é superba, anche se meno pittoresca di quella di Napoli. Eccomi dunque in Sicilia, la più grande e la più bella delle Isole del Mediterraneo e un soggiorno forzato di IO anni me la fece conoscere perfettamente, così come le sue produzioni. Vi sono pochi viaggiatori o scienziati che possano avervi viaggiato o studiato la Natura così a lungo. Fu a più bella epoca della mia vita. Questo soggiorno costituirebbe quasi un romanzo se io ne fornissi tutti gli avvenimenti. Sarà il Romanzo delle mie Memorie o Biografia. Ora bisogna che mi limiti a raccontare i miei viaggi e le mie ricerche scientifiche. Per dipingere in poche parole la Sicilia, dirò che essa offre... Suolo fertile, Clima superbo, Prodotti deliziosi, Uomini perfidi, Donne volubi-