Calcolo dell`indice dei prezzi al consumo ISTAT Nel mese di marzo
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Calcolo dell`indice dei prezzi al consumo ISTAT Nel mese di marzo
Calcolo dell’indice dei prezzi al consumo ISTAT Nel mese di marzo 2010 (scelto come periodo base) il paniere di consumo della famiglia “tipica” (cioè rappresentativa dei consumi delle famiglie italiane) è composto come segue: Categoria Cibo Trasporti Abbigliamento Tot. Pesi (w) 60% 25% 15% 100% Prezzi (p) 100 100 100 L’indice dei prezzi al consumo si calcola con la formula: ∑ ∑ Da cui, l’IPC di marzo sarà: ( ) ( ) ( ( ) ) L’indice del periodo base, infatti, per definizione è uguale a 100. Supponiamo che ad aprile 2010 aumenti il prezzo dei trasporti (es. il biglietto dell’autobus) da 1,50 € a 1,80 €. Tale aumento di prezzo corrisponde ad un incremento del 20% del prezzo del biglietto dell’autobus: L’indice dei prezzi dei trasporti ad aprile quindi sarà 120: Categoria Cibo Trasporti Abbigliamento Tot. Pesi (w) 60% 25% 15% 100% Prezzi (p) 100 120 100 Il nuovo IPC del mese di aprile 2010 si calcola come segue: ∑ ∑ Da cui, l’IPC di aprile sarà: ( ) ( ( ) ( ) Il che significa che da marzo ad aprile l’inflazione è stata del 5%. ) Supponiamo adesso che nel mese di maggio 2010 i prezzi rimangano invariati ma che cambino i “pesi” nella composizione dei consumi delle famiglie, nel modo seguente: Categoria Pesi (w) 70% 20% 10% 100% Cibo Trasporti Abbigliamento Tot. Prezzi (p) 100 120 100 e calcoliamo l’IPC del mese di maggio: ( ) ( ( ) ( ) ) L’inflazione del mese di maggio è pari al 4%. Ma c’è stata una vera diminuzione dell’inflazione? In realtà i prezzi sono rimasti invariati. Le famiglie hanno semplicemente reindirizzato i loro consumi privilegiando quelli strettamente necessari.