Cap 24

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Cap 24
Misurare il costo della
vita
Testo di studio raccomandato:
Mankiw, Principi di Economia, 3°ed.,
2004, Zanichelli
Capitolo 24
Come misurare il costo della vita
¾
L’inflazione misura l’aumento percentuale annuo del
livello medio dei prezzi.
¾
Il tasso di inflazione è la variazione percentuale del
livello dei prezzi rispetto ai 12 mesi precedenti.
¾
Una variazione positiva dell’inflazione significa un
incremento più veloce dei prezzi, una variazione
negativa significa un incremento più lento dei prezzi.
¾
L’Istituto Nazionale di Statistica Italiano (ISTAT)
pubblica un indice dei prezzi al dettaglio ogni mese.
Inflation Rate - UK
In terms of commodity
coverage, CPI excludes a
number of items that are
included in RPI, mainly
related to housing. These
include council tax and a
range of owner-occupier
housing costs such as
mortgage interest payments,
house depreciation,
buildings insurance, estate
agents' and conveyancing
fees.
Tasso di inflazione - Italia
Inflazione osservata, percepita e
attesa - Italia
Perchè combattere l’inflazione?
¾ Alcune fasce della popolazione subiscono danni.
¾ Se il tasso di inflazione aumenta chi ha prestato denaro
è svantaggiato.
Ê I creditori si trovano in una situazione peggiore dei debitori
¾ L’inflazione è spesso un segnale di problemi
nell’economia o di sbagliate scelte di governo.
Ê Shock petrolifero del ’73: spirale inflazionistica e tagli
nell’economia.
L’Indice dei Prezzi al Consumo
¾
L’indice dei prezzi al consumo (IPC) è una misura
generale del costo di beni e servizi acquistati dal
consumatore rappresentativo.
¾
L’IPC viene utilizzato per monitorare il costo della vita
nel tempo.
¾
Se l’IPC aumenta, il consumatore rappresentativo
spenderà più denaro per mantenere inalterato il proprio
tenore di vita.
Come viene calcolato l’IPC
E’ necessario determinare il paniere di riferimento e
quindi conoscere i prezzi più importanti per il
consumatore rappresentativo.
¾
L’ISTAT identifica il paniere di beni e servizi che il
consumatore rappresentativo acquista.
¾
L’ISTAT conduce periodicamente indagini tra i
consumatori per stabilire i “pesi” dei prezzi di beni e
servizi.
Distribuzione dei pesi
per capitolo di spesa – fonte Istat
Capitolo
Peso
complessivo Peso complessivo (%)
(%) Anno 2006
Anno 2004
Prodotti alimentari e bevande analcoliche
15,4
16,1
Bevande alcoliche e tabacchi
2,7
2,8
Abbigliamento e calzature
9,8
10,4
Abitazione, acqua, elettricità e combustibili 9,5
8,9
Mobili, articoli e servizi per la casa
9,9
9,9
Servizi sanitari e spese per la salute
7,7
7,6
Trasporti
13,8
13,0
Comunicazioni
3,2
3,1
Ricreazione, spettacoli e cultura
8,0
8,1
Istruzione
1,1
1,0
Servizi ricettivi e di ristorazione
10,6
11,0
Altri beni e servizi
8,3
8,1
TOTALE
100,0
100,0
Come viene calcolato l’IPC
¾
Definire i prezzi: occorre definire i prezzi di ogni bene
(o servizio) che fa parte del paniere in ogni periodo di
tempo considerato.
¾
Calcolare il costo del paniere: si utilizzano i dati sui
prezzi per calcolare il costo del paniere di beni e servizi
in ogni periodo di tempo.
¾
Scegliere l’anno base e calcolare l’indice:
‹ Definire un anno base.
‹ Calcolare l’indice dividendo il prezzo del paniere in
un determinato anno per il prezzo del paniere
nell’anno base e moltiplicare per 100.
Inflazione
L’inflazione è la differenza tra il livello medio dei prezzi
P di un periodo (t) e quello del periodo precedente (t-1):
∆Pt = Pt – Pt-1 > 0
l’inflazione può anche essere negativa cioè il livello dei
prezzi diminuisce e in questo caso:
∆Pt = Pt – Pt-1 < 0
un’inflazione negativa si chiama deflazione.
Il tasso di inflazione
Il tasso di inflazione viene calcolato come
variazione percentuale dell’indice dei prezzi rispetto
al periodo precedente.
Generalmente si calcola con:
l’IPC per l’intera collettività (NIC);
Ê l’indice dei prezzi per le famiglie di operai e impiegati (FOI);
Ê l’indice dei prezzi europeo armonizzato (IPCA).
Ê
http://www.istat.it/prezzi/precon/aproposito/
Tasso d 'inflazione anno 2 =
IPC anno 2 − IPC anno 1
x 100
IPC anno 1
I problemi nella misurazione del
costo della vita
L’IPC è una misura accurata del costo dei
beni che fanno parte del paniere,
ma NON è una misura precisa del costo
della vita.
•
•
•
Distorsione da sostituzione
Introduzione di nuovi beni
Variazioni nella qualità dei beni
Distorsione da sostituzione
Il paniere non varia (è costante) e quindi non tiene
conto di cambiamenti nel comportamento dei
consumatori quando si modificano i prezzi relativi.
‹
Se il prezzo di un bene aumenta, i consumatori
tenderanno a consumare di più i beni meno costosi.
‹
Poiché l’indice non si adatta alla sostituzione, tende
a sovrastimare il costo della vita.
Introduzione di nuovi beni
Il paniere non varia per tener conto di come si modifica
il potere d’acquisto delle famiglie quando vengono
introdotti nel mercato nuovi beni.
‹
Nuovi prodotti portano a una più ampia varietà tra
cui i consumatori possono scegliere e questo
comporta un maggior potere d’acquisto.
‹
I consumatori hanno bisogno di una quantità minore
di moneta per mantenere lo stesso tenore di vita.
Variazioni nella qualità dei beni
¾
Se la qualità dei beni aumenta da un anno all’altro, il
potere d’acquisto degli individui aumenta anche se il
prezzo non è variato.
¾
Così come se la qualità dei beni peggiora da un anno
all’altro il consumatore è più povero, il suo denaro vale
meno, anche se il prezzo non è variato.
I problemi nella misurazione del
costo della vita
¾
La distorsione da sostituzione, l’introduzione di
nuovi beni e le variazioni non misurate della qualità
dei beni fanno sì che l’IPC sovrastimi o sottostimi il
reale costo della vita.
‹
Questo è un punto importante perché i governi fanno
riferimento all’IPC per definire le politiche economiche.
Confronto tra il deflatore del PIL
e l’Indice dei Prezzi al Consumo
¾
Gli economisti e i responsabili della politica
economica tengono conto sia del deflatore
del PIL che dell’IPC per capire come stanno
variando i prezzi.
¾
Quali sono le principali differenze tra i due
indici?
Confronto tra deflatore del PIL
e IPC
Il deflatore del PIL riflette i prezzi di tutti i beni
e servizi prodotti nel Paese (anche se venduti a
cittadini di altre nazioni)
mentre
L’IPC riflette i prezzi dei beni e servizi
consumati nel Paese (anche se prodotti in altre
nazioni).
Deflatore del PIL e IPC
¾
Il deflatore del PIL confronta il prezzo dei beni e servizi
prodotti nell’anno corrente con il prezzo che avrebbero
avuto nell’anno base.
Ê
¾
Prezzi fissi e produzione aggregata variabile
L’IPC invece confronta il prezzo di un paniere fisso di beni
e servizi con il prezzo dello stesso paniere nell’anno base.
Ê
Prezzi variabili e paniere fisso
(vai al calcolo)
(vai alla tabella)
Due Misure dell’inflazione
Tasso
annuale
15
%
IPC
10
5
Deflatore PIL
0
1965
1970
1975
1980
1985
1990
1995
2000
Somme diverse in periodi diversi
Gli indici dei prezzi permettono di correggere gli effetti
dell’inflazione quando si confrontano somme riferite a
diversi periodi di tempo.
Salario in dollari 2001 = Salario in dollari 1931 x
Livello dei prezzi nel 2001
Livello dei prezzi nel 1931
177
Salario in dollari 2001 = 80.000 x
= 931.579
15.2
Indicizzazione
Quando una somma di denaro (stipendi, pensioni) viene
automaticamente corretta per l’inflazione in virtù di una
legge o di una disposizione contrattuale si dice che la
somma è indicizzata rispetto all’inflazione.
Esempio: la scala mobile degli anni ’70, soppressa nel ’92.
¾ La correzione dagli effetti dell’inflazione è importante
per i tassi di interesse.
Tassi di interesse reali e
nominali
¾ L’interesse rappresenta la remunerazione futura in
corrispondenza di un trasferimento di denaro avvenuto
in passato.
¾
Il tasso di interesse nominale è il tasso di interesse non
corretto per l’inflazione.
‹ E’ il tasso di interesse pagato dalle banche.
¾
Il tasso di interesse reale è il tasso di interesse nominale
corretto per l’inflazione.
Tassi di interesse reali e
nominali
tasso di interesse reale =
tasso di interesse nominale – tasso di inflazione
¾
Immaginate di aver preso in prestito la somma di 1,000 euro
per un anno.
¾
Il tasso di interesse nominale annuo è pari al 15%.
¾
Cosa succede se durante lo stesso anno l’indice generale dei
prezzi ha avuto una variazione del 10%?
tasso di interesse reale =
tasso di interesse nominale – tasso di inflazione =
15% - 10% = 5%
Tassi di interesse reali e
nominali
Riassunto / 1
¾
L’IPC ci dice qual è il costo del paniere di beni e servizi
in relazione al costo dello stesso paniere nell’anno base.
¾
L’IPC misura il livello generale dei prezzi dell’intera
economia.
¾
La variazione percentuale dell’IPC misura il tasso di
inflazione.
Riassunto / 2
¾
L’IPC è una misura imperfetta del costo della vita
perché non tiene conto di 3 aspetti:
Ê
Ê
Ê
I consumatori sostituiscono beni più costosi con beni
meno costosi
Il paniere non si adatta immediatamente alla
disponibilità di nuovi beni e alla variazione dei loro
prezzi
È impossibile misurare variazioni del potere
d’acquisto dei consumatori determinate da variazioni
della qualità dei beni.
Riassunto / 3
¾
Il deflatore del PIL differisce dall’IPC perché include
tutti i beni e servizi prodotti e non i beni e servizi
consumati.
¾
Inoltre, l’IPC fa riferimento a un paniere fisso, mentre
il deflatore del PIL fa riferimento a un insieme di beni
e servizi che varia in funzione del variare della
produzione.
Riassunto / 4
¾
Somme di denaro riferite a diversi periodi di tempo
non possono essere confrontate perché a causa
dell’inflazione varia il potere d’acquisto.
¾
Le leggi e i contratti privati utilizzano gli indici dei
prezzi per tenere conto degli effetti dell’inflazione.
¾
Il tasso di interesse reale è uguale al tasso di interesse
nominale meno il tasso di inflazione.