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“BIOSPHERE VERSUS U MAN NATURE”
05 11 2016
De l'art contemporaine à la façon sistemic d'expliquer l'art oujordui
LA CERIMONIA ED EVENTO MULTIDISCIPLINARE AL CIRCOLO DEL DESIGN PER CONTEMPORARYART
RINGRAZIAMENTI, RIASSUNTO FOTOGRAFICO E REPORTAGE CURATORIALE
Courtesy photo report: Michol Bramardi, Ermanno Crotto, Sergio Giunipero, Maria Zabote
Questo Report serve a raccontare a chi non c’era e a dire Grazie a chi ha presenziato l’evento di Cerimonia per la
consegna del certificato Mab UNESCO a CollinaPo sabato 5 novembre 2016 a Torino. Possiamo dire che ci sembrava di
essere tornati indietro nel tempo - sospesi tra la rete di fili rossi della serra/installazione “Fil Rouge” di Tea Taramino
realizzata nel Parco Vallere nel 2005 - una volta giunti nello spazio avveniristico del Circolo del Design presso la struttura
progettata all’epoca da Carlo Mollino, in occasione della cerimonia di consegna del diploma di Riserva di Biosfera,
organizzata dall’Ente Parco del Po e Collina Torinese attraverso la manifestazione BIOSPERE VS U MAN NATURE durante
la Notte delle Arti di ContemporaryArt Torino Piemonte, piattaforma culturale promossa dall’Assessorato Cultura Città di
Torino, Regione Piemonte e Fondazione CRT. Una serata unica e irripetibile, di cui ringraziamo per la Presenza e saluto
del Ministero dell’Ambiente Diego Martino, la Vicepresidenza del Consiglio Regionale Daniela Ruffino, a Presidenza della
Commissione Ambiente permanente presso il Consiglio Regionale del Piemonte Silvana Accossato, la Direzione generale
dell’Assessorato alla Cultura e Turismo Paola Casagrande e il Settore Programmazione strategica e Green Economy
dell’Assessorato all’Ambiente e territorio della Regione Piemonte Jacopo Chiara e Maria Quarta, il Presidente dell’Ente
Parco del Po e Collina To.se Valter Giuliano e l’esponente del Consiglio dell’Ente Pierangelo Cumino, l’Assessore
all’Ambiente della Città di Torino Stefania Giannuzzo, le numerosissime Associazioni ed Esponenti delle Amministrazioni
comunali del MaB CollinaPo e i rappresentanti delle multi utility territoriali Gruppo Iren, Smat e GTT, di SiTI, del
Politecnico, di Architettura, di Agraria e altri Istituti formativi, della Camera di Commercio, di CNA Torino oltre che di
giornalisti, comunità e operatori. Doveroso soprattutto il ringraziamento a Chi ha reso tutto questo possibile ovvero lo
staff del Parco, la curatrice* artistico-culturale indipendente Monica Nucera Mantelli che ha ideato, messo in opera e
coordinato il tutto, il Circolo del Design con il supporto tecnico di Giulia Ferrari e Alberto Clara, la Fondazione Dravelli con
il supporto tecnico del suo Staff e Presidenza, il Team di Karovision, Europhoto, Cantine Bava Cocchi, la piattaforma La
Natura torna ad Arte e a tutti i bravissimi fotografi, artisti e creativi intervenuti attivamente , tra cui Paolo Maccarrone,
Maurizio Bazzano, Tea Taramino, Andrea Caretto, Raffaella Spagna, Giangiacomo Parigini, Francesco Brancato Daniele
Manzo, Lautaro Acosta, Mauro Raffini, Fabrizio Moglia, Gerry Di Fonzo, Michele D’Ottavio, Roberto Grano, Marco
Borrelli, Terry Bubba, Emanuele Selva, Claudio Massarente, Andrea Caliendo, Sergio Giunipero, Ermanno Crotto, Maria
Zabote, Alessandro Avataneo.
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Si stima la partecipazione di circa cinquecento persone nell’ambito delle molte attività programmate durante la
manifestazione - che hanno incluso un workshop di disegno sull’opera d’arte contemporanea “Acceleratore di Particelle
Catastali”, la raccolta di foto sul controverso tema uomo-ambiente, varie videoproiezioni, la firma collettiva del maxialbum ricordo, le performances di teatrodanza e un film d’autore - a confermare il crescente apprezzamento verso i temi
interdisciplinari tra Natura e Cultura del Programma Man and Biosphere di CollinaPo, in particolare a seguito della Nomina
UNESCO ottenuta il 19 marzo 2016.
La celebrazione ha consolidato il connubio tra i due Programmi UNESCO presenti nell’area metropolitana torinese,
ovvero il riconoscimento UNESCO di Torino come “Creative Cities” e quello di “Man and Biosphere” (MaB) del più vasto
comprensorio di oltre 1700 Kmq che raccoglie 85 Municipalità del Parco regionale del Po e Collina Torinese e del distretto
di CollinaPo. Una conferma del binomio vincente che testimonia l’alleanza fra le due prestigiose investiture concesse
dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura, alle quali territorialmente si uniscono le
Residenze Sabaude iscritte nella lista del Patrimonio tangibile. Il tutto è stato inoltre inserito nel prestigioso programma
di Contemporary Art Torino Piemonte 2016 Città di Torino ottenendo ulteriore visibilità mediatica.
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Un cerimoniale conclusivo e ricchissimo sia di momenti formali con Politici ed Istituzioni, che informali e socio-educativi
con gli Operatori e i Creativi, i quali hanno portato i loro tributi alla fotografia e video sul paesaggio CollinaPo, così come
con l’arte scultorea e pittorica, la cinematografia, la danza, la narrazione e la musica, unendosi al design e alla filiera di
progetto presente in loco per collegare tutte le forme di creatività ospitate sui temi di Natura e Cultura dall’ente Parco.
Il metodo curatoriale condotto per assemblare i focus di questo speciale avvenimento è stato filologico e di ispirazione
“sistemica” - non nel senso spesso travisato, che si affida ad un approccio "a sistema" (cioè di più aspetti fra di loro
semplicemente messi insieme) - ma nel suo vero significato di modalità nella quale ogni singola parte fornisce un output
ad una parte successiva che a sua volta la rielabora, trasformandola in un input utile a qualcos’altro. Ha fatto pertanto
particolarmente piacere la presenza del Prof. Gino Bistagnino (del DAD del Politecnico di Torino e Design Sistemico) e
Prof. Marco Devecchi (dell’Università degli Studi - Agraria), oltre che dei Partner economici rappresentati da Andrea Ciuti
per Iren, Claudio Deconsoli per Gtt e Lorenza Meucci per Smat e vari esponenti del mondo della comunicazione e cultura.
Un esempio “sistemico” fra i tanti: quello dell’iniziativa del Contest “Il Bello che c’è” (input) svolto dal gruppo di
appassionati ed esperti fotografi dello Sponsor tecnico Karovision di Roberto Grano i quali, guidati con maestria e
competenza dal loro Master Tutor, hanno realizzato un affascinante reportage fotografico lungo il comprensorio delle
colline di Superga producendo un originale repertorio immaginifico (output) che ha permesso 1) la visione/racconto dei
materiali prodotti nella stessa giornata del contest, ovvero durante la manifestazione pubblica aperta a grandi e piccini
“Superga Park Tour 2015“ e 2) una rosa di fotografie top che sono poi divenute immagini “corporate” (input) della
candidatura di CollinaPo (utilizzate anche nei Dossier ufficiali) e patrimonio della documentazione atta al riconoscimento
Mab UNESCO stesso; 3) sempre queste immagini sono state utilizzate dalle testate giornalistiche per i loro articoli (output)
e 4) servono tuttora all’attività dell’ente Parco come strumento di comunicazione (output) ; 5) questa partnership gratuita,
insieme a quella di Europhoto che ha donato binocolo + cavalletto per visionare le panoramiche sulla Terrazza del Centro
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Visite del Parco a Superga, ha contribuito notevolmente – grazie a questa visione circolare - alla divulgare e conoscenza,
in modalità fresca, smart e sostenibile, della mission sul Mab e delle attività svolte con il Parco sul tema ambiente –
paesaggio – ecologia – natura – territorio- agricoltura – cultura (input) 6) queste immagini che quelle dei tanti altri
fotografi indipendenti coinvolti nella kermesse di sabato 5 novembre scorso - Mauro Raffini, Franco Turcati, Fabrizio
Moglia, Gerry Di Fonzo, Michele D’Ottavio, Emanuele Selva, Claudio Massarente, Andrea Caliendo, Sergio Giunipero,
Ermanno Crotto, Maria Zabote, Irene Cabiati e altri - sono servite in più occasioni, all’interno di presentazioni pubbliche
come strumento di comunicazione/educazione alla conoscenza del tema Uomo e Biosfera del territorio di CollinaPo
(input) Infine 7) partendo da queste immagini si è poi dato corpo al meeting-bando di concorso sul design sostenibile
“Vedere l’invisibile” lanciato l’8 novembre 2015 a Superga e poi il 5 dicembre 2015 da Fiorfood per essere rilanciato
nuovamente in questa Notte del Design 2016. Ed ancora da queste forme creative è nato il corpus della Mostra di
fotografia “Paesaggi umani e sociali” oggi collettiva di story-telling territoriale esposta presso il Centro visite del Parco alla
stazione Dentera GTT Sassi Superga a firma di vari autori tra cui Gerry Di Fonzo e Andrea Caliendo.
Tutto questo lavoro collettivo tra natura, arte e cultura rappresenta una produzione enorme svolta in modo
SOSTENIBILE, basata sul sostegno collettivo di gruppi cittadini, il che dimostra come un approccio sistemico possa avere
forti ricadute anche in termini di gestione finanziaria delle risorse. Da 1 idea madre quindi, ben 7 nuove azioni in ricaduta.
Un approccio - questo alla creatività tra natura e cultura - coerente con la stessa mission del MaB CollinaPo: il territorio
del Po e della Collina torinese che con l’ottima co-progettazione dell’Istituto SiTI e il contributo economico del Gruppo
IREN, di Smat e GTT ha ottenuto la nomina a Riserva della Biosfera (con il distretto del geo-marchio CollinaPo) comprende
infatti sia comparti naturalistici che antropici, pari a una superficie complessiva di 171.233,85 ettari, suddivisi in tre ambiti:
la core area: 3.853,05 ha, la buffer zone: 21.161,45 ha. la transition area: 146.219,46 ha, ha infatti ricevuto attraverso le
mani dell’Arch. Diego Martino (Ministero dell’Ambiente) l'attestato originale siglato da Irina Bokova, Direttore generale
di UNESCO, che sancisce l'alta investitura di un territorio che vive quotidianamente di elementi di scambio fra parti di
natura, terra e cielo, che la comunità umana che vive al suo interno è chiamata ad “intonare” con lo stile appunto
sistemico. Uno stile che le regole ecologiche e naturali seguono da quando è nato il mondo per garantire il funzionamento
dell’ecosistema, invece di creare danni e stonature che il fare umano meno attento spesso continua a generare.
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BIOSPHERE VERSUS U MAN NATURE è stata quindi l’occasione di scambio tra produzione a catena di espressioni d’arte
e di partecipazione collettiva. Due ingredienti chiave che si sono autoalimentati a vicenda. Si è partiti dal video di
Karovision in partnership con Europhoto e SiTi su “Il bello che c’è” nelle colline torinesi per poi passare al racconto degli
artisti Caretto & Spagna intorno all’”Acceleratore di particelle catastali”, installazione realizzata alle Vallere per
promuovere la riqualificazione delle aree agricole residue fra Moncalieri e Torino, che si è tradotto in uno spunto creativo
per i partecipanti del pubblico che hanno disegnato su fogli Fabriano la loro idea immaginifica di cosa rappresenti questa
“macchina allegorica” per la riqualificazione territoriale installata accanto a Cascina Le Vallere, centro operativo del Parco.
Questi disegni – con vari autori tra cui il Docente di design e direttore del Circolo Paolo Maccarrone, che ringraziamo
particolarmente - sono stati poi raccolti nell’album memoriale. Ringraziamo inoltre Andrea Miola per aver curato lo slideshow sulle aree protette del Parco (in loop nel monitor sito all’ingresso del Circolo), il coordinamento logistico di Michol
Bramardi e di Fiorella Ferrero, il presidio dei GuardaParco Sergio Abena, Alberto Tamietti e Monica Pogliano, la Presidenza
e Staff della Fondazione Dravelli e tutti i fotografi che ci hanno inviato video e immagini a report dell’evento, in particolare
Rudy Bernt, l’Ufficio Stampa del Consiglio regionale del Piemonte, Ermanno Crotto, Sergio Giunipero e Maria Zabote.
Essendo una celebrazione ufficiale in ambito UNESCO, non poteva di certo mancare la musica di qualità e dunque subito
dopo i Saluti sono seguite le sapienti note del gruppo AER MUNDIS che con il violino del virtuoso Lautaro Acosta, e gli
intrecci ritmici tra contrabbasso e batteria di Daniele Manzo e Francesco Brancato si sono confrontati con le melodie
compositive del leader e chitarrista Giangi Parigini, anche autore dell'opera installativa U_MAN_NATURE. Un elemento
tri-alberato metallico con ideali foglie fatte di quadri ritraenti fiori e foglie, che risuonava proprio di fronte alla
performance del suo ensemble, irrorando il pubblico tutto intorno della sua essenziale bellezza compositiva. Inoltre altre
due opere originali di Giangi (acrilico su tela) in formato 20x20 erano appese a parete sempre sul tema flora e fauna.
Si è poi giunti al Cerimoniale di Consegna Certificato MAB che ha visto la qualificata presenza di rappresentanti
istituzionali tra cui il Ministero dell’Ambiente con Diego Martino, del Consiglio Regionale Daniela Ruffino, della
Commissione Ambiente del Consiglio Regionale Silvana Accossato, dell’Assessorato al Turismo e Cultura Paola
Casagrande, del Presidente dell’Ente Parco Valter Giuliano, del Direttore del Parco del Po e Collina Torinese Ippolito
Ostellino, dell’Assessore all’Ambiente Città di Torino Stefania Giannuzzi in rappresentanza della Sindaca Chiara
Appendino, insieme ad una folta rappresentanza delle amministrazioni comunali del MaB CollinaPo che hanno indossato
la tradizionale fascia tricolore. Un momento di energia positiva e di appartenenza ad una progetto identitario che è stato
suggellato dalla presentazione a microfono di ognuno degli oltre 50 Amministratori e dalle numerose fotografie di gruppo
scattate, che verranno parzialmente inserite l’album memoriale realizzato per l’occasione: un prodotto di legatoria
artigianale che ha accolto l’insieme dei prodotti fotografici ed artistici (disegni) nonché le firme di tutti i partecipanti. Tra
il pubblico partecipante e che ha firmato l’album segnaliamo anche Luca Battaglini della Facoltà di Agraria di Torino, Bruno
Fattori del Coordinamento Sentieri, Ermanno De Biaggi Presidente Parco Alpe Veglia e Giampiero Leo.
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Il rituale ha visto la presenza dei rappresentati delle multi utility territoriale IREN, SMAT e GTT che oltre a portare i saluti
hanno partecipato alla consegna dell’attestato di riconoscimento della vincita della Borsa di Studio finanziata da IREN
alla dr.ssa Lucia Salvatori che svolgerà nel 2017 le attività di studio e gestione legate alla Riserva MaB CollinaPo al parco.
E a conclusione c’è stato il Brindisi per tutti i presenti con bollicine, barolo chinato e vermouth del co-sponsor Bava Cocchi.
Si è poi arrivati alla presentazione delle opere fotografiche a firma di un parterre ricco di autori dei click - sia in ambito
naturalistico che di people – grazie ai contributi di Bernt, Bissattini, Borrelli, Caliendo, Crotto, D’Ottavio, Giunipero, Grano,
Massarente, Moglia e Raffini i quali hanno svelato la loro immagine fotografica al pubblico presente - che ha apprezzato
ed applaudito più e più volte - trasformando istanti immortalati in narrazioni guidate dalla curatrice medesima, la quale li
ha poi invitati a lasciare il loro scatto sul rapporto uomo-natura all’interno di questo speciale maxi album ricordo. Questi
tributi visivi alla Biosfera hanno dato vita al riempimento – per mano dei GuardaParco - di un archivio/opera collettiva,
appositamente ideato per l’occasione e realizzato dalla vicina legatoria Defilippi per raccogliere e depositare in termini
memoriali in una unica raccolta. Le restanti pagine verranno riempite nel tempo da prossime immagini che potranno
essere selezionate e inviate al Parco dai Comuni della Riserva di Biosfera. E da questo nascerà una nuova storia...
Tre di queste immagini - a firma di Bubba, Borrelli e Grano - sono state installate ad hoc per quella serata in formato 30
x 40, per una più lunga fruizione, essendo state immagini simbolo per la campagna di comunicazione del Parco sul tema
MaB. Altre immagini invece sono state visionate in forma di video fotografie su musica a firma Borrelli, Di Fonzo, e
D’Ottavio: sono state proiezioni apprezzatissime che hanno raccontano ora emozionanti percorsi acquiferi fra ciottoli del
Po e viste delle colline dall'alto, ora visioni catastrofiche sul futuro ora affascinanti vedute aeree del comprensorio di
CollinaPo. Così gli spettatori hanno avuto modo di usare gli occhi da pescatore o da uccello, per cogliere l’unicità MAB.
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La stessa performance di Etnotango, sponsor artistico del Parco dal 2013, ha permesso intrattenimento e testimonianza
di un altro Patrimonio UNESCO, questa volta iscritto alla lista dell'Immateriale mondiale, coinvolgendo in un abbraccio
complessivo i partecipanti con flash mob di danza e diventando anche spettacolarizzazione per la stessa gestione del
riallestimento degli spazi atti al concerto a seguire. Gesti - questi con la comunità dei ballerini - di concreta partecipazione
al MaB da sempre , come testimonia ancora il film sul paesaggio di Torino e il tango “Poema Circular”.
Si è respirato durante la serata un bellissimo clima, un senso di apparenza ai valori comuni evidenziata soprattutto grazie
all’intervento di amministratori pubblici nazionali, regionali e locali intervenuti a sostegno del Mab CollinaPo e testimonial
di aziende, associazioni e community che sono intervenute direttamente giungendo da varie parti del Piemonte per
incarnare quella parte fondamentale della visione ambientale ed ecologica che è la partecipazione.
Coloro che percepiscono il messaggio naturalistico-culturale di CollinaPo, ampliato attraverso la Nomina a Riserva
Uomo e Biosfera UNESCO, e lo trasformano in una propria adesione personale e creativa al progetto sono la vera
COMUNITA’ MAB che rende questo percorso di crescita di consapevolezza CONCRETO. Questo magnitudinale mix
progettuale tra cultura e natura, è stato condotto per tutta la serata con una millimetrica regia multidisciplinare che ha
suggerito i tratti di unione tra i vari ingredienti e permesso una maggiore comprensione della capillarità degli elementi
che compongono i concetti di biosfera nel nostro Urban MAB, una più ampia visione circolare e sistemica tra arte e natura,
e la restituzione di messaggi chiave che il Parco intende comunicare al più vasto target possibile, in particolare scegliendo
il Circolo del Design, location così strategica per il confronto sulla filiera di progetto che va a incidere fortemente sulla
biosfera. Non a caso il Parco è entrato agli inizi del 2016 nel Tavolo Consultivo del Design della Città di Torino.
Anche le pareti e vetrine del Circolo del Design - Camera di Commercio sono divenute spazi per accogliere in modalità
espositive le espressioni pittoriche o contemporanee e così, a fianco agli scaffali contenenti oggetti cult dello stile
artigianale e del design torinese, si sono affiancate foto di paesaggio e sculture in terracotta “TerreMadri” di Tea Taramino
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unitamente all’immagine concept dell’Acceleratore di Particelle Catastali di Andrea Caretto e Raffaella Spagna. Senza
dimenticare la possibilità per TUTTI di portare a casa una copia della pergamena del Diploma MAB COLLINAPO.
Un tributo particolare va anche ai due magici concerti eseguiti magnificamente dal quartetto AER MUNDIS con Lautaro
Acosta (Violino), Francesco Brancato (Batteria) Daniele Manzo (Contrabbasso), Giangiacomo Parigini (Chitarra), i quali
hanno performato tra note e colori suadenti intorno all’opera installativa U_MAN_NATURE, creazione di Giangi scelta nel
2016 come simbolo MAB “Man and Biosphere” di CollinaPo per parlare dei temi di rispetto ambientale, ecologia, natura.
Sullo sfondo della parete destra, infine, la mostra “Come nasce un’infrastruttura verde metropolitana: da Corona Verde
al Piano strategico dell’area metropolitana” a cura dell’Osservatorio del Paesaggio dei Parchi del Po e collina torinese e
del DIST per la quale si ringrazia in particolare la prof.ssa Claudia Cassatella e Stefania Guarini del Politecnico di Torino.
E cosi, con tanta musica e saluti di Guido Bolatto, Nicola Scarlatelli e di altri amici dell’Urban Mab torinese venuti a
trovarci – davvero tantissimi! - si è concluso l'evento finale sul conferimento a Mab di CollinaPo. La tarda serata è stata
poi dedicata a quella forma d'arte che unisce immagini, movimento e musica, ovvero alla cinematografia con “Poema
Circular” a regia di Alessandro Avataneo. Un film sognante con patrocinio AIAPP e Regione Piemonte, atto a sottolineare
il valore circolare della vita e la forte necessità di unità che devono immaginare le comunità per riuscire ad affrontare le
difficoltà del mondo contemporaneo. Una unità che si raggiunge soprattutto attraverso una nuova attrezzatura mentale
che accoglie nell’abbraccio anziché escludere, e che ricorre all’interdisciplinarietà, come da indicazioni contemporanee.
Creatività e natura sono dunque nel Mab CollinaPo le due parti della stessa medaglia che hanno dimostrato come insieme
possono far nascere un modello di vita sul pianeta nuovo. La sera del 5 novembre 2016 ha permesso a chiunque ha
partecipato di chiudere in gioia e bellezza questo percorso e poter condividere il fare creativo di tantissimi protagonisti
della Riserva CollinaPo, in una nuvola di energia positiva, in un continuo scambio di idee, dove quella sensazione di essere
“opera unica” contribuisce a nutrire il nostro patrimonio naturalistico-paesaggistico-ambientale. Questo “essere
Comunità” è parte dell'arte della vita, ed è l’insegnamento che ha accompagnato come un filo d’Arianna questo evento,
dando corpo ed esempio di attuazione concreta al concetto della mobilitazione delle green communities, peraltro
inserite dal 2015 nelle linee guida legislative italiane. La filosofia circolare della biosfera che abbraccia la natura umana.
* LA CURATELA ARTISTICO CULTURALE
E’ la creazione e ideazione di linee e percorsi culturali innovativi attuata attraverso progetti ed eventi in cui il Curatore indica
protagonisti, caratteristiche, tematiche e modalità di svolgimento, aspetti della comunicazione, eventuali connessioni socio-umanitarie e/o scopi promozionali e d'immagine. Il
curatore redige tale progettazione passo dopo passo definendo ogni singolo dettaglio e contenuto, in modalità filologica e coerente rispetto a quanto richiesto dal Committente,
in base a tematiche affidate, valori, ricadute socio-educative, didattiche, istituzionali e mediatiche, oltre a individuale criteri legati a genere, target, obiettivi, qualità, attualità,
interesse, contestualizzazione e indicazioni specifiche. Sovente, nella fase di progettazione di ogni singolo obiettivo della filiera e del coordinamento stesso tra i vari Soggetti
coinvolti, per mantenere la missione di attenzione alla sostenibilità, il Curatore valuta oltre agli aspetti culturali ed artistici, anche parametri economici e di co-marketing,
procedendo quando possibile a reclutare anche soggetti operanti gratuitamente per sostenere in partnership tecnica le attività del Committente stesso. Quando la Curatela è
“indipendente” significa che non vi è stato un commissionamento da parte di un committente specifico ma è paragonabile a una partnership tecnica di affiancamento progettuale.
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