1. Introduzione alla Responsabilità Sociale d`Impresa

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1. Introduzione alla Responsabilità Sociale d`Impresa
PROGETTO DI INFORMAZIONE E SENSIBILIZZAZIONE
DEGLI STAKEHOLDERS SULLE LINEE GUIDA OCSE E
SULLA RESPONSABILITÀ SOCIALE DI IMPRESA
RESPONSABILITA’ SOCIALE D’IMPRESA:
DALLE LINEE GUIDA OCSE AGLI INTERESSI
DEL TERRITORIO
1. Introduzione alla Responsabilità Sociale d’Impresa
in collaborazione con
PROGRAMMA
¾Introduzione alla Responsabilità Sociale d’Impresa
¾Le nuove Linee Guida OCSE
¾ Gli strumenti della RSI
Linee Guida Ocse e Responsabilità Sociale di Impresa
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INTRODUZIONE ALLA RESPONSABILITA’ SOCIALE DI IMPRESA
Sommario
– LE ORIGINI
– LE RAGIONI
– LE OPPORTUNITA’
– I CONCETTI
– LE TAPPE
– L’ACCOUNTABILITY
– LA LEGISLAZIONE
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LE ORIGINI
• Anni Trenta, Germania: i bilanci di esercizio sono accompagnati da documenti di informazione
sociale. Nel 1938 AEG pubblica il primo bilancio sociale.
• Anni Quaranta e Cinquanta: un momento di “pausa”.
• Anni Sessanta, Stati Uniti: i movimenti dei consumatori e degli ambientalisti favoriscono la
diffusione del tema.
• Anni Settanta: il dibattito si diffonde oltre a Stati Uniti e Germania, anche in Francia e Gran
Bretagna.
9 1977, Francia: legge 769/’77 obbliga le imprese con almeno 750 dipendenti alla
rendicontazione sociale. La legge definisce anche contenuti e destinatari.
9 1978, Italia: il Gruppo Merloni presenta il primo bilancio sociale.
• Anni Ottanta: in generale scarse iniziative in materia. In Italia è però proposto un disegno di legge
sul bilancio sociale.
• Anni Novanta: sviluppo della rendicontazione sociale in tutti i paesi industrializzati.
9
The Body Shop International realizza il primo bilancio sociale.
9
Nel 1993 è pubblicato il regolamento Emas sull’adesione volontaria delle imprese del settore
industriale a un sistema comunitario di audit ambientale.
9
Nel 1998 un gruppo di esperti creato su richiesta del Consiglio Europeo invita le imprese con
più di
1.000 dipendenti a pubblicare una relazione annuale sulle condizioni di occupazione
e di lavoro,
suggerendo la previa consultazione dei dipendenti e dei loro rappresentanti.
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LE ORIGINI/ANNI NOVANTA
Mucca pazza
Cresce l’attenzione dei
consumatori per
sicurezza, qualità e
provenienza dei prodotti
Le scelte di consumo sono
sempre più legate a fattori
intangibili e la reputazione
diventa sempre più un
fattore critico di successo
Lavoro
minorile e
sfruttamento
della
manodopera
Scandali
finanziari
I numerosi disastri ambientali, gli
scandali finanziari, l’accresciuta sensibilità
della collettività e la pressione delle
organizzazioni non governative, spingono
le aziende a una maggiore gestione dei
rischi ambientali e sociali
Linee Guida Ocse e Responsabilità Sociale di Impresa
Disastri
ambientali
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LE ORIGINI/DUEMILA
• 2000, Lisbona: l’Unione Europea inserisce la CSR fra i suoi obiettivi strategici;
• 2001: pubblicazione del Libro Verde “Promuovere un quadro europeo per la responsabilità
sociale delle imprese” che prevede volontarietà, inclusione del punto di vista degli
stakeholder, impatto sociale e ambientale;
• 2002-2004: Forum stakeholder, 4 temi di lavoro relativi a comunicazione e trasparenza,
PMI, crescita di consapevolezza e conoscenza, rafforzamento degli strumenti;
• 2006 - Comunicazione della Commissione europea
“Il partenariato per la crescita e l’occupazione: fare dell’Europa un polo di eccellenza
in
materia di responsabilità sociale delle imprese”.
- Dopo alcuni anni la CE torna ad occuparsi di CSR;
- “Partenariato” per attribuire maggiori responsabilità alle imprese;
- Costituzione European Alliance for CSR, coordinata da CSR Europe, Business Europe
ed UEAPME (Associazione Europea degli Artigiani e delle PMI);
- Presentazione toolbox della European Alliance - www.csreurope.org/toolbox
• 2007-2009: laboratori, 40 incontri multistakeholder per riflettere e trovare soluzioni su
diverse aree.
•2011: Comunicazione della Commissione Europea del 25.10.2011 - Una rinnovata strategia
UE per la CSR 2011-2014
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LE RAGIONI
•Lo sviluppo e l’evoluzione della rendicontazione sociale è la risposta alla crisi di legittimità
in cui sono cadute le imprese per effetto dei cambiamenti economici, sociali e culturali nei
singoli paesi.
La “crisi” però non si è manifestata ovunque con la stessa intensità: ecco perché s’è prodotto
uno sviluppo differenziato della rendicontazione sociale (e della responsabilità sociale).
• Le scelte di consumo sono sempre più legate a fattori intangibili e la reputazione diventa
sempre più un fattore critico di successo per le imprese.
Cresce l’attenzione dei consumatori per sicurezza, qualità, provenienza dei prodotti,
processi di produzione.
• I recenti disastri ambientali, l’accresciuta sensibilità della collettività e la pressione delle
organizzazioni non governative, spingono le aziende a una maggiore gestione dei rischi
ambientali e sociali
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LE OPPORTUNITÀ
• Dall’alto al basso: esperienze isolate di imprenditori “illuminati” che comprendono il ruolo
chiave che può svolgere un’azienda all’interno del contesto in cui opera (interventi volti al
benessere dei dipendenti e della collettività che possono riverberarsi positivamente
sull’organizzazione).
• Logica del buon governo: crisi del mito della perfettibilità del mercato (es. USA anni ‘70,
scandali per corruzione e concussione - Lockheed Aircraft Company). Con etica d’impresa si
intendono le regole di comportamento che l’azienda adotta per garantire il rispetto delle leggi e dei
valori che l’azienda stessa definisce come propri requisiti comportamentali (identità e cultura).
• La “domanda” di RSI: l’opinione pubblica non “controlla più” l’operato aziendale
(globalizzazione), diventa centrale il valore immateriale, la “reputazione” e il rapporto fiduciario.
Non basta più conoscere il quanto ma anche il come valore e profitto sono realizzati.
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CONCETTI/REPUTAZIONE E FIDUCIA
"La reputazione è il giudizio complessivo su
un’organizzazione, dato da coloro che in modo
diretto o indiretto ne influenzano l’operato
(portatori di interesse)”.
La reputazione si basa sulla fiducia
che l’impresa gode presso il
mercato, i clienti, i fornitori, i
dipendenti, le Istituzioni: sintetizza
le aspettative sui futuri
comportamenti dell'organizzazione.
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CONCETTI/RESPONSABILITÀ SOCIALE D’IMPRESA
La Responsabilità Sociale d’Impresa o Corporate (Social) Responsibility - CSR
disciplina il rapporto tra impresa e parti interessate per il raggiungimento dei rispettivi
obiettivi in materia di affari e rappresenta per la Pubblica Amministrazione una leva
politica per il perseguimento dello sviluppo sostenibile.
“La responsabilità sociale d’impresa è la responsabilità
delle imprese per il loro impatto sulla società”
Fonte: Comunicazione della Commissione Europea del 25.10.2011
Da parte delle imprese, la nuova definizione considera:
1.
2.
•
•
prerequisiti, il rispetto della legge e degli accordi collettivi tra le parti sociali;
necessaria, la realizzazione di un processo d’integrazione degli interessi ambientali, sociali, etici, dei
consumatori e sui diritti umani nelle strategie e nelle operazioni correnti, in stretta collaborazione con gli
stakeholder, al fine di:
massimizzare la creazione di valore per la proprietà, gli altri stakeholders e la società nel suo complesso
(con approccio strategico e innovazione);
minimizzare i possibili impatti avversi (con due diligence sui rischi)
“Con la Responsabilità Sociale di Impresa si intende un modello di governance
allargata, in base al quale chi governa l'impresa ha responsabilità che si estendono
dall'osservanza dei doveri fiduciari nei riguardi della proprietà ad analoghi doveri
fiduciari nei riguardi, in generale, di tutti gli stakeholder”.
(prof. Lorenzo Sacconi, 2005)
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CONCETTI/SVILUPPO SOSTENIBILE
Lo sviluppo sostenibile è una forma di sviluppo che non compromette la possibilità delle future
generazioni di perdurare nello sviluppo, preservando la qualità e la quantità del patrimonio e delle riserve
naturali.
L'obiettivo è di mantenere uno sviluppo economico compatibile con l‘equità sociale e gli ecosistemi,
operante quindi in regime di equilibrio ambientale.
Fonte: Rapporto Bruntland, 1987
L’equilibrio va ricercato su tre dimensioni:
Dare una risposta imprenditoriale
ai bisogni delle persone: cittadini e
consumatori.
Redditività aziendale: efficacia ed
efficienza per un uso razionale delle
risorse.
Operare con criteri di
responsabilità verso tutti gli
stakeholder (interni ed
esterni): soci, dipendenti,
consumatori, fornitori,
comunità.
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Salvaguardare il territorio
e la natura; contenere
i consumi energetici e
favorire il riuso e il riciclo.
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CONCETTI: STAKEHOLDER
Gli stakeholder (o interlocutori dell’organizzazione) sono tutti quei soggetti, gruppi, categorie, singole
persone, che hanno un qualche interesse nell’attività dell’impresa. Essi, direttamente o indirettamente,
influenzano o sono influenzati dall’attività dell’azienda.
Fornitori
FOTO
STAKEHOLDER
Concorrenti
Partner
Istituti di Credito
- Assicurazioni
Consumatori
Azionisti / Soci
PARTNER
ECONOMICI
Organismi nazionali e
Sovranazionali
Pubblica
Amministrazione
Clienti / Utenti
ISTITUZIONI
Università e centri
di ricerca
AZIENDA
RISORSE
UMANE
Dipendenti e
collaboratori
COLLETTIVITA’
Cittadini individuali o organizzati
in associazioni, comunità,…
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Organizzazioni
Sindacali
Ambiente e generazioni
future
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LE TAPPE DELLA CSR IN EUROPA
www.csreurope/toolbox
•
Portale web dedicato alla
documentazione di progetto
•
Aree trattate:
¾ Integrated workplace
¾ Capitale umano
¾ Produzione sostenibile e
consumo
¾ Comunicazione e trasparenza
¾ Modelli di business
rivoluzionari
•
Ciascuna area dispone di case
studies, strumenti di analisi e di
approfondimento, esempi
concreti e testimonianze di
imprese che hanno affrontato il
tema con successo
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LE TAPPE CSR IN ITALIA
ALCUNE INIZIATIVE ISTITUZIONALI
• Progetto CSR-SC e Set degli Indicatori – Ministero del Welfare
- Set “modulare” di indicatori per la valutazione delle imprese di ogni dimensione
- Social Commitment, per rendicontare l’impegno e le iniziative in materia di CSR (2003-2005)
• Ruolo di Unioncamere nella diffusione della cultura della CSR
- Attivazione di Sportelli CSR su tutto il territorio nazionale
- Studi e ricerche, servizi informativi, attività di formazione, assistenza alle imprese e promozione della CSR
•
Punto di Contatto Nazionale - Diffusione delle Linee Guida dell’OCSE
- Istituito con Legge 273 del 12 dicembre 2002 presso il Ministero per lo Sviluppo Economico
- Il PCN è l’organo competente a divulgare in Italia le Linee Guida OCSE destinate alle imprese
multinazionali
• Agevolazioni INAIL per le aziende che investono nella CSR (mod.OT20-OT24)
- Dal 2005 INAIL ha previsto un incentivo per quelle imprese che adottano comportamenti coerenti con i canoni della
CSR
- L’incentivo riguarda la riduzione dell’aliquota contributiva pari al 15% per le posizioni contributive in essere da meno
di due anni e a scalare per quelle meno recenti, a seconda delle dimensioni, dal 30% (fino a 10 dipendenti) al 7% (più
di 500) e si riferisce agli interventi attuati nell’anno solare precedente a quello di presentazione della domanda.
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ACCOUNTABILITY
L’accountability è il dovere, la responsabilità di spiegare, giustificare a chi ne ha diritto (rendicontare)
cosa si sta facendo per rispettare gli impegni presi con i portatori di interesse sia sul piano economicoreddituale che su altri elementi:
Accountability
l Rendere conto delle
proprie responsabilità
Trasparenza
l Obbligo di informare
i portatori di interessi
legittimi
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Responsabilità
l Responsabilità
dell’organizzazione per i
propri atti o omissioni
Compliance
l Rispetto di norme e
principi in conformità
alla legge e alle politiche
interne
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LA LEGISLAZIONE/1
La Costituzione della Repubblica Italiana – Art. 41
“L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare
danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni
perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali”
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LA LEGISLAZIONE/2
All. III - Informazioni attinenti all’ambiente e al personale
I livello – personale
-morti sul lavoro del personale iscritto al libro matricola,
per i quali è stata accertata definitivamente una
responsabilità aziendale;
- infortuni gravi sul lavoro che hanno comportato lesioni
gravi o gravissime al personale iscritto al libro matricola
per i quali è stata accertata definitivamente una
responsabilità aziendale;
- addebiti in ordine a malattie professionali su dipendenti
o ex dipendenti e cause di mobbing, per cui la società è
stata dichiarata definitivamente responsabile, descrivendo
la natura e l’entità di tali addebiti.
I livello - ambiente
- danni causati all’ambiente per cui la società è stata
dichiarata colpevole in via definitiva;
- sanzioni o pene definitive inflitte all’impresa per reati o
danni ambientali;
- emissioni gas ad effetto serra ex legge 316/2004
(obbligatoria per gli impianti soggetti ad Emissions
Trading Scheme (ETS) ed opzionale per le altre società).
II livello – personale e ambiente
-iniziative volte a trasformare precedenti forme di lavoro
“precario” in contratti di lavoro a tempo indeterminato;
- investimenti in personale (sicurezza) e relativi costi di esercizio;
- investimenti ambientali e costi ambientali ( ai sensi della
Raccomandazione 2001/453/CE, ovvero investimenti e costi che
migliorano l’impatto ambientale, distinguendoli da quelli invece
necessari per rispettare i parametri fissati dalla legge);
- politiche di smaltimento e riciclaggio dei rifiuti, se rilevanti;
- certificazioni (Sa 8000; Emas; Iso 14000; Dm Sas);
- emissioni gas ad effetto serra ex legge 316/2004 ed eventuali
certificazioni verdi, se la società non rientra in un settore per il
quale tale informativa è obbligatoria.
(fonte: CNDCEC- La relazione sulla gestione - art.2428 codice civile)
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Come si comporta un’impresa responsabile?
Verso il MERCATO E I CLIENTI
ESEMPI
• È onesta e integra nelle trattative
• Fornisce informazioni complete in merito al prodotto o
servizio
• Onora le promesse
• Evita false dichiarazioni o altre forme di marketing
irresponsabile
• Risponde ai reclami
• Considera gli interessi sociali, ambientali ed etici dei
clienti, oltre a quelli di natura commerciale
• Gestisce l'impatto sociale ed ambientale del prodotto o
del servizio
• Previene il rischio di abuso dei propri prodotti/servizi
• È trasparente
• È favorevole a standard volontari
Fonte: C.Luison e M.Caputo, Capitalismo di Persone, Unindustria Bologna (2010)
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Come si comporta un’impresa responsabile?
Verso i LAVORATORI
ESEMPI
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Investe in salute e sicurezza
Rispetta le leggi, i regolamenti ed i contratti
Investe in formazione e aggiornamento
È aperta al confronto con le organizzazioni sindacali
Informa i dipendenti sull'andamento dell'impresa e su
altre tematiche di interesse aziendale
Ascolta e coinvolge il personale
Promuove la parità di opportunità per tutto il
personale a prescindere dal sesso, razza, età,
disabilità, orientamento sessuale e la religione
Attua misure di conciliazione vita-lavoro
È attenta a sviluppare un buon clima aziendale
Fonte: C.Luison e M.Caputo, Capitalismo di Persone, Unindustria Bologna (2010)
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Come si comporta un’impresa responsabile?
Verso L’AMBIENTE
ESEMPI
• Rispetta la normativa in materia
• Si preoccupa di verificare e valutazione l'impatto su
ambiente e territorio
• Impiega correttamente le materie prime
• Gestisce correttamente lo smaltimento dei rifiuti e il
riciclaggio
• Riduce le emissioni nocive
• Risparmia l’energia e utilizza fonti rinnovabili
• È attenta alla biodiversità
• Gestisce il ciclo di vita del prodotto (smaltimenti, resi, etc)
• Innova e investe in tecnologie ambientali
• Adotta soluzioni sostenibili, relativamente al proprio ciclo
produttivo (trasporti, packaging, etc.)
Fonte: C.Luison e M.Caputo, Capitalismo di Persone, Unindustria Bologna (2010)
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Come si comporta un’impresa responsabile?
Verso i FORNITORI
ESEMPI
• Seleziona e valuta i fornitori anche con criteri di
sostenibilità sociale ed ambientale
• Gestisce attivamente la supply chain,
promuovendo il miglioramento nei processi
aziendali gestiti dai fornitori
• Identifica e riduce i rischi lungo la filiera che
possono influire sul funzionamento dell'azienda
• tratta i fornitori come partner: dialogo aperto e
onesto, rispetto dei contratti, scambi di
informazioni, obiettivi chiari
Nota: GDO, Banche, Grandi marchi ecc. hanno forte effetto
volano quando chiedono rispetto requisiti etici (BRC,
SA8000, Dlgs231…)
Fonte: C.Luison e M.Caputo, Capitalismo di Persone, Unindustria Bologna (2010)
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Come si comporta un’impresa responsabile?
Verso GLI ENTI PUBBLICI
ESEMPI
• Rispetta la normativa
• Collabora e si confronta con le autorità,
individualmente e in associazione con altre
imprese
• Adotta comportamenti corretti nei confronti
del fisco
• Si confronta con la legislazione o la
regolamentazione, in modo da contribuire a
servire l'interesse pubblico
• Partecipa alle iniziative delle autorità locali
su tematiche di sviluppo locale
Fonte: C.Luison e M.Caputo, Capitalismo di Persone, Unindustria Bologna (2010)
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Come si comporta un’impresa responsabile?
Verso LA SOCIETA’-COLLETTIVITA’
ESEMPI
• promuove relazioni e iniziative verso la
comunità locale e il territorio in cui opera e
interagisce (iniziative di sponsorizzazioni di
eventi sportivi e culturali locali, partnership con
istituzioni, università, scuole, associazioni, etc)
• Apporta soluzioni innovative ad eventuali
problemi / opportunità che più si adattano allo
specifico contesto sociale ed ambientale
• Si preoccupa degli impatti del proprio business
sulla comunità locale, li gestisce, li rendiconta
• Supporta la crescita professionale degli studenti
e delle persone che si affacciano al lavoro
Fonte: C.Luison e M.Caputo, Capitalismo di Persone, Unindustria Bologna (2010)
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VANTAGGI DAGLI STAKEHOLDER PER
L’IMPRESA SOCIALMENTE RESPONSABILE
Ambiente
Comunità
•Aumento della fiducia da parte della comunità
•Rafforzamento dell’immagine, della reputazione
aziendale: legittimazione ad operare
•Sviluppo di ricerche con scuole e istituzioni scientifiche
•Minori costi per lo smaltimento rifiuti e per le
emissioni di gas a effetto serra
•Risparmio energetico e idrico
Personale
•Attrazione dei migliori collaboratori del
territorio
•Fidelizzazione del personale
•Senso di appartenenza e spirito di squadra
•Condivisione di valori e morale più alto
•Aumento delle capacità della produttività
•Diminuzione conflittualità
IMPRESA
SOCIALMENTE
RESPONSABILE
•Aumento customer satisfaction
•Migliore posizione del marchio e
aumento della qualità percepita del
brand aziendale
• Possibilità di rispondere alle esigenze
di nuovi clienti
•Rispetto degli standard di qualità
sempre più particolari
•Miglioramento nelle modalità e
tempistiche dei pagamenti
•Maggiore fidelizzazione
Pubblica Amministrazione
Azionisti e imprenditori
•Aumento della fiducia nel management
•Opportunità di abbassare il costo del
capitale
•Riduzione dei rischi
•Modelli di gestione più manageriali e
meno legato alle vicende familiari
Clienti e utenti
Fornitori e partners
•Minori costi di transazione
•Aumento della correttezza
negoziale
•Possibilità di collaborazioni
durature e solide
Linee Guida Ocse e Responsabilità Sociale di Impresa
•Migliore dialogo e opportunità di collaborazione
con la PA(Comune, Provincia, Regione,e tc)
•Legittimazione ad operare e snellimento
burocratico
•Riduzione dei controlli da parte degli organismi
pubblici
•Vantaggi nell’aggiudicamento di contratti e appalti
(es. Regione Toscana)
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VANTAGGI PER GLI STAKEHOLDER
DALL’IMPRESA SOCIALMENTE RESPONSABILE
Ambiente
Comunità
•Contributi di competenze qualificate e progettualità
•Sviluppo indiretto dell’economia (indotto)
•Supporto alle Associazioni locali
•Sponsorizzazioni ad iniziative territoriali (sport, cultura,
arte, ecc.)
•Innovazione tecnologica e scientifica
•Minori emissioni inquinanti e effetti negativi
•Tutela e conservazione del patrimonio
ambientale
•Uso corretto delle risorse naturali
Personale
•Ambiente di lavoro migliore e più sicuro
•Orgoglio e spirito di squadra
•Maggiore attenzione alla equa
retribuzione e alla crescita professionale
•Migliore equilibrio tra vita lavorativa e
privata
•Coinvolgimento nei processi decisionali
IMPRESA
SOCIALMENTE
RESPONSABILE
Linee Guida Ocse e Responsabilità Sociale di Impresa
•Migliore qualità reale dei prodotti
e dei servizi
•Migliore comprensione
dell’azienda
•Maggiore consapevolezza dei
processi di produzione/erogazione
dei prodotti/servizi
•Più facile accesso alle informazioni
e ottenimento di risposte
Pubblica Amministrazione
Azionisti e imprenditori
•Aumento della redditività
•Migliore continuità dell’azienda
•Maggiori possibilità di successo imprenditoriale
•Migliori performance economico- finanziarie nel
medio-lungo periodo
•Maggiori capacità di innovazione
Clienti e utenti
Fornitori e partners
•Rispetto dei tempi e modi di
pagamento
•Miglioramento delle relazioni
verso vere e proprie partnership
•Entrate fiscali più eque
•Condivisione di progetti di reciproca
utilità
•Minori costi di controllo e vigilanza
•Opportunità di investimenti per lo
sviluppo del territorio
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