Quinta A Liceo Scientifico

Transcript

Quinta A Liceo Scientifico
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D04
via Paleologi 22 - Chivasso
01.03.2015
Rev. 3
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
5A Liceo Scientifico
ESAME DI STATO 2014-2015
INDICE
1. La classe
1.1. Quadro orario
1.2. Insegnanti del triennio
1.3. Storia della classe
1.4. Profilo della classe
2. Materiali prodotti da presentare al colloquio
3. Attività didattiche programmate
3.1. Attività realizzate con la classe nell’anno scolastico
3.2. Esami/certificazioni in lingue straniere
4. Simulazioni di prove scritte
4.1. Prima prova
4.2. Seconda prova
4.3. Terza prova
4.4. Valutazione delle simulazioni
5. Valutazione degli apprendimenti e della condotta
6. Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo
7. Fascicolo allegati
7.1. Modelli simulazioni prove scritte (allegato)
7.2. Proposta griglie di valutazione (allegato)
7.3. Relazioni conclusive per ogni materia con programma svolto (allegato)
Documento del 15 maggio
1/14
1.
La Classe
1.1 Quadro orario della classe
Materia
Ore
Lingua e letteratura italiana
4
Lingua e letteratura latina
3
Lingua e cultura straniera
3
Storia
2
Filosofia
3
Matematica
4
Fisica
3
Scienze naturali
3
Disegno e storia dell’arte
2
Scienze motorie e sportive
2
Religione o attività alternativa
1
totale
30
1.2 Insegnanti del triennio
Lingua e letteratura italiana
Benedetto Renata
Benedetto Renata
Velludo Fulvia Classe
V
Fiore Elda
Lingua e letteratura latina
Benedetto Renata
Benedetto Renata
Fiore Elda
Lingua e cultura straniera
Pegoraro Maria
Pegoraro Maria
Pegoraro Maria
Storia
Velludo Fulvia
Velludo Fulvia
Velludo Fulvia
Filosofia
Velludo Fulvia
Velludo Fulvia
Velludo Fulvia
Matematica
Roccati Mariangela
Roccati Mariangela
Roccati Mariangela
Fisica
Roccati Mariangela
Roccati Mariangela
Roccati Mariangela
Scienze naturali
Nepote Silvia
Nepote Silvia
Nepote Silvia
Disegno e storia dell’arte
Gilotto Paola
Gilotto Paola
Gilotto Paola
Scienze motorie e sportive
Gallozzi Pasquale
Gallozzi Pasquale
Gallozzi Pasquale
Cena Nadia
Cena Nadia
Materia
Classe III
Religione o attività alternativa Cena Nadia
Classe IV
Dalla tabella si evince il cambiamento di docente nel passaggio dal quarto al quinto anno
per italiano e latino.
Documento del 15 maggio
2/14
1.3 Storia della Classe
Inizio anno
Fine anno
Promossi
Da classe
precedente
Da altro
corso
Totale
Senza
giudizio
sospeso
Con
giudizio
sospeso
Non
promossi
Ritirati
Classe III
18
/
18
17
1
1
/
Classe IV
17
2
19
19
/
/
/
Classe V
18
1
19
Studenti
1.4 Profilo della classe
Attualmente costituita da diciannove studenti, la classe 5^A ha mantenuto nell’arco del triennio
una fisionomia nel complesso costante, con pochi movimenti interni: due nuovi inserimenti ad
inizio della classe quarta, di cui uno limitato ad un solo anno di frequenza, ed il rientro, nel
corrente anno scolastico, di un allievo già precedentemente iscritto presso il nostro liceo.
Anche la componente docenti del Consiglio di classe ha lavorato nel triennio assicurando alla
classe continuità didattica, ad eccezione del docente di italiano/latino, che è cambiato con il
passaggio al quinto anno.
Gli allievi della 5^ A costituiscono un gruppo classe disciplinato e corretto - più propenso a farsi
guidare che a prendere iniziative – che nel corso del triennio, grazie anche ai continui stimoli
proposti, ha acquisito la capacità di affrontare con senso di responsabilità gli impegni derivanti
dalla vita scolastica e di condividere il processo educativo e di crescita culturale, partecipando con
interesse alle varie esperienze proposte dalla scuola.
Correttezza, disponibilità al dialogo educativo e puntualità nel rispetto delle scadenze sono
sempre state caratteristiche della classe, che, nel complesso, si è sempre mostrata partecipe alle
lezioni e disponibile allo studio.
Nel corso del triennio gli allievi hanno lavorato con responsabilità e diligenza crescenti, in modo
talvolta ancora scolastico, con atteggiamento poco propositivo e critico, realizzando uno studio che
per alcuni risulta orientato più al superamento della verifica che alla acquisizione consapevole di
un sapere organico e stratificato.
Nel complesso gli obiettivi generali sono stati conseguiti, anche se, ad una valutazione analitica
dell’impegno e del rendimento, si presenta un quadro della classe piuttosto diversificato,
all’interno del quale va segnalato che alcuni profitti positivi premiano più la corretta ricezione di
conoscenze che la loro rielaborazione consapevole volta alla costruzione di autentiche competenze.
Alcuni studenti, fragili e incerti nello studio, manifestano ancora diffuse criticità nell’ acquisizione
rigorosa dei contenuti e nella loro utilizzazione pertinente nei lavori di produzione personale.
Nel corso del triennio questi allievi hanno incontrato difficoltà in alcune discipline, accumulando
lacune metodologiche e contenutistiche, colmate per quanto concerne gli obiettivi minimi grazie
agli interventi in itinere, ai corsi di recupero attivati dalla scuola e all’impegno personale.
Altri allievi, invece, lavorando con lodevole serietà e costanza nell’arco del triennio, hanno
consolidato un metodo di studio efficace ed autonomo, grazie al quale hanno potuto apprendere e
rielaborare con piena padronanza i contenuti del quinto anno.
Documento del 15 maggio
3/14
2.
Materiali prodotti da presentare al colloquio (art.5 comma 7 del D.P.R. n.323/98)
Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e di
progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato.
Si indica di seguito l’argomento scelto da ogni candidato:
n.
Candidato
Argomento / Titolo della ricerca
1
Bersano Ludovica
Cittadino del mondo
2
Cesarato Ludovico
Il calcio, lo sport più bello al mondo
3
D’Angelo Gabriela
Alla ricerca della personalità
4
Del Sordo Lorenzo
XIX e XX secolo tra tecnologia e progresso
5
Dell’Ali Matteo
Lo stato imperfetto: dall’utopia teorica alla distopia reale
6
Furnari Luca
Il mare
7
Gennaro Andrea
Capriccio…In chiave di violino
8
Marino Domenico
La motocicletta
9
Martini Simone
Vinca il migliore!
10 Milano Arianna
Una finestra sul deserto
11 Mottola Luca
Il cibo
12 Pipino Andrea
Il duplice volto della guerra
13 Pistis Matteo
L’attesa: il movimento dell’infinito
14 Quaglia Giulia
L’inettitudine
15 Rovei Alessandro
Gli stupefacenti: usi ed effetti
16 Sgrò Veronica
Sono sempre i sogni a dare forma al mondo
17 Simonato Matteo
La guerra
18 Terracina Emanuela
L’amore femminile vola via col vento
19 Zenzon Emma
La rinascita dal “male di vivere”
20
21
22
23
24
25
Documento del 15 maggio
4/14
3.
Attività didattiche programmate
3.1 Attività realizzate con la classe nell’anno scolastico in corso
data
27-11-2014
Proiezione cinematografica c/o Cinema Politeama : “Il giovane favoloso”
19-12-2014
Incontro “Generazione Erasmus” (71°Anniversario della Carta di Chivasso)
16-12-2015
Progetto LEGALITA’: incontro con il Maggiore dei Carabinieri S. Saccocci.
20-01-2015
Conferenza storia tedesca del Prof. G.Motta:
“Dalla divisione alla riunificazione: 1945-1989”
16-20
Viaggio d’istruzione : Strasburgo e Alsazia.
aprile 2015
Ogni singolo allievo ha partecipato a incontri pomeridiani di orientamento post diploma
presso le diverse università.
3.2 Esami/Certificazioni in lingue straniere
Negli anni precedenti e in quello in corso, gli allievi indicati di seguito hanno ottenuto i
certificati:
Studente
Esame/Certificazione
D’Angelo Gabriela
FIRST B/2 (giugno 2014)
Dell’Ali Matteo
PET B/1 (giugno 2013)
Gennaro Andrea
PET B/1
(marzo 2011)
Pipino Andrea
PET B/1
(giugno 2012)
Pistis Matteo
PET B/1 (giugno 2012)
Rovei Alessandro
PET B/1 (giugno 2014)
Documento del 15 maggio
5/14
4.
Simulazioni di prove scritte
Nel corso dell’anno al fine di ottimizzare la preparazione degli allievi sono stati predisposti gli
interventi qui di seguito riportati.
4.1 Prima prova
Nel corso dell’anno scolastico, oltre al normale svolgimento degli elaborati in classe, sono
state effettuate simulazioni di prova d’esame secondo le seguenti tipologie:
•
•
•
•
tipologia A: analisi di testi poetici e narrativi dell’800 e 900;
tipologia B: saggio breve e articolo di giornale, come scrittura vincolata e
documentata di vari ambiti (artistico - letterario, socio - economico, storico –
politico, tecnico – scientifico);
tipologia C: tema storico;
tipologia D: tema di ordine generale.
Date Prima prova
durata
21 aprile 2015
6 ore
La prova del 21 aprile 2015 è stata comune a tutte le quinte.
4.2 Seconda prova
Nel corso del corrente anno scolastico la classe ha svolto prove di simulazione secondo le
nuove direttive ministeriali della durata di 4 o 5 moduli, strutturati con un problema a
scelta fra due e 5 quesiti a scelta fra 10 e una prova comune di istituto, della stessa tipologia,
oltre al normale svolgimento di test e verifiche monotematiche della durata di due moduli.
Date Seconda prova
durata
25 marzo 2015
3 ore
22 aprile 2015
6 ore
La prova del 22 aprile 2015 è comune a tutte le quinte.
4.3 Terza prova
Sono state svolte due simulazioni di Terza Prova:
Data
Tipologia
Tempo
Materie
3-02-2015
B+C
3 ore
Latino, inglese, storia, scienze
11-04-2015
B
3 ore
Inglese, filosofia, fisica, arte
La classe ha sostenuto con maggiore sicurezza la seconda simulazione di Terza Prova con
domande di Tipologia B.
Si allegano i modelli delle prove sostenute dagli studenti.
Documento del 15 maggio
6/14
4.4 Valutazione delle simulazioni
I criteri di valutazione sono stati costantemente fondati sulle conoscenze, competenze e
capacità manifestate dai singoli allievi, secondo descrittori o indicatori dei relativi livelli.
La valutazione di tutte le prove, in ogni disciplina, è stata espressa mediante apposite
griglie che si allegano al presente documento di seguito evidenziate:
•
•
•
5.
griglia valida per la prova scritta d’italiano;
griglia valida per la prova scritta di matematica, che si rifà alla griglia ministeriale,
utilizzando il foglio elettronico MatEasy (delibera del CD del 15 maggio 2012);
griglie di correzione della terza prova utilizzando il foglio elettronico TerzaP
(delibera del CD del 15 maggio 2012).
Valutazione degli apprendimenti e della condotta
Il Collegio Docenti, con delibera n.24 del 23 ottobre 2012, ha definito le griglie di valutazione per
gli scritti e per gli orali, condivise dai vari dipartimenti e confermate con il CD del 21 ottobre 2014:
•
Prova scritta materie scientifiche: i criteri di attribuzione del punteggio in ogni verifica
scritta tengono conto di correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e
problemi, oltre che dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio viene poi
trasformato in un voto da 2 a 10. La sufficienza è attribuita con il
• 60% del punteggio, nel caso di test a risposta chiusa
• 50% del punteggio, nel caso di prova con esercizi e problemi che richiedono la
descrizione di tutte le procedure risolutive
Per le simulazioni delle prove d’esame si adottano i fogli di calcolo approvati nel Collegio
Docenti del 15 maggio 2012.
•
Prova scritta materie letterarie: per gli scritti di tipo argomentativo si adottano i criteri di
valutazione di lettere con votazioni dal 3 al 10.
•
Per le valutazioni orali si adotta la seguente tabella di corrispondenza voto-giudizio:
Tabella di corrispondenza voto giudizio
Livello
Descrittore
Voto/10
Nullo
Non risponde
2
Gravemente
insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori
concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento
coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata;
linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente
insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa
capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse;
incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari;
linguaggio inadeguato.
4
Documento del 15 maggio
7/14
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità
nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica,
insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur
dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo;
linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.
5
Sufficiente
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità
di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se
opportunamente guidato; capacità di problem solving: se
guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una
soluzione; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di
pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia
nell’ambito di semplici ragionamenti; capacità di problem
solving: applica i concetti acquisiti trovando almeno una
soluzione;
linguaggio specifico corretto; capacità di
distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione;
individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una
argomentazione.
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di
esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere
analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di
problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici;
disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto
storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e
rielaborazione
personale;
fluidità
nell’esposizione;
disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi
e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento
storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più
soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente
appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
9/10
[estratto da “Criteri di valutazione Newton 2014-2015” – aggiornato al 21/10/2014]
Documento del 15 maggio
8/14
Si propone la seguente griglia di valutazione a cui il Consiglio di classe si attiene per attribuire il
voto di condotta.
INDICATORI / VOTO
COMPORTAMENTO E
RISPETTO DEL
REGOLAMENTO DI
ISTITUTO E DEL PATTO
6
7
8
9
10
Spesso
scorretto e
segnalato da
note
disciplinari*
Non sempre
corretto
segnalato da
qualche nota
disciplinare*
Quasi
sempre
corretto
Sempre
corretto
Esemplare
FREQUENZA E
PUNTUALITA’
Non
continua e
spesso non
puntuale
Non sempre
regolare e a
volte non
puntuale
Regolare e
quasi
sempre
puntuale
Regolare e
sempre
puntuale
Assidua e
sempre
puntuale
ATTENZIONE E
PARTECIPAZIONE
Superficiale
Alterna
Adeguata
Elevata
Molto
elevata
IMPEGNO E
APPLICAZIONE NELLO
STUDIO
Molto
superficiale
Non sempre
continua e
regolare
In generale
costante e
regolare
Costante e
regolare
Sistematico,
costante e
organico
DI CORRESPONSABILITA’
Voto medio
* Le note disciplinari non sono le annotazioni relative a dimenticanze e/o compiti non svolti
CRITERI PER L’ASSEGNAZIONE DEL 5 DI CONDOTTA
La presenza di almeno tre delle seguenti condizioni determina l’assegnazione del 5:
1. Reiterata mancanza di rispetto delle regole di convivenza civile
2. Mancato rispetto del Regolamento di Istituto e del Patto di corresponsabilità
3. Provvedimenti disciplinari che comportano una sospensione superiore ai 15 giorni (art. del
D.M. n°5 del 2009) o una sanzione equivalente
4. Assenza totale di partecipazione al percorso educativo
[estratto da “Criteri di valutazione 2014-2015” – aggiornato al 21/10/2014]
Documento del 15 maggio
9/14
6.
Criteri per l’attribuzione del credito scolastico e del credito formativo
Criterio per l’ammissione all’esame di Stato
Per gli studenti delle classi quinte si fa riferimento all’art.6 del D.P.R. n° 122, il quale prevede che
siano valutati positivamente e quindi ammessi all’Esame di Stato gli alunni che abbiano conseguito
almeno la valutazione di sei in ciascuna disciplina e nel voto di condotta.
TABELLA MINISTERIALE del D.M. del 16.12.2009, n. 99
Candidati interni
Media dei voti
Credito scolastico (Punti)
classe terza
classe quarta
classe quinta
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7<M≤8
5-6
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9 < M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.
Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di
oscillazione corrispondente alla media M dei voti.
Viene assegnato il punteggio massimo nell'ambito della banda di oscillazione quando
sussistono almeno quattro dei seguenti elementi:
• assiduità della frequenza scolastica
• media dei voti con decimale superiore a 5
• interesse ed impegno al dialogo educativo riconosciuto all’unanimità
• voto di condotta non inferiore a otto
• partecipazione alla vita scolastica comprese le attività complementari ed integrative
proposte dalla scuola con un apporto costruttivo
• presenza di un credito formativo (non più di uno)
Le esperienze che danno luogo all'acquisizione dei crediti formativi (massimo un punto) sono
acquisite, al di fuori della scuola di appartenenza. (DM 24 febbraio 2000). La partecipazione ad
iniziative complementari ed integrative all’interno dell’Istituto non dà luogo all'acquisizione dei
crediti formativi, ma rientra tra le esperienze acquisite all'interno della scuola di appartenenza, che
concorrono alla definizione del credito scolastico. (DM 24 febbraio 2000).
L’attribuzione del punto relativo al Credito Formativo non è automatica. Il Consiglio di classe
valuterà la coerenza tra le esperienze compiute dai candidati e l’indirizzo di studio. La
documentazione relativa all'esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere
un'attestazione proveniente dagli Enti, Associazioni, Istituzioni presso i quali il candidato ha
realizzato l'esperienza e contenente una sintetica descrizione dell'esperienza stessa. La
documentazione relativa ai crediti formativi per tutte le classi del triennio deve pervenire alla
segreteria Didattica (che provvederà a protocollarla) entro il 15 maggio di ogni anno scolastico per
consentirne l'esame e la valutazione da parte del Consiglio di Classe. Le certificazioni (PET, FIRST,
DELF, FIT IN DEUTSCH, DELE) i cui risultati pervengano dopo il 15 maggio di ogni anno
dovranno essere valutate nello scrutinio finale dell’a. s. successivo.
Documento del 15 maggio
10/14
Il punteggio complessivo attribuito per Credito formativo deve essere espresso con un numero
intero e non può comportare il passaggio a fascia diversa da quella corrispondente alla media dei
voti.
Si compila, a questo proposito una tabella in cui vengono inserite le attività che potranno essere
oggetto di credito:
Crediti scolastici
Crediti formativi
Risultati eccellenti in prove-competizioni tra le
scuole presso enti esterni alla scuola (Olimpiadi della
matematica, dalla fase provinciale / Olimpiadi della fisica,
dalla fase provinciale / Olimpiadi della chimica, dalla fase
provinciale)
Partecipazione a 8 incontri pomeridiani nel Centro
Sportivo Scolastico per la preparazione ai GSS
Risultati di particolare rilievo nella partecipazione a
Giochi Sportivi Studenteschi
Partecipazione al Corso di orientamento formativoPolitecnico
Corso di orientamento formativo - Politecnico con
superamento del TEST (votazione min. 50/100)
Partecipazione a progetti e corsi inclusi nel POF, in
orario extrascolastico, per un impegno di almeno 8
ore cumulative.
Stage in azienda nel periodo estivo
La certificazione, a cura del/i docente/i responsabile/i de/i
progetto/i, dovrà contenere l’indicazione delle ore del
corso, delle ore di frequenza dell’allievo, del tipo di
attività svolta
Corsi di lingua straniera presso enti riconosciuti in
periodo non scolastico e/o in orario extrascolastico
per almeno 30 ore.
Partecipazione al corso di preparazione
certificazione in lingua (2/3 frequenza)
alla
Certificazioni in lingua straniera (superamento
esame, a partire da livello B1); le certificazioni (PET,
FIRST, DELF, FIT IN DEUTSCH, DELE)
Partecipazione continuativa ad attività sportiva
(calcio, tennis, rugby …) non amatoriale e non
retribuita
Attività
culturale
(teatro,
musica,
etc)
(partecipazione a corsi per almeno un bimestre)
Attività di orientamento (anche tutor accoglienza)
La certificazione, a cura del docente referente, dovrà
contenere l’indicazione del tipo di attività svolta, del
periodo di svolgimento, del numero di ore di impegno.
Volontariato (almeno 30 giorni e in presenza di una
descrizione dettagliata dell’attività svolta e dei
compiti assegnati)
Partecipazione attiva alle attività di gemellaggio
per almeno 7 giorni
Soggiorno studio all’estero.
Documento del 15 maggio
11/14
N.B. Nel caso in cui uno studente abbia avuto la sospensione del giudizio a giugno a causa del
profitto insufficiente in più materie e non abbia raggiunto la piena sufficienza in una sola
disciplina, riportando la votazione di 5/10, ma il Consiglio di Classe decida comunque di
promuoverlo, a luglio, alla classe successiva avendo dimostrato un complessivo miglioramento
rispetto alla situazione di giugno, il punteggio attribuito per il credito sarà in ogni caso quello
più basso della fascia.
[estratto da “Criteri di valutazione Newton 2014-2015” – aggiornati al 21/10/2014]
Documento del 15 maggio
12/14
7.
Fascicolo allegati
Si allega un fascicolo, fuori numerazione delle pagine, che contempla:
7.1 Modelli simulazioni prove scritte
Sono allegati i modelli di simulazione della prima prova scritta (allegato 1), della seconda
prova scritta (allegato 2), della terza prova scritta (allegato 3).
7.2 Proposta griglie di valutazione
Sono allegate le griglie di valutazione usate per le simulazioni delle prove d’esame (allegato
4) e una proposta per la valutazione del colloquio (allegato 5).
Per quanto riguarda la griglia di valutazione di matematica, i punteggi assegnati ai
descrittori dei problemi e dei quesiti possono variare in funzione dei pesi indicati nella
griglia ministeriale a cui MatEasy (foglio elettronico per la correzione della seconda prova)
si rifà.
7.3 Relazioni conclusive e programma svolto
Sono allegate le relazioni conclusive redatte dai docenti delle singole discipline in cui sono
riportate le indicazioni didattiche, le finalità e gli obiettivi specifici, i metodi e gli strumenti
didattici, i criteri di valutazione e verifica, il programma svolto. (allegato 6).
Documento del 15 maggio
13/14
Il Consiglio di Classe
MATERIA
DOCENTE
FIRMA
Lingua e letteratura italiana
Fiore Elda
Lingua e letteratura latina
Fiore Elda
Lingua e cultura straniera
Pegoraro Maria
Storia
Velludo Fulvia
Filosofia
Velludo Fulvia
Matematica
Roccati Mariangela
Fisica
Roccati Mariangela
Nepote Silvia
Scienze naturali
Disegno e storia dell’arte
Gilotto Maria Paola
Gallozzi Pasquale
Scienze motorie e sportive
Vizzone Patrizia
Religione
STUDENTE
Rappresentante di classe
Pistis Matteo
Rappresentante di classe
Quaglia Giulia
Chivasso 14/05/2015
Il Dirigente Scolastico
dott.ssa Maria Grazia GILLONE
……………………………………
Si firma il presente documento per presa visione e accettazione nella sua interezza,
comprensivo di allegati.
Documento del 15 maggio
14/14
ALLEGATI AL
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE
5A Liceo Scientifico
ESAME DI STATO 2014-2015
INDICE
Allegato 1
Modello di simulazione della prima prova scritta
Allegato 2
Modello di simulazione della seconda prova scritta
Allegato 3
Modelli di simulazione della terza prova scritta
Allegato 4
Proposta griglie di valutazione prima, seconda e terza prova
Allegato 5
Proposta di valutazione del colloquio
Allegato 6
Relazioni conclusive delle varie discipline
Documento del 15 maggio
ALLEGATO 1
MODELLO DI SIMULAZIONE
DELLA PRIMA PROVA SCRITTA
Documento del 15 maggio
ALLEGATO 2
MODELLO DI SIMULAZIONE
DELLA SECONDA PROVA SCRITTA
Documento del 15 maggio
Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico
22 aprile 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta
Tempo massimo assegnato alla prova sei ore
Problema n. 1: CURVA NORD
Sei il responsabile della gestione del settore “Curva Nord” dell’impianto sportivo della tua città e devi
organizzare tutti i servizi relativi all’ingresso e all’uscita degli spettatori, nonché alla sicurezza e
all’assistenza agli spettatori stessi. La forma del settore sotto la tua gestione è una porzione di corona
circolare come rappresentata in figura 1.
Figura 1
Tenendo presente che le normative di sicurezza emanate dal Comune prevedono un indice di affollamento
massimo di 3,25 persone/m2, e che il 9,5% della superficie della “Curva Nord” è inagibile in quanto
necessita di lavori di manutenzione,
1) determina la capienza massima Nmax attuale del settore “Curva Nord”, approssimata alle centinaia.
La Polizia Municipale propone di aprire i cancelli di ingresso un’ora prima dell’inizio della manifestazione
sportiva. È necessario non aprirli con troppo anticipo, per limitare i costi, ma anche evitare un afflusso
troppo intenso, per motivi di sicurezza: la velocità massima di accesso degli spettatori non deve essere
superiore a 350 ingressi al minuto. In base alle osservazioni degli anni precedenti, sai che l’andamento del
numero di spettatori, aprendo gli ingressi un’ora prima dell’inizio della manifestazione, segue una curva
come quella riportata in figura 2:
1
Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico
22 aprile 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta
Tempo massimo assegnato alla prova sei ore
Figura 2
2) esprimendo il tempo t in minuti, determina il polinomio p(t) di terzo grado che meglio riproduce
questo andamento, ipotizzando che il numero di spettatori sia 0 all’apertura dei cancelli di ingresso
(t = 0) e sia pari al numero massimo consentito Nmax dopo un’ora (t = 60), e che la velocità di
accesso sia 0 al momento dell’apertura iniziale degli ingressi, e sia ancora 0 dopo un’ora, quando
l’afflusso termina e il settore è riempito completamente. Verifica che la funzione rispetti il vincolo
di sicurezza sulla massima velocità di accesso degli spettatori nello stadio.
Al termine della manifestazione gli spettatori defluiscono dall’impianto; in base alle osservazioni degli anni
scorsi ogni minuto esce dall’impianto il 5% degli spettatori presenti all’interno nel minuto precedente.
3) Determina la funzione che meglio rappresenta il deflusso degli spettatori, e, indicando con t=0
l’apertura dei cancelli e tc (da determinare) l’istante in cui, durante il deflusso, nell’impianto
restano meno di 100 spettatori, disegna il grafico della funzione che rappresenta il numero di
spettatori presenti nell’impianto nell’intervallo [0; tc]; ipotizza che l’impianto sia riempito alla
massima capienza e che la manifestazione sportiva duri un’ora. Determina inoltre la massima
velocità di deflusso degli spettatori dall’impianto.
Devi organizzare i servizi di assistenza e ristoro per gli spettatori, sulla base del numero medio di presenze
nell’impianto.
4) Determina il numero medio di spettatori presenti nell’impianto, nell’intervallo di tempo dall’istante
t = 0 (apertura dei cancelli) all’istante t = tc
2
Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico
22 aprile 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta
Tempo massimo assegnato alla prova sei ore
Problema n. 2: Il VASO
L'azienda in cui lavori produce articoli da giardino e sei stato incaricato di rivedere il disegno di un vaso
portafiori realizzato da un tuo collega. Il vaso, di altezza h = 18 cm, è composto da due tronchi di cono
aventi la base maggiore in comune e il disegno che ti è stato fornito (figura 1) ne rappresenta la sezione
longitudinale:
Figura 1
Nel riferimento cartesiano utilizzato in figura 1 l'unità corrisponde a 1 cm. Il direttore del tuo reparto ti
chiede di:
1) verificare il valore del volume del vaso progettato dal tuo collega.
Se il volume risulta minore di 1,5 litri, bisogna rendere il vaso più alto, fino a fargli raggiungere il volume di
1,5 litri, lasciando però invariate le misure dei diametri corrispondenti ai punti A, S e V, rendendo inoltre la
forma meno spigolosa. Per chiarire meglio la sua richiesta, il direttore ti dà un suo disegno, modificato
rispetto al precedente (figura 2).
3
Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico
22 aprile 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta
Tempo massimo assegnato alla prova sei ore
Figura 2
La curva passante per i punti S, V e G, disegnata dal direttore, può essere approssimata con un'iperbole di
equazione y=a/x.
2) Determina, approssimando per eccesso al millimetro, i valori delle coordinate h e k del punto G che
consentono di soddisfare la richiesta di modifica del vaso.
Dopo che un primo esemplare del vaso è stato prodotto, il responsabile della produzione fa rilevare che
l'eccessiva spigolosità del profilo del vaso nel punto S ne rende costosa la produzione.
3) Considera la funzione il cui grafico è rappresentato nella figura 2, nel semipiano y≥0; descrivi la natura
del punto S giustificando le tue affermazioni;
4) lasciando ancora invariate le misure dei diametri corrispondenti ai punti A e S, individua la funzione
razionale intera di secondo grado che consente di congiungere i punti A e S, eliminando il punto angoloso in
S; disegna la nuova sagoma del vaso e individua il punto della curva AS in cui la pendenza del grafico è
rimasta immutata rispetto alla sagoma precedentemente proposta.
4
Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico
22 aprile 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta
Tempo massimo assegnato alla prova sei ore
Sezione Quesiti
QUESITO 1
Assegnata la funzione
1) verificare che è invertibile;
2) stabilire se la funzione inversa
la risposta.
è derivabile in ogni punto del suo dominio di definizione, giustificando
QUESITO 2
Data l'equazione differenziale del primo ordine
determinare la soluzione del problema di Cauchy, tenendo conto della condizione iniziale y(1)= 0
QUESITO 3
Di quale delle seguenti equazioni differenziali è soluzione la funzione
?
a)
b)
c)
d)
Giustificare la risposta.
QUESITO 4
Verificare il carattere della serie
somma.
e, nel caso in cui sia convergente, determinare la sua
QUESITO 5
Per progettare un sito web è necessario generare dei codici unici di accesso. Si vogliono utilizzare, a tale
scopo, due lettere maiuscole dell'alfabeto inglese seguite da una serie di numeri compresi tra 0 e 9. Tutti i
codici di accesso dovranno avere lo stesso numero di cifre ed è ammessa la ripetizione di lettere e numeri.
5
Simulazione della seconda prova di matematica per gli esami di stato liceo scientifico
22 aprile 2015
Lo studente deve svolgere un solo problema a sua scelta e 5 quesiti a sua scelta
Tempo massimo assegnato alla prova sei ore
Qual è il numero minimo di cifre da impostare in modo da riuscire a generare almeno 5 milioni di codici di
accesso diversi? Giustificare la risposta.
QUESITO 6
La base di un solido, nel piano Oxy, è il cerchio avente come centro l'origine e raggio 3. Le sezioni del solido
perpendicolari all'asse delle x sono quadrati.
Calcolare il volume del solido.
QUESITO 7
Trovare l'equazione del piano tangente alla superficie sferica avente come centro l'origine e raggio 2, nel
suo punto di coordinate (1,1,z), con z negativa.
QUESITO 8
Calcolare il seguente integrale indefinito
e rappresentare graficamente la funzione primitiva passante per il punto
QUESITO 9
Calcolare il seguente integrale improprio
QUESITO 10
In una stazione ferroviaria, fra le 8 e le 10 del mattino, arrivano in media ogni 20 minuti due treni.
Determinare la probabilità che in 20 minuti:
a) non arrivi alcun treno;
b) ne arrivi uno solo;
c) ne arrivino al massimo quattro.
6
ALLEGATO 3
MODELLO DI SIMULAZIONE
DELLA TERZA PROVA SCRITTA
Documento del 15 maggio
Simulazione terza prova
Materia: Inglese
Name..................................................
Date.........................................
What is the moral lesson in “The Rime of the ancient mariner”?
.............................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................
............................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................
In “Ode on a Grecian Urn” Keats speaks of the urn as a “sylvan historian.” What are the figures and pictures
depicted on the urn?
.............................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................
............................................................................................................................................................................
.............................................................................................................................................................................
...........................................................................................................................................................................
Why did the mariner kill the albatross?
a.
b.
c.
d.
Out of sheer boredom
Because he did not see any value in the life of this animal
He felt jealous of the attention the crew paid to him
Because he brought mist and fog
What is the albatross symbol of?
a.
b.
c.
d.
The evil force of nature
A Christian soul
The intrinsic goodness of all natural creatures
Fate
“La belle dame sans merci” ends by bringing us back to the situation in the first stanza. What is the effect of
this repetition?
a.
b.
c.
d.
It provides the poem with an atmosphere of mystery
It imprisons us in the poem
It gives the poem a circular structure
It denies us an easy or comforting resolution
The chartists’ demand contained six points. One of the following was not in the list
a.
b.
c.
d.
Votes for all males
Annually elected parliaments
Repeal of the Corn Laws
Payment of Members of Parliament
SIMULAZIONE TERZA PROVA
MATERIA: INGLESE
State the differences between Telemachus and Ulysses in Tennyson’s poem.
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................
What is the Victorian compromise? How is Queen Victoria a symbol of this compromise?
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................
Wilde was influenced by his teachers Ruskin and Pater in a contrasting way. Explain.
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
.........................................................................................................................................................
........................................................................................................................................................
Liceo Scientifico “I. Newton” Chivasso
Simulazione terza prova
11 aprile 2015
Disciplina: Disegno e Storia dell’Arte
Cognome ……………………………Nome …………………………….. Classe 5a A
1) Delineare le caratteristiche comuni ai Postimpressionisti. (max. 10 righe)
2) Analizzare l’opera “Impressione, sole nascente” di Claude Monet. (max. 10 righe)
3) Definire le differenze tra le opere realiste di Courbet, Daumier, Millet. (max 10 righe)
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
CLASSE 5^ A
SIMULAZIONE TERZA PROVA
FILOSOFIA
NOME: …………………………………………………………………………………… data: ……………………
1 Marx: quale filosofia della storia viene elaborata dall’autore?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
2 Spiega il significato del titolo dell’opera fondamentale di Schopenhauer.
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
3 Kierkegaard: come viene vissuto il tempo nelle tre diverse sfere esistenziali?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
3 Perché, secondo Marx, il capitalismo è destinato inevitabilmente al tracollo?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
2 Abramo oltre Guglielmo: illustra le caratteristiche fondamentali della sfera religiosa.
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Anno scolastico
SIMULAZIONE 3 PROVA
FISICA
CLASSE 5 A
2014 – 2015
11 / 04 / 2015
ALLIEVO .....................
1. Un circuito contiene una batteria da 9 V e tre resistori R1 = 1 , R2 = 1 , R3 = 3 ; di questi, il primo è
posto in serie con la batteria e con il parallelo degli altri due.
a. Disegna il circuito.
b. Calcola l’intensità di corrente del circuito.
c. Calcola l’intensità di corrente in ciascun resistore.
d. Calcola la differenza di potenziale in ciascun resistore.
e. Calcola la potenza dissipata dal circuito.
2. Il campo elettrico e il campo magnetico sono due esempi d campi di forze, descrivine le analogie e le differenze .
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
3. Calcola il campo magnetico di un filo percorso da corrente a distanza R dal filo stesso.
Se i fili percorsi da corrente sono due, qual è la forza d’interazione fra essi ?
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Classe 5A
A.S. 2014-2015
Pag. 1 di 2
SIMULAZIONE TERZA PROVA - LATINO
Cognome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Nome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
Data : 03-02-2015.
1. Le Epistulae morales ad Lucilium di Seneca sono:
a) Un trattato di filosofia morale
b) Una sintesi dei principali temi della riflessione morale senecana, affrontati poi
in modo più ampio e completo nei Dialoghi.
c)
Una raccolta di lettere su argomenti etici, inviate a Lucilio e poi rielaborate per
la pubblicazione
d) Un insieme di suggerimenti morali, impostati in forma di lettera per rendere
l’insegnamento più intimo e informale
2. Qual è la corretta successione degli imperatori tra quelle di seguito proposte?
a) Tiberio, Claudio, Caligola, Nerone
b) Tiberio, Germanico, Caligola, Claudio
c) Nerone, Galba, Vitellio, Vespasiano
d) Tiberio, Caligola, Claudio, Nerone
3. Nelle Saturae , Persio:
a) Sotto la guida del proprio maestro di sapienza, lo stoico Anneo Cornuto,
compie un cammino di perfezionamento interiore
b) Traendo spunto dalla diatriba ellenistica e dalla tradizione satirica latina,
affronta sistematicamente vari temi di filosofia morale
c) Osservando la realtà degradata del suo tempo, ne concretizza gli aspetti in
figure umane e situazioni narrative diversificate ed espressivamente potenti
d) Utilizzando battute pungenti e immagini ridicolizzanti, stigmatizza i personaggi
di rilievo del suo tempo.
4. Marziale rifiuta la poesia mitologica perché:
a) Il suo pubblico non è abbastanza preparato per capirla
b) È una poesia evasiva, che impedisce di accostarsi alla realtà concreta
c) La recusatio dei generi alti è un topos della poesia alessandrina, che egli
riprende
d) La sua pagina deve “avere il sapore” dell’uomo del suo tempo, perché questo
sia indotto a cambiare il proprio modus vivendi.
Mod. 20 Rev. 0
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
via Paleologi 22 - Chivasso
Classe 5A
A.S. 2014-2015
Pag. 2 di 2
5. Evidenzia come il Satyricon di Petronio costituisca una rappresentazione
realistica della società contemporanea, nei suoi interessi, problemi, modi
espressivi.
.................................................................
.................................................................
.................................................................
.................................................................
.................................................................
.................................................................
.................................................................
.................................................................
.................................................................
.................................................................
6. Quali diverse ragioni inducono a considerare la Pharsalia di Lucano come una
sorta di anti-Eneide?
.................................................................
................................................................
.................................................................
.................................................................
.................................................................
.................................................................
.................................................................
.................................................................
.................................................................
................................................................
Mod. 20 Rev. 0
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Simulazione
Terza prova
SCIENZE
03/02/15
via Paleologi 22 - Chivasso
1) Descrivi la struttura e la funzione del midollo spinale.
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------2) “Deriva dei continenti” e “Tettonica a zolle” analogie e differenze
--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------4) Il piombo reagisce con l’acido nitrico secondo la seguente equazione da bilanciare:
Pb(s) + HNO3(aq) → PbO2(s) + NO2(g) + H2O(g)
Quale sostanza è l’agente riducente?
A) Pb(s)
B) H in HNO3
C) N in HNO3
D) O in HNO3
E)Pb in PbO2(s)
5) Qual è il valore di pH di una soluzione 2M di urea (Kb 1,3 · 10-14 )
A) 6,8
B) 3,4
C) 9,5
D) 7,2
E) 8,3
6) Le molecole 1 e 2 sono:
a. isomeri di catena
1.CH3CH(CH3) CH2CH3
b. isomeri di posizione
7) Quale, fra le seguenti formule, è quella di un alcano?
a. C3H8O
b. C3H8
c. C3H6
2.CH3CH2CH(CH3)CH3
c. composti uguali
d. C3H4
d. composti diversi
e. C6H12
Cognome e nome……………………………………………………….classe VA LS
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
CLASSE 5^ A
SIMULAZIONE TERZA PROVA
STORIA
NOME: …………………………………………………………………………………… data: ……………………
1 Quale atteggiamento assunse Giolitti nei confronti del partito socialista negli anni di inizio
Novecento? ( 1 p. )
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
2 Quali forze (e con quale motivazione) sostennero l’intervento nel dibattito che si aprì in Italia tra
1914 e 1915?
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………
SEGNA CON UNA CROCETTA LA RISPOSTA ESATTA
1) Qual è lo scopo politico del Patto Gentiloni?
a) Unire in un unico partito cattolici e liberali
b) Neutralizzare la minaccia socialista, particolarmente pericolosa dopo la legge elettorale del
1912
c) Dare spazio alle organizzazioni di lavoratori cattolici
d) Contrastare, seppur in modo blando, le direttive papali.
2) Guglielmo II decise la costruzione:
a) Del canale di Panama
b) Della ferrovia transiberiana
c) Della ferrovia delle tre B (Berlino, Bisanzio, Bagdhad)
d) Della marina da guerra
3) Quali nuovi Stati-nazionali comparvero nella carta geo-politica europea dopo la “grande
guerra “ ?
a) Italia, Albania, Jugoslavia, Bulgaria
b) Polonia, Austria, Italia, Romania
c) Serbia , Grecia, Albania, Bosnia-Erzegovina
d) Ungheria, Polonia, Iugoslavia, Cecoslovacchia.
4) I Quattordici Punti di Wilson:
a) Vennero pronunciati da Wilson all’ingresso in guerra degli USA
b) Vennero definiti dopo la costituzione della Società delle Nazioni
c) Vennero fissati in occasione della Pace separata di Brest Litovsk firmata dalla Russia prima
della fine del conflitto
d) Rappresentarono le linee guida per i lavori della Conferenza di Parigi.
ALLEGATO 4
GRIGLIE DI VALUTAZIONE
PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA
Documento del 15 maggio
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
ARTE
La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C.
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1
Conoscenza dei contenuti
conoscenze pressochè nulle
conoscenze molto frammentarie
conoscenze incomplete e/o superficiali
complete ma superficiali con qualche imprecisione
conoscenze complete e solide
conoscenze complete e approfondite
INDICATORE 2
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
Capacità di analisi, sintesi e rielab.
Competenze linguistiche
linguaggio assolutamente inadeguato
linguaggio inadeguato
linguaggio accettabile, ma impreciso
linguaggio corretto
linguaggio corretto e specifico
linguaggio ricco e pienamente appropriato
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
scarsa o nulla
parziale e poco approfondita
mnemonica con qualche insicurezza
corretta, ma superficiale
corretta e organica
organica, originale, personale
INDICATORE 3
LIVELLO DI VALUTAZIONE
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO C
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
sufficiente
0%
0%
100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
Pagina 1 di 1
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
FILOSOFIA
La prova è costituita da 3 quesiti di tipologia B e 0 quesiti di tipologia C.
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1
Conoscenza dei contenuti
nessuna risposta (foglio bianco)
risposta non pertinente
risposta parzialmente fuori tema
conoscenze pressoché nulle
conoscenze frammentarie
conoscenze incomplete e/o superficiali
conoscenze non del tutto corrette
conoscenze discrete con lievi imprecisioni
conoscenze complete, corrette, ma superficiali
conoscenze complete, corrette e solide
conoscenze complete, corrette, organicamente strutturate
INDICATORE 2
Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione
scarsa o nulla
parziale
superficiale e mnemonica
corretta, ma superficiale
corretta e organica
organica, originale ed efficace
INDICATORE 3
Competenze linguistiche
linguaggio inadeguato
linguaggio accettabile, ma non tecnico
linguaggio corretto con alcuni termini tecnici
linguaggio corretto e tecnico
linguaggio tecnico ed efficace
linguaggio tecnico, appropriato e rielaborato
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
più che sufficiente
discreto
più che discreto
buono
ottimo
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 3 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO C
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
sufficiente
0%
0%
100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
Pagina 1 di 2
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
Pagina 2 di 2
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
FISICA
La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C.
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1
Conoscenze teoriche
non ha conoscenza dell'argomento
ha una minima conoscenza dell'argomento
ha una conoscenza troppo superficiale
ha conoscenze frammentarie e approssimate
conosce soltanto alcune tematiche
ha una sufficiente conoscenza degli argomenti e del loro significato
ha una conoscenza pienamente sufficiente degli argomenti e del loro significato
ha una discreta conoscenza degli argomenti proposti
mostra un buon livello di conoscenza degli argomenti proposti
conosce in modo appropriato e puntuale i temi proposti
conosce tutti i temi proposti in modo approfondito e puntuale
INDICATORE 2
Capacità logiche e argomentative
è assente ogni capacità organizzativa
sono presenti errori concettuali gravi o non è stata centrata l'analisi del problema
l'organizzazione della risoluzione e il lessico specifico sono inadeguati
l'organizzazione della risoluzione si presenta lacunosa
la strutturazione del lavoro è abbastanza corretta, la scelta della via risolutiva è …
l'organizzazione della risoluzione è sufficientemente impostata e il lessico specific…
l'impostazione del lavoro è apprezzabile pur presentando qualche lieve imprecisione
l'organizzazione nell'analisi del problema e il lessico specifico sono discreti
l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono più che discr…
l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono ottimali
la scelta della procedura risolutiva è ottimale e il commento della soluzione è rigor…
INDICATORE 3
Correttezza e chiarezza degli svolgimenti
la risoluzione è completamente sbagliata
sono presenti solo alcuni passaggi logici
lo svolgimento è confuso e presenta diversi errori gravi
lo svolgimento è confuso e presenta qualche errore significativo
le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali pur presentando delle imprecisioni
le procedure di calcolo sono sufficientemente chiare e puntuali
le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali
la tecnica risolutiva è chiara ma senza indicazioni base a sostegno delle elaborazion…
la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con qualche indicazi…
la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con indicazioni punt…
la procedura risolutiva è completamente corretta con indicazioni puntuali e rigorose
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
più che sufficiente
discreto
più che discreto
buono
ottimo
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
più che sufficiente
discreto
più che discreto
buono
ottimo
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
più che sufficiente
discreto
più che discreto
buono
ottimo
%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO C
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
sufficiente
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
Pagina 1 di 2
0%
0%
100%
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
Pagina 2 di 2
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
INGLESE
La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C.
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1
Rispetto della traccia e contenuto
lacunoso/contenuto sconosciuto/fuori traccia
scarno e frammentario
approssimativo e superficiale
accettabile anche se non molto approfondito
abbastanza preciso
esauriente e approfondito
INDICATORE 2
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
Forma e struttura
forma completamente errata
inadeguata, con numerosi errori gravi
mediocre, con errori diffusi e lacune
semplice ma accettabile (errori non gravi)
abbastanza corretta, alcuni lievi errori
corretta e fluida
INDICATORE 3
LIVELLO DI VALUTAZIONE
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
Lessico e linguaggio specifico
lessico e linguaggio inadeguati
improprio, con errori specifici
povero ma impreciso
accettabile
adeguato
vario e sempre appropriato
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO C
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
sufficiente
0%
0%
100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
Pagina 1 di 1
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLO SCRITTO DI ITALIANO IN DECIMI (PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO)
A) CORRETTEZZA ORTOGRAFICA, MORFOLOGICA, LESSICALE E SINTATTICA
La morfologia e la sintassi sono corrette, il lessico è appropriato; la forma risulta incisiva e
originale. Non vi sono errori di ortografia
La morfologia e la sintassi sono nel complesso corrette, il lessico è sempre o quasi sempre
appropriato.
La morfologia e la sintassi sono sostanzialmente corrette;
si rilevano talune imprecisioni nell’ortografia e/o nel lessico (lessico limitato).
Sono presenti talune improprietà di morfologia e sintassi;
si evidenziano imprecisioni nel lessico e/ nell’ortografia.
Sono presenti gravi improprietà di morfologia e sintassi;
si evidenziano errori di ortografia e/o di lessico.
Vi sono gravi e ripetuti errori di morfologia e sintassi;
si evidenziano molti errori di lessico e di ortografia.
B) RISPETTO NELLE CONSEGNE E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI
L’elaborato è pienamente rispondente alle richieste della traccia e della tipologia testuale.
Saggio breve: l’elaborato dimostra ottime capacità di analisi e confronto dei documenti.
Il contenuto è approfondito e sviluppato in ogni aspetto.
L’elaborato è pienamente aderente alla traccia
Saggio breve: dimostra buone capacità di analisi e confronto dei documenti
Tutti gli aspetti sono trattati correttamente.
L’elaborato è pertinente alla traccia;
Saggio breve: dimostra discrete capacità di analisi e confronto dei documenti
Talune tematiche sono trattate in modo corretto ma troppo sintetico.
L’elaborato è pertinente alla traccia,
Saggio breve: dimostra sufficienti capacità di analisi e confronto dei documenti.
La trattazione di alcuni aspetti risulta superficiale
Il contenuto è solo parzialmente attinente alla traccia;
Saggio breve: enumera i dati senza analizzarli e confrontarli.
Gli argomenti sono trattati in modo approssimativo e con scarsi riferimenti culturali.
L’elaborato non è pertinente alla traccia
Saggio breve: non è in grado di utilizzare i documenti per sostenere la tesi esposta.
Mancano i pertinenti riferimenti culturali e le conoscenze inerenti all’argomento.
C) ORGANIZZAZIONE DEL TESTO
Il testo evidenzia un’elaborazione organica, rigorosa e complessa ed è strutturato in modo
coerente e coeso
Il testo è sviluppato in modo coerente.
Il testo è sviluppato in modo semplice ma chiaro; le argomentazioni sono motivate.
Il testo è strutturato in modo schematico; qualche ripetizione.
Il testo, talvolta, manca di coesione. Il discorso tende a diventare frammentario. Non sempre
c’è equilibrio fra le diverse parti dell’elaborato.
Il testo è strutturato in modo disorganico e senza alcuna coesione.
D) COMPRENSIONE, CAPACITA’ DI RIFLESSIONE CRITICA, ORIGINALITA’
Dimostra ottime capacità critiche e argomentative e rivela originalità della rielaborazione.
Dimostra buone capacità critiche e argomentative e rielabora in modo personale
Dimostra discrete capacità critiche e argomentative.
Dimostra di saper esporre i contenuti in modo corretto, ma senza rielaborarli criticamente.
Presenta scarsi spunti critici e argomenta in modo inefficace.
Non presenta spunti critici e non argomenta.
Valutazione in
decimi
10
9
8-7
6
4-5
3
Valutazione in
decimi
10
9
8-7
6
4-5
3
Valutazione in
decimi
10
9
8-7
6
4-5
3
Valutazione in
decimi
10
9
8-7
6
4-5
3
GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLO SCRITTO DI ITALIANO IN QUINDICESIMI (PRIMA PROVA DELL’ESAME DI STATO)
A) CORRETTEZZA ORTOGRAFICA, MORFOLOGICA, LESSICALE E SINTATTICA
La morfologia e la sintassi sono corrette, il lessico è appropriato; la forma risulta incisiva e
originale. Non vi sono errori di ortografia
La morfologia e la sintassi sono nel nel complesso corrette, il lessico è sempre o quasi sempre
appropriato.
La morfologia e la sintassi sono sostanzialmente corrette;
si rilevano talune imprecisioni nell’ortografia e/o nel lessico (lessico limitato).
Sono presenti talune improprietà di morfologia e sintassi;
si evidenziano imprecisioni nel lessico e/ nell’ortografia.
Sono presenti gravi improprietà di morfologia e sintassi;
si evidenziano errori di ortografia e/o di lessico.
Vi sono gravi e ripetuti errori di morfologia e sintassi;
si evidenziano molti errori di lessico e di ortografia.
B) RISPETTO NELLE CONSEGNE E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI
L’elaborato è pienamente rispondente alle richieste della traccia e della tipologia testuale.
Saggio breve: l’elaborato dimostra ottime capacità di analisi e confronto dei documenti.
Il contenuto è approfondito e sviluppato in ogni aspetto.
L’elaborato è pienamente aderente alla traccia
Saggio breve: dimostra buone capacità di analisi e confronto dei documenti
Tutti gli aspetti sono trattati correttamente.
L’elaborato è pertinente alla traccia;
Saggio breve: dimostra discrete capacità di analisi e confronto dei documenti
Talune tematiche sono trattate in modo corretto ma troppo sintetico.
L’elaborato è pertinente alla traccia,
Saggio breve: dimostra sufficienti capacità di analisi e confronto dei documenti.
La trattazione di alcuni aspetti risulta superficiale
Il contenuto è solo parzialmente attinente alla traccia;
Saggio breve: enumera i dati senza analizzarli e confrontarli.
Gli argomenti sono trattati in modo approssimativo e con scarsi riferimenti culturali.
L’elaborato non è pertinente alla traccia
Saggio breve: non è in grado di utilizzare i documenti per sostenere la tesi esposta.
Mancano i pertinenti riferimenti culturali e le conoscenze inerenti all’argomento.
C) ORGANIZZAZIONE DEL TESTO
Il testo evidenzia un’elaborazione organica, rigorosa e complessa ed è strutturato in modo
coerente e coeso
Il testo è sviluppato in modo coerente.
Il testo è sviluppato in modo semplice ma chiaro; le argomentazioni sono motivate.
Il testo è strutturato in modo equilibrato; qualche ripetizione.
Il testo, talvolta, manca di coesione. Il discorso tende a diventare frammentario. Non sempre
c’è equilibrio fra le diverse parti dell’elaborato.
Il testo è strutturato in modo disorganico e senza alcuna coesione.
D) COMPRENSIONE, CAPACITA’ DI RIFLESSIONE CRITICA, ORIGINALITA’
Dimostra ottime capacità critiche e argomentative e rivela originalità della rielaborazione.
Dimostra buone capacità critiche e argomentative e rielabora in modo personale
Dimostra discrete capacità critiche e argomentative.
Dimostra di saper esporre i contenuti in modo corretto, ma senza rielaborarli criticamente.
Presenta scarsi spunti critici e argomenta in modo inefficace.
Non presenta spunti critici e non argomenta.
Valutazione in
quindicesimi
14-15
12-13
10-11
8-9
5-7
3-4
Valutazione in
quindicesimi
14-15
12-13
10-11
8-9
5-7
3-4
Valutazione in
quindicesimi
14-15
12-13
10-11
8-9
5-7
3-4
Valutazione in
quindicesimi
14-15
12-13
10-11
8-9
5-7
3-4
TABELLA DI CONVERSIONE IN DECIMI
Punteggio in quindicesimi
Punteggio in decimi
15
10
14
9
13
8
12
7½
11
7
10
6½
9
6
8
5½
7
5
6
4½
5
4
4
3½
3
3
2
2½
1
2
0
1
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
LATINO
La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C.
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1
LIVELLO DI VALUTAZIONE
Competenza linguistica
la traduzione è completamente sbagliata
sono presenti errori concettuali
sono presenti alcuni errori formali
è presente qualche errore di traduzione
è presente qualche errore di distrazione
la traduzione è completamente corretta
INDICATORE 2
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
LIVELLO DI VALUTAZIONE
Capacità di analisi testuale
individuazione errata dei nuclei tematici
individuazione lacunosa dei nuclei tematici
analisi pressochè corretta ma superficiale
analisi corretta ma con alcune imprecisioni
analisi discretamente corretta
analisi completamente corretta e consapevole
INDICATORE 3
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
LIVELLO DI VALUTAZIONE
Conoscenze storico-letterarie
non ha conoscenza dell'argomento
ha una conoscenza lacunosa
ha conoscenze molto superficiali
ha conoscenze sufficienti
conosce i contenuti fondamentali
ha acquisito in modo consapevole i contenuti
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 0+0+20.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 0+0+20.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO C
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
sufficiente
0%
0%
100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
Pagina 1 di 1
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA SECONDA PROVA
MATEMATICA
La prova prevede la risoluzione di un problema e di 5 quesiti. La correzione degli esercizi avviene prendendo
in esame al massimo 4 indicatori per ogni problema/quesito e al massimo 11 livelli per ogni indicatore, come
esemplificato di seguito:
ESEMPIO DI INDICATORI E LIVELLI PER PROBLEMA / QUESITO TIPO
INDICATORE 1
Conoscenze teoriche
LIVELLO DI VALUTAZIONE
non ha conoscenza dell'argomento
ha una minima conoscenza dell'argomento
ha una conoscenza troppo superficiale
ha conoscenze frammentarie e approssimate
conosce soltanto alcune tematiche
ha una sufficiente conoscenza degli argomenti e del loro significato
ha una conoscenza pienamente sufficiente degli argomenti e del loro significato
ha una discreta conoscenza degli argomenti proposti
mostra un buon livello di conoscenza degli argomenti proposti
conosce in modo appropriato e puntuale i temi proposti
conosce tutti i temi proposti in modo approfondito e puntuale
INDICATORE 2
Capacità logiche e argomentative
è assente ogni capacità organizzativa
sono presenti errori concettuali gravi o non è stata centrata l'analisi del problema
l'organizzazione della risoluzione e il lessico specifico sono inadeguati
l'organizzazione della risoluzione si presenta lacunosa
la strutturazione del lavoro è abbastanza corretta, la scelta della via risolutiva è incerta
l'organizzazione della risoluzione è sufficientemente impostata e il lessico specifico
l'impostazione del lavoro è apprezzabile pur presentando qualche lieve imprecisione
l'organizzazione nell'analisi del problema e il lessico specifico sono discreti
l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono più che discrete
l'organizzazione del lavoro e la scelta della procedura risolutiva sono ottimali
INDICATORE 3
Correttezza e chiarezza degli svolgimenti
la risoluzione è completamente sbagliata
sono presenti solo alcuni passaggi logici
lo svolgimento è confuso e presenta diversi errori gravi
lo svolgimento è confuso e presenta qualche errore significativo
le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali pur presentando delle imprecisioni
le procedure di calcolo sono sufficientemente chiare e puntuali
le procedure di calcolo sono abbastanza puntuali
la tecnica risolutiva è chiara ma senza indicazioni base a sostegno delle elaborazioni
la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con qualche indicazione a
la procedura risolutiva è corretta, senza errori significativi e con indicazioni puntuali a
la procedura risolutiva è completamente corretta con indicazioni puntuali e rigorose a
INDICATORE 4
Completezza
gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
più che sufficiente
discreto
più che discreto
buono
ottimo
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
più che sufficiente
discreto
più che discreto
buono
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
più che sufficiente
discreto
più che discreto
buono
ottimo
LIVELLO DI VALUTAZIONE
l'esercizio non è stato svolto
la risoluzione è abbozzata ma fortemente incompleta
la risoluzione è abbozzata ma non può ritenersi sufficiente
la risoluzione è parziale, incompleta e non può ritenersi sufficiente
la risoluzione sviluppa solo una parte del problema e non può ritenersi pienamente
la risoluzione copre la maggior parte del problema
la risoluzione copre quasi tutto il problema pur presentando incertezze
la risoluzione copre quasi tutto il problema senza incertezze
la risoluzione è completa, ma con imprecisioni minime
la risoluzione è completa e discretamente dettagliata
la risoluzione è completa, dettagliata e rigorosa
Pagina 1 di 2
gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
più che sufficiente
discreto
più che discreto
buono
ottimo
%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA SECONDA PROVA
MATEMATICA
Il punteggio grezzo previsto per ogni problema è pari a 75 e per ogni quesito è 15. Il punteggio grezzo totale
della prova è 150 e la sufficienza si raggiunge con 75 punti (50%).
In particolare sono stati considerati i seguenti pesi per ogni esercizio e per ogni indicatore:
Esercizio
Ind1 Ind2 Ind3 Ind4 punti
Problema 1 :
20 + 20 + 20 + 15 = 75
Problema 2 :
20 + 20 + 20 + 15 = 75
Quesito 1 :
5 + 4 + 3 + 3 = 15
Quesito 2 :
5 + 4 + 3 + 3 = 15
Quesito 3 :
5 + 4 + 3 + 3 = 15
Quesito 4 :
5 + 4 + 3 + 3 = 15
Quesito 5 :
5 + 4 + 3 + 3 = 15
Quesito 6 :
5 + 4 + 3 + 3 = 15
Quesito 7 :
5 + 4 + 3 + 3 = 15
Quesito 8 :
5 + 4 + 3 + 3 = 15
Quesito 9 :
5 + 4 + 3 + 3 = 15
Quesito 10 :
5 + 4 + 3 + 3 = 15
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la seguente formula:
2
 punti 
punti
VOTO  a  
c
 b
p max
 p max 
dove i coefficienti a , b e c sono determinati in funzione del voto minimo e della percentuale stabilita per la
sufficienza.
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “MatEasy” in modo che venga generata una scheda per
ogni allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
Pagina 2 di 2
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
SCIENZE
85
La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C.
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1
LIVELLO DI VALUTAZIONE
Conoscenza
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
non ha conoscenza dell'argomento
ha una minima conoscenza dell'argomento
ha conoscenze frammentarie e approssimate
conosce soltanto alcune tematiche
conosce la maggior parte dei temi proposti
conosce a fondo tutti i temi proposti
INDICATORE 2
LIVELLO DI VALUTAZIONE
Lessico specifico ed esposizione
non conosce e non usa il lessico specifico; non sa esporre
usa in modo improprio il lessico specifico ed espone in modo assai confuso
espone in modo confuso evidenziando difficoltà nell'impiego del lessico specifico
espone in modo essenziale impiegando un lessico specifico minimo
espone in modo fluido usando appropriatamente il lessico specifico
espone in modo sicuro ed esauriente con un lessico articolato e rigoroso
INDICATORE 3
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
LIVELLO DI VALUTAZIONE
Applicazione e rielaborazione
non applica le conoscenze e non comprende gli argomenti
applica in modo scorretto le conoscenze che non ha compreso
applica in modo scorretto le conoscenze, senza senso critico
applica correttamente le conoscenze ma evidenzia difficoltà di rielaborazione
applica correttamente le conoscenze acquisite
applica sempre bene le conoscenze che ha rielaborato, integrandole tra loro
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO C
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
sufficiente
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
0%
0%
100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimo e alla percentuale stabilita per la sufficienza.
A = 0,833
B = 11,2
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
Pagina 1 di 1
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
STORIA
La prova è costituita da 2 quesiti di tipologia B e 4 quesiti di tipologia C.
Per la correzione dei quesiti di tipologia B ci si attiene al seguente schema che, per ogni quesito, prende in
esame al massimo 3 indicatori e, per ogni indicatore, al massimo 11 descrittori:
Sintesi esemplificativa di indicatori e descrittori:
Domanda TIPOLOGIA B
INDICATORE 1
Conoscenza dei contenuti
nessuna risposta (foglio bianco)
risposta non pertinente
risposta parzialmente fuori tema
conoscenze pressoché nulle
conoscenze frammentarie
conoscenze incomplete e/o superficiali
conoscenze non del tutto corrette
conoscenze discrete con lievi imprecisioni
conoscenze complete, corrette, ma superficiali
conoscenze complete, corrette e solide
conoscenze complete, corrette, organicamente strutturate
INDICATORE 2
Capacità di analisi, sintesi e rielaborazione
scarsa o nulla
parziale
superficiale e mnemonica
corretta, ma superficiale
corretta e organica
organica, originale ed efficace
INDICATORE 3
Competenze linguistiche
linguaggio inadeguato
linguaggio accettabile, ma non tecnico
linguaggio corretto con alcuni termini tecnici
linguaggio corretto e tecnico
linguaggio tecnico ed efficace
linguaggio tecnico, appropriato e rielaborato
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
quasi sufficiente
sufficiente
più che sufficiente
discreto
più che discreto
buono
ottimo
%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
LIVELLO DI VALUTAZIONE
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
insufficiente
sufficiente
discreto
buono/ottimo
%
0%
20%
40%
60%
80%
100%
Il punteggio massimo della domanda 1 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Il punteggio massimo della domanda 2 è 20 e viene suddiviso tra i tre indicatori in: 10+5+5.
Per la correzione dei quesiti di TIPOLOGIA C si procede secondo lo schema seguente, assegnando
5 punti per la risposta corretta, 0 punti per nessuna risposta e 0 punti per risposta errata.
QUESITO C
nessuna risposta
risposta errata
risposta esatta
gravemente insufficiente
decisamente insufficiente
sufficiente
0%
0%
100%
Il punteggio grezzo totale della prova è 60. La sufficienza della prova si ottiene con 36 punti (60%).
Il passaggio dal punteggio grezzo al voto avviene attraverso la formula successiva dove i coefficienti A e B sono
determinati in base al voto minimo, al voto massimoPagina
e alla 1percentuale
stabilita per la sufficienza.
di 2
GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA TERZA PROVA
A = 0,833
B = 11,17
(il valore dei coefficienti A e B per i parametri scelti è rilevabile dalla scheda Criteri)
Il voto minimo, in quindicesimi, è 3, mentre il voto massimo è 15. La sufficienza è pari a 10/15.
La correzione avviene attraverso il foglio elettronico “TerzaP ” in modo che venga generata una scheda per ogni
allievo con il riassunto dei livelli raggiunti per ogni indicatore.
Liceo Classico Scientifico "Isaac Newton" - Chivasso
Pagina 2 di 2
ALLEGATO 5
PROPOSTA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO
Documento del 15 maggio
Griglia di valutazione della prova orale
CRITERI di SVOLGIMENTO del COLLOQUIO
- impostare il colloquio tenendo conto degli interessi e delle potenzialità del candidato
- condurre il colloquio cercando di far emergere la capacità di orientamento nei diversi ambiti disciplinari
- proporre "argomenti di carattere multidisciplinare “, in modo da garantire l’organicità dello sviluppo del
colloquio ed evitare che si riduca a una interrogazione
- valorizzare, quando possibile, la correzione e discussione degli elaborati.
FASI e TEMPI del COLLOQUIO
- la durata del colloquio di ogni candidato non dovrebbe di massima essere superiore ai 50-60 minuti,
indicativamente così suddivisi:
I fase (argomento a scelta): 15-20 minuti
II fase(argomenti di carattere pluridisciplinare) + III fase (correzione e discussione elaborati): 30-35 min
Candidato _________________________ classe _______________ data _________
Fascia di
punteggio
0-2
Descrittori
Argomento proposto dal candidato
(max 7 punti)
Conoscenze
(max 12 punti)
Colloquio
(max 20
punti)
Competenze
argomentative di
rielaborazione e di
collegamento
(max 4 punti)
Aderenza al tema
Rielaborazione e approfondimento contenuti
1-3
Efficacia globale
1-2
Nulle / scarse
Parziali e superficiali
Complete, ma superficiali
0-2
2-6
6-10
Complete e approfondite
10-12
livello basso
0-1
livello medio
2-3
livello alto
4
Competenze
espositive
livello basso
0-1
livello medio
2-3
(max 4 punti)
livello alto
4
Superficiale
1
Meditata
2
Approfondita e critica
3
Discussione degli elaborati
(max 3 punti)
Totale dei punti assegnati
La Commissione
Punteggio
assegnato
/30
ALLEGATO 6
RELAZIONI CONCLUSIVE
DELLE VARIE DISCIPLINE
Documento del 15 maggio
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina DISEGNO E STORIA DELL'ARTE
Libro adottato Itinerario nell’arte – vol. 3 versione azzurra - Zanichelli
Docente GILOTTO Paola Maria
Classe 5aA Liceo scientifico di ordinamento
Data 12 maggio 2015
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
Anche nel corso di quest’anno la classe si è presentata divisa in due gruppi, riconfermando
l’andamento generale degli scorsi anni. Il primo gruppo attento, curioso e partecipe, ha
seguito le lezioni prendendo appunti e studiando in modo continuativo e proficuo mentre
il secondo ha dimostrato uno scarso interesse e impegno durante lo svolgimento degli
argomenti trattati.
Nel complesso il profitto ottenuto nelle verifiche è stato comunque positivo, grazie allo
studio da loro effettuato a casa.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Nel corso di studi gli studenti hanno acquisito la padronanza del disegno
“grafico/geometrico”, inteso come linguaggio e strumento di conoscenza sviluppato
attraverso la capacità di vedere nello spazio, effettuare confronti, ipotizzare relazioni,
porsi interrogativi circa la natura delle forme naturali e artificiali.
Il linguaggio grafico/geometrico è stato utilizzato per imparare a comprendere,
sistematicamente e storicamente, l'ambiente fisico in cui si vive.
La padronanza dei principali metodi di rappresentazione della geometria descrittiva e
l’utilizzo degli strumenti propri del disegno sono stati anche finalizzati a studiare e capire
i testi fondamentali della storia dell'arte e dell’architettura.
Le principali competenze acquisite al termine del percorso liceale sono:
- essere in grado di leggere le opere architettoniche e artistiche per poterle apprezzare
criticamente e saperne distinguere gli elementi compositivi, avendo fatto propria una
Relazione conclusiva
1/6
terminologia e una sintassi descrittiva appropriata;
- acquisire confidenza con i linguaggi espressivi specifici ed essere capaci di riconoscere i
valori formali non disgiunti dalle intenzioni e dai significati, avendo come strumenti di
indagine e di analisi la lettura formale e iconografica;
- essere in grado sia di collocare un’opera d’arte nel contesto storico-culturale, sia di
riconoscerne i materiali e le tecniche, i caratteri stilistici, i significati e i valori simbolici, il
valore d’uso e le funzioni, la committenza e la destinazione.
Attraverso lo studio degli autori e delle opere fondamentali, gli studenti hanno maturato
una chiara consapevolezza del grande valore della tradizione artistica che li precede,
cogliendo il significato e il valore del patrimonio architettonico e culturale, non solo
italiano, divenendo consapevoli del ruolo che tale patrimonio ha avuto nello sviluppo
della storia della cultura, come testimonianza di civiltà nella quale ritrovare la propria e
l'altrui identità.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che:
• lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso
dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni
tempi di recupero e chiarimento agli studenti;
• le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per
raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo
quale specifico mezzo del linguaggio scientifico;
• quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul
testo, con adeguati esercizi;
• si sono affiancati al libro di testo, altri testi e immagini per poter confrontare le varie
trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni a un
atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati.
Il docente ha predisposto il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e
connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne
l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
Ove necessario sono state apportate modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai
feed-back ottenuti in itinere tenendo conto delle specifiche esigenze della classe.
Riepilogando, le modalità di lavoro che sono state utilizzate sono state:
 lezione frontale;
 lezione interattiva;
 attività di recupero/sostegno.
Gli strumenti di lavoro sono stati:
 libro di testo;
 fotocopie;
 repertorio iconografico tratto da testi specifici.
In particolare, per l’attività di recupero è stato previsto:
 il recupero in itinere.
Relazione conclusiva
2/6
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli
obiettivi enunciati per i singoli argomenti, è stata osservata la capacità dell'allievo di:
 acquisire in modo adeguato il linguaggio specifico della disciplina;
 organizzare le proprie conoscenze al fine di descrivere un’opera d’arte e di
contestualizzarla.
Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in
relazione ai contenuti proposti. A tale proposito è importante che gli alunni conoscano in
modo chiaro e comprensibile le richieste del docente.
Nel trimestre sono state effettuate due verifiche orali.
Nel semestre sono state effettuate due verifiche orali e la somministrazione di simulazione
della terza prova d’Esame di Stato.
Valutazione delle prove scritte
I criteri di attribuzione del punteggio sono stati assegnati in collegamento a correttezza e
completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, nonché alle caratteristiche
dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio è stato poi trasferito in un voto
in decimi, in base a una articolazione che assegna la sufficienza nel caso di
raggiungimento degli obiettivi minimi e in ogni caso viene comunicato e formalizzato alla
riconsegna della prova.
Per quanto riguarda la valutazione della somministrazione di simulazione della terza
prova d’Esame di Stato, il punteggio è stato trasferito prima in un voto in quindicesimi e
poi in decimi utilizzando l’apposita griglia di correzione.
E’ stata assegnata la sufficienza ai compiti correttamente svolti al 50%.
Valutazione delle prove orali
Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 14 ottobre 2014.
Tabella di corrispondenza voto giudizio
Livello
Descrittore
Voto/10
Nullo
Non risponde
2
Gravemente
insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori
concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento
coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata;
linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente
insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa
capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse;
incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari;
linguaggio inadeguato.
4
Relazione conclusiva
3/6
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità
nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica,
insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur
dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo;
linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.
5
Sufficiente
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità
di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se
opportunamente guidato; capacità di problem solving: se
guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una
soluzione; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di
pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia
nell’ambito di semplici ragionamenti; capacità di problem
solving: applica i concetti acquisiti trovando almeno una
soluzione;
linguaggio specifico corretto; capacità di
distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione;
individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una
argomentazione.
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di
esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere
analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di
problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici;
disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto
storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e
rielaborazione
personale;
fluidità
nell’esposizione;
disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi
e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento
storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più
soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente
appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
9/10
Relazione conclusiva
4/6
5. PROGRAMMA SVOLTO
Si riportano di seguito gli argomenti trattati.
 Il Settecento
Il neoclassicismo: caratteri generali.
Teorie di Winckelmann e Mengs.
Antonio Canova: Teseo sul Minotauro, Amore e Psiche, Monumento funebre di Maria
Cristina d’Austria.
Jacques- Louis David: Il giuramento degli Orazi, La morte di Marat.
Jean- Auguste- Dominique Ingres: La grande odalisca.
Giuseppe Piermarini: Teatro alla Scala.
Francisco Goya: Le fucilazioni del 3 maggio 1808.
 L’Ottocento
Il romanticismo: caratteri generali.
Caspar David Friedrich: Viandante sul mare di nebbia, Il naufragio della Speranza.
Théodore Géricault: La zattera della Medusa.
Eugène Delacroix: La libertà che guida il popolo.
Francesco Hayez: Il bacio.
Joseph Mallord William Turner: Ombre e tenebre La sera del Diluvio.
John Constable: Studio di nuvole a cirro, La cattedrale di Salisbury.
Camille Corot: Il ponte di Augusto a Narni.
La scuola di Barbizon.
Il realismo: caratteri generali.
Gustave Courbet: Lo spaccapietre.
Jean- François Millet: Le spigolatrici.
Honoré Daumier: Il vagone di terza classe.
I macchiaioli: caratteri generali.
Giovanni Fattori: La rotonda di Palmieri, In vedetta, Buoi al carro.
L’impressionismo: caratteri generali.
Edouard Manet: Déjeuner sur l’herbe, Olympia, Bar des les Folies Bergeres.
Claude Monet: La Grenouillère, Impressione, Sole nascente, La Cattedrale di Rouen, Lo
stagno delle ninfee.
Pierre-Auguste Renoir: La Grenouillère, Bal au Moulin de la Galette, Bagnante seduta, Le
bagnanti.
Edgar Degas: La lezione di ballo, L’assenzio.
Il postimpressionismo: caratteri generali.
Paul Cézanne: La casa dell’impiccato a Auvers-sur-Oise, I bagnanti, Le grandi bagnanti, I
giocatori di carte, La montagna Saint-Victoire.
Georges Seurat: Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte, Il circo.
Paul Signac: Il palazzo dei Papi ad Avignone.
Paul Gauguin: Il Cristo giallo, Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?
Vincent van Gogh: I mangiatori di patate, Autoritratto con cappello di feltro grigio,
Veduta di Arles con iris in primo piano, Notte stellata, Campo di grano con volo di corvi.
Il divisionismo: caratteri generali.
Giovanni Segantini: Mezzogiorno sulle Alpi.
Giuseppe Pellizza da Volpedo: Il quarto stato.
Relazione conclusiva
5/6
I presupposti dell’Art Nouveau: William Morris e il movimento Arts and Crafts.
Art Nouveau: caratteri generali.
Antoni Gaudí: Casa Milà, Sagrada Familia.
Gustav Klimt: Giuditta I (1901), Giuditta II (1909).
 Il Novecento
I fauves: caratteri generali.
Henri Matisse: Donna con cappello, La stanza rossa, La danza.
Il cubismo: caratteri generali.
Pablo Picasso. “Periodo blu”: Poveri in riva al mare. “Periodo rosa”: Famiglia di acrobati
con scimmia, Famiglia di Saltimbanchi. “Protocubismo“: Les demoiselles d’Avignon.
“Cubismo analitico”: Ritratto di Ambroise Vollard. “Cubismo sintetico e collage”: Natura
morta con sedia impagliata. Guernica.
L’espressionismo: caratteri generali.
Edvard Munch: Il grido.
Die Brücke.
Ernest Ludwig Kirchner: Cinque donne per la strada.
Il futurismo: caratteri generali.
Manifesto del 1909 di Filippo Tommaso Marinetti.
Umberto Boccioni: La città che sale, Stati d’animo: Gli addii, Quelli che restano, Quelli che
vanno (1911), Forme uniche della continuità nello spazio.
Giacomo Balla: Dinamismo di un cane al guinzaglio, Velocità d’automobile,
Compenetrazione iridescente n. 7 (1912).
Antonio Sant’Elia: progetti.
L’insegnante
Relazione conclusiva
Gli studenti
6/6
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Documento
RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina
SCIENZE
Docente
NEPOTE Silvia
Classe
5A Liceo scientifico di ordinamento
Data
12 maggio 2015
Rev. 0
ATTIVITA’ CLIL
Relazione CLIL Materia: Scienze
Considerato che le indicazioni ministeriali sui contenuti relativi al quinto anno del Liceo
Scientifico prevedevano tra i moduli di biologia il seguente: (si riporta per estratto parte
del programma)
Genetica di batteri e virus.
-Trasformazione, coniugazione e
trasduzione
- Batteriofagi: ciclo litico e ciclo
lisogeno
-Retrovirus
La tecnologia del DNA ricombinante:
-importanza dei vettori: plasmidi e
batteriofagi
Dal momento che era presente nella scuola un “young Tutor”, ovvero un giovane
californiano, laureato in cinematografia disponibile come conversatore,
i Consigli di Classe del Liceo scientifico di Ordinamento hanno elaborato, per le classi
quinte dell’Istituto, un percorso interdisciplinare, da svolgere secondo la metodologia Clil,
così articolato:
MODULO 1 visione del film “Philadelphia” di J Demme (in inglese con sottotitoli in
inglese)
MODULO 2 considerazioni sulla scenografia del film (compresenza fra docente di inglese
e young Tutor )
MODULO 3 dibattito su problemi etico-sociali emersi dal film (compresenza fra docente di
filosofia e young Tutor)
MODULO 4 presentazione ppt “Virus structure, classification and diseases” (compresenza
fra docente di scienze e young Tutor)
Relazione conclusiva
1/1
MODULO 5 presentazione ppt “Bacteria: structure, classification and diseases”
(compresenza fra docente di scienze e young Tutor)
MODULO 6 presentazione ppt “ HIVVirus and Ebola Virus ” (compresenza fra docente di
scienze e young Tutor)
L’insegnante
Relazione conclusiva
Gli studenti
2/2
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina EDUCAZIONE FISICA
Libro adottato
Docente Gallozzi Pasquale
Classe 5 A Liceo scientifico di ordinamento
Data 14 maggio 2015
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
Tutti gli allievi hanno raggiunto gli obiettivi programmati con risultati più che buoni e in
alcuni casi ottimi.
La classe ha mostrato impegno adeguato e la partecipazione è stata sempre concreta, in
particolare nelle attività sportive di squadra; ha sempre rispettato il regolamento d’Istituto
e in particolare quello specifico della palestra.
La classe omogenea ha raggiunto un ottimo grado di autonomia nel lavoro sia individuale
sia di gruppo.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la
classe quinta del liceo scientifico di ordinamento.
Finalità e obiettivi specifici
La percezione di sé e il completamento dello sviluppo funzionale delle capacità motorie ed
espressive
Lo sport, le regole e il fair play
Salute, benessere, sicurezza e prevenzione
Relazione con l’ambiente naturale e tecnologico
Relazione conclusiva
1/1
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento si è utilizzato: alternanza tra metodo
globale e analitico a secondo le attività proposte, delle diverse esigenze e
dell’atteggiamento psicologico degli allievi verso l’attività stessa.
Attività coordinative: ripetizione di sequenze prefissate, esercitazioni con controllo del
tempo, esecuzioni simmetriche, variazione delle informazioni e delle condizioni esterne,
combinazioni di abilità più automatizzate.
Attività condizionali: metodo della durata, circuit–training, metodo ad intervalli,
esercitazioni con controllo del tempo, metodo ludico, lavori di gruppo.
Il lavoro è stato strutturato in unità didattiche, all’interno delle quali ci si è avvalso di
spiegazioni verbali e dimostrazioni pratiche; è lasciato ampio spazio alle esercitazioni
degli sport praticati.
I contenuti sono stati affrontati in unità didattiche della durata media di 8/10 ore di
lezione. Le ore rimanenti sono state destinate alle prove di verifica e al recupero in itinere.
le modalità di lavoro utilizzate sono:
lezione frontale
lezione interattiva
problem solving
lavoro di gruppo
discussione guidata
attività di laboratorio
attività di recupero/sostegno
Gli strumenti di lavoro sono:
libro di testo
dispense o fotocopie (eventualmente)
sussidi audiovisivi (eventualmente)
sussidi informatici
laboratorio
Attrezzatura della palestra
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di rilevare che, in relazione agli
obiettivi enunciati per i singoli argomenti, nelle valutazioni intermedie, quadrimestrali
e finali si osserverà la capacità dell'allievo di aver conseguito adeguata padronanza ed
abilità motoria, mediante verifiche costituite da prove pratiche.
Relazione conclusiva
2/2
La valutazione ha tenuto conto, oltre all’aspetto tecnico, del livello di partenza, dei
miglioramenti delle capacità e abilità, della partecipazione e dell’impegno di tipo
qualitativo e quantitativo dimostrati nelle varie fasi di lavoro da ciascun allievo.
Alunni esonerati: in base alle normative, eventuali alunni esonerati, saranno impegnati
in compiti di arbitraggio, giuria, segnapunti e organizzazione delle attività sportive in
genere e valutati con prove orali e/o scritte.
Si considerano un numero minimo di valutazioni due nel trimestre e tre nel
pentamestre.
Relazione conclusiva
3/3
5. PROGRAMMA SVOLTO
Si riportano di seguito gli argomenti trattati.
Esercitazioni per il miglioramento della resistenza generale a regime prevalentemente
aerobico.
Esercizi di potenziamento muscolare a carico naturale.
Esercizi per il miglioramento della mobilità articolare anche con l’ausilio di piccoli e
grandi attrezzi.
Esercizi di allungamento muscolare e di rilassamento.
Esercizi di coordinazione generale e specifica.
Esercizi di equilibrio in situazioni dinamiche complesse ed in volo.
Attività ed esercizi eseguiti in varietà di ampiezza, di ritmo, in situazioni spazio-temporali
variate anche con l’ausilio di piccoli e grandi attrezzi e musica.
Pallavolo: fondamentali individuali e di squadra.
Pallacanestro: fondamentali individuali e di squadra.
Preatletici generali e specifici dell’atletica leggera.
Corso difesa personale
Conoscenza della metodologia di allenamento e delle regole fondamentali della pallavolo
e pallacanestro.
Firma studenti
Relazione conclusiva
prof. Pasquale Gallozzi
4/4
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina FILOSOFIA
Libro adottato La ricerca del pensiero, vol. 2B ; vol. 3A e 3B.
Docente VELLUDO Fulvia
Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento
Data 12 maggio 2015
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
Con l’avvio del quinto anno sono rientrati Martini Simone e Milano Arianna dopo un
periodo di studio all’estero ed è stato inserito, a fine settembre 2014, Cesarato Ludovico,
proveniente da un’iscrizione al quinto anno presso un Liceo esterno, ma già studente del
Newton nel quinquennio e non ammesso all’Esame di Stato nell’anno scolastico 2013-2014.
Diligenti, puntuali nel rispetto delle scadenze di compiti e verifiche e disponibili al dialogo
educativo, gli studenti hanno mantenuto nel corso del triennio uno stile di apprendimento
per lo più scolastico, puntando più alla restituzione degli argomenti affrontati che alla loro
rielaborazione personale o integrazione con materiali di altri saperi.
Nel corso del quinto anno alcuni allievi hanno dimostrato piena autonomia nello studio e
nella organizzazione dei contenuti e, a conclusione del percorso liceale, risultano
“attrezzati” per raccordi interdisciplinari di ampio respiro; altri invece rimangono su un
livello di mera preparazione scolastica, con stratificazione di conoscenze non sempre
organicamente correlate; altri, al limite di una stentata sufficienza, mostrano ancora
fragilità diffuse nella produzione strutturata orale e/o scritta di contenuti.
Relazione conclusiva
1/11
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Nel corrente anno scolastico la classe 5A.LS Ordinamento ha affrontato il quinto anno del
percorso liceale previsto dalla scansione della Riforma Gelmini.
Sono state pertanto seguite le nuove Indicazioni ministeriali in merito alle finalità, alle
competenze, agli obiettivi specifici e ai contenuti di filosofia e di storia, cercando di
adattarli alla decurtazione oraria settimanale imposta dalla Riforma. Per quanto concerne i
contenuti filosofici suggeriti dalle Indicazioni nazionali, il Dipartimento, già nell’anno
scolastico 2013-14,
ha ripensato la loro distribuzione annuale, stabilendo, con parere
pienamente condiviso, la chiusura del quarto anno con il criticismo Kantiano e l’apertura
del quinto anno con la presentazione del sistema hegeliano.
Con piena continuità rispetto al primo anno del triennio è stato inoltre proseguito un
lavoro trasversale, di affinamento della capacità espositiva, volto a consolidare
l’organizzazione logica dei contenuti e l’utilizzo consapevole del lessico tecnico.
FINALITA’
 Orientarsi con sempre maggior destrezza nell’ambito del pensiero astratto.
 Acquisire abitudine alla riflessione e al controllo dell’emotività.
 Acquisire con sempre maggior consapevolezza una visione del mondo unitaria e
organica.
 Saper cogliere situazioni problematiche, di contrasto, di contraddizione sia
all’interno di una stessa area disciplinare, sia fra aree diverse.
 Saper elaborare soluzioni ipotetiche alternative di un problema.
 Saper esporre i contenuti in modo sempre più organico, coerente ed esaustivo
conseguendo rigore e precisione lessicale, argomentativa, concettuale.
 Allenare e consolidare operazioni mentali quali: classificazione e categorizzazione,
inferenza, deduzione logica, traslazione mentale sull’asse cronologico, seriazione
sulla base di diversi parametri, individuazione di nessi causali.
 Saper analizzare criticamente i fenomeni storico-culturali, scomponendoli nelle loro
dimensioni costitutive (etiche, assiologiche, politiche, culturali, etc.)
 Saper organizzare e rielaborare i contenuti appresi.
Relazione conclusiva
2/11
OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
Favorire l'acquisizione di conoscenze relative a:

contenuti storici (informazioni su epoche e fatti storici)

concetti (in modo da poterli definire, riconoscere, utilizzare, contestualizzare,
storicizzare, attualizzare, porre in relazione)

lessico tecnico della disciplina e basilare "attrezzatura" per la collocazione
cronologica e spaziale dei fatti storici.
Sviluppare la capacita' di comprensione

leggere e comprendere il manuale, estrapolare eventuali informazioni implicite;

individuare tesi fondamentali e idee-chiave; cogliere problemi;

individuare relazioni temporali, spaziali, causali; cogliere costellazioni causali;

individuare situazioni di congruenza, di inclusione, di intersezione concettuale;

confrontare tesi e concezioni per individuarne analogie e differenze.
Sviluppare le capacità di rielaborazione e di esposizione

saper usare in modo appropriato il lessico tecnico;

saper formulare definizioni rigorose;

saper usare parametri differenti su uno stesso insieme-campione per effettuare
classificazioni differenziate;

saper applicare a nuovi argomenti di studio alcune dinamiche costanti dei
fenomeni storici;
saper trasferire nella propria esposizione le conoscenze contenutistiche,
concettuali, argomentative e lessicali acquisite.

Sviluppare le capacità di analisi, di sintesi e di utilizzo del pensiero divergente

studiare un'epoca o un fenomeno storico analizzandone i vari aspetti
(demografico, economico, sociale, culturale, politico, giuridico, militare )

costruire percorsi trasversali a "temi", selezionando singole problematiche
all'interno di sistemi complessi;
Sviluppare le capacita' di valutazione

saper riconoscere e valutare il diverso peso giocato dalle varie componenti
all'interno di un fenomeno storico complesso;

saper formulare valutazioni personali, autonome e contenutisticamente ben
supportate.
Relazione conclusiva
3/11
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che:
•
lo svolgimento del programma, ampio e corposo nell’ultimo anno di Liceo, è stato
distribuito in maniera equilibrata nel tempo disponibile, onde evitare eccessivi
carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di assimilazione, di recupero e
chiarimento agli studenti.
•
le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per
raggiungere meglio l’obiettivo della comprensione e del rigore espositivo, del
corretto uso della terminologia quale specifico mezzo del linguaggio scientifico.
•
quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro quotidiano a casa, sugli
appunti, sul testo.
•
Sono state affiancati al libro di testo fotocopie (preparate dal docente) ed eventuali
altri testi per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire
argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi
affrontati.
E’ stato talvolta necessario apportare modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai
feed-back ottenuti in itinere, dai quali è emersa spesso l’esigenza di una presentazione più
rallentata dei nuovi argomenti e di una ripresa collettiva in classe di alcune tematiche non
adeguatamente comprese.
Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono:
lezione frontale
lezione interattiva
discussione guidata
attività di recupero/sostegno
Gli strumenti di lavoro sono:
Relazione conclusiva
4/11
libro di testo
dispense o fotocopie (eventualmente)
In particolare per l’attività di recupero sono state organizzate:
 Pause didattiche in itinere a classe intera per il recupero di eventuali difficoltà
generalizzate
 Lezioni in orario extracurricolare attraverso il progetto d’Istituto “Auxilium” (cfr. POF)
 Eventuale organizzazione di verifiche di recupero, previa segnalazione, agli studenti
più incerti, delle carenze metodologiche e contenutistiche, e dopo aver fornito loro
l’opportunità di segmentare i contenuti di studio.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
Elemento essenziale
nel processo di insegnamento-apprendimento è il controllo del
raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti.
A tal
proposito è importante che gli alunni conoscano in modo chiaro e comprensibile le
richieste dei docenti.
Per garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è stato
opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso
tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei
contenuti. Sono state effettuate prove strutturate con test a risposta multipla, con quesiti a
risposta singola (tipologia B), con concetti da definire, con esercizi Vero/Falso, elaborati
scritti in forma tradizionale o nelle altre forme previste dall’Esame di Stato, prove orali,
prove pluridisciplinari. Nel caso di valutazione insufficiente in una prova scritta, è sempre
stata offerta allo studente l’opportunità di un colloquio come ulteriore verifica.
Per la valutazione delle prove scritte:
Nel caso di test a risposta multipla si stabilisce che la sufficienza verrà assegnata col 60%
delle risposte esatte (cfr. Verbale interdipartimentale n°1).
Per quanto riguarda gli elaborati che prevedano un elaborato tradizionale o un saggio
breve / articolo di giornale (sia mono che multidisciplinare nei contenuti), i docenti hanno
Relazione conclusiva
5/11
concordato di adottare le griglie del Dipartimento di Lettere che prevedono sempre un
intervallo di valutazione dal 3 al 10 (cfr. PLD – Lettere).
Per le tipologie quali la trattazione sintetica o la risposta singola aperta,sono stati adottati
3 indicatori:
conoscenza dei contenuti,
capacità di analisi, sintesi e rielaborazione,
competenze linguistiche
In caso di simulazioni della Terza prova dell’Esame di Stato, la griglia di valutazione
adottata risulta essere quella elaborata in comune dall’Istituto e già sperimentata nel corso
degli Esami di Stato 2011 – 12. Il punteggio in 15mi viene poi trasferito in un voto in
decimi in base ad una articolazione che assegna la sufficienza nel caso di raggiungimento
degli obiettivi minimi.
Per la valutazione delle interrogazioni:
Per la valutazione delle interrogazioni, ci si attenuti
allo schema seguente, che ha la
funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori.
Tabella di corrispondenza voto giudizio
Livello
Descrittore
Voto/10
Nullo
Non risponde
2
Gravemente
insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori
concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento
coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata;
linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente
insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa
capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse;
incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari;
linguaggio inadeguato.
4
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità
nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica,
insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur
dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo;
linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.
5
Relazione conclusiva
6/11
Sufficiente
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità
di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se
opportunamente guidato; capacità di problem solving: se
guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una
soluzione; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di
pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia
nell’ambito di semplici ragionamenti; capacità di problem
solving: applica i concetti acquisiti trovando almeno una
soluzione;
linguaggio specifico corretto; capacità di
distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione;
individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una
argomentazione.
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di
esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere
analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di
problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici;
disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto
storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e
rielaborazione
personale;
fluidità
nell’esposizione;
disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi
e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento
storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più
soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente
appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
9/10
In sede di Consiglio di Classe, sono stati valutati positivamente l’impegno e l’interesse
dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente
partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento (relativo) mostrato
dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.
Relazione conclusiva
7/11
5. PROGRAMMA SVOLTO
Con le prime lezioni del mese di settembre è stato completato lo studio della filosofia di
Kant, non ultimato in quarta, successivamente è stata avviata la presentazione della
filosofia romantica con l’idealismo tedesco, introdotto con un rapido quadro sulla
deduzione assoluta di Fichte, per poi procedere con il grande sistema hegeliano. A livello
di Dipartimento era stato stabilito già nell’anno scolastico 2013-14 di aprire il percorso
filosofico di classe quinta (settembre 2014) con lo studio della filosofia di Hegel, non
comprimibile a fine quarta (giugno 2014).
Per quanto concerne Hegel, non sono state trattate nel dettaglio le parti relative alla
Fenomenologia e alla Logica, per evitare un improduttivo inaridimento del discorso, ma ci si
è limitati ad illustrare il significato fondamentale, la posizione e la funzione di tali sezioni
filosofiche in relazione al sistema.
A fine anno sono risultati molto stretti i tempi per la trattazione della filosofia del
Novecento, che è stata avvicinata attraverso la figura di Bergson (non prevista nella
programmazione iniziale) di Freud e la psicoanalisi e della prima fase del pensiero di
Heidegger. Accanto alla lezione frontale, mirata all’esposizione del profilo concettuale
degli autori, sono state proposte, in alcuni casi, letture antologiche, al fine di poter meglio
scandagliare le problematiche in questione e di avvicinare lo studente alla peculiare prosa
filosofica.
Al di là dei contenuti disciplinari affrontati secondo un’impostazione storico-cronologica,
il percorso cognitivo ha mirato al conseguimento di obiettivi essenzialmente formativi,
quali:

l’ organizzazione di una particolare “forma mentis” aperta e critica,

l’acquisizione del linguaggio tecnico disciplinare,

lo sviluppo della capacità argomentativa e della sensibilità filosofica.
Si riportano di seguito gli argomenti trattati.
Relazione conclusiva
8/11
PROGRAMMA SVOLTO
1 CARATTERI GENERALI DEL ROMANTICISMO
Il Circolo di Jena - il rifiuto della ragione illuministica e le altre vie di accesso all’Assoluto il senso dell’infinito (sehnsucht) - la nuova concezione della storia e della natura. Caratteri
dell’Idealismo tedesco: monismo panteistico, spiritualismo, storicismo.
2 LA PRIMA FASE DEL PENSIERO DI J.G. FICHTE
Vita e opere - i tre principi della Dottrina della scienza - la scelta tra idealismo e dogmatismo
- la dottrina della conoscenza e la dottrina morale.
3 G. W. F. HEGEL
Vita e opere - cenni sugli scritti teologici giovanili - i capisaldi e la struttura del sistema - la
dialettica e i suoi momenti - la Fenomenologia dello Spirito: significato dell’opera rispetto al
sistema e figure fondamentali - caratteri generali della Logica - caratteri generali della
filosofia della natura – la filosofia dello Spirito e sua struttura interna - lo Spirito oggettivo:
diritto astratto, moralità, eticità (famiglia, società civile e Stato) - la concezione hegeliana
dello Stato – la filosofia della storia - lo Spirito assoluto (arte, religione, filosofia).
4 A. SCHOPENHAUER E LA CRITICA AL SISTEMA HEGELIANO
Vita e opere - il mondo della rappresentazione come “velo di maya” - la scoperta della
cosa in sé e i caratteri del Wille - la concezione pessimistica dell’universo, dell’uomo e
della storia - l’illusione dell’amore - le vie di liberazione dal dolore: arte, etica e ascesi.
5 S. KIERKEGAARD E IL SINGOLO CONTRO IL SISTEMA
Vita e opere – la particolare scrittura kierkegaardiana - l’esistenza del singolo - gli stadi
dell’esistenza - il “singolo” di fronte a Dio - possibilità, angoscia e disperazione - la
polemica contro il sistema hegeliano.
6 DALL’HEGELISMO AL MARXISMO
Destra e Sinistra hegeliane - il pensiero di L. Feuerbach.
Relazione conclusiva
9/11
7 K. MARX
Vita e opere - la critica al “misticismo logico” di Hegel - la critica alla civiltà liberale - la
critica dell’economia borghese nei Manoscritti economico-filosofici – le critiche di Marx a
Feuerbach: alienazione religiosa e alienazione economica - la concezione “materialistica” e
“dialettica” della storia - la critica agli “ideologi” della Sinistra hegeliana - i temi del
Manifesto - le leggi economiche del sistema di produzione capitalistico - merce, valore e
plusvalore - tendenze e contraddizioni del capitalismo - le due fasi del comunismo.
8 IL POSITIVISMO
Contesto storico e temi fondamentali del movimento - il pensiero di A. Comte.
9 H.BERGSON E LO SPIRITUALISMO
H.Bergson: tempo e durata – lo slancio vitale – istinto, intelligenza e intuizione.
10 IL CASO NIETZSCHE
Vita e opere – il “dionisiaco”, l’ “apollineo” e la Nascita della tragedia – Nietzsche e
Schopenhauer - l’accettazione totale e dionisiaca della vita – la critica al Positivismo e allo
Storicismo – la “morte di Dio” e la fine delle illusioni millenarie – la critica della morale e
la trasvalutazione dei valori – il problema del nichilismo e del suo superamento – il
superuomo, l’eterno ritorno e la volontà di potenza.
11 S. FREUD E LA NASCITA DELLA PSICANALISI
Vita e opere – dagli studi sull’isteria alla psicanalisi - la realtà dell’inconscio e i modi per
accedere ad esso - la scomposizione della psiche in istanze ( le due topiche) - i sogni, gli
atti mancati e i sintomi nevrotici - la teoria della sessualità - il disagio della civiltà.
12 CARATTERI GENERALI DELL’ESISTENZIALISMO
L’esistenzialismo come atmosfera – l’esistenzialismo come filosofia.
Il primo Heidegger: l’essere-nel-mondo, l’esistenza inautentica – l’esistenza autentica.
L’insegnante
Relazione conclusiva
Gli studenti
10/11
Relazione conclusiva
11/11
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina FISICA
Libri adottati “I Perché della Fisica”, Consonni, Pizzorno, Ragusa, Vol 2
e 3, Tramontana
Docente ROCCATI Mariangela
Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento
Data 12 maggio 2015
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe è composta attualmente da 19 studenti con interessi e metodi di apprendimento
disomogenei. Nel complesso intellettualmente recettiva, nell’ambito della classe non tutti
gli studenti raggiungono risultati soddisfacenti per la scarsa concentrazione e un
approccio superficiale allo studio. Nel corso del triennio un buon numero di studenti ha
realizzato un percorso di maturazione raggiungendo quasi tutti gli obiettivi educativi e
cognitivi generali. Alcuni allievi, intellettualmente vivaci e ricettivi, hanno mostrato
durante l’intero corso, un atteggiamento di puro apprendimento nei confronti delle
attività didattiche e dei diversi stimoli forniti.
A causa di gravi problemi famigliari ho dovuto tralasciare alcuni argomenti previsti dal
piano di lavoro, al fine di lasciar spazio alla matematica dove le simulazioni ministeriali
hanno messo in luce nuove tecniche di lavoro.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la
classe quinta del liceo scientifico di ordinamento.
Nel corrente anno scolastico si è cercato di stimolare gli allievi ad un approfondimento
sempre maggiore degli argomenti trattati, ad un’assimilazione e comprensione tali da
consolidare la sua preparazione culturale iniziata al terzo anno. Si è cercato, inoltre, di far
loro acquisire una mentalità scientifica che li guidi verso un sereno esame di maturità ed
una scelta mirata e meditata di studi universitari.
OBIETTIVI
Alla fine del triennio l’allievo dovrà dimostrare di :













possedere le nozioni ed i procedimenti logici e padroneggiarli sotto l’aspetto
concettuale;
saper individuare i concetti fondamentali e le strutture di base;
aver assimilato un metodi di lavoro deduttivo;
aver compreso il valore strumentale della matematica per lo studio delle altre
discipline;
saper affrontare a livello critico situazioni problematiche, scegliendo in modo
flessibile e
personalizzato il metodo di approccio e l’eventuale risoluzione;
saper spaziare nell’analisi infinitesimale e servirsene per risolvere problematiche
reali o simulate (applicazioni alla Fisica);
saper riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze;
possedere una certa padronanza di calcolo;
saper cogliere gli strumenti forniti dall’indagine sperimentale;
saper tradurre i risultati ottenuti dall’indagine in leggi matematiche con l’ausilio del
calcolo differenziale;
saper generalizzare i risultati ottenuti;
aver compreso che le scienze sperimentali non sono mai un’impresa compiuta ma
sono in continuo evolversi.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per ciò che riguarda la Fisica, il testo adottato, movendo da fatti sperimentali, costruisce
leggi che regolano i processi fisici, ricercando quei concetti fondamentali che permettono
allo studente di orientarsi di fronte alle varie tematiche.
Si sono svolti esercizi applicativi per consolidare le nozioni apprese e far acquisire agli
allievi una sicura padronanza di calcolo.
Alle lezioni frontali si sono alternate esercitazioni sia individuali che di gruppo,
particolarmente curate al termine di ogni unità didattica principale.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli
obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si osserverà la capacità dell'allievo di:
 conoscere i contenuti dei diversi nuclei
 applicare in modo corretto le varie tecniche di calcolo
 analizzare un quesito e rispondere in forma sintetica
 prospettare soluzioni, verificarle e formalizzarle
nonché l’aderenza ad alcuni obiettivi trasversali, fra i quali:
 leggere e interpretare un testo di carattere scientifico
 comunicare e formalizzare procedure
 rappresentare e convertire oggetti matematici
 rielaborare in modo personale e originale i contenuti
 partecipare in modo costruttivo e critico alle lezioni
Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in
relazione ai contenuti proposti.
Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento
si è diversificato il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di
diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti.
Sono stati proposti test a risposta multipla, relazioni scritte, compiti scritti tradizionali,
prove orali, prove pluridisciplinari.
In particolare ho svolto:
FISICA

Almeno due verifiche orali opportunamente distribuite nel trimestre (una delle
quali potrà essere sostituita da un test) ed almeno tre nel semestre (due delle quali
potranno essere sostituita da un test)
Valutazione delle prove scritte
I criteri di attribuzione del punteggio in ogni verifica scritta hanno tenuto conto di
correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, oltre che
dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio è stato poi trasformato in un
voto da 2 a 10 e la sufficienza è stata attribuita nel caso di corretto svolgimento del 50%
della prova.
Valutazione delle prove orali
Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012.
In sede di Consiglio di Classe, si valuteranno positivamente l’impegno e l’interesse
dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente
partecipe al lavoro scolastico. Si terrà conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel
corso dell’anno scolastico.
5. PROGRAMMA SVOLTO
Si riportano di seguito gli argomenti trattati.
FISICA
CAMPI ELETTRICI E CAMPI MAGNETICI
Nucleo
tematico
Competenze Conoscenze
Abilità
4.1
Le cariche
elettriche e la
legge di
Coulomb
abcd
- Descrivere l'elettrizzazione
per contatto, strofinio e
induzione e interpretarli.
- Calcolare la forza tra due
cariche puntiformi, nel vuoto
e nei dielettrici.
- Metodi di
elettrizzazione.
- Conduttori e isolanti
elettrici.
- Cenni di struttura
atomica della materia.
Nucleo
tematico
Competenze Conoscenze
Abilità
- L'unità di misura della
carica elettrica.
- La legge di Coulomb.
- La costante dielettrica
relativa e assoluta.
- Il principio di
sovrapposizione delle
forze elettriche.
- Applicare il principio di
sovrapposizione delle forze.
- Descrivere il fenomeno della
polarizzazione dei dielettrici.
4.2
Dalle forze ai
campi
abc
- Il concetto di campo.
- Definizione operativa
di campo
gravitazionale.
- Definizione operativa di
campo elettrico.
- Campo elettrico di una
carica puntiforme e di
più cariche puntiformi.
- Rappresentazione dei
campi elettrici mediante
le linee di forza.
- Flusso del campo
elettrico e teorema di
Gauss.
- Descrivere il passaggio
dall'interazione a distanza al
concetto di campo.
- Calcolare il campo
gravitazionale generato da
una massa.
- Determinare (in modulo,
direzione e verso) il campo
elettrico generato da una
carica puntiforme.
- Determinare il campo
elettrico generato da più
sorgenti puntiformi.
- Ricavare informazioni sul
campo elettrico esaminando
mappe di linee di forza.
- Calcolare il flusso del campo
elettrico attraverso una
superficie assegnata.
- Applicare il teorema di
Gauss per ricavare
l'espressione del campo
elettrico generato da
particolari distribuzioni di
cariche.
4.3
II potenziale
elettrico e la
capacità
elettrica
abcde
- Il carattere conservativo
della forza
elettrostatica.
- L'energia potenziale
elettrica e il potenziale
elettrico.
- La relazione tra campo
elettrico e potenziale.
- Definire l'energia potenziale
elettrica e il potenziale
elettrico.
- Calcolare l'energia potenziale
di un sistema formato da due
o più cariche puntiformi.
- Calcolare l'energia potenziale
elettrica associata a
Nucleo
tematico
4.4
La corrente
elettrica nei
metalli
Competenze Conoscenze
abcde
Abilità
- La differenza di
potenziale elettrico. Il
moto delle cariche nei
campi elettrici.
- La circuitazione del
campo elettrostatico.
- Campo elettrico e
potenziale di un
conduttore carico in
equilibrio elettrostatico.
- Capacità elettrica. Il
condensatore.
- Il collegamento dei
condensatori.
- L'energia e la densità di
energia di un
condensatore carico.
particolari campi elettrici
uniformi.
- Ricavare la relazione tra
campo elettrico e potenziale
(caso del campo uniforme).
- Scrivere le equazioni di moto
di una carica elettrica
all'interno di campi elettrici
uniformi.
- Applicare il teorema di
Coulomb.
- Calcolare la capacità elettrica
di un conduttore.
- Risolvere problemi sui
condensatori.
- Il circuito elettrico e la
corrente elettrica.
- L'intensità della
corrente.
- Gli strumenti di misura
elettrici.
- La corrente elettrica nei
metalli: interpretazione
microscopica.
- La resistenza di un
conduttore.
- Le leggi di Ohm.
- La forza elettromotrice e
la resistenza interna del
generatore elettrico.
- La potenza elettrica.
- Il collegamento in serie
e in parallelo delle
resistenze.
- L'effetto Joule. Il
circuito RC alimentato
in tensione continua.
- Rappresentare un circuito
elettrico elementare
indicando i suoi componenti.
- Calcolare l'intensità di una
corrente elettrica.
- Risolvere semplici circuiti
elettrici applicando le leggi
di Ohm.
- Calcolare la resistenza
equivalente di un circuito.
- Fornire un'interpretazione
microscopica del passaggio
della corrente in un
conduttore metallico.
- Calcolare la resistenza di un
filo conduttore in funzione
della sua temperatura.
- Fare il bilancio energetico di
un circuito attraversato da
corrente.
- Descrivere, anche
matematicamente, il
processo di carica e di scarica
di un condensatore.
Nucleo
tematico
Competenze Conoscenze
Abilità
4.5
Il campo
magnetico
abcd
- Fenomeni magnetici.
- Definizione operativa di
campo magnetico: il
vettore induzione
magnetica.
- Campi magnetici
prodotti dalla corrente
elettrica continua: filo,
spira circolare,
solenoide.
- La forza che un campo
magnetico esercita su
un circuito percorso da
corrente.
- La forza tra fili percorsi
da corrente.
- Il momento magnetico.
- II flusso e la
circuitazione del campo
magnetico.
- Descrivere fenomeni
magnetici e interpretarli in
termini di campo.
- Definire, mediante il circuito
esploratore, il campo
magnetico in una regione
dello spazio.
- Calcolare e rappresentare
vettorialmente il campo
magnetico di particolari
distribuzioni di correnti
continue: filo rettilineo, spira
circolare e solenoide.
- Calcolare la forza su un
tratto di conduttore percorso
da corrente e immerso in un
campo magnetico.
- Calcolare la forza tra fili
percorsi da corrente.
- Determinare il momento
meccanico su una spira
percorsa da corrente e
immersa in un campo
magnetico.
- Calcolare il flusso e la
circuitazione di un campo
magnetico.
4.6
II moto delle
cariche
elettriche nei
campi
magnetici
abcde
- La forza di Lorentz.
- II moto delle cariche in
un campo magnetico
uniforme.
- L'effetto Hall.
- II campo magnetico
nella materia.
- II ciclo di isteresi.
- Calcolare la forza di Lorentz
su una carica in moto in un
campo magnetico.
- Calcolare il raggio della
traiettoria circolare descritta
da una carica in un campo
magnetico.
- Descrivere l'effetto Hall.
- Descrivere il comportamento
di una sostanza
diamagnetica,
ferromagnetica e
paramagnetica e darne
un'interpretazione
Nucleo
tematico
Competenze Conoscenze
Abilità
microscopica.
- Descrivere il ciclo di isteresi
e una sua applicazione.
ELETTROMAGNETISMO
Nucleo tematico
Competenze Conoscenze
Abilità
5.1
L’induzione
elettromagnetica
abcde
- Descrivere esperimenti in
cui si producono correnti
indotte.
- Calcolare la forza
elettromotrice indotta e la
corrente indotta.
- Stabilire il verso di
circolazione della corrente
indotta.
- Ricavare l’induttanza di un
solenoide.
- Rappresentare, in funzione
del tempo, la corrente di
un circuito RL alimentato
in continua.
- Ricavare l’espressione
dell’energia e della densità
di energia di un campo
magnetico.
- Spiegare il principio di
funzionamento di un
alternatore e di un
trasformatore.
- La legge di FaradayNeumann-Lenz.
- L’autoinduzione.
- Le extracorrenti di
apertura e di chiusura
di un circuito.
- L’energia e la densità
di energia di un
campo magnetico.
- La produzione e il
trasporto della
corrente alternata.
- Rappresentare
l’andamento di una
corrente alternata.
5.2
abcde
La sintesi dell’
elettromagnetismo
- Le quattro equazioni
di Maxwell.
- La corrente di
spostamento.
- Le onde
elettromagnetiche.
- Lo spettro delle onde
elettromagnetiche.
- Scrivere, enunciare e
spiegare correttamente le
quattro equazioni di
Maxwell.
- Mostrare come le
equazioni di Maxwell
prevedono l’esistenza delle
onde elettromagnetiche.
- Ricavare la velocità di
Nucleo tematico
Competenze Conoscenze
Abilità
propagazione di un’onda
elettromagnetica.
- Descrivere lo spettro delle
onde elettromagnetiche.
Firma studenti
Firma docente
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina Inglese
Libro adottato Only connect- New directions. Volume 3 - Zanichelli
Docente PEGORARO Maria
Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento
Data 12 maggio 2015
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
Quasi tutti gli allievi hanno conseguito quelli che erano gli obiettivi specificati nel
piano di lavoro dipartimentale ossia analizzare aspetti relativi alla cultura dei paesi di
cui si parla la lingua, con particolare riferimento all’ambito sociale; confrontare aspetti
della propria cultura con aspetti relativi alla cultura dei paesi in cui la lingua è parlata;
analizzare semplici testi orali, scritti, iconico-grafici ecc. su argomenti di attualità,
letteratura, cinema, arte.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento
per la classe quinta del liceo scientifico di ordinamento:
Lingua
Lo studente dovrà acquisire strutture, abilità e competenze linguistico-comunicative
corrispondenti al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento al fine di
raggiungerne la padronanza. In particolare dovrà consolidare il proprio metodo di
studio nell’uso della lingua straniera per l’apprendimento di contenuti non
linguistici, coerentemente con l’asse culturale caratterizzante ciascun liceo e con il
proseguimento degli studi e/o con l’ambito di attività professionale di interesse
personale.
Cultura
Lo studente approfondirà gli aspetti della cultura relativi alla lingua di studio
(ambiti storico-sociale, artistico e letterario) con particolare riferimento alle
Relazione conclusiva
1/9
problematiche e ai linguaggi propri dell’epoca moderna e contemporanea. Lo
studente sarà guidato all’elaborazione di prodotti culturali di diverse tipologie e
generi, su temi di attualità, cinema, musica, arte e letteratura a seconda della
caratterizzazione culturale propria di ciascun liceo. In particolare, utilizzerà le nuove
tecnologie per fare ricerche, approfondire argomenti, esprimersi creativamente e
comunicare con interlocutori stranieri.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento si è convenuto che:
•
lo svolgimento del programma sarebbe stato distribuito in maniera equilibrata nel
corso dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere
opportuni tempi di recupero e chiarimento agli studenti.
•
quanto spiegato in classe sarebbe stato rinforzato dal lavoro a casa. forniti
•
devo precisare che gli alunni non hanno adottato un libro di testo specifico ma sono
stati lasciati liberi di studiare su qualsiasi testo in loro possesso anche perché la
maggior parte delle informazioni sono state ricavate dagli appunti forniti
dall’insegnante e dalle lezioni svolte in maggior parte con l’ausilio di PPT preparati
dalla stessa.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
1. La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento.
2. Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in
relazione ai contenuti proposti.
3. Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di
apprendimento è stato diversificato il carattere delle prove di verifica, prevedendo
prove di diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e
all'articolazione dei contenuti. Sono stati effettuati perciò test a risposta multipla,
dialoghi da ricomporre, completare e creare, questionari di verifica della comprensione
orale e scritta, redazione di testi (lettere, descrizioni, racconti, relazioni…) dettati,
esercizi strutturali, prove di lettura (pronuncia e intonazione), colloqui su strutture di
conversazioni, esposizioni orali,prove pluridisciplinari.
Valutazione delle prove scritte
In ogni verifica scritta sono stati indicati i criteri di attribuzione del punteggio (in genere
Relazione conclusiva
2/9
collegato a correttezza e completezza nella produzione orale e scritta, nonché alle
caratteristiche dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio è stato poi
trasferito in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegnava la sufficienza nel
caso di raggiungimento degli obiettivi minimi e in ogni caso comunicato e formalizzato
alla riconsegna della prova.
Si è stabilito, in accordo con gli altri Dipartimenti, che la sufficienza sarebbe stata
assegnata col 60% delle risposte esatte; per gli scritti delle varie materie ( quindi anche di
lingua straniera ) si è stabilito che il punteggio variasse dal 2 al 10 con l’assegnazione del
voto minimo 1 solo nel caso di compito consegnato in bianco; per quanto riguarda gli
elaborati che prevedevano un testo argomentativo o una analisi testuale dell’ambito
umanistico sia mono che multidisciplinari si è adottata la griglia del dipartimento di
lettere che prevede un intervallo di valutazione dal 3 al 10.
Tabella di corrispondenza punteggio, espresso in centesimi, e voto
Punteggio/100
0-20
25
30
35
40
45
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100
Voto/10
2
2.5
3
3.5
4
4.5
5
5.5
6
6.5
7
7.5
8
8.5
9
9.5
10
Valutazione delle prove orali
Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012.
5. PROGRAMMA SVOLTO
Il programma svolto quest’anno si presenta un po’ ridotto in quanto due interventi
chirurgici mi hanno costretta ad assentarmi per due mesi. Ringrazio le colleghe che mi
hanno sostituita egregiamente ma il programma ne ha un po’ risentito.
Si riportano di seguito gli argomenti trattati
Relazione conclusiva
3/9
INGLESE: Programma svolto
ROMANTICISM
Historical background







Age of revolutions: historical hints of major events happened during the reign of
King George III
End of home industry: poverty and exploitation
1815: New Corn Law
Social unrest due to “Combination act” and suspension of habeas corpus and the
government’s repressive response
Socialism (Robert Owen) and Luddites
George IV
William IV: Reform Bill, Factory act, New poor law
Romanticism as a cultural movement




Countries who experienced this movement and major literary exponents.
Etymology of the word “Romanticism”
Themes of romantic poetry
Comparison between Neoclassicism and Romanticism
William Wordsworth









Biography
Main works
Lyrical Ballads (1798)
The poet of nature: concept of nature endowed with spirit (pantheism)
Process of creation of poetry
Childhood, memory, imagination
Daffodils (Detailed analysis of most of the lines)
1. Analysis of rhetorical devices, themes
The rainbow (Detailed analysis of most of the lines)
1. Analysis of rhetorical devices, themes
A slumber did my spirit seal (Detailed analysis of most of the lines)
1. Analysis of rhetorical devices, themes
Samuel Taylor Coleridge


Biography
Primary imagination, secondary imagination and fancy
Relazione conclusiva
4/9


The rime of the Ancient Mariner (concise analysis of some passages)
1. Summary
2. Main important themes
3. Moral message
Kubla Khan (Detailed analysis of most of the lines)
1. Preface of the poem
2. Analysis of rhetorical devices, themes, explanations of symbols
3. Possible meanings of this poem
John Keats





Second generation of Romantic poetry
Ode on a Grecian urn (1819)- (detailed analysis of most of the lines)
1. Title
2. Emblematic example of ekphrasis
3. Form and meter
4. Rhyme scheme
5. Contents, main themes
Negative capability
Keats and his critics
La belle dame sans merci (detailed analysis of most of the lines)
1. Title
2. Literary ballads (and comparison with popular ballads)
3. Form and meter
4. Analysis of rhetorical devices, themes, explanations
5. More than one possible interpretation for the belle dame
VICTORIAN AGE (1837-1901)
Historical background










Queen Victoria: ascension to the throne, marriage, diary, “modern queen”
Party system of the era
Chartism and many reforms of the era
Growth of cities , rise of population
Social classes: upper and lower middle class, peasantry and industrial workers.
Social context
Imperialism: causes (economic, cultural, political and social factors).
Victoria Empress of India (1876)
Empire: India, Egypt, Sudan
Foreign policy: pax Britannica, Crimean war, Boer wars
Commonwealth of Nations: dominions
Relazione conclusiva
5/9
 Victorian compromise
 Early Victorian period, mid-Victorian period, late Victorian period: historical
background
 Victorian family: the matrimonial causes act. Role of parents
 Role of women in society
 Philosophical background: Darwin and essentialism
 Victorian literature: many literary movements such as Late Romanticism, Realism,
Naturalism, Aestheticism, Decadentism (hints)
Victorian literature
Charles Dickens
 Biography
 Best known works (only titles):
1. A Christmas carol (1843)
2. Oliver Twist (1837-78)
3. David Copperfield (1849-50)
 Realism as a reaction to Romanticism
 The Victorian novel: reasons of its flourishing
 Monthly numbers: advantages and disadvantages
 C. Dickens as a literary exponent of Victorian realism
 Themes of his works (criminality, critical attitude towards contemporary society,
family, childhood and poverty)
 Features of his works: Humor, Irony, pathos.
 Difficult construction of the plot: use of double, narrator
 Why dickens can’t be considered a social reformer
 Type of characters
 Dickens’s limitations and merits.
Oscar Wilde







Oscar Wilde: biography (divided into two periods: the dandy, the decline)
Important teachers: John Ruskin and Walter Pater
His sexuality and the trial
His works: poetry, prose and plays
Aestheticism: anti-Victorian reaction (literary hints)
Definition of the artist and of poetry according to aestheticism,
The picture of Dorian Gray(1890):
1. Preface
2. Plot;
3. Principal characters;
Relazione conclusiva
6/9
4. Themes
5. Influences;
6. Narrative technique.
 Victorian drama: new luxurious theatres
 Modern drama: Oscar Wilde
 The importance of being Earnest
1. Title
2. The plot
3. Features (technique of contrary and shallow characters)
4. Principal characters
5. Themes
6. Setting (London vs Hertfordshire)
7. Language (puns, epigrams, non-senses, paradoxes, irony)
Alfred Lord Tennyson
 Short biography
 Alfred Lord Tennyson: a Romantic Victorian but also a Compromising Victorian
 Ulysses (Detailed analysis of most of the lines)
1. Form and meter
2. Analysis of rhetorical devices, themes, explanations
3. Two different views of life: Ulysses and Telemachus
4. References to Greek mythology
5. Dante’s and Homer’s Ulysses
MODERNISM
Historical background:








Edwardian period
George V
World War I (hints) + psychological and economic consequences
England and USA between the two wars
League of nations
The Irish question
The age of anxiety
Theoretical and philosophical background:
 Karl Marx
 Charles Darwin
 Friedrich Nietzsche
 Max Plank
 Albert Einstein
 William James
Relazione conclusiva
7/9






 Sigmund Freud
 Carl G. Jung
 Henri Bergson
 James Frazer
 Ferdinand De Saussure
Influence on literature
Modernism as a cultural movement roughly from 1910 to 1960
Thematic features of the movement
Devices of Modernist writing:
 Experiments with point of view
 Psychological time
 Stream of consciousness
 Shifts in perspective, voice and tone
 Unreliable narrators
 Use of fragment, non-linear plot
 Multiple point of view
 Psychological realism
 Characters’ quest
 Associative techniques
Differences between pre-modern and modern world
Artistic avant-gardes:
 Fauvism
 Cubism
 Dadaism
 Expressionism
 Surrealism
 Futurism
James Joyce  “Dubliners”
 A collection of 14+1 short stories (childhood, adolescence, mature life, public life) +
“The dead”
 Joyce’s purpose
 The struggle for publication (from 1905 to 1914)
 Features of short stories
 Themes (paralysis, corruption, death, autobiography, religion, Irish politics,
epiphany)
 Style
 Total objectivity of the artist
“The dead” (“Dubliners”)
Relazione conclusiva
8/9






Detailed analysis of some parts of the story
Two interpretations of the title
Division in 3 parts (Gabriel’s failure as a gentleman, as an Irishman, as a husband)
Style (mimetic style, told in the third person)
Gabriel Conroy and Joyce
Themes
“Ulysses”




The plot
Ulysses and Odissey
The mythical method
Themes
L’insegnante
Maria Pegoraro
Relazione conclusiva
Gli studenti
9/9
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina ITALIANO
C. Bologna – P. Rocchi, Rosa fresca aulentissima, vol. 4-5-6,
Libri adottati Loescher
Docente FIORE Elda
Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento
Data 12 maggio 2015
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
Gli alunni appaiono complessivamente tranquilli, ma non sempre attenti e concentrati
durante le spiegazioni e soprattutto durante le interrogazioni, considerate da alcuni non
come momento di comprensione e arricchimento delle conoscenze, ma come occasione di
distrazione e “svago”.
Non sono inoltre molto inclini a interventi personali di approfondimento critico, né
sempre costanti nello studio, ma si sforzano in genere di esporre – in modo talora anche
molto dettagliato – le acquisizioni tratte dal libro di testo e dalle lezioni frontali.
In alcuni si rileva invece una apprezzabile capacità di collocare gli argomenti acquisiti in
un ambito di conoscenza più vasto ed esteso ad altre materie o ad altri contesti, ed una
discreta sensibilità nell’uso non solo corretto, ma scelto, degli strumenti linguistici.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la
classe quinta del liceo scientifico.
Le principali competenze che l’allievo deve acquisire sono:
A)
Acquisizione della padronanza nell'impiego dello strumento linguistico, curando in
particolare:
 proprietà lessicale;
 ricchezza ed articolazione del patrimonio espressivo;
 controllo dei diversi livelli espressivi e stilistici del linguaggio;
 correttezza morfo-sintattica;
 uso "critico" della lingua.
Relazione conclusiva
1/15
B)
Capacità di elaborare un testo scritto secondo le diverse tipologie previste dall’Esame
di Stato:
 analisi testuale (con l’obiettivo di organizzare le risposte alle domande della
traccia, così da elaborare un discorso organico, arricchito anche da notazioni
personali);
 saggio breve (scegliere una tesi nell’ambito scelto tra quelli proposti; dare un
titolo alla propria trattazione; indicare la destinazione editoriale se richiesta dal
documento ministeriale; citare il maggior numero possibile di documenti
evidenziando le citazioni con adeguati segni grafici; sviluppare le
argomentazioni attraverso un’elaborazione critica; citare con note a fondo pagina
o al fondo del saggio le indicazioni bibliografiche);
 articolo di giornale;
 tema di ordine storico;
 tema di ordine generale.
C)
Sviluppo e affinamento della sensibilità culturale, in generale, e di quella letteraria in
particolare, attraverso l’acquisizione di un'effettiva capacità di lettura, cioè:
 di individuazione e comprensione di tutti i messaggi contenuti in un testo;
 di valutazione critica della loro diversa importanza;
 di restituzione razionale e corretta del contenuto del testo stesso;
 di rielaborazione personale e critica dei significati di cui il testo è espressione.
D)
Conoscenza precisa dei contenuti culturali e dei messaggi ideali della tradizione
letteraria, attraverso lo studio delle linee di sviluppo generale della storia della
letteratura italiana e dei suoi testi fondamentali.
E)
Si insisterà particolarmente sulla capacità di rielaborare in modo critico e autonomo i
contenuti proposti durante le lezioni frontali e sull’acquisizione di un metodo di
studio autonomo.
Obiettivi minimi









Conoscere i principali argomenti della storia della letteratura studiata.
Saper esporre con sufficiente chiarezza e proprietà lessicale i contenuti appresi.
Sapere ordinare e organizzare i contenuti appresi.
Essere in grado di leggere e comprendere i principali testi analizzati, riconoscendone i
principali aspetti formali e strutturali.
Saper ricondurre il testo al genere letterario, d’uso, artistico d’appartenenza.
Essere in grado di parafrasare e sintetizzare in modo corretto il testo.
Saper analizzare un testo seguendo una griglia di riferimento.
Saper leggere in modo consapevole.
Conoscere le regole fondamentali per la stesura di testi argomentativi e del saggio
breve.
Relazione conclusiva
2/15
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento:
 si è cercato di svolgere il programma in maniera equilibrata nel corso dell’anno
scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di
recupero e chiarimento agli studenti;
 le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per
raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo e del corretto uso del simbolismo
quale specifico mezzo del linguaggio scientifico;
 quanto spiegato in classe è stato rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul testo,
con adeguati esercizi;
 si sono affiancate al libro di testo fotocopie preparate dal docente per poter
confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire argomenti e per abituare gli
alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati.
Si è predisposto l’itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e connessioni tra
argomenti appartenenti a temi diversi, allo scopo di realizzarne l'integrazione e di
facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
Modifiche e correzioni all'attività didattica sono state apportate in base ai feed-back
ottenuti in itinere, tenendo conto delle specifiche esigenze della classe.
Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono state: lezione frontale, discussione
guidata, attività di recupero e sostegno.
Come strumenti di lavoro sono stati impiegati: libro di testo e fotocopie.
Per l’attività di recupero si sono svolti corsi di recupero in itinere.
Per quanto riguarda lo studio della storia letteraria, per favorire una conoscenza più
rigorosa e approfondita, si è cercato di evitare discorsi astratti di carattere generale, senza
verifica nei testi d'autore, insistendo, pertanto, sull’opportunità di privilegiare il momento
dell'analisi testuale con la classe, rispetto a quello della lezione frontale. A tal fine sono
apparsi particolarmente utili sussidi corredati di apparati che fornissero gli strumenti per
l'interpretazione dei testi e di questionari che permettessero un controllo preciso delle
capacità di comprensione e di analisi.
Poiché infine le modalità di svolgimento della prova scritta dell’esame di stato sono
molteplici, si è predisposta una adeguata preparazione ai vari tipi di scrittura.
In classe si è proceduto ad una lezione frontale di presentazione degli argomenti e
all'analisi dei testi scelti.
Essa è stata svolta integralmente con la guida dell'insegnante nel caso di autori di
particolare complessità e soprattutto di testi poetici, parzialmente nel caso di testi non
troppo difficili, soprattutto in prosa.
A casa la preparazione si è svolta con lo studio delle principali notizie sull'autore e sul
contesto culturale, e il completamento dell’analisi dei testi avviata in classe, rispondendo
anche a domande di analisi testuale o ad eventuali richieste di approfondimenti.
Relazione conclusiva
3/15
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli
obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si sono valutati positivamente:

l’impegno e l’interesse dimostrati;

l’applicazione costante;

l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro
scolastico;

il miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.
Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in
relazione ai contenuti proposti, impegnandosi quindi affinché gli alunni conoscessero in
modo chiaro e comprensibile le richieste del docente.
Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento,
si è diversificato il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di
diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti:
test a risposta multipla, compiti scritti tradizionali, prove orali.
Si sono svolte:
A)
A intervalli regolari, sia nel trimestre sia nel semestre, prove scritte riguardanti:

analisi e commento, anche arricchito da note personali, di un testo letterario o
non letterario, in prosa o in poesia. Anche se l’analisi testuale può essere svolta per
punti (come indicato dalle prove d’esame ministeriali) si è insistito sull’opportunità
di elaborare un testo compatto e unitario, non articolato strettamente per singoli
punti, onde dimostrare meglio la capacità di organizzare la trattazione della
tematica proposta entro uno svolgimento coerente e coeso;

sviluppo di un argomento scelto all’interno di grandi ambiti di riferimento
storico-politico, artistico-letterario, socio-economico, tecnico-scientifico, da svolgere
in una forma scelta tra modelli di scrittura diversi: articolo di giornale, saggio breve
(individuare una tesi nell’ambito scelto tra quelli proposti; dare un titolo alla
propria trattazione; indicare la destinazione editoriale se richiesta dal documento
ministeriale; citare il maggior numero possibile di documenti, evidenziando le
citazioni con adeguati segni grafici; sviluppare le argomentazioni attraverso
un’elaborazione critica; citare con note a piè di pagina o a margine le indicazioni
bibliografiche);

sviluppo di un argomento di carattere storico, coerente con i programmi svolti
durante l’anno scolastico;

trattazione di un tema di ordine generale, tratto dal corrente dibattito
culturale.
Relazione conclusiva
4/15
B)
Una simulazione della prima prova di esame.
Le verifiche orali, relative sia alla letteratura italiana che alla Commedia di Dante; hanno
seguito, a grandi linee, lo schema seguente:
 analisi testuale, momento indispensabile per rendere il discorso il più possibile
concreto, ed evitare forzature , nonché per stimolare e verificare le capacità
interpretative degli allievi;
 richiesta di collegamenti e confronti sia tematici sia formali tra diversi testi e
diversi autori;
Valutazione delle prove scritte
Nell'attribuzione del voto si è tenuto conto:
della competenza linguistica (correttezza ortografica , grammaticale e sintattica, proprietà
espressiva, abilità nell'uso di un linguaggio "tecnico", quello critico-estetico), della capacità
di sviluppare il testo in modo coerente e coeso, dell'aderenza alla traccia e, nel caso di
analisi di testi oppure di temi di argomento letterario o storico, delle capacità di indagine
nei rispettivi ambiti, con particolare attenzione alle conoscenze culturali e agli apporti
personali.
La sufficienza è stata attribuita a svolgimenti corretti sul piano formale e aderenti alla
traccia, ancorché privi di contributi personali, utilizzando griglie di valutazione specifiche
secondo il modello stabilito in sede di dipartimento.
La valutazione è stata compresa tra un voto minimo di 3 (tre) e un voto massimo di 10
(dieci).
.
Valutazione delle prove orali
Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 15 ottobre 2013.
Tabella di corrispondenza voto giudizio
Livello
Descrittore
Voto/10
Nullo
Non risponde
2
Gravemente
insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori
concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento
coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata;
linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente
insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa
capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse;
incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari;
linguaggio inadeguato.
4
Relazione conclusiva
5/15
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità
nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica,
insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur
dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo;
linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.
5
Sufficiente
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità
di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se
opportunamente guidato; capacità di problem solving: se
guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una
soluzione; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di
pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia
nell’ambito di semplici ragionamenti; capacità di problem
solving: applica i concetti acquisiti trovando almeno una
soluzione;
linguaggio specifico corretto; capacità di
distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione;
individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una
argomentazione.
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di
esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere
analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di
problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici;
disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto
storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e
rielaborazione
personale;
fluidità
nell’esposizione;
disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi
e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento
storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più
soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente
appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
9
Eccellente
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da
ricerca e riflessione personale; capacità di problem solving: sa
trovare più soluzioni, anche originali, a problemi complessi,
riuscendo a metterle a confronto padronanza ed eleganza
nell’esposizione;
disinvoltura
nel
compiere
ampie
periodizzazioni; lettura critica di un documento, di un’opera,
di un saggio; capacità di sviluppare e comunicare risultati di
una analisi o una propria tesi in forma originale e
convincente; capacità di effettuare autonomamente ampi
collegamenti multidiscipinari.
10
[estratto da “Criteri di valutazione Newton 2013-2014” – delibera 15 del CD 15/10/2013]
Relazione conclusiva
6/15
Per l'attribuzione del voto si sono valutate:

capacità di analisi, sintesi e collegamento tra i vari argomenti;

padronanza espositiva .
La sufficienza è stata attribuita a interrogazioni che rivelassero conoscenze abbastanza
precise ed una certa proprietà di linguaggio.
La valutazione è andata da un voto minimo di 2 (due) a un voto massimo di 10 (dieci).
Il rifiuto di presentarsi alla interrogazione non è stato accettato e si è comunque sottoposto
l’alunno a qualche quesito, la cui risposta è stata valutata.
Relazione conclusiva
7/15
5. PROGRAMMA SVOLTO
Si riportano di seguito gli argomenti trattati.
L’età del Romanticismo
Il Romanticismo europeo: aspetti generali
Il Romanticismo in Italia: la ricezione del dibattito romantico in Italia; il ruolo delle
riviste; la letteratura romantico-risorgimentale; tra lingua italiana e linguistica europea.
Giacomo Leopardi: la vita e l’opera; il pensiero e la poetica
Canti:
- Ultimo canto di Saffo
- Il passero solitario
- L'infinito
- Alla luna
- A Silvia
- Le ricordanze
- Canto notturno di un pastore errante dell'Asia
- La quiete dopo la tempesta
- Il sabato del villaggio
- A se stesso
- La ginestra o il fiore del deserto
Operette morali,
- Dialogo di Torquato Tasso e del suo genio familiare
- Dialogo della Natura e di un Islandese
- Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie
- Cantico del gallo silvestre
- Dialogo di un Venditore di almanacchi e di un Passeggere
- Dialogo di Tristano e di un amico
Alessandro Manzoni: la vita e l’opera; il pensiero e la poetica; la produzione poetica
e intellettuale: Inni sacri e Odi civili; le tragedie; scritti di teoria letteraria; il romanzo.
Inni sacri:
- La Pentecoste
Odi:
- Il cinque maggio
Conte di Carmagnola
- Coro dell’atto II
Adelchi:
- Primo coro (III)
- Coro dell’atto IV
- La morte di Adelchi (V)
Relazione conclusiva
8/15
Lettre à M. Chauvet
- Storia, poesia e romanzesco
Lettera sul Romanticismo
- Lettera del 22 settembre 1823 a Cesare D’Azeglio
I Promessi Sposi:
- lettura integrale
Fermo e Lucia:
- Il ritratto del conte Egidio
- Il ritratto di Gertrude
Il romanzo storico in Italia dopo Manzoni, I. Nievo e N. Tommaseo
Ippolito Nievo, Le confessioni di un Italiano:
- L’incipit del romanzo
- La Pisana
Niccolò Tommaseo, Fede e bellezza:
- La morte di Maria
Una visione “dialettale” del mondo : C. Porta e G. G. Belli
C. Porta, La Ninetta del Verzee, vv. 193-216; 265-296
G. G. Belli, Sonetti:
- Pio Ottavo
- La creazzione der monno
- Er giorno der giudizzio
Il romanzo storico e realistico europeo: in Francia (Stendhal, Balzac, Flaubert), in
Russia (Tolstoj, Dostoevskij)
L’Europa e l’Italia del secondo Ottocento. La cultura del Positivismo. Il
Naturalismo francese. Il Verismo italiano.
G. Carducci: la vita; il pensiero e la poetica; testi e temi
Rime nuove:
- Pianto antico
Odi barbare:
- Dinanzi alle terme di Caracalla
- Alla stazione in una mattina d'autunno
- Nevicata
Relazione conclusiva
9/15
La Scapigliatura: contestazione ideologica e stilistica
Emilio Praga,
- Penombre, Preludio
Iginio Ugo Tarchetti:
- Fosca: Attrazione morbosa
Il romanzo dal Naturalismo francese al Verismo italiano
Edmond & Jules de Goncourt:
- Germinie Lacerteux: Prefazione
Emile Zola:
- L’Assomoir: Gervaise nella notte di Parigi
Federico De Roberto
- I Viceré: L’immobilità degli Uzeda
Giovanni Verga: la vita, i romanzi preveristi, la svolta verista, poetica e tecnica narrativa
del Verga verista, l’ideologia verghiana, il verismo di Verga e il naturalismo zoliano, le
novelle, il ciclo dei “Vinti”
Vita dei campi:
- Fantasticheria
- Rosso Malpelo
- La Lupa
Novelle rusticane:
- La roba
- Libertà
I Malavoglia:
- Prefazione
- La famiglia Malavoglia
- La tragedia
- Il ritratto dell’usuraio
- La tempesta
- L’addio
Mastro don Gesualdo:
- L’incendio
- L’asta delle terre comunali
- La morte di Gesualdo
Relazione conclusiva
10/15
La reazione al Positivismo e la nuova cultura decadente. La poetica e i temi
del Decadentismo
Charles Baudelaire: vita, ”I fiori del male” e la produzione successiva
I fiori del male:
- L’albatro
- Corrispondenze
Lo spleen di Parigi:
- La caduta dell’aureola
La poesia simbolista
Paul Verlaine, Cose lontane, cose recenti:
- Arte poetica
- Languore
Arthur Rimbaud, Poesie:
- Vocali
Stéphane Mallarmé, Poesie:
- Brindisi
- Brezza marina
Il romanzo decadente
Joris Karl Huysmans, Controcorrente:
- La casa del dandy
Oscar Wilde, Il ritratto di Dorian Gray:
- Il nuovo edonismo
Gabriele D'Annunzio: vita, l’estetismo e la sua crisi, i romanzi del superuomo, le opere
drammatiche, le “Laudi”, il periodo “notturno”
Novelle della Pescara:
- Gli idolatri
Il piacere:
- L’attesa
Le vergini delle rocce:
- Il programma politico del superuomo
L’Isotteo:
- Un sonetto in onore della nona rima (Epodo, IV)
Poema paradisiaco:
- Consolazione
Maia:
- L’incontro di Ulisse
Relazione conclusiva
11/15
Alcyone:
- La sera fiesolana
- La pioggia nel pineto
- Stabat nuda Aestas
- I pastori
Notturno:
- Il cieco veggente
Giovanni Pascoli: vita; pensiero e poetica; temi della poesia pascoliana; soluzioni
formali; raccolte poetiche.
Myricae:
- Prefazione
- Scalpitìo
- Lavandare
- X agosto
- L'assiuolo
Canti di Castelvecchio:
- Il gelsomino notturno
- La mia sera
Poemetti:
- Italy
Poemi conviviali:
- L’ultimo viaggio
Prose:
- Il fanciullino: La poetica pascoliana
Il primo Novecento
Le avanguardie: futurismo, espressionismo, dadaismo, surrealismo
Filippo Tommaso Marinetti:
- Manifesto del Futurismo
- Manifesto tecnico della letteratura futurista
- La ville charnelle: All’automobile da corsa
- Zang tumb tuum: Sperimentalismo grafico
I Crepuscolari
Guido Gozzano, I colloqui:
- La signorina Felicita, ovvero la felicità
- Totò Merumeni
Sergio Corazzini, Piccolo libro inutile:
- Desolazione del povero poeta sentimentale
Marino Moretti, Il giardino dei frutti:
- A Cesena
Relazione conclusiva
12/15
Aldo Palazzeschi: varietà e originalità della produzione
Poemi:
- La fontana malata
- Chi sono
L’incendiario:
Lasciatemi divertire
Italo Svevo: la vita, la cultura, l’opera narrativa
Una vita:
- Il gabbiano
Senilità:
- Il desiderio e il sogno
La coscienza di Zeno:
- La prefazione
- Il fumo
- La morte del padre
- Un matrimonio “sbagliato”
- Il finale
Luigi Pirandello: la vita, la visione del mondo, la poetica, le novelle, i romanzi, gli
esordi teatrali e il periodo “grottesco”, il “teatro nel teatro”, l’ultima produzione teatrale
L’umorismo:
- Il sentimento del contrario
Novelle per un anno:
- Ciàula scopre la luna
- Il treno ha fischiato
Il fu Mattia Pascal:
- Prima Premessa e seconda Premessa
- Cambio treno!
- Lo strappo nel cielo di carta
- Il fu Mattia Pascal
Uno, nessuno e centomila:
- Tutto comincia da un naso
- Non conclude
Così è (se vi pare)
- La verità velata (e non svelata) del finale
Sei personaggi in cerca d’autore:
- L’ingresso dei sei personaggi
- La scena finale
Enrico IV
- “Preferii restar pazzo”
Relazione conclusiva
13/15
L’opera di Ungaretti, Montale, Saba e la scuola ermetica
Giuseppe Ungaretti: la vita, la poesia pura, il recupero del canto, l’ultima stagione
poetica
L'allegria:
- Il porto sepolto
- Veglia
- Sono una creatura
- I fiumi
- San Martino del Carso
- Pellegrinaggio
- Commiato
- Mattina
- Soldati
Sentimento del tempo:
- Una colomba
- Sentimento del tempo
Il dolore:
- Tutto ho perduto
- Non gridate più
Eugenio Montale: la vita, la parola e il significato della poesia, scelte formali e sviluppi
tematici, le ultime raccolte
Ossi di seppia:
- I limoni
- Non chiederci la parola
- Meriggiare pallido e assorto
- Spesso il male di vivere ho incontrato
- Cigola la carrucola nel pozzo
Le occasioni
- Non recidere, forbice, quel volto
- La casa dei doganieri
La bufera e altro:
- Piccolo testamento
Satura:
- Il tu
- Caro piccolo insetto
- Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
- Piove
- Le rime
Relazione conclusiva
14/15
Umberto Saba: la vita, la poetica, i temi, le caratteristiche formali
Casa e campagna:
- A mia moglie
- La capra
Trieste e una donna:
- Città vecchia
- Trieste
Mediterranee:
- Amai
- Ulisse
Salvatore Quasimodo: diversificazione della sua produzione letteraria
Acque e terre
- Ed è subito sera
- Vento a Tindari
Giorno dopo giorno:
- Alle fronde dei salici
Altre manifestazioni della letteratura novecentesca
Beppe Fenoglio, Cesare Pavese, Italo Calvino: accenni sui caratteri generali delle
opere
Dante Alighieri, La Divina Commedia, "Paradiso" , canti: I - III - VI - XI – XII - XV XVII - XXII - XXVII - XXX - XXXIII
Il docente
-----------------------------------
Gli studenti
----------------------------------------------------------------------
Relazione conclusiva
15/15
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina LATINO
G. Garbarino – L. Pasquariello, Veluti flos, vol. unico,
Libri adottati Paravia
Docente FIORE Elda
Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento
Data 12 maggio 2015
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe, che ho seguito solo nel corso dell’ultimo anno scolastico, appare
complessivamente tranquilla, ma non sempre impegnata a dosare adeguatamente
interesse e attenzione alle lezioni, selezionando invece in modo piuttosto autonomo le
modalità di partecipazione.
Alcuni alunni si limitano ad un ascolto un po’ superficiale delle spiegazioni e ad uno
studio poco approfondito e costante degli argomenti affrontati, altri seguono con
attenzione e sono interessati a precisazioni e chiarimenti, pur mantenendo perlopiù, una
impostazione piuttosto scolastica dello studio, nel quale spesso vedono uno strumento per
il conseguimento di buoni voti, che gratifichino la loro applicazione, anziché una
opportunità di arricchimento culturale e di crescita personale.
Infine, se la maggioranza della classe ha incontrato difficoltà ad acquisire chiara coscienza
delle strutture morfo-sintattiche latine, quindi non riesce a padroneggiare pienamente i
testi in lingua, traducendo in modo disinvolto, si è applicata invece in modo più intenso
nell’analisi guidata di diversi brani, per evidenziarne i tratti stilistici e le funzioni
espressive.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la
classe quinta del liceo scientifico di ordinamento e doppia lingua:
Lo studio del Latino contribuisce a fondare la consapevolezza delle origini del nostro
universo culturale, e quindi a scoprire l'apporto che la lingua e la civiltà latina hanno
arrecato alla formazione della cultura europea; esso inoltre favorisce l'educazione
Relazione conclusiva
1/11
linguistica, rafforzando - con la comprensione dell'evoluzione che si è compiuta dal latino
all'italiano- la competenza nella lingua madre.
Accanto a questi obiettivi generali, le finalità dell'insegnamento della materia sono
individuate nei seguenti punti:

Approfondire e perfezionare la preparazione linguistica attraverso il rafforzamento
dello studio della sintassi, l'arricchimento del lessico e l'affinamento delle capacità
interpretative sulla base di testi d'autore.

Conoscere il mondo e i valori della civiltà latina che trovano espressione nella storia
letteraria, ricordando che studiare storia della letteratura significa dare uno sfondo
e un contesto preciso alla voce degli autori e richiamare, inoltre, a collegamenti con
la filosofia, l'arte, la storia e le scienze.

Valorizzare le affinità tra gli autori della tradizione latina - e del mondo classico in
generale- e gli autori moderni.

Fornire una visione d’insieme, anche puramente informativa, del patrimonio
letterario latino.

Offrire i principali strumenti interpretativi e critici che consentano di colmare la
distanza fra “Noi” e “Loro”, spaziando quindi nell’ambito di tutte le discipline
antichistiche: istituzioni civili, mitologia, forme dell’immaginario collettivo, ecc.

Rendere gli allievi consapevoli della permanenza di forme e strutture (generi
letterari, topoi, convenzioni …) della letteratura latina nella civiltà europea.

Guidare gli allievi alla lettura (anche in traduzione) di alcuni autori, per così dire,
irrinunciabili sia per la loro importanza intrinseca, sia per la loro forza di
permanenza nella storia della cultura europea.
Vengono dunque perseguiti i seguenti obiettivi minimi:

Padroneggiare, seppur con qualche incertezza, i contenuti grammaticali della lingua
latina oggetto di studio nel biennio e nel corso del triennio.

Comprendere a grandi linee un testo latino, individuando al suo interno le diverse
parti del discorso nelle loro connessioni, e identificando gli aspetti morfologici e
sintattici di maggior rilievo.

Operare dei confronti pertinenti tra il sistema linguistico latino e quello italiano.

Consultare proficuamente il vocabolario di latino.

Esporre con chiarezza e proprietà di linguaggio i principali argomenti della storia
della letteratura.

Orientarsi nell’analisi e nella traduzione di un passo di autori.

Comprendere nelle linee generali il contenuto e le problematiche connesse ai testi
presi in esame.
Relazione conclusiva
2/11
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento:
 Si è cercato di svolgere il programma in maniera equilibrata nel corso dell’anno
scolastico, onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di
recupero e chiarimento agli studenti;
 le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate, per
raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo e del corretto uso del simbolismo
quale specifico mezzo del linguaggio scientifico;
 quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul
testo, con adeguati esercizi;
 al libro di testo si sono affiancate fotocopie, per poter confrontare le varie trattazioni,
per poter approfondire argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento
critico nei riguardi dei temi affrontati.
Si è prestata particolare cura nel predisporre l’itinerario didattico in modo da mettere in
luce analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi, allo scopo di
realizzarne l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
Modifiche e correzioni all'attività didattica sono state apportate in base ai feed-back
ottenuti in itinere, tenendo conto delle specifiche esigenze della classe.
Si sono seguite le seguenti modalità di insegnamento:

Letteratura: lezione frontale di presentazione dell'argomento ed analisi dei testi; a
casa: studio delle notizie essenziali relative all'autore e completamento dell'analisi
testuale.

Autori: lettura e traduzione collettiva in classe, con individuazione degli elementi
caratterizzanti (strutture grammaticali, lessico, stile); a casa: revisione degli
argomenti e completamento dell'analisi dei brani (paradigmi, complementi,
particolarità, ecc. ).
Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono state: lezione frontale, discussione
guidata, attività di recupero/sostegno
Si sono impiegati, come strumenti di lavoro: libro di testo e fotocopie
Per l’attività di recupero si sono svolti corsi di recupero in itinere.
Relazione conclusiva
3/11
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di Dipartimento. Si ritiene tuttavia opportuno sottolineare che, in
relazione agli obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si sono valutati positivamente:

l’impegno e l’interesse dimostrati;

l’applicazione costante;

l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente partecipe al lavoro
scolastico;

il miglioramento mostrato dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.
Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in
relazione ai contenuti proposti, avendo cura che gli alunni conoscessero in modo chiaro e
comprensibile le richieste del docente.
Per quanto riguarda le prove scritte, nell'attribuzione del voto si è tenuto conto:

della traduzione corretta delle strutture morfo-sintattiche (concordanze,
declinazioni, forme verbali, subordinate, costrutti tipici del latino);
 della scelta appropriata dei singoli termini;
 della capacità di distinguere i costrutti propri delle due lingue e di elaborare in
modo personale una versione italiana dotata di proprietà linguistica e di eleganza
formale.
Le prove scritte, equamente distribuite tra trimestre e semestre, hanno presentato tipologie
diverse, ad esempio la traduzione ex novo di brani di autori in programma per la
letteratura, ovvero l’ analisi guidata e comprensione di un testo in lingua latina.
Esse sono state finalizzate ad approfondire gli autori dal punto di vista dell’analisi
letteraria.
Per quanto riguarda le verifiche orali, si è proceduto nel modo seguente:
 interrogazione di letteratura (analisi testuale di brani in traduzione; collegamenti e
confronti tra autori, testi e tematiche; brevi domande di tipo informativo);
 interrogazione di autori (lettura e traduzione dei testi; individuazione delle regole
grammaticali e degli elementi notevoli di carattere lessicale, sintattico, stilistico;
richiesta di collegamenti e confronti).
Le prove orali sono state almeno due (tre nei casi di insufficienza) per ciascun periodo, di
cui una in forma di questionario scritto, e hanno riguardato sia la storia letteraria, sia la
traduzione e il commento dei testi letti.
Il Latino è stato inoltre inserito in una delle simulazioni di terza prova, effettuata secondo
la tipologia B+C
Relazione conclusiva
4/11
Valutazione delle prove scritte
La valutazione è stata determinata in base alla griglia discussa e concordata all’interno
del Dipartimento; in ogni caso si è tenuto anche in considerazione il livello medio
raggiunto dalla classe nella prova valutata.
La valutazione è stata compresa fra un voto minimo di 2 (due) e un voto massimo di 10
(dieci ).
La sufficienza è stata attribuita:
 nel primo tipo di prova, ad un'interrogazione che rivelasse conoscenze culturali
abbastanza precise ed una certa proprietà di linguaggio;
 nel secondo tipo di prova, ad un'interrogazione che soddisfacesse i criteri enunciati
per le prove scritte e per l’interrogazione di letteratura.
La valutazione è stata compresa tra un voto minimo di 2 (due) e un voto massimo di 10
(dieci)
Valutazione delle prove orali
Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio, definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 15 ottobre 2013.
Tabella di corrispondenza voto giudizio
Livello
Descrittore
Voto/10
Nullo
Non risponde
2
Gravemente
insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori
concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento
coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata;
linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente
insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa
capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse;
incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari;
linguaggio inadeguato.
4
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità
nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica,
insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur
dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo;
linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.
5
Sufficiente
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità
di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se
opportunamente guidato; capacità di problem solving: se
guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una
soluzione; linguaggio accettabile.
6
Relazione conclusiva
5/11
Discreto
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di
pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia
nell’ambito di semplici ragionamenti; capacità di problem
solving: applica i concetti acquisiti trovando almeno una
soluzione;
linguaggio specifico corretto; capacità di
distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione;
individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una
argomentazione.
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di
esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere
analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di
problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici;
disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto
storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e
rielaborazione
personale;
fluidità
nell’esposizione;
disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi
e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento
storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più
soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente
appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
9
Eccellente
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da
ricerca e riflessione personale; capacità di problem solving: sa
trovare più soluzioni, anche originali, a problemi complessi,
riuscendo a metterle a confronto padronanza ed eleganza
nell’esposizione;
disinvoltura
nel
compiere
ampie
periodizzazioni; lettura critica di un documento, di un’opera,
di un saggio; capacità di sviluppare e comunicare risultati di
una analisi o una propria tesi in forma originale e
convincente; capacità di effettuare autonomamente ampi
collegamenti multidiscipinari.
10
[estratto da “Criteri di valutazione Newton 2013-2014” – delibera 15 del CD 15/10/2013]
La sufficienza è stata attribuita:

nell’interrogazione di letteratura, ad una prova che rivelasse conoscenze culturali
abbastanza precise ed una certa proprietà di linguaggio;

nel’interrogazione di autori, ad una prova che soddisfacesse i criteri stabiliti per lo
scritto e per l’interrogazione di letteratura.
La valutazione è stata compresa tra un voto minimo di 2 (due) e un voto massimo di 10
(dieci).
Relazione conclusiva
6/11
5. PROGRAMMA SVOLTO
Si riportano di seguito gli argomenti trattati.
LETTERATURA
L’età di Augusto
Caratteri dell’elegia latina; Tibullo e Properzio
Ovidio:
- Vita
- Amores
- Heroides
- Opere erotico-didascaliche
- Fasti
- Metamorfosi
- Elegie dall’esilio
TESTI:
Amores: In amore come in guerra
Ars amatoria: L’arte di ingannare
Metamorphoses: Apollo e Dafne(traduzione e analisi)
Pigmalione (traduzione e analisi)
L’età giulio-claudia
- I primi successori di Augusto e il principato di Nerone
- Vita culturale e letteraria
- La favola: Fedro
- La storiografia: Velleio Patercolo, Valerio Massimo, Curzio Rufo
TESTI:
Fedro: Il lupo e l’agnello;
La volpe e l’uva;
La novella della vedova e del soldato;
Seneca
- La vita
- I Dialogi
- I trattati
- Le Epistole a Lucilio
- Lo stile della prosa senecana
- Le tragedie
- L’Apokolokýntosis
TESTI:
Dialogi, trattati, Epistole a Lucilio:
La vita è davvero breve? (traduzione e analisi).
Come trattare gli schiavi (Epistola XLVII: traduzione e analisi)
Relazione conclusiva
7/11
La galleria degli occupati
Riappropriarsi di sé e del proprio tempo
L’angoscia esistenziale
La felicità consiste nella virtù
L’esperienza quotidiana della morte
La poesia nell’età di Nerone
- L’epica: Lucano
- La satira: Persio
TESTI:
Lucano: Il proemio
Una funesta profezia
Persio: Un genere contro corrente: la satira
Petronio
- La questione dell’autore del Satyricon e la questione del genere letterario
- Il contenuto e il mondo del Satyricon
TESTI:
Trimalchione entra in scena
La presentazione dei padroni di casa
Trimalchione fa sfoggio di cultura
Il testamento di Trimalchione
La matrona di Efeso
L’età dei Flavi
- La poesia epica: Silio Italico, Valerio Flacco, Stazio
- L’epigramma: Marziale
- La prosa scientifica: Plinio il Vecchio
- L’oratoria: Quintiliano
TESTI:
Marziale: Una poesia che “sa di uomo”
Distinzione tra letteratura e vita
La scelta dell’epigramma
Matrimoni di interesse; La “bella” Fabulla; Tutto appartiene a Candido . .
tranne sua moglie!; Il console cliente
La bellezza di Bilbili
Quadri di vita romana: lo sfratto di Vacerra
Nuovi spettacoli: il pugnale di ghiaccio
Erotion
Quintiliano:
Relazione conclusiva
Retorica e filosofia nella formazione del perfetto oratore
Vantaggi e svantaggi dell’istruzione individuale
Vantaggi dell’insegnamento collettivo
8/11
Il principato adottivo e il ritorno della libertà
La letteratura nell’età di Adriano e Traiano
- La satira: Giovenale
- Poesia lirica: i poetae novelli
- Oratoria ed epistolografia: Plinio il Giovane
- Biografia ed erudizione: Svetonio
TESTI:
Giovenale: Roma, “città crudele” con i poveri
L’invettiva contro le donne
Plinio il Giovane: L’eruzione del Vesuvio e la morte di Plinio il Vecchio
Inconvenienti di una votazione a scrutinio segreto
Uno scambio di pareri sulla questione dei cristiani
Tacito
- La vita
- L’Agricola
- La Germania
- Il Dialogus de oratoribus
- Le opere storiche
- La concezione storiografica e la prassi storiografica di Tacito
- La lingua e lo stile
TESTI:
Agricola:
La prefazione
Il discorso di Calgaco
Germania: L’incipit edell’opera (traduzione e analisi)
Purezza razziale e aspetto fisico dei Germani (traduzione e analisi)
La fedeltà coniugale
Historiae: L’inizio delle Historiae)
Discorso di Giulio Civile
Il punto di vista dei Romani: il discorso di Petilio Ceriale
Annales : Il proemio
Il matricidio
Nerone e l’incendio di Roma
La persecuzione dei Cristiani
Dall’apogeo al declino dell’Impero
- L’età degli Antonini
- La dinastia dei Severi e la crisi del III secolo
- Cultura e letteratura nell’età degli Antonini: Frontone e Aulo Gellio (accenni)
- Cultura e letteratura nel III secolo (accenni)
Relazione conclusiva
9/11
Apuleio
- La vita
- Il De magia
- I Florida e le opere filosofiche
TESTI:
De magia:
Metamorfosi:
Non è una colpa usare il dentifricio
Il proemio e l’inizio della narrazione
Lucio diventa asino
Psiche, fanciulla bellissima e fiabesca
La trasgressione di Psiche
La preghiera a Iside
Il ritorno alla forma umana e il significato delle vicende di
Lucio
La letteratura pagana tra III e V secolo
- La poesia: Ausonio (accenni)
- Oratoria ed epistolografia: Simmaco (accenni)
- Storiografia: Ammiano Marcellino
- Tra storiografia e biografia: Eutropio e l’Historia Augusta
- Claudiano; Rutilio Namaziano
TESTI:
Ammiano Marcellino: Ultime parole di Giuliano
Claudiano: Il rapimento di Proserpina
Rutilio Namaziano: Le invettive contro i monaci
La letteratura cristiana
- Le versioni della Bibbia
- Acta martyrum e Passiones
- La letteratura apologetica: Minucio Felice e Tertulliano
- Ambrogio, Gerolamo (accenni)
- Agostino: la vita e il complesso delle opere; le Confessiones; il De civitate Dei
TESTI:
Agostino:
Confessiones:
Relazione conclusiva
L’incipit
Il furto delle pere
La misurazione del tempo avviene nell’anima
10/11
AUTORI
Lettura, traduzione e analisi dei seguenti testi:
Lucrezio: De rerum natura
 L’inno a Venere (I,.1-49)
 Elogio di Epicuro (I, 62-79)
 Il sacrificio di Ifigenia (I, 80-101)
 La povertà della lingua e la novità della materia (I, 136-148)
Seneca: De brevitate vitae 1, 1-4
Epistulae morales ad Lucilium 47
Tacito:
Germania, 1; 4;
Il docente
________________________________
Studenti
_________________________________
__________________________________
Relazione conclusiva
11/11
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina MATEMATICA
Libri adottati Matematica.Blu 2.0 - vol.5
Bergamini - Trifone – Barozzi Zanichelli
Docente ROCCATI Mariangela
Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento
Data 12 maggio 2015
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe è composta attualmente da 19 studenti con interessi e metodi di apprendimento
disomogenei. Nel complesso intellettualmente recettiva, nell’ambito della classe non tutti
gli studenti raggiungono risultati soddisfacenti per la scarsa concentrazione e un
approccio superficiale allo studio. Nel corso del triennio un buon numero di studenti ha
realizzato un percorso di maturazione raggiungendo quasi tutti gli obiettivi educativi e
cognitivi generali. Alcuni allievi, intellettualmente vivaci e ricettivi, hanno mostrato
durante l’intero corso , un atteggiamento di puro apprendimento nei confronti delle
attività didattiche e dei diversi stimoli forniti.
A causa di gravi problemi famigliari ho potenziato, per quanto possibile, il lavoro di
revisione e approfondimento degli argomenti di matematica previsti dalle simulazioni
ministeriali di febbraio ed aprile, tralasciando alcuni argomenti di fisica dove c’era più
libertà di scelta.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la
classe quinta del liceo scientifico di ordinamento.
Nel corrente anno scolastico si è cercato di stimolare gli allievi ad un approfondimento
sempre maggiore degli argomenti trattati, ad un’assimilazione e comprensione tali da
consolidare la sua preparazione culturale iniziata al terzo anno. Si è cercato, inoltre, di far
loro acquisire una mentalità scientifica che li guidi verso un sereno esame di maturità ed
una scelta mirata e meditata di studi universitari.
OBIETTIVI
Alla fine del triennio l’allievo dovrà dimostrare di :













possedere le nozioni ed i procedimenti logici e padroneggiarli sotto l’aspetto
concettuale;
saper individuare i concetti fondamentali e le strutture di base;
aver assimilato un metodi di lavoro deduttivo;
aver compreso il valore strumentale della matematica per lo studio delle altre
discipline;
saper affrontare a livello critico situazioni problematiche, scegliendo in modo
flessibile e
personalizzato il metodo di approccio e l’eventuale risoluzione;
saper spaziare nell’analisi infinitesimale e servirsene per risolvere problematiche
reali o simulate (applicazioni alla Fisica);
saper riconoscere il contributo dato dalla matematica allo sviluppo delle scienze;
possedere una certa padronanza di calcolo;
saper cogliere gli strumenti forniti dall’indagine sperimentale;
saper tradurre i risultati ottenuti dall’indagine in leggi matematiche con l’ausilio del
calcolo differenziale;
saper generalizzare i risultati ottenuti;
aver compreso che le scienze sperimentali non sono mai un’impresa compiuta ma
sono in continuo evolversi.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
L’itinerario didattico è stato predisposto in modo da mettere in luce analogie e connessioni
fra argomenti appartenenti a temi diversi, allo scopo di indurre l’allievo a realizzarne
l’integrazione e a facilitarne la comprensione.
L’insegnamento è stato condotto per problemi e ho cercato di stimolare gli allievi,
dapprima a formulare delle ipotesi di soluzione mediante gli strumenti in loro possesso:
l’intuizione e anche la fantasia, poi a ricercarne un procedimento risolutivo, scoprendo
opportune relazioni matematiche ed infine a generalizzare e formalizzare il risultato
ottenuto.
Lo studio dell’analisi infinitesimale, è stato attuato a partire dall’approccio intuitivo alle
funzioni (per altro già iniziato nel terzo e quarto anno); si sono dapprima studiate
funzioni che lo studente già conosceva dalla geometria analitica, restringendone il
domino, calcolandone il modulo, il reciproco, eseguendo particolari trasformazioni.
Con il calcolo dei limiti e delle derivate si è giunti ad uno studio meno approssimativo,
che ha consentito allo studente di disegnare in modo corretto tutti i tipi di funzione
matematica.
Non si è tralasciata, comunque, la geometria piana e solida, la quale è stata ripresa tramite
la risoluzione dei problemi di massimo e minimo.
Ho cercato, per quanto possibile, di far loro acquisire una certa mobilità di passaggio dal
grafico di una funzione a quello della sua derivata e di una sua primitiva.
Il concetto di integrale è stato introdotto come operazione per dedurne un metodo
generale atto al calcolo delle aree, dei volumi, delle lunghezze.
Per ciò che riguarda la Fisica, il testo adottato, movendo da fatti sperimentali, costruisce
leggi che regolano i processi fisici, ricercando quei concetti fondamentali che permettono
allo studente di orientarsi di fronte alle varie tematiche.
Si sono svolti esercizi applicativi per consolidare le nozioni apprese e far acquisire agli
allievi una sicura padronanza di calcolo.
Alle lezioni frontali si sono alternate esercitazioni sia individuali che di gruppo,
particolarmente curate al termine di ogni unità didattica principale.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli
obiettivi enunciati per i singoli argomenti, si osserverà la capacità dell'allievo di:
 conoscere i contenuti dei diversi nuclei
 applicare in modo corretto le varie tecniche di calcolo
 analizzare un quesito e rispondere in forma sintetica
 prospettare soluzioni, verificarle e formalizzarle
nonché l’aderenza ad alcuni obiettivi trasversali, fra i quali:
 leggere e interpretare un testo di carattere scientifico
 comunicare e formalizzare procedure
 rappresentare e convertire oggetti matematici
 rielaborare in modo personale e originale i contenuti
 partecipare in modo costruttivo e critico alle lezioni
Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in
relazione ai contenuti proposti.
Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento
si è diversificato il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso tipo e di
diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei contenuti.
Sono stati proposti test a risposta multipla, relazioni scritte, compiti scritti tradizionali,
prove orali, prove pluridisciplinari.
In particolare ho svolto:
MATEMATICA

Almeno tre prove scritte opportunamente distribuite nel tempo per il trimestre ed
almeno quattro per il semestre;

Almeno una verifiche orale e due test opportunamente distribuite nel trimestre ed
almeno tre nel semestre (due delle quali potranno essere sostituita da un test)
Valutazione delle prove scritte
I criteri di attribuzione del punteggio in ogni verifica scritta hanno tenuto conto di
correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, oltre che
dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura). Il punteggio è stato poi trasformato in un
voto da 2 a 10 e la sufficienza è stata attribuita nel caso di corretto svolgimento del 50%
della prova.
Valutazione delle prove orali
Per la valutazione delle verifiche orali ci si è attenuti alla tabella di corrispondenza votogiudizio definita dai dipartimenti e approvata nel Collegio Docenti del 23 ottobre 2012.
In sede di Consiglio di Classe, si valuteranno positivamente l’impegno e l’interesse
dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente
partecipe al lavoro scolastico. Si terrà conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel
corso dell’anno scolastico.
Valutazioni comuni
Per le classi quinte già da alcuni anni è in uso lo svolgimento di una prova comune
preparata dai docenti delle classi quinte.
Queste prove vengono rivedute e aggiornate ogni anno sulla base delle indicazioni di
programmazione dei singoli docenti.
La loro valutazione e il loro uso all’interno della programmazione delle classi è lasciata
alla decisione dei singoli docenti.
5. PROGRAMMA SVOLTO
Nucleo tematico
1.
Le funzioni e le
loro proprietà
2.
I limiti delle
funzioni e il
calcolo dei limiti
Finalità
Obiettivi specifici di apprendimento
(minimi)
Individuare le
principali proprietà
di una funzione
- Individuare dominio, segno, iniettività,
suriettività, biettività, (dis)parità,
(de)crescenza, periodicità, funzione inversa
di una funzione
- Determinare la funzione composta di due o
più funzioni
- Trasformare geometricamente il grafico di
una funzione
Apprendere il
concetto di limite di
una funzione
- Calcolare il limite di somme, prodotti,
quozienti e potenze di funzioni
- Calcolare limiti che si presentano sotto forma
indeterminata
- Calcolare limiti ricorrendo ai limiti notevoli
- Studiare la continuità o discontinuità di una
funzione in un punto
- Determinare gli asintoti di una funzione
- Disegnare il grafico probabile di una
funzione
3.
La derivata di una
funzione
Calcolare la derivata - Calcolare la derivata di una funzione
di una funzione
mediante la definizione
- Determinare l’equazione della retta tangente
al grafico di una funzione
- Calcolare la derivata di una funzione
mediante le derivate fondamentali e le regole
di derivazione
- Applicare le derivate alla fisica
Nucleo tematico
4.
I teoremi del
calcolo
differenziale
5.
I massimi, i
minimi e i flessi
6.
Lo studio delle
funzioni
7.
Gli integrali
indefiniti
8.
Gli integrali
definiti
Applicare i teoremi
sulle funzioni
derivabili
-
Studiare i massimi, i
minimi e i flessi di
una funzione
- Determinare i massimi, i minimi e i flessi
orizzontali mediante la derivata prima
- Determinare i flessi mediante la derivata
seconda
- Risolvere i problemi di massimo e di minimo
Studiare il
comportamento di
una funzione reale
di variabile reale
- Studiare una funzione e tracciare il suo
grafico
- Passare dal grafico di una funzione a quello
della sua derivata e viceversa
Applicare lo studio
di funzioni
Risolvere
un’equazione in
modo approssimato
- Risolvere equazioni e disequazioni per via
grafica
- Risolvere problemi con le funzioni
- Separare le radici di un’equazione
Le equazioni
Applicare il teorema di Rolle
Applicare il teorema di Lagrange
Applicare il teorema di Cauchy
Applicare il teorema di De L’Hospital
Apprendere il
- Calcolare gli integrali indefiniti di funzioni
concetto di
mediante gli integrali immediati e le
integrazione di una
proprietà di linearità
funzione
- Calcolare un integrale indefinito con il
Calcolare gli
metodo di sostituzione e con la formula di
integrali indefiniti di
integrazione per parti
funzioni anche non
- Calcolare l’integrale indefinito di funzioni
elementari
razionali fratte
Calcolare gli
integrali definiti di
funzioni anche non
elementari
Usare gli integrali
per calcolare aree e
volumi di elementi
geometrici
9.
Obiettivi specifici di apprendimento
(minimi)
Finalità
Apprendere il
concetto di
equazione
- Calcolare gli integrali definiti mediante il
teorema fondamentale del calcolo integrale
- Calcolare il valor medio di una funzione
- Operare con la funzione integrale e la sua
derivata
- Calcolare l’area di superfici piane e il volume
di solidi
- Calcolare gli integrali impropri
- Applicare gli integrali alla fisica
- Risolvere le equazioni differenziali del primo
ordine del tipo y’ = f(x), a variabili separabili,
lineari
Finalità
Obiettivi specifici di apprendimento
(minimi)
differenziali
differenziale
Risolvere alcuni tipi
di equazioni
differenziali
- Risolvere problemi di Cauchy del primo
ordine
- Applicare le equazioni differenziali alla fisica
10.
Appropriarsi del
concetto di
probabilità classica,
statistica, soggettiva,
assiomatica
Calcolare la
probabilità di eventi
semplici
Calcolare la
probabilità di eventi
complessi
- Calcolare la probabilità (classica) di eventi
semplici.
- Calcolare la probabilità di eventi semplici
secondo la concezione statistica, soggettiva o
assiomatica.
- Calcolare la probabilità della somma logica e
del prodotto logico di eventi.
- Calcolare la probabilità condizionata.
- Calcolare la probabilità nei problemi di
prove ripetute.
- Applicare il calcolo combinatorio per la
determinazione di un valore di probabilità.
- Applicare il teorema di Bayes.
Nucleo tematico
La probabilità
(Cenni)
Firma studenti
Firma docente
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod.D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina RELIGIONE
Libro adottato BIBBIA
Docente VIZZONE Patrizia (supplente di CENA Nadia)
Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento
Data 12 maggio 2015
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
Tutti gli allievi hanno dimostrato interesse per il programma proposto. Hanno partecipato
attivamente alle discussioni, ai lavori e ai confronti, intervenendo in modo appropriato e
costruttivo anche dal punto di vista della relazione educativa.
Nell’arco del percorso scolastico gli allievi, secondo le loro potenzialità e peculiarità
personali, hanno sviluppato uno spiccato senso critico e raggiunto una buona maturità.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la
classe quinta del liceo scientifico di ordinamento:
PROFILO GENERALE E COMPETENZE
L'insegnamento della religione cattolica (Irc) risponde all'esigenza di riconoscere nei
percorsi scolastici il valore della cultura religiosa e il contributo che i principi del
cattolicesimo offrono alla formazione globale della persona e al patrimonio storico,
culturale e civile del popolo italiano. Nel rispetto della legislazione concordataria, l'Irc si
colloca tra le finalità della scuola con una proposta formativa specifica, offerta a tutti quelli
che intendano avvalersene. Contribuisce alla formazione con particolare riferimento agli
aspetti spirituali ed etici dell'esistenza, in vista di un inserimento responsabile nella vita
civile e sociale, nel mondo universitario e del lavoro. L'Irc, partecipando allo sviluppo
degli assi culturali, con la propria identità disciplinare, assume il profilo culturale,
educativo e professionale dei licei; si colloca nell'area linguistica e comunicativa, tenendo
conto della specificità del linguaggio religioso e della portata relazionale di ogni
espressione religiosa; offre un contributo specifico sia nell'area metodologica, arricchendo
Relazione conclusiva
1/4
le scelte epistemologiche per l'interpretazione della realtà, sia nell'area logicoargomentativa, fornendo strumenti critici per la lettura e la valutazione del dato religioso,
sia nell'area storico-umanistica, per gli effetti che storicamente la religione cattolica ha
prodotto e produce nella cultura italiana, europea e mondiale; si collega, per la ricerca di
significati e l'attribuzione di senso, all'area scientifica, matematica e tecnologica.
Lo studio della religione cattolica promuove, attraverso un'adeguata mediazione
educativo - didattica, la conoscenza della concezione cristiano-cattolica del mondo e della
storia, come risorsa di senso per la comprensione di sé, degli altri e della vita.
A questo scopo l'Irc affronta la questione universale della relazione tra Dio e l'uomo, la
comprende attraverso la persona e l'opera di Gesù Cristo e la confronta con la
testimonianza della Chiesa nella storia. In tale orizzonte, offre contenuti e strumenti per
una riflessione sistematica sulla complessità dell'esistenza umana nel confronto aperto fra
cristianesimo e altre religioni, fra cristianesimo e altri sistemi di significato.
L'Irc, nell'attuale contesto multiculturale, mediante la propria proposta, promuove tra gli
studenti la partecipazione a un dialogo autentico e costruttivo, educando all'esercizio della
libertà in una prospettiva di giustizia e di pace.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che:
A) lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso
dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni
tempi di recupero e chiarimento agli studenti;
B) le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per
raggiungere meglio l’intelligenza emotiva degli alunni e gli obiettivi prefissati;
C) in parte sono state utilizzate fotocopie preparate dal docente e il testo della Bibbia
così da favore il confronto delle varie trattazioni, approfondire gli argomenti e
abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi affrontati.
Il docente ha predisposto il suo itinerario didattico in modo da mettere in luce analogie e
connessioni tra argomenti appartenenti a temi diversi allo scopo di realizzarne
l'integrazione e di facilitarne la comprensione da parte degli allievi.
Ove è stato necessario ha apportato modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai
feed-back ottenuti in itinere, ha tenuto conto delle specifiche esigenze della classe.
Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono state:




lezione frontale
lezione interattiva
discussione guidata
percorso di educazione alla responsabilità, attraverso attività di sensibilizzazione e
promozione della donazione di sangue.
Gli strumenti di lavoro sono stati:

testo della Bibbia
Relazione conclusiva
2/4



dispense o fotocopie
sussidi audiovisivi
sussidi informatici
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento.
Si ritiene tuttavia di sottolineare che i criteri di valutazione rispecchiano la strategia
educativa degli insegnanti, che mirano non tanto a far crescere in pochi allievi una dotta
erudizione sull'argomento, quanto piuttosto a suscitare in tutti una disponibilità a
considerare in modo intelligente, con rispetto e attenzione, la cultura religiosa, in
particolare quella cristiano-cattolica, come occasione di maturazione piena per la vita
dell'individuo e della società, avendo constatato con i propri strumenti culturali e critici la
ragionevolezza del credere.
La verifica è stata continua, soprattutto attraverso gli sviluppi del confronto aperto in
classe, ma anche attraverso prove oggettive di verifica/autoverifica o produzione di lavori
personali.
Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in
relazione ai contenuti proposti.
5. PROGRAMMA SVOLTO
Si riportano di seguito gli argomenti trattati:
 Attività di conoscenza e autostima.
 L’esperienza di studio all'estero raccontata dai nostri alunni: impressioni e
riflessioni di classe.
 I comandamenti: quanto sono conosciuti e ancora attuali.
 I 10 comandamenti oggi secondo i giovani: analisi.
 Origine storica e culturale dei comandamenti.
 Comandamenti: confronto tra versione biblica (Dt 5, 6-21) e il Catechismo della
Chiesa Cattolica.
 Il testamento di Tito (F. De Andrè): analisi del testo e confronto con i comandamenti
del catechismo
 La responsabilità e la libertà delle scelte personali: coerenza del proprio agire.
 1° comandamento: non avrai altro Dio all’infuori di me. Gli idoli del nostro tempo.
L'immagine e il pensiero comune di Dio: analisi degli stereotipi comuni. Dio ha
creato l'uomo o viceversa? Confronto tra credenti e non credenti.
 Film: Un sogno per domani. Quanto influenza il proprio agire.
 2° comandamento: non nominare il nome di Dio invano. Abuso del nome di Dio.
 3º comandamento: rispettare il giorno di festa. Il senso della festa.
 4° comandamento: onora il padre e la madre. Gli impegni che implica questo
Relazione conclusiva
3/4






comandamento.
5° comandamento: si uccide in tanti modi.
6° comandamento: non commettere atti impuri. Vivere la sessualità in modo
responsabile. L'amore non si "fa" si vive. Il senso e il valore dell’amore e della
sessualità nella Bibbia, nel Catechismo della Chiesa Cattolica e nelle religioni.
7° comandamento: non rubare. Privare gli altri di una vita degna di essere vissuta.
8° comandamento: non dire falsa testimonianza. Illusioni e false convinzioni.
L’obbedienza non è più una virtù.
9° e 10° comandamento: non desiderare la donna e la roba d’altri. Il desiderio
smisurato verso tutto e tutti.
La Sindone: quel volto sfumato sul telo sindonico.
Relazione conclusiva
4/4
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina Scienze
Libro adottato Curtis et alii “Invito alla biologia”- Zanichelli
Docente Nepote Silvia
Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento
Data 12 maggio 2015
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
La classe è composta da 19 studenti di cui 8 ragazze, uno studente proviene dalla 5A dello
scorso anno scolastico. Gli alunni si sono sostanzialmente integrati tra loro dal punto di
vista relazionale.
Quasi tutti gli allievi si sono impegnati nell’organizzare il proprio metodo di studio in
modo coerente e rigoroso.
All’interno del gruppo si sono distinti allievi seri, capaci di assimilazione strutturata dei
contenuti e di rielaborazione organica degli stessi, poco inclini tuttavia ad
approfondimenti personali o a valutazioni critiche autonome dei materiali di studio.
Altri studenti, invece, più fragili e meno assidui nello studio, hanno manifestato diffuse
criticità e nella acquisizione rigorosa dei contenuti e nella loro utilizzazione pertinente nei
lavori di produzione personale.
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Si riportano di seguito le indicazioni contenute nel Piano di Lavoro di Dipartimento per la
classe quinta del liceo scientifico di ordinamento:
Nel quinto anno è previsto l’approfondimento della chimica organica. Il percorso di
chimica e quello di biologia si intrecciano poi nella biochimica, relativamente alla struttura
e alla funzione di molecole di interesse biologico, ponendo l’accento sui processi
biologici/biochimici nelle situazioni della realtà odierna e in relazione a temi di attualità in
particolare quelli legati all’ingegneria genetica e alle sue applicazioni.
Scienze della Terra
Si studiano i complessi fenomeni meteorologici e i modelli della tettonica globale, con
Relazione conclusiva
1/6
particolare attenzione a identificare le interrelazioni tra i fenomeni che avvengono a livello
delle diverse organizzazioni del pianeta (litosfera, atmosfera, idrosfera).
Si potranno svolgere inoltre approfondimenti sui contenuti precedenti e/o su temi scelti
ad esempio tra quelli legati all’ecologia, alle risorse energetiche, alle fonti rinnovabili, alle
condizioni di equilibrio dei sistemi ambientali (cicli biogeochimici), o su altri temi, anche
legati ai contenuti disciplinari svolti negli anni precedenti.
Tali approfondimenti saranno svolti, quando possibile, in raccordo con i corsi di fisica,
matematica, storia e filosofia. Il raccordo con il corso di fisica, in particolare, favorirà
l’acquisizione da parte dello studente di linguaggi e strumenti complementari che gli
consentiranno di affrontare con maggiore dimestichezza problemi complessi e
interdisciplinari.
La dimensione sperimentale, infine, potrà essere ulteriormente approfondita con attività
da svolgersi non solo nei laboratori didattici della scuola, ma anche presso laboratori di
università ed enti di ricerca, aderendo anche a progetti di orientamento.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, in dipartimento si è convenuto che:
•
lo svolgimento del programma è stato distribuito in maniera equilibrata nel corso
dell’anno scolastico onde evitare eccessivi carichi di lavoro e concedere opportuni
tempi di recupero e chiarimento agli studenti.
•
le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per
raggiungere meglio l’obiettivo del rigore espositivo, del corretto uso del simbolismo
quale specifico mezzo del linguaggio scientifico.
•
quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro a casa, sugli appunti, sul
testo, con adeguati esercizi.
•
Riepilogando, le modalità di lavoro che sono state utilizzate sono:
lezione frontale
lezione interattiva
problem solving
lavoro di gruppo
discussione guidata
attività di laboratorio
attività di recupero e sostegno in itinere
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Gli strumenti di lavoro sono stati i seguenti:
•
•
•
•
•
libro di testo
dispense o fotocopie (eventualmente)
sussidi audiovisivi
sussidi informatici
laboratorio
Relazione conclusiva
2/6
•
In particolare, per l’attività di recupero sono state svolte:
•
attività di recupero in itinere nelle ore curricolari
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
La valutazione è un processo che tiene conto di tutti gli obiettivi presenti nella
programmazione di dipartimento. Si ritiene tuttavia di sottolineare che, in relazione agli
obiettivi enunciati per i singoli argomenti, sono stati valutati negli allievi:
 la conoscenza degli argomenti trattati
 l’uso del lessico specifico e l’esposizione
 l’applicazione delle conoscenze
 la comprensione e la rielaborazione delle conoscenze
Elemento essenziale è stato il controllo del raggiungimento degli obiettivi prefissati in
relazione ai contenuti proposti.
Allo scopo di garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento
si è provveduto a diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di
diverso tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e
all'articolazione dei contenuti.
Sono stati svolti perciò test a risposta multipla,
corrispondenze, vero o falso (con motivazione), compiti scritti con domande aperte, prove
orali.
Si è garantito lo svolgimento delle prove orali per tutti quegli studenti che hanno
evidenziato un profitto insufficiente nelle prove scritte.
Per la valutazione delle prove scritte:
In ogni verifica scritta sono stati indicati i criteri di attribuzione del punteggio (in genere
collegato a correttezza e completezza nella risoluzione dei vari quesiti e problemi, nonché
alle caratteristiche dell’esposizione (chiarezza, ordine, struttura)). Il punteggio è stato poi
trasferito in un voto in decimi in base ad una articolazione che assegna la sufficienza nel
caso di raggiungimento degli obiettivi minimi e in ogni caso è stato comunicato e
formalizzato alla riconsegna della prova.
E’ stata assegnata la sufficienza ai compiti correttamente svolti al 60%.
Sono state svolte almeno due prove scritte per ogni periodo didattico (trimestre e/o
semestre).
Per la valutazione delle interrogazioni:
Per la valutazione delle interrogazioni ci si è attenuti allo schema seguente, che ha la
funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori.
Tabella di corrispondenza voto giudizio
Livello
Gravemente
insufficiente
Descrittore
Voto/10
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori concettuali;
palese incapacità di avviare procedure; linguaggio ed esposizione
inadeguati.
2-3
Relazione conclusiva
3/6
Decisamente
insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa
capacità di gestire procedure; incapacità di stabilire collegamenti,
anche elementari; linguaggio inadeguato.
3-4
Insufficiente
Conoscenze frammentarie, non strutturate, confuse; modesta
capacità di gestire procedure; difficoltà nello stabilire
collegamenti fra contenuti; linguaggio non del tutto adeguato.
4-5
Non del tutto
sufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità nello
sviluppo del ragionamento; applicazione di regole in forma
mnemonica, insicurezza nei collegamenti; linguaggio accettabile,
non sempre adeguato.
5-6
Sufficiente
Conoscenze adeguate, pur con qualche imprecisione; padronanza del
ragionamento, anche con qualche lentezza e capacità di gestire e
organizzare procedure se opportunamente guidato; linguaggio
accettabile.
Discreto
Conoscenze omogenee e ben consolidate; capacità di previsione e
controllo; capacità di collegamenti e di applicazione delle regole;
linguaggio adeguato e preciso.
6-7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; autonomia di
collegamenti e di ragionamento e capacità di analisi;
riconoscimento di schemi, adeguamento di procedure esistenti;
individuazione di semplici strategie di risoluzione e loro
formalizzazione; buona proprietà di linguaggio.
7-8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e
rielaborazione personale; possesso di dispositivi di controllo e di
adeguamento delle procedure; capacità di costruire proprie
strategie di risoluzione; linguaggio rigoroso, sintetico ed
essenziale.
8-9
Eccellente
Conoscenze ampie, approfondite e rielaborate, arricchite da
ricerca e riflessione personale; disinvoltura nel costruire proprie
strategie di risoluzione, capacità di sviluppare e comunicare
risultati di una analisi in forma originale e convincente.
9-10
6
Sia per quanto riguarda le prove scritte che per quanto riguarda le prove orali, eventuali
valutazioni intermedie tra due interi (mezzi voti e/o +/-) sono stati calcolati attraverso la
proporzione aritmetica tra il totale del punteggio conseguito dall’alunno con le sue
risposte corrette e il punteggio totale previsto dalla prova, ovviamente rapportando il tutto
in decimi.
In sede di Consiglio di Classe, sono stati valutati positivamente l’impegno e l’interesse
dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente
partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento mostrato dall’allievo nel
corso dell’anno scolastico.
Relazione conclusiva
4/6
5. PROGRAMMA SVOLTO
Si riportano di seguito gli argomenti trattati:
BIOLOGIA
Il Sistema Nervoso centrale e periferico
Genetica di batteri e virus.
Trasformazione, coniugazione e trasduzione
Batteriofagi: ciclo litico e ciclo lisogeno
Retrovirus
La tecnologia del DNA ricombinante: -importanza dei vettori: plasmidi e batteriofagi
enzimi e siti di restrizione.
Tecniche di clonaggio di frammenti di DNA. Reazione a catena della polimerasi.
Parte del programma di biologia è stato svolto con la metodologia CLIL
CHIMICA
Equilibri chimici e pH
Chimica organica
Gli idrocarburi alifatici e aromatici: proprietà chimico-fisiche.
Gli isomeri conformazionali: la rotazione del legame c-c.
Isomeria di posizione e geometrica.
Reattività degli idrocarburi saturi..
Principali reazioni di alcheni e alchini: addizioni.
Concetto di aromaticità. - Reattività dei composti aromatici.
Gli isomeri configurazionali.
I gruppi funzionali.
Proprietà chimico-fisiche di: alogenuri alchilici, alcoli, ammine, composti carbonilici,
acidi carbossilici e loro derivati (esteri e ammindi)
Biochimica: glucidi, lipidi, proteine ed acidi nucleici
Il metabolismo dei carboidrati: glicolisi, respirazione aerobica Ciclo di Krebs,
fosforilazione ossidativa e sintesi di ATP), e fermentazione.
SCIENZE della TERRA
I modelli della tettonica globale
Dinamica endogena: struttura interna della Terra, vulcani e terremoti
Teorie interpretative: deriva dei continenti (Wegener 1913) tettonica a zolle (Hess, Vine,
Wilson ...)
Principali processi geologici ai margini delle placche.
Verifica del modello globale: il paleomagnetismo, i punti caldi.
Strutture geografiche: continentali (tavolati, cratoni, orogeni, rift), oceaniche (piattaforma
continentale, scarpata, archi insulari, dorsali)
L’insegnante
Relazione conclusiva
Gli studenti
5/6
Relazione conclusiva
6/6
Liceo Classico Scientifico
“Isaac NEWTON”
Mod. D05
via Paleologi 22 - Chivasso
10.04.2013
Rev. 0
Documento RELAZIONE CONCLUSIVA
Disciplina STORIA
Libro adottato Epoche (ed. blu), vol. 2 e 3 - Bruno Mondadori
Docente VELLUDO FULVIA
Classe 5A Liceo scientifico di ordinamento
Data 12 maggio 2015
1. INDICAZIONI DIDATTICHE
Con l’avvio del quinto anno sono rientrati Martini Simone e Milano Arianna dopo un
periodo di studio all’estero ed è stato inserito, a fine settembre 2014, Cesarato Ludovico,
proveniente da un’iscrizione al quinto anno presso un Liceo esterno, ma già studente del
Newton nel quinquennio e non ammesso all’Esame di Stato nell’anno scolastico 2013-2014.
Diligenti, puntuali nel rispetto delle scadenze di compiti e verifiche e disponibili al dialogo
educativo, gli studenti hanno mantenuto nel corso del triennio uno stile di apprendimento
per lo più scolastico, puntando più alla restituzione degli argomenti affrontati che alla loro
rielaborazione personale o integrazione con materiali di altri saperi.
Nel corso del quinto anno alcuni allievi hanno dimostrato piena autonomia nello studio e
nella organizzazione dei contenuti e, a conclusione del percorso liceale, risultano
“attrezzati” per raccordi interdisciplinari di ampio respiro; altri invece rimangono su un
livello di mera preparazione scolastica, con stratificazione di conoscenze non sempre
organicamente correlate; altri, al limite di una stentata sufficienza, mostrano ancora
fragilità diffuse nella produzione strutturata orale e/o scritta di contenuti.
Relazione conclusiva
1/13
2. FINALITA’ E OBIETTIVI SPECIFICI
Nel corrente anno scolastico la classe 5A.LS Ordinamento ha affrontato il quinto anno del
percorso liceale previsto dalla scansione della Riforma Gelmini.
Sono state pertanto seguite le nuove Indicazioni ministeriali in merito alle finalità, alle
competenze, agli obiettivi specifici e ai contenuti per la filosofia e per la storia, cercando di
adattarli alla decurtazione oraria settimanale imposta dalla Riforma. L’intervento
didattico, finalizzato alla formazione di studenti capaci di operare ampie sintesi organiche,
di concettualizzare contenuti tratti dal manuale, di gestire materiale sempre più corposo
relativo ai contenuti complessi dell’ultimo anno, è stato fortemente ridimensionato nella
sua efficacia dalla pesante riduzione del monte ore settimanale (da tre a due ore di storia).
Con continuità rispetto al primo anno del triennio è stato inoltre proseguito un lavoro
trasversale, di affinamento della capacità espositiva, volto a consolidare l’organizzazione
logica dei contenuti e l’utilizzo consapevole dei termini tecnici delle discipline.
FINALITA’
 Orientarsi con sempre maggior destrezza nell’ambito del pensiero astratto.
 Acquisire abitudine alla riflessione e al controllo dell’emotività.
 Acquisire con sempre maggior consapevolezza una visione del mondo unitaria e
organica.
 Saper cogliere situazioni problematiche, di contrasto, di contraddizione sia
all’interno di una stessa area disciplinare, sia fra aree diverse.
 Saper elaborare soluzioni ipotetiche alternative di un problema.
 Saper esporre i contenuti in modo sempre più organico, coerente ed esaustivo
conseguendo rigore e precisione lessicale, argomentativa, concettuale.
 Allenare e consolidare operazioni mentali quali: classificazione e categorizzazione,
inferenza, deduzione logica, traslazione mentale sull’asse cronologico, seriazione
sulla base di diversi parametri, individuazione di nessi causali.
 Saper analizzare criticamente i fenomeni storico-culturali, scomponendoli nelle loro
dimensioni costitutive (etiche, assiologiche, politiche, culturali, etc.)
 Saper organizzare e rielaborare i contenuti appresi.
Relazione conclusiva
2/13
OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI
Favorire l'acquisizione di conoscenze relative a:

contenuti storici (informazioni su epoche e fatti storici)

concetti (in modo da poterli definire, riconoscere, utilizzare, contestualizzare,
storicizzare, attualizzare, porre in relazione)

lessico tecnico della disciplina e basilare "attrezzatura" per la collocazione
cronologica e spaziale dei fatti storici.
Sviluppare la capacita' di comprensione

leggere e comprendere il manuale, estrapolare eventuali informazioni implicite;

individuare tesi fondamentali e idee-chiave; cogliere problemi;

individuare relazioni temporali, spaziali, causali; cogliere costellazioni causali;

individuare situazioni di congruenza, di inclusione, di intersezione concettuale;

confrontare tesi e concezioni per individuarne analogie e differenze.
Sviluppare le capacità di rielaborazione e di esposizione

saper usare in modo appropriato il lessico tecnico;

saper formulare definizioni rigorose;

saper usare parametri differenti su uno stesso insieme-campione per effettuare
classificazioni differenziate;

saper applicare a nuovi argomenti di studio alcune dinamiche costanti dei
fenomeni storici;
saper trasferire nella propria esposizione le conoscenze contenutistiche,
concettuali, argomentative e lessicali acquisite.

Sviluppare le capacità di analisi, di sintesi e di utilizzo del pensiero divergente

studiare un'epoca o un fenomeno storico analizzandone i vari aspetti
(demografico, economico, sociale, culturale, politico, giuridico, militare )

costruire percorsi trasversali a "temi", selezionando singole problematiche
all'interno di sistemi complessi;

produrre elaborati/saggi brevi di carattere storico a partire da una traccia
assegnata (in collaborazione con i docenti di lettere, in vista della prima prova
scritta dell’Esame di Stato).
Sviluppare le capacita' di valutazione

saper riconoscere e valutare il diverso peso giocato dalle varie componenti
all'interno di un fenomeno storico complesso;
Relazione conclusiva
3/13

saper formulare valutazioni personali, autonome e contenutisticamente ben
supportate.
3. METODI E STRUMENTI DIDATTICI
Per quanto riguarda la metodologia d’insegnamento, si conviene che:
•
lo svolgimento del programma, ampio e corposo nell’ultimo anno di Liceo, è stato
distribuito in maniera equilibrata nel tempo disponibile, onde evitare eccessivi
carichi di lavoro e concedere opportuni tempi di assimilazione, di recupero e
chiarimento agli studenti.
•
le singole unità didattiche sono state esposte tramite lezioni frontali dialogate per
raggiungere meglio l’obiettivo della comprensione e del rigore espositivo, del
corretto uso della terminologia quale specifico mezzo del linguaggio scientifico.
•
quanto spiegato in classe è stato poi rinforzato dal lavoro quotidiano a casa, sugli
appunti, sul testo.
•
Sono state affiancati al libro di testo fotocopie (preparate dal docente) ed eventuali
altri testi per poter confrontare le varie trattazioni, per poter approfondire
argomenti e per abituare gli alunni ad un atteggiamento critico nei riguardi di temi
affrontati.
E’ stato talvolta necessario apportare modifiche e correzioni all'attività didattica in base ai
feed-back ottenuti in itinere, dai quali è emersa spesso l’esigenza di una presentazione più
rallentata dei nuovi argomenti e di una ripresa collettiva in classe di alcune tematiche non
adeguatamente comprese.
Riepilogando, le modalità di lavoro utilizzate sono:
lezione frontale
lezione interattiva
discussione guidata
attività di recupero/sostegno
Relazione conclusiva
4/13
Gli strumenti di lavoro sono:
libro di testo
dispense o fotocopie (eventualmente)
In particolare per l’attività di recupero sono state organizzate:
 Pause didattiche in itinere a classe intera per il recupero di eventuali difficoltà
generalizzate
 Lezioni in orario extracurricolare attraverso il progetto d’Istituto “Auxilium” (cfr. POF)
 Eventuale organizzazione di verifiche di recupero, previa segnalazione, agli studenti
più incerti, delle carenze metodologiche e contenutistiche, e dopo aver fornito loro
l’opportunità di segmentare i contenuti di studio.
4. CRITERI DI VALUTAZIONE E VERIFICA
Elemento essenziale
nel processo di insegnamento-apprendimento è il controllo del
raggiungimento degli obiettivi prefissati in relazione ai contenuti proposti.
A tal
proposito è importante che gli alunni conoscano in modo chiaro e comprensibile le
richieste dei docenti.
Per garantire un controllo più puntuale e completo dei livelli di apprendimento è stato
opportuno diversificare il carattere delle prove di verifica, prevedendo prove di diverso
tipo e di diversa durata in relazione alla complessità degli obiettivi e all'articolazione dei
contenuti. Sono state effettuate prove strutturate con test a risposta multipla, con quesiti a
risposta singola (tipologia B), con concetti da definire, con esercizi Vero/Falso, elaborati
scritti in forma tradizionale o nelle altre forme previste dall’Esame di Stato, prove orali,
prove pluridisciplinari. Nel caso di valutazione insufficiente in una prova scritta, è sempre
stata offerta allo studente l’opportunità di un colloquio come ulteriore verifica.
Per la valutazione delle prove scritte:
Nel caso di test a risposta multipla si stabilisce che la sufficienza verrà assegnata col 60%
delle risposte esatte (cfr. Verbale interdipartimentale n°1).
Per quanto riguarda gli elaborati che prevedano un elaborato tradizionale o un saggio
Relazione conclusiva
5/13
breve / articolo di giornale (sia mono che multidisciplinare nei contenuti), i docenti hanno
concordato di adottare le griglie del Dipartimento di Lettere che prevedono sempre un
intervallo di valutazione dal 3 al 10 (cfr. PLD – Lettere).
Per le tipologie quali la trattazione sintetica o la risposta singola aperta,sono stati adottati
3 indicatori:
conoscenza dei contenuti,
capacità di analisi, sintesi e rielaborazione,
competenze linguistiche
In caso di simulazioni della Terza prova dell’Esame di Stato, la griglia di valutazione
adottata risulta essere quella elaborata in comune dall’Istituto e già sperimentata nel corso
degli Esami di Stato 2011 – 12. Il punteggio in 15mi viene poi trasferito in un voto in
decimi in base ad una articolazione che assegna la sufficienza nel caso di raggiungimento
degli obiettivi minimi.
Per la valutazione delle interrogazioni:
Per la valutazione delle interrogazioni, ci si attenuti
allo schema seguente, che ha la
funzione di correlare i voti assegnati ad un insieme di descrittori.
Tabella di corrispondenza voto giudizio
Livello
Descrittore
Voto/10
Nullo
Non risponde
2
Gravemente
insufficiente
Conoscenze estremamente frammentarie; gravi errori
concettuali; palese incapacità di condurre un ragionamento
coerente; capacità di problem solving: palesemente inadeguata;
linguaggio ed esposizione inadeguati.
3
Decisamente
insufficiente
Conoscenze molto frammentarie; errori concettuali; scarsa
capacità di ragionamento; capacità di problem solving: scarse;
incapacità di stabilire collegamenti, anche elementari;
linguaggio inadeguato.
4
Insufficiente
Conoscenze modeste, viziate da lacune; poca fluidità
nell’esposizione; esposizione in forma mnemonica,
insicurezza nei collegamenti; capacità di problem solving: pur
dando qualche contributo non raggiunge l’obiettivo;
linguaggio accettabile, ma non sempre adeguato.
5
Relazione conclusiva
6/13
Sufficiente
Conoscenze minime, pur con qualche imprecisione; capacità
di condurre un ragionamento con qualche lentezza e se
opportunamente guidato; capacità di problem solving: se
guidato applica i concetti acquisiti trovando almeno una
soluzione; linguaggio accettabile.
6
Discreto
Conoscenze essenziali, ma ben consolidate; capacità di
pensare dall’esperienza al concetto e viceversa; autonomia
nell’ambito di semplici ragionamenti; capacità di problem
solving: applica i concetti acquisiti trovando almeno una
soluzione;
linguaggio specifico corretto; capacità di
distinguere i fatti dall’interpretazione e dall’opinione;
individuare ed esprimere con chiarezza una tesi o una
argomentazione.
7
Buono
Conoscenze solide, assimilate con chiarezza; fluidità di
esposizione; autonomia di ragionamento; capacità di cogliere
analogie e differenze fra temi, eventi, problemi; capacità di
problem solving: sa trovare più soluzioni a problemi semplici;
disinvoltura nell’ inquadrare un documento nel suo contesto
storico; buona proprietà di linguaggio.
8
Ottimo
Conoscenze ampie e approfondite; capacità di analisi e
rielaborazione
personale;
fluidità
nell’esposizione;
disinvoltura nel cogliere analogie e differenze tra temi, eventi
e problemi; capacità di analisi di un problema o un evento
storico complesso; capacità di problem solving: sa trovare più
soluzioni a problemi complessi; linguaggio pienamente
appropriato; capacità di individuare nessi con altre discipline.
9/10
In sede di Consiglio di Classe, sono stati valutati positivamente l’impegno e l’interesse
dimostrati, l’applicazione costante, l’atteggiamento intellettualmente curioso e attivamente
partecipe al lavoro scolastico. Si è tenuto conto del miglioramento (relativo) mostrato
dall’allievo nel corso dell’anno scolastico.
Relazione conclusiva
7/13
5. PROGRAMMA SVOLTO
Le prime lezioni sono state dedicate alla trattazione di alcuni argomenti fondamentali
relativi al secolo XIX non affrontati in classe quarta, in modo da garantire continuità
all’apprendimento storico, pur causando, al contempo, una tardiva presentazione delle
tematiche proprie del Novecento.
A questo ritardo iniziale si aggiungono quelli “fisiologici”, accumulati “in itinere”, per le
numerose attività didattiche alternative e di sostegno/recupero svolte durante le
mattinate. Nell’insieme va segnalato un generale rallentamento nello svolgimento del
programma, dovuto soprattutto alla drastica riduzione del monte ore settimanale dettata
dalla Riforma Gelmini.
Pertanto il lavoro effettivamente svolto in ambito storico non ha potuto inoltrarsi, più di
tanto, nelle ricche e suggestive tematiche del Novecento.
Attraverso gli argomenti trattati sono stati perseguiti i seguenti obiettivi specifici della
materia:

conoscenza della sequenza temporale degli eventi della storia nazionale ed
internazionale

capacità di valutarne la posizione in senso sincronico e diacronico

capacità di legare singoli eventi con dati di fondo e di lungo periodo

capacità di ricostruire le complesse relazioni causali dei fenomeni storici

competenza lessicale adeguata a seconda dell’ambito (istituzionale, politico,
militare, economico, sociale, culturale)
Nel corso dell’anno i ragazzi hanno affrontato elaborati di argomento storico (in
collaborazione con il docente di lettere) e sono stati sottoposti a numerose verifiche scritte,
strutturate secondo la tipologia A, B e C, previste dalle indicazioni ministeriali per la Terza
prova scritta dell’Esame di Stato.
Si riportano di seguito gli argomenti trattati.
Relazione conclusiva
8/13
PROGRAMMA FINALE
STORIA
1 IL MONDO NELLA GRANDE DEPRESSIONE

La prima crisi generale del capitalismo: una crisi strutturale – causa congiunturale e
cause strutturali – la crisi agraria europea – la concorrenza e il mercato mondiale – una
nuova geografia dello sviluppo.

La risposta protezionista: la scelta liberoscambista della G.B. – il protezionismo in
Germania e in Italia - il blocco sociale tra agrari e grande industria – il ritardo francese.

Il nuovo ordine europeo e la spartizione dell’Africa: la G.B. imperiale – le
contraddizioni geopolitiche dell’Europa: il revanscismo francese - il “concerto”
europeo – tensioni balcaniche e il Congresso di Berlino – la Triplice Alleanza – il rischio
coloniale e la Conferenza di Berlino.

Il mondo liberale: la Germania di Bismarck – il Giappone imperialista – la G.B.: i
partiti politici e la questione irlandese – la Terza Repubblica francese – l’America dei
“pesci grossi”.
2 IL CICLO ESPANSIVO DELL’ECONOMIA OCCIDENTALE

Nuovi scenari economici: una seconda rivoluzione industriale – l’era dell’elettricità –
l’industria del petrolio, dell’acciaio e della chimica – la grande fabbrica meccanizzata:
taylorismo e razionalizzazione produttiva.

Tra Stato e mercato: il capitale monopolistico: i nuovi modelli d’impresa – capitalismo
monopolistico, banche e Stato regolatore.

L’età del consumatore: la società dei consumi – grandi magazzini, pubblicità, stampa e
tempo libero.

L’imperialismo e la nuova geografia dello sviluppo: il mercato mondiale – uomini in
movimento – l’espansione delle vie e dei mezzi di trasporto – l’età dell’imperialismo –
la Conferenza di Berlino e la spartizione dell’Africa – la conquista dell’Asia – la rivolta
dei Boxers e la guerra russo-giapponese.
3 L’ETA’ DELL’ORO DELLO STATO-NAZIONE

Dal liberalismo alla democrazia: la politicizzazione delle masse – verso il suffragio
universale – nascita dei partiti di massa (socialisti, cattolici, nazionalisti).

Nuove culture politiche: i principi dell’ideologia nazionalista – razzismo,
nazionalismo e imperialismo – basi ideologiche e sociali dell’antisemitismo – la
Relazione conclusiva
9/13
Seconda Internazionale – marxismo ortodosso e revisionismo.


Gli stati imperiali: la trasformazione dello Stato – la Francia della belle époque e il caso
Dreyfus – la G.B. e la fine dell’egemonia mondiale – il riformismo autoritario nella
Germania guglielmina – il decollo degli USA – il Giappone moderno: un Impero
autoritario.
Vecchi imperi in declino: l’Impero ottomano fra decadenza e rinnovamento – l’Impero
russo: nascono i partiti di opposizione - la Rivoluzione del 1905 – la questione delle
nazionalità nell’Impero austro-ungarico.
4 L’ITALIA GIOLITTIANA

La crisi di fine secolo: la fine dell’età crispina – spinte autoritarie e mobilitazione
sociale – l’esito democratico della crisi.

Il progetto giolittiano: i capisaldi della strategia giolittiana – la legislazione sociale e i
rapporti con i socialisti – riformismo e massimalismo nel socialismo italiano –
l’antigiolittismo – la mobilitazione politica dei cattolici.

Il grande balzo industriale: lo sviluppo industriale nell’età giolittiana – lo Stato e
l’industria pesante – banca e industria – il dualismo economico.

Il declino del compromesso giolittiano: il ritorno di Giolitti al governo – la guerra di
Libia e il nuovo scenario internazionale – la crisi dei socialisti – il Patto Gentiloni –
l’uscita di scena di Giolitti e la “settimana rossa”.
5 LA GRANDE GUERRA


Il mondo nella guerra generale europea: un conflitto per l’egemonia mondiale – il
mito della Grande Germania – il declino della pax britannica – la corsa agli armamenti –
la guerra come mito politico del nazionalismo e la sconfitta del neutralismo socialista.
I fronti di guerra: l’illusione della guerra lampo sul fronte occidentale – il fronte
orientale – il fronte Sud – la guerra di logoramento per terra e per mare.

L’ Italia in guerra: la polarizzazione del conflitto politico – il dibattito tra interventisti e
neutralisti – le “radiose giornate” e il Patto di Londra.

La guerra totale: i caratteri della guerra totale – la trincea: il simbolo della Grande
guerra – dal mito della guerra al genocidio.

Il 1917: guerra e rivoluzione: l’ingresso degli USA – il fenomeno del disfattismo – la
proposta socialista per concludere la guerra – il fronte interno: la mobilitazione
autoritaria – la disfatta di Caporetto – la rivoluzione di febbraio in Russia e il crollo
dello zarismo – le correnti nel Soviet e l’arrivo di Lenin – la rivoluzione d’ottobre: i
Relazione conclusiva
10/13
bolscevichi al potere – la pace separata di Brest-Litovsk.

La fine del conflitto: il fallimento dell’offensiva austro-tedesca – la vittoriosa
controffensiva dell’Intesa sul fronte occidentale e in Italia – le trattative di pace e il
crollo di tre imperi.
6 NUOVI SCENARI POLITICI

I dilemmi della pace: i rischi economici della “pace cartaginese” – il ritorno del
nazionalismo tedesco – le tensioni territoriali ed etniche nell’Europa orientale – la
Turchia di Ataturk – il ruolo della Società delle Nazioni e il revisionismo.

Il declino dell’egemonia europea: la crisi dell’economia europea – USA: nuovo
baricentro dell’economia mondiale – il ritorno all’isolazionismo – il “risveglio dei
popoli”: nazionalismo arabo, anticolonialismo indiano, nazionalismo cinese.

Rivoluzione e controrivoluzione: l’alternativa comunista in Russia – guerra civile e
crisi economica in Russia – la rivoluzione tedesca e la nascita della Repubblica di
Weimar – il dilagare della rivoluzione in Europa – la controrivoluzione conservatrice –
deriva autoritaria e dittature tradizionali in Europa.

La crisi dello Stato liberale in Italia: il progetto politico di Mussolini – Italia
industriale e rurale nel primo dopoguerra – il “biennio rosso” – Ordine nuovo – I Fasci
di combattimento e l’impresa di Fiume – lo squadrismo fascista – l’ascesa del fascismo
al potere e la marcia su Roma.
7 LABORATORI TOTALITARI

La costruzione della dittatura fascista in Italia: verso il regime fascista – il delitto
Matteotti e le “leggi fascistissime” – il corporativismo – la politica economica negli anni
’20: dal liberismo alla manovra di “quota 90”.

Politica e ideologia del fascismo: il ruolo del Partito nazionale fascista – la
fascistizzazione della società civile: consenso e repressione – il rapporto con la Chiesa –
il primato dello Stato e la politica di potenza.

La nascita dell’Unione sovietica: il partito unico e lo Stato centralizzato – la NEP e il
modello di sviluppo correlato – lo scontro tra Stalin e Trockij – la vittoria di Stalin .

Il modello di stato totalitario: cenni alla teoria di Friedrich e Brzezinski (fotocopia).
Relazione conclusiva
11/13
8 ANNI TRENTA: L’EPOCA DEL DISORDINE MONDIALE

La Grande depressione: il ciclo positivo degli anni Venti – una nuova crisi generale –
cause congiunturali e strutturali della crisi – il collasso del modello di sviluppo
americano – la diffusione della crisi in tutto l’Occidente - la reazione del capitalismo
oligopolistico – la fine del Gold Standard Exchange - le conseguenze politiche della crisi.

Il New Deal e la ripresa americana: le elezioni presidenziali del 1932 – la strategia di
Roosevelt e il nuovo rapporto tra Stato e mercato – il Brain trust e la lezione di Keynes –
gli interventi del Governo e le basi dello “stato sociale” americano.

L’Europa nella crisi e l’ascesa del nazismo in Germania: l’eccezione scandinava – la
fine dell’eccezione britannica – la crisi tedesca e l’ascesa del Partito nazista: il crollo
della Repubblica di Weimar nel 1933 – la base sociale del nazismo – la costruzione della
dittatura totalitaria – l’antisemitismo e le Leggi di Norimberga – i campi di
concentramento e di sterminio – il dominio totalitario sulla società e sugli individui – il
dirigismo economico e il riarmo – la “Grande Germania” e il “nuovo ordine” europeo –
il fascismo in Europa e in Giappone (cenni).

Il comunismo nell’Unione Sovietica di Stalin: il totalitarismo staliniano – l’economia
pianificata: i piani quinquennali e la collettivizzazione delle terre – lo sterminio dei
kulaki e le purghe staliniane – le contraddizioni dello sviluppo sovietico – la politica
estera: il Comintern e l’unità antifascista.
9 ANNI TRENTA: L’AVANZATA DEL FASCISMO

L’economia italiana nella crisi: l’impatto della Grande crisi in Italia – lo Stato
banchiere e lo Stato imprenditore – il progetto corporativo e il suo fallimento –
l’autarchia.

Razzismo e imperialismo nell’Italia fascista: le leggi antisemite – l’invasione
dell’Etiopia – una svolta nella politica estera: l’Asse Roma-Berlino.

L’Europa verso un nuovo conflitto generale: la Francia del Fronte popolare – Fascismo
e antifascismo in Spagna: la guerra civile – le Brigate internazionali e i contrasti nel
fronte repubblicano – l’espansionismo della Germania nazista – la Conferenza di
Monaco e l’appeasement.
10 IL MONDO IN GUERRA

L’espansione nazista in Europa: verso un nuovo conflitto generale: l’aggressione alla
Polonia e l’inizio della guerra – il patto di non aggressione russo-tedesco – l’Italia e la
non belligeranza – la strategia della guerra-lampo – l’attacco tedesco alla Francia –
l’intervento dell’Italia – la battaglia d’Inghilterra – la guerra nei Balcani e in Africa – la
Relazione conclusiva
12/13
aggressione all’URSS e il “nuovo ordine” – le “razze inferiori”e la “soluzione finale del
problema ebraico”.

Il mondo in conflitto e l’opposizione civile al fascismo: la Carta atlantica e la
posizione degli USA – l’espansionismo giapponese nel Pacifico – l’intervento USA nel
conflitto mondiale – 1942-43: la guerra cambia corso – la Resistenza in Europa: in
Francia e nell’Est europeo.

Il crollo del fascismo italiano: la crisi italiana, il crollo di Mussolini e l’armistizio –
l’Italia divisa, l’opposizione civile e la Resistenza partigiana – la nascita dei partiti
democratici – la lotta di liberazione e le stragi nazifasciste.

La fine della guerra: dall’incontro di Teheran allo sbarco in Normandia – gli accordi
Yalta – la fine del conflitto in Europa e la liberazione dell’Italia – la fine del Reich e il
processo di Norimberga – la bomba atomica e la sconfitta del Giappone.
11 IL NUOVO ORDINE MONDIALE

Ricostruire: il conto delle vittime e le distruzioni materiali – il nuovo ruolo degli USA –
gli accordi Bretton Woods e le nuove istituzioni economiche – il Piano Marshall – la
sicurezza sociale.

L’equilibrio bipolare: le aree di influenza: alle origini di un mondo diviso – l’Europa
divisa e il nuovo ordine europeo – i Trattati di pace – l’Italia: un paese vinto – 1947:
l’inizio della guerra fredda – la dottrina Truman e il containment – due sistemi di
alleanze anche militari – la crisi di Berlino e la divisione della Germania.

L’Oriente in movimento: “l’Asia agli asiatici” – il processo di decolonizzazione
dell’Asia – due modelli per la modernizzazione dell’Asia – la questione mediorientale –
la nascita di Israele e la prima guerra arabo-israeliana.

La nascita dell’Italia repubblicana: i partiti democratici alla guida del Paese – nasce la
Repubblica – l’Assemblea costituente – la questione di Trieste – l’Italia nella guerra
fredda e la formula del centrismo – la ricostruzione economica – gli aiuti americani e
gli squilibri dell’economia italiana – la Costituzione – le elezioni del 18 aprile 1948.
L’insegnante
Relazione conclusiva
Gli studenti
13/13