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Relazione Erasmus
Alice Modina
Facoltà di Farmacia
Anno accademico 2013-2014
Periodo di soggiorno: 30 gennaio- 26 luglio 2014
Piano di studio: tesi sperimentale
Università e facoltà ospitanti:
Università di Barcellona, facoltà di Farmacia
- Responsabile segreteria Erasmus: Sara Calatayud , Staff assistant
- Responsabile Erasmus (da contattare per la firma dei documenti): Dolores Serra
[email protected]
International Relations Office
Av.Joan XXIII, 27-30
08028 Barcelona
Spain
Sede del tirocinio:
facoltà di Farmacia, dipartimento di Tecnologia Farmaceutica
il lavoro di ricerca è stato svolto all’interno del laboratorio SeDeM (Servicio de Desarollo del
Medicamento).
Responsabile: Prof. Dr. Josep Ramon Ticó
Director del Departament de Farmàcia i Tecnologia Farmacèutica
DTA Servei Desenvolupament del Medicament www.ub.edu/sdm/
Facultat de Farmàcia
Universitat de Barcelona
Avda. Joan XXIII, s/n.
08028 Barcelona
Tel i fax : +34934024546
Indirizzo e-mail: [email protected]
Professore responsabile: Josep Maria Suñe Negre (questo secondo professore indicato è quello
che lo studente può consultare direttamente in laboratorio in caso di dubbi durante il lavoro)
Professore responsabile in Italia: Dottoressa Roberta Cavalli, contattabile tramite e-mail:
[email protected]
Soggetto su cui si è svolta la tesi: l’obiettivo del lavoro è quello di confrontare le cellulose
microcristalline di diversi fabbricatori, in modo tale da utilizzare quella che presenta le
caratteristiche migliori per la produzione di compresse per compressione diretta. Il principio attivo
usato non è dichiarabile, in quanto dato protetto.
Durata e impegno giornaliero: il lavoro in laboratorio iniziava intorno alle 9 del mattino e
terminava alle 17-17,30, con una pausa pranzo dalle 14 alle 15,30 circa.
Parere personale: mi sono trovata molto bene all’interno del laboratorio, in quanto si lavora in un
ambiente sereno, con persone molto disponibili ad aiutare gli ultimi arrivati, sia dando consigli per
l’uso della strumentazione, sia per la comprensione della lingua.
In laboratorio vi sono ricercatori, professori, dottorandi, tirocinanti di altri istituti e studenti della
facoltà di Farmacia; il confronto è sempre stato molto stimolante ed è stato possibile stringere
amicizie che ancora attualmente, anche se siamo distanti, stanno continuando.
Corsi di lingua: ho seguito un corso di catalano, che si è rivelato molto utile per l’apprendimento
delle basi di questa lingua; è organizzato dall’università di Barcellona e viene organizzato in
differenti fasce orarie per adattarsi alle esigenze di tutti.
Ci sono anche corsi gratuiti ma non ho potuto frequentarli, essendo arrivata a fine gennaio; di
conseguenza quello a cui ho preso parte è costato 60 euro ed è durato 6 settimane, con un
impegno di 3 sere a settimana.
Alloggio: ho trovato casa consultando un gruppo su facebook, all’interno del quale venivano
postati annunci di case, soprattutto da parte di studenti che terminavano l’esperienza Erasmus nel
primo semestre e cercavano un “sostituto” nell’appartamento.
Nel mio caso, tuttavia, si trattava di un annuncio inserito da una ragazzo spagnolo,ex-erasmus in
Italia, che cercava un coinquilino/a di lingua italiana per poter continuare a praticare la lingua; nell’
appartamento vivevano anche due ragazze spagnole, con le quali ho potuto praticare il castellano
e instaurare un buon rapporto di amicizia.
L’affitto era di 200 euro più spese (circa 30 euro al mese) e la casa si trovava a 5 minuti dalla metro
Clot, sulla linea 1, quindi perfettamente collegata con tutta la città. Unica pecca si trovava a 40
minuti di mezzi pubblici dalla facoltà.
Info sulla città: Barcellona non rappresenta sicuramente, a livello culturale, lo stereotipo della città
spagnola, in quanto la percentuale di turisti e stranieri è molto elevata. L ’elemento che più amo
di questo posto è che nessuna zona è uguale all’altra: in plaza Catalunya si ha l’impressione di
essere nel centro di una qualsiasi città europea, in Rambla Poblenou ci si sente nel centro di un
paese di mare, dove tutti si conoscono e si salutano, vicino alla Sagrada Familia non hai tempo di
pensare perché si deve stare attenti a non essere trascinati dalle comitive di turisti, in Passeig de
Gracia sembra di essere a Torino in zona Crocetta, e così via.
I trasporti pubblici sono sicuramente tra i più efficienti: la metro chiude a mezzanotte tutti i giorni,
tranne il venerdì alle 2 e il sabato è aperta tutta la notte; in sostituzione alla metro ci sono i bus
notturni, che passano ogni 20 minuti e viaggiano tutta la notte. Prendere un taxi è abbastanza
economico, soprattutto in confronto ai costi in Italia.
Per quanto riguarda il cibo, purtroppo risulta complicato trovare un locale dove si mangi bene e
tipico ad un prezzo onesto; la soluzione migliore è farsi consigliare da persone del posto. Al
contrario, risulta decisamente più semplice trovare un posto dove bere a prezzi ragionevoli,
soprattutto nella zona tra El Born e il Gotico.
Autovalutazione finale: l’esperienza Erasmus è da consigliare a tutti coloro che vogliono mettersi
alla prova! In pochi mesi si scoprono lati del proprio carattere nascosti e si impara a credere in sé
stessi, o almeno io e tutte le persone che ho conosciuto la pensano in questo modo.
Sicuramente un consiglio che posso dare è di non scegliere la via più semplice e condividere un
appartamento con gente che parla la tua stessa lingua; vivere con stranieri ti arricchisce sia a
livello linguistico sia a livello culturale..per stare con italiani tanto valeva rimanere in Italia!
Altro consiglio è approfittare di questa esperienza per conoscere le città del Paese in cui ci si reca,
con le loro diverse tradizioni e modi di vivere.