contesto territoriale - Portale Sangro Aventino
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contesto territoriale - Portale Sangro Aventino
CONTESTO TERRITORIALE La globalizzazione ( cresce il ruolo strategico delle competenze) La società negli ultimi decenni si è radicalmente trasformata. L’ampliamento dell’Europa, i crescenti flussi migratori, l’innovazione tecnologica, l’aumento dell’età media della popolazione, l’alto livello di disoccupazione associato al crescente rischio di emarginazione sociale, hanno rappresentato e continuano a rappresentare gli elementi di fondo di questo cambiamento. In questo quadro le istituzioni europee sono impegnate ad assicurare ai cittadini di domani nuove competenze necessarie per operare ed incidere su una società basata sempre più sulla conoscenza. Ogni persona -bambino, giovane, adulto- dovrà essere in grado di beneficiare di opportunità educative atte a sviluppare a pieno le proprie potenzialità individuali, per poter vivere e lavorare con dignità e partecipare allo sviluppo e al miglioramento della qualità di vita. La scuola è chiamata a giocare un ruolo complesso, sempre più strategico: dovrà conciliare la dimensione competitiva di una società che promuove l’eccellenza, l’efficienza, la diversità con la dimensione cooperativa che sostiene la giustizia sociale, le pari opportunità, la solidarietà e la tolleranza. Il tutto sulla base di una funzione educativa sempre più fonte di apertura e integrazione al contesto sociale ed economico territoriale Descrizione Il Comune di Atessa è il più esteso della provincia di Chieti; sul suo territorio sono presenti diverse strutture orografiche: una zona collinare pedemontana prevalentemente boschiva, un antico centro storico situato a 435 m sul livello del mare e un’ampia zona valliva, attraversata dal fiume Sangro. Conta circa 10.600 abitanti di cui 4.000 residenti nella parte alta e 6.600 distribuiti nelle contrade e nella zona a valle. La dimensione del Comune, associata ad una distribuzione diffusa della popolazione con insediamenti abitativi di tipo estensivo, ha determinato una rete scolastica primaria costituita da numerosi piccoli plessi. Il cuore economico del suo territorio è rappresentato dal distretto industriale della Val di Sangro, che con i sui 320 ettari, 81 aziende di medie e grandi dimensioni, con 8000 addetti, calamita la localizzazione di un diffuso indotto di servizi e provoca lo svuotamento del peso economico, sociale e demografico della parte più antica. Analisi del contesto L’area industriale Val di Sangro costituisce il nucleo più industrializzato del centro sud e da sola rappresenta il 50% della produzione regionale. L’economia è fortemente caratterizzata dalla presenza di medie e grandi imprese del “sistema auto” (Sevel, Honda, ecc.), al contrario della struttura produttiva della regione caratterizzata da una prevalenza di piccole aziende ( il 97% delle aziende ha meno di 50 addetti). Nel sistema economico-produttivo, abbondante è il capitale umano e ottima la qualificazione delle risorse umane: il numero dei diplomati e laureati sul totale è di 7,1 per ogni 100 abitanti (la più alta in Abruzzo). Il tasso di disoccupazione è nella media italiana. Quest’area territoriale caratterizzata da una progressiva tendenza all’incremento del tasso di attività e di occupazione vive oggi una fase particolarmente difficile in quanto la sua specializzazione nel settore auto la espone nell’attuale congiuntura economica caratterizzata da una generale contrazione dei consumi ed in modo particolare nelle vendite di auto a sfide impegnative per la difesa dell’occupazione. Non sarà possibile mantennero e sviluppare il benessere economico e la coesione sociale acquisita senza una strategia di lungo periodo che metta al primo posto l’innovazione. Questo traguardo è raggiungibile tutti i soggetti interessati alla formazione sapranno collaborare per il miglioramento del capitale umano disponibile.. Le problematiche con rilevanza strategica riguardano l’inserimento nel mondo del lavoro di personale specializzato e altamente qualificato. Un progetto che cambierà il volto e l’economia della Val di Sangro è il Campus della Innovazioni e delle Automotive,-Metalmeccanico per il quale la Provincia, dallo scorso anno, ha avviato un’azione di coordinamento e di integrazione tra i vari livelli istituzionali quali i comuni, la Regione ed il Governo dando vita ad una intensa azione politico - istituzionale positivamente riconosciuta dalla Giunta Regionale e dai partner della Intesa sottoscritta nel maggio scorso (Confindustria di Chieti, Honda Italia, Fiat Centro Ricerche Torino, ASTER Emilia Romagna, Patto Territoriale Sangro Aventino).Il programma di interventi riguarda la realizzazione di un campus di ricerca ed alta formazione collegato al sistema dell’automotive interessando sia le due che le quattro ruote in collegamento con la filiera delle competenze (Università, Scuola e Sistema della formazione). (I dati utilizzati provengono dal documento di Analisi del contesto elaborato dagli esperti del Patto Sangro-Aventino) Bisogni e realta’ Il contesto territoriale in cui opera la nostra scuola ha subito nel corso di tre decenni un radicale cambiamento: si è passati da un’economia prevalentemente agricola ad un’economia industriale. La diversa situazione ha in parte modificato la vita dei cittadini, che hanno dovuto imparare a convivere con una forte antropizzazione del territorio e con l’aumento di insediamenti produttivi. Il cambiamento ha inciso profondamente sulla qualità della vita di ciascuno, provocando “un’accelerazione” dei ritmi di lavoro, un’assenza di spazi aggreganti, un tempo sempre più breve per pensare, conoscere e riflettere su tutto ciò che ci circonda. I bambini vivono un momento di rischioso squilibrio evolutivo dovuto all’asincronia fra un corretto sviluppo come persona e i ritmi del cambiamento. Sono cittadini di un mondo di cui sfuggono loro i connotati, tutto schiacciato sulla dimensione massmediale e privo di situazioni stimolanti, dove il sapere è veicolato da oggetti (telefonini, computer, internet…) che non mettono in grado il bambino di sperimentare in prima persona i cambiamenti della realtà. Nasce, così, l’esigenza di far vivere agli alunni il“cambiamento” in una dimensione sempre più consapevole, che permetta loro di avvicinarsi ai problemi in modo reale e propositivo. Occorre stimolare in loro la capacità di rimanere stupefatti della ricchezza e dell’apparente semplicità della natura e del circostante. Nella nostra realtà sociale molti genitori sono impegnati in attività lavorative che li tengono distanti da casa per più di otto ore giornaliere. I figli dividono il loro tempo fra scuola e molteplici attività (sport, lezioni di lingua-pittura-musica, incontri presso associazioni). Il loro “vivere” è pieno di impegni, spesso le attività sono scelte dai genitori e poco è lasciato all’immaginazione e ai desideri dei bambini. Uno spazio marginale è dedicato al gioco, alla conoscenza degli spazi del proprio paese, a tutto ciò che rappresenta una forza propulsiva del sapere. In questo contesto, inoltre, si inseriscono anche forti processi migratori di popolazioni straniere, che trovano nel nostro territorio un vasto campo di opportunità lavorative e prospettive personali migliori. È innegabile che quanto sta avvenendo comporti problemi di vario genere: difficoltà di inserimento per chi arriva e di accettazione dell’”altro” da parte degli autoctoni con conseguenti ripercussioni sulla comunicazione e sulla comprensione reciproca; una revisione dei curricoli scolastici con progetti specifici di “Lingua 2”, “IntegrazioneSviluppo”, “Accoglienza”; un adeguamento costante degli elementi organizzativi della scuola. La rete di scuole Nel processo di globalizzazione e di forte cambiamento in atto, fattore strategico di sviluppo del territorio diventa quindi, la sua capacità di aggregare ed esprimere competenze e di valorizzarle in chiave di sistema. Questo concetto si esprime su base locale attraverso l’unione di più istituzioni scolastiche. Il nostro Circolo, vista l’importanza dei processi di costruzione delle competenze in chiave di sistema allargato e la necessità di renderli fruibili e accessibili sul territorio, ha aderito a diverse iniziative -Rete di istituzioni scolastiche della Società Consortile Sangro Aventino, comprensorio territoriale, nell’ambito del quale è nato il progetto “Sviluppo del Sistema Locale dell’Apprendimento”, con l’obiettivo di incidere sullo sviluppo locale, valorizzandone risorse e specificità. Le linee di intervento che dovranno guidare lo sviluppo del sistema scolastico saranno: il superamento delle carenze quantitative, tramite interventi per la riduzione dell’abbandono scolastico, e qualitative, migliorando le competenze di base degli studenti, specie nelle aree in ritardo. l’introduzione e la diffusione dell’uso delle nuove tecnologie che influiscono, sia sulle modalità di apprendimento, sia sulle stesse competenze di base. lo sviluppo di un’offerta formativa interculturale, in ragione del numero sempre crescente di stranieri che accedono al sistema scolastico; Per il corrente a.s., il Circolo con la rete locale è impegnata: - nella definizione e realizzazione di un progetto di formazione, ricerca azione per il miglioramento delle competenze strategiche: ambito scientifico e nuove tecnologie, alla luce dei risultati dell’indagine PISA e delle prove INVALSI; -Accordo di rete con l’Istituto Comprensivo di Tornareccio e Palena per un progetto di ricerca azione di approfondimento interdisciplinare su percorsi di curricolo locale, riflessione sulle pratiche didattiche, introduzione di nuove metodologie, formazione. Accordi di rete con le Università di Macerata e dell’Aquila per iniziative di tutoring rivolte agli studenti in formazione.