Donare un gesto altruista che dura soltanto 5
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Donare un gesto altruista che dura soltanto 5
Latina Il giornale di LUNEDÌ 10 AGOSTO 2015 17 Regione Lazio Lazio e 10 emoteche COME E DOVE Occorre recarsi in centri Avis o servizi trasfusionali erve collaborazione che dura soltanto 5 minuti rosso Donare: un gesto altruista Gli esami dei test di laboratorio stabiliranno se l’individuo è idoneo Donare il sangue è più facile di quanto si creda. E può contribuire a salvare tante vite di persone che ne hanno bisogno. Come fare per diventare un donatore? Occorre innanzitutto recarsi in uno dei numerosi centri di raccolta Avis o servizi trasfusionali di Roma e provincia, dove i candidati si sottoporranno a visita medica, prelievo di verifica e colloquio preliminare con i dottori. Gli esami dei test di laboratorio stabiliranno se l'individuo è idoneo alle donazioni e a quale è compatibile (sangue intero o aferesi). Dopodichè, se gli esiti risulteranno positivi, sarà possibile effettuare le dona- Agevolazioni in negozi convenzionati zioni: prima del prelievo si dovrà poi firmare un modulo di accettazione, fare test clinici di battito cardiaco, pressione arteriosa ed emoglobina e rispondere alle domande degli operatori sanitari su eventuali situazioni che possano portare problemi o controindicazioni per la sicurezza di donatori e riceventi. Prima o dopo la prima donazione, in base a quanto indicato dai medici, occorre consegnare tre foto per il rilascio della tessera di donatore e quella "AVIS Tempo Libero", necessarie per usufruire delle agevolazioni presso gli esercizi commerciali convenzionati. A partire dalla prima donazione saranno obbligatori controlli periodici per tenere sotto controllo la salute dell'individuo. Le donazioni di sangue dovranno essere fatte al mattino, a digiuno o con una colazione leggera composta da frutta fresca o spremute, thè, caffè poco o non zuccherato, pane non condito o carboidrati semplici. Il prelievo durerà tra i 5 e gli 8 minuti circa, il volume massimo di sangue intero preleva- CONTRIBUTI PER CONOSCERE LE AREE PROTETTE Regole per campeggi e soggiorni didattici Approvato il regolamento che disciplina campeggi, soggiorni socio-educativi e didattici nel Lazio. Grazie alla delibera approvata dalla Giunta regionale si definiscono, dunque, le condizioni per lo sviluppo di un settore rilevante per il turismo, la formazione e l’ambiente. Potranno presentare domanda di iscrizione al registro tutte le associazioni e organizzazioni operative nel territorio del Lazio da almeno 5 anni. La richiesta, sottoscritta dal legale rappresentante, dovrà pervenire in carta semplice a mezzo raccomandata. All’interno delle Aree naturali protette e dei Monumenti Naturali, le attività di campeggio e i soggiorni socio-educativi e didattici devono svolgersi in coerenza con i seguenti punti: nelle aree appositamente individuate in conformità ai rispettivi piani e regolamenti; in loro assenza, e nelle more di approvazione degli stessi, gli enti gestori possono individuare con propri specifici provvedimenti, ed eventualmente attrezzare a tale scopo, le aree; le attività sono soggette a nulla osta da parte dell’ente gestore e, per questa ragione, il Sindaco del Comune competente per territorio, entro 5 giorni dal ricevimento della comunicazione di richiesta di autorizzazione allo svolgimento di campeggi e soggiorni, dovrà trasmetterne copia all’ente gestore. I contributi per la realizzazione di progetti di utilità sociale e ambientale, infine, sono concessi sulla base di una graduatoria delle domande pervenute che tenga conto, tra l’altro, della quota di cofinanziamento dell’intervento da parte del soggetto richiedente, del numero degli utenti che l’opera è capace di accogliere, dell’utilizzo di materiali eco-sostenibili nella realizzazione del progetto. “Migliorare la regolamen- tazione di queste attività – dichiara l’assessore alle Infrastrutture, Politiche abitative e Ambiente, Fabio Refrigeri – apre uno spazio di valorizzazione di ampia portata: ambiente, turismo, cultura, formazione, insieme per rendere vivi territori altrimenti abbandonati a se stessi e resi invisibili ad opportunità di crescita. Investire in questi progetti di sviluppo, favorisce la conoscenza delle Aree protette, delle loro problematiche, del loro rapporto con i piccoli e medi centri urbani che costituiscono il tessuto autentico delle nostra regione”. www.cinquequotidiano.it bile è di 450 centimetri cubici. Al termine della donazione verrà offerto un ristoro per reintegrare i liquidi nel corpo ed evitare pericolosi mancamenti. Tra una donazione e l'altra devono categoricamente passare almeno 90 giorni. Gli uomini possono dunque donare sangue intero circa 4 volte l'anno, le donne la metà delle volte e non possono farlo se in stato di gravidanza o per un anno dopo il parto. I lavoratori dipendenti che donano il sangue hanno diritto per legge alla giornata libera retribuita. Per sapere dove è possibile donare il sangue nella capitale e nel Lazio, consultare il sito avisroma.it. M.R. www.cinquequotidiano.it