Alma Consulting Group

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Alma Consulting Group
CENTRO INTERDIPARTIMENTALE SU
CULTURA
ED
ECONOMIA
DELLA
GLOBALIZZAZIONE (C.E.G.)
Tagliare i costi per competere:
cosa tagliare, come farlo e
come consolidare e controllare
il beneficio ottenuto
In collaborazione con
Unindustria Treviso
Associazione Costruttori Edili
- ANCE Treviso
COGENIA CONSULTING
La missione di Cogenia è offrire servizi di consulenza di
Direzione. Cogenia costruisce le sue azioni sulla capacità
delle proprie risorse di identificarsi nei valori dei clienti
offrendo soluzioni realistiche e attuabili. Cogenia non vende
un “prodotto” ma la sua flessibilità e la sua abilità nel ricercare
la condivisione di un’esperienza gestionale che crei valore
aggiunto.
In estrema sintesi la missione dell’azienda può essere
riassunta nel modo seguente:
coordinare e gestire risorse e azioni nell’ambito della
consulenza di direzione, mirate alla creazione di valore per il
cliente;
costruire partnership con il cliente per identificare e
condividere la strategia di impresa, sviluppare soluzioni e
realizzarne concretamente l’applicazione;
integrare le competenze della struttura interna a disposizione
con quelle dei collaboratori esterni, valorizzando la propria
capacità di gestione di progetto e di coordinamento con le
risorse del cliente;
assicurare la piena e concreta assistenza al cambiamento.
ALMA CONSULTING GROUP
20 anni d’esperienza, 650 dipendenti tra cui 240 consulenti ed
esperti (consulenti fiscali, ingegneri, consulenti finanziari, etc).
9000 clienti e una qualità certificata grazie al rispetto degli
standard ISO 9001.
Performance – remunerazione legata all’efficienza (success
fee).
In due decenni di successi, Alma Consulting Group ha
sviluppato le sue attività attraverso l’Europa, in particolare in
Francia, Gran Bretagna, Spagna, Israele, Belgio, Italia e
Polonia.
Consulenze offerte: ottimizzazione oneri sociali,
finanziamento dell’innovazione, ottimizzazione oneri fiscali.
Acquisizioni non strategiche: energia, gas, telecomunicazioni,
pulizie.
Le nostre aree d’intervento sul mercato italiano:
Finanziamento della Ricerca e Sviluppo e dell’Innovazione;
Ottimizzazione costo del lavoro, premi e contributi pagati a
INPS e INAIL;
Imposta Comunale sugli Immobili (ICI), Tassa sui Rifiuti Solidi
Urbani (TARSU), IVA, Acquisizioni Energia.
STUDIO SOZZA
Opera dalla fine degli anni ’80 nell’ambito della consulenza
fiscale e societaria a livello internazionale potendo avvalersi
della collaborazione di professionisti posizionati in tutto il
mondo con i quali intrattiene pluriennali rapporti associati a
significative esperienze. L’evoluzione professionale ha
permesso negli anni di annoverare fra la clientela strutture
sempre più importanti appartenenti alle seguenti tipologie:
Aziende nazionali e multinazionali, Studi Professionali, Fondi
di investimento, Istituti Bancari, Scuole di formazione.
Organizzato da
CENTRO INTERDIPARTIMENTALE
SU CULTURA ED ECONOMIA
DELLA GLOBALIZZAZIONE (C.E.G.)
Riviera Santa Margherita 78 - Treviso
Tagliare i costi per competere:
cosa tagliare, come farlo e come consolidare
e controllare il beneficio ottenuto
1 marzo ore 14,30
In collaborazione con
presso
Aula magna S. Leonardo
Riviera Garibaldi 13/E - Treviso
Unindustria Treviso
Associazione Costruttori Edili della Provincia di
Treviso – ANCE Treviso
In collaborazione con
Unindustria Treviso
Cogenia Consulting
www.cogenia.it
Vicolo G. Bonifacio 6 – 31100 Treviso
Tel: 0422 546122 – Fax: 0422 544729
Associazione Costruttori Edili
della Provincia di Treviso
ANCE Treviso
Tagliare i costi per competere:
cosa tagliare, come farlo e come consolidare
e controllare il beneficio ottenuto
Se siete un responsabile che deve confrontarsi con un
risultato d’esercizio, un budget, una contrazione delle vendite,
o una caduta dei margini, probabilmente avrete pensato
spesso ad una strategia di riduzione dei costi. Ridurre i costi
tuttavia, si dimostra a volte, una via difficilmente praticabile,
che si scontra con tutta una serie di problemi oggettivi che
nascono, ad esempio, dalla difficoltà di individuare una vera
fonte di costo. Normalmente si punta, in maniera prioritaria,
su elementi di costo noti che in realtà non possono essere
ulteriormente ridotti. Spesso si tralasciano, o si ignorano, i
risparmi che possono essere raggiunti in maniera più diretta
ed efficace operando sui costi meno visibili o nascosti.
Agenda dei lavori
Scheda di iscrizione
14.30 Registrazione dei Partecipanti
Per iscriversi inviare la scheda di iscrizione
a mezzo fax al numero 0422 544729
o via email a [email protected]
14.45 Saluti
Ferruccio Bresolin
Direttore del Centro interdip. su Cultura ed Economia
della Globalizzazione, Università Ca’ Foscari di
Venezia
15.00 Introduzione al tema
Hasmonai Hazan
Cogenia Consulting
15.20 L’individuazione dei risparmi nascosti: acquisti non
strategici.
Irina Chevalier
Alma Consulting Group
Tagliare i costi per competere:
cosa tagliare, come farlo e come consolidare
e controllare il beneficio ottenuto
15.50 Transfer price: l’individuazione dei costi attraverso la
collocazione di ricavo-costo
Guerino Sozza
Studio Sozza
Treviso, 1° marzo 2007
Un altro problema è quello di determinare la riduzione che
può essere sopportata. Vi è un limite oltre il quale tagliare un
costo non è più conveniente. Per identificare questo limite, è
necessario individuare e misurare tutti gli effetti, anche
Nome Cognome
16.20 Ottimizzazione delle imposte locali: ici, tarsu/tia
Maurizio Villani
Alma Consulting Group
Professione
16.40 Coffee break
Azienda
negativi, che l’operazione può produrre su altri costi, evitando
di scoprire solo in seguito che questi hanno superato i
risparmi.
Altrettanto importante dell’aspetto quantitativo di un progetto
di riduzione dei costi, è la componente qualitativa. In questo
caso il confronto va operato in termini di opportunità e
minacce per evitare danni collaterali, diretti e indiretti, che
potrebbero annullare l’effetto benefico e compromettere la
competitività aziendale.
17.00 Controllare e governare i vantaggi raggiunti per mezzo
del controllo di gestione
Giovanni Battista Carrera
Cogenia Consulting
Telefono e fax
17.20 Testimonianza transfer price
Mauro Zan
Finest
17.40 Costi e valore nell’economia delle aziende
Fulvia Rocchi
Centro Interdip. su Cultura ed Economia della
Globalizzazione, Università Ca’ Foscari di Venezia
18.00 Domande e chiusura
Il convegno ha il duplice obiettivo di presentare, in maniera
Indirizzo Cap e Provincia
Email
Informazioni sulla privacy:
Cogenia la informa, ai sensi del D.Lgs. 196/03, che i dati personali da
Lei forniti mediante compilazione della presente scheda saranno
raccolti e trattati su supporti cartacei, informatici o telematici, in modo
da garantirne la riservatezza e la sicurezza. I dati da Lei forniti saranno
utilizzati per la gestione di segreteria organizzativa e per scopi
promozionali. I suoi dati non saranno divulgati senza sua
autorizzazione.
semplice e completa, le varie implicazioni di una operazione
di riduzione e controllo dei costi e di fornire alcune indicazioni
immediatamente attuabili.
Data
Firma
Alma Consulting Group Italia
Il Taglio costi su misura
“Risparmiare oggi per investire domani”
Le nostre referenze
LOUIS VUITTON
Alma Consulting Group Italia, 2007
La riduzione costi secondo Alma
ore-uomo
dedicate
ad attività non
core-business
imposte e
costi di gestione
prezzi di acquisto
dei servizi
• ridurre il carico fiscale
• incrementare la redditività
• dedicarsi maggiormente alle iniziative di crescita
Alma Consulting Group Italia, 2007
Alma Consulting Group: chi siamo
Informazioni chiave
? Fatturato 2006 : 153 Milioni €
? 20 anni d’esperienza
? 850 dipendenti tra cui 500 consulenti specializzati (giuristi,
fiscalisti, ingegneri, geometri…)
? 9 000 Clienti tra cui leading players del mercato europeo
? Professionalità e rigore alla base di tutte le consulenze
? Certificazione ISO 9001 dal 2002
Alma Consulting Group Italia, 2007
Alma Consulting Group in Europa
Alma Consulting Group
UK L.t.d.
Alma Consulting Group
Polska Sp. Z o.o.
Alma Consulting Group
Belgium
London
Bruxelles
Alma Consulting Group
France S.a.S.
Warszaw
Levallois - Perret
Milano
Madrid
Barcelona
Alma Consulting Group Italia S.r.l.
Alma Consulting Group
España
Alma Consulting Group Italia 2007
Perché Alma Italia
Un processo di intervento individuato per il taglio costi
?Team
multidisciplinari complementari alle competenze
del Cliente
?Risorse
specializzate per ogni tipo e fase di attività
?Le
attività e le realizzazioni dei progetti sono a completo
carico dei nostri team
?Metodologia
?Modello
di lavoro consolidata da più di 20 anni
di business a “success fee”
Alma Consulting Group Italia, 2007
Alma Consulting Group: la Remunerazione
IL SUCCESS FEE
? Lavorare secondo la logica del success fee :
Una condivisione equa dei benefici
Nessun costo supplementare in materia di
valutazione, ricerca, messa in opera
Supporto post-consulenza
Alma Consulting Group Italia, 2007
Dove tagliare i costi
ONERI FISCALI
• Fiscalità locale
- ICI
- TARSU/TIA
Direzione
Finanziaria
Direzione
Acquisti
• Fiscalità nazionale
-
IVA auto aziendali
IVA spese rappresentanza
recupero IVA
immobilizzazioni
ONERI SOCIALI
•
•
•
•
•
Energia, gas
Telecomunicazioni
Parco auto aziendali
Pulizie
Packaging
Direzione
R&S
Direzione
Personale
• Previdenza (INPS)
• Infortuni sul lavoro (INAIL)
- sicurezza
SERVIZI GENERALI
Ottimizzazione
costi operativi
a “success fee”
INNOVAZIONE
• Credito d’imposta R&S
• Sovvenzioni europee
- 6° e 7° piano PQ
Alma Consulting Group Italia, 2007
La nostra metodologia in 5 passi
Raccolta e analisi
della documentazione
Accompagniamo
ogni nostro
Cliente in tutte
le fasi della
realizzazione
Patrocinio continuo
sino all’ottenimento delle
economie
preventivate
Collaborazione continua
per la realizzazione
delle soluzioni proposte
Determinazione e calcolo
dei benefici realizzabili
Presentazione delle
conclusioni
e dei risparmi possibili
Alma Consulting Group Italia, 2007
Ottimizzazione dei costi d’acquisto
L’acquisizione di forniture generali rappresenta una voce importante nel conto
dell’impresa che può rappresentare dal 15 al 20% del fatturato di un’azienda e
dove, a seconda delle voci, può essere realizzato fino al 30% di risparmio.
Grazie al nostro staff esperto in tecniche di acquisto e che padroneggia i diversi
mercati fornitori, i nostri clienti cominciano un approccio costante di
razionalizzazione dei loro acquisti generali.
Interventi sui acquisti e consumi di :
•Energia, gas
•Telecomunicazioni
•Parco auto
•Packaging
•Lavoro interinale
•Pulizie ed altri servizi diversi
Alma Consulting Group Italia, 2007
Come risparmiare sui acquisti
Per ottimizzare i costi degli acquisti, si può agire principalmente su tre leve:
• La definizione dei bisogni reali, la considerazione delle specifiche tecniche del
prodotto o dei servizi, la redazione di un capitolato chiaro e preciso.
• L’identificazione di fornitori alternativi, la negoziazione di migliori accordi
tariffari con i fornitori esistenti e la diminuzione del numero di fornitori.
• Una sottile analisi degli elementi cost driver e l’ottimizzazione del utilizzo
effettivo del servizio.
I risultati ottenuti:
Grazie a un processo di intervento perfettamente controllato, l’intervento vi
permetterà di capitalizzare dei risparmi in un breve termine e rimunerato a
success fee.
Alma Consulting Group Italia, 2007
Tagliare i costi ottimizzando il pagamento
delle tasse
Novità Finanziaria 2007 ed applicazione concreta
•
In materia ICI, la retroattività è stata riportata da 3 a 5 anni dal giorno del
versamento. Inoltre, sempre dal 2007, tutti i contribuenti avranno la
possibilità in sede di versamento del tributo di compensare il debito ICI con
le eventuali eccedenze d’imposte (per esempio con un credito Irpef, Ires,
Irap), risultanti dalla propria dichiarazione dei redditi
•
Una novità in materia di credito d’imposta ricerca e sviluppo –
rivalutazione del credito che spetta alle ditte che fanno ricerca e sviluppo,
con estensione delle spese che possono essere prese in considerazione a tal
fine
Altre novità fiscali :
•
Con provvedimento del 22 febbraio 2007, è stato approvato il modello per
chiedere il rimborso dell'Iva assolta sugli acquisti e sulle spese di gestione
delle auto aziendali, a partire dal 1° gennaio 2003 fino al 13 settembre
2006, da richiedere entro il 16 aprile 2007.
Alma Consulting Group Italia, 2007
Economie nascoste sulle base imponibili
?
ONERI FISCALI
-
Tributi locali:
ICI
Grazie alla sua
attività, Alma
Consulting
Group ha fatto
risparmiare ai
suoi Clienti
520 M€ nel 2005
?
ONERI SOCIALI
-
Infortuni sul lavoro
-
Malattie professionali
-
Premi e Contributi
INPS - INAIL
TARSU/TIA
-
IVA
Crediti d’imposta
Alma Consulting Group Italia, 2007
Oneri Fiscali
Due consulenze specializzate
1
2
Tributi locali
ICI - Imposta Comunale sugli Immobili
TARSU/TIA-Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani
IVA – azioni specifiche
Benefici tangibili
Spese ridotte
Rimborsi dovuti
Risultati ottimali
Alma Consulting Group Italia, 2007
La fiscalità locale : ICI e TARSU
Le imposte locali come l’ICI e la TARSU sono diventate una materia complessa e
difficilmente comprensibile, tra i metri quadri imponibili, le categorie di appartenenza e la
loro tarificazione specifica . La materia è gestita autonomamente dai Comuni su un
modello « dichiarativo » che non viene sempre interpretato nel favore del contribuente.
Modalità
• intervento a 360° : analisi => raccomandazioni => messa in pratica delle azioni mirate
all'ottimizzazione => recupero delle some non dovute
• team multidisciplinare e competenze tecniche (geometri) e fiscali (fiscalisti)
• applicazione delle ultime novità impostate dalla Finanziaria 2007 che permettono un
intervento esteso, con possibilità di recupero sui anni pregressi
• un intervento rapido e un check-up della situazione nei vostri immobili vi può dare la
sicurezza di pagare un’imposta corretta, su una base imponibile ottimizzata.
Alma Consulting Group Italia, 2007
Oneri Sociali
Due voci ottimizzabili
Intervento sulla base imponibile dei contributi
patronali
1
2
Premi INAIL
Ottimizzazione contributi INPS
Riduzione del
costo del lavoro
per i datori
Nessuna
ripercussione sui
dipendenti
Alma Consulting Group Italia, 2007
Alma Consulting Group Italia S.r.l.
Via Conservatorio, 22
20122 Milano
Tel: +39 02 77 29 75 85
Fax: +39 02 77 29 40
[email protected]
www.almacg.com
Controllare e governare i vantaggi raggiunti:
il controllo di gestione
1
Cos’è il controllo di gestione?
L’impresa realizza la propria attività attraverso un insieme coordinato di
decisioni
Le decisioni devono essere coerenti con gli obiettivi dell’impresa
L’organizzazione dell’impresa delega queste decisioni alle singole funzioni, in
ragione del ruolo e delle mansioni che a ciascuno vengono affidate
Ogni operatore all’interno dell’impresa deve assumere decisioni finalizzate al
raggiungimento degli obiettivi dell’impresa
Il controllo di gestione è l’insieme di attività
che consentono di guidare le decisioni
verso gli obiettivi definiti
2
Quali sono le caratteristiche del controllo di gestione?
DEFINISCOGLI
GLI
DEFINISCO
OBIETTIVI
OBIETTIVI
CORREGGO
CORREGGO
AGISCO
AGISCO
VERIFICOI I
VERIFICO
RISULTATI
RISULTATI
3
Qual è l’oggetto del controllo di gestione?
Sistema Impresa
RISORSE
PROCESSI
STRUMENTI
4
Qual è il contesto nel quale si muove l’impresa?
FATTORI ENDOGENI
FATTORI ESOGENI
Change management
Nuove strategie di fusione,
acquisizione e trasformazione
Creazione di servizi e prodotti ad
alto valore aggiunto
Forte orientamento al cliente
Sviluppo delle capacità di analisi e
reazione al mercato
Evoluzione delle tecnologie
applicative
Rapida evoluzione dei mercati di
riferimento
Evoluzione del contesto economico
internazionale
Rapida evoluzione tecnologica
Continua evoluzione delle strutture
logistiche e distributive
EVOLUZIONE CONTINUA
5
Come si crea valore nell’impresa?
PROCESSO
PROCESSO
PROCESSO
PROCESSO
PROCESSO
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
ATTIVITA’
6
Qual è il rapporto fra funzioni e attività?
PROCESSI
FUNZIONI /AREE AZIENDALI
Dir.
Generale
Dir.
Tecnica
Dir.
Commerciale
Dir.
AFC
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
Attività
Dir.
Logistica
Dir.
Produzione
Attività
Attività
Attività
Magazzino
Acquisti
Attività
Attività
Attività
7
Come si “legge” il valore creato dall’impresa?
BILANCIO
Conto economico
Stato patrimoniale
Cash flow
Indici di analisi reddituale,finanziaria e patrimoniale
8
Qual è il rapporto fra funzioni e conto economico?
RICAVI NETTI DA VENDITA PRODOTTI ITALIA
RICAVI NETTI DA VENDITA PRODOTTI ESTERO
RICAVI NETTI DA VENDITA PRODOTTI
RICAVI NETTI DA VENDITA CONTRACT
ALTRI RICAVI ACCESSORI NETTI
TOTALE RICAVI NETTI
COSTI COMMERCIALI VARIABILI
RICAVI TOTALI NETTI DI COSTI COMMERCIALI VARIABILI
ACQUISTI NETTI DI MATERIALI
Variazione magazzini di materie prime
CONSUMI DI MATERIALI
COSTI DI PRODUZIONE
COSTI AUTOMEZZI
COSTO DELLA MANODPERA DIRETTA
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI DI PRODUZIONE
COSTO INDUSTRIALE DEL PRODOTTO
MARGINE INDUSTRIALE DI PRODOTTO
COSTI COMMERCIALI FISSI
COSTI GENERALI E AMMINISTRATIVI
COSTO DELLA MANODPERA INDIRETTA
Altri ammortamenti e svalutazioni
Immobilizzazioni inferiori 512
COSTI AUTOVETTURE
COSTO DEL PRODOTTO OTTENUTO
Variazione di semilavorati e prodotti finiti
Variazione di avanzamento lavori
COSTO DEL VENDUTO
RISULTATO OPERATIVO
Oneri finanziari netti
RISULTATO DI COMPETENZA
Proventi straordinari
Oneri straordinari
RISULTATO ANTE IMPOSTE
Risultato della gestione fiscale
RISULTATO NETTO
DIREZIONE COMMERCIALE
DIREZIONE LOGISTICA
DIREZIONE TECNICA
DIREZIONE PRODUZIONE
DIREZIONE COMMERCIALE
DIREZIONE AFC
DIREZIONE PRODUZIONE
DIREZIONE AFC
9
Quali sono i principi basilari del controllo di gestione?
1)1)
COERENZACON
CONLA
LASTRUTTURA
STRUTTURAORGANIZZATIVA
ORGANIZZATIVAEELE
LEDELEGHE
DELEGHEDI
DI
COERENZA
RESPONSABILITA’ECONOMICA
ECONOMICA
RESPONSABILITA’
PROGETTAREILILSISTEMA
SISTEMAIN
INMODO
MODODA
DAATTRIBUIRE
ATTRIBUIREAACIASCUN
CIASCUNLIVELLO
LIVELLO
PROGETTARE
ORGANIZZATIVOLE
LEPROPRIE
PROPRIESPECIFICHE
SPECIFICHEATTIVITA’
ATTIVITA’EE I ISOLI
SOLICOSTI
COSTI
ORGANIZZATIVO
CONTROLLATI/CONTROLLABILI
CONTROLLATI/CONTROLLABILI
2)2)
CONTROLLOPER
PERECCEZIONE
ECCEZIONE
CONTROLLO
CONCENTRAREL’ATTENZIONE
L’ATTENZIONESU
SUSCOSTAMENTI
SCOSTAMENTISIGNIFICATIVI
SIGNIFICATIVI
CONCENTRARE
3)3)
CONFRONTICON
CONDATI
DATIPREVENTIVI
PREVENTIVI
CONFRONTI
L’EFFICIENZADEL
DELSISTEMA
SISTEMACRESCE
CRESCENOTEVOLMENTE
NOTEVOLMENTESE
SEI IDATI
DATICONSUNTIVI
CONSUNTIVISONO
SONO
L’EFFICIENZA
CONFRONTATISISTEMATICAMENTE
SISTEMATICAMENTECON
CONI IDATI
DATIDI
DIBUDGET
BUDGET
CONFRONTATI
4)4)
SINTESIDELLE
DELLEINFORMAZIONI
INFORMAZIONICOERENTE
COERENTEALLE
ALLERESPONSABILITA’
RESPONSABILITA’OPERATIVE
OPERATIVEEEDD
SINTESI
ECONOMICHEDELL’UTENTE
DELL’UTENTE
ECONOMICHE
SINTETIZZARELE
LEINFORMAZIONI
INFORMAZIONIIN
INFUNZIONE
FUNZIONEDELLE
DELLEESIGENZE
ESIGENZECONOSCITIVE
CONOSCITIVEDEI
DEI
SINTETIZZARE
DIFFERENTILIVELLI
LIVELLIORGANIZZATIVI
ORGANIZZATIVI
DIFFERENTI
10
Qual è il flusso logico del controllo di gestione?
DEFINIZIONEDEGLI
DEGLIOBIETTIVI
OBIETTIVI
DEFINIZIONE
AZIONI
AZIONI
RISULTATI
RISULTATI
CONFRONTOTRA
TRAOBIETTIVI
OBIETTIVIEE
CONFRONTO
RISULTATI
RISULTATI
ANALISIDEGLI
DEGLISCOSTAMENTI
SCOSTAMENTI
ANALISI
NOAZIONE
AZIONECORRETTIVA
CORRETTIVA
NO
AZIONECORRETTIVA
CORRETTIVA
AZIONE
REVISIONEE/O
E/OMODIFICA
MODIFICA
REVISIONE
DIOBIETTIVI
OBIETTIVI
DI
11
L’articolazione del sistema: un esempio
VISIONE
MERCATO
CLIENTE
QUALITA’
ECO/FIN
FLESSIBILITA’
LOGISTICA
PRODUTTIVITA’
EFFICIENZA
SPRECHI
12
L’articolazione del sistema: un esempio
VISIONE
MERCATO
•
•
•
•
quota di mercato assoluta
quota di mercato relativa
distanza dal principale concorrente
vendite di nuovi prodotti e percentuale
del mercato
• spese per la ricerca e sviluppo
ECO/FIN
•
•
•
•
•
•
•
fatturato e ricavi
redditività
marginalità
flussi di cassa
gestione del credito
ROI
creazione di valore
13
L’articolazione del sistema: un esempio
VISIONE
MERCATO
CLIENTE
• grado di soddisfazione
• tempi medi di consegna
• numero di reclami
ECO/FIN
FLESSIBILITA’
PRODUTTIVITA’
• tempo di sviluppo nuovi prodotti
• grado di fungibilità risorse
professionali
• numero di prodotti utilizzanti
processi/risorse comuni
•
•
•
•
produzione per addetto
vendite per addetto
vendite giornaliere
R.O.S.
14
L’articolazione del sistema: un esempio
VISIONE
MERCATO
CLIENTE
QUALITA’
ECO/FIN
FLESSIBILITA’
LOGISTICA
PRODUTTIVITA’
EFFICIENZA
SPRECHI
• attività e risultati di ogni singola unità organizzativa
15
Quali sono i vantaggi concreti del controllo di gestione?
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
MOL
2001
2002
ROL
2003
2004
2005
16
Quali sono i vantaggi concreti del controllo di gestione?
18
16
14
12
10
8
6
4
2
0
MOL
2001
2002
ROL
2003
2004
2005
17
Un esempio di sistema evoluto: la BALANCED SCORECARD
PROSPETTIVA FINANZIARIA
PROSPETTIVA FINANZIARIA
Obiettivi
Misure
Come ci
giudicano
i clienti?
In che cosa
dobbiamo
eccellere?
PROSPETTIVA DI BUSINESS
PROSPETTIVA DI BUSINESS
INTERNO
INTERNO
PROSPETTIVA DEL CLIENTE
PROSPETTIVA DEL CLIENTE
Obiettivi
Misure
Obiettivi
Misure
Possiamo continuare
a migliorare e a
creare valore?
PROSPETTIVA
PROSPETTIVA
DELL’INNOVAZIONE E
DELL’INNOVAZIONE E
DELL’APPRENDIMENTO
DELL’APPRENDIMENTO
Obiettivi
Misure
18
Studio Sozza & Associati
Transfer pricing: l’individuazione dei costi
attraverso la collocazione di costo-ricavo
Prof. Guerrino Sozza
Studio Sozza & Associati
OBIETTIVO DEL CONTRIBUENTE
Minimizzare i costi (anche fiscali)
OBIETTIVO DEL FISCO
ITALIANO
Massimizzare gli introiti dimostrando che:
1) la società estera è residente fiscalmente in Italia o è una S.O.
2) i prezzi di trasferimento non sono correttamente applicati
Studio Sozza & Associati
COME OPERARE ALL’ESTERO
•
•
•
Ufficio di rappresentanza
Stabile organizzazione (filiale)
Società controllata di diritto estero
Imputazione reddito e tassazione
a) Ufficio di rappresentanza
centro di costo
b) Stabile organizzazione
- imposte sul reddito nel
paese estero
- imposte sul reddito in
Italia e credito di imposta
c) Società estera
- imposte sul reddito nel
paese estero
- imposte sui dividendi in Italia
Studio Sozza & Associati
I PROCESSI DI DELOCALIZZAZIONE
•
•
Trasferimento sede: tassazione sui beni materiali e immateriali trasferiti
all’estero
Trasferimento parte delle funzioni aziendali all’estero:
Problematiche di:
- stabile organizzazione
- transfer pricing
• Chiusura in Italia e apertura all’estero di interi stabilimenti:
Problematiche di:
- trasferimento sede di fatto
- stabile organizzazione
- transfer pricing
Studio Sozza & Associati
TRANSFER PRICING
•
•
•
•
Giusto prezzo nelle transazioni infragruppo di beni e servizi
Riferimento
concetto di libera concorrenza (come se le due società
fossero indipendenti)
Metodi di controllo: i principali si basano sulla comparazione
Problema per le PMI:
- difficile trovare beni comparabili
- necessario impostare l’analisi funzionale
Studio Sozza & Associati
Il principio della libera concorrenza
Il principio del valore normale è soddisfatto
se i prezzi/utile delle transazioni
rispettano il principio
dell’ arm’s length range
Approccio
per entità separate
Identificazione
di comparabile
I membri di un gruppo vengono trattati come se
operassero quali entità separate
Definisce una “gamma di libera concorrenza”, per
verificare il rispetto del principio della libera
concorrenza.
Studio Sozza & Associati
I metodi applicabili
Studio Sozza & Associati
Il confronto del prezzo
Consiste nel confrontare il prezzo da verificare con quello praticato in
“operazioni similari” fra soggetti indipendenti che si trovino nelle medesime
condizioni di mercato.
Il confronto dei prezzi può essere interno, se la transazione in esame avviene
tra una società appartenente al gruppo e un terzo indipendente, oppure
esterno, se si verifica tra società terze indipendenti.
Studio Sozza & Associati
Il prezzo di rivendita
Fissazione del prezzo attraverso l’individuazione di un cosiddetto
margine lordo (resale gross margin) che permetta di coprire i costi di
vendita e altre spese commerciali.
E’ un metodo affidabile nel caso si debba valutare attività da parte di
imprese che non svolgono funzioni significative in termini di valore
aggiunto.
Studio Sozza & Associati
Il costo maggiorato
Consiste
nell’aggiunta di un margine normale di profitto al costo
complessivo o pieno di produzione.
Le difficoltà sono connesse alla determinazione del costo di produzione che
richiede un’analisi approfondita della configurazione che lo stesso può
assumere.
Il metodo si applica soprattutto nei casi in cui occorre controllare le transazioni
intra-gruppo di un’impresa che svolga prevalentemente funzioni di
produzione.
Studio Sozza & Associati
Analisi Funzionale
Per ripartire il “valore aggiunto” del gruppo è necessario identificare e
confrontare le funzioni svolte e le responsabilità assunte dalle singole imprese.
si pongono a confronto le funzioni
- progettazione
- produzione
- operazioni di assemblaggio
- trasporto
- finanziamento
- gestione delle garanzie
- condizioni di credito e di pagamento
tenendo conto dei beni utilizzati
e dei rischi assunti
Studio Sozza & Associati
Analisi Funzionale
Il Rapporto Ocse (Capitolo 1 lett. c) illustra in modo dettagliato l’importanza
dell’analisi delle funzioni economiche esercitate dalle imprese associate.
Funzioni da considerare:
1.
Produzione ovvero il processo di realizzazione dei prodotti, l’impiego dei
macchinari, l’approvvigionamento delle materie prime, il controllo di
qualità;
2. Ricerca e sviluppo;
3. Controllo Qualità;
4. Marketing;
5. Distribuzione;
6. Fatturazione;
7. Magazzino;
8. Risorse umane.
Studio Sozza & Associati
Esempio
Transazioni fra società del gruppo
Società A
Funzioni:
-Produzione
Società B
Funzioni:
-R & D
-Controllo qualità
Società C
Funzioni:
-Marketing
-Licensing
-Magazzino
Peso: 400
44.5 %
Peso: 200
22.2 %
Valore aggiunto del gruppo: 8.100
Ripartizione funzionale del margine (8.100):
Società A:
3.604,5
Società B:
1.798,2
Società C:
2.697,3
8.100,0
Peso: 300
33.3 %
Totale pesi: 900
100 %
Studio Sozza & Associati
Transfer Pricing
- Problematica non interamente recepita da PMI
- Rilevanza:
I° - gestionale
II° - tributaria
- Correlazione: correttezza gestionale = correttezza tributaria;
- Effetto:governare i prezzi di trasferimento attraverso il supporto del
controllo di gestione che effettua il monitoraggio della corretta
imputazione dei costi funzionali.
Studio Sozza & Associati
Corollario
ATTENZIONE ALLE SANZIONI PENALI
Per la (sola) indicazione in dichiarazione redditi e Iva di elementi attivi
inferiori a quelli effettivi (o elementi passivi fittizi):
-
superiori al 10% di quelli indicati;
-
singola imposta evasa > € 103.291,38.
Reclusione:da 1 anno e 6 mesi,
a 6 anni.
MAURO ZAN
Marzo 1, 2007
FINEST S.p.A.
Convegno _01.03.2007
Scheda sintetica
Finest in cifre
? Il PATRIMONIO NETTO ammonta a EUR 158 mln ca.
? Totale partecipazini erogate: EUR 44,5 mln
Fondo
? Totale finanziamenti erogati: EUR 13 MLN
Centro Est Europa
Focus geografico
DEALS
ALBANIA, ARMENIA, AZERBAIJAN, BIELORUSSIA, BOSNIA –
ERZEGOVINA, BULGARIA, REP. CECA, CROAZIA, ESTONIA,
FEDERAZIONE RUSSA, GEORGIA, KAZAKHSTAN, KIRGHIZSISTAN,
LETTONIA, LITUANIA, FYROM-MACEDONIA, MOLDAVIA,
MONGOLIA, POLONIA, ROMANIA, REP. FEDERALE YUGOSLAVIA,
REP. SLOVACCA, SLOVENIA, TAJIKISTAN, TURKMENISTAN,
UCRAINA, UNGHERIA, UZBEKISTAN
? Manifatturiero: tessile, legno, meccanico
? Servizi
? Turismo
? Sviluppo immobiliare, Finanziario
1
FINEST S.p.A.
Convegno _01.03.2007
ESEMPIO DI INTERVENTO STANDARD DI FINEST
INVESTMENTO TOT. Est EU
Finest, partner nel
Centro Est Europa
? Finest
finanzia
direttamente
la
società estera nel
limite del 25% del
totale investimento
(8 anni max)
? La Società Italiana
del Nord Est con
l’intervento di Finest
può accedere alle
agevolazioni
previste dalla Legge
100/’90
FINANZIAMENTI
EUR 1.5 MLN
EUR 0.500 MLN
Partner Locale
EUR 0.150 mln.
Azienda Italiana
EUR 0.975 mln.
Finest
EUR 0.375 Mln.
(10%)
(65%)
(25%)
Eventuale ri-finanziamento (Legge
100/’90), erogato direttamente da una
Banca di riferimento individuata dalla
Proponente, nel limite del 90% del 51%
del Capitale Sociale complessivo della
Joint Venture Estera (EUR 0.688 mln).
ESTERO
CAPITALE SOCIALE
M/L
Finanziamenti
Finest Fino a
EUR 0.500 mln
(25% totale inv.)
La Legge 100/’90
prevede un contributo
In conto interessi a
favore della Società
Italiana pari al 2,475%
Anno (Febbraio 2007)
ITALIA
? Finest interviene a
titolo
di
partecipazione
nel
Capitale
Sociale
della Società estera
nel limite del 25%
(8 anni max)
EUR 2.000.000
2
FINEST S.p.A.
Convegno _01.03.2007
DEROGHE AI LIMITI ORDINARI DI FINEST S.P.A.
Operatività/Intervento Finest
Interventi
superiori al 25%
PROPONENTE:
Piccola e Media
Impresa del
NordEst
Fondi Venture
Capital**
Intervento
congiunto Finest
Simest a Capitale
Sociale
• Limite della partecipazione di Finest esteso dal 25% al 49%
(partecipazione di minoranza)*
• Importo massimo di 260 mila Euro per singola operazione
• I Fondi Venture Capital del M.A.P. sono attivabili solo nel caso
in cui vi sia prevista la partecipazione di Finest o Simest nel
Capitale Sociale dell’impresa estera. Caratteristiche: Limite
max. (Simest o Finest + Fondo = 49%), per la quota Fondo
previsto un semplice patto di riacquisto in capo alla società
proponente italiana (no garanzie collaterali), costo annuo 3%
(spesato dalla casamadre italiana), valore di uscita previsto
corrispondente al valore di Patrimonio netto rivalutato.
• Nel caso di intervento congiunto Simest – Finest il tetto
massimo di partecipazione al C.S. della Società Estera è
elevabile al 40%
(*) Delibera CIPE n° 54 del 2003
(**) Il Ministro delle Attività Produttive ha messo a disposizione EUR 230 mln circa da destinarsi ai progetti Venture Capital in Est Europa, Cina, India e bacino del Mediterraneo. La
gestione dei Fondi è stata demandata a Simest e Finest (per una quota del Fondo Balcani)
3
FINEST S.p.A.
Convegno _01.03.2007
TIPOLOGIE DI OPERAZIONI
JOINT VENTURE STRUMENTALI
ALLA OPERATIVITÀ’ DELLA CASA- MADRE (UNITA’ PRODUTTIVE)
JOINT VENTURE AUTONOME
DI SBOCCO/APERTURA SUI NUOVI MERCATI
JOINT VENTURE CONTRATTUALI
(ACCORDI DI COOPERAZIONE INDUSTRIALE)
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FINEST S.p.A.
Convegno _01.03.2007
TIPOLOGIE DI OPERAZIONI (1/3)
Joint Venture
Strumentali
Investimenti
Controllante
Italiana
Lavorazioni
Partecipata
PECO
Joint Venture
Autonome
Mercati occidentali
tradizionali
Joint Venture
Contrattuali
Acquisto
materie prime
CONSIDERAZIONI: il mercato di sbocco del paese PECO è,
almeno inizialmente, relativamente pertinente all’analisi.
5
FINEST S.p.A.
Convegno _01.03.2007
TIPOLOGIE DI OPERAZIONI (2/3)
Joint Venture
Strumentali
Investimenti
Controllante
Italiana
Joint Venture
Autonome
Partecipata
PECO
Eventuale
Forniura di
Materie prime
Mercati
Locali
Joint Venture
Contrattuali
Acquisto
Fattori
produzione
CONSIDERAZIONI: il mercato di sbocco del paese PECO è
pertinente all’analisi.
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FINEST S.p.A.
Convegno _01.03.2007
TIPOLOGIE DI OPERAZIONI (3/3)
Si parla di JV contrattuale quando l’accordo tra parti non si sostanzia nella
costituzione di una società a capitale misto (la JV in ss), quanto in un contratto in cui
si stabiliscono le reciproche prestazioni.
Joint Venture
Strumentali
Macchinari in
comodato
Controllante
Italiana
Eventuale
Forniura di
Materie prime
Joint Venture
Autonome
Mercati
Locali
Joint Venture
Contrattuali
Partecipata
PECO
Semilavorati o prodotti finiti
Acquisto
Fattori
produzione
CONSIDERAZIONI: in questo caso il finanziato è l’azienda italiana
per il proprio fabbisogno finanziario connesso all’accordo.
7
FINEST S.p.A.
Convegno _01.03.2007
UNA MAGGIORE SPINTA VERSO JOINT VENTURE AUTONOME
Join
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CRESCITA
ECONOMICA
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8
FINEST S.p.A.
Convegno _01.03.2007
I FATTORI CRITICI DI SVILUPPO DELLE JOINT VENTURE AUTOMONE
SONO GUIDATI DALLA FORTE DOMANDA INTERNA
Structural
reasons
for growth
Gap in life-style
Key factors
for internal
demand
growth
Factors
leading
to
growth
Investment and FDI
EU structural funds
Increase disposable income
Selected comparative advant.
Key factors
for export
growth
Cost of labour
Full liberalisation of markets
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FINEST S.p.A.
Convegno _01.03.2007
CONSIDERAZIONI
10-15 anni fa l’imprenditore del NORD EST era guidato, nelle sue scelte di internazionalizzaione,
principalmente dalla ricerca di una convenienza economica immediata legata ai contenuti costi di
trasformazione (PRIORITA’ ABATTIMENTO COSTI DI TRASFORMAZIONE)
VALORI PERCENTUALI*
72 Pressione sui prezzi
OGGI lo scenario è
più complesso ed in
particolare la
gestione di una joint
venture autonoma
presenta molteplici
aspetti da analizzare
e tenere sotto
controllo:
49
42
Sempre maggiore sviluppo di
prodotti e servizi
42
Entrata di nuovi competitors
28
Globalizzazione dei mercati
28
Cambi strutturali da M&A
23
(*) Le cifre non sommano 100 in quanto più di una risposta era ammessa.
FONTE: The Mckinsey Quarterly, sondaggio su 16.476 managers d’azienda sui fattori di “pressione” competitiva
Difficoltà nell’assumere talenti
Sovracapacità
10
FINEST S.p.A.
Convegno _01.03.2007
CONTROLLO DI GESTIONE E LA PROBLEMATICA DEL TRANSFER PRICING
La complessità dei mercati e l’evolversi del panorama legislativo sta spingendo le realtà
industriali del NORD EST verso la graduale implementazione di forme di monitoraggio delle
performance e di CONTROLLO DI GETIONE più articolate.
?Una graduale attenzione viene posta ad una attenta politica
sui prezzi di trasferimento infra-gruppo
?Le strutture organizzative interne delle PMI si stanno
gradualmente evolvendo ed articolando per seguire in modo
strutturato gli investimenti esteri.
?I “costi di controllo” sono una voce che si affianca ai
vantaggi legati alle produzioni estere
11
FINEST S.p.A.
Convegno _01.03.2007
Il TRANSFER PRICING, un problema…
Transfer
pricing
LA PERCEZIONE DEL PROBLEMA
OSTACOLO PRINCIPALE
RISPOSTE AL PROBLEMA
Il TRANSFER PRICING è percepito come un
problema e vi è una preoccupazione di fondo da parte
del “Responsabile Amministrativo dell’Azienda” nel
non essere “in regola” di fronte ad eventuali avvisi di
accertamenti tributari
La mancanza del “controllo di gestione” tra la
casamadre italiana e la consociata estera.
Le aziende più strutturate si sono dimostrate
maggiormente attente ed hanno manifestato interesse
nell’affrontare il problema legato al rispetto della
normativa fiscale relativa all'attribuzione dei prezzi di
trasferimento dei beni e servizi oggetto di transazione
fra le società consociate
12