Restyling e nuovo nome è il PalaRubini Alma Arena

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Restyling e nuovo nome è il PalaRubini Alma Arena
Sale la febbre da derby con Udine, biglietti a ruba
Derby
Restyling e nuovo nome
è il PalaRubini Alma Arena
Inaugurata ufficialmente ieri la rinnovata casa del club biancorosso di basket
Il "naming" ha durata indeterminata e prevede una royalty a favore della società
di Matteo Contessa
I TRIESTE
Da ieri il PalaTrieste ha ufficialmente cambiato nome a tempo indeterminato. Adesso si
chiama Pala Rubini Alma Arena. Non è una primizia, era già
stato ampiamente annunciato. Ma ieri l'impianto di Valmaura rinominato è stato
inaugurato con il taglio del nastro tricolore da parte dell'avvocato Leda Castaldo, presidente della holding del quale
Alma è ormai la società di riferimento, e benedetto dal Vescovo di Trieste Giampaolo
Crepaldi. Una cerimonia formale per aprire ufficialmente
la rinnovata casa dell'Alma Trieste con un nuovo nome sul
campanello. L'accordo fra Pallacanestro Trieste e Almaper il
"naming" dell'impianto non
ha predefinito una durata. Però prevede un impegno finanziario specifico della holding
per il diritto al nome. «Non lo
ritengo un extrabudget - ha
chiarito l'amministratore delegato del club di basket, Gianluca Mauro, che contemporaneamente è anche procuratore
di Alma - ma un impegno pubblicitario con voce separata».
Non siscrive "royalty", insomma, ma si legge come se lo fosse. Perchè nel bilancio del club
biancorosso c'è un capitolo dedicato esclusivamente alla gestione del palasport e in questo capitolo finisce la somma
corrisposta da Alma per il naming.
Così, adesso, sono tre i fronti d'impegno finanziario di Alma nella Pallacanestro Trieste: il primo è in qualità di socio di maggioranza assoluta, il
secondo in qualità di main
sponsor e il terzo, appunto,
per il diritto al nome Alma Arena. Una risposta agli scettici
della prima ora sulle reali intenzioni e sulla reale consistenza finanziaria di Alma. «È
la prima volta in assoluto che
investiamo nello sport come
main sponsor - ha sottolineato
Francesco Marconi, amministratore unico di Alma -. Ci
stiamo impegnando fortemente e con grande passione in
quest'avventura che abbiamo
intrapreso perchè vogliamo
che la pallacanestro a Trieste
cresca e torni ad essere un'eccellenza com'è stata in passato. Ci piace provare a riportare
questa società agli antichi fasti. Ma ci vuole tempo: dateci
quello che serve e proveremo
a fare qualcosa di bello».
Alla cerimonia di ieri mattina c'era naturalmente l'Alma
Trieste praticamente al completo. Mancava soltanto il presidente Giovanni Marzini, uattenuto a Roma da impegni istituzionali. In veste di amministratore delegato del club,
Gianluca Mauro ha ricordato
cosa vuole essere l'Alma Alena: «Deve diventare la casa di
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chi ama lo sport a tutto tondo,
il luogo dove anche le famiglie
potranno trascorrere il tempo
in serenità e piacevolmente.
Ma adesso è anche la casa della nostra squadra. In tre mesi
abbiamo lavorato tanto per
questo e ancora tantissimo c'è
da fare». E al riguardo ha rivelato un aneddoto simpatico:
«Sono venuti in questi giorni i
tifosi organizzati e mi hanno
detto "Se ci date la vernice pitturiamo noi il palasport", ho risposto loro che potranno iniziare da subito, accettiamo volentieri la loro disponibilità». E
dopo aver aperto una finestra
sul derby di domani («sono
l'unico friulano che tifa Trieste, ormai sono stato bandito
dalle tv locali di Udine»), Mauro ha voluto togliersi un sassolino dalle scarpe: «Basta parlare del tiro libero sbagliato a
suo tempo da Gentile. Parliamo invece della squadra attuale, che sta facendo bene, che
lavora con grande impegno e
mi pare ci stia anche facendo
divertire parecchio, ultimamente. Questi ragazzi meritano di essere sostenuti incondizionatamente, senza fare sempre paragoni con il passato».
Alla cerimonia c'erano rappresentanti istituzionali (il
consigliere Emiliano Edera
per la Regione, l'assessore
Giorgio Rossi per il Comune,
Francesco Cipolla per il Coni
regionale), ma la chiusura è
stata di Elda Castaldo, ovviamente. La quale si è rivolta direttamente alla squadra biancorossa: «Credo in voi e sono
vostra tifosa - ha detto -, crede-
te in ciò che fate e metteteci
impegno, passione, determinazione giorno dopo giorno.
Se lo fate, per me il risultato
delle partite passa in secondo
piano. Ma non dovete farlo
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per riconoscenza verso di noi,
bensì per la vostra crescita.
Non dimenticate che lo sport
è disciplina, ma è anche la maniera più sana per crescere».
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A sinistra in
alto i vertici di
Alma insieme
alla squadra
sul parquet; in
basso il taglio
del nastro di
Leda Castaldo.
A destra il
capitano
Coronica offre
alla Castaldo
un omaggio
floreale
(Fotoservizio
Bruni)
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