Giugno - Luglio 2012 - Qui Trecenta
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Giugno - Luglio 2012 - Qui Trecenta
BIMESTRALE D'INFORMAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI DI TRECENTA Hanno collaborato a questo numero: Qui Trecenta Giugno - Luglio 2012 Anno 3, Numero 15 Sariano in festa Aido Casa S. Antonio Comune di Trecenta InterComAmbiente Istituto comprensivo Moto Club 3 Centauri Parrocchia di S. Maurelio Pro Loco Trecenta Sommario: Luigi Masetti 2 Una storia 3 Festa Aido 3 Scuola media 4 Feste Pro Loco 5 Mototour 5 Passeggiata 5 Serata nel pallone 6 Casa S.Antonio 7 Ambiente 7 Scuole di Sariano 8 Appuntamenti 8 Il lunedì dell’Angelo la parrocchia di Sariano si è festosamente unita nel celebrare gli anniversari di matrimonio. Ben 8 coppie, circondate dall’affetto e allegria dei propri cari, amici e conoscenti hanno voluto dire grazie al Signore rinnovando le loro promesse d’amore consacrate da diversi anni: chi da 15 anni (Rita Bizzi e Michele Cavalletto); chi da 25 anni (Daniela Tramarin e Stefano Tocchio); chi da 40 anni (Floriana Ghiraldini e Luciano Malagutti; Novella Furini e Franco Romani; Annalisa Bizzi e Pierino Marangoni; Lucia Sinigaglia e Alfio Bizzi); chi da 50 (Anna Masiero e Luigi Tegazzini; Liliana Campioni e Carlo Mora). Don Ferdinando ha sottolineato come la celebrazione degli anniversari di matrimonio sia la celebrazione della festa dell’amore. Un amore vissuto, condiviso, forte quale elemento inscindibile nella coppia e che, unito alla comune preghiera innalzata al Signore, diventa il fondamento della famiglia dei nostri giorni. La famiglia, frutto del vero amore, è al centro della comunità e per tale va ascoltata, supportata perché diventi sempre di più il nucleo essenziale per lo sviluppo e la crescita delle future generazioni. Essa è il vero seme dal quale nascono e si sviluppano i veri frutti dell’amore. Le solide base per un cammino forte e responsabile nascono dalla famiglia. Ed è proprio la famiglia che la parrocchia di Sariano, unendosi con affetto alle 8 coppie, ha Anniversari di matrimonio a Sariano voluto ancora una volta collocare al centro della comunità e rendere protagonista. La cerimonia, allietata dalle note del maestro Valerio Andreasi, dalle voci della Corale di Sariano, dalla melodia del soprano Luciana Coraini hanno reso la festa un momento significativo e di gioia per tutta la comunità. Un sentito ringraziamento a tutti, in particolare all’organizzatrice dell’evento Giuliana Trambaiolli, al sempre disponibile e presente sacrestano Luciano, nell’impegno di continuare a rendere sempre più viva e presente la nostra parrocchia, sostenendo con spirito cristiano ogni significativa esperienza di crescita e sviluppo comune. Chiara Mora Imu: il Comune di Trecenta si mette a disposizione Nel ringraziare i cittadini per la fiducia accordata, la nuova Amministrazione comunale comunica che il 18 giugno scade la prima rata dell’Imposta municipale propria (Imu), che va a sostituire la vecchia Ici. La rata in acconto deve essere calcolata con le aliquote fissate dal Decreto Monti (0,4% sull’abitazione principale e pertinenze e 0,76% su terreni, aree edificabili e altri fabbricati). Per informazioni e chiarimenti in merito all’imposta i cittadini possono rivolgersi all’Ufficio tributi comunale al piano terra della sede municipale, contattare lo 0425 716135 o [email protected]; consultare il sito www.comune.trecenta.ro.it, dove si potrà visionare, nell’apposita sezione dedicata, l’informativa Imu predisposta dal Comune di Trecenta, verificare la propria posizione Imu, calcolare l’imposta e stampare il modello F24; rivolgersi ai Caaf, alle associazioni di categoria o ai propri commercialisti. Per la seconda rata Imu, che scadrà il 17 dicembre, saranno definite le aliquote Imu comunali che, in ogni caso, saranno necessariamente in linea con la nostra politica di grande attenzione alla particolare situazione socio-economica del nostro paese, quindi saranno le più basse possibili, per garantire le entrate, che comunque compensino i minori trasferimenti dello Stato e della Regione, e permettano di assicurare servizi dignitosi ed essenziali alla nostra comunità. Il Sindaco e la sua Amministrazione Pagina 2 Qui Trecenta Ricordando Luigi Masetti In partenza L’arrivo a Lendinara “incontrò degli ostacoli, e li superò; non si sconfortò mai; si accontentò sempre di tutto, ma seppe anche voler tutto” O. Brentari Luigi Masetti col suo bicicletto In memoria del trecentano cicloturista Luigi Masetti, sabato12 maggio 2012 si è svolta una pedalata collegiale che ha visto come protagonisti gli alunni di 3a A della scuola media di Trecenta, i genitori rappresentanti di classe ed altri appassionati della bici. Organizzatori dell’evento sono stati Antonio Gambato del FIAB di Rovigo e l’insegnante Stefania Avanzi i quali hanno voluto coinvolgere alunni e genitori sulle tracce del percorso che Luigi Masetti era solito fare in gioventù per recarsi alle scuole tecniche di Lendinara. Le imprese ciclistiche straordinarie realizzate da questo audace trecentano nell’ultimo decennio del 1800 e nei primi anni del 1900 hanno entusiasmato i ragazzi che ne sono venuti a conoscenza grazie alla lettura del libro di Luigi Rossi “L’anarchico delle due ruote”, donato dalla Biblioteca Comunale di Trecenta. La 3aA è stata inoltre sensibilizzata sulle gesta scolastiche del Masetti attraverso alcuni documenti raccolti dal Gambato presso gli archivi di Lendinara e poi presentati alla classe. La biciclettata è partita da Trecenta alle 8,15 e si è svolta rispettando le norme del codice della strada, percorrendo vie a bassa frequenza automobilistica. Durante il viaggio sono state fatte brevi soste per osservare particolari aspetti del paesaggio ed un edificio datato 1867, già esistente quindi all’epoca del Masetti. Giunti a Lendinara, studenti e genitori si sono ristorati presso i giardini e successivamente si sono recati alla vicina scuola media per salutare il loro dirigente scolastico Lucio Giuseppe de Sanctis. Verso le 11 il gruppo è ripartito alla volta di Trecenta. L’esperienza è stata particolarmente apprezzata dallo scrittore Luigi Rossi che ha ringraziato i partecipanti per aver dato memoria alla figura del cicloturista polesano. Tra i partecipanti anche il sindaco dei ragazzi Margherita Casarotto la quale si farà portavoce presso l’amministrazione di Trecenta di un’iniziativa proposta dagli studenti e genitori presenti: ricordare e valorizzare le imprese di Luigi Masetti nel suo paese natale dedicandogli un vicolo, una lapide o cosa ancor più gradita il nuovo palazzetto dello sport. Bruna Ghiotti Il personaggio Luigi Masetti, trecentano, definito da Eugenio Torelli Viollier, fondatore del Corriere della sera Sera, “l'anarchico delle due ruote”, nel 1884, a soli vent’anni, lasciò Trecenta per emigrare a Milano, dopo aver compiuto le scuole “tecniche” a Lendinara; nel capoluogo lombardo superò l’esame liceale e si iscrisse quindi alla facoltà di giurisprudenza dell’università di Pavia. D’estate Luigi Masetti lavora negli alberghi della Svizzera visitati dai turisti, avendo modo di imparare così le lingue: inglese, francese, tedesco e spagnolo che gli serviranno in seguito per comunicare durante tutti i suoi viaggi, e saranno anche fonte di onesto guadagno impartendo lezioni. E fu nel 1891 che seduto in riva al lago di Ginevra scoprì il “bicicletto”: dopo pochi giorni poté montare sul suo “Eolo” partecipare alla prima Milano-Torino. L’anno successivo, col suo bicicletto e con la sola guida stradale strappata da un atlante scolastico, percorre 3.500 km attraverso l’Europa: MilanoParigi-Berlino-Vienna-Milano. Nel 1893 compie la sua seconda impresa: il “viaggiassimo”. Con sole 930 lire parte da Milano in qualità di inviato del Corriere della Sera; attraversa l’Europa, giunge a Londra; a Liverpool si imbarca per New York, arriva a Chicago e ritorno. A Washington ebbe anche l’onore di essere ricevuto del presidente degli Stati Uniti Grover Cleveland ed ebbe anche numerosi festeggiamenti da parte della comunità italo-americana. Luigi Masetti non si fa mancare nemmeno l’esperienza dell’alpinismo e il 20 agosto del 1899 compie la salita del Monte Bianco, poi Lago d’Orta-Friburgo. Nello stesso anno parte il I° maggio da Milano, arriva a Ceuta, Gibilterra, percorre l’Andalusia, raggiunge i Pirenei, Bordeaux, Parigi dove visita l’Expo ed ancora Bruxelles, Amsterdam, Amburgo, Copenaghen, Goteborg, Stoccolma, Pietroburgo e Mosca; a Pagliana incontra anche Leone Tolstoj e dopo prosegue ancora per la Crimea, Costantinopoli, nuovo imbarco e finalmente approda a Napoli percorrendo così ben 18.000 km! Nel 1897 da Milano raggiunge le Alpi con sosta ad Aosta, poi l’attraversamento della penisola, Piacenza, Bologna l’Italia Centrale, quindi l’arrivo a Brindisi dove si imbarca per Alessandria d’Egitto. E’ il 2 ottobre quando scala la piramide di Cheope per sedersi sulla cima. Quindi prosegue per la Palestina dove visita le Città Sante. A Giaffa si imbarca nuovamente per Brindisi e attraversando la Basilicata risale poi tutta la penisola raggiungendo Milano. Nel 1898 Masetti compie il quarto grande viaggio: dal Duomo alle Moschee - km 5.000. Si imbarca ancora una volta a Brindisi questa volta per Corfù, l’Ellade, Costantinopoli, Sofia, Budapest, Vienna ed arrivo a Milano. Nel 1901 Ottone Brentari gli dedica un lungo ed appassionato articolo sul numero 1 della rivista del TCI, descrivendolo come un uomo eccezionale. Dopo gli anni venti, di Masetti si perdono le tracce; a Trecenta risulta sconosciuto e sulla sua scomparsa si sono formulate solo delle ipotesi. (Notizie tratte da “L’anarchico delle due ruote” di Luigi Rossi - Edicicloeditore) Giugno - Luglio 2012 Pagina 3 La storia di Giuseppe Reparto di reumatologica di Santa Chiara a Pisa. Quel malanno cronico, con cui convive tutt’ora, col tempo gli danneggia i polmoni provocandone un altro ancora peggiore e a 45 anni gli viene diagnosticata una fibrosi polmonare. I medici di Pisa lo curano anche per questa malattia che riescono a tenere sotto controllo. “Per 10 anni ho convissuto benino, non dovevo affaticarmi troppo ma sono sempre riuscito a fare tutto” racconta Giuseppe con la tranquillità di chi ha accettato che la malattia può essere un compagno di vita e non un nemico. Ma a un certo punto la malattia prende il sopravvento e per respirare occorre la mascherina ad ossigeno. Gli viene comunicato dai medici che l’unica speranza è il trapianto di polmone: la malattia sta andando avanti. “Io nemmeno sapevo che esistesse il trapianto di polmone; avevo 56 anni e fu per me una doccia fredda, mi affidai completamente ai medici, e fui iscritto nella lista in attesa di trapianto, la fibrosi stava distruggendo il polmone e la mia capacità di vivere diminuiva giorno dopo giorno”. Dopo altre tre settimane in ospedale a Pisa, Giuseppe chiede ai medici di tornare a casa per festeggiare il trentesimo anniversario di nozze con la moglie Angela: sa che può essere l’ultimo. I medici, consapevoli che per lui non c’è altro da fare, decidono di dimetterlo. Ma quella volta a casa Giuseppe non ci va. Quel venerdì tre giorni prima della sua dimissione la dottoressa Fossi entra nella stanza, sorride e gli dice “forse c’è qualcosa per lei”. Nel giro di tre ore è in sala operatoria, e dopo nove ore di intervento e neanche una complicazione esce dalla sala operatoria. Da quella notte, “ho attraversato un periodo particolare dove mi sono sentito rinascere, ogni progresso era una gioia, fare i primi passi, farmi la barba al lavandino, tutto era stupendo. Ero contento come un bambino mi commuovevo con facilità: pensavo al donatore che aveva 18 anni, la stessa età di mio figlio minore, pensavo alla sua famiglia straziata dal dolore, ma forse il pensiero che quel figlio o nipote o fratello, adesso ha reso possibile la vita a un altro essere umano potrà dare un piccolo sollievo a quella famiglia, che con tanta generosità e tanto altruismo ha reso possibile il miracolo della mia seconda vita”. Oggi Giuseppe ha da poco compiuto 60 anni e insieme alla moglie Angela sta finendo di costruire una grande casa per i loro 2 figli, cura l’orto e il giardino si sente felice e fortunato per avere avuto una seconda possibilità. Far parte dell’Aido è un grande gesto di altruismo e generosità; quando, purtroppo, la vita non concede più tempo a noi, noi possiamo regalare tempo e speranza a chi pensa di non averne più, questo rende i donatori e le loro famiglie speciali. Associazione italiana per la donazone di organi, tessuti e cellule “i donatori e le loro famiglie sono davvero speciali” Festa AIDO 2012 - dal 6 all’8 luglio L'Associazione AIDO - gruppo di Trecenta organizza nei giorni 6, 7 e 8 luglio 2012 nel Parco Paiolo la tradizionale Festa AIDO con il seguente programma: Venerdì 6 luglio "Gruppo Simpatia di Musicallegria"; alle ore 24.00 circa estrazione lotteria 1° premio lavatrice 2° premio set valige 4 pezzi Carpisa 3° premio aspirapolvere 4° premio telefono cellulare NGM dual sim 5° premio servizio caffè 12 pezzi Sabato 7 luglio "Riki Marchetti"; alle ore 24.00 circa estrazione lotteria 1° premio lavatrice 2° premio aspirapolvere 3° premio set valige 4 pezzi Carpisa 4° premio servizion piatti 19 pezzi 5° premio servizio caffè 12 pezzi Domenica 8 luglio "Mirko e Elisa"; alle ore 24.00 circa estrazione lotteria 1° premio televisore ultra slim 19" Telefunken 2° premio consolle Nintendo Wii 3° premio robot aspirapolvere rotante per pavimenti 4° premio ventilatore a colonna 5° premio servizio caffè 12 pezzi il costo dei biglietti è di €. 1.00, l'entrata nell'area del Parco Paiolo è libera e gratuita per tutte le sere della manifestazione, inoltre durante la festa funzionerà un fornitissimo servizio bar. Vi aspettiamo numerosi. Il Direttivo AIDO Pagina 4 Qui Trecenta Multiculturalità a scuola attraverso i sapori Gusti e sapori diu altri Paesi “Solo la conoscenza porta a riconoscere ed apprezzare le peculiarità del ‘diverso’ da noi Un mercoledì pomeriggio, durante il rientro, le classi 1^ A e 1^ B della scuola secondaria di 1^ grado di Trecenta hanno vissuto alcune ore mettendo insieme l’amicizia di tanti anni di scuola, il divertimento, la condivisione di piatti e di musiche. E’ intervenuto il neo-assessore alla Cultura, Pubblica Istruzione e Turismo, Simona Bisaglia, la quale ha apprezzato l’iniziativa come esempio di integrazione, socializzazione e apertura verso tradizioni diverse dalla proprie. Ha sottolineato il lavoro che fanno gli insegnanti per sostenere questo processo, ha invitato inoltre i ragazzi a far tesoro delle esperienze dei propri genitori nel corso della vita così come a viaggiare per conoscere meglio gli altri e ciò che è al di fuori di noi. Le due numerose classi sono composte da alunni di varia provenienza, ragazzi dal Marocco, dalla Cina, dalla Bosnia, dalla Romania, ragazzi arrivati in Italia da qualche anno, altri nati in Italia da genitori residenti nel nostro territorio da parecchi anni. Un panorama quindi culturalmente ricco di spunti, di stimoli, di problematiche di vario genere, dall’alfabetizzazione di primo e secondo livello, dal semplice inserimento all’integrazione con i compagni, alla condivisione di attività trasversali ed è molto e sentito l’impegno che gli insegnanti dedicano quotidianamente a queste attività. L’idea quindi di accomunare tutti attraverso cibi tipici, partita dalla docente di Francese con la collaborazione di altri insegnanti della Scuola, ha sortito l’effetto di un pomeriggio all’insegna di piatti di colori e di sapori diversi nello spirito della multiculturalità e dello scambio reciproco. In questa operazione un grande grazie va alle mamme che hanno collaborato in modo aperto e convinto preparando tutto il necessario. Così accanto ai “nostri” tipici pinzin con il salame e torte “della nonna” con la marmellata, con il cioccolato, con gli amaretti o con il cocco sono comparsi piatti e dolci tipici del Marocco: i “Goriba” (tipici biscottini con mandorle dal sapore speziato), il “Batbot” (pane tipo focaccia con farina, uova, sale, lievito, acqua calda e cotto su piastra), i “Kobs” (specie di pagnottine cotte in un forno speciale) i “Bagrir” (specie di frittate con farina e uova, cotte sulla piastra, dal sapore un po’ salato un po’ dolce), il “Tagin”(pollo con patatine e olive e cotto in un tegame particolare). Il tutto annaffiato con tipico thè alla menta rigorosamente con teiera originale e serviti in tipici bicchierini. Non potevano mancare musiche etniche scelte dai ragazzi con ritmi che hanno invitato tutti a condividere momenti di danze e canti in un processo di insegnamento - apprendimento tra ragazzi di culture diverse. Questo è stato sicuramente un ricco pomeriggio dal punto di vista della crescita personale e scolastica dei ragazzi, esperienze concrete, sentite in prima persona dagli studenti sortiscono effetti che ampliano i loro orizzonti in una società sempre più diversificata nella sua composizione. Solo la conoscenza porta a riconoscere ed apprezzare le peculiarità del “diverso” da noi e ad evitare inutili e sterili pregiudizi. e ad evitare inutili e sterili pregiudizi” La premiazione di Chiara Zaghini Premiazioni scolastiche Nella scuola media di Trecenta si è vissuto un semplice ma partecipato momento alla presenza di ragazzi e docenti: ha aperto i lavori il sindaco di Trecenta Antonio Laruccia che ha illustrato la nuova carta turistica di Trecenta. Ha inoltre invitato i ragazzi e le loro famiglie a visionare la nuova carta dei servizi, redatta dal Comune per far conoscere meglio i servizi che offerti dall’Amministrazione. Ha preso poi la parola il sindaco dei ragazzi, Margherita Casarotto della classe 3^ A, che ha illustrato le azioni salienti di tale organismo. In particolare ha ricordato che poco tempo fa, proprio alla scuola media, sono arrivati due microscopi acquistati dall’Amministrazione comunale su proposta del consiglio comunale dei ragazzi, allo scopo di rendere più concrete e vive le lezioni di scienze. Margherita Casarotto, in riferimento al Progetto “Luigi Masetti” svolto dalla sua classe in collaborazione con Antonio Gambato della FIAB di Rovigo, ha chiesto formalmente al sindaco un modo tangibile per ricordare e valorizzare il nostro concittadino, “primo cicloviaggiatore italiano” dedicandogli una via o costruendogli un busto o intitolandogli il nuovo palazzetto dello sport. Ma il momento clou dell’incontro è stata la premiazione di Chiara Zaghini di Trecenta, che ha concluso la classe 3^ A della Scuola Media lo scorso anno scolastico con la valutazione di 10 con lode. Per riconoscere la sua serietà, il suo impegno, la sua costanza, i suoi risultati è stata consegnata da parte della scuola una targa ricordo ed una pubblicazione relativa al premio “Giovannino Maria Grisetti”, istituito ormai da tantissimi anni dalla famiglia Grisetti e destinato agli alunni meritevoli che terminano la terza media con il punteggio massimo. Il sindaco Laruccia ha inoltre consegnato alla ragazza una medaglia che raffigura Nicola Badaloni al quale è intitolata la scuola media di Trecenta. Bruna Ghiotti Giugno - Luglio 2012 Pagina 5 Salame e “bàgar”: ecco le feste 2012 della Pro Loco E’ tempo d’estate, stagione di feste all’aperto: ad aprire le danze quest’anno è la Pro Loco Trecenta che con la sua Festa del salame si prepara ad allietare le prime serate estive del paese. Abbandonata da tempo la corte dei Dossi, la festa si svolge nel Parco Paiolo, alle spalle del municipio con un ricco programma musicale: venerdì 15 giugno D’Animos Band, sabato 16 Mirko e Elisa, domenica 17 Marco Gavioli, sabato 23 Dj Romeo, domenica 24 Gruppo Simpatia di Musicallegria. Tutti gli spettacoli musicali inizieranno alle 21. Ma la Festa del salame non è solo musica, ma anche cultura, con mostre, giochi, tante interessanti iniziative e, soprattut- to, gastronomia, con il suo tradizionale menu a base di solo suino. La cucina funzionerà dalle 19,30 di ogni sera e, alla domenica, anche dalle 12; è previsto un accurato servizio ai tavoli. A conclusione della manifestazione non poteva mancare la tombola: 1.000,00 euro con estrazione alle 22,30 di domenica 24 giugno. La seconda edizione della Festa del pescegatto (Sariano in piazza coi bàgar) si svolgerà a Sariano, in piazza XX settembre, dal 27 al 30 luglio. Tutte le sere dalle 21 spettacoli musicali: venerdì 27 Dj Romeo, sabato 28 Mirko e Elisa, domenica 29 D’Animos Band, lunedì 30 Marco Gavioli. Nell’ultima serata, alle 22,30, estrazione della lotteria di € Le locandine delle due feste della Pro Loco Trecenta 1.000,00. Nello stand gastronomico, aperto dalle 19,30 di ogni sera e anche dalle 12 della domenica, menu di carne e pesce con accurato e puntuale servizio al tavolo. “Soddisfare, Di notte, in moto, alla scoperta del Polesine Prende il via sabato 24 giugno la seconda edizione del Mototour notturno del Polesine, manifestazione motociclistica non competitiva organizzata dal Moto Club 3 Centauri di Trecenta. Alle 15 di sabato operazioni preliminari presso la sede del Club, in Via Argine Circondario - Località Marzanata di Sariano - a Trecenta. Alle 16 si parte per raggiungere Fratta Polesine (visita al museo “Manegium”); dopo un’altra breve sosta di ristoro lungo il percorso, si raggiungerà Cava- nella Po (alle 20), dove i partecipanti avranno l’opportunità di essere accolti all’Adria International Raceway, dove potranno effettuare alcuni giri di pista. Sulla strada del ritorno i motociclisti si fermeranno a Canaro (ore 22) per cenare negli stand della Festa di bigul al torc, organizzata dalla Pro Loco Canaro. Durante la sosta si potrà assistere allo spettacolo di musica live del gruppo “Back Door” di Trecenta. Ripresa la via del ritorno, sempre viaggiando nel pieno rispetto delle norme del codice della strada e a una media inferiore ai 50 Km/h, si farà tappa al Zanzi Club di Trecenta, per assistere ad uno spettacolo live. Domenica mattina alle 9 riaprono le iscrizioni e alle 10 si riaccendono i motori per un breve tour alla scoperta di Trecenta e dei suoi tesori. Il giro si concluderà nel Parco Paiolo, dove i partecipanti potranno pranzare nello stand della Festa del salame curata dalla Pro Loco Trecenta. Moto Club 3 Centauri assieme alla passione, il piacevole gusto dello stare insieme” Passeggiata ecologica Una giornata dalla temperatura mite e arieggiata ha favorito il successo della Passeggiata Ecologica del 25 aprile u.s. che ha visto una quarantina di partecipanti, assistiti dal Moto Club 3 Centauri, raggiungere il Santuario della Comuna, da dove, dopo la messa celebrata solo per noi e un sostanzioso ristoro preparato dai cuochi della Pro Loco nel refettorio dei frati francescani, ha raggiunto Bergantino per visitare il Museo nazionale della Giostra a Palazzo Strozzi. Preparatissime guide hanno accompagnato la comitiva per i numerosi e ampi saloni, facendo rivivere musiche ed atmosfere di altri tempi. L’arrivo ci ha visti felici e, anche se un po’ stanchi, parlare di futuri percorsi che possano, assieme alla passione della bicicletta, soddisfare il piacevole gusto dello stare in compagnia. Alcuni ciclisti in transito a San Pietro Polesine Pagina 6 Qui Trecenta Una serata nel pallone Il “mitico” Bruno Scavazza ai tempi del racconto “Si ruppero gli schemi: l’allenatore forse si indignò e la squadra andò letteralmente nel pallone” Franco Rossi … Allenatore Quando a Trecenta fra amici si parla e si chiacchiera, ci si trovi per caso o per il solito giro, insieme alle cose serie e meno serie che appartengono al nostro vivere quotidiano c’è sempre una rimpatriata in quell’area, dai contorni non ben definiti, la cui porta viene sempre aperta dall’immancabile frase: “te ricordito q’la ’olta?”. È un’area che sembra allungarsi sempre più , insieme alla voglia di fare, di vivere, di scommettere sul futuro in modo serio e a volte scherzoso. Te ricordito de q’la ’olta ch’a sen ’nda’ da Franco Rossi? Appunto, come non ricordare con simpatia ciò che magari si potrebbe o vorrebbe non tanto Questoripetere, brano può contenere perché 100-150esistono parole. ancora i protagonisti gli argoGli articoli di eunforse notiziario menti di essere allora…, ma per possono di qualsiasi una sensazione di tipo, strana ad esempio articoli sulle cose di stati d’animo, nuovebelle, tecnologie. di felicitàpossibile inconsciamente È inoltre descrivere (tendenze ? ), vissuta attorno a una economicotavola imbandita. Unache felicifinanziarie o previsioni tà che ogni tantoutili è piacevopossono risultare ai lettole ri. tirar fuori. Franco, tra altre cose, con Se il notiziario viene distribuialterne fortune, ma sicuro to internamente, è possibile impegno e passione, era inserire commenti sull'introallora della locale duzioneallenatore di nuove procedure o squadra di calcio, a cui tutti informazioni sul fatturato. guardavano aspettandosi In alcuni notiziari è presente miracoli calcistici. Miracoli forse no, ma una stagione indimenticabile, questo sì. Con Franco molti amici, giocatori, collaboratori, esperti, critici, ecc., il preparatore atletico prof. Gastone Paglierini e il mitico Bruno Scavazza. Quel calcio faceva parte di una realtà che era parte importante delle nostre giornate in quel di Trecenta. Poi Mario Columbis, che noi abbiamo sempre chiamato Marieto, promettente e istintiva ala sinistra che oltre al bel canto esibiva un sinistro dirompente; Marieto, insomma, che, prima di seminare il panico nella farmacia di Bologna, allora rischiava di seminarlo davvero nelle aree avversarie e a volte nelle “festine” fra amici. Giampaolo Ravazzoli, con pochi trascorsi calcistici, brevi apparizioni come portiere, ma sicure frequentazioni notturne e affidabile animatore di vita sociale. Uno insomma che vien subito voglia di prenderlo sul serio. Protagonista insaziabile e conduttore (sua la mitica 500) della serata. Mino Rizzioli, allergico alle regole e agli schemi calcistici, preferiva l’antica arte del “pìciaghe in t’le gambe subito”, e che quella sera fatidica aveva trovato le giuste parole per convincere il più riottoso Mario (orario di rientro rigorosamente stabilito padre) una colonna che dal viene aggior-e ilnata solitamente sempre in ogni numero, ad dispoesemnibile (in recensioni quel casodigli pio perPaolo consigli, ostacoli erano libri, lettere dei dovuti lettori oalun cattivo funzionamento editoriale, oppure per la predell’auto) in sentazione adi seguirlo nuovi dipendenti un’avventura o nuovi clienti. che avrebbe esaltato le doti di ospitalità di Franco (nostro allenatore) e l’umile pazientare di un cane lupo. Quegli alberi, quelle siepi, quella strada accarezzata dal buio punteggiato dalle lucciole, quel fiume sonnolento e ospitale, quelle case, quella chiesetta, quel campo di pesche… Insomma, la Vallalta, non toccarono certo il cuore dei tre viaggiatori, ma esperienza e conoscenza ci portano a confermare che si trattava senza dubbio di uno dei molti siti stupendi della vecchia Trecenta. La casa ben fatta, imponente e solida, dava sicurezza; e dalle ampie finestre illuminate si sentiva il calore dell’ospitalità (insomma, si andava a colpo sicuro). Quando però entravi nell’ampio cortile, un bel cane lupo ti faceva capire subito di stare all’erta. Quindi, spento il motore, i tre si misero a gran voce a chiamare “Franco… Fran- co… Franco...”, il quale, apparso subito sulla porta, prima di zittire il cane, sembrava aver capito che i tre, più che agli schemi e al futuro calcistico dell’AC Trecenta, avevano in mente altre cose. L’ospitalità e la cortesia di Franco e della sua famiglia era cosa nota. Entrammo, Franco era solo in casa e con un colpo d’occhio capimmo come attaccare , avere la supremazia del campo e “finire l’avversario”. La cucina ampia, tranquilla; la tavola: tutto contribuiva a tranquillizzare i giocatori ma, soprattutto, quando Franco mise al centro un bel salame e una pancetta come si deve, i nostri capirono che sarebbe stata una partita lunga, sofferta… ma che sarebbero comunque resistiti fino alla fine. “Uno spuntino, mi raccomando” disse Franco, anche perché il bel sacco di pane che faceva mostra di sé su una sedia vicino alla porta della cantina doveva servire per il giorno dopo. Quella sera Franco si accorse troppo tardi di non riuscire a controllare la squadra; la stessa presenza del lupo non gli fu di nessun aiuto. Curioso come il cane si sia addormentato fissando il coltello che implacabilmente tagliava, ora il salame, ora la pancetta. Si ruppero gli schemi: l’allenatore forse si indignò e la squadra andò letteralmente… nel pallone. Quando i tre uscirono cominciava a spuntare l’alba e il ritorno a casa fu impervio. Si vedevano tre figure spingere un’auto e si capiva come, tutto attorno, fosse una severa alzata di spalle da parte della natura. Per loro il calcio non era solo amicizia e divertimento ma anche… sacrificio e senso del dovere !. Mino Rizzioli Giugno - Luglio 2012 Pagina 7 Notizie da Casa S. Antonio Dopo l’arrivo della superiora suor Anna, le attività in Casa S. Antonio sono proseguite con un fitto programma di eventi. Il 27 aprile ha fatto visita ai nostri anziani il coro dell’Università della terza età di Castelmassa con un repertorio di canti popolari, diretto dal maestro Trambaiolli. L’ottimo coro, composto da 15 elementi, ha intrattenuto gli ospiti ed i loro familiari coinvolgendoli in molti motivetti e concedendo un bis alla canzone “Mamma”. La giornata si è conclusa con un rinfresco a buffet e con il rientro alle proprie stanze, tutti felici e sereni per una gioiosa giornata in compagnia. Domenica 29 aprile il gentilissimo invito dell’associazione ANTEAS di Trecenta ci ha portato a pranzo al ristorante Da Edy; un grande ringraziamento alla presidente ed a tutti i soci per il contributo ed il volontariato che offrono alla Casa ed ai nostri ospiti. Siamo così arrivati al mese di maggio, ed alla sentita Festa della mamma; il 13 maggio le “3 Fisarmoniche” hanno rallegrato la giornata con i loro canti popolari che hanno coinvolto la voce di tutti quanti. Le nostre bravissime educatrici hanno organizzato poi giochi, indovinelli e per concludere la rottura dell’uovo di cioccolata da 3 kg da parte della nostra superiora. Per omaggiare le nostre mamme, in collaborazione con le nostre cuoche, le ospiti in laboratorio di animazione hanno confezionato nei giorni precedenti, un biscotto rosso a forma di cuore con al fianco una pergamena con una poesia dedicata a tutte le mamme. L’appuntamento è stato molto gradito da tutti, ospiti e familiari che hanno collaborato nella partecipazione a tutti i giochi. Un ringraziamento particolare alle “3 fisarmoniche” e a tutti per la collaborazione. Il cuore donato alle mamme, ha il significato dell’amore che ogni mamma ha per la sua creatura ed anche del cuore grande di san Luigi Guanella; questo cuore non faceva classificazioni, non elaborava definizioni, ma accoglieva il bisogno sia sul piano materiale che spirituale, con la sensibilità e l’intuizione che soltanto un cuore che ama può avere. Vi aspettiamo numerosi ai prossimi appuntamenti nella Casa di San Guanella. Sara Belletti Che aria tira a Trecenta? Che aria tira a Trecenta? Beh... per ora discreta. Anche se… Pochi giorni fa l'ULSS 18 ha lanciato un appello alle istituzioni pubbliche (Comuni e Provincia) ad intervenire per migliorare la qualità dell'aria, visti i costanti sforamenti dei limiti di legge, in particolare per le polveri sottili, che sono causa di numerose e gravi malattie. Patologie cardio-vascolari; tumorali... in una terra dove si muore per cancro più che in qualsiasi altra parte d'Italia; respiratorie, allergiche ed ormonali; aumento della sterilità; delle malformazioni fetali ecc. In poco più di 3 mesi, non solo abbiamo avuto i 35 giorni di sforamenti previsti come tetto massimo dalla legge in un anno, ma abbiamo già raggiunto i 52. Con un ambiente già così gravemente compromesso, i trecentani dovranno pure respirare le tonnellate di sostanze nocive e di polveri sottili che l’inceneritore a biomasse di Bagnolo di Po emetterà dal suo camino. L'impianto – che partirà fra poco - vedrà Trecenta penalizzata sia perché è più vicina alla “grande stufa” sia perché è maggiormente esposta ai venti dominanti. InterComAmbiente si preoccupa per le conseguenze negative che questo avrà sulla salute delle persone e soprattutto dei bambini e degli anziani, molto più vulnerabili agli agenti inquinanti rispetto agli adulti . Siamo anche preoccupati per il declassamento della qualità e del prezzo dei prodotti orto-frutticoli e per il pesante deprezzamento degli immobili e delle aree edificabili (settore già penalizzato dalla crisi finanziaria). Non sono prospettive per un futuro sereno. InterComAmbiente intende proseguire la sua lotta alla centrale di Bagnolo di Po e farà eseguire delle analisi mirate nell'aria e nei terreni, al fine di conoscere la concentrazione di alcuni inquinanti prima dell’entrata in esercizio di detto impianto. Anche il sindaco del Comune di Trecenta ha chiesto delle analisi all’ARPAV, ma non sappiamo ancora se e quando verranno effettuate. E' perciò necessario rivolgersi ad un laboratorio autorizzato, in tempi brevi. Sarà un'operazione costosa ma indispensabile se si vuole avere un termine di paragone tra il “prima” e il “dopo” l’entrata in funzione del combustore. Questo sarà l'unico strumento con cui potremo, poi, dimostrare il peggioramento della qualità dell'aria e la pericolosità dell’inceneritore. Pertanto, chiediamo a tutti i cittadini di aiutarci attraverso un contributo finanziario, anche piccolo, per poter fare queste analisi. Per chi vuole sostenerci in questa lotta, il nostro referente a Trecenta è Paolo Rizzati, (numero di telefono 0425/701425, ore pranzo e cena). Grazie! Diane Ghirardo InterComAmbiente San Luigi Guanella “InterCom Ambiente intende proseguire la sua lotta alla centrale di Bagnolo di Po” La centrale di Bagnolo di po http://quitrecenta.altervista.org EDITORE E PROPRIETARIO: PRO LOCO TRECENTA Piazza San Giorgio, 30 45027 Trecenta (RO) Tel.: 0425 701457 Fax: 0425 700258 E-mail: [email protected] www.prolocotrecenta.it quitrecenta.altervista.org DIRETTORE RESPONSABILE: Francesco Romani [email protected] REDAZIONE: Piazza San Giorgio, 30 45027 Trecenta (RO) IN REDAZIONE: Chiara Mora Sara Belletti Gastone Paglierini STAMPA: Tipografia Masi di Masi Giuseppe & C. S.n.c. Via Cigno, 169 45021 Badia Polesine (RO) Registrazione del Tribunale di Rovigo 17 febbraio 2010 n. 2 Sariano: le scuole Come si viveva nelle scuole di Sariano? Ve lo siete mai chiesto? Ora che sono diventate ostello, poi! Perché là dentro ci abitava il bidello con la sua famiglia, da una parte, e una delle maestre, dall'altra (la mitica maestra Sassoli, che... altro che telefono azzurro). Stanze enormi, che una volta erano state anch'esse aule, che il Comune aveva magnanimamente messo a disposizione del novello sposo, Bruno Milani, che aveva solo una stanza a Magherino. Stanze enormi, dicevo, 5 metri di altezza per altri 5 di larghezza, con finestre alla vecchia maniera, cioè di carta velina: spifferavano che era un piacere. E fino al 1971 l'acqua la si prendeva dalla pompa che si vede ancora sul confine con la casa di Ermes, uno dei miei fieri avversari a scacchi (l'altro era Toni, ma ch'el le ciapava sempar). Sapete cosa significa portare in casa due secchi d'acqua attraversando il corridoio e poi farsi tre rampe di scale, su su fino a dove le vedete adesso? Meglio della Tecnogym! Ti fai due gambe come quelle di un rugbista e due braccia da culturista. Ai turisti che verranno ospiti del novello ostello, consiglio questa ginnastica. L'inverno, beh.... si può comprendere come era: mi-ci-dia-le. Un'unica stanza riscaldata da una di quelle stufe a legna che si vedono ancora in giro, ma il cui effetto era sminuito dagli spifferi sia delle finestre, sia delle porte che si chiudevano alla me-ne-frego. A letto avevamo una coltre di trapunte stile film horror del conte Dracula, Transilvania, che mica è pianura, ma montagna. Tanto per rendere l'dea. Ma noi eravamo felici. La vista sulla piazza poi, era impareggiabile: la chiesa e il campanile erano proprio di fronte, con i colli che si vedevano in lontananza, verso Padova. Poi quando don Onorio riuscì a mettere l'orologio sul campanile, novello emulo di un altro grande Appuntamenti Giugno 2012 facebook.com/trecenta prete, anche se di fantasia, Don Camillo, bastava, dalla finestra, buttare un occhio per sapere che ora era. D'estate il cortile dietro le scuole era uno spettacolo: i pioppi che lo circondavano, il vento che li percorreva, i bambini alla mattina durante la ricreazione. E poi la notte con le finestre aperte c'era il cinema, quello che nella mia fantasia di bambino era la luce dei fari delle macchine che da Salara andavano su verso Trecenta: seguivo le luci che partivano dal lato del letto fino a quando andavano a spegnersi sull'armadio. Il cinema, nella testa di un bambino anni '60, era quello. Ma un capitolo a parte lo voglio dedicare ai ragni: ce n'erano dappertutto, ma quelli più schifosi erano in quelli che oggi si chiamano bagni, ma che allora erano veri e propri cessi: due sagome di piedi ai lati e un bel buco da..."centrare". E quando eri accucciato là sopra, ecco che venivano fuori questi piccoli mostriciattoli marroni, pelosi, veloci sulla loro ragnatela spessa. Li vedevi a mezzo metro da te come se da un momento all'altro ti volessero saltare addosso. Si fermavano 5 secondi e poi ritornavano nella loro tana, nel buco del legno ai lati del muro. Una volta mio padre ne beccò uno nero, grosso e peloso, parente stretto di qualche tarantola brasiliana, proprio sotto le finestre del corridoio dalla parte della piazza. E adesso è ostello per i turisti che avranno la bontà di venire a visitarci, dedicato a don Onorio; una cosa incredibile, con i bagni e le docce che erano stati i sogni di mia madre. E l'ascensore. E l'allarme, visti i tempi. Molto bello, non c'è che dire: ma la durezza delle scuole, come erano 40-50 anni fa, non andrà via dalla zucca di molti, almeno fino a quando non incomincerà il viaggio al cimitero. E allora amen. Giovanni “Moreno” Milani Venerdì 1 giugno | h 17 Chiusura anno accademico 2011/2012 Università Popolare Polesana Ipsaa “M. e T. Bellini” Sabato 2 giugno Festa della Repubblica 15, 16, 17. 23 e 24 giugno | h 19,30 Festa del Salame Pro Loco Trecenta Parco Paiolo Sabato 23 giugno | h 15 Domenica 24 giugno | h 9 Mototour notturno del Polesine Moto Club 3 Centauri Provincia di Rovigo - Trecenta Luglio 2012 Dal 6 all’8 luglio | h 20 Festa Aido Associazione Aido Trecenta Parco Paiolo Dal 27 al 30 luglio | h 19,30 Sariano in piazza coi bàgar Pro Loco Trecenta Sariano Dal 27 al 29 luglio Trecentallora Moto Club Trecenta Località Dossi di Trecenta