Confsal 11

Transcript

Confsal 11
1
f
confsal
Anno XXI - numero
Venerdì 22 gennaio 2016
Confederazione
E u r o p e a
dei Sindacati
Indipendenti
Tariffa R.O.C. Poste Italiane S.p.a.
Spedizione in A bbonamento Postale
D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n. 46)
art. 1 comma 1 - DC B Roma
Euro 0,70
A bbonamento annuale Euro 26,00
La copia si può anche acquistare
nelle nostre sedi C onfsal in tutta Italia
QUINDICINALE DI POLITICA E INFORMAZIONE SINDACALE
60122
Società
Cultura
Lavoro
CONFEDERAZIONE GENERALE SINDACATI AUTONOMI LAVORATORI
Sito Internet: www.confsal.it
E-mail: [email protected]
Confsal
Ccnl per lavoratori
imprese
antincendio
New Deal Europe
Piano straordinario
per lo sviluppo sostenibile
e l’occupazione
Confsal-Salfi
Da Renzi molte
parole ma non
reale contrasto
A pagina 4
A pagina 4
A pagina 2
AL GOVERNO RENZI
TURISMO
La Confsal: il 2016 sia l’anno dei valori
avanti, al passo del gambero
Ma servono interventi su lavoro, legalità, evasione fiscale e contributiva
p
er l’italia l’avvento
dell’anno 2016 è stato salutato con una didi Marco Paolo Nigi*
chiarazione oltremodo
impegnativa da parte del
premier Matteo Renzi,
secondo la quale il governo intende incentrare
la sua azione per l’affermazione concreta dei
“valori”, nonché dal discorso di fine anno 2015
del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, indirizzato ai cittadini italiani in cui emergono chiaramente le
priorità - da affrontare
con decisione e forza del lavoro, della legalità
e dell’evasione fiscale.
La Confsal a queste
tematiche centrali socioeconomiche e culturali
ha dedicato importanti
sessioni del suo Consiglio generale, ritenendo
lavoro, legalità e equità
fiscale “valori” irrinunciabili della società civile, dell’economia e della
finanza pubblica.
pertanto, la nostra
Confederazione sindacale prende atto con soddisfazione dei due eventi
politici di inizio anno
2016: l’impegno del governo per l’affermazione
dei valori e la comunicazione diretta ai cittadini
italiani del presidente
della Repubblica consistente in una corretta
a pagina 8
La rappresentatività non regolamentata
è un ostacolo alla trattativa
L
a mancanza di un accordo-quadro
sul modello contrattuale riconosciuto pienamente dalle parti che lo
avevano sottoscritto o di un nuovo accordo e la contemporanea assenza di
regole cogenti erga omnes sulla rappresentanza sindacale può costituire
un serio ostacolo all’apertura dei negoziati. ad affermarlo il Segretario generale della Confsal, Marco paolo nigi.
La Confsal, nel condividere il principio della centralità del contratto nazionale e il mantenimento dei due livelli
contrattuali, ritiene che sia indispen-
Boeri: tagliamo le pensioni
degli italiani all’estero
Così si può risparmiare per l’integrazione
detta del presidente
dell’inps, Tito Boeri, ai
pensionati italiani residenti all’estero dovrebbe
essere decurtata la pensione perché sono soggetti solo alla tassazione alla
fonte e non consumando
in italia evitando così di
essere soggetti a quella
indiretta. E dal momento
che si calcola che i pensionati espatriati siano oltre 400mila la perdita per
l’Erario sarebbe di oltre
un miliardo di euro l’an-
analisi socio-economica
e una conseguente realistica rappresentazione
dei disagi e delle legittime aspettative del paese.
Ora, il nostro auspicio è che il premier Renzi onori fino in fondo
l’impegno assunto di
CONTRATTI
PENSIONATI
a
Crescita: in Italia + 2,1% nel mondo + 4%
no. pertanto, afferma
Boeri, ai pensionati residenti all’Estero il trattamento di quiescenza dovrebbe essere ricalcolato
col sistema contributivo e
conseguentemente ridotto. il taglio potrebbe essere anche del 30 per cento
nel caso dei pensionati
più anziani. i risparmi derivanti da questa operazione potrebbero poi essere reinvestiti in un appoa pagina 7
sabile un serio confronto su tempi e
modalità dell’applicazione del Jobs act
e sugli altri punti delle linee-guida confindustriali, sottolinea nigi.
intanto, la Confsal sostiene l’urgenza di rinnovare i contratti - secondo il
modello vigente in funzione della crescita economica e per l’affermazione
dell’equità retributiva. nel contempo,
noi riteniamo - continua nigi - che si
debba tenee aperto parallelamente un
franco confonto finalizzato alla stesura
di un accordo-quadro per l’introduzione di un nuovo moa pag. 8
la nota stonata
a scuola di “rumeno”
A Ladispoli (Roma) c’è chi si è preoccupato di rendere obbligatorio lo studio della lingua rumena in orario curriculare per la scuola dell’infanzia e per la primaria in classi frequentate anche da Italiani e da altre etnie. L’autonomia scolastica consente una simile
opzione che tuttavia, se non ben meditata, presenta
aspetti paradossali. Infatti, a parte la modestissima
rilevanza che il rumeno riveste nel mondo, bisogna
considerare che in Italia vi sono oltre 80 etnie che cercano di integrarsi con la popolazione locale. E l’unica
amalgama è l’utilizzo di un linguaggio comune che,
ovviamente, non può che essere quello della lingua
italiana. Imporre l’insegnamento della lingua rumena
va nella direzione opposta e, tra l’altro, ha già suscitato forti proteste specialmente tra gli italiani ai quali
sembra, assai giustamente, di essere loro a doversi
integrare in casa propria con la lingua altrui. ❐
di Federico De Lella
g
rande soddisfazione
del governo per la
crescita registrata nell’anno in corso del settore turistico. Finalmente un dato positivo
dall’industria turistica
del paese che da tempo
mostrava preoccupanti
segni di cedimento a favore di un’agguerritissima concorrenza. È bastato un incremento di
presenze del 2,1 per
cento per far gridare i
nostri governanti al miracolo, al superamento
di quella drammatica
crisi economica che sta
sconvolgendo il paese.
Soddisfazione ancor più
motivata perché accompagnata da una crescita
occupazionale del settore tale da far scendere il
tasso di disoccupazione
nazionale all’11,9 per
cento.
a pagina 7
PICCOLE IMPRESE
nuove strategie
per formazione continua
Con i fondi modernizzato il sistema
È
un dato di fatto che le
novità legislative portino spesso a dei cambiamenti relazionali e organizzativi.
gli ultimi schemi di
decreto legati al Jobs act,
in particolare il riordino
degli ammortizzatori sociali, incidono in modo
sensibile nelle strategie
dei fondi interprofessionali
in materia di formazione
continua.
ai fondi spetterà da
oggi modernizzare il siste-
ma di gestione dello
0,30%, senza subire per
tagli e decurtazioni.
aver esteso l’accesso
alla cassa integrazione
anche alle imprese dai 6
ai 15 dipendenti (con diverse aliquote sul monte
salari) consentirà a queste
ultime, qui si fa riferimento a quelle iscritte a Formazienda, di intensificare
l’acceso alla formazione
continua al fine di partecia pagina 7
VEnERDì 22 gEnnaiO 2016
2/UniOnE EUROpEa
PON ISTRUZIONE
attuazione Quadro Strategico Comune Europeo
Le finalità sono quelle di qualificare il Sistema pubblico di Istruzione
i
n base all’accordo di partenariato
per l’attuazione del Quadro Strategico Comune Europeo, la Confsal ha
partecipato ad alcuni incontri in occasione della presentazione del nuovo programma Operativo nazionale
istruzione.
Roma. Ministero Pubblica Istruzione
La Finalità del PON
Qualificazione del Sistema pubblico
di istruzione.
I Beneficiari: scuole pubbliche di
ogni ordine e grado (comprese scuole
dell’infanzia).
Destinatari: studenti, personale
della scuola, adulti.
Impegno finanziario: 2,1 miliardi alle Regioni meno sviluppate; 200 milioni alle Regioni in transizione; 700 milioni alle Regioni più sviluppate.
Strumenti di attuazione: piano integrato - è il principale strumento di
attuazione del pOn MiUR (Ministero
istruzione Università Ricerca) attraverso il quale viene messo a bando
un set differenziato di azioni. alcune
azioni potranno essere oggetto di disposizioni attuative specifiche (es: interventi di riqualificazione edilizia).
ASSE I
investire nelle competenze, nell’istruzione e nell’apprendimento permanente (FSE-Fondo Sociale Europeo).
È
il momento di un forte
movimento dal basso
tramite un’iniziativa dei cittadini europei (ice) che chieda l’attivazione di un piano
europeo straordinario per lo
sviluppo sostenibile e l’occupazione.
Considerati i limiti delle
politiche di austerità finora
sperimentate e quelli di una
crescita su base nazionale,
questa sembra essere la via
maestra per uscire dalla crisi.
il piano, che deve essere
almeno di 350 - 400 miliardi
di euro in tre anni, deve essere finanziato da nuove risorse proprie provenienti da:
una tassa sulle transazioni
finanziarie - necessaria a penalizzare la speculazione finanziaria (la Commissione
ha calcolato che dovrebbe
fruttare un gettito di almeno
30 miliardi di euro all’anno);
una carbon tax - per combattere i cambiamenti climatici e favorire la transizione
verso le energie rinnovabili
(che dovrebbe fruttare un
gettito di almeno 50 miliardi
di euro all’anno), e le euroobbligazioni, in particolare
euro project-bonds. i Fondi
messi a disposizione dall’Ue
per affrontare la disoccupazione sono del tutto insufficienti.
È dunque necessario destinare nuove risorse a un
Fondo europeo per l’occupazione soprattutto dei giovani.
La proposta di ice è promossa e sostenuta da un ampio
schieramento di Forze politiche, economiche e sociali:
Regionale).
Risultati attesi: miglioramento della
sicurezza, dell’efficientamento energetico, dell’attrattività e della fruibilità
degli ambienti scolastici;
• diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della
formazione e adozione di approcci didattici innovativi, anche attraverso il
sostegno all’accesso a nuove tecnologie
e la fornitura di strumenti di apprendimento adeguati e la promozione di risorse di apprendimento on-line.
ASSE III
Risultati attesi: riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa a parità di contesto e con attenzione a specifici target;
• miglioramento delle competenze
chiave degli allievi;
• miglioramento della capacità di
autodiagnosi, autovalutazione e valutazione delle scuole e di innovare la didattica adattandola ai contesti;
• innalzamento del livello di istruzione della popolazione adulta, con
particolare riguardo alle fasce di istruzione meno elevate;
• qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale, anche attraverso l’intensificazione dei rapporti scuola-impresa e lo sviluppo di poli tecnico-professionali;
• diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della
formazione e adozione di approcci didattici innovativi.
ASSE II
potenziare le infrastrutture scolastiche e le dotazioni tecnologiche
(FESR-Fondo Europeo di Sviluppo
• Aumento della trasparenza dell’accesso ai dati pubblici;
• miglioramento della qualità dei
servizi offerti dalla pubblica amministrazione;
• aumento dei livelli di legalità nell’azione della pubblica amministrazione;
• miglioramento della governance
multilivello.
ASSE IV
• Migliorare l’efficienza, l’efficacia e
la qualità degli interventi finanziati,
nonché la verifica e il controllo degli
stessi;
• migliorare e sviluppare modalità,
forme e contenuti dell’informazione e
pubblicizzazione del programma, degli
interventi e dei risultati.
NEW DEAL EUROPE
piano straordinario per sviluppo
sostenibile e occupazione
La richiesta parte da un’iniziativa dei cittadini europei
Federalisti Europei, Sindacati dei
lavoratori, Organizzazioni della
società civile, Sindaci di importanti
città, personalità
del Mondo della
cultura. Si sono
costituiti Comitati
nazionali promotori dell’ice in Belgio, Francia, grecia, Lussemburgo,
italia, Repubblica
Ceca, Spagna, Ungheria. Sono in via di costituzione Comitati in altri paesi dell’Unione Europea.
L’Unificazione Europea ha
portato pace, democrazia e
benessere in un continente
impoverito e devastato da
due guerre mondiali. Oggi,
però, l’Unione Europea non
sa rispondere alle sfide che
la investono. per questo occorre cambiare. non siamo
più disposti ad accettare
questa Europa della disoccupazione, del lavoro precario e sottopagato, del taglio
delle protezioni sociali, della
povertà crescente, del declino economico e sociale, della
fine delle speranze.
Chiediamo una svolta
nelle politiche dell’Unione
Europea, verso un’Europa
della solidarietà sociale, dello sviluppo sostenibile, della
democrazia partecipativa.
Chiediamo un grande
new Deal Europeo per vincere la crisi e riacquistare
competitività. Chiediamo gli
Stati Uniti d’Europa: non solo un’economia, ma un vero
governo comune con responsabilità e poteri condivisi in
grado di parlare “con una
sola voce” al mondo. Se si
perde questa sfida, siamo
tutti perduti. Chiediamo a
tutti i cittadini europei di
impegnarsi per vincere questa sfida con una grande iniziativa popolare comune ai
paesi dell’Unione.
Questa iniziativa urgente
e necessaria è l’iniziativa dei
cittadini europei
new Deal 4 Europe, per attivare un
piano
Europeo
straordinario per
lo sviluppo sostenibile e l’occupazione. Raccogliamo
almeno un milione
di firme in almeno
sette paesi Europei per chiedere
alla Commissione
Europea un provvedimento legislativo che realizzi il piano,
metta fine alla crisi, cambi
l’Europa, ci restituisca la
speranza.
L’iniziativa dei Cittadini
europei “new Deal 4 Europe
- per un piano Europeo
straordinario per lo sviluppo
sostenibile e l’occupazione”
registrata il 7 marzo 2014
dalla Commissione Europea
parte con la raccolta firme
on-line sul sito www.newdeal4europe.eu.
Dopo il lancio ufficiale
della campagna avvenuto
con conferenze stampa a
Bruxelles, Roma e parigi e
decine di iniziative di raccolta - firme - sui moduli cartacei - è ora possibile sottoscrivere on-line l’iniziativa
dei cittadini europei (ice) che
chiede alle istituzioni Europee di andare oltre l’austerità e impegnarsi a rilanciare
l’economia europea e l’occupazione attivando un piano
Europeo straordinario finanziato con risorse proprie provenienti dalla tassa sulle
transazioni finanziarie e dalla carbon-tax.
a partire dal sito web della
campagna
europea
www.newdeal4europe.eu con
un solo “click” e in pochi
istanti è possibile attivare il
più importante strumento di
democrazia partecipativa
messo a disposizione dal
Trattato di Lisbona. L’obiettivo del Comitato Europeo,
presieduto da Fausto Durane e philippe grosjean e sostenuto da Federalisti Europei, è di raggiungere un milione di adesioni.
il successo di questa iniziativa, rivolta in particolare
ai giovani per i quali l’ice
chiede l’istituzione di un cospicuo Fondo Europeo per
l’occupazione, sarà la miglior
risposta per arrestare l’ondata euroscettica e nazionalista che sta attraversando il
Vecchio Continente. promotori di questa azione sono i
Federalisti Europei, i Sindacati, le associazioni della società civile (in italia acli-Fai,
aede, altramente, arci, asege, Cesi, Cife, Cime, European alternatives, Libera Flare, gfe, Legambiente, Libertà e giustizia, Mfe), Sindaci (anci, aiccre) personalità del mondo della Cultura
Europea (Manifesto di sostegno).
giURiSpRUDEnza/3
VEnERDì 22 gEnnaiO 2016
SICUREZZA SOCIALE
Tutela dei lavoratori autonomi
che si spostano all’interno della Ue
La pensione è dovuta dall’inizio di versamenti effettivi
L
’art. 27 del regolamento (CEE) n.
1408/71 del Consiglio,
relativo all’applicazione
dei regimi di sicurezza
sociale ai lavoratori subordinati, ai lavoratori
autonomi e ai loro familiari che si spostano all’interno della Comunità,
nella sua versione modificata ed aggiornata, in
combinato disposto con
l’allegato Vi, rubrica R,
punto 1, lettere a) e b)
del regolamento, deve
essere interpretato nel
senso che la pensione di
un beneficiario deve essere considerata come
dovuta a far data dall’inizio del periodo per il
quale tale pensione è
stata effettivamente versata all’interessato, indipendentemente dalla data in cui il diritto a tale
IN BREVE
RETRIBUZIONI
indossare la divisa
è lavoro effettivo
i
l tempo impiegato per
indossare la divisa per
la Cassazione civile, sentenza 28/37/2014, è da
considerarsi lavoro effettivo e, pertanto, deve essere retribuito, ove tale
operazione sia diretta
dal datore di lavoro, il
quale ne disciplina il
tempo ed il luogo di esecuzione, ovvero si tratti
di operazioni di carattere
strettamente necessario
ed obbligatorio per lo
svolgimento dell’attività
lavorativa.
DIPENDENTE PUBBLICO
Tutelato
chi segnala illecito
p
ubblicata nella g.U.
n. 110 del 2015, la
determina 28 aprile
2015, n. 6 dell’autorità
nazionale anticorruzione, con cui vengono
fornite le linee guida
per la tutela del whistleblower; l’anaC fornisce le misure che le
pubbliche amministrazioni devono approntare per tutelare la riservatezza dell’identità dei
dipendenti che segnalano illeciti di cui vengono a conoscenza nell’ambito del rapporto di
lavoro, e individua i migliori sistemi di gestione delle segnalazioni.
pensione sia stato formalmente accertato e
anche, eventualmente,
nell’ipotesi in cui esso
inizi a decorrere precedentemente alla data
della decisione con cui la
stessa pensione è stata
concessa.
gli artt. 27 e 84 bis
del regolamento n.
1408/71, nella sua versione modificata ed aggiornata, in combinato
disposto con l’allegato
Vi, rubrica R, punto 1,
lettere a) e b) del regolamento, devono essere interpretati seconda la
Corte di giustizia U.E.,
sentenza n. 543/13 del
4 giugno 2015, nel senso
che ostano alla normativa di uno Stato membro
che non consente al beneficiario di una pensione, concessa da tale Stato membro con efficacia
retroattiva di un anno, di
affiliarsi a un’assicurazione malattia obbligatoria con la medesima efficacia retroattiva e che si
risolve nel privare tale
beneficiario di qualsivoglia tutela previdenziale,
senza che si tenga conto
di tutte le circostanze rilevanti, segnatamente
quelle relative alla sua
situazione personale.
IN BREVE
LICENZIAMENTO DISCIPLINARE
Diritto del lavoratore incolpato
di esercitare in pieno la difesa
i
n tema di licenziamento disciplinare,
la contestazione dell’addebito disciplinare
a carico del lavoratore
subordinato non può
assimilarsi alla formulazione dell’accusa in
sede penale, assolvendo esclusivamente alla
funzione di consentire
al lavoratore incolpato,
di esercitare pienamente il proprio diritto
di difesa.
ne discende, dunque, ad avviso della
Cassazione civile, sezione lavoro, sentenza
n. 13/2015, che il rispetto del canone della
specificità, la contestazione dell’addebito non
richiede l’osservanza
TRASFERIMENTO CONTRATTO LAVORO
anche se illegittimo non si configura
come danno da licenziamento
MALATTIA
Lo svolgimento d’attività lavorativa
per terzi non è causa di licenzamento
Compatibilmente con la guarigione del lavoratore
L
o svolgimento di
un’attività lavorativa in favore di terzi, da
parte del lavoratore assente per malattia, non
costituisce giusta causa di licenziamento nell’ipotesi in cui non pregiudichi la guarigione
del prestatore, che abbia ripreso regolarmente l’attività contrattuale al termine del periodo determinato dall’inail per l’infotunio.
Lo ha stabilito la Cassazione civile
con sentenza 4237/2015. in ogni caso,
la valutazione della sua compatibiltià
con il puntale recupero della piena idoneità fisica va effettuato e post e non
ex ante e la regolare ripresa del servizio
può essere intesa, di
per sé, come elemento
idoneo a dimostrare la
inidoneità dell’attività
svolta presso terzi a
pregiudicare il recupero delle normali energie psicofisiche dell’interessato.
in ipotesi siffatte,
la condotta del lavoratore può ritenersi
al più meritevole di una sanzione conservativa, data la scarsa lealtà dallo
stesso dimostrata, che, se riteneva di
aver raggiunto la guarigione prima della scadenza del periodo di malattia,
avrebbe dovuto, correttamente, offrire
la propria prestazione al datore di lavoro, anziché ad un terzo.
VIGILI DEL FUOCO
ininfluenti i giudizi di idoneità del volontario
per la stabilizzazione permanente
In presenza di una rinnovata valutazione dei requisiti psico-fisici
a
ll’ingresso in via
permanente nel
Corpo nazionale dei
Vigili del Fuoco si
collega uno stabile
impegno caratterizzato d maggiori responsabilità con più
intenso livello di
stress, al fine di
fronteggiare eventi
caratterizzati da criticità; pertanto ciò implica una rinnovata valutazione dei requisiti psicofisici ed attitudinali in base alla
speciale regolamentazione dettata
dal D.M. n. 78 del 2008 (che si dà
carico di individuare congruamente in
dettaglio ogni patologia afferente alla
sfera fisica o psichica incompatibile
con la peculiare posizione di status),
cui non sono paragonabili i giudizi di
idoneità per Vigile
del Fuoco volontario
già riportati dal candidato.
a sottolinearlo sono stati i giudici della terza sezione del Consiglio
di Stato con la sentenza n. 2055 del
24 aprile 2015.
degli schemi prestabiliti e rigidi propri del capo di imputazione di
un reato. inoltre è da
ritenersi pienamente
ammessa la contestazione per relationem
quando fatto e comportamenti richiamati
in sede penale, siano a
conoscenza dell’interessato, risultando rispettati, in tal caso, i
principi di correttezza e
garanzia del contraddittorio.
i
n caso di accertata illegittimità del trasferimento del contratto
di lavoro, la prosecuzione dell’attività lavorativa con la società
acquirente il ramo di
azienda, con conservazione di tutti i diritti
derivanti, secondo la
Cassazione civile, sentenza 7281/2015, non
consente la configurabilità di un danno da
licenziamento illegittimo in capo al lavoratore, non essendo inter-
venuto alcun allontanamento dal posto di
lavoro.
in ipotesi siffatte il
prestatore può chiedere il risarcimento del
danno per la illegittima
cessione del rapporto
di lavoro secondo le
norme codicistiche sull’illecito contrattuale e
non già secondo la disciplina speciale posta
dall’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. L’illecito contrattuale sussistente a carico del datore di lavoro, pertanto, dà luogo ad una
obbligazione risarcitoria in favore del lavoratore in presenza della
prova del danno (nella
specie non ravvisabile
poiché il rapporto è
proseguito con la società).
CONTESTAZIONE DISCIPLINARE
L’immediatezza del provvedimento
non viola la possibilità di difesa
L
a regola dell’immediatezza della contestazione disciplinare,
intesa principalmente
a garantire al lavoratore incolpato l’effettiva
possibilità di difesa,
non è violata, come da
sentenza della Cassazione civile sez. lavoro
n. 10727/2015, se il
datore di lavoro proceda all’incolpazione solo
dopo avere avuto piena conoscenza dei fatti
e piena possibilità di
convincersi dell’illecità
di essi. Ciò richiede,
specie quando le contestazioni siano relati-
ve (come nella fattispecie) all’effettuazione da
parte del lavoratore di
complesse operazioni
bancarie, un congruo
periodo di tempo, nell’interesse dello stesso
lavoratore, tanto più
se si tratta di comportamenti penalmente
rilevanti.
VEnERDì 22 gEnnaiO 2016
4/DaLLE FEDERaziOni
fEDERAzIonI
CONFSAL
con una maggiore flessibilità e, insieme, un
rafforzamento delle tutele del lavoratore, una
grande attenzione ai
processi qualificanti e alla formazione del lavoratore (fino all’ottenimento
del patentino) a maggiore garanzia del cittadino,
il richiamo al contesto
europeo.
per nigi, questo contratto “vuol dare una risposta alle esigenze di
cambiamento della contrattualistica nazionale
per un rilancio reale dell’occupazione”.
imprese anticendio: firmato Ccnl
Introdotte importanti innovazioni contenute che rilanciano l’occupazione
È
stato stipulato il
Contratto Collettivo
nazionale di lavoro per i
dipendenti delle imprese
esercenti attività di produzione, di installazione,
di manutenzione mezzi e
impianti antincendio, di
sorveglianza antincendio
e connessa formazione.
Si tratta dell’unico
specifico contratto del
settore che occupa
70mila addetti. Ha durata triennale. Hanno firmato, per la parte datoriale, il presidente della
Fisa (Fire Security association) e, per la parte
sindacale, il Segretario
generale della Confsal
(Confederazione generale
dei sindacati autonomi
dei lavoratori), Marco
paolo nigi, e il Segretario
della Confsal-Vigili del
Fuoco, Franco giancarlo.
Diverse le innovazioni
contenute nel testo che,
tra l’altro, tiene conto di
tutti gli elementi contenuti nel Jobs act e dei
relativi decreti attuativi.
Tra le più importanti: la
centralità della contrattazione di secondo livello, una riduzione dei livelli di inquadramento
CONFSAL-SALFI
Lotta all’evasione. Da Renzi molte
parole ma niente su reale contrasto
Callipo sollecita ad una cooperazione internazionale con scambio dei dati
S
ul tema della lotta all’evasione
fiscale parla poco o meglio
parla di tutto, tranne che di contrasto all’evasione, come dimostrano le poche esternazioni fatte
da quando si è insediato al governo”. ad affermarlo è Sebastiano Callipo, Segretario generale
della Confsal-Salfi, sindacato autonomo dei lavoratori finanziari,
secondo il quale “sul fisco molte
promesse elettorali sono rimaste
inattuate o tradite”.
Mentre “ben più concreti ed efficaci appaiono gli interventi a
vantaggio di ceti sociali meno sensibili alla lotta all’evasione fiscale,
che hanno prodotto interventi dal
sapore elettorale quali, ad esempio, la voluntary disclosure, l’innalzamento del limite del contante
e il nuovo messaggio sulla lotta all’evasione, per il quale alla voce
“lotta all’evasione” si è sostituita la
voce “pagare meno per pagare tutti”, puntualizza Callipo.
in sintesi, si antepone alla caccia ai capitali in nero - dice - il taglio delle tasse e, alla lotta all’evasione fiscale, la riduzione genera-
J
Sebastiano Callipo
lizzata delle imposte, sotto l’egida
del criterio della giustezza della
svolta politica e forse elettoralistica, sfacciatamente ad orologeria.
per il Segretario generale della
Confsal-Salfi, “il messaggio è
chiaro e preciso, anche per l’agenzia delle entrate”.
Sulle agenzie fiscali - denuncia - serpeggia voglia politica di
“mutazione genetica”, al fine di
non perdere un bacino elettorale
troppo grosso e sul quale qualsiasi governo si gioca i risultati elettorali, alla faccia dei principi costituzionali che dovrebbero governare la materia e a dispetto delle
aspettative dei contribuenti onesti
e di decine e decine di migliaia di
obs act, o meglio la volontà politica di
cancellare i più importanti diritti sanciti dallo Statuto dei Lavoratori.
Le ultime rilevazioni istat fanno registrare un calo degli occupati rispetto al
giugno 2014 di 80.000 unità e riprende
a crescere la disoccupazione in generale:
il Jobs act illude il mondo del lavoro con
un rilancio occupazionale che di fatto
non avviene. Siamo di fronte al fallimento del Jobs act rispetto alla tanto decantata creazione di posti di lavoro.
Unisin esprime preoccupazione per
l’inesistente reazione del mondo politico
di fronte ad una disoccupazione giovanile giunta al 44%, con un tasso di disoccupazione globale che sale al 12,7%. il
Jobs act è in vigore ormai da parecchi
mesi e se questi sono i risultati... non ci
sono speranze!
a proposito della lieve crescita del numero di coloro che sono usciti dallo status dei cosiddetti “inattivi”, vale a dire
che hanno smesso di cercare lavoro, che
segnano un misero +0,1%, il governo
aveva assicurato una immediata ripresa
di fiducia da parte dei cosiddetti inattivi
lavoratori finanziari, che della lotta alla evasione hanno fatto un
punto di onorato impegno professionale quotidiano.
Secondo Callipo, emerge la
“conseguente esigenza sana di rivedere la strategia agenziale sotto
tre nuove direttrici: disinnescare la
crisi gestionale in atto negli uffici,
che ha suggerito, peraltro, la proroga dei termini sul rientro dei capitali detenuti all’estero, con ben
altri interventi governativi e riorganizzativi interni, nonché premiali
per il personale tutto; rivedere
priorità e metodologie accertative,
per concentrarsi su chi è ignoto al
fisco, al di là degli interventi già
previsti nella legge delega”.
E infine, conclude Callipo: “inserirsi adeguatamente nella cooperazione internazionale anti elusiva, afferente i gruppi transnazionali, con una intensa attività di
scambio informativo internazionale, su base multilaterale, per
recuperare cifre imponenti, anziché accanirsi con contenziosi costosi e inutili su milioni di piccoli
contribuenti”.
CONFSAL-UNSA-BENI CULTURALI
La Biblioteca nazionale
è allo sbaraglio
Guerra non dichiarata tra direttori generali
L
a Biblioteca nazionale
centrale di Firenze è
allo sbaraglio per una
guerra sorda, non dichiarata, fra direttori generali
che si contendono la dirigente Letizia Sebastiani.
a denunciarlo è il
coordinatore regionale
del sindacato ConfsalUnsa Beni Culturali
Learco nencetti, per il
quale adesso la biblioteca
oltre a non avere sufficienti risorse finanziarie
per la manutenzione e
poco personale, è lasciata
a se stessa e senza direzione.
La vicenda, spiega il
sindacalista, deriva dalla
firma della dirigente Sebastiani per la conduzione dell’istituto Centrale
per il Restauro e la Conservazione del patrimonio
archivistico e Librario,
icr-Cpal. adesso, aggiun-
UNISIN
La disoccupazione continua a crescere
malgrado la cancellazione dei diritti
Si introducono nel mondo del lavoro nuova schiavitù e precarietà
ge, apprendiamo che la
stessa dirigente non solo
ha cambiato direzione generale (prima, dipendeva
dalla Direzione generale
per le Biblioteche, guidata da Rossana Rummo,
oggi invece dipende dalla
Direzione generale Educazione e Ricerca, diretta
da Caterina Bon Valsassina ma ha anche rescisso il contratto di direzione della Biblioteca nazionale Centrale di Firenze e
questo, aggiunge, ha lasciato nel pieno caos la
stessa Bncf.
La questione più offensiva per Firenze e la
sua biblioteca nazionale è
l’assoluta indifferenza dimostrata dalle direzioni
generali organizzazione e
beni librari, che oltre a
non sapere gestire la situazione, si nascondono
dietro i no comment.
anche a seguito di una paventata ripresa
delle assunzioni da parte delle aziende,
dovuta agli sgravi fiscali previsti ed alla
libertà di licenziamento. Risulta quindi
evidente che questo 0,1% non opera nella direzione sperata.
Unisin muove una richiesta al governo: considerando che i licenziamenti facili attraverso l’abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori non hanno rilanciato l’occupazione, e che nemmeno il
demansionamento ed il controllo a distanza delle lavoratrici e dei lavoratori
fanno registrare un significativo “richiamo” degli investitori, si deve prendere atto di questa sconfitta politica e bisogna
ricercare altre strade “più serie” per combattere la disoccupazione e la precarietà,
restituendo quanto cancellato in termini
di diritti e di civiltà. Contrariamente, sarà
la conferma evidente che la volontà è
stata esclusivamente quella di cancellare
i diritti ed introdurre nel mondo del lavoro nuova schiavitù e ulteriore precarietà.
Unisin continuerà a battersi per l’affermazione dei diritti e della dignità di
chi lavora.
DaLLE FEDERaziOni/5
VEnERDì 22 gEnnaiO 2016
REGIonI E PRovInCE
CASERTA
Le nuove competenze dei dirigenti scolastici
Grande successo del Convegno organizzato dalla Segreteria provinciale Confsal-Snals
g
Pasquale Ragone
PUGLIA
rande partecipazione di dirigenti scolastici al convegno organizzato dalla Segreteria
provinciale ConfsalSnals di Caserta sul tema “La legge 107/2015:
nuove competenze dei
Dirigenti Scolastici tra
innovazione e criticità”
svoltosi nella splendida
cornice del Convitto nazionale giordano Bruno
di Maddaloni. Dopo i
saluti di Michele Vigliotti, dirigente scola-
stico del convitto e del
Segretario provinciale
della Confsal-Snals,
Francesco gresini, ci
sono state le relazioni
tecniche del dirigenti
tecnici, Cinzia Buonopane, in rappresentan-
Cargo. Lavoratori a rischio per microclima
Lo denuncia la Confsal-fast pronta ad attivare procedure art. 28
È
dello scorso agosto
l’ultima comunicazione tra la Confsal-Fast puglia e la Divisione
Cargo dell’area adriatica di Trenitalia, società
del gruppo FSi.
in attesa di essere
convocati, la Segreteria
Regionale Confsal-Fast
della puglia fa sapere
che si va figurando l’ipotesi di procedere secondo l’articolo 28 nei
confronti della divisione
Cargo, società che offre una gamma completa di soluzioni ferroviarie alle industrie del
terziario, con la formula
del treno completo e un
programmato dedicato su relazioni internazionali e nazionali. La Confsal-Fast, infatti, al fine di mettere
in pratica un sistema di
relazioni industriali di
alto profilo, volto alla
tutela della salute dei
lavoratori e al raggiungimento degli obiettivi
aziendali, ha chiesto
più di una volta una
informativa, contrattualmente prevista, sulle attività imprendito-
i
riali, i programmi commerciali, i programmi di
investimento e il piano
di attività, oltre che dati
sul fabbisogno e la consistenza del personale,
gli orari e un’analisi
delle condizioni di sicurezza in cui operano i
lavoratori.
anche nell’ultimo incontro, non c’è traccia
di tali argomentazioni
da parte dell’azienda,
ma la Divisione Cargo
rimanda ad ulteriori
l rilancio del Corpo dei Vigili del Fuoco
per il ruolo del sindacato sono stati oggetto di un ampio dibattito del personale
con i vertici del sindacato.
ad illustrare i temi Franco giancarlo
(Segretario generale Confsal), Raniero
Venezia (Segretario nazionale), antonio
Capozza (Segretario regionale) e antonio
iannò (Segretario provinciale).
abbiamo sollecitato più volte l’intervento del governo centrale - ha dichiarato Capozza - affinché fossero avviate
iniziative dirette a rispondere alle esigenze del territorio, soprattutto inerenti il
rafforzamento delle unità presenti e i
mezzi a disposizione. La riorganizzazione
del Corpo è necessaria per garantire
maggiori livelli di funzionalità e consentire ai lavoratori di avere il giusto riconoscimento in termini occupazionali, di
passaggio di qualifica e di sicurezza. abbiamo previsto l’utilizzo da parte dei lavoratori iscritti alla Confsal della tutela
legale gratuita per eventuali problematiche.
il Segretario generale Franco giancarlo a sua volta ha detto: “abbiamo av-
approfondimenti. approfondimenti che non
sono mai giunti e che
rendono necessario intraprendere le dovute
azioni per garantire l’esercizio dell’attività sindacale.
a dirla tutta, la Segreteria regionale Confsal-Fast da quando si è
insediata, nell’agosto
2013, non ha mai ricevuto le suddette informazioni, nonostante
l’obbligo di invio seme-
strale (nei mesi di aprile
e ottobre), secondo l’art.
2 del Contratto aziendale del gruppo FS.
“L’informativa, infatti, - spiega il Segretario
Regionale Confsal-Fast
Vincenzo Cataneo - è
fondamentale per l’analisi della situazione e lo
svolgimento della regolare attività sindacale
attraverso la partecipazione. Ora, se necessario, attiveremo le procedure previste dall’articolo
28
della
L.
300/70”.
Ma non finisce qui.
La Confsal-Fast ritorna
anche sulla difficile situazione della tratta
Foggia-potenza, denunciando che proprio i lavoratori della Cargo si
trovano quotidianamente ad affrontare un rischio per la propria salute a causa del problema del microclima. Con
la risalita produttiva di
FCa a Melfi, infatti,
Trenitalia si trova ad effettuare il servizio di
trasporto delle auto
prodotte nello stabilimento lucano, verso il
za dell’Ufficio scolastico
Regionale per la Campania e di pasquale Ragone, coordinatore nazionale dei dirigenti
scolastici della ConfsalSnals.
Moderatore Diamante Marotta, dirigente
scolastico del Liceo
Quercia di Marcianise.
Una platea attenta,
presenti anche molti vicari della provincia di
Caserta, ha partecipato
con interesse al convegno che ha messo a
fuoco tutte le novità introdotte dalla Legge
107/2015 nel sistema
scolastico. Un’analisi
puntuale che ha messo
in evidenza le positività
e le criticità della legge.
interessante la relazione
dell’ispettrice
Buonopane che ha affrontato le tematiche da
un punto di vista operativo con riferimento
alle competenze, vecchie e nuove, dei Dirigenti Scolastici.
Molto seguito ed apprezzato anche l’inter-
vento di pasquale Ragone, che ha evidenziato
le numerose criticità
della legge 107/2015
focalizzando l’attenzione
sulle nuove responsabilità dei dirigenti scolastici in ordine alla gestione del personale docente, dall’individuazione alla valutazione, alle
responsabilità dell’attribuzione del bonus, per
la complessità delle
procedure da attivare
per raggiungere obiettivi non ancora definiti
su cui sarà basata la
valutazione degli stessi
dirigenti ai fini della retribuzione di risultato.
al termine c’è stato
un interessante dibattito moderato da Diamante Marotta e i saluti
finali del Segretario provinciale della ConfsalSnals, Francesco gresini, che ha preannunciato altre occasioni di
confronto nell’ottica
della condivisione e
partecipazione sulle
problematiche della
scuola.
porto di Civitavecchia.
Ma i locomotori che
viaggiano tra l’area industriale di San nicola
di Melfi e Foggia o non
sono dotati di impianto
di climatizzazione o, se
lo sono, si tratta di impianti non funzionanti.
Fatto sta che, ogni giorno, i lavoratori che operano su quella tratta
devono affrontare le
torride temperature dell’estate meridionale o il
freddo dell’inverno, pur
di evitare di causare un
disservizio al committente o bloccare il traffico su quella tratta.
La
Confsal-Fast,
quindi, in attesa di convocazione, ricorda alla
Cargo che il problema
del microclima non va
sottovalutato, né in
estate, né tanto meno
in inverno, soprattutto
se continuerà, come ci
si augura, il trasporto
su rotaie degli autoveicoli prodotti a Melfi.
REGGIO CALABRIA
La Confsal detta linee guida
a tutela dei Vigili del Fuoco
Ampio dibattito del personale con i vertici del sindacato
viato la piattaforma contrattuale, dopo
la sentenza della Corte Costituzionale
che aveva sbloccato il contratto dei lavoratori. Stiamo lavorando sulla riforma
dell’ordinamento. il decreto Madia sulla
riforma della pubblica amministrazione
ha sbloccato la legge delega per i Vigili
del Fuoco, tuttavia, entro un anno dovremmo riuscire a rimodulare i profili
professionali. La riforma dell’ordinamento è legata a quella contrattuale che dipenderà dalla legge di stabilità.
nell’impegno di spesa di circa 26 miliardi previsti, sarà importante verificare
le risorse che saranno messe a disposizione per il rinnovo contrattuale. Sulla
sicurezza è necessario che non vengano
effettuati tagli. Sulla competenza degli
incendi boschivi - ha evidenziato - avvieremo una riunione con i dicasteri interessati affinché ci vengano addebitate le
risorse che le Regioni stanziavano per i
forestali. Saranno smaltite le graduatorie aperte che consentiranno di incrementare il personale, ma prossimamente sarà espletato anche un nuovo concorso”.
VEnERDì 22 gEnnaiO 2016
6/DaLLE FEDERaziOni
REGIonI E PRovInCE
MILAZZO
REGGIO CALABRIA
Il problema riguarda l’intero territorio. Servono urgenti soluzioni
Troppe criticità nell’esercizio della giustizia
Vigili del Fuoco Confsal. grido d’allarme: Uffici giudiziari Cedir
tragedia sfiorata, personale insufficiente proibiti per i disabili
È
un vero e proprio
grido
d’allarme
quello lanciato dai sindacati dei Vigili del
Fuoco dopo l’incendio
scoppiato a Milazzo
che ribadiscono la crisi
d’organico del Comando provinciale di Messina e del distaccamento Milazzese.
in una nota indirizzata al Ministro alfano
ed ai vertici dei Vigili
del Fuoco, le Segreterie
ed i Coordinamenti
provinciali della Confsal-Vigili del Fuoco e
degli altri Sindacati di
settore denunciano in
particolare la grande
criticità del territorio
di Milazzo e dell’intera
provincia messinese.
Secondo i sindacati
il rogo della raffineria
“non si è trasformato
in tragedia solo grazie
all’altissima professionalità e all’abnegazione del personale del
Comando provinciale
Vigili del Fuoco di
Messina”.
L’analisi delle parti
sociali si estende a tutto il territorio peloritano colpito in questi anni da vari incidenti e
da calamità naturali e
invitano le autorità a
cui scrivono “ a mettere in atto tutte le possibili soluzioni, affinchè il Comando provinciale Vigili del Fuoco di Messina possa
avvalersi di un organi-
co confacente alle necessità del territorio,
con particolare attenzione al Distaccamento
di Milazzo, ricadente in
uno dei poli industriali
più importanti del Sud
italia, quale la raffineria oggetto dell’incendio”.
“non è più ammissibile che i cittadini della provincia di Messina
non abbiano una adeguata risposta alle proprie richieste di soccorso - si legge infine
nella nota - non è più
ammissibile che si
aspettino le tragedie
invece di prevenirle”.
p
resso gli uffici giudiziari del Cedir è impedito l’accesso alle persone
in stato di handicap in
quanto gli ascensori non
sono funzionanti.
Lo denuncia antonino
iannò Segretario regionale della Confsal-Unsa.
“Da diverso tempo, ormai, la manutenzione ordinaria presso gli Uffici
giudiziari del Cedir è diventata un lusso, poiché
oltre a non esservi più un
servizio tecnico permanente in loco, gli interventi necessari, relativi alla
sicurezza ed all’agibilità
della struttura, sono diventati sporadici ed assolutamente insufficienti, ri-
PUGLIA-BASILICATA
il sindacato denuncia: depuratori malfunzionanti
Su otto impianti ispezionati tutti sono risultati non in regola e multati
i
depuratori continuano a depurare “poco e male”, denuncia la Segreteria regionale del
sindacato Confsal-Fast: in Capitanata su otto impianti ispezionati sono state elevate ben nove
contravvenzioni dopo le analisi
chimiche e microbiologiche che
evidenziano “ un notevole aumento dei problemi ambientali e
un serio pericolo di contaminazione della catena alimentare”.
il Segretario regionale della
Confsal-Fast di puglia e Basilicata, Vincenzo Cataneo, ha incontrato la referente di pura Depurazione, Raffaella Candela,
società dal 1° ottobre incorporata in aqp spa. “L’incontro spiega Cataneo - non ha fatto
altro che confermare le nostre
perplessità. Sebbene nell’organigramma si parli di conduzione e
manutenzione degli impianti, il
profilo del conduttore è completamente scomparso dagli impianti di depurazione del Foggiano.
Ci si affida al capo impianto
e alla squadra di manutenzione.
Ma i profili di capo impianti,
che svolgono mansioni da 6° livello d’inquadramento come da
contratto - precisa Cataneo sono e restano nei fatti attualmente retribuiti con l’inquadramento del precedente incarico
(3°/4° livello d’inquadramento),
problema che l’azienda però
non si pone”.
il problema dei depuratori in
Capitanata è anche una questione di investimenti: “nel passaggio da pura ad aqp - sottolinea Cataneo - andrebbe rimodulato anche il piano degli investimenti perché ci sia un’equa
ripartizione tra le province pugliesi”. il Sindacato ricorda che
“per completare il fabbisogno
della manutenzione, mancano
ancora all’appello 46 addetti e
34 unità tra biologi chimici e
periti chimici che dovrebbero
essere immediatamente assunti
per fronteggiare la situazione”.
spetto a quelle che sono
le esigenze”.
“ad oggi, su quattro
ascensori, tre sono guasti
ed il quarto è sprovvisto
dei tasti, per raggiungere
il 5° ed il 6° piano, ove sono situati i locali della
procura e parte di quelli
del Tribunale, con enormi
disagi per tutto il personale che deve trasportare
atti e fascicoli, per i magistrati, per l’utenza, ma
soprattutto per le persone
in stato di handicap che
non possono accedere ai
vari Uffici. non essendovi
il servizio di manutenzione permanente in loco, in
caso di blocco dell’ascensore, si è dovuto ricorrere
in più occasioni ai Vigili
del Fuoco, con rischio di
malori per le persone
chiuse dentro”.
Ve è la necessità di
manutenzione straordinaria, delle strutture in
cui sino installati gli
ascensori, per garantire
la sicurezza degli stessi”.
Ed il Comune, competente per la manutenzione fino ad oggi non ha
fatto nulla. Ora dal 1°
settembre, in base alla
legge, la manutenzione
degli Uffici giudiziari è di
competenza del Ministero
della giustizia.
Speriamo che la situazione migliori anche peché bisogna provvedere
per alcune infiltrazioni
d’acqua e una delle aule
bunker, è chiusa per inagibilità da diverso tempo.
LODI
MESSINA
La protesta degli operatori
del Dipartimento salute mentale
Ospedale. attuato sciopero
personale infermieristico
La Confsal-fials: bisogna cambiare rotta
La Confsal: la battaglia contro le ore eccedenti
S
i è tenuta la manifestazione di
protesta degli operatori del Dipartimento di salute mentale che
hanno “assediato” la sede dell’asp in
via La Farina. Come sottolineato
dalla Confsal-Fials, gli operatori dicono no all’affidamento della gestione delle strutture residenziali alle
imprese private; no all’incremento di
risorse destinate proprio alle strutture private; no all’abbandono dei
servizi pubblici e ai tagli di personale.
“già ad agosto - ricorda Domenico La Rocca, Segretario provinciale
della Confsal-Fials - rilasciate dal
Dott. Sirna in riferimento alle strutture residenziali psichiatriche dell’a-
sp, definite “anomale perché non
esistono da nessuna parte”, e ancora “non sono previste da nessun decreto”. Le immediate richieste di
confronto sono rimaste inevase.
a preoccupare il sindacato e a disorientare i dipendenti è soprattutto
l’assenza di un progetto strategico di
salute mentale, la contraddizione
esistente tra le determinazioni dell’asp di Messina e i vari Decreti assessoriali sulla salute mentale e le
stesse leggi che individuano gli standard funzionali-strutturali e i livelli
essenziali di assistenza dei servizi.
“Occorre un cambio di rotta.
i tagli non possono ricadere sugli
utenti e sui lavoratori”.
L
a Confsal ha dichiarato sciopero
contro le ore eccedenti. Vi potrebbero aderire non solo gli infemieri (2.300), ma anche medici, amministrativi e dirigenti; è solo l’ultimo
atto di una battaglia che vede contrapposti i vertici e alcuni lavoratori.
il nodo sono le ore di straordinario che, denuncia Stefano Lazzarini
di Confsal, “non sono motivate da
cause eccezionali e impreviste.
al contrario, soprattutto a Lodi,
sono programmate e servono a coprire, secondo i nostri calcoli, mille
turni al mese. peccato che il contratto nazionale vieti espressamente
lo straordinario programmato”. non
solo.
Quei lavoratori che ne usufruiscono vengono pagati, sì, ma attingendo dal Fondo ex articolo 38, “che
serve per la contrattazione aziendale
e altri istituti”, prosegue Lazzarini.
in pratica “viene prosciugato per pagare straordinari a chi può e vuole
farli”.
La ricetta, per sindacato e lavoratori, potrebbe essere un’altra: non
toccare il Fondo e invece pagare
quelle ore in più accedendo a uno
strumento messo a disposizione dalla Legge Sirchia, le prestazioni aggiuntive. “in questo modo il Fondo
potrebbe essere dirottato su progressioni economiche orizzontali oppure
sulla produttività collettiva”.
DaLLa pRiMa pagina/7
VEnERDì 22 gEnnaiO 2016
TURISMO
PICCOLE IMPRESE
avanti, al passo del gambero
nuove strategie
per formazione
continua
purtroppo, se si analizza➧
no i dati e le circostanze , la
realtà non è così rosea come
la vorrebbero far apparire le
interessate valutazioni politiche del ministro Franceschini.
infatti il tasso di crescita del
settore turistico italiano è assai modesto e di gran lunga
inferiore a quello che si registra negli altri paesi del mondo a vocazione turistica e non
dal momento che si colloca al
4 per cento di presenze. Una
retrocessione palese per l’italia che fa prevedere per 2017
solo un massimo di 50 milioni
di presenze tant’è che il Wordl
Economy Forum colloca il nostro paese all’ottavo posto per competitività turistica ovvero assai distante dal
terzo posto degli anni ’60 e del quinto
degli anni ’90.
non c’è da meravigliarsi. Sono molteplici le cause che hanno portato ad un
perdita di attrattiva di un paese come il
nostro che fino a non molto tempo fa
era meta preferita del turismo mondiale.
innanzi tutto va evidenziata la carenza
totale di investimenti per il settore da
parte del governo attuale e da quelli che
lo hanno preceduto giustificata della assai comoda ed ipocrita motivazione che
il turismo italiano può benissimo autofinanziarsi in quanto offre cultura, arte,
gastronomia e panorami incantevoli
unici al mondo.
E una volta tali requisiti erano largamente sufficienti ma, purtroppo, ora
molte cose sono cambiate. gli alti costi
di soggiorno praticati in italia non hanno riscontro alcuno non solo nei paesi
che si aprono solo ora al turismo ma
anche in quelli tradizionalmente concorrenti del settore. gli alberghi italiani, ad
esempio, hanno prezzi superiori del 28
per cento a quelli della gran Bretagna,
del 55 per cento della germania e del
60 per cento della Spagna per non parlare dei paesi dell’Est Europa. i risto➧ sito fondo per l’integrazione. il ragionamento di
Boeri in sé è ineccepibile
dal lato strettamente amministrativo - contabile
ma non tiene in conto alcuno una serie di circostanze e argomentazioni
che richiederebbero una
ben più attenta e ponderata attenzione.
innanzitutto perché
accanirsi in tal modo nei
confronti di una categoria, quella dei pensionati
che si recano all’Estero
per sbarcare il lunario
senza troppi affanni, che
non gode certo di trattamenti privilegiati e, anzi,
sopravvive a stento con
una pensione che in gran
parte dei casi non è stata
più rivalutata negli ultimi
anni nemmeno con quel
minimo contributo di alcune decine di euro. Boeri, se proprio vuole far valere le sue idee sul taglio
dei trattamenti pensionistici deve guardare altrove, sempre che sia coerente e ne abbia il coraggio, nel mondo degli ex
parlamentari, dei dirigenti
della pubblica amministrazione, dei manager di
ranti sono incredibilmente cari e molto
spesso vi si approfitta facendosi pagare
dai clienti ben più del dovuto.
E poi c’è il degrado generalizzato di
un paese come il nostro che proprio nelle cosiddette città d’arte è soffocato e penalizzato da una serie di criticità concernenti servizi, trasporti, manutenzione
di strade ed edifici, nettezza urbana, microcriminalità, truffatori di strada, accattonaggio.
al tutto si aggiungono assemblee e
scioperi del personale operante in musei
ed aree archeologiche più o meno
preannunciati che gettano nello sconcerto i turisti provenienti da tutte le parti del mondo. Forse proprio per questo
stato di cose i portali di booking stranieri preferiscono guadagnare in commissioni a discapito dei clienti italiani dirottando il traffico turistico verso mete più
affidabili e quindi più certamente remunerative.
Ed infine non vanno assolutamente
sottovalutati la disorganizzazione, l’insufficienza e l’incapacità gestionale ed
operativa che sono ormai diventati una
caratteristica distintiva dell’Ente nazionale del turismo, il vecchio Ente che si
sta faticosamente tentando di riconvertire in un’agenzia per il turismo final-
mente efficiente ed utile quanto
basta senza scadere negli attuali
ed assurdi sperperi di denaro
pubblico.
Come non evidenziare, infatti,
che oggi il turismo italiano è rappresentato all’estero in sedi faraoniche con migliaia di dipendenti
super raccomandati, per il 50 per
cento promossi manager e come
tali retribuiti. Un esempio per tutti. La sede di new York, ora spostata, fino a poco tempo fa era situata al Rockfeller Center e costava allo Stato italiano 400 mila euro l’anno di solo affitto.
in questa catastrofica e dispendiosa situazione organizzativa sia
interna che esterna del turismo
italiano come meravigliarsi se in un’italia che detiene il 70 per cento delle opere d’arte esistenti al mondo nonché migliaia si siti archeologici di rilevanza
unica presenti in tutto il territorio nazionale si riscontri un deficit di presenze
turistiche sempre più rilevante?
Riteniamo ineludibile che al settore
turistico nostrano sia restituito il ruolo
primario che gli spetta nel mondo. ne va
anche della crescita economica del paese perché il turismo è ancora una delle
poche industrie attive tanto che fattura
il 12 per cento del pil. Servono, quindi,
un’energica quanto salutare inversione
di tendenza e profondi mutamenti in
tutti gli ambiti.
Vanno quindi eliminate tutte le criticità che lo fanno arretrare a cominciare
dai politici in cerca di facili consensi e di
un personale non adeguatamente preparato e motivato ed immeritatamente
gratificato. il turismo va salvaguardato
ad ogni costo perché, rappresenta non
solo l’oro nero del nostro paese ma è la
testimonianza tangibile di un glorioso
passato e, date le sue indiscutibili potenzialità, prefigura con certezza per l’italia un futuro di grandi soddisfazioni.
Federico De Lella
➧ pare ai piani formativi
strutturati per riqualificare e
aggiornare le competenze dei
lavoratori in cassa integrazione. Dato che il compito principale di Confsal è tutelare il
lavoro, sia creando nuova occupazione sia evitando l’uscita dal sistema produttivo dei
lavoratori con competenze
obsolete, è naturale, oltre che
doveroso, che tra le parti sociali che governano i fondi si
sviluppi un dialogo costruttivo volto a consolidare le relazione industriali e a generare
misure e interventi a sostegno dell’efficienza organizzativa dei lavoratori e, insieme,
dell’efficacia produttiva delle
imprese. per quanto riguarda
la nascita dell’agenzia nazionale per le politiche attive del
lavoro, Confsal è determinata, in quanto parte sociale
rappresentativa, a partecipare alla definizione delle linee
di indirizzo che porteranno a
integrare l’agenzia nel sistema di governance dei cambiamenti del paese.
in particolare, la confederazione autonoma valuta corretta l’ipotesi di ottimizzare
l’utilizzo dei fondi interprofessionali come strumento di
crescita delle imprese, nello
specifico di quelle piccole, e di
armonizzare il loro ruolo di
intermediari dei fabbisogni
formativi, anche per contribuire alla costruzione di un
nuovo contesto delle relazioni
industriali e alla gestione delle politiche attive del lavoro.
PENSIONATI
Boeri: tagliamo le pensioni
degli italiani all’estero
enti, dei presidenti di
aziende pubbliche e
quant’altro. ad esempio al
suo predecessore antonio
Mastropasqua, che con
l’accumulo degli incarichi,
è riuscito a percepire oltre
un milione e 200 mila euro l’anno e una liquidazione a dir poco principesca,
con quale sistema è stata
attribuita la pensione?
non certo con quello contributivo tanto caro a
Boeri. Vi è poi una considerazione di fondo. i pensionati italiani che emigrano all’Estero non lo
fanno di certo per ricercare quelle emozioni che
possono offrire i paradisi
esotici. non ne hanno né
l’età né la voglia solo se si
considera che sono costretti ad abbandonare la
propria terra, figli, nipoti,
amici per recarsi a migliaia di chilometri di distanza con tutto gli incon-
SOCIETÀ CULTURA LAVORO
Confederazione generale
Sindacati Autonomi Lavoratori
Q uindicinale di po litica e info rmazio ne sindacale
Direttore MARCO PAOLO NIGI
Direttore responsabile FEDERICO DE LELLA
Redazione: Domenico Dimilta
DiREziOnE: Viale di Trastevere, 60 - 00153 Roma
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art. 1 comma I DCB Roma
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L’organo di stampa è aperto a tutte le collaborazioni
che, per necessità redazionali, potrebbero tuttavia
non essere integralmente accolte. Non si pubblicano
articoli già comparsi su altri giornali.
Associato
all’Unione
Stampa
Periodica
Italiana
venienti e le difficoltà che
un simile trasferimento
comporta. i paesi prescelti sono molteplici e
tali da garantire un basso costo della vita: panama, Equador, San Domingo, Canarie, Baleari,
Tunisia ma anche Cipro,
Malta, polonia, Romania,
Bulgaria, Slovenia. Tutti
paesi questi che consentono ad un pensionato di
vivere decorosamente
anche con 700/800 euro
al mese. in italia con una
pensione del genere si
paga solo l’affitto di un
bicamere posto all’estrema periferia della città e
per il resto non rimane
che mettersi in fila alla
Caritas per elemosinare
un pasto caldo e qualche
indumento per ripararsi
dai rigori invernali.
Tutto questo Boeri lo
sa o almeno dovrebbe
saperlo. E allora perché,
invece di penalizzare chi
si è dovuto stabile all’Estero solo per sopravvivere, non affrontare il problema prendendo in considerazione le tante pensioni d’oro dei signori della politica e dei loro compari ottenute col sistema
retributivo? E perchè non
operare contestualmente
per far sì che le pensioni
percepite dai tanti italiani
residenti all’Estero ma
anche in patria siano tali
da consentire loro di vivere dignitosamente senza
doversi appellare alla carità altrui? Solo così il fenomeno degli italiani residenti all’Estero si attenuerebbe fino ad estinguersi.
Diversamente l’iniziativa
del presidente dell’inps,
così come è stata posta, è
ingenerosa, discriminante
e assai poco attenta alla
realtà di un paese come il
nostro che, proprio a causa di certe “trovate” per
arraffare soldi sempre e
comunque a danno dei
più deboli da parte di chi
detiene le leve del potere
si sta impoverendo sempre più.
F.D.L.
VEnERDì 22 gEnnaiO 2016
8/DaLLa pRiMa pagina
➧ fronte ai cittadini italiani e faccia seguire fatti conseguenti e atti concreti e che il presidente
della Repubblica Mattarella svolga la sua massima funzione repubblicana con coerente incisività, rivolgendosi in
merito alle concrete questioni socio-economiche
nelle sedi istituzionali, al
governo e al parlamento
nonché alla politica, ai
partiti e alle forze sociali.
La Consal, in qualità
di forza sociale largamente rappresentativa
di lavoratori e pensionati, in piena autonomia e
con il consueto alto senso di responsabilità,
condivide con il presidente della Repubblica
quanto Egli ha nella sostanza affermato su economia reale e occupazione, evasione fiscale e
contributiva e legalità.
il premier Renzi non
può non prendere atto,
fuori da ogni logica di
propaganda politica, che:
• dalla recessione si è
passati ad una crescita
debole e disomogenea,
con le aree deboli e alcuni distretti industriali in
continua e perdurante
stagnazione;
• l’occupazione cresce
lievemente, ma con l’esclusione di importanti
aree territoriali, con il
fondato dubbio che non
AL GOVERNO RENZI
La Confsal: il 2016 sia l’anno dei valori
sia effetto del Jobs act,
ma degli incentivi alle
assunzioni, peraltro recentemente ridotti dalla
legge di stabilità 2016;
• l’alta e diffusa evasione fiscale e contributiva continua a condizionare pesantemente l’impresa “legale” e a penalizzare il contribuente
“onesto”;
• il mancato rigoroso
rispetto dei ruoli istituzionali e delle regole con
costante riferimento ai
principi e ai valori costituzionali.
Tutto questo significa
valutare con onestà intellettuale e trasparenza
le situazioni sociali e
economiche dei cittadini
italiani, delle famiglie,
dei lavoratori e dei pensionati.
pertanto, non può
addirittura
bastare,
neanche a fini elettorali,
sostenere che il governo
ha promosso “buone”
riforme se la loro qualità
non è passata al filtro
democratico della valutazione e della condivisione sociale e non trova
alcun riscontro né nella
percezione, né nell’esperienza di vita dei cittadini.
CONTRATTI
Un ostacolo alla trattativa
➧ dello contrattuale comprendente istituti innovativi e raccordati con la recente legislazione sul
lavoro. per la Confsal, il governo dovrebbe, intanto, spiega nigi, intervenire per via legislativa
con un disegno di legge per regolare la rappresentatività e la rappresentanza delle parti sociali, finalmente affermando la democrazia economica e concretizzando il pluralismo sindacale e
datoriale. inoltre, aggiunge, dovrebbe non esercitare la delega prevista dal Jobs act sul salario
minimo per consentire alle parti sociali rappresentative di raggiungere in merito un accordo
complessivo in tempi ragionevoli. E, infine, dovrebbe ripristinare le relazioni sindacali con le
organizzazioni rappresentative, aprendo tavoli
di confronto sulle problematiche del lavoro, del
welfare, della previdenza e del fisco, conclude il
Segretario generale.
Dall’attenta lettura
dei recenti e convergenti indicatori socio-economici elaborati da Eurostat, istat, Fondo Monetario internazionale e
Ocse, emerge una economia e una società
italiana in lento e problematico movimento.
a nostro avviso la situazione meriterebbe
un deciso cambio di
passo attraverso un
onesto, franco e trasparente patto sociale e soprattutto un’autentica e
reale consultazione democratica.
Su questioni politiche che incidono fortemente sulla realtà e
sulle prospettive di breve e medio periodo di
milioni di giovani disoccupati, di lavoratori
precari per status, retribuzione e welfare e di
pensionati con un potere di acquisto dimezzato negli anni, non possono essere affrontate
con la politica del “pensiero unico” e con il diffuso metodo relazionale
della dannosa neo-demagogia.
noi al governo vorremmo ricordare che il
“velocismo” riformistico
renziano ha avuto esiti
legislativi molto discutibili e soprattutto effetti
reali impercettibili nel
lavoro, nell’economia legale e in genere nella
società civile.
E vorremmo ancora
e in particolare ricordare al governo che:
• l’occupazione, soprattutto quella riguardante giovani e donne,
si attesta lontana dalla
media dell’Eurozona e
non tende ad aumentare significativamente;
• l’evasione fiscale e
contributiva rimane fra
le più alte e diffuse del
mondo, in assenza di
un serio contrasto normativo e operativo;
• il mancato rispetto
delle sentenze della
Corte Costituzionale da
parte del governo e della maggioranza parla-
mentare, in materia di
rinnovo dei contratti di
lavoro dei pubblici dipendenti e di adeguamento delle pensioni,
significa in effetti il disconoscimento del ruolo primario di garanzia
democratica della Corte
e costituisce un pericoloso esempio per la società civile.
Se tutto questo è vero e documentabile, come purtroppo lo è, noi
riteniamo indispensabile un cambiamento radicale della politica governativa, incluso l’attuale metodo relazionale, intraprendendo così
un serio percorso di vera partecipazione e di
diffusa responsabilità
individuale dei cittadini
e collettiva della società
civile organizzata.
Questo nuovo e necessario percorso ci
consentirebbe di ridurre la conflittualità generazionale e categoriale,
di raggiungere un accettabile livello di coesione sociale e soprattutto di dare soluzione
nel tempo medio-breve
alle questioni reali già
sollevate dalla Confsal e
ora, autorevolmente,
rappresentate dal presidente della Repubblica.
* Segretario generale
Confsal