Confsal 11
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1 f confsal Anno XXI - numero Venerdì 22 gennaio 2016 Confederazione E u r o p e a dei Sindacati Indipendenti Tariffa R.O.C. Poste Italiane S.p.a. Spedizione in A bbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - DC B Roma Euro 0,70 A bbonamento annuale Euro 26,00 La copia si può anche acquistare nelle nostre sedi C onfsal in tutta Italia QUINDICINALE DI POLITICA E INFORMAZIONE SINDACALE 60122 Società Cultura Lavoro CONFEDERAZIONE GENERALE SINDACATI AUTONOMI LAVORATORI Sito Internet: www.confsal.it E-mail: [email protected] Confsal Ccnl per lavoratori imprese antincendio New Deal Europe Piano straordinario per lo sviluppo sostenibile e l’occupazione Confsal-Salfi Da Renzi molte parole ma non reale contrasto A pagina 4 A pagina 4 A pagina 2 AL GOVERNO RENZI TURISMO La Confsal: il 2016 sia l’anno dei valori avanti, al passo del gambero Ma servono interventi su lavoro, legalità, evasione fiscale e contributiva p er l’italia l’avvento dell’anno 2016 è stato salutato con una didi Marco Paolo Nigi* chiarazione oltremodo impegnativa da parte del premier Matteo Renzi, secondo la quale il governo intende incentrare la sua azione per l’affermazione concreta dei “valori”, nonché dal discorso di fine anno 2015 del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, indirizzato ai cittadini italiani in cui emergono chiaramente le priorità - da affrontare con decisione e forza del lavoro, della legalità e dell’evasione fiscale. La Confsal a queste tematiche centrali socioeconomiche e culturali ha dedicato importanti sessioni del suo Consiglio generale, ritenendo lavoro, legalità e equità fiscale “valori” irrinunciabili della società civile, dell’economia e della finanza pubblica. pertanto, la nostra Confederazione sindacale prende atto con soddisfazione dei due eventi politici di inizio anno 2016: l’impegno del governo per l’affermazione dei valori e la comunicazione diretta ai cittadini italiani del presidente della Repubblica consistente in una corretta a pagina 8 La rappresentatività non regolamentata è un ostacolo alla trattativa L a mancanza di un accordo-quadro sul modello contrattuale riconosciuto pienamente dalle parti che lo avevano sottoscritto o di un nuovo accordo e la contemporanea assenza di regole cogenti erga omnes sulla rappresentanza sindacale può costituire un serio ostacolo all’apertura dei negoziati. ad affermarlo il Segretario generale della Confsal, Marco paolo nigi. La Confsal, nel condividere il principio della centralità del contratto nazionale e il mantenimento dei due livelli contrattuali, ritiene che sia indispen- Boeri: tagliamo le pensioni degli italiani all’estero Così si può risparmiare per l’integrazione detta del presidente dell’inps, Tito Boeri, ai pensionati italiani residenti all’estero dovrebbe essere decurtata la pensione perché sono soggetti solo alla tassazione alla fonte e non consumando in italia evitando così di essere soggetti a quella indiretta. E dal momento che si calcola che i pensionati espatriati siano oltre 400mila la perdita per l’Erario sarebbe di oltre un miliardo di euro l’an- analisi socio-economica e una conseguente realistica rappresentazione dei disagi e delle legittime aspettative del paese. Ora, il nostro auspicio è che il premier Renzi onori fino in fondo l’impegno assunto di CONTRATTI PENSIONATI a Crescita: in Italia + 2,1% nel mondo + 4% no. pertanto, afferma Boeri, ai pensionati residenti all’Estero il trattamento di quiescenza dovrebbe essere ricalcolato col sistema contributivo e conseguentemente ridotto. il taglio potrebbe essere anche del 30 per cento nel caso dei pensionati più anziani. i risparmi derivanti da questa operazione potrebbero poi essere reinvestiti in un appoa pagina 7 sabile un serio confronto su tempi e modalità dell’applicazione del Jobs act e sugli altri punti delle linee-guida confindustriali, sottolinea nigi. intanto, la Confsal sostiene l’urgenza di rinnovare i contratti - secondo il modello vigente in funzione della crescita economica e per l’affermazione dell’equità retributiva. nel contempo, noi riteniamo - continua nigi - che si debba tenee aperto parallelamente un franco confonto finalizzato alla stesura di un accordo-quadro per l’introduzione di un nuovo moa pag. 8 la nota stonata a scuola di “rumeno” A Ladispoli (Roma) c’è chi si è preoccupato di rendere obbligatorio lo studio della lingua rumena in orario curriculare per la scuola dell’infanzia e per la primaria in classi frequentate anche da Italiani e da altre etnie. L’autonomia scolastica consente una simile opzione che tuttavia, se non ben meditata, presenta aspetti paradossali. Infatti, a parte la modestissima rilevanza che il rumeno riveste nel mondo, bisogna considerare che in Italia vi sono oltre 80 etnie che cercano di integrarsi con la popolazione locale. E l’unica amalgama è l’utilizzo di un linguaggio comune che, ovviamente, non può che essere quello della lingua italiana. Imporre l’insegnamento della lingua rumena va nella direzione opposta e, tra l’altro, ha già suscitato forti proteste specialmente tra gli italiani ai quali sembra, assai giustamente, di essere loro a doversi integrare in casa propria con la lingua altrui. ❐ di Federico De Lella g rande soddisfazione del governo per la crescita registrata nell’anno in corso del settore turistico. Finalmente un dato positivo dall’industria turistica del paese che da tempo mostrava preoccupanti segni di cedimento a favore di un’agguerritissima concorrenza. È bastato un incremento di presenze del 2,1 per cento per far gridare i nostri governanti al miracolo, al superamento di quella drammatica crisi economica che sta sconvolgendo il paese. Soddisfazione ancor più motivata perché accompagnata da una crescita occupazionale del settore tale da far scendere il tasso di disoccupazione nazionale all’11,9 per cento. a pagina 7 PICCOLE IMPRESE nuove strategie per formazione continua Con i fondi modernizzato il sistema È un dato di fatto che le novità legislative portino spesso a dei cambiamenti relazionali e organizzativi. gli ultimi schemi di decreto legati al Jobs act, in particolare il riordino degli ammortizzatori sociali, incidono in modo sensibile nelle strategie dei fondi interprofessionali in materia di formazione continua. ai fondi spetterà da oggi modernizzare il siste- ma di gestione dello 0,30%, senza subire per tagli e decurtazioni. aver esteso l’accesso alla cassa integrazione anche alle imprese dai 6 ai 15 dipendenti (con diverse aliquote sul monte salari) consentirà a queste ultime, qui si fa riferimento a quelle iscritte a Formazienda, di intensificare l’acceso alla formazione continua al fine di partecia pagina 7 VEnERDì 22 gEnnaiO 2016 2/UniOnE EUROpEa PON ISTRUZIONE attuazione Quadro Strategico Comune Europeo Le finalità sono quelle di qualificare il Sistema pubblico di Istruzione i n base all’accordo di partenariato per l’attuazione del Quadro Strategico Comune Europeo, la Confsal ha partecipato ad alcuni incontri in occasione della presentazione del nuovo programma Operativo nazionale istruzione. Roma. Ministero Pubblica Istruzione La Finalità del PON Qualificazione del Sistema pubblico di istruzione. I Beneficiari: scuole pubbliche di ogni ordine e grado (comprese scuole dell’infanzia). Destinatari: studenti, personale della scuola, adulti. Impegno finanziario: 2,1 miliardi alle Regioni meno sviluppate; 200 milioni alle Regioni in transizione; 700 milioni alle Regioni più sviluppate. Strumenti di attuazione: piano integrato - è il principale strumento di attuazione del pOn MiUR (Ministero istruzione Università Ricerca) attraverso il quale viene messo a bando un set differenziato di azioni. alcune azioni potranno essere oggetto di disposizioni attuative specifiche (es: interventi di riqualificazione edilizia). ASSE I investire nelle competenze, nell’istruzione e nell’apprendimento permanente (FSE-Fondo Sociale Europeo). È il momento di un forte movimento dal basso tramite un’iniziativa dei cittadini europei (ice) che chieda l’attivazione di un piano europeo straordinario per lo sviluppo sostenibile e l’occupazione. Considerati i limiti delle politiche di austerità finora sperimentate e quelli di una crescita su base nazionale, questa sembra essere la via maestra per uscire dalla crisi. il piano, che deve essere almeno di 350 - 400 miliardi di euro in tre anni, deve essere finanziato da nuove risorse proprie provenienti da: una tassa sulle transazioni finanziarie - necessaria a penalizzare la speculazione finanziaria (la Commissione ha calcolato che dovrebbe fruttare un gettito di almeno 30 miliardi di euro all’anno); una carbon tax - per combattere i cambiamenti climatici e favorire la transizione verso le energie rinnovabili (che dovrebbe fruttare un gettito di almeno 50 miliardi di euro all’anno), e le euroobbligazioni, in particolare euro project-bonds. i Fondi messi a disposizione dall’Ue per affrontare la disoccupazione sono del tutto insufficienti. È dunque necessario destinare nuove risorse a un Fondo europeo per l’occupazione soprattutto dei giovani. La proposta di ice è promossa e sostenuta da un ampio schieramento di Forze politiche, economiche e sociali: Regionale). Risultati attesi: miglioramento della sicurezza, dell’efficientamento energetico, dell’attrattività e della fruibilità degli ambienti scolastici; • diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi, anche attraverso il sostegno all’accesso a nuove tecnologie e la fornitura di strumenti di apprendimento adeguati e la promozione di risorse di apprendimento on-line. ASSE III Risultati attesi: riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa a parità di contesto e con attenzione a specifici target; • miglioramento delle competenze chiave degli allievi; • miglioramento della capacità di autodiagnosi, autovalutazione e valutazione delle scuole e di innovare la didattica adattandola ai contesti; • innalzamento del livello di istruzione della popolazione adulta, con particolare riguardo alle fasce di istruzione meno elevate; • qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale, anche attraverso l’intensificazione dei rapporti scuola-impresa e lo sviluppo di poli tecnico-professionali; • diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi. ASSE II potenziare le infrastrutture scolastiche e le dotazioni tecnologiche (FESR-Fondo Europeo di Sviluppo • Aumento della trasparenza dell’accesso ai dati pubblici; • miglioramento della qualità dei servizi offerti dalla pubblica amministrazione; • aumento dei livelli di legalità nell’azione della pubblica amministrazione; • miglioramento della governance multilivello. ASSE IV • Migliorare l’efficienza, l’efficacia e la qualità degli interventi finanziati, nonché la verifica e il controllo degli stessi; • migliorare e sviluppare modalità, forme e contenuti dell’informazione e pubblicizzazione del programma, degli interventi e dei risultati. NEW DEAL EUROPE piano straordinario per sviluppo sostenibile e occupazione La richiesta parte da un’iniziativa dei cittadini europei Federalisti Europei, Sindacati dei lavoratori, Organizzazioni della società civile, Sindaci di importanti città, personalità del Mondo della cultura. Si sono costituiti Comitati nazionali promotori dell’ice in Belgio, Francia, grecia, Lussemburgo, italia, Repubblica Ceca, Spagna, Ungheria. Sono in via di costituzione Comitati in altri paesi dell’Unione Europea. L’Unificazione Europea ha portato pace, democrazia e benessere in un continente impoverito e devastato da due guerre mondiali. Oggi, però, l’Unione Europea non sa rispondere alle sfide che la investono. per questo occorre cambiare. non siamo più disposti ad accettare questa Europa della disoccupazione, del lavoro precario e sottopagato, del taglio delle protezioni sociali, della povertà crescente, del declino economico e sociale, della fine delle speranze. Chiediamo una svolta nelle politiche dell’Unione Europea, verso un’Europa della solidarietà sociale, dello sviluppo sostenibile, della democrazia partecipativa. Chiediamo un grande new Deal Europeo per vincere la crisi e riacquistare competitività. Chiediamo gli Stati Uniti d’Europa: non solo un’economia, ma un vero governo comune con responsabilità e poteri condivisi in grado di parlare “con una sola voce” al mondo. Se si perde questa sfida, siamo tutti perduti. Chiediamo a tutti i cittadini europei di impegnarsi per vincere questa sfida con una grande iniziativa popolare comune ai paesi dell’Unione. Questa iniziativa urgente e necessaria è l’iniziativa dei cittadini europei new Deal 4 Europe, per attivare un piano Europeo straordinario per lo sviluppo sostenibile e l’occupazione. Raccogliamo almeno un milione di firme in almeno sette paesi Europei per chiedere alla Commissione Europea un provvedimento legislativo che realizzi il piano, metta fine alla crisi, cambi l’Europa, ci restituisca la speranza. L’iniziativa dei Cittadini europei “new Deal 4 Europe - per un piano Europeo straordinario per lo sviluppo sostenibile e l’occupazione” registrata il 7 marzo 2014 dalla Commissione Europea parte con la raccolta firme on-line sul sito www.newdeal4europe.eu. Dopo il lancio ufficiale della campagna avvenuto con conferenze stampa a Bruxelles, Roma e parigi e decine di iniziative di raccolta - firme - sui moduli cartacei - è ora possibile sottoscrivere on-line l’iniziativa dei cittadini europei (ice) che chiede alle istituzioni Europee di andare oltre l’austerità e impegnarsi a rilanciare l’economia europea e l’occupazione attivando un piano Europeo straordinario finanziato con risorse proprie provenienti dalla tassa sulle transazioni finanziarie e dalla carbon-tax. a partire dal sito web della campagna europea www.newdeal4europe.eu con un solo “click” e in pochi istanti è possibile attivare il più importante strumento di democrazia partecipativa messo a disposizione dal Trattato di Lisbona. L’obiettivo del Comitato Europeo, presieduto da Fausto Durane e philippe grosjean e sostenuto da Federalisti Europei, è di raggiungere un milione di adesioni. il successo di questa iniziativa, rivolta in particolare ai giovani per i quali l’ice chiede l’istituzione di un cospicuo Fondo Europeo per l’occupazione, sarà la miglior risposta per arrestare l’ondata euroscettica e nazionalista che sta attraversando il Vecchio Continente. promotori di questa azione sono i Federalisti Europei, i Sindacati, le associazioni della società civile (in italia acli-Fai, aede, altramente, arci, asege, Cesi, Cife, Cime, European alternatives, Libera Flare, gfe, Legambiente, Libertà e giustizia, Mfe), Sindaci (anci, aiccre) personalità del mondo della Cultura Europea (Manifesto di sostegno). giURiSpRUDEnza/3 VEnERDì 22 gEnnaiO 2016 SICUREZZA SOCIALE Tutela dei lavoratori autonomi che si spostano all’interno della Ue La pensione è dovuta dall’inizio di versamenti effettivi L ’art. 27 del regolamento (CEE) n. 1408/71 del Consiglio, relativo all’applicazione dei regimi di sicurezza sociale ai lavoratori subordinati, ai lavoratori autonomi e ai loro familiari che si spostano all’interno della Comunità, nella sua versione modificata ed aggiornata, in combinato disposto con l’allegato Vi, rubrica R, punto 1, lettere a) e b) del regolamento, deve essere interpretato nel senso che la pensione di un beneficiario deve essere considerata come dovuta a far data dall’inizio del periodo per il quale tale pensione è stata effettivamente versata all’interessato, indipendentemente dalla data in cui il diritto a tale IN BREVE RETRIBUZIONI indossare la divisa è lavoro effettivo i l tempo impiegato per indossare la divisa per la Cassazione civile, sentenza 28/37/2014, è da considerarsi lavoro effettivo e, pertanto, deve essere retribuito, ove tale operazione sia diretta dal datore di lavoro, il quale ne disciplina il tempo ed il luogo di esecuzione, ovvero si tratti di operazioni di carattere strettamente necessario ed obbligatorio per lo svolgimento dell’attività lavorativa. DIPENDENTE PUBBLICO Tutelato chi segnala illecito p ubblicata nella g.U. n. 110 del 2015, la determina 28 aprile 2015, n. 6 dell’autorità nazionale anticorruzione, con cui vengono fornite le linee guida per la tutela del whistleblower; l’anaC fornisce le misure che le pubbliche amministrazioni devono approntare per tutelare la riservatezza dell’identità dei dipendenti che segnalano illeciti di cui vengono a conoscenza nell’ambito del rapporto di lavoro, e individua i migliori sistemi di gestione delle segnalazioni. pensione sia stato formalmente accertato e anche, eventualmente, nell’ipotesi in cui esso inizi a decorrere precedentemente alla data della decisione con cui la stessa pensione è stata concessa. gli artt. 27 e 84 bis del regolamento n. 1408/71, nella sua versione modificata ed aggiornata, in combinato disposto con l’allegato Vi, rubrica R, punto 1, lettere a) e b) del regolamento, devono essere interpretati seconda la Corte di giustizia U.E., sentenza n. 543/13 del 4 giugno 2015, nel senso che ostano alla normativa di uno Stato membro che non consente al beneficiario di una pensione, concessa da tale Stato membro con efficacia retroattiva di un anno, di affiliarsi a un’assicurazione malattia obbligatoria con la medesima efficacia retroattiva e che si risolve nel privare tale beneficiario di qualsivoglia tutela previdenziale, senza che si tenga conto di tutte le circostanze rilevanti, segnatamente quelle relative alla sua situazione personale. IN BREVE LICENZIAMENTO DISCIPLINARE Diritto del lavoratore incolpato di esercitare in pieno la difesa i n tema di licenziamento disciplinare, la contestazione dell’addebito disciplinare a carico del lavoratore subordinato non può assimilarsi alla formulazione dell’accusa in sede penale, assolvendo esclusivamente alla funzione di consentire al lavoratore incolpato, di esercitare pienamente il proprio diritto di difesa. ne discende, dunque, ad avviso della Cassazione civile, sezione lavoro, sentenza n. 13/2015, che il rispetto del canone della specificità, la contestazione dell’addebito non richiede l’osservanza TRASFERIMENTO CONTRATTO LAVORO anche se illegittimo non si configura come danno da licenziamento MALATTIA Lo svolgimento d’attività lavorativa per terzi non è causa di licenzamento Compatibilmente con la guarigione del lavoratore L o svolgimento di un’attività lavorativa in favore di terzi, da parte del lavoratore assente per malattia, non costituisce giusta causa di licenziamento nell’ipotesi in cui non pregiudichi la guarigione del prestatore, che abbia ripreso regolarmente l’attività contrattuale al termine del periodo determinato dall’inail per l’infotunio. Lo ha stabilito la Cassazione civile con sentenza 4237/2015. in ogni caso, la valutazione della sua compatibiltià con il puntale recupero della piena idoneità fisica va effettuato e post e non ex ante e la regolare ripresa del servizio può essere intesa, di per sé, come elemento idoneo a dimostrare la inidoneità dell’attività svolta presso terzi a pregiudicare il recupero delle normali energie psicofisiche dell’interessato. in ipotesi siffatte, la condotta del lavoratore può ritenersi al più meritevole di una sanzione conservativa, data la scarsa lealtà dallo stesso dimostrata, che, se riteneva di aver raggiunto la guarigione prima della scadenza del periodo di malattia, avrebbe dovuto, correttamente, offrire la propria prestazione al datore di lavoro, anziché ad un terzo. VIGILI DEL FUOCO ininfluenti i giudizi di idoneità del volontario per la stabilizzazione permanente In presenza di una rinnovata valutazione dei requisiti psico-fisici a ll’ingresso in via permanente nel Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco si collega uno stabile impegno caratterizzato d maggiori responsabilità con più intenso livello di stress, al fine di fronteggiare eventi caratterizzati da criticità; pertanto ciò implica una rinnovata valutazione dei requisiti psicofisici ed attitudinali in base alla speciale regolamentazione dettata dal D.M. n. 78 del 2008 (che si dà carico di individuare congruamente in dettaglio ogni patologia afferente alla sfera fisica o psichica incompatibile con la peculiare posizione di status), cui non sono paragonabili i giudizi di idoneità per Vigile del Fuoco volontario già riportati dal candidato. a sottolinearlo sono stati i giudici della terza sezione del Consiglio di Stato con la sentenza n. 2055 del 24 aprile 2015. degli schemi prestabiliti e rigidi propri del capo di imputazione di un reato. inoltre è da ritenersi pienamente ammessa la contestazione per relationem quando fatto e comportamenti richiamati in sede penale, siano a conoscenza dell’interessato, risultando rispettati, in tal caso, i principi di correttezza e garanzia del contraddittorio. i n caso di accertata illegittimità del trasferimento del contratto di lavoro, la prosecuzione dell’attività lavorativa con la società acquirente il ramo di azienda, con conservazione di tutti i diritti derivanti, secondo la Cassazione civile, sentenza 7281/2015, non consente la configurabilità di un danno da licenziamento illegittimo in capo al lavoratore, non essendo inter- venuto alcun allontanamento dal posto di lavoro. in ipotesi siffatte il prestatore può chiedere il risarcimento del danno per la illegittima cessione del rapporto di lavoro secondo le norme codicistiche sull’illecito contrattuale e non già secondo la disciplina speciale posta dall’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori. L’illecito contrattuale sussistente a carico del datore di lavoro, pertanto, dà luogo ad una obbligazione risarcitoria in favore del lavoratore in presenza della prova del danno (nella specie non ravvisabile poiché il rapporto è proseguito con la società). CONTESTAZIONE DISCIPLINARE L’immediatezza del provvedimento non viola la possibilità di difesa L a regola dell’immediatezza della contestazione disciplinare, intesa principalmente a garantire al lavoratore incolpato l’effettiva possibilità di difesa, non è violata, come da sentenza della Cassazione civile sez. lavoro n. 10727/2015, se il datore di lavoro proceda all’incolpazione solo dopo avere avuto piena conoscenza dei fatti e piena possibilità di convincersi dell’illecità di essi. Ciò richiede, specie quando le contestazioni siano relati- ve (come nella fattispecie) all’effettuazione da parte del lavoratore di complesse operazioni bancarie, un congruo periodo di tempo, nell’interesse dello stesso lavoratore, tanto più se si tratta di comportamenti penalmente rilevanti. VEnERDì 22 gEnnaiO 2016 4/DaLLE FEDERaziOni fEDERAzIonI CONFSAL con una maggiore flessibilità e, insieme, un rafforzamento delle tutele del lavoratore, una grande attenzione ai processi qualificanti e alla formazione del lavoratore (fino all’ottenimento del patentino) a maggiore garanzia del cittadino, il richiamo al contesto europeo. per nigi, questo contratto “vuol dare una risposta alle esigenze di cambiamento della contrattualistica nazionale per un rilancio reale dell’occupazione”. imprese anticendio: firmato Ccnl Introdotte importanti innovazioni contenute che rilanciano l’occupazione È stato stipulato il Contratto Collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti delle imprese esercenti attività di produzione, di installazione, di manutenzione mezzi e impianti antincendio, di sorveglianza antincendio e connessa formazione. Si tratta dell’unico specifico contratto del settore che occupa 70mila addetti. Ha durata triennale. Hanno firmato, per la parte datoriale, il presidente della Fisa (Fire Security association) e, per la parte sindacale, il Segretario generale della Confsal (Confederazione generale dei sindacati autonomi dei lavoratori), Marco paolo nigi, e il Segretario della Confsal-Vigili del Fuoco, Franco giancarlo. Diverse le innovazioni contenute nel testo che, tra l’altro, tiene conto di tutti gli elementi contenuti nel Jobs act e dei relativi decreti attuativi. Tra le più importanti: la centralità della contrattazione di secondo livello, una riduzione dei livelli di inquadramento CONFSAL-SALFI Lotta all’evasione. Da Renzi molte parole ma niente su reale contrasto Callipo sollecita ad una cooperazione internazionale con scambio dei dati S ul tema della lotta all’evasione fiscale parla poco o meglio parla di tutto, tranne che di contrasto all’evasione, come dimostrano le poche esternazioni fatte da quando si è insediato al governo”. ad affermarlo è Sebastiano Callipo, Segretario generale della Confsal-Salfi, sindacato autonomo dei lavoratori finanziari, secondo il quale “sul fisco molte promesse elettorali sono rimaste inattuate o tradite”. Mentre “ben più concreti ed efficaci appaiono gli interventi a vantaggio di ceti sociali meno sensibili alla lotta all’evasione fiscale, che hanno prodotto interventi dal sapore elettorale quali, ad esempio, la voluntary disclosure, l’innalzamento del limite del contante e il nuovo messaggio sulla lotta all’evasione, per il quale alla voce “lotta all’evasione” si è sostituita la voce “pagare meno per pagare tutti”, puntualizza Callipo. in sintesi, si antepone alla caccia ai capitali in nero - dice - il taglio delle tasse e, alla lotta all’evasione fiscale, la riduzione genera- J Sebastiano Callipo lizzata delle imposte, sotto l’egida del criterio della giustezza della svolta politica e forse elettoralistica, sfacciatamente ad orologeria. per il Segretario generale della Confsal-Salfi, “il messaggio è chiaro e preciso, anche per l’agenzia delle entrate”. Sulle agenzie fiscali - denuncia - serpeggia voglia politica di “mutazione genetica”, al fine di non perdere un bacino elettorale troppo grosso e sul quale qualsiasi governo si gioca i risultati elettorali, alla faccia dei principi costituzionali che dovrebbero governare la materia e a dispetto delle aspettative dei contribuenti onesti e di decine e decine di migliaia di obs act, o meglio la volontà politica di cancellare i più importanti diritti sanciti dallo Statuto dei Lavoratori. Le ultime rilevazioni istat fanno registrare un calo degli occupati rispetto al giugno 2014 di 80.000 unità e riprende a crescere la disoccupazione in generale: il Jobs act illude il mondo del lavoro con un rilancio occupazionale che di fatto non avviene. Siamo di fronte al fallimento del Jobs act rispetto alla tanto decantata creazione di posti di lavoro. Unisin esprime preoccupazione per l’inesistente reazione del mondo politico di fronte ad una disoccupazione giovanile giunta al 44%, con un tasso di disoccupazione globale che sale al 12,7%. il Jobs act è in vigore ormai da parecchi mesi e se questi sono i risultati... non ci sono speranze! a proposito della lieve crescita del numero di coloro che sono usciti dallo status dei cosiddetti “inattivi”, vale a dire che hanno smesso di cercare lavoro, che segnano un misero +0,1%, il governo aveva assicurato una immediata ripresa di fiducia da parte dei cosiddetti inattivi lavoratori finanziari, che della lotta alla evasione hanno fatto un punto di onorato impegno professionale quotidiano. Secondo Callipo, emerge la “conseguente esigenza sana di rivedere la strategia agenziale sotto tre nuove direttrici: disinnescare la crisi gestionale in atto negli uffici, che ha suggerito, peraltro, la proroga dei termini sul rientro dei capitali detenuti all’estero, con ben altri interventi governativi e riorganizzativi interni, nonché premiali per il personale tutto; rivedere priorità e metodologie accertative, per concentrarsi su chi è ignoto al fisco, al di là degli interventi già previsti nella legge delega”. E infine, conclude Callipo: “inserirsi adeguatamente nella cooperazione internazionale anti elusiva, afferente i gruppi transnazionali, con una intensa attività di scambio informativo internazionale, su base multilaterale, per recuperare cifre imponenti, anziché accanirsi con contenziosi costosi e inutili su milioni di piccoli contribuenti”. CONFSAL-UNSA-BENI CULTURALI La Biblioteca nazionale è allo sbaraglio Guerra non dichiarata tra direttori generali L a Biblioteca nazionale centrale di Firenze è allo sbaraglio per una guerra sorda, non dichiarata, fra direttori generali che si contendono la dirigente Letizia Sebastiani. a denunciarlo è il coordinatore regionale del sindacato ConfsalUnsa Beni Culturali Learco nencetti, per il quale adesso la biblioteca oltre a non avere sufficienti risorse finanziarie per la manutenzione e poco personale, è lasciata a se stessa e senza direzione. La vicenda, spiega il sindacalista, deriva dalla firma della dirigente Sebastiani per la conduzione dell’istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del patrimonio archivistico e Librario, icr-Cpal. adesso, aggiun- UNISIN La disoccupazione continua a crescere malgrado la cancellazione dei diritti Si introducono nel mondo del lavoro nuova schiavitù e precarietà ge, apprendiamo che la stessa dirigente non solo ha cambiato direzione generale (prima, dipendeva dalla Direzione generale per le Biblioteche, guidata da Rossana Rummo, oggi invece dipende dalla Direzione generale Educazione e Ricerca, diretta da Caterina Bon Valsassina ma ha anche rescisso il contratto di direzione della Biblioteca nazionale Centrale di Firenze e questo, aggiunge, ha lasciato nel pieno caos la stessa Bncf. La questione più offensiva per Firenze e la sua biblioteca nazionale è l’assoluta indifferenza dimostrata dalle direzioni generali organizzazione e beni librari, che oltre a non sapere gestire la situazione, si nascondono dietro i no comment. anche a seguito di una paventata ripresa delle assunzioni da parte delle aziende, dovuta agli sgravi fiscali previsti ed alla libertà di licenziamento. Risulta quindi evidente che questo 0,1% non opera nella direzione sperata. Unisin muove una richiesta al governo: considerando che i licenziamenti facili attraverso l’abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori non hanno rilanciato l’occupazione, e che nemmeno il demansionamento ed il controllo a distanza delle lavoratrici e dei lavoratori fanno registrare un significativo “richiamo” degli investitori, si deve prendere atto di questa sconfitta politica e bisogna ricercare altre strade “più serie” per combattere la disoccupazione e la precarietà, restituendo quanto cancellato in termini di diritti e di civiltà. Contrariamente, sarà la conferma evidente che la volontà è stata esclusivamente quella di cancellare i diritti ed introdurre nel mondo del lavoro nuova schiavitù e ulteriore precarietà. Unisin continuerà a battersi per l’affermazione dei diritti e della dignità di chi lavora. DaLLE FEDERaziOni/5 VEnERDì 22 gEnnaiO 2016 REGIonI E PRovInCE CASERTA Le nuove competenze dei dirigenti scolastici Grande successo del Convegno organizzato dalla Segreteria provinciale Confsal-Snals g Pasquale Ragone PUGLIA rande partecipazione di dirigenti scolastici al convegno organizzato dalla Segreteria provinciale ConfsalSnals di Caserta sul tema “La legge 107/2015: nuove competenze dei Dirigenti Scolastici tra innovazione e criticità” svoltosi nella splendida cornice del Convitto nazionale giordano Bruno di Maddaloni. Dopo i saluti di Michele Vigliotti, dirigente scola- stico del convitto e del Segretario provinciale della Confsal-Snals, Francesco gresini, ci sono state le relazioni tecniche del dirigenti tecnici, Cinzia Buonopane, in rappresentan- Cargo. Lavoratori a rischio per microclima Lo denuncia la Confsal-fast pronta ad attivare procedure art. 28 È dello scorso agosto l’ultima comunicazione tra la Confsal-Fast puglia e la Divisione Cargo dell’area adriatica di Trenitalia, società del gruppo FSi. in attesa di essere convocati, la Segreteria Regionale Confsal-Fast della puglia fa sapere che si va figurando l’ipotesi di procedere secondo l’articolo 28 nei confronti della divisione Cargo, società che offre una gamma completa di soluzioni ferroviarie alle industrie del terziario, con la formula del treno completo e un programmato dedicato su relazioni internazionali e nazionali. La Confsal-Fast, infatti, al fine di mettere in pratica un sistema di relazioni industriali di alto profilo, volto alla tutela della salute dei lavoratori e al raggiungimento degli obiettivi aziendali, ha chiesto più di una volta una informativa, contrattualmente prevista, sulle attività imprendito- i riali, i programmi commerciali, i programmi di investimento e il piano di attività, oltre che dati sul fabbisogno e la consistenza del personale, gli orari e un’analisi delle condizioni di sicurezza in cui operano i lavoratori. anche nell’ultimo incontro, non c’è traccia di tali argomentazioni da parte dell’azienda, ma la Divisione Cargo rimanda ad ulteriori l rilancio del Corpo dei Vigili del Fuoco per il ruolo del sindacato sono stati oggetto di un ampio dibattito del personale con i vertici del sindacato. ad illustrare i temi Franco giancarlo (Segretario generale Confsal), Raniero Venezia (Segretario nazionale), antonio Capozza (Segretario regionale) e antonio iannò (Segretario provinciale). abbiamo sollecitato più volte l’intervento del governo centrale - ha dichiarato Capozza - affinché fossero avviate iniziative dirette a rispondere alle esigenze del territorio, soprattutto inerenti il rafforzamento delle unità presenti e i mezzi a disposizione. La riorganizzazione del Corpo è necessaria per garantire maggiori livelli di funzionalità e consentire ai lavoratori di avere il giusto riconoscimento in termini occupazionali, di passaggio di qualifica e di sicurezza. abbiamo previsto l’utilizzo da parte dei lavoratori iscritti alla Confsal della tutela legale gratuita per eventuali problematiche. il Segretario generale Franco giancarlo a sua volta ha detto: “abbiamo av- approfondimenti. approfondimenti che non sono mai giunti e che rendono necessario intraprendere le dovute azioni per garantire l’esercizio dell’attività sindacale. a dirla tutta, la Segreteria regionale Confsal-Fast da quando si è insediata, nell’agosto 2013, non ha mai ricevuto le suddette informazioni, nonostante l’obbligo di invio seme- strale (nei mesi di aprile e ottobre), secondo l’art. 2 del Contratto aziendale del gruppo FS. “L’informativa, infatti, - spiega il Segretario Regionale Confsal-Fast Vincenzo Cataneo - è fondamentale per l’analisi della situazione e lo svolgimento della regolare attività sindacale attraverso la partecipazione. Ora, se necessario, attiveremo le procedure previste dall’articolo 28 della L. 300/70”. Ma non finisce qui. La Confsal-Fast ritorna anche sulla difficile situazione della tratta Foggia-potenza, denunciando che proprio i lavoratori della Cargo si trovano quotidianamente ad affrontare un rischio per la propria salute a causa del problema del microclima. Con la risalita produttiva di FCa a Melfi, infatti, Trenitalia si trova ad effettuare il servizio di trasporto delle auto prodotte nello stabilimento lucano, verso il za dell’Ufficio scolastico Regionale per la Campania e di pasquale Ragone, coordinatore nazionale dei dirigenti scolastici della ConfsalSnals. Moderatore Diamante Marotta, dirigente scolastico del Liceo Quercia di Marcianise. Una platea attenta, presenti anche molti vicari della provincia di Caserta, ha partecipato con interesse al convegno che ha messo a fuoco tutte le novità introdotte dalla Legge 107/2015 nel sistema scolastico. Un’analisi puntuale che ha messo in evidenza le positività e le criticità della legge. interessante la relazione dell’ispettrice Buonopane che ha affrontato le tematiche da un punto di vista operativo con riferimento alle competenze, vecchie e nuove, dei Dirigenti Scolastici. Molto seguito ed apprezzato anche l’inter- vento di pasquale Ragone, che ha evidenziato le numerose criticità della legge 107/2015 focalizzando l’attenzione sulle nuove responsabilità dei dirigenti scolastici in ordine alla gestione del personale docente, dall’individuazione alla valutazione, alle responsabilità dell’attribuzione del bonus, per la complessità delle procedure da attivare per raggiungere obiettivi non ancora definiti su cui sarà basata la valutazione degli stessi dirigenti ai fini della retribuzione di risultato. al termine c’è stato un interessante dibattito moderato da Diamante Marotta e i saluti finali del Segretario provinciale della ConfsalSnals, Francesco gresini, che ha preannunciato altre occasioni di confronto nell’ottica della condivisione e partecipazione sulle problematiche della scuola. porto di Civitavecchia. Ma i locomotori che viaggiano tra l’area industriale di San nicola di Melfi e Foggia o non sono dotati di impianto di climatizzazione o, se lo sono, si tratta di impianti non funzionanti. Fatto sta che, ogni giorno, i lavoratori che operano su quella tratta devono affrontare le torride temperature dell’estate meridionale o il freddo dell’inverno, pur di evitare di causare un disservizio al committente o bloccare il traffico su quella tratta. La Confsal-Fast, quindi, in attesa di convocazione, ricorda alla Cargo che il problema del microclima non va sottovalutato, né in estate, né tanto meno in inverno, soprattutto se continuerà, come ci si augura, il trasporto su rotaie degli autoveicoli prodotti a Melfi. REGGIO CALABRIA La Confsal detta linee guida a tutela dei Vigili del Fuoco Ampio dibattito del personale con i vertici del sindacato viato la piattaforma contrattuale, dopo la sentenza della Corte Costituzionale che aveva sbloccato il contratto dei lavoratori. Stiamo lavorando sulla riforma dell’ordinamento. il decreto Madia sulla riforma della pubblica amministrazione ha sbloccato la legge delega per i Vigili del Fuoco, tuttavia, entro un anno dovremmo riuscire a rimodulare i profili professionali. La riforma dell’ordinamento è legata a quella contrattuale che dipenderà dalla legge di stabilità. nell’impegno di spesa di circa 26 miliardi previsti, sarà importante verificare le risorse che saranno messe a disposizione per il rinnovo contrattuale. Sulla sicurezza è necessario che non vengano effettuati tagli. Sulla competenza degli incendi boschivi - ha evidenziato - avvieremo una riunione con i dicasteri interessati affinché ci vengano addebitate le risorse che le Regioni stanziavano per i forestali. Saranno smaltite le graduatorie aperte che consentiranno di incrementare il personale, ma prossimamente sarà espletato anche un nuovo concorso”. VEnERDì 22 gEnnaiO 2016 6/DaLLE FEDERaziOni REGIonI E PRovInCE MILAZZO REGGIO CALABRIA Il problema riguarda l’intero territorio. Servono urgenti soluzioni Troppe criticità nell’esercizio della giustizia Vigili del Fuoco Confsal. grido d’allarme: Uffici giudiziari Cedir tragedia sfiorata, personale insufficiente proibiti per i disabili È un vero e proprio grido d’allarme quello lanciato dai sindacati dei Vigili del Fuoco dopo l’incendio scoppiato a Milazzo che ribadiscono la crisi d’organico del Comando provinciale di Messina e del distaccamento Milazzese. in una nota indirizzata al Ministro alfano ed ai vertici dei Vigili del Fuoco, le Segreterie ed i Coordinamenti provinciali della Confsal-Vigili del Fuoco e degli altri Sindacati di settore denunciano in particolare la grande criticità del territorio di Milazzo e dell’intera provincia messinese. Secondo i sindacati il rogo della raffineria “non si è trasformato in tragedia solo grazie all’altissima professionalità e all’abnegazione del personale del Comando provinciale Vigili del Fuoco di Messina”. L’analisi delle parti sociali si estende a tutto il territorio peloritano colpito in questi anni da vari incidenti e da calamità naturali e invitano le autorità a cui scrivono “ a mettere in atto tutte le possibili soluzioni, affinchè il Comando provinciale Vigili del Fuoco di Messina possa avvalersi di un organi- co confacente alle necessità del territorio, con particolare attenzione al Distaccamento di Milazzo, ricadente in uno dei poli industriali più importanti del Sud italia, quale la raffineria oggetto dell’incendio”. “non è più ammissibile che i cittadini della provincia di Messina non abbiano una adeguata risposta alle proprie richieste di soccorso - si legge infine nella nota - non è più ammissibile che si aspettino le tragedie invece di prevenirle”. p resso gli uffici giudiziari del Cedir è impedito l’accesso alle persone in stato di handicap in quanto gli ascensori non sono funzionanti. Lo denuncia antonino iannò Segretario regionale della Confsal-Unsa. “Da diverso tempo, ormai, la manutenzione ordinaria presso gli Uffici giudiziari del Cedir è diventata un lusso, poiché oltre a non esservi più un servizio tecnico permanente in loco, gli interventi necessari, relativi alla sicurezza ed all’agibilità della struttura, sono diventati sporadici ed assolutamente insufficienti, ri- PUGLIA-BASILICATA il sindacato denuncia: depuratori malfunzionanti Su otto impianti ispezionati tutti sono risultati non in regola e multati i depuratori continuano a depurare “poco e male”, denuncia la Segreteria regionale del sindacato Confsal-Fast: in Capitanata su otto impianti ispezionati sono state elevate ben nove contravvenzioni dopo le analisi chimiche e microbiologiche che evidenziano “ un notevole aumento dei problemi ambientali e un serio pericolo di contaminazione della catena alimentare”. il Segretario regionale della Confsal-Fast di puglia e Basilicata, Vincenzo Cataneo, ha incontrato la referente di pura Depurazione, Raffaella Candela, società dal 1° ottobre incorporata in aqp spa. “L’incontro spiega Cataneo - non ha fatto altro che confermare le nostre perplessità. Sebbene nell’organigramma si parli di conduzione e manutenzione degli impianti, il profilo del conduttore è completamente scomparso dagli impianti di depurazione del Foggiano. Ci si affida al capo impianto e alla squadra di manutenzione. Ma i profili di capo impianti, che svolgono mansioni da 6° livello d’inquadramento come da contratto - precisa Cataneo sono e restano nei fatti attualmente retribuiti con l’inquadramento del precedente incarico (3°/4° livello d’inquadramento), problema che l’azienda però non si pone”. il problema dei depuratori in Capitanata è anche una questione di investimenti: “nel passaggio da pura ad aqp - sottolinea Cataneo - andrebbe rimodulato anche il piano degli investimenti perché ci sia un’equa ripartizione tra le province pugliesi”. il Sindacato ricorda che “per completare il fabbisogno della manutenzione, mancano ancora all’appello 46 addetti e 34 unità tra biologi chimici e periti chimici che dovrebbero essere immediatamente assunti per fronteggiare la situazione”. spetto a quelle che sono le esigenze”. “ad oggi, su quattro ascensori, tre sono guasti ed il quarto è sprovvisto dei tasti, per raggiungere il 5° ed il 6° piano, ove sono situati i locali della procura e parte di quelli del Tribunale, con enormi disagi per tutto il personale che deve trasportare atti e fascicoli, per i magistrati, per l’utenza, ma soprattutto per le persone in stato di handicap che non possono accedere ai vari Uffici. non essendovi il servizio di manutenzione permanente in loco, in caso di blocco dell’ascensore, si è dovuto ricorrere in più occasioni ai Vigili del Fuoco, con rischio di malori per le persone chiuse dentro”. Ve è la necessità di manutenzione straordinaria, delle strutture in cui sino installati gli ascensori, per garantire la sicurezza degli stessi”. Ed il Comune, competente per la manutenzione fino ad oggi non ha fatto nulla. Ora dal 1° settembre, in base alla legge, la manutenzione degli Uffici giudiziari è di competenza del Ministero della giustizia. Speriamo che la situazione migliori anche peché bisogna provvedere per alcune infiltrazioni d’acqua e una delle aule bunker, è chiusa per inagibilità da diverso tempo. LODI MESSINA La protesta degli operatori del Dipartimento salute mentale Ospedale. attuato sciopero personale infermieristico La Confsal-fials: bisogna cambiare rotta La Confsal: la battaglia contro le ore eccedenti S i è tenuta la manifestazione di protesta degli operatori del Dipartimento di salute mentale che hanno “assediato” la sede dell’asp in via La Farina. Come sottolineato dalla Confsal-Fials, gli operatori dicono no all’affidamento della gestione delle strutture residenziali alle imprese private; no all’incremento di risorse destinate proprio alle strutture private; no all’abbandono dei servizi pubblici e ai tagli di personale. “già ad agosto - ricorda Domenico La Rocca, Segretario provinciale della Confsal-Fials - rilasciate dal Dott. Sirna in riferimento alle strutture residenziali psichiatriche dell’a- sp, definite “anomale perché non esistono da nessuna parte”, e ancora “non sono previste da nessun decreto”. Le immediate richieste di confronto sono rimaste inevase. a preoccupare il sindacato e a disorientare i dipendenti è soprattutto l’assenza di un progetto strategico di salute mentale, la contraddizione esistente tra le determinazioni dell’asp di Messina e i vari Decreti assessoriali sulla salute mentale e le stesse leggi che individuano gli standard funzionali-strutturali e i livelli essenziali di assistenza dei servizi. “Occorre un cambio di rotta. i tagli non possono ricadere sugli utenti e sui lavoratori”. L a Confsal ha dichiarato sciopero contro le ore eccedenti. Vi potrebbero aderire non solo gli infemieri (2.300), ma anche medici, amministrativi e dirigenti; è solo l’ultimo atto di una battaglia che vede contrapposti i vertici e alcuni lavoratori. il nodo sono le ore di straordinario che, denuncia Stefano Lazzarini di Confsal, “non sono motivate da cause eccezionali e impreviste. al contrario, soprattutto a Lodi, sono programmate e servono a coprire, secondo i nostri calcoli, mille turni al mese. peccato che il contratto nazionale vieti espressamente lo straordinario programmato”. non solo. Quei lavoratori che ne usufruiscono vengono pagati, sì, ma attingendo dal Fondo ex articolo 38, “che serve per la contrattazione aziendale e altri istituti”, prosegue Lazzarini. in pratica “viene prosciugato per pagare straordinari a chi può e vuole farli”. La ricetta, per sindacato e lavoratori, potrebbe essere un’altra: non toccare il Fondo e invece pagare quelle ore in più accedendo a uno strumento messo a disposizione dalla Legge Sirchia, le prestazioni aggiuntive. “in questo modo il Fondo potrebbe essere dirottato su progressioni economiche orizzontali oppure sulla produttività collettiva”. DaLLa pRiMa pagina/7 VEnERDì 22 gEnnaiO 2016 TURISMO PICCOLE IMPRESE avanti, al passo del gambero nuove strategie per formazione continua purtroppo, se si analizza➧ no i dati e le circostanze , la realtà non è così rosea come la vorrebbero far apparire le interessate valutazioni politiche del ministro Franceschini. infatti il tasso di crescita del settore turistico italiano è assai modesto e di gran lunga inferiore a quello che si registra negli altri paesi del mondo a vocazione turistica e non dal momento che si colloca al 4 per cento di presenze. Una retrocessione palese per l’italia che fa prevedere per 2017 solo un massimo di 50 milioni di presenze tant’è che il Wordl Economy Forum colloca il nostro paese all’ottavo posto per competitività turistica ovvero assai distante dal terzo posto degli anni ’60 e del quinto degli anni ’90. non c’è da meravigliarsi. Sono molteplici le cause che hanno portato ad un perdita di attrattiva di un paese come il nostro che fino a non molto tempo fa era meta preferita del turismo mondiale. innanzi tutto va evidenziata la carenza totale di investimenti per il settore da parte del governo attuale e da quelli che lo hanno preceduto giustificata della assai comoda ed ipocrita motivazione che il turismo italiano può benissimo autofinanziarsi in quanto offre cultura, arte, gastronomia e panorami incantevoli unici al mondo. E una volta tali requisiti erano largamente sufficienti ma, purtroppo, ora molte cose sono cambiate. gli alti costi di soggiorno praticati in italia non hanno riscontro alcuno non solo nei paesi che si aprono solo ora al turismo ma anche in quelli tradizionalmente concorrenti del settore. gli alberghi italiani, ad esempio, hanno prezzi superiori del 28 per cento a quelli della gran Bretagna, del 55 per cento della germania e del 60 per cento della Spagna per non parlare dei paesi dell’Est Europa. i risto➧ sito fondo per l’integrazione. il ragionamento di Boeri in sé è ineccepibile dal lato strettamente amministrativo - contabile ma non tiene in conto alcuno una serie di circostanze e argomentazioni che richiederebbero una ben più attenta e ponderata attenzione. innanzitutto perché accanirsi in tal modo nei confronti di una categoria, quella dei pensionati che si recano all’Estero per sbarcare il lunario senza troppi affanni, che non gode certo di trattamenti privilegiati e, anzi, sopravvive a stento con una pensione che in gran parte dei casi non è stata più rivalutata negli ultimi anni nemmeno con quel minimo contributo di alcune decine di euro. Boeri, se proprio vuole far valere le sue idee sul taglio dei trattamenti pensionistici deve guardare altrove, sempre che sia coerente e ne abbia il coraggio, nel mondo degli ex parlamentari, dei dirigenti della pubblica amministrazione, dei manager di ranti sono incredibilmente cari e molto spesso vi si approfitta facendosi pagare dai clienti ben più del dovuto. E poi c’è il degrado generalizzato di un paese come il nostro che proprio nelle cosiddette città d’arte è soffocato e penalizzato da una serie di criticità concernenti servizi, trasporti, manutenzione di strade ed edifici, nettezza urbana, microcriminalità, truffatori di strada, accattonaggio. al tutto si aggiungono assemblee e scioperi del personale operante in musei ed aree archeologiche più o meno preannunciati che gettano nello sconcerto i turisti provenienti da tutte le parti del mondo. Forse proprio per questo stato di cose i portali di booking stranieri preferiscono guadagnare in commissioni a discapito dei clienti italiani dirottando il traffico turistico verso mete più affidabili e quindi più certamente remunerative. Ed infine non vanno assolutamente sottovalutati la disorganizzazione, l’insufficienza e l’incapacità gestionale ed operativa che sono ormai diventati una caratteristica distintiva dell’Ente nazionale del turismo, il vecchio Ente che si sta faticosamente tentando di riconvertire in un’agenzia per il turismo final- mente efficiente ed utile quanto basta senza scadere negli attuali ed assurdi sperperi di denaro pubblico. Come non evidenziare, infatti, che oggi il turismo italiano è rappresentato all’estero in sedi faraoniche con migliaia di dipendenti super raccomandati, per il 50 per cento promossi manager e come tali retribuiti. Un esempio per tutti. La sede di new York, ora spostata, fino a poco tempo fa era situata al Rockfeller Center e costava allo Stato italiano 400 mila euro l’anno di solo affitto. in questa catastrofica e dispendiosa situazione organizzativa sia interna che esterna del turismo italiano come meravigliarsi se in un’italia che detiene il 70 per cento delle opere d’arte esistenti al mondo nonché migliaia si siti archeologici di rilevanza unica presenti in tutto il territorio nazionale si riscontri un deficit di presenze turistiche sempre più rilevante? Riteniamo ineludibile che al settore turistico nostrano sia restituito il ruolo primario che gli spetta nel mondo. ne va anche della crescita economica del paese perché il turismo è ancora una delle poche industrie attive tanto che fattura il 12 per cento del pil. Servono, quindi, un’energica quanto salutare inversione di tendenza e profondi mutamenti in tutti gli ambiti. Vanno quindi eliminate tutte le criticità che lo fanno arretrare a cominciare dai politici in cerca di facili consensi e di un personale non adeguatamente preparato e motivato ed immeritatamente gratificato. il turismo va salvaguardato ad ogni costo perché, rappresenta non solo l’oro nero del nostro paese ma è la testimonianza tangibile di un glorioso passato e, date le sue indiscutibili potenzialità, prefigura con certezza per l’italia un futuro di grandi soddisfazioni. Federico De Lella ➧ pare ai piani formativi strutturati per riqualificare e aggiornare le competenze dei lavoratori in cassa integrazione. Dato che il compito principale di Confsal è tutelare il lavoro, sia creando nuova occupazione sia evitando l’uscita dal sistema produttivo dei lavoratori con competenze obsolete, è naturale, oltre che doveroso, che tra le parti sociali che governano i fondi si sviluppi un dialogo costruttivo volto a consolidare le relazione industriali e a generare misure e interventi a sostegno dell’efficienza organizzativa dei lavoratori e, insieme, dell’efficacia produttiva delle imprese. per quanto riguarda la nascita dell’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, Confsal è determinata, in quanto parte sociale rappresentativa, a partecipare alla definizione delle linee di indirizzo che porteranno a integrare l’agenzia nel sistema di governance dei cambiamenti del paese. in particolare, la confederazione autonoma valuta corretta l’ipotesi di ottimizzare l’utilizzo dei fondi interprofessionali come strumento di crescita delle imprese, nello specifico di quelle piccole, e di armonizzare il loro ruolo di intermediari dei fabbisogni formativi, anche per contribuire alla costruzione di un nuovo contesto delle relazioni industriali e alla gestione delle politiche attive del lavoro. PENSIONATI Boeri: tagliamo le pensioni degli italiani all’estero enti, dei presidenti di aziende pubbliche e quant’altro. ad esempio al suo predecessore antonio Mastropasqua, che con l’accumulo degli incarichi, è riuscito a percepire oltre un milione e 200 mila euro l’anno e una liquidazione a dir poco principesca, con quale sistema è stata attribuita la pensione? non certo con quello contributivo tanto caro a Boeri. Vi è poi una considerazione di fondo. i pensionati italiani che emigrano all’Estero non lo fanno di certo per ricercare quelle emozioni che possono offrire i paradisi esotici. non ne hanno né l’età né la voglia solo se si considera che sono costretti ad abbandonare la propria terra, figli, nipoti, amici per recarsi a migliaia di chilometri di distanza con tutto gli incon- SOCIETÀ CULTURA LAVORO Confederazione generale Sindacati Autonomi Lavoratori Q uindicinale di po litica e info rmazio ne sindacale Direttore MARCO PAOLO NIGI Direttore responsabile FEDERICO DE LELLA Redazione: Domenico Dimilta DiREziOnE: Viale di Trastevere, 60 - 00153 Roma Tel./Fax 06 5800370 • Tel. 06 5816496 • Tel. 06 5809705 e-mail: [email protected] aMMiniSTRaziOnE: Viale di Trastevere, 60 - 00153 Roma Sito internet www.confsal.it Gestione editoriale: Società Cooperativa Editoriale Cultura Lavoro s.r.l. Viale di Trastevere 60 - 00153 Roma - iscritta al R.O.C. al n. 9453 ORGANIzzAzIONe eDITORIALe: Italo Meschini Registrato Tribunale di Roma al n. 495 del 7-10-1996 Sped. A.P. D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma I DCB Roma Stampa: PINTOGRAF - Via Menalca, 37 - 00155 Roma L’organo di stampa è aperto a tutte le collaborazioni che, per necessità redazionali, potrebbero tuttavia non essere integralmente accolte. Non si pubblicano articoli già comparsi su altri giornali. Associato all’Unione Stampa Periodica Italiana venienti e le difficoltà che un simile trasferimento comporta. i paesi prescelti sono molteplici e tali da garantire un basso costo della vita: panama, Equador, San Domingo, Canarie, Baleari, Tunisia ma anche Cipro, Malta, polonia, Romania, Bulgaria, Slovenia. Tutti paesi questi che consentono ad un pensionato di vivere decorosamente anche con 700/800 euro al mese. in italia con una pensione del genere si paga solo l’affitto di un bicamere posto all’estrema periferia della città e per il resto non rimane che mettersi in fila alla Caritas per elemosinare un pasto caldo e qualche indumento per ripararsi dai rigori invernali. Tutto questo Boeri lo sa o almeno dovrebbe saperlo. E allora perché, invece di penalizzare chi si è dovuto stabile all’Estero solo per sopravvivere, non affrontare il problema prendendo in considerazione le tante pensioni d’oro dei signori della politica e dei loro compari ottenute col sistema retributivo? E perchè non operare contestualmente per far sì che le pensioni percepite dai tanti italiani residenti all’Estero ma anche in patria siano tali da consentire loro di vivere dignitosamente senza doversi appellare alla carità altrui? Solo così il fenomeno degli italiani residenti all’Estero si attenuerebbe fino ad estinguersi. Diversamente l’iniziativa del presidente dell’inps, così come è stata posta, è ingenerosa, discriminante e assai poco attenta alla realtà di un paese come il nostro che, proprio a causa di certe “trovate” per arraffare soldi sempre e comunque a danno dei più deboli da parte di chi detiene le leve del potere si sta impoverendo sempre più. F.D.L. VEnERDì 22 gEnnaiO 2016 8/DaLLa pRiMa pagina ➧ fronte ai cittadini italiani e faccia seguire fatti conseguenti e atti concreti e che il presidente della Repubblica Mattarella svolga la sua massima funzione repubblicana con coerente incisività, rivolgendosi in merito alle concrete questioni socio-economiche nelle sedi istituzionali, al governo e al parlamento nonché alla politica, ai partiti e alle forze sociali. La Consal, in qualità di forza sociale largamente rappresentativa di lavoratori e pensionati, in piena autonomia e con il consueto alto senso di responsabilità, condivide con il presidente della Repubblica quanto Egli ha nella sostanza affermato su economia reale e occupazione, evasione fiscale e contributiva e legalità. il premier Renzi non può non prendere atto, fuori da ogni logica di propaganda politica, che: • dalla recessione si è passati ad una crescita debole e disomogenea, con le aree deboli e alcuni distretti industriali in continua e perdurante stagnazione; • l’occupazione cresce lievemente, ma con l’esclusione di importanti aree territoriali, con il fondato dubbio che non AL GOVERNO RENZI La Confsal: il 2016 sia l’anno dei valori sia effetto del Jobs act, ma degli incentivi alle assunzioni, peraltro recentemente ridotti dalla legge di stabilità 2016; • l’alta e diffusa evasione fiscale e contributiva continua a condizionare pesantemente l’impresa “legale” e a penalizzare il contribuente “onesto”; • il mancato rigoroso rispetto dei ruoli istituzionali e delle regole con costante riferimento ai principi e ai valori costituzionali. Tutto questo significa valutare con onestà intellettuale e trasparenza le situazioni sociali e economiche dei cittadini italiani, delle famiglie, dei lavoratori e dei pensionati. pertanto, non può addirittura bastare, neanche a fini elettorali, sostenere che il governo ha promosso “buone” riforme se la loro qualità non è passata al filtro democratico della valutazione e della condivisione sociale e non trova alcun riscontro né nella percezione, né nell’esperienza di vita dei cittadini. CONTRATTI Un ostacolo alla trattativa ➧ dello contrattuale comprendente istituti innovativi e raccordati con la recente legislazione sul lavoro. per la Confsal, il governo dovrebbe, intanto, spiega nigi, intervenire per via legislativa con un disegno di legge per regolare la rappresentatività e la rappresentanza delle parti sociali, finalmente affermando la democrazia economica e concretizzando il pluralismo sindacale e datoriale. inoltre, aggiunge, dovrebbe non esercitare la delega prevista dal Jobs act sul salario minimo per consentire alle parti sociali rappresentative di raggiungere in merito un accordo complessivo in tempi ragionevoli. E, infine, dovrebbe ripristinare le relazioni sindacali con le organizzazioni rappresentative, aprendo tavoli di confronto sulle problematiche del lavoro, del welfare, della previdenza e del fisco, conclude il Segretario generale. Dall’attenta lettura dei recenti e convergenti indicatori socio-economici elaborati da Eurostat, istat, Fondo Monetario internazionale e Ocse, emerge una economia e una società italiana in lento e problematico movimento. a nostro avviso la situazione meriterebbe un deciso cambio di passo attraverso un onesto, franco e trasparente patto sociale e soprattutto un’autentica e reale consultazione democratica. Su questioni politiche che incidono fortemente sulla realtà e sulle prospettive di breve e medio periodo di milioni di giovani disoccupati, di lavoratori precari per status, retribuzione e welfare e di pensionati con un potere di acquisto dimezzato negli anni, non possono essere affrontate con la politica del “pensiero unico” e con il diffuso metodo relazionale della dannosa neo-demagogia. noi al governo vorremmo ricordare che il “velocismo” riformistico renziano ha avuto esiti legislativi molto discutibili e soprattutto effetti reali impercettibili nel lavoro, nell’economia legale e in genere nella società civile. E vorremmo ancora e in particolare ricordare al governo che: • l’occupazione, soprattutto quella riguardante giovani e donne, si attesta lontana dalla media dell’Eurozona e non tende ad aumentare significativamente; • l’evasione fiscale e contributiva rimane fra le più alte e diffuse del mondo, in assenza di un serio contrasto normativo e operativo; • il mancato rispetto delle sentenze della Corte Costituzionale da parte del governo e della maggioranza parla- mentare, in materia di rinnovo dei contratti di lavoro dei pubblici dipendenti e di adeguamento delle pensioni, significa in effetti il disconoscimento del ruolo primario di garanzia democratica della Corte e costituisce un pericoloso esempio per la società civile. Se tutto questo è vero e documentabile, come purtroppo lo è, noi riteniamo indispensabile un cambiamento radicale della politica governativa, incluso l’attuale metodo relazionale, intraprendendo così un serio percorso di vera partecipazione e di diffusa responsabilità individuale dei cittadini e collettiva della società civile organizzata. Questo nuovo e necessario percorso ci consentirebbe di ridurre la conflittualità generazionale e categoriale, di raggiungere un accettabile livello di coesione sociale e soprattutto di dare soluzione nel tempo medio-breve alle questioni reali già sollevate dalla Confsal e ora, autorevolmente, rappresentate dal presidente della Repubblica. * Segretario generale Confsal