pocket guide - Comune di Acerno

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pocket guide - Comune di Acerno
POCKET GUIDE
Agenzia
di svilluppo
locale
POCKET GUIDE
1
INDICE
5 GIFFONI EXPERIENCE
7 INTRODUZIONE
15 SAN CIPRIANO PICENTINO
21 SAN MANGO PIEMONTE
25 CASTIGLIONE DEL GENOVESI
29 GIFFONI SEI CASALI
39 GIFFONI VALLE PIANA
51 MONTECORVINO ROVELLA
59 MONTECORVINO PUGLIANO
65 OLEVANO SUL TUSCIANO
71 ACERNO
79 BELLIZZI
83 TOUR
91 LABORATORI
92 TREKKING - CAI
LEGENDA DEI SIMBOLI
INFO
COME
RAGGIUNGERCI
APPROFONDIMENTO
TRENO
LUOGO
AEREO
ATTRATTORE
PERCORSO
TEMPO
CAMPANIA
3
IN AUTO
autostrada A3/SA-RC
IN TRENO
Stazione di Salerno
IN AEREO
Aeroporto Costa
d’Amalfi
NON SOLO
FESTIVAL...
Ben 250 giorni di attività
all’anno. Un esempio: oltre
380.000 studenti arrivati
a Giffoni in 18 anni per
il progetto Movie Days.
Non solo. Da più di 15 anni
Giffoni Experience si è
andato affermando non solo
come un evento rinomato
internazionalmente e come
sinonimo di qualità, ma
soprattutto come efficiente
“azienda culturale” che
organizza eventi tutto l’anno.
Dal 2001 GFF ha creato una rete
di relazioni nel Mondo - Giffoni
Voyager - che esporta il format
del “festival madre” in diversi
nazioni.
GIFFONI EXPERIENCE
MOVIE STAR
Robert De Niro, Oliver
Stone, Meryl Streep,
Jeremy Irons, John
Travolta, Wim Wenders,
Meg Ryan, Kathy Bates,
Krzystof Kieslowsky,
Roman Polanski, Danny
de Vito, Naomi Watts,
Christina Ricci, Winona
Ryder, Susan Sarandon,
Samuel L. Jackson,
Nicholas Cage, Sasha
Baron Cohen, Jean Reno,
Jessica Chastain tra i
tanti ospiti internazionali
arrivati al GFF nel corso
di questi 40 anni di
attività. La lista completa
comprende praticamente
tutti gli autori e gli attori
più importanti del cinema
italiano di queste ultime
4 decadi. Giffoni Film Festival (GFF)
was created in 1971 by Claudio
Gubitosi to encourage the
cinema for youth, raising it to the
rank of a “kind” of great quality
and good marketability.
Two intuitions were and still are
at the basis of the concept:
· A jury made of just children;
· An organization strongly linked
to its town of origin.
Year after year the number
of jurors has grown to reach
the number of 3500 from 50
Countries in all the continents.
Their age goes from 3 to 18
years and they are divided in 6
sections; to this was added the
5
Il Giffoni Film Festival (GFF) nasce nel 1971 da un’idea
di Claudio Gubitosi: promuovere il cinema per ragazzi,
elevandolo a “genere” di grande qualità e capacità
di penetrazione del mercato. Più semplicemente il
giovane Gubitosi cerca di stimolare un ambiente
povero di iniziative culturali e fare qualcosa di diverso
per il suo territorio.
Due intuizioni si rivelano fondamentali e ancora oggi
sono pilastri insostituibili del “concept” Giffoni.
1 Una giuria di soli ragazzi.
2 Un’organizzazione fortemente legata al paese di
origine.
“Di tutti i festival quello di Giffoni è il più necessario”
questa la frase finale della lettera che François Truffaut
scrive durante la sua visita a Giffoni nel 1982. Il grande
regista francese è l’ospite internazionale che inaugura
una storia di “visite” che trasformeranno la rassegna in
un evento di proporzioni mondiali. Nel corso del tempo
il numero dei giurati (dai 3 ai 18 anni) ha raggiunto
quota 3500 mentre sono mediamente 40 i Paesi di
provenienza. 6 le sezioni competitive, a cui va aggiunta
una sezione dedicate alle lezioni di cinema Masterclass.
Verso “Giffoni multimedia valley”…
Nel 2014 inizieranno i lavori per la costruzione della
Giffoni Multimedia Valley, il più grande polo creativo
del Sud Italia, un centro di 200.000 metri quadri
destinati ad ospitare tutta la storia della cultura e del
cinema passata per il comune di Giffoni Valle Piana.
Il polo ospiterà la prima cineteca per ragazzi mai
realizzata, il museo “Testimoni del Tempo” nel quale
troveranno casa ET, King Kong ed Alien,
nuove sale a tecnologia avanzata e un’arena per i
grandi eventi estivi con più di 6000 posti.
special section Masterclass for
lessons on cinema.
The GFF is the final act of
a process of evaluation and
analysis of international
filmography for youth; a film
shown at the GFF gets a mark
of guarantee, a seal that proves
its quality and suitability for a
public of teenagers and families.
“Of all the festivals, that of
Giffoni is the most necessary”,
these were the words of François
Truffaut after his stay in Giffoni in
1982, at the forefront of a long list
of international artists, in a process
that transformed a small local show
into a world event.
Scopri i
picentini
INTRODUZIONE
7
INTRODUZIONE
Halfway between the Amalfi
and the Cilento Coasts,
between Pompei and Paestum,
the territory of Picentini
Mountains offers a variety of
itineraries for those who are
looking for villages, historic and
artistic monuments, or wish to
cover a religious route, or to
discover the ancient rites and
rhythm of country life, or like
trekking and nature.
The territory embraces the
WWF sanctuaries of Mount
Polveracchio, Valley of Caccia
and Mount Accellica and the
Regional Park of Picentini
Mountains. The river Picentino
is filled up with trouts, eels and
barbels. Its vegetation is also
very diversified, ranging from
hardwood and conifers forests
to maquis.
The brushwood is rich of a
variety of hawthorn, euonymus,
crab-grass and different lianas.
Conoscere da vicino
i luoghi e il territorio,
avvicinarsi alla genuinità
dei gesti e dei sapori
semplici che sembravano
perduti. Scoprire
l’ospitalità autentica in
agriturismi e bed and
breakfast...
La Valle del Picentino è un angolo di Campania
ricco di storia: le rughe dei suoi monti, gelosamente
serbano cultura antica e millenarie tradizioni da
offrire a chi vi giunge, come dono prezioso, che
si scompone in mille rivoli di feste e fiere, di arti e
mestieri, processioni, credenze e devozioni in cui
si fondono il sacro ed il profano. Entrare in questo
frammento di Campania significa scoprire un mondo
in cui il presente si coniuga perfettamente al
passato. A metà strada tra la costiera Amalfitana e
quella Cilentana, tra le suggestioni dei templi greci
di Paestum e l’unicità degli scavi di Pompei, la zona
presenta molteplici itinerari per chi sia alla ricerca
di monumenti di ineguagliabile valore storico ed
artistico o desideri percorrere un itinerario religioso;
per chi voglia trascorrere un po’ di tempo a stretto
contatto con la natura o scoprire antichi rituali legati
alla tradizione arcaica e contadina. La natura entra
prepotentemente nell’urbano: nell’area ricadono le
oasi WWF del Monte Polveracchio, della Valle della
Caccia e dell’Accellica e si estende il Parco Regionale
dei Monti Picentini. Dal monte Accellica sgorgano le
Colobodus latus,
Triassico superiore
TIMELINE STORIA
RINVENIMENTO PESCI FOSSILI RISALENTI
ALL’EPOCA DEL TRIASSICO
268 A.C.
FONDAZIONE DI PICENTIA AD OPERA DEI
PICENTINI
57 A.C.
LOTTA TRA I PICENTINI ED I ROMANI
88 A.C.
DISTRUZIONE DI PICENTIA
DOMINIO ROMANO
1000
DOMINIO LONGOBARDO
EDIFICAZIONE CHIESE BORGO DI
TERRAVECCHIA
DOMINIO NORMANNO
Il Beato Fra Giovanni da
Montecorvino
1194
DOMINIO SVEVO
1248
RESTAURO ED AMPLIAMENTO DEL CASTELLO DI
TERRAVECCHIA AD OPERA DI FEDERICO II
1270
DOMINIO ANGIOINO
1242
NASCE IL BEATO FRA GIOVANNI DA
MONTECORVINO
1300-1400
1482-1485
1480-1500
Il meridionalista
Giustino Fortunato
NASCONO I FRATELLI LUCA E POMPONIO
GAURICO
JACOPO SANNAZZARO RISIEDE NEI PICENTINI
1572
NASCE GIAN CAMILLO GLORIOSI
1713
NASCE ANTONIO GENOVESI
1808-1850
CON LE LEGGI EVERSIVE VENGONO SOPPRESSI
DIVERSI CONVENTI
1848
NASCE GIUSTINO FORTUNATO
1860
BRIGANTAGGIO
1879
NASCE ROMUALDO TRIFONE
1944-45
1994
Il brigante
Gaetano Manzo
IL CARDINALE LEONARDO DE’ ROSSI DONA A
GIFFONI UNA SPINA SANTA
NEL DOPOGUERRA DIVERSI COMUNI
DIVENTANO AUTONOMI
INAUGURAZIONE MOSCHEA DI BELLIZZI
INTRODUZIONE
LE TRADIZIONI
POPOLARI
La vita quotidiana è ancora
permeata di credenze e pratiche
magiche. Numerosi gli eventi del
calendario folkloristico:
il Carnevale dei poveri, i riti
di San Michele Arcangelo, il
caratteristico tiro al Caciocavallo,
il martedì in Albis e la devozione
della Spina Santa nei venerdì di
marzo. La devozione Mariana,
con i suoi numerosi santuari
dedicati alla Vergine, porta in un
pellegrinaggio a piedi i picentini
al Santuario di Montevergine.
POPULAR TRADITIONS
Numerous are the events in the
folkloric playbill of the area: the
“Poors’ Carnival, St. Michael’s
celebration, the characteristic
shooting of Caciocavallo (local
cheese), the devotion of the
Holy Thorn on all Fridays in
March, the devotion for the
Virgin Mary with the numerous
sanctuaries dedicated to her,
which culminates in May in the
pilgrimage by foot up to the
Montevergine Sanctuary.
Still alive in the territory are
some ancient rites relating
to birth and death, as well as
magic ceremonies of popular
medicine. The stories told
by old people talk of the
werewolf, of the witch that lives
in wells and precipices called
Marialonga, who grabs the
children that lean out, or about
“monacielli” sort of pixies who
live in the ancient houses.
Sono ancora vivi i riti legati alla
nascita ed alla morte, cosi come i
riti legati alle cerimonie magiche
della medicina popolare.
Dal lupo mannaro a Marialonga,
diversi sono i personaggi che
ancora sopravvivono nelle
credenze popolari cosi come
le pratiche rituali legate al
malocchio. Si racconta dei
monacielli o monachicchi, una
sorta di rivisitazione dei lari e dei
penati di antica memoria, spiriti
bonari che popolano le soffitte
delle antiche case e spesso fanno
dispetto o doni inaspettati ai loro
abitanti.
9
La natura dona i suoi frutti:
le nocciole di Giffoni IGP, i
vini, i funghi porcini,
i tartufi, le fragoline...
GIUGNO
MAGGIO
GENNAIO
TIMELINE EVENTI
RADUNO AUTO D’EPOCA
L’INFIORATA
FIERA SAN PIETRO E PAOLO
DEVOZIONE E PROCESSIONE
SANT’ANTONIO
BICI INSIEME
PELLEGRINAGGIO A PIEDI DEI
PICENTINI A MONTEVERGINE
CULTO SAN MICHELE
RITI SETTIMANA SANTA
APRILE
TIRO AL CACIOCAVALLO
CARNEVALE DEI POVERI
FEBBRAIO
MATTANZA DEL MAIALE
STAGIONE TEATRALE
principali sorgenti del fiume Picentino, che fino alla
sua foce nel mare di Pontecagnano ha un percorso
di 22 Km. Anche la vegetazione è molto variegata:
dalle fustaie di latifoglie e conifere, si passa alla
macchia mediterranea, associata al leccio, lentisco,
mirto, corbezzolo, ginestra e oleastri. Il sottobosco
presenta varietà di biancospino, evonimo, sanguinella
e diverse liane. Di particolare interesse l’erbario
Picentino, in esposizione al GAL.
Le acque del Picentino sono popolate da trote,
anguille e barbi. Diffusi la salamandra, prettamente
terricola; i tritoni, la rana, le lucertole, i ramarri e
gli orbettini. Tra le bellezze naturali da visitare la
grotta dello scalandrone, sita sul lato meridionale
del massiccio dell’Accellica e la miniera di ittiolo.
Pregevoli l’olio extra vergine d’oliva a marchio DOP
colline salernitane, la nocciola di Giffoni a marchio
IGP, i vini pregiati a marchio, la mozzarella di bufala
campana a marchio DOP, la mela annurca,
le castagne, il miele, le fragoline e gli altri prodotti del
sottobosco.
VAMPALORE O FUOCHI DI
SANT’ANTONIO
Particularly interesting is
the Picentino Herbarium,
permanent exhibition at the
GAL Colline Salernitane.
It is populated by the
salamander, typically
terricolous, by the newt, the
frog, the lizard, the green lizard
and the slowworm.
Among the beauties of nature,
are to be visited the cave of
Scalandrone, the Ichthyol mine
and the small Paleontological
Museum.
The area also offers valuable
products such as its DOP extra
virgin olive oil, the IGP hazelnut
“Tonda” of Giffoni, the prized
IGT wines, the DOP buffalo
mozzarella, the “annurca”
apple, its chestnuts, honey and
wild strawberries.
INTRODUZIONE
LA MATTANZA
DEL MAIALE
MOSTRA INTERNAZIONALE
DELL’ARTE PRESEPIALE
MERCATINI DI NATALE
LA JUNCATA
PIG BUTCHERING
Many families living in the
countryside still raise pigs to
be butchered in February and
during the Mardi Gras. Pork
meat processing for hams
and sausages is a real event
and social gathering. It all
happens in the farms, at the
presence of an expert and
with participation of the whole
family. After the long day of
work, everybody takes part in
an opulent “pork dinner”.
DICEMBRE
NOVEMBRE
FESTA DELL’UVA E DEL VINO
SAGRA DELLA CASTAGNA
OTTOBRE
GIFFONI TEATRO
FIERA SANTA MARIA A VICO
FESTA DELLA NOCCIOLA
SETTEMBRE
RASSEGNA ITINERANTE DELLE
BANDE MUSICALI
FIERA SANTA MARIA A VICO
ARTISTI DA STRADA
AGOSTO
LUGLIO
FESTIVAL DEL CINEMA
Le famiglie contadine, ancora
oggi, allevano il maiale per
poi lavorarlo nel periodo di
preparazione al carnevale. Si
tratta di un evento memorabile
che coinvolge la famiglia e il
vicinato. Una festa, un rito che si
rinnova da secoli nelle masserie
dei contadini con la presenza di
un esperto e la partecipazione
di tutti. Dopo la lavorazione
degli insaccati, tutti i convenuti
partecipano alla “cena del porco”
durante la quale si gustano i
maltagliati al sugo di cotiche e
braciole. Del maiale non si butta
nulla: le interiora sono utilizzate
per il soffritto, con le sfrittole si
ricava la sugna e si arricchisce il
pane. Da gustare il sanguinaccio,
un dolce al cucchiaio a base
di zucchero, cioccolato, caffè,
vaniglia e cannella.
11
...terracotta, ceramica,
rame, ferro battuto,
panieri in giunco...
Local handicrafts is based on
production and decoration
of terracotta and ceramics,
processing of copper and
wrought iron, and the
painstaking weaving of baskets
out of reeds.
Lovers of fishing cannot miss
the many ponds filled up
with trouts, while the fans
of shooting can find a firing
ground in Giffoni Valle Piana
and go-kart lovers a very
popular circuit in Bellizzi;
finally, lovers of trekking and
speleology can choose among
many routes and guided tours.
Other activities offered are
horseback and mountain bike
riding.
...trekking,
passeggiate a
cavallo, pesca
sportiva...
Da agosto a novembre i contadini sono impegnati
nella mietitura del grano, la raccolta delle nocciole,
delle castagne, delle olive e nella vendemmia che
costituiscono, oltre che un momento di lavoro, anche
un’occasione di aggregazione sociale. A causa del
suo isolamento, durato per secoli, a partire dalla
caduta dell’Impero romano, la Valle ha conservato un
ricco patrimonio di tradizioni e leggende, espressioni
di una cultura arcaica, che oggi rivive soltanto in
alcune feste popolari ed in rituali “quotidiani” delle
classi più popolari. L’artigianato locale vanta la
decorazione e lavorazione della terracotta e della
ceramica, la lavorazione del rame, del ferro battuto e
l’intreccio certosino dei panieri di giunchi.
Per gli amanti della pesca sportiva una tappa è
d’obbligo in uno dei laghetti del territorio; per gli
appassionati di tiro la tappa è al poligono di Giffoni
Valle Piana; per il go-kart a Bellizzi c’è un autodromo;
per gli appassionati di trekking o speleologia non vi è
che l’imbarazzo della scelta tra tanti diversi percorsi e
grotte da visitare.
Per l’ospite è possibile anche il tiro con l’arco e le
passeggiate a cavallo.
INTRODUZIONE
OLIO D.O.P.
COLLINE
SALERNITANE
L’olio extravergine di oliva DOP
“Colline Salernitane” ha radici
antichissime, in quanto deriva
da varietà autoctone da sempre
presenti nel salernitano come
la Rotondella, il Frantoio, la
Carpellese o Nostrale, l’Ogliarola
e Leccino. Il riconoscimento
DOP all’olio extravergine di oliva
“Colline Salernitane” è avvenuto
nel 1997. Le olive devono essere
raccolte, entro il 31 dicembre di
ogni anno, a mano o con l’ausilio
di mezzi meccanici e, poi, molite
entro e non oltre il secondo
giorno dalla raccolta. L’olio
per essere consumato, viene
ancora protetto, conservandolo
al buio, a temperature ottimali,
e infine viene imbottigliato e
confezionato. La presenza di
note aromatiche fa prediligere
l’uso di quest’olio su piatti di una
certa consistenza, come minestre
a base di legumi, gustose
pastasciutte della tradizione
campana e grigliate di pesce.
CONSORZIO DI TUTELA
OLIO D.O.P. COLLINE SALERNITANE
www.dopcollinesalernitane.it
13
D.O.P. OLIVE OIL HILLS OF SALERNO
This DOP extra-virgin olive oil “Hills of Salerno”
has ancient roots as it made from autochthonous
varieties of olives, forever present in the Salerno
area, such as Rotondella, Frantoio, Carpellese
or Nostrale, Ogliarola and Leccino. It was
acknowledged DOP in 1997: olives must be picked
within 31 December every year and then crushed
within the second day from the harvest.
Oil is then stored in dark places at the appropriate
temperature, and is finally bottled and packed. Its
strong aromatic notes make it best for robust dishes
like vegetables soups with beans, savory pasta
dishes and mixed grilled fish.
FUSILLI AL RAGÙ DI
CINGHIALE
Nel “corredo” non può mancare “u
fierr”, un ferro di ombrello, utilizzato
con grande maestria per arrotolare la
pasta fresca e realizzare sua maestà
“il fusillo”, tipico soprattutto della
tavola domenicale. Adatto a qualsiasi
condimento, raggiunge il massimo se
accompagnato dal ragu’ di cinghiale,
fatto cuocere, secondo i dettami
della tradizione, per tre ore il sabato
pomeriggio e tre ore la domenica
mattina .
FUSILLI WITH BOAR MEAT SAUCE
In the “trousseau” of all old times housewives
cannot miss “u fierr”, an iron rib of umbrella, used
with great mastery to roll up fresh pasta and make
its majesty the “fusillo”, typical home-made pasta
particularly used for Sunday dinners. Good with any
seasoning, it is maximized by wild boar meat sauce,
that should cook, according to tradition, for three
hours on Saturday afternoon and three more hours
on Sunday morning.
MONTEVETRANO
Un vino amato dagli appassionati
per l’alta qualità che rappresenta,
è Il Montevetrano, un vino
rosso IGT Colli di Salerno, che si
produce, nell’azienda agricola di
Silvia Imparato, nel comune di
San Cipriano Picentino.
Grazie ad una lavorazione molto
attenta e rispettosa, continua a
maturare in bottiglia per dieci,
quindici anni.
A wine loved by aficionados for
its high quality is Montevetrano,
a red wine IGT Hills of Salerno
produced in the farm of Silvia
Imparato in the village of
San Cipriano Picentino. Its
processing is very careful and
respectful and wine ages in
bottles for ten, fifteen years.
SAN CIPRIANO PICENTINO
15
SAN CIPRIANO
PICENTINO
BENEDETTO
CROCE
SAGRA DELLA
CASTAGNA
PALIO DEL
CIUCCIO
VINO DI
MONTEVETRANO
The architectural beauties
of this town are mainly its
churches.
Among them can be viewed
the Parish of St. Cipriano, built
around year 1000 and then
Qui si estende il
vigneto più famoso
d’Italia. Il vino IGT
Montevetrano, infatti, è
il fiore all’occhiello della
produzione vinicola dei
Picentini.
Le bellezze monumentali del Comune sono le chiese.
Si possono ammirare la Parrocchiale di San Cipriano,
edificata intorno all’anno Mille e più volte ricostruita.
In piazza Umberto I, a forma ellittica, si scorge la
fontana lapidea “delle foglie” e l’ex Convento di San
Francesco di Paola, fondato nel 1647, soppresso nel
1811 in cui si conserva un antico orologio pubblico
a “meccanica francese” del 1875, di cui sono visibili
ingranaggi originali, sistema della suoneria, ancora
regolato e caricato a mano. Poco distante vi è
l’Archivio Storico Comunale “Benedetto Croce”,
custode di documenti dal 1754.
Nella frazione Filetta si trova la chiesa di Sant’Andrea,
documentata sin dal 1309. La struttura è in stile
romanico-barocco e fu riedificata nel 1572.
rebuilt several times. In the area
of Filetta is found the church
of St. Andrew, in RomanesqueBaroque style. Inside can be
admired three valuable wooden
statues from year 600, of the
Immaculate Conception, of St.
Andrew and St. Margherita.
Worth a visit is also the church
of St. Eustachio, that may be
dated between the 11th and
12th century.
In the Campigliano area there
are the ruins of Montevetrano
castle, of Roman age.
In the old town center can
be visited Palace Petroni,
that hosted the philosopher
Benedetto Croce.
In October are held the village
Festivals of Chestnut, of Wine
and of Grapes.
All’interno si possono ammirare tre pregevoli statue
lignee del Seicento dell’Immacolata, di Sant’Andrea
e di Santa Margherita. Degna di una visita anche
la chiesa di Sant’Eustachio, databile tra l’XI e il XII
secolo, parrocchia già nel 1563. L’edificio ha una
struttura portante formata da otto colonne in pianta
ottagonale ed in blocchi di pietra sovrapposti e
presenta interessanti affreschi rinascimentali.
In località Campigliano, a circa trecento metri sul
livello del mare, vi sono i ruderi della fortezza di
Montevetrano, di epoca romana, edificata a scopo
militare. Qui si estende il vigneto più famoso d’Italia.
Il vino IGT Montevetrano, infatti, è il fiore all’occhiello
della produzione vinicola dei Picentini.
Il patrimonio archivistico del comune è conservato
nell’archivio storico del Comune, ove è sita anche una
biblioteca. Nel centro storico si può ammirare Palazzo
Petroni, che ospitò il filosofo Benedetto Croce.
A luglio si svolge la Sagra dell’Ortolano; ad agosto
la Festa Antichi Forni - Pizza in Piazza; ad ottobre la
Sagra della Castagna - Palio del Ciuccio.
SAN CIPRIANO PICENTINO
IL PALIO DEL
CIUCCIO
Durante il Palio, i diversi
rioni, si sfidano in una corsa a
dorso d’asino, che vede come
protagonisti gli asini ed i fantini
provenienti dalle varie contrade
del paese. E, come tradizione
vuole, la giornata termina col il
classico incendio del ciuccio di
cartapesta.
Si potrà assistere alla
rievocazione storica delle
vicende del popolo Picentino,
rigorosamente in costumi
d’epoca. I piatti tipici
picentini, da gustare presso
stand appositamente allestiti
dall’organizzazione della sagra,
solleticheranno il palato.
THE DONKEY “PALIO”
During the Palio the various
neighborhoods challenge
each other in a run on donkey;
the protagonists, donkeys
and jockeys, come from
all the quarters of the city.
Traditionally, this day ends with
the conventional fire of the
donkey made of papier-maché.
There is also an historical
commemoration of the story of
the Picentini people, rigorously
in period costumes. Appetizing
typical Picentini dishes are
prepared in the street stalls for
the evening feast.
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GLI OPERATORI
DELLA RETE
AGRITURISMO
MAZZARELLA
resort & spa
VILLA RIZZO
Via G. Napoletano
T. +39 O89 862108
M. +39 366 6523444
Letti 36
[email protected]
www.villarizzo.com
AGRITURISMO
LA VECCHIA QUERCIA
Via Montevetrano 4
T. +39 O89 882528
M. +39 335 7843018
Letti 19
[email protected]
www.lavecchiaquercia.it
AGRITURISMO
IL FONTANONE
Via Antonio Amato 24
T. +39 O89 882015
M. +39 333 3503195
Letti 6
[email protected]
www.ilfontanone.it
AGRITURISMO
FONDO LAZZARO
Via Antonio Amato 132
T. +39 O89 882068
M. +39 340 2640922
Letti 15
[email protected]
Loc. Mazzarella 2
T. +39 O89 882035
M. +39 392 8858463
Letti 12
[email protected]
www.lamazzarella.it
COUNTRY HOUSE
A CASA MIA
Via Amato 6
T. +39 O89 861000
M. + 39 349 5506930
Letti 25
[email protected]
www.acasamiaresort.it
B&B
FIOR DI LOTO
Loc. Speranzo 11 - Filetta
T. +39 O89 881574
M. +39 333 3358857
Letti 7
[email protected]
B&B
MARE E MONTI
Via Casalino 28
T. +39 O89 881371
M. +39 347 7979639
Letti 6
[email protected]
www.maremontibb.com
B&B
NEM
Via A. Fierro 72
M. +39 329 7914515
Letti 6
[email protected]
B&B
VIGNA LONGA
Via Corte S. Paolo 8
T. +39 O89 881270
M. +39 339 3573635
Letti 3
[email protected]
www.vignalonga.com
AFFITTACAMERE
IL PRIORATO DE LA
QUERCIANTICA
Via Coriglione 7
T. +39 O89 861145
M. +39 347 6268872
Letti 9
[email protected]
www.laquerciantica.it
Ristorazione
RISTORANTE DAL
CONTADINO
SAN CIPRIANO PICENTINO
PASTICCERIA
CASA DEL DOLCE
Via Umberto I
T. +39 089861930
[email protected]
www.casadeldolce.net
FRANTOIO
OLEARIA ELIA
Via Rocco 8
T. +39 089 861252
F. +39 089 8622996
M. +39 320 8327555
[email protected]
www.oleariaelia.it
SERVIZI TURISTICI
GUIDA TURISTICA
AUTORIZZATA REGIONE
CAMPANIA
Via Convento
T. +39 089 861764
M. +39 333 5053872
M. +39 3392245304
[email protected]
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19
Prodotti
tipici
SAN MANGO PIEMONTE
21
SAN MANGO
PIEMONTE
FRANCESCO
SPIRITO
La rupestre cappella di
San Mango ricavata in una
grotta, tra antiche chiese
la storia di un popolo
millenario...
IACOPO
SANNAZZARO
CAPPELLA
RUPESTRE DI SAN
MANGO
MELA ANNURCA
It is certainly worth paying a
visit to the rocky chapel of San
Mango, where frescos of the
15th century can be admired.
In the town center are
important churches of
medieval origin, dedicated to
St. Nicola and to St. Mary.
The most ancient church in
town is that devoted to St.
Matttew, dating back to year
1000. The old town center
conserves imposing noble
buildings like Palaces Lecce,
Cavallo and Spirito, where in
1842 Francesco Spirito was
born and lived.
The town is remember for
Il turista che giunge in questi luoghi, potrà iniziare il
suo “tour” alla scoperta del comune di San Mango
Piemonte con una visita alla rupestre cappella di
San Mango. Ricavata in una grotta, l’ambiente interno
della cappella si suddivide in due livelli: nel primo si
conservano un baldacchino, un altare in muratura
con paliotto decorato e, in una nicchia, un affresco
del 1542 raffigurante il Santo; nel secondo possono
ammirarsi altri affreschi.
Nel centro abitato si trovano altre due chiese di
origine medioevale una dedicata a San Nicola e l’altra
a Santa Maria.
La chiesa più antica del comune è quella dedicata a
San Matteo, risalente all’anno Mille. Essa presenta un
pregevole ed imponente portale.
Degne di una visita anche la chiesa di San Nicola e
Sant’Antonio, edificata nel 1138, al cui interno vi è un
altare in marmo policromo dello scultore Bottigliero
e, infine, la chiesa di Santa Maria ad Curtim del 1288.
having given birth to the noble
Masella of the barons of Santo
Mango, mother of the poet
Jacopo Sannazzaro; the poet,
who died in Naples in 1530,
had spent most part of his
adolescence in the territory of
San Mango.
FRANCESCO SPIRITO
In 2014 falls the centenary
of the death of Francesco
Spirito, jurist and politician
among the most important
of southern Italy. He was a
patriot and in 1860 took part
in the Garibaldi’s expedition,
fighting in Sicily and in Capua,
which granted him the stripes
of caporal.
He was vice-mayor of Naples
from 1883, and for thirtyone years, from 1882 till
1913, deputy of the Valley of
Picentini.
Il centro storico conserva imponenti palazzi gentilizi
come i palazzi Lecce, Cavallo e Spirito, ove nel 1842
nacque e visse Francesco Spirito, patriota deputato
al Parlamento Italiano, per sette legislature, fino al
1913. San Mango vive soprattutto di attività connesse
all’agricoltura: si pro­ducono cereali, frutta, olive e un
vino piuttosto pregiato.
La festa in onore del santo patrono, celebrata il 19
agosto, è accom­pagnata da un’importante fiera e da
al­cune manifestazioni folkloristiche.
Il paese è ricordato anche per aver dato i na­tali alla
nobile Masella dei baroni di Santo Mango, madre del
poeta Jacopo Sannazzaro, che, morto a Napoli nel
1530, ha trascorso nel territorio di San Mango buona
parte della sua ado­lescenza.
FRANCESCO
SPIRITO
Il 2014 è il centenario della morte
di Francesco Spirito, giurista e
politico tra i più importanti del
Mezzogiorno d’Italia. Fu patriota
partecipando all’impresa
garibaldina nel 1860,
combattendo in Sicilia e per la
presa di Capua, che gli valse la
conquista sul campo dei galloni di
caporale. Fu vicesindaco a Napoli
dal 1883 e, per trentuno anni dal
1882 al 1913, deputato della Valle
dei Picentini.
SAN MANGO PIEMONTE
Sede dell’Associazione
Nazionale Città della
Mela Annurca
LA MELA
ANNURCA
San Mango Piemonte ha
promosso l’Associazione
Nazionale Città della Mela
Annurca, che ha aderito alla rete
delle “Città d’Identità” di RES
TIPICA ANCI. La Campania è la
regione che, oggi, raggiunge i
livelli di produzione più alta, circa
il 90% di mela annurca.
Il rapporto con il nobile frutto, nei
Picentini e in tutta la Campania,
ha origini antiche.
Le raffigurazioni rinvenute negli
scavi di Ercolano nei dipinti
della Casa dei Cervi, domus
sopravvissuta all’eruzione del
Vesuvio del 79 d.C., testimoniano
l’importanza della mela annurca
nella Campania Felix.
THE ANNURCA APPLE
The city of San Mango Piemonte
has promoted the National
Association City of the Annurca
Apple, that joined the network
“City of Identity” of ANCI RES
TIPICA. Region Campania today
reaches the highest levels of
production, around 90%, of the
annurca apple.
The link of Picentini area and
whole Campania with this noble
fruit has ancient origins.
Even some paintings recovered
in the Ercolano excavations in the
House of Bucks, domus survived
to the Vesuvius eruption of 79
a.C., testify the importance of
the annurca apple in the ancient
Campania Felix.
GLI OPERATORI
DELLA RETE
ALBERGO
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23
CASTIGLIONE DEL GENOVESI
25
CASTIGLIONE
DEL GENOVESI
MONTE
TUBENNA
Sospesa tra cielo, terra e
mare con lo sguardo che
si perde tra Punta Licosa e
Punta Campanella...
CASA DI
ANTONIO
GENOVESI
Known for being the native
town of the abbot, philosopher
and economist Antonio
Genovesi, Castiglione was
founded by the fugitives from
Picentia when their town was
destroyed by the Romans.
On Mount Tubenna, in the
higher part that dominates
Salerno and its gulf, rises the
Benedictine Abbey of Saint
Mary of Tubenna, probably
built in the 12th century.
Il piccolo centro, comune autonomo dal 1946, è noto
per aver dato i natali all’abate, filosofo ed economista
Antonio Genovesi. Secondo la tradizione, Castiglione
fu fondato dai profughi di Picentia quando la loro
città fu distrut­ta dai Romani. Sul monte Tubenna,
nella parte che domina Salerno ed il suo golfo, sorge
l’Abbazia benedettina di Santa Maria di Tubenna,
costruita probabilmente nel XII secolo sulle rovine
di un preesistente tempio pagano. Il complesso
monastico, soppresso nel 1848 con decreto reale, è
in completo stato di abbandono. È visitabile solo la
chiesa, in parte restaurata. Si tratta di un edificio a
due navate, comunicanti attraverso due grandi arcate
a sesto acuto molto ribassate.
Secondo la tradizione,
Castiglione fu fondato
dai profughi di Picentia
quando la loro città fu
distrut­ta dai Romani...
To be visited are the mother
church of St. Michael Archangel
and the church of Blessed
Rosary.
In the old town center is sited
the native house of Abbot
Antonio Genovesi, where his
study of famous jurist is well
preserved. On the ground floor
of the house, can also still be
visited the shoe-maker’s shop
where his father worked.
La navata laterale ha un ingresso proprio e presenta
in fondo un altare con un affresco del XVI secolo
raffigurante l’Annunciazione. Suggestiva è la chiesa
di San Bernardino da Siena, risalente al ‘300, a pianta
quadrata. Da visitare la chiesa madre di San Michele
Arcangelo e la chiesa del SS. Rosario, che presenta
un portale romanico. Nella Cappella di San Vito
sono, invece, conservati affreschi del celebre artista
quattrocentesco, Giovanni Luce. Nocciole e castagne
sono la risorsa più redditizia del territorio. Per gli
appassionati di trekking vi è un interessante percorso
sul monte Visciglietta, che conduce al “Pozzo di
Venere”, una suggestiva voragine naturale. Altro
interessante percorso quello che porta alla vetta del
monte Monna.
San Mango Piemonte e Castiglione del Genovesi si
stendono sotto lo sguardo di un monte semplice e
asciutto: il Tubenna la cui dirupante sommità sfiora i
700 metri sul mare. Dalla sua cima lo sguardo spazia
da Punta Licosa al Golfo di Salerno, sui Monti Lattari e
Capri, fino alle isole d’Ischia e di Procida, con le falde
quasi in acqua del Vesuvio, per chiudersi, spalle al
Tirreno, sui Monti Picentini e sul Terminio Irpino.
Ubicata nel centro storico è la casa natale dell’abate
Antonio Genovesi, in cui è conservato lo studio del
noto giurista. Al piano terra dell’edificio, invece, vi
è la bottega di ciabattino dove lavorava il padre
dell’abate.
CASTIGLIONE DEL GENOVESI
ANTONIO
GENOVESI
Antonio Genovesi vide
nell’istruzione popolare un
fattore determinante di progresso
civile, infatti nel ‘700 la cultura
era appannaggio esclusivo
dell’aristocrazia e del clero. Ma la
modernità di Antonio Genovesi va
ben oltre: egli sostenne il primato
della ragione, la necessità di
studiare le scienze e l’economia.
Figlio di calzolaio, la cui bottega
è ancora visitabile, nacque a
Castiglione del Genovesi nel
1713. Diciottenne si innamorò di
una ragazza del luogo, Angela
Dragone, ma questo amore
non trovò l’approvazione del
severissimo genitore, che
condusse immediatamente
il figlio a Buccino, presso il
convento dei Padri Agostiniani
dove fu avviato alla vita
ecclesiastica.
27
Antonio Genovesi considered
people’s education a decisive
factor for civil progress; in fact
in 1700 culture was exclusive
prerogative of the aristocracy
and the clergy. But Anthonio
Genovesi’s modernity goes
further: he affirmed the
supremacy of reason, the
necessity of studying science
and economy.
Son of a shoe-maker whose
shop can still be visited in the
small town, Antonio Genovesi
was born in Castiglione in 1713.
When eighteen year-old he fell
in love with a local girl, Angela
Dragone, but their love was
opposed by his severe father
who immediately took him to
Buccino, at the Augustinian
Fathers convent, where he was
directed to ecclesiastical life.
GLI OPERATORI
DELLA RETE
Ristorazione
IL RICCIO
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Esperienze
sensoriali
GIFFONI SEI CASALI
29
GIFFONI SEI
CASALI
NOCCIOLA DI
GIFFONI IGP
SIETI
PAESE ALBERGO
Visitare Sieti Paese Albergo
significa anche incontrare
palazzi nobiliari, conventi,
chiese, opere d’arte
contemporanea, laboratori
della nocciola, dolci tipici,
caffè alla nocciola e un
territorio ospitale.
CITTÀ DELLA
NOCCIOLA
MUSEO D’ARTE
AMBIENTALE
It is primarily known for the
medieval hamlet of Sieti
and for its excellent tourist
accommodation.
Its economy is rural-mountain:
here are produced excellent
hazelnuts and good quality
olive oil. Also Ootstanding
are local chestnuts, used to
make the famous pastries
called “calzoncelli”. On Easter
Monday a solemn procession
takes place in Sieti, concluded
with a spectacular competition
of fireworks. Particularly
awaited, at the beginnings
of September, is the Feast of
Hazelnut.
On this produce is based the
fame of Giffoni Sei Casali in
the world: real pride of local
agricolture is the “round”
hazelnut of Giffoni, or Picentini
hazelnut, today an IGP product
Nota soprattutto per il borgo medioevale di Sieti e
per i suoi alloggi d’eccellenza.
L’economia è agricolo-montana. Vi si producono
eccellenti nocciole e un buon olio. Ottime sono
le castagne, con cui si confezionano i famosi
“calzoncelli”. Il lunedì dell’Angelo, a Sieti, si svolge una
solenne processione con suggestiva gara di fuochi
pirotecnici. Particolar­mente attesa è, agli inizi di
settembre, la Sagra della nocciola.
Ed è sulla nocciola che si basa la fama di Giffoni Sei
Casali nel mondo: vero vanto dell’agricoltura lo­cale è
la “Tonda di Giffoni” detta anche nocciola picentina,
oggi a marchio europeo I.G.P. con la denominazione
Nocciola di Giffoni. La Tonda è ricercata in pasticceria
e in gastronomia.
Suggestive sono, infine, le escursioni estive sul
monte Mai, a 1500 metri, ove è possibile sostare in
prossimità di fre­sche sorgenti, come quella della
Taglio­le o l’altra detta “acqua della bugia”.
Nel capoluogo, a Capitignano, ristoratrice è la sosta
nel Parco Pineta.
GIUSTINO
FORTUNATO
Nato il 4 settembre 1848
a Rionero in Vulture da
Pasquale e Antonia Rapolla,
fu discendente di una famiglia
borghese ed insignita del
titolo di marchese, emigrata da
Giffoni Sei Casali nel 1720, dove
risiedè per molti anni. Giustino
Fortunato fu l’uomo della
tristezza meridionale, la voce
accorata delle problematiche
del sud, l’espressione incisiva
dei bisogni del territorio, il
rivelatore doloroso e coraggioso
della situazione delle terre
meridionali.
Fu un camminatore instancabile,
infatti percorse a piedi
buona parte dell’Appennino
Meridionale.
Escursionista dotato di grande
spirito di osservazione,
descriveva con particolare
dettaglio i luoghi visitati,
rendendo i suoi reportage di
viaggio ricchi di reminiscenze
storiche e di impressioni
personali
GIUSTINO FORTUNATO
Born on September 4, 1848 in
Rionero in Vulture from Pasquale
and Antonia Rapolla, he was
descendant of a bourgeois family
honored of the title of marquis,
emigrated from Giffoni Sei Casali in
1720, where he had lived for many
years. Expert of Southern Italy, he
was the incisive expression of the
needs of his territory. Excursionist
endowed with great spirit of
observation, he described the
places visited with abundance of
details; the paths named after him
are very popular and frequented.
Profumi di nocciola
rapiscono il visitatore...
Nell’ampia piazza di Prepezzano si affaccia
la chiesa di San Nicola, edificata intorno
all’anno 1100 e completamente rifatta nel
XVI secolo. È ampia e maestosa, all’interno
si possono ammirare affreschi e dipinti di un
certo rilievo.
Meritano una visita particolare la torre di
corte baronale della famiglia Viscido (XXI sec.) e il chiostro di S. Antonio del XVI
secolo.
La Chiesa della Madonna del Paradiso nel
1840 fu scenario della lacrimazione della
Madonna. La chiesa del SS. Salvatore è di
epoca longobarda e nelle sue prossimità
intensi profumi di nocciola rapiscono il
visitatore per un buon croccante o un
gustosissimo caffè alla nocciola.
named Nocciola di Giffoni, sought after for patisserie
and gastronomy.
Charming are the excursions on Mount Mai, 1500
meter high, where can be found several springs.
In Capitignano it is possible to stop in a beautiful
Pinewood.
On the large square of Prepezzano is located the
church of St. Nicola, built around year 1100 and
completely rebuilt in 16th century. It is large and
stately, and conserves outstanding frescoes and
paintings.
Worth a visit are the tower of the baronial property of
the Viscido Family (21st century) and the cloister of St.
Antonio of 16th century.
Also interesting are the churches of Madonna del
Paradiso and of St. Salvatore, of Lombard age.
GIFFONI SEI CASALI
MUSEO ARTE
AMBIENTALE
Il Maag (museo arte ambientale
di Giffoni Sei Casali) è l’unico
museo urbano di sculture en plein
air della Campania. Su tutto il
territorio comunale il viaggiatore
incontra 15 opere di artisti
contemporanei. È un modo di
pensare all’organizzazione della
comunità, intesa come nucleo
attivo, e al tempo stesso aprire
il centro storico, la dimensione
del suo spazio sociale,
all’immaginario collettivo, ove è
possibile instaurare un filo diretto
e di continuità con l’essenza
antropologica, con le radici della
comunità. Un programma avviato
nel 2003 per concorrere alla
visibilità internazionale di Sieti
Paese Albergoe di Giffoni Sei
Casali.
L’identità del
luogo, con Sieti
Paese Albergo, si
intreccia con i nuovi
linguaggi della
contemporaneità
volgendo lo sguardo
lungo al futuro...
MUSEUM OF
ENVIRONMENTAL ART
It is one of the few outdoors
sculpture museums in Italy.
In the whole town territory
visitors can view 15 works of
contemporary artists.
This is a program started in
2003 to aid in the international
visibility of Sieti Hotel Town,
able to dialogue with new
generations by using a
contemporary language.
31
CITTÀ DELLA
NOCCIOLA
L’Associazione Nazionale Città
della Nocciola si è costituita a
Giffoni Sei Casali il 30 aprile
2004 come la rete dei comuni
italiani che eleggono nella
nocciola il loro orgoglio locale.
Ne fanno parte quei paesi
e quelle città produttrici di
nocciole le cui comunità sono
dedite alla coltivazione, alla
lavorazione, alla trasformazione
e alla commercializzazione
del prodotto. All’associazione
possono aderire anche quei
comuni che conservano la storia,
la tradizione o la cultura della
nocciola.
Aria
buona
CITY OF THE ”TONDA”
HAZELNUT
The National Association City
of the Hazelnut was formed in
Giffoni Sei Casali on 30 April
2004 as a network of the
Italian cities having hazelnuts
as their top produce. The
network includes the cities that
produce hazelnuts and whose
communities are devoted to
manufacturing, processing
and marketing the product. In
the association can also join
those cities that safeguard the
history, the tradition or the
culture of hazelnuts.
www.cittadellanocciola.it
Ospitalità di comunità...
GIFFONI SEI CASALI
33
SIETI PAESE
ALBERGO
Visitare Sieti Paese Albergo
significa anche incontrare palazzi
nobiliari, conventi, chiese, opere
di arte contemporanee, laboratori
di trasformazione della nocciola,
dolci tipici e caffè alla nocciola.
A testimonianza del ruolo
predominante svolto da questo
borgo per quasi un millennio, basta
osservare le tre chiese, le molte
cappelle ed i tanti palazzi nobiliari,
alcuni dei quali sono quasi intatti.
Da visitare Palazzo Fortunato,
ampliato in epoca cinquecentesca,
dove risiedè molte volte Giustino
Fortunato; Palazzo Nobile, Palazzo
Pennasilico, risalente al 1300 in
cui può ammirarsi una suggestiva
alcova, finemente affrescata;
Palazzo de Robertis, un edificio
turrito, costruito nel XIV secolo
e Palazzo Cingolo, forse l’edificio
più antico del borgo, dove, in una
SIETI HOTEL TOWN
It is an European project of
hospitality that aims at creating
tourist accommodation in the
aristocratic mansions of the village
(Palazzo De Pastina, Palazzo
Pennasilico, Palazzo Fortunato,
Palazzo de Robertis, etc.) and in
the B & Bs in the old town centers
in all Casali (hamlets). Excellent is
local gastronomy, in the respect of
seasons periodicity and unique is the
hazelnuts aroma coming from the
laboratory of Nocciola of Giffoni IGP
in Piazza Corte dei Santi.
The recovery of the village is in
harmony with the Maag (Museum
of Environmental Art of Giffoni Sei
Casali) the only urban outdoors
sculpture museum in Campania, that
shows, scattered all over town, 15
works of contemporary artists.
stanza da letto del primo piano,
è conservato un affresco sacro
raffigurante San Salvatore, Sant’
Anna, San Giuseppe e l’Immacolata
concezione.
La popolazione è impegnata in
prima persona a realizzare un
sistema di accoglienza che punta
su piacevoli soggiorni in alloggi
turistici ricavati in palazzi nobiliari
e conventuali arredati fondendo
l’antico con i più moderni confort.
Sieti è entrata nel progetto
Villages d’Europa che promuove
un turismo d’eccellenza in località
“a misura d’uomo”. L’ospitalità
nel Paese Albergo esprime anche
linguaggi di contemporaneità con
il Maag (museo arte ambientale di
Giffoni Sei Casali) l’unico museo
urbano di sculture en plein air
della Campania. Presenti sul tutto
il territorio comunale 15 opere di
artisti contemporanei.
Il progetto di Sieti Paese Albergo
è stato apprezzato in Europa come
modello di ospitalità di comunità
da replicare negli altri borghi
italiani ed europei per innescare
processi economici e sostenibilità
ambientale, valorizzando le risorse
locali e la comunità del luogo.
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GIFFONI SEI CASALI
CRESPELLA
This is a humble dessert, but
of great effect: a thin strip
of pastry rolled up to create
a basket, sort of a rose with
wide petals, sprinkled with
flakes of chocolate, crumbles
of delicious hazelnut of Giffoni
and a trickle of golden honey. It
is a privilege to taste it.
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35
CRESPELLA
Un dolce povero ma di sicuro
effetto. Una sottile sfoglia
arrotolata per contenere, a mò di
cesto, in una rosa dai larghi petali
scaglie di cioccolato fondente,
granella di Nocciola di Giffoni IGP
e un filo di miele dorato.
Gustarla è un privilegio.
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T. +39 O89 883000
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M. +39 333 2884827
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CALZONCELLI
At Christmas time, uncontested
protagonists of the festivities
table among the other sweets,
are calzoncelli or pasticelle,
made of a friable deep fried
thin pastry, filled with cream of
chestnuts, chocolate, toasted
hazelnuts, dry pears and sugar.
I CALZONCELLI
Nel periodo natalizio, i calzoncelli
o pasticelle, protagonisti
incontrastati della tavola delle
feste sono fatti con una friabile
sfoglia fritta, ripiena di crema
di castagne, cioccolato, nocciole
tostate, pere secche e zucchero.
B&B
VILLA REGINA
Via Serroni 45
T. +39 O89 880129
M. +39 328 2884878
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GIFFONI SEI CASALI
37
Arte e
cultura
GIFFONI VALLE PIANA
39
GIFFONI
VALLE PIANA
BORGO DI
TERRAVECCHIA
La città del cinema e dei
giovani dove la storia si
rinnova ogni giorno...
GIFFONI
EXPERIENCE
GIFFONI TEATRO
CONVENTO SAN
FRANCESCO
MOSTRA
INTERNAZIONALE
DELL’ARTE PRESEPIALE
It is the town of the Giffoni
Experience, the sole
international film festival
expressly intended for the
youth. Charming is the
complex of the convent of
San Francesco, where are
conserved paintings having
the characters of Giotto’s
style. Interesting are the bell
tower from 15th century, the
caemeterium, with its ancient
frescos, and the church. In
the town center there is the
Mother Church of Santissima
Annunziata, where is kept
an important relic, a thorn
from Jesus’ crown of thorns.
The Market square is one
of the most beautiful in the
province, where can be viewed
the baronial palace and the
beautiful fountain from the
Vanvitelli school.
È la cittadina di Giffoni Experience, l’unico festival
del cinema dei ragazzi. Il viaggiatore, che giunge
a Giffoni costeggiando campi coltivati a nocciolo,
resta colpito dal numero di edifici ecclesiastici,
chiese, conventi che vi sono concentrati. Prima di
raggiungere il capoluogo Mercato vi è Santa Maria
a Vico, località il cui nome deriva dall’antico tempio
pagano, a lungo identificato con il tempio di Giunone
Argiva, oggi chiesa dedicata alla Vergine. L’antico
tempio, probabilmente risalente al III secolo a.C.
conserva ancora otto colonne, delle quali sei di
granito e due di diaspro d’Egitto, sormontate da
capitelli in stile corinzio. Suggestivo è il complesso
monumentale di San Francesco, in cui sono
conservati dipinti che rivelano i caratteri dello stile
giottesco. Interessanti sono la torre campanaria del
XV secolo, il coemeterium nel quale si conservano
gli affreschi più antichi e la chiesa. Nel centro della
cittadina vi è la Chiesa Madre della SS. Annunziata,
ove è conservata la Santa Spina della corona di
Gesù. Dalla chiesa si passa alla sacrestia, in cui è
conservato lo splendido coro in legno, appartenuto
al convento di San Francesco ed ivi custodito, fino
alla sua soppressione. Accanto alla chiesa, salendo
LA SPINA SANTA
Nella Chiesa della SS. Annunziata
è conservata una Santa Spina,
che la tradizione vuole sia
appartenuta alla corona di Cristo.
Fu donata dal re di Francia Carlo
IV al Cardinale francescano
Leonardo de Rossi da Giffoni alla
fine del ‘300, che a sua volta la
offrì alla sua Terra. La reliquia fu
conservata nel convento di San
Francesco fino al 1808, data in
cui il cenobio venne soppresso
dalle leggi eversive Murattiane.
Allora, in solenne processione,
fu traslata nella chiesa della
Annunziata e conservata nella
navata del SS. Sacramento, in
una teca d’argento. È lunga 7,5
cm anche se manca della punta
e presenta macchie di sangue
su un fondo cinereo. Nei venerdì
di marzo, esposta al bacio dei
fedeli, diventa di sangue vivo.
THE SACRED THORN
In the Church of Santissima Annunziata
is conserved a thorn that tradition says
belonged to the crown of Christ. It was
donated by the king of France Charles IV
to the Franciscan Cardinal Leonardo de
Rossi from Giffoni at the end of 1300, and
he offered it to his city.
The relic was kept in the convent
of San Francesco until 1808, date in
which the cenoby was suppressed by
Murat’s subversive laws. Then, in solemn
procession, it was transferred to the
church of Santissima Annunziata and
conserved in a silver reliquary in the
aisle of St. Sacrament. It is 7,5 cm long
though its point is missing, and it shows
stains of blood on an gray background.
On all March Fridays it is exposed to the
believers; following their kiss it may turn
bright red.
In the Campo quarter, around 300 meters from the
square, raises the Temple of Hercules. The whole valley
is dominated by the ruins of the castle of Terravecchia,
still today object of numerous legends.
The most pleasant place for the tourist is Terravecchia,
charming medieval hamlet, made of cobblestone
lanes, narrow alleys and impressive portals that with
its historical houses welcome the modern villagers.
Also worth a visit are the Capuchin Convent of
Sant’Antonio da Padova and the sanctuary of the
Madonna of Carbonara.
una stretta scala in muratura giungiamo
nella Congrega della Annunziata. Il soffitto,
in legno, è riccamente ornato; intorno vi è
un monumentale coro ligneo e, sull’altare
maggiore, in marmo, una tela raffigurante
la Madonna Immacolata. La piazza Mercato
è una delle più belle della provincia: vi si
possono ammirare il palazzo baronale e la
zampillante fontana vanvitelliana. A non più
di 300 metri dalla piazza, nel rione Campo,
sorge il Tempio di Ercole; vi si accede tramite
una apertura squadrata che fungeva da
entrata, davanti alla quale, sul pavimento,
c’è una lapide di mosaico con la dedica ad
un senatore romano dell’epoca. Una visita
meritano anche il Convento di Sant’Antonio
da Padova dei Padri Cappuccini e il santuario
della Madonna di Carbonara. Alle pendici
del monte Acellica, nel Parco Nazionale
dei Monti Picentini, vi è la grotta dello
Scalandrone, antico rifugio di briganti, luogo
paradisiaco per gli amanti di speleologia. Ai
piedi del monte Pettine è, invece, possibile
visitare la miniera di ittiolo e il piccolo museo
paleontologico con la raccolta di pesci fossili
che risalgono a 210 milioni di anni fa.
GIFFONI VALLE PIANA
IL COMPLESSO
MONUMENTALE
SAN FRANCESCO
Il convento, fondato nel XIV
secolo, è uno dei monumenti
più importanti della Valle, ed è
stato oggetto di accurati restauri.
Suggestivo il chiostro, circondato
da un porticato ad archi a sesto
acuto e con le volte a crociera del
deambulatorio. Sul lato sinistro
sorge la chiesa ad unica navata,
tipica degli ordini predicatori con
il coemeterium, in cui si possono
ammirare affreschi del XIV secolo.
Interessanti gli affreschi di scuola
giottesca, unici per estensione
e qualità in tutta la provincia
di Salerno. Nella cappella,
sulla destra dell’abside, si può
ammirare un presepe murale, con
alcune figure realizzate in stucco
dipinto, anche esso risalente al
XIV secolo. La volta della cappella
conserva resti di affreschi del XVI
secolo, raffiguranti busti di sibille
e profeti. Sulla porta di una cella
una Resurrezione del XV secolo.
41
Founded in the 14th century, the convent is one of the
most important monuments in the Valley, and was
object of accurate restorations.
Its cloister is picturesque; the church, with one nave, is
typical of the preaching orders. In the coemetery can
be admired frescos of the 14th century. Particularly
interesting are the frescos from the Giotto school,
unique in the whole province of Salerno for extension
and quality. Inside the chapel, at the right of the apse,
can be viewed a mural nativity scene, with figures made
of colored plaster, dating back to the 14th century. The
vault of the chapel conserves rests of frescos from the
16th century, portraying busts of sibyls and prophets.
GIFFONI TEATRO
Giffoni Teatro si inserisce tra le manifestazioni
di maggior rilievo e spessore culturale della
regione Campania. La storia della rassegna
è ricca ed illuminata dalla presenza di illustri
artisti che hanno presentato opere classiche e
commedie brillanti. I più grandi interpreti del
teatro italiano sono affiancati da giovanissimi
attori e compagnie emergenti.
GIFFONI THEATER
Giffoni Theater is among the most outstanding
cultural events in region Campania. The story of the
show is rich and enlightened by the presence of
illustrious artists that here presented classical works
and brilliant comedies. The greatest Italian theater
actors are placed side by side with young actors and
emergent companies.
CURIOSITÀ
IL BORGO DI
TERRAVECCHIA
Tutta la Valle è dominata
dalle rovine del castello di
Terravecchia, ancora oggi
avvolto da numerose leggende.
Si racconta, infatti, che nei suoi
sotterranei sia custodita una
gallina d’oro, che cova uova
anche esse d’oro. Piccolo gioiello
storico, il borgo medievale di
Terravecchia, dall’anno 1000
vide uno sviluppo esponenziale:
attorno al Castello crebbe
energicamente il feudo, con
botteghe, cisterne, magazzini,
le due chiese dedicate a
Sant’Egidio e a San Leone. Strade
acciottolate e viuzze tortuose
sembrano un vero reticolato
capillare e ancor oggi modellano
e delineano il centro. La via
mulattiera conduce al castro che,
restaurato nel 1240 da Federico II
di Svevia, ne divenne residenza
di caccia. Il borgo, abbandonato
dalla fine del XVIII sec., dopo il
dominio della famiglia D’Avalos,
ha ritrovato oggi una nuova
vitalità, grazie ad un importante
intervento di recupero.
Le restaurate dimore storiche
sono oggi strutture ricettive per
i borghigiani temporanei.
Oggi il borgo è sede
dell’Associazione Nazionale Città
della Nocciola.
www.borgoterravecchia.it
L’intera raccolta è esposta al Museo di
Paleontologia di Napoli. Un appuntamento da
non perdere è l’annuale Mostra Internazionale
dell’Arte Presepiale presso il Convento San
Francesco. Agli appassionati di pesca si
consiglia una visita al vivaio di trote, nella
frazione Vassi, dove si può fare, inoltre, una
piacevole passeggiata lungo le acque del fiume
Picentino. È possibile visitare il suggestivo
borgo di Calabrano, con l’aia della baronessa,
il Palazzo dei Belli dell’Isca, dal monumentale
portale ed anche l’antico mulino. Un altro
luogo molto suggestivo è l’Antica Ramiera che
ospita numerose iniziative durante tutto il corso
dell’anno. A Sardone vi è anche un poligono
di tiro, meta di numerosi appassionati della
disciplina.
THE TERRAVECCHIA HAMLET
Small historical gem, the medieval hamlet of
Terravecchia had a staggering development from year
1000 onwards. The feud grew considerably around the
Castle, with shops, cisterns, stores, the two churches
devoted to St. Egidio and St. Leo. Cobblestones streets
and winding lanes create a capillary grid that still
today models and shapes the town center. The mule
track conducts to the castrum that, restored in 1240
by Frederic the second of Swabia, became his hunting
lodge. The hamlet was abandoned around the end
of 18th century after the domination of the D’Avalos
family, and has found a new vitality today, thanks to an
important project of recovery that involved restoration
of a few historical residences, converted into tourist
accommodation, which are aslo used for conferences,
meetings and shows.
GIFFONI VALLE PIANA
LA NOCCIOLA
DI GIFFONI IGP
L’Indicazione geografica
protetta “Nocciola di Giffoni”
si riferisce ad una delle
varietà italiane più pregiate in
assoluto. L’area di produzione
è nei Picentini e parzialmente
nell’Irno. Le caratteristiche
distintive della “Nocciola di
Giffoni IGP” sono rappresentate
dalla forma perfettamente
tondeggiante del seme (che è
la nocciola sgusciata), la polpa
bianca consistente, dal sapore
aromatico e dal perisperma
(la pellicola interna) sottile e
facilmente staccabile. È inoltre
particolarmente idonea alla
tostatura, alla pelatura e alla
calibratura. Per queste e altre sue
caratteristiche è particolarmente
ricercata sia per la gastronomia
The IGP “Hazelnut of Giffoni” is
referred to one of the more prized
Italian varieties. Its area of production
is the Picentini and partially the Irno.
Its distinctive characteristics are the
perfectly round shape of the seed, its
compact white pulp, very aromatic and
with thin skin (perisperm), easy to peel.
It is very good toasted, and particularly
appropriate for gastronomy and sweets
and confectionery, both homemade and
industrial. In the territory it is possible
to visit handicraft laboratories where
the hazelnut, local pride for centuries, is
competently processed.
che per la pasticceria, sia per
la trasformazione artigianale
che per quella industriale. Nel
territorio è possibile visitare
laboratori artigianali dove la
nocciola, orgoglio locale da
secoli, è lavorata sapientemente.
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MONTECORVINO
ROVELLA
GIULIETTA E
ROMEO
Si narra che Giulietta e
Romeo abitavano qui e
sognavano il loro amore
per sempre guardando
il cielo stellato dei
Picentini...
TERRACOTTA
OSSERVATORIO
ASTRONOMICO
IL BEATO FRA
GIOVANNI
In this village in 1247 was born
the Franciscan missionary
Giovanni from Montecorvino,
renowned for his work of
apostolate in Armenia, in India
and especially in China, where
he died in 1328 after he had
been nominated archbishop
of Peking and patriarch of the
whole East by pope Clement V.
The city conserves many
monuments of historical
interest. The Church of St.
Lazzaro, probably of Byzantine
foundation, shows a portal that
is precious testimony of Gothic
art in southern Italy.
The Convent of Saint Sofia,
closed in 1866, was built in
1719 and in 1799 hosted the
Nel paese nacque, nel 1247, il missio­nario
francescano Giovanni, oggi Beato, detto ap­punto
da Montecorvino, che si distinse per la sua opera
di apostolato in Arme­nia, in India e soprattutto in
Cina, dove morì nel 1328, in concetto di Santità,
dopo essere stato nomi­nato da papa Clemente V
arcivescovo di Pechino e patriarca di tutto l’Oriente.
Il paese conserva numerosi monumenti d’interesse
storico. La Chiesa di San Lazzaro, di probabile
fondazione bizan­tina, presenta un bel portale,
preziosa testi­monianza dell’arte gotica in Italia
meri­dionale.
Il Convento di Santa Sofia, soppresso nel 1866,
fu edificato nel 1719 e nel 1799 ospitò la celebre
patriota napoletana Luisa Sanfelice.
Accanto al monastero è la Chiesa di Santa Sofia
le cui reliquie di Santa Reparata sono attualmente
conservate presso la chiesa di S. Maria del Carmine.
La Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo fu
costruita nel 1274 sulle rovine dell’Abbazia di San
Simeone, con annesso un Palazzo ve­scovile, abitato
stabilmente solo a parti­re dal 1794. La sacrestia ospita
famous Neapolitan patriot
Luisa Sanfelice. Close to the
monastery is the Church of
Saint Sofia where are kept
the relics of Saint Reparata.
To be visited are the Church
of the Saints Apostles Pietro
and Paolo with the chapel of
the Crucified built in 1718, the
Byzantine Church of St. Nicola
from Bari, and the Capuchin
Convent of Saint Mary of
Angels.
In the local economy survives
the handicraft production
of terracotta and decorative
ceramics. In the city is also
sited an important astronomic
observatory, destination of
aficionados and center of
international conferences.
due dipinti raffiguranti San Pietro e Sant’Anna e
presenta un soffitto riccamente affrescato.
All’ inter­no della chiesa ricordiamo, a destra dell’
altare maggiore, la cappella del Cro­cifisso, fatta
costruire nel 1718 dall’ar­civescovo Venafra, e,
all’altezza del co­ro, una tela del 1803 del pittore
Angelo Mozzillo, che raffigura San Pietro che riceve le
chiavi del Paradiso. Nel corti­le del palazzo è notevole
la bellissima fontana centrale realizzata nel 1637. La
Chiesa di Santa Maria della Pace, fu costruita per
sancire la pace tra le due famiglie più importanti della
storia di Montecorvino: i D’Arminio e i Damolidei
Nella frazione Nuvola si trova la Chie­sa di San
Nicola di Bari, forse il più antico edificio religioso
di Montecorvi­no Rovella. Sembra infatti che questa
chiesa sia stata addirittura costruita in epoca
bizantina, come proverebbero sia l’intitolazione, sia
il sorgere poi intorno al luogo sacro di un nucleo
abitativo, com’era tipico della tradizione orientale.
Il Convento di Santa Maria degli An­geli dei
Cappuccini, fondato nel 1591, fu adibito nel 1613 a
studium di filoso­fia, ma in seguito alle leggi eversive
fu temporaneamente soppresso nel 1811, quindi
definitivamente chiuso nel 1866. In località Castiuoli
è posta la Chiesa di Maria Santissima delle Grazie,
antica cappella gentilizia fondata nel 1487 dal­la
MONTECORVINO ROVELLA
LA BRACIOLA
Preparata secondo una ricetta,
che da anni si tramanda da
madre in figlia, senza che col
succedersi delle generazioni se
ne mutino quei precetti capaci
di rendere unico il risultato
finale. Con ancora i segni del
caratteristico “fil di ferro” che,
secondo tradizione, la avvolge
durante la cottura, imbottita
di prezzemolo, aglio e pepe,
affogata in un profumato ragù
e servita, ancora fumante,
infagottata nel friabile pane
locale, la succulenta braciola
sarà accompagnata da un
gustoso vino rosso. La tradizione
vuole che all’origine della sagra
vi sia stata una sfida tra le
donne dei rioni per preparare
la braciola più gustosa. Questa
tradizione da vita ad una festa
a base del prodotto tipico ogni
ultima domenica di agosto
BRACIOLA
It is prepared according to a recipe
handed down for generations from
mother to daughter without changes
of those rules that guarantee its final
result. Still marked with traces of the
characteristic thread used to keep it
closed when cooking, stuffed of parsley,
garlic and pepper, drowned in a fragrant
tomato sauce and served, still piping hot,
wrapped up in the friable local bread, the
juicy chop will be accompanied with a
pleasant red wine.
The tradition says that this feast takes
origin in the challenge, among the
housewives of the various quarters, to
prepare the most delicious chop.
53
famiglia Maiorini. Le rovine del Castello
Nebulano, sull’omonimo monte, hanno
ispirato lo scrittore napoletano Francesco
Mastriani, ospite della famiglia Maiorini
dall’ottobre 1877 al marzo 1878, il quale vi
ambientò un romanzo “La Sonnambula di
Montecorvino”.
Degna di nota è una visita al Santuario della
Madonna dell’Eterno.
L’economia locale è caratterizzata da
un’agricoltura ricca di produzioni tipiche tra
cui la coltivazione dell’olivo.
Sopravvive la produzione artigianale di
ceramiche or­namentali che, in base al
ritrovamento di antichissimi reperti in
località Ripa del Corvo, si ritiene abbia avuto
origi­ne in età arcaica. Nulla è rimasto inve­ce
dell’antica industria della lana, che nel XVIII
secolo rese Montecorvino fa­mosa in tutto il
Mezzogiorno, insieme a quella, più curiosa,
della fabbricazione di remi da galere per
conto della Corte regia. Nei pressi del
paese è situato l’ osservatorio astronomico
G. C. Gloriosi, sede di convegni a livello
internazionale­.
GLI OPERATORI
DELLA RETE
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55
GIULIETTA
E ROMEO
ABITAVANO A
MONTECORVINO
È ricordata da una lapide del
1874, nella chiesa di Santa
Maria della pace, la storia di
Davide e Maria Teresa, rampolli
di due potentissime famiglie
montecorvinesi, gli Arminio della
frazione Nuvola, e i Damolidei
di Ferrari, ribattezzati i “Romeo
e Giulietta del Sud”. Numerose
ricerche storiche sostengono che
William Shakespeare, per scrivere
la storia dei due innamorati
veronesi, si sia ispirato a questa
storia e alla novella XXXIII
del “Novellino” di Masuccio
Salernitano. Nel 1400 infatti,
il territorio di Montecorvino
Rovella era suddiviso in due
parti: una di proprietà del Regio
Demanio, l’altra invece della
Mensa Arcivescovile di Salerno.
Quando, verso la meta del ’400,
l’intero territorio rientrò sotto
la tutela del Regio Demanio,
ROMEO AND JULIETTE
In 1400 the territory of
Montecorvino Rovella was
divided in two domains, one
owned by the Royal Properties
Government, the other by the
Archbishop of Salerno.
When later the whole territory
fell under guardianship of the
Royal Properties Government,
local families started a struggle
for claiming the land.
Among them, in year 1518 the
Arminio and Damolidei families
were the most harsh and cruel.
Between the descendants of
these two families, Davide
Arminio and Maria Teresa
Damolidei, burst an intense but
opposed passion that however
finally brought their families
to peace and the two to their
longed-for wedding.
There is a rumor hat William
Shakespeare got inspiration
from this story and from the
33rd tale of “Novellino” written
by Masuccio Salernitano, for his
account about the two lovers
from Verona.
iniziarono le lotte tra le famiglie
per la rivendicazione dei terreni.
Tra le tante, le famiglie Arminio e
Damolidei, nell’anno 1518, erano
quelle più agguerrite e spietate.
Tra i rampolli delle due famiglie,
Davide Arminio e Maria Teresa
Damolidei nasce una travolgente
passione, costellata da una lunga
serie di incontri notturni che
presto, però, furono scoperti
ma, a differenza degli infelici
amanti veronesi, le due famiglie si
riappacificarono ed i due giovani
convolarono a nozze .
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MONTECORVINO ROVELLA
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TERRACOTTA
Nel territorio sono presenti
numerosi laboratori artigianali
ed artistici per la lavorazione
dell’argilla. Per secoli diverse cave
di argilla locali hanno alimentato
tale attività, rendendo nel corso
del tempo gli artigiano locali tra
i più esperti e noti produttori di
terracotte e ceramiche. Molti siti
archeologici in Italia ed in Europa
vengono restaurati con il cotto
picentino.
In the area stand several handicraft and artistic
laboratories that produce terracotta. For
acenturies the local clay caves fed such activity,
making the local artisans experts and famous
producers of terracotta and ceramics. Many
archaeological sites in Italy and in Europe are
restored with terracotta coming from the Picentini
area.
Sport e
benessere
MONTECORVINO PUGLIANO
59
MONTECORVINO
PUGLIANO
CONVENTO DI
SANT’ANTONIO
L’olio e il vino sono
alcune delle straordinarie
risorse di questo
territorio...
PISCINA
COMUNALE
BORGO SORBO
SALERNO WAR
CEMETERY
The whole area is rich of
churches of a certain historical
interest. Among them, the
Convent of Mercy of 16th
century, presently town hall,
that conserves a cycle of
frescoes portraying stories
of Saints, and the adjoining
church of Saint Antonio.
Important historical piece is
the Longobard crucifix in the
church of St. Vito, and also
interesting are the churches
of Saint Tecla in the hamlet
of St. Tecla, St. Bernardino in
Pugliano and San Bartholomew
in Torello.
Montecorvino Pugliano benefits
from the uncontaminated
landscape of Picentini
Mountains, where it is possible
to make pleasant excursions.
The territory has two water
springs: one ferruginous called
In ognuna delle sei frazioni che compongono il paese
sono presenti edifici religiosi di un certo interesse
storico, fra cui il Convento della Misericordia di epoca
cinquecentesca, attuale casa comunale, sito tra Santa
Tecla e Pugliano al cui interno si trova un interessante
ciclo di affreschi raffiguranti Storie di Santi, con
l’annessa chiesa dedicata a Sant’Antonio.
Importante traccia storica è il crocefisso risalente
all’epoca Longobarda contenuto nella chiesa di
San Vito, così come non meno suggestive sono da
considerarsi le Chiese di Santa Tecla a Santa Tecla,
San Bernardino a Pugliano e San Bartolomeo a
Torello. La particolarità di Montecorvino Pugliano è
però determinata soprattutto dal paesaggio ancora
incontaminato dei monti Picentini, dov’è possibile
fare piacevoli passeggiate ed escursioni tra i cerri e le
querce rosse del Bosco San Benedetto. Nel territorio
comunale sgorgano inoltre una sorgente ferruginosa
MONTECORVINO PUGLIANO
iron water and a sulphurous
one, called stinking water.
Local economy is rural, with
good agricultural production,
and in the last years
commercial and manufacturing
activities are flourishing.
Also important for the area
are the public swimming pool
sport center of Pugliano and
the War Cemetery in Pratole,
where are buried soldiers fallen
in the Avalanche operation,
during World War II.
61
(acqua ferrata) e una solforosa (acqua fetente).
L’economia del paese è caratterizzata da una buona
produzione agricola, a cui si è aggiunta negli ultimi
anni una sempre più fiorente attività commerciale e
manifatturiera, anche grazie all’incremento dei gangli
di comunicazione sul territorio, ultimo dei quali lo
svincolo dell’Autostrada Salerno - Reggio Calabria.
Chicca del territorio comunale la nuova piscina
del centro sportivo di Pugliano, unica struttura di
balneazione pubblica dei picentini con l’avveniristico
sistema telescopico per il rapido movimento della
copertura dell’impianto al fine di consentire l’utilizzo
dell’impianto all’aperto e indoor.
In località Pratole il Salerno War Cemetery, dove
riposano soldati caduti nell’Operazione Avalanche,
durante la seconda guerra mondiale. Vi sono
1.846 tombe di militari provenienti dagli Stati Uniti
d’America e da paesi aderenti al Commonwealth e
107 di nazionalità sconosciuta. il Museo Contadino e
il borgo incantato Sorbo richiamano l’interesse del
visitatore per una realtà custodita nel tempo.
MONTECORVINO PUGLIANO
63
GLI OPERATORI
DELLA RETE
AGRITURISMO
RISTORAZIONE
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Via Vittorio Emanuele II 1
T. +39 O89 8022022
M. +39 329 8059107
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Via Vittorio Emanuele II 15/17
T. +39 089 801797
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CARCIOFO
DI PAESTUM IGP
Ingrediente fondamentale della dieta
mediterranea, il carciofo accompagna
da tempo immemorabile la cultura
gastronomica e rurale del sud e della
Campania in particolare.
I Comuni di Montecorvino Pugliano
e Bellizzi entrano nell’area di
produzione del “Carciofo di Paestum
IGP”.
Paesaggi
mozzafiato
OLEVANO SUL TUSCIANO
65
OLEVANO SUL
TUSCIANO
GROTTE
DELL’ANGELO
CULTO DI SAN
MICHELE
CARNEVALE DEI
POVERI
Quite important are the ruins
of the magnificent Castle
granted in 1022 by Emperor
Henry II to the archbishop
of Salerno. Interesting is also
the 16th century complex of
the Convent of Saint Mary of
Constantinople, abandoned
by Dominicans after the
Napoleonic subversive laws.
The rocky Cave of the Angel
has unique characteristics.
In this cave, probably during
Longobard epoch, settled
a monastic community, as
testified by the devotion of the
place to St. Michael Archangel.
The importance of this rocky
settlement is also confirmed by
the adjacent “Pope’s Garden”,
so called after the alleged visit
Tra le acque del
Tusciano, laghetti di
trote, fiumi di buon olio e
l’insediamento
rupestre della Grotta
dell’Angelo di monte
Sant’Elmo...
Dopo l’Unità d’Italia, il diffondersi del brigantaggio,
favorito da elementi rea­zionari della nobiltà e della
borghesia, provocò numerosi episodi di violenza e
terrore, soprattutto perché le grotte che sovrastano
l’abitato rappresentavano il nascondiglio ideale per
i fuorilegge. Nell’ultimo conflitto mondiale le vicen­
de legate allo sbarco alleato in Italia coinvolsero
fortemente il paese a causa della sua vicinanza al
litorale. Alla fine della guerra, però, la ripresa fu
rapida e completa, anche grazie al flusso migra­torio
proveniente da altre regioni meri­dionali.
Assai significativi sono i ruderi del mae­stoso
Castello concesso nel 1022 dall’im­peratore Enrico
II all’arcivescovo di Sa­lerno. Interessante anche il
com­plesso cinquecentesco del Convento di Santa
Maria di Costantinopoli, abban­donato dai Domenicani
in seguito alle leggi eversive napoleoniche.
Caratteristiche uniche presenta l’inse­diamento
rupestre della Grotta dell’Angelo. In questa grotta,
presumibilmente in epoca longobarda, come
testimonia l’in­titolazione a San Michele Arcangelo, si
stabilì una comunità monastica. La par­ticolarità che
rende straordinaria la Grot­ta dell’Angelo dal punto
di vista artisti­co è la presenza in essa di sei cappelle,
IL CARNEVALE
DEI POVERI
Ogni anno Olevano è teatro de
“Il Carnevale dei poveri”: la
rievocazione di antiche tradizioni
con sfilate di carri allegorici,
maschere, canti e balli, che
raggiunge il culmine nell’ultima
domenica di carnevale , con la
famosa Sfilata dei Mesi su asini.
Un corteo di maschere, guidato
da Quaresima, accompagna
Carnevale, morto a causa del
troppo mangiare e bere. Dopo
la sfilata si celebra il funerale,
mentre il “defunto” viene fatto
bruciare.
THE POORS’ CARNIVAL
Every year Olevano is the
stage of the Poors’ Carnival, a
celebration of ancient origin
with parades of allegorical
cars, maskers, songs and
dances, that reaches its climax
last Sunday of carnival with
the famous Parade of the
Months on donkeys. A funeral
procession of maskers, driven
by Lent, accompanies Carnival
who died of too much eating
and drinking. At the end of the
funeral procession the “dead”
Carnival is burnt.
dotate di una loro copertura a tetto o a
cupola e poste sotto la volta della ca­verna.
Di una settima cappella sono sta­ti invece
rinvenuti i resti all’esterno.
La cappella principale è costituita da un’aula
rettangolare conclusa da tre ab­sidi, e
presenta due cicli di affreschi, ri­salenti forse
al X secolo, relativi alla vita di Cristo e alla
vita di San Pietro. L’importanza di questo
insediamento rupestre è testimoniata
anche dalla pre­senza, adiacente alla grotta,
del “Giar­dino del Papa”, così chiamato in
riferi­mento a una presunta visita di papa
Gregorio VII in questi luoghi. Olevano
beneficia anche di un Parco na­turale nella
valle del Tusciano, nel qua­le è possibile
fare una passeggiata di no­tevole interesse
paesaggistico risalendo il corso del fiume
attraverso gli antichi tratturi.
Da visitare anche l’antica centrale elettrica
ideale per una passeggiata di un paio di ore.
L’economia del paese è preva­lentemente
agricola. L’intero territorio comunale
presenta estese coltivazioni di olivi. Negli
ultimi decenni ha avuto grande impulso
l’apicoltura
of Pope Gregorio VII in this site.
Olevano also includes a Natural
Park in the valley of river Tusciano,
interesting for its remarkable
landscape, enjoyable through walks
of the ancient cattle-tracks along
the river.
Local economy is based on
production of olive oil both for the
national market and for exports. In
the last decades apiculture has also
had great development.
OLEVANO SUL TUSCIANO
CULTO
SAN MICHELE
L’8 maggio si celebra ad Olevano
sul Tusciano la tradizionale
festa di San Michele Arcangelo
con un’imponente e suggestiva
processione che accompagna la
statua seicentesca del patrono di
Olevano nella Basilica della Grotta
dell’Angelo di Monte Sant’Elmo.
Monumento storico, artistico ed
archeologico di rara bellezza e di
straordinaria importanza, inserito
dal 1996 nell’elenco dei 100 siti
al mondo a rischio e da salvare,
a cura del World Monuments
Fund, ed in corsa anche per il
prestigiosissimo riconoscimento
dell’Unesco quale patrimonio
dell’umanità. La statua di San
Michele, prima dell’inizio del
sacro corteo, viene decorata con
il balteo, la spada e la bilancia
in oro e con la teca, contenente
i numerosi cimeli ed ex-voto,
accumulati nel corso dei secoli.
Il simulacro dell’Arcangelo è
preceduto dai suonatori di pifferi
e tamburi e dagli sbandieratori,
nonché dai componenti delle tre
confraternite di Olevano con gli
alti stendardi a forma di vela,
seguito dai numerosi fedeli, i
quali allestiscono le cosiddette
“cende”, ossia delle suggestive
composizioni di ceri a forma
di navi. Dopo aver attraversato
le vie e le piazze del Comune,
il corteo, intorno alle ore 12.30
giunge in località Cannabosto, a
ridosso della frazione Salitto: qui
viene celebrata una solenne Santa
Messa, momento culminante
dell’intera manifestazione, in
quanto l’ampio spazio all’aperto
consente il contenimento delle
migliaia di fedeli, che giungono
anche dai paesi limitrofi. La
processione, quindi, termina il
lungo viaggio verso la Grotta,
attraverso l’intera valle del
Tusciano nel pomeriggio.
CULT OF ST. MICHAEL
In the city of Olevano on
Tusciano on 8 May the
traditional feast of St. Michael
Archangel is celebrated with
a magnificent and evocative
procession that carry the
seventeenth-century statue of
the patron saint to the Basilica
Cave of the Angel of Mount
St. Elmo; this is a historical,
artistic and archaeological
monument of rare beauty and
extraordinary importance,
included since 1996 in the list
of the world 100 sites at risk
and to be saved, created by
the World Monuments Fund.
It is also in list to get the
prestigious acknowledgment
as Humanity Heritage by
Unesco.
67
GLI OPERATORI
DELLA RETE
AFFITTACAMERE
RESIDENZA FORTE
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M. +39 393 9440975
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OLEVANO SUL TUSCIANO
CIBI NATURALI
La gastronomia dei Picentini,
nel rispetto della stagionalità, è
fatta di cibi semplici e genuini.
Conserva ancora oggi piatti
tramandati dall’antica tradizione
contadina. Sino al secolo scorso
le famiglie numerose per sfamare
tante bocche ricorrevano alla
preparazione dei pasti con i
prodotti dell’orto domestico,
mentre la carne era riservata alle
occasioni speciali ed ai pranzi
della festa.
69
NATURAL FOOD
The Picentini gastronomy,
respectful of seasons, simple
and genuine, still today
includes dishes handed
down from the ancient rural
tradition. Until last century
larger families, to feed the
many mouths, resorted to
the products grown in their
domestic garden for meals
preparation, while meat was
reserved for special occasions
and for Sunday lunch.
NARDANTUONO
Oltre alla più conosciuta e
famosa “grotta dell’Angelo”,
esiste a Olevano sul Tusciano la
“grotta di Nardantuono”, così
denominata per aver ospitato un
noto brigante, chiamato Antonio
di Nardo, figlio di un pastore.
Fu proprio la presenza di questo
brigante ad aver dato luogo alle
tante leggende, oggi, cadute
nell’oblio, sui presunti tesori
disseminati nel territorio .
NARDANTUONO
Besides the more famous
“Cave of the Angel”, in Olevano
sul Tusciano there is the “cave
of Nardantuono”, so called for
having hosted a well-known
brigand, called Anthony of
Nardo, son of a shepherd. The
brigand’s presence in the area
generated many legends, today
neglected, on the presumed
treasures disseminated in the
territory.
Natura
da vivere
ACERNO
71
ACERNO
LA MINIERA DI
FERRO
Nella biblioteca comunale
è conservato il calco di
una zanna di mammuth
risalente a circa
quattromila anni fa
I BRIGANTI
LA FRAGOLATA
LA CASTAGNA
Acerno has an agriculturalpastoral economy.
In the years after the Unity
the village suffered for the
brigandage.
In the first decades of 19th
century emigration reduced
remarkably the resident
population.
Right before the city there is
the ancient Paper mill.
Worth a visit are the cathedral
of St. Donato, the church of
Saint Mary of Angels and the
Sanctuary of the Lady of Mercy.
In the town library is conserved
the cast of mammoth tusk
about four thousand years old.
Intorno al 1630 sulla montagna di Acerno fu scoperta
una vena di materiale fer­roso che portò all’impianto
di una fer­riera, essa fun­zionò fin quasi alla fine
del XVII seco­lo. Questo è l’unico avvenimento
che ca­ratterizza in senso moderno la storia eco­
nomica di Acerno, altrimenti ferma a un tipo di
economia agricolo-pastorale. Negli anni successivi
all’Unità il paese subì la piaga del brigantaggio. Nei
primi decenni del XIX secolo l’emigrazione ridusse
notevolmente la popo­lazione residente.
Prima di giungere in paese si sosta all’antica Cartiera.
Da visitare la cattedrale di San Donato, la chiesa
di Santa Maria degli Angeli ed il Santuario della
Madonna delle Grazie.
Nella biblioteca comunale è conservato il calco di
una zanna di mammuth risalente a circa quattromila
anni fa.
La ricchezza e la varietà dell’ambiente e delle
strutture permettono al turista di trascorrere una
...sentieri, boschi,
pascoli e l’aria buona di
montagna.
The richness and variety of the
environment, and the large
offer, allow the tourist to spend
a truly naturalistic vacation in a
territory rich of springs.
For lovers of trekking Acerno
offers 250 Km of trails
that lead to the peaks of
Mount Accellica, Cervialto,
Polveracchio, Mai and Terminio,
from 1600 to 1800 meters high.
Local typical products are
chestnuts, mushrooms, wild
strawberries and truffles. Much
appreciated are also local
cheese products thanks to the
uncontaminated pastures of
the district.
vacanza di alto valore naturalistico in un territorio
ricchissimo di sorgenti.
Per chi ama il trekking 250 Km di sentieri consentono
di raggiungere le principali vette del comprensorio:
l’Accellica, il Cervialto, Il Polveracchio, il Mai ed il
Terminio, con un altezza che si estende tra i 1600 e
i 1800 metri.
I prodotti tipici sono le castagne, i funghi, le fragoline
e i tartufi. Molto ricercati i prodotti caseari per i
pascoli incontaminati.
ACERNO
TERRA DI
BRIGANTI
Una delle più interessanti figure
di briganti è quella di Manzo,
nativo di Acerno, in provincia di
Salerno. Le sue gesta e quelle
dei suoi uomini fecero epoca.
Nell’Ottocento post-unitario le
bande agguerrite furono tante,
ma fra queste spiccò quella
di Gaetano Manzo. Manzo
era acernese e nel 1861 venne
inserito fraudolentemente tra
gli estratti per la leva, pare ad
opera del sindaco d’allora, per
cui ritenne di darsi alla macchia,
seguito dal fratello Francesco e
da pochi altri renitenti alla leva.
Per circa tre anni il gruppo di
Manzo si aggregò a quello del
brigante Ciardullo, poi Manzo
decise di formare la sua banda
personale pur conservando
buoni rapporti con Ciardullo,
con cui a volte svolse azioni in
comune. Ma nel 1865 la banda
Ciardullo venne completamente
sgominata, sorte già capitata alla
banda Cerino, nel ‘64. La prima
grande impresa di Manzo fu il
clamoroso sequestro avvenuto
presso Battipaglia, dei turisti
inglesi Moens e Murray-Ansley, di
ritorno a Salerno dopo una gita
a Paestum e per il cui riscatto
Manzo incassò ben trentamila
ducati. Successivamente Manzo
sequestrò persino il giovane
Federico Wenner, della nota
famiglia di industriali svizzeri
proprietari di importanti
manifatture cotoniere presso
la zona di Fratte, oltre al suo
precettore, che tenne sequestrati
per oltre quattro mesi; il
sacerdote Giuseppe Oliveri e
il dottore Luigi Calabritto al
fine di ottenere il pagamento
di un riscatto; poi il possidente
giffonese Giuseppe Mancusi, nel
1872.
BANDITS
The city of Acerno is renowned
for having given birth to the
terrible brigand Manzo who,
in year 1861, dodged the draft
and took the bush, followed by
his brother Francesco and few
others.
His first great venture was
kidnapping of the English
tourists Moens and MurrayAnsley, for whose ransom
Manzo collected the important
sum of thirty-thousand ducats.
Later, among the many others,
Manzo kidnapped the young
Frederic Wenner, son of the
note Swiss entrepreneurs
owners of important cotton
manufacturing plants.
73
LA FRAGOLATA
DI ACERNO
THE “FRAGOLATA” OF
ACERNO
Acerno is renowned for its
wild strawberries and the true
taste of this typical fruit can
be tasted only here: in 2012
the Strawberry of Acerno was
included in the national list of
the Traditional Food Products.
The “fragolata” is prepared
in Acerno since 1950 and it
is exclusively made with the
following ingredients: wild
strawberry or strawberry of
the woods (Fragaria vesca L.)
picked in the sole territory of
Acerno, juice of the Lemons
from Amalfi Costs, Sugar
(saccharose) and Strega
Liqueur.
Acerno è molto famosa per le
sue fragole e solo qui si potrà
assaporare il vero gusto del
frutto tipico: dal 2012 la Fragola
di Acerno è stata inserita
nell’Elenco Nazionale dei Prodotti
Agroalimentari Tradizionali.
“La fragolata di Acerno” si
realizza ad Acerno dal 1950
e si prepara esclusivamente con
i seguenti ingredienti:la fragola
selvatica o fragola di bosco
(Fragaria vesca L.), ovvero fragole
cresciute spontaneamente nei
boschi e raccolte nel territorio di
Acerno, succo di limone, zucchero
(saccarosio) e liquore strega
di Benevento.
ACERNO
CHESTNUT
Diffused in the whole territory
of Picentini, it is particularly
distinctive of Acerno that, with
St. Cipriano and Curti since
decades organize a traditional
chestnut feast. The fruits ripen
in autumn, from September
to November. We must
distinguish among chestnuts
coming from wild chestnut
trees, and those coming from
the cultivated trees. Rich in
vegetable proteins, mineral
salts, vitamins, it can be used
in the preparation of a variety
of dishes.
LA CASTAGNA
75
Diffusa in tutto il territorio
dei picentini caratterizza
particolarmente Acerno che con
San Cipriano e Curti organizzano
da decenni la tradizionale
sagra.I frutti maturano nel
periodo autunnale, da settembre
a novembre. Bisogna distinguere
le castagne dai marroni: le
castagne sono il frutto del
castagno selvaggio), mentre i
marroni sono il frutto degli alberi
coltivati. Ricche di proteine
vegetali, sali minerali, vitamine,
possono essere utilizzate nella
preparazione di varie pietanze.
GLI OPERATORI
DELLA RETE
AGRITURISMO
AREA PIC NIC CAMPEGGIO
MASSERIA CUGNO
IL CAPANNO
Via Cugno - Loc. Vella
T. +39 O89 869928
M. +39 339 5076498
Letti 20
[email protected]
www.masseriacugno.it
Loc. Atrano
M. +39 320 9712151
[email protected]
www.ilcapanno.eu
AGRITURISMO
Via Duomo 45
T. +39 089869054
M. +39 339 7009581
[email protected]
www.iltartufodiacerno.it
S. LEO
Loc.Vella - Piano S. Leo
T. +39 O89 254149
M. +39 339 6262139
Letti 14
[email protected]
www.agrisanleo.it
CASA VACANZA
VALLE DEI PIOPPI
Strada Prov.le 164 Km. 26
M. +39 3394871914
Letti 12
info@valledeipioppiacerno,it
www.valledeipioppiacerno.it
CASA ACCOGLIENZA
VILLAGGIO
S. FRANCESCO
Via Picenzia 10
T. +39 O89 869941
Letti 50
[email protected]
RISTORAZIONE
IL TARTUFO
RISTORAZIONE
LA CASINA BORBONICA
Via Campi Elisi 36
T. +39 0892856241
M. +39 3925140922
[email protected]
RISTORAZIONE
LA PERGOLA
Via Parisi n 25
T. +39 089 869060
M. +39 338 4341780
[email protected]
RISTORAZIONE
LA FORESTA
Via Roma 117
T. +39 089 869198
M. +39 320 6941693
ACERNO
RISTORAZIONE
PRODOTTI Tradizionali
BARAONDA
BONIELLO SAPORI
Piazza V. Frida 2
M. +39 327 1757549
Via Rimembranza 25
M. +39 333 7340879
[email protected]
www.boniellosapori.it
RISTORAZIONE
PARADISE
Via Montella 12
T. +39 089 980036
M. +39 380 5068881
[email protected]
RISTORAZIONE
ROSTICCERIA D’URSO
Piazza V. Frida
M. +39 320 3729112
[email protected]
PASTICCERIA
LUCIA
Via Duomo 12
T. +39 089 869135
77
PRODOTTI Tradizionali
PANIFICIO SALERNO
Via Duomo 34
T. +39 089 869447
M. +39 366 5488024
[email protected]
CASEIFICIO
GIFFONIELLO
Via Montella 17
T. +39 089 869042
[email protected]
www.caseificiogiffoniello.it
PASSEGGIATA A CAVALLO
AREA PICC NIC
PASTICCERIA
CAPPETTA RANCH
Via Fosso di Cinzia 67
Via Contrada Isca S. Giacomo
[email protected]
www.cappettaranch.altervista.org
BONTà A DOMICILIO
PRODOTTI Tradizionali
NIGRO IRENE
Via Campitello Difesa dei preti
T. +39 089 980031
M. +39 339 5609628
[email protected]
PRODOTTI Tradizionali
ACERNO FRUTTA coop
Via G. Fortunato 1
T. +39 089 9340017
M. +39 333 7597763
[email protected]
SERVIZI TURISTICI
PRO LOCO
Via Raffaele Sanzio, 41
T. +39 089 869395
M +39 089 5741954
[email protected]
www.prolocoacerno.it
Cibo
buono
BELLIZZI
79
BELLIZZI
MOZZARELLA DI
BUFALA
IV GAMMA
Qui la mozzarella è l’oro
bianco...
Bellizzi è un centro ricco
di stabilimenti industriali
e laboratori artigianali
con una moderna
agricoltura.
AUTODROMO
Bellizzi is located in a flat area
a few kilometers away from
Battipaglia and was part of the
Municipality of Montecorvino
Rovella until 1990.
The main square is dedicated
to Totò, Prince De Curtis, with a
statue of the famous actor. Two
churches are both devoted to
the Sacred Heart of Jesus, the
first one built in 1941 and the
second in more recent times. In
1994 in Bellizzi was inaugurated
the first and sole mosque of
the province of Salerno.
In una zona pianeggiante, ad una manciata di
chilometri da Battipaglia, si trova Bellizzi, che ha
fatto parte fino al 1990 del comune di Montecorvino
Rovella. La strada che da Montecorvino Rovella
conduce a Bellizzi offre una bella veduta della piana
del Sele e del mare prospiciente. La cittadina non
ha origini antiche: nel 1820, allorchè Montecorvino
Rovella fu eretto comune, non è menzionata come
suo casale, forse perché all’epoca la zona era
acquitrinosa e malarica e non presentava condizioni
favorevoli all’insediamento. La bonifica iniziò nella
seconda metà del XIX secolo. La piazza principale
della cittadina è intitolata a Totò, il principe De
Curtis, di cui spicca una statua. Due edifici sacri
portano la stessa intitolazione: Sacro Cuore di
Gesù. La prima edificata nel 1941 e la seconda di più
recente costruzione. Nel 1994 è stata inaugurata
la moschea, una delle più importanti del Sud Italia,
MOZZARELLA DI
BUFALA
La Mozzarella di Bufala
Campana DOP , il cui nome
deriverebbe da “mozza”,
l’operazione di taglio fatta
con le dita indice e pollice
della mano per darle la forma
caratteristica, è prodotta con
latte di bufala intero. Sarebbe
stata inserita per la prima
volta in un libro di cucina nel
1570, allorchè assunse anche
una connotazione afrodisiaca,
ispirata dalla sua forma di
mammella femminile.
BUFFALO MOZZARELLA
The DOP buffalo Mozzarella,
whose name derives from
“mozzare”, which is the action of
cutting the cheese paste between
thumb and index fingers to give
it its characteristic shape, is
produced with whole buffalo milk.
It was introduced in a cookbook
for the first time in 1570; at that
time it also had an aphrodisiac
implication, due to its shape of
female breast.
Qui vi sono aziende
leader di prodotti freschi
insalata e frutta...
a testimonianza della nutrita presenza di
musulmani in zona. L’arredamento interno è
molto spartano:
il pavimento è coperto da pregiati tappeti
orientali. Un telo bianco divide la parte
maschile da quella femminile.
Bellizzi è un centro ricco di stabilimenti
industriali e laboratori artigianali con una
moderna agricoltura.
Il fermento delle associazioni locali negli
anni passati ha prodotto interessanti
iniziative culturali tra cui il Festival degli
Artisti da Strada.
Degno di nota l’autodromo.
BELLIZZI
GLI OPERATORI
DELLA RETE
IV GAMMA
Qui vi sono aziende leader di
prodotti freschi (insalata e frutta).
La IV gamma non conosce crisi:
i vantaggi portati da questo
tipo di prodotti sono molteplici
ed evidenti. Consentono un
notevole risparmio di tempo per
la loro preparazione, riducono il
volume di rifiuti domestici, sono
dotati di elevate caratteristiche
qualitative. Oltre al peperone ed
al pomodoro, in espansione anche
la produzione orticola, come
rucola o insalatine.
THE “4TH RANGE” (packed
fresh vegetables)
In the territory are present
leader companies that produce,
pack and market fresh salads
and fruits.
The segment does not know
any crisis for the evident
advantages brought by
this type of products: they
allow saving time for their
preparation, reduce the volume
of domestic waste, and have
high qualitative values. Besides
peppers and tomatoes, in
expansion is also production of
rocket and lettuce.
RISTORAZIONE
RISTORANTE PIZZERIA
NATURALE
VIA ANTICA
T. +39 0828 354484
M. +39 338 5705883-333 9969685
www.ristorantepizzerianaturale.com
[email protected]
RISTORANTE ARTE E PIZZA
VIA ROMA 378
T. +39 0828 354629
www.artegustopizza.it
cuoco [email protected]
RISTORANTE FAMME
FAMME’
VIA TOTI N.7
M. +39 347 4093777 – 347 2702412
www.ristorantefammefamme.it
[email protected]
PIZZERIA BABY LUNA
VIA GENOVA
T. +39 0828 52490
81
Quattro
stagioni
da vivere
TOUR
83
Escursioni ed itinerari
tra arte, gusto, natura
e cultura
EXPERIENCE
UFFICIO
INFORMAZIONI
ED ACCOGLIENZA
TURISTICA
Via V. Fortunato Area P.I.P.
S. Maria a Vico
Giffoni Valle Piana (SA)
T. +39 089 866793
[email protected]
www.galcollinesalernitane.it
Dal suggestivo Borgo di Terravecchia
alla scoperta di Sieti Paese Albergo, dal
misticismo delle Grotte di San Michele
Arcangelo all’ emozionante scenario del
Golfo di Salerno ammirato dal Monte
Tubenna, dalla Nocciola di Giffoni IGP
all’Olio DOP Colline Salernitane, dalla
mozzarella di Bufala Campana DOP ai vini a
marchio, dai piatti della cucina mediterranea
a dolci unici e irripetibili, dai frutti del
sottobosco alla manualità che incanta con
la tradizione artigianale della pizza, della
pasta, del pane, della ceramica e del cotto,
dal trekking con le vedute panoramiche e le
erbe rare, all’amore per i cavalli, dalle cromie
intense della montagna e dalle cento acque
alle salamandre delle miniere di ittiolo, da
Luca e Pomponio Gaurico a Gian Camillo
Gloriosi, da Antonio Genovesi a Giustino
Fortunato, dagli stili di vita mediterranei ai
diversi linguaggi dell’ospitalità.
From the suggestive hamlet of Terravecchia to the
discovery of Sieti Hotel Town, from the mysticism of
the Caves of St. Michael Arcangelo to the exciting
scenery of the Gulf of Salerno admired from Mount
Tubenna, from the IGP Hazelnut of Giffoni to the
DOP olive oil Hills of Salerno, from the DOP buffalo
Mozzarella to the DOP and IGP wines, from the
Mediterranean dishes to the delicious sweets,
from the brushwood produce to the captivating
handicraft tradition of pizza, pasta, bread, ceramics
and terracotta, from trekking among panoramic
views and rare lawns to the love for horses, from
the intense colors of the mountain, and from the
hundred springs to the salamanders of the Ichthyol
mines, from Luca and Pomponio Gaurico to Gian
Camillo Gloriosi, from Antonio Genovesi to Giustino
Fortunato, from the Mediterranean styles of life to
the different characters of hospitality.
ITINERARI DI MEZZA GIORNATA
2H30’
BORGO DI TERRAVECCHIA
Giffoni Valle Piana
Visita alla sede dell’Associazione Nazionale Città della
Nocciola con il laboratorio della nocciola italiana,
mostra fotografica e giochi.
La visita prosegue per i vicoli dell’antico borgo per
raggiungere la chiesa di San Egidio. Il tour si conclude
con l’assaggio di olio al vecchio frantoio.
BORGO MEDIOEVALE DI
TERRAVECCHIA
2H30’
CONVENTO SAN FRANCESCO
2H30’
GIFFONI VALLE PIANA
Si parte dalla Cittadella del Cinema per raggiungere
il Convento San Francesco e la sua chiesa millenaria.
Una breve passeggiata porta nella piazza principale
ove si gusta un ottimo gelato all’olio o alla nocciola.
Si prosegue per il corso per raggiungere la chiesa
dell’Annunziata e la Congrega della SS Immacolata.
La degustazione di prodotti a base di nocciola può
avvenire nel torronificio locale dove da generazioni
la nocciola Tonda di Giffoni viene sapientemente
lavorata.
CASTIGLIONE DEL GENOVESI
SAN MANGO PIEMONTE
ANTONIO GENOVESI
Visita alla casa di Antonio Genovesi (abate - filosofo economista), seguita da momenti di vita rurale
con produzioni tipiche e locali presso i ristoranti del
luogo.
Il percorso prosegue con la visita al Monte Tubennna
e all’Abbazia. Dalla sommità lo sguardo spazia da
Capo Palinuro al Golfo di Salerno, ai Monti Lattari
e Capri, fino alle isole d’Ischia e Procida.
TOUR
2H30’
MASCHIO CENTRALE DEL
CASTELLO DI MONTEVETRANO
4H
85
SAN CIPRIANO PICENTINO
Giunti nella piazza principale Umberto I si scorge la
fontana lapidea “delle foglie” e l’ex Convento di San
Francesco di Paola, fondato nel 1647. Poco distante
vi è l’Archivio Storico Comunale “Benedetto Croce”,
scrigno di documenti dal 1754. Proseguendo per la
via delle antiche botteghe artigiane dell’arte della
lana si giunge presso gli scavi della Villa Rustica
di Età Imperiale e la chiesa Madre dedicata a San
Cipriano Vescovo.
Durante la sosta degustazione del tradizionale gelato
artigianale e dolci tipici locali.
MONTECORVINO PUGLIANO
Arrivo al chiostro del Convento di Santa Maria della
Misericordia, veduta panoramica del golfo di Salerno.
Si prosegue alla volta del Borgo abbandonato Sorbo
e del museo contadino. L’ultima sosta è per il museo
del cavallo, antiche cantine e l’olio biologico.
CHIOSTRO DEL CONVENTO
DI SANTA MARIA
3H
MONTECORVINO ROVELLA
La visita parte dalla chiesa di Sant’Ambrogio per
poi raggiungere in piazza Budetta la chiesetta della
Madonna delle Grazie e proseguire nel centro storico.
Degustazioni presso le aziende di trasformazione
delle nocciole e di altri prodotti tipici ed artigianali.
Il percorso si conclude con la visita presso aziende
dell’olio e del vino locali.
OSSERVATORIO ASTRONOMICO
4H
ACERNO
Prima di giungere in paese si sosta all’antica Cartiera.
Ristoratrice è la passeggiata in paese con la visita
alla Cattedrale, sede Vescovile, e all’antica chiesetta
della Madonna delle Grazie. Le degustazioni allietano
la sosta con i prodotti dei caseifici locali e con la
tipica fragolata di Acerno. Al rientro sosta al laghetto
di trote e passeggiata a cavallo.
CASTAGNA DI ACERNO
2H30’
SIETI PAESE ALBERGO
Giffoni Sei Casali
Prima di giungere al borgo si incontrano le sculture
del ricco Museo di Arte Ambientale e tra le soste è
possibile deliziarsi con la crespella dei picentini.
Il tour prosegue per il borgo di Sieti, sosta in piazza
Corte dei Santi famosa per i profumi di nocciola e la
gastronomia ricercata.
Visita del borgo tra chiese e palazzi nobiliari.
VEDUTA DI SIETI
4H30’
OLEVANO SUL TUSCIANO
Si parte dalla centrale idroelettrica dell’800 e,
attraverso un suggestivo sentiero con cento scalini,
si raggiunge la Grotta di San Michele, unica con le sue
sette basiliche. Si prosegue con la degustazione di
birre artigianali e di olio presso i frantoi locali.
Prima di rientrare incontro con l’ulivo patriarca.
GROTTE DI SAN MICHELE
TOUR
3H
87
OLEVANO SUL TUSCIANO
Visita alla centrale idroelettrica dell’800, prima
centrale dell’Italia meridione, si prosegue con una
piacevole passeggiata lungo le acque del fiume
Tusciano per una sosta al laghetto di trote, si
conclude con la degustazione del miele presso i
produttore locali.
L’OLIVO PATRIARCA
2h30’
BELLIZZI
PONTECAGNANO
Mini tour per degustare la perla bianca presso i
caseifici locali e per un salto nel passato alle origini
dei Picentini, con la visita guidata al Parco ecoarcheologico. Sosta presso aziende di prodotti freschi
(insalata e frutta). Al rientro degustazione di dolci
tipici picentini.
MUSEO ARCHEOLOGICO
NAZIONALE DI PONTECAGNANO
ITINERARI DI UNA GIORNATA
SALERNO
Salerno, per chi la ammira dal mare è lunga, diritta,
moderna con i suoi palazzi, il teatro Verdi, i suoi giardini, la
sua animazione, che danno alla città un aspetto ridente e
maestoso a un tempo.
La città è viva in tutte le stagioni con la sua frizzante movida
ed è particolarmente affscinante all’imbrunire, nelle stradine
del centro storico, attraversato dalla Via dei Mercanti.
Luoghi da non perdere sono il Duomo medioevale e la cripta
dedicata a San Matteo, la straordinaria Chiesa di San Pietro a
Corte, La Pinacoteca Provinciale. Non può mancare poi una
visita ai parchi ed i giardini come ad esempio quello della
“minerva” con l’erbolario della Scuola medica salernitana.
Salerno offre anche la possibilità per chi vuole fare semplici
passeggiate o trekking sulle colline circostanti, fino a
raggiungere il Castello del principe Arechi, che domina il
golfo e da dove si gode il panorama della città e di un tratto
della costa d’amalfi.
COSTA D’AMALFI
È una località godibile in ogni stagione per il suo clima mite
con il caratteristico profumo delle limonaie, e le incantevoli
terrazze panoramiche. Da Vietri sul mare con gli artigiani
che producono straordinarie maioliche, custodite nel museo
di “Villa guariglia” a Raito al Borgo marinaro di cetara,
passando per la Villa Romana di Maiori si arriva ad Amalfi
con il suggestivo centro storico e lo straordiario duomo di
Sant’Andrea. Dopo Amalfi, repubblica marinara si arriva
a Positano, la più internazionale delle città costiere, dove
è bello perdersi nella sue affascinanti stradine ricche di
artigiani, boutique e ristoranti che portano alla spiaggia dove
è estata tutto l’anno.
PAESTUM/VELIA
È certamente uno dei tratti costieri più ricchi di storia del Mondo,
quello del cilento che abbraccia Paestum e Velia. I suoi templi
dorici, paragonabili a quelli di Atene per la nobile semplicità
e l’ottimo stato di conservazione, producono un effetto di
incomparabile grandezza e magnificenza. L’antico sito si trova su
di una piana circondata da verdi campi e colline. Sebbene il sito è
decisamente affascinante ed emozionante. Il museo è custodisce
reperti della zona, inclusa una serie di metope del periodo
arcaico greco. In esso è possibile ammirare le tombe dipinte, tra
le quali la conosciutissima ed imperdibile “tomba del tuffatore”.
Di grande suggestione è il complesso di Velia che ha dato i natali
al filosofo Zenone di Elea padre del calcolo infinitesimale, con
l’insediamento urbano e la magnifica “Porta rosa”.
TOUR
89
NAPOLI
Napoli è situata in posizione centrale sull’omonimo golfo, tra
il Vesuvio e l’area vulcanica dei Campi Flegrei, in uno scenario
ritenuto tra i più incantevoli al mondo.
Il suo vasto patrimonio artistico ed architettonico ha
permesso al suo centro storico, di entrare a far parte
della lista dei siti che l’UNESCO ha dichiarato patrimonio
dell’umanità. Fondata attorno all’VIII secolo a.C. da coloni
greci, fu tra le principali città della Magna Grecia, nel
corso della sua storia quasi trimillenaria ha visto numerose
dominazioni straniere, rivestendo una posizione di rilievo
in sia in Italia che in Europa. La capitale del Regno delle
due Sicilie è la città al mondo con la maggior densità di
risorse culturali e monumenti a testimonianza della sua
evoluzione storico-artistica. Nel centro storico sono evidenti
le sovrapposizioni di stili architettonici che racchiudono circa
2.800 anni di storia.
CASERTA
La Reggia di Caserta, o Palazzo Reale di Caserta, è
appartenuta alla famiglia reale della dinastia Borbone di
Napoli, proclamata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. E’
circondata da un’ampio parco nel quale si individuano sia il
giardino all’italiana che il giardino all’inglese. Il complesso del
palazzo reale, con i suoi giardini lunghi circa 2,5 km, è il più
grande d’Europa. La Reggia fu voluta da Carlo III di Borbone
desideroso di dare una degna sede di rappresentanza al
governo della capitale Napoli ed al suo reame, in grado di
poter reggere il confronto con quella di Versailles. Iniziata nel
1752 e terminata nel 1780, risultando un grandioso complesso
di 1200 stanze e 1790 finestre,suddiviso in cinque piani ed
a pianta rettangolare con quattro ampi cortili all’interno,
il costo per la realizzazione raggiunse gli oltre 8 milioni di
ducati.
POMPEI
Alle pendici del Vesuvio sorge Pompei, il più grande,
emozionante e suggestivo centro archeologico d’Italia.
Crocevia di traffici dell’epoca imperiale romana, Pompei è
stata segnata, nel 79 d.C., dalla catastrofica eruzione del
Vesuvio, che cancellò ogni forma di vita e ricoprì la città
di coltre di cenere e di lapilli. Verso la metà del settecento
iniziarono gli Scavi per portare alla luce i resti della città
così da restituirci un sito che oggi rappresenta un fortissimo
richiamo turistico. Pompei rappresenta una tappa obbligata
per chi vuole passeggiare tra le strade di una città romana e
visitare le case dei mercanti e le ville patrizie ancora intatte,
come la Villa dei Misteri, rinvenuta all’esterno dell’area
archeologica, o la Casa dei Vettii e quella del Fauno. Il centro
cittadino ospita, inoltre, anche il celebre Santuario della
Beata Vergine del Rosario, meta ogni anno di circa quattro
milioni di pellegrini
TREKKING
IN PROSSIMITÀ DEL BORGO
DI TERRAVECCHIA
Miniera di ittiolo, Museo di
Paleontologia e valle delle
salamandre pezzate
(Giffoni Valle Piana)
Percorso media difficoltà.
Durata ca. 4h, percorrenza a piedi ca. 3h
Monte Cuculo attraverso le
vie delle orchidee
(Giffoni Sei Casali)
Percorso media difficoltà.
Durata ca. 3h, percorrenza a piedi ca. 2h30’.
Giustino Fortunato dal
Borgo di Sieti con profumi
di nocciola
(Giffoni Sei Casali)
Percorso di facile percorrenza. Partenza Sieti Alto
con caffè alla nocciola e croccante, arrivo ponte
di Cassadora.
Durata ca. 1h30’, percorrenza a piedi ca. 1h.
Dal Borgo di Terravecchia
alla Cittadella percorrendo la vecchia
strada comunale.
Percorso media difficoltà.
Durata ca. 1h30’, percorrenza a piedi ca. 1h.
CONSIGLI PER PARTECIPANTI
Condizioni fisiche idonee
Scarpe trekking
Facoltativi bastoncini
Bottiglia d’acqua
LABORATORI
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LABORATORI
PRESSO IL BORGO DI TERRAVECCHIA
(PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA UFFICIO IAT T. +39 089 866793)
Laboratorio della nocciola
Degustazione guidata effettuando un’analisi
sensoriale: visiva, olfattiva e gustativa.
Storia, simbologia, filiera e curiosità sulla nocciola.
Degustazione di nocciola fresca, essiccata e tostata.
Parteciperà un produttore per la degustazione
di un prodotto trasformato.
Laboratorio dell’olio
Come si ottiene un buon olio Extravergine d’oliva
e le sue proprietà. Degustazione guidata dell’olio
per riconoscere difetti e pregi, attraverso un’analisi
sensoriale: visiva, olfattiva e gustativa. Laboratorio del vino
Degustazione guidata effettuando un’analisi
sensoriale: visiva, olfattiva e gustativa; mettendo
in evidenza le caratteristiche ed i pregi del vino del
territorio.
Incontro condotto da un tecnico e da un produttore
locale. Abbinamento con prodotti enogastronomici
tipici.
Laboratorio della birra
Degustazione guidata effettuando un’analisi
sensoriale: visiva, olfattiva e gustativa; mettendo
in evidenza le caratteristiche di produzione ed i pregi
della birra prodotta nel territorio picentino.
Incontro condotto da un tecnico e da un produttore
locale. Abbinamento con prodotti enogastronomici
tipici.
I PERCORSI TREKKING DEL
CAI DI SALERNO
Sentieri montani escursionistici di media difficoltà (E)
dai paesi picentini curati dalla sezione di Salerno del
Club Alpino Italiano
INFO
T. +39 089 252788
www.caisalerno.it
[email protected]
DA GIFFONI VALLE PIANA
103A: Salita all’Accellica dai Piani di
Giffoni
DISLIVELLO: 600 m.
LUNGHEZZA: 2,6 km.
TEMPI DI PERCORRENZA: 2 ore in
salita – 1,20 in discesa
106A: Da Giffoni alle sorgenti del
Picentino
DISLIVELLO: 400 m. – LUNGHEZZA:
4,3 km
TEMPO DI PERCORRENZA: 3 ore
106B: Al Butto della Neve dai Piani di
Giffoni
DISLIVELLO: 500 m.
LUNGHEZZA: 1,8 km
TEMPI DI PERCORRENZA: 2 ore in
salita – 1,30 in discesa
168: “Tre Comuni Trek”
(Curti – Sieti – Calvanico)
DISLIVELLO: 720 m. in salita – 600 in
discesa
LUNGHEZZA: 14 km.
TEMPO DI PERCORRENZA: 7 ore
168A: Da Carbonara a Varco del
Cerzone
DISLIVELLO: 300 m.
LUNGHEZZA: 2 km
TEMPO DI PERCORRENZA: 1 ora
168B: Monte Lieggio
DISLIVELLO: 600 m.
LUNGHEZZA: 1,5 km
TEMPO DI PERCORRENZA: 2 ore
169: Casone e Miniere di Ittiolo
DISLIVELLO: 300 m.
LUNGHEZZA: 2 km.
TEMPO DI PERCORRENZA: 2 ore
170: Vallone Pagliariello da
Curticelle
DISLIVELLO: 550 m.
LUNGHEZZA: 3,8 km
TEMPI DI PERCORRENZA: 4 ore in
salita – 3 in discesa
171: Vallone dell’Infrattata da Vassi
DISLIVELLO: 700 m.
LUNGHEZZA: 5 km.
TEMPI DI PERCORRENZA: 4 ore in
salita – 3 in discesa
TREKKING
DA MONTECORVINO
ROVELLA
105: Da Montecorvino R. alle Croci
di Acerno
DISLIVELLO: 700 m.
LUNGHEZZA: 12 km.
TEMPI DI PERCORRENZA: 5 ore
all’andata e 4 al ritorno
DA CASTIGLIONE DEL
GENOVESI
124: Monte Monna
DISLIVELLO: 450 m.
LUNGHEZZA: 2,6 km
TEMPO DI PERCORRENZA: 1 ora e
trenta
DA CALVANICO
115: Pizzo S. Michele:
DISLIVELLO: 1000 m.
LUNGHEZZA: 4,6 km
TEMPO DI PERCORRENZA: 3,30
ore
116C: M. Mai:
DISLIVELLO: 450 m.
LUNGHEZZA: 1 km
TEMPI DI PERCORRENZA: 3 ore in
salita – 2 in discesa
DA ACERNO
103: Accellica sud:
DISLIVELLO: 1150 m.
LUNGHEZZA: 7.5 km
TEMPO DI PERCORRENZA: 4.30
ore
167: M. Polveracchio:
DISLIVELLO: 1200 m.
LUNGHEZZA: 6,9 km
TEMPO DI PERCORRENZA: 4 ore
109: Da Acerno a Campagna:
DISLIVELLO: 200 m in salita, 700 in
discesa
LUNGHEZZA: 11,3km – TEMPO: 4
ore
93
109 A: Ruderi longobardi di Toppa
del Castello:
DISLIVELLO: 500 m.
LUNGHEZZA: 5,8 km
TEMPO DI PERCORRENZA: 2 ore
114 B: Da Ponte Pinzarrino alla Grotta
di Strazzatrippa:
DISLIVELLO: 500 m.
LUNGHEZZA: 3,9 km.
TEMPO DI PERCORRENZA: 3 ore
118: Circuito di Costa S. Donato e
Costa Monacesi:
DISLIVELLO: 700 m.
LUNGHEZZA: 5,5 km
TEMPO DI PERCORRENZA: 4,30 ore
DA OLEVANO SUL
TUSCIANO
110: Da Olevano ad Acerno
DISLIVELLO: 500m.
LUNGHEZZA: 13,5 km
TEMPO DI PERCORRENZA: 5 ore
Nota: per raggiungere la Grotta dell’
Angelo e il Santuario di S. Michele,
raggiunta l’area di sosta di Parco S.
Michele, si lascia il sentiero e si segue
a destra una strada sterrata che
termina poco prima della grotta.
I sentieri sono indicati con segnavia
di colore bianco/rosso sugli alberi
o sulle rocce, percorribili da medi
escursionisti.
I sentieri elencati sono tutti segnati
dai volontari del CAI e descritti
ampiamente nella Carta dei Sentieri
dei Monti Picentini edita dal Parco
Regionale nel 2009 in collaborazione
con la sezione di Salerno.
Sono possibili numerose varianti ed
altri percorsi non segnati in prossimità
dei paesi.
Agenzia
di svilluppo
locale
We put together private and
public subjects to help the
district grow in harmony with the
surrounding environment.
Our mission is to encourage and
help rural operators to think
about the potential of their
territory, through promotion and
creation of integrated strategies
of sustainable development
aiming at bringing out the natural
and cultural patrimony and
expanding local economy, to
create new opportunities for our
community; To promote projects,
initiatives and events for the
preservation and development
of the natural, architectural and
landscape resources;
To sustain the typical rural
handicraft activities, local art
and the culture, tourism and the
territory traditional food and wine;
To favor the exchange and the
circulation of know-how by
creating networks, also through
the use of new technologies;
To promote new enterprises,
particularly the associative forms
and those based on cooperation;
In this project is also included
the present guide, meant to be
a useful tool for whoever wants
to know and to live our territory,
becoming more and more
destination of rural, naturalistic,
cultural and food tourism.
Mettiamo insieme soggetti privati e pubblici per
aiutare il territorio a crescere in armonia con
l’ambiente circostante.
La nostra mission è quella di incoraggiare ed aiutare
gli operatori rurali a riflettere sulle potenzialità del
territorio, attraverso la promozione e l’attuazione di
strategie di sviluppo sostenibile integrate concernenti
la sperimentazione di nuove forme di valorizzazione
del patrimonio naturale e culturale, di potenziamento
dell’ambiente economico, al fine di contribuire a
creare nuove opportunità per la nostra comunità.
Promuovere progetti, iniziative ed eventi per la
conservazione e valorizzazione delle risorse naturali,
architettoniche e paesaggistiche.
Sostenere le attività artigianali tipiche del mondo
rurale, l’arte e la cultura locale, le attività turistiche e
la valorizzazione delle produzioni enogastronomiche
tradizionali del territorio.
Favorire lo scambio e la diffusione dei know-how
attraverso la creazione di reti, anche attraverso
l’utilizzare nuove tecnologie.
Promuovere la nascita di nuove imprese, in
particolare quelle in forma associata e favorire la
cooperazione.
In questa dimensione si colloca anche questo lavoro,
che vuole essere uno strumento utile per chi vuole
conoscere e vivere il nostro territorio, che sempre
di più si candida a diventare una meta del turismo
rurale, naturalistico, culturale ed enogastromico.
95
It was created by the Technical
Economic School of Giffoni Valle
Piana, the S. Glorioso High School
of Montecorvino Rovella and the
Gal “Hills of Salerno in synergy;
designed as a tool seeking to
bring together the two systems
of Education and Tourism and
typical products Business, it
founds on the strategic reserve of
the youth and their abilities.
It is a quality network able
to throw the territory and
its economic operators into
increasingly competitive
sceneries, in which joined over
200 economic operators from
the sectors of tourism, typical
products and craftsmanship.
An umbrella brand under which
goes the whole integrated offer
of the geographical area of GAL
“Hills of Salerno”.
The Project involves 10
municipalities, more than
60 thousand inhabitants,
200 economic operators
joining the “Quality network”,
an extraordinary artistic,
environmental and cultural
patrimony, besides the many
prized food products and the
productions of excellence of the
Picentini territory.
Progetto nato dalla sinergia tra l’Istituto Tecnico
Economico di Giffoni Valle Piana associato all’I.I.S.
“Glorioso” di Montecorvino Rovella e il Gal “Colline
Salernitane.” Immaginato come uno strumento volto
alla realizzazione di un percorso che vuole avvicinare
i due sistemi, Istruzione Scolastica ed Aziende
dell’offerta turistica e dei prodotti tipici dei picentini,
puntando sulla risorsa strategica dei giovani e delle
loro competenze. Un network della qualità capace
di proiettare il territorio e gli operatori economici in
scenari competitivi sempre più importanti. Hanno
aderito al network oltre 200 operatori economici
delle diverse filiere del turismo, dei prodotti tipici,
dell’artigianato e del made in italy.
Un marchio ombrello sotto il quale si articola
l’offerta territoriale integrata dell’area geografica
del GAL “Colline Salernitane”. Il Progetto coinvolge
10 Comuni, più di 60 mila abitanti, 200 operatori
economici di “Quality network” con lo straordinario
patrimonio artistico, ambientale e culturale oltre ai
tanti giacimenti enogastronomici ed alle produzioni
di eccellenza del territorio dei “picentini”
Agenzia
di svilluppo
locale
Via V. Fortunato Area P.I.P.
S. Maria a Vico
Giffoni Valle Piana (SA)
T. +39 089 866793
F. +39 089 9828915
[email protected]
www.galcollinesalernitane.it
Presidente
Paolo Russomando
Consiglio di Amministrazione
Giuseppe Carmando
Vittorio Di Vuolo
Emilio Ferrara
Franco Gioia
Francesco Martino
Direttore
Claudio Romano
IDEAZIONE E COORDINAMENTO PROGETTO
Gennaro Fiume
Rosario D’Acunto
SEGRETERIA TECNICA
Roberto Delle Donne
Lucia De Luca
Gilda Di Matteo
Ida Tesauro
Ernestina Russomando
TESTI
Elena Sica
FOTO
Cesare Zottoli
Archivio GAL Colline Salernitane
PROGETTO GRAFICO
Un ringraziamento particolare alle
Amministrazioni Comunali del
Gal (Acerno, Bellizzi, Castiglione
del Genovesi, Giffoni Sei Casali,
Giffoni Valle Piana, Montecorvino
Pugliano, Montecorvino Rovella,
Bellizzi, Olevano sul Tusciano,
San Mango Piemonte, San
Cipriano Picentino) al Giffoni
Experience, agli studenti dell’IIS
Glorioso ed agli operatori di
Quality Network, che con il loro
contributo hanno reso possibile
questo lavoro.
Motive www.visografico.it
© Copyright GAL COLLINE SALERNITANE 2014.
Tutti i diritti riservati.
STAMPATO DA
Nessuna parte del testo, della grafica e delle
immagini può essere utilizzato senza permesso.
Grafica Metelliana
POCKET GUIDE
Agenzia
di svilluppo
locale
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