novembre/dicembre - Centro Culturale Candiani

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novembre/dicembre - Centro Culturale Candiani
0515
Anno X, numero 05 novembre/dicembre 2015
Autorizzazione Tribunale di Venezia n. 17 R.S. del 26/05/2006
direttore responsabile: Roberto Ellero
Mensile edito dal Comune di Venezia | Centro Culturale Candiani
redazione e amministrazione: Centro Culturale Candiani, P.le Candiani, 7
30174 Venezia Mestre | T. 041 2386111 | F. 041 2386112
http://www.centroculturalecandiani.it | [email protected]
direttore: Roberto Ellero
redazione: Elisabetta Da Lio, Silvia Favaro, Stefania Zennaro
hanno collaborato: Fabio Bevilacqua, Paola Bruna, Riccardo Caldura, Luca Corbellini,
Claudio Donà, Francesca Duro, Guido Furlan, Paolo Gallina, Maria Giacometti, Pietro Lotto,
Vittorio Pajusco, Leopoldo Pietragnoli, Elena Ragusa, Enrico Ricciardi, Dario Toffanello
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NEW
progetto grafico: StudioLanza | Stampa: Grafic he Veneziane
novembre/dicembre
CANDIANI
COME ERAVAMO, IN BIANCO E NERO
Sette lustri di vita veneziana, dal dopoguerra ai primi anni Ottanta, si raccontano nella “verità” della
fotografia, in una vasta panoramica, che pur è soltanto una minima parte dello sconfinato archivio di
Cameraphoto: allora concorrente nel fotogiornalismo con l’agenzia Afi del Gazzettino e con i fotografi
dell’Ansa, oggi miniera forse unica per la memoria e la ricerca.
Preziosa per rinverdire il ricordo di chi c’era (e molto ha dimenticato) e per far conoscere a chi non c’era
un “come eravamo” che fonda ancora il nostro oggi, l’antologia proposta al Candiani, spazia con tocco
leggero e profondo insieme dalle miserabili condizioni dei pianiterra abitati ai fasti del “ballo del secolo”
di Carlos de Beistegui a palazzo Labia, dal delitto di Ca’ Dario all’incendio della petroliera Luisa nel canale
della Giudecca, dagli scioperi a Porto Marghera alla realizzazione dell’aeroporto di Tessera, dai lavori sul
cavalcaferrovia all’arrivo dei profughi vietnamiti, dal recupero del sommergibile Medusa all’ambulanza
in barca a remi, dal nascente Villaggio San Marco alle classi elementari rigorosamente monosex, in un
caleidoscopico transitare dalla cronaca nera a quella rosa, dai grandi personaggi alla gente comune, dalla città d’acqua a quella di terraferma, dagli anni postbellici a quelli del boom, cui gli scarni accenni delle
righe precedenti vogliono essere soltanto un modesto trailer, tanto per restare in tema di immagini...
Altri e altrove diranno dei fotografi che hanno operato nella lunga e complessa storia di quella che Dino
Jarach fondò come Interfoto all’indomani della guerra, divenuta poi Cameraphoto e infine traghettata da
Celio Scapin verso la riproduzione artistica, ma sempre attenta al fotogiornalismo. Nell’archivio curato
da Vittorio Pavan, trecentomila negativi della gloriosa Rolleiflex attendono di raccontare di nuovo la
storia di una città, della quale oggi offrono una affascinante carrellata.
L’ARTE DELLA CRONACA 1946 – 1982
Leopoldo Pietragnoli
Immagini dell’agenzia fotogiornalistica Cameraphoto
Archivio Cameraphoto Epoche Venezia
dal 20 novembre 2015 al 31 gennaio 2016
a cura di Elisabetta Da Lio e Vittorio Pavan
orario: dal mercoledì alla domenica 16.00 – 20.00 - sala espositiva secondo piano - ingresso libero
giovedì 19 novembre, ore 18.00 - Inaugurazione mostra
1 Mestre Film Fest / Mostre: LÕ arte della cronaca 2 Mostre: Evolutio visio / LÕ arte della cronaca 3 Spettacoli: Candiani Groove / Not Only For Kids
4 Ricordando Pasolini: incontri / spettacoli / proiezioni 5 Incontri: Filosofia / Incontri – Confronti sulla Sostenibilità / Scuola Lacaniana di Psicanalisi /
Incontri con il geologo 6/7 Videoteca: Mestre Film Fest / Filmontagna / Second Life – Ricordando Pasolini – Racconti di Natale 8 Agenda
MOSTRE >>
L’IMMAGINE DELLA CITTÀ E LA SUA IMMAGINE IN NOI
Vedere l’architettura e la città attraverso la sua immagine
Il nostro essere attori partecipi, all’interno della città, è costantemente pizzicato da una serie continua di
immagini che trasferiscono al nostro cervello stimoli, sensazioni e percezioni diverse che manifestano il benessere o il malessere di una situazione urbana generalmente difficilmente decriptabile. Esiste un processo
mentale gerarchico che definisce la memoria dei luoghi. Quasi mai la scala dimensionale è quella che ne
determina la scala gerarchica. Spesso ciò che resta impresso nella mente di una piazza o di uno spazio libero
è la posizione dell’edicola, di un chiosco, di uno stendardo e non quella degli edifici che fanno da contorno
o occupano la stessa piazza. L’equilibrio compositivo e la riconoscibilità degli spazi vuoti, la loro pulizia
formale sono condizione fondamentale per la percezione di una “bella” città equilibrata e ordinata. Questa
mostra fotografica, e il suo elevato livello analitico nella lettura del contesto urbano, sono occasione per
discutere su come questo processo critico possa essere elemento fondamentale per dare un senso al vivere
bene (in strada, nella città).
dal 15 novembre al 13 dicembre
MOSTRA
EVOLUTIO VISIO
Fotografie di Giovanni Cecchinato
in collaborazione con Università IUAV di Venezia
Con il patrocinio dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori,
Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Venezia e
AFIP Photographer. Forward Together
a cura di Riccardo Caldura
orario: dal mercoledì alla domenica 16.00 – 20.00
sala espositiva Paolo Costantini terzo piano
ingresso libero
sabato 14 novembre, ore 17.30
Inaugurazione mostra
dal 15 al 30 gennaio 2016
Università di Architettura
Venezia
dal 6 febbraio al 6 marzo 2016
Galleria d’Arte Biffi
Piacenza
Un modo per riflettere su come questo tessuto arterioso indifferenziato degli spazi vuoti (le strade, i marciapiedi, i giardini, i canali e le loro rive ecc.),
elementi comuni alla città, debba e possa essere la cornice di una città “visibilmente” bella. È quindi meglio (anzi è indispensabile) un vaso di fiori o un
addobbo che segua le stagioni, un angolo del marciapiede pulito e privo di cartacce, per ricordare e vivere positivamente un luogo architettonicamente bello.
In questo senso, la Città deve dare indicazioni prescrittive chiare perché questo avvenga affinché “le regole” siano non solo quantitative ma producano
anche una visibile percezione della loro bontà e opportunità per una migliore qualità della vita.
A tal riguardo nella Città Giardino di Marghera il progetto e la sua effettiva realizzazione originale hanno portato, in parte nel tempo, alla riduzione della
sua caratterizzazione qualitativa funzionale a favore di una deformazione quantitativa funzionale. Del tutto differente invece la sorte della Terraferma
Mestrina la cui pianificazione e le cui norme hanno avuto una impostazione esclusivamente quantitativa. La differenza tra le parti del territorio è visibile e
va recuperata nella sua qualità funzionale enfatizzando e ponendo sotto gli occhi di tutti gli elementi di riconoscibilità dell’architettura e dell’urbanistica.
Dario Toffanello, Fabio Bevilacqua, Pietro Lotto
COME SI EVOLVE UNA VISIONE
Costituisce una sfida che si ripropone nel tempo, il tentare di cogliere quale sia il carattere della città di terraferma, la componente moderna del comune
di Venezia. Una sfida che ha visto cimentarsi fotografi noti e relativamente meno noti, fino a coinvolgere gli stessi cittadini in campagne promosse dai
media e da istituzioni locali. Vi è un evidente bisogno di trovare una chiave di lettura e di interpretazione che aiuti a comprendere Mestre. Non Venezia,
l’iperfotografata perla della Laguna, e nemmeno Marghera, che pur è stata campo di ripetute indagini fotografiche. Se questi due luoghi costituiscono una
sorta di diade esemplare in mezzo si colloca la città relativamente anonima, la città qualunque, o meglio la città che è ovunque, nel senso che possiamo
riconoscere Mestre in ogni città contemporanea. A questa città, scattered e local, si è dedicato, fra altri grandi fotografi, Gabriele Basilico, in particolare in
tre appuntamenti, nel 1996, nel 1997 e soprattuto nel 2001. Ne è sortita una mappatura della città di terraferma che è stata anche un’indagine sul senso
della città media, quella cioè che è più difficile da cogliere. Il lavoro di Giovanni Cecchinato costituisce un caso anch’esso esemplare. Medesima la problematica di fondo: comprendere il senso della città media, ripercorrendo, in una sorta di ideale reenactment, questo il nucleo della proposta, i luoghi ripresi
da Basilico. Certo per cogliere le trasformazioni avvenute nel frattempo, ma più sottilmente per ritrovare il senso di uno spazio urbano fra memoria e realtà
odierna. L’architettura, così come nelle immagini di Basilico, anche per Cecchinato è il soggetto privilegiato dell’indagine, l’architettura nel suo essere al
tempo stesso stratigrafia (considerando il succedersi delle varie fasi edificatorie) e prefigurazione di una possibile città a venire.
Riccardo Caldura
L’AGENZIA CAMERAPHOTO, UN PO’ DI STORIA….
venerdì 4 dicembre, ore 17.30
TAVOLA ROTONDA
VENEZIA IN PRIMA. CRONACHE DI IERI,
CRONACHE DI OGGI.
Coordina Roberto Ellero
Partecipano Maurizio Dianese, Claudia Fornasier,
Vittorio Pajusco, Leopoldo Pietragnoli, Duilio Stigher,
Vittorio Pavan, Alberto Vitucci
sala conferenze quarto piano
ingresso libero
La fondazione dell’agenzia di fotogiornalismo Interfoto (Cameraphoto dal 1958) si deve a Dino Jarach (1914-2000), fotografo veneziano che fin da
giovane riesce a dare visibilità alla propria attività artistica – nell’agosto del 1934 è sua l’immagine di copertina della rivista culturale del GUF di Venezia, Il Ventuno. Alla fine degli anni Trenta, in conseguenza delle leggi razziali, il suo nome scompare dai giornali, mentre a partire dal 1944 iniziano a
circolare sue fotografie recanti la firma Interfoto. Poco tempo dopo, il nome – inizialmente usato come pseudonimo – viene scelto da Jarach per la sua
agenzia di fotogiornalismo, che viene legalmente riconosciuta dalla Camera di Commercio di Venezia nel 1946. In questo primo dopoguerra l’agenzia si
specializza nei reportage d’attualità e di cronaca, soprattutto per la Mostra del Cinema e la Biennale d’Arte; tra i fotografi dell’Interfoto di questi anni ci
sono Lorenzo (Renzo) Morucchio, che poi passerà all’agenzia AFI (Agenzia Fotografica Industriale) de Il Gazzettino, e il giovane Claudio Gallo. Nel 1956
Jarach si trasferisce a Milano, portando con sé il marchio Interfoto, mentre l’agenzia da lui fondata passa nelle mani di Giselda Paulon, figlia di Flavia
Paulon, storica funzionaria della Mostra del Cinema e moglie del pittore Albino Lucatello, che ne cambia la denominazione in Camerafoto.
Nel 1958 viene assunto come assistente Duilio Stigher, che rimarrà nell’agenzia fino al 1976, quando si trasferirà alla RAI come giornalista e cineoperatore.
Nello stesso 1958 Giselda Paulon vende l’agenzia a Mirko Busatto che ne cambia definitivamente l’intestazione in Cameraphoto (all’inglese). Quest’ultimo
è un appassionato di fotografia ma non un fotografo, quindi chiede a Walter Stefani (de Il Gazzettino) e a Celio Scapin di diventare suoi soci: a loro, che
assieme a Claudio Gallo e Duilio Stigher faranno la fortuna della ditta, lascia l’agenzia nel 1963. Grazie all’attività di questi fotografi già affermati l’agenzia ha la possibilità di associarsi come corrispondente della Associated Press, vantando collaborazioni con riviste e quotidiani di alta tiratura, come il
Corriere della Sera e Life. A partire dal 1978 Cameraphoto cambia decisamente rotta, passando dal fotogiornalismo d’assalto alla riproduzione d’arte e
alla documentazione di restauri artistici, con Celio Scapin come titolare unico e i fotografi Vittorio Pavan (entrato come apprendista all’età di 14 anni) e
Piero Codato. Nel 1987 si chiude la storia dell’Agenzia e inizia quella dell’Archivio curato da Vittorio Pavan, oggi in mostra al Centro Culturale Candiani.
Vittorio Pajusco
SPETTACOLI >>
JOY’ N’ STRINGS
Si preannuncia come una serata davvero speciale quella preparata dal maestro Andrea D’Alpaos per il pubblico
del Candiani. I Joy Singers presenteranno nell’occasione un nuovo progetto che li vede affiancati, oltre che
dalla consueta sezione ritmica, da un quartetto d’archi. Non è la prima volta – gli archi sono stati utilizzati
sia in alcuni brani dell’ultimo disco che nel “viaggio” del 2014 “dal Barocco al Gospel” – ma mai prima è
stato fatto in maniera così estesa.
Fondato nel 1998 e ancor oggi diretto dal veneziano D’Alpaos, è composto da un coro di venti voci accompagnato dagli strumenti della Soul Shakers Band (due tastiere, basso e batteria). Hanno suonato con Joy Singers,
fra gli altri, i pianisti Claudio Zaggia e Marco Ponchiroli, il batterista Davide Ragazzoni, la bassista Rosa Brunello. Numerose le collaborazioni con artisti del calibro di Andrea Bocelli, Massimo Ranieri e la partecipazioni
a trasmissioni radiofoniche e televisive, oltre che alla colonna sonora del film Amarsi può darsi di Alberto
Taraglio. Nel 2014 i Joy Singers hanno prodotto e portato in tournée, esibendosi anche in festival di musica
classica, il nuovo progetto Consonanze – un viaggio dal Barocco al Gospel, ed hanno tenuto due concerti a
Londra, nella chiesa di St. Paul a Thortorn Heath ed alla Trueman Brewery, per il Christmas Foodies Festival.
CANDIANI GROOVE
In collaborazione con associazione culturale Caligola
domenica 1 novembre, ore 18.00
EVENTO AVENIDA BRASIL
Roberto Taufic e Gabriele Mirabassi
Um Brasil Diferente
Gabriele Mirabassi, clarinetto
Roberto Taufic, chitarra
Al Candiani sperimenteranno, sfruttando la pregevole acustica dell’auditorium, diverse possibilità di diffusione del suono. Ai brani più noti ed amati del
gruppo – che vanno dalla tradizione gospel ai più celebri musical di Broadway – si aggiungeranno alcuni successi pop, da Sting a Elton John, ma verrà
anche reso omaggio a Michael Jackson e al suo gruppo degli esordi, i leggendari Jackson Five. Il tutto è stato riarrangiato per l’occasione , per esaltare
al meglio le molteplici suggestioni sonore offerte dal suono degli archi.
Ingresso: intero 5 euro – ridotto* 3 euro
domenica 29 novembre, ore 18.00
JOY SINGERS
con Soul Shakers Band & Strings Quartet
Joy’ n’ Strings
direttore Andrea D’Alpaos
ingresso: intero 8 euro - ridotto* 5 euro
domenica 6 dicembre, ore 18.00
KEPTORCHESTRA
Omaggio a Marco Tamburini
direttore Marcello Tonolo
ingresso: intero 8 euro - ridotto* 5 euro
auditorium quarto piano
Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro e online sui siti
www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it
(diritto prevendita 1 euro)
*Riduzioni per Candiani Card, Cinemapiù, IMG Card,
Associazione Caligola, studenti
NOT ONLY FOR KIDS
Dal 6 all’8 novembre
il Centro Culturale Candiani partecipa a
“SGULP! La Città del Gioco”
Evento dedicato alla creatività,
al gioco e al divertimento.
Fiera di padova (padiglione 14 e 15)
Maggiori informazioni nel sito www.centroculturalecandiani.it
domenica 22 novembre, ore 17.00
IL CIRCO DELLE NUVOLE
di Gek Tessaro
per tutte le età
domenica 13 dicembre, ore 17.00
FAVOLE AL (VIDEO)TELEFONO
La Piccionaia – Teatro Stabile di Innovazione
età consigliata: dai 5 anni
auditorium quarto piano
ingresso: posto unico 5 euro, gratuito under 3
KEPTORCHESTRA
Omaggio a Marco Tamburini
A quasi un ventennio dal suo scioglimento, in esclusiva per il Candiani, si riunisce la Keptorchestra, big–band fra le più importanti del jazz italiano
contemporaneo, per rendere omaggio all’amico Marco Tamburini, prematuramente scomparso lo scorso 29 maggio, che fu uno dei suoi fondatori, oltre
che fra i suoi più autorevoli e apprezzati esponenti. Vent’anni dopo, e con tante cose ancora da raccontare, perché gran parte di quelli che erano allora
i suoi giovani solisti sono diventati oggi protagonisti di primo piano del nostro movimento jazzistico. Un forte nucleo veneto (che, oltre a Marini, De
Vincenzo e i fratelli Tonolo, comprendeva anche il sassofonista Maurizio Caldura, morto nel 1998), tre musicisti emiliani (Rossi, Odorici e Tamburini), tre
lombardi (Negri, Sandro Gibellini e Marco Vaggi, poi sostituito dall’americano Marc Abrams) e una coppia di jazzisti genovesi (Kramer e Casati), hanno
dato vita nella seconda metà degli anni Ottanta a quella che sarebbe diventata in pochi anni un punto di riferimento del jazz orchestrale nel nostro paese.
La big–band si è presentata per un decennio come una sorta di laboratorio aperto, che ha consentito a molti dei suoi membri di fare le prime importanti esperienze nel campo dell’arrangiamento e della composizione. Va detto, in generale, che le cosiddette big–band – al centro dello sviluppo e
del successo del jazz negli anni ’30 e ’40 negli Stati Uniti – erano formazioni dove ci si divertiva molto, forti di una ricchezza di suono e di una carica
ritmica difficile da trovare nei piccoli gruppi: l’incastro tra le sezioni degli ottoni e delle ance, sapeva produrre risultati coinvolgenti e suggestivi. Come
ha meglio precisato Pietro Tonolo in una recente intervista: «…nella Keptorchestra vi era, di fatto, una generosità spontanea con quell’effetto di “opulenza sonora” che diventava puro divertimento, oggi sempre più difficile da trovare, vista la crisi economica. Oggi i gruppi tendono a ridursi. La nostra
è stata una formazione che ha dato grandi soddisfazioni a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di suonarvi, con una significativa collaborazione da
parte di Steve Lacy, risultata alla fine molto proficua. L’unico rammarico è forse rappresentato dal fatto che la Keptorchestra non sia stata documentata
discograficamente come forse avrebbe meritato. E lo meritava, visto che si trattava di un collettivo affiatato che dava il meglio di sé dal vivo, grazie alla
presenza di una serie di elementi anche spettacolari, di musicisti dalla personalità molto forte, che sapevano regalare momenti irripetibili e situazioni al
limite dell’happening. C’era molta creatività, molto divertimento, perseguito con serietà ed alto livello, senza troppe velleità o pretese intellettualistiche».
Vale la pena di ricordare che Keptorchestra ha lavorato con altre due leggende viventi del sassofono, entrambi ancora attivi, Lee Konitz e Joe Lovano.
Ma mentre della collaborazione con Konitz non esiste alcuna documentazione discografica, a testimoniare quelle con Joe Lovano e Steve Lacy rimangono due preziosi e ormai introvabili album della veneziana Caligola Records, Sweet sixteen (1994, in studio con Lacy) e Miss Etna (1996, dal vivo con
Joe Lovano). Questi due eccellenti lavori erano stati preceduti da un disco altrettanto importante, che porta semplicemente il titolo di Keptorchestra,
pubblicato dalla Nord Sound nel 1991, che pur senza avvalersi del contributo di ospiti prestigiosi, ha avuto il merito di far conoscere la giovane bigband a moltissimi appassionati italiani.
Claudio Donà
IL CIRCO DELLE NUVOLE
Autore poliedrico, Gek Tessaro si muove tra letteratura per l’infanzia (ma non solo), illustrazione e teatro. Dal suo interesse per “il disegnare parlato, il
disegno che racconta” nasce “il teatro disegnato”. Sfruttando le impensabili doti della lavagna luminosa, con una tecnica originalissima, dà vita a narrazioni
tratte dai suoi testi. La sua capacità di osservazione e di sintesi si riversa in performance teatrali coinvolgenti ed efficaci come il suo Circo delle nuvole:
“Il signor Giuliano non è cattivo e nemmeno farabutto / ma per essere felice deve comperare tutto”.
Quando tutto è già suo, altro non gli rimane che comperarsi il cielo. E in cielo, sopra le nuvole, ci sta un circo, un circo molto speciale fatto di personaggi
bizzarri e poetici, scherzi della natura e creature improbabili.
Adesso Giuliano è diventato il padrone del circo ed è anche l’unico ad assistere dello spettacolo che sta per cominciare sulla pista. Ma governa qualcosa
che è fatto di nuvole, di niente, della materia dei sogni e alla fine si dovrà rassegnare: non tutto si può comperare.
FAVOLE AL (VIDEO)TELEFONO
Liberamente tratto da Favole al telefono di Gianni Rodari
Due genitori girano l’Europa per lavoro, e mandano ai figli ogni sera una piccola favola usando la webcam del computer. Sono favole brevi, per non
spendere troppo in connessione, in cui i narratori si aiutano con piccoli oggetti, cartoline, biscotti e fiori, souvenir dei diversi luoghi che stanno visitando.
Attraverso queste piccole favole si snoda un rapporto delicato e fragile, in cui la distanza amplifica la necessità di scambiarsi esperienza e affetto.
Il progetto si ispira alla celebre raccolta dello scrittore italiano per ragazzi Gianni Rodari, costruendo un delicato mosaico disegnato secondo la grammatica della fantasia. Ma si tratta anche di una occasione per fare esperienza di come le nuove tecnologie possono sottrarsi al “culto” degli iniziati, per
funzionare semplicemente da strumenti per mettere in comune emozioni.
La musica, le immagini costruite sotto gli occhi degli spettatori trasformando semplici oggetti di uso quotidiano in mondi fantastici, il gioco comico
degli attori, le gag involontarie degli adulti che cercano di parlare con i ragazzi, la scoperta di territori comuni da abitare insieme, sono le tematiche di
questo percorso scritto insieme con i ragazzi di terza di una scuola vicentina.
RICORDANDO PASOLINI >>
LA REALTA’ NON E’ MANICHEA
(da Petrolio - Appunto n. 84)
Un progetto editoriale fra letteratura, video, fotografia, in memoria di Pasolini e di Gordimer affiancati attraverso un racconto di quest’ultima sulla fine del mondo, sul ritorno di Cristo in Terra. La figura di un Cristo
anomalo, nella sua forza simbolica oscillante fra il testimone, il giudice, la vedetta, l’avamposto, collega
due grandi autori non credenti ed altri due, autori di questo progetto, Gianguido Palumbo e Corrado Bertoni.
Non è noto se Gordimer e Pasolini si fossero mai letti e apprezzati reciprocamente o addirittura conosciuti
o entrati in contatto, il racconto di Gordimer La seconda venuta, scritto nei suoi ultimi anni di vita, ha però
fatto scattare la scintilla ideativa per arrivare lentamente a questo progetto. Il progetto tenta di esprimere
contemporaneamente un doppio omaggio a due grandi personaggi della letteratura internazionale, a rappresentare l’angoscia montante dei nostri tempi per l’avanzare di una crisi mondiale ( ambiente, economia,
politica, società, cultura, etica ) difficile da vivere, ed un bisogno, una speranza, anche piccola e nascosta,
di un futuro possibile e necessario.
RICORDANDO PASOLINI
INCONTRI CON GLI AUTORI
mercoledì 4 novembre, ore 18.00
Presentazione del progetto
PASOLINIGORDIMER2015
a cura di Gianguido Palumbo
in memoria di Pier Paolo Pasolini e Nadine Gordimer
Proiezione di Cerco qualcuno che guardi assieme a me,
regia di Corrado Bertoni, produzione ADHOC
con MONDITA associazione interetnica italiana-ROMA
mercoledì 11 novembre, ore 18.00
Presentazione del libro
Il diaframma di stoffa
un significato degli abiti nella narrativa di Pier Paolo Pasolini
(Europa edizioni, 2015) di Cinzia Nalin
Letture a cura di Voci di Carta
sala seminariale primo piano
ingresso libero
SPETTACOLI
martedì 3 novembre, ore 18.00
In memoriam
PIER PAOLO PASOLINI
L’avventura esistenziale e artistica del poeta ‘corsaro’
a cura dell’Associazione culturale STUDIO INSIEME
Compagnia teatrale con
Cristina Simioni, Maurizio Cascino, Betty Viscardi,
Bruna Mestrini, Andrea Biscardi, Lidia Fiorenzano, Paola Bruna,
Savino Dimonte, Raffaella Terrin
IdeAzione e regia di Paola Bruna
ingresso libero fino a esaurimento dei posti
venerdì 20 novembre, ore 18.00
PIER PAOLO PASOLINI
a quarant’anni dalla scomparsa
Documenti, citazioni, immagini, poesie e testimonianze
Ricordo scenico ideato da Enrico Ricciardi
per le voci di Barbara Poli e Roberto Milani
Ingresso: intero 8 euro – ridotto* 6 euro
Biglietti in vendita alla biglietteria del Centro e online sui siti
www.centroculturalecandiani.it e www.biglietto.it (diritto prevendita 1 euro)
*Riduzioni per Candiani Card, Cinemapiù, IMG Card, studenti
giovedì 26 novembre, ore 18.00
FERMATA PPP: Provocatoria Poetica Pasoliniana
Letture a cura di Voci di Carta
Nino Carollo, riprese video
Anna Freschi, violoncello
Simonetta Nardi, ideazione e regia
IL DIAFRAMMA DI STOFFA
Gli abiti hanno distinto nel tempo i mestieri e le classi sociali degli uomini, diventando segni semantici di posizioni religiose, imperiali o regali; [...]
Nell’opera di Pier Paolo Pasolini però, [...] ci si imbatte in citazioni di abiti che sembrano contenere anche altre valenze, che sforano la letteratura
per entrare in ambito psicologico feticistico e voyeuristico, coinvolgendo anche l’ambito antropologico. Il vestito appare come un feticcio, qualcosa
che sostituisce e testimonia una presenza in un’assenza, elemento che fa emergere la dolorosa impossibilità dello scrittore e regista di condividere e
possedere la realtà dei giovani proletari.
L’AVVENTURA ESISTENZIALE E ARTISTICA DEL POETA “CORSARO”
... con vero sangue e vero dolore evocherò la realtà con la realtà
Attraverso il racconto del suo travagliato percorso esistenziale, lo spettacolo intende evidenziare la complessa e controversa personalità di Pasolini
che lo rese il protagonista di un trentennio di vita letteraria italiana. Verrà illustrata l’attualità del messaggio sociale di Pasolini, un critico ‘corsaro’
armato di parole, a troppi invise, con le quali denunciava la decadenza morale del Paese. Parole luminose e illuminanti che possiamo (e dobbiamo)
riscoprire nell’immenso patrimonio culturale che Pasolini - il poeta, il saggista, il regista di cinema, il giornalista, l’autore teatrale - ha lasciato a tutti
a noi. I performers di Studio Insieme si faranno interpreti della ‘disperata vitalità’, della straordinaria libertà creativa e del tormento dell’intellettuale
vissuto tra prestigio e scandalo. Del suo assassinio, di cui tuttora non si conoscono i colpevoli, e del perdurare dei pregiudizi nei confronti della sua
omosessualità si narrerà quanto in quarant’anni riportato dalla cronaca, sottolineando l’estremo coraggio di Pasolini nell’esporre le proprie idee che si
rivelano un valido strumento per riflettere sulla complessa realtà nella quale siamo oggi immersi.
Paola Bruna
PIER PAOLO PASOLINI
All’alba del 2 novembre 1975 il corpo di Pier Paolo Pasolini veniva trovato straziato e martoriato su uno spiazzo desolato dell’Idroscalo romano di Ostia.
Da quella tragica data sono passati ormai quarant’anni ma il tempo trascorso non ne ha, tuttavia, minimamente affievolito il ricordo, grazie innanzitutto a un’opera letteraria ampia e feconda e alla riproposta costante delle sue realizzazioni cinematografiche, pietre miliari della storia del cinema. [...]
Il ricordo che viene presentato, prende l’avvio dal tragico rinvenimento del suo cadavere, dall’identificazione immediata del suo assassino, dai dubbi che
emergono dalle indagini e dal dibattimento processuale, dal susseguirsi delle testimonianze di quanti lo conoscevano intimamente, dalle controversie
puntuali all’apparire delle sue opere, sia letterarie che cinematografiche, dalle sue invettive politiche, dalle sue metafore sull’attualità del momento,
sempre efficaci, quanto fuorvianti.
È un excursus dal taglio giornalistico con citazioni audio-visive, a cui fa da contrappunto la bellezza di alcuni brani e citazioni della sua opera letteraria
che assumono assai spesso un alto valore simbolico e profetico di fronte agli avvenimenti che hanno caratterizzato la vita tormentata del Poeta.
Risalta così fondamentalmente la forza suggestiva ed evocativa della parola di Pier Paolo Pasolini, grazie all’opportunità di utilizzare, allo scopo, le
splendide Voci di Barbara Poli e Roberto Milani.
Enrico Ricciardi
auditorium quarto piano
ingresso libero fino a esaurimento dei posti
PROIEZIONI
martedì 3 novembre, ore 16.00 e 21.00
Mamma Roma (Italia, 1962, 105’)
di Pier Paolo Pasolini
mercoledì 4 novembre, ore 16,00
giovedì 5 novembre, ore 21.00
Accattone (Italia, 1961, 116’)
di Pier Paolo Pasolini
martedì 10 novembre, ore 21.00
mercoledì 11 novembre, ore 16.00
Uccellacci e uccellini (Italia, 1966, 88’)
di Pier Paolo Pasolini
martedì 17 novembre, ore 16.00 e 21.00
Teorema (Italia, 1968, 99’)
di Pier Paolo Pasolini
giovedì 19 novembre, ore 16.00
martedì 24 novembre, ore 21.00
Le mura di Sana’a (Italia, 1971, 14’)
Sopralluoghi in Palestina (Italia, 1964, 54’)
Appunti per un’Orestiade Africana (Italia, 1969, 70’)
di Pier Paolo Pasolini
giovedì 26 novembre, ore 16.00
Edipo Re (Italia, 1967, 104’) di Pier Paolo Pasolini
schede dei films a pag. 7
ingresso riservato ai soci Candiani Card (validità annuale a
partire dalla sottoscrizione – 15 euro) e CinemaPiù 2015 /
2016 (valida sino al 30 giugno 2016 - tessera ordinaria 35
euro, studenti 25 euro) in vendita alla biglietteria del Centro.
sala conferenze quarto piano
FERMATA PPP: PROVOCATORIA POETICA PASOLINIANA
[…] Nel 1993 Asor Rosa scriveva su L’Unità “poiché le parole di verità sono rare, anzi rarissime, dopo la morte di Pasolini siamo entrati in una dimensione
sempre crescente di afasia, di assenza di discorso”. E in altra parte dello stesso articolo scriveva: “Il Pasolini delle prime raccolte poetiche e delle prime
prose (Poesie a Casarsa, Atti impuri e Amado mio, testi di straordinaria bellezza) lo si può definire il poeta più genuinamente décadent di tutta la tradizione poetica italiana novecentesca. Per décadent intendo il poeta che vive il suo rapporto con la vita, e quindi con il linguaggio, e quindi con la poesia,
come un assoluto, in cui vita e poesia tendono a confondersi e la vita medesima viene concepita come una drammatica, anzi tragica discesa all’inferno.”
In questa con-fusione tra poesia e vita il discorso pasoliniano resta stilisticamente in perenne tensione tra norma e libertà, ordine e disordine, mimesi e
invenzione. In Poesie a Casarsa il giovane sperimentalista Pasolini adotta il friulano come linguaggio speciale per la poesia. Intende così elevarlo a dignità
di lingua, farne linguaggio assoluto, favorendo così il regresso a una condizione pre-logica, dove le parole risuonano, evocando sensazioni primitive.
Pasolini verrà risvegliato dall’ordigno esplosivo del friulano, proprio mentre era intento a innescarlo.
Così scriveva: “Come linguaggio speciale per la poesia io adottai il friulano, ed era l’esatto contrario di ogni tendenza al realismo. Era il massimo dell’irrealismo, il massimo dell’oscurità. Una volta stabilito, tuttavia, il contatto con il dialetto mi resi conto d’essere approdato a qualcosa di vivo, di reale.”
Queste parole di verità, vive e reali, fanno irruzione, attraverso le provocatorie incursioni di lettori, alla fermata dell’autobus, in coda alla biglietteria,
in luoghi di attesa, in luoghi pubblici. Pasolini tra la gente, nel tentativo di violare l’assordante afasia e la desolante assenza di discorso che paventava
Asor Rosa. Fermata ppp vuol testimoniare l’urticante attualità della poesia pasoliniana, tesa tra il suono evocativo delle poesie friulane fino all’impegno
civile dei poemi contenuti nella raccolta Le ceneri di Gramsci.
Paolo Gallina
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POTERE
Il potere come capacità di condizionare uomini da parte di altri uomini, il potere per antonomasia, è il potere
politico ed è un concetto fondamentale della scienza politica. La riflessione sul potere e sui molti concetti
affini – autorità, governo, forza, violenza – comincia nel mondo antico, nelle forme di quella che oggi si
chiama filosofia politica. Proprio da questa millenaria riflessione filosofica prende le mosse la serie delle
conferenze di quest’anno.
Nella Politica, Aristotele distingue tre tipi di potere: quello paterno, esercitato dai padri sui figli; quello
padronale, esercitato dai padroni sullo schiavi; quello politico, esercitato dai governanti sui governati. Potere paterno e padronale possono essere ricondotti al genere comune del potere domestico, esercitato dal
capofamiglia sulla casa e sulla sfera dei rapporti privati economici, basati sullo schiavismo. Il potere politico
riguarda la distinzione tra le forme dei poteri pubblici: monarchia, aristocrazia, democrazia.
(Stefano Maso, 10 novembre)
Nel mondo romano si affermano due ulteriori distinzioni: la superiore influenza o auctoritas attribuita ai pontefici, e il potere in senso stretto o potestas, attribuita al re.
IL POTERE NELLA STORIA DELLA FILOSOFIA
a cura di SFI Sezione di Venezia
martedì 10 novembre, ore 18.00
Stefano Maso. Potere ed etica nel mondo antico.
martedì 24 novembre, ore 18.00
Davide Spanio. Dante: Le ragioni del potere temporale
martedì 1 dicembre, ore 18.00
Alberto Madricardo. De La Boétie: Il mistero dell’obbedienza.
martedì 15 dicembre, ore 18.00
Giuseppe Goisis. Bacone: scientia est potentia.
sala conferenze quarto piano
ingresso libero
Il CORPO DELL’AMORE
Psicoanalisi ed arte
in collaborazione con la Scuola Lacaniana di Psicoanalisi,
Segreteria di Venezia
mercoledì 2 dicembre, ore 17.30
Le vie dell’amore
a cura di Francesca Duro
Un amore nuovo
a cura di Emanuela Scattolin, psicoanalista
La lettera d’amore
a cura di Adriana Monselesan, psicoanalista
Piccolo concerto
Arie d’amore
Antonella Ferroni, soprano
Alessia Beraldo, mezzo soprano
Matteo Roma, tenore
Samuele Marcato, baritono
Vittoria De Leonardis, pianoforte
mercoledì 20 gennaio 2016, ore 17.30
L’angoscia dell’abbandono
a cura di Francesca Duro
Un inedito terzetto
a cura di Michela Zanella, psicoterapeuta
Maskings Il mondo sfolgorante di E.Burden
Chiara Mangiarotti, psicoanalista
Reading
L’eterna danza dell’acqua
Stefania Baldissin, scrittrice
Anna Scomparin, attrice
Francesco Semenzato, chitarra elettrica
auditorium quarto piano
ingresso libero
IN VIAGGIO CON MARCO POLO
Incontro con il geologo
venerdì 13 novembre, ore 18.00
Prima parte: Da Venezia al Medio Oriente
venerdì 27 novembre, ore 18,00
Seconda parte: Da Samarcanda a Venezia
Presentazione di Giuliano Semenzato
sala conferenze quarto piano
ingresso libero
Nel mondo cristiano – medievale tutte le distinzioni, quella antica aristotelica e quella romana, tendono a perdersi a seguito della indistinzione tipicamente
feudale tra pubblico e privato e a seguito delle pretese – dell’impero da un lato e del papato dall’altro – di monopolizzare sia il potere spirituale che il potere
temporale. (Davide Spanio, 24 novembre)
Il conflitto fra tradizione e modernità, fra dogma e indagine scientifica, fra controllo religioso e laicità si manifesta nel processo a Galileo. (Ruggero Zanin,
12 gennaio)
Nel mondo moderno nasce la concezione artificialistica del potere: il potere politico viene concepito come frutto non della socialità umana, inscritta
nell’ordine naturale-divino del mondo, bensì di un consenso artificiale, fornito nella forma di un contratto, per mezzo del quale si formerebbero società e
stato, ormai concettualmente distinti. (Ruggero Zanin: lezione su Hobbes e Locke il 26 gennaio)
A partire dalla Rivoluzione francese e con la formazione degli stati moderni il potere è inteso come monopolio della forza legittima, o addirittura della
violenza legittima. (Lezioni di Giacometti su Hegel il 9 febbraio e su Schmitt il 22 marzo)
Ma il potere non è solo politico. Nella lezione di Giuseppe Goisis (15 dicembre) viene affrontata la stretta relazione, elaborata da Bacone, tra sapere e
potere, inteso quest’ultimo in senso tecnologico, come possibilità di manipolare la natura piegandola ai progetti di felicità dell’uomo.
Alberto Madricardo affronta il tema della “servitù volontaria”, della convinzione, cioè, che l’abitudine, il costume e, non da ultimo, l’ignavia dei sudditi
portino all’acquiescenza di fronte alla tirannia. (Lezione del 1 dicembre). Nella penultima lezione (8 marzo) Madricardo riprende lo stesso tema, ma attraverso lo sguardo della hegeliana figura fenomenologica della “Signoria e servitù” letta come paradigma esistenziale da Kojève.
Infine Ornella Doria (23 febbraio) parlerà della satyagraha, teoria etico-politica elaborata dal Mahatma Gandhi. Tradotta di solito come “resistenza passiva”,
il significato letterale di satyagraha è “insistenza per la verità”. Tale teoria era alla base della prassi della disobbedienza civile e veniva integrata dall’altro
principio, di origine indiana e buddista, dell’ahimsa o non-violenza.
Maria Giacometti
IL CORPO DELL’AMORE
Psicoanalisi e arte
Una riflessione sull’amore e le empasse dell’amore: un viaggio dentro e fuori di noi tra psicoanalisi e arte, in un interrogativo profondo su cosa significhi
amare. È un proporre lo sguardo sul desiderio di amore ma anche sulla paura di amare, sui drammi e le distorsioni dell’amore che sempre attraversano
il corpo. Nell’essere parlante il desiderio punta infatti alla ricerca di quell’oggetto che è ciò che ci manca per crederci uno. Ma la domanda fallisce
sempre in quanto l’oggetto del soddisfacimento mitico è da sempre perduto. È una mancanza che viene riempita, coperta da una serie di oggetti che
episodicamente noi incontriamo nella nostra vita. È ciò che costituisce la meta della pulsione nell’amore, nel desiderio.
Se consideriamo ad esempio lo sguardo e la voce, da soli essi bastano per iniziare a far desiderare e infuocare gli animi. Il grande problema del tempo
moderno è che non si desidera più a partire dallo sguardo e dalla voce ma da quegli oggetti che il consumismo ci presenta in continuazione come
fossero assolutamente necessari, nell’illusione che ciò possa pacificarci. La psicoanalisi e la sofferenza che essa è chiamata a trattare, sono inseparabili
dalle condizioni culturali che influiscono sulle possibilità soggettive, così tra amore e mancanza di amore si gioca, non di rado in maniera sintomatica,
la partita della vita.
Nel primo appuntamento seguirà agli interventi di psicoanalisi un piccolo concerto di Arie d’Amore, il cui canto sarà affidato a soprano, tenore, baritono
accompagnati da un pianoforte.
Nel secondo appuntamento seguirà il reading L’eterna danza dell’acqua. Si propone una scena con fondamento nella domanda di verità e di senso della
parola, del silenzio e del gesto liberati da convenzioni e luoghi comuni. Ma si ripercorre anche il ritmo. Il ritmo, la musica e il canto sono il territorio
più adatto dove sperimentare, insieme alla psicoanalisi, la difficile arte di guardare autenticamente dentro se stessi, nella non facile trasformazione e
possibilità di far emergere il soggetto.
Francesca Duro
IN VIAGGIO CON MARCO POLO. DA VENEZIA AL MEDIO ORIENTE
Parte da Venezia, l’affascinante viaggio intrapreso dal più illustre esploratore veneziano diretto alla corte del Kublai Kan in Medio Oriente. La prima
parte di questa avventura verrà presentata nel primo incontro: una guida speciale nella Venezia del 1300 ai tempi della quarta crociata, all’inizio della
grande espansione economica e commerciale della città, tutto visto attraverso gli occhi di un ricercatore del XXI secolo. Spettacolari immagini mostreranno aspetti storici e scientifici dei luoghi incontrati durante il suggestivo percorso. Nel secondo appuntamento il viaggio con Marco Polo riprende da
Samarcanda alla corte del Gran Kan a Xanadu, passando per Khanbaliq (Pechino). Verrà ripercorsa la sua lunga permanenza nell’impero mongolo e a
seguire il suo viaggio di ritorno durato quasi tre anni, che lo riporterà nuovamente a Venezia carico di favolose ricchezze.
INCONTRI-CONFRONTI SULLA SOSTENIBILITÀ
Un progetto degli Archivi della Sostenibilità, Università Ca’ Foscari Venezia
in collaborazione con MEDICI SENZA FRONTIERE onlus Italia, IIC Istituto Italiano di Cultura, Ambasciata d’Italia a Berlino
mercoledì 18 novembre, ore 17.30
PRO PROFUGHI EMERGENZA-ACCOGLIENZA-INTEGRAZIONE: COME?
Il ruolo di Medici Senza Frontiere Onlus Italia. Il caso della Germania.
Presentazione e discussione dei video:
Campagna Medici Senza Frontiere: #Milionidipassi Il sogno di Abdoow, scappato dallo Yemen
Parteciperanno al dibattito:
Loris De Filippi, Presidente M S F: Medici Senza Frontiere Onlus Italia
Edith Pichler, Istituto di Economia e Sociologia, Università di Potsdam
Pietro Basso, Master: Immigrazione. Fenomeni migratori e trasformazioni sociali, Università Ca’ Foscari Venezia
Coordinamento scientifico: Giorgio Conti
sala conferenze quarto piano - ingresso libero
videoteca
MESTRE FILM FEST 2015
Festival internazionale del cortometraggio
- diciottesima edizione
in collaborazione con Circuito Cinema,
Unicef, Cinit Cineforum Italiano, Amici
delle Arti di Mestre, Lions Club Mestre
Castelvecchio, Fondazione Creativamente,
Radio Ca’ Foscari
venerdì 6 novembre, dalle ore 16.30
Di pane, cavoli e altre storie
Speciale Schermo d’autore
Città del Cavolo - Orti comunitari a
Milano e Berlino (Milano, 2014, 68’)
di Paola Longo e Salvatore Laforgia,
produzione MiBe progetto con Inge Pett
e Guido Larcher
A qualcuno piacerà - storia e storie di
Elio Pandolfi (Italia, 2015, 70’)
di Caterina Taricano (presidente di giuria
Shortstories) e Claudio De Pasqualis
La Serenissima arte di fare il pane
(Italia, 2015, 34’)
di Michele Albonico
saranno presenti i registi
sala conferenze quarto piano
ingresso libero fino a esaurimento dei
posti
sabato 7 novembre, dalle ore 16.00
Proiezione degli Short Stories selezionati
sala conferenze quarto piano
ingresso libero
Proiezione dei Video for Kids selezionati
auditorium quarto piano
ingresso libero
a seguire cerimonia di premiazione
sala conferenze quarto piano
ingresso libero fino a esaurimento posti
DICIOTTESIMO MESTRE FILM FEST
Il Festival Internazionale del Cortometraggio mestrino organizzato dal Centro Culturale
Candiani con la collaborazione di numerose istituzioni giunto alla maggiore età si
propone nel panorama nazionale come uno dei più longevi.
Sempre più decisa resta, nonostante gli anni, la spinta verso il mondo giovanile con
la partecipazione quest’anno di Radio Ca’ Foscari ai lavori di selezione e animazione
delle giornate con le conduttrici (studentesse ed ex-studentesse) del programma
le FEMS du cinéma.
I cortometraggi nelle due sezioni del concorso sono il frutto di una selezione degli
oltre 300 corti giunti da ogni angolo del mondo; molteplici e complesse le tematiche affrontate, incentrate principalmente sui rapporti interpersonali e di coppia,
sulla famiglia e l’amicizia, la guerra, ma toccando temi attuali come la vecchiaia,
l’ambiente, la malattia, il lavoro e la crisi lavorativa.
Le due giornate del Festival vedranno venerdì uno speciale schermo d’autore dal
titolo intrigante Di pane, cavoli e altre storie con la proiezione di tre documentari
mentre sabato sarà interamente dedicato alla proiezione delle sue sezioni dei corti
selezionati: Video for Kids e Short Stories.
DI PANE, CAVOLI ALTRE STORIE
CITTÀ DEL CAVOLO
Per il loro documentario i due registi milanesi Paola Longo e Salvatore Laforgia,
insieme a Guido Larcher e alla giornalista berlinese Inge Pett, con telecamera alla
mano, sono andati alla scoperta degli orti comunitari di Milano e di Berlino.
Il team ha incontrato attivisti e politici delle due città per un confronto sul tema del
verde nel boom edilizio cittadino con le sue conseguenze.
Esistono persone desiderose di rianimare il grigiore della città e di riconquistare gli
spazi vuoti urbani con orti e giardini. Dove prosperano gli skyline c’è spazio anche
per cavoli, pomodori e ravanelli e qui il senso di comunità cresce ancor meglio. Gli
orti comunitari sono dei veri “laboratori sociali” basati sul semplice e convincente
principio del “do it yourself”.
A QUALCUNO PIACERÀ
Storia e storie di Elio Pandolfi
Raro documento sulla ricostruzione storica, ma anche sulla vita straordinaria di un
uomo che è vissuto per lo spettacolo. Lo ha praticato ai livelli più alti senza però
mai trascurare l’aspetto umano, la passione personale, la volontà di vivere e di
convivere con le persone che hanno condiviso con lui lo stesso ardore ed amore.
Poliedrico e multiforme, attore e doppiatore, ballerino e cantante, l’inossidabile
Elio Pandolfi ha solcato ogni tipo di scena, dalla rivista di avanspettacolo al varietà
televisivo, dalla commedia musicale e all’operetta, punteggiando con la sua voce
trasmissioni radiofoniche e la versione italiana di grandi fillm. Una vitalità travolgente
che, all’alba dei 90 anni, colora il racconto di una vita che è anche un pezzo di storia
LA SERENISSIMA ARTE DI FARE IL PANE
Uno strano ibrido tra documentario storico e inchiesta giornalistica scaturito dall’esigenza di capire e ricostruire il ruolo del pane ai tempi della Serenissima e di porlo in
relazione con quello attuale, in una città che nel corso del tempo, soprattutto negli
ultimi 50 anni, si è profondamente trasformata.
La popolazione veneziana ormai conta non più di 55000 abitanti, per lo più di età
avanzata dal momento che i giovani non possono permettersi l’alto costo delle case.
Questo fattore va ad incidere sul consumo del pane e sul drastico ridimensionamento
dello spettacolo italiano. Una sorta di “dietro le quinte” che ci racconta con leggerezza e con grande conoscenza dei fatti cosa avveniva quando il cinema italiano era
conosciuto in tutto il mondo, quando la televisione muoveva i suoi primi importanti
passi, quando il teatro (soprattutto quello leggero) era una fucina inesauribile di
talenti pronti a spiccare il volo verso il successo.
La sua voce e i materiali di repertorio e i filmati inediti da lui messi a disposizione,
consentono un vero e proprio viaggio all’interno di un mondo che non è stato mai
affrontato con questa attenzione e soprattutto con uno sguardo vero dal suo interno.
Luca Corbellini
del numero dei panifici in città: è interessante notare come una costante nel lavoro
del fornaio, attraverso i secoli, sia la fatica che deriva dal disagio per lavoro notturno
e per lo sforzo fisico della lavorazione.
Oggi la fatica è alleviata sensibilmente dall’inserimento nel ciclo produttivo di moderne attrezzature, ma nelle piccole realtà, dove buona parte del pane viene fatto a
mano la fatica è un fattore alto e spiega l’esiguo numero di giovani lavoratori italiani
disposti ancora a farlo.
FILMONTAGNA 2015
FILMONTAGNA
La cultura delle terre alte sugli schermi
cinematografici
In collaborazione con CAI – Sezione di
Mestre
giovedì 19 novembre, ore 21.00
Alberi che camminano (Italia, 2014, 59’)
di Mattia Colombo
giovedì 26 novembre, ore 21.00
Bring the Sun Home – Porta a casa
il sole (Italia, 2013, 67’)
di chiara Andrich e Giovanni Pellegrini
giovedì 3 dicembre, ore 21.00
Contadini di montagna (Italia, 2015, 74’)
di Michele Trentini
giovedì 10 dicembre, ore 21.00
Sui miei passi (Italia, 2015, 57’)
di Michele Trentini
sala conferenze quarto piano
ingresso libero fino a esaurimento posti
Raccontare la montagna, raccontarne la storia, le tradizioni ma anche il futuro di
questo territorio così delicato è lo scopo di queste quattro serate dedicate al film di
montagna che la Sezione di Mestre del Cub Alpino Italiano organizza scegliendo alcuni
dei film tra quelli presentati nel corso dell’ultimo anno nei film festival dedicati alle
terre alte. Il Trento Film Festival, il Film Festival della Lessinia e il Cuneo Montagna
Festival, tra i più conosciuti, hanno il pregio di sottoporre a un pubblico sempre
molto attento, film che parlano non solo di un territorio sempre più abbandonato da
genti sempre più in difficoltà ma anche della necessità di comprendere che questi
fenomeni sono testimoni di cambiamenti che, pur apparendo lontani da noi, sono
intimamente legati al futuro di tutto il pianeta.
Alberi che camminano è un documentario prodotto da Oh!pen con la regia di
Mattia Colombo a partire da un’idea di Erri De Luca che – voce narrante e guida
del film – riprende l’esclamazione del cieco di Betsaida a cui Cristo ridona la vista:
“vedo gli uomini come alberi che camminano”. Inizia così un affascinante viaggio
attraverso l’Italia alla ricerca di quegli uomini che degli alberi e del loro prodotto,
il legno, ne hanno fatto mestiere e arte.
Il secondo film inserito nel programma di filMontagna 2015, oramai all’ottavo anno, è Bring the sun home nel quale i due registi veneti Chiara Andrich
e Giovanni Pellegrini seguono lo sviluppo del progetto di una ONG indiana, il Barefoot College, che mira alla preparazione tecnica di 40 donne di tutto il mondo incaricate, una volta tornate nei loro luoghi d’origine, di installare piccoli kit solari. Ecco così che nelle capanne di El Salvador e del Perù,
illuminate a partire da una lampadina, si accende anche una nuova speranza.
Michele Trentini, già regista tra gli altri di Cheyenne, trent’anni e Piccola terra, ci
propone il film Contadini di montagna in cui l’autore racconta le contraddizioni
dell’agricoltura di montagna tra tradizione, monocolture, paesaggio e innovazione, in una valle trentina, la Valle di Cembra, sottolineando anche, attraverso rare
immagini di repertorio, la discontinuità rispetto ad un lavoro contadino comunque
sempre legato alle cadenze delle stagioni.
Un viaggio tra i Kirghisi che sembra senza tempo quello di Eloise Barbieri autrice del
film Sui miei passi, viaggio nell’altro Afghanistan, scandito dall’incedere lento del
lavoro dei pastori, dai lavori domestici delle donne, dai semplici giochi dei bambini
catturati con semplicità dall’obbiettivo discreto della regista. Un mondo lontano
dalla frenesia del mondo moderno, dai problemi delle città, che fa delle terre del
Wakhan una delle ultime isole territoriali concesse alle genti nomadi.
Guido Furlan
videoteca
SECOND LIFE – RICORDANDO PASOLINI
MAMMA ROMA (Italia, 1962, 105’)
di Pier Paolo Pasolini
Con Anna Magnani, Franco Citti, Ettore Garofalo, Lamberto Maggiorani,
Silvana Corsini.
Mamma Roma, una prostituta non
più giovane, in seguito al matrimonio
del suo protettore Carmine con una
contadina, decide di abbandonare il
mestiere. Desiderosa di cominciare
una nuova vita insieme a suo figlio
Ettore, cresciuto in campagna, compra una casa alla periferia di Roma
e si aggiudica un banco al mercato
rionale. Per Ettore, però, lei non è altro
che un’estranea e a nulla valgono i
suoi sforzi per garantirgli un lavoro e
un avvenire sicuro. Mentre Carmine
la spinge di nuovo sul marciapiede,
minacciandola di raccontare la verità
a Ettore, questi, che è venuto a sapere
da tempo del passato di sua madre,
lascia il lavoro per dedicarsi a piccoli
furti con conseguenze che si riveleranno fatali per tutta la famiglia.
(cinematografo.it)
ACCATTONE (Italia, 1961, 116’)
di Pier Paolo Pasolini
Con Franco Citti, Franca Pasut, Adriana Asti, Silvana Corsini, Paola Guidi
‘Accattone’ è il soprannome di un
ragazzo nullafacente che vive in una
borgata romana sfruttando una prostituta, Maddalena. Quando la ragazza
finisce in carcere, Accattone si trova
senza soldi e cerca di tornare dalla
moglie che vive insieme al figlioletto
in casa del padre e del fratello, ma
viene respinto e malmenato. Tenta
allora di sostituire Maddalena con
una ragazza nuova, Stella, ma lei è
incredibilmente ingenua e non è fatta
per stare sul marciapiede. Accattone
se ne innamora e decide di trovarsi
un lavoro per mantenere se stesso e
la ragazza, ma un solo giorno di fatiche lo stronca, così decide di rubare
della merce da un autocarro, insieme
a dei complici. Il colpo va male poiché
Maddalena, gelosa, lo ha denunciato
per sfruttamento e la polizia lo tiene
d’occhio. Mentre i poliziotti cercano di
arrestarlo, Accattone si divincola, sale
su una motocicletta e fugge ma la sua
corsa sarà breve. (cinematografo.it)
UCCELLACCI E UCCELLINI
(Italia, 1966, 88’)
di Pier Paolo Pasolini
Con Femi Benussi, Totò, Ninetto Davoli, Umberto Bevilacqua, Alfredo Leggi
Marcello (Totò) e suo figlio Ninetto si
mettono in cammino per raggiungere un casolare nei dintorni di Roma
e minacciare di sfratto della povera
gente che non paga l’affitto e si ciba
di nidi di rondine. Durante il cammino,
i due discorrono di vita e di morte
con un corvo parlante, un petulante e
saccente ospite autoinvitato, sedicente
intellettuale marxista vecchia maniera.
Il racconto del corvo spinge padre e
figlio a indossare un saio francescano, divenendo rispettivamente Frate
Ciccillo e Frate Ninetto, per ripetere
agli uccelli la predica di San Francesco. Con una certa fatica e una
lunghissima preparazione spirituale,
Fra’ Ciccillo riesce a farsi ascoltare
dai falchi e dai passerotti, facendo
loro accettare il messaggio di Dio,
senza però far desistere i rapaci dalle
loro abitudini sanguinose. Ripreso
il cammino in abiti borghesi, i due
s’imbattono nei funerali di Togliatti,
in manifestazioni popolari e in una
prostituta. Continuano a camminare
e a parlare finché, presi dai morsi della fame, uccidono il corvo per il loro
pasto. (cinematografo.it)
TEOREMA (Italia, 1968, 99’)
di Pier Paolo Pasolini
Con Massimo Girotti, Terence Stamp,
Laura Betti, Ninetto Davoli
EDIPO RE (Italia, 1967, 104’)
di Pier Paolo Pasolini
Con Franco Citti, Alida Valli, Carmelo
Bene, Julian Beck, Silvana Mangano.
È la storia di una famiglia milanese
composta dai genitori, Lucia e Paolo,
due figli studenti, Pietro e Odetta, e
dalla serva Emilia. Queste persone
conducono l’esistenza di una qualunque famiglia borghese fino a
quando non vengono messe in crisi
da un evento apparentemente innocuo eppure sconvolgente: l’arrivo di
un ospite, un personaggio dai dati
anagrafici quanto mai vaghi e allusivi.
lmprovvisamente i cinque membri della famiglia sono conquistati dall’ospite misterioso; e questi non rifiuta di
avere rapporti sessuali con ciascuno
di essi. Allorquando egli se ne va, la
vita non riprende il suo corso normale:
Odetta finisce in una casa di cura; Pietro si dà alla pittura, ma poiché non ha
una sincera vocazione si perde in un
astrattismo assurdo; Lucia, la madre,
si avvilisce in uno sfrenato erotismo,
mentre Emilia ritorna alla casa paterna
dove, ammutolita, viene ritenuta dai
paesani come l’espressione di una
religiosa santità. Infine il padre, Paolo, regala la sua fabbrica agli operai,
poi alla stazione centrale si denuda
completamente, e lo si vede in ultimo
vagare nel deserto.
(cinematografo.it)
Laio e Giocasta, regnanti in Tebe,
apprendono da un oracolo che il
loro figliolo Edipo ucciderà il padre e
sposerà la madre. Incaricano pertanto
un servo di uccidere il neonato sul
monte Citerone. Ma questi, mosso da
pietà, abbandona il piccolo che viene
raccolto da un pastore di Corinto e
consegnato al re che lo educa come
un figlio. Recatosi tuttavia dall’oracolo
di Apollo Edipo apprende l’orrendo
vaticinio e, per sfuggire al tragico
destino, si allontana da Corinto. Durante il suo peregrinare incontra Laio
accompagnato da alcune guardie. Tra
i due nasce una lite ed Edipo, senza
conoscerne l’identità, uccide il vecchio
re e la sua scorta. Giunto a Tebe, libera
la città dalla Sfinge, un mostro orrendo, ed ottiene in tal modo la mano di
Giocasta. Per porre fine ad una pestilenza poi Edipo interroga l’indovino
Tiresia il quale, insieme ad un servo
testimone del massacro, dimostrerà
l’ineluttabile e tragica realtà. Trovata
Giocasta impiccata nella reggia, Edipo
si trafiggerà gli occhi.
(cinematografo.it)
LE MURA DI SANA’A
(Italia, 1971, 14’)
di Pier Paolo Pasolini
Documentario in forma di appello
all’Unesco, girato da Pasolini come
grido d’allarme per l’antica e straordinaria città capitale dello Yemen del
Nord, minacciata di essere modificata
o abbattuta. (infoteca.it)
SOPRALLUOGHI IN PALESTINA
(Italia, 1964, 54’)
di Pier Paolo Pasolini
Tra giugno e luglio del 1963 Pier
Paolo Pasolini compie un viaggio in
Palestina alla ricerca dei luoghi per
l’ambientazione de Il Vangelo secondo
Matteo, in compagnia di Don Carraro.
Pur toccandolo profondamente, i luoghi della Passione deludono l’artista.
Mentre cerca l’antico e il sacro, in un
paesaggio dove tutto sembra “bruciato
nella materia e nello spirito”, Pasolini
trova modernità, folclore o intollerabile
miseria. Affiora in lui a poco a poco la
convinzione che il Vangelo è ovunque.
Girerà il suo film in Italia.
(mymovies.it)
APPUNTI PER UN’ORESTIADE
AFRICANA (Italia, 1969, 70’)
di Pier Paolo Pasolini
Pier Paolo Pasolini, desiderando incarnare la tragedia di Eschilo - L’Orestiade
- nei drammi sociali e politici del Terzo
Mondo degli ultimi decenni, percorre
tre stati africani (Kenya, Tanganika,
Uganda) alla ricerca di volti e fenomeni
che rappresentino con immagini reali
e non artificiali Clitemnestra, Egisto,
Agamennone, Elettra, Oreste e Pilade; che raffigurino la trasformazione
delle Furie in Eumenidi; che ricordino
il tempio di Apollo dove Oreste venne
giudicato non più da un tribunale divino bensì da un tribunale umano. Il
materiale raccolto viene poi presentato
a studenti africani di Roma per verificare l’idea di fondo e per risolvere
meglio il problema della datazione
della moderna Orestiade, se negli anni
‘60 o in quelli successivi.
(cinematografo.it)
SECOND LIFE RACCONTI
DI NATALE
OGNI MALEDETTO NATALE
(Italia, 2014, 95’)
di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre,
Luca Vendruscolo
con Alessandro Cattelan, Marco
Giallini, Corrado Guzzanti, Alessandra Mastronardi, Valerio Mastandrea.
Massimo Marinelli Lops e Giulia
Colardo s’innamorano alla vigilia di
Natale. Una festa che inorridisce lui e
lascia indifferente lei, ma tanto forte è
il colpo di fulmine da indurre il giovane
a seguire la ragazza dalla sua famiglia
in Tuscia. Prima sorpresa: i Colardo
sono mezzi selvaggi, ancestrali nei
rituali e primordiali nelle relazioni. Ma
lo accolgono tra una caccia al cinghiale e una mano a “spurchia & filetto”.
Ma i giovani litigano, lui scappa dai
suoi a Roma e lei – la mattina dopo
pentita – lo raggiunge.
Seconda sorpresa: i Marinelli Lops
sono imprenditori extramiliardari,
nevrotici e fuori dal tempo. Ma anche loro capiscono che Giulia “va
bene”. E l’amore trionfa, nonostante
il Natale. (Anna Maria Pasetti – ilfattoquotidiano.it)
UN AMICO MOLTO SPECIALE
(Le père Noël, Francia, 2014, 81’)
di Alexandre Coffre
con Tahar Rahim, Victor Cabal, Annelise Hesme, Michael Abiteboul,
Philippe Rebbot
È la vigilia di Natale e Antoine, sei anni,
ha una sola idea in mente: incontrare
Babbo Natale e fare un giro in slitta
con lui tra le stelle. Così, quando Babbo Natale gli cade come per magia sul
balcone, Antoine è troppo stupito per
capire che sotto il classico costume
rosso e bianco si nasconde in realtà
un ladro intento a svaligiare gli appartamenti dei quartieri alti. Nonostante
tutti gli sforzi dell’improvvisato Babbo
Natale per sbarazzarsi del determinato
Antoine, i due finiranno per formare
un’improbabile coppia in giro per i tetti
di Parigi, ognuno intento a realizzare
il proprio sogno in una notte magica
dove tutto può accadere…
(trovacinema.repubblica.it)
A CHRISTMAS CAROL
(USA, 2009, 90’)
di Robert Zemeckis
Con Jim Carrey, Robin Wright Penn,
Gary Oldman, Colin Firth, Cary Elwes
Il vecchio e avaro strozzino Ebenezer
Scrooge non ha alcuna intenzione di
condividere le gioie del Natale. Né con
il nipote Fred né con il suo dipendente
Bob, che riceve uno stipendio da fame
e ha una famiglia numerosa, né tantomeno con chi gli chiede sottoscrizioni
in favore dei più diseredati. Per lui il
Natale è solo un giorno in cui deve
pagare Bob che resterà però a casa. La
notte della vigilia compare però, terrorizzandolo, il fantasma del suo socio
in affari Marley, morto sette anni prima. Marley gli annuncia l’arrivo di tre
Spiriti. Uno gli mostrerà i suoi Natali
passati, uno quello presente e l’ultimo
quello futuro in cui lui sarà morto e
nessuno avrà un buon ricordo della
sua esistenza. La lezione gli servirà.
(Giancarlo Zappoli – mymovies.it)
RACCONTO DI NATALE (Un conte de
Noël, Francia, 2008, 150’)
di Arnaud Desplechin
con Catherine Deneuve, Jean-Paul
Roussillon, Mathieu Amalric, Emile
Berling, Françoise Bertin
Joseph e Elizabeth, sono i figli di Abel
e Junon. Joseph, il figlio più grande é
gravemente malato, rischia di morire
a causa di una rara malattia genetica
se non si sottopone ad un trapianto di
midollo osseo. Purtroppo né la sorella
né i genitori sono compatibili, e così,
Abel e Junon decidono di mettere al
mondo un altro figlio, Henri, nella speranza che almeno lui possa aiutare il
fratello. La sfortuna vuole che anche
questa opzione sia inutile, e Joseph
muore all’età di sette anni. Il dolore per
la famiglia è tremendo, e neanche la
nascita di un quarto figlio, Ivan, riesce
a cancellare del tutto le sofferenze,
che man mano che passano gli anni,
si trasformano in rancori, rovinando
il rapporto tra alcuni dei componenti della famiglia. Solo qualche anno
più avanti, quando Junon, la madre,
scopre di avere la stessa malattia di
Joseph e l’unico che può aiutarla è
Henri, la famiglia si riunisce al completo nella loro città di origine.
(filmup.leonardo.it)
JOYEUX NOEL – UNA VERITÀ DIMENTICATA DALLA STORIA (Joyeux Noël,
Francia, Belgio, Germania, Gran Bretagna, 2005, 115’) di Christian Carion
con Diane Kruger, Benno Fürmann,
Guillaume Canet, Gary Lewis, Dany
Boon
Ispirato ad una vicenda realmente accaduta nelle trincee della prima guerra
mondiale, la vigilia di Natale del 1914.
Lo scoppio della guerra, nella tranquilla estate di quell’anno, sconvolge
l’esistenza di milioni di uomini. Arriva
il Natale, con tanta neve e tanti doni da
parte delle famiglie e dell’esercito. Ma
la vera sorpresa non saranno i pacchi
generosamente distribuiti nelle trincee francesi, scozzesi e tedesche ma
un importante evento che cambierà
il destino di quattro personaggi: un
prete anglicano, un tenente francese,
uno straordinario tenore tedesco e
la donna da lui amata, una soprano.
(trovacinema.repubblica.it)
NIGHTMARE BEFORE CHRISTMAS
(The Tim Burton’s Nightmare Before
Christmas, USA, 1993, 86’)
di Henry Selick, Tim Burton
con Danny Elfman, Chris Sarandon,
Catherine O’Hara, William Hickey,
Glenn Shadix
Jack Skeletron è il capo di Halloween,
villaggio abitato da mostri. Piuttosto
insoddisfatto ed annoiato della sua
vita e di dover continuamente spaventare bambini, scopre per caso nel
tronco di un albero l’entrata al regno
di Babbo Natale. Decide subito di mettere in atto un piano semplicissimo:
rapire Babbo Natale e sostituirlo per
la consegna dei regali! Per fortuna a
fianco di Jack ci sarà Sally, la bambola
di pezza innamorata di lui da tempo,
che lo aiuterà a risolvere tutti i guai
che combina... (comingsoon.it)
BIANCO NATALE (White Christmas,
USA, 1954, 120’)
di Michael Curtiz
con Dean Jagger, Bing Crosby,
Rosemary Clooney, Danny Kaye,
Vera-Ellen
Dopo il congedo, due ex-commilitoni
hanno messo in piedi una compagnia
di varietà. Vengono scritturati per la
festa di Natale al ‘Paradiso della
Neve’, nota località sciistica che però
è deserta a causa della mancanza di
neve. L’albergo in cui lavoreranno è
di proprietà di un loro vecchio amico,
generale, che ormai è sull’orlo del fallimento. In nome dell’antica amicizia
i due si mettono d’impegno per far
risultare la festa un vero trionfo. Per
giunta arriva anche la neve e... l’amore.
(movieplayer.it)
MIRACOLO NELLA 34 A STRADA
(Miracle on the 34th Street, USA,
1947, 96’)
di George Seaton
con Maureen O’Hara, John Payne,
Natalie Wood, Edmund Gwenn
Le feste sono ormai alle porte quando
un maturo signore dai modi eleganti, con gli occhi che brillano, un bel
pancione e la barba bianca viene ingaggiato dai grandi magazzini Macy
per impersonare Babbo Natale. Lui
sostiene di chiamarsi Kris Kringle
ma il suo stile sembra rivelare qualcos’altro: chiunque gli si avvicini e’
immediatamente contagiato da un
gran senso di gioia. L’unica persona
che si ostina a mostrarsi diffidente
nei suoi riguardi e’ il suo capo, Doris
Walker, che spinge la sua bambina
a non credere in Babbo Natale. Ma
quando Kris viene accusato di essere
un pazzo e viene processato, grandi e
piccoli dovranno decidere se Babbo
Natale esiste davvero. (lafeltrinelli.it)
LA VITA È MERAVIGLIOSA (It’s a
Wonderful Life, USA, 1946, 129’)
di Frank Capra
con Gloria Grahame, Thomas Mitchell,
Lionel Barrymore, James Stewart,
Henry Travers
Nel Natale del 1945 George Bailey
(James Stewart) perde una lunga
somma di denaro e va in bancarotta.
Disperato, gli piacerebbe non essere
mai nato, ma sua moglie e i bambini
hanno pregato per lui e un angelo
bisognoso di fare una buona azione
per guadagnarsi le ali è stato inviato
del cielo per aiutarlo. Così, quando si
trova su un ponte pensando al suicidio
vede nel fiume un uomo affogandosi e si butta per salvarlo. È l’angelo,
Clarence (Henry Travers), il quale,
una volta in salvo, per convincerlo
del valore della sua vita, gli fará vedere
come sarebbe stato il mondo se lui
non fosse mai nato.
(familycinematv.it)
SECOND LIFE-DOPO LA PRIMA
RICORDANDO PASOLINI
vedi box pag. 4
SECOND LIFE-DOPO LA PRIMA
RACCONTI DI NATALE
martedì 1 dicembre, ore 21.00
Ogni maledetto Natale (Italia, 2014, 95’)
di Giacomo Ciarrapico , Mattia Torre,
Luca Vendruscolo
giovedì 3 dicembre, ore 16.30
Un amico molto speciale (Le père Noël,
Francia, 2014, 81’)
di Alexandre Coffre
mercoledì 9 dicembre, ore 21.00
giovedì 10 dicembre, ore 16.30
A Christmas Carol (USA, 2009, 90’)
di Robert Zemeckis.
venerdì 11 dicembre, ore 21.00
Racconto di Natale (Un conte de Noël,
Francia, 2008, 150’)
di Arnaud Desplechin
martedì 15 dicembre, ore 21.00
Joyeux Noel – Una verità dimenticata
dalla storia (Joyeux Noël, Francia,
Belgio, Germania, Gran Bretagna, 2005, 115’)
di Christian Carion
giovedì 17 dicembre, ore 16.30 e 21.00
Nightmare Before Christmas (The
Tim Burton’s Nightmare Before Christmas,
USA, 1993, 86’)
di Henry Selick, Tim Burton
martedì 22 dicembre, ore 16.30 e 21.00
Bianco Natale (White Christmas,
USA, 1954, 120’)
di Michael Curtiz
martedì 29 dicembre, ore 16.30
Miracolo nella 34a strada (Miracle on
the 34th Street, USA, 1947, 96’)
di George Seaton
mercoledì 30 dicembre, ore 16.30
La vita è meravigliosa
(It’s a Wonderful Life, USA, 1946, 129’)
di Frank Capra
ingresso riservato ai soci Candiani Card
(validità annuale a partire dalla sottoscrizione
– 15 euro) e CinemaPiù 2015 / 2016
(valida sino al 30 giugno 2016
- tessera ordinaria 35 euro, studenti 25 euro)
in vendita alla biglietteria del Centro.
sala conferenze quarto piano
agenda
Candiani
INFORMAZIONI
CENTRO CULTURALE CANDIANI
Piazzale Candiani 7 – 30174
Mestre Venezia
Telefono 041-2386126
Fax 041-2386112
http://www.centroculturalecandiani.it
Biglietteria
martedì e giovedì 10.00 – 12.00
e 16.00 – 18.00
mercoledì e venerdì 10.00 – 12.00
In occasione degli spettacoli apertura
dalle 16.00 alle 21.00
Telefono 041-2386126
*Vendita dei biglietti degli spettacoli alla
biglietteria del Centro e on line sui siti
www.centroculturalecandiani.it e www.
biglietto.it (diritto di prevendita 1 euro)
Videoteca di Mestre
(Aderente all’AVI – Associazione
Videoteche-Mediateche italiane)
L’archivio della Videoteca è
consultabile su appuntamento
telefono 041-2386111
e-mail: [email protected]
CANDIANI CARD
costo 15 euro
validità di un anno a partire dalla sottoscrizione
CINEMAPIÙ
costo:
Tessera ordinaria 35 euro
Studenti 25 euro
validità un anno (sino al
30 giugno 2016)
In vendita alla biglietteria del
Centro Culturale Candiani
Segreteria Not Only For Kids e
Laboratori Didattici per le Scuole
da martedì a venerdì: 10.00 – 12.00
martedì e giovedì: 15.00 – 17.00
telefono 041 2386119 - 2386117
[email protected]
Si ricorda che non è consentito
l’ingresso in sala a spettacolo iniziato.
domenica 1 novembre
auditorium IV piano, ore 18.00
AVENIDA BRASIL
CANDIANI GROOVE
Roberto Taufic e Gabriele Mirabassi
Um Brasil Diferente
ingresso: intero 5 euro – ridotto 3 euro
Biglietti già in vendita*
martedì 3 novembre
sala conferenze IV piano, ore 16.00 e 21.00
SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI
Mamma Roma (Italia, 1962, 105’)
di Pier Paolo Pasolini
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
auditorium IV piano, ore 18.00
RICORDANDO PASOLINI
In memoriam
PIER PAOLO PASOLINI
L’avventura esistenziale e artistica
del poeta ‘corsaro’
a cura dell’Associazione culturale Studio Insieme
IdeAzione e regia di Paola Bruna
ingresso libero fino a esurimento dei posti
mercoledì 4 novembre
sala conferenze IV piano, ore 16.00
SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI
Accattone (Italia, 1961, 116’)
di Pier Paolo Pasolini
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
sala seminariale I piano, ore 18.00
RICORDANDO PASOLINI
Presentazione del progetto libro e video
Pasolinigordimer2015
a cura di Gianguido Palumbo
ingresso libero
giovedì 5 novembre
sala seminariale I piano, ore 17.30
L’animale che non c’è: escursione nella biologia
evoluzionistica dello sviluppo
In collaborazione con SVSN
(Società Veneziana di Scienze Naturali)
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI
Accattone (Italia, 1961, 116’)
di Pier Paolo Pasolini
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
venerdì 6 novembre
sala conferenze IV piano, ore 16.30
MESTRE FILM FEST
Festival internazionale del cortometraggio
diciottesima edizione
DI PANE, CAVOLI E ALTRE STORIE
Speciale Schermo d’autore
Città del Cavolo - Orti comunitari a Milano e Berlino
(Milano, 2014, 68’)
di Paola Longo e Salvatore Laforgia,
produzione MiBe progetto con Inge Pett e
Guido Larcher
A qualcuno piacerà- storia e storie di Elio Pandolfi
(Italia, 2015, 70’)
di Caterina Taricano e Claudio De Pasqualis
La Serenissima arte di fare il pane (Italia, 2015, 34’)
di Michele Albonico
ingresso libero fino ad esaurimento posti
sabato 7 novembre
sala conferenze IV piano, ore 16.00
MESTRE FILM FEST
Festival internazionale del cortometraggio
diciottesima edizione
Proiezione dei corti in concorso
a seguire
Cerimonia di premiazione
ingresso libero fino ad esaurimento posti
martedì 10 novembre
sala seminariale I piano, ore 17.30
SCAFFALE APERTO
Incontro con gli autori
Suggestioni. Racconti (Youcanprint, 2015)
di Sonia Faggian
in collaborazione con il Centro Donna
presenta Davide Busato
Letture di Elvira Naccari
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 18.00
I FILOSOFI E IL POTERE
Stefano Maso. Potere ed etica nel mondo antico
a cura di SFI sezione di Venezia
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI
Uccellacci (Italia, 1966, 88’)
di Pier Paolo Pasolini
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
mercoledì 11 novembre
sala conferenze IV piano, ore 16.00
SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI
Uccellacci e uccellini (Italia, 1966, 88’)
di Pier Paolo Pasolini
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
sala seminariale I piano, ore 18.00
RICORDANDO PASOLINI
Presentazione del libro
Il diaframma di stoffa
un significato degli abiti nella narrativa
di Pier Paolo Pasolini (Europa Edizioni, 2015)
di Cinzia Nalin
ingresso libero
venerdì 13 novembre
sala conferenze IV piano, ore 18.00
INCONTRO CON IL GEOLOGO
In viaggio con Marco Polo
Da Venezia al Medio Oriente prima parte
Presentazione di Giuliano Semenzato
ingresso libero
sabato 14 novembre
sala conferenze IV piano, ore 17.00
La violenza sulle donne è cosa da uomini?
proiezione dei cortometraggi di Francesca Archibugi
È stata lei, A gamba tesa e Perdere
in collaborazione con il Centro Donna
dal progetto FiveMEN Fight violence against women Cose da Uomini promosso dal Dipartimento
per le Pari Opportuinità in collaborazione con DIRE.
Letture dal libro Ferite a morte di Serena Dandini a
cura di Paola Cavallin
sala espositiva Paolo Costantini III piano, ore 17.30
Inaugurazione mostra
EVOLUTIO VISIO
Fotografie di Giovanni Cecchinato
ingresso libero
martedì 17 novembre
sala conferenze IV piano, ore 16.00 e 21.00
SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI
Teorema (Italia, 1968, 99’)
di Pier Paolo Pasolini
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
mercoledì 18 novembre
sala seminariale I piano, ore 17.30
GREAT PEOPLE, GREAT CAUSES
Earl of Shaftesbury 1801-1885
in collaborazione con l’Università Popolare di Mestre
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 17.30
INCONTRI-CONFRONTI SULLA SOSTENIBILITA’
PRO PROFUGHI
EMERGENZA-ACCOGLIENZA-INTEGRAZIONE: COME?
Il ruolo di Medici Senza Frontiere Onlus Italia.
Il caso della Germania.
ingresso libero
giovedì 19 novembre
sala conferenze IV piano, ore 16.00
SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI
Le mura di Sana’a (Italia, 1971, 14’)
Sopralluoghi in Palestina (Italia, 1964, 54’)
Appunti per un’Orestiade Africana (Italia, 1969, 70’)
di Pier Paolo Pasolini
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
sala espositiva II piano, ore 18.00
Inaugurazione mostra
L’ARTE DELLA CRONACA 1946 – 1982
Immagini dell’agenzia fotogiornalistica
Cameraphoto
Archivio Cameraphoto Epoche Venezia
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
FILMONTAGNA
La cultura delle terre alte sugli schermi
cinematografici
In collaborazione con CAI – Sezione di Mestre
Alberi che camminano (Italia, 2014, 59’)
di Mattia Colombo
ingresso libero
venerdì 20 novembre
sala seminariale I piano, ore 17.30
LE STRADE DELLA RAGIONE
L’educazione sessuale e dell’affettività
nei programmi scolastici
In collaborazione con UAAR Unione degli Atei e
degli Agnostici Razionalistici – Circolo di Venezia
a cura di Sandra Salmasi dell’AIED,
Associazione Italiana Educazione Demografica
di Mestre Consultorio Familiare, e delle insegnanti
Rita Fazzello e Rita Morini.
ingresso libero
auditorium IV piano, ore 18.00
RICORDANDO PASOLINI
PIER PAOLO PASOLINI
a quarant’anni dalla scomparsa
Documenti, citazioni, immagini, poesie e
testimonianze
Ricordo scenico ideato da Enrico Ricciardi
per le voci di Barbara Poli e Roberto Milani
Ingresso:intero 8 euro – ridotto* 6 euro
Biglietti già in vendita*
domenica 22 novembre
auditorium IV piano, ore 17.00
NOT ONLY FOR KIDS
Il circo delle nuvole
di Gek Tessaro
Ingresso: posto unico 5 euro – gratuito under 3 - per
tutte le età
Biglietti già in vendita alla biglietteria del centro
martedì 24 novembre
sala seminariale I piano, ore 18.00
GENTI IN MOVIMENTO
in collaborazione con la cooperativa El Fontego
modera Don Nandino Capovilla
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 18.00
I FILOSOFI E IL POTERE
Davide Spanio. Dante: Le ragioni del potere temporale
a cura di SFI sezione di Venezia.
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI
Le mura di Sana’a (Italia, 1971, 14’)
Sopralluoghi in Palestina (Italia, 1964, 54’)
Appunti per un’Orestiade Africana (Italia, 1969, 70’)
di Pier Paolo Pasolini
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
mercoledì 25 novembre
sala conferenze IV piano, ore 17.30
CITTÀ D’ARTE - ARTE IN CITTÀ
Mostre o monumenti?
interviene Gabriella Belli,
direttrice della Fondazione Musei Venezia
coordina Tiziano Graziottin
in collaborazione con l’Università Popolare di Mestre
ingresso libero
giovedì 26 novembre
sala conferenze IV piano, ore 16.00
SECOND LIFE - RICORDANDO PASOLINI
Edipo Re (Italia, 1967, 104’)
di Pier Paolo Pasolini
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
auditorium IV piano, ore 18.00
RICORDANDO PASOLINI
FERMATA PPP: Provocatoria Poetica Pasoliniana
Letture a cura dell’associazione Voci di Carta.
ingresso libero fino a esaurimento dei posti
sala conferenze IV piano, ore 21.00
FILMONTAGNA
La cultura delle terre alte sugli schermi
cinematografici
In collaborazione con CAI – Sezione di Mestre
Bring the Sun Home – Porta a casa il sole
(Italia, 2013, 67’)
di Chiara Andrich e Giovanni Pellegrini
ingresso libero
venerdì 27 novembre
sala seminariale I piano, ore 17.30
FESTIVAL MESTRE DOMANI
Conferenza: Mestre tra utopie e realtà
in collaborazione con Centro Studi Storici
a cura di Gianfranco Vecchiato
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 18.00
INCONTRO CON IL GEOLOGO
In viaggio con Marco Polo
Da Samarcanda a Venezia seconda parte
Presentazione di Giuliano Semenzato
ingresso libero
sabato 28 novembre
sala conferenze IV piano, ore 17.00
NUOVA MUSICA. OPPORTUNITÀ, CONCERTI E SCUOLE
DEL VENEZIANO
in collaborazione con Centro Studi Storici
ingresso libero
domenica 29 novembre
auditorium IV piano, ore 18.00
CANDIANI GROOVE
JOY SINGERS
con Soul Shakers Band & Strings Quartet
Joy’ n’ Strings
ingresso: intero 8 euro – ridotto 5 euro
Biglietti già in vendita*
martedì 1 dicembre
sala seminariale I piano, ore 17.00
Le memorie di Marco
Antifascismo e Resistenza a Venezia nei racconti
di Giuseppe Turcato
a cura della sezione ANPI Erminio Ferretto di Mestre
Presiede Sofia Gobbo – presidente Anpi Mestre
Illustra Giulio Bobbo curatore del volume
Intervengono Marco Borghi – Direttore IVESER
Fabrizio Ferrari – Giornalista
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 18.00
I FILOSOFI E IL POTERE
Alberto Madricardo. De La Boétie: Il mistero
dell’obbedienza
a cura di SFI sezione di Venezia.
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE
Ogni maledetto Natale (Italia, 2014, 95’)
di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre, Luca Vendruscolo
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
mercoledì 2 dicembre
sala conferenze IV piano, ore 17.30
Presentazione del volume
Il Canal di Mestre nel Settecento
a cura di Giorgio Zoccoletto
in collaborazione con Centro Studi Storici
ingresso libero
auditorium IV piano, ore 17.30
IL CORPO DELL’AMORE. PSICOANALISI E ARTE
in collaborazione con la Scuola Lacaniana
di Psicoanalisi, Segreteria di Venezia
ingresso libero
giovedì 3 dicembre
sala conferenze IV piano, ore 16.30
SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE
Un amico molto speciale (Le père Noël, Francia, 2014,
81’) di Alexandre Coffre
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
sala seminariale I piano, ore 18.00
SCAFFALE APERTO
Incontri con gli autori
Che ci fa una gallina fuori dal pollaio?
di Sandra Moldi
Presenta Gigliola Scelsi
In collaborazione con associazione Voci di carta
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
FILMONTAGNA
La cultura delle terre alte sugli schermi
cinematografici
In collaborazione con CAI – Sezione di Mestre
Contadini di montagna (Italia, 2015, 74’)
di Michele Trentini
ingresso libero
venerdì 4 dicembre
sala conferenze IV piano, ore 17.30
L’ARTE DELLA CRONACA 1946-1982
Tavola rotonda
Venezia in prima. Cronache di ieri, cronache di oggi.
Coordina Roberto Ellero
Partecipano Maurizio Dianese, Claudia Fornasier, Vittorio Pajusco, Leopoldo Pietragnoli, Duilio
Stigher, Vittorio Pavan, Alberto Vitucci
ingresso libero
sabato 5 dicembre
sala seminariale I piano, ore 17.00
GENTI IN MOVIMENTO
in collaborazione con la cooperativa El Fontego e l’associazione Libera
Intervento del Coro Le Cicale
ingresso libero
domenica 6 dicembre
auditorium IV piano, ore 18.00
CANDIANI GROOVE
KEPTORCHESTRA
Omaggio a Marco Tamburini
ingresso: intero 8 euro – ridotto 5 euro
Biglietti già in vendita*
mercoledì 9 dicembre
sala conferenze IV piano, ore 16.00
I BUCINTORO DELLA SERENISSIMA - NAVI, USI,
COSTUMI E TRADIZIONI VENEZIANE
in collaborazione con l’Università del Tempo Libero
di Mestre
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE
A Christmas Carol (USA, 2009, 90’)
di Robert Zemeckis
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
giovedì 10 dicembre
sala conferenze IV piano, ore 16.30
SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE
A Christmas Carol (USA, 2009, 90’)
di Robert Zemeckis
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
sala conferenze IV piano, ore 21.00
FILMONTAGNA
La cultura delle terre alte sugli schermi
cinematografici
In collaborazione con CAI – Sezione di Mestre
Sui miei passi (Italia, 2015, 57’)
di Michele Trentini
ingresso libero
venerdì 11 dicembre
sala conferenze IV piano, ore 17.30
FESTIVAL MESTRE DOMANI
Incontro-Dibattito con il Sindaco Brugnaro:
L’azione di governo del Comune della nuova
amministrazione
in collaborazione con Centro Studi Storici
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE
Racconto di Natale (Un conte de Noël, Francia, 2008,
150’) di Arnaud Desplechin
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
domenica 13 dicembre
auditorium IV piano, ore 17.00
NOT ONLY FOR KIDS
Favole Al (Video)Telefono
La Piccionaia – Teatro Stabile di Innovazione
Ingresso: posto unico 5 euro – gratuito under 3
età consigliata: da 5 anni
Biglietti già in vendita*
martedì 15 dicembre
sala conferenze IV piano, ore 18.00
I FILOSOFI E IL POTERE
Giuseppe Goisis. Bacone: scientia est potentia
a cura di SFI sezione di Venezia
ingresso libero
sala conferenze IV piano, ore 21.00
SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE
Joyeux Noel - Una verità dimenticata dalla storia
(Joyeux Noël, Francia, Belgio, Germania,
Gran Bretagna, 2005, 115’)
di Christian Carion
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
mercoledì 16 dicembre
sala seminariale I piano, ore 17.30
GREAT PEOPLE, GREAT CAUSES
William Gladstone 1809-1898
in collaborazione con l’Università Popolare di Mestre
ingresso libero
giovedì 17 dicembre
sala conferenze IV piano, ore 16.30 e 21.00
SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE
Nightmare Before Christmas (The Tim Burton’s Nightmare Before Christmas, Usa, 1993, 86’)
di Henry Selick, Tim Burton
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
venerdì 18 dicembre
sala seminariale I piano, ore 17.30
LE STRADE DELLA RAGIONE
In collaborazione con UAAR Unione degli Atei e degli
Agnostici Razionalistici – Circolo di Venezia
Letture e recitazioni dal libro
Ca’ Foscari dei dolori
a cura dell’autore Paolo Puppa
introduce Franco Ferrari
ingresso libero
martedì 22 dicembre
sala conferenze IV piano, ore 16.30 e 21.00
SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE
Bianco Natale (White Christmas, USA, 1954, 120’)
di Michael Curtiz
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
martedì 29 dicembre
sala conferenze IV piano, ore 16.30
SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE
Miracolo nella 34a strada (Miracle on the 34th Street,
USA, 1947, 96’)
di George Seaton
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
mercoledì 30 dicembre
sala conferenze IV piano, ore 16.30
SECOND LIFE – RACCONTI DI NATALE
La vita è meravigliosa (It’s a Wonderful Life, USA,
1946, 129’) di Frank Capra
Ingresso soci Candiani Card e Cinema Più
MOSTRE
dal 15 novembre al 13 dicembre
EVOLUTIO VISIO
Fotografie di Giovanni Cecchinato
sala espositiva Paolo Costantini III piano
orario: dal mercoledì alla domenica 16.00 – 20.00
ingresso libero
dal 20 novembre 2015 al 31 gennaio 2016
L’ARTE DELLA CRONACA 1946-1982
Immagini dell’agenzia fotogiornalistica
Cameraphoto
Archivio Cameraphoto Epoche Venezia
sala espositiva II piano
orario: dal mercoledì alla domenica 16.00 – 20.00
ingresso libero