I FANTAPRESIDENTI 2010

Transcript

I FANTAPRESIDENTI 2010
I FANTAPRESIDENTI 2010
PELLE (Top: Di Natale, Flop: Amauri), voto 8: La sua solita asta, corredata dalla
immancabile statistica, quest'anno porta molto bene al Presidente di Lega. Se pesca un super
Totò Di Natale è merito suo, ma fino ad un certo punto; la sua grande forza è quella di mettere
in piedi una vera e propria corazzata che, giornata dopo giornata, si consolida sempre più. Il
tandem offensivo “Made in Juve” (Del Piero, Amauri) viene spesso e volentieri sostituito con
eccellenti rincalzi come Matri e Maccarone (25 gol in due). Con questi presupposti, forse
quest'anno potrà scoprire nuovi talenti e alzare qualche trofeo.
ESEMPLARE.
NURA (Top: Ronaldinho, Flop: Acquafresca), voto 6.5: Il fatidico giorno delle aste attua
una tattica tutta nuova: acquistare tanti buoni attaccanti, ma nessuno di questi determinante.
All'inizio sembra avere ragione, ma col tempo la squadra si sgonfia come un palloncino: i più
maliziosi dicono avesse il vento in poppa e il culo in prua, ma questo è tutto da dimostrare.
Con Ricky definisce Totò Di Natale un “rebus” e consiglia a Pelle i già citati Matri e Maccarone,
mangiandosi subito dopo le mani per la soffiata. Quest'anno ha voglia di ritornare alla vittoria,
magari cambiando strategia, ma mantenendo lo stesso direttore generale, il dottor Gianculo.
RIVINCITA.
AMBRO (Top: Martinez, Flop: l'ignobile Perticone), voto 8: Con gli acquisti di Jovetic e
Sculli a centrocampo, si era capito che il rosso avrebbe fatto davvero sul serio non badando a
spese: il risultato? Una squadra tosta, tecnica e equilibrata. Fa del suo stadio arancione una
roccaforte difficilmente espugnabile e mostra grande compattezza in ogni reparto. Il suo IPhone lo aiuta nel dargli costanti informazioni sulla Serie A e lo salva da molte penalizzazioni
pecuniarie. La classifica finale lo vede quinto ma ha avuto sprazzi da numero uno. Se avesse
proseguito la sua marcia con quel ritmo, Piero non avrebbe trionfato con una giornata
d'anticipo.
INCOSTANTE.
PIERO (Top: Vucinic, Flop: Beckham), voto 10: Purtroppo per la sua spavalderia, bisogna
ammetterlo. Dalla prima all'ultima giornata vince e convince, mostrando una costanza che
nessuno dei concorrenti possiede, meritando la vittoria finale. Il vero scudetto non lo vince sul
campo la penultima di campionato, ma il giorno delle aste, assicurandosi molti campioni a
prezzi stracciati (Criscito, Vargas, Marchionni, Pizarro e Vucinic su tutti). La sua forza sta nel
motto “cambiare il meno possibile”? Non è proprio vero, dato che in porta è stato costretto a
tentare la carta Julio Sergio, azzeccandola. Il suo unico leggerissimo rimpianto è aver perso in
finale la Coppa, ma si è molto avvicinato al “double”.
TRIONFATORE.
RICKY (Top: Miccoli, Flop: Mutu), voto 5.5: Subisce l'onta di retrocedere all'ultima
giornata nello scontro con Ale, macchiando il suo palmares ricco di trofei e non di delusioni. Ma
si deve riconoscere che la buona sorte gli ha voltato le spalle in più circostanze, flagellandolo
con continui infortuni e facendogli incontrare spesso la squadra più in forma della giornata. Nel
mercato di gennaio si rinforza alla grande, esibendo un attacco atomico Toni-Borriello-MiccoliMutu-Barreto-Di Vaio, che faceva invidia a tutti (tranne che a Pietro); ma anche questo non è
bastato. L'immagine del suo triste anno è quella di Luca Toni, appena acquistato dalla Metem, e
infortunatosi dopo 8 minuti al debutto.
LEONE FERITO.
PIETRO (Top: Maxi Lopez, Flop: Diego), voto 7.5: Alzi la mano chi avrebbe mai pensato a
un Pietro vincitore in coppa, soprattutto arrivando in finale contro Piero (pieno di attaccanti
dell'Inter), nel turno infrasettimanale con Inter-Livorno. E invece, oltre al suo gol di Maicon
nella già citata partita, abbiamo assistito all'incredibile trionfo dello Sbocca. La sua rivincita
però si può dire ancor più gustosa per la quasi unanime idea nel vederlo come probabile ultimo
in classifica; invece no, Pietro è passato dalle ipotetiche “stalle” fino alle “stelle”. Ed eccoci
servita la “Maxi” vendetta.
GALLINA DALLE UOVA D'ORO.
ALE (Top: Pazzini, Flop: Camoranesi), voto 6.5: Salva in extremis la sua stagione
riuscendo nell'impresa di scavalcare Ricky in classifica. Nel campo si è notata la lontananza
geografica dalla sua squadra, ma i suoi ragazzi sono riusciti a salvare il salvabile, raddrizzando
la stagione e portando a casa il traguardo minimo della salvezza. Data la sua certa ripartenza,
siamo tutti curiosi di vedere come se la caverà nuovamente con il fuso orario statunitense, ma
soprattutto nella gestione con l'amato fratellino “ad interim” Poppi.
EMIGRATO.
FACCIN (Top: De Rossi, Flop: Morimoto), voto 7: La sua prima stagione si può dire più
che positiva: la Memento Ceceni offre sprazzi di bel calcio, tanti gol e divertimento, oltre alla
totale demenza del presidente dimostrata nel guestbook. Le sue vaccate e le citazioni alla
Lotito (dimostrate dal nome latino della squadra) mostrano però delle lacune: il calcio “bailado”
non si mantiene tale per tutto l'annata e va troppo a giornate. Si alternano partite eccezionali a
gare incolori. L'incostanza però potrà essere facilmente migliorata con l'esperienza.
AVE, OH MARCUS.
POPPI (Top: ???, Flop: ???), voto 7 d'incoraggiamento: Tutta l'Italia calcistica focalizza la
sua attenzione su Milano, sponda nerazzurra, seguendo con interesse quello che accadrà
nell'era di Benitez “post-Mourinhana”. Nessuno però osserva con altrettanta cura un altro
grosso cambiamento societario, a capo della storica formazione “Real Muretto”: come se la
caverà il giovane rampollo di casa Marzotto nella veste di presidente a tempo indeterminato?
Riuscirà a portare le sue idee bianconere in un ambiente già abituato a quei due colori? L'unica
certezza dovrebbe essere Capitan Marchisio...ma a meno di 8 fantamilioni!!!
PARENTI-SERPENTI.