Ancora dalle World Series of Poker Europe Elaborate le

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Ancora dalle World Series of Poker Europe Elaborate le
Ancora dalle World Series of Poker Europe
Elaborate le informazioni e poi procedete
Come promesso sul numero scorso, discuterò un’altra mano delle World Series of
Poker Europe con voi, ma stavolta credo di avere giocato in un modo che mi ha fatto
risparmiare delle chips. Con i bui a 100-200 con un’ante di 25, un giocatore ha
rilanciato fino a 600 da una posizione iniziale. Il giocatore sul bottone ha chiamato,
così come ho fatto sul bottone con 10-10.
Sul flop sono usciti 9-7-5 di semi diversi, il che è parso come un ottimo flop per la
mia mano, ma non uno a cui avevo intenzione di affidare troppe chips. Potrei
giocare questa mano in diversi modi: (A) puntare sul flop (B) fare check-raise sul
flop, e (C) fare check-call sul flop. Ho escluso di passare sul flop, a meno che non mi
trovi davanti a una puntata e successivo rilancio, o che il giocatore che aveva
rilanciato non facesse una puntata enorme. Delle tre opzioni, una è soprattutto
dipendente dalla lettura, un’altra richiede la disponibilità a giocare, eventualmente,
un piatto più grande, e l’altra è quella che credo si possa chiamare standard. Riuscite
a capire qual è ciascuna di esse?
L’opzione (A) è quella che considererei la giocata più standard in questo caso.
Puntare aiuterà a definire le mani degli avversari, e assicurerà di non dare loro una
carta gratis. Questa opzione è anche, probabilmente, quella più vicina all’ottimale,
soprattutto se siete giocatori principianti o intermedi.
L’opzione (B) è la giocata più pericolosa, che porta a investire più chips in una
situazione marginale. L’unico risultato buono se fate questa giocata è che entrambi
gli avversari passino. Se chiamano, o rilanciano a loro volta, vi pongono in un punto
difficile. Se si limitano a chiamare, ciò vi mette in “terra di nessuno” riguardo ciò che
potrebbero avere. Aggiungete la vostra posizione svantaggiosa e potrebbe portarvi a
compiere errori più grandi nelle fasi seguenti.
L’opzione (C) è la più dipendente dalla lettura fra le tre. Facendo solo check-call sul
flop, vi assicurate di arrivare a vedere la prossima carta, ma siete anche messi sulla
difensiva per l’intera mano se il vostro avversario continua a puntare –
essenzialmente obbligandovi a tirare a indovinare. Contro il tipico giocatore di
vecchio stampo, giocare la mano così è molto facile. I giocatori di vecchia scuola
difficilmente sparano più di una cartuccia dopo il flop. D’altra parte, se siete di
fronte a un giocatore scandinavo giovane e forte, dovreste sapere che sono più che
in grado di bluffare su flop, turn e river se avvertono debolezza. Ecco perché giocare
la mano in questo modo è pericoloso. Potreste pagare una mano migliore per
qualche puntata, o potreste finire bluffati da un giocatore aggressivo.
Quindi, basandovi su quello che sapete del mio stile di gioco guardandomi in
televisione e leggendo la mia rubrica, quale opzione pensate che abbia scelto? Se
avete detto (B), non siete stati molto attenti! Ho scelto l’opzione (C) perché funziona
meglio con il mio intero approccio al poker da torneo, che è di cercare di mantenere
i piatti piccoli in situazioni marginali come queste.
Ho fatto check sul flop, il giocatore che aveva rilanciato prima del flop ha puntato
1,200 con fiducia, e il bottone ha passato. Ho chiamato la puntata, e il turn ha
portato un 5, accoppiando la carta più bassa in tavola. Ho fatto check un’altra volta,
anche se potreste facilmente considerare l’opportunità di fare una giocata alla
Johnny Chan puntando. Il mio avversario ha seguito il check, il che mi ha fatto
sentire un po’ più fiducioso sul fatto che a questo punto la mia mano fosse la
migliore.
Il river è stato una donna, e ho deciso di non fare una puntata per il valore qui,
perché non ho ritenuto ci fossero molte mani che il mio avversario potesse avere in
grado di pagarmi. Il mio avversario ha messo da parte un po’ di chips, e alla fine ha
sparato una puntata di 2,200. A questo punto il piatto mi stava offrendo un prezzo
decente per chiamare. C’erano già 4,500, quindi avevo delle odds di circa 3:1 sulla
mia chiamata. Perché questa fosse corretta, avrei avuto bisogno di avere la mano
migliore solo una volta su quattro per andare in pareggio sulla giocata.
Questo è il modo in cui molti giocatori orientati verso la matematica si avvicinano al
prendere una decisione sul river, e mentre, in ogni caso, non è una cosa negativa,
penso che spesso si finisca per convincersi a chiamare perché il prezzo sembra
giusto, ma si trascuri la sensazione viscerale di essere battuti e che probabilmente
non si abbia la mano migliore nemmeno una volta su quattro.
Prima di fare la mia decisione, mi sono posto alcune domande importanti:
1. se questo giocatore avesse chiuso una coppia di donne sul river, avrebbe puntato
per valore? E se sì, avrebbe puntato 2,200? Probabilmente, ho tirato a indovinare.
2. Se questo giocatore avesse una coppia più alta, avrebbe potuto fare check sul
turn, intimorito? Sì.
3. Punterebbe per il valore una mano peggiore, come una coppia di nove? No.
4. Blufferebbe sul river dopo avere fatto check sul turn? No, non penso.
Alla fine, nonostante il prezzo della chiamata fosse molto buono, ho deciso di
passare la mia mano, perdendo solo le 1,200 sul flop. Naturalmente, avrei potuto
passare una mano vincente, ma non è questo il punto. Non si può essere troppo
orientati ai risultati riguardo decisioni come queste. Bisogna elaborare le
informazioni e poi procedere con esse. Non azzeccherete sempre, ma se volete
migliorare il vostro gioco, dovrete passare qualche mano ogni tanto. Avevo ragione
stavolta? Francamente non ne ho idea, e per giunta me ne infischio. ♠