Giandomenico Di Vito, Uffi cio VI

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Giandomenico Di Vito, Uffi cio VI
Ministero della salute
Direzione Generale della Sanità animale e dei Farmaci Veterinari
“Lupi e cani nel territorio rurale: prospettive e
strategie per una gestione efficace del
randagismo e del fenomeno dell’ibridazione”
Le azioni di contrasto del randagismo canino:
l’U.O. tutela animale del Ministero della
salute
Dott. Giandomenico Di Vito
Ufficio VI Benessere Animale
U.O. Tutela Animale
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Introduzione
Difesa patrimonio genetico » conservazione di una
determinata specie = particolare significato biologico.
Tuttavia, nelle prospettare le azioni da
attuare:
a)rispetto delle regole;
b)rispetto delle esigenze della società;
c) necessità etica
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Evoluzione normativa internazionale
 Dichiarazione Universale Diritti Animali
(UNESCO 1978 – Parigi)
primo provvedimento internazionale educa al rispetto di ogni forma
di vita
proclama principi fondamentali: (tutti gli animali sono uguali
davanti alla vita e hanno gli stessi diritti all’esistenza)
diritto alla vita, al rispetto, alla protezione da parte dell’uomo, a non essere
maltrattato art. 6, diritto ad una durata della vita conforme alla naturale longevità e
l’abbandono è un atto crudele e degradante.
In pratica una sorta di impegno di responsabilità
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Convenzione Europea per la protezione
degli animali da Compagnia (Strasburgo, 13-XI-1987)
Ratificata con Legge 4 novembre 2010 n.201
- educa al rapporto uomo-animale e individua le responsabilità per chi
se ne occupa;
- sancisce principi fondamentali per il benessere animale;
- affronta il problema del randagismo:
identificazione abbinato alla registrazione
controllo delle nascite » sterilizzazione
(art. 12 misure complementari riduzione numero randagi)
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Trattato di Lisbona

(13 dicembre 2007)
(art. 13 animali esseri senzienti)
l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze in materia di
benessere degli animali in quanto esseri senzienti, rispettando nel contempo le
disposizioni legislative o amministrative e le consuetudini degli Stati membri per
quanto riguarda, in particolare, i riti religiosi, le tradizioni culturali e il patrimonio
regionale.
Impegna gli Stati Membri a garantire maggiore protezione e rispetto del benessere
degli animali in quanto esseri senzienti.
dimensione morale
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Obiettivi U.O.
tutela del benessere, contrasto al randagismo e al
maltrattamento animale
Normativa di riferimento:
Legge quadro 281/91
Leggi regionali di recepimento
Circolare n.5/2001
Legge 189/2004 (Titolo IX bis-dei delitti contro il sentimento per gli animali)
Accordo 6 febbraio 2003
Ordinanza 6 agosto 2008
Accordo 24 gennaio 2013
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Problematiche
 Tardivo e disomogeneo recepimento
 Mancata applicazione delle misure previste
 Mancata informazione e formazione (per un corretto sviluppo
del rapporto uomo-cane e quindi di un possesso consapevole e
responsabile)
» mancata sensibilizzazione e > abbandoni
 Sovrapopolazione canina di proprietà
 Commercio incontrollato (traffico da Paesi dell’ Est)
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Conseguenze
> notevole
randagismo e canili sovraffollati
Problema sociale
 costi notevoli per la pubblica amministrazione;
 Pericolo per l’incolumità pubblica; (aggressioni/incidenti)
 Rischio sanitario;
(serbatoio e veicolo di malattie infettive ed infestive)
 Degrado e inquinamento ambientale
(infestazione di pest, sinantropi ed insetti)
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AZIONI:
Adozione di misure fondamentali
● Identificazione dei cani con microchip e
registrazione in anagrafe nazionale;
•
Sterilizzazione chirurgica dei cani rinvenuti
vaganti e catturati sul territorio;
●
Promuovere la sterilizzazione cani di proprietà
•
Informazione e educazione dei proprietari
» effetto indotto alla prevenzione degli abbandoni;
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AZIONI
● efficiente sistema di controllo sul territorio;
●
Potenziamento del sistema anagrafe per
consentire l’interoperabilità delle banche dati;
•
Prevedere in ambito UE l’istituzione di anagrafi
nazionali e la creazione di una banca dati
centrale europea che consenta una rapida e
sicura rintracciabilità dell’identificativo cercato.
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Conclusione
Randagismo:
conseguenza della interazione di più cause, tra
cui le principali sono:
-
Mancata applicazione delle norme;
Mancato o insufficiente controllo;
Mancata educazione proprietari/detentori;
Mancata identificazione e registrazione;
Sistema anagrafico insufficiente.
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Agire
 Educare
(prevenire gli abbandoni, promuovere la sterilizzazione)
 Applicare le misure previste
 Rafforzare il controllo sul territorio
(attraverso la collaborazione delle Istituzioni locali competenti)
 Potenziare il sistema di anagrafe a livello
nazionale ed europeo
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Grazie per l’attenzione
[email protected]
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