Beltrami pann 12 - Archivio di Stato di Macerata

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Beltrami pann 12 - Archivio di Stato di Macerata
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Nel 1834 si stabilisce in una villa acquistata ad Heidelberg, nel Baden.
Nel 1837, tuttavia, rientra a Filottrano dove vive in ritiro ed isolamento, firmandosi “fra Giacomo”, fino alla
scomparsa, avvenuta nel gennaio 1855.
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1840, maggio 5, Przemysl (Polonia)
Giovanni Amilcare Beltrami si scusa con suo zio Giacomo per non avergli fatto avere sue notizie per molti mesi: le
numerose pratiche da sbrigare e i documenti da richiedere in vista del matrimonio glielo hanno impedito. Si augura che
nel frattempo suo fratello Alessandro sia andato a fargli visita, cosa che lui spera di fare al più presto con Eugenia
(Ujevska), sua futura sposa.
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1840, maggio 24, [Filottrano]
Beltrami (all’interno della lettera del nipote Giovanni Amilcare) annota di avere risposto che nessuno dei suoi parenti deve
andare a trovarlo senza il suo permesso: li ha aiutati e continua a farlo da lontano, ma vicino non vuole “seccature”.
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1843, dicembre 4, Osimo
La contessa Anna Castiglioni Leopardi ringrazia Beltrami per il “grazioso” dono, gli ricambia “mille auguri di felicità” per le
prossime festività, rinnovandogli la propria amicizia e l’auspicio di averlo presto a casa sua, ad Osimo.
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1851, aprile 15, Osimo
Il cardinal Pelagalli, vescovo di Osimo, riferisce a Beltrami le decisioni prese riguardo alla presunta apertura degli occhi
dell’immagine della Beata Vergine delle Grazie di Filottrano: la chiesa dovrà rimanere chiusa fino a nuovo ordine. Infatti, le
poche persone che hanno dichiarato di avere assistito al prodigio non vogliono affermarlo sotto giuramento; inoltre sono
poche rispetto a quelle che invece sostengono di non avere visto niente.
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s.d.
Lapide posta da Eugenia Ujevska nella chiesa della Regina delle Grazie di Filottrano in ricordo di Giacomo Costantino
Beltrami, morto il 7 gennaio 1855, e di suo nipote Giambattista (Giovanni Amilcare), capitano nell’esercito austriaco,
sopravvissutogli fino al 17 febbraio dell’anno successivo.