UNITÀ DIDATTICA 1 NEOCLASSICISMO E PREROMANTICISMO

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UNITÀ DIDATTICA 1 NEOCLASSICISMO E PREROMANTICISMO
UNITÀ DIDATTICA 1
NEOCLASSICISMO E PREROMANTICISMO
1.1 - Il Neoclassicismo
Neoclassicismo è un movimento letterario, artistico e culturale che si
Il Neoclassicismo
diffonde in Europa tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento
ed esalta la grecità in quanto paradigma di perfezione, modello da
imitare e paradiso perduto.
Negli ultimi decenni del Settecento, nell’ambito della letteratura tardoarcadica, iniziò a manifestarsi la predilezione per argomenti mitologici, l’ammirazione per l’arte alessandrina e l’interesse per l’archeologia
antica. Nello stesso periodo, gli scavi di Pompei e di Ercolano riportarono alla luce statue, suppellettili ed affreschi che suscitarono ammirazione per il mondo antico.
L’archeologo tedesco Johan Joachim Winckelmann (1717-1768), attivo anche in Italia, nella Storia dell’arte nell’antichità, aveva esaltato
Winckelmann e
l’Apollo del
Belvedere
l’arte greca in quanto manifestazione dell’assoluto: egli si sofferma, in
particolare, sulla statua dell’Apollo del Belvedere, definita “miracolo
dell’arte”, custodita nei Musei Vaticani, che raffigura il dio Apollo
dopo aver ucciso Pitone, il mostruoso serpente che infestava la Focide.
Apollo del Belvedere
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Le riflessioni ispirate a Winckelmann da questa statua costituiscono i
principi del Neoclassicismo. La statua greca è la manifestazione del
Il bello ideale
«bello ideale», della bellezza assoluta ed eterna, costituita da «nobile
semplicità e quieta grandezza», che nasce dal dominio delle passioni e
dall’imperturbabilità dell’animo.
Le linee dell’Apollo sono semplici, ma al contempo grandiose, la posa
è austera, orgogliosa, ma non superba, l’atteggiamento è di calma e
compostezza.
La contemplazione dell’arte classica purifica dalle passioni, rasserena
e nobilita l’uomo. L’arte assume dunque una nobile funzione, non di
intrattenimento, ma di civilizzazione dell’uomo dalla barbarie: attra-
Funzione
civilizzatrice
dell’arte
verso l’adorazione estatica dell’arte, l’animo dell’uomo si purifica,
trascendendo la sua natura ferina, per ergersi con nobiltà e grandezza,
superando i conflitti dell’era presente e facendo rivivere quella antica,
gloriosa e sublime.
La civiltà classica, con le città di Atene e di Roma, costituisce anche
un modello politico, di virtù e libertà repubblicana: nei dipinti
neoclassici, come quelli di Jacques-Louis David (1748-1825) vengono
ritratti gli eroi dell’antichità, in pose solenni e maestose. Questo
Il classicismo
rivoluzionario
neoclassicismo artistico si definisce “rivoluzionario” e giacobino.
Il classicismo “imperiale” è invece un classicismo scenografico e
grandioso, che si diffonde nelle regioni assoggettate da Napoleone e
Il classicismo
imperiale
dunque non celebra le virtù repubblicane, ma predilige la Roma
imperiale, con le parate e i fasti.
Questo gusto scenografico, che viene seguita nella moda, nel costume
e nelle decorazioni, si definisce “stile Impero”.
1.2 - Il Preromanticismo
Negli ultimi decenni del Settecento, inizia a diffondersi anche un atteggiamento apparentemente opposto a quella neoclassico e costituito
dal tumulto, dall’istintualità, dalla passionalità, che si esprime
nell’esaltazione del primitivo e del barbarico, in componimenti cupi e
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Preromanticismo
misteriosi, nella predilezione per una natura scomposta, selvaggia e
tempestosa. Questo movimento culturale, distanze dalla calma olimpica neoclassica, si definisce “Preromanticismo”, in quanto preannuncia il Romanticismo, anticipandone i temi.
Fucina dei motivi che caratterizzeranno il Romanticismo è in particolare un movimento letterario tedesco, lo “Sturm und Drang” (“Tempesta e assalto”), titolo di un dramma di Friedrich Maximilian Klinger
(1752-1831) e che esprimeva spirito impetuoso e passionale.
Lo Sturm und Drang non era una corrente strutturata, con esponenti e
Lo Sturm und
Drang
programmi, ma un cenacolo di giovani, attivo in Germania tra il 1770
e il 1775, raccolti intorno alla figura di Wolfgang Goethe (17491832), che scrisse anche le opere più rappresentative di questa tendenza, I dolori del giovane Werter e il Faust. Il Preromanticismo esalta l’io, il genio individuale, i popoli primitivi e selvaggi, i tumulti
dell’animo.
Neoclassicismo e Preromanticismo hanno le stesse matrici storiche,
spesso sono tendenze compresenti nello stesso autore e nella stessa
opera, come avviene in Foscolo. Sono entrambe due reazioni nei
confronti di un presente deludente e due modi di superare i conflitti
che lo funestano: mentre i Neoclassici oppongono al presente un passato ideale, nobile e composto, i Preromantici riscoprono la profondità
dell’io, reagiscono con passionalità e veemenza. Ciò si osserva anche
in Italia, nel triennio giacobino, 1796-99: i giacobini erano i rivolu-
Il triennio
giacobino in
Italia
zionari, che accolsero Napoleone come un liberatore, che li avrebbe
emancipati dagli austriaci. L’ingresso di Napoleone in Italia suscitò
infatti entusiasmi trai patrioti. Tuttavia, nel 1797, le loro aspettative
vennero deluse: non solo il condottiero còrso instaurò un regime dispotico, ma cedette Venezia all’Austria, con il Trattato di Campoformio. Ciò costituì un trauma per i rivoluzionari italiani, che avvertirono un senso di tradimento, di mancanza di una patria e di esilio e
riversarono nelle loro opere la frustrazione per quell’episodio, ribellandosi contro il «reo tempo» e talvolta sfociando nel nichilismo.
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Test
1. Cos’è il Neoclassicismo?
2. Cosa scrive Winckelmann riguardo l’Apollo del Belvedere?
3. Cos’è il bello ideale?
4. Quale è la funzione dell’arte?
5. Cosa sono il classicismo rivoluzionario e il classicismo imperiale?
6. Cos’è il Preromanticismo?
7. Cos’è lo Sturm und Drang?
8. Cosa avviene nel triennio giacobino in Italia?
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