la situazione del mercato credito in italia

Transcript

la situazione del mercato credito in italia
LA SITUAZIONE DEL MERCATO CREDITO IN ITALIA
La Political Risk Map 2010 attribuisce anche quest’anno all’Italia un livello di Rischio Basso.
Tra le diverse tipologie di rischio economico prese in considerazione per costruire la Mappa (tra cui
espropriazioni, nazionalizzazioni, confische, inconvertibilità della valuta, disdetta di contratti,
mancati pagamenti), in Italia, nell’ambito di un profilo di rischio sostanzialmente stabile, Aon ha
continuato a rilevare anche nell’ultimo anno un significativo aumento del rischio credito registrando
un incremento sostanziale delle insolvenze (oltre il 90% rispetto allo stesso periodo dell’anno).
Anche nel 2010 il sistema del credito soffrirà a causa dell’onda lunga della crisi che nell’anno
appena concluso ha investito l’economia reale.
La recessione che ha coinvolto le economie avanzate continua ad interessare l’Italia il cui PIL si
contrae del 4,2% (queste le stime prudenziali per l’anno in corso).
In Italia “l’asfissia finanziaria” rischia di creare problemi ancora più gravi perché un tessuto di
imprese medio piccole non ha vere alternative ai canali tradizionali.
In attesa di una possibile misura Governativa a sostegno dell’attività produttiva che raccolga
consensi operativi, il crescente aumento delle situazioni di insolvenza, siano esse dovute a
mancati pagamenti, a procedure concorsuali o a eventi naturali (terremoto in Abruzzo), porta le
aziende ad avere l’esigenza di poter disporre di uno strumento assicurativo (polizza di
assicurazione dei crediti commerciali) che fronteggi tali situazioni garantendo la possibilità di
svolgere in sicurezza la propria attività di business.
Inoltre, l’avvento di Basilea II rende lo strumento assicurativo della garanzia sui crediti commerciali,
il mezzo attraverso il quale le società possono migliorare il loro rating ed avere un rapporto
costruttivo con gli istituti di credito.
“Appena fu annunciata la decisione, da parte del governo francese prima (27 novembre 2008) e
tedesco poi (9 gennaio 2009) di intervenire direttamente a sostegno delle aziende, rendendosi
garanti dei loro crediti commerciali esclusi dall’Assicuratore del credito o non sufficientemente
affidati dallo stesso, - spiega Stefania Bonezzi, Responsabile della divisione Trade Crediti di Aon
spa - abbiamo provveduto ad elaborare e mettere in atto tutte le strategie necessarie per realizzare
politiche simili anche nel nostro Paese.
Considerata la ns, leadership nel settore del brokeraggio di assicurazione del credito eravamo e
siamo tutt’ora convinti del valore della soluzione individuata a favore delle Imprese italiane in
difficoltà a causa delle riduzioni e cancellazioni ,anche massive, degli affidamenti.”
A tale fine AON ha promosso soluzioni di copertura Top-Up, potenziato e implementato le
soluzioni di Excess of Loss, soluzioni di copertura credito estremamente particolari che, per essere
realizzate, necessitano di una struttura di credit management estremamente organizzata; fino a
collaborare con gli assicurati/clienti ed eventualmente guidarli nella realizzazione di tale struttura,
in modo da rendersi meno vulnerabili al rischio insolvenza e poter accedere a tale soluzione.
Oltre il 95% del mercato dell’assicurazione dei crediti commerciali in Italia (circa € 417.812 migliaia
di euro nel 2008) è ripartito tra le le 4 principali compagnie che operanti nel ramo - spiega Claudia
Messori Vice responsabile della divisione Trade Credit di Aon spa -
Aig Europe
1%
Sace Bt
7%
fonte Ania 2008
Atradius
19%
Coface
20%
Altre
3%
EH Siac
50%
L’ incidenza percentuale dei premi del ramo dell'assicurazione dei crediti, sul totale premi dei rami
“danni” italiano, non raggiunge l'1% (dati 2008-fonte ISVAP). Si tratta di un dato percentuale
ancora decisamente inferiore rispetto a quelli registrati in altri Paesi europei (in un Paese come la
Spagna, ad esempio, dove il sistema economico è sostanzialmente simile a quello italiano, tale
percentuale tocca il 5%, a conferma del livello di sottoassicurazione delle imprese italiane ma
anche del potenziale di crescita del ramo dell'assicurazione dei crediti commerciali nel nostro
Paese).
“La ragione principale di questa scarsa diffusione (anche rispetto ad uno strumento molto simile
come il factoring pro soluto) – spiega Claudia Messori - è la scarsa conoscenza, da parte del
mercato, di questa particolare copertura assicurativa, del tutto diversa rispetto alle altre ed
erroneamente collocata all'interno del ramo danni. Invece l'assicurazione dei crediti commerciali
non limita la propria funzione al risarcimento del danno (per insolvenza di diritto o di fatto del
debitore) ma è invece da considerare come una struttura di servizi abbinata alla copertura
assicurativa”.
IL corretto utilizzo di tale strumento crea una vera e propria partnership tra il cliente e la
compagnia di assicurazione, che operano insieme affinché vengano realizzate tutte le misure
necessarie (analisi del rischio, valutazione dei debitori, monitoraggio dei clienti, recupero crediti
etc.) a prevenire l'eventuale danno derivante all'impresa - operante sul mercato domestico e/o
all'esportazione - da mancati pagamenti ed insolvenze causate da rischi commerciali, politici ed
eventi di natura catastrofale.
La crisi comunque ha incrementato l'interesse verso tale forma di copertura assicurativa da parte
delle imprese italiane ed una indagine condotta da una importante compagnia di assicurazione
(Atradius) ha confermato che il 45% degli intervistati in Italia ha dichiarato essere sul punto di, o di
aver già iniziato ad adottare una copertura assicurativa del credito riferita alla globalità del fatturato
durante la crisi economica.
“Le aziende italiane, anche quelle piu’ piccole – conclude Uberto Ventura – nonostante il profilo
di rischio italiano sostanzialmente stabile indicato dalla Politic Map Risk 2010, dovranno dotarsi al
piu’ presto della figura importante e attuale quale il credit manager. Tale risorsa dovrà essere in
grado di valutare/trattare/trasferire il rischio d’insolvenza applicando 'the best practice' anche in
collaborazione con un consulente esterno qualificato studiando i vari processi e strumenti
disponibili : assicurazione dei crediti, factoring , informazioni commerciali e società di recupero
crediti.
Vi segnaliamo che è possibile consultare on-line la mappa http://www.aon.com/risk-services/political-riskmap2/map/Interactive_Risk_Map/Interactive_Risk_Map/2010_Political_Risk_Map/index.html
Per maggiori informazioni contattare:
Stefania Bonezzi
Fax 059 9783950 – E-mail: [email protected]
Claudia Messori
Fax 059 9783950 – E-mail: [email protected]