sentedalps - ALPINE SPACE PROGRAMME
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SENTEDALPS Sports Event Network for Tourism and Economic Development of the Alpine Space Rete transfrontaliera per lo sviluppo turistico ed economico dell’Arco Alpino mediante gli eventi sportivi DALL’IDEA AL SUCCESSO: GUIDA DI CANDIDATURA AGLI EVENTI SPORTIVI PER RESPONSABILI POLITICI ED AMMINISTRATIVI Guida scritta da: Olivier Brighenti (IDHEAP), Christophe Clivaz (HEVs), Nicolas Délètroz (HEVs), Nancy Favre (IDHEAP), sotto la direzione di Jean-Loup Chappelet (IDHEAP). I materiali per lo studio dei casi sono stati realizzati da: Nicolas Chanavat (UCBL), Jean-Philippe Delage (IUP – THTL), Nancy Favre (IDHEAP), Alessandro Giacca (FISI – CAO) e Martin Schnitzer (ISOC 2005). La traduzione italiana è stata realizzata da: Alberto Gambone, Paolo Balocco, Massimo Albertan Min (SUISM Torino). INDICE INTRODUZIONE .............................................................................. p.7 PRIMA PARTE: INIZIARE A METTERE IN PRATICA UNA CANDIDATURA ............ p.13 CAPITOLO 1: GLI EVENTI SPORTIVI........................................................ p.15 1.1 Le caratteristiche di un evento sportivo ................................... p.15 1.2 Le fasi e gli attori di un evento ............................................... p.17 CAPITOLO 2: LE CANDIDATURE............................................................. p.19 2.1 Le caratteristiche di una candidatura ....................................... p.19 2.2 Le tappe di una candidatura ................................................... p.20 2.3 Tipi di candidatura ................................................................ p.20 CAPITOLO 3: L’OFFERTA DI SITI CHE POSSONO ACCOGLIERE EVENTI SPORTIVI ........ p.23 3.1 Le caratteristiche dei luoghi di accoglienza ............................... p.23 3.2 I diversi tipi di luoghi d’accoglienza ......................................... p.26 3.3 La scelta dell’evento adeguato................................................ p.27 Dall’idea al successo: guida di candidatura agli eventi sportivi per responsabili politici ed amministrativi, sotto la direzione di Jean-Loup Chappelet, Chavannes-Losanna: IDHEAP, 2005. Iniziativa cofinanziata con fondi dell’Unione Europea © 2005 Sentedalps Consortium, Interreg IIIB Project number CH/1-2/3.3/3 CAPITOLO 4: LA DOMANDA DEI PROPRIETARI DI EVENTI SPORTIVI ...................... p.29 4.1 I vari tipi di proprietari .......................................................... p.29 4.2 Le esigenze dei proprietari ..................................................... p.30 4.3 Le strategie per rispondere alla domanda................................. p.31 CAPITOLO 5: IL MANAGEMENT STRATEGICO APPLICATO AGLI EVENTI SPORTIVI ......... p.35 5.1 Il pre-dossier di candidatura................................................... p.35 5.2 L’analisi strategica................................................................. p.37 5.3 L’analisi economica ............................................................... p.38 CAPITOLO 6: L’ORGANIZZAZIONE DEL COMITATO DI CANDIDATURA ..................... p.41 6.1 L’aspetto giuridico................................................................. p.41 6.2 Le risorse organizzative ......................................................... p.42 6.3 Le risorse umane .................................................................. p.43 6.4 Le risorse finanziarie ............................................................ p.45 CAPITOLO 7: IL LAVORO DEL COMITATO DI CANDIDATURA ............................... p.47 7.1 Il dossier di candidatura......................................................... p.47 7.2 Il lobbying internazionale....................................................... p.48 7.3 La comunicazione pubblica..................................................... p.49 CONCLUSIONI ................................................................................ p.51 2 SENTEDALPS SENTEDALPS 3 SECONDA PARTE: STUDIO DEI CASI I CAMPIONATI DEL MONDO DI CANOA KAYAK 2002 – Bourg Saint-Maurice - Francia ................................................... p.55 I CAMPIONATI DEL MONDO DI CROSS COUNTRY 2005 - Saint-Etienne - Francia ............................................................. p.59 I CAMPIONATI DEL MONDO DI BIATHLON SENIORS 2007 - Haute Maurienne - Francia ........................................................ p.63 I CAMPIONATI DEL MONDO DI CANOTTAGGIO 2007 - Aiguebelette - Francia............................................................... p.67 I GIOCHI OLIMPICI INVERNALI 2006 - Sion – Svizzera ........................................................................ p.71 I CAMPIONATI DEL MONDO DI CROSS COUNTRY 2003 – Losanna / La Broye - Svizzera ................................................... p.75 PREMESSA I CAMPIONATI DEL MONDO DI TRIATHLON 2005 E 2006 - Losanna - Svizzera ................................................................... p.79 Il progetto SENTEDALPS (Rete transfrontaliera per lo sviluppo turistico ed economico dell’Arco Alpino mediante gli eventi sportivi) è un progetto cofinanziato dalla Commissione europea nel quadro dell’iniziativa comunitaria INTERREG IIIB che si sviluppa lungo un arco di tre anni. I partecipanti svizzeri sono finanziati, sul piano federale, dal Segretariato di Stato per l’Economia (Seco) e dai cantoni del Vaud e del Vallese. Il progetto comprende sedici partner provenienti da Austria, Francia, Italia, Slovenia e Svizzera. Esso raccoglie rappresentanti di istituti di ricerca pubblici e privati, amministrazioni pubbliche regionali e locali, organizzazioni private. La guida di candidatura è la prima di una serie di tre guide prodotte nell’ambito del progetto SENTEDALPS. La seconda sarà dedicata all’organizzazione e alla preparazione di un evento sportivo e la terza sarà dedicata alla gestione e preparazione dei volontari e delle risorse umane. I CAMPIONATI DEL MONDO DI TENNIS TAVOLO 2005 - Losanna - Svizzera ................................................................... p.83 I CAMPIONATI DEL MONDO DI STREET HOCKEY 2003 - Sierre - Svizzera ...................................................................... p.87 IL FESTIVAL OLIMPICO DELLA GIOVENTÙ EUROPEA 2005 - Monthey - Svizzera................................................................... p.91 I CAMPIONATI DEL MONDO DI SCACCHI 2006 - Torino - Italia........................................................................... p.95 LE UNIVERSIADI INVERNALI 2007 – Torino - Italia .......................................................................... p.99 I CAMPIONATI DEL MONDO DI SCI ALPINISMO 2006 - Cuneo - Italia ......................................................................... p.103 LE UNIVERSIADI INVERNALI 2005 - Innsbruck / Seefeld - Austria .................................................... p.107 BIBLIOGRAFIA .............................................................................. p.110 4 SENTEDALPS SENTEDALPS 5 INTRODUZIONE Istituto di Studi Superiori in Amministrazione Pubblica (IDHEAP) Lead Partner Tecnico Svizzera Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie (SUISM) Lead Partner Finanziario Italia Agenzia Turistica Dipartimentale della Savoia (ATDS) Francia Consiglio Regionale Rhone- Alpes (CRRA) Francia Comitato Regionale (Alpi Occidentali) della Federazione Italiana Sport Invernali (FISI – CAO) Italia Istituto Superiore di Educazione Fisica (ISEF) Italia Comitato per l’Organizzazione delle Universiadi Invernali – Innsbruck 2005 (ISOC 2005) Austria Università della Savoia (IUP – THTL) Francia Provincia di Torino (PTO) Italia Città di Innsbruck (STINN) Austria Comitato Organizzatore dei XX Giochi Olimpici Invernali Torino 2006 (TOROC) Italia Università Claude Bernard – Lione 1 (UCBL) Francia Scuola Superiore del Vallese (HEVs) Svizzera Stato del Vaud (DEC) Svizzera Associazione Turistica della Slovenia (TAS) Slovenia 6 SENTEDALPS A partire dagli anni Ottanta, un numero sempre crescente di regioni ha incoraggiato lo svolgimento di eventi sportivi, considerati come fattori di sviluppo economico e turistico. Si tratta oramai, mediante l’organizzazione di eventi sportivi, di assicurare uno sviluppo durevole del territorio, tenendo conto non solo delle ricadute economiche ma anche di quelle ambientali e sociali. Basandosi sulle competenze dei differenti partner del progetto SENTEDALPS, questa guida si propone di promuovere tali idee e di accrescere il trasferimento di conoscenze nel campo dell’organizzazione degli eventi sportivi nell’Arco Alpino. Il «mercato» dell’evento sportivo si è sviluppato particolarmente durante gli ultimi due decenni, e questa evoluzione ha avuto ripercussioni tanto sull’offerta quanto sulla domanda di eventi sportivi. Da ciò discendono le seguenti implicazioni: • • una domanda crescente non solo per lo sport «spettacolo» ma anche per lo sport «popolare»: la popolarità crescente di certi eventi ha condotto addirittura a dover rifiutare iscrizioni; uno sviluppo dell’offerta rappresentata dal numero e dalla diversità degli eventi sportivi che non cessano di aumentare: 142 discipline sportive e oltre 1000 eventi l’anno sono recensiti a livello mondiale. Ciò riguarda sia l’elite sportiva che lo sport per tutti. All’interno di questo mercato, l’organizzazione di eventi sportivi è diventata un utile strumento di promozione ed una vetrina per il “know-how” di una regione. Tutto ciò si basa su criteri di sviluppo durevole e sull’agenda 21 del Comitato Internazionale Olimpico (CIO) che considera l’ambiente naturale come la terza dimensione dell’Olimpismo, accanto allo sport e alla cultura. Sono state realizzate iniziative sia per sensibilizzare gli organizzatori sugli effetti secondari negativi, in particolare ambientali, prodotti da una manifestazione, sia per incoraggiarli ad approfittare nel migliore dei modi dei vantaggi che possono derivare dall’organizzazione di una tale manifestazione. Questi vantaggi sono duplici: • I vantaggi economici: questi si riferiscono principalmente alle spese dirette ed indirette legate all’evento ed eseguite nella regione, così come al miglioramento d’immagine che incoraggia un gran numero di (tele)spettatori a visitare la regione, durante o dopo l’evento. • I vantaggi sociali: spesso sottovalutati, essi si concretizzano nella maggior parte dei casi nella forma di acquisizione di competenze organizzative e di maggiore cooperazione regionale: conoscenze acquisite, rafforzamento dell’identità locale, esperienze di lavoro e formazione dei giovani. Questi SENTEDALPS 7 " vantaggi si traducono anche in «eredità» materiali e immateriali lasciate dalla manifestazione: impianti sportivi, infrastrutture generali, pratica sportiva, notorietà, eccetera. SVILUPPO DUREVOLE DELLA REGIONE A parte i vantaggi scontati, le ragioni che inducono a candidarsi per un evento sportivo sono numerose. Sulla base dell’analisi di 46 città che si sono candidate, Emery (1998) ha dimostrato che le ragioni principali sono la promozione dello sport e la volontà di migliorare l’immagine della città ospitante. Lo schema che segue (figura 1), una sorta di piramide di Masslow rovesciata, evidenzia una gerarchia di motivazioni per la candidatura: dalla meno valida (promozione personale), ma purtroppo diffusa, alla più condivisibile (sviluppo durevole della regione). SVILUPPO ECONOMICO REGIONALE PROMOZIONE TURISTICA UTILIZZO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI PROMOZIONE DELLO SPORT PROMOZIONE PERSONALE Fig. 1 - Gerarchia delle motivazioni Si possono distinguere le seguenti ragioni per una candidatura: • Secondo un elenco stabilito dal CIO, ci sarebbero circa 300 eventi sportivi importanti ogni anno. Nel 1999, i quindici Paesi dell’Unione Europea hanno ospitato 77 Campionati del Mondo e 102 Campionati Europei. L’AGFIS (Associazione Generale delle Federazioni Internazionali Sportive) riuniva, nel 2004, 98 membri in grado di organizzare almeno un Campionato del Mondo ogni anno o per due anni consecutivi. La società britannica Sportcal.com gestisce quella che è, probabilmente nel mondo intero, la banca dati più completa in materia di eventi sportivi. Il suo database per i prossimi dieci anni prevede circa 25.000 manifestazioni in 142 sport o discipline, e ogni settimana sono aggiunti o modificati circa 1.500 eventi. Queste cifre indicano sicuramente una nuova problematica inerente il mondo dello sport (particolarmente in alcuni settori): vale a dire l’affollamento del calendario e la conseguente difficoltà di far emergere un evento dalla massa. Ciò suggerisce che solo gli eventi meglio gestiti riescono a sopravvivere e svilupparsi in questa «cacofonia». 8 SENTEDALPS ragioni personali: una personalità politica prende il dossier in mano per ragioni di promozione personale a scopo elettorale. Esempio: i Campionati del mondo di Biathlon 2007 in Alta Maurienne (Francia). • ragioni sportive: i promotori della candidatura vogliono sviluppare e promuovere un sport in una regione. Esempio: i Campionati del mondo di Street-hockey 2003 a Sierre (Svizzera). • utilizzo degli impianti sportivi: esiste nella regione un certo numero di installazioni sportive già costruite e che si vorrebbero sfruttare nel modo migliore. Esempio: le Universiadi Invernali di Innsbruck-Seefeld (Austria) che utilizzano le installazioni olimpiche di Innsbruck 1946 e 1976. • ragioni turistiche: una regione intende sviluppare il suo potenziale turistico. La maggior parte delle candidature si propone appunto questo obiettivo. Esempio: i Campionati del mondo di Canoa - Kayak 2002 di Bourg Saint-Maurice (Francia) avevano come scopo la promozione della regione quale destinazione turistica estiva. • sviluppo economico regionale: è anche questo un punto importante e spesso citato nel quadro di una candidatura. Esempio: il Festival Olimpico della Gioventù Europea di Monthey 2005 si proponeva un incremento del dinamismo di questa regione svizzera e la creazione di posti di lavoro. SENTEDALPS 9 • sviluppo durevole di una regione: dal punto di vista economico, sociale e ambientale, questo aspetto è ormai cruciale per poter «vendere» alle popolazioni locali un evento. Esempio: la candidatura di Sion 2006 fu la prima a dare risalto a questo aspetto. È comunque evidente che in ogni candidatura coesistono motivazioni e attese differenti. Nella maggior parte dei casi si tratta di una sintesi di ragioni diverse che non si escludono l’una con l’altra. In effetti, presentarsi per ottenere l’organizzazione di una manifestazione sportiva è una competizione che riunisce degli attori individuali ed istituzionali con interessi diversi, ma il cui obiettivo comune è quello di avere successo. A causa della forte competizione, le richieste di coloro che dispongono degli eventi sportivi sono aumentate considerevolmente in questi ultimi decenni. Malgrado ciò, le candidature sono ancora troppo spesso il risultato di decisioni prese senza un’analisi razionale delle possibilità di successo o dei benefici attesi, e l’organizzazione non si basa su modelli testati in altre occasioni. Diverse ricerche in materia di candidatura dimostrano una simile atmosfera di quasi dilettantismo. Questa guida intende facilitare il trasferimento di conoscenze e competenze, favorendo inoltre la condivisione delle esperienze acquisite. Per ottenere ciò, ci si è basati sull’esperienza dei 15 partner del Progetto (Giochi Olimpici Invernali di Albertville, di Innsbruck e di Torino, Giochi plurisportivi, Campionati del Mondo delle diverse discipline sportive e manifestazioni sportive a carattere popolare), sull’analisi di documenti e sulle interviste fatte a 14 responsabili di candidature. Nella seconda parte della guida sono presentati studi di casi riferiti a quattro Paesi partner. L’obiettivo è quello di dimostrare che un approccio professionale è necessario per tutte quelle regioni che desiderano non solo candidarsi, ma soprattutto guadagnarsi il diritto di accogliere un evento sportivo di una certa importanza sul proprio territorio. Infatti, partendo dal presupposto che una collettività ha il dovere di decidere prima quale tipo di eventi sia il più adatto alle sue particolarità socioeconomiche e geografiche, e poi di organizzare con successo una candidatura per accogliere gli eventi, questa guida intende rispondere a tre domande principali che corrispondono alle tre fasi di ogni candidatura: • • • I politici locali, Gli amministratori e i funzionari che operano nel settore sportivo e turistico e nel settore dello sviluppo economico e territoriale, Gli operatori sportivi, turistici ed economici. Precisiamo che questa guida riguarda essenzialmente gli eventi sportivi internazionali di natura itinerante e di una certa importanza, il cui ottenimento passa attraverso la presentazione di una candidatura che risponda alle richieste del proprietario dell’evento. Gli eventi che si svolgono sempre negli stessi luoghi non hanno, per definizione, necessità di candidature. Lo schema seguente sintetizza le domande affrontate nei differenti capitoli della guida. Gli esempi inclusi nel testo rinviano ai casi della seconda parte. Capitolo 1 Che cos’è un evento sportivo? Capitolo 2 Che cos’è una candidatura? PRECANDIDATURA FATTIBILITA’ Perché presentare la propria candidatura? (Pre-candidatura) Quale evento scegliere per questa zona? (Fattibilità) Come avere successo nella candidatura? (Candidatura propriamente detta) Capitolo 5 Qual è la fattibilità della combinazione evento/luogo? No No Decisione Si/no Si Candidatura • • • Capitolo 4 Quali sono gli eventi disponibili? Capitolo 3 Che cosa si può organizzare in un certo luogo? Capitolo 6 Come organizzare un comitato di candidatura? Capitolo 7 Quali sono le principali funzioni del comitato? Conclusione In viaggio per l’organizzazione Questa guida presenta una visione globale del processo di candidatura e offre alle autorità locali e regionali delle linee guida per una pianificazione ponderata. Essa si rivolge a tre tipologie di soggetti che possono (tipicamente) prendere in considerazione una candidatura sportiva: 10 SENTEDALPS SENTEDALPS 11 Prima Parte INIZIARE A METTERE IN PRATICA UNA CANDIDATURA 12 SENTEDALPS SENTEDALPS 13 GLI CAPITOLO 1 EVENTI SPORTIVI Esiste una grande varietà di eventi sportivi. Prima di scegliere l’evento più adatto ad un luogo bisogna comprendere che cos’è un evento sportivo, che cosa implica per l’organizzatore e riconoscere le diverse categorie di eventi. Questi elementi devono essere valutati prima della preparazione di una candidatura. « Un evento sportivo è un fatto sociale dal forte impatto mediatico, la cui presa sul pubblico è legata all’incertezza del risultato delle azioni dei differenti attori che si trovano in una situazione di ricerca del risultato, della prestazione o della competizione ». (Ferrand, 1993) 1.1 Le caratteristiche di un evento sportivo L’espressione «evento sportivo» è generica, e comprende sia le competizioni di tipo locale sia le Olimpiadi. Sono numerose le caratteristiche variabili di questi eventi: 14 SENTEDALPS • La dimensione: questa viene definita secondo criteri diversi come il numero di partecipanti, il budget o il numero di spettatori e di telespettatori; • Le caratteristiche spaziali: il luogo di svolgimento può essere all’aperto o al chiuso; l’evento può svolgersi in un impianto pubblico o privato; le gare possono avere luogo simultaneamente su parecchi siti o possono svolgersi successivamente in un solo impianto; la competizione può essere itinerante; SENTEDALPS 15 • Le caratteristiche temporali: queste prendono in considerazione la durata, la periodicità dell’evento e il calendario delle competizioni; Esempio: per utilizzare le installazioni sportive costruite in occasione delle Universiadi del 1991, la città di Sheffield organizza numerosi eventi sportivi, come nel 1996 alcuni incontri dell’Eurofoot e il World Masters Swimming Championships. • • Le caratteristiche sportive: un evento può includere una o più discipline sportive, e può soddisfare bisogni differenti, a seconda che lo scopo sia la competizione (élite) o il divertimento (sport di massa); La notorietà: questa è misurata dalla diffusione dell’evento, che può essere regionale, nazionale o internazionale; più che il numero degli spettatori, è la partecipazione dei mass media l’elemento che misura la notorietà di un evento sportivo. Quest’ultimo, malgrado i pochi spettatori e la scarsa copertura da parte dei mass media, ha prodotto più pernottamenti che non gli incontri di Euro 96 largamente teletrasmessi. 1.2 Le fasi e gli attori di un evento Sebbene eventi diversi abbiano caratteristiche differenti, la loro organizzazione è comunque divisa in quattro fasi, la cui durata varia fortemente in ragione della Queste differenti caratteristiche prevedono una serie di varianti e di combinazioni. Non è facile dividere chiaramente in categorie gli eventi sportivi; basandosi sul coinvolgimento dei mass media, è però possibile proporre una tipologia molto semplificata: tipologia di evento (cfr. figura 2): • • Eventi (molto) grandi: vi rientrano fra gli altri le Olimpiadi, le Coppe Europee e Mondiali di calcio, alcuni Campionati del Mondo (sci, atletica…), il Tour de France o la Coppa America. Godono di ampia diffusione tramite i mass media, beneficiano generalmente di una copertura televisiva su scala internazionale e raccolgono numerosi spettatori. Sono eventi che riguardano l’élite sportiva. Esempio: i Campionati del Mondo di Sci Alpino di • • • L’idea: va dal momento in cui nasce l’intenzione di organizzare un evento fino alla candidatura; La preparazione: dalla nascita del comitato organizzatore fino all’inizio vero e proprio dell’evento; Lo svolgimento (o sfruttamento): dalla cerimonia di apertura alla chiusura dei siti di gara, copre l’intera durata dell’evento; La chiusura: dalla chiusura dei siti di gara, comprende tutti i compiti legati allo scioglimento del comitato organizzatore e al ripristino dei luoghi. Cras-Montana nel 1987 • Gli eventi medi: si tratta di alcuni Campionati del Mondo e d’Europa, dei grandi tornei, dei grandi meeting e delle grandi competizioni di corsa a carattere popolare. Possono raccogliere un gran numero di partecipanti e unire l’élite ai dilettanti. Esempio: l’European Master di Golf di Cras-Montana che si svolge annualmente • Gli altri eventi: si tratta di eventi che ricevono un’attenzione ridotta da parte dei mass media. Possono raccogliere sia il grande pubblico sia l’élite sportiva per Campionati del Mondo o d’Europa di sport «minori», come i Campionati del Mondo di Street Hockey. Esempio: i Campionati del Mondo di Sci per disabili svoltisi ad Anzére e Cras-Montana nel 2000. Gli esempi presentati per ciascuna di queste tre tipologie di evento ci mostrano che una città, una regione o al limite una stazione sportiva, come Cras-Montana in Svizzera, possono organizzare eventi di qualsiasi dimensione. Inoltre, bisogna sottolineare che i piccoli eventi possono essere molto significativi da un punto di vista economico e turistico. Questo è il caso di eventi poco pubblicizzati dai mass media che si svolgono in parecchi giorni, nei quali il gran numero di partecipanti aumenta il ritorno economico, in particolare per quanto riguarda i pernottamenti. 16 SENTEDALPS Idea Immaginare Preparazione Organizzare Sfruttamento Animare Chiusura Valutare Fig. 2 – Le quattro fasi di un evento sportivo Questa guida si focalizza sulla prima fase di questo processo. Comunque, poiché sono richieste competenze differenti per affrontare con successo ogni fase, è importante valutare le risorse umane necessarie durante la preparazione della candidatura. In effetti, per ciascuna di queste fasi, l’organizzazione di un evento sportivo internazionale implica la collaborazione di numerosi “stakeholders”, che possono essere classificati in due categorie (cfr. Figura 3): • I produttori: si possono includere in questa categoria le Federazioni Nazionali e Internazionali e le società private che sono di fatto i proprietari dell’evento; gli sponsor, i fornitori, i loro diversi agenti e gli organizzatori stessi che sempre più spesso sono agenzie pubbliche o private, specializzate nell’acquisizione e organizzazione di eventi sportivi; SENTEDALPS 17 • I consumatori: si tratta degli spettatori, dei telespettatori e di altri soggetti interessati direttamente o indirettamente alla fruizione dell’evento. CAPITOLO 2 Federazioni proprietarie dell’evento Media Partecipanti Ag en zie Evento sportivo Ag en zie di tu ris m o ri ato ett nali p io es Tel rnaz e t n i PRODUTTORI Spettatori Vis ita tor i-tu ris ti ri ato gn pa com Ac r so on ri Sp rnito Fo Stato ni gio Re uni com Or ga niz zat ori Cit tad ini LE CONSUMATORI CANDIDATURE La buona organizzazione di un evento si preprara già a livello di candidatura, e questa si inserisce ogni volta in un contesto particolare. Le stazioni sportive, le città o le regioni candidate devono considerare questo aspetto per massimizzare le loro probabilità di successo. 2.1 Le caratteristiche di una candidatura Una candidatura è una competizione politico-economica che si propone di ottenere il diritto ad organizzare una manifestazione sportiva. Una delle sue caratteristiche principali è quella di riunire personalità e organizzazioni le cui attese sono differenti. Una candidatura è innanzitutto «politica» perché rappresenta un insieme di interessi e di capacità (le Federazioni Sportive, le collettività pubbliche, i partner economici, i media, eccetera) che devono convergere verso l’obiettivo del successo, e deve essere costruita con questo scopo, tenendo conto delle differenti attese. Gli “stakeholders” si devono relazionare fra loro per trovare un determinato “valore aggiunto”. Condurre a buon fine una candidatura rappresenta una sfida in materia di comunicazione e prevede le seguenti attività (Alun, 2002): Fig. 3 - La margherita degli “stakeholders” I partecipanti, gli ufficiali di gara, i media e le collettività territoriali appartengono ad entrambe le categorie, poiché permettono all’evento di realizzarsi e di essere conosciuto, beneficiando nel contempo delle sue prestazioni. 18 SENTEDALPS • • • • • • • Competere con le altre candidature Trattare con differenti tipologie di pubblico Guardare agli interessi di lungo periodo Rendere il lavoro il più possibile comprensibile Comprendere ciò che è talvolta complesso e segreto (i processi di decisione) Convincere i rappresentanti e le personalità a sostenere la causa Combinare la popolarità «interna» con la comprensione e l’accettazione all’esterno (particolarmente se coloro che decidono sono di nazionalità differenti) SENTEDALPS 19 2.2 Le tappe di una candidatura Il processo di predisposizione delle candidature varia moltissimo da un evento all’altro, ma per i grandi eventi internazionali si ritrova uno schema più o meno standard. La figura che segue mette in evidenza i passaggi e il funzionamento generale di questo processo dal punto di vista del proprietario degli eventi. Secondo le esigenze dei proprietari, questo processo può essere più o meno complesso. Ci soffermeremo in modo più dettagliato su questo punto nel capitolo 4. La durata di queste tappe varia anche in base ai differenti eventi. • Le candidature “alibi”: il fatto di presentare la propria candidatura ad un importante evento sportivo comporta una certa visibilità mediatica. Queste candidature non hanno alcuna possibilità concreta di realizzarsi, ma utilizzano l’occasione come vettore di comunicazione per far conoscere il dinamismo della città e della regione. Esempio: la candidatura di Jaca alle • Le candidature di preparazione: in questa categoria rientrano le candidature che mirano ad ottenere un evento minore per poi ottenere l’organizzazione di un evento di maggiore importanza in seguito. Lo scopo principale di queste candidature è di verificare il sostegno popolare e di mettere alla prova le capacità organizzative del sito ospite. Esse permettono anche di farsi conoscere dai proprietari degli eventi. Esempio: la candidatura Olimpiadi Invernali 2002 e 2010. Esempio: la durata totale del processo va, per le candidature studiate in questa guida, dagli otto mesi dei Campionati Mondiali di Street Hockey fino ai tre anni delle Olimpiadi Invernali. CITTA’ INTERESSATE VALUTAZIONE DELLE CANDIDATURE INFORMAZIONE SULLE CANDIDATURE di Losanna – La Broye per i Campionati del Mondo di Cross - Country 2003, dovuta al fatto che Losanna intendeva organizzare un evento importante nel mondo dell’atletica. • PROCESSO D’APPRENDIMENTO COMITATO ORGANIZZATORE TRASFERIMENTO DELLA CANDIDATURA SCELTA DI UNA CANDIDATURA Fig. 4 - Processo di sviluppo della candidatura ad un evento Le candidature tacite: questa situazione si verifica quando un evento attrae un numero limitato di candidati; in questo caso il proprietario dell’evento decide di attribuire un’edizione dell’evento a ciascuno dei candidati presenti. Esempio: la Federazione Internazionale di Atletica ha deciso nel 2001 di «approfittare» delle differenti candidature per attribuire i quattro successivi Campionati del Mondo di Cross Country. • Le candidature di sostituzione: si verificano quando un evento non può svolgersi nel luogo inizialmente previsto e quindi esso viene attribuito ad un altro sito senza che si sia effettivamente realizzato tutto il processo di candidatura. I beneficiari di questo genere di candidature sono molto spesso dei siti che hanno già dato prova di sé nell’organizzazione di manifestazioni dello stesso genere. Esempio: le Coppe del Mondo di Si Alpino, attribute alcune volte a Veysonnaz (Vallese), o i Campionati d’Europa di Pattinaggio Artistico attribuiti a Losanna nel 2003. 2.3 Tipologia di candidatura Le candidature possono essere classificate in cinque principali categorie, sebbene esista un certo grado di sovrapposizione fra di esse: • Le candidature autentiche: gli eventi più desiderati sono naturalmente quelli per i quali la concorrenza è più forte; questa può esistere anche in un medesimo Paese tra città diverse. Le esigenze contenute nel dossier di richieste del proprietario dell’evento sono complesse. Le qualità intrinseche del sito, la volontà popolare e la collaborazione regionale sono aspetti fondamentali per una candidatura. Esempio: la candidatura di Sion alle Olimpiadi invernali del 2006. 20 SENTEDALPS SENTEDALPS 21 L’OFFERTA CAPITOLO 3 DI SITI CHE POSSONO ACCOGLIERE EVENTI SPORTIVI Conoscere bene le differenti tipologie di eventi sportivi e di candidature non è il solo elemento che porta alla scelta di un evento. Sono ugualmente importanti, e devono essere analizzate approfonditamente, anche le caratteristiche del potenziale sito di svolgimento 3.1 Le caratteristiche dei luoghi di accoglienza Di fronte all’abbondanza di eventi sportivi, si trova una moltitudine di siti suscettibili di accoglierli. Spesso situati in un ambiente naturale geografico simile (in questo caso quello dell’Arco Alpino), i luoghi di accoglienza si differenziano per caratteristiche intrinseche di tipo materiale e immateriale. Per quanto riguarda le caratteristiche materiali possiamo distinguere i seguenti aspetti: • le particolarità geografiche del sito: queste coprono tanto gli aspetti geomorfologici quanto quelli climatici. Il luogo in sé, particolarmente per la sua urbanizzazione e la sua morfologia, può offrire delle caratteristiche propizie allo svolgimento di determinati eventi. L’esistenza, l’accessibilità e il possibile sfruttamento di rilievi montuosi, di altopiani e di valli, così come di specchi d’acqua, sono aspetti evidentemente in grado di influenzare in modo immediato il tipo di eventi sportivi suscettibili di essere accolti. È importante sottolineare che, in funzione della tipologia di evento sportivo considerato, queste particolarità si rivelano dei vantaggi concorrenziali o al contrario degli svantaggi, in particolare nei casi in cui l’evento si svolge nei pressi di siti che sono oggetto di misure di protezione della natura e del paesaggio. Esempio: la città savoiarda di Bourg Saint Maurice possiede un sito naturale per la pratica della Canoa - Kayak. La sua candidatura ai Campionati del Mondo aveva un duplice scopo: mostrare ai praticanti le attrattive del sito e attirare il grande pubblico in Savoia durante l’estate. 22 SENTEDALPS SENTEDALPS 23 • Le strutture sportive: nel contesto dell’Arco Alpino possiamo pensare innanzitutto alle piste di neve così come alle installazioni di risalita meccanica che permettono di accedervi. Gli stadi, le piste di pattinaggio artificiali, le piscine, i campi da tennis, i campi da golf e altre strutture polivalenti diventano così parte delle infrastrutture sportive classiche destinate all’utlizzo da parte della collettività. Tuttavia, anche se recenti, queste strutture sportive spesso non possono accogliere che eventi relativamente piccoli. Infatti, a causa sia della loro incapacità ad accogliere spettatori che delle esigenze tecniche dei proprietari di eventi, le infrastrutture esistenti devono solitamente essere adattate ai bisogni specifici dell’evento. Tali adattamenti sono costosi e, all’investimento richiesto, si aggiunge talvolta un aumento dei carichi di sfruttamento che, in certi casi, possono risultare non adeguati ai mezzi della collettività locale. È quindi necessario, per le autorità politiche dei luoghi di accoglienza, considerare con attenzione le ricadute a lungo termine derivanti dalla costruzione di impianti sportivi per un evento particolare. Esempio: le Universiadi di Innsbruck 2005 e di Torino per l’attribuzione di un evento sportivo. Esempio: l’attribuzione a Cras Montana dell’organizzazione dei Campionati del Mondo di Sci Alpino del 1987 fu favorita dalla realizzazione di un progetto cittadino di costruzione di un centro congressi ed espositivo (le Regent). Le caratteristiche immateriali di un luogo di accoglienza riguardano essenzialmente i quattro elementi seguenti: • 2007 che si svolgeranno dopo i Giochi Olimpici e che utilizzeranno le stesse infrastrutture. • Le infrastrutture generali: sono quelle che non servono direttamente per l’evento ma che sono tuttavia indispensabili per la sua buona riuscita. Si tratta principalmente delle vie di accesso ai siti, delle infrastrutture di trasporto pubblico (stazioni, aeroporti, autobus ecc.), degli ospedali, delle stazioni di depurazione, eccetera. Ogni evento sportivo di grande importanza implica tanto dei flussi di persone dirette verso il sito di svolgimento quanto dei flussi all’interno del sito stesso. All’inizio di ogni processo di candidatura devono essere valutati i presumibili flussi generati dall’organizzazione dell’evento sportivo, secondo un apprezzamento serio ed obiettivo, per identificare nel termine più breve possibile la fattibilità, la natura e la dimensione delle azioni correttive o preventive da intraprendere. Esempio: numerose Federazioni Internazionali, ha sviluppato una politica municipale di accoglienza di eventi sportivi a partire dagli anni novanta. • le difficoltà di accesso a Davos e St-Moritz (Svizzera) hanno reso molto difficile per questi luoghi accogliere i Giochi Olimpici Invernali dei giorni nostri. • 24 Le infrastrutture turistiche: sono costituite da hotel e ristoranti (per i quali la capacità di accoglienza è determinante), centri congressi e per esposizioni, spazi culturali, luoghi per il tempo libero eccetera. Per i mezzi logistici messi a disposizione, i centri congressi sono di solito molto apprezzati degli organizzatori e dai media, offrendo a questi ultimi l’opportunità di strutturare al meglio la delocalizzazione temporanea del loro apparato amministrativo. Inoltre, la possibilità di offrire differenti attività di tempo libero o culturali agli spettatori, al personale accompagnatore, ai giornalisti e ai concorrenti stessi, costituisce uno dei vantaggi più apprezzati SENTEDALPS La politica più o meno esplicita in materia di accoglienza di eventi sportivi: l’esistenza di una politica locale, regionale, addirittura nazionale di accoglienza di eventi sportivi è di grande importanza perché è rischioso sperare di ottenere, alla fine, delle ricadute positive a livello economico e sociale investendo nell’organizzazione di eventi sportivi senza che questi rientrino in un concetto di sviluppo chiaramente definito. I responsabili politici della zona devono giustificare la volontà di impegnarsi in questo settore piuttosto che in altri. Quando esiste una politica definita, una regione può decidere di impegnarsi per determinate categorie di eventi. Lo scopo di questa politica è di precisare il ruolo dei poteri pubblici regionali così come di procurar loro uno strumento decisionale per valutare i progetti su una base condivisa e rigorosa. I legami tra i settori turistici, amministrativi e sportivi della regione devono essere essere presi in considerazione attraverso una capacità di lettura «politica». Esempio: la città di Losanna, sede del CIO e di Le competenze locali in materia di organizzazione di eventi: le esperienze precedenti acquisite in materia di organizzazione di eventi sportivi costituiscono ugualmente un punto importante da prendere in considerazione perché consentono l’acquisizione di competenze chiave, particolarmente per ciò che riguarda la collaborazione tra collettività vicine o nel rapporto con le collettività di livello superiore. Queste competenze risiedono spesso in un gruppo più o meno vasto di volontari motivati. Esempio: dall’organizzazione dei Giochi Olimpici di Albertville nel 1992, la Savoia ha moltiplicato le candidature sportive, basandosi in particolare sulla rete dei volontari del 1992. • Il posizionamento in termini di marketing turistico: i luoghi di destinazione (stazioni, città, regioni) che organizzano degli eventi sportivi vogliono generalmente aumentare la loro notorietà e avvantaggiarsi sui concorrenti. Al di là di questo obiettivo tradizionale, gli eventi sportivi contribuiscono sempre più alla creazione e al mantenimento di un’immagine SENTEDALPS 25 propria del luogo («branding»). Al giorno d’oggi non è raro vedere dei luoghi di destinazione che sostituiscono o rafforzano le iniziative private nella sponsorizzazione di eventi giudicati coerenti con le loro politiche di “marchio”. La creazione o il rinnovamento dell’immagine è un’azione di lungo periodo, come lo è il processo diretto ad ottenere la presenza di eventi sportivi importanti. Di conseguenza, gli eventi sportivi si rivelano dei vettori fondamentali nel processo di “branding” di una destinazione. d’acqua necessari per gli sport acquatici, eccetera. Esempio: la stazione di Sestriéres (2.000 metri d’altezza) accoglie le prove di Sci Alpino nel quadro dei Giochi Invernali 2006 organizzati dalla città di Torino (300 m). • Esempio: l’associazione responsabile della promozione del turismo in Tirolo ha voluto sponsorizzare maggiormente le grandi manifestazioni sportive organizzate in estate per far conoscere meglio il Tirolo durante questa stagione e far sapere al pubblico che questo Land è una regione privilegiata per la pratica dello sport estivo e per le «grandi» vacanze. • Il potenziale economico della regione: questo deve essere esaminato tanto dal punto di vista dei poteri pubblici che da quello delle società private. Mentre il ruolo principale del settore pubblico consiste nel garantire le condizioni di base, o addirittura nell’attivare delle garanzie per la copertura del deficit, è innanzitutto nel tessuto economico regionale che si devono cercare gli sponsor dell’evento. Quest’ultimo di conseguenza dovrà corrispondere nel migliore dei modi alla filosofia delle imprese regionali che applicano una politica di sponsoring selettivo. Esempio: il Grand Raid Cristalp di VTT (da Verbier a Grimenz) il cui sponsor principale, e parecchi altri, sono imprese del Vallese. 3.2 I diversi tipi di luoghi di accoglienza. Basandosi sulle caratteristiche materiali dei luoghi, è possibile proporre una tipologia dei luoghi di accoglienza che si incontra spesso nell’Arco Alpino. In funzione dell’evento, non è raro vedere parecchi siti allearsi per poter godere dei differenti vantaggi di ciascuno. Si possono distinguere: • 26 I grandi e medi centri urbani: beneficiano in generale di un’infrastruttura di base completa. Le loro vie di accesso sono molteplici e sopportano un certo sovraccarico di traffico soprattuo grazie ad una rete di trasporti pubblici diffusi ed ad alto rendimento. Questi luoghi possono far valere anche un’offerta completa in materia di attrezzature turistiche e del tempo libero. Nonostante alcune limitazioni in materia di mobilità, di logistica e di alloggio i centri urbani possiedono dei vantaggi concorrenziali che, in molti casi, li favoriscono per l’organizzazione e l’accoglienza dei più grandi eventi sportivi. Tuttavia questi siti devono, in funzione dell’evento organizzato, allearsi con le regioni periferiche che possiedono le caratteristiche geomorfologiche favorevoli alla pratica di determinati sport, come i rilievi montuosi necessari per la pratica dello sci alpino o del VTT, gli specchi SENTEDALPS Le piccole città o agglomerati di regioni periferiche: sono localizzate generalmente vicino alle stazioni di montagna. Anche se nella maggioranza dei casi possiedono un’infrastruttura di base completa, spesso non sono in grado di fare fronte a forti variazioni dei flussi di visitatori. La loro rete di trasporti pubblici è infatti meno diffusa e, d’altra parte, le possibilità di sistemazione alberghiera sono spesso insufficienti. Tuttavia esistono delle cittadine capaci di far fronte a questi problemi e che, grazie alla loro collocazione geografica privilegiata, possono partecipare all’organizzazione di eventi sportivi di dimensioni medie o grandi. Esempio: la città di Albertville, centro di gravità di una dozzina di stazioni del Tarentaise (Savoia, Francia), organizzò i Giochi Invernali nel 1992. • Le stazioni di montagna o di media montagna: hanno come principale carta vincente la prossimità immediata dei siti sui quali si svolge l’evento. Questo si verifica particolarmente in caso di eventi sportivi legati agli sport sulla neve. Con un’economia essenzialmente imperniata sul turismo e di conseguenza a carattere stagionale, le stazioni di montagna devono tenere conto di un’altra limitazione, vale a dire quella legata al periodo di durata del ciclo economico. Idealmente, gli eventi sportivi dovrebbeero essere organizzati in modo tale da lanciare o prolungare la stagione turistica regolare. Le attese dei clienti tradizionali sono spesso molto differenti da quelle della clientela legata ad un evento particolare. La coabitazione di queste due tipologie di pubblico spesso non è semplice e, in mancanza di una pianificazione seria, può provocare un impatto negativo sulla clientela tradizionale. Esempio: la città di Monthey (15.000 abitanti, Vallese, Svizzera) insieme alle stazioni circostanti è stata candidata all’organizzazione del Festival Olimpico della Gioventù Europea 2005, in particolare per mostrare le bellezze della regione sia in pianura che in montagna. L’evento sarà organizzato nel periodo del «vuoto» turistico di gennaio. 3.3 La scelta dell’evento adeguato. Valutando che deve necessariamente esistere una sinergia tra il sito ospitante e lo sport e/o l’evento scelto, Emery (1998) pone la domanda: «In che modo i responsabili dei siti potenziali selezionano le manifestazioni da accogliere?” I risultati dei suoi studi mostrano che nella realtà i candidati organizzatori si trovano di fronte a numerosi eventi, dei quali non conoscono in anticipo e nei dettagli i costi e i benefici, e che le decisioni sono prese di solito in maniera informale. Spesso, non si tratta di un processo di scelta basato su una decisione razionale. Gli argomenti sono formalizzati, in molti casi, solamente dopo la decisione. In effetti, al momento di scegliere un evento sportivo, SENTEDALPS 27 attirano un interesse particolare quelli che beneficiano di una copertura mediatica importante. Gli altri sono spesso trascurati. Restano da considerare le costrizioni, in termini di tempo e di spazio, imposte da un evento sportivo e l’appoggio incondizionato del sito ospitante e della sua popolazione, che sono fondamentali. Gli studi dedicati alla valutazione degli impatti economici e sociali di tali eventi portano a concludere che i vantaggi a più lungo termine dipendono soprattutto dalla capacità delle autorità di utilizzare l’evento come uno strumento per promuovere lo sviluppo della regione. D’altra parte, come abbiamo visto in questo capitolo, le caratteristiche del sito incidono molto sulla scelta dell’evento. Un buon rapporto tra i siti e l’evento è dunque fondamentale. Passando in rassegna le differenti caratteristiche di un luogo, è possibile farsi un’idea migliore del suo potenziale in termini di accoglienza dell’evento sportivo. Un sito potrà così decidere di lanciarsi o no nel «mercato» degli eventi sportivi. Questa analisi permetterà anche di valutare meglio la tipologia di eventi per cui si può candidare un determinato sito. Una vecchio regola teatrale, l’unità di tempo, di luogo e di azione, può rivelarsi utile per approfondire le ragioni della scelta di un evento e di una candidatura: • • • LA Evento Sportivo Azione Tempo Il «proprietario» di un evento è per definizione colui che ne attribuisce l’organizzazione ad un terzo e/o possiede i vari diritti, particolarmente di diffusione e di commercializzazione, di questo evento. 4.1 Le varie tipologie di proprietari I proprietari, che desiderano sviluppare innanzitutto la loro disciplina sportiva e/o il loro evento, devono venire convinti dagli organizzatori potenziali. Oltre alle loro ragioni intrinseche per lanciarsi, i candidati devono prendere in considerazione gli obiettivi dei proprietari. La domanda principale che deve porsi il candidato nell’organizzazione di un evento per soddisfare il proprietario è la seguente: «Che cosa possono portare il mio sito e la mia organizzazione in termini di valore aggiunto al proprietario dell’evento?» I proprietari si dividono in tre grandi categorie: le Federazioni Nazionali, le Federazioni Internazionali e le società private. • Le Federazioni Nazionali (FN): si occupano delle competizioni nazionali a livello del loro Paese. Per esempio, la Federazione Svizzera di Sci attribuisce ogni anno ad una stazione i Campionati Nazionali di Sci Alpino. Le FN sostengono anche le candidature agli eventi internazionali o fanno delle richieste di offerta per selezionare in anticipo un sito nazionale per una candidatura presso la Federazione Internazionale corrispondente. I Comitati Olimpici Nazionali fanno lo stesso nel loro Paese per i Giochi Olimpici. • Le Federazioni Internazionali (FI): sono proprietarie dei Campionati Fig. 5 - L’unità di tempo, di luogo e di azione applicata agli eventi 28 SENTEDALPS DOMANDA DEI PROPRIETARI DI EVENTI SPORTIVI Lo studio delle caratteristiche dei luoghi potenzialmente in grado di accogliere un evento sportivo ci consente di osservare le candidature dal punto di vista dell’offerta dei siti. Rimane da mettere in evidenza la domanda per identificare gli eventi disponibili e le attese dei proprietari. quali siti sono troppo lontani tra loro? (Unità di luogo) quale periodo e quale durata? (Unità di tempo) quali sport e quali partecipanti? (Unità di azione). Luogo CAPITOLO 4 SENTEDALPS 29 o Cppe del Mondo della loro disciplina e spesso di altre manifestazioni a livello Continentale o Mondiale. Ad esempio, la Federazione Internazionale di Sci è proprietario dei Campionati del Mondo di Sci Alpino. I giochi plurisportivi hanno le loro Federazioni proprietarie: il CIO per i Giochi Olimpici, la Federazione Internazionale degli Sport Universitari (FISU) per le Universiadi, i Comitati Olimpici Europei per il Festival Olimpico della Gioventù Europea (FOJE), ecc. • I proprietari privati: alcuni grandi eventi sportivi come i grandi tour ciclistici (Tour de France, Giro d’Italia, Vuelta), l’America’s Cup (AC Management), il rally Parigi-Dakar (ASO), e molti altri più piccoli appartengono a società private indipendenti dalle Federazioni Sportive. Per fare l’esempio del Tour de France, queste società sono spesso alla ricerca sia di siti dove «piantare le loro tende» che di organizzatori completi. Un processo di candidatura è comunque necessario. 4.2 Le esigenze dei proprietari Senza tenere in conto le attese specifiche dei diversi proprietari, si può dire fin d’ora che per i grandi eventi internazionali si assiste ad un processo di candidatura più o meno standard che si sviluppa nel seguente modo: 1. Le Federazioni Internazionali (FI), proprietarie degli eventi, invitano le federazioni nazionali (FN) a manifestare il loro interesse per la gestione di un evento; 2. La FI manda il suo dossier di richieste alle FN interessate con l’indicazione di una data ultima per la notifica della candidatura; 3. I candidati ufficiali ricevono le linee guida per il loro dossier; 4. La FI esamina i dossier e se necessario effettua delle verifiche sui differenti siti candidati predisponendo un rapporto di valutazione più o meno circostanziato; 5. I siti candidati presentano il loro dossier davanti ad un organo della FI (assemblea generale o, nella maggior parte dei casi, comitato esecutivo) che procede al voto; 6. In seguito al voto, il sito designato firma un contratto con la FI (per es. il famoso «contratto di città ospite» tra il CIO, la Città Olimpica e i suoi CNO). Questo processo implica talvolta una doppia candidatura: a livello nazionale per essere presi in considerazione dalla Federazione Nazionale, poi a livello internazionale. Per l’immagine dei Giochi Olimpici, alcune grandi manifestazioni prevedono anche un processo di preselezione (deposito di un primo dossier e/o visita del sito) per diventare candidati “ufficiali”. Al di là di questo processo più o meno standard, i proprietari di eventi, che siano federazioni o privati, hanno generalmente delle regole abbastanza precise relative all’attribuzione degli eventi e sul dossier di richieste minime. È conveniente conoscerle in dettaglio 30 SENTEDALPS quando si è interessati ad un evento particolare e assicurarsi che così vengano adempiute le condizioni di base. Esempio: il dossier delle richieste della FISU è estremamente dettagliato e offre un buon esempio delle esigenze imposte ai comitati di candidatura: lo si trova all’indirizzo: http://www.fisu.net/media/fichiers/339.pdf Esiste un certo numero di notizie di base e ciò permette di conoscere le richieste dei proprietari di eventi. A questo riguardo, possono essere utili i seguenti suggerimenti: • consultare sistematicamente quanto pubblicato dalle Federazioni Internazionali. La maggior parte del materiale si trova nell’AGFIS (www.agfisonline.com). I link alle federazioni affiliate sono aggiornati regolarmente. • eiste un calendario mondiale degli eventi sportivi (www.sportcal.com) che indica gli eventi già attribuiti e quelli che restano da attribuire. Indispensabile per non fissare una data troppo «occupata». • consultare la stampa sportiva specializzata e le riviste delle FI. • per quanto riguarda i proincipali eventi esistono dei siti di «valutazione strategica», come quello del Centro Francese per il commercio estero (www.planetexport.fr) e il sito privato www.gamesbids.com per i Giochi Olimpici. Occorre anche, se possibile, visitare delle città o stazioni turistiche che sono state già designate, eventualmente durante la manifestazione, per comprendere meglio le attese dei proprietari di eventi. Esempio: il comitato di candidatura di Monthey 2005 ha visitato parecchi FOJE prima del voto. Era presente anche con cartelli pubblicitari che evidenziavano la candidatura e la regione. Ugualmente, è stata studiata con attenzione l’organizzazione tecnica. 4.3 Strategie per rispondere alla domanda È fortemente consigliato per le regioni interessate alla candidatura ad un evento sportivo, possedere una linea strategica che punti sull’anticipazione per mettere in atto un’attività di «sorveglianza strategica», che consenta di entrare in competizione al momento giusto. Le ragioni di “alternanza” sono spesso considerate dai proprietari di eventi nella loro scelta, ed è importante per una SENTEDALPS 31 candidatura trovarsi “al momento giusto, al posto giusto”. Ugualmente devono essere presi in considerazione i diversi concorrenti e i i loro punti di forza in termini di valore aggiunto: la loro provenienza, la cultura sportiva che prevale nel loro Paese o il sostegno a livello nazionale sono tutti elementi che possono rivelarsi decisivi. Esempio: l’insuccesso della candidatura francese dell’Haute Maurienne per l’ottenimento dei Campionati del Mondo di Biathlon, di fronte ai Paesi dell’Europa del Nord e dell’Est che si appoggiano su una vera cultura del Biathlon e su partner economici forti; o ancora l’insuccesso di Aiguebelette per i Campionati del Mondo di Canottaggio 2007 di fronte ad un candidato tedesco, legato al fatto che i media germanici sono interessati a competizioni di questo sport, diversamente da quanto avviene per i media francesi. Un’associazione di città ospiti è stata creata a Losanna al fine di raggruppare le città (29 nel 2004) interessate a queste problematiche (www.ascavonline.com). È stato inevitabile constatare come non sia possibile lasciare gli aspetti che riguardano l’accoglienza alle singole candidature e come occorra organizzarsi efficacemente per sviluppare delle autentiche politiche pubbliche di sviluppo sportivo. Esempio: nel quadro di una politica di accoglienza di eventi sportivi, è stato costituito dalla città di Losanna un gruppo di lavoro per definire una strategia di scelta degli eventi. Sono state imposte delle condizioni: un’esperienza della città per la disciplina considerata, dei contatti con la Federazione Internazionale, un’attrattiva per lo sport, il sostegno della federazione nazionale. Per soddisfare questa domanda di eventi è opportuno per un Paese, una regione o una città che intendano ospitare eventi sportivi mettere in opera una strategia di accoglienza degli eventi stessi; ciò permette di ottimizzare le attività e migliorare le possibilità di successo. Alcuni Paesi, regioni o città hanno nominato dei responsabili pubblici e possiedono degli organismi specifici incaricati di seguire l’attribuzione di eventi sportivi (cfr. Quadro 1). Paese: - Canada (www.pch.gc.ca/progs/sc/pol/accueil-host/indexf.cfm) - Irlanda (www.arts-sport-tourism.gov.ie) - Danimarca (http://www.idraetsfonden.dk) Regioni: - Irlanda del Nord (www.nievents.co.uk) - Victoria (www.tourismvictoria.com.au/strategicplan/index.htm) - Savoia (www.cg73.fr/fr/actions/sport.shtm) Città: - Losanna (www.ifsport-guide.ch) - Montréal (www.sportmontreal.ca) - Rotterdam (www.topsport.rotterdam.nl) Tavola 1 – Esempio delle politiche pubbliche di accoglienza degli eventi sportivi. 32 SENTEDALPS SENTEDALPS 33 IL CAPITOLO 5 MANAGEMENT STRATEGICO APPLICATO AGLI EVENTI SPORTIVI La scelta per realizzare un evento sportivo è stata compiuta. Prima di assumere la decisione finale di presentarsi e al fine di agire in modo ragionato e produttivo, occorre compiere uno studio di fattibilità esaustivo della combinazione evento/luogo. È allora possibile e opportuno applicare principi e strumenti del management strategico ad una candidatura. Quali tecniche di pianificazione sono utilizzate prima dell’evento? Malgrado il costo di una candidatura, lo studio di Emery dimostra che pochi organizzatori formalizzano gli obiettivi, pianificano la candidatura o realizzano un studio di fattibilità. Le candidature sono condotte così sulla base di convinzioni personali e politiche. (Emery, 1998) 5.1 Il pre-dossier di candidatura Per determinare la fattibilità dell’organizzazione dell’evento che è stato ottenuto, occorre realizzare uno schema di dossier di candidatura. L’elaborazione di questo pre-dossier consente di fare una prima analisi dei temi da prendere in considerazione. Questi temi sono diversi ma comuni all’organizzazione di ogni evento di una certa dimensione che si svolge in più giorni. Per l’organizzazione delle Olimpiadi, il CIO ha raggruppato i diversi temi sotto forma di domande messe a disposizione delle città impegnate in una candidatura (città richiedenti). Anche se certe domande sono specifiche per l’organizzazione dei Giochi Olimpici, questi temi possono essere ripresi e trattati in modo globale in ogni pre-dossier; saranno perfezionati poi per il dossier di candidatura propriamente detto. La lista del CIO prevede venticinque argomenti raggruppati in sette temi principali. (cfr. Tavola 2) (CIO, 2003). 34 SENTEDALPS SENTEDALPS 35 I. 1. 2. 3. Introduzione: motivazione concetto opinione pubblica II. Sostegno politico: 4. sostegno del governo/sostegno del CNO e della città 5. 6. futuro comitato di candidatura aspetti giuridici III. 7. 8. 9. 5.2 L’analisi strategica La decisione di organizzare un evento può essere presa in modo ragionato, sulla base di un’analisi strategica. Rispondere alle prime due domande del ciclo di management strategico (cfr. Figura 6) permette di chiarire il processo di decisione. Finanziamenti: bilancio di candidatura bilancio dei giochi prospettive di reddito del COJO IV. Siti: Siti di gara : 10. siti sportivi esistenti/previsti/supplementari 11. mappe dei siti Altri siti : 12. villaggi olimpici/centro internazionale radio-televisivo/centro principale di stampa V. Alloggio: 13. hotel 14. alloggi per i media VI. Infrastrutture di trasporto: 15. infrastrutture di trasporto esistenti/previste/supplementari 16. aereoporto 17. documento di riepilogo delle infrastrutture di trasporto 18. difficoltà nei trasporti che la città considerata deve affrontare 19. orario che indica i tempi di viaggio VII. Condizioni generali, logistiche ed esperienza 20. data prevista per l’evento 21. popolazione 22. aspetti meteorologici 23. sviluppo 24. esperienza 25. sicurezza Tavola 2 - I sette temi principali per un pre-dossier di candidatura 36 SENTEDALPS Dove siamo attualmente? ANALISI VISIONE Dove vogliamo andare? CONTROLLO Abbiamo realizzato la nostra visione? AZIONE Come ci possiamo arrivare? Fig. 6 - Il ciclo del management strategico adattato ad una candidatura • L’analisi: è possibile fare un’analisi SWOT (Strengths, Weaknesses, Opportunities, Threats) della combinazione evento/luogo. Allo scopo di determinare i fattori critici di successo della candidatura, questa analisi cerca di identificare le Minacce e Opportunità così come i Punti di Forza e Debolezza della combinazione. Per fare ciò, si studia l’ambiente naturale interno (i punti forti ed i punti deboli interamente sotto la responsabilità della candidatura, ad esempio la dispersione dei differenti siti) e l’ambiente naturale esterno (le opportunità e le minacce sulle quali è possibile esercitare invece poca influenza, ad esempio le altre candidature). Non esiste un ordine particolare per condurre correttamente questa analisi. I differenti fattori che corrispondono ad ogni categoria possono essere riportati e suddivisi in classi secondo l’ordine di importanza in una matrice 2 x 2 (cfr. Quadro 3). Visione ottimista Analisi interna Analisi esterna PUNTI DI FORZA OPPORTUNITA’ Visione pessimista PUNTI DI DEBOLEZZA MINACCE Tavola 3 - Matrice d’analisi SWOT SENTEDALPS 37 In seguito a questa analisi può essere fatta una diagnosi, che evidenzi ciò che funziona bene o meno bene nella candidatura potenziale ed in quali condizioni generali la stessa si iscrive. La diagnosi permette di liberare dei fattori critici di successo basati su un miglioramento dei punti deboli (mantenendo i punti forti) e lo sfruttamento di opportunità (nel tentativo di bloccare le minacce). • La «vision»: rispondere alla domanda «dove vogliamo andare?» consente di definire una «vision», una «mission» e degli obiettivi che il candidato dovrebbe adottare sulla base dell’analisi precedente. Le nozioni di «vision» e di «mission» sono molto simili e possono essere talvolta confuse. Una «vision» può essere definita come un obiettivo a lungo termine, mentre le ragioni di esistenza costituiscono principalmente la «mission» di un’organizzazione. Una «mission» evidenzia così le grandi linee della candidatura, e consente di motivare sia gli eventuali donatori sia tutti gli altri soggetti coinvolti, aiutando inoltre a valutare il successo dell’organizzazione. La «mission» si basa su una serie di discussioni con gli attori della candidatura: deve essere coerente con i valori condivisi e rivestire interesse per le differenti parti coinvolte. Essa permette così, con l’aiuto di alcune frasi, di riassumere le ragioni per le quali si vuole organizzare un evento. Le parole “non dette” sono estremamente importanti. Il fatto che una «mission» resti nel vago non genera problemi. Il rischio di non affrontare i punti concreti tuttavia esiste, rischio che può essere evitato definendo degli obiettivi precisi che indichino ciò che la candidatura vuole raggiungere. dei visitatori) e il coefficiente regionale (moltiplicatore) (cfr. figura 7) (Stritt & Voillat, 1997). Spese di candidatura, di funzionamento, per le infrastrutture e dei visitatori nella regione Salari Volume d’affari delle imprese Effetti diretti Effetti indiretti Rientro primario = effetti diretti + effetti indiretti Moltiplicatore Effetti indotti Rientro totale = rientro primario + effetti indotti Fig. 7 -Il meccanismo del moltiplicatore Esempio: «Che i Vallesiani e tutti gli Svizzeri si riuniscano intorno ad un progetto equilibrato per accogliere la gioventù sportiva del mondo, in un Paese ricco di natura e di cultura, per favorire la coesistenza pacifica e lo sviluppo duraturo» era la «mission» della candidatura di Sion per i Giochi Olimpici del 2006. 5.3 L’analisi economica Abbiamo visto come la scelta di un evento sportivo può essere fortemente influenzata dal suo impatto potenziale sulla regione organizzatrice. Tuttavia, al momento della candidatura, questo effetto è ancora sconosciuto. Conviene quindi definire in modo più preciso le misure da considerare, utilizzando due metodi classici in economia: lo studio d’impatto e l’analisi costi-benefici • 38 Lo studio di impatto: qualunque sia il modello utilizzato per effettuare uno studio d’impatto, questo riporta solitamente dei dati facili da diffondere tramite i mass-media: il montante totale di ricaduta (ritorno totale) espresso in moneta locale e il numero di posti di lavoro creati in un certo numero di anni. Il rientro totale di un evento in una regione (incidenza regionale delle spese) è ottenuto moltiplicando le entrate primarie, generate dal totale delle spese (spese della candidatura, della gestione, delle infrastrutture e SENTEDALPS Restano ancora da considerare gli impatti socioculturali e ambientali, fondamentali dal punto di vista dello sviluppo duraturo ma spesso non considerati negli studi di impatto di taglio rigorosamente economico. Essi meritano invece di essere precisati, come proposto da uno studio che ha analizzato l’impatto delle manifestazioni sportive in Svizzera, in base alle tre dimensioni dello sviluppo duraturo. Sono stati identificati ventitre indicatori che permettono di calcolare sei rapporti (www.sportevent-scorecard.ch). L’utilizzazione degli indicatori è così alla base del metodo OGGI (Olympic Games Global Impact) sviluppato su incarico del CIO. Questo metodo si propone di valutare un insieme di indicatori attinenti alle sfere economiche, socioculturali ed ambientali da utilizzare per qualificare ogni edizione dei Giochi, permettendo così di valutarne l’impatto globale, misurando sistematicamente tali indicatori nel corso di un periodo di dieci anni (dagli inizi di una candidatura olimpica fino allo scioglimento del comitato organizzatore). Complessivamente sono stati definiti centosessanta indicatori (Griethuysen & Hug, 2001). Il metodo OGGI può applicarsi anche ad altre manifestazioni che abbiano un impatto temporale e spaziale significativo per lo sviluppo di un territorio. SENTEDALPS 39 «Non è sufficiente calcolare l’impatto economico di un progetto se non si valuta quale sia l’utilità per la popolazione di un tale progetto. Un calcolo delle ricadute economiche non può, per definizione, dimostrare la convenienza di un progetto. Ci dice semplicemente che il progetto in questione potrà generare un certo volume di attività economica e dei posti di lavoro. Non ci chiarisce però se questo progetto merita o no di essere realizzato». (Gouguet, 2004). • L’analisi costi - benefici: consiste nel monetizzare l’insieme dei costi e dei benefici generati da una manifestazione allo scopo di stimare i suoi effetti positivi e negativi sul benessere di un territorio e di una comunità. Questi costi-benefici possono essere di tipo economico o non economico, diretti o indiretti. La politica canadese in materia di accoglienza di eventi precisa proprio questa dimensione (www.pch.gc.ca/progs/sc/pol/accueilhost/index_fcfm). Analizzando l’evento sportivo in termini di variazione di benessere, l’analisi costibenefici si collega a ciò che dovrebbe motivare ogni iniziativa (e spesa) pubblica in materia, vale a dire gli effetti sullo sviluppo umano (duraturo) piuttosto che sul solo sviluppo economico (Chappelet, 2004). Secondo l’immagine che hanno i politici canadesi e francesi dell’accoglienza in relazione agli eventi sportivi, i poteri pubblici non dovrebbero, in futuro, investire se non in manifestazioni capaci di procurare vantaggi sul piano economico, sociale, sportivo e culturale, senza mettere in pericolo l’ambiente naturale del sito considerato. Dovrebbero dunque imporre delle condizioni, come ad esempio una procedura precisa per concedere sovvenzioni, già a livello di candidature. Condurre un studio di impatto o un’analisi costi-benefici completa prendendo in esame tutti gli elementi dello sviluppo duraturo non è cosa agevole per il soggetto ospite, ed esige la raccolta di numerosi dati. Consapevole della necessità di tali studi, ma anche delle difficoltà applicative e dei relativi costi, l’Alliance Canadienne de Tourisme Sportif (ACTS) propone un Modello di Valutazione Economica del Turismo Sportivo (MEETS) (www.canadiansporttouri sm.com). Il suo obiettivo è l’elaborazione di uno strumento facile da utilizzare (la sola informazione richiesta riguarda i dati demografici di base dei partecipanti e degli spettatori, ai quali si aggiungono alcune notizie contenute nel businessplan dell’evento) e di facile accesso (ciò è stato possibile rendendo il modello disponibile su Internet). Questo modello meriterebbe tuttavia di essere esteso alla sfera sociale e ambientale. 40 SENTEDALPS CAPITOLO 6 L’ORGANIZZAZIONE DEL COMITATO DI CANDIDATURA Il comitato di candidatura costituisce il legame fra i proprietari degli eventi, le autorità pubbliche dei siti e le altre parti. Si tratta essenzialmente di un’organizzazione orientata alle pubbliche relazioni a carattere effimero. Allo scopo di raggiungere il suo obiettivo principale (ottenere l’attribuzione dell’evento), l’organizzazione del comitato non può essere lasciata al caso. 6.1 L’aspetto giuridico Gli eventi sportivi diventano sempre più complessi, e quindi è augurabile che si disponga fin dal momento della candidatura di una struttura giuridica chiara. Questo permette di attribuire al comitato di candidatura la personalità giuridica e di evitare che i membri del comitato siano personalmente responsabili degli impegni finanziari e contrattuali derivanti dalla candidatura stessa. È ugualmente indispensabile stipulare le coperture assicurative necessarie, in particolare per quanto riguarda la responsabilità civile. Fra le differenti forme giuridiche esistenti, la scelta dipende molto dalla dimensione dell’evento, dalle esigenze dei proprietari o dagli obblighi legali imposti dalle autorità pubbliche. • L’associazione senza scopo di lucro: è la forma giuridica più frequentemente utilizzata dalle Federazioni e dal movimento sportivo in generale, a livello sia nazionale che internazionale. Questa forma giuridica è l’ideale per manifestazioni di tutte le dimensioni. Gli statuti sono semplici da redigere: devono menzionare gli organi, le risorse e la volontà di dar vita ad una entità. E’ sufficiente la scrittura privata , e non occorre la stipula di un atto notarile. Naturalmente, si dovrà tenere conto della normativa esistente nei diversi Paesi. Esempio: il Comitato di candidatura di Sion 2006 è stato creato nella forma giuridica di associazione ai sensi degli articoli 60 e seguenti del Codice Civile svizzero. SENTEDALPS 41 • La società di capitali: è una struttura giuridica molto più complessa e meno adatta alle candidature. Gli statuti hanno un contenuto in gran parte fissato dalla legge. L’iscrizione alla camera di commercio è obbligatoria, così come il fatto di tenere una contabilità particolare. Occorre inoltre sottoscrivere un capitale minimo. Le candidature dei Paesi dell’Arco Alpino non sono organizzate quasi mai in questa forma, che invece è utilizzata abbastanza frequentemente nei Paesi Anglosassoni. Mintzberg, vedere sotto), il che implica che non esiste una delimitazione chiara tra le direzioni (“sommità strategica” secondo l’espressione usata da Mintzberg) e i collaboratori («centro operativo»). Le stesse persone si ritrovano spesso nelle diverse posizioni, strategiche ed operative. Esempio: «in una fase di pre-candidatura, è stato predisposto un gruppo di lavoro composto da cinque persone guidate dall’Associazione della regione Monthey/Saint-Maurice. Nessuna organizzazione gerarchica era presente all’interno del gruppo, mentre era stata prevista una separazione dei compiti per dipartimento». (Studio di caso FOJE 2005, p. 91). Esempio: il Comitato di candidatura di Salt Lake City 2002 è stato organizzato sotto forma di una società a scopo non lucrativo (non profit corporation) secondo le leggi dello stato dell’Utah (Stati Uniti). • La fondazione: è una struttura pochissimo utilizzata, in particolare per quanto riguarda i comitati di candidatura. Essa è riservata normalmente agli organismi destinati a durare nel tempo. Esempio: il Comitato Organizzatore L’Adocrazia, detta anche “organizzazione innovatrice”, definisce una configurazione complessa e non normata. Si tratta di una struttura estremamente fluida dove il potere passa costantemente da un individuo all’altro e dove il coordinamento e il controllo sono realizzati per adattamento reciproco ed interazione di esperti (Mintzberg, 1990). delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 (TOROC) è uno dei rari casi di utilizzo di una fondazione di diritto privato. • Il gruppo di interesse pubblico (GIP): è un ente morale di diritto pubblico (francese) a scopo non lucrativo, dotato di autonomia finanziaria, che riunisce soggetti pubblici (collettività territoriali, enti pubblici) tra essi o con soggetti privati (associazioni, per esempio) allo scopo di realizzare delle operazioni di interesse comune, ad esempio nel campo sportivo. L’articolo 50 della legge n° 84-610 del 16 luglio 1984 ha fornito la possibilità di creare dei GIP nel campo sportivo. Il decreto n° 86-543 del 14 marzo 1986 precisa le condizioni generali (Barreau, 1998). Esempio: la città di Parigi, la regione dell’Ile-de-France, lo Stato ed il Comitato Olimpico e Sportivo Francese hanno costituito il 25 maggio 1999 un GIP per la candidatura della capitale francese ai Giochi Olimpici Estivi del 2008. 6.2 La risorse organizzative L’organizzazione del comitato in quanto tale rappresenta un passo importante, poiché deve essere chiara e strutturata. Il buon funzionamento così come la visibilità del comitato di candidatura dipende in gran parte dalle scelte in tema di organizzazione strutturale. Il comitato ha il dovere di seguire una logica di crescita e svilupparsi man mano che il progetto prende forma; ogni tappa (comitato di iniziativa e comitato di candidatura) genera una maggiore complessità della struttura del comitato stesso. • 42 Il comitato di iniziativa: si tratta di un piccolo gruppo di persone che si riunisce in modo informale e decide di proporre una candidatura per un evento particolare. La sua configurazione è “adocratica” (nel senso di SENTEDALPS • Il comitato di candidatura: è un’organizzazione maggiormente strutturata dal punto di vista gerarchico, anche se resta relativamente aperta. La sua struttura è semplice (nel senso di Mintzberg). Si realizza una direzione («sommità strategica») chiara che fornisce le linee direttive della candidatura e che coordina le operazioni. Il «centro operativo» è formato da professionisti che hanno competenze precise per rispondere ai bisogni della candidatura, e il rapporto tra la «sommità» e il «centro» è poco sviluppato. Esempio: «a partire dal momento in cui la candidatura è stata ottenuta, questo gruppo di lavoro si è allargato sino a formare un comitato di candidatura composto da quindici persone. Sette persone, componenti il nucleo di base («centro operativo»), si dividevano il lavoro, completate dagli eletti («vertice strategico»): Sindaci di Comuni, Consiglieri di Stato, Deputati, rappresentanti del mondo economico. Eccetto un presidente che gestiva le sedute, questo comitato non aveva una struttura di tipo gerarchico. Il medesimo potere era attribuito a tutti i suoi membri». (Studio di caso FOJE 2005). 6.3 Le risorse umane L’organizzazione di una manifestazione sportiva deve essere fatta tenendo conto di un certo numero di attori chiave, indispensabili per la realizzazione di eventi sempre più complessi. Sia che si tratti della domanda di sicurezza (polizia, circolazione…), di attrezzature sportive (installazioni sportive) o di problemi SENTEDALPS 43 relativi al finanziamento (sovvenzioni), le autorità locali, regionali e/o nazionali rappresentano un partner indispensabile per un’organizzazione di successo. La fase di candidatura deve prendere in considerazione le attese e i bisogni di ciascuno. I seguenti attori dovranno essere rappresentati nel comitato di candidatura: • • Le autorità politiche: la presenza di uno o più rappresentanti eletti permette di rinforzare la legittimità della candidatura e di garantire il sostegno delle autorità pubbliche. Essa dà anche la credibilità e la stabilità necessarie per il dialogo con i partner. Esempio: il Presidente (Sindaco) della città, un Consigliere di Stato e un Consigliere Federale erano presenti nel Comitato di Candidatura di Sion 2006 Gli attori del turismo: la loro presenza consente di concentrarsi sull’immagine della regione candidata, basandosi il più possibile sui supporti di promozione, sulle strategie, sulle competenze operative e sui canali di comunicazione tipici della promozione turistica. Esempio: l’Ufficio del Turismo di Bourg Saint-Maurice e l’Agenzia Turistica Dipartimentale della Savoia erano entrambi rappresentati nel Comitato dei Campionati del Mondo di Biathlon 2007. • I responsabili di organizzazioni impegnate nello sviluppo durevole: il concetto di sviluppo durevole e i suoi tre pilastri (economico, sociale e ambientale) consentono di riunire elegantemente le ricadute al tempo stesso attese e inevitabili degli eventi sportivi. La presenza di rappresentanti di questo settore permette di anticipare, se non di evitare, gli impatti negativi sull’ambiente attraverso una pianificazione strategica ben impostata, evitando di essere costretti a reagire correggendo una serie di impatti negativi. Ciò consente di realizzare un guadagno in termini di tempo, di efficacia delle risorse finanziarie e umane, di credibilità e, fatto più importante, di legittimità. L’agenda 21 del CIO (http://multimedia.olympic.org/pdf/fr_report_ 300.pdf) o gli adattamenti fatti dalle Organizzazioni Sportive Nazionali possono essere utili a questo riguardo (http://devs.cnosf.com/images/ non è sempre facile da gestire. Le differenti attese dei membri del comitato non sono sempre pienamente compatibili, senza contare poi che anche la lotta per il potere può avere un ruolo significativo. Esempio: “le motivazioni dei componenti del Comitato di iniziativa e di candidatura di Sion 2006 erano di tipo personale e politico prima ancora che economico e turistico, trattandosi di persone giunte al termine della carriera politica o che puntavano alla rielezione. Ugualmente, esistevano dei dissensi perché diversi componenti volevano ricoprire la carica di presidente della struttura di candidatura.” Per gestire questo «team» composto in parte da volontari e sviluppare il dossier puntando verso il successo, il comitato di candidatura deve dimostrare competenze manageriali specifiche e di tipo differente: • • • capacità di leadership e di teambuilding competenze in materia di marketing e conoscenza degli strumenti e delle tecniche di promozione e comunicazione capacità di getione delle risorse materiali (finanze, informazione, comunicazione, eccetera) e immateriali (risorse umane, gestione dei tempi) Il comitato di candidatura deve essere capace di «vendere» e di fare accettare il progetto tanto sul piano interno che sul piano esterno. Per ottenere questo risultato è importante che i membri del comitato conoscano le lingue straniere, particolarmente durante le fasi di lobbying e di promozione dell’evento. Il sostegno di «fan» (volontari) contribuisce anche a rinforzare la comunicazione. Quando alcune risorse non sono disponibili all’interno del comitato, il ricorso a competenze esterne può rivelarsi necessario, particolarmente se si tratta di settori «tecnici» particolari come i trasporti o la sicurezza. La presenza di parti sociali (sindacati, associazioni di cittadini, di quartiere ecc.) è ugualmente auspicabile, poiché garantisce che le aspettative della popolazione residente in termini di lavoro, formazione o alloggi siano tenute in considerazione. Esempio: il contratto sociale previsto per la candidatura di Sion per i Giochi Olimpici 2006 e il «People’s Compact» previsto per la candidatura di Londra per i Giochi Olimpici del 2012. CNOSF/vrai_agenda21.pdf). Esempio: questo concetto è stato applicato per la prima volta nel quadro degli eventi sportivi per la candidatura di Sion ai Giochi Olimpici 2006 (cfr. «iI Libro Arcobaleno dello Sviluppo Duraturo» pubblicato in questa occasione). In certi casi questi attori non solo sono rappresentati in seno al comitato, ma sono anche un elemento base della candidatura. Gli attori del turismo sono spesso presenti; abbiamo visto che anche le autorità pubbliche sono sempre più coinvolte, instaurando politiche di accoglienza in tema di eventi sportivi. Tuttavia, anche se questa rappresentazione diversificata è utile e necessaria, 44 SENTEDALPS 6.4 Le risorse finanziarie I costi di una candidatura possono differire notevolmente in base alle dimensioni e all’importanza dell’evento e in base agli investimenti necessari. I bilanci delle candidature studiate variano tra i 10.000 euro per i Campionati del Mondo di Cross Country a Saint Galmier (Francia) e i 25 milioni di franchi svizzeri per la candidatura ai Giochi Olimpici Invernali del 2006. È comunque indispensabile garantire una buona pianificazione finanziaria. Il comitato deve guardare al SENTEDALPS 45 futuro e considerare tutte le voci finanziarie che occorono per realizzare la candidatura. In ogni caso la gestione finanziaria della candidatura deve avere come punto di riferimento le entrate e non le spese (che si devono adattare alle entrate). • • Le spese: per garantire una buona gestione finanziaria e non essere colti alla sprovvista dai diversi impegni, le spese devono essere stimate in modo generoso: nel dubbio, è preferibile indicare spese troppo alte piuttosto che troppo basse. Anche la gestione del tempo è un fattore chiave, e occorre richiedere non appena possibile delle quotazioni al fine di garantirsi ii migliori livelli di prezzo e di servizio. Infine, è bene prevedere un fondo di riserva che raggiunga almeno il 10% di ogni sezione. Le entrate: devono essere stimate con prudenza. Occorre prevedere in modo realistico le entrate da sponsorizzazione e da partnership, così come le sovvenzioni da parte degli enti pubblici, senza dimenticare che le sponsorizzazioni hanno un ruolo sempre più importante nelle candidature. IL CAPITOLO 7 LAVORO DEL COMITATO DI CANDIDATURA Abbiamo già detto che una candidatura è una sfida globale di comunicazione. Un tale processo di comunicazione può essere scomposto in tre sottoprocessi che si rivolgono a tre diverse tipologie di pubblico: coloro che valutano, coloro che decidono e i media. Questi sottoprocessi sono generici e possono applicarsi a qualsiasi tipo di candidatura. Essi sono completati da un processo di sostegno (amministrazione) e da un processo di management generale che collega tutti questi sottoprocessi. (cfr. Figura 8) Esempio: il budget della candidatura di Sion ai Giochi Olimpici 2006 è stato finanziato dagli sponsor per un totale di 18,5 milioni su un budget totale di 25 milioni di franchi svizzeri. 3 Clienti SPESE Salari e oneri sociali Amministrazione generale ENTRATE Contributi pubblici Stato Spese di ufficio Regioni, Cantoni Spese diverse Comuni Trasporti Partner privati Spese di rappresentanza Sponsor Alloggio Contributi in natura Spese di comunicazione Forniture Agenzie Altre entrate MANAGEMENT La tabella 4 ci mostra uno schema di budget di candidatura. DOSSIER DI CANDIDATURA Valutatori LOBBYING INTERNAZIONALE Decision Makers COMUNICAZIONE PUBBLICA Opinione/Media AMMINISTRAZIONE (Clienti interni) Fig. 8 - Il processo fondamentale di candidatura Stampa Multimedia 7.1 Il dossier di candidatura Spese di preparazione del dossier Assicurazione Altre SPESE TOTALI ENTRATE TOTALI Tabella 4 – Esempio di budget previsionale 46 SENTEDALPS Allo scopo di giungere alla decisione finale di candidarsi, abbiamo consigliato di realizzare un pre-dossier di candidatura (cap. 5). Si tratta di un documento ad uso interno che permette di verificare la fattibilità materiale dell’evento. Il dossier di candidatura propriamente detto si rivolge ai valutatori tecnici, spesso riuniti in una commissione di valutazione. In questo dossier vengono precisati i piani dettagliati di organizzazione futura (siti, installazioni, calendari, SENTEDALPS 47 alloggi, trasporti, eccetera). Questi piani devono essere preparati secondo le esigenze dei proprietari partendo dalle caratteristiche dell’evento, da esempi di organizzazione precedenti, dal parere di esperti e responsabili di siti, dalle autorità pubbliche, eccetera. Tutti i dossier di candidatura devono affrontare determinati temi (cfr. pre-dossier). A questo livello di candidatura, alcuni temi sono irrinunciabili: interessi divergenti. In effetti, è opportuno realizzare un’analisi «politica» dei componenti della giuria e dei loro interessi per valutare una serie di caratteristiche, come le suscettibilità e le abitudini di ciascuno. Inoltre, occorre sapere che il processo di decisione non è sempre razionale e che invece può comportare aspetti di tipo soggettivo e di emotivo. Ugualmente, occorre mantenere la consapevolezza del fatto che non è necessariamente il migliore dossier quello che vincerà, ma quello più convincente. • • • • • • • • • Esempio: pur con la forze di un sostegno nazionale importante e pur disponendo di un dossier tecnico molto ben valutato, la candidatura di Sion ai Giochi Olimpici 2006 ha trascurato l’attività di lobbying internazionale. Alcune persone chiave del processo decisionale sono state avvicinate nel modo sbagliato. Invece la strategia di lobbying di Torino, città concorrente che presentava un dossier valutato meno favorevolmente, è stata estremamente efficace. Ciò ha giocato un ruolo determinante nella procedura di assegnazione. le motivazioni del candidato; il consenso a livello sociale e politico; l’esperienza sportiva e organizzativa; le strutture sportive e l’ambiente; i trasporti e la logistica; la realizzazione di alloggi e ristoranti; il marketing e la comunicazione; i finanziamenti; la sicurezza. Esempio: il sito www.gamesbids.com mette a disposizione un gran numero di dossier di candidatura ai Giochi Olimpici. Essi sono generalmente di ottima qualità e permettono di farsi un’idea di ciò che viene richiesto dai proprietari di eventi. Da un punto di vista formale, il dossier deve presentarsi con una veste attraente (su carta e mediante supporti multimediali). Esso sarà presentato a tecnici ed esperti e alla fine a coloro che devono decidere, poco prima del voto finale. È da ricordare che un buon dossier è fondamentale per il successo della candidatura: è necessario per vincere, ma non è sufficiente da solo per avere successo. 7.2 La funzione di lobbying internazionale L’attività di lobbying si rivolge alle persone che partecipano alla decisione per l’attribuzione dell’evento. Essa deve convincerle che la vostra candidatura sia la migliore e quella meglio in grado di sviluppare e promuovere quello sport e quell’evento. Si tratta di una tecnica talvolta criticata ma irrinunciabile. Negli eventi internazionali i rapporti giocano un ruolo fondamentale, e questa dimensione non deve essere sottovalutata. Il comitato di candidatura deve disporre di componenti con una buona conoscenza delle istituzioni, del processo decisionale e dei personaggi chiave e che siano capaci di promuovere la candidatura in questi «circoli». Ciò è tanto più importante quando coloro che decidono parlano lingue diverse, sono di nazionalità differenti e hanno degli 48 SENTEDALPS Tenendo conto di coloro che decidono, occorre curare anche la presentazione finale. Tanto il contenuto quanto la forma della presentazione sono elementi fondamentali. È importante anche il modo con il quale viene presentata la candidatura: la presenza di un messaggio di rappresentanti del mondo sportivo, mediatico e politico permette di dimostrare il loro sostegno. Esempio: dopo l’insuccesso dell’anno precedente, i rappresentanti di Losanna si sono spostati in massa (30) alla presentazione finale per l’attribuzione dei Campionati del Mondo di Triathlon 2006. Erano vestiti tutti allo stesso modo e hanno distribuito del materiale pubblicitario. È anche stato presentato un video realizzato da esperti del settore. Questa seconda presentazione è stata coronata dal successo. 7.3 La comunicazione pubblica Questo processo si rivolge principalmente all’opinione pubblica e, attraverso essa, alle autorità pubbliche. Si effettua prima per mezzo dei media locali, poi nazionali, e quindi internazionali. Essa mira a dare un’immagine positiva e dinamica della candidatura e a dimostrare l’utilità dell’evento per la città/ regione. Questa comunicazione deve innanzitutto convincere i politici, e quindi gli elettori qualora sia stato organizzato un referendum/sondaggio (con riferimento, a seconda dei casi, agli oppositori o ai sostenitori). In un secondo tempo, un’opinione pubblica coesa può fare pressione a favore della candidatura su coloro che hanno il potere decisionale. Il sostegno nazionale è cruciale e consente di verificare che elementi di dissenso non possano recare danno al processo di candidatura, dimostrando inoltre la passione e l’entusiasmo che ruotano intorno al progetto. Al momento dell’evento, il processo di comunicazione pubblica si tradurrà in: SENTEDALPS 49 • • • stadi pieni, elevata audience televisiva, elevata vendita di biglietti e buon livello di merchandising. CONCLUSIONI Sono stati identificati tre fattori di comunicazione destinati a conquistare e rinforzare l’adesione dell’opinione pubblica: • • • studi e sondaggi: aiutano a capire l’opinione pubblica e offrono «visibilità»al consenso sociale. un rapporto collaobrativo con i media (principalmente locali: stampa, radio, TV ma anche affissioni e Internet): è un buon metodo per informare il pubblico e dialogare con esso. un «ambasciatore dell’evento» che possa rappresentare la candidatura e trasmettere un messaggio mediatico all’opinione pubblica. Questo ruolo può essere svolto efficacemente da una personalità famosa. Uno strumento presumibilmente efficace, ma che può rivelarsi un’arma a doppio taglio, è il referendum popolare. I Paesi che he hanno fatto uso sono pochi. Se si è rivelato estremamente proficuo nel caso della candidatura di Sion ai Giochi Olimpici Invernali 2006 con più del 67% di voti positivi, si è rivelato in compenso fatale per la candidatura di Berna ai Giochi Olimpici Invernali 2010. Più del 78% della popolazione ha rifiutato un credito di 22,5 milioni di franchi svizzeri, e ciò ha suonato “la campana a morto” per la candidatura. Un referendum negativo ha fatto rinunciare anche Innsbruck alla candidatura per l’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali 2006. Al giorno d’oggi, la decisione di presentarsi per accogliere un evento sportivo si basa oltre che su elementi emozionali anche su un’analisi razionale ed approfondita dei vantaggi e degli svantaggi di un tale passo. Fondata sulle esigenze dello sviluppo duraturo, una tale analisi presuppone non solo di tenere in considerazione le ricadute economiche e mediatiche di un evento sportivo, ma anche le sue ricadute ambientali e sociali. Le candidature sono condotte inoltre troppo spesso in modo improvvisato senza basarsi su modelli di management testati in occasione di altre candidature. La complessità degli eventi, così come l’aumento della concorrenza e delle condizioni imposte dai proprietari di eventi, esigono tuttavia un approccio professionale al processo di candidatura. Questa guida, basata tanto sulle conoscenze specifiche acquisite dal network SENTEDALPS quanto sull’analisi di casi e della scarsa letteratura esistente, ha consentito di evidenziare i fattori chiave di successo in materia di candidature per l’accoglienza di eventi sportivi. Tra i fattori di cui sopra, quattro appaiono particolarmente signficativi nella duplice ottica di presentarsi per un evento interessante e di ottenere il diritto ad organizzarlo: 1. 2. 3. 50 SENTEDALPS Inserire la candidatura in un’effettiva politica pubblica in materia di accoglienza di eventi sportivi: candidarsi ad accogliere un evento sportivo non deve rivelarsi un azzardo. Una regione o una città ospiti «potenziali» devono avere chiare le ragioni per attivarsi nel settore sportivo, valutando quali siano gli eventi più adatti alle loro caratteristiche socioeconomiche e di «location», e quali siano i mezzi che si vogliono impegnare per ottenere ed organizzare gli eventi sportivi. Sarà così possibile posizionarsi «nel momento giusto, nel posto giusto». Sviluppare la propria credibilità nel campo degli eventi sportivi: la concorrenza crescente, così come le esigenze sempre più rilevanti legate all’organizzazione di un evento, obbligano i candidati a dimostrare la loro professionalità. Concretamente, questo sviluppo passa attraverso l’organizzazione di eventi sportivi di minori dimensioni che consentono al sito di accoglienza di dimostrare la propria competenza nel settore. Comprendere il processo di decisione formale ed informale: le persone che decidono in merito all’attribuzione di un evento sportivo non si SENTEDALPS 51 4. basano unicamente sul rispetto dei criteri presenti nel dossier di richiesta del proprietario dell’evento, ma anche su criteri geografici o di altro tipo. Identificare e soddisfare i bisogni delle parti interessate costituisce senza dubbio un fattore fondamentale di successo. Offrire qualcosa in più rispetto al dossier di richiesta dell’evento: di fronte ad una concorrenza in materia di accoglienza di eventi sportivi sempre più agguerrita, il rigoroso rispetto degli impegni contenuti nel dossier non è più sufficiente. La città candidata deve proporre qualche cosa in più che crei i presupposti di un forte coinvolgimento emozionale e/o culturale, creando una forte sensazione di empatia nei confronti di coloro che valutano, dei media e di coloro che decidono. Questi fattori non sono una ricetta infallibile che porta al successo, ma tenerne conto consente sicuramente di posizionare al meglio una candidatura e di ottenere dei seri vantaggi concorrenziali. Seconda Parte STUDIO 52 SENTEDALPS DEI CASI SENTEDALPS 53 I CAMPIONATI DEL MONDO DI CANOA-KAYAK 2002 BOURG SAINT-MAURICE, FRANCIA Data: Luogo: Funzioni delle persone intevistate: Risultato: Dal 24 al 25 agosto 2002 Bourg Saint-Maurice, Savoia Sindaco Successo Fattori chiave di successo • • • • • • Sostegno della collettività pubblica Contesto geopolitico della candidatura Qualità della presentazione del dossier di candidatura davanti alla Giuria Divisione dei compiti nel contesto della candidatura Attività di lobbying Coinvolgimento dei media audiovisivi Il calendario La candidatura è stata una risposta alla richiesta della Federazione Francese di Canoa-Kayak (FFCK) che voleva effettuare una preselezione nazionale prima di presentare una candidatura ufficiale alla Federazione Internazionale. Nell’ottobre 1998, il Comune di Bourg Saint-Maurice ha presentato il progetto come aveva fatto già due anni prima per un’iniziativa identica. La candidatura si è appoggiata quindi sulla situazione esistente perché a partire dal 1969 questo Comune ha ospitato due volte i Campionati del Mondo (1969 e 1987) e possiede un sito naturale di competizione. Era anche stata presa in considerazione la possibilità di accogliere una Coppa del Mondo, ma la precedenza è stata data alla prova di Campionato del Mondo ritenuta maggiormente in sintonia con le attese degli organizzatori e dei partner potenziali. 54 SENTEDALPS SENTEDALPS 55 L’organizzazione della candidatura Lezioni ricavate La candidatura è stata sostenuta da un piccolo gruppo di lavoro formato da poche persone, poi, quando il progetto è cresciuto, si è passati ad un gruppo di una ventina di persone che si sono organizzate per portare la candidatura di fronte alla giuria. Non c’è stata una vera divisione nel processo di candidatura tra il momento della nascita dell’idea e quello della presentazione finale del progetto. Sono state programmate rapidamente alcune riunioni a cadenza settimanale, e nella fase di pre-candidatura non sono state create strutture specifiche; il gruppo di lavoro era rappresentato dal sindaco di Bourg SaintMaurice in carica a quell’epoca. Il Sindaco poteva contare in quel momento sul sostegno del club locale di Canoa-Kayak, dell’Ufficio del Turismo di Bourg Saint-Maurice, del Comitato Dipartimentale della Savoia di Canoa - Kayak e del Dipartimento della Savoia tramite i servizi dell’Agenzia Turistica Dipartimentale, specializzata nell’organizzazione di grandi eventi sportivi. L’organigramma era piuttosto semplice poiché il Comune e l’Ufficio del Turismo gestivano il dossier di candidatura (nella fase di preselezione e nella fase di selezione finale) – l’Agenzia Turistica Dipartimentale garantiva la produzione dell’evento e la sua gestione finanziaria – il club locale e la Federazione si dividevano la responsabilità degli aspetti sportivi della competizione. Non è stata creata alcuna struttura per sostenere la candidatura francese a livello internazionale, e i differenti partner lavoravano insieme senza una legami strutturati, in modo «ufficioso». Le spese derivanti dalla candidatura sono state prese in carico dalla Città. La città francese concorrente era Pau, che però non è stata presa in considerazione dal FFCK. In conclusione, possiamo affermare che l’organizzazione interna del gruppo di lavoro è essenziale, particolarmente nella fase di suddivisione dei compiti, e ciò fin dal momento iniziale della candidatura. Questa organizzazione interna deve essere fatta in anticipo e nella prospettiva concreta di organizzare l’evento. Ciò implica certamente la predisposizione di istruzioni per l’uso – un vero e proprio strumento di lavoro - per i promotori di questi eventi. Possiamo ugualmente osservare come il coinvolgimento delle collettività locali sia determinante, così come la presenza di una rete di persone che anima il gruppo di lavoro per migliorarne il rendimento. In senso ampio, possiamo anche constatare come la situazione geopolitica del territorio sia in grado di influenzare la buona gestione e la giusta conduzione di una candidatura. Infine, e questo è il caso quando ci sono molte candidature in concorrenza, la qualità della presentazione finale di fronte alla giuria è lo strumento finale che può determinare le scelte di coloro che devono decidere. Perché organizzare questo evento? La ragione più importante per candidarsi all’evento era rappresentata dall’intenzione di promuovere l’area come destinazione turistica estiva. La Savoia organizza spesso le sue azioni di promozione intorno a grandi eventi ed il Campionato del Mondo di Canoa - Kayak rappresentava un’opportunità notevole. In quel momento i «target» considerati erano due: il grande pubblico interessato al turismo estivo in Savoia (convincendolo a trascorrere le vacanze nel comune di Bourg Saint-Maurice), e gli appassionati di Canoa e di Kayak (promuovendo le attrattive naturali del sito). Per ottenere un tale risultato i promotori della candidatura contavano sull’effetto mediatico dell’evento e sulla dinamica generata da questo a livello locale. Ogni partner del progetto aveva anche delle motivazioni più specifiche, come ad esempio dare una nuova dimensione al bacino naturale di allenamento di Bourg Saint-Maurice o, ancora, promuovere lo sport in una cornice naturale in perfetta armonia con gli altri utenti (federazioni di pesca e ambientalisti). 56 SENTEDALPS SENTEDALPS 57 I CAMPIONATI DEL MONDO DI CROSS COUNTRY 2005 SAINT-ETIENNE, FRANCIA Data: Luogo: Funzione delle persone intervistate: Risultato: Dal 28 al 29 marzo 2005 Saint-Galmier, Loira Presidente del Comitato Organizzatore Successo Fattori chiave di successo • • • • • Sostegno della collettività territoriale Sito d’accoglienza adeguato alle esigenze della Federazione Internazionale Qualità e legittimazione del gruppo di lavoro Attività di lobbying Coinvolgimento dei media audiovisivi Il calendario È stato necessario un anno per presentare il dossier di candidatura per i Campionati del Mondo di Cross Country di Saint-Étienne/Saint-Galmier 2005. Le prime discussioni hanno avuto inizio nel novembre 2002, mentre l’approvazione del progetto è stata ufficializzata a fine settembre 2003 tramite la Federazione Internazionale di Atletica (IAAF). Il dossier di candidatura è stato presentato davanti a due organi decisionali: in un primo momento, davanti a una commissione della Federazione Francese di Atletica (febbraio 2003), in un secondo momento presso il Consiglio dell’IAAF (4 e 5 aprile 2003). Il bilancio della candidatura, coperto dal Comitato Dipartimentale di Atletica della Loira, ha raggiunto i 10.000 euro. 58 SENTEDALPS SENTEDALPS 59 I concorrenti Poiché la Federazione Francese di Atletica (FFA) aveva ottenuto dall’IAAF l’organizzazione dei Campionati del Mondo di Cross Country per il 2005, la concorrenza è stata unicamente nazionale. Nella fase di pre-candidatura sono stati identificati tre concorrenti francesi: Laval, Le Mans e Vittel. I primi due concorrenti, Laval e Le Mans, si sono ritirati di fronte alle richieste dell’IAAF e alla complessità del lavoro da svolgere. Vittel, comune dell’est della Francia, è noto anche per una marca di acqua minerale. Il fatto che la Coca-Cola fosse uno dei principali sponsor della manifestazione è stato uno dei fattori che hanno provocato l’insuccesso della candidatura di Vittel. Infatti, si prevede di mobilitare per l’evento più di 600 volontari durante un periodo di otto giorni. Inoltre, questi Campionati del Mondo consentiranno di sviluppare l’economia locale. Infatti, più dell’80% del 1.242.000 euro che rappresentano il bilancio dell’evento saranno reinvestiti «in loco». Non è stato realizzato nessuno studio di impatto per quantificare le ricadute dirette legate alla manifestazione, anche se gli organizzatori si attendono ricadute indirette e mediatiche, grazie in particolare alla copertura assicurata da France Télévision. Infine, la realizzazione di un simile evento consente sicuramente di acquisire competenze di tipo organizzativo e manageriale nel settore dell’organizzazione degli eventi sportivi internazionali. Il dossier – la presentazione L’organizzazione della candidatura La Federazione Francese di Aletica ricercava il miglior candidato nazionale per organizzare la manifestazione, e quindi ha preso in considerazione diversi Comitati Dipartimentali potenzialmente capaci di condurre a buon fine il progetto. Il Presidente della Federazione Francese di Atletica ha presentato il progetto in occasione di un’assemblea del Comitato Dipartimentale di Atletica della Loira, che ha immediatamente colto l’opportunità. All’epoca della fase di pre-candidatura si è costituito un gruppo di lavoro di tre persone, vale a dire un Presidente di club e due Vicepresidenti di Comitato Dipartimentale, compreso un ex sportivo di alto livello. La passione per lo sport e il desiderio di far conoscere la regione sono stati le principali motivazioni dei componenti del gruppo. Questa piccola organizzazione era del tipo “missionario” secondo la definizione di Mintzberg (1990), vale a dire caratterizzata da un’ideologia comune forte capace di far sì che ciascuno dei componenti potesse decidere o agire con la fiducia degli altri per il bene dell’organizzazione nella sua globalità. Quando la candidatura è stata ricevuta dalla Federazione Francese d’Atletica, tre persone espresse dalla Federazione Nazionale si sono aggiunte al gruppo di lavoro esistente. Questo Comitato non aveva una vera struttura gerarchica, e ogni membro si occupava di un settore differente. Perché organizzare questo evento? A livello di scelta dell’evento, non c’è stata una vera strategia da parte dei poteri pubblici o del Comitato Dipartimentale di Atletica. La proposta fatta dalla Federazione Francese di Atletica ha rappresentato una vera e propria opportunità che il Comitato Dipartimentale ha saputo cogliere in tempo. Oltre alla passione per lo sport, la ragione principale alla base dell’organizzazione dell’evento è identificabile nella volontà di promuovere la regione di Saint-Galmier e il sud del Dipartimento della Loira, mentre l’obiettivo è quello di far conoscere l’interesse e le specificità della regione. Questa manifestazione non permetterà di costruire delle nuove infrastrutture, ma sarà all’origine di interventi a carattere sociale. 60 SENTEDALPS L’elemento chiave del dossier di pre-candidatura era costituito dalla scelta del «sito». Infatti, per il gruppo di lavoro l’importante era sapere dove l’evento poteva aver luogo, poiché il sito doveva essere dotato di infrastrutture coerenti con le richieste della IAAF. Il secondo punto chiave del dossier era rappresentato dal coinvolgimento finanziario dei soggetti pubblici: Consiglio Regionale RhoneAlpes, Consiglio Generale della Loira, Città di Saint-Etienne e Saint-Galmier. Per quanto riguarda il sito, il gruppo di lavoro ha sollecitato la collaborazione di esperti della Federazione Francese di Atletica al fine di predisporre il dossier di candidatura. Al momento della presentazione di tale dossier i membri della IAAF hanno valutato positivamente il fatto che il sito fosse collocato in una città di medie dimensioni, prossima ad un aeroporto internazionale. Il dossier di candidatura è stato presentato, in partnership con la FFA, tramite strumenti informatici. Lezioni ricavate Il coinvolgimento delle organizzazioni pubbliche costituisce un’«arma» decisiva per condurre a buon fine il dossier di candidatura di una manifestazione sportiva internazionale. L’aiuto di un gruppo di esperti esterni non è necessario per preparare il dossier di candidatura ma resta indispensabile per la parte relativa alla organizzazione dell’evento. È da notare la scarsità di informazioni fornite dalla Federazione Internazionale di atletica (IAAF). A titolo di esempio, il dossier di richiesta della IAAF, relativo all’organizzazione dei Campionati del Mondo di Cross Country, è stato tradotto in francese ad opera del Comitato Dipartimentale di Aletica della Loira. L’attività di lobbying politico costituisce un elemento necessario per condurre a buon fine una manifestazione di questo tipo, e se fosse necessario ripetere l’esperienza gli organizzatori insisterebbero per ottenere maggiori garanzie dalla Federazione Internazionale. SENTEDALPS 61 I CAMPIONATI DEL MONDO DI BIATHLON SENIORS 2007 ALTA MAURIENNE, FRANCIA Data prevista: Luogo: Funzione della persona intervistata: Risultato Dal 4 al 13 marzo 2007 Alta Maurienne, Savoia Presidente della Comunità dei Comuni Fallimento Fattori chiave di insuccesso: • • • Attività di lobbying insufficiente Contesto geopolitico: concorrenza di paesi dell’Est che possiedono una cultura specifica nel Biathlon Scarsa visibilità di questa disciplina in Francia, per la quale manca il sostegno di partner forti (imprese/collettività/media) L’origine della candidatura Nel 1994, il Presidente del Consiglio Generale della Savoia contattò un bi-atleta di alto livello per sostenere la candidatura francese al Campionato del Mondo 2003 di Biathlon. Nell’Alta Maurienne il Consiglio era consapevole di avere un sito ideale in un’area legata culturalmente a questa disciplina. La candidatura era pienamente sostenibile anche per il fatto che molti bi-atleti di livello internazionale erano originari di questa valle. Le strutture permanenti di Biathlon (e il relativo progetto di sviluppo) rappresentavano un’ulteriore carta vincente di natura tecnica sulla quale i promotori della candidatura facevano affidamento; inoltre, l’Associazione dei Comuni ha sostenuto il progetto con la collaborazione delle istituzioni locali e regionali. Ciò che è successo in seguito ha confermato le previsioni degli organizzatori, dato che il sito dell’Alta Maurienne è stato preso in considerazione per i Campionati di Francia nel 1997, i Campionati d’Europa nel 2000 e i Campionati del Mondo Juniores nel 2004. 62 SENTEDALPS SENTEDALPS 63 L’organizzazione della candidatura L’Associazione dei Comuni ha avuto il compito di preparare la candidatura in collaborazione con una delegazione di sportivi di alto livello, responsabili per gli aspetti di natura tecnica, e una squadra di esperti indipendenti, responsabili della gestione dei tempi. L’Associazione dei Comuni ha gestito sia gli aspetti di natura finanziaria e tecnica (strutture di Biathlon) sia la promozione dell’evento. Di conseguenza, non è stato necessario creare nessun’altra struttura di candidatura, anche perché l’investimento richiesto poteva essere affrontato soltanto da un’autorità locale. Perché organizzare l’evento? La Maurienne e l’Alta Maurienne volevano sfruttare i Campionati Mondiali di Biathlon per promuovere l’immagine della valle, una destinanzione turistica messa in ombra dalla vicina Tarentaise. I Campionati Mondiali di Biathlon sembravano, inoltre, una competizione più accessibile che non una prova di Coppa del Mondo di Sci, anche se quest’ultima avrebbe offerto una maggiore copertura mediatica. Le motivazioni per ospitare un simile evento erano condivise da tutti gli attori locali, e l’Agenzia Turistica della Savoia, una struttura locale esperta nell’organizzazione di eventi, è stata coinvolta immediatamente. Gli organizzatori ritenevano inoltre che ospitare un Campionato del Mondo avrebbe consentito di aumentare la diffusione del Biathlon e incoraggiato la costruzione di strutture permanenti; quest’ultima, tuttavia, era più una motivazione per partecipare alla candidatura che una motivazione per ospitare l’evento. Infatti, una delle lezioni che si possono ricavare dall’esperimento del Biathlon è quella secondo la quale le strutture sportive non possono essere costruite per un evento importante senza considerarne l’utilizzo di lungo periodo (un’osservazione che è già stata fatta in occasione dell’organizzazione delle Olimpiadi di Albertville). Il contesto della candidatura e la sua presentazione accogliendo gli Juniores. La concorrenza è un elemento fondamentale nell’analisi di queste candidature, particolarmente di quella per il 2007, poiché i Paesi dell’Est e dell’Europa del Nord si basano su una vera cultura del Biathlon sostenuta dalla presenza di partner economici forti (imprese, collettività e media). I concorrenti sono stati considearti nel loro giusto valore e la candidatura francese si è dotata di un’identità forte per difendere le sue possibilità: lo sviluppo e la promozione del Biathlon attraverso un team organizzativo solido composto da campioni, dalla Federazione Francese e dalle collettività locali e regionali. La candidatura è stata presentata nel giugno 2002 a Nizza nel contesto del congresso annuale dell’IBU, organizzato in Francia. La presentazione è stata gestita come una vera serata di gala che ha impegnato risorse materiali, finanziarie e umane. Politici, sportivi di alto livello, rappresentanti di collettività locali hanno lavorato insieme per presentare la candidatura all’IBU: si è trattato di un approccio spettacolare diretto a convincere la giuria e a distinguersi dai concorrenti. I valori veicolati mediante questa presentazione erano, in senso generale, l’abilità francese per l’organizzazione dei grandi eventi sportivi e, in senso lato, l’affidabilità della candidatura (la sua autenticità) e la sua solidità grazie al forte coinvolgimento delle collettività. Purtroppo la Maurienne non è stata scelta, come già nel 2003, e gli organizzatori hanno deciso di lavorare per ottenere i Campionati del Mondo 2008 o 2009. Lezioni ricavate In conclusione, possiamo ricavare alcune importanti regole che, in un’ottica generale, devono accompagnare ogni processo di candidatura ai grandi eventi sportivi. Una di queste è la nozione di «processo» che indica sicuramente alcune tappe iniziali obbligatorie, come ad esempio la disponibilità di una struttura sportiva permanente ed utilizzabile, o ancora la presenza nella candidatura di una politica locale per lo sviluppo dello sport. Aver fatto esperienza con competizioni di portata minore (europea o juniores) è un’altra regola che aumenta il livello di credibilità della candidatura. È questo lo spirito con il quale una candidatura potrà aspirare seriamente al successo, ponendosi come obiettivo ultimo i Campionati del Mondo. Infine, una candidatura per un evento sportivo importante non può avere successo se non si tiene conto del contesto geopolitico, garantendo nel contempo un numero sufficiente di alloggi e un’attività di lobbying adeguata. La candidatura per il 2007 è nata in seguito a quella per il 2003 (fallita) perché era alquanto utopistico, all’epoca, pensare di preparare nel rispetto dei tempi e in conformità alle richieste della Federazione Internazionale di Biathlon (IBU) i Campionati del mondo del 2003. È quindi naturale che gli stessi promotori del progetto si siano interessati all’organizzazione dei Campionati del Mondo del 2007 quando quelli per il 2003 sono stati attribuiti ad un altro Paese. Magra ricompensa per alcuni o incoraggiamento a perseverare per altri, la Maurienne otteneva ugualmente, in compenso, i suoi Campionati del Mondo nel 2004 64 SENTEDALPS SENTEDALPS 65 I CAMPIONATI DEL MONDO DI CANOTTAGGIO 2007 AIGUEBELETTE, FRANCIA Data prevista: Dal 26 agosto al 2 settembre 2007 Aiguebelette, Savoia Luogo: Funzione della persona intervistata: Risultato: Direttore delle Politiche territoriali Fallimento Fattori chiave di insuccesso • • • Mancato coinvolgimento in competizioni di livello inferiore (europeo o juniores) prima di ottenere la legittimazione ad organizzare una competizione di alto livello Contesto geopolitico: lo sponsor principale della Federazione Internazionale di Canottaggio è tedesco, come il principale concorrente di Aiguebelette Scarsa copertura mediatica del canottaggio in Francia Il calendario Il dossier di candidatura è stato sviluppato nell’arco di dieci mesi, prima che a livello internazionale fosse scelta Monaco quale città organizzatrice dei Campionati del Mondo di Canottaggio 2007. Le prime discussioni sono cominciate a fine 2002 mentre la decisione finale è stata presa nell’agosto 2003. In un primo tempo, il progetto di candidatura di Aiguebelette 2007 è stato trasmeso per via elettronica alla Federazione Internazionale delle Società di Canottaggio (FISA), a fine marzo 2003. In un secondo tempo, il progetto è stato presentato e sostenuto davanti alla FISA, a Milano, in occasione del Campionato del Mondo di Canottaggio, il 1° giugno 2003. Sempre a Milano, la decisione finale è stata resa pubblica il 23 Agosto 2003 all’epoca del congresso annuale della FISA. Il bilancio della candidatura di Aiguebelette 2007 ha sfiorato i 15.000 euro. 66 SENTEDALPS SENTEDALPS 67 I concorrenti Il progetto di Aiguebelette 2007, sostenuto dalla Federazione Fancese delle Società di Canottaggio (FFSA) e dal Dipartimento della Savoia, ha rappresentato la sola candidatura francese. A livello internazionale, i tre concorrenti identificati fin dalla fase di pre-candidatura erano tutti europei, vale a dire Monaco in Germania, Amsterdam nei Paesi Bassi e una località bulgara. La città di Monaco a cui è stata affidata l’organizzazione rappresentava un concorrente molto serio, considerato il coinvolgimento della Germania nell’organizzazione di competizioni internazionali. Non è sorprendente dunque che le candidature di Aiguebelette e di Monaco siano state prese in considerazione poco dopo la presentazione del 1° giugno 2003. Alla fine, Monaco ha ottenuto l’organizzazione della manifestazione (86 voti per Monaco e 69 per Aiguebelette). Come spesso accade, il peso dell’attività di lobbying è difficilmente quantificabile, anche se possiamo constatare che lo sponsor principale della FISA è tedesco e che i media tedeschi sono molto interessati a competizioni di canottaggio, contrariamente ai loro omologhi francesi. L’organizzazione della candidatura Alla fine del 2002 gli atleti della squadra francese di canottaggio, così come alcuni membri della FFSA, si auguravano di ritrovare il lago di Aiguebelette nella cornice di una competizione internazionale. Il Dipartimento della Savoia, esperto in materia di organizzazione di grandi eventi, raccolse allora la sfida. Nella fase di pre-candidatura è stato costituito un gruppo di lavoro composto da tre rappresentanti dell’Agenzia Turistica Dipartimentale della Savoia (ATDS), fra i quali il Direttore Tecnico Nazionale della Federazione Francese delle Società di Canottaggio e il Presidente. Un rappresentante dell’ATDS, competente nel settore organizzativo e già sportivo di alto livello, aveva l’incarico di pilotare il gruppo di lavoro e distribuire i compiti fra gli esperti previsti nel dossier. È evidente che un’organizzazione di tipo strettamente gerarchico non poteva funzionare nel quadro di un tale progetto, ed era preferibile piuttosto una struttura “adocratica”, secondo la definizione di Henry Mintzberg. Durante la fase di candidatura, rappresentanti delle collettività territoriali hanno integrato, di tanto in tanto, il gruppo di lavoro. Perchè organizzare questo evento? evento avrebbe permesso di mobilitare un gran numero di volontari (più di 500). L’utilizzo delle infrastrutture ricettive di Chambéry e di Aix-Les-Bains, situate in un raggio di 25 chilometri dal lago di Aiguebelette, avrebbe ugualmente contribuito allo sviluppo dell’economia locale. Non è stato realizzato alcuno studio di impatto per determinare le ricadute dirette legate a questo evento, il cui il bilancio di previsione superava i 6 milioni di euro. Tuttavia erano attesi benefici indiretti (ad esempio in termini di promozione della zona) del valore di alcuni milioni di euro. Il dossier - la presentazione Le fasi di pre-candidatura e di candidatura sono state gestite da un vecchio atleta di alto livello, esperto nel settoer per avere collaborato alla realizzazione del dossier di candidatura dei Campionati del Mondo di Aiguebelette 1997 (candidatura sostenuta dal Dipartimento savoiardo). Il Presidente del Consiglio Generale della Savoia, tre rappresentanti della FFSA assieme al loro Presidente e il gruppo di lavoro dell’ATDS hanno garantito la presentazione e la promozione del dossier di candidatura di Aiguebelette davanti alle organizzazioni internazionali di canottaggio. La presentazione è stata effettuata con l’aiuto del programma Power Point, e ai votanti è stato distribuito un pieghevole descrittivo inteso a promuovere la candidatura. Il pieghevole è stato prodotto da una società specializzata in comunicazione. Lezioni ricavate La mancanza di coinvolgimento della FFSA nell’organizzazione di competizioni di portata internazionale da dieci anni (dai Campionati del Mondo di Aiguebelette 1997) ha rappresentato un punto di debolezza nel dossier di candidatura. Il sostegno dei media e degli sponsor non poteva essere controllato dal Comitato di Candidatura: lo sponsor principale della FISA è infatti tedesco e il canottaggio è un sport molto diffuso in Germania grazie ai mass media, mentre le televisioni francesi sono poco interessate alle manifestazioni internazionali di questo sport. Malgrado l’insuccesso della candidatura il coinvolgimento, la mobilitazione e l’impegno dei poteri pubblici nella realizzazione del dossier di candidatura dei Campionati del mondo di Aiguebelette del 2007 hanno rappresentato una carta vincente fondamentale nel garantire un alto livello di credibilità, coerenza e strutturazione al progetto. Fin dai tempi delle Olimpiadi di Albertville la politica dei grandi eventi costituisce un asse strategico importante per il Dipartimento della Savoia. Infatti, dal 1992 questo Dipartimento, forte di un’esperienza incontestabile in termini di organizzazione di manifestazioni sportive internazionali, rivendica una vera e propria politica di sostegno ai grandi eventi. L’obiettivo è far scoprire gli aspetti interessanti di una regione ricca di fiumi, di corsi di acqua e di un eccezionale patrimonio naturalistico e culturale. Sul piano sociale, l’organizzazione di un tale 68 SENTEDALPS SENTEDALPS 69 I GIOCHI OLIMPICI INVERNALI 2006 SION, SVIZZERA Data prevista: Luogo: Funzione della persona intervistata: Risultati: Dal 10 al 26 febbraio 2006 Sion, Vallese Direttore Tecnico del Comitato di candidatura Fallimento Fattori chiave di insuccesso: • • • • Attività di lobbying insufficiente sia dal punto di vista quantitativo che dal punto di vista qualitativo Mancata considerazione degli interessi extrasportivi di coloro che dovevano decidere Fiducia eccessiva nelle qualità del dossier tecnico Periodo di crisi del CIO Il calendario La candidatura per ottenere le Olimpiadi 2006 è durata tre anni: dall’aprile 1996 al giugno 1999, anche se le prime discussioni avevano avuto inizio addirittura nel giugno 1995. Sion era già candidata nel 2002 e il Consiglio Comunale della Città aveva deciso in segreto, alcuni giorni prima dell’attribuzione dei Giochi del 2002, di ripresentare una candidatura in caso di insuccesso. Per il 2006, la decisione a livello nazionale di candidarsi è stata presa nel dicembre 1995 dal Comitato Olimpico Svizzero (COS). I dossier di candidatura dovevano essere depositati presso il Comitato Internazionale Olimpico (CIO) nell’agosto 1998. La decisione finale in merito è stata presa nel giugno 1999 a Seul da un collegio selezionato di membri del CIO che, tra i cinque concorrenti, ha indicato due finalisti che sono stati poi votati da tutti i membri. Il bilancio della candidatura 2006 è stato pari a 25 milioni di CHF (quella del 2002 ammontava a 5 milioni), coperto dalle collettività pubbliche (4,2), dagli sponsor (18,5) e dall’avanzo di bilancio del 2002 (0.9). 70 SENTEDALPS SENTEDALPS 71 I concorrenti Da parte svizzera, erano in lizza altri tre progetti: Davos, Swiss Alps e Interlaken; il voto del COS in favore di Sion è stato unanime. A livello internazionale erano presenti a Seul cinque altri concorrenti: Klagenfurt, Zakopane, Helsinki, Poprad e Torino. Eccetto Torino, candidato dell’ultimo minuto, gli altri candidati erano stati presi in considerazione già in fase di pre-candidatura, ed era stato predisposto un sistema di monitoraggio. Per l’attribuzione di questa manifestazione, il peso dell’attività di lobbying è stato considerevole e ha contribuito a modificare la scelta. I membri dei comitati di candidatura hanno esercitato forti pressioni durante l’anno precedente il voto; così, i sei candidati erano a Nagano all’epoca delle Olimpiadi del 1998. A Seul, Torino e Sion furono designate come finalisti. Malgrado un dossier ben valutato dal punto vista tecnico e la posizione di candidato favorito, Sion è stata battuta da Torino al momento del voto per 53 voti contro 36. Sono numerose le motivazioni che possono spiegare la sconfitta di Sion, in particolare ragioni di politica olimpica: contrapposizione di blocchi e di dirigenti, l’insuccesso di Roma per la candidatura del 2004 che un membro italiano del CIO voleva vendicare e il peso delle dichiarazioni inopportune di un membro svizzero. Comunque, rimane il fatto che l’attività di lobbying da parte svizzera si è rivelata inadeguata. organizzatore, con la città di Sion intenzionata a riprenderne il controllo. Perché organizzare questo evento? La proposta di organizzare i Giochi Olimpici 2002 è venuta da due consulenti che hanno svolto un studio di fattibilità. L’idea di organizzare i Giochi Olimpici 2006 risale all’insuccesso del 2002. Le volontà di natura essenzialmente personale e politica erano completate dall’intenzione di organizzare «qualche cosa nel Vallese». L’idea iniziale di ospitare l’Esposizione Nazionale era stata sostituita dalla candidatura ai Giochi Olimpici 2002. Nessuno altro evento era stato preso in considerazione: il più grande sembrava il più adatto, e la sola variabile riguardava la data. La valutazione del CIO relativa alla candidatura 2002 e un analisi SWOT, che mostrava quali fossero le condizioni per una nuova candidatura, avevano permesso di confermare la scelta. Lo scopo non era tanto la costruzione di infrastrutture poiché le ricadute attese erano di tipo turistico ed economico, vale a dire lo sviluppo dell’economia locale basata sul turismo, per accelerare la dinamica del Vallese. Un studio di impatto aveva permesso di quantificare le ricadute economiche: incassi diretti e indiretti di 1,019 miliardi di CHF e creazione di 15.000 posti di lavoro-anno, o 2.100 posti di lavoro per 7 anni. L’organizzazione della candidatura Il dossier – la presentazione La candidatura di Sion per le olimpiadi 2006 è partita effettivamente nell’aprile 1996. Questa fase di pre-candidatura, o di iniziativa, è durata fino a luglio 1997 (dopo il voto popolare), ed è stata condotta da un comitato di iniziativa organizzato gerarchicamente, con un comitato direttivo composto da un “presidium”, da una direzione esecutiva e da un responsabile di commissioni. Gran parte del tempo è stato dedicato a creare la struttura, che si è però rivelata precaria. I membri del ”presidium” erano rappresentanti delle collettività pubbliche e avevano motivazioni personali e politiche piuttosto che economiche e turistiche, dato che si trattava di persone giunte al termine della carriera politica o intenzionate ad ottenere una rielezione. Alcuni dissensi erano poi dovuti al fatto che esistevano molti candidati per la presidenza del comitato. La fase di candidatura propriamente detta è stata avviata nel luglio 1997, ed è stato predisposto un comitato in forma di associazione. A livello operativo, il comitato si era dato una struttura di tipo professionale, maggiormente strutturata e più gerarchica rispetto alla fase precedente, ma ciò ha condotto a ulteriori problemi di coordinamento. I componenti non avevano lo stesso potere di decisione. L’idea del “presidium” rimaneva nella forma di un ufficio destinato a guidare l’associazione. Il comitato comprendeva anche una direzione generale, una commissione internazionale di delegati delle autorità presso la direzione generale, una segreteria generale, un gruppo per la comunicazione e diversi dipartimenti. All’avvicinarsi della decisione e prevedendo il successo, si sono attivate delle strategie personali dirette ad ottenere un posto nel futuro comitato 72 SENTEDALPS Il dossier tecnico rappresentava il punto forte di questa candidatura ed era stato valutato positivamente dalla commissione del CIO: esso si basava sul manuale di candidatura dello stesso CIO. Alcuni esperti erano stati incaricati di considerare aspetti specifici: architettura, trasporti, sicurezza, ambiente naturale, eccetera. Dal momento del deposito del dossier, l’attenzione si era focalizzata sulla presentazione finale. Una società di produzione era stata incaricata di realizzare un filmato intervallato da un discorso. Questa presentazione «artistica» si distingueva nettamente dalle altre. La delegazione ufficiale di Sion a Seul era composta da 112 persone che rappresentavano il settore sportivo, politico, economico e mediatico. Lezioni ricavate Per ottenere l’organizzazione di una tale manifestazione, un buon dossier rappresenta uan condizione necessaria ma non sufficiente. Il dossier deve essere anche interessante per le persone che votano; un’analisi di queste persone e dei loro interessi rimane essenziale. Sempre più spesso i Giochi Olimpici sono imponenti e vengono attribuiti alle grandi città. Rimane il fatto che la candidatura ha comunque avuto degli effetti positivi, veicolando l’immagine del Vallese come una regione giovane ma nello stesso tempo seria e SENTEDALPS 73 professionale, suscitando così un moto di simpatia in tutto il Paese. Questi effetti non riguardano soltanto l’immagine ma hanno anche effetti economici, sportivi, turistici, sociali ed ambientali, e hanno permesso l’introduzione della tematica dello sviluppo durevole nel Vallese. I CAMPIONATI DEL MONDO DI CROSS COUNTRY 2003 LOSANNA/LA BROYE, SVIZZERA Data: Luogo: Funzione della persona intervistata: Risulatato: Dal 29 al 30 marzo 2003 Avenches, Vaud Presidente del Comitato di Candidatura Successo Fattori chiave di successo: • • • • • Attività di lobbying Sostegno dei media audiovisivi Considerazione delle motivazioni della giuria Considerazione delle ragioni di alternanza Relazioni con l’Associazione Internazionale delle Federazioni di Atletica (IAAF) Il calendario il processo di candidatura per ottenere la manifestazione è durato poco meno di un anno; le prime discussioni sono iniziate nel corso del 2000 e la decisione finale è giunta nel febbraio 2001. Per potersi candidare all’organizzazione dei Campionati del Mondo di Cross Country, un sito deve ottenere l’avallo della Federazione Internazionale di Atletica (IAAF) che lo concede dopo una visita dei luoghi. Dopo questa prima fase, deve essere depositato un dossier di candidatura presso l’IAAF. Losanna è stata candidata per l’organizzazione dei Campionati del mondo del 2002, ma questi alla fine sono stati attribuiti d’ufficio a Dublino che li aveva «persi» nel 2001 in seguito all’epidemia di febbre; la Federazione Internazionale ha allora proposto a Losanna di presentarsi per il 2003. La decisione è stata presa dal Consiglio della Federazione Internazionale di atletica a Lisbona nel 2001, all’epoca dei Campionati del Mondo Indoor. Il bilancio di questa candidatura ha raggunto i 30.000 CHF, con la copertura finanziaria delle collettività locali. 74 SENTEDALPS SENTEDALPS 75 Oltre a Dublino, candidato d’ufficio per i Campionati del mondo 2002, erano candidate anche Le Mans e Bruxelles. Questi concorrenti sono stati presi in considerazione da Losanna al momento del deposito dei dossier. Non era stato predisposto nessun sistema di controllo della concorrenza, e il dossier di candidatura si basava innanzitutto sulla forza intrinseca di Losanna. La persona intervistata ha tuttavia ammesso di essersi preoccupata dei concorrenti solo quindici giorni prima della presentazione. Egli, essendo coinvolto direttamente e conoscendo le aspettative dei membri del consiglio, riteneva di poter influenzare il voto, e così si è recato sul posto diversi giorni prima del voto per incontrarli. La presentazione si è svolta come previsto, ma al momento di rompere la parità fra i quattro concorrenti la IAAF ha deciso di «approfittare» della disponibilità di questi candidati e di attribuire i quattro prossimi Campionati del Mondo di Cross Country: ciò è avvenuto a causa della cronica mancanza di candidati per queste manifestazioni. I concorrenti si sono dovuti semplicemente accordare sull’anno di organizzazione. perché questa disciplina è ritenuta di tipo minore nella IAAF e si tratta del solo Campionato del Mondo di alto livello che la Svizzera può permettersi di prendere in considerazione. Nessun’altra opzione è stata considerata, e l’unica alternativa sarebbe stata quella di organizzare un evento a livello Juniores. Uno degli scopi principali della candidatura era quello di organizzare con successo un Campionato del Mondo «minore» per poi ottenere un evento di maggiore importanza in seguito. Il fatto di organizzare questa manifestazione doveva consentire inoltre al Presidente del Comitato di candidatura di entrare nel Comitato Centrale della Federazione Nazionale di Atletica. D’altra parte, la scelta di questa candidatura deriva da una richiesta della Federazione Internazionale che si trovava a corto di candidati, anche a causa del fatto che mancano, in queste occasioni, ricadute economiche significative. Per questa candidatura non sono stati realizzati studi d’impatto e nemmeno ci sono stati impegni particolari a livello promozionale da parte della regione del Broye, che si considera «soddisfatta» dei suoi eventi ricorrenti (il Carnevale e l’Opera). Inoltre, partecipanti e accompagnatori erano ospitati a Losanna. L’evento è stato comunque pianificato in un periodo «vuoto» dal punto di vista turistico. L’organizzazione della candidatura Il dossier – la presentazione La candidatura per questi Campionati del Mondo ha coinvolto due regioni: le competizioni si svolgevano ad Avenches, nella regione della Broye, mentre i partecipanti erano ospitati a Losanna. L’idea della candidatura è partita da una persona che l’ha difesa in modo diretto fin dalla fase di pre-candidatura. In un primo momento, la Federazione Svizzera di Atletica era contraria alla candidatura, giustificando il suo rifiuto con i problemi di natura finanziaria incontrati all’epoca dell’organizzazione dei Campionati d’Europa di Cross Country nel 2001. Conoscendo la persona che sosteneva il progetto e basandosi sulla sua credibilità, la Federazione Svizzera alla fine ha deciso di sostenere, sia pure «a malincuore», la candidatura. E’ stato predisposto un comitato di candidatura composto da cinque persone, con rappresentanti delle autorità locali coinvolte: la Città di Losanna, Losanna Turismo, la Regione della Broye e il Cantone. Non era previsto alcun organigramma, le decisioni erano prese da una persona che pilotava le azioni del comitato con un «feed-back» da parte degli altri componenti. Aspettative differenti animavano queste cinque persone. La Città di Losanna, convinta di perdere del denaro, era contraria alla candidatura; il Cantone vedeva invece di un buon occhio la collaborazione tra la Città e l’ «Hinterland», e gli uffici del turismo coglievano l’opportunità per riempire gli alberghi in un periodo di bassa stagione. La persona intervistata ritiene che gli elementi di base di un buon dossier di candidatura siano rappresentati dalla semplicità e dalla presenza di elementi verificabili. Per una candidatura a livello di Campionati del Mondo, il dossier deve essere sostenuto dalla Federazione Nazionale del candidato. Una dichiarazione della televisione nazionale che evidenzia l’impegno a garantire la copertura televisiva è ugualmente un aspetto decisivo del dossier. Quest’ultimo si è basato sul questionario destinato alle città candidate. La presentazione dei candidati si è svolta davanti ai membri del Consiglio della IAAF (24 persone in rappresentanza dei 5 Continenti). Soltanto due persone rappresentavano Losanna. Queste si sono affidate a diapositive che mostravano immagini tridimensionali realizzate da esperti. Per valorizzare la candidatura è stata realizzata una presentazione «molto sentita», e si è avuta anche una forte attività di lobbying. Il punto forte del dossier era comunque il legame con la Città di Losanna, sede del CIO, alla quale la IAAF voleva attribuire l’organizzazione. La candidatura beneficiava poi della fama goduta dalla Svizzera di essere un Paese ben organizzato e stabile. I concorrenti Perché organizzare questo evento? È il sito in primo luogo, un luogo ideale per il Cross Country, che ha dato l’idea di organizzare l’evento. Il fatto di avere osservato come questo evento veniva organizzato altrove e la disponibilità di competenza in loco hanno consentito di rinforzare l’intenzione originaria. L’unica effettiva preoccupazione era quella relativa agli aspetti finanziari. E’ stata fatta la scelta del Cross Country 76 SENTEDALPS Lezioni ricavate Il problema principale è stato di natura finanziaria: è difficile trovare finanziamenti di natura privata in Svizzera per questo tipo di manifestazioni, ed esistono condizioni precise affinché i poteri pubblici possano coprire un’eventuale perdita. Per questo evento, grazie alle buone relazioni esistenti, è la IAAF che ha coperto il deficit. La persona interrogata non intende rinnovare l’esperienza ma se ciò dovrà avvenire, insiste sulla necessità di trovare prima di tutto un finanziamento. SENTEDALPS 77 IL CAMPIONATO DEL MONDO DI TRIATHLON 2005 2006 LOSANNA, SVIZZERA E Data: Dal 3 all’11 settembre 2005 Luogo: Losanna, Vaud Funzione della persona intervistata: Membro del gruppo di azione Risultato: Fallimento per il 2005 e successo per il 2006 Fattori chiave di successo: • • • Capitalizzazione delle esperienze passate Qualità della presentazione del progetto di candidatura Considerazione delle motivazioni della giuria Il calendario Un primo evento di Triathlon a livello popolare è stato organizzato dal Club sportivo della polizia di Losanna nel 1994. Il successo è stato immediato (700 partecipanti); questa manifestazione ha così assunto cadenza annuale, coincidendo con diversi campionati: Campionati Svizzeri (1997), Campionati del Mondo (1998) e prove della Coppa del mondo (1999, 2000, 2001 e 2002). Forte di questa esperienza, la città di Losanna si è candidata per l’organizzazione dei Campionati del Mondo di Triathlon del 2005, senza successo, e poi per il 2006: queste due candidature sono durate un anno ciascuna. Per ottenere l’organizzazione di questo evento è stato consegnato un dossier di richieste alle città candidate, mentre nessun deposito è stato necessario per il 2005; un dossier è stato depositato invece un mese prima della presentazione per il 2006. La decisione finale è stata presa dal Comitato Esecutivo dell’Unione Internazionale di Triathlon (ITU) durante il congresso annuale e dopo la presentazione dei concorrenti. Questi congressi hanno avuto luogo a Cancun nel 2002 (per il 2005) e a Nizza nel 2003 (per il 2006). Il bilancio della candidatura 2005 non è conosciuto, mentre quello del 2006 ha raggiunto i 30.000 CHF pagati dalla città di Losanna. 78 SENTEDALPS SENTEDALPS 79 L’organizzazione della candidatura La decisione di organizzare i Campionati del Mondo del 2005 nasce dal Cub sportivo della polizia di Losanna in accordo con la città di Losanna: i responsabili si sono informati all’ITU sulle modalità da adottare. Un gruppo di lavoro informale, composto da una persona del Servizio Sport della Città e da membri del comitato Organizzatore delle precedenti manifestazioni di Triathlon, è stato formato appositamente per questa candidatura. Se queste persone sono animate tutte dalle stesse motivazioni (la passione per il Triathlon), non hanno tutte lo stesso potere a livello decisionale; sia il comandante della polizia che il direttore del Comitato Organizzatore prendono le decisioni dopo aver consultato altre persone. Lo stesso gruppo, riunito questa volta nel Comitato di Candidatura, ha lavorato per il 2006. Per queste due candidature non è possibile distinguere tra una fase di pre-candidatura e una fase di candidatura. Perché organizzare questo evento? Basandosi su una politica di accoglienza di eventi sportivi importanti, la città di Losanna ha deciso di mantenere la candidatura per i Campionati del Mondo di Triathlon del 2005. Il Servizio Sport dispone di un bilancio di 1 milione di CHF per preparare (fra l’altro) delle candidature e un gruppo di lavoro studia attualmente quale strategia adottare per scegliere una determinata manifestazione. Le buone relazioni che legano questo servizio all’ITU così come il successo popolare dei Campionati del Mondo del 1998 hanno permesso di convalidare questa scelta. Non è stato realizzato alcuno studio di impatto per questo evento. Le ricadute economiche e mediatiche non sono perciò quantificabili, ma il fatto che il Triathlon non abbia un legame contrttuale con Eurosport riduce i benefici attesi dalla Città di Losanna. Forte della sua esperienza, la Città sa che i Campionati del Mondo portano più prestigio che denaro (soltanto le competizioni di pattinaggio artistico sono state economicamente positive per Losanna: la relativa ricaduta ha infatti permesso di creare una fondazione che sostiene altre manifestazioni sportive). Grazie al numero di partecipanti e di accompagnatori, i Campionati del Mondo di Triathlon permettono tuttavia di sostenere l’economia locale. parlato della candidatura giapponese. Hanno anche chiesto a Losanna di adottare un profilo «basso» per la presentazione di Cancun, affermando che la decisione non sarebbe stata presa in quel momento ma più tardi. Cinque rappreesntanti di Losanna si sono spostati con una piccola presentazione in PowerPoint della durata di 5 minuti; i Giapponesi, che hanno ottenuto l’organizzazione dei Campionati del Mondo del 2005, erano invece ben preparati con una lunga presentazione e hanno distribuito degli opuscoli e dei «gadgets», elementi questi che hanno dato l’impressione che «i giochi fossero stati decisi in anticipo». Del resto, alla vigilia della presentazione, i membri dell’ITU hanno proposto a Losanna di candidarsi per il 2006. Sulla base dell’esperienza del 2005, Losanna si è preparata meglio per il 2006. Dopo «l’affronto» del 2005, i membri dell’ITU avevano «praticamente garantito» l’organizzazione per il 2006. Malgrado ciò, la città di Losanna si è preparata in modo serio, cercando di sapere come sarebbe stata presa la decisione a Nizza. Sono stati realizzati un dossier di candidatura e un pieghevole, oltre ad un video preparato da specialisti. I numerosi rappresentati di Losanna presenti sul posto (30) erano vestiti tutti nello stesso modo e hanno distribuito dei «gadgets». Sono stati fatti sforzi notevoli per la presentazione e la candidatura, mentre non sono state predisposte procedure di controllo dei concorrenti. Lezioni ricavate La persona interrogata non sapeva se la città si sarebbe candidata un’altra volta, ciò a causa di problemi di bilancio per il 2006. L’esperienza del 2005 ha dato comunque i suoi frutti e in futuro saranno evitate candidature «ingenue». I concorrenti – la presentazione La candidatura per il 2005 era basata «ingenuamente» su un forte legame di fiducia tra i rappresentanti di Losanna e l’Unione Internazionale di Triathlon. Di fronte ad una specifica domanda di Losanna, i membri dell’ITU hanno menzionato alcuni concorrenti, poco credibili secondo loro, ma non hanno 80 SENTEDALPS SENTEDALPS 81 I CAMPIONATI DEL MONDO DI TENNIS TAVOLO 2005 LOSANNA, SVIZZERA Data prevista: Luogo: Funzione della persona intervistaat: Risultato: Dal 29 aprile al 6 maggio 2005 Losanna, Vaud Membro del Comitato di Candidatura Fallimento Fattori chiave di insuccesso: • • • • • Fiducia eccessiva nei confronti della Federazione Nazionale di Tennis Tavolo Errata valutazione dei concorrenti Attività di lobbying insufficiente Mancata considerazione delle motivazioni della giuria Mancanza di esperienza in questa disciplina sportiva Il calendario Il processo di candidatura per questo evento è durata circa due anni. Per poter diventare un candidato ufficiale, un sito deve realizzare uno specifico accordo con la Federazione Internazionale di Tennis Tavolo (ITTF). Questa prima selezione è stata superata da Losanna nell’aprile 2001. La decisione finale è stata presa nell’aprile 2002 a Zagabria dai delegati della Federazione Internazionale, riuniti in occasione dei Campionati d’Europa, e dopo la presentazione dei concorrenti. Il bilancio di questa candidatura è stato pari a 50.000 CHF (compensi esclusi), sostenuto dalla Città, dal Cantone e dalla Federazione Nazionale. I concorrenti La Federazione Nazionale, responsabile per il controllo delle candidature, aveva identificato tre candidati: Stoccolma, una città tedesca e Shanghai. Shanghai era annunciata come una candidatura «bidone» e Stoccolma in seguito si è 82 SENTEDALPS SENTEDALPS 83 ritirata, lasciando un solo concorrente per Losanna. Queste indicazioni alla fine si sono però rivelate false, e Losanna si è ritrovata di fronte a Shanghai che ha ottenuto una schiacciante maggioranza al momento del voto. L’attività di lobbying è stato fondamentale in questa scelta, perché inesistente o gestitamale dalla Federazione Nazionale. Il potere finanziario della città di Shanghai, così come la sua esperienza in materia di Tennis Tavolo, hanno avuto un peso preponderante nei confronti di Losanna, che mancava di esperienza specifica in questa disciplina. Invece, la presentazione «catastrofica» fatta da Shanghai non ha avuto effetti negativi per questa città. L’organizzazione della candidatura Nel momento della fase di pre-candidatura è stato preparato un gruppo di lavoro, nel quale erano rappresentati tre elementi: la Città, la Federazione Svizzera di Tennis Tavolo e Losanna Turismo. Queste persone erano animate dalle medesime motivazioni, vale a dire far conoscere Losanna e sviluppare lo sport. Nessuna organizzazione gerarchica era prevista all’interno del gruppo, e tutti i componenti avevano il medesimo potere di decisione. L’iniziativa è partita dalla Città e dalla Federazione Nazionale, mentre Losanna Turismo si è unito in seguito. Nel momento in cui Losanna è stata scelta come città candidata, questo gruppo di lavoro è diventato un vero e proprio comitato di candidatura, costituito in forma di associazione. I membri del comitato facevano parte delle tre organizzazioni menzionate prima, e le loro motivazioni non erano mutate. Non era stata introdotta alcuna struttura gerarchica. Comunque, incontri e discussioni erano guidati dalla Città di Losanna, che aveva il ruolo di capo progetto. Il Consiglio Comunale di Losanna, Losanna Turismo e le Federazioni Sportive Nazionali hanno collaborato nella preparazione della candidatura. Ogni organizzazione aveva un ruolo specifico e ormai è diventato impossibile preparare una candidatura che riguardi la Città di Losanna senza coinvolgere almeno uno di questi soggetti. Perché organizzare questo evento? Le condizioni in base alle quali organizzare una candidatura sono adesso imposte da un gruppo di lavoro del Dipartimento Sport del Consiglio Comunale di Losanna come parte di una politica diretta ad attirare in città eventi importanti. Per potersi candidare ad una manifestazione, occorrono un certo livello di esperienza della città per la disciplina in oggetto, dei contatti con la Federazione Internazionale e un interesse per lo sport di riferimento. Nella seconda fase la candidatura deve essere sostenuta dalla Federazione Nazionale, sia dal punto di vista personale che finanziario. Queste condizioni erano tutte presenti in occasione della candidatura ai Campionati del Mondo di Tennis Tavolo, poiché 84 SENTEDALPS esistono ottime relazioni con la Federazione Internazionale, che ha sede a Renens e ha chiesto a Losanna di candidarsi; infine il responsabile del Servizio Sport è un praticante appassionato di Tennis Tavolo. Data la sua esperienza nell’organizzazione di Campionati del Mondo, e malgrado la sua inesperienza nella disciplina specifica, Losanna ha puntato a questo evento anche in seguito agli incoraggiamenti ricevuti dalla Federazione Internazionale. Essendo stato il tempo per la presentazione della candidatura molto breve, la decisione è stata presa in modo ugualmente rapido, senza considerare altre opzioni. Nessuno studio di impatto è stato realizzato per la manifestazione. Dopo l’insuccesso di questa candidatura, e considerando la mancanza di esperienza di Losanna nel Tennis Tavolo, è stata presa la decisione di puntare, più ragionevolmente, sull’organizzazione di un «pro-tour», che non richiede processi di candidatura, prima di presentarsi eventualmente una seconda volta per i Campionati del Mondo. Questa scelta è legata ad aspetti finanziari, visto che l’organizzazione di quest’ultimo evento costa 600.000 CHF Il dossier – la presentazione Nessun esperto esterno è stato incaricato della predisposizione del dossier di candidatura, realizzato sulla base di un questionario della ITTF. Per la presentazione, Losanna aveva scelto di basarsi sul lavoro di squadra, facendo intervenire in modo dinamico i differenti soggetti sportivi e politici con il contributo di una presentazione in Power Point. La delegazione di Losanna a Zagabria era composta da nove membri provenienti dal mondo dello sport, della politica e dei media . Oltre al dossier di candidatura, erano stati realizzati da un grafico un pieghevole e un sito Internet. I delegati erano stati invitati ad un aperitivo alla vigila della presentazione, durante la quale era stato presentato un filmato su Losanna ed erano stati distribuiti dei «gadgets». Lezioni ricavate Questa candidatura era la prima dell’era post Samaranch che ha «dato» a Losanna numerose manifestazioni, gradite o meno. Questo insuccesso ha consentito di introdurre una maggiore professionalità nella scelta delle candidature, è stato formato un gruppo di lavoro al servizio dello sport e si è giunti ad approvare un bilancio di un milione di CHF. La città si è così resa conto che le manifestazioni non arrivano a Losanna senza sforzo, che occorre impegnarsi e che la città si trova su un piano di parità con le altre località. Ha appreso anche a non accordare più una fiducia assoluta ai suoi partner, in questo caso la Federazione Nazionale di Tennis Tavolo che si è occupata del controlo dei concorrenti e del’attività di lobbying. SENTEDALPS 85 I CAMPIONATI DEL MONDO DI STREET HOCKEY 2003 SIERRE, SVIZZERA Data prevista: Luogo: Funzione della persona intervistaat: Risultato: Dal 7 al 14 giugno 2003 Losanna, Vaud Responsabile della candidatura Successo Fattori chiave di successo: • • • • Valutazione corretta dei criteri di alternanza dei proprietari degli eventi Forte dimensione sportiva Esperienza in materia di organizzazione degli eventi Possibilità di promuovere una disciplina poco nota in Svizzera Il calendario Il processo di candidatura per questa manifestazione è durato poco più di un anno; otto mesi sono stati necessari per la preparazione del dossier che è stato depositato nel gennaio 2000 presso la Federazione Internazionale di Streethockey (ISBHF). La decisione finale è stata presa nel giugno 2000 a Kralupy nella Repubblica Ceca dal Comitato dell’ISBHF in occasione dei Campionati del Mondo Juniores. Il bilancio di questa candidatura è stato pari a 7.000 CHF, pagati dai partner (Club locale, Federazione Nazionale, Comune). I concorrenti – la presentazione A livello svizzero, Sierre era l’unico candidato. A livello internazionale, altri due concorrenti erano stati identificati prima del deposito dei dossier: la Repubblica Ceca e la Germania. Anche se è stato sorvegliato l’operato di questi ultimi, il 86 SENTEDALPS SENTEDALPS 87 dossier di Sierre non è stato preparato in funzione dei concorrenti. Il fatto che la Svizzera non abbia mai organizzato Campionati del Mondo di Street Hockey si è rivelato positivo per Sierre. La Federazione Internazionale ha infatti deciso di sostenere la candidatura per promuovere questo sport in Svizzera. La persona intervistata ha dichiarato di aver avuto quasi subito l’impressione che, in effetti, sarebbe stato possibile ottenere l’organizzazione della manifestazione. La procedura di selezione si è comunque svolta ugualmente, e una presentazione di principio si è tenuta di fronte ai rappresentanti cittadini e al Comitato della Federazione Internazionale nonostante la rinuncia dei due concorrenti. Il principio di alternanza fra i Paesi ha aiutato la candidatura di Sierre, che si caratterizzava comunque per un ottimo dossier, arricchito da numerosi eventi collaterali. L’esperienza nell’organizzazione di tornei si è rivelata ugualmente positiva. Sei persone, compresi un giocatore e un volontario, si sono recate, in occasione della presentazione, nella Repubblica Ceca per sostenere la candidatura di Sierre. La strategia scelta è stata quella di dare un’immagine «simpatica» del Vallese pur evidenziando la serietà degli organizzatori; alcuni prodotti locali sono stati degustati sul posto. L’organizzazione della candidatura L’idea di organizzare la manifestazione si è sviluppata all’interno del Club dei Leoni di Sierre. Organizzando già un torneo che riunisce 80 squadre da alcuni anni, alcuni membri si sono lasciati tentare da una sfida ancora più grande. La Federazione Nazionale, desiderando anch’essa organizzare i Campionati del Mondo, ha appoggiato immediatamente la candidatura di Sierre. Nella fase di pre-candidatura si sono attivate due persone, vale a dire un membro del Club e il presidente della Federazione Nazionale. In questa fase, sono stati valutati l’ìimpegno della città e la capacità di organizzare (o meno) l’evento. Era prevista una suddivisione dei compiti, con il Presidente della Federazione che si occupava del livello nazionale e il membro del Club di quello locale. Non esisteva invece alcun tipo di rapporto gerarchico fra queste due persone, animate dalle stesse motivazioni nel voler organizzare i Campionati del Mondo. Dopo aver valutato la fattibilità dell’evento a Sierre e aver preso la decisione di presentarsi, questo gruppo ha mantenuto le sue caratteristiche informali e si è allargato integrando delle persone in rappresentanza del mondo economico. effettivo riconoscimento della loro disciplina da parte dei media e dell’opinione pubblica, oltre che ottenere una maggiore notorietà per il loro Club; lo scopo era di approfittare dell’interesse suscitato per creare un’associazione a livello cantonale. È da notare che i Leoni di Sierre sono diventati il più grande club di Street-Hockey della Svizzera. La manifestazione doveva anche consentire al Club di ottenere un nuovo campo di allenamento e un rifacimento del manto di gioco. Oltre a questi obiettivi di tipo strettamente sportivo, la manifestazione doveva servire a far conoscere la regione e stimolare l’economia locale durante la settimana di competizione. Per attirare il maggior numero possibile di persone, è stato previsto e inserito nel dossier di candidatura un programma di eventi collaterali. Lezioni ricavate Per quanto riguarda la collaborazione realizzata con i diversi partner, la persona interrogata ha insistito sul fatto che in futuro si dovrà andare oltre una semplice relazione “sport – denaro”; dovrà essere invece elaborato un profilo tipico della manifestazione considerando anche il possibile trasferimento di competenze, di idee e di immagine. In caso di un nuovo tentativo, gli interessati saranno contattati per organizzare degli altri campionati del mondo, ma in un futuro non troppo vicino. Si ritiene che un’attesa minima di dieci anni sia necessaria prima di tentare una nuova candidatura. Perché organizzare questo evento? La ragione principale della candidatura, condotta da rappresentanti del mondo sportivo, è da identificare nel desiderio di promuovere lo Street Hockey in Svizzera, con la sua immagine di sport giovane e poco seguito dai mass media. Organizzando una tale manifestazione, gli organizzatori si aspettavano un 88 SENTEDALPS SENTEDALPS 89 FESTIVAL OLIMPICO DELLA GIOVENTU’ EUROPEA 2005 MONTHEY, SVIZZERA Data prevista: Luogo: Funzione della persona intervistata: Dal 22 al 29 gennaio 2005 Losanna, Vaud Segretario Generale del Risultato: Comitato di Candidatura Successo Fattori chiave di successo: • Valutazione corretta dei criteri di alternanza • Attività di lobbying • Coinvolgimento delle collettività territoriali • Coinvolgimento delle rappresentanze sportive nazionali e in particolare del Comitato Nazionale Olimpico Svizzero (Swiss Olympic) Il calendario Il processo di candidatura per ottenere la manifestazione è durato due anni: le prime discussioni si sono avute all’inizio del 2000 e la decisione finale è giunta nel dicembre 2001. Per ottenere l’organizzazione dell’evento, è stato necessario un doppio deposito di dossier: a livello svizzero, la regione di Monthey ha depositato un dossier presso lo Swiss Olympic; a livello internazionale, lo Swiss Olympic ha depositato un dossier presso i Comitati Olimpici Europei. La decisione finale è stata presa a Monaco, durante l’assemblea generale dei Comitati Olimpici Europei. Il bilancio della candidatura è stato di 90.000 CHF, pagati dall’Associazione della Regione Monthey - Saint-Maurice (ARMS). I concorrenti A livello svizzero, la regione di Monthey si è ritrovata ad essere il solo candidato ufficiale; a livello europeo, c’era un altro concorrente: Jaca in Spagna. Questa candidatura è stato identificata già al momento della pre-candidatura ed è stato 90 SENTEDALPS SENTEDALPS 91 predisposto un sistema di monitoraggio: alcune notizie sono state trasmesse da Swiss Olympic, mentre altre sono state ricavate da fonti diverse. Jaca rappresentava un concorrente molto serio, poiché si era già candidata due volte per i Giochi Olimpici. Il peso dell’attività di lobbying è difficile da valutare in questi casi, ma non sembra che abbia la stessa importanza che ha in occasione dei Giochi Olimpici. I responsabili della candidatura hanno comunque visitato diversi Festival prima del voto, partecipando con cartelli pubblicitari che presentavano la regione. La vittoria di Monthey è stata netta, 41 voti contro 6, e ciò è stato determinato sia dalla volontà di Swiss Olympic di ottenere questa manifestazione, sia da un criterio di alternanza, tentuto conto del fatto che la Spagna aveva già organizzato il Festival nell’estate 2001. L’organizzazione della candidatura Swiss Olympic, che cercava un candidato svizzero per organizzare la manifestazione, ha trasmesso la sua richiesta ai Cantoni che a loro volta l’hanno trasmessa alle diverse regioni socioeconomiche. La regione di Monthey, che stava valutando la possibilità di organizzare una manifestazione importante, ha colto l’opportunità. Nella fase di precandidatura, è stato formato un gruppo di lavoro composto da cinque persone guidate dall’ARMS. Nessuna struttura gerarchica era presente nel gruppo, mentre era prevista una suddivisione dei compiti per dipartimento. Tutti e cinque i componenti erano motivati dal desiderio di promuovere l’immagine della regione. A partire dal momento in cui la candidatura è stata ricevuta da Swiss Olympic, questo gruppo di lavoro si è allargato per formare un comitato di candidatura composto da quindici membri. Sette persone componevano il nucleo di base, che si divideva il lavoro, mentre il resto del Comitato era composto da rappresentanti eletti (Sindaci, un Consigliere di Stato, parlamentari, rappresentanti del mondo economico). A parte un presidente, che dirigeva le sedute, questo comitato non aveva struttura gerarchica, e il medesimo potere era attribuito a tutti i suoi componenti. Perché organizzare questo evento? La scelta della manifestazione è nata dalla volontà di Swiss Olympic, ben sostenuta dal Cantone. Il fatto che si trattasse di un evento di portata «olimpica» e il possibile legame con il progetto di centro nazionale del ghiaccio di Champéry oltre alle possibilità offerte dal periodo di bassa stagione, hanno contribuito a rinforzare la decisione. La scelta delle discipline restava aperta, poiché gli organizzatori possono, fra 10 discipline, sceglierne fra 6 e 10. Monthey ha fatto una scelta tattica con riferimento al voto: i concorrenti avevano scelto 7 discipline, Monthey 8 e il Biathlon è stato scelto perché numerosi Paesi dell’Est facevano parte dei votanti. Le altre discipline sono state scelte basandosi su quanto praticato nella regione: ad esempio il Salto con gli Sci è 92 SENTEDALPS stato scartato mentre il Curling è stato scelto perché praticato a Champéry; ugualmente, lo Short Track è stato scelto perché si sapeva che l’Unione Svizzera di Pattinaggio voleva sviluppare questo sport. La ragione principale alla base dell’organizzazione dell’evento è stata di tipo promozionale: l’obiettivo consisteva nel far conoscere le caratteristiche più interessanti di una regione che include le montagne dello Chablais e le pianure della Valle del Rhone. Sebbene il Festival sia stato un elemento fondamentale perchè Champéry ottenesse il centro nazionale di sport del ghiaccio, la manifestazione non ha permesso di costruire direttamente delle infrastrutture; del resto una delle condizioni del Comitato Olimpico Europeo è che non si verifichino costi straordinari in tema di infrastrutture. Sul piano sociale, l’organizzazione della manifestazione ha consentito di coinvolgere la popolazione locale. La mobilitazione di 1.000 persone, per la maggior parte volontari, rappresenta una grande sfida, e permette anche di sostenere l’economia locale in un periodo (ultima settimana di gennaio) che rientra nella bassa stagione dal punto di vista turistico. Non è stato realizzato alcuno studio di impatto, ma sono state fatte alcune stime sulle possibili ricadute economiche che hanno condotto ad un risultato di quasi 3 milioni di CHF. Sono ugualmente attese ricadute indirette e mediatiche per un valore corrispondente ad alcuni milioni di franchi. L’organizzazione di una tale manifestazione produce anche uno sviluppo delle competenze in materia di organizzazione e gestione dei grandi eventi. Aspetto particolarmente interessante, tutto è stato realizzato per la prima volta, partendo da zero. Si è creata una dinamica locale, particolarmente per la presenza di manifestazioni a carattere sussidiario prima dell’evento: per ogni disciplina, sono state previste delle manifestazioni preparatorie. Ciò ha permesso a Les Crosets di ottenere i Campionati Svizzeri di Sci Alpino 2004. Il dossier-la presentazione Durante la fase di pre-candidatura, il gruppo di lavoro si è messo in contatto col precedente Segretario Generale del Comitato di Candidatura, per ottenere il suo aiuto in tema di preparazione del dossier da presentare allo Swiss Olympic. La candidatura si è basata sulla Carta del FOJE che definisce in modo molto preciso gli elementi che devono essere contenuti nel dossier. Le notizie fornite dai membri della Commissione di Valutazione del sito di candidatura hanno permesso di eseguire alcune correzioni, e Swiss Olympic ne ha fatto una rilettura. E’ stato realizzato un DVD da presentare all’Assemblea Generale dei Comitati Olimpici Europei, e una società specializzata in audiovisivi e comunicazione è stata incaricata di dare il tocco finale al video. Lezioni ricavate E’ stata rilevata una mancanza di collegamento con i precedenti organizzatori in materia di trasferimento di competenze e di abilità, e ciò ha costituto un SENTEDALPS 93 problema E’ augurabile che sia definito uno schema ufficiale ad opera del Comitato Olimpico Europeo per evitare di ripetere ogni volta lo stesso lavoro. Un altro problema è stato quello relativo alla difficoltà di mobilitare i poteri politici. Se gli organizzatori dovesero ripetere un’altra volta la procedura, si assicurerebbero la comprensione immediata da parte delle autorità locali delle opportunità promozionali dell’evento, e chiederebbero maggiori garanzie in tema di budget. CAMPIONATI DEL MONDO DI SCACCHI 2006 TORINO, ITALIA Data prevista: Luogo: Funzione della persona intervistata: Risultato: Dal 20 maggio al 4 giugno 2006 Torino Presidente del Comitato Regionale della Federazione Scacchi Italiana Successo Fattori chiave di successo: • Sostegno delle collettività territoriali • Attività di lobbying efficace • Qualità della candidatura • Coinvolgimento di partner privati, multinazionale Fiat in particolare la celebre Il calendario Il processo di candidatura per l’attribuzione di questa manifestazione è durato quasi due anni: le prime proposte e i primi incontri con le organizzazioni coinvolte hanno avuto inizio nel dicembre 2000, mentre la decisione finale è arrivata nel novembre 2002 in occasione dei Campionati del Mondo di Scacchi del 2002 a Bled (Slovenia). Altri candidati A livello nazionale, la Società Scacchistica Torinese non aveva concorrenti. Invece, a livello internazionale, erano state presentate diverse candidature prima del voto finale avutosi durante l’assemblea della Federazione Internazionale di Scacchi (FIDE), a seguito della quale erano rimaste in lizza solo altre due candidature: quella dell’India (con diverse città candidate) e dell’Estonia. Queste 94 SENTEDALPS SENTEDALPS 95 candidature erano considerate piuttosto serie, soprattutto per quanto riguarda l’India. Questa nazione, infatti, investe tramite il suo governo forti risorse negli scacchi, uno sport che è diventato molto popolare (in diverse occasioni giocatori di scacchi sono stati votati come personalità sportive dell’anno). Nei mesi precedenti il voto, è stato fondamentale realizzare un’adeguata documentazione per tutte le Federazioni Nazionali. Ugualmente, si è rivelato fondamentale verificare con attenzione la presentazione della candidatura nei giorni immediatamente precedenti l’attribuzione, per garantire che le qualità di Torino emergessero come dovuto. Un fattore importante nel successo è stato il sostegno di note imprese private, principalmente la FIAT, e le istituzioni locali (la città, la provincia, la regione). La sinergia e il valore aggiunto fornito dall’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali, destinati a svolgersi nel 2006, sono stati un altro elemento importnate che ha consentito a Torino di presentare una candidatura di alto livello. L’organizzazione della candidatura non era mai riuscita ad ottenere l’organizzazione di questi Campionati, che costituiscono un obiettivo ambizioso ma del tutto naturale. La disponibilità delle strutture relative all’organizzazione delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 ha rappresentato un’opportunità insperata. Il dossier - la presentazione E’ stato preparato un dossier con una presentazione video (DVD), consegnato alla FIDE a Ginevra nel giugno 2002. La candidatura è stata nuovamente discussa e approvata in occasione dell’assemblea della FIDE che si è tenuta a Bled (Slovenia) in occasione dei Campionati del Mondo di Scacchi del novembre 2002. Il costo globale della candidatura è stato di circa 39.000 euro, coperti dal Comitato di Candidatura. C’è stato anche un contributo da parte del TOROC (il Comitato Organizzatore delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006), nel senso che il Comitato di Candidatura ha presentato la Città di Torino utilizzando gli stessi materiali del TOROC. L’idea di presentare la candidatura è nata per iniziativa del Presidente e del Consiglio Direttivo del movimento scacchistico torinese, e ben presto le istituzini pubbliche, alcune personalità torinesi appassionate di scacchi e, fatto molto importante, il Presidente della Fiat hanno sostenuto il progetto. La candidatura è stata gestita da un Comitato di Candidatura in collaborazione con il Comune di Torino, la Provincia di Torino, la Regione Piemonte, il Comitato Regionale Piemontese di Scacchi e la Società Scacchistica Torinese. Il Presidente del Comitato di Candidatura era appunto il presidente di quest’ultima società. Perché organizzare questo evento? Innanzitutto perché gli organizzatori hanno ritenuto che la manifestazione potesse rappresentare l’opportunità per sviluppare in Italia la pratica degli scacchi come disciplina di alto livello. Nazioni vicine, come la Francia, hanno conosciuto in questi ultimi anni uno sviluppo importante nel settore degli scacchi come mezzo didattico e formativo nelle scuole o come movimento sportivo organizzato con giocatori professionisti di livello mondiale. I Campionati del Mondo di Scacchi di Nizza, nel 1974, hanno contribuito notevolmente a questo risultato, e l’Italia si augura di avere lo stesso sviluppo. Un’altra ragione importante è lo sviluppo dell’immagine di Torino nel mondo come località turistica, visto che, durante la presentazione del progetto di candidatura, i membri del Comitato si sono resi conto del fatto che il capoluogo piemontese era sconosciuto per molti membri della giuria. Il numero di squadre nazionali che partecipano ai Campionati del Mondo di Scacchi sarà sicuramente più elevato rispetto alle Olimpiadi Invernali (si attendono 150 squadre nazionali). Per la città di Torino, questi Campionati del Mondo di Scacchi potrebbero costituire un’autentica vetrina. Finora l’Italia 96 SENTEDALPS SENTEDALPS 97 UNIVERSIADI INVERNALI 2007 TORINO, ITALIA Data prevista: Luogo: Funzione della persona intervistata: Risultato: Dal 10 al 20 gennaio 2007 Torino e provincia Vicepresidente del Comitato Organizzatore Successo Fattori chiave di successo: • • • • • • Coinvolgimento di personalità locali nello sport internazionale Capitalizzazione delle infrastrutture sportive Organizzazione delle Olimpiadi Invernali 2006 a Torino Attività di lobbying Coinvolgimento delle autorità locali Coinvolgimento delle organizzazioni sportive locali Il calendario Come richiesto dal Regolamento della Federazione Internazionale Sport Universitario (FISU), la candidatura è stata presentata in tre fasi. Innanzitutto, la candidatura è stata presentata alla FISU ad opera del Centro Universitario Sportivo Italiano (CUSI) nel giugno 2002. In seguito, ci sono state le valutazioni e le visite di ispezione della Commissione Tecnica della Federazione Internazionale dello Sport Universitario. Infine, c’è stata la fase della presentazione del Comitato Organizzatore e dell’attribuzione delle Universiadi, svoltasi a Trieste il 14 gennaio 2003. l primi contatti relativi al progetto hanno avuto inizio nella primavera 2001, e la candidatura è durata circa due anni. 98 SENTEDALPS SENTEDALPS 99 I concorrenti Il Canada e la città di Nagano (Giappone) erano anch’essi candidati. Questi due concorrenti, dotati di una cultura sportiva universitaria di prim’ordine, potevano vantare anche una esperienza significativa in materia di organizzazione di eventi sportivi. Durante la terza fase, a Trieste, le due nazioni concorrenti si sono ritirate di fronte all’ottimo dossier di candidatura presentato dal concorrente italiano. Occorre comunque sottolineare che ha contribuito alla vittoria anche il coinvolgimento nello sport internazionale del precedente Presidente CUSI e il fatto che sua moglie ne abbia sostenuto la volontà accettando la presidenza del Comitato di Candidatura. Possiamo infine sottolineare come il Comitato di Candidatura abbia presentato un programma di grandi manifestazioni sportive su quattro anni («Progetto 2004 - 2007») legato non solo alle Universiadi. La continuità esistente tra le Universiadi Invernali del 2007 e le Olimpiadi Invernali del 2006, il peso della storia e della tradizione di Torino nello sport universitario mondiale e la forte volontà internazionale di rendere omaggio alla memoria del precedente Presidente CUSI, sono tutti fattori che hanno contribuito al successo della candidatura. televisioni internazionali. Trattandosi del più grande evento sportivo invernale dopo le Olimiadi Invernali, le Universiadi avranno ricadute turistiche e sociali positive per tutta la regione. L’evento promuoverà anche lo sviluppo degli scambi interculturali. Gli effetti sul territorio non potranno che essere positivi: l’atleta universitario è infatti un atleta attento non solo alla prestazione sportiva ma anche agli aspetti turistici, sociali e culturali. Il dossier- la presentazione La candidatura è stata organizzata in tre fasi: innanzitutto il progetto è stato presentato all’Università e al Politecnico di Torino, poi è stato presentato alle istituzioni pubbliche, mentre la terza fase corrisponde alla preparazione del dossier di candidatura vero e proprio. Per la presentazione, è stato realizzato un filmato in DVD. Il costo della candidatura è stato di circa 112.000 euro, finanziati dal Comitato. L’organizzazione della candidatura L’idea di presentare la candidatura per l’organizzazione delle Universiadi Invernali del 2007 è nata in seguito ad una proposta del Direttore del CUS (Centro Universitario Sportivo) di Torino, sempre attento alle tradizioni, in occasione del cinquantenario (distante due anni) delle Universiadi (la prima edizione ebbe luogo a Torino nel 1959), per onorare la memoria di un compianto presidente del Centro Universitario Sportivo Italiano. Un comitato di candidatura, guidato dal presidente del CUS torinese, è stato costituito con la partecipazione dell’Università di Torino. Perché organizzare questo evento? La prima ragione si identifica con il desiderio di continuare la vocazione sportiva, culturale e internazionale del Centro Universitario Sportivo di Torino e del territorio piemontese. Le infrastrutture utilizzate saranno le stesse costruite per le Olimpiadi del 2006, e le Universiadi permetteranno a molte di queste strutture di essere utilizzate nuovamente. La manifestazione fa parte integrante della storia del CUS di Torino, del CUSI e del movimento sportivo universitario mondiale in un’ottica di inernazionalizzazione del Politecnico, dell’Università e del territorio di Torino. Le Universiadi Invernali rappresentano un evento di portata mondiale che viene seguuito dalle grandi testate giornalistiche e dalle 100 SENTEDALPS SENTEDALPS 101 CAMPIONATI DEL MONDO DI SCI ALPINO 2006 CUNEO, ITALIA Data prevista: Dal 26 marzo al 1° aprile 2006 Luogo: Funzione della persona intervistata: Cuneo – Monviso - Mondolé Presidente del Comitato di Candidatura e Organizzatore Successo Risultato: Fattori chiave di successo: • • • • • Coinvolgimento delle collettività territoriali Coinvolgimento delle organizzazioni sportive nazionali Capacità e tradizione nell’organizzazione dell’evento Sviluppo della pratica dello sci alpinismo Attività di lobbying Il calendario Il processo di candidatura per l’attribuzione dei Campionati del Mondo 2006 di Sci Alpino è durato circa sedici mesi: le prime proposte sono state formulate nel gennaio 2002 mentre l’attribuzione dei campionati è stata decisa il 12 maggio 2003. I concorrenti In una fase iniziale erano state presentate delle candidature di valore leggermente inferiore rispetto a quella italiana, provenienti da Andorra e dagli Stati Uniti. Di fronte alla candidatura italiana, alla fine le altre due nazioni si sono ritirate. Un’azione di lobbying è stata condotta a livello di organi di decisione, ma le motivazioni principali di successo del dossier di candidatura italiano sono rappresentate dalla grande perizia e tradizione degli organizzatori, 102 SENTEDALPS SENTEDALPS 103 oltre al desiderio di consolidare e sviluppare la pratica dello Sci Apino. A livello nazionale, c’era anche la candidatura di un altro comune, vale a dire Bormio. Tuttavia, in seguito ad un lungo lavoro diplomatico, la Federazione Italiana Sport Invernali ha deciso alla fine di attribuire la candidatura italiana alla Provincia di Cuneo. L’organizzazione della candidatura L’idea di presentare la candidatura è stata formulata nel gennaio 2002 da due presidenti di club di sci italiani che dirigono realtà sportive di rilievo (50 anni di esperienza) nel settore dell’organizzazione di competizioni di Sci Alpino. Il dossier di candidatura è stato presentato al Comitato Regionale della Federazione Italiana degli Sport Invernali (FISI) e agli organismi locali che hanno assicurato il loro sostegno al progetto. E’ stato costituito un comitato di candidatura, composto dai due presidenti di club di sci e da rappresentanti delle collettività locali. Questo comitato ha realizzato un opuscolo e un CD, i cui costi sono stati coperti dalle collettività locali. Perché organizzare questo evento? La motivazione principale è stata la grande passione per lo Sci Alpino, unita alla possibilità di organizzare una manifestazione di livello mondiale in concomitanza con le Olimpiadi Invernali, così da attirare l’attenzione del grande pubblico sullo Sci Alpino e sul Piemonte. Ci si attende dall’evento un incremento significativo della notorietà dello Sci Alpino e un conseguente aumento del numero di praticanti. Un aumento significativo nel numero dei praticanti e delle Federazini Nazionali potrebbe costituire un elemento decisivo per il riconoscimento dello Sci Alpino come disciplina olimpica a partire dal 2010. Una manifestazione così importante permetterà poi di incrementare la notorietà della Provincia di Cuneo e delle zone coinvolte. Si attendono anche delle ricadute a livello turistico ed economico. Il dossier – la presentazione Il dossier di candidatura e il CD di presentazione del progetto sono stati realizzati con la collaborazione di tutti i rappresentanti del Comitato di Candidatura. Il costo globale della candidatura è stato di circa 17.000 euro. 104 SENTEDALPS SENTEDALPS 105 UNIVERSIADI INVERNALI 2005 INNSBRUCK/SEEFELD, AUSTRIA Data prevista: Dal 12 al 22 gennaio 2005 Luogo: Funzione della persona intervistata: Innsbruck / Seefeld, Tirolo Segretario Generale del Comitato Organizzatore Successo Risultato: Fattori chiave di successo: • Attività di lobbying • Coinvolgimento delle collettività territoriali • Coinvolgimento delle organizzazioni sportive nazionali Il calendario Il processo di candidatura per le Universiadi Invernali 2005 è durato quattro mesi: da marzo a giugno 2000. La candidatura è stata una risposta alla richiesta della Federazione Internazionale degli Sport Universitari (FISU). I dossier di candidatura dovevano essere depositati presso la sede della FISU a Bruxelles, e la decisione finale è stata presa il 28 settembre 2000 a Zakopane, in Polonia. Il bilancio della candidatura di Innsbruck 2005 è stato di circa 35.000 euro, in gran parte finanziati dalle collettività pubbliche. I concorrenti L’unico concorrente di Innsbruck per l’organizzazione delle Universiadi Invernali era Tarvisio in Italia. Tarvisio ha ottenuto l’organizzazione delle Universiadi nel 2003, ed era disposta a pagare immediatamente i previsti diritti alla FISU. Poiché non intendeva pagare in anticipo i diritti, Innsbruck ha scelto di dare la precedenza ad altri aspetti, quali l’organizzazione di seminari scientifici, di campi di allenamento per i Paesi in via di sviluppo e i diritti televisivi. 106 SENTEDALPS SENTEDALPS 107 L’organizzazione della candidatura un concorrente serio. L’attività di lobbying è stata efficace e ha svolto un ruolo importante nell’attribuzione dell’evento. La candidatura di Innsbruck/Seefeld è stata avviata grazie all’impulso dato dal Sindaco di Innsbruck (attuale Governatore del Tirolo) e dal Presidente dell’Organizzazione Austriaca degli Sport Universitari. Questa fase di precandidatura o di iniziativa è stata seguita dalla preparazione di un Comitato di Candidatura. Di quest’ultimo facevano parte il Ministero Federale dell’Educazione, della Scienza e della Cultura, la Regione del Tirolo, la Municipalità di Innsbruck e di Seefeld, l’Ufficio Regionale del Turismo. Il Comitato era organizzato nel seguente modo: la presidenza era affidata al Sindaco della città di Innsbruck; la vicepresidenza al Sindaco di Seefeld; il rappresentante municipale (Innsbruck) incaricato degli affari economici assicurava la funzione di responsabile delle relazioni esterne e di responsabile del Dipartimento Sport e Turismo; il Presidente e il Segretario generale dell’Organizzazione Austriaca degli Sport Universitari facevano ugualmente parte del Comitato. Perché organizzare questo evento? Lo scopo principale della candidatura era rappresentato dallo sviluppo dell’immagine della regione di Innsbruck mediante i media nazionali e internazionali. La candidatura si proponeva anche di sviluppare le competenze della regione nel settore dell’organizzazione degli eventi e di promuovere lo sport universitario in una regione che conta circa 25.000 studenti. La “vision” della candidatura prevedeva che le Universiadi 2005 promuovessero lo sport e i valori di pace e di comprensione reciproca tra la gioventù. La “mission” prevedeva che le Universiadi di Innsbruck creassero la cornice relativa all’organizzazione dell’evento, offrendo agli atleti e agli spettatori il migliore evento possibile e facendo di questo un’esperienza positiva per la regione. I benefici attesi erano identificabili nel rafforzamento del trasferimento delle competenze in materia di organizzazione degli eventi, nel miglioramento dell’immagine turistica della zona, nella creazione di una rete con le autorità sportive e nel riutilizzo delle installazioni sportive della regione ereditate dai Giochi Olimpici del 1964 e 1976. Il dossier – la presentazione Il dossier di candidatura era in grado di soddisfare le richieste della FISU. Le discipline erano state scelte dal Comitato Esecutivo della Federazione Internazionale dello Sport Universitario. Lezioni ricavate Per ottenere l’organizzazione di una tale manifestazione, un buon dossier è una condizione necessaria ma non sufficiente. Il principale rivale, Tarvisio, era 108 SENTEDALPS SENTEDALPS 109 BIBLIOGRAFIA AJOH 2006 (1998) Libro arcobaleno della candidatura di Sion 2006, Sion: AJOH, 85 p. Allume, J. (2002) «Presenting your sistema», in Bidding Business 2002, London: Sportbusiness International, 40 p. 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