sentedalps - ALPINE SPACE PROGRAMME

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sentedalps - ALPINE SPACE PROGRAMME
SENTEDALPS
Sports Event Network for Tourism and Economic
Development of the Alpine Space
Rete transfrontaliera per lo sviluppo turistico ed
economico dell’Arco Alpino mediante gli eventi
sportivi
DALL’IDEA AL SUCCESSO:
GUIDA DI CANDIDATURA AGLI EVENTI SPORTIVI
PER RESPONSABILI POLITICI ED AMMINISTRATIVI
Guida scritta da:
Olivier Brighenti (IDHEAP), Christophe Clivaz (HEVs), Nicolas
Délètroz (HEVs), Nancy Favre (IDHEAP), sotto la direzione di
Jean-Loup Chappelet (IDHEAP).
I materiali per lo studio dei casi sono stati realizzati da:
Nicolas Chanavat (UCBL), Jean-Philippe Delage (IUP – THTL),
Nancy Favre (IDHEAP), Alessandro Giacca (FISI – CAO) e Martin
Schnitzer (ISOC 2005).
La traduzione italiana è stata realizzata da:
Alberto Gambone, Paolo Balocco, Massimo Albertan Min
(SUISM Torino).
INDICE
INTRODUZIONE .............................................................................. p.7
PRIMA PARTE: INIZIARE A METTERE IN PRATICA UNA CANDIDATURA ............ p.13
CAPITOLO 1: GLI EVENTI SPORTIVI........................................................ p.15
1.1 Le caratteristiche di un evento sportivo ................................... p.15
1.2 Le fasi e gli attori di un evento ............................................... p.17
CAPITOLO 2: LE CANDIDATURE............................................................. p.19
2.1 Le caratteristiche di una candidatura ....................................... p.19
2.2 Le tappe di una candidatura ................................................... p.20
2.3 Tipi di candidatura ................................................................ p.20
CAPITOLO 3: L’OFFERTA DI SITI CHE POSSONO ACCOGLIERE EVENTI SPORTIVI ........ p.23
3.1 Le caratteristiche dei luoghi di accoglienza ............................... p.23
3.2 I diversi tipi di luoghi d’accoglienza ......................................... p.26
3.3 La scelta dell’evento adeguato................................................ p.27
Dall’idea al successo: guida di candidatura agli eventi
sportivi per responsabili politici ed amministrativi, sotto
la direzione di Jean-Loup Chappelet, Chavannes-Losanna:
IDHEAP, 2005.
Iniziativa cofinanziata con fondi dell’Unione Europea
© 2005 Sentedalps Consortium,
Interreg IIIB Project number CH/1-2/3.3/3
CAPITOLO 4: LA DOMANDA DEI PROPRIETARI DI EVENTI SPORTIVI ...................... p.29
4.1 I vari tipi di proprietari .......................................................... p.29
4.2 Le esigenze dei proprietari ..................................................... p.30
4.3 Le strategie per rispondere alla domanda................................. p.31
CAPITOLO 5: IL MANAGEMENT STRATEGICO APPLICATO AGLI EVENTI SPORTIVI ......... p.35
5.1 Il pre-dossier di candidatura................................................... p.35
5.2 L’analisi strategica................................................................. p.37
5.3 L’analisi economica ............................................................... p.38
CAPITOLO 6: L’ORGANIZZAZIONE DEL COMITATO DI CANDIDATURA ..................... p.41
6.1 L’aspetto giuridico................................................................. p.41
6.2 Le risorse organizzative ......................................................... p.42
6.3 Le risorse umane .................................................................. p.43
6.4 Le risorse finanziarie ............................................................ p.45
CAPITOLO 7: IL LAVORO DEL COMITATO DI CANDIDATURA ............................... p.47
7.1 Il dossier di candidatura......................................................... p.47
7.2 Il lobbying internazionale....................................................... p.48
7.3 La comunicazione pubblica..................................................... p.49
CONCLUSIONI ................................................................................ p.51
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SENTEDALPS
SENTEDALPS
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SECONDA PARTE: STUDIO DEI CASI
I CAMPIONATI DEL MONDO DI CANOA KAYAK 2002
– Bourg Saint-Maurice - Francia ................................................... p.55
I CAMPIONATI DEL MONDO DI CROSS COUNTRY 2005
- Saint-Etienne - Francia ............................................................. p.59
I CAMPIONATI DEL MONDO DI BIATHLON SENIORS 2007
- Haute Maurienne - Francia ........................................................ p.63
I CAMPIONATI DEL MONDO DI CANOTTAGGIO 2007
- Aiguebelette - Francia............................................................... p.67
I GIOCHI OLIMPICI INVERNALI 2006
- Sion – Svizzera ........................................................................ p.71
I CAMPIONATI DEL MONDO DI CROSS COUNTRY 2003
– Losanna / La Broye - Svizzera ................................................... p.75
PREMESSA
I CAMPIONATI DEL MONDO DI TRIATHLON 2005 E 2006
- Losanna - Svizzera ................................................................... p.79
Il progetto SENTEDALPS (Rete transfrontaliera per lo sviluppo turistico ed
economico dell’Arco Alpino mediante gli eventi sportivi) è un progetto cofinanziato dalla Commissione europea nel quadro dell’iniziativa comunitaria
INTERREG IIIB che si sviluppa lungo un arco di tre anni. I partecipanti svizzeri
sono finanziati, sul piano federale, dal Segretariato di Stato per l’Economia
(Seco) e dai cantoni del Vaud e del Vallese.
Il progetto comprende sedici partner provenienti da Austria, Francia, Italia,
Slovenia e Svizzera. Esso raccoglie rappresentanti di istituti di ricerca pubblici e
privati, amministrazioni pubbliche regionali e locali, organizzazioni private.
La guida di candidatura è la prima di una serie di tre guide prodotte nell’ambito
del progetto SENTEDALPS. La seconda sarà dedicata all’organizzazione e alla
preparazione di un evento sportivo e la terza sarà dedicata alla gestione e
preparazione dei volontari e delle risorse umane.
I CAMPIONATI DEL MONDO DI TENNIS TAVOLO 2005
- Losanna - Svizzera ................................................................... p.83
I CAMPIONATI DEL MONDO DI STREET HOCKEY 2003
- Sierre - Svizzera ...................................................................... p.87
IL FESTIVAL OLIMPICO DELLA GIOVENTÙ EUROPEA 2005
- Monthey - Svizzera................................................................... p.91
I CAMPIONATI DEL MONDO DI SCACCHI 2006
- Torino - Italia........................................................................... p.95
LE UNIVERSIADI INVERNALI 2007
– Torino - Italia .......................................................................... p.99
I CAMPIONATI DEL MONDO DI SCI ALPINISMO 2006
- Cuneo - Italia ......................................................................... p.103
LE UNIVERSIADI INVERNALI 2005
- Innsbruck / Seefeld - Austria .................................................... p.107
BIBLIOGRAFIA .............................................................................. p.110
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INTRODUZIONE
Istituto di Studi Superiori in Amministrazione Pubblica
(IDHEAP) Lead Partner Tecnico
Svizzera
Scuola Universitaria Interfacoltà in Scienze Motorie
(SUISM) Lead Partner Finanziario
Italia
Agenzia Turistica Dipartimentale della Savoia (ATDS)
Francia
Consiglio Regionale Rhone- Alpes (CRRA)
Francia
Comitato Regionale (Alpi Occidentali) della Federazione
Italiana Sport Invernali (FISI – CAO)
Italia
Istituto Superiore di Educazione Fisica (ISEF)
Italia
Comitato per l’Organizzazione delle Universiadi Invernali
– Innsbruck 2005 (ISOC 2005)
Austria
Università della Savoia (IUP – THTL)
Francia
Provincia di Torino (PTO)
Italia
Città di Innsbruck (STINN)
Austria
Comitato Organizzatore dei XX Giochi Olimpici Invernali
Torino 2006 (TOROC)
Italia
Università Claude Bernard – Lione 1 (UCBL)
Francia
Scuola Superiore del Vallese (HEVs)
Svizzera
Stato del Vaud (DEC)
Svizzera
Associazione Turistica della Slovenia (TAS)
Slovenia
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A partire dagli anni Ottanta, un numero sempre crescente di regioni ha incoraggiato
lo svolgimento di eventi sportivi, considerati come fattori di sviluppo economico e
turistico. Si tratta oramai, mediante l’organizzazione di eventi sportivi, di assicurare
uno sviluppo durevole del territorio, tenendo conto non solo delle ricadute economiche ma anche di quelle ambientali e sociali. Basandosi sulle competenze dei
differenti partner del progetto SENTEDALPS, questa guida si propone di promuovere
tali idee e di accrescere il trasferimento di conoscenze nel campo dell’organizzazione
degli eventi sportivi nell’Arco Alpino. Il «mercato» dell’evento sportivo si è
sviluppato particolarmente durante gli ultimi due decenni, e questa evoluzione ha
avuto ripercussioni tanto sull’offerta quanto sulla domanda di eventi sportivi.
Da ciò discendono le seguenti implicazioni:
•
•
una domanda crescente non solo per lo sport «spettacolo» ma anche per
lo sport «popolare»: la popolarità crescente di certi eventi ha condotto
addirittura a dover rifiutare iscrizioni;
uno sviluppo dell’offerta rappresentata dal numero e dalla diversità degli
eventi sportivi che non cessano di aumentare: 142 discipline sportive e
oltre 1000 eventi l’anno sono recensiti a livello mondiale. Ciò riguarda sia
l’elite sportiva che lo sport per tutti.
All’interno di questo mercato, l’organizzazione di eventi sportivi è diventata un
utile strumento di promozione ed una vetrina per il “know-how” di una regione.
Tutto ciò si basa su criteri di sviluppo durevole e sull’agenda 21 del Comitato
Internazionale Olimpico (CIO) che considera l’ambiente naturale come la
terza dimensione dell’Olimpismo, accanto allo sport e alla cultura. Sono state
realizzate iniziative sia per sensibilizzare gli organizzatori sugli effetti secondari
negativi, in particolare ambientali, prodotti da una manifestazione, sia per
incoraggiarli ad approfittare nel migliore dei modi dei vantaggi che possono
derivare dall’organizzazione di una tale manifestazione. Questi vantaggi sono
duplici:
•
I vantaggi economici: questi si riferiscono principalmente alle spese
dirette ed indirette legate all’evento ed eseguite nella regione, così
come al miglioramento d’immagine che incoraggia un gran numero di
(tele)spettatori a visitare la regione, durante o dopo l’evento.
•
I vantaggi sociali: spesso sottovalutati, essi si concretizzano nella maggior
parte dei casi nella forma di acquisizione di competenze organizzative e di
maggiore cooperazione regionale: conoscenze acquisite, rafforzamento
dell’identità locale, esperienze di lavoro e formazione dei giovani. Questi
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vantaggi si traducono anche in «eredità» materiali e immateriali lasciate
dalla manifestazione: impianti sportivi, infrastrutture generali, pratica
sportiva, notorietà, eccetera.
SVILUPPO DUREVOLE DELLA REGIONE
A parte i vantaggi scontati, le ragioni che inducono a candidarsi per un evento
sportivo sono numerose. Sulla base dell’analisi di 46 città che si sono candidate,
Emery (1998) ha dimostrato che le ragioni principali sono la promozione dello
sport e la volontà di migliorare l’immagine della città ospitante. Lo schema che
segue (figura 1), una sorta di piramide di Masslow rovesciata, evidenzia una
gerarchia di motivazioni per la candidatura: dalla meno valida (promozione
personale), ma purtroppo diffusa, alla più condivisibile (sviluppo durevole della
regione).
SVILUPPO ECONOMICO REGIONALE
PROMOZIONE TURISTICA
UTILIZZO DEGLI IMPIANTI
SPORTIVI
PROMOZIONE DELLO
SPORT
PROMOZIONE
PERSONALE
Fig. 1 - Gerarchia delle motivazioni
Si possono distinguere le seguenti ragioni per una candidatura:
•
Secondo un elenco stabilito dal CIO, ci sarebbero circa 300
eventi sportivi importanti ogni anno. Nel 1999, i quindici
Paesi dell’Unione Europea hanno ospitato 77 Campionati
del Mondo e 102 Campionati Europei. L’AGFIS (Associazione
Generale delle Federazioni Internazionali Sportive) riuniva,
nel 2004, 98 membri in grado di organizzare almeno un
Campionato del Mondo ogni anno o per due anni consecutivi.
La società britannica Sportcal.com gestisce quella che è,
probabilmente nel mondo intero, la banca dati più completa
in materia di eventi sportivi. Il suo database per i prossimi
dieci anni prevede circa 25.000 manifestazioni in 142 sport
o discipline, e ogni settimana sono aggiunti o modificati circa
1.500 eventi. Queste cifre indicano sicuramente una nuova
problematica inerente il mondo dello sport (particolarmente
in alcuni settori): vale a dire l’affollamento del calendario e la
conseguente difficoltà di far emergere un evento dalla massa.
Ciò suggerisce che solo gli eventi meglio gestiti riescono a
sopravvivere e svilupparsi in questa «cacofonia».
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ragioni personali: una personalità politica prende il dossier in mano per
ragioni di promozione personale a scopo elettorale. Esempio: i Campionati
del mondo di Biathlon 2007 in Alta Maurienne (Francia).
•
ragioni sportive: i promotori della candidatura vogliono sviluppare e
promuovere un sport in una regione. Esempio: i Campionati del mondo di
Street-hockey 2003 a Sierre (Svizzera).
•
utilizzo degli impianti sportivi: esiste nella regione un certo numero di
installazioni sportive già costruite e che si vorrebbero sfruttare nel modo
migliore. Esempio: le Universiadi Invernali di Innsbruck-Seefeld (Austria) che
utilizzano le installazioni olimpiche di Innsbruck 1946 e 1976.
•
ragioni turistiche: una regione intende sviluppare il suo potenziale
turistico. La maggior parte delle candidature si propone appunto questo
obiettivo. Esempio: i Campionati del mondo di Canoa - Kayak 2002 di Bourg
Saint-Maurice (Francia) avevano come scopo la promozione della regione quale
destinazione turistica estiva.
•
sviluppo economico regionale: è anche questo un punto importante e
spesso citato nel quadro di una candidatura. Esempio: il Festival Olimpico
della Gioventù Europea di Monthey 2005 si proponeva un incremento del
dinamismo di questa regione svizzera e la creazione di posti di lavoro.
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•
sviluppo durevole di una regione: dal punto di vista economico, sociale
e ambientale, questo aspetto è ormai cruciale per poter «vendere» alle
popolazioni locali un evento. Esempio: la candidatura di Sion 2006 fu la prima
a dare risalto a questo aspetto.
È comunque evidente che in ogni candidatura coesistono motivazioni e attese
differenti. Nella maggior parte dei casi si tratta di una sintesi di ragioni diverse
che non si escludono l’una con l’altra. In effetti, presentarsi per ottenere
l’organizzazione di una manifestazione sportiva è una competizione che riunisce
degli attori individuali ed istituzionali con interessi diversi, ma il cui obiettivo
comune è quello di avere successo. A causa della forte competizione, le richieste
di coloro che dispongono degli eventi sportivi sono aumentate considerevolmente
in questi ultimi decenni. Malgrado ciò, le candidature sono ancora troppo spesso
il risultato di decisioni prese senza un’analisi razionale delle possibilità di
successo o dei benefici attesi, e l’organizzazione non si basa su modelli testati in
altre occasioni. Diverse ricerche in materia di candidatura dimostrano una simile
atmosfera di quasi dilettantismo. Questa guida intende facilitare il trasferimento
di conoscenze e competenze, favorendo inoltre la condivisione delle esperienze
acquisite. Per ottenere ciò, ci si è basati sull’esperienza dei 15 partner del
Progetto (Giochi Olimpici Invernali di Albertville, di Innsbruck e di Torino,
Giochi plurisportivi, Campionati del Mondo delle diverse discipline sportive e
manifestazioni sportive a carattere popolare), sull’analisi di documenti e sulle
interviste fatte a 14 responsabili di candidature.
Nella seconda parte della guida sono presentati studi di casi riferiti a quattro
Paesi partner. L’obiettivo è quello di dimostrare che un approccio professionale
è necessario per tutte quelle regioni che desiderano non solo candidarsi, ma
soprattutto guadagnarsi il diritto di accogliere un evento sportivo di una certa
importanza sul proprio territorio. Infatti, partendo dal presupposto che una
collettività ha il dovere di decidere prima quale tipo di eventi sia il più adatto
alle sue particolarità socioeconomiche e geografiche, e poi di organizzare
con successo una candidatura per accogliere gli eventi, questa guida intende
rispondere a tre domande principali che corrispondono alle tre fasi di ogni
candidatura:
•
•
•
I politici locali,
Gli amministratori e i funzionari che operano nel settore sportivo e turistico
e nel settore dello sviluppo economico e territoriale,
Gli operatori sportivi, turistici ed economici.
Precisiamo che questa guida riguarda essenzialmente gli eventi sportivi
internazionali di natura itinerante e di una certa importanza, il cui ottenimento
passa attraverso la presentazione di una candidatura che risponda alle richieste
del proprietario dell’evento. Gli eventi che si svolgono sempre negli stessi luoghi
non hanno, per definizione, necessità di candidature.
Lo schema seguente sintetizza le domande affrontate nei differenti capitoli della
guida. Gli esempi inclusi nel testo rinviano ai casi della seconda parte.
Capitolo 1
Che cos’è un evento sportivo?
Capitolo 2
Che cos’è una candidatura?
PRECANDIDATURA
FATTIBILITA’
Perché presentare la propria candidatura? (Pre-candidatura)
Quale evento scegliere per questa zona? (Fattibilità)
Come avere successo nella candidatura? (Candidatura propriamente
detta)
Capitolo 5
Qual è la fattibilità della
combinazione evento/luogo?
No
No
Decisione
Si/no
Si
Candidatura
•
•
•
Capitolo 4
Quali sono gli eventi
disponibili?
Capitolo 3
Che cosa si può organizzare in
un certo luogo?
Capitolo 6
Come organizzare un comitato
di candidatura?
Capitolo 7
Quali sono le principali
funzioni del comitato?
Conclusione
In viaggio per l’organizzazione
Questa guida presenta una visione globale del processo di candidatura e offre
alle autorità locali e regionali delle linee guida per una pianificazione ponderata.
Essa si rivolge a tre tipologie di soggetti che possono (tipicamente) prendere in
considerazione una candidatura sportiva:
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Prima Parte
INIZIARE
A METTERE IN PRATICA
UNA CANDIDATURA
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GLI
CAPITOLO 1
EVENTI SPORTIVI
Esiste una grande varietà di eventi sportivi. Prima di scegliere l’evento
più adatto ad un luogo bisogna comprendere che cos’è un evento
sportivo, che cosa implica per l’organizzatore e riconoscere le diverse
categorie di eventi. Questi elementi devono essere valutati prima della
preparazione di una candidatura.
« Un evento sportivo è un fatto sociale dal forte impatto
mediatico, la cui presa sul pubblico è legata all’incertezza del
risultato delle azioni dei differenti attori che si trovano in una
situazione di ricerca del risultato, della prestazione o della
competizione ». (Ferrand, 1993)
1.1 Le caratteristiche di un evento sportivo
L’espressione «evento sportivo» è generica, e comprende sia le competizioni di
tipo locale sia le Olimpiadi. Sono numerose le caratteristiche variabili di questi
eventi:
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•
La dimensione: questa viene definita secondo criteri diversi come il numero
di partecipanti, il budget o il numero di spettatori e di telespettatori;
•
Le caratteristiche spaziali: il luogo di svolgimento può essere all’aperto
o al chiuso; l’evento può svolgersi in un impianto pubblico o privato; le
gare possono avere luogo simultaneamente su parecchi siti o possono
svolgersi successivamente in un solo impianto; la competizione può essere
itinerante;
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•
Le caratteristiche temporali: queste prendono in considerazione la
durata, la periodicità dell’evento e il calendario delle competizioni;
Esempio: per utilizzare le installazioni sportive costruite in occasione delle
Universiadi del 1991, la città di Sheffield organizza numerosi eventi sportivi, come
nel 1996 alcuni incontri dell’Eurofoot e il World Masters Swimming Championships.
•
•
Le caratteristiche sportive: un evento può includere una o più discipline
sportive, e può soddisfare bisogni differenti, a seconda che lo scopo sia la
competizione (élite) o il divertimento (sport di massa);
La notorietà: questa è misurata dalla diffusione dell’evento, che può essere
regionale, nazionale o internazionale; più che il numero degli spettatori, è
la partecipazione dei mass media l’elemento che misura la notorietà di un
evento sportivo.
Quest’ultimo, malgrado i pochi spettatori e la scarsa copertura da parte dei mass
media, ha prodotto più pernottamenti che non gli incontri di Euro 96 largamente
teletrasmessi.
1.2 Le fasi e gli attori di un evento
Sebbene eventi diversi abbiano caratteristiche differenti, la loro organizzazione
è comunque divisa in quattro fasi, la cui durata varia fortemente in ragione della
Queste differenti caratteristiche prevedono una serie di varianti e di combinazioni.
Non è facile dividere chiaramente in categorie gli eventi sportivi; basandosi sul
coinvolgimento dei mass media, è però possibile proporre una tipologia molto
semplificata:
tipologia di evento (cfr. figura 2):
•
•
Eventi (molto) grandi: vi rientrano fra gli altri le Olimpiadi, le Coppe
Europee e Mondiali di calcio, alcuni Campionati del Mondo (sci, atletica…),
il Tour de France o la Coppa America. Godono di ampia diffusione tramite
i mass media, beneficiano generalmente di una copertura televisiva su
scala internazionale e raccolgono numerosi spettatori. Sono eventi che
riguardano l’élite sportiva. Esempio: i Campionati del Mondo di Sci Alpino di
•
•
•
L’idea: va dal momento in cui nasce l’intenzione di organizzare un evento
fino alla candidatura;
La preparazione: dalla nascita del comitato organizzatore fino all’inizio
vero e proprio dell’evento;
Lo svolgimento (o sfruttamento): dalla cerimonia di apertura alla
chiusura dei siti di gara, copre l’intera durata dell’evento;
La chiusura: dalla chiusura dei siti di gara, comprende tutti i compiti legati
allo scioglimento del comitato organizzatore e al ripristino dei luoghi.
Cras-Montana nel 1987
•
Gli eventi medi: si tratta di alcuni Campionati del Mondo e d’Europa, dei
grandi tornei, dei grandi meeting e delle grandi competizioni di corsa a
carattere popolare. Possono raccogliere un gran numero di partecipanti e
unire l’élite ai dilettanti. Esempio: l’European Master di Golf di Cras-Montana
che si svolge annualmente
•
Gli altri eventi: si tratta di eventi che ricevono un’attenzione ridotta da
parte dei mass media. Possono raccogliere sia il grande pubblico sia l’élite
sportiva per Campionati del Mondo o d’Europa di sport «minori», come i
Campionati del Mondo di Street Hockey. Esempio: i Campionati del Mondo di
Sci per disabili svoltisi ad Anzére e Cras-Montana nel 2000.
Gli esempi presentati per ciascuna di queste tre tipologie di evento ci mostrano
che una città, una regione o al limite una stazione sportiva, come Cras-Montana
in Svizzera, possono organizzare eventi di qualsiasi dimensione. Inoltre, bisogna
sottolineare che i piccoli eventi possono essere molto significativi da un punto
di vista economico e turistico. Questo è il caso di eventi poco pubblicizzati dai
mass media che si svolgono in parecchi giorni, nei quali il gran numero di
partecipanti aumenta il ritorno economico, in particolare per quanto riguarda i
pernottamenti.
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Idea
Immaginare
Preparazione
Organizzare
Sfruttamento
Animare
Chiusura
Valutare
Fig. 2 – Le quattro fasi di un evento sportivo
Questa guida si focalizza sulla prima fase di questo processo. Comunque, poiché
sono richieste competenze differenti per affrontare con successo ogni fase, è
importante valutare le risorse umane necessarie durante la preparazione della
candidatura. In effetti, per ciascuna di queste fasi, l’organizzazione di un evento
sportivo internazionale implica la collaborazione di numerosi “stakeholders”, che
possono essere classificati in due categorie (cfr. Figura 3):
•
I produttori: si possono includere in questa categoria le Federazioni
Nazionali e Internazionali e le società private che sono di fatto i proprietari
dell’evento; gli sponsor, i fornitori, i loro diversi agenti e gli organizzatori
stessi che sempre più spesso sono agenzie pubbliche o private, specializzate
nell’acquisizione e organizzazione di eventi sportivi;
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•
I consumatori: si tratta degli spettatori, dei telespettatori e di altri soggetti
interessati direttamente o indirettamente alla fruizione dell’evento.
CAPITOLO 2
Federazioni proprietarie
dell’evento
Media
Partecipanti
Ag
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zie
Evento
sportivo
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di
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ga
niz
zat
ori
Cit
tad
ini
LE
CONSUMATORI
CANDIDATURE
La buona organizzazione di un evento si preprara già a livello di
candidatura, e questa si inserisce ogni volta in un contesto particolare.
Le stazioni sportive, le città o le regioni candidate devono considerare
questo aspetto per massimizzare le loro probabilità di successo.
2.1 Le caratteristiche di una candidatura
Una candidatura è una competizione politico-economica che si propone di
ottenere il diritto ad organizzare una manifestazione sportiva. Una delle sue
caratteristiche principali è quella di riunire personalità e organizzazioni le
cui attese sono differenti. Una candidatura è innanzitutto «politica» perché
rappresenta un insieme di interessi e di capacità (le Federazioni Sportive,
le collettività pubbliche, i partner economici, i media, eccetera) che devono
convergere verso l’obiettivo del successo, e deve essere costruita con questo
scopo, tenendo conto delle differenti attese. Gli “stakeholders” si devono
relazionare fra loro per trovare un determinato “valore aggiunto”.
Condurre a buon fine una candidatura rappresenta una sfida
in materia di comunicazione e prevede le seguenti attività
(Alun, 2002):
Fig. 3 - La margherita degli “stakeholders”
I partecipanti, gli ufficiali di gara, i media e le collettività territoriali appartengono
ad entrambe le categorie, poiché permettono all’evento di realizzarsi e di essere
conosciuto, beneficiando nel contempo delle sue prestazioni.
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•
•
•
•
•
•
•
Competere con le altre candidature
Trattare con differenti tipologie di pubblico
Guardare agli interessi di lungo periodo
Rendere il lavoro il più possibile comprensibile
Comprendere ciò che è talvolta complesso e
segreto (i processi di decisione)
Convincere i rappresentanti e le personalità a
sostenere la causa
Combinare la popolarità «interna» con la
comprensione e l’accettazione all’esterno
(particolarmente se coloro che decidono sono
di nazionalità differenti)
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2.2 Le tappe di una candidatura
Il processo di predisposizione delle candidature varia moltissimo da un evento
all’altro, ma per i grandi eventi internazionali si ritrova uno schema più o meno
standard. La figura che segue mette in evidenza i passaggi e il funzionamento
generale di questo processo dal punto di vista del proprietario degli eventi.
Secondo le esigenze dei proprietari, questo processo può essere più o meno
complesso. Ci soffermeremo in modo più dettagliato su questo punto nel
capitolo 4. La durata di queste tappe varia anche in base ai differenti eventi.
•
Le candidature “alibi”: il fatto di presentare la propria candidatura ad
un importante evento sportivo comporta una certa visibilità mediatica.
Queste candidature non hanno alcuna possibilità concreta di realizzarsi,
ma utilizzano l’occasione come vettore di comunicazione per far conoscere
il dinamismo della città e della regione. Esempio: la candidatura di Jaca alle
•
Le candidature di preparazione: in questa categoria rientrano le
candidature che mirano ad ottenere un evento minore per poi ottenere
l’organizzazione di un evento di maggiore importanza in seguito. Lo scopo
principale di queste candidature è di verificare il sostegno popolare e di
mettere alla prova le capacità organizzative del sito ospite. Esse permettono
anche di farsi conoscere dai proprietari degli eventi. Esempio: la candidatura
Olimpiadi Invernali 2002 e 2010.
Esempio: la durata totale del processo va, per le candidature studiate in questa
guida, dagli otto mesi dei Campionati Mondiali di Street Hockey fino ai tre anni delle
Olimpiadi Invernali.
CITTA’
INTERESSATE
VALUTAZIONE
DELLE
CANDIDATURE
INFORMAZIONE
SULLE
CANDIDATURE
di Losanna – La Broye per i Campionati del Mondo di Cross - Country 2003,
dovuta al fatto che Losanna intendeva organizzare un evento importante nel
mondo dell’atletica.
•
PROCESSO
D’APPRENDIMENTO
COMITATO
ORGANIZZATORE
TRASFERIMENTO
DELLA
CANDIDATURA
SCELTA DI UNA
CANDIDATURA
Fig. 4 - Processo di sviluppo della candidatura ad un evento
Le candidature tacite: questa situazione si verifica quando un evento
attrae un numero limitato di candidati; in questo caso il proprietario
dell’evento decide di attribuire un’edizione dell’evento a ciascuno dei
candidati presenti. Esempio: la Federazione Internazionale di Atletica ha deciso
nel 2001 di «approfittare» delle differenti candidature per attribuire i quattro
successivi Campionati del Mondo di Cross Country.
•
Le candidature di sostituzione: si verificano quando un evento non può
svolgersi nel luogo inizialmente previsto e quindi esso viene attribuito ad
un altro sito senza che si sia effettivamente realizzato tutto il processo di
candidatura. I beneficiari di questo genere di candidature sono molto spesso
dei siti che hanno già dato prova di sé nell’organizzazione di manifestazioni
dello stesso genere. Esempio: le Coppe del Mondo di Si Alpino, attribute alcune
volte a Veysonnaz (Vallese), o i Campionati d’Europa di Pattinaggio Artistico
attribuiti a Losanna nel 2003.
2.3 Tipologia di candidatura
Le candidature possono essere classificate in cinque principali categorie,
sebbene esista un certo grado di sovrapposizione fra di esse:
•
Le candidature autentiche: gli eventi più desiderati sono naturalmente
quelli per i quali la concorrenza è più forte; questa può esistere anche in
un medesimo Paese tra città diverse. Le esigenze contenute nel dossier di
richieste del proprietario dell’evento sono complesse. Le qualità intrinseche
del sito, la volontà popolare e la collaborazione regionale sono aspetti
fondamentali per una candidatura. Esempio: la candidatura di Sion alle
Olimpiadi invernali del 2006.
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L’OFFERTA
CAPITOLO 3
DI SITI CHE POSSONO ACCOGLIERE
EVENTI SPORTIVI
Conoscere bene le differenti tipologie di eventi sportivi e di candidature
non è il solo elemento che porta alla scelta di un evento. Sono
ugualmente importanti, e devono essere analizzate approfonditamente,
anche le caratteristiche del potenziale sito di svolgimento
3.1 Le caratteristiche dei luoghi di accoglienza
Di fronte all’abbondanza di eventi sportivi, si trova una moltitudine di siti
suscettibili di accoglierli. Spesso situati in un ambiente naturale geografico simile
(in questo caso quello dell’Arco Alpino), i luoghi di accoglienza si differenziano
per caratteristiche intrinseche di tipo materiale e immateriale.
Per quanto riguarda le caratteristiche materiali possiamo distinguere i
seguenti aspetti:
•
le particolarità geografiche del sito: queste coprono tanto gli aspetti
geomorfologici quanto quelli climatici. Il luogo in sé, particolarmente per
la sua urbanizzazione e la sua morfologia, può offrire delle caratteristiche
propizie allo svolgimento di determinati eventi. L’esistenza, l’accessibilità e
il possibile sfruttamento di rilievi montuosi, di altopiani e di valli, così come
di specchi d’acqua, sono aspetti evidentemente in grado di influenzare in
modo immediato il tipo di eventi sportivi suscettibili di essere accolti. È
importante sottolineare che, in funzione della tipologia di evento sportivo
considerato, queste particolarità si rivelano dei vantaggi concorrenziali o
al contrario degli svantaggi, in particolare nei casi in cui l’evento si svolge
nei pressi di siti che sono oggetto di misure di protezione della natura e del
paesaggio. Esempio: la città savoiarda di Bourg Saint Maurice possiede un sito
naturale per la pratica della Canoa - Kayak. La sua candidatura ai Campionati
del Mondo aveva un duplice scopo: mostrare ai praticanti le attrattive del sito e
attirare il grande pubblico in Savoia durante l’estate.
22
SENTEDALPS
SENTEDALPS
23
•
Le strutture sportive: nel contesto dell’Arco Alpino possiamo pensare
innanzitutto alle piste di neve così come alle installazioni di risalita meccanica
che permettono di accedervi. Gli stadi, le piste di pattinaggio artificiali, le
piscine, i campi da tennis, i campi da golf e altre strutture polivalenti
diventano così parte delle infrastrutture sportive classiche destinate
all’utlizzo da parte della collettività. Tuttavia, anche se recenti, queste
strutture sportive spesso non possono accogliere che eventi relativamente
piccoli. Infatti, a causa sia della loro incapacità ad accogliere spettatori che
delle esigenze tecniche dei proprietari di eventi, le infrastrutture esistenti
devono solitamente essere adattate ai bisogni specifici dell’evento. Tali
adattamenti sono costosi e, all’investimento richiesto, si aggiunge talvolta
un aumento dei carichi di sfruttamento che, in certi casi, possono risultare
non adeguati ai mezzi della collettività locale. È quindi necessario, per le
autorità politiche dei luoghi di accoglienza, considerare con attenzione le
ricadute a lungo termine derivanti dalla costruzione di impianti sportivi per
un evento particolare. Esempio: le Universiadi di Innsbruck 2005 e di Torino
per l’attribuzione di un evento sportivo. Esempio: l’attribuzione a Cras
Montana dell’organizzazione dei Campionati del Mondo di Sci Alpino del 1987 fu
favorita dalla realizzazione di un progetto cittadino di costruzione di un centro
congressi ed espositivo (le Regent).
Le caratteristiche immateriali di un luogo di accoglienza riguardano essenzialmente i quattro elementi seguenti:
•
2007 che si svolgeranno dopo i Giochi Olimpici e che utilizzeranno le stesse
infrastrutture.
•
Le infrastrutture generali: sono quelle che non servono direttamente
per l’evento ma che sono tuttavia indispensabili per la sua buona riuscita.
Si tratta principalmente delle vie di accesso ai siti, delle infrastrutture di
trasporto pubblico (stazioni, aeroporti, autobus ecc.), degli ospedali, delle
stazioni di depurazione, eccetera. Ogni evento sportivo di grande importanza
implica tanto dei flussi di persone dirette verso il sito di svolgimento quanto
dei flussi all’interno del sito stesso. All’inizio di ogni processo di candidatura
devono essere valutati i presumibili flussi generati dall’organizzazione
dell’evento sportivo, secondo un apprezzamento serio ed obiettivo, per
identificare nel termine più breve possibile la fattibilità, la natura e la
dimensione delle azioni correttive o preventive da intraprendere. Esempio:
numerose Federazioni Internazionali, ha sviluppato una politica municipale di
accoglienza di eventi sportivi a partire dagli anni novanta.
•
le difficoltà di accesso a Davos e St-Moritz (Svizzera) hanno reso molto difficile
per questi luoghi accogliere i Giochi Olimpici Invernali dei giorni nostri.
•
24
Le infrastrutture turistiche: sono costituite da hotel e ristoranti (per
i quali la capacità di accoglienza è determinante), centri congressi e
per esposizioni, spazi culturali, luoghi per il tempo libero eccetera. Per
i mezzi logistici messi a disposizione, i centri congressi sono di solito
molto apprezzati degli organizzatori e dai media, offrendo a questi ultimi
l’opportunità di strutturare al meglio la delocalizzazione temporanea del loro
apparato amministrativo. Inoltre, la possibilità di offrire differenti attività di
tempo libero o culturali agli spettatori, al personale accompagnatore, ai
giornalisti e ai concorrenti stessi, costituisce uno dei vantaggi più apprezzati
SENTEDALPS
La politica più o meno esplicita in materia di accoglienza di eventi
sportivi: l’esistenza di una politica locale, regionale, addirittura nazionale
di accoglienza di eventi sportivi è di grande importanza perché è rischioso
sperare di ottenere, alla fine, delle ricadute positive a livello economico e
sociale investendo nell’organizzazione di eventi sportivi senza che questi
rientrino in un concetto di sviluppo chiaramente definito. I responsabili
politici della zona devono giustificare la volontà di impegnarsi in questo
settore piuttosto che in altri. Quando esiste una politica definita, una regione
può decidere di impegnarsi per determinate categorie di eventi. Lo scopo di
questa politica è di precisare il ruolo dei poteri pubblici regionali così come di
procurar loro uno strumento decisionale per valutare i progetti su una base
condivisa e rigorosa. I legami tra i settori turistici, amministrativi e sportivi
della regione devono essere essere presi in considerazione attraverso una
capacità di lettura «politica». Esempio: la città di Losanna, sede del CIO e di
Le competenze locali in materia di organizzazione di eventi: le
esperienze precedenti acquisite in materia di organizzazione di eventi
sportivi costituiscono ugualmente un punto importante da prendere in
considerazione perché consentono l’acquisizione di competenze chiave,
particolarmente per ciò che riguarda la collaborazione tra collettività vicine
o nel rapporto con le collettività di livello superiore. Queste competenze
risiedono spesso in un gruppo più o meno vasto di volontari motivati.
Esempio: dall’organizzazione dei Giochi Olimpici di Albertville nel 1992, la
Savoia ha moltiplicato le candidature sportive, basandosi in particolare sulla
rete dei volontari del 1992.
•
Il posizionamento in termini di marketing turistico: i luoghi di
destinazione (stazioni, città, regioni) che organizzano degli eventi sportivi
vogliono generalmente aumentare la loro notorietà e avvantaggiarsi sui
concorrenti. Al di là di questo obiettivo tradizionale, gli eventi sportivi
contribuiscono sempre più alla creazione e al mantenimento di un’immagine
SENTEDALPS
25
propria del luogo («branding»). Al giorno d’oggi non è raro vedere dei
luoghi di destinazione che sostituiscono o rafforzano le iniziative private
nella sponsorizzazione di eventi giudicati coerenti con le loro politiche
di “marchio”. La creazione o il rinnovamento dell’immagine è un’azione
di lungo periodo, come lo è il processo diretto ad ottenere la presenza di
eventi sportivi importanti. Di conseguenza, gli eventi sportivi si rivelano
dei vettori fondamentali nel processo di “branding” di una destinazione.
d’acqua necessari per gli sport acquatici, eccetera. Esempio: la stazione di
Sestriéres (2.000 metri d’altezza) accoglie le prove di Sci Alpino nel quadro dei
Giochi Invernali 2006 organizzati dalla città di Torino (300 m).
•
Esempio: l’associazione responsabile della promozione del turismo in Tirolo
ha voluto sponsorizzare maggiormente le grandi manifestazioni sportive
organizzate in estate per far conoscere meglio il Tirolo durante questa stagione
e far sapere al pubblico che questo Land è una regione privilegiata per la pratica
dello sport estivo e per le «grandi» vacanze.
•
Il potenziale economico della regione: questo deve essere esaminato
tanto dal punto di vista dei poteri pubblici che da quello delle società
private. Mentre il ruolo principale del settore pubblico consiste nel garantire
le condizioni di base, o addirittura nell’attivare delle garanzie per la
copertura del deficit, è innanzitutto nel tessuto economico regionale che si
devono cercare gli sponsor dell’evento. Quest’ultimo di conseguenza dovrà
corrispondere nel migliore dei modi alla filosofia delle imprese regionali che
applicano una politica di sponsoring selettivo. Esempio: il Grand Raid Cristalp
di VTT (da Verbier a Grimenz) il cui sponsor principale, e parecchi altri, sono
imprese del Vallese.
3.2 I diversi tipi di luoghi di accoglienza.
Basandosi sulle caratteristiche materiali dei luoghi, è possibile proporre una
tipologia dei luoghi di accoglienza che si incontra spesso nell’Arco Alpino. In
funzione dell’evento, non è raro vedere parecchi siti allearsi per poter godere dei
differenti vantaggi di ciascuno. Si possono distinguere:
•
26
I grandi e medi centri urbani: beneficiano in generale di un’infrastruttura
di base completa. Le loro vie di accesso sono molteplici e sopportano un
certo sovraccarico di traffico soprattuo grazie ad una rete di trasporti
pubblici diffusi ed ad alto rendimento. Questi luoghi possono far valere
anche un’offerta completa in materia di attrezzature turistiche e del tempo
libero. Nonostante alcune limitazioni in materia di mobilità, di logistica e di
alloggio i centri urbani possiedono dei vantaggi concorrenziali che, in molti
casi, li favoriscono per l’organizzazione e l’accoglienza dei più grandi eventi
sportivi. Tuttavia questi siti devono, in funzione dell’evento organizzato,
allearsi con le regioni periferiche che possiedono le caratteristiche
geomorfologiche favorevoli alla pratica di determinati sport, come i rilievi
montuosi necessari per la pratica dello sci alpino o del VTT, gli specchi
SENTEDALPS
Le piccole città o agglomerati di regioni periferiche: sono localizzate
generalmente vicino alle stazioni di montagna. Anche se nella maggioranza
dei casi possiedono un’infrastruttura di base completa, spesso non sono
in grado di fare fronte a forti variazioni dei flussi di visitatori. La loro rete
di trasporti pubblici è infatti meno diffusa e, d’altra parte, le possibilità
di sistemazione alberghiera sono spesso insufficienti. Tuttavia esistono
delle cittadine capaci di far fronte a questi problemi e che, grazie alla loro
collocazione geografica privilegiata, possono partecipare all’organizzazione
di eventi sportivi di dimensioni medie o grandi. Esempio: la città di Albertville,
centro di gravità di una dozzina di stazioni del Tarentaise (Savoia, Francia),
organizzò i Giochi Invernali nel 1992.
•
Le stazioni di montagna o di media montagna: hanno come principale
carta vincente la prossimità immediata dei siti sui quali si svolge l’evento.
Questo si verifica particolarmente in caso di eventi sportivi legati agli sport
sulla neve. Con un’economia essenzialmente imperniata sul turismo e di
conseguenza a carattere stagionale, le stazioni di montagna devono tenere
conto di un’altra limitazione, vale a dire quella legata al periodo di durata
del ciclo economico. Idealmente, gli eventi sportivi dovrebbeero essere
organizzati in modo tale da lanciare o prolungare la stagione turistica
regolare. Le attese dei clienti tradizionali sono spesso molto differenti da
quelle della clientela legata ad un evento particolare. La coabitazione di
queste due tipologie di pubblico spesso non è semplice e, in mancanza di
una pianificazione seria, può provocare un impatto negativo sulla clientela
tradizionale. Esempio: la città di Monthey (15.000 abitanti, Vallese, Svizzera)
insieme alle stazioni circostanti è stata candidata all’organizzazione del Festival
Olimpico della Gioventù Europea 2005, in particolare per mostrare le bellezze
della regione sia in pianura che in montagna. L’evento sarà organizzato nel
periodo del «vuoto» turistico di gennaio.
3.3 La scelta dell’evento adeguato.
Valutando che deve necessariamente esistere una sinergia tra il sito ospitante
e lo sport e/o l’evento scelto, Emery (1998) pone la domanda: «In che modo
i responsabili dei siti potenziali selezionano le manifestazioni da accogliere?”
I risultati dei suoi studi mostrano che nella realtà i candidati organizzatori si
trovano di fronte a numerosi eventi, dei quali non conoscono in anticipo e nei
dettagli i costi e i benefici, e che le decisioni sono prese di solito in maniera
informale. Spesso, non si tratta di un processo di scelta basato su una
decisione razionale. Gli argomenti sono formalizzati, in molti casi, solamente
dopo la decisione. In effetti, al momento di scegliere un evento sportivo,
SENTEDALPS
27
attirano un interesse particolare quelli che beneficiano di una copertura
mediatica importante. Gli altri sono spesso trascurati. Restano da considerare
le costrizioni, in termini di tempo e di spazio, imposte da un evento sportivo
e l’appoggio incondizionato del sito ospitante e della sua popolazione, che
sono fondamentali. Gli studi dedicati alla valutazione degli impatti economici
e sociali di tali eventi portano a concludere che i vantaggi a più lungo termine
dipendono soprattutto dalla capacità delle autorità di utilizzare l’evento come
uno strumento per promuovere lo sviluppo della regione. D’altra parte, come
abbiamo visto in questo capitolo, le caratteristiche del sito incidono molto sulla
scelta dell’evento. Un buon rapporto tra i siti e l’evento è dunque fondamentale.
Passando in rassegna le differenti caratteristiche di un luogo, è possibile farsi
un’idea migliore del suo potenziale in termini di accoglienza dell’evento sportivo.
Un sito potrà così decidere di lanciarsi o no nel «mercato» degli eventi sportivi.
Questa analisi permetterà anche di valutare meglio la tipologia di eventi per
cui si può candidare un determinato sito. Una vecchio regola teatrale, l’unità di
tempo, di luogo e di azione, può rivelarsi utile per approfondire le ragioni della
scelta di un evento e di una candidatura:
•
•
•
LA
Evento
Sportivo
Azione
Tempo
Il «proprietario» di un evento è per definizione colui che ne
attribuisce l’organizzazione ad un terzo e/o possiede i vari
diritti, particolarmente di diffusione e di commercializzazione,
di questo evento.
4.1 Le varie tipologie di proprietari
I proprietari, che desiderano sviluppare innanzitutto la loro disciplina sportiva
e/o il loro evento, devono venire convinti dagli organizzatori potenziali. Oltre
alle loro ragioni intrinseche per lanciarsi, i candidati devono prendere in
considerazione gli obiettivi dei proprietari. La domanda principale che deve porsi
il candidato nell’organizzazione di un evento per soddisfare il proprietario è la
seguente: «Che cosa possono portare il mio sito e la mia organizzazione in
termini di valore aggiunto al proprietario dell’evento?» I proprietari si dividono
in tre grandi categorie: le Federazioni Nazionali, le Federazioni Internazionali e
le società private.
•
Le Federazioni Nazionali (FN): si occupano delle competizioni nazionali
a livello del loro Paese. Per esempio, la Federazione Svizzera di Sci
attribuisce ogni anno ad una stazione i Campionati Nazionali di Sci Alpino.
Le FN sostengono anche le candidature agli eventi internazionali o fanno
delle richieste di offerta per selezionare in anticipo un sito nazionale per una
candidatura presso la Federazione Internazionale corrispondente. I Comitati
Olimpici Nazionali fanno lo stesso nel loro Paese per i Giochi Olimpici.
•
Le Federazioni Internazionali (FI): sono proprietarie dei Campionati
Fig. 5 - L’unità di tempo, di luogo e di azione applicata agli eventi
28
SENTEDALPS
DOMANDA DEI PROPRIETARI
DI EVENTI SPORTIVI
Lo studio delle caratteristiche dei luoghi potenzialmente in grado di
accogliere un evento sportivo ci consente di osservare le candidature
dal punto di vista dell’offerta dei siti. Rimane da mettere in evidenza
la domanda per identificare gli eventi disponibili e le attese dei
proprietari.
quali siti sono troppo lontani tra loro? (Unità di luogo)
quale periodo e quale durata? (Unità di tempo)
quali sport e quali partecipanti? (Unità di azione).
Luogo
CAPITOLO 4
SENTEDALPS
29
o Cppe del Mondo della loro disciplina e spesso di altre manifestazioni a
livello Continentale o Mondiale. Ad esempio, la Federazione Internazionale
di Sci è proprietario dei Campionati del Mondo di Sci Alpino. I giochi
plurisportivi hanno le loro Federazioni proprietarie: il CIO per i Giochi
Olimpici, la Federazione Internazionale degli Sport Universitari (FISU)
per le Universiadi, i Comitati Olimpici Europei per il Festival Olimpico della
Gioventù Europea (FOJE), ecc.
•
I proprietari privati: alcuni grandi eventi sportivi come i grandi
tour ciclistici (Tour de France, Giro d’Italia, Vuelta), l’America’s Cup
(AC Management), il rally Parigi-Dakar (ASO), e molti altri più piccoli
appartengono a società private indipendenti dalle Federazioni Sportive. Per
fare l’esempio del Tour de France, queste società sono spesso alla ricerca
sia di siti dove «piantare le loro tende» che di organizzatori completi. Un
processo di candidatura è comunque necessario.
4.2 Le esigenze dei proprietari
Senza tenere in conto le attese specifiche dei diversi proprietari, si può dire
fin d’ora che per i grandi eventi internazionali si assiste ad un processo di
candidatura più o meno standard che si sviluppa nel seguente modo:
1. Le Federazioni Internazionali (FI), proprietarie degli eventi, invitano le
federazioni nazionali (FN) a manifestare il loro interesse per la gestione di
un evento;
2. La FI manda il suo dossier di richieste alle FN interessate con l’indicazione
di una data ultima per la notifica della candidatura;
3. I candidati ufficiali ricevono le linee guida per il loro dossier;
4. La FI esamina i dossier e se necessario effettua delle verifiche sui
differenti siti candidati predisponendo un rapporto di valutazione più o
meno circostanziato;
5. I siti candidati presentano il loro dossier davanti ad un organo della FI
(assemblea generale o, nella maggior parte dei casi, comitato esecutivo)
che procede al voto;
6. In seguito al voto, il sito designato firma un contratto con la FI (per es. il
famoso «contratto di città ospite» tra il CIO, la Città Olimpica e i suoi CNO).
Questo processo implica talvolta una doppia candidatura: a livello nazionale
per essere presi in considerazione dalla Federazione Nazionale, poi a livello
internazionale. Per l’immagine dei Giochi Olimpici, alcune grandi manifestazioni
prevedono anche un processo di preselezione (deposito di un primo dossier e/o
visita del sito) per diventare candidati “ufficiali”. Al di là di questo processo più
o meno standard, i proprietari di eventi, che siano federazioni o privati, hanno
generalmente delle regole abbastanza precise relative all’attribuzione degli
eventi e sul dossier di richieste minime. È conveniente conoscerle in dettaglio
30
SENTEDALPS
quando si è interessati ad un evento particolare e assicurarsi che così vengano
adempiute le condizioni di base.
Esempio: il dossier delle richieste della FISU è estremamente dettagliato e offre
un buon esempio delle esigenze imposte ai comitati di candidatura: lo si trova
all’indirizzo: http://www.fisu.net/media/fichiers/339.pdf
Esiste un certo numero di notizie di base e ciò permette di conoscere le
richieste dei proprietari di eventi. A questo riguardo, possono essere utili i
seguenti suggerimenti:
•
consultare sistematicamente quanto pubblicato dalle Federazioni
Internazionali. La maggior parte del materiale si trova nell’AGFIS
(www.agfisonline.com). I link alle federazioni affiliate sono
aggiornati regolarmente.
•
eiste un calendario mondiale degli eventi sportivi
(www.sportcal.com) che indica gli eventi già attribuiti e quelli
che restano da attribuire. Indispensabile per non fissare una data
troppo «occupata».
•
consultare la stampa sportiva specializzata e le riviste delle FI.
•
per quanto riguarda i proincipali eventi esistono dei siti di
«valutazione strategica», come quello del Centro Francese
per il commercio estero (www.planetexport.fr) e il sito privato
www.gamesbids.com per i Giochi Olimpici.
Occorre anche, se possibile, visitare delle città o stazioni turistiche che sono
state già designate, eventualmente durante la manifestazione, per comprendere
meglio le attese dei proprietari di eventi.
Esempio: il comitato di candidatura di Monthey 2005 ha visitato parecchi FOJE prima
del voto. Era presente anche con cartelli pubblicitari che evidenziavano la candidatura
e la regione. Ugualmente, è stata studiata con attenzione l’organizzazione tecnica.
4.3 Strategie per rispondere alla domanda
È fortemente consigliato per le regioni interessate alla candidatura ad un
evento sportivo, possedere una linea strategica che punti sull’anticipazione per
mettere in atto un’attività di «sorveglianza strategica», che consenta di entrare
in competizione al momento giusto. Le ragioni di “alternanza” sono spesso
considerate dai proprietari di eventi nella loro scelta, ed è importante per una
SENTEDALPS
31
candidatura trovarsi “al momento giusto, al posto giusto”. Ugualmente devono
essere presi in considerazione i diversi concorrenti e i i loro punti di forza in
termini di valore aggiunto: la loro provenienza, la cultura sportiva che prevale
nel loro Paese o il sostegno a livello nazionale sono tutti elementi che possono
rivelarsi decisivi.
Esempio: l’insuccesso della candidatura francese dell’Haute Maurienne per
l’ottenimento dei Campionati del Mondo di Biathlon, di fronte ai Paesi dell’Europa
del Nord e dell’Est che si appoggiano su una vera cultura del Biathlon e su partner
economici forti; o ancora l’insuccesso di Aiguebelette per i Campionati del Mondo
di Canottaggio 2007 di fronte ad un candidato tedesco, legato al fatto che i media
germanici sono interessati a competizioni di questo sport, diversamente da quanto
avviene per i media francesi.
Un’associazione di città ospiti è stata creata a Losanna al fine di raggruppare le
città (29 nel 2004) interessate a queste problematiche (www.ascavonline.com).
È stato inevitabile constatare come non sia possibile lasciare gli aspetti che
riguardano l’accoglienza alle singole candidature e come occorra organizzarsi
efficacemente per sviluppare delle autentiche politiche pubbliche di sviluppo
sportivo.
Esempio: nel quadro di una politica di accoglienza di eventi sportivi, è stato costituito
dalla città di Losanna un gruppo di lavoro per definire una strategia di scelta degli
eventi. Sono state imposte delle condizioni: un’esperienza della città per la disciplina
considerata, dei contatti con la Federazione Internazionale, un’attrattiva per lo sport,
il sostegno della federazione nazionale.
Per soddisfare questa domanda di eventi è opportuno per un Paese, una regione
o una città che intendano ospitare eventi sportivi mettere in opera una strategia
di accoglienza degli eventi stessi; ciò permette di ottimizzare le attività e
migliorare le possibilità di successo. Alcuni Paesi, regioni o città hanno nominato
dei responsabili pubblici e possiedono degli organismi specifici incaricati di
seguire l’attribuzione di eventi sportivi (cfr. Quadro 1).
Paese:
- Canada (www.pch.gc.ca/progs/sc/pol/accueil-host/indexf.cfm)
- Irlanda (www.arts-sport-tourism.gov.ie)
- Danimarca (http://www.idraetsfonden.dk)
Regioni:
- Irlanda del Nord (www.nievents.co.uk)
- Victoria (www.tourismvictoria.com.au/strategicplan/index.htm)
- Savoia (www.cg73.fr/fr/actions/sport.shtm)
Città:
- Losanna (www.ifsport-guide.ch)
- Montréal (www.sportmontreal.ca)
- Rotterdam (www.topsport.rotterdam.nl)
Tavola 1 – Esempio delle politiche pubbliche di accoglienza degli eventi
sportivi.
32
SENTEDALPS
SENTEDALPS
33
IL
CAPITOLO 5
MANAGEMENT STRATEGICO APPLICATO
AGLI EVENTI SPORTIVI
La scelta per realizzare un evento sportivo è stata compiuta. Prima di
assumere la decisione finale di presentarsi e al fine di agire in modo
ragionato e produttivo, occorre compiere uno studio di fattibilità
esaustivo della combinazione evento/luogo. È allora possibile e
opportuno applicare principi e strumenti del management strategico ad
una candidatura.
Quali tecniche di pianificazione sono utilizzate prima dell’evento?
Malgrado il costo di una candidatura, lo studio di Emery dimostra
che pochi organizzatori formalizzano gli obiettivi, pianificano la
candidatura o realizzano un studio di fattibilità. Le candidature
sono condotte così sulla base di convinzioni personali e politiche.
(Emery, 1998)
5.1 Il pre-dossier di candidatura
Per determinare la fattibilità dell’organizzazione dell’evento che è stato ottenuto,
occorre realizzare uno schema di dossier di candidatura. L’elaborazione di
questo pre-dossier consente di fare una prima analisi dei temi da prendere in
considerazione. Questi temi sono diversi ma comuni all’organizzazione di ogni
evento di una certa dimensione che si svolge in più giorni. Per l’organizzazione
delle Olimpiadi, il CIO ha raggruppato i diversi temi sotto forma di domande
messe a disposizione delle città impegnate in una candidatura (città richiedenti).
Anche se certe domande sono specifiche per l’organizzazione dei Giochi Olimpici,
questi temi possono essere ripresi e trattati in modo globale in ogni pre-dossier;
saranno perfezionati poi per il dossier di candidatura propriamente detto. La lista
del CIO prevede venticinque argomenti raggruppati in sette temi principali. (cfr.
Tavola 2) (CIO, 2003).
34
SENTEDALPS
SENTEDALPS
35
I.
1.
2.
3.
Introduzione:
motivazione
concetto
opinione pubblica
II. Sostegno politico:
4.
sostegno del governo/sostegno del CNO e della città
5.
6.
futuro comitato di candidatura
aspetti giuridici
III.
7.
8.
9.
5.2 L’analisi strategica
La decisione di organizzare un evento può essere presa in modo
ragionato, sulla base di un’analisi strategica. Rispondere alle
prime due domande del ciclo di management strategico (cfr.
Figura 6) permette di chiarire il processo di decisione.
Finanziamenti:
bilancio di candidatura
bilancio dei giochi
prospettive di reddito del COJO
IV. Siti:
Siti di gara :
10. siti sportivi esistenti/previsti/supplementari
11. mappe dei siti
Altri siti :
12. villaggi olimpici/centro internazionale radio-televisivo/centro
principale di stampa
V. Alloggio:
13. hotel
14. alloggi per i media
VI. Infrastrutture di trasporto:
15. infrastrutture di trasporto esistenti/previste/supplementari
16. aereoporto
17. documento di riepilogo delle infrastrutture di trasporto
18. difficoltà nei trasporti che la città considerata deve affrontare
19. orario che indica i tempi di viaggio
VII. Condizioni generali, logistiche ed esperienza
20. data prevista per l’evento
21. popolazione
22. aspetti meteorologici
23. sviluppo
24. esperienza
25. sicurezza
Tavola 2 - I sette temi principali per un pre-dossier di candidatura
36
SENTEDALPS
Dove siamo
attualmente?
ANALISI
VISIONE
Dove vogliamo
andare?
CONTROLLO
Abbiamo realizzato la
nostra visione?
AZIONE
Come ci possiamo
arrivare?
Fig. 6 - Il ciclo del management strategico adattato ad una candidatura
•
L’analisi: è possibile fare un’analisi SWOT (Strengths, Weaknesses,
Opportunities, Threats) della combinazione evento/luogo. Allo scopo di
determinare i fattori critici di successo della candidatura, questa analisi
cerca di identificare le Minacce e Opportunità così come i Punti di Forza e
Debolezza della combinazione. Per fare ciò, si studia l’ambiente naturale
interno (i punti forti ed i punti deboli interamente sotto la responsabilità
della candidatura, ad esempio la dispersione dei differenti siti) e l’ambiente
naturale esterno (le opportunità e le minacce sulle quali è possibile
esercitare invece poca influenza, ad esempio le altre candidature). Non
esiste un ordine particolare per condurre correttamente questa analisi.
I differenti fattori che corrispondono ad ogni categoria possono essere
riportati e suddivisi in classi secondo l’ordine di importanza in una matrice
2 x 2 (cfr. Quadro 3).
Visione ottimista
Analisi interna
Analisi esterna
PUNTI DI FORZA
OPPORTUNITA’
Visione pessimista PUNTI DI
DEBOLEZZA
MINACCE
Tavola 3 - Matrice d’analisi SWOT
SENTEDALPS
37
In seguito a questa analisi può essere fatta una diagnosi, che evidenzi ciò che
funziona bene o meno bene nella candidatura potenziale ed in quali condizioni
generali la stessa si iscrive. La diagnosi permette di liberare dei fattori critici di
successo basati su un miglioramento dei punti deboli (mantenendo i punti forti)
e lo sfruttamento di opportunità (nel tentativo di bloccare le minacce).
•
La «vision»: rispondere alla domanda «dove vogliamo andare?»
consente di definire una «vision», una «mission» e degli obiettivi che il
candidato dovrebbe adottare sulla base dell’analisi precedente. Le nozioni
di «vision» e di «mission» sono molto simili e possono essere talvolta
confuse. Una «vision» può essere definita come un obiettivo a lungo
termine, mentre le ragioni di esistenza costituiscono principalmente la
«mission» di un’organizzazione. Una «mission» evidenzia così le grandi
linee della candidatura, e consente di motivare sia gli eventuali donatori
sia tutti gli altri soggetti coinvolti, aiutando inoltre a valutare il successo
dell’organizzazione. La «mission» si basa su una serie di discussioni con
gli attori della candidatura: deve essere coerente con i valori condivisi
e rivestire interesse per le differenti parti coinvolte. Essa permette
così, con l’aiuto di alcune frasi, di riassumere le ragioni per le quali si
vuole organizzare un evento. Le parole “non dette” sono estremamente
importanti. Il fatto che una «mission» resti nel vago non genera problemi.
Il rischio di non affrontare i punti concreti tuttavia esiste, rischio che può
essere evitato definendo degli obiettivi precisi che indichino ciò che la
candidatura vuole raggiungere.
dei visitatori) e il coefficiente regionale (moltiplicatore) (cfr. figura 7) (Stritt
& Voillat, 1997).
Spese di candidatura, di
funzionamento, per le infrastrutture e
dei visitatori nella regione
Salari
Volume d’affari delle
imprese
Effetti diretti
Effetti indiretti
Rientro primario = effetti diretti + effetti indiretti
Moltiplicatore
Effetti indotti
Rientro totale = rientro primario + effetti indotti
Fig. 7 -Il meccanismo del moltiplicatore
Esempio: «Che i Vallesiani e tutti gli Svizzeri si riuniscano intorno ad un progetto
equilibrato per accogliere la gioventù sportiva del mondo, in un Paese ricco di
natura e di cultura, per favorire la coesistenza pacifica e lo sviluppo duraturo»
era la «mission» della candidatura di Sion per i Giochi Olimpici del 2006.
5.3 L’analisi economica
Abbiamo visto come la scelta di un evento sportivo può essere fortemente
influenzata dal suo impatto potenziale sulla regione organizzatrice. Tuttavia,
al momento della candidatura, questo effetto è ancora sconosciuto. Conviene
quindi definire in modo più preciso le misure da considerare, utilizzando due
metodi classici in economia: lo studio d’impatto e l’analisi costi-benefici
•
38
Lo studio di impatto: qualunque sia il modello utilizzato per effettuare
uno studio d’impatto, questo riporta solitamente dei dati facili da diffondere
tramite i mass-media: il montante totale di ricaduta (ritorno totale) espresso
in moneta locale e il numero di posti di lavoro creati in un certo numero di
anni. Il rientro totale di un evento in una regione (incidenza regionale delle
spese) è ottenuto moltiplicando le entrate primarie, generate dal totale
delle spese (spese della candidatura, della gestione, delle infrastrutture e
SENTEDALPS
Restano ancora da considerare gli impatti socioculturali e ambientali,
fondamentali dal punto di vista dello sviluppo duraturo ma spesso non considerati
negli studi di impatto di taglio rigorosamente economico. Essi meritano invece di
essere precisati, come proposto da uno studio che ha analizzato l’impatto delle
manifestazioni sportive in Svizzera, in base alle tre dimensioni dello sviluppo
duraturo. Sono stati identificati ventitre indicatori che permettono di calcolare
sei rapporti (www.sportevent-scorecard.ch). L’utilizzazione degli indicatori è
così alla base del metodo OGGI (Olympic Games Global Impact) sviluppato su
incarico del CIO. Questo metodo si propone di valutare un insieme di indicatori
attinenti alle sfere economiche, socioculturali ed ambientali da utilizzare per
qualificare ogni edizione dei Giochi, permettendo così di valutarne l’impatto
globale, misurando sistematicamente tali indicatori nel corso di un periodo
di dieci anni (dagli inizi di una candidatura olimpica fino allo scioglimento del
comitato organizzatore). Complessivamente sono stati definiti centosessanta
indicatori (Griethuysen & Hug, 2001). Il metodo OGGI può applicarsi anche ad
altre manifestazioni che abbiano un impatto temporale e spaziale significativo
per lo sviluppo di un territorio.
SENTEDALPS
39
«Non è sufficiente calcolare l’impatto economico di un progetto
se non si valuta quale sia l’utilità per la popolazione di un tale
progetto. Un calcolo delle ricadute economiche non può, per
definizione, dimostrare la convenienza di un progetto. Ci dice
semplicemente che il progetto in questione potrà generare un
certo volume di attività economica e dei posti di lavoro. Non
ci chiarisce però se questo progetto merita o no di essere
realizzato». (Gouguet, 2004).
•
L’analisi costi - benefici: consiste nel monetizzare l’insieme dei costi
e dei benefici generati da una manifestazione allo scopo di stimare i suoi
effetti positivi e negativi sul benessere di un territorio e di una comunità.
Questi costi-benefici possono essere di tipo economico o non economico,
diretti o indiretti. La politica canadese in materia di accoglienza di eventi
precisa proprio questa dimensione (www.pch.gc.ca/progs/sc/pol/accueilhost/index_fcfm).
Analizzando l’evento sportivo in termini di variazione di benessere, l’analisi costibenefici si collega a ciò che dovrebbe motivare ogni iniziativa (e spesa) pubblica
in materia, vale a dire gli effetti sullo sviluppo umano (duraturo) piuttosto che
sul solo sviluppo economico (Chappelet, 2004).
Secondo l’immagine che hanno i politici canadesi e francesi dell’accoglienza
in relazione agli eventi sportivi, i poteri pubblici non dovrebbero, in futuro,
investire se non in manifestazioni capaci di procurare vantaggi sul piano
economico, sociale, sportivo e culturale, senza mettere in pericolo l’ambiente
naturale del sito considerato. Dovrebbero dunque imporre delle condizioni, come
ad esempio una procedura precisa per concedere sovvenzioni, già a livello di
candidature. Condurre un studio di impatto o un’analisi costi-benefici completa
prendendo in esame tutti gli elementi dello sviluppo duraturo non è cosa agevole
per il soggetto ospite, ed esige la raccolta di numerosi dati. Consapevole della
necessità di tali studi, ma anche delle difficoltà applicative e dei relativi costi,
l’Alliance Canadienne de Tourisme Sportif (ACTS) propone un Modello di
Valutazione Economica del Turismo Sportivo (MEETS) (www.canadiansporttouri
sm.com). Il suo obiettivo è l’elaborazione di uno strumento facile da utilizzare
(la sola informazione richiesta riguarda i dati demografici di base dei partecipanti
e degli spettatori, ai quali si aggiungono alcune notizie contenute nel businessplan dell’evento) e di facile accesso (ciò è stato possibile rendendo il modello
disponibile su Internet). Questo modello meriterebbe tuttavia di essere esteso
alla sfera sociale e ambientale.
40
SENTEDALPS
CAPITOLO 6
L’ORGANIZZAZIONE
DEL COMITATO DI
CANDIDATURA
Il comitato di candidatura costituisce il legame fra i proprietari
degli eventi, le autorità pubbliche dei siti e le altre parti. Si tratta
essenzialmente di un’organizzazione orientata alle pubbliche relazioni a
carattere effimero. Allo scopo di raggiungere il suo obiettivo principale
(ottenere l’attribuzione dell’evento), l’organizzazione del comitato non
può essere lasciata al caso.
6.1 L’aspetto giuridico
Gli eventi sportivi diventano sempre più complessi, e quindi è augurabile che
si disponga fin dal momento della candidatura di una struttura giuridica chiara.
Questo permette di attribuire al comitato di candidatura la personalità giuridica
e di evitare che i membri del comitato siano personalmente responsabili degli
impegni finanziari e contrattuali derivanti dalla candidatura stessa. È ugualmente
indispensabile stipulare le coperture assicurative necessarie, in particolare
per quanto riguarda la responsabilità civile. Fra le differenti forme giuridiche
esistenti, la scelta dipende molto dalla dimensione dell’evento, dalle esigenze
dei proprietari o dagli obblighi legali imposti dalle autorità pubbliche.
•
L’associazione senza scopo di lucro: è
la forma giuridica più
frequentemente utilizzata dalle Federazioni e dal movimento sportivo in
generale, a livello sia nazionale che internazionale. Questa forma giuridica è
l’ideale per manifestazioni di tutte le dimensioni. Gli statuti sono semplici da
redigere: devono menzionare gli organi, le risorse e la volontà di dar vita ad
una entità. E’ sufficiente la scrittura privata , e non occorre la stipula di un atto
notarile. Naturalmente, si dovrà tenere conto della normativa esistente nei
diversi Paesi.
Esempio: il Comitato di candidatura di Sion 2006 è stato creato nella forma giuridica
di associazione ai sensi degli articoli 60 e seguenti del Codice Civile svizzero.
SENTEDALPS
41
•
La società di capitali: è una struttura giuridica molto più complessa e
meno adatta alle candidature. Gli statuti hanno un contenuto in gran parte
fissato dalla legge. L’iscrizione alla camera di commercio è obbligatoria,
così come il fatto di tenere una contabilità particolare. Occorre inoltre
sottoscrivere un capitale minimo. Le candidature dei Paesi dell’Arco Alpino
non sono organizzate quasi mai in questa forma, che invece è utilizzata
abbastanza frequentemente nei Paesi Anglosassoni.
Mintzberg, vedere sotto), il che implica che non esiste una delimitazione
chiara tra le direzioni (“sommità strategica” secondo l’espressione usata
da Mintzberg) e i collaboratori («centro operativo»). Le stesse persone
si ritrovano spesso nelle diverse posizioni, strategiche ed operative.
Esempio: «in una fase di pre-candidatura, è stato predisposto un gruppo di
lavoro composto da cinque persone guidate dall’Associazione della regione
Monthey/Saint-Maurice. Nessuna organizzazione gerarchica era presente
all’interno del gruppo, mentre era stata prevista una separazione dei compiti
per dipartimento». (Studio di caso FOJE 2005, p. 91).
Esempio: il Comitato di candidatura di Salt Lake City 2002 è stato organizzato
sotto forma di una società a scopo non lucrativo (non profit corporation)
secondo le leggi dello stato dell’Utah (Stati Uniti).
•
La fondazione: è una struttura pochissimo utilizzata, in particolare per
quanto riguarda i comitati di candidatura. Essa è riservata normalmente agli
organismi destinati a durare nel tempo. Esempio: il Comitato Organizzatore
L’Adocrazia, detta anche “organizzazione innovatrice”, definisce
una configurazione complessa e non normata. Si tratta di
una struttura estremamente fluida dove il potere passa
costantemente da un individuo all’altro e dove il coordinamento
e il controllo sono realizzati per adattamento reciproco ed
interazione di esperti (Mintzberg, 1990).
delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 (TOROC) è uno dei rari casi di utilizzo di
una fondazione di diritto privato.
•
Il gruppo di interesse pubblico (GIP): è un ente morale di diritto
pubblico (francese) a scopo non lucrativo, dotato di autonomia finanziaria,
che riunisce soggetti pubblici (collettività territoriali, enti pubblici) tra essi o
con soggetti privati (associazioni, per esempio) allo scopo di realizzare delle
operazioni di interesse comune, ad esempio nel campo sportivo. L’articolo
50 della legge n° 84-610 del 16 luglio 1984 ha fornito la possibilità di creare
dei GIP nel campo sportivo. Il decreto n° 86-543 del 14 marzo 1986 precisa
le condizioni generali (Barreau, 1998). Esempio: la città di Parigi, la regione
dell’Ile-de-France, lo Stato ed il Comitato Olimpico e Sportivo Francese hanno
costituito il 25 maggio 1999 un GIP per la candidatura della capitale francese ai
Giochi Olimpici Estivi del 2008.
6.2 La risorse organizzative
L’organizzazione del comitato in quanto tale rappresenta un passo importante,
poiché deve essere chiara e strutturata. Il buon funzionamento così come
la visibilità del comitato di candidatura dipende in gran parte dalle scelte in
tema di organizzazione strutturale. Il comitato ha il dovere di seguire una
logica di crescita e svilupparsi man mano che il progetto prende forma; ogni
tappa (comitato di iniziativa e comitato di candidatura) genera una maggiore
complessità della struttura del comitato stesso.
•
42
Il comitato di iniziativa: si tratta di un piccolo gruppo di persone che
si riunisce in modo informale e decide di proporre una candidatura per
un evento particolare. La sua configurazione è “adocratica” (nel senso di
SENTEDALPS
•
Il comitato di candidatura: è un’organizzazione maggiormente
strutturata dal punto di vista gerarchico, anche se resta relativamente
aperta. La sua struttura è semplice (nel senso di Mintzberg). Si realizza
una direzione («sommità strategica») chiara che fornisce le linee direttive
della candidatura e che coordina le operazioni. Il «centro operativo» è
formato da professionisti che hanno competenze precise per rispondere
ai bisogni della candidatura, e il rapporto tra la «sommità» e il «centro»
è poco sviluppato. Esempio: «a partire dal momento in cui la candidatura è
stata ottenuta, questo gruppo di lavoro si è allargato sino a formare un comitato
di candidatura composto da quindici persone. Sette persone, componenti il
nucleo di base («centro operativo»), si dividevano il lavoro, completate dagli
eletti («vertice strategico»): Sindaci di Comuni, Consiglieri di Stato, Deputati,
rappresentanti del mondo economico. Eccetto un presidente che gestiva le
sedute, questo comitato non aveva una struttura di tipo gerarchico. Il medesimo
potere era attribuito a tutti i suoi membri». (Studio di caso FOJE 2005).
6.3 Le risorse umane
L’organizzazione di una manifestazione sportiva deve essere fatta tenendo conto
di un certo numero di attori chiave, indispensabili per la realizzazione di eventi
sempre più complessi. Sia che si tratti della domanda di sicurezza (polizia,
circolazione…), di attrezzature sportive (installazioni sportive) o di problemi
SENTEDALPS
43
relativi al finanziamento (sovvenzioni), le autorità locali, regionali e/o nazionali
rappresentano un partner indispensabile per un’organizzazione di successo.
La fase di candidatura deve prendere in considerazione le attese e i bisogni
di ciascuno. I seguenti attori dovranno essere rappresentati nel comitato di
candidatura:
•
•
Le autorità politiche: la presenza di uno o più rappresentanti eletti
permette di rinforzare la legittimità della candidatura e di garantire il
sostegno delle autorità pubbliche. Essa dà anche la credibilità e la stabilità
necessarie per il dialogo con i partner. Esempio: il Presidente (Sindaco)
della città, un Consigliere di Stato e un Consigliere Federale erano presenti
nel Comitato di Candidatura di Sion 2006
Gli attori del turismo: la loro presenza consente di concentrarsi
sull’immagine della regione candidata, basandosi il più possibile sui
supporti di promozione, sulle strategie, sulle competenze operative e sui
canali di comunicazione tipici della promozione turistica. Esempio: l’Ufficio
del Turismo di Bourg Saint-Maurice e l’Agenzia Turistica Dipartimentale della
Savoia erano entrambi rappresentati nel Comitato dei Campionati del Mondo di
Biathlon 2007.
•
I responsabili di organizzazioni impegnate nello sviluppo durevole:
il concetto di sviluppo durevole e i suoi tre pilastri (economico, sociale
e ambientale) consentono di riunire elegantemente le ricadute al
tempo stesso attese e inevitabili degli eventi sportivi. La presenza di
rappresentanti di questo settore permette di anticipare, se non di evitare,
gli impatti negativi sull’ambiente attraverso una pianificazione strategica
ben impostata, evitando di essere costretti a reagire correggendo una serie
di impatti negativi. Ciò consente di realizzare un guadagno in termini di
tempo, di efficacia delle risorse finanziarie e umane, di credibilità e, fatto
più importante, di legittimità.
L’agenda 21 del CIO (http://multimedia.olympic.org/pdf/fr_report_
300.pdf) o gli adattamenti fatti dalle Organizzazioni Sportive Nazionali
possono essere utili a questo riguardo (http://devs.cnosf.com/images/
non è sempre facile da gestire. Le differenti attese dei membri del comitato non
sono sempre pienamente compatibili, senza contare poi che anche la lotta per il
potere può avere un ruolo significativo.
Esempio: “le motivazioni dei componenti del Comitato di iniziativa e di candidatura di
Sion 2006 erano di tipo personale e politico prima ancora che economico e turistico,
trattandosi di persone giunte al termine della carriera politica o che puntavano alla
rielezione. Ugualmente, esistevano dei dissensi perché diversi componenti volevano
ricoprire la carica di presidente della struttura di candidatura.”
Per gestire questo «team» composto in parte da volontari e sviluppare il
dossier puntando verso il successo, il comitato di candidatura deve dimostrare
competenze manageriali specifiche e di tipo differente:
•
•
•
capacità di leadership e di teambuilding
competenze in materia di marketing e conoscenza degli
strumenti e delle tecniche di promozione e comunicazione
capacità di getione delle risorse materiali (finanze, informazione,
comunicazione, eccetera) e immateriali (risorse umane, gestione dei
tempi)
Il comitato di candidatura deve essere capace di «vendere» e di fare accettare
il progetto tanto sul piano interno che sul piano esterno. Per ottenere questo
risultato è importante che i membri del comitato conoscano le lingue straniere,
particolarmente durante le fasi di lobbying e di promozione dell’evento. Il
sostegno di «fan» (volontari) contribuisce anche a rinforzare la comunicazione.
Quando alcune risorse non sono disponibili all’interno del comitato, il ricorso
a competenze esterne può rivelarsi necessario, particolarmente se si tratta
di settori «tecnici» particolari come i trasporti o la sicurezza. La presenza di
parti sociali (sindacati, associazioni di cittadini, di quartiere ecc.) è ugualmente
auspicabile, poiché garantisce che le aspettative della popolazione residente in
termini di lavoro, formazione o alloggi siano tenute in considerazione.
Esempio: il contratto sociale previsto per la candidatura di Sion per i Giochi Olimpici
2006 e il «People’s Compact» previsto per la candidatura di Londra per i Giochi
Olimpici del 2012.
CNOSF/vrai_agenda21.pdf). Esempio: questo concetto è stato applicato per
la prima volta nel quadro degli eventi sportivi per la candidatura di Sion ai Giochi
Olimpici 2006 (cfr. «iI Libro Arcobaleno dello Sviluppo Duraturo» pubblicato in
questa occasione).
In certi casi questi attori non solo sono rappresentati in seno al comitato, ma
sono anche un elemento base della candidatura. Gli attori del turismo sono
spesso presenti; abbiamo visto che anche le autorità pubbliche sono sempre
più coinvolte, instaurando politiche di accoglienza in tema di eventi sportivi.
Tuttavia, anche se questa rappresentazione diversificata è utile e necessaria,
44
SENTEDALPS
6.4 Le risorse finanziarie
I costi di una candidatura possono differire notevolmente in base alle dimensioni
e all’importanza dell’evento e in base agli investimenti necessari. I bilanci delle
candidature studiate variano tra i 10.000 euro per i Campionati del Mondo di
Cross Country a Saint Galmier (Francia) e i 25 milioni di franchi svizzeri per la
candidatura ai Giochi Olimpici Invernali del 2006. È comunque indispensabile
garantire una buona pianificazione finanziaria. Il comitato deve guardare al
SENTEDALPS
45
futuro e considerare tutte le voci finanziarie che occorono per realizzare la
candidatura. In ogni caso la gestione finanziaria della candidatura deve avere
come punto di riferimento le entrate e non le spese (che si devono adattare alle
entrate).
•
•
Le spese: per garantire una buona gestione finanziaria e non essere colti
alla sprovvista dai diversi impegni, le spese devono essere stimate in modo
generoso: nel dubbio, è preferibile indicare spese troppo alte piuttosto che
troppo basse. Anche la gestione del tempo è un fattore chiave, e occorre
richiedere non appena possibile delle quotazioni al fine di garantirsi ii
migliori livelli di prezzo e di servizio. Infine, è bene prevedere un fondo di
riserva che raggiunga almeno il 10% di ogni sezione.
Le entrate: devono essere stimate con prudenza. Occorre prevedere
in modo realistico le entrate da sponsorizzazione e da partnership, così
come le sovvenzioni da parte degli enti pubblici, senza dimenticare che le
sponsorizzazioni hanno un ruolo sempre più importante nelle candidature.
IL
CAPITOLO 7
LAVORO DEL COMITATO
DI CANDIDATURA
Abbiamo già detto che una candidatura è una sfida globale di comunicazione. Un tale
processo di comunicazione può essere scomposto in tre sottoprocessi che si rivolgono
a tre diverse tipologie di pubblico: coloro che valutano, coloro che decidono e i media.
Questi sottoprocessi sono generici e possono applicarsi a qualsiasi tipo di candidatura.
Essi sono completati da un processo di sostegno (amministrazione) e da un processo
di management generale che collega tutti questi sottoprocessi. (cfr. Figura 8)
Esempio: il budget della candidatura di Sion ai Giochi Olimpici 2006 è stato
finanziato dagli sponsor per un totale di 18,5 milioni su un budget totale di 25
milioni di franchi svizzeri.
3 Clienti
SPESE
Salari e oneri sociali
Amministrazione generale
ENTRATE
Contributi pubblici
Stato
Spese di ufficio
Regioni, Cantoni
Spese diverse
Comuni
Trasporti
Partner privati
Spese di rappresentanza
Sponsor
Alloggio
Contributi in natura
Spese di comunicazione
Forniture
Agenzie
Altre entrate
MANAGEMENT
La tabella 4 ci mostra uno schema di budget di candidatura.
DOSSIER DI CANDIDATURA
Valutatori
LOBBYING INTERNAZIONALE
Decision Makers
COMUNICAZIONE PUBBLICA
Opinione/Media
AMMINISTRAZIONE
(Clienti interni)
Fig. 8 - Il processo fondamentale di candidatura
Stampa
Multimedia
7.1 Il dossier di candidatura
Spese di preparazione del dossier
Assicurazione
Altre
SPESE TOTALI
ENTRATE TOTALI
Tabella 4 – Esempio di budget previsionale
46
SENTEDALPS
Allo scopo di giungere alla decisione finale di candidarsi, abbiamo consigliato
di realizzare un pre-dossier di candidatura (cap. 5). Si tratta di un documento
ad uso interno che permette di verificare la fattibilità materiale dell’evento.
Il dossier di candidatura propriamente detto si rivolge ai valutatori tecnici,
spesso riuniti in una commissione di valutazione. In questo dossier vengono
precisati i piani dettagliati di organizzazione futura (siti, installazioni, calendari,
SENTEDALPS
47
alloggi, trasporti, eccetera). Questi piani devono essere preparati secondo le
esigenze dei proprietari partendo dalle caratteristiche dell’evento, da esempi
di organizzazione precedenti, dal parere di esperti e responsabili di siti, dalle
autorità pubbliche, eccetera. Tutti i dossier di candidatura devono affrontare
determinati temi (cfr. pre-dossier). A questo livello di candidatura, alcuni temi
sono irrinunciabili:
interessi divergenti. In effetti, è opportuno realizzare un’analisi «politica»
dei componenti della giuria e dei loro interessi per valutare una serie di
caratteristiche, come le suscettibilità e le abitudini di ciascuno. Inoltre, occorre
sapere che il processo di decisione non è sempre razionale e che invece può
comportare aspetti di tipo soggettivo e di emotivo. Ugualmente, occorre
mantenere la consapevolezza del fatto che non è necessariamente il migliore
dossier quello che vincerà, ma quello più convincente.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Esempio: pur con la forze di un sostegno nazionale importante e pur disponendo di
un dossier tecnico molto ben valutato, la candidatura di Sion ai Giochi Olimpici 2006
ha trascurato l’attività di lobbying internazionale. Alcune persone chiave del processo
decisionale sono state avvicinate nel modo sbagliato. Invece la strategia di lobbying
di Torino, città concorrente che presentava un dossier valutato meno favorevolmente,
è stata estremamente efficace. Ciò ha giocato un ruolo determinante nella procedura
di assegnazione.
le motivazioni del candidato;
il consenso a livello sociale e politico;
l’esperienza sportiva e organizzativa;
le strutture sportive e l’ambiente;
i trasporti e la logistica;
la realizzazione di alloggi e ristoranti;
il marketing e la comunicazione;
i finanziamenti;
la sicurezza.
Esempio: il sito www.gamesbids.com mette a disposizione un gran numero di
dossier di candidatura ai Giochi Olimpici. Essi sono generalmente di ottima qualità e
permettono di farsi un’idea di ciò che viene richiesto dai proprietari di eventi.
Da un punto di vista formale, il dossier deve presentarsi con una veste attraente
(su carta e mediante supporti multimediali). Esso sarà presentato a tecnici ed
esperti e alla fine a coloro che devono decidere, poco prima del voto finale. È da
ricordare che un buon dossier è fondamentale per il successo della candidatura:
è necessario per vincere, ma non è sufficiente da solo per avere successo.
7.2 La funzione di lobbying internazionale
L’attività di lobbying si rivolge alle persone che partecipano alla decisione per
l’attribuzione dell’evento. Essa deve convincerle che la vostra candidatura sia
la migliore e quella meglio in grado di sviluppare e promuovere quello sport
e quell’evento. Si tratta di una tecnica talvolta criticata ma irrinunciabile.
Negli eventi internazionali i rapporti giocano un ruolo fondamentale, e questa
dimensione non deve essere sottovalutata. Il comitato di candidatura deve
disporre di componenti con una buona conoscenza delle istituzioni, del processo
decisionale e dei personaggi chiave e che siano capaci di promuovere la
candidatura in questi «circoli». Ciò è tanto più importante quando coloro che
decidono parlano lingue diverse, sono di nazionalità differenti e hanno degli
48
SENTEDALPS
Tenendo conto di coloro che decidono, occorre curare anche la presentazione
finale. Tanto il contenuto quanto la forma della presentazione sono elementi
fondamentali. È importante anche il modo con il quale viene presentata la
candidatura: la presenza di un messaggio di rappresentanti del mondo sportivo,
mediatico e politico permette di dimostrare il loro sostegno.
Esempio: dopo l’insuccesso dell’anno precedente, i rappresentanti di Losanna si sono
spostati in massa (30) alla presentazione finale per l’attribuzione dei Campionati del
Mondo di Triathlon 2006. Erano vestiti tutti allo stesso modo e hanno distribuito del
materiale pubblicitario. È anche stato presentato un video realizzato da esperti del
settore. Questa seconda presentazione è stata coronata dal successo.
7.3 La comunicazione pubblica
Questo processo si rivolge principalmente all’opinione pubblica e, attraverso
essa, alle autorità pubbliche. Si effettua prima per mezzo dei media locali,
poi nazionali, e quindi internazionali. Essa mira a dare un’immagine positiva
e dinamica della candidatura e a dimostrare l’utilità dell’evento per la città/
regione. Questa comunicazione deve innanzitutto convincere i politici, e
quindi gli elettori qualora sia stato organizzato un referendum/sondaggio (con
riferimento, a seconda dei casi, agli oppositori o ai sostenitori). In un secondo
tempo, un’opinione pubblica coesa può fare pressione a favore della candidatura
su coloro che hanno il potere decisionale. Il sostegno nazionale è cruciale e
consente di verificare che elementi di dissenso non possano recare danno al
processo di candidatura, dimostrando inoltre la passione e l’entusiasmo che
ruotano intorno al progetto.
Al momento dell’evento, il processo di comunicazione pubblica si tradurrà in:
SENTEDALPS
49
•
•
•
stadi pieni,
elevata audience televisiva,
elevata vendita di biglietti e buon livello di merchandising.
CONCLUSIONI
Sono stati identificati tre fattori di comunicazione destinati a conquistare e
rinforzare l’adesione dell’opinione pubblica:
•
•
•
studi e sondaggi: aiutano a capire l’opinione pubblica e offrono
«visibilità»al consenso sociale.
un rapporto collaobrativo con i media (principalmente locali:
stampa, radio, TV ma anche affissioni e Internet): è un buon metodo
per informare il pubblico e dialogare con esso.
un «ambasciatore dell’evento» che possa rappresentare la
candidatura e trasmettere un messaggio mediatico all’opinione
pubblica. Questo ruolo può essere svolto efficacemente da una
personalità famosa.
Uno strumento presumibilmente efficace, ma che può rivelarsi un’arma a doppio
taglio, è il referendum popolare. I Paesi che he hanno fatto uso sono pochi. Se
si è rivelato estremamente proficuo nel caso della candidatura di Sion ai Giochi
Olimpici Invernali 2006 con più del 67% di voti positivi, si è rivelato in compenso
fatale per la candidatura di Berna ai Giochi Olimpici Invernali 2010. Più del 78%
della popolazione ha rifiutato un credito di 22,5 milioni di franchi svizzeri, e ciò
ha suonato “la campana a morto” per la candidatura. Un referendum negativo
ha fatto rinunciare anche Innsbruck alla candidatura per l’organizzazione dei
Giochi Olimpici Invernali 2006.
Al giorno d’oggi, la decisione di presentarsi per accogliere un evento sportivo
si basa oltre che su elementi emozionali anche su un’analisi razionale ed
approfondita dei vantaggi e degli svantaggi di un tale passo. Fondata sulle
esigenze dello sviluppo duraturo, una tale analisi presuppone non solo di tenere
in considerazione le ricadute economiche e mediatiche di un evento sportivo, ma
anche le sue ricadute ambientali e sociali. Le candidature sono condotte inoltre
troppo spesso in modo improvvisato senza basarsi su modelli di management
testati in occasione di altre candidature. La complessità degli eventi, così
come l’aumento della concorrenza e delle condizioni imposte dai proprietari di
eventi, esigono tuttavia un approccio professionale al processo di candidatura.
Questa guida, basata tanto sulle conoscenze specifiche acquisite dal network
SENTEDALPS quanto sull’analisi di casi e della scarsa letteratura esistente, ha
consentito di evidenziare i fattori chiave di successo in materia di candidature
per l’accoglienza di eventi sportivi. Tra i fattori di cui sopra, quattro appaiono
particolarmente signficativi nella duplice ottica di presentarsi per un evento
interessante e di ottenere il diritto ad organizzarlo:
1.
2.
3.
50
SENTEDALPS
Inserire la candidatura in un’effettiva politica pubblica in materia di
accoglienza di eventi sportivi: candidarsi ad accogliere un evento sportivo
non deve rivelarsi un azzardo. Una regione o una città ospiti «potenziali»
devono avere chiare le ragioni per attivarsi nel settore sportivo, valutando
quali siano gli eventi più adatti alle loro caratteristiche socioeconomiche e
di «location», e quali siano i mezzi che si vogliono impegnare per ottenere
ed organizzare gli eventi sportivi. Sarà così possibile posizionarsi «nel
momento giusto, nel posto giusto».
Sviluppare la propria credibilità nel campo degli eventi sportivi:
la concorrenza crescente, così come le esigenze sempre più rilevanti
legate all’organizzazione di un evento, obbligano i candidati a dimostrare
la loro professionalità. Concretamente, questo sviluppo passa attraverso
l’organizzazione di eventi sportivi di minori dimensioni che consentono al
sito di accoglienza di dimostrare la propria competenza nel settore.
Comprendere il processo di decisione formale ed informale: le
persone che decidono in merito all’attribuzione di un evento sportivo non si
SENTEDALPS
51
4.
basano unicamente sul rispetto dei criteri presenti nel dossier di richiesta
del proprietario dell’evento, ma anche su criteri geografici o di altro tipo.
Identificare e soddisfare i bisogni delle parti interessate costituisce senza
dubbio un fattore fondamentale di successo.
Offrire qualcosa in più rispetto al dossier di richiesta dell’evento:
di fronte ad una concorrenza in materia di accoglienza di eventi sportivi
sempre più agguerrita, il rigoroso rispetto degli impegni contenuti nel
dossier non è più sufficiente. La città candidata deve proporre qualche
cosa in più che crei i presupposti di un forte coinvolgimento emozionale e/o
culturale, creando una forte sensazione di empatia nei confronti di coloro
che valutano, dei media e di coloro che decidono.
Questi fattori non sono una ricetta infallibile che porta al successo, ma tenerne
conto consente sicuramente di posizionare al meglio una candidatura e di
ottenere dei seri vantaggi concorrenziali.
Seconda Parte
STUDIO
52
SENTEDALPS
DEI CASI
SENTEDALPS
53
I
CAMPIONATI DEL MONDO DI CANOA-KAYAK
2002
BOURG SAINT-MAURICE, FRANCIA
Data:
Luogo:
Funzioni delle persone intevistate:
Risultato:
Dal 24 al 25 agosto 2002
Bourg Saint-Maurice, Savoia
Sindaco
Successo
Fattori chiave di successo
•
•
•
•
•
•
Sostegno della collettività pubblica
Contesto geopolitico della candidatura
Qualità della presentazione del dossier di candidatura
davanti alla Giuria
Divisione dei compiti nel contesto della candidatura
Attività di lobbying
Coinvolgimento dei media audiovisivi
Il calendario
La candidatura è stata una risposta alla richiesta della Federazione Francese di
Canoa-Kayak (FFCK) che voleva effettuare una preselezione nazionale prima di
presentare una candidatura ufficiale alla Federazione Internazionale. Nell’ottobre
1998, il Comune di Bourg Saint-Maurice ha presentato il progetto come aveva
fatto già due anni prima per un’iniziativa identica. La candidatura si è appoggiata
quindi sulla situazione esistente perché a partire dal 1969 questo Comune ha
ospitato due volte i Campionati del Mondo (1969 e 1987) e possiede un sito
naturale di competizione. Era anche stata presa in considerazione la possibilità
di accogliere una Coppa del Mondo, ma la precedenza è stata data alla prova
di Campionato del Mondo ritenuta maggiormente in sintonia con le attese degli
organizzatori e dei partner potenziali.
54
SENTEDALPS
SENTEDALPS
55
L’organizzazione della candidatura
Lezioni ricavate
La candidatura è stata sostenuta da un piccolo gruppo di lavoro formato da
poche persone, poi, quando il progetto è cresciuto, si è passati ad un gruppo
di una ventina di persone che si sono organizzate per portare la candidatura di
fronte alla giuria. Non c’è stata una vera divisione nel processo di candidatura
tra il momento della nascita dell’idea e quello della presentazione finale del
progetto. Sono state programmate rapidamente alcune riunioni a cadenza
settimanale, e nella fase di pre-candidatura non sono state create strutture
specifiche; il gruppo di lavoro era rappresentato dal sindaco di Bourg SaintMaurice in carica a quell’epoca. Il Sindaco poteva contare in quel momento
sul sostegno del club locale di Canoa-Kayak, dell’Ufficio del Turismo di Bourg
Saint-Maurice, del Comitato Dipartimentale della Savoia di Canoa - Kayak e del
Dipartimento della Savoia tramite i servizi dell’Agenzia Turistica Dipartimentale,
specializzata nell’organizzazione di grandi eventi sportivi. L’organigramma era
piuttosto semplice poiché il Comune e l’Ufficio del Turismo gestivano il dossier di
candidatura (nella fase di preselezione e nella fase di selezione finale) – l’Agenzia
Turistica Dipartimentale garantiva la produzione dell’evento e la sua gestione
finanziaria – il club locale e la Federazione si dividevano la responsabilità degli
aspetti sportivi della competizione. Non è stata creata alcuna struttura per
sostenere la candidatura francese a livello internazionale, e i differenti partner
lavoravano insieme senza una legami strutturati, in modo «ufficioso». Le spese
derivanti dalla candidatura sono state prese in carico dalla Città. La città francese
concorrente era Pau, che però non è stata presa in considerazione dal FFCK.
In conclusione, possiamo affermare che l’organizzazione interna del gruppo di
lavoro è essenziale, particolarmente nella fase di suddivisione dei compiti, e ciò
fin dal momento iniziale della candidatura. Questa organizzazione interna deve
essere fatta in anticipo e nella prospettiva concreta di organizzare l’evento. Ciò
implica certamente la predisposizione di istruzioni per l’uso – un vero e proprio
strumento di lavoro - per i promotori di questi eventi. Possiamo ugualmente
osservare come il coinvolgimento delle collettività locali sia determinante, così
come la presenza di una rete di persone che anima il gruppo di lavoro per
migliorarne il rendimento. In senso ampio, possiamo anche constatare come la
situazione geopolitica del territorio sia in grado di influenzare la buona gestione
e la giusta conduzione di una candidatura. Infine, e questo è il caso quando ci
sono molte candidature in concorrenza, la qualità della presentazione finale di
fronte alla giuria è lo strumento finale che può determinare le scelte di coloro
che devono decidere.
Perché organizzare questo evento?
La ragione più importante per candidarsi all’evento era rappresentata
dall’intenzione di promuovere l’area come destinazione turistica estiva. La
Savoia organizza spesso le sue azioni di promozione intorno a grandi eventi
ed il Campionato del Mondo di Canoa - Kayak rappresentava un’opportunità
notevole. In quel momento i «target» considerati erano due: il grande pubblico
interessato al turismo estivo in Savoia (convincendolo a trascorrere le vacanze
nel comune di Bourg Saint-Maurice), e gli appassionati di Canoa e di Kayak
(promuovendo le attrattive naturali del sito). Per ottenere un tale risultato
i promotori della candidatura contavano sull’effetto mediatico dell’evento e
sulla dinamica generata da questo a livello locale. Ogni partner del progetto
aveva anche delle motivazioni più specifiche, come ad esempio dare una nuova
dimensione al bacino naturale di allenamento di Bourg Saint-Maurice o, ancora,
promuovere lo sport in una cornice naturale in perfetta armonia con gli altri
utenti (federazioni di pesca e ambientalisti).
56
SENTEDALPS
SENTEDALPS
57
I
CAMPIONATI DEL MONDO DI CROSS COUNTRY
2005
SAINT-ETIENNE, FRANCIA
Data:
Luogo:
Funzione delle persone intervistate:
Risultato:
Dal 28 al 29 marzo 2005
Saint-Galmier, Loira
Presidente del Comitato
Organizzatore
Successo
Fattori chiave di successo
•
•
•
•
•
Sostegno della collettività territoriale
Sito d’accoglienza adeguato alle esigenze della
Federazione Internazionale
Qualità e legittimazione del gruppo di lavoro
Attività di lobbying
Coinvolgimento dei media audiovisivi
Il calendario
È stato necessario un anno per presentare il dossier di candidatura per i
Campionati del Mondo di Cross Country di Saint-Étienne/Saint-Galmier
2005. Le prime discussioni hanno avuto inizio nel novembre 2002, mentre
l’approvazione del progetto è stata ufficializzata a fine settembre 2003 tramite
la Federazione Internazionale di Atletica (IAAF). Il dossier di candidatura è stato
presentato davanti a due organi decisionali: in un primo momento, davanti a
una commissione della Federazione Francese di Atletica (febbraio 2003), in un
secondo momento presso il Consiglio dell’IAAF (4 e 5 aprile 2003). Il bilancio
della candidatura, coperto dal Comitato Dipartimentale di Atletica della Loira,
ha raggiunto i 10.000 euro.
58
SENTEDALPS
SENTEDALPS
59
I concorrenti
Poiché la Federazione Francese di Atletica (FFA) aveva ottenuto dall’IAAF
l’organizzazione dei Campionati del Mondo di Cross Country per il 2005, la
concorrenza è stata unicamente nazionale. Nella fase di pre-candidatura sono
stati identificati tre concorrenti francesi: Laval, Le Mans e Vittel. I primi due
concorrenti, Laval e Le Mans, si sono ritirati di fronte alle richieste dell’IAAF e
alla complessità del lavoro da svolgere. Vittel, comune dell’est della Francia, è
noto anche per una marca di acqua minerale. Il fatto che la Coca-Cola fosse
uno dei principali sponsor della manifestazione è stato uno dei fattori che hanno
provocato l’insuccesso della candidatura di Vittel.
Infatti, si prevede di mobilitare per l’evento più di 600 volontari durante un
periodo di otto giorni. Inoltre, questi Campionati del Mondo consentiranno
di sviluppare l’economia locale. Infatti, più dell’80% del 1.242.000 euro che
rappresentano il bilancio dell’evento saranno reinvestiti «in loco». Non è stato
realizzato nessuno studio di impatto per quantificare le ricadute dirette legate
alla manifestazione, anche se gli organizzatori si attendono ricadute indirette e
mediatiche, grazie in particolare alla copertura assicurata da France Télévision.
Infine, la realizzazione di un simile evento consente sicuramente di acquisire
competenze di tipo organizzativo e manageriale nel settore dell’organizzazione
degli eventi sportivi internazionali.
Il dossier – la presentazione
L’organizzazione della candidatura
La Federazione Francese di Aletica ricercava il miglior candidato nazionale
per organizzare la manifestazione, e quindi ha preso in considerazione diversi
Comitati Dipartimentali potenzialmente capaci di condurre a buon fine il
progetto. Il Presidente della Federazione Francese di Atletica ha presentato il
progetto in occasione di un’assemblea del Comitato Dipartimentale di Atletica
della Loira, che ha immediatamente colto l’opportunità. All’epoca della fase di
pre-candidatura si è costituito un gruppo di lavoro di tre persone, vale a dire un
Presidente di club e due Vicepresidenti di Comitato Dipartimentale, compreso un
ex sportivo di alto livello. La passione per lo sport e il desiderio di far conoscere
la regione sono stati le principali motivazioni dei componenti del gruppo. Questa
piccola organizzazione era del tipo “missionario” secondo la definizione di
Mintzberg (1990), vale a dire caratterizzata da un’ideologia comune forte capace
di far sì che ciascuno dei componenti potesse decidere o agire con la fiducia degli
altri per il bene dell’organizzazione nella sua globalità. Quando la candidatura è
stata ricevuta dalla Federazione Francese d’Atletica, tre persone espresse dalla
Federazione Nazionale si sono aggiunte al gruppo di lavoro esistente. Questo
Comitato non aveva una vera struttura gerarchica, e ogni membro si occupava
di un settore differente.
Perché organizzare questo evento?
A livello di scelta dell’evento, non c’è stata una vera strategia da parte dei
poteri pubblici o del Comitato Dipartimentale di Atletica. La proposta fatta dalla
Federazione Francese di Atletica ha rappresentato una vera e propria opportunità
che il Comitato Dipartimentale ha saputo cogliere in tempo. Oltre alla passione
per lo sport, la ragione principale alla base dell’organizzazione dell’evento è
identificabile nella volontà di promuovere la regione di Saint-Galmier e il sud del
Dipartimento della Loira, mentre l’obiettivo è quello di far conoscere l’interesse
e le specificità della regione. Questa manifestazione non permetterà di costruire
delle nuove infrastrutture, ma sarà all’origine di interventi a carattere sociale.
60
SENTEDALPS
L’elemento chiave del dossier di pre-candidatura era costituito dalla scelta del
«sito». Infatti, per il gruppo di lavoro l’importante era sapere dove l’evento
poteva aver luogo, poiché il sito doveva essere dotato di infrastrutture coerenti
con le richieste della IAAF. Il secondo punto chiave del dossier era rappresentato
dal coinvolgimento finanziario dei soggetti pubblici: Consiglio Regionale RhoneAlpes, Consiglio Generale della Loira, Città di Saint-Etienne e Saint-Galmier.
Per quanto riguarda il sito, il gruppo di lavoro ha sollecitato la collaborazione
di esperti della Federazione Francese di Atletica al fine di predisporre il dossier
di candidatura. Al momento della presentazione di tale dossier i membri della
IAAF hanno valutato positivamente il fatto che il sito fosse collocato in una
città di medie dimensioni, prossima ad un aeroporto internazionale. Il dossier
di candidatura è stato presentato, in partnership con la FFA, tramite strumenti
informatici.
Lezioni ricavate
Il coinvolgimento delle organizzazioni pubbliche costituisce un’«arma» decisiva
per condurre a buon fine il dossier di candidatura di una manifestazione
sportiva internazionale. L’aiuto di un gruppo di esperti esterni non è necessario
per preparare il dossier di candidatura ma resta indispensabile per la parte
relativa alla organizzazione dell’evento. È da notare la scarsità di informazioni
fornite dalla Federazione Internazionale di atletica (IAAF). A titolo di esempio,
il dossier di richiesta della IAAF, relativo all’organizzazione dei Campionati del
Mondo di Cross Country, è stato tradotto in francese ad opera del Comitato
Dipartimentale di Aletica della Loira. L’attività di lobbying politico costituisce un
elemento necessario per condurre a buon fine una manifestazione di questo
tipo, e se fosse necessario ripetere l’esperienza gli organizzatori insisterebbero
per ottenere maggiori garanzie dalla Federazione Internazionale.
SENTEDALPS
61
I
CAMPIONATI DEL MONDO DI BIATHLON SENIORS
2007
ALTA MAURIENNE, FRANCIA
Data prevista:
Luogo:
Funzione della persona intervistata:
Risultato
Dal 4 al 13 marzo 2007
Alta Maurienne, Savoia
Presidente della Comunità dei
Comuni
Fallimento
Fattori chiave di insuccesso:
•
•
•
Attività di lobbying insufficiente
Contesto geopolitico: concorrenza di paesi dell’Est che
possiedono una cultura specifica nel Biathlon
Scarsa visibilità di questa disciplina in Francia, per la quale manca il
sostegno di partner forti (imprese/collettività/media)
L’origine della candidatura
Nel 1994, il Presidente del Consiglio Generale della Savoia contattò un bi-atleta
di alto livello per sostenere la candidatura francese al Campionato del Mondo
2003 di Biathlon. Nell’Alta Maurienne il Consiglio era consapevole di avere un
sito ideale in un’area legata culturalmente a questa disciplina. La candidatura
era pienamente sostenibile anche per il fatto che molti bi-atleti di livello
internazionale erano originari di questa valle. Le strutture permanenti di Biathlon
(e il relativo progetto di sviluppo) rappresentavano un’ulteriore carta vincente di
natura tecnica sulla quale i promotori della candidatura facevano affidamento;
inoltre, l’Associazione dei Comuni ha sostenuto il progetto con la collaborazione
delle istituzioni locali e regionali. Ciò che è successo in seguito ha confermato le
previsioni degli organizzatori, dato che il sito dell’Alta Maurienne è stato preso in
considerazione per i Campionati di Francia nel 1997, i Campionati d’Europa nel
2000 e i Campionati del Mondo Juniores nel 2004.
62
SENTEDALPS
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63
L’organizzazione della candidatura
L’Associazione dei Comuni ha avuto il compito di preparare la candidatura in
collaborazione con una delegazione di sportivi di alto livello, responsabili per
gli aspetti di natura tecnica, e una squadra di esperti indipendenti, responsabili
della gestione dei tempi. L’Associazione dei Comuni ha gestito sia gli aspetti di
natura finanziaria e tecnica (strutture di Biathlon) sia la promozione dell’evento.
Di conseguenza, non è stato necessario creare nessun’altra struttura di
candidatura, anche perché l’investimento richiesto poteva essere affrontato
soltanto da un’autorità locale.
Perché organizzare l’evento?
La Maurienne e l’Alta Maurienne volevano sfruttare i Campionati Mondiali di
Biathlon per promuovere l’immagine della valle, una destinanzione turistica
messa in ombra dalla vicina Tarentaise. I Campionati Mondiali di Biathlon
sembravano, inoltre, una competizione più accessibile che non una prova di
Coppa del Mondo di Sci, anche se quest’ultima avrebbe offerto una maggiore
copertura mediatica.
Le motivazioni per ospitare un simile evento erano condivise da tutti gli
attori locali, e l’Agenzia Turistica della Savoia, una struttura locale esperta
nell’organizzazione di eventi, è stata coinvolta immediatamente. Gli organizzatori
ritenevano inoltre che ospitare un Campionato del Mondo avrebbe consentito di
aumentare la diffusione del Biathlon e incoraggiato la costruzione di strutture
permanenti; quest’ultima, tuttavia, era più una motivazione per partecipare alla
candidatura che una motivazione per ospitare l’evento. Infatti, una delle lezioni
che si possono ricavare dall’esperimento del Biathlon è quella secondo la quale
le strutture sportive non possono essere costruite per un evento importante
senza considerarne l’utilizzo di lungo periodo (un’osservazione che è già stata
fatta in occasione dell’organizzazione delle Olimpiadi di Albertville).
Il contesto della candidatura e la sua presentazione
accogliendo gli Juniores. La concorrenza è un elemento fondamentale nell’analisi
di queste candidature, particolarmente di quella per il 2007, poiché i Paesi dell’Est
e dell’Europa del Nord si basano su una vera cultura del Biathlon sostenuta dalla
presenza di partner economici forti (imprese, collettività e media). I concorrenti
sono stati considearti nel loro giusto valore e la candidatura francese si è dotata
di un’identità forte per difendere le sue possibilità: lo sviluppo e la promozione
del Biathlon attraverso un team organizzativo solido composto da campioni,
dalla Federazione Francese e dalle collettività locali e regionali. La candidatura
è stata presentata nel giugno 2002 a Nizza nel contesto del congresso annuale
dell’IBU, organizzato in Francia. La presentazione è stata gestita come una vera
serata di gala che ha impegnato risorse materiali, finanziarie e umane. Politici,
sportivi di alto livello, rappresentanti di collettività locali hanno lavorato insieme
per presentare la candidatura all’IBU: si è trattato di un approccio spettacolare
diretto a convincere la giuria e a distinguersi dai concorrenti. I valori veicolati
mediante questa presentazione erano, in senso generale, l’abilità francese per
l’organizzazione dei grandi eventi sportivi e, in senso lato, l’affidabilità della
candidatura (la sua autenticità) e la sua solidità grazie al forte coinvolgimento
delle collettività. Purtroppo la Maurienne non è stata scelta, come già nel 2003,
e gli organizzatori hanno deciso di lavorare per ottenere i Campionati del Mondo
2008 o 2009.
Lezioni ricavate
In conclusione, possiamo ricavare alcune importanti regole che, in un’ottica
generale, devono accompagnare ogni processo di candidatura ai grandi eventi
sportivi. Una di queste è la nozione di «processo» che indica sicuramente alcune
tappe iniziali obbligatorie, come ad esempio la disponibilità di una struttura
sportiva permanente ed utilizzabile, o ancora la presenza nella candidatura
di una politica locale per lo sviluppo dello sport. Aver fatto esperienza con
competizioni di portata minore (europea o juniores) è un’altra regola che
aumenta il livello di credibilità della candidatura. È questo lo spirito con il
quale una candidatura potrà aspirare seriamente al successo, ponendosi
come obiettivo ultimo i Campionati del Mondo. Infine, una candidatura per un
evento sportivo importante non può avere successo se non si tiene conto del
contesto geopolitico, garantendo nel contempo un numero sufficiente di alloggi
e un’attività di lobbying adeguata.
La candidatura per il 2007 è nata in seguito a quella per il 2003 (fallita) perché
era alquanto utopistico, all’epoca, pensare di preparare nel rispetto dei tempi e
in conformità alle richieste della Federazione Internazionale di Biathlon (IBU) i
Campionati del mondo del 2003. È quindi naturale che gli stessi promotori del
progetto si siano interessati all’organizzazione dei Campionati del Mondo del
2007 quando quelli per il 2003 sono stati attribuiti ad un altro Paese. Magra
ricompensa per alcuni o incoraggiamento a perseverare per altri, la Maurienne
otteneva ugualmente, in compenso, i suoi Campionati del Mondo nel 2004
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SENTEDALPS
SENTEDALPS
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I
CAMPIONATI DEL MONDO DI CANOTTAGGIO
2007
AIGUEBELETTE, FRANCIA
Data prevista:
Dal 26 agosto al 2 settembre
2007
Aiguebelette, Savoia
Luogo:
Funzione della persona intervistata:
Risultato:
Direttore delle Politiche
territoriali
Fallimento
Fattori chiave di insuccesso
•
•
•
Mancato coinvolgimento in competizioni di livello inferiore
(europeo o juniores) prima di ottenere la legittimazione ad
organizzare una competizione di alto livello
Contesto geopolitico: lo sponsor principale della Federazione
Internazionale di Canottaggio è tedesco, come il principale
concorrente di Aiguebelette
Scarsa copertura mediatica del canottaggio in Francia
Il calendario
Il dossier di candidatura è stato sviluppato nell’arco di dieci mesi, prima che
a livello internazionale fosse scelta Monaco quale città organizzatrice dei
Campionati del Mondo di Canottaggio 2007. Le prime discussioni sono cominciate
a fine 2002 mentre la decisione finale è stata presa nell’agosto 2003. In un
primo tempo, il progetto di candidatura di Aiguebelette 2007 è stato trasmeso
per via elettronica alla Federazione Internazionale delle Società di Canottaggio
(FISA), a fine marzo 2003. In un secondo tempo, il progetto è stato presentato e
sostenuto davanti alla FISA, a Milano, in occasione del Campionato del Mondo di
Canottaggio, il 1° giugno 2003. Sempre a Milano, la decisione finale è stata resa
pubblica il 23 Agosto 2003 all’epoca del congresso annuale della FISA. Il bilancio
della candidatura di Aiguebelette 2007 ha sfiorato i 15.000 euro.
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SENTEDALPS
SENTEDALPS
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I concorrenti
Il progetto di Aiguebelette 2007, sostenuto dalla Federazione Fancese delle
Società di Canottaggio (FFSA) e dal Dipartimento della Savoia, ha rappresentato
la sola candidatura francese. A livello internazionale, i tre concorrenti identificati
fin dalla fase di pre-candidatura erano tutti europei, vale a dire Monaco in
Germania, Amsterdam nei Paesi Bassi e una località bulgara. La città di Monaco
a cui è stata affidata l’organizzazione rappresentava un concorrente molto serio,
considerato il coinvolgimento della Germania nell’organizzazione di competizioni
internazionali. Non è sorprendente dunque che le candidature di Aiguebelette
e di Monaco siano state prese in considerazione poco dopo la presentazione
del 1° giugno 2003. Alla fine, Monaco ha ottenuto l’organizzazione della
manifestazione (86 voti per Monaco e 69 per Aiguebelette). Come spesso
accade, il peso dell’attività di lobbying è difficilmente quantificabile, anche se
possiamo constatare che lo sponsor principale della FISA è tedesco e che i media
tedeschi sono molto interessati a competizioni di canottaggio, contrariamente ai
loro omologhi francesi.
L’organizzazione della candidatura
Alla fine del 2002 gli atleti della squadra francese di canottaggio, così come
alcuni membri della FFSA, si auguravano di ritrovare il lago di Aiguebelette
nella cornice di una competizione internazionale. Il Dipartimento della Savoia,
esperto in materia di organizzazione di grandi eventi, raccolse allora la sfida.
Nella fase di pre-candidatura è stato costituito un gruppo di lavoro composto
da tre rappresentanti dell’Agenzia Turistica Dipartimentale della Savoia (ATDS),
fra i quali il Direttore Tecnico Nazionale della Federazione Francese delle Società
di Canottaggio e il Presidente. Un rappresentante dell’ATDS, competente nel
settore organizzativo e già sportivo di alto livello, aveva l’incarico di pilotare
il gruppo di lavoro e distribuire i compiti fra gli esperti previsti nel dossier. È
evidente che un’organizzazione di tipo strettamente gerarchico non poteva
funzionare nel quadro di un tale progetto, ed era preferibile piuttosto una
struttura “adocratica”, secondo la definizione di Henry Mintzberg. Durante la
fase di candidatura, rappresentanti delle collettività territoriali hanno integrato,
di tanto in tanto, il gruppo di lavoro.
Perchè organizzare questo evento?
evento avrebbe permesso di mobilitare un gran numero di volontari (più di 500).
L’utilizzo delle infrastrutture ricettive di Chambéry e di Aix-Les-Bains, situate
in un raggio di 25 chilometri dal lago di Aiguebelette, avrebbe ugualmente
contribuito allo sviluppo dell’economia locale. Non è stato realizzato alcuno
studio di impatto per determinare le ricadute dirette legate a questo evento,
il cui il bilancio di previsione superava i 6 milioni di euro. Tuttavia erano attesi
benefici indiretti (ad esempio in termini di promozione della zona) del valore di
alcuni milioni di euro.
Il dossier - la presentazione
Le fasi di pre-candidatura e di candidatura sono state gestite da un vecchio
atleta di alto livello, esperto nel settoer per avere collaborato alla realizzazione
del dossier di candidatura dei Campionati del Mondo di Aiguebelette 1997
(candidatura sostenuta dal Dipartimento savoiardo). Il Presidente del
Consiglio Generale della Savoia, tre rappresentanti della FFSA assieme al loro
Presidente e il gruppo di lavoro dell’ATDS hanno garantito la presentazione e la
promozione del dossier di candidatura di Aiguebelette davanti alle organizzazioni
internazionali di canottaggio. La presentazione è stata effettuata con l’aiuto del
programma Power Point, e ai votanti è stato distribuito un pieghevole descrittivo
inteso a promuovere la candidatura. Il pieghevole è stato prodotto da una
società specializzata in comunicazione.
Lezioni ricavate
La mancanza di coinvolgimento della FFSA nell’organizzazione di competizioni di
portata internazionale da dieci anni (dai Campionati del Mondo di Aiguebelette
1997) ha rappresentato un punto di debolezza nel dossier di candidatura. Il
sostegno dei media e degli sponsor non poteva essere controllato dal Comitato
di Candidatura: lo sponsor principale della FISA è infatti tedesco e il canottaggio
è un sport molto diffuso in Germania grazie ai mass media, mentre le televisioni
francesi sono poco interessate alle manifestazioni internazionali di questo sport.
Malgrado l’insuccesso della candidatura il coinvolgimento, la mobilitazione e
l’impegno dei poteri pubblici nella realizzazione del dossier di candidatura dei
Campionati del mondo di Aiguebelette del 2007 hanno rappresentato una carta
vincente fondamentale nel garantire un alto livello di credibilità, coerenza e
strutturazione al progetto.
Fin dai tempi delle Olimpiadi di Albertville la politica dei grandi eventi costituisce
un asse strategico importante per il Dipartimento della Savoia. Infatti, dal
1992 questo Dipartimento, forte di un’esperienza incontestabile in termini di
organizzazione di manifestazioni sportive internazionali, rivendica una vera e
propria politica di sostegno ai grandi eventi. L’obiettivo è far scoprire gli aspetti
interessanti di una regione ricca di fiumi, di corsi di acqua e di un eccezionale
patrimonio naturalistico e culturale. Sul piano sociale, l’organizzazione di un tale
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SENTEDALPS
SENTEDALPS
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I
GIOCHI OLIMPICI INVERNALI
2006
SION, SVIZZERA
Data prevista:
Luogo:
Funzione della persona intervistata:
Risultati:
Dal 10 al 26 febbraio 2006
Sion, Vallese
Direttore Tecnico del Comitato di
candidatura
Fallimento
Fattori chiave di insuccesso:
•
•
•
•
Attività di lobbying insufficiente sia dal punto di vista
quantitativo che dal punto di vista qualitativo
Mancata considerazione degli interessi extrasportivi di
coloro che dovevano decidere
Fiducia eccessiva nelle qualità del dossier tecnico
Periodo di crisi del CIO
Il calendario
La candidatura per ottenere le Olimpiadi 2006 è durata tre anni: dall’aprile 1996
al giugno 1999, anche se le prime discussioni avevano avuto inizio addirittura
nel giugno 1995. Sion era già candidata nel 2002 e il Consiglio Comunale della
Città aveva deciso in segreto, alcuni giorni prima dell’attribuzione dei Giochi
del 2002, di ripresentare una candidatura in caso di insuccesso. Per il 2006, la
decisione a livello nazionale di candidarsi è stata presa nel dicembre 1995 dal
Comitato Olimpico Svizzero (COS). I dossier di candidatura dovevano essere
depositati presso il Comitato Internazionale Olimpico (CIO) nell’agosto 1998. La
decisione finale in merito è stata presa nel giugno 1999 a Seul da un collegio
selezionato di membri del CIO che, tra i cinque concorrenti, ha indicato due
finalisti che sono stati poi votati da tutti i membri. Il bilancio della candidatura
2006 è stato pari a 25 milioni di CHF (quella del 2002 ammontava a 5 milioni),
coperto dalle collettività pubbliche (4,2), dagli sponsor (18,5) e dall’avanzo di
bilancio del 2002 (0.9).
70
SENTEDALPS
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71
I concorrenti
Da parte svizzera, erano in lizza altri tre progetti: Davos, Swiss Alps e Interlaken;
il voto del COS in favore di Sion è stato unanime. A livello internazionale erano
presenti a Seul cinque altri concorrenti: Klagenfurt, Zakopane, Helsinki, Poprad e
Torino. Eccetto Torino, candidato dell’ultimo minuto, gli altri candidati erano stati
presi in considerazione già in fase di pre-candidatura, ed era stato predisposto
un sistema di monitoraggio. Per l’attribuzione di questa manifestazione, il peso
dell’attività di lobbying è stato considerevole e ha contribuito a modificare la
scelta. I membri dei comitati di candidatura hanno esercitato forti pressioni
durante l’anno precedente il voto; così, i sei candidati erano a Nagano all’epoca
delle Olimpiadi del 1998. A Seul, Torino e Sion furono designate come finalisti.
Malgrado un dossier ben valutato dal punto vista tecnico e la posizione di
candidato favorito, Sion è stata battuta da Torino al momento del voto per 53
voti contro 36. Sono numerose le motivazioni che possono spiegare la sconfitta
di Sion, in particolare ragioni di politica olimpica: contrapposizione di blocchi e
di dirigenti, l’insuccesso di Roma per la candidatura del 2004 che un membro
italiano del CIO voleva vendicare e il peso delle dichiarazioni inopportune di un
membro svizzero. Comunque, rimane il fatto che l’attività di lobbying da parte
svizzera si è rivelata inadeguata.
organizzatore, con la città di Sion intenzionata a riprenderne il controllo.
Perché organizzare questo evento?
La proposta di organizzare i Giochi Olimpici 2002 è venuta da due consulenti
che hanno svolto un studio di fattibilità. L’idea di organizzare i Giochi Olimpici
2006 risale all’insuccesso del 2002. Le volontà di natura essenzialmente
personale e politica erano completate dall’intenzione di organizzare «qualche
cosa nel Vallese». L’idea iniziale di ospitare l’Esposizione Nazionale era stata
sostituita dalla candidatura ai Giochi Olimpici 2002. Nessuno altro evento era
stato preso in considerazione: il più grande sembrava il più adatto, e la sola
variabile riguardava la data. La valutazione del CIO relativa alla candidatura
2002 e un analisi SWOT, che mostrava quali fossero le condizioni per una nuova
candidatura, avevano permesso di confermare la scelta. Lo scopo non era tanto
la costruzione di infrastrutture poiché le ricadute attese erano di tipo turistico
ed economico, vale a dire lo sviluppo dell’economia locale basata sul turismo,
per accelerare la dinamica del Vallese. Un studio di impatto aveva permesso di
quantificare le ricadute economiche: incassi diretti e indiretti di 1,019 miliardi
di CHF e creazione di 15.000 posti di lavoro-anno, o 2.100 posti di lavoro per
7 anni.
L’organizzazione della candidatura
Il dossier – la presentazione
La candidatura di Sion per le olimpiadi 2006 è partita effettivamente nell’aprile
1996. Questa fase di pre-candidatura, o di iniziativa, è durata fino a luglio
1997 (dopo il voto popolare), ed è stata condotta da un comitato di iniziativa
organizzato gerarchicamente, con un comitato direttivo composto da un
“presidium”, da una direzione esecutiva e da un responsabile di commissioni.
Gran parte del tempo è stato dedicato a creare la struttura, che si è però rivelata
precaria. I membri del ”presidium” erano rappresentanti delle collettività
pubbliche e avevano motivazioni personali e politiche piuttosto che economiche
e turistiche, dato che si trattava di persone giunte al termine della carriera
politica o intenzionate ad ottenere una rielezione. Alcuni dissensi erano poi
dovuti al fatto che esistevano molti candidati per la presidenza del comitato.
La fase di candidatura propriamente detta è stata avviata nel luglio 1997, ed
è stato predisposto un comitato in forma di associazione. A livello operativo,
il comitato si era dato una struttura di tipo professionale, maggiormente
strutturata e più gerarchica rispetto alla fase precedente, ma ciò ha condotto a
ulteriori problemi di coordinamento. I componenti non avevano lo stesso potere
di decisione. L’idea del “presidium” rimaneva nella forma di un ufficio destinato
a guidare l’associazione. Il comitato comprendeva anche una direzione generale,
una commissione internazionale di delegati delle autorità presso la direzione
generale, una segreteria generale, un gruppo per la comunicazione e diversi
dipartimenti. All’avvicinarsi della decisione e prevedendo il successo, si sono
attivate delle strategie personali dirette ad ottenere un posto nel futuro comitato
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SENTEDALPS
Il dossier tecnico rappresentava il punto forte di questa candidatura ed era stato
valutato positivamente dalla commissione del CIO: esso si basava sul manuale di
candidatura dello stesso CIO. Alcuni esperti erano stati incaricati di considerare
aspetti specifici: architettura, trasporti, sicurezza, ambiente naturale, eccetera.
Dal momento del deposito del dossier, l’attenzione si era focalizzata sulla
presentazione finale. Una società di produzione era stata incaricata di realizzare
un filmato intervallato da un discorso. Questa presentazione «artistica» si
distingueva nettamente dalle altre. La delegazione ufficiale di Sion a Seul era
composta da 112 persone che rappresentavano il settore sportivo, politico,
economico e mediatico.
Lezioni ricavate
Per ottenere l’organizzazione di una tale manifestazione, un buon dossier
rappresenta uan condizione necessaria ma non sufficiente. Il dossier deve
essere anche interessante per le persone che votano; un’analisi di queste
persone e dei loro interessi rimane essenziale. Sempre più spesso i Giochi
Olimpici sono imponenti e vengono attribuiti alle grandi città. Rimane il
fatto che la candidatura ha comunque avuto degli effetti positivi, veicolando
l’immagine del Vallese come una regione giovane ma nello stesso tempo seria e
SENTEDALPS
73
professionale, suscitando così un moto di simpatia in tutto il Paese. Questi effetti
non riguardano soltanto l’immagine ma hanno anche effetti economici, sportivi,
turistici, sociali ed ambientali, e hanno permesso l’introduzione della tematica
dello sviluppo durevole nel Vallese.
I
CAMPIONATI DEL MONDO DI CROSS COUNTRY
2003
LOSANNA/LA BROYE, SVIZZERA
Data:
Luogo:
Funzione della persona intervistata:
Risulatato:
Dal 29 al 30 marzo 2003
Avenches, Vaud
Presidente del Comitato di
Candidatura
Successo
Fattori chiave di successo:
•
•
•
•
•
Attività di lobbying
Sostegno dei media audiovisivi
Considerazione delle motivazioni della giuria
Considerazione delle ragioni di alternanza
Relazioni con l’Associazione Internazionale delle
Federazioni di Atletica (IAAF)
Il calendario
il processo di candidatura per ottenere la manifestazione è durato poco meno
di un anno; le prime discussioni sono iniziate nel corso del 2000 e la decisione
finale è giunta nel febbraio 2001. Per potersi candidare all’organizzazione dei
Campionati del Mondo di Cross Country, un sito deve ottenere l’avallo della
Federazione Internazionale di Atletica (IAAF) che lo concede dopo una visita
dei luoghi. Dopo questa prima fase, deve essere depositato un dossier di
candidatura presso l’IAAF. Losanna è stata candidata per l’organizzazione dei
Campionati del mondo del 2002, ma questi alla fine sono stati attribuiti d’ufficio
a Dublino che li aveva «persi» nel 2001 in seguito all’epidemia di febbre; la
Federazione Internazionale ha allora proposto a Losanna di presentarsi per il
2003. La decisione è stata presa dal Consiglio della Federazione Internazionale
di atletica a Lisbona nel 2001, all’epoca dei Campionati del Mondo Indoor. Il
bilancio di questa candidatura ha raggunto i 30.000 CHF, con la copertura
finanziaria delle collettività locali.
74
SENTEDALPS
SENTEDALPS
75
Oltre a Dublino, candidato d’ufficio per i Campionati del mondo 2002, erano
candidate anche Le Mans e Bruxelles. Questi concorrenti sono stati presi in
considerazione da Losanna al momento del deposito dei dossier. Non era
stato predisposto nessun sistema di controllo della concorrenza, e il dossier di
candidatura si basava innanzitutto sulla forza intrinseca di Losanna. La persona
intervistata ha tuttavia ammesso di essersi preoccupata dei concorrenti solo
quindici giorni prima della presentazione. Egli, essendo coinvolto direttamente e
conoscendo le aspettative dei membri del consiglio, riteneva di poter influenzare
il voto, e così si è recato sul posto diversi giorni prima del voto per incontrarli.
La presentazione si è svolta come previsto, ma al momento di rompere la parità
fra i quattro concorrenti la IAAF ha deciso di «approfittare» della disponibilità di
questi candidati e di attribuire i quattro prossimi Campionati del Mondo di Cross
Country: ciò è avvenuto a causa della cronica mancanza di candidati per queste
manifestazioni. I concorrenti si sono dovuti semplicemente accordare sull’anno
di organizzazione.
perché questa disciplina è ritenuta di tipo minore nella IAAF e si tratta del solo
Campionato del Mondo di alto livello che la Svizzera può permettersi di prendere
in considerazione. Nessun’altra opzione è stata considerata, e l’unica alternativa
sarebbe stata quella di organizzare un evento a livello Juniores. Uno degli scopi
principali della candidatura era quello di organizzare con successo un Campionato
del Mondo «minore» per poi ottenere un evento di maggiore importanza in
seguito. Il fatto di organizzare questa manifestazione doveva consentire inoltre
al Presidente del Comitato di candidatura di entrare nel Comitato Centrale della
Federazione Nazionale di Atletica. D’altra parte, la scelta di questa candidatura
deriva da una richiesta della Federazione Internazionale che si trovava a corto
di candidati, anche a causa del fatto che mancano, in queste occasioni, ricadute
economiche significative. Per questa candidatura non sono stati realizzati studi
d’impatto e nemmeno ci sono stati impegni particolari a livello promozionale
da parte della regione del Broye, che si considera «soddisfatta» dei suoi eventi
ricorrenti (il Carnevale e l’Opera). Inoltre, partecipanti e accompagnatori erano
ospitati a Losanna. L’evento è stato comunque pianificato in un periodo «vuoto»
dal punto di vista turistico.
L’organizzazione della candidatura
Il dossier – la presentazione
La candidatura per questi Campionati del Mondo ha coinvolto due regioni: le
competizioni si svolgevano ad Avenches, nella regione della Broye, mentre
i partecipanti erano ospitati a Losanna. L’idea della candidatura è partita da
una persona che l’ha difesa in modo diretto fin dalla fase di pre-candidatura.
In un primo momento, la Federazione Svizzera di Atletica era contraria alla
candidatura, giustificando il suo rifiuto con i problemi di natura finanziaria
incontrati all’epoca dell’organizzazione dei Campionati d’Europa di Cross
Country nel 2001. Conoscendo la persona che sosteneva il progetto e basandosi
sulla sua credibilità, la Federazione Svizzera alla fine ha deciso di sostenere,
sia pure «a malincuore», la candidatura. E’ stato predisposto un comitato di
candidatura composto da cinque persone, con rappresentanti delle autorità
locali coinvolte: la Città di Losanna, Losanna Turismo, la Regione della Broye e il
Cantone. Non era previsto alcun organigramma, le decisioni erano prese da una
persona che pilotava le azioni del comitato con un «feed-back» da parte degli
altri componenti. Aspettative differenti animavano queste cinque persone. La
Città di Losanna, convinta di perdere del denaro, era contraria alla candidatura;
il Cantone vedeva invece di un buon occhio la collaborazione tra la Città e l’
«Hinterland», e gli uffici del turismo coglievano l’opportunità per riempire gli
alberghi in un periodo di bassa stagione.
La persona intervistata ritiene che gli elementi di base di un buon dossier di
candidatura siano rappresentati dalla semplicità e dalla presenza di elementi
verificabili. Per una candidatura a livello di Campionati del Mondo, il dossier deve
essere sostenuto dalla Federazione Nazionale del candidato. Una dichiarazione
della televisione nazionale che evidenzia l’impegno a garantire la copertura
televisiva è ugualmente un aspetto decisivo del dossier. Quest’ultimo si è basato
sul questionario destinato alle città candidate. La presentazione dei candidati si è
svolta davanti ai membri del Consiglio della IAAF (24 persone in rappresentanza
dei 5 Continenti). Soltanto due persone rappresentavano Losanna. Queste si
sono affidate a diapositive che mostravano immagini tridimensionali realizzate
da esperti. Per valorizzare la candidatura è stata realizzata una presentazione
«molto sentita», e si è avuta anche una forte attività di lobbying. Il punto forte
del dossier era comunque il legame con la Città di Losanna, sede del CIO, alla
quale la IAAF voleva attribuire l’organizzazione. La candidatura beneficiava poi
della fama goduta dalla Svizzera di essere un Paese ben organizzato e stabile.
I concorrenti
Perché organizzare questo evento?
È il sito in primo luogo, un luogo ideale per il Cross Country, che ha dato l’idea
di organizzare l’evento. Il fatto di avere osservato come questo evento veniva
organizzato altrove e la disponibilità di competenza in loco hanno consentito
di rinforzare l’intenzione originaria. L’unica effettiva preoccupazione era
quella relativa agli aspetti finanziari. E’ stata fatta la scelta del Cross Country
76
SENTEDALPS
Lezioni ricavate
Il problema principale è stato di natura finanziaria: è difficile trovare
finanziamenti di natura privata in Svizzera per questo tipo di manifestazioni,
ed esistono condizioni precise affinché i poteri pubblici possano coprire
un’eventuale perdita. Per questo evento, grazie alle buone relazioni esistenti, è
la IAAF che ha coperto il deficit. La persona interrogata non intende rinnovare
l’esperienza ma se ciò dovrà avvenire, insiste sulla necessità di trovare prima di
tutto un finanziamento.
SENTEDALPS
77
IL
CAMPIONATO DEL MONDO DI TRIATHLON
2005
2006
LOSANNA, SVIZZERA
E
Data:
Dal 3 all’11 settembre 2005
Luogo:
Losanna, Vaud
Funzione della persona intervistata:
Membro del gruppo di azione
Risultato:
Fallimento per il 2005 e
successo per il 2006
Fattori chiave di successo:
•
•
•
Capitalizzazione delle esperienze passate
Qualità della presentazione del progetto di candidatura
Considerazione delle motivazioni della giuria
Il calendario
Un primo evento di Triathlon a livello popolare è stato organizzato dal Club
sportivo della polizia di Losanna nel 1994. Il successo è stato immediato
(700 partecipanti); questa manifestazione ha così assunto cadenza annuale,
coincidendo con diversi campionati: Campionati Svizzeri (1997), Campionati
del Mondo (1998) e prove della Coppa del mondo (1999, 2000, 2001 e 2002).
Forte di questa esperienza, la città di Losanna si è candidata per l’organizzazione
dei Campionati del Mondo di Triathlon del 2005, senza successo, e poi per il
2006: queste due candidature sono durate un anno ciascuna. Per ottenere
l’organizzazione di questo evento è stato consegnato un dossier di richieste
alle città candidate, mentre nessun deposito è stato necessario per il 2005;
un dossier è stato depositato invece un mese prima della presentazione per
il 2006. La decisione finale è stata presa dal Comitato Esecutivo dell’Unione
Internazionale di Triathlon (ITU) durante il congresso annuale e dopo la
presentazione dei concorrenti. Questi congressi hanno avuto luogo a Cancun nel
2002 (per il 2005) e a Nizza nel 2003 (per il 2006). Il bilancio della candidatura
2005 non è conosciuto, mentre quello del 2006 ha raggiunto i 30.000 CHF pagati
dalla città di Losanna.
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SENTEDALPS
SENTEDALPS
79
L’organizzazione della candidatura
La decisione di organizzare i Campionati del Mondo del 2005 nasce dal Cub
sportivo della polizia di Losanna in accordo con la città di Losanna: i responsabili
si sono informati all’ITU sulle modalità da adottare. Un gruppo di lavoro
informale, composto da una persona del Servizio Sport della Città e da membri
del comitato Organizzatore delle precedenti manifestazioni di Triathlon, è stato
formato appositamente per questa candidatura. Se queste persone sono animate
tutte dalle stesse motivazioni (la passione per il Triathlon), non hanno tutte lo
stesso potere a livello decisionale; sia il comandante della polizia che il direttore
del Comitato Organizzatore prendono le decisioni dopo aver consultato altre
persone. Lo stesso gruppo, riunito questa volta nel Comitato di Candidatura, ha
lavorato per il 2006. Per queste due candidature non è possibile distinguere tra
una fase di pre-candidatura e una fase di candidatura.
Perché organizzare questo evento?
Basandosi su una politica di accoglienza di eventi sportivi importanti, la città di
Losanna ha deciso di mantenere la candidatura per i Campionati del Mondo di
Triathlon del 2005. Il Servizio Sport dispone di un bilancio di 1 milione di CHF per
preparare (fra l’altro) delle candidature e un gruppo di lavoro studia attualmente
quale strategia adottare per scegliere una determinata manifestazione. Le
buone relazioni che legano questo servizio all’ITU così come il successo popolare
dei Campionati del Mondo del 1998 hanno permesso di convalidare questa
scelta. Non è stato realizzato alcuno studio di impatto per questo evento. Le
ricadute economiche e mediatiche non sono perciò quantificabili, ma il fatto che
il Triathlon non abbia un legame contrttuale con Eurosport riduce i benefici attesi
dalla Città di Losanna. Forte della sua esperienza, la Città sa che i Campionati del
Mondo portano più prestigio che denaro (soltanto le competizioni di pattinaggio
artistico sono state economicamente positive per Losanna: la relativa ricaduta
ha infatti permesso di creare una fondazione che sostiene altre manifestazioni
sportive). Grazie al numero di partecipanti e di accompagnatori, i Campionati del
Mondo di Triathlon permettono tuttavia di sostenere l’economia locale.
parlato della candidatura giapponese. Hanno anche chiesto a Losanna di
adottare un profilo «basso» per la presentazione di Cancun, affermando che
la decisione non sarebbe stata presa in quel momento ma più tardi. Cinque
rappreesntanti di Losanna si sono spostati con una piccola presentazione
in PowerPoint della durata di 5 minuti; i Giapponesi, che hanno ottenuto
l’organizzazione dei Campionati del Mondo del 2005, erano invece ben preparati
con una lunga presentazione e hanno distribuito degli opuscoli e dei «gadgets»,
elementi questi che hanno dato l’impressione che «i giochi fossero stati decisi
in anticipo». Del resto, alla vigilia della presentazione, i membri dell’ITU hanno
proposto a Losanna di candidarsi per il 2006. Sulla base dell’esperienza del
2005, Losanna si è preparata meglio per il 2006. Dopo «l’affronto» del 2005,
i membri dell’ITU avevano «praticamente garantito» l’organizzazione per il
2006. Malgrado ciò, la città di Losanna si è preparata in modo serio, cercando
di sapere come sarebbe stata presa la decisione a Nizza. Sono stati realizzati
un dossier di candidatura e un pieghevole, oltre ad un video preparato da
specialisti. I numerosi rappresentati di Losanna presenti sul posto (30) erano
vestiti tutti nello stesso modo e hanno distribuito dei «gadgets». Sono stati fatti
sforzi notevoli per la presentazione e la candidatura, mentre non sono state
predisposte procedure di controllo dei concorrenti.
Lezioni ricavate
La persona interrogata non sapeva se la città si sarebbe candidata un’altra volta,
ciò a causa di problemi di bilancio per il 2006. L’esperienza del 2005 ha dato
comunque i suoi frutti e in futuro saranno evitate candidature «ingenue».
I concorrenti – la presentazione
La candidatura per il 2005 era basata «ingenuamente» su un forte legame di
fiducia tra i rappresentanti di Losanna e l’Unione Internazionale di Triathlon.
Di fronte ad una specifica domanda di Losanna, i membri dell’ITU hanno
menzionato alcuni concorrenti, poco credibili secondo loro, ma non hanno
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SENTEDALPS
SENTEDALPS
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I
CAMPIONATI DEL MONDO DI TENNIS TAVOLO
2005
LOSANNA, SVIZZERA
Data prevista:
Luogo:
Funzione della persona intervistaat:
Risultato:
Dal 29 aprile al 6 maggio 2005
Losanna, Vaud
Membro del Comitato di
Candidatura
Fallimento
Fattori chiave di insuccesso:
•
•
•
•
•
Fiducia eccessiva nei confronti della Federazione
Nazionale di Tennis Tavolo
Errata valutazione dei concorrenti
Attività di lobbying insufficiente
Mancata considerazione delle motivazioni della giuria
Mancanza di esperienza in questa disciplina sportiva
Il calendario
Il processo di candidatura per questo evento è durata circa due anni. Per poter
diventare un candidato ufficiale, un sito deve realizzare uno specifico accordo
con la Federazione Internazionale di Tennis Tavolo (ITTF). Questa prima selezione
è stata superata da Losanna nell’aprile 2001. La decisione finale è stata presa
nell’aprile 2002 a Zagabria dai delegati della Federazione Internazionale, riuniti
in occasione dei Campionati d’Europa, e dopo la presentazione dei concorrenti.
Il bilancio di questa candidatura è stato pari a 50.000 CHF (compensi esclusi),
sostenuto dalla Città, dal Cantone e dalla Federazione Nazionale.
I concorrenti
La Federazione Nazionale, responsabile per il controllo delle candidature, aveva
identificato tre candidati: Stoccolma, una città tedesca e Shanghai. Shanghai
era annunciata come una candidatura «bidone» e Stoccolma in seguito si è
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SENTEDALPS
SENTEDALPS
83
ritirata, lasciando un solo concorrente per Losanna. Queste indicazioni alla fine
si sono però rivelate false, e Losanna si è ritrovata di fronte a Shanghai che
ha ottenuto una schiacciante maggioranza al momento del voto. L’attività di
lobbying è stato fondamentale in questa scelta, perché inesistente o gestitamale
dalla Federazione Nazionale. Il potere finanziario della città di Shanghai, così
come la sua esperienza in materia di Tennis Tavolo, hanno avuto un peso
preponderante nei confronti di Losanna, che mancava di esperienza specifica in
questa disciplina. Invece, la presentazione «catastrofica» fatta da Shanghai non
ha avuto effetti negativi per questa città.
L’organizzazione della candidatura
Nel momento della fase di pre-candidatura è stato preparato un gruppo di
lavoro, nel quale erano rappresentati tre elementi: la Città, la Federazione
Svizzera di Tennis Tavolo e Losanna Turismo. Queste persone erano animate
dalle medesime motivazioni, vale a dire far conoscere Losanna e sviluppare lo
sport. Nessuna organizzazione gerarchica era prevista all’interno del gruppo, e
tutti i componenti avevano il medesimo potere di decisione. L’iniziativa è partita
dalla Città e dalla Federazione Nazionale, mentre Losanna Turismo si è unito
in seguito. Nel momento in cui Losanna è stata scelta come città candidata,
questo gruppo di lavoro è diventato un vero e proprio comitato di candidatura,
costituito in forma di associazione. I membri del comitato facevano parte delle
tre organizzazioni menzionate prima, e le loro motivazioni non erano mutate.
Non era stata introdotta alcuna struttura gerarchica. Comunque, incontri e
discussioni erano guidati dalla Città di Losanna, che aveva il ruolo di capo
progetto. Il Consiglio Comunale di Losanna, Losanna Turismo e le Federazioni
Sportive Nazionali hanno collaborato nella preparazione della candidatura.
Ogni organizzazione aveva un ruolo specifico e ormai è diventato impossibile
preparare una candidatura che riguardi la Città di Losanna senza coinvolgere
almeno uno di questi soggetti.
Perché organizzare questo evento?
Le condizioni in base alle quali organizzare una candidatura sono adesso imposte
da un gruppo di lavoro del Dipartimento Sport del Consiglio Comunale di
Losanna come parte di una politica diretta ad attirare in città eventi importanti.
Per potersi candidare ad una manifestazione, occorrono un certo livello di
esperienza della città per la disciplina in oggetto, dei contatti con la Federazione
Internazionale e un interesse per lo sport di riferimento. Nella seconda fase la
candidatura deve essere sostenuta dalla Federazione Nazionale, sia dal punto
di vista personale che finanziario. Queste condizioni erano tutte presenti in
occasione della candidatura ai Campionati del Mondo di Tennis Tavolo, poiché
84
SENTEDALPS
esistono ottime relazioni con la Federazione Internazionale, che ha sede a
Renens e ha chiesto a Losanna di candidarsi; infine il responsabile del Servizio
Sport è un praticante appassionato di Tennis Tavolo. Data la sua esperienza
nell’organizzazione di Campionati del Mondo, e malgrado la sua inesperienza
nella disciplina specifica, Losanna ha puntato a questo evento anche in seguito
agli incoraggiamenti ricevuti dalla Federazione Internazionale. Essendo stato il
tempo per la presentazione della candidatura molto breve, la decisione è stata
presa in modo ugualmente rapido, senza considerare altre opzioni. Nessuno
studio di impatto è stato realizzato per la manifestazione. Dopo l’insuccesso
di questa candidatura, e considerando la mancanza di esperienza di Losanna
nel Tennis Tavolo, è stata presa la decisione di puntare, più ragionevolmente,
sull’organizzazione di un «pro-tour», che non richiede processi di candidatura,
prima di presentarsi eventualmente una seconda volta per i Campionati del
Mondo. Questa scelta è legata ad aspetti finanziari, visto che l’organizzazione di
quest’ultimo evento costa 600.000 CHF
Il dossier – la presentazione
Nessun esperto esterno è stato incaricato della predisposizione del dossier
di candidatura, realizzato sulla base di un questionario della ITTF. Per la
presentazione, Losanna aveva scelto di basarsi sul lavoro di squadra, facendo
intervenire in modo dinamico i differenti soggetti sportivi e politici con il
contributo di una presentazione in Power Point. La delegazione di Losanna a
Zagabria era composta da nove membri provenienti dal mondo dello sport, della
politica e dei media . Oltre al dossier di candidatura, erano stati realizzati da
un grafico un pieghevole e un sito Internet. I delegati erano stati invitati ad un
aperitivo alla vigila della presentazione, durante la quale era stato presentato un
filmato su Losanna ed erano stati distribuiti dei «gadgets».
Lezioni ricavate
Questa candidatura era la prima dell’era post Samaranch che ha «dato»
a Losanna numerose manifestazioni, gradite o meno. Questo insuccesso
ha consentito di introdurre una maggiore professionalità nella scelta delle
candidature, è stato formato un gruppo di lavoro al servizio dello sport e si
è giunti ad approvare un bilancio di un milione di CHF. La città si è così resa
conto che le manifestazioni non arrivano a Losanna senza sforzo, che occorre
impegnarsi e che la città si trova su un piano di parità con le altre località. Ha
appreso anche a non accordare più una fiducia assoluta ai suoi partner, in questo
caso la Federazione Nazionale di Tennis Tavolo che si è occupata del controlo dei
concorrenti e del’attività di lobbying.
SENTEDALPS
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I
CAMPIONATI DEL MONDO DI STREET HOCKEY
2003
SIERRE, SVIZZERA
Data prevista:
Luogo:
Funzione della persona intervistaat:
Risultato:
Dal 7 al 14 giugno 2003
Losanna, Vaud
Responsabile della candidatura
Successo
Fattori chiave di successo:
•
•
•
•
Valutazione corretta dei criteri di alternanza dei
proprietari degli eventi
Forte dimensione sportiva
Esperienza in materia di organizzazione degli eventi
Possibilità di promuovere una disciplina poco nota in Svizzera
Il calendario
Il processo di candidatura per questa manifestazione è durato poco più di un
anno; otto mesi sono stati necessari per la preparazione del dossier che è stato
depositato nel gennaio 2000 presso la Federazione Internazionale di Streethockey (ISBHF). La decisione finale è stata presa nel giugno 2000 a Kralupy
nella Repubblica Ceca dal Comitato dell’ISBHF in occasione dei Campionati del
Mondo Juniores. Il bilancio di questa candidatura è stato pari a 7.000 CHF, pagati
dai partner (Club locale, Federazione Nazionale, Comune).
I concorrenti – la presentazione
A livello svizzero, Sierre era l’unico candidato. A livello internazionale, altri due
concorrenti erano stati identificati prima del deposito dei dossier: la Repubblica
Ceca e la Germania. Anche se è stato sorvegliato l’operato di questi ultimi, il
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dossier di Sierre non è stato preparato in funzione dei concorrenti. Il fatto che
la Svizzera non abbia mai organizzato Campionati del Mondo di Street Hockey si
è rivelato positivo per Sierre. La Federazione Internazionale ha infatti deciso di
sostenere la candidatura per promuovere questo sport in Svizzera. La persona
intervistata ha dichiarato di aver avuto quasi subito l’impressione che, in effetti,
sarebbe stato possibile ottenere l’organizzazione della manifestazione. La
procedura di selezione si è comunque svolta ugualmente, e una presentazione
di principio si è tenuta di fronte ai rappresentanti cittadini e al Comitato della
Federazione Internazionale nonostante la rinuncia dei due concorrenti. Il
principio di alternanza fra i Paesi ha aiutato la candidatura di Sierre, che si
caratterizzava comunque per un ottimo dossier, arricchito da numerosi eventi
collaterali. L’esperienza nell’organizzazione di tornei si è rivelata ugualmente
positiva. Sei persone, compresi un giocatore e un volontario, si sono recate,
in occasione della presentazione, nella Repubblica Ceca per sostenere la
candidatura di Sierre. La strategia scelta è stata quella di dare un’immagine
«simpatica» del Vallese pur evidenziando la serietà degli organizzatori; alcuni
prodotti locali sono stati degustati sul posto.
L’organizzazione della candidatura
L’idea di organizzare la manifestazione si è sviluppata all’interno del Club dei
Leoni di Sierre. Organizzando già un torneo che riunisce 80 squadre da alcuni
anni, alcuni membri si sono lasciati tentare da una sfida ancora più grande.
La Federazione Nazionale, desiderando anch’essa organizzare i Campionati del
Mondo, ha appoggiato immediatamente la candidatura di Sierre. Nella fase di
pre-candidatura si sono attivate due persone, vale a dire un membro del Club
e il presidente della Federazione Nazionale. In questa fase, sono stati valutati
l’ìimpegno della città e la capacità di organizzare (o meno) l’evento. Era prevista
una suddivisione dei compiti, con il Presidente della Federazione che si occupava
del livello nazionale e il membro del Club di quello locale. Non esisteva invece
alcun tipo di rapporto gerarchico fra queste due persone, animate dalle stesse
motivazioni nel voler organizzare i Campionati del Mondo. Dopo aver valutato
la fattibilità dell’evento a Sierre e aver preso la decisione di presentarsi, questo
gruppo ha mantenuto le sue caratteristiche informali e si è allargato integrando
delle persone in rappresentanza del mondo economico.
effettivo riconoscimento della loro disciplina da parte dei media e dell’opinione
pubblica, oltre che ottenere una maggiore notorietà per il loro Club; lo scopo
era di approfittare dell’interesse suscitato per creare un’associazione a livello
cantonale. È da notare che i Leoni di Sierre sono diventati il più grande club
di Street-Hockey della Svizzera. La manifestazione doveva anche consentire al
Club di ottenere un nuovo campo di allenamento e un rifacimento del manto di
gioco. Oltre a questi obiettivi di tipo strettamente sportivo, la manifestazione
doveva servire a far conoscere la regione e stimolare l’economia locale durante
la settimana di competizione. Per attirare il maggior numero possibile di
persone, è stato previsto e inserito nel dossier di candidatura un programma di
eventi collaterali.
Lezioni ricavate
Per quanto riguarda la collaborazione realizzata con i diversi partner, la persona
interrogata ha insistito sul fatto che in futuro si dovrà andare oltre una semplice
relazione “sport – denaro”; dovrà essere invece elaborato un profilo tipico della
manifestazione considerando anche il possibile trasferimento di competenze,
di idee e di immagine. In caso di un nuovo tentativo, gli interessati saranno
contattati per organizzare degli altri campionati del mondo, ma in un futuro non
troppo vicino. Si ritiene che un’attesa minima di dieci anni sia necessaria prima
di tentare una nuova candidatura.
Perché organizzare questo evento?
La ragione principale della candidatura, condotta da rappresentanti del mondo
sportivo, è da identificare nel desiderio di promuovere lo Street Hockey in
Svizzera, con la sua immagine di sport giovane e poco seguito dai mass media.
Organizzando una tale manifestazione, gli organizzatori si aspettavano un
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FESTIVAL
OLIMPICO DELLA GIOVENTU’ EUROPEA
2005
MONTHEY, SVIZZERA
Data prevista:
Luogo:
Funzione della persona intervistata:
Dal 22 al 29 gennaio 2005
Losanna, Vaud
Segretario Generale del
Risultato:
Comitato di Candidatura
Successo
Fattori chiave di successo:
• Valutazione corretta dei criteri di alternanza
• Attività di lobbying
• Coinvolgimento delle collettività territoriali
• Coinvolgimento delle rappresentanze sportive nazionali e in
particolare del Comitato Nazionale Olimpico Svizzero (Swiss Olympic)
Il calendario
Il processo di candidatura per ottenere la manifestazione è durato due anni: le
prime discussioni si sono avute all’inizio del 2000 e la decisione finale è giunta
nel dicembre 2001. Per ottenere l’organizzazione dell’evento, è stato necessario
un doppio deposito di dossier: a livello svizzero, la regione di Monthey ha
depositato un dossier presso lo Swiss Olympic; a livello internazionale, lo
Swiss Olympic ha depositato un dossier presso i Comitati Olimpici Europei.
La decisione finale è stata presa a Monaco, durante l’assemblea generale dei
Comitati Olimpici Europei. Il bilancio della candidatura è stato di 90.000 CHF,
pagati dall’Associazione della Regione Monthey - Saint-Maurice (ARMS).
I concorrenti
A livello svizzero, la regione di Monthey si è ritrovata ad essere il solo candidato
ufficiale; a livello europeo, c’era un altro concorrente: Jaca in Spagna. Questa
candidatura è stato identificata già al momento della pre-candidatura ed è stato
90
SENTEDALPS
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91
predisposto un sistema di monitoraggio: alcune notizie sono state trasmesse
da Swiss Olympic, mentre altre sono state ricavate da fonti diverse. Jaca
rappresentava un concorrente molto serio, poiché si era già candidata due volte
per i Giochi Olimpici. Il peso dell’attività di lobbying è difficile da valutare in
questi casi, ma non sembra che abbia la stessa importanza che ha in occasione
dei Giochi Olimpici. I responsabili della candidatura hanno comunque visitato
diversi Festival prima del voto, partecipando con cartelli pubblicitari che
presentavano la regione. La vittoria di Monthey è stata netta, 41 voti contro 6,
e ciò è stato determinato sia dalla volontà di Swiss Olympic di ottenere questa
manifestazione, sia da un criterio di alternanza, tentuto conto del fatto che la
Spagna aveva già organizzato il Festival nell’estate 2001.
L’organizzazione della candidatura
Swiss Olympic, che cercava un candidato svizzero per organizzare la
manifestazione, ha trasmesso la sua richiesta ai Cantoni che a loro volta l’hanno
trasmessa alle diverse regioni socioeconomiche. La regione di Monthey, che
stava valutando la possibilità di organizzare una manifestazione importante,
ha colto l’opportunità. Nella fase di precandidatura, è stato formato un gruppo
di lavoro composto da cinque persone guidate dall’ARMS. Nessuna struttura
gerarchica era presente nel gruppo, mentre era prevista una suddivisione
dei compiti per dipartimento. Tutti e cinque i componenti erano motivati dal
desiderio di promuovere l’immagine della regione. A partire dal momento in
cui la candidatura è stata ricevuta da Swiss Olympic, questo gruppo di lavoro
si è allargato per formare un comitato di candidatura composto da quindici
membri. Sette persone componevano il nucleo di base, che si divideva il lavoro,
mentre il resto del Comitato era composto da rappresentanti eletti (Sindaci,
un Consigliere di Stato, parlamentari, rappresentanti del mondo economico). A
parte un presidente, che dirigeva le sedute, questo comitato non aveva struttura
gerarchica, e il medesimo potere era attribuito a tutti i suoi componenti.
Perché organizzare questo evento?
La scelta della manifestazione è nata dalla volontà di Swiss Olympic, ben
sostenuta dal Cantone. Il fatto che si trattasse di un evento di portata
«olimpica» e il possibile legame con il progetto di centro nazionale del ghiaccio
di Champéry oltre alle possibilità offerte dal periodo di bassa stagione, hanno
contribuito a rinforzare la decisione. La scelta delle discipline restava aperta,
poiché gli organizzatori possono, fra 10 discipline, sceglierne fra 6 e 10. Monthey
ha fatto una scelta tattica con riferimento al voto: i concorrenti avevano
scelto 7 discipline, Monthey 8 e il Biathlon è stato scelto perché numerosi
Paesi dell’Est facevano parte dei votanti. Le altre discipline sono state scelte
basandosi su quanto praticato nella regione: ad esempio il Salto con gli Sci è
92
SENTEDALPS
stato scartato mentre il Curling è stato scelto perché praticato a Champéry;
ugualmente, lo Short Track è stato scelto perché si sapeva che l’Unione
Svizzera di Pattinaggio voleva sviluppare questo sport. La ragione principale
alla base dell’organizzazione dell’evento è stata di tipo promozionale: l’obiettivo
consisteva nel far conoscere le caratteristiche più interessanti di una regione che
include le montagne dello Chablais e le pianure della Valle del Rhone. Sebbene
il Festival sia stato un elemento fondamentale perchè Champéry ottenesse il
centro nazionale di sport del ghiaccio, la manifestazione non ha permesso di
costruire direttamente delle infrastrutture; del resto una delle condizioni del
Comitato Olimpico Europeo è che non si verifichino costi straordinari in tema
di infrastrutture. Sul piano sociale, l’organizzazione della manifestazione ha
consentito di coinvolgere la popolazione locale. La mobilitazione di 1.000 persone,
per la maggior parte volontari, rappresenta una grande sfida, e permette anche di
sostenere l’economia locale in un periodo (ultima settimana di gennaio) che rientra
nella bassa stagione dal punto di vista turistico. Non è stato realizzato alcuno studio
di impatto, ma sono state fatte alcune stime sulle possibili ricadute economiche che
hanno condotto ad un risultato di quasi 3 milioni di CHF. Sono ugualmente attese
ricadute indirette e mediatiche per un valore corrispondente ad alcuni milioni di
franchi. L’organizzazione di una tale manifestazione produce anche uno sviluppo
delle competenze in materia di organizzazione e gestione dei grandi eventi.
Aspetto particolarmente interessante, tutto è stato realizzato per la prima volta,
partendo da zero. Si è creata una dinamica locale, particolarmente per la presenza
di manifestazioni a carattere sussidiario prima dell’evento: per ogni disciplina, sono
state previste delle manifestazioni preparatorie. Ciò ha permesso a Les Crosets di
ottenere i Campionati Svizzeri di Sci Alpino 2004.
Il dossier-la presentazione
Durante la fase di pre-candidatura, il gruppo di lavoro si è messo in contatto
col precedente Segretario Generale del Comitato di Candidatura, per ottenere il
suo aiuto in tema di preparazione del dossier da presentare allo Swiss Olympic.
La candidatura si è basata sulla Carta del FOJE che definisce in modo molto
preciso gli elementi che devono essere contenuti nel dossier. Le notizie fornite
dai membri della Commissione di Valutazione del sito di candidatura hanno
permesso di eseguire alcune correzioni, e Swiss Olympic ne ha fatto una rilettura.
E’ stato realizzato un DVD da presentare all’Assemblea Generale dei Comitati
Olimpici Europei, e una società specializzata in audiovisivi e comunicazione è
stata incaricata di dare il tocco finale al video.
Lezioni ricavate
E’ stata rilevata una mancanza di collegamento con i precedenti organizzatori
in materia di trasferimento di competenze e di abilità, e ciò ha costituto un
SENTEDALPS
93
problema E’ augurabile che sia definito uno schema ufficiale ad opera del
Comitato Olimpico Europeo per evitare di ripetere ogni volta lo stesso lavoro.
Un altro problema è stato quello relativo alla difficoltà di mobilitare i poteri
politici. Se gli organizzatori dovesero ripetere un’altra volta la procedura, si
assicurerebbero la comprensione immediata da parte delle autorità locali delle
opportunità promozionali dell’evento, e chiederebbero maggiori garanzie in
tema di budget.
CAMPIONATI
DEL MONDO DI SCACCHI
2006
TORINO, ITALIA
Data prevista:
Luogo:
Funzione della persona intervistata:
Risultato:
Dal 20 maggio al 4 giugno
2006
Torino
Presidente del Comitato
Regionale della Federazione
Scacchi Italiana
Successo
Fattori chiave di successo:
•
Sostegno delle collettività territoriali
•
Attività di lobbying efficace
•
Qualità della candidatura
•
Coinvolgimento di partner privati,
multinazionale Fiat
in
particolare
la
celebre
Il calendario
Il processo di candidatura per l’attribuzione di questa manifestazione è durato
quasi due anni: le prime proposte e i primi incontri con le organizzazioni
coinvolte hanno avuto inizio nel dicembre 2000, mentre la decisione finale è
arrivata nel novembre 2002 in occasione dei Campionati del Mondo di Scacchi
del 2002 a Bled (Slovenia).
Altri candidati
A livello nazionale, la Società Scacchistica Torinese non aveva concorrenti.
Invece, a livello internazionale, erano state presentate diverse candidature prima
del voto finale avutosi durante l’assemblea della Federazione Internazionale
di Scacchi (FIDE), a seguito della quale erano rimaste in lizza solo altre due
candidature: quella dell’India (con diverse città candidate) e dell’Estonia. Queste
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95
candidature erano considerate piuttosto serie, soprattutto per quanto riguarda
l’India. Questa nazione, infatti, investe tramite il suo governo forti risorse negli
scacchi, uno sport che è diventato molto popolare (in diverse occasioni giocatori
di scacchi sono stati votati come personalità sportive dell’anno).
Nei mesi precedenti il voto, è stato fondamentale realizzare un’adeguata
documentazione per tutte le Federazioni Nazionali. Ugualmente, si è rivelato
fondamentale verificare con attenzione la presentazione della candidatura nei
giorni immediatamente precedenti l’attribuzione, per garantire che le qualità
di Torino emergessero come dovuto. Un fattore importante nel successo è
stato il sostegno di note imprese private, principalmente la FIAT, e le istituzioni
locali (la città, la provincia, la regione). La sinergia e il valore aggiunto fornito
dall’organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali, destinati a svolgersi nel 2006,
sono stati un altro elemento importnate che ha consentito a Torino di presentare
una candidatura di alto livello.
L’organizzazione della candidatura
non era mai riuscita ad ottenere l’organizzazione di questi Campionati, che
costituiscono un obiettivo ambizioso ma del tutto naturale. La disponibilità delle
strutture relative all’organizzazione delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 ha
rappresentato un’opportunità insperata.
Il dossier - la presentazione
E’ stato preparato un dossier con una presentazione video (DVD), consegnato
alla FIDE a Ginevra nel giugno 2002. La candidatura è stata nuovamente
discussa e approvata in occasione dell’assemblea della FIDE che si è tenuta a
Bled (Slovenia) in occasione dei Campionati del Mondo di Scacchi del novembre
2002.
Il
costo globale della candidatura è stato di circa 39.000 euro, coperti dal
Comitato di Candidatura. C’è stato anche un contributo da parte del TOROC (il
Comitato Organizzatore delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006), nel senso che
il Comitato di Candidatura ha presentato la Città di Torino utilizzando gli stessi
materiali del TOROC.
L’idea di presentare la candidatura è nata per iniziativa del Presidente e del
Consiglio Direttivo del movimento scacchistico torinese, e ben presto le istituzini
pubbliche, alcune personalità torinesi appassionate di scacchi e, fatto molto
importante, il Presidente della Fiat hanno sostenuto il progetto. La candidatura
è stata gestita da un Comitato di Candidatura in collaborazione con il Comune
di Torino, la Provincia di Torino, la Regione Piemonte, il Comitato Regionale
Piemontese di Scacchi e la Società Scacchistica Torinese. Il Presidente del
Comitato di Candidatura era appunto il presidente di quest’ultima società.
Perché organizzare questo evento?
Innanzitutto perché gli organizzatori hanno ritenuto che la manifestazione potesse
rappresentare l’opportunità per sviluppare in Italia la pratica degli scacchi come
disciplina di alto livello. Nazioni vicine, come la Francia, hanno conosciuto in
questi ultimi anni uno sviluppo importante nel settore degli scacchi come mezzo
didattico e formativo nelle scuole o come movimento sportivo organizzato con
giocatori professionisti di livello mondiale. I Campionati del Mondo di Scacchi
di Nizza, nel 1974, hanno contribuito notevolmente a questo risultato, e l’Italia
si augura di avere lo stesso sviluppo. Un’altra ragione importante è lo sviluppo
dell’immagine di Torino nel mondo come località turistica, visto che, durante la
presentazione del progetto di candidatura, i membri del Comitato si sono resi
conto del fatto che il capoluogo piemontese era sconosciuto per molti membri
della giuria. Il numero di squadre nazionali che partecipano ai Campionati del
Mondo di Scacchi sarà sicuramente più elevato rispetto alle Olimpiadi Invernali
(si attendono 150 squadre nazionali). Per la città di Torino, questi Campionati
del Mondo di Scacchi potrebbero costituire un’autentica vetrina. Finora l’Italia
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UNIVERSIADI INVERNALI
2007
TORINO, ITALIA
Data prevista:
Luogo:
Funzione della persona intervistata:
Risultato:
Dal 10 al 20 gennaio 2007
Torino e provincia
Vicepresidente del Comitato
Organizzatore
Successo
Fattori chiave di successo:
•
•
•
•
•
•
Coinvolgimento di personalità locali nello sport internazionale
Capitalizzazione delle infrastrutture sportive
Organizzazione delle Olimpiadi Invernali 2006 a Torino
Attività di lobbying
Coinvolgimento delle autorità locali
Coinvolgimento delle organizzazioni sportive locali
Il calendario
Come richiesto dal Regolamento della Federazione Internazionale Sport
Universitario (FISU), la candidatura è stata presentata in tre fasi. Innanzitutto,
la candidatura è stata presentata alla FISU ad opera del Centro Universitario
Sportivo Italiano (CUSI) nel giugno 2002. In seguito, ci sono state le valutazioni e
le visite di ispezione della Commissione Tecnica della Federazione Internazionale
dello Sport Universitario. Infine, c’è stata la fase della presentazione del
Comitato Organizzatore e dell’attribuzione delle Universiadi, svoltasi a Trieste
il 14 gennaio 2003. l primi contatti relativi al progetto hanno avuto inizio nella
primavera 2001, e la candidatura è durata circa due anni.
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I concorrenti
Il Canada e la città di Nagano (Giappone) erano anch’essi candidati.
Questi due concorrenti, dotati di una cultura sportiva universitaria di
prim’ordine, potevano vantare anche una esperienza significativa in materia
di organizzazione di eventi sportivi. Durante la terza fase, a Trieste, le due
nazioni concorrenti si sono ritirate di fronte all’ottimo dossier di candidatura
presentato dal concorrente italiano. Occorre comunque sottolineare che ha
contribuito alla vittoria anche il coinvolgimento nello sport internazionale del
precedente Presidente CUSI e il fatto che sua moglie ne abbia sostenuto la
volontà accettando la presidenza del Comitato di Candidatura. Possiamo infine
sottolineare come il Comitato di Candidatura abbia presentato un programma di
grandi manifestazioni sportive su quattro anni («Progetto 2004 - 2007») legato
non solo alle Universiadi.
La continuità esistente tra le Universiadi Invernali del 2007 e le Olimpiadi
Invernali del 2006, il peso della storia e della tradizione di Torino nello sport
universitario mondiale e la forte volontà internazionale di rendere omaggio
alla memoria del precedente Presidente CUSI, sono tutti fattori che hanno
contribuito al successo della candidatura.
televisioni internazionali. Trattandosi del più grande evento sportivo invernale
dopo le Olimiadi Invernali, le Universiadi avranno ricadute turistiche e sociali
positive per tutta la regione. L’evento promuoverà anche lo sviluppo degli
scambi interculturali. Gli effetti sul territorio non potranno che essere positivi:
l’atleta universitario è infatti un atleta attento non solo alla prestazione sportiva
ma anche agli aspetti turistici, sociali e culturali.
Il dossier- la presentazione
La candidatura è stata organizzata in tre fasi: innanzitutto il progetto è stato
presentato all’Università e al Politecnico di Torino, poi è stato presentato alle
istituzioni pubbliche, mentre la terza fase corrisponde alla preparazione del
dossier di candidatura vero e proprio. Per la presentazione, è stato realizzato un
filmato in DVD. Il costo della candidatura è stato di circa 112.000 euro, finanziati
dal Comitato.
L’organizzazione della candidatura
L’idea di presentare la candidatura per l’organizzazione delle Universiadi
Invernali del 2007 è nata in seguito ad una proposta del Direttore del CUS
(Centro Universitario Sportivo) di Torino, sempre attento alle tradizioni, in
occasione del cinquantenario (distante due anni) delle Universiadi (la prima
edizione ebbe luogo a Torino nel 1959), per onorare la memoria di un compianto
presidente del Centro Universitario Sportivo Italiano.
Un comitato di candidatura, guidato dal presidente del CUS torinese, è stato
costituito con la partecipazione dell’Università di Torino.
Perché organizzare questo evento?
La prima ragione si identifica con il desiderio di continuare la vocazione sportiva,
culturale e internazionale del Centro Universitario Sportivo di Torino e del
territorio piemontese. Le infrastrutture utilizzate saranno le stesse costruite
per le Olimpiadi del 2006, e le Universiadi permetteranno a molte di queste
strutture di essere utilizzate nuovamente. La manifestazione fa parte integrante
della storia del CUS di Torino, del CUSI e del movimento sportivo universitario
mondiale in un’ottica di inernazionalizzazione del Politecnico, dell’Università e
del territorio di Torino. Le Universiadi Invernali rappresentano un evento di
portata mondiale che viene seguuito dalle grandi testate giornalistiche e dalle
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CAMPIONATI DEL MONDO DI SCI ALPINO
2006
CUNEO, ITALIA
Data prevista:
Dal 26 marzo al 1° aprile 2006
Luogo:
Funzione della persona intervistata:
Cuneo – Monviso - Mondolé
Presidente del Comitato di
Candidatura e Organizzatore
Successo
Risultato:
Fattori chiave di successo:
•
•
•
•
•
Coinvolgimento delle collettività territoriali
Coinvolgimento delle organizzazioni sportive nazionali
Capacità e tradizione nell’organizzazione dell’evento
Sviluppo della pratica dello sci alpinismo
Attività di lobbying
Il calendario
Il processo di candidatura per l’attribuzione dei Campionati del Mondo 2006 di
Sci Alpino è durato circa sedici mesi: le prime proposte sono state formulate nel
gennaio 2002 mentre l’attribuzione dei campionati è stata decisa il 12 maggio
2003.
I concorrenti
In una fase iniziale erano state presentate delle candidature di valore
leggermente inferiore rispetto a quella italiana, provenienti da Andorra e dagli
Stati Uniti. Di fronte alla candidatura italiana, alla fine le altre due nazioni
si sono ritirate. Un’azione di lobbying è stata condotta a livello di organi di
decisione, ma le motivazioni principali di successo del dossier di candidatura
italiano sono rappresentate dalla grande perizia e tradizione degli organizzatori,
102
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103
oltre al desiderio di consolidare e sviluppare la pratica dello Sci Apino. A livello
nazionale, c’era anche la candidatura di un altro comune, vale a dire Bormio.
Tuttavia, in seguito ad un lungo lavoro diplomatico, la Federazione Italiana Sport
Invernali ha deciso alla fine di attribuire la candidatura italiana alla Provincia di
Cuneo.
L’organizzazione della candidatura
L’idea di presentare la candidatura è stata formulata nel gennaio 2002 da
due presidenti di club di sci italiani che dirigono realtà sportive di rilievo
(50 anni di esperienza) nel settore dell’organizzazione di competizioni di Sci
Alpino. Il dossier di candidatura è stato presentato al Comitato Regionale della
Federazione Italiana degli Sport Invernali (FISI) e agli organismi locali che
hanno assicurato il loro sostegno al progetto. E’ stato costituito un comitato di
candidatura, composto dai due presidenti di club di sci e da rappresentanti delle
collettività locali. Questo comitato ha realizzato un opuscolo e un CD, i cui costi
sono stati coperti dalle collettività locali.
Perché organizzare questo evento?
La motivazione principale è stata la grande passione per lo Sci Alpino, unita alla
possibilità di organizzare una manifestazione di livello mondiale in concomitanza
con le Olimpiadi Invernali, così da attirare l’attenzione del grande pubblico sullo
Sci Alpino e sul Piemonte. Ci si attende dall’evento un incremento significativo
della notorietà dello Sci Alpino e un conseguente aumento del numero di
praticanti. Un aumento significativo nel numero dei praticanti e delle Federazini
Nazionali potrebbe costituire un elemento decisivo per il riconoscimento dello
Sci Alpino come disciplina olimpica a partire dal 2010. Una manifestazione così
importante permetterà poi di incrementare la notorietà della Provincia di Cuneo
e delle zone coinvolte. Si attendono anche delle ricadute a livello turistico ed
economico.
Il dossier – la presentazione
Il dossier di candidatura e il CD di presentazione del progetto sono stati realizzati
con la collaborazione di tutti i rappresentanti del Comitato di Candidatura. Il
costo globale della candidatura è stato di circa 17.000 euro.
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UNIVERSIADI INVERNALI 2005
INNSBRUCK/SEEFELD, AUSTRIA
Data prevista:
Dal 12 al 22 gennaio 2005
Luogo:
Funzione della persona intervistata:
Innsbruck / Seefeld, Tirolo
Segretario Generale del
Comitato Organizzatore
Successo
Risultato:
Fattori chiave di successo:
•
Attività di lobbying
•
Coinvolgimento delle collettività territoriali
•
Coinvolgimento delle organizzazioni sportive nazionali
Il calendario
Il processo di candidatura per le Universiadi Invernali 2005 è durato quattro
mesi: da marzo a giugno 2000. La candidatura è stata una risposta alla richiesta
della Federazione Internazionale degli Sport Universitari (FISU). I dossier di
candidatura dovevano essere depositati presso la sede della FISU a Bruxelles, e
la decisione finale è stata presa il 28 settembre 2000 a Zakopane, in Polonia. Il
bilancio della candidatura di Innsbruck 2005 è stato di circa 35.000 euro, in gran
parte finanziati dalle collettività pubbliche.
I concorrenti
L’unico concorrente di Innsbruck per l’organizzazione delle Universiadi Invernali
era Tarvisio in Italia. Tarvisio ha ottenuto l’organizzazione delle Universiadi nel
2003, ed era disposta a pagare immediatamente i previsti diritti alla FISU.
Poiché non intendeva pagare in anticipo i diritti, Innsbruck ha scelto di dare la
precedenza ad altri aspetti, quali l’organizzazione di seminari scientifici, di campi
di allenamento per i Paesi in via di sviluppo e i diritti televisivi.
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L’organizzazione della candidatura
un concorrente serio. L’attività di lobbying è stata efficace e ha svolto un ruolo
importante nell’attribuzione dell’evento.
La candidatura di Innsbruck/Seefeld è stata avviata grazie all’impulso dato
dal Sindaco di Innsbruck (attuale Governatore del Tirolo) e dal Presidente
dell’Organizzazione Austriaca degli Sport Universitari. Questa fase di
precandidatura o di iniziativa è stata seguita dalla preparazione di un Comitato di
Candidatura. Di quest’ultimo facevano parte il Ministero Federale dell’Educazione,
della Scienza e della Cultura, la Regione del Tirolo, la Municipalità di Innsbruck
e di Seefeld, l’Ufficio Regionale del Turismo. Il Comitato era organizzato nel
seguente modo: la presidenza era affidata al Sindaco della città di Innsbruck; la
vicepresidenza al Sindaco di Seefeld; il rappresentante municipale (Innsbruck)
incaricato degli affari economici assicurava la funzione di responsabile delle
relazioni esterne e di responsabile del Dipartimento Sport e Turismo; il
Presidente e il Segretario generale dell’Organizzazione Austriaca degli Sport
Universitari facevano ugualmente parte del Comitato.
Perché organizzare questo evento?
Lo scopo principale della candidatura era rappresentato dallo sviluppo
dell’immagine della regione di Innsbruck mediante i media nazionali e
internazionali. La candidatura si proponeva anche di sviluppare le competenze
della regione nel settore dell’organizzazione degli eventi e di promuovere lo sport
universitario in una regione che conta circa 25.000 studenti. La “vision” della
candidatura prevedeva che le Universiadi 2005 promuovessero lo sport e i valori
di pace e di comprensione reciproca tra la gioventù. La “mission” prevedeva
che le Universiadi di Innsbruck creassero la cornice relativa all’organizzazione
dell’evento, offrendo agli atleti e agli spettatori il migliore evento possibile e
facendo di questo un’esperienza positiva per la regione. I benefici attesi erano
identificabili nel rafforzamento del trasferimento delle competenze in materia
di organizzazione degli eventi, nel miglioramento dell’immagine turistica della
zona, nella creazione di una rete con le autorità sportive e nel riutilizzo delle
installazioni sportive della regione ereditate dai Giochi Olimpici del 1964 e
1976.
Il dossier – la presentazione
Il dossier di candidatura era in grado di soddisfare le richieste della FISU.
Le discipline erano state scelte dal Comitato Esecutivo della Federazione
Internazionale dello Sport Universitario.
Lezioni ricavate
Per ottenere l’organizzazione di una tale manifestazione, un buon dossier è
una condizione necessaria ma non sufficiente. Il principale rivale, Tarvisio, era
108
SENTEDALPS
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