Valutazione delle condizioni di stabilità di una discarica di
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Valutazione delle condizioni di stabilità di una discarica di
3 rd Meeting of the Geology and Information Technology Group, Offida 33-5/6/2008 Valutazione delle condizioni di stabilità di una discarica di R.S.U. eseguita mediante metodi numerici alle differenze finite (FLAC 5 5, Itasca) Il collasso della discarica di RSU sita in località La Torre, nel comune di Teramo. A. Merri, G.P Beretta & S. Fagnani Un vers ty of Milan, University M lan, Department of Earth Science “Ardito Desio”, Milan, Italy PRESENTAZIONE DEL SITO Discarica LA TORRE Inizio attività: attività: Agosto 1995 Calanchi •Discarica collinare.. collinare realizzata in ambiente •Morfologia del sito di tipo calanchivo. calanchivo. Caratteristiche discaricacostituito da •Substrato della geologico Tipologia rifiuti non pericolosi (RSU) argilliti discarica azzurre : leggermente sabbiose 2 sottilmente stratificate, pressochè Superficie discarica (m ): 3 impermeabili (Formazione Laga). Volume stoccabile da progetto della inizialeLaga) (m ):. 3 •L L’area area non presenta fenomeni Incremento volumetrico approvato (m ): di 3 instabilità gravitativa profonda profonda. . Volume totale stoccato (m ): Capacità deposito (t): presenza di •Non ètotale stata rinvenuta Profondità max corpo discarica: (m) falde idriche e i terreni coinvolti sono pressochè impermeabili. . Anno di inizioimpermeabili attività: Anno di chiusura discarica: Nr anni di deposito: 24.000 220.000 Calanchi 190 000 190.000 406.000 320.000 17 1995 2006 11 Fosso Fontecchio CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE •La discarica è stata realizzata all’interno di un impluvio secondario del fosso Fontecchio Fontecchio.. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE •La discarica è stata realizzata all’interno di un impluvio secondario del fosso Fontecchio Fontecchio.. •Riprofilatura morfologica del versante mediante realizzazione di una serie di gradonate aventi pendenza non superiore ai 45 45°°. •Realizzazione di un argine basale. basale. •Impermeabilizzazione di fondo realizzata con una membrana di HPDE ad alta densità sovrapposta ad uno strato d’argilla e ricoperta con terreno permeabile permeabile.. CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE •La discarica è stata realizzata all’interno di un impluvio secondario del fosso Fontecchio Fontecchio.. •Riprofilatura della morfologia del sito mediante realizzazione di una serie di gradonate aventi pendenza non superiore ai 45 45°°. Pozzi estrazione biogas Pozzo estrazione percolato Sigillatura definitiva Fasi di colmata Barriera di fondo •Realizzazione di un argine basale. basale. •Impermeabilizzazione di fondo realizzata con una membrana di HPDE ad alta densità sovrapposta ad uno strato d’argilla e ricoperta con terreno permeabile permeabile.. •Coltivazione C eseguita per strati sovrapposti e compattati, ricoperti da uno strato di terreno impermeabile. impermeabile p . •Sigillatura definitiva del corpo discarica con una copertura multistrato in grado di isolare i rifiuti •Sistema di pozzi di captazione e smaltimento del biogas e del percolato.. percolato Substrato RSU GEOTESSILE HDPE STRATO DRENANTE Rifi ti Rifiuti Strato drenante (25 cm) Membrana in HDPE Strato argilla sottotelo (20 cm) Substrato 16 Marzo 2004 CONDIZIONE DI INSTABILITA’: SEGNALI PREMONITORI 14 - 29 Gennaio 2006 • Spostamenti del corpo discarica 10 cm/giorno verso valle • Instabilità superficiale e localizzata • Fuoriuscite di percolato dal profilo di copertura •Danneggiamento della gronda di monte infiltrazione nel corpo discarica FRANA - 17 Febbraio 2006 Cinematica tracce di frizione probabile scivolamento in corrispondenza della Barriera di fondo Fianco destro Fianco sinistro Tracce di frizione ARGINE Fosso Fontecchio Substrato Colmata di monte ACCUMULO Fosso Fontecchio Il disseto si configura come uno scivolamento rotazionale che ha coinvolto l’intera massa di RSU stoccati MODELLAZIONE NUMERICA DEL DISSESTO METODO IMPIEGATO: IMPIEGATO: • FDM – Metodo alle Differenze Finite FLAC 5, Itasca Obiettivi dell’analisi numerica: •Ricostruire le condizioni presenti al momento del collasso. •Comprendere i meccanismi di rottura e indagare il cinematismo d l collasso. del ll •Ricostruire un modello di flusso all’interno del corpo discarica che permetta di valutare l’efficacia l efficacia del sistema di captazione e raccolta del percolato. l efficacia degli interventi previsti per la stabilizzazione •Testare l’efficacia del movimento franoso e per il ripristino ambientale del sito. •Affinare la definizione dei parametri geotecnici dei materiali coinvolti attraverso una procedura di back analysis. SEZIONI e MODELLO GEOMETRICO N SEZIONE 1 SEZIONE 2 SEZIONE 3 25 m N La modellazione è stata eseguita sulle sezioni più rappresentative del corpo discarica, secondo le direzioni più sfavorevoli alla stabilità. MODELLO GEOLOGICO CONCETTUALE DELLE TRE SEZIONI STUDIATE N S La sez. sez. 3 presenta le condizioni più sfavorevoli:: sfavorevoli • Spessori maggiori di RSU stoccati stoccati;; Sezione 1 S -E N -O •Orientata secondo la massima penden a del dissesto, pendenza dissesto parallelamente alla direzione dei movimento; movimento; •È la più rappresentativa condizioni del dissesto. dissesto. Sezione 2 S -SE N -NO 45°° 45 Sezione 3 delle Osservazioni • Elevate pendenze costituenti il fondo; fondo; dei gradini • Basso rapporto tra la larghezza delle bancate e lunghezza delle scarpate MATERIALI e MEZZI IN STUDIO: definizione del modello geotecnico 1:2000 Copertura sommitale (provvisoria) 5 Colmate di RSU Argine Strati di copertura delle colmate Pozzo Barriera di fondo (argilla compattata + geomembrana) C Caratterizzazione tt i i dei d i materiali t i li presenti presenti: ti: Substrato → Campagna indagini geognostiche Bariera di fondo Copertura sommitale Pozzo Relazioni tecniche Rifiuti Solidi Urbani → Materiali eterogenei • Analisi CNR ((1994); ) • Documentazione bibliografica; • Studio parametrico effettuato mediante procedure di back analysis Modello ElastoElasto-Plastico & Criterio di rottura di Mohr Mohr--Coulomb Parametrizzazione geotecnica dei materiali RSU • Peso di volume • Modulo di volume K • Modulo di taglio G • Angolo d’attrito •Coesione •Permeabità ( (KN/m³) ) (Pa) (Pa) (°) (KPa) (cm/s) S b Substrato ((argilliti) illi i) 27 8,8e9 4,3e9 25° 30 1e-8 8,50 , 5e5 5e5 25° 5 1e-5 Guaina HDPE • Spessore (mm) • Peso P di volume l (KN/ ³) (KN/m³) • Res. a trazione (snervamento) (MPa) • Res. a trazione (rottura) (MPa) • Modulo elastico (MPa) • Angolo d’attrito all’interfaccia membrana/argilla • Angolo d’attrito all’interfaccia membrana/RSU 20 9 80 9,80 17 28 930 10°/18° 30° Costruzione ed elaborazione dei modelli numerici Fasi di lavoro: • Costruzione della griglia per le discretizzazione del modello geologico. geologico • Implementazione del modello idrogeologico e definizione delle diverse condizioni di saturazione, a partire dalle condizioni al contorno imposte imposte. • Valutazione delle condizioni di stabilità nelle condizioni di saturazione p precedentemente ricavate. (analisi disaccoppiata) Definizione delle condizioni del tipo di grigliaalcontorno: in funzione delle caratteristiche tt idel ti modello h geometriche t i stati h del dapplicati l modello: d appositi ll •Ai limiti sono vincoli che impediscono gli spostamenti orizzontali (carrelli). La griglia è stata opportunamente infittitae everticali deformata nella zona d interesse in modo daIndividuazione allat li •Validazione V lidd’interesse i d dell modello d ll I adattarsi di id ial meglio di eventuali geometria del problema. anomalie nello stato tensionale dovute alla non corretta discretizzazione del modello geometrico geometrico. JOB TITLE : Model Sez_3 (*10**2) FLAC (Version 5.00) 3.250 LEGEND 6-Jun-06 17:23 step 16 2.778E+01 <x< 4.722E+02 1.847E+01 <y< 4.629E+02 2.750 2.250 Grid plot 0 1E 2 1.750 Beam plot 100 150 200 250 300 350 400 450 Equilibratura iniziale del modello: effettuata sul versante t riprofilato, i fil t senza considerare id il corpo di discarica. i → Definizione dello stato di tensionale propedeutico all’abbancamento dei rifiuti. JOB TITLE : Equilibratura modello: sforzo principale massimo FLAC (Version 5.00) LEGEND (m) Maximum principal stress -2.50E+06 -2.00E+06 -1.50E+06 1 50E+06 -1.00E+06 -5.00E+05 0.00E+00 3.250 2.750 Contour interval= 5.00E+05 Boundary plot 0 2.250 1E 2 1.750 100 150 200 250 (m) 300 350 400 450 Modellazione della geomembrana di impermealizzazione basale: • Inserita nel modello come elemento strutturale “Beam Beam element” connesso mediante interfacce ai RSU soprastanti e allo strato di argille g sottostanti. Spessore Densità Res a traz. a snerv Res a traz. a rottura Modulo elastico 2 mm 980 kg/m3 17 MPa 28 MPa 930 MPa • Permette di simulare la resistenza meccanica della membrana: → Valutazione della possibilità di rottura. • Permette di simulare la resistenza al taglio mobilizzabile al contatto membrana/substrato e membrana/RSU (proprietà delle interfacce) → Valutazione della tendenza a sviluppare scivolamento in corrispondenza dell’interfaccia. Spessore Densità Res a traz. a snerv Res a traz. a rottura Modulo elastico 2 mm 980 kg/m3 17 MPa 28 MPa 930 MPa • Permette la visualizzazione e l’analisi degli sforzi e delle deformazioni sviluppati lungo la geomembrana di impermeabilizzazione basale. → Individuazione dei punti critici. Aggiunta, per strati successivi, delle bancate di RSU La fase di coltivazione della discarica è stata simulata idealizzando il processo reale in 5 fasi di riempimento. • Permette di simulare l’assestamento e la compattazione del deposito durante la fase di messa in posto dei rifiuti. • Valutazione delle condizioni di equilibrio in seguito all’aggiunta di ogni strato. • Le L d deformazioni f i i rilevate il t iin questa t ffase sono d dell’ordine ll’ di d dell metro e simulano il naturale assestamento in fase di coltivazione. JOB TITLE : Model Sez_3 (m) FLAC (Version 5.00) User-defined Groups Rock:shale User:waste1 User:waste2 User:waste3 User:waste4 User:waste5 325 275 225 175 100 150 200 250 (m) 300 350 400 450 Modello idrogeologico g g • • • • • Definizione f delle condizioni al contorno. Permeabilità e porosità dei RSU sono state ricavate in letteratura. letteratura Si è tenuto conto dei meccanismi di saturazione tipici questi depositi p stratificati dove bancate di RSU sono di q alternate a sottili livelli di materiale argilloso (copertura degli strati giornalieri) che rappresentano livelli a bassa permeabilità in corrispondenza dei quali il flusso del percolato viene deviato. Valutazione degli g effetti di una non ottimale p protezione del corpo discarica dalle acque provenienti da monte. Efficacia del sistema di captazione del percolato. Modello idrogeologico: E Esempi i di modelli d lli sviluppati il i Risultati della modellazione numerica Saturazione parziale del corpo discarica. • Il modello riproduce una condizione di saturazione nella parte sommitale della discarica e permette permette, nel contempo, il drenaggio parziale della parte bassa. • Il modello raggiunge l’equilibrio mostrando deformazioni massime di circa 1 1,5 5m m. • È evidente una zona di taglio a forma blandamente convessa che attraversa il corpo rifiuti impostandosi in prossimità del gradino inferiore. inferiore • Le deformazioni sono per lo più interne all’ammasso di RSU. dell interfaccia risultano • Gli scivolamenti in corrispondenza dell’interfaccia esigui e limitati ai tratti più ripidi. Riduzione della resistenza all’interfaccia membrana / argille • • • • Il modello non va all’equilibrio → condizione di instabilità La superficie di scivolamento si colloca in corrispondenza dell’interfaccia fra la membrana e le argille sottostanti. Numerose superfici di taglio secondarie intersecano e dislocano il p discarica. corpo Condizione di instabilità globale del corpo rifiuti, con dislocazioni secondarie all’interno della massa in generale scivolamento. Innalzamento del livello di saturazione • Perdita di efficacia del canale di gronda infiltrazione acque dal versante ll’innalzamento innalzamento del livello di saturazione saturazione. • • • In queste condizioni il modello indica collasso generalizzato del corpo discarica. di i La zona di concentrazione delle deformazioni per taglio definisce una superficie di scivolamento continua impostata alla base del corpo dei RSU che raccorda le sommità dei gradoni gradoni, emergendo nella parte superiore del corpo discarica. Il collasso genera quindi un cedimento generalizzato dell’ammasso di RSU causato dal maggior peso del materiale saturo e dall dall’effetto effetto destabilizzante esercitato dalla pressioni del fluido nei pori. CONCLUSIONI • I modelli evidenziano come il comportamento del dissesto sia fortemente dipendente dalle condizioni di saturazione all’interno dell’ammasso. • Con C bassi b i lilivelli lli di saturazione t i i modelli d lli giungono i all’equilibrio accumulando però deformazioni non trascurabili, simulando così un comportamento assimilabile ad una deformazione di tipo viscoso. • Aumentando il livello di saturazione i modelli indicano invece collasso ll generalizzato, li t con coinvolgimento i l i t d dell’intero ll’i t corpo discarica, come realmente osservato in seguito all’evento parossistico del 17 febbraio 2006. • Le superfici di scivolamento si collocano alla base del corpo dei rifiuti e non interessano mai il substrato. CONCLUSIONI • La condizione di scivolamento della membrana in HDPE in corrispondenza del contatto fra la membrana e le argille sottostanti (situazione realmente osservata su terreno), risulta ben riprodotta dai modelli solo introducendo parametri di resistenza al taglio molto bassi (Φ=10/15°) all’interfaccia membrana/argille. • Tali valori sono realistici solo ammettendo che il contenuto d’acqua dello strato di argille al di sotto della membrana sia piuttosto elevato. Tale condizione potrebbe essersi generata in seguito ai limitati fenomeni di scivolamento, interni alla massa dei rifiuti, che hanno coinvolto e danneggiato il canale di gronda a monte della discarica discarica. Gli stessi fenomeni di scivolamento potrebbero anche aver coinvolto in piccola parte la membrana, minandone l’integrità e permettendo al fl id di iinfiltrarsi fluido filt i all di sotto. tt